fino a 12 m

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fino a 12 m
GAIA
Da salvare
e da
proteggere
con la
prevenzione
in Medicina
L’Ipotesi GAIA
In tutte le epoche sono esistiti pensatori e studiosi che
hanno avvertito il mondo naturale e tutti i fenomeni che
lo riguardano, come un "tutto unico", legato da numerose
e in gran parte sconosciute interrelazioni e spesso
animato da un particolare "spirito vitale".
All'inizio dell'ottocento Henry D. Thoreau proponeva una
visione della natura come essere organico
animato da un principio vitale.
Più tardi ritroviamo il concetto di Terra come
superorganismo, nell'opera del russo Vladimir I.
Vernadskij (1863-1945) che descrive la biosfera come la
regione occupata dalla vita, quest'ultima vista non come
un fenomeno esterno o accidentale alla biosfera,
ma parte indissolubile del suo meccanismo.
Vladimir I. Vernadsky, precursore dell'Ipotesi Gaia
Uno dei personaggi più importanti e al tempo stesso meno
conosciuti nell'ambito della definizione della scienza della Terra in
senso olistico, è sicuramente uno scienziato russo, a cui si deve la
prima intuizione della biosfera come "essere vivente".
Mentre personaggi come Teilhard de Chardin sono stati
ampiamente celebrati, lo scienziato russo Vladimir I. Vernadsky
(1863-1945) in Occidente non ha avuto fino a 20 anni fa nessuna
notorietà, eppure è stato lui fra i primi a sviluppare un'idea
autenticamente olistica di ecologia globale.
Questa ignoranza su Vernadsky ha fatto riflettere parecchio
scienziati del calibro di Lovelock sulla considerazione che la
chiusura verso la scienza ecologica russa è un gap culturale che la
cultura olistica deve cercare di colmare.
Fortunatamente le recenti preoccupazioni e crisi ambientali hanno
risvegliato l'interesse alla ripresa e allo sviluppo dell'opera di
questo scienziato.
La formazione di Vernadsky, nato a Pietroburgo, spazia dalle
scienze naturali a quelle più propriamente riguardanti la Terra:
dagli studi di mineralogia gettò le basi della moderna geochimica e
dalle sue intuizioni è nata la radiogeologia.
Nel 1926, dopo un viaggio in Francia, dove frequentò gli studiosi
più avanzati, pubblicò a Leningrado il testo "La biosfera" che però
uscì poco tempo dopo i lavori di Teilhard de Chardin che di fatto ha
dato l'imprinting alla nascente cultura ecologica occidentale.
Focus della ricerca di Vernadsky è l'esistenza di cicli chimici che
collegano tutti gli organismi viventi, compresi i microorganismi, il
terreno e l'atmosfera. Il nucleo portante, in questo percorso di
conoscenza dei meccanismi intimi del pianeta, è che animali,
vegetali e atmosfera - attraverso i grandi cicli del carbonio,
dell'idrogeno, dell'azoto e dell'ossigeno - formano un immenso
unico sistema.
La biosfera e l'entropia negativa
Vladimir Vernadsky esaminò il percorso irreversibile della biosfera
verso la morte termica dell'universo e si rese conto che in qualche
modo il tutto viene ritardato dalla crescita sia dei vegetali verdi
sia dei batteri autotrofi il cui metabolismo sembra capace di
produrre quella che viene chiamata entropia negativa.
Riportiamo le parole di Vernadsky
"...Dal punto di vista chimico, la radiazione esercita solo
un'azione indiretta sulla biosfera.
E' l'aggregato degli organismi viventi sulla Terra, la materia
vivente, che trasforma l'energia radiante del Sole in energia
chimica.
Servendosi della radiazione solare, la materia vivente crea un
numero infinito di composti chimici nuovi, milioni di combinazioni
differenti di atomi.
