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’ l AGRICOLTORE Vercelli 15 dicembre 2009 Anno 82° - N° 11 Mensile dell’Unione Interprovinciale degli Agricoltori di Vercelli e Biella Spedizione in abbonamento postale 70% - Filiale di Vercelli - Gratuito agli associati - Pubblicazione autorizzata dal Tribunale di Vercelli in data 23.3.1966 n. 7 MANIFESTAZIONE CONFAGRICOLTURA A TORINO VENGO ANCHE SE NON DOVESSE PIOVERE Ogni volta che riceviamo da Confagricoltura l’invito a partecipare numerosi alle manifestazioni organizzate, per il Presidente di turno ed il Direttore inizia un momento alquanto difficile. La deambulazione dei nostri associati in questi frangenti è sempre stata critica, vuoi perché abituati a sfruttare al massimo il lavoro in campagna, vuoi perché nel nostro DNA mancano i geni della protesta di piazza. Contrariamente a quanto accadeva da anni, venerdi 27 siamo riusciti ad organizzare due pullman alla volta di Torino, pertanto il mio personale grazie va prima di tutto a coloro i quali hanno dato la loro disponibilità. Il corteo ha preso il via da Piazza Castello con una sosta davanti alla Prefettura e alla Regione Piemonte dove i rappresentanti sindacali nazionali hanno informato le autorità sulla crisi che sta attraversando anche il mondo agricolo. Successivamente i manifestanti hanno proseguito lungo le vie cittadine per giungere in Piazza Bodoni dove il nostro Presidente Vecchioni e quello della Cia Politi, hanno tenuto un discorso applaudito da tutti i presenti. Nel primo pomeriggio sono stati organizzati altri due incontri ai quali hanno partecipato le delegazioni di Confagricoltura e Cia; al primo sono stati invitati gli ono- revoli deputati piemontesi mentre il secondo incontro si è svolto presso la Giunta Regionale con la partecipazione della Presidente Bresso. Veniamo al perché di questa manifestazione congiunta di Confagricoltura e Cia. E’ ormai più che evidente che l’agricoltura nazionale in questi anni è stata sempre più emarginata rispetto ad altri settori produttivi e sta attraversando un periodo di crisi al pari degli comparti. Siamo un settore sano e primario dell’economia nazionale, produciamo alimenti di qualità e sicuri dal punto di vista igienico sanitario che i consumatori trovano quotidianamente nei supermercati e nei mercati rionali, siamo gli unici che possiamo vantare di svolgere un servizio a costo zero per la collettività di tutela del territorio e salvaguardia del paesaggio e della cultura rurale, siamo in grado di mantenere l’equilibrio idrogeologico ed infine abitando nelle nostre cascine, svolgiamo anche una funzione di presidio territoriale. Questo è quanto ripetiamo ma le risposte che otteniamo dalla politica e l’immagine che viene data dai mass media è differente. Per i primi il nostro settore, che non è fonte di grandi numeri elettorali, dipende dalle politiche comunitarie alle quali la nostra politica nazionale interviene quasi sempre a giochi fatti cercando di recuperare posizioni ormai perse. E’ sempre più difficile un confronto aperto e sincero con le forze politiche con il rischio di una progressiva delegittimazione degli organi di rappresentanza agricola. Per i secondi, i mass media, rappresentiamo un’alternativa domenicale a chi non vuole visitare le grandi città o i musei. Si pubblicizza un’agricoltura fatta per buongustai, di tavole imbandite sulle aie stile figliol prodigo con ballerini danzanti ed ultimamente sempre più spesso leggiamo articoli in cui si esalta il ritorno alla terra di liberi professionisti (avvocati, ingegneri, architetti ecc…) che sono stanchi del logorio della vita in città e del loro lavoro. Ma non fa notizia chi tutte le mattine per 365 giorni all’anno si alza per la mungitura delle vacche, chi ha perso il raccolto a causa della grandine o per la siccità o per attacchi di parassiti. Nessuno parla della caduta libera del prezzo del latte, del frumento e del mais e alla decisione conseguente di lasciare incolti i campi incorrendo in quel dissesto idrogeologico tanto temuto, dei problemi legati alle nuove fitopatologie dovute ad insetti non autoctoni quali la diabrotica del mais e per quanto ci riguarda il punteruolo del riso, alla volontà di tagliare la spesa agricola comunitaria invece di rafforzarla, alla stretta della morsa dell’indebitamento delle aziende agricole alla difficoltà di onorare gli impegni con le banche. Nessuno parla che siamo nostro malgrado diventati la fonte primaria per la nascita di nuove professioni; dalle assunzioni per la nascita degli organismi pagatori, a quelle per società di professionisti che si occupano di controlli e gestione dei software, all’aumento dei costi di Agea. Spese coperte con i finanziamenti destinati all’agricoltura. Nessuno parla dell’esasperazione della burocrazia comunitaria che rende contorto il percorso delle domande P.A.C. e soprattutto dei P.S.R. con la creazione della ben nota “graduatoria regionale” che di fatto non concede a quelle Province virtuose, che hanno ultimato le istruttorie rispetto a quelle meno virtuose, di proseguire nell’iter amministrativo. Ogni giorno assistiamo a nuovi balzelli e vincoli asfissianti anche a livello nazionale che ci riportano a periodi passati, lo Stato sta legiferando per trasferire sempre più le competenze delle pubbliche amministrazioni alle società private di assistenza fiscale e tecnica le quali si trovano sottoposte ad un maggiore carico di lavoro e responsabilità con un conseguente aumento dei costi per le aziende. Queste sono le motivazione perché è necessario partecipare alle manifestazioni invece di chiudersi nelle proprie aziende; lo stare a chiacchierare in piazza Zumaglini il giorno del corteo, il pensare che siano gli altri a partecipare, non fa altro che farci apparire come una massa di cassaintegrati comunitari che già ricevono e poco danno. Molte volte diciamo che dovremmo prendere esempio dai francesi pronti a manifestazioni di piazza clamorose e dal sicuro impatto mediatico: accettiamo la sfida? Paolo Carrà Gli uffici dell’Unione Agricoltori resteranno chiusi nei giorni di giovedì 24 dicembre e 31 dicembre 2009 A TUTTI I MIGLIORI AUGURI DI BUONE FESTE I RISICOLTORI UTILIZZANO FITOFARMACI AUTORIZZATI E SENZA CONTROINDICAZIONI PER L’UOMO E L’AMBIENTE E RIFIUTANO OGNI STRUMENTALIZZAZIONE “E nostro interesse utilizzare prodotti efficaci contro i parassiti e che non facciano male all’uomo e all’ambiente”. Lo sottolineano Confagricoltura Novara e Confagricoltura Vercelli in un loro comunicato, con riferimento alla nota di Slow Food apparsa sul La Stampa di domenica 15 novembre a firma Elisa Bianco. Sotto accusa sarebbe l’agrofarmaco Contest, utilizzato nelle risaie per combattere il “punteruolo del riso”, un insetto che infesta le coltivazioni danneggiando pesantemente i raccolti. Va spiegato che il Ministero della Salute a suo tempo aveva già vagliato attentamente tutte le eventuali problematiche derivabili dall’utilizzo del Contest e, ritenendolo sicuro, ne aveva concesso la registrazione fin dall’anno 2000. “Il prodotto, utilizzato esclusivamente a risaia svuotata in occasione del diserbo - rimarca Confagricoltura - non comporta alcun pericolo per l’acqua e l’ambiente”. “Gli agricoltori quindi utilizzano questo prodotto, che ha i necessari permessi di legge, - ricordano Confagricoltura Vercelli e Confagricoltura Novara - per la sua efficacia specifica contro questo parassita che, se non controllato, potrebbe distruggere intere risaie”. E sanno bene che l’impiego di farmaci e agro farmaci prevede le cosiddette “precauzioni d’uso”. Come sanno bene che l’impiego di qualunque prodotto chimico, compresa l’ammoniaca e la soda caustica che usiamo in casa, senza rispettare le norme di utilizzo, può