Progetto SIED di accreditamento dei servizi di Endoscopia Digestiva
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Progetto SIED di accreditamento dei servizi di Endoscopia Digestiva
STANDARD OF PRACTICE Progetto SIED di accreditamento dei servizi di Endoscopia Digestiva: risultati preliminari Giancarlo SPINZI Ospedale Valduce - Como, Piero BROSOLO Ospedale Pordenone, Maurizio CAPELLI Kiwa-Cermet - Bologna, Paola DA MASSA CARRARA Ospedale Pistoia, Maurizio LABARDI Ospedale di Borgo San Lorenzo - Firenze, Alberto MERIGHI AOU Policlinico - Modena, Angelo MILANO Ospedale Chieti-Pescara, Luisa RICCARDI Ospedale Media Valle del Tevere - Todi, Francesco TORRESAN Policlinico S. Orsola - Bologna L ’Endoscopia digestiva costituisce un importante mezzo diagnostico e terapeutico, ma esiste grande variabilità clinica nella qualità degli esami effettuati nei vari reparti. Vi è ad esempio grande variabilità nell’adenoma detection rate tra i vari endoscopisti (1) e lo scarso raggiungimento del cieco, insieme alla insufficiente preparazione possono spiegare perché la colonscopia non è in grado di proteggere contro il tumore del colon prossimale (2,3). Questo causa importanti differenze nella qualità delle prestazioni endoscopiche e un recente studio inglese ha dimostrato ampia variabilità, tra i vari ospedali, nel cancro del colon post-colonscopia (4). Anche in Italia la qualità dei vari Servizi di Endoscopia non è uniforme (5) e non è migliorata negli ultimi anni (6). L’accreditamento, definito come riconoscimento da parte di una Società Scientifica di determinati requisiti di qualità dei servizi offerti, può costituire un’importante strategia per la valutazione della qualità e per il miglioramento delle cure (7). L’impatto dell’accreditamento è stato categorizzato in quattro aree: personale medico e staff infermieristico, organizzazione e management, pratica clinica, popolazione e pazienti. Vi sono dimostrazioni che il processo di accreditamento aumenta la motivazione del personale con miglioramento della comunicazione tra differenti servizi (8), e per quanto riguarda la pratica clinica può migliorare la sicurezza del paziente con riduzione degli errori medici. L’accreditamento può anche migliorare il trattamento della documentazione, sviluppare gli audit interni e il risk management e, specialmente nei paesi anglosassoni, può influenzare le scelte dei pazienti. 22 In effetti in questi Paesi l’accreditamento può servire agli ospedali e ai vari servizi ospedalieri come simbolico “brand image” da presentare ai pazienti o alle autorità regolatorie per l’allocazione delle risorse, fornendo quindi vantaggi competitivi nei confronti dei servizi non accreditati (9). METODI Nel 2014 il Presidente e il Consiglio Direttivo della Società Italiana di Endoscopia Digestiva (SIED) decisero di sviluppare il progetto per l’accreditamento delle strutture di Endoscopia Digestiva, in collaborazione con un Ente di Certificazione indipendente con specifico interesse nel settore sanitario. Costante è stata finora l’assistenza e il commitment al progetto da parte della SIED. Nello stesso anno SIED costituì un gruppo di cinque endoscopisti, con particolare interesse nella valutazione della qualità, per definire, insieme al rappresentante dell’Ente di Certificazione, indicatori di qualità evidence-based con cui valutare la performance dei Servizi di Endoscopia Digestiva. Il Gruppo per l’accreditamento si è riunito ogni settimana (anche nel periodo estivo), mediante web-conferences. Fondamentale è stata anche, fin dall’inizio, la collaborazione dei rappresentanti indicati dalla Associazione Nazionale dei Tecnici di Endoscopia (ANOTE), che hanno sempre partecipato alle site-visit nei vari centri di Endoscopia. Il gruppo per l’Accreditamento ha quindi elaborato misure di qualità tratte dalla letteratura internazionale, rapportate alla specifica situazione italiana. Contemporaneamente, mediante auto- GIORNALE ITALIANO DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA ∙ SETTEMBRE 2016 SITE-VISIT Prima di ogni site-visit il centro da accreditare deve compilare una check list di autovalutazione