Una rete per il piccolo commercio locale
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Una rete per il piccolo commercio locale
sistemapiemonte Una rete per il piccolo commercio locale sistemapiemonte.it BACKGROUND La definizione di una metodologia di studio e l’analisi di buone pratiche sull’utilizzo delle ICT in ambito regionale fanno parte di uno dei filoni d’indagine attraverso il quale l’Osservatorio ICT del Piemonte si propone di documentare la nascita ed il consolidamento di modelli che utilizzano le ICT in modo vincente al fine di produrre dei benefici sul territorio, sull’economia e sulla popolazione. La metodologia di studio, disponibile alla pagina web dell’OSSICT (http://www.sistemapiemonte.it/osservatorioICT/), è stata messa a punto da CSP (http://www.csp.it) attraverso la ricognizione di diversi modelli, nazionali ed internazionali, di analisi e di classificazione di buone pratiche. A seguito di questa ricognizione è stato predisposta una procedura di analisi delle buone pratiche piemontesi in ambito ICT, di cui la presente scheda costituisce un’applicazione. ABSTRACT “Una rete per il piccolo commercio locale“ è uno dei progetti pilota di DIADI 2000 e punta ad accrescere la rete del piccolo commercio locale nel quartiere Mirafiori sud, creando un portale e-commerce ed un nuovo mezzo sostenibile ed ecologico per distribuire le merci ai compratori finali. L’obiettivo è di offrire un’alternativa al commercio su larga scala offrendo prodotti al dettaglio di alta qualità, sostenendo da un lato lo sviluppo sostenibile locale e dall’altro rapporti più cordiali tra venditore ed acquirente. L’applicazione del software ed il sito web consistono in un sistema integrato per la presentazione, l’acquisto e la consegna delle merci dai negozi locali di vendita al dettaglio. I commercianti possono aggiornare il catalogo merci direttamente via telefono mobile aggiungendo fotografie, descrizioni, prezzi, mentre i clienti possono comprare differenti prodotti in questi negozi virtuali ricevendo la merce a domicilio. INDICE 1. ANAGRAFICA DEL PROGETTO _______________________________________________________ 3 2. SPECIFICHE DEL PROGETTO ________________________________________________________ 5 3. ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DELLE CRITICITÀ ____________________________________ 7 4. RISULTATI _________________________________________________________________________ 9 5. TRASFERIBILITÀ E RIUSO __________________________________________________________ 10 1. ANAGRAFICA DEL PROGETTO Titolo Una rete per il piccolo commercio locale (sub-azione del progetto DIADI 2000 – Disseminazione dell’Innovazione nelle Aree a Declino Industriale) Acronimo Sito web 7 Completato Stato del progetto In corso Durata novembre 2005 – dicembre 2008 Contesto programmatico Docup Regione Piemonte 2000-2006 (misura 2.4.a) Settore e-gov e-business 7 Monitoraggio e valutazione; indicatori & benchmarking e-health e-infrastructure e-learning Altro (specificare) Logo COORDINATORE DEL PROGETTO Nome Isabella De Vecchi Carica Presidente della società Project Manager Ente Biloba Società cooperativa sociale Telefono +39 011 6066587 E-mail [email protected] BUDGET, PARTENARIATO E BENEFICIARI Budget Costo del progetto (in €) € 42.000 Cofinanziamento UE (in €) € 14.000 Partner Nome Pubblico Privato Ruolo Regione Piemonte 7 Principale finanziatore e promotore del progetto CSP – Innovazione nelle 7 ICT Biloba Società Coordinatore di una subazione 7 cooperativa sociale Implementatore e responsabile della subazione “Una rete per il piccolo commercio locale”del progetto DIADI 2000 Impronta 7 Sviluppatore tecnico di “Una rete per il piccolo commercio locale” Associazioni di 7 commercianti Rappresentanti degli utilizzatori finali nel progetto pilota “Una rete per il piccolo commercio locale” Associazioni di 7 commercio Rappresentanti degli utilizzatori finali nel progetto pilota “Una rete per il piccolo commercio locale” Città di Torino – 7 Comitato Urban 2 Riferimento istituzionale nel progetto pilota “Una rete per il piccolo commercio locale” Beneficiari Adulti Cittadini 7 Studenti primo e secondo ciclo Pazienti Studenti universitari Personale medico Ricercatori Enti locali/regionali