provocare danni alle persone e all’ambiente. Purtroppo quando si parla di fitofarmaci, di agricoltura e di ambiente, si tende ad ignorare la realtà scientifica, verso argomentazioni di più sicura presa mediatica ed i risicoltori non accettano gli attacchi indiscri- minati da chi non conosce le problematiche né di passare per gli untori ed i nemici dell’ambiente. Di quell’ambiente, come la risaia, del quale, invece, ne sono i più gelosi custodi e tutori. PAGAMENTI ON-LINE F24 ATTENZIONE ALLE COORDINATE BANCARIE A seguito di recenti operazioni di “fusione” di alcuni Istituti Bancari, si rende necessario verificare le coordinate bancarie del vostro conto corrente a suo tempo segnalato per effettuare i versamenti e comunicare con tempestività all’Ufficio Fiscale- Ced della Società di Servizi SAFA le eventuali nuove coordinate bancarie al fine di garantire la corretta operatività legata ai pagamenti telematici. l’AGRICOLTORE 2 15 dicembre 2009 NATI COMPRO - VENDO Il 30 novembre 2009 a Vercelli è nato ANDREA GHISLERI La pubblicazione dei piccoli annunci nella rubrica “compro-vendo” su L’AGRICOLTORE è completamente gratuita per gli Associati dell’Unione Agricoltori. Ogni annuncio verrà pubblicato tre volte, automaticamente, salvo comunicazione di disdetta da parte del diretto interessato. Per informazioni rivolgersi alla Segreteria dell’Unione Agricoltori in Vercelli – Piazza Zumaglini n. 14 - tel. 0161 250831 fax 0161 56231 e-mail [email protected] al fratellino Matteo, alla mamma Cecilia, al papa Corrado Ghisleri, a tutta la famiglia e in particolare ai nonni Renata e Giorgio Ghisleri - nostri associati di Sali Cascina Stella, l’Unione Agricoltori di Vercelli e Biella e l’Associazione Femminile Agricola Donne & Riso porgono le più vive congratulazioni. VENDESI PER CESSATA ATTIVITÀ TRATTRICE SAME 100.4 ORE 6.000 IN OTTIMO STATO – ARIA CONDIZIONATA E FRENI AD ARIA. TELEFONARE AL N. 335 8286858 † I NOSTRI MORTI † A Livorno Ferraris il 9 novembre 2009 è mancato GIOVANNI TRINCHERO agricoltore anni 84 Alla moglie Elsa Vercellone e al figlio Bruno Trinchero, nostro associato di Livorno Ferraris, l’Unione Agricoltori di Vercelli e Biella esprime le più sentite condoglianze. ELENCO TELEFONIA CONFAGRICOLTURA DI VERCELLI E BIELLA Servizio Telefonico sede Vercelli piazza Zumaglini 14 Digitare n. Telefono cellulare Presidenza Segreteria Direzione Cascio S. Fecchio L. VENDO CARICATORE O.V.A. DA MT. 5 COMPLETO DI FORCONE E PALA PER PULIZIA FOSSI IN OTTIMO STATO E 120 CV . TELEFO335 6837496 OPPURE N. 0161 911838 CERCO SCRAPER PER TRATTORE DA NARE AL N. 1 335 5494436 Conti P. Amministrazione VENDESI: INTERNATIONAL 733, RUOTE DI FERRO PER INTERNATIONAL 733, FRESA 3 METRI DONDI, ERPICE ZAPPA, CARELLO OMOLOGATO PER TRATTORE TRAVERSA, QUADRIVOMERO TREBALDI, SCREEPER DAFFARA E ATTREZZATURA VARIA. TELEFONARE AL N. 0161 310324 2 335 5240019 3 366 4073789 366 5377418 4 335 1329890 5 335 5239526 CERCASI IMBALLATRICE PER BALLETTE PICCOLE. TELEFONARE AL N. 338 5972554 Filiberti Fabrizio Consulenza Tributaria Baruscotto R. BRILLANTE LAUREA Drebertelli G. Pollero E. Servizio Fiscale Landrino E. Forni R. Momo U. Tecnico Economico Carenzo F. Zardini E. Francese P. Servizio Paghe Sindacale CIMIAV Cupane K. 6 Dimartino A. 9 335 5239384 Musso G. Assistenza C.D. UMA MUD Ghiani M. Il 30 settembre 2009 il signor Vittorio Boscaro, studente della Scuola Normale Superiore di Pisa, presso l’Università di Pisa - Facoltà di Scenze Matematiche Fisiche Naturali corso di laurea in Scienze Ecologiche e della Biodiversità, si è brillantemente laureato con 110 lode e abbraccio accademico, discutendo con la Chiarissima Prof.ssa Claudia Vannini la tesi “ Caratterizzazione molecolare e morfologica di ospiti ed endosimbionti batterici in protisti ciliati del genere euplotes” Al neo Dottore Vittorio Boscaro, al mamma Daniela Mosca e al papà Riccardo Boscaro - nostri associati di Crescentino - Cascina Gerbidi, l’Unione Agricoltori di Vercelli e Biella, porge le più vive congratulazioni. 7 Gaio P. Servizio IVA Rossi C. Rizzello T. 8 335 1329888 Centralino Protocollo Oppezzo G.L. 0 335 1329907 Fax 0161 56231 A.N.G.A. Sezione di Vercelli 0161 502554 fax 0161 266023 Consorzio di Difesa 0161 502544 fax 0161 265988 Consorzio Vendita Risone 0161 502624 fax 0161 211855 346 6958905 Ufficio in Vercelli Via G. Ferrari n. 10 Patronato ENAPA CAAF Assist. Fiscale Conti V. Mattioli G. Bertotto C. 331 4173503 0161 217133 - 600359 fax 0161 220696 Ufficio in Biella Via Oberdan n. 17/A Patronato ENAPA CAAF Assist. Fiscale Clerico P. Duchini C. TRATTORISTA ESPERTO TELEFONARE AL N. 3402151350 OPPURE AL N. 348 8972794 TRATTORISTA ESPERTO TELEFONARE 338 7724362 AL N l’AGRICOLTORE Mensile di informazione tecnica ed economica dell’Unione Interprovinciale degli Agricoltori di Vercelli e Biella Direzione - Redazione - Pubblicità e Amministrazione: Clerico B. Corona A. CERCA LAVORO: 339 1248108 015 22179 015 2523029 fax 015 2523617 Videoimpaginazione e stampa: Piazza Zumaglini, 14 - 13100 Vercelli Tel. 0161.250831 - 215145 - 259345 Fax 0161.56231 [email protected] Editore Finagri S.r.l. SAVIOLO EDIZIONI Direttore responsabile: Paolo Guttardi via col di lana 12 - 13100 Vercelli tel. 0161.391.000 - fax 0161.271.256 e-mail: [email protected] 3 l’AGRICOLTORE 15 dicembre 2009 APPROVATO IL NUOVO REGOLAMENTO PER LA COLTIVAZIONE DEL RISO A VERCELLI Con Decreto della Presidente della Giunta Regionale n.106 del 17/11/09 è stato approvato il regolamento provinciale per la coltivazione del riso in provincia di Vercelli, approvato dal Consiglio Provinciale con deliberazione n.118 del 24/11/08. L’iter è quindi stato completato con il decreto della presidente Mercedes Bresso. Le novità sostanziali, rispetto al precedente regolamento del 1994 riguardano le zone di rispetto delle abitazioni sparse, che passano da 30 a 10 metri. Ogni comune potrà determinare distanze maggiori o minori in relazione alla configurazione e alla natura dei terreni, così come in presenza di manufatti che possano garantire l’impermeabilizzazione, ad esempio realizzando rivestimenti in cemento sui fossi che delimitano le risaie dalle abitazioni. Una altra novità importante è soprattutto la totale parificazione della coltivazione del riso in asciutta a tutte le altre coltivazioni presenti e quindi senza l’obbligatorietà della comunicazione al Sindaco, in pratica recependo una famosa Sentenza del TAR Piemonte al riguardo. Il precedente Regolamento provinciale, peraltro, proprio al riguardo del riso in asciutta (o meglio ad irrigazione turnata) sottoponeva la coltura ad onerose e pesanti burocrazie, come la semina di varietà adatte alla coltivazione in asciutta e all’uso di diserbi specifici. Contro queste imposizioni l’Unione agricoltori di Vercelli e Biella aveva a suo tempo presentato ricorso al TAR Piemonte, che avrebbe dovuto decidere in merito proprio in questi giorni. Non c’è dubbio che quanto sopra abbia influito sulla sollecita approvazione del nuovo Regolamento provinciale da parte della Regione Piemonte REGOLAMENTO SPECIALE PER LA COLTIVAZIONE DEL RISO NELLA PROVINCIA DI VERCELLI Titolo I - PREMESSA ART. 1 La coltivazione del riso nella provincia di Vercelli è disciplinata, oltre che dal Testo Unico delle Leggi Sanitarie approvato con Regio Decreto 27/7/1934, n. 1265 e dal Regolamento Generale 29/3/1908, n. 157, dalle disposizioni del presente Regolamento. Titolo II DETERMINAZIONE DELLE DISTANZE MINIME E DELLA ZONA DI RISPETTO - ART. 2 Nella provincia di Vercelli la coltivazione del riso è permessa alle distanze minime seguenti: 1) dagli aggregati di abitazione: • fino a 1000 abitanti ................m. 100 • oltre a 1000 abitanti ...............m. 200 2) dai cimiteri ............................m. 50 