Vi sono delle importanti differenze tra gli effetti della radiazione
solare sulla materia vivente e sulla materia ordinaria della
biosfera. Gli organismi viventi, che sono meccanismi di
trasformazione dell'energia, hanno una costituzione speciale, del
tutto diversa da quella degli altri sistemi atomici. Le strutture
degli organismi sono simili a quelle della materia inerte, anche se
estremamente più complesse ma la somiglianza finisce qui, in
quanto gli organismi svolgono nella biosfera un lavoro chimico
talmente straordinario da non poter essere considerati mere
strutture materiali.
Anche la loro modalità di moltiplicazione li distingue chiaramente
dalla materia non vivente."
Lo scienziato russo morì prima di avere la soddisfazione di vedere
riconosciute le conseguenze del suo lavoro sullo sviluppo delle
scienze olistiche riguardanti il pianeta.
Oggi sia Lynn Margulis che Jim Lovelock riconoscono l'importanza
delle intuizioni e del suo lavoro che ha rappresentato la base su cui
è stata successivamente elaborata la loro
"Ipotesi Gaia",
la teoria che riconosce l'interdipendenza tra le diverse entità
componenti la biosfera e considera il pianeta terra un organismo
vivente autoregolantesi.
Alfonso Orlando
Vladimir Vernadsky, Principles of Biogeochemistry,
1960
È in questa tradizione che si inseriscono l'opera e le
intuizioni del chimico inglese James Lovelock e della
biologa americana Lynn Margulis, che agli inizi degli
anni Settanta hanno formulato
l'ipotesi Gaia
(dal nome greco della dea della Terra)
che rappresenta uno degli approcci sistemici
all'ecologia più coerenti e completi.
L'ipotesi di Lovelock e Margulis concepisce la Terra
come un unico sistema fisiologico, un'entità viva.
Secondo questa visione gli organismi viventi, il clima,
l'ambiente terrestre, sono un tutto integrato, un unico
superorganismo in cui l'attività dei viventi modifica gli
aspetti fisici e questi a loro volta influiscono
sull'evoluzione e sul mantenimento
della vita sul pianeta.
Gaia e Urano
Dal grande Caos, il vuoto sconfinato dell'Universo, nacque
Gaia (o Ge), la Terra, cui seguì immediatamente Eros,
l'Amore.
Senza alcun intervento maschile, Gaia, elemento
primordiale che darà origine alle stirpi divine,
generò Ponto (il Mare) ed Urano (il Cielo).
L'unione di Gaia e Urano dette i natali ad una prole
numerosa, tra cui i dodici Titani, sei maschi e sei femmine,
e i Ciclopi: il Cielo era infatti l'unico, per dimensioni,
in grado di coprire interamente la Terra.
Ma Gaia, scontenta dell'eccessiva fertilità, pregò i figli di
liberarla dall'abbraccio brutale di Urano.
Tutti si rifiutarono tranne l'ultimo nato, Crono (il Tempo),
che, armato di un falcetto, evirò il padre
gettandone i testicoli nel mare.
Dalle gocce di sangue che sgorgarono dalla mutilazione di Urano
e caddero sulla Terra, nacquero le Erinni (Furie), i Giganti e le
Ninfe dei Frassini.
Il falcetto invece, gettato nel mare, era identificato,
secondo una tradizione, con l'isola di Corfù,
patria dei Feaci, che sarebbero nati essi stessi dal sangue del Dio.
Gaia può essere definita come un sistema complesso i
cui costituenti sono i viventi e il loro ambiente materiale
che comprende
l'atmosfera, gli oceani e la superficie delle rocce.
Si tratta di un sistema che si è sviluppato e continua a
svilupparsi con un processo evolutivo che coinvolge
contemporaneamente i viventi e il loro ambiente.
Gli organismi condizionano l'ambiente e questo
condiziona le forme della vita.
In tale sistema, il clima e la composizione chimica si
regolano in maniera automatica (si autoregolano) per
mantenersi sempre in uno stato favorevole alla vita;
questa autoregolazione si realizza man mano che il
sistema si evolve, senza rispondere a nessun progetto
preventivo e senza un fine particolare.