Disoccupati Altri enti pubblici Donne PMI 7 Minoranze etniche Industria/commercio 7 Anziani Impiegati Disabili Altro (specificare sotto) 7 - Piccoli commercianti locali N.B. I beneficiari del progetto pilota sono essenzialmente localizzati nell’area Mirafiori Sud (quartiere della Città di Torino) 2. SPECIFICHE DEL PROGETTO Obiettivi / scopi del progetto Il progetto punta ad accrescere la rete del piccolo commercio locale nel quartiere di Mirafiori sud, creando un portale e-commerce ed un nuovo mezzo sostenibile ed ecologico per distribuire le merci ai compratori finali. L’obiettivo è di offrire un’alternativa al commercio su larga scala offrendo prodotti al dettaglio di alta qualità, sostenendo da un lato lo sviluppo sostenibile locale e dall’altro rapporti più cordiali tra venditore ed acquirente. Il progetto pilota punta ad offrire uno strumento innovativo ai commercianti locali per facilitare la prosperità del piccolo commercio locale ed aumentare la qualità di vita in particolari zone (quartieri, villaggi, reti di città). Le associazioni di commercio sono coinvolte attivamente nel progetto per contribuire ad elevare la sua diffusione presso i commercianti locali, come anche per rinforzare l’effetto ed il valore istituzionale del progetto nel contesto regionale. Nel dettaglio, gli obiettivi specifici del progetto sono: • aumentare la competitività del piccolo commercio sul mercato locale ed aumentare la sua competitività rispetto al commercio su larga scala, attraverso una tangibile presenza sul web; • facilitare l’accesso ai negozi alle persone svantaggiate (anziani, disabili, operai che lavorano fuori quartiere e così via). Descrizione del progetto L’applicazione del software ed il sito web che Biloba sta sviluppando nel progetto pilota consistono in un sistema integrato per la presentazione, l’acquisto e la consegna delle merci dai negozi locali di vendita al dettaglio. I beneficiari sono: • i commercianti del quartiere di Mirafiori sud; • i clienti finali (compratori), residenti a Mirafiori sud o nelle vicinanze. Per permettere ai commercianti un facile accesso ad Internet con gli strumenti ben noti, il progetto pilota sfrutta le potenzialità di Talea, cioè la piattaforma OpenSource sviluppata da CSP nel progetto di DIADI 2000 che mira a sostenere lo sviluppo web-based delle applicazioni di e-business. Il sistema sviluppato all’interno del progetto pilota è un sito web di e-commerce che fornisce una finestra in linea e un catalogo. Il cliente può comprare differenti prodotti in parecchi negozi virtuali e le merci vengono consegnate direttamente a domicilio. I commercianti aggiornano il catalogo delle merci via telefono mobile (aggiungendo fotografie, descrizioni, prezzi,…) e possono anche decidere di evidenziare un’offerta speciale o di comunicare i prodotti esauriti. Grazie allo stesso sistema, i commercianti ricevono gli ordini dai clienti e preparano le merci per essere consegnate a domicilio. Alla conclusione di ogni ordine, il sistema può ottimizzare l’itinerario ed indicare al fattorino il percorso migliore (in termini di spesa di consegna e di impatto ambientale) per l’accumulazione e la consegna delle merci. In dettaglio, i servizi indirizzati alle PMI nelle vicinanze del quartiere di Mirafiori sud potrebbero riassumersi come segue: • facilitare l’affermazione delle associazioni locali (definendo una missione, una visione, gli obiettivi ed e così via) e favorire la cooperazione tra PMI per quanto concerne il commercio ed il trasporto; • facilitare l’istituzione di accordi commerciali con i fattorini locali, così come attivare un corso di formazione specifico indirizzato a questi lavoratori; • facilitare le attività di networking all’interno delle associazioni commerciali, associazioni di assistenza sociale, altre associazioni con le esperienze simili,…; • realizzare un portale web, cioè una finestra in linea e un catalogo per ogni negozio; • attivare i corsi di formazione indirizzati ai commercianti circa le tecniche di visual merchandising e uso dell’applicazione pilota del software; • creare dei punti informativi dedicati ai clienti, in cui simulare un acquisto sul portale e-commerce (learnby-doing); • promuovere gli eventi