3) dagli stabilimenti, da edifici per servizi pubblici, nonché da edifici di interesse storico e/o artistico come tali classificati dal PRG o dalla Legge n. 1089/39 .. ...................................m. 100 4) dagli impianti sportivi..............m. 50 5) dalle abitazioni sparse ..............m. 10 6) dai punti di captazione delle acque potabili destinate ad uso umano .............................m. 200 Le distanze si misurano dalla perimetrazione che i Comuni devono delimitare, tenendo conto dei P.P.A., dei P.R.G. e di eventuali strumenti di pianificazione territoriale e comunque, dalle effettive necessità delle zone interessate (espansione edilizia, insediamenti industriali, attività sportive, ecc.) ed autorizzate dai Comuni. Dalle strade e dagli argini (escluse le strade interpoderali e consortili) si osservano le distanze prescritte dai regolamenti di Polizia Stradale ed idraulici. - ART. 3 Tenute presenti le distanze di cui al precedente art. 2, ciascun Comune potrà determinare distanze diverse (maggiori o minori) in relazione all’altimetria, configurazione e natura dei terreni o in presenza di manufatti che possano garantire l’impermeabilizzazione e la salubrità dei fabbricati in modo che i confini della zona di rispetto seguano linee na- turali (strade, corsi d’acqua, argini, depressioni del terreno), onde evitare che parte di un appezzamento sia incluso nella zona di rispetto e altra parte resti fuori dalla medesima. - ART. 4 Ogni Comune nel cui territorio si pratica la coltivazione del riso deve provvedere con apposita deliberazione, a proprie spese e a mezzo di personale tecnico alla delimitazione della zona di rispetto in base agli artt. 2 e 3 del presente Regolamento, su planimetria catastale non superiore alla scala 1:5.000. La deliberazione comunale verrà trasmessa alla Provincia per l’approvazione da parte della Giunta Provinciale, accompagnata dal parere che il Comune avrà provveduto a richiedere alla Commissione Tecnico-Sanitaria di cui al successivo art. 10 che può proporre, se necessario, maggiori o minori distanze. I Comuni, inoltre, sono tenuti a provvedere al periodico graduale spostamento dei limiti delle rispettive zone di rispetto, in modo che rimangano inalterate, in rapporto allo sviluppo edilizio, le distanze minime previste all’art. 2 del presente Regolamento. Ogni variazione deve essere approvata seguendo la procedura di cui sopra. Titolo III DIVIETO DI COLTIVAZIONE ART. 5 Ogni forma di coltivazione a bacino chiuso permanente o da camera di acqua chiusa permanente è vietata quando, nonostante l’osservanza delle distanze prescritte, potrà risultare nociva alla salute pubblica ed all’igiene degli abitanti, in base a motivato giudizio dell’ASL competente per territorio. Il Sindaco o chiunque interessato potrà richiedere all’ASL la constatazione di tale nocumento ai fini dell’emissione dell’ordinanza di divieto, che sarà decretato a norma degli artt. 207 e 208 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie vigenti. Titolo IV COLTIVAZIONE DEL RISO “IN ASCIUTTA” - ART. 6 La coltivazione del riso in asciutta è consentita nella zona di rispetto. Per coltivazione del riso in asciutta si intende la coltivazione con irrigazione turnata per aspersione, scorrimento ed infiltrazione, evitando nel modo più assoluto la sommersione continuata del terreno ed ogni lavorazione intesa a impermeabilizzare lo stesso. Le bocchette di scolo si devono obbligatoriamente aprire al più presto e, comunque, entro 12 ore dal completamento dell’irrigazione. Ferme restando le disposizioni di cui all’art. 209 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie, approvato con Regio Decreto 27/7/1934, n. 1265, nella zona di rispetto potrà essere permessa, di anno in anno, l’attivazione di risaie in terreni di natura e posizione paludosi nei quali non sia possibile altra coltivazione che quella a riso. Si intendono terreni di natura e positura paludosi soltanto quelli nei quali siano evidenti i caratteri di zona palustre, abbondino di piante tipiche emergenti palustri, vi sia una flora caratteristica, ed il fondo sia costituito di strati periodici sovrapposti di sostanza organica in decomposizione, che non renda possibile una coltura qualsiasi se non dopo un periodo adeguato di trasformazione ed ossidazione dei terreni. La coltivazione del riso in asciutta sarà vietata quando risulterà nociva alla salute pubblica e all’igiene delle abitazioni contigue. Titolo V DOMANDE PER LA COLTIVAZIONE A RISO - ART. 7 La dichiarazione per l’attivazione di risaie, di cui all’art. 206 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie, deve contenere le indicazioni necessarie alla identificazione del fondo e deve essere conforme al modulo di cui all’allegato n. 1. Alla dichiarazione si dovrà allegare una planimetria, di scala non superiore a 1:2.000, in cui sia evidenziata l’indicazione del fondo. Tale dichiarazione deve essere presentata, entro il mese di novembre, al Sindaco, il quale ne cura la pubblicazione per otto giorni all’Albo Pretorio del proprio Comune; alla stessa potranno essere presentate osservazioni, da parte di chi ne abbia interesse, entro i 15 gior- PREOCCUPA IL DIVIETO DEL PROPANILE E DEL TRICICLAZOLO IN RISAIA La decisione dell’Unione Europea di cancellare tra i principi attivi erbicidi utilizzabili in risaia, il Propanile, desta notevole preoccupazione tra i risicoltori. Ricordiamo che questo erbicida, tra i più vecchi di impiego in risaia, è molto efficace nel contenimento delle infestanti del riso (soprattutto i giavoni) ed in particolare nelle strategie di lotta antiresistenza. Il conseguente divieto di vendita dal 30 novembre di quest’anno e di impiego dal 30 marzo 2010, di fatto impedisce l’uso del propanile (nomi commerciali Stam F 34, Panil, ecc) nella campagna di diserbo 2010; ciò limita ancor di più la gamma di sostanze attive autorizzate in risicoltura, facendo aumentare il rischio della comparsa, per selezione, di popolazioni vegetali resistenti, e quindi difficili da combattere. Le ditte produttrici hanno in corso la procedura di reiscrizione del propanile con diverse modalità di impiego. Ma si presume che i tempi saranno lunghi e non in tempo utile per la campagna agraria 2010. La richiesta avanzata dalla Confagricoltura Vercelli e Biella alla Commissione europea di autorizzare il propanile quale ”uso essenziale” purtroppo non ha avuto esito positivo, sulla base dei criteri stabiliti per le sostanze nocive di cui all’articolo 11 lett. f del Reg. CE n. 1095/2007. E’ ora in corso la richiesta inoltrata al Ministero della Salute dell’autorizzazione quale “uso eccezionale”, temporaneo. Analoga procedura di richiesta è altresì in corso per poter utilizzare il Triciclazolo (prodotto commerciale Beam) come fungicida nella difesa della coltura del riso dal Brusone nella prossima campagna agraria. In ultimo si ricorda che l’autorizzazione quale “uso eccezionale”del Contest, un insetticida attivo contro il “punteruolo del riso”, un temibile parassita, è scaduta al luglio 2009, quindi è utilizzabile solo nella difesa contro l’afide del riso. Si ritiene opportuno evidenziare quanto sopra in quanto le Autori- tà preposte faranno i controlli in merito all’impiego dei prodotti autorizzati e, in caso di accertamenti positivi, le multe sono salate, oltre al penale. E’ alta l’attenzione che Confagricoltura rivolge a questa problematica e le strade che si stanno percorrendo, anche a livello europeo, tramite il COPA-COGECA, per risolverla. E’ interesse di tutti una salvaguardia dell’ambiente, della salute del consumatore e non per ultimo, dello stesso utilizzatore. Queste garanzie tuttavia non si hanno per i prodotti che vengono importati ed originari di Paesi nei quali