Gaia è un superorganismo capace di regolare
Per Lovelock e Margulis
tutta la materia vivente sulla Terra,
dai virus alle balene e alle sequoie,
deve essere considerata come
una singola entità vivente
capace di mantenere l'atmosfera terrestre
nelle condizioni più adatte alle sue necessità.
Tutto ciò contrasta con la visione convenzionale che
ipotizza che la vita si sia adattata alle condizioni del
pianeta e che la vita ha potuto manifestarsi sulla Terra e
non altrove nel sistema solare perché
solo sulla Terra esistevano le condizioni adatte.
"Gaia & NGC 4414" by C
Bangs, is described by
the artist as follows:
"Gaia is the classical
Greek name for the
Earth, as well as the
name used by James
Lovelock & Lynn
Margulis to compare the
Earth to a living system.
I've used the medieval
image of Gaia with stars
around her head as well
as the ancient belief
that the face of the
Goddess should not ever
be seen.
Per spiegare Gaia il fisico americano Jerome Rothstein è
ricorso ad una analogia con
la sequoia gigante (Sequoia gigantea).
Questi alberi, diffusi lungo la costa occidentale dell'America
del Nord, sono gli organismi più grandi e longevi
attualmente esistenti: superano spesso i mille anni di età,
sono alti 100 m e pesano più di 2000 t.
Circa il 97% del loro corpo è però costituito da sostanza non
vivente, nel senso che è già morta,
come il legno del tronco e la corteccia.
Le sole parti di una sequoia formate da cellule vive sono il
cambio, un sottile strato anulare
che avvolge il legno e si trova
sotto la corteccia, le foglie, i fiori e i semi.
Come una sequoia anche Gaia, cioè la Terra,
è costituita da una grande massa di materia morta
con un sottile strato di organismi viventi
racchiusi entro un involucro d'aria.
Albero di dimensioni maestose
Sequoia gigante
originario dell'America
altezza: 95 m
settentrionale. Ha fusto eretto e
età: 3200 anni
chioma conica, che diventa quasi
peso: 1.225.000 Kg
cilindrica con il passare dei secoli;
diametro rami:
esistono esemplari di altezze vicine
fino a 2,4 m
ai 90 m e con un tronco di diametro
diametro base:
prossimo ai 10 m.
fino a 12 m.
La corteccia è marrone-rossastra,
profondamente fessurata, molto
spessa; i rami sono orizzontali, o
rivolti verso il basso, con la parte
apicale rivolta verso l'alto; le foglie
sono aghiformi, con sezione
triangolare, di colore grigioverde.
In tarda estate produce piccole
pigne tondeggianti, contenenti
numerosissimi semi scuri, che
possono rimanere sull'albero anche
per molti anni.
Nelle loro opere Lovelock e Margulis
dedicano una particolare attenzione
alla tendenza dell'uomo
a degradare l'ambiente
per soddisfare le proprie esigenze.
Gaia reagisce alle modificazioni indotte dall'azione
dell'uomo, ma le sue risposte obbediscono alle leggi
della cibernetica e i tempi di risposta sono quelli dei
sistemi di retroazione, cioè estremamente lunghi.
Una simile lentezza non ci permette di comprendere
abbastanza in fretta se le cose tendono al peggio.
Prima che possiamo rendercene conto, la situazione
ambientale può peggiorare in modo pericoloso e, a
causa di questa lentezza (inerzia) nelle risposte che
caratterizza il sistema, non possiamo fare nulla per
rimediare in tempi brevi
(da 80.17.60.139:8084/ecoclima/clima/biomi1.htm)
Diviene dunque assolutamente improrogabile una
prevenzione nella distruzione di Gaia e dei vari
ambienti dove l’essere umano possa svilupparsi in
armonia con il suo ambiente,
già di per sé spesso alquanto ostile.
Introduciamo dunque a questo punto un’analisi
sulla prevenzione medica contro tutti i tipi di
insulti a cui deve sottostare l’uomo nel suo
ambiente:
insetti, microrganismi, batteri e virus.
Insetti
dell’nfluenza
batteri
virus
Prevenzione in medicina
“Atti finalizzati a eradicare o a eliminare le malattie e le
disabilità o a minimizzare il loro impatto.