sui processi e sulle procedure diagnostiche ed interventistiche in modo da verificare la conformità ai requisiti definiti da SIED ed ANOTE e rispondere ad una serie di domande riguardanti il sistema documentale, gli obiettivi e la valutazione periodica dei risultati, l’organizzazione, le risorse umane e tecnologiche, la comunicazione interna, l’addestramento e l’aggiornamento professionale, l’approvvigionamento e la conservazione dei materiali di consumo, la pianificazione e la erogazione del servizio, suddiviso nella fase pre-procedura, intra-procedura e post-procedura. I requisiti intra-procedurali delle singole tecniche di endoscopia sono stati anch’essi ripresi dalla letteratura internazionale e sono anch’essi disponibili sul portale SIED a ogni socio (www.sied. it). Ad ogni site-visit nei centri che, spontaneamente e senza alcun costo da parte della struttura di Endoscopia Digestiva, hanno scelto di sottoporsi all’accreditamento, partecipano due endoscopisti scelti nel gruppo di Accreditamento e tra i Valutatori SIED, purchè non appartenenti alla Regione del centro da visitare, un rappresentante dell’Ente Indipendente di Certificazione e un rappresentante ANOTE. Durante la site-visit viene costantemente ricercata la collaborazione tra pari dei colleghi del centro da accreditare, viene consigliata la partecipazione della Direzione Sanitaria, rivista la documentazione e riportato il rispetto e la corrispondenza ai requisiti di qualità preparati da SIED. Al termine di ogni site-visit e dopo avere valutato i vari aspetti delle procedure inserite nell’accreditamento SIED (EGDS, colonscopia, ERCP e PEG) vi è un momento di discussione collegiale tra i medici e la Direzione Sanitaria del centro visitato e i rappresentanti SIED per l’accreditamento per rappresentare i rilievi osservati. Il processo di Accreditamento SIED è stato finora finanziato totalmente dalla nostra società con il supporto incondizionato dell’industria farmaceutica. I sedici Valutatori SIED e i dodici rappresentanti ANOTE rimborsati solo per le spese di viaggio e di alloggio per ogni site-visit. Dopo ogni site-vist il gruppo per l’Accreditamento SIED, insieme al rappresentante dell’Ente di Certificazione, decide a maggioranza, durante la settimanale riunione in web-conference, l’accreditabilità del centro visitato, oppure la necessità di ulteriori azioni di miglioramento o di una seconda sitevisit. Nella riunione del 13 maggio us il CDN ha deciso di continuare il progetto di Accreditamento SIED anche per gli anni 2016-2017. standard of practice candidatura tra i soci SIED, è stato costituito il gruppo dei Valutatori SIED, provenienti da ogni parte d’Italia, con lo scopo di coadiuvare nell’azione di valutazione. Nel novembre del 2014 i componenti del gruppo di Accreditamento, i Valutatori SIED ed ANOTE hanno partecipato ad un corso di formazione della durata di due giorni, presso la sede dell’Ente di Certificazione, per approfondire la conoscenza degli indicatori di qualità, di processo e di esito e per il corretto approccio alle site-visit nell’ottica del confronto tra pari. Nello schema di accreditamento di struttura sono stati particolarmente considerati: l’organizzazione e la leadership esistenti nel servizio di Endoscopia Digestiva, i sistemi di raccolta dei dati, la qualità e la sicurezza dell’endoscopia, l’integrazione delle cure, il training e il re-training del personale medico ed infermieristico, e il reprocessing degli endoscopi. Sono state individuate misure di qualità e di esito nella fase pre, intra e post endoscopia con particolare interesse alle misure di processo e di outcome piuttosto che alle misure strutturali che riflettono aspetti più difficili da modificare. Questi indicatori di qualità e di esito, preparati per esofagogastroduodenoscopia (EGDS), colonscopia, colangio-pancreatografia retrograda endoscopica (ERCP) e per la gastrostomia percutanea per via endoscopica (PEG), sono stati approvati dal Consiglio Direttivo Nazionale della SIED, sono stati presentati a tutti i soci per eventuali modifiche e suggerimenti sul portale SIED (www. sied.it), e sono attualmente, a due