sono ammessi fitofarmaci e pratiche agricole non consentite nell’Unione europea. Questo aspetto, derivante dalla severa legislazione europea, pone in condizioni di inferiorità i nostri produttori agricoli che non riescono a competere con i Paesi terzi e nemmeno con i propri concorrenti europei, spagnoli in particolare, dove alcuni fitofarmaci qui vietati, sono consentiti. ni successivi, ai sensi dell’art. 207 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie. - ART. 8 La dichiarazione del precedente articolo sarà esaminata dal Sindaco e, quindi, con le relative eventuali osservazioni, trasmessa entro il mese di dicembre al responsabile del Servizio di Igiene Pubblica competente per territorio, il quale potrà far eseguire dalla speciale Commissione Tecnico-Sanitaria tutte le verifiche necessarie per accertare se siano osservate le disposizioni vigenti in materia. Dopo di che, non oltre il 15 febbraio, trasmetterà il parere al Sindaco il quale, a sua volta, concederà l’autorizzazione o il diniego motivato, notificando la decisione al richiedente entro lo stesso mese di febbraio. - ART. 9 Le dichiarazioni di cui al precedente art. 7 saranno iscritte, coi relativi provvedimenti, su appositi registri da tenersi nei Comuni, con tutte le indicazioni di autorizzazione ed eventualmente di revoca secondo l’allegato modulo n. 2. Titolo VI COMMISSIONE TECNICO SANITARIA - ART. 10 La Commissione Tecnico-Sanitaria di cui agli articoli precedenti viene nominata con atto deliberativo dalla Provincia ed è composta dal Responsabile del Servizio di Igiene Pubblica competente per territorio o suo delegato, che la presiede, da un rappresentante del Settore Agricoltura della Provincia e da un tecnico competente in materia di irrigazione indicato dall’Associazione Ovest Sesia, Est Sesia e Bonifica Baraggia di Vercelli a secondo delle giurisdizioni territoriali. Titolo VII SORVEGLIANZA SUL REGIME DELLE ACQUE - ART.11 I canali ed i fossi destinati a condurre le acque dovranno essere di portata sufficiente; dovranno, inoltre, essere tenuti mondi dalle erbe ed espurgati a cura dei rispettivi concessionari o proprietari, in modo da lasciare sempre libero il corso tanto alle acque di irrigazione che a quelle di scolo. - ART. 12 Ove nella stessa proprietà del risicoltore esistessero scavi o terreni posti a livello altimetrico inferiore i quali, per infiltrazione delle risaie circostanti, andassero soggetti a sortumi acquei o si convertissero in pozzanghere, stagni o paludi, i proprietari o i conduttori delle risaie dovranno dare i necessari scoli alle acque stagnanti. In caso di inosservanza, sarà vietata la coltivazione a riso dei fondi sopra indicati, secondo le norme dell’art. 209 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie. Titolo VIII NORME GENERALI - ART. 13 Ferme restando, ai sensi dell’art. 215 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie, le competenze generiche degli Ufficiali ed Agenti di Polizia Giudiziaria, la vigilanza necessaria ad assicurare l’applicazione delle disposizioni del presente Regolamento è esercitata, per le parti di rispettiva competenza, dal Comune e dalla competente struttura territoriale sanitaria ed ambientale. - ART. 14 Le contravvenzioni al presente Regolamento saranno punite a norma del Testo Unico delle Leggi Sanitarie 27/7/1934, n. 1265 e delle altre normative vigenti al riguardo. Il Sindaco ingiunge al conduttore la distruzione delle risaie attivate nei luoghi non consentiti o contro il divieto delle Autorità, fissando un limite temporale per l’esecuzione; trascorso il termine di cui sopra ordina la distruzione delle risaie a spese del contravventore. Il divieto delle coltivazione delle risaie e/o la distruzione delle stesse non danno diritto ad alcun indennizzo. - ART. 15 I proventi delle pene pecuniarie derivanti dall’applicazione del Testo Unico delle Leggi Sanitarie 27/7/1934, n. 1265 e delle altre normative in vigore legate al presente Regolamento, sono introitati dal Comune competente per territorio. - ART. 16 Per tutto quanto non previsto dal presente Regolamento si richiamano le norme di legge vigenti in materia. RIUNIONE SUL CONTENIMENTO DEI CINGHIALI In data 12/11/2009 si è tenuta presso la Provincia di Biella una riunione, tra Assessorato Caccia e Pesca, le associazioni a gricole, le associazioni venatorie, ATC-B1 e C.A. BI, Enti Parchi, inerente la problematica del contenimento della specie cinghiale. L’assessorato ha predisposto un documento informativo, suddiviso in due parti: una relazione preliminare, e un Regolamento di attuazione. La prima contiene dati e statistiche della presenza dei cinghiali in Provincia tra il 2000 ed il 2009, e dei danni da essi provocati e degli indennizzi pagato dalla Provincia con i fondi regionali, nonchè dei pro e contro della varie strategie di controllo finora attuate, in relazione alla varie tipologie di operazioni effettuate di cattura/abbattimento. Il secondo è un documento di indirizzo, contenente le linee guida relative agli interventi di contenimento della specie attraverso catture e/o abbattimenti effettuati ad opera dei soggetti che sono stati individuati dal Regolamento (i Soggetti Attuatori) e che verranno autorizzati con successivi provvedimenti. Il Regolamento, che verrà ufficializzato a breva dalla Giunta Provinciale e successivamente inviato all’ente preposto per il controllo (ISPRA, che ha assorbito le competenze dell’ex INFS) è stato pensato come una specie di “legge quadro” senza indicazioni operative specifiche, al fine di poter ottenere più facilmente il nulla osta da parte dell’ISPRA stesso, per poi integrarne le parti mancanti con successive delibere specifiche. Dal nostro punto di vista, la principale novità rispetto al passato delle modalità di cattura e/o abbattimento, è che viene ufficializzata la possibilità dei conduttori dei fondi ad intervenire in prima persona, direttamente se in possesso di porto d’armi da caccia, o per il tramite di soggetti autorizzati (autorizzazione rilasciata da altri Soggetti Attuatori) a “chiamata diretta” negli altri casi, per l’intervento sui propri fondi, a fronte di della sottoscrizione di un accordo verbale tra le parti, anche con l’eventuale intervento (ma senza avvallo) delle OPA Paolo Clerico 4 l’AGRICOLTORE 15 dicembre 2009 DPO e Igp, un mondo in crescita Rappresentano il fiore all’occhiello della nostra agroindustria e sono una delle colonne portanti dell’economia del nostro paese. L’Italia è al primo posto nella classifica europea per numero di riconoscimenti e sono diventati un volano molto importante per le economie locali che spesso hanno saputo trarre dalle tradizioni la spinta necessaria per inserirsi nel mercato nazionale ed internazionale, proprio facendo leva sulle denominazioni di origine. In molti casi poi si tratta di territori marginali con problemi di competitività rispetto alla agroindustria intensiva, e che proprio attraverso questo strumento hanno saputo valorizzare la loro produzione dando lavoro ad una nuova categoria imprenditoriale fatta di giovani e una nuova riscoperta turistica, proprio sfruttando il nome oggetto della tutela e della protezione comunitaria. I problemi comunque esistono anche in questo settore di (relativa) nicchia, anche per gli effetti della crisi economica in atto, che spinge i consumatori verso prodotti meno costosi, ma se si saprà continuare con il rinnovamento, senza transigere sulla qualità e ponendo anche il prezzo come elemento della competizione, i riusultati non mancheranno di arrivare. Il fenomeno dei prodotti tutelati ha una dimensione economica rilevantissima, con un fatturato stimato franco azienda di oltre 5 miliardi di euro. quattro volte superiore a quello dell’agriturismo e