Il concetto di prevenzione è poi articolato in livelli, che
definiscono una prevenzione convenzionalmente
chiamata primaria, una secondaria e una terziaria”
Dizionario di Epidemiologia, IV Edizione a cura di John M. Last
Prevenzione nel ventesimo secolo
Miglioramento delle attività igieniche
a tutti i livelli
Miglioramento nel trattamento degli alimenti
(refrigerazione)
Miglioramento nel trattamento
dell’acqua e in modo specifico dei reflui
Ampia diffusione delle vaccinazioni
Ormai siamo tutti consapevoli che
l’inquinamento atmosferico,
la contaminazione del ciclo dell’acqua,
gli eventi climatici,
lo stato del suolo,
senza che ce ne accorgiamo,
finiscono con il riflettersi
di volta in volta sull’organismo,
condizionando il nostro
stato fisico e psicologico
e più in generale
la qualità della vita che,
nonostante gli sforzi comunitari,
in molti paesi del terzo mondo
si va rapidamente deteriorando.
I dati relativi allo stato di degrado ambientale,
in aumento progressivo negli ultimi anni,
anche nei paesi più sviluppati,
dovrebbero indurre a promuovere azioni che ristabiliscano
l’equilibrio dell’ecosistema.
In questi ultimi anni abbiamo assistito al
moltiplicarsi di violenti uragani
alluvioni anche in vasti territori
siccità molto prolungate
aumento globale della temperatura
le cui conseguenze si sono riversate sulla salute di
centinaia di milioni di persone.
Occorre promuovere politiche
indirizzate verso uno sviluppo
compatibile con i valori
ambientali, attraverso
l’innovazione tecnologica e, se
possibile, l’utilizzo di fonti
rinnovabili.
D’altronde un certo aumento
della sensibilità ambientale da
parte della popolazione è stato
evidenziato in una recente
inchiesta nella quale si dimostra
che il 70% degli europei ritiene
indispensabile effettuare
interventi urgenti per la
salvaguardia dell’ambiente.
L’attenzione al tema dell’inquinamento ambientale
cresce di pari passo alla sensibilizzazione emotiva
rispetto alla salvaguardia
del proprio stato di salute.
Un giusto timore e un legittimo riflesso di conservazione
ne sono le componenti essenziali, ancor più delle analisi
sui modelli economici che sostengono lo sviluppo.
Recenti studi epidemiologici condotti in Italia e all’estero
hanno registrato effetti dannosi sulla salute persino
quando il tasso d’inquinamento risulta inferiore ai limiti
di legge, dimostrando associazioni tra particolari
inquinanti e patologie.
Ministero della Salute
Aumento dell’attesa di vita
Fonte: ONU - Divisione Popolazione, Demographic Indicators,
1950-2050 (The 1996 Revision) (U.N., New York, 1996).
Esempi storici di attività di prevenzione a
livello mondiale
*Modello di malattia infettiva acuta
Mortalità per Tubercolosi in USA, 1860-1960.
Tassi/100.000.
Koch
identifica il
bacillo
tubercolare
Fonte: US Bureau of the Census, Historical
Statistics of the United States; Colonial Times
to 1970 (Washington, D.C: Government
Printing Office, 1975), Part 1 pp58,63. (nota: 1860-1900: solo Massachusetts).
Introduzione
della Streptomicina
Vaccinazione
Mortalità per Morbillo sotto i 15 anni di età.
morti per milione di bambini
Inghilterra e Galles, 1850-1970
Avvio della
vaccinazione
Fonte: Thomas McKeown, The Modern Rise of Population (Academic
Press, San Francisco, 1976), pp. 93, 96.