anni dalla loro preparazione, in fase di revisione per tener conto delle nuove conoscenze della letteratura nazionale ed internazionale. RISULTATI L’applicabilità sul campo dei requisiti SIED e la fattibilità della metodologia delle site-visit sono stati inizialmente testati in tre centri pilota situati uno nel Nord Italia, uno nel Centro, e uno al Sud. Questi centri sono stati scelti con differenti caratteristiche dimensionali. Il ritorno di informazioni da questi centri pilota si è rivelato utile per rivedere il processo della site-visit e per la misurabilità effettiva degli indicatori contenuti nelle varie check list di accreditamento. Nelle prime tre Unità di endoscopia Digestiva “pilota” sono state GIORNALE ITALIANO DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA ∙ SETTEMBRE 2016 23 effettuate due “site visit” a distanza di sei mesi, con 55 rilievi riscontrati nella prima valutazione e 18 rilievi nella seconda, con un miglioramento complessivo del 76%, in quanto 37 azioni di miglioramento intraprese dai colleghi dei centri visitati sono state ritenute efficaci. Uno dei centri “pilota” non ha superato per 2 volte la site-visit e ha rinunciato all’Accreditamento. Nelle 13 site-visit ulteriormente eseguite in altri centri sono state complessivamente assegnate 96 azioni di miglioramento. Di queste 38 sono state ritenute efficaci e corrispondono alle 7 unità operative di Endoscopia Digestiva che sono state finora accreditate. Per le restanti 6 Unità operative le 58 azioni di miglioramento proposte dai centri non sono state ancora ritenute completamente efficaci e sono stati assegnati tempi differenziati tra 3-9 mesi per la loro risoluzione (Tabella 1). Durante le 16 site-visit effettuate il gruppo per l’Accreditamento SIED è entrato in contatto con 13 Direttori di Unità Operativa, 13 Coordinatori Infermieristici, 128 infermieri, 27 operatori sanitari e 6 Direttori Sanitari delle strutture visitate. Nel merito dei requisiti intraprocedura dobbiamo segnalare come in cinque centri visitati non viene ricercato l’Helicobacter pylori nei pazienti giunti all’esame per dispepsia, ulcera gastrica o duodenale in atto o pregressa. In tre centri non vengono utilizzate le classificazioni internazionali per il sanguinamento digestivo superiore, per l’esofagite da reflusso e per il Barrett. In tre centri non è disponibile il sistema di archiviazione della documentazione iconografica dell’esame. I dati riguardanti i requisiti intraprocedurali della colonscopia sono riportati nella Tabella 2. In quattro centri il referto endoscopico è risultato incompleto in molte sue parti, mancando i nominativi dello staff medico e/o infermieristico, il nome e/o il dosaggio dei farmaci somministrati e mancando talora anche le conclusioni diagnostiche. Per la PEG in quasi tutti i centri manca un percorso condiviso tra il medico di medicina generale, il reparto di degenza e il centro di endoscopia. Mancano inoltre alternative all’inserimento tipo “pull” in caso di patologie neoplastiche oro-faringee o per altri casi particolari. Quasi sempre la PEG viene eseguita in assenza di un consenso del paziente legalmente valido. Per la ERCP segnaliamo in 9 centri la non effettuazione della profilassi della pancreatite acuta e, in 2 centri, della terapia antibiotica quando indicata. Inoltre, in singoli casi, abbiamo rilevato la non corretta somministrazione del consenso informato, la mancata descrizione della metodica ed accessori utilizzati ed il problema del mantenimento della clinical competence con l’esecuzione di un numero minimo di ERCP/anno. In oltre il 90% delle strutture visitate vi è scarso utilizzo della valutazione periodica del raggiungimento degli obiettivi di budget e di qualità del servizio, scarsa attenzione allo stato delle competenze mediche ed infermieristiche oltre a insufficiente rilevazione di errori e quasi errori. DISCUSSIONE I risultati preliminari del nostro progetto mostrano che la valutazione esterna, basata su requisiti presi dalla letteratura internazionale ed eseguita tra pari da un team composto da endoscopisti, dal rappresentante della Associazione Nazionale