quasi doppio del mondo del biologico. Nel 2008 i dati parlano di 175 prodotti riconosciuti, 9 in più rispetto al 2007. I settori più importanti sono quelli del settore ortofrutticolo e cerealicolo, con 57 prodotti tutelati, gli oli extravergine di oliva (38 riconoscimenti), i formaggi (35) ed i salumi (30). Nel complesso le produzioni tutelate interessano 132 mila ettari e 46 mila allevamenti. Naturalmente la dimensione di ogni DOP/Igp è molto varia, si va da riconoscimenti che interessano parte di una sola provincia, fino alle grandi DOP, rappresentate dai formaggi e dai salumi: Grana Padano, Parmigiano Reggiano, prosciutto di Parma sono alcuni esempi, il cui territorio di approvvigionamento della materia prima copre gran parte delle regioni settentrionali. Il 29 % dei produttori interessati dalle DOP sono situati in montagna e il 45 % in collina. I prodotti DOP e Igp danno un contributo insostituibile allo sviluppo economico delle aree collinari e montane del nostro paese. VENDITA DIRETTA? UN’OPPORTUNITA’ DA SFRUTTARE MA NON DA MITIZZARE “Un’interessante opportunità. Ma niente di più.” Il direttore generale della Confagricoltura, Vito Bianco, ridimensiona il fenomeno della vendita diretta aziendale sfatando alcuni luoghi comuni. “La vendita diretta - ha detto intervenendo alla Giornata di Studio organizzata dall’Accademia dei Georgofili sul mercato dei prodotti agroalimentari locali - è un fatto nuovo nel panorama dei comportamenti delle imprese e dei consumatori, che comprende aspetti socio-(ideo)logici” (baluardo dell’identità, della tradizione e della cultura locale); ambientali (legame tra consumo locale e tutela dell’ambiente); economici (competitività delle imprese).” La prima considerazione che il direttore generale della Confagricoltura ha fatto riguarda la diffusione del fenomeno. Sinora, infatti, la vendita diretta è circoscritta a poche aziende e ad un valore delle vendite marginale, che non arriva al 2% rispetto alla spesa complessiva per prodotti agroalimentari in Italia e nei principali Paesi europei. La vendita diretta interessa, in Italia ma anche in altri Paesi “chiave” dell’agricoltura europea, solo una limitata percentuale di aziende. Si tratta di circa 60 mila aziende in Italia, pari a non più del 3-4% del totale di quelle censite dalle indagini strutturali Istat-Eurostat. E anche negli altri Paesi siamo di fronte a qualche decina di migliaia di aziende. Il fenomeno non supera, in Italia come in Europa, un fatturato aziendale annuo medio di 50 mila euro. “Valori - ha detto Vito Bianco - che possono erodere quote forse pic- UN CORSO PER IMPARARE A VENDERE IL RISO Si è concluso, con notevole successo di partecipazione e di soddisfacimento delle aspettative, il corso che l’Unione Agricoltori di Vercelli e Biella, in collaborazione con SMV – Scuola Mestieri di Vendita, ha organizzato con l’obiettivo di fornire all’agricoltore le più opportune strategie di marketing per il proprio punto vendita e per i propri prodotti e per meglio comunicare e presentarsi al consumatore per la propria attività. Il veloce cambiamento del mercato ha richiesto infatti anche all’agricoltore di rivedere e riprogettare il proprio ruolo, non più esclusivamente quale produttore, ma anche venditore della propria azienda e del proprio prodotto, approcciandosi direttamente al consumatore. Ed in ciò è diventato anche promotore del proprio territorio. Il corso, della durata di 14 ore, articolato in due giornate, si tenuto presso la sede della SMV a Trino, ed è stato svolto nell’ambito del Pro- gramma di Sviluppo Rurale PSR 2007/2013. L’iniziativa è stata particolarmente utile ed interessante per le aziende agricole che hanno già sviluppato una attività di vendita al consumatore finale delle proprie produzioni: riso in particolare. cole rispetto ai grandi volumi (e valori) trattati dalla Grande Distribuzione Organizzata - che ancora oggi, anche con le private label, domina il mercato dell’agroalimentare - ma non trascurabili per alcune realtà aziendali”. Più che per i motivi ideologici o quelli legati alla tutela ambientale, che se non discutibili dovrebbero quanto meno essere oggetto di valutazioni più approfondite, è l’aspetto economico quello che più interessa. “Non esiste - ha proseguito Bianco - un’alimentazione locale e diretta ‘buona’, contrapposta ad un’alimentazione globale, dei grandi numeri, ‘cattiva’. Così come non esiste un’alimentazione locale ‘pulita’, contro una globale ‘sporca’. Se c’è, in effetti, una verità di fondo in questo ragionamento, tuttavia non si può trascurare che alcuni autorevoli studi scientifici hanno dimostrato che la relazione tra chilometri percorsi dai cibi ed emissioni di gas serra esiste, ma non è sempre univoca ed immediata. Anche perché dipende da di- versi fattori come ad esempio l’efficacia della logistica. Un agnello neozelandese venduto sul mercato inglese sviluppa meno emissioni di CO2 di quanto non ne sviluppi un agnello allevato e consumato nello stesso ambito territoriale”. Quello più interessante a parere di Confagricoltura è l’aspetto economico. Che è un fatto concreto in quanto, in alcune circostanze, può contribuire a far recuperare alle aziende margini di valore. Se l’azienda agricola riesce a riappropriarsi di questa marginalità la vendita diretta può concorrere a fare utile di impresa, riconquistando ciò che oggi va ad altri soggetti o funzioni. “In ogni caso – ha concluso il direttore generale Bianco - l’impresa ha di fronte a sé il mercato e le sue regole spietate. Sarebbe del tutto illusorio immaginare di rinchiudere l’agricoltura in un mercato “domestico” o, peggio, “addomesticato”. Ciò non vuol dire che non si possano percorrere tutte le strade alternative o complementari, alla ricerca di nuovi spazi di operatività”. I numeri della “vendita diretta” in alcuni Paesi europei (elaborazione Confagricoltura su dati di fonti varie) Aziende agricole Germania Francia Italia Regno Unito oltre 60 mila circa 80 mila oltre 57 mila circa 31 mila * aziende agricole Eurostat Quota % su Volume di aziende agricole affari “vendite totali * dirette” per azienda (euro 16,4% 15,2% 3,5% 10,3% 49180 40000 46552 29032 5 l’AGRICOLTORE 15 dicembre 2009 LE NUOVE SFIDE DELL’HEALTH CHECK Prezzi medi annata agraria 2008/2009 A seguito di una valutazione sulle risorse assegnate alle azioni agroambientali e sul fabbisogno degli impegni già assunti, sarà possibile presentare nel 2010 nuove domande per l’adesione alla azione 214.4 (conversione di seminativi in colture foraggere permanenti) a seguito dell’apertura di un apposito nuovo bando sul PSR 2007-2013. La precisazione dell’Assessorato regionale all’Agricoltura è giunta in tempo utile per poter programmare le semine primaverili, tenuto conto che le disposizioni applicative prevedono che le colture foraggere permanenti oggetto dell’impegno devono essere seminate entro la prima decade di giugno per poter ricevere il premio relativo alla annualità in corso. Infatti, qualora le semine avvengano dopo la raccolta del cereale vernino, il pagamento per l’annualità corrente non sarebbe giustificato dalla perdita di reddito per la mancata coltivazione del seminativo. Per la Regione Piemonte, peraltro, le misure agroambientali rivestono una grande importanza anche per il contributo che esse possono fornire al raggiungimento degli obiettivi riguardanti le nuove sfide dell’Health Check. La “verifica dello stato di salute” della Pac, approvata nel novembre 2008, ha assegnato un ruolo crescente alla politica di sviluppo rurale, non solo a parole, ma proprio sul piano finanziario. E questo in particolare con il meccanismo della Modulazione, che trasferisce risorse dal primo pilastro al secondo, tagliando in pratica gli aiuti pac