Prevenzione a Cuba
POLIO
ELIMINATA DAL 1962
DIFTERITE
ELIMINATA DAL 1969
TETANO NEONATALE
ELIMINATO DAL 1972
ROSOLIA NEL FETO
ELIMINATA DAL 1989
MENINGITE da Parotite epidemica
ELIMINATA DAL 1989
MORBILLO
ELIMINATO DAL 1993
PERTOSSE
TRASMISSIONE INTERROTTA DAL 1994
ROSOLIA
TRASMISSIONE INTERROTTA DAL 1995
PAROTITE EPIDEMICA TRASMISSIONE INTERROTTA DAL 1995
Morbosità
MENINGOCOCCIE
RIDUZIONE DEL 93%
FEBBRE TIFOIDE
RIDUZIONE DEL 75%
EPATITE B
RIDUZIONE DEL 52%
Governo: investe 99.970 $ all’anno e protegge 3.400.000
persone in zone malariche a 0,03 $ a testa.
Controlli ematici sulla popolazione (sorveglianza):
25%
Sorveglianza del vettore (conoscenza strategica):
12%
Gestione del caso
(malattia, controllo della trasmissione):
60%
Comunità: 4,18 $ di costo per ogni malato: si fa carico
dell’83% del costo (1/3 per farmaci, il resto per 10 giorni
di mancato guadagno).
Governo: copre il 17% del costo per gli ammalati e
produce sistemi di trattamento
e standard di gestione dei casi
Effetto delI’AIDS sui tassi di mortalità infantile (<5 a.) in alcuni
Paesi africani
(proiezione al 2010)
con AIDS
250 per 1000 nati vivi
senza AIDS
200
150
100
50
0
Botswana
Kenya
Fonte: US Bureau of the Census
Malawi
Tanzania
Zambia
Zimbabwe
750
Mortalità per cardiopatia coronarica in diversi Stati.
Uomini, 35-74 anni, 1970 e 1933. Tassi/100.000.
NZ
Scozia
Aus.lia USA
Canada
500
Singapore
URSS
250
0
Italia
Giappone
Cina
Spagna
HK
Francia
FIN
Gli Stili di Vita
“I Geni caricano il cannone,
gli Stili di vita premono il grilletto”
Dr. Elliot Joslin
Sistemi a banda larga o stretta,
gratuiti, progettati per
raggiungere grandi masse di
popolazione sana per prevenire
le malattie
Sistemi a larga banda,
a pagamento, progettati
per raggiungere un
piccolo numero di
persone bisognose di
cure, per assisterle
L’aumento nell’aspettativa di vita conseguito nel secolo
scorso è stato ottenuto attraverso il miglioramento delle
condizioni igieniche e la prevenzione.
Perché abbia successo,
nel futuro come nel passato,
la prevenzione deve porre le sue radici
nel lavoro in rete perché i professionisti della salute
di tutto il mondo condividano le loro conoscenze.
La condivisione delle informazioni
attraverso Internet
è la chiave della prevenzione
Ecco i siti promotori del circuito ‘Internet per la Salute
Diario per la Prevenzione
http://www.diario-prevenzione.it
Promosso dall'Area Ambiente e Salute della Cgil Emilia Romagna,
il sito si propone di dare spazio a notizie,
documenti e informazioni utili
allo sviluppo della partecipazione
per la salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro e di vita.
EpiCentro www.epicentro.iss.it
Epicentro è il sito del Centro Nazionale di Epidemiologia,
Sorveglianza e Promozione della Salute (CNESP) dell'Istituto
Superiore di Sanità.
.
InforMo http://www.ausl.mo.it/informo/index.php
La struttura, collocata nello staff della Direzione del Dipartimento
di Sanità Pubblica dell'AUSL di Modena
in cui operano professionisti appartenenti al Servizio Veterinario e
al Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione,
fornisce informazioni e formazione sugli Alimenti e
sul Rapporto uomo-animale e ambiente.
Safetynet
http://www.safetynet.it
Piattaforma Internet dedicata alla prevenzione e alla promozione
della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro.
SNOP http://www.snop.it/
Sito della Società Nazionale degli Operatori della Prevenzione,
opera per sostenere l'impegno politico e culturale per lo sviluppo
di un sistema integrato di prevenzione ambientale e sanitaria,
Salviamo Gaia e salveremo anche noi !