del quartiere; • accrescere la fedeltà dei consumatori grazie ad una newsletter, un servizio di SMS, una carta fedeltà e così via; • in una seconda fase del progetto, fornire un servizio di call-center per controllare gli ordini off-line. Contestualizzazione del progetto All’interno di DIADI 2000, CSP sta rappresentando il Piemonte come regione collegata all’interno del progetto digital business ecosystem, di cui condivide gli obiettivi ed i principi. CSP dunque sta lavorando per dare esecuzione alla strategia regionale verso un’ecosistema di innovazione regionale, basato sulla cooperazione per la concorrenza e sulla diffusione dei servizi knowledge-intensive. CSP in DIADI 2000 ha reso disponibile la piattaforma OpenSource Talea, con lo scopo di motivare le imprese asfruttare le tecnologie ICT come valore aggiunto reale per il loro commercio. È stato selezionato un primo gruppo di PMI locali delle aree obiettivo 2 per applicare concretamente la tecnologia di Talea nel loro commercio reale, sviluppando nuovi servizi da lanciare sul mercato. Questi primi esperimenti sono finanziati dal progetto DIADI 2000 e prevedono lo start-up di 8 servizi innovativi focalizzati sul commercio collaborativo in differenti settori. Il progetto “Una rete per il piccolo commercio locale“ è uno degli 8 progetti pilota di DIADI 2000. La società cooperativa Biloba, come implementatore e responsabile del progetto pilota, ha palesato la necessità dei commercianti locali di una soluzione innovativa per aumentare la competitività del piccolo commercio locale in confronto al commercio al dettaglio di larga scala, come pure la necessità di creare una piccola rete di commercio locale. In questi termini, Biloba sta investendo nello sviluppo di un sistema che punta all’integrazione di 3 componenti chiave per il piccolo commercio locale all’interno di uno specifico quartiere: • rifornimento dei negozi locali; • consegna delle merci; • esigenza del trasferimento sostenibile delle persone. I lavoratori del piccolo commercio locale hanno solitamente una familiarità bassa con le ICT e spesso non considerano la cooperazione come un’azione strategica per essere più competitivi sul mercato. Il progetto pilota punta dunque a sfruttare le potenzialità offerte dalla piattaforma Talea per fornire a questi lavoratori un facile accesso alle nuove tecnologie, per mezzo di dispositivi ben noti. Aspetti innovativi del progetto Il servizio realizzato all’interno del progetto pilota permette di facilitare la comunicazione fra un commerciante e un cliente potenziale, con l’effetto di estendere le occasioni di mercato e di offrire al commercio tradizionale nuovi canali di vendita. L’amministrazione della catena di valore potrà basarsi sempre più sulla collaborazione fra tutti gli attori; in un tale contesto, anche il sistema di fornitura locale ha potuto essere valorizzato grazie al networking ed alla cooperazione, cioè partecipando attivamente al commercio locale “ecosistema”. La funzione innovativa del progetto pilota è costituita dal nuovo modo di fare lo shopping, sia dal punto di vista dei compratori che dei venditori, indirizzandosi non solo alle persone svantaggiate, ma anche ai cittadini in generale. Per quel che riguarda i processi, più specificamente i processi di consegna, l’innovazione è costituita nella creazione di un sistema che è in grado di ottimizzare gli itinerari di trasporto, in conformità con i piani di sviluppo sostenibile ed ambientali. L’innovazione tecnologica della piattaforma prevede l’integrazione di Talea all’interno di un portale ecommerce aggiornabile attraverso i telefoni mobili (e, in una seconda fase, con la televisione digitale terrestre). Infatti, i commercianti locali di solito hanno una bassa familiarità con le ICT: il progetto pilota, che sfrutta le potenzialità offerte dalla piattaforma Talea, fornisce a tali utenti un facile accesso alle nuove tecnologie, usando dispositivi familiari. Lo sviluppo di un modulo GIS, in particolare di un’interfaccia geografica, e di un sistema di ottimizzazione degli itinerari che può essere integrato con Talea. 3. ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DELLE CRITICITÀ Elencare e descrivere gli aspetti fondamentali per il buon esito del progetto 1. Cooperazione fra gli attori complessi coinvolti nella catena di valore del piccolo commercio locale e forte domanda Descrizione Una aspetto di buona pratica deriva dal fatto di coinvolgere parecchi attori locali, che devono essere considerati non come sperimentatori individuali ma come membri di un sistema più complesso che insiste sul territorio (cioè associazioni di negozianti e associazioni commerciali). D’altra parte, un aspetto di successo è la forte richiesta che deriva gli utenti finali, come precisato in una precedente indagine. 2. Sviluppo sostenibile delle zone svantaggiate della Città di Torino Descrizione Uno degli scopi del progetto è di ottimizzare l’itinerario per realizzare un sistema di trasferimento sostenibile (per le merci e le persone) all’interno di una zona specifica (villaggio, quartiere,…). Per una sostenibilità ecologica di lunga durata del progetto, questo scopo può essere considerato una buona pratica, come dimostrato dall’interesse dichiarato dai referenti istituzionali. 3. Supporto dei referenti istituzionali (Città di Torino ed associazioni di commercio) Descrizione Se il progetto pilota (specialmente in fase sperimentale) otterrà buoni risultati, la Città di Torino ed altri referenti istituzionali regionali mostrano di essere motivati nel promuovere lo sviluppo sostenibile di lungo periodo durata del progetto e la trasferibilità dei risultati all’interno di altri contesti. Per esempio, Coldiretti (www.coldiretti.it), la principale organizzazione agricola italiana, ha già mostrato interesse nel riuso dell’esperienza ottenuta grazie al progetto pilota e nella trasferibilità ai distretti rurali. Elencare i fattori che hanno contribuito al successo del progetto 1. Promozione delle ICT attraverso canali ben noti Descrizione In primo luogo, facendo un confronto con le esperienze precedenti, la società cooperativa di Biloba percepisce come elemento di successo per questo progetto pilota (in particolare per la sperimentazione della piattaforma in un contesto reale di piccolo commercio locale) il fatto di promuovere l’uso delle ICT attraverso dispositivi ben noti, quali telefoni mobili e televisione digitale terrestre e non solo tramite i personal computer. Infatti, in un altro progetto riguardo allo sviluppo di un portale e-commerce per il quartiere Mirafiori Sud, hanno notato che i computer sono ancora considerati poco familiari per un quarto della popolazione (prevalentemente composta da persone disagiate). 2. Supporto e collaborazione con gli attori istituzionali locali e regionali Descrizione In secondo luogo, il supporto e la collaborazione formale con alcuni attori istituzionali locali e regionali sono considerati come aspetti di successo per la riuscita del progetto. Infatti, nei precedenti progetti Biloba non ha coinvolto formalmente e direttamente alcuna Pubblica amministrazione, così si sono riscontrate difficoltà di incontro per accertare la sostenibilità ed il sostegno politico per il seguito del progetto. Elencare le criticità incontrate e spiegare in che modo sono state superate 1. Basso livello culturale e familiarità con le ICT da parte degli utilizzatori Descrizione Il quartiere Mirafiori sud è ancora un’area svantaggiata della Città di Torino in cui commercianti e clienti finali hanno una scarsa familiarità con le tecnologie e le ICT. Nel progetto questa situazione sarà superata grazie a corsi di formazione indirizzati a questa parte della popolazione. Un’altra debolezza nel progetto deriva dal fatto che i commercianti e gli abitanti del quartiere spesso non possiedono un personal computer (cioè mancanza di strumenti tecnologici). Per superare questo problema, Biloba ha deciso di utilizzare dispositivi più familiari, cioè prevalentemente telefoni mobili. 2. Resistenza delle associazioni di commercio nei confronti delle innovazioni in ambito ICT Descrizione Dalle precedenti esperienze Biloba, ha rilevato che le associazioni commerciali spesso sono restie ad introdurre l’innovazione in ambito ICT e a fare esperimenti tecnologici in zone disagiate della città. Tuttavia, all’interno del progetto pilota, le istituzioni coinvolte formalmente hanno deciso di contribuire a questa iniziativa; questo aspetto potrebbe comunque essere un elemento critico per un ulteriore sviluppo del progetto (e specialmente nella sostenibilità di lungo periodo) e dovrà essere considerato con attenzione durante l’evoluzione del progetto. 