che vengono erogati agli agricoltori. Raccolti Modulazione obbligatoria Da 5.000 a 299.000 euro 2008 5% 5% 2009 7% 11 % 2010 8% 12 % 2011 9% 13 % 2012 10 % 14 % Queste risorse aggiuntive che entreranno nei bilanci nazionali, a partire dal 2010, dovranno essere utilizzate a favore di iniziative specifiche, le cosiddette “nuove sfide”, individuate dall’Unione europea e che dovranno essere inserite nei PSR 2007-2013. Si tratta in particolare di: adattamento ai cambiamenti climatici e mitigazione dei relativi effetti; sviluppo delle energie rinnovabili; gestione delle risorse idriche in modo sostenibile; la biodiversità: Con queste “nuove sfide” che in pratica possono costituire diverse occasioni per interventi di finanziamenti alle aziende agricole, vengono allargati gli obiettivi della PAC, a vantaggio della collettività. Modulazione obbligatoria Oltre 300.000 euro Camera di Commercio di Vercelli Prodotto/varietà RISONE BALILLA SELENIO LIDO LOTO ARIETE S.ANDREA ROMA BALDO ARBORIO CARNAROLI THAIBONNET FRUMENTO PANIFICABILE FRUMENTO ALTRI USI MAIS IBRIDO PREZZO EURO/QLE 42,222 41,917 42,026 41,931 41,931 45,822 45,452 45,452 44,458 46,956 28,278 14,208 11,850 12,163 Nb: Valori provvisori ancora da confermare ed ufficializzare da parte della CCIAA Vercelli 6 l’AGRICOLTORE 15 dicembre 2009 ACCONTI D’IMPOSTA E SALDI I.C.I. Con apposito decreto legge è stato disposto il differimento del versamento di venti punti percentuali dell’acconto Irpef dovuto per il 2009, nella nuova misura del 79%. In breve, nei limiti di quanto dovuto per il saldo 2009, la differenza tra il 99 per cento e il 79 per cento (nuova misura del versamento in acconto) andrà corrisposta all’atto del versamento del saldo dell’Irpef, e cioè a giugno/luglio 2010. Chi ha già versato il primo acconto 2009, nella misura del 39,6 per cento (99 * 40%), è tenuto, dunque, a versare, entro il 30 novembre p. v., il restante 39,4 % (79 – 39,6) quale complemento alla nuova misura. Sono destinatari del differimento tutti i contribuenti tenuti al pagamento dell’acconto Irpef tra i quali: a) gli imprenditori individuali; b) i lavoratori autonomi; c) i soci persone fisiche di società di persone e di società di capitali “trasparenti” ; d) i lavoratori dipendenti e pensionati titolari di altri redditi. Per chi ha già provveduto a versare l’acconto prima dell’entrata in vigore del provvedimento è concesso un credito d’imposta, in misura corrispondente alla riduzione, da utilizzare in compensazione con il Mod. F24. Inoltre, per coloro che si sono avvalsi della presentazione del Mod 730, il sostituto d’imposta è tenuto ad effettuare la trattenuta dell’acconto corrispondente alla nuova misura. Nel caso che non si sia tenuto conto della riduzione, il sostituto provvederà a corrispondere il maggior acconto trattenuto con la retribuzione del mese di dicembre scomputando le somme restituite dalle altre ritenute da versare. Il differimento non opera ai fini Irap, anche nei confronti dei soggetti che possono avvalersi della riduzione ai fini Irpef e non riguarda i soggetti Ires, sia società di capitali sia enti non commerciali. Entro il prossimo 16 dicembre andranno invece effettuati con le consuete modalità i versamenti a saldo dell’ICI, il cui acconto è stato versato nel mese di Giugno. Ricordiamo l’esenzione dal pagamento per le abitazioni principali e relative pertinenze e per le abitazioni ad esse assimilabili (es. anziani in Case di Cura o case in uso gratuito a parenti). Sui terreni è confermata la riduzione per conduzione diretta. Particolare attenzione andrà posta rispetto alla verifica di sussistenza di tutti i requisiti di ruralità fiscale sia sui fabricati abitativi che strumentali delle aziende agricole. COMPENSAZIONE CREDITI I.V.A. - NUOVE MODALITA’ Allo scopo di contrastare gli abusi, ed incrementare la liquidità delle imprese il legislatore ha reso più rigoroso il sistema delle compensazioni fiscali, introducendo una serie di modifiche con decorrenza dal 1° gennaio 2010. Con la modifica all’art. 17, del D.Lgs n. 241/97 (Mod. F24), è previsto, che la compensazione del credito IVA annuale o relativo a periodi inferiori all’anno, per importi superiori a 10 mila euro, può essere effettuata a partire dal giorno 16 del mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione annuale o dell’istanza. Si precisa che, per poter effettuare la suddetta compensazione del credito IVA (annuale o infrannuale), è necessaria la preventiva presentazione delle relative dichiarazioni o istanze, utilizzando esclusivamente i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. I contribuenti che intendono, invece, utilizzare in compensazione i crediti IVA per importi superiori a 15 mila euro, avranno l’obbligo di richiedere, in relazione alle dichiarazioni dalle quali emerge il predetto credito, l’apposizione del visto di conformità, da parte dei soggetti abilitati, tra i quali si segnalano i professionisti iscritti negli albi dei dottori commercialisti, i consulenti del lavoro, i centri di assistenza fiscale (CAF). Si precisa, infine, che, con Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il tetto annuo per effettuare le compensazioni dei crediti fiscali può essere elevato, a valere dal 2010, a 700 mila euro, previa emanazione di un apposito decreto ministeriale, come già chiarito nella circ. conf. n. 13415 del 6/07/09. I contribuenti che intendono utilizzare in compensazione, ovvero chiedere a rimborso il credito IVA risultante dalla dichiarazione annuale, per importi superiori a 10 mila euro annui, possono non comprendere tale dichiarazione in quella unificata e procedere alla sua presentazione in forma autonoma, senza includerla nel Modello Unico. Ciò al fine di anticiparne la possibilità di utilizzo. Sono, inoltre, esonerati dalla presentazione della comunicazione dei dati IVA, i contribuenti che presentano la dichiarazione annuale (in forma autonoma) entro il mese di febbraio. Quanto sopra rappresenta sicuramente una ulteriore complicazione oltre che un notevole cambio di abitudini rispetto alle vecchie regole sull’uso dei crediti , in quanto ne verrà ritardata la possibilità di utilizzo. Si attendono comunque ulteriori precisazioni da parte delle Finanze sia sulle effettive modalità e decorrenze di utilizzo, sia sull’apposizione del visto di conformità che rappresenta veramente una ulteriore vessazione del contribuente. Detassazione degli investimenti TREMONTI TER La norma in esame ha introdotto la possibilità di detassazione dal reddito d’impresa del 50 per cento del valore degli investimenti in nuovi macchinari ed in nuove apparecchiature di cui all’elenco contenuto nella tabella Ateco, divisione 28, approvata con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate. Si rammenta che il beneficio in parola riguarda i soggetti titolari di redditi d’impresa, e cioè le imprese individuali, le Snc, le Sas e le società di capitali, mentre non è applicabile ai titolari di reddito agrario. Per poter fruire dell’agevolazione, l’investimento in beni strumentali deve avvenire nel periodo decorrente dal 1/07/2009 al 30/06/2010. Sarà possibile avvalersi dell’agevolazione in commento esclusivamente in sede di versamento del saldo delle imposte sui redditi dovute per il periodo d’imposta di effettuazione degli investimenti; quindi, entro il 16 giugno 2010 per gli investimenti effettuati dal 1° luglio al 31 dicembre 2009, ed entro il 16 giugno 2011 per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio al 30 giugno 2010. Con circolare n. 44/E, l’Agenzia delle Entrate ha diramato le istruzioni per l’applicazione della misura agevolativa (c.d.Tremonti Ter), di cui all’art. 5 D. L. n. 78/09 conv. in L. n. 102/09. Come auspicato dalla nostra