L`anno nuovo delle donne

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L`anno nuovo delle donne
Le opinioni L'aruto nuovo
delle donne
Laurie Penny
sempre triste sapere che uÌ1a ragazza è ancora, aggredita e accusata di essertela cercata, non è·
stata violentata", ha scritto il capo del­
una vita libera. Non serve neanche a proteggere te o le
la polizia della città britannica di Ha­
persone che ami: da un recente studio condotto negli
stings, Heather Keating, su Twitter il Stati Uniti è emerso che più di metà delle vittime erano
state violentate da un amico intimo, un fidanzato, un
31 dicembre 2012. "Se la notte di capo­
..n
~ danno bevete troppo, potreste pentir­
marito o un amante. Spesso le donne conoscono i loro
vene!". Qualcuno potrebbe pensare che si stesse rivol­
stupratori e si fidano di loro. Comportarsi "in modo re­
gendo agli uomini, per consigliargli di non ubriacarsi e sponsabile", quindi, non costituisce nessuna protezio­
di non violentare nessuno quella notte, ma un messag­
ne. Quando un ufficiale di polizia invita pubblicamente
gio così le forze dell'ordine non sono ancora riuscite a le donne a non fare qualcosa "di cui si pentiranno" se
farlo passare nel ventunesimo secolo.
escono la sera sta dicendo che lo stupro e
•• .
le molestie sessuali fanno parte della vita
Purtroppo, però, quello che voleva dire DIClantolo a tutte le
era chiaro: le donne devono "protegger- ragazze del mondo. e che, anche se li disapproviamo e vor­
si" dalle violenze sessuali, che fanno par- Lo stupro non è un
remmo punire i colpevoli, non possiamo
fatto normale della far nulla per combattere la violenza insita
te della vita.
Il 2012 è stato un anno buono per i pa- vita. Non spetta a voi nell'essere umano. Un messaggio così è
ladini dello stupro. Abbiamo sentito dire stare attente non
già abbastanza dannoso se a mandarlo è
da alcuni politici statunitensi che esiste dare nell'occhlo e
un amico o un genitore, lo è molto di più
lo "stupro vero e proprio" e che "alcune comportarvi bene
se viene dalle forze dell'ordine o da una
fonte governativa ufficiale.
ragazze sono facili da violentare". Abbia. d'Ire che pernonessere
A vo l te Ie cose cam b'lano a Il''Improv­
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"violentare la propria fidanzata" è solo VlO enta e
viso. Lo abbiamo visto in queste ultime
una mancanza di "galateo sessuale". Ma
settimane, con le manifestazioni orga- .
come ha scritto Jessica Valenti nel suo The purity myth: . nizzate in India per chiedere un nuovo status per le
"Comportarsi in modo responsabile non basta per evi­
donne. La studentessa senza nome di 23 anni morta per
tare lo stupro. Le donne non vengono violentate perché uno stupro di gruppo su un autobus, durante il quale le
hanno spappolato l'intestino, aveva preso le sue pre­
sono ubriache. Non vengono violentate perché non so­
no state abbastanza attente. Vengono violentate perché cauzioni e viaggiava con un amico. Ma a un certo punto
qualcuno le violenta". Più tardi Keating ha spiegato il l'equilibrio si rompe: gli indiani hanno organizzato ve­
suo tweet, precisando che voleva "proteggere le vittime glie per dire basta. Lo stupro non deve più essere una
degli abusi sessuali ". È senz 'altro vero. Il sessismo non cosa che le donne sono costrette a sopportare. Né in In­
nasce sempre dall'odio. Quando i nostri bisnonni esor­
dia né in Europa né altrove. Dopo le proteste e le mani­
festazioni in tutte le principali città del paese, i politici
tavano le figlie a sposarsi giovani se non volevano resta­
re nel purgatorio della società pensavano di farlo per il hanno promesso giustizia. Improvvisamente, in quel
loro bene. Cent'anni dopo, quando diciamo alle nostre paese di un miliardo e 200 milioni di abitanti, le donne
amiche, figlie e sorelle di non tornare a casa troppo tar­
e i loro alleati stanno cominciando a comportarsi come
di e di non passeggiare in certe zone la sera, pensiamo all'inizio di un mondo migliore.
la stessa cosa. Gli diamo questi consigli perché teniamo
È questo che dobbiamo cominciare a dire a tutte le
a loro, vogliamo proteggerle da un mondo che non è poi ragazze del mondo. Lo stupro non deve per forza far
così paritario come a volte fingiamo di credere.
parte della vita. Non spetta a voi stare attente, limitarvi,
Ma è contro questo che stiamo combattendo quan­
non dare nell' occhio e comportarvi bene per non essere
do combattiamo la cultura dello stupro. Non contro i violentate. Se decidete di vivere nel terrore della vio­
misogini che spargono bile alla radio e in tv, ma contro lenza maschile, nessuno vi biasimerà, quel terrore è
quella vocina dentro di noi che sussurra: "Non metterti legittimo, e spesso le donne che parlano troppo forte,
in mostra". Quella voce che ci dice che se stiamo a casa, civettano troppo o si mettono in situazioni pericolose
corrono gravi rischi. Ma li corrono anche quelle che non .
teniamo le gambe chiuse e gli occhi bassi non ci succe­
lo fanno, Una vita vissuta nel terrore, come ci hanno
derà nulla. Purtroppo, però, la cultura dello stupro ri­
insegnato alla fine del 2012 le donne indiane e i loro so­
mane. E si basa proprio sulla paura delle donne di par­
stenitori, non è una vita libera. Nel 2013 dobbiamo fare
tecipare alla vita pubblica come gli uomini.
Una vita vissuta nel terrore della violenza sessuale, una scelta. Se accettare la violenza sessuale, insegnan­
una vita in cui non puoi correre i rischi che corrono gli do alle nostre figlie a temerla, o comportarci come se
uomini senza aspettarti di essere aggredita o, peggio fossimo all'inizio di un mondo migliore .• bt
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Internazionale 982 I 11 gennaio 2013
.~ LAURlE PE NNY
è una giornalista
britannica, È
columnist del
settimanale New
Statesman e
collabora con il
Guardian.