Tecnici di Endoscopia e da un esperto dell’Ente di Certificazione Indipendente possono, almeno nel breve termine, migliorare il comportamento professionale e gli indicatori di qualità pre, intra e post-procedura. Altri lavori che hanno rivisto programmi di accreditamento generale e di subspecialità hanno rilevato un miglioramento negli aspetti organizzativi generali, nel processo di cura e negli esiti clinici (10). La recente revisione Cochrane (11) sulla “effectiveness” della ispezione esterna ha evidenziato come in letteratura esistono pochi studi, ma nelle conclusioni gli Autori affermano che l’accreditamento esterno ha il vantaggio di valutare diversi aspetti della qualità come sicurezza, clinical “effectiveness”, informazione dei pazienti, Tabella 1 - Centri visitati, accreditati e in corso di valutazione 24 Site-visit Azioni miglioramento Azioni miglioramento effettuate ed efficaci 7 38 38 6 58 Tot. 13 96 Azioni miglioramento in corso Centri accreditati 7 58 38 Centri in corso di valutazione 58 6 7 6 GIORNALE ITALIANO DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA ∙ SETTEMBRE 2016 Item Performance richiesta N° rilievi rispetto manuale SIED Rilievi (%) 1 N° colonscopie con grado pulizia >98% 3 23 2 Colonscopia con pulizia eccellente/adeguata >85% 0 0 3 Raggiungimento cieco >90% asintomatici >95% screening 3 23 4 Documentazione fotografica >98% 7 53 5 ADR/PDR ADR >25% (M/F) 6 46 6 Biopsie diarrea cronica >98% 2 15 7 Parametri vitali durante sedazione >98% 0 0 8 Documentazione somministrazione farmaci >98% 2 15 9 Biopsie per MICI >98% 0 0 10 Asportazione routinaria polipi < 2 cm >98% 2 15 11 Tatuaggio polipi > 1 cm >90% 3 23 12 Recupero polipi asportati >90% 0 0 13 Corretta sorveglianza post-polipectomia >90% 5 38 14 Terapia endoscopica sanguinamento post-polipectomia 0 0 >90% standard of practice Tabella 2 - Risultati valutazione colonscopia nei vari centri Legenda: ADR Adenoma detection rate; PDR polyp detection rate; M maschi; F femmine; MICI malattia infiammatoria cronica intestinale. sviluppo professionale dello staff e che molto importante sarebbe poter valutare se i miglioramenti osservati persistono nel tempo. La recente estensione temporale del progetto di accreditamento SIED e la revisione biennale per valutare il mantenimento dei requisiti richiesti potranno portare ulteriori conoscenze sulla persistenza nel tempo del miglioramento. CONCLUSIONI Il progetto di accreditamento SIED ha permesso di confermare notevoli difformità tra i centri di endoscopia, valutati sul campo mediante ispezione esterna. La valutazione tra pari può apportare miglioramenti nella organizzazione della struttura e nei requisiti pre, intra e post-procedurali. Ulteriori dati sono necessari per confermare la sostenibilità dei miglioramenti nel tempo. Take home message L’Accreditamento inteso come riconoscimento da parte di SIED di determinati requisiti (www.sied.it), attraverso un processo di valutazione tra pari, può costituire un’importante strategia per la misurazione della qualità e il miglioramento delle cure. L’Accreditamento SIED, certificato da Ente Certificatore esterno particolarmente impegnato in campo sanitario, è finora gratuito grazie al contributo incondizionato dell’industria farmaceutica. I primi dati dimostrano miglioramenti nella qualità da parte dei centri visitati. Ulteriori dati sono necessari per valutare se i miglioramenti persistono nel tempo. GIORNALE ITALIANO DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA ∙ SETTEMBRE 2016 25 Bibliografia CORRISPONDENZA 1. Barclay RL, Vicari JJ, Doughty AS, et al. Colonoscopic withdrawl times and adenoma detection during screening colonoscopy. N Engl J Med 2006; 355: 2533-2541. 2. Brenner H, Chang-Clude J, Seiler CM, et al. Protection from colorectal cancer after colonoscopy: a population-based, case-control study. Ann Intern Med 2011; 154: 22-30. Dr. GIANCARLO SPINZI UOC Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Ospedale Valduce Via Dante, 11 - Como Tel. 031324163 E-mail: [email protected] 3. Singh H, Nugent Z, Demers AA and Bernstein CN. 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