Confederazione, l’accesso alla detassazione riguarda anche le imprese agricole titolari di redditi d’impresa, sia pure in regimi forfettari, e pertanto la misura torna applicabile: a) alle società di persone, alle SRL e alle società cooperative che rivestono la qualifica di società agricola, ai sensi dell’articolo 2 del D. Lgs. n. 99 del 2004, che hanno esercitato l’opzione per la determinazione del reddito, ai sensi dell’art. 32 del TUIR, in base al D. M. n. 213 del 27 settembre 2007; b) agli imprenditori agricoli che svolgono attività di agriturismo e che si avvalgono del regime forfetario di determinazione del reddito d’impresa previsto dall’articolo 5, comma 1, della L. n. 413/91; c) ai soggetti esercenti attività agricole che determinano il reddito d’impresa ai sensi degli articoli 56, comma 5 (allevamenti eccedenti), e 56 bis del TUIR (attività di manipolazione e trasformazione non rientranti nel D.M. che elenca i prodotti derivanti dalle attività tassate a reddito agrario e coltivazioni di vegetali eccedentarie); d) alle persone fisiche e alle società semplici, con riferimento all’attività agricola oltre i limiti previsti dall’articolo 32 del TUIR. L’applicazione dell’agevolazione, inoltre, prescinde dall’adozione di particolari regimi contabili, in via naturale o per opzione, da parte dei soggetti interessati. Purtroppo, stante l’attuale disposto normativo, rimangono esclusi dal beneficio in parola gli imprenditori agricoli individuali e le società semplici titolari di reddito agrario, a norma dell’art. 32 del TUIR, Gli Uffici sono a disposizione per gli opportuni chiarimenti. QUOTE SCONTATE DI ABBONAMENTO PER IL 2010 riservate agli associati a dalle Edizioni L’Informatore Agrario L’Informatore Agrario settimanale, 49 50 numeri + supplementi 72,00 euro (anzichè 91,00 euro) MAD Macchine Agricole Domani mensile, 10 numeri 48,00 euro (anzichè 60,00 euro) Vita in Campagna mensile, 11 numeri + supplementi 34,00 euro (anzichè 40,00 euro) Vita in Campagna mensile + 4 supplementi trimestrali Vivere la casa in campagna a soli 39,00 euro cioè la rivista Vita in Campagna arricchita di 4 supplementi stagionali interamente dedicati alla casa di campagna con un piccolo sovrapprezzo complessivo annuo di soli 5,00 euro Tali quote sono valide sia per nuovi abbonamenti che per rinnovi Per aderire all’iniziativa, fotocopiare e compilare il presente coupon da riconsegnare presso gli Uffici di Confagricoltura Vercelli e Biella (barrare nella casella corrispondente alla rivista scelta) Cognome Via e n.civico Tel. Nuovo abbonamento Nome Cap Fax Città Prov. Rinnovo 09-09-243 Coupon 2010 Conf_VR BN.indd 1 09/11/09 14:14 7 l’AGRICOLTORE 15 dicembre 2009 CONFAGRICOLTURA PER IL BURKINA FASO Ha avuto notevole successo il concerto benefico del coro “Gospel e dintorni”, diretto dal Maestro Paolo Donà e organizzato dai Lions Club e Leo Club di Vercelli. L’evento, che si è svolto al Teatro Civico di Vercelli, è stato sponsorizzato da Confagricoltura Vercelli e Biella. Il ricavato dell’evento andrà ad una iniziativa benefica che si propone di costruire in Burkina Faso, uno dei paesi più poveri del mondo, 40 complessi scolastici completi di pozzo, abitazioni per gli insegnanti, materiale didattico e alimenti. RINNOVATI I VERTICI DEL SINDACATO PENSIONATI CONFAGRICOLTURA DI VERCELLI E BIELLA VII GIORNATA DELL’ASSOCIAZIONISMO 22 NOVEMBRE 2009 Camera di Commercio di Vercelli e Associazioni di Categoria premiano le imprese della Provincia di Vercelli L’’assemblea del Sindacato , tenutasi a Vercelli presso il Modo Hotel domenica 29 novembre 2009, ha rinnovato il Consiglio Direttivo per il triennio 2010 – 2011 e 2012 ed il neo Consiglio nella seduta del 1 dicembre ha eletto Presidente Giuseppe Bazzano e Vice Presidente Giovanni Giraudi ed ha nominato il Collegio dei Revisori dei Conti. Il Consiglio Direttivo risulta così composto Bazzano Giuseppe Presidente Giraudi Giovanni Vice Presidente Barone Italo Consigliere Coppo Giovanni Consigliere Cristanelli Alessio Consigliere Maggi Anna Maria Consigliere Busto Roberto Consigliere Il Collegio dei Revisori è così composto Francese Franco Tra le personalità premiate per l’impegno a favore del territorio: Antonio BALOCCO - per le capacità imprenditoriali e di innovatore dimostrate nella conduzione della propria azienda grazie ad una rilevante opera di ricomposizione fondiaria ed irrigua e all’applicazione di avanzate tecniche di coltivazione integrata a basso impatto ambientale, e per il notevole impulso alla commercializzazione associata e alla coltivazione della soia in qualità di Presidente di Assosoia Piemonte e di Unisol Quirino BARONE per il contributo allo sviluppo dell’agricoltura vercellese, per la professionalità e l’impegno profusi sia nel ruolo di imprenditore, come risicoltore, sia nel mondo associativo e sindacale locale e nazionale nell’ambito di Confagricoltura, già Presidente dell’Unione Agricoltori, Vice Presidente dell’Anga nazionale e Presidente dell’Anga di Vercelli, attualmente Vice Presidente di Confagricoltura Piemonte e del Patronato ENAPA e Presidente di Promoriso, Le aziende risicole premiate per l’appartenenza al mondo associativo Ariagno Eugenio e Giuseppe s.s. Greggio Bremide Mario e Matteo Olcenengo Corona Andrea e Franco Vercelli Giacomo Ferraris s.s. Santhià Frà Tommasino Bianzè A TUTTI LE PIÙ VIVE CONGRATULAZIONI DELL’UNIONE AGRICOLTORI Presidente Francese Giovanni Battista membro effettivo Delsignore Giovanni membro effettivo 8 l’AGRICOLTORE 15 dicembre 2009 Donne&Riso:TRENTANNI DI ATTIVITÀ La conviviale con Autorità, ospiti ed amici E’ stata una festa partecipata, intima e gioiosa, (con la piacevolissima presenza di tutte le autorità cittadine e dei referenti delle massime istituzioni agricole) quella che la scorsa domenica ha ufficializzato i trentanni di vita associativa di Donne & Riso, l’associazione agricola femminile che fa della promozione del riso e della sua cultura il suo obiettivo principe. La location di prestigio (il ristorante Agape di Vercelli), la giornata soleggiata, la presenza di molti famigliari che hanno condiviso con le socie un momento così importante e gli interventi di saluto ufficiali ma non formali hanno dimostrato che l’alacre attività di Donne & Riso ha davvero “marcato” il territorio vercellese e piemontese e fatto breccia nel cuore della gente. La storia dell’Associazione (prima siglata A.F.A. - Associazine Femminile Agricola - poi Donne & Riso) è stata ripercorsa non senza commozione dalla presidente Licia Perucca Vandone che ha aperto la conviviale, subito dopo l’aperitivo, ed ha ringraziato di cuore le socie fondatrici, le tante associate che da anni lavorano alacremente al suo fianco e le nuove leve cui si pensa di passare il testimone. Un testimone impegnativo (“lavorare in campagna infatti è sempre stato faticoso ed impegnativo e oggi anche promuovere il riso che della campagna è frutto lo è altrettanto” – ha detto Licia Vandone Perucca) che tuttavia sarà custodito con tenacia, forza e passione da chi oggi, tra le socie più giovani, si trova a lavorare con imprenditrici che da trentanni tirano orgogliose le fila di un sodalizio che ha avuto ormai riconoscimenti non solo locali, anche regionali, nazionali ed extranazionali (si pensi alla grande e bella eco mediatica che la donazione di riso alle missioni dell’America latina condotte dalle suore della Congregazione di Sant’Anna ha suscitato lo scorso anno). Ma dicevamo amore, forza e audacia, tre sentimenti che, nel prendere la parola dopo la presidente Vandone, l’assessore alla Cultura del Comune di Vercelli, Pier Giorgio Fossale, ha subito raccolto per ridefinire l’acronimo A.F.A. ma soprattutto per elogiare la pazienza, la costanza, la caparbietà tutta