3. Mancanza di risorse economiche (in un’ottica di lungo periodo) Descrizione Il 50% finanziato (dai fondi strutturali e da un investimento di CSP) sarà soltanto sufficiente per la sperimentazione della piattaforma nel quartiere Mirafiori sud fino a luglio 2006. Ma la consueta mancanza di risorse economiche per sostenere finanziariamente questo genere di iniziativa, dedicato allo sviluppo sostenibile di aree svantaggiate, potrebbe essere un aspetto di debolezza per la sostenibilità di lunga durata del progetto. 4. RISULTATI Descrivere i principali risultati / obiettivi raggiunti 1. Coinvolgimento degli attori (commercianti ed associazioni di quartiere) nella sperimentazione della piattaforma. Per quel che riguarda il numero di negozi oggetto della sperimentazione, Biloba ha coinvolto 30 negozi di Mirafiori Nord e 45 negozi del quartiere Mirafiori sud. Sono coinvolte anche 2 associazioni di commercio e Biloba ha intenzione di coinvolgere formalmente anche 20/30 soci da Coldiretti (organizzazione agricola) per la trasferibilità di questa esperienza nei distretti rurali. 2. Interesse dei clienti finali nella sperimentazione della piattaforma e nel servizio di shopping on line e della consegna a domicilio. Biloba ha realizzato un’indagine su un campione della popolazione di 200 utenti finali della zona, con lo scopo di verificare il reale interesse degli abitanti per tale sperimentazione ed in particolare per lo shopping on line con consegna a domicilio. Secondo i risultati dell'indagine, il 65% della popolazione è interessato a questo tipo di servizio. 3. Corsi di formazione per l’alfabetizzazione in ambito ICT rivolta a commercianti, fattorini ed utenti finali di Mirafiori sud. Organizzare i corsi di formazione indirizzati ai commercianti, fattorini e clienti delle aree disagiate di Mirafiori, per aumentare la loro familiarità con le ICT ed i nuovi strumenti di lavoro e comunicazione. 4. Creazione di un nuovo servizio di quartiere per il trasferimento di merci e persone. Per creare una nuova associazione o impresa per il trasporto di merci e persone, con lo scopo di introdurre un nuovo attore imprenditoriale in una zona svantaggiata e di introdurre nuovi concetti per quanto riguarda la sostenibilità e lo sviluppo ambientale. 5. TRASFERIBILITÀ E RIUSO Elencare quali sono gli aspetti che meglio si prestano ad essere trasferiti ad altri contesti 1. I pacchetti di software sviluppati dalla Società Cooperative Biloba saranno rilasciati seguendo la licenza Open Source (integrazione e personalizzazione dei componenti nel rispetto della licenza base di Talea, messa a disposizione delle PMI da CSP). Grazie a questa licenza, questi componenti software saranno usati da altre PMI interessate al programma Talea ed alle sue applicazioni in contesti reali. Di conseguenza, Biloba intende sviluppare una versione differente del sistema, adattando la consegna a domicilio delle merci al trasporto delle persone (“trasporto a chiamata”) per ridurre la mobilità delle persone con le loro auto private nel quartiere di Mirafiori. 2. L’uso della piattaforma ed i risultati dell’intero progetto pilota saranno diffusi durante eventi di quartiere e durante eventi specifici in altre aree regionali (cioè nel contesto del progetto DIADI), allo scopo di trasferire questa esperienza di altri ambiti (prevalentemente all’interno di distretti rurali e di aree a declino industriale) e per condividere altre PMI l’esperienza ottenuta attraverso DIADI 2000. Esperienze Internazionali a confronto: The Danish Internet Portal for the Danish Commerce Sector (VIRK) http://www.virk.dk/ Il commercio elettronico ungherese al servizio dello sviluppo delle PMI http://ec.europa.eu/enterprise/enterprise_policy/charter/gp/index.cfm?fuseaction=practice.detail&gp_pk=132 &tr_pk=417 http://www.kkvportal.hu/ Synergye catalogue - Slovakia http://www.beepknowledgesystem.org/ShowCaseCSF.asp?DataCaseCSFID=3725 Marzo 2007 Assistenza tecnica E-mail: [email protected] sistemapiemonte.it