L`impero di Afrodite

Transcript

L`impero di Afrodite
L’impero di Afrodite
Afrodite ed Eros non sono
interscambiabili
ESPRIMONO
•
L’UNIONE IN NOME DELL’AMORE
• LE RELAZIONI TRA LE PERSONE
Come nasce Eros?
LE PRIME ENTITÀ, FISICHE E DIVINE ALLO STESSO TEMPO,
POSTE DA ESIODO A BASE DEL SISTEMA MONDO, SONO TRE: LA
PRIMA È CHAOS, CHE PROBABILMENTE È LO SPAZIO (NON IL
"CAOS"
NEL
NOSTRO
SIGNIFICATO),
ETIMOLOGICAMENTE
VICINO ESSERE APERTO; POI VI È GAIA, LA TERRA (COL
TARTARO CHE SEMBREREBBE RAPPRESENTARE UNA PARTE
SOTTOSTANTE
DELLA
TERRA);
E
INFINE
EROS,
AMORE.
DUNQUE, PER PRIMO FU CAOS, E POI / GAIA DALL'AMPIO
PETTO, SEDE SICURA PER SEMPRE DI TUTTI / GLI IMMORTALI
CHE TENGONO LA VETTA NEVOSA D'OLIMPO, / E TARTARO
NEBBIOSO NEI RECESSI DELLA TERRA DALLE AMPIE STRADE, /
POI EROS, IL PIÙ BELLO FRA GLI IMMORTALI, / CHE ROMPE LE
MEMBRA, E DI TUTTI GLI DÈI E DI TUTTI GLI UOMINI / DOMA
NEL PETTO IL CUORE E IL SAGGIO CONSIGLIO (ESIODO,
THEOG.
VV.
116-122)1.
DA
QUESTE
ENTITÀ
PRIMIGENIE
PROVENGONO TUTTE LE FAMIGLIE DI DÈI.
Da dove viene Afrodite?
Per trovare Afrodite dobbiamo guardare alla discendenza di
Urano, il primo re degli dèi. Urano viene evirato dal figlio
Crono, che lo detronizza e s'insedia al potere. Crono getta poi
l'oggetto della mutilazione in mare; mare che lo trasporta,
finché dalla spuma nata dai genitali è generata Afrodite (da
qui l'immagine tradizionale di Afrodite che nasce dal mare).
Essa sale sulla terra a Cipro e da lì comincia la sua missione
di dominatrice degli esseri viventi
Afrodite Istar-Astarte
 La tappa cipriota collega Afrodite alla dea semitica




dell’amore
I collegamenti sono vistosi: la dea orientale signora
del cielo come Afrodite detta Urania
Entrambe condividono il sacrificio di colombe
Istar è la dea del mare e dei giardini e Afrodite (A
detta di Saffo «si compiace di roseti, boschetti di
meli..»
Entrambe sono «signore degli animali» che al loro
incedere vengono ammansite
L’azione della dea sulla vita umana
 Essa agisce sulla psiche umana
 L’azione della dea è parfasis (parola che svia)
 Il suo strumento è la filotes ( il diventare proprio
l’uno dell’altro, l’appartenersi)
Due destini incrociati
ESIODO (TEOGONIA VV. 201-2)LEI (AFRODITE)
EROS ACCOMPAGNA E DESIDERIO BELLO SEGUE
/ DA QUANDO, APPENA NATA, ANDÒ VERSO LA
STIRPE DEGLI DEI.
FIN
DALLE
TESTIMONIANZE
PIÙ
ANTICHE,
DUNQUE, I DESTINI DI AFRODITE E DI EROS
APPAIONO STRETTAMENTE LEGATI
Eros: un dio in bilico
Una figura duplice ed enigmatica,
quella di Eros, in bilico, come già
accennato, tra la sua natura di
entità teo-cosmogonica e il suo
valore allegorico.
Eros e le sue caratteristiche
 Nasce prima di Afrodite
 Fa parte del corteggio della dea ed è suo servitore e assistente
 Dice Platone nel Simposio (178 b) a proposito di Eros: «Il fatto
che il dio sia tra i più antichi è cosa che gli rende grande onore»
 è definito lusimeles (che in Omero è attributo di Ypnos "sonno");
etimologicamente vuol dire "colui che scioglie le membra" (cfr.
Od. 20, 57; 23, 252).
 il dio protogonos ("il generato per primo") è colui che "sia di
tutti gli dèi sia di tutti gli uomini / doma la mente nel petto e il
saggio volere" (Theog., vv. 121-122). Siamo ancora lontani,
pertanto, dall'attribuire a Eros quelle implicazioni negative o,
comunque, perturbatrici dell'animo umano, che poi
contrassegneranno il recepimento di questa figura mitica nella
tradizione posteriore.
Platone Simposio 203 b-e
Il giorno in cui nacque Afrodite, gli dèi si radunarono per una festa in suo onore. Tra
loro c'era Poros, il figlio di Metis. Dopo il banchetto, Penìa era venuta a mendicare,
com'è naturale in un giorno di allegra abbondanza, e stava vicino alla porta. Poros
aveva bevuto molto nettare (il vino, infatti, non esisteva ancora) e, un po' ubriaco, se ne
andò nel giardino di Zeus e si addormentò . Penìa, nella sua povertà, ebbe l'idea di
avere un figlio da Poros: così si sdraiò al suo fianco e restò incinta di Eros. Ecco
perché Eros è compagno di Afrodite e suo servitore: concepito durante la festa per la
nascita della dea, Eros è per natura amante della bellezza - e Afrodite è bella.
Proprio perché figlio di Poros e di Penìa, Eros si trova nella condizione che dicevo:
innanzitutto è sempre povero e non è affatto delicato e bello come si dice di solito, ma
al contrario è rude, va a piedi nudi, è senza casa, dorme sempre sulla nuda terra, sotto
le stelle, per strada davanti alle porte, perché ha la natura della madre e il bisogno
l'accompagna sempre. D'altra parte, come suo padre, cerca sempre ciò che è bello e
buono, è virile, risoluto, ardente, è un cacciatore di primo ordine, sempre pronto a
tramare inganni; desidera il sapere e sa trovare le strade per arrivare dove vuole, e così
cerca la sapienza per tutto il tempo della sua vita, è un meraviglioso indovino e ne sa di
magie e di sofismi. E poi, per natura, non è né immortale né mortale. Nella stessa
giornata sboccia rigoglioso alla vita e muore, poi ritorna alla vita grazie alle mille
risorse che deve a suo padre, ma presto tutte le risorse fuggono via: e così non è mai
povero e non è mai ricco.
Dal racconto all’allegoria…
 Eros incarna l’attrazione fatale del sapiente verso la
verità
 Secondo i dettami socratici il punto di partenza del
sapere è l’autocoscienza di non sapere
 Da qui la verità come inesausta ricerca
 Eros dunque è il motore del desiderio, l’ansia della
mancanza.
Un dio, ma anche un’emozione…
Eros dunque è venerato come dio e a lui
sono dedicati alcuni celebri santuari (ad
esempio quello in Beozia), ma al tempo
stesso assurge, nella speculazione
filosofica e non solo, a simbolo delle
emozioni più intense e profonde
dell'anima umana.