femminile che in genere le donne applicano nella vita di famiglia e nel lavoro e che in questo caso è stata applicata alla capillare promozione della cultura e della coltura del riso, prodotto di eccellenza del nostro territorio. Eguale elogio, con l’ammirazione di un non vercellese stupito da come l’attività di Donne & Riso sia instancabile ma anche decisamente attenta a privilegiare e rispettare il forte legame tra il prodotto e la cultura del territorio che ne è espressione è arrivato anche da S.E. il Prefetto, Pasquale Minunni, sempre presente alle iniziative targate Donne & Riso. A queste ultime sono poi arrivati subito dopo i saluti ed i complimenti dei consiglieri regionali Luca Pedrale e Alessandro Bizjak e di Giovanni Demichelis, direttore di Confagricoltura Piemonte che, elogiando l’operato dell’Associazione femminile, non ha mancato di sottolineare come l’attività di quest’ultima si sia sempre inserita a pieno titolo nell’ambito dell’attività regionale di Confagricoltura in un dina- PREMIO DONNE & RISO 2009 A ROSANNA LAMBERTUCCI Con la giornalista televisiva un legame destinato a rafforzarsi Tra le più recenti iniziative di Donne & Riso va ricordata la cerimonia di consegna del Premio Donne & Riso 2009. Ad essere premiata, sul palco del Teatro Civico di Vercelli, lo scorso 14 novembre, Rosanna Lambertucci, giornalista e scrittrice, autrice e conduttrice di programma televisivi e radiofonici, divulgatrice scientifica. Il pomeriggio (Donne & Riso da qualche anno inseriscono la consegna del premio in un momento corale aperto anche a amici, ospiti e simpatizzanti) si è aperto con il convegno “Comunicare il riso in rosa”. Moderatore, Roberto Magnaghi, direttore generale dell’Ente Risi che ha guidato con determinazione e vivacità i contributi. Sul palco cinque relatrici: Cristina Gandini, Agnese Pellegrini, Paola Ricas, Laura Quattrocchi, Arianna Ruzza. Volutamente composto da donne, il talk show ha aperto interessanti punti di vista sulle più opportune stra- tegie di comunicazione del riso, sulla necessità che tale promozione si rivolga a nuovi mercati, sull’utilità che il riso venga promosso non solo come prodotto salutare, anche versatile e gustoso. Il dibattito ha interessato così tanto non solo l’uditorio (la platea del Civico era gremita), anche Rosanna Lambertucci. Quest’ultima infatti al suo ritorno a Roma non ha mancato, mandando i saluti ed i ringraziamenti a Donne & Riso, di ipotizzare future collaborazioni con l’Associazione femminile anticipando che al riso ed alle sue “magiche” virtù salutistiche e gastronomiche dedicherà sin da subito uno spazio apposito sul suo sito visitato oggi da oltre due milioni di utenti. Il pomeriggio “a tutto riso” si è poi concluso con uno spettacolo musicale che ha visto anche l’esibizione dello staff della scuola di danza Serendipity. Titolo dello spettacolo, sul tema dell’amore, “Mio adorato… TVB. Lettere e canzoni d’amore dalla penna all’sms” per voce, canzoni, musica ed improvvisazioni con il coinvolgimento del pubblico. Accanto a Sbaratto, Luigi Ranghino (pianoforte), Francesco Aroni Vigone (sax), Roberto Seccamani (chitarra), Petr Borckius (contrabbasso), Claudio Saveriano (batteria). Voci recitanti di Roberto Sbaratto e Lorena Crepaldi. Al termine, “Il riso è in tavola”, un grandioso ed apprezzatissimo buffet organizzato da Donne & Riso nella sala del risotto del Civico. mismo sinergico che non può che fare bene alla vita associativa. Ultimi interventi di saluto (ma non in ordine di importanza), quelli del presidente dell’Ente Nazionale Risi, Piero Garrione (cui la presidente Vandone aveva già indirizzato un particolare ringraziamento per la sensibilità con cui l’Ente ha sempre guardato all’Associazione per attivare azioni di collaborazione proficue e importanti fra le quali il premio annuale “Donne&Riso”) e del presidente di Confagricoltura Vercelli-Biella Paolo Carrà, attento BERENGO GARDIN alle possibili alleanze con le iniziative che l’Associazione femminile agricola attiva sul territorio. In chiusura, il saluto di Manuela Cerutti, della Camera di Commercio di Vercelli, di Carolina Piccioni (assessore del Comune di Vercelli), di Lella Bassignana (per il Comune di Vercelli), di Yuri Toniazzo (per il presidente della Provincia di Vercelli Renzo Masoero). La conviviale si è chiusa con il brindisi della presidente Vandone di fronte alla torta del trentennale, una splendida millefoglie con crema chantilly. RACCONTA LE RISAIE GIORNALISTI IN TOUR E’ stata una due giorni davvero intensa quella dell’11 e del 12 dicembre scorso per Confagricoltura Vercelli-Biella. Motivo? Un Educational tour con alcuni giornalisti interessati al riso ed ai suoi aspetti economici, produttivi, culinari e l’incontro dibattito con uno dei maestri della fotografia italiana, Gianni Berengo Gardin.Ma andiamo con ordine. L’educational (inserito come l’iniziativa che ha avuto come relatore Berengo in quelle sostenute dalla Regione Piemonte) si è rivelato decisamente proficuo. A prendervi parte giornalisti arrivati da fuori Vercelli e referenti di testate importanti come Food & Beverage, GQ, Sapori & Saperi, Italia Più, Art & Wine, Il Gambero Rosso… L’incontro ha avuto un momento decisamente tecnico (si è svolto infatti nei locali della riseria Lodigiana di Ronsecco il cui titolare, Antonio Eusebione, ha spiegato agli ospiti tutti i passaggi della lavorazione del prodotto, dal grezzo al brillato. Il momento “tecnico” ha visto anche la presenza del presidente di Confagricoltura, Paolo Carrà (affiancato dal direttore Paolo Guttardi) che, richiesto dai giornalisti, ha dato chiarimenti anche sul recentissimo dibattito relativo alla legge sulle varietà confezionabili. La comitiva si è poi spostata a Vercelli per la degustazione che si è svolta al ristorante Cinzia i cui titolari, appena insigniti della prima stella Michelin, hanno letteralmente deliziato i palati dei giornalisti con proposte tanto accattivanti quanto rispettose della tradizione vercellese. La colazione si è rivelata, accanto al momento tecnico, un altro momento fondamentale. Si è avuto così modo di dialogare, di discutere sul riso, sulle sue virtù, sul futuro della risicoltura…e, cosa non meno importante, di comunicare, accanto al prodotto.riso, anche il territorio vercellese, ricco di suggestioni e di incanti con le sue magiche terre d’acqua. Di concerto con Atl poi, e con il suo presidente Paolo Melotti, ai giornalisti è stato dato del materiale promozionale della città e della provincia. E la città, su richiesta espressa di molti dei media presenti, è stata oggetto di un visita nel pomeriggio così come la mostra in Arca sulle foto scattate a Venezia di Berengo Gardin. Quest’ultimo è stato invece protagonista della “lezione sulla fotografia” che sabato 12 dicembre, nella saletta Borasio di Confagricoltura Vercelli-Biella, ha letteralmente affascinato i tanti fotoamatori accorsi a salutare il Maestro. Quest’ultimo, introdotto dal video di una interessante intervista fattagli lo scorso anno, in occasione del premio Lucie Award, ha poi risposto con grande disponibilità alle tante domande del pubblico suscitate anche dalle belle immagini che Confagricoltura ha proposto traendole dal bel libro di Berengo, “Terre di Risaia”, uscito nel 2000. Il pomeriggio (il pubblico si è trattenuto a dialogare con il Maestro oltre due ore) si è rivelato così decisamente interessante e, al pari dell’educational, un momento significativo ed importante per comunicare all’esterno le attività dell’Associazione agricola e la volontà come ha ribadito il presidente Carrà - di proseguire nella comunicazione esterna, imprescindibile per un sempre più capillare informazione degli scopi e delle iniziative targate Confagricoltura.