Gli abiti di Gaia Audino sfilano alle OGR

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Gli abiti di Gaia Audino sfilano alle OGR
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Gli abiti di Gaia, farfalle mutanti che sfilano alle
OGR
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di GABRIELLA CREMA
Le creazioni della giovane stilista, figlia d’arte che crea con passione pezzi unici e su misura. Il must di
stagione è il Butterfly, vestito trasformista adatto a tutte
Un "cuore spinato" di ferro appeso alla parete raccoglie i rocchetti di filo: rosa fluo, verde acido, giallo
marker, blu Klein... In ogni angolo libero trovano posto tessuti piegati: organza, seta, tulle di cotone, jersey,
ripstop... Affollano la stanza più ampia e caotica del luminoso appartamento, dove regna un disordine
creativo e coerente, anche diversi manichini da modista, una macchina per cucire, un grande tavolo da
sartoria zeppo di prototipi, scampoli e cartamodelli, forbici, metri da modista, e due rastrelliere con le
creazioni già realizzate, appese alle grucce, pronte per essere ammirate, provate, scelte, indossate, amate.
Su tutto domina il sonnecchiante e dolce sguardo di Crono, uno splendido Bracco di Weimar, che con aria
sorniona si stira sul sofà, vegliando questo reame di sogni, colori, idee.
Siamo nell'atelier di Gaia Audino, giovane stilista torinese creatrice del marchio omonimo, così vicino a
piazza Vittorio e alla riva del Po e così fiabesco da sembrare sospeso tra le nuvole. Una specie di "paese
delle meraviglie" dove si può ancora respirare la passione di chi i vestiti li sogna la notte, con visionaria
creatività, per poi realizzarli manualmente; disegnando, tagliando, assemblando, cucendo. Dove le idee
sono moderne e all'avanguardia, geniali e innovative, ma si lavora come ai vecchi tempi, utilizzando tessuti
ricercati e di ottima qualità, tagli sartoriali e rifiniture di pregio.
È questo il mondo di Gaia, innamorata dei colori fluo, delle farfalle e dei pesci (che sono anche il suo segno
zodiacale), del double face, dei capi che si possono indossare in più di un modo, degli slogan ("Life is now",
"Love the Love", "Face the Music", "Live hard, play hard, dance hard"), delle cuciture a vista, dei tagli vivi e
degli intarsi di tessuto che caratterizzano tante sue creazioni.
Il suo albero genealogico racconta di una nonna sarta di abiti da sposa e poi fashion designer di vestiti per
bambini e signore, e di una mamma che, dopo aver lavorato per anni come indossatrice, aprì un atelier
dove accadeva ciò che succede oggi in quello di Gaia: ricerca di materiali, creazione di abiti su misura e
produzione di una linea per la distribuzione nei negozi. Il suo curriculum invece ci dice che, dopo essersi
diplomata in moda all'Istituto Europeo di Design nel 1999 e poi all'Istituto d'Arte e Moda Scuola Ilda
Bianciotto, nel 2004 Gaia crea il suo atelier.
"Chiunque può venire a trovarmi, prendendo appuntamento al mio indirizzo email, provare l'intero
campionario delle mie creazioni, scegliere la preferita, e decidere i colori, le misure, le decorazioni per
creare con me quello che diventerà il suo abito ideale" - spiega Gaia con entusiasmo - "ma questa è
anche una sartoria alla vecchia maniera, nella quale disegno e creo su misura abiti da sposa, da cerimonia
o da cocktail, come vestiti e accessori da indossare nella vita di ogni giorno". Una rastrelliera zeppa di
grucce racconta il percorso creativo di Gaia: vi sono appesi gli esemplari delle collezioni presenti e passate
come in una specie di antologia: dal "Teletubbie" al "Maggiolino", il "Folletto", il "Giga", lo "Zeta", il "T-Dress",
lo "Scarabeo"...
E intanto la fantasia di Gaia, che non sa stare ferma, ha appena dato vita a una nuova creatura: il
"Butterfly". Un abito "effetto farfalla", eclettico e sorprendente, che si plasma e trasforma su e con chi lo
indossa, e che sarà presentato in sfilata, oggi, giovedì 20 giugno, alle 20.30 alle OGR di corso Castelfidardo
22, dove sarà anche allestito, per tutta la serata, un corner shop temporaneo.
Per info e per prenotare una visita in atelier scrivere a: gaia@gaiaaudino. com
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