filarmonica laudamo

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filarmonica laudamo
PROGRAMMA
FILARMONICA
LAUDAMO
AN AMERICAN TASTE
LEONARD BERNSTEIN
Candide
Overture
(trascr. Clare Grundman)
MESSINA
DANA WILSON
Piece of Mind
Thinking
Remembering
Feeling
Being
domenica 27 aprile 2014 ore 18
Palacultura «Antonello da Messina»
ORCHESTRA DI FIATI
DEL CONSERVATORIO CORELLI
RONALD ROMM
When It’s Sleepy Time Down South
(arr. Lee Norris)
LORENZO DELLA FONTE
direttore
Ronald Romm
tromba solista
RONALD ROMM
tromba solista

FRANK TICHELI
Vesuvius
JOHN WILLIAMS
Star Wars Trilogy
(trascr. Donald Hunsberger)
The Imperial March
Princess Leia’s Theme
The Battle in the Forest
Yoda’s Theme
Main Title Theme
domenica 4 maggio 2014 ore 18 • Palacultura «Antonello da Messina»
in collaborazione con il
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Regione Siciliana - Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo
Amministrazione Comunale di Messina
Provincia Regionale di Messina
E.A.R. Teatro di Messina
Fondazione Bonino Pulejo - Messina
www.eurekaoffice.it
vi augura buon ascolto
SESTETTO ARMONIA
Francesco Toro primo violino Fabrizio Scapara secondo violino
Salvatore Randazzo viola Sunah Choi violoncello
Giuseppe Blanco contrabasso Antonino Cicero fagotto
Tango del Angel
musiche di Piazzolla e Laurez
www.filarmonicalaudamo.it
ente morale onlus
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stagione concertistica 2013-2014
30º concerto • 2031º dalla fondazione
Costituita nel 1998 nell’ambito del Progetto d’Istituto, l’Orchestra di Fiati è tuttora il fiore all’occhiello del Conservatorio di Musica “A. Corelli” di Messina grazie ad un’attività concertistica ricca
di successi. La formazione, che ha debuttato il 25 aprile 1999 alla Sala Scarlatti di Napoli riscuotendo vivi consensi, ha inciso 2 CD per la casa editrice Scomegna (Fantasia Romantica nel 2000 e
Memories nel 2002) e ha eseguito diverse partiture in prima assoluta. Il suo ampio organico di oltre
90 elementi è costituito da allievi, tirocinanti e docenti del Conservatorio messinese, mentre il repertorio include sia trascrizioni di lavori sinfonici e operistici che brani originali per Symphonic Band.
Alla sua direzione si sono avvicendati nel tempo Giuseppe Ratti, Nicola Giuliani e Michele Netti.
Dal 2012 l’orchestra è guidata da Lorenzo Della Fonte con il quale ha tenuto concerti, anche con la
partecipazione di importanti solisti, per diverse istituzioni musicali siciliane.
Lorenzo Della Fonte è diplomato in Clarinetto, Strumentazione per banda e Musica Jazz e ha studiato Direzione d’orchestra con J. Conjaerts, H. van Lijnschooten, R. Reynolds, G. Gelmetti, E. Corporon, J. Cober, A. Spörri. Dal 1987 si è dedicato completamente alla Banda e all’Orchestra di fiati, guadagnandosi un ruolo importante nel mondo fiatistico internazionale come direttore, compositore, trascrittore, ricercatore e didatta. Vincitore del Concorso Internazionale per Direttori d’Orchestra “Prix
Credit Suisse 2000”, ha diretto la Civica Orchestra di Fiati di Milano, la Festival Brass Band di Aosta,
la Società Filarmonica di Arogno, il Soli Wind Ensemble, la Giovanile Orchestra Internazionale di
Fiati di Ripatransone e l’Orchestra di Fiati della Valtellina, da lui fondata, con cui ha vinto il World
Music Contest 2005 di Kerkrade in Olanda. È oggi il direttore di banda italiano più richiesto all’estero grazie a un’intensa collaborazione con prestigiose orchestre in Europa, Giappone, Nord e Sud
America, Canada, Lettonia, Taiwan. Ha collaborato con noti solisti ed è membro di giurie internazionali per concorsi bandistici. Docente al Conservatorio di Torino, è insegnante ospite alla North
Texas University, Università di Alicante e Bruno-Frey-Musikschule di Biberach. Già Presidente della
Sezione Nazionale Italiana della WASBE, ha inciso 14 CD. Ha pubblicato il volume La Banda:
orchestra del nuovo millennio (2003) e il romanzo L’infinita musica del vento (2013), che narra del
clarinettista napoletano dell’800 Francesco Maria Scala, primo direttore della Banda dei Marines.
Ronald Romm, solista apparso in tutto il mondo sui palcoscenici delle principali stagioni concertistiche, festival e conferenze internazionali, è conosciuto come uno dei più importanti solisti e docenti di tromba dei nostri giorni. Nato a New York, comincia a 10 anni la carriera solistica con concerti dal vivo, per la radio e la televisione. A 18 anni, già rinomato trombettista free-lance, suona con
la Los Angeles Philharmonic Orchestra e il Los Angeles Brass Quintet. Frequenta la Juilliard
School, dove consegue la Masters Degree e studia con William Vacchiano, leggendario insegnante
e prima tromba solista della New York Philharmonic Orchestra. A New York suona in ogni tipo di
contesto, dalla New York Brass Society alla New York Philharmonic, dalla Radio City Music Hall
Symphony Orchestra agli spettacoli di Broadway. Nel 1971 entra nei Canadian Brass, che diventeranno negli anni il gruppo di ottoni più conosciuto al mondo. Resta con loro fino al 2000 realizzando oltre 4.500 concerti, 60 registrazioni discografiche, centinaia di video e masterclass. Suona anche
con orchestre del calibro dei Berliner Philharmoniker, Philadelphia Orchestra, Boston Symphony,
con grandi direttori e noti solisti come W. Marsalis, A. Sandoval, J. Faddis e D. Severinsen. Dal 2002
è docente alla University of Illinois. Ronald Romm è artista e insegnante Yamaha.
NOTE AL PROGRAMMA
«Un aroma americano», come recita il titolo, accompagna il concerto che questa sera l’Orchestra di
Fiati del Conservatorio Corelli, diretta dal maestro Lorenzo Della Fonte (un vero specialista in questo repertorio), ci propone.
Brani dal carattere forte, frizzante e pieni di vitalità, uno stile che ha dato tanto alla nascita e allo
sviluppo del repertorio bandistico originale.
All’inizio del secolo scorso, quando ancora in Europa le Bande occupavano un posto marginale nel
panorama musicale e il loro ruolo artistico era strettamente relegato ad alcune manifestazioni più o
meno importanti, negli Stati Uniti esistevano delle formazioni professionali che giravano il mondo.
I componenti di queste ensemble, reclutati tra i migliori strumentisti, erano più pagati dei loro colleghi orchestrali, basti citare i casi delle Bande di Patrick Gilmore e John Philip Sousa, ma anche
quelli degli italiani Giuseppe Creatore e Oreste Vessella, nipote del celebre Alessandro.
Le note d’apertura saranno quelle dell’Overture dell’operetta comica in due atti Candide del 1956
di Leonard Bernstein [Lawrence, Massachusetts, 1918 - New York 1990] nella trascrizione per
orchestra di fiati di Clare Grundman. Un brano tanto amato dall’autore, che dietro l’apparente semplicità rivestita di allegria e giovialità, nasconde una grande raffinatezza compositiva e delle difficoltà esecutive non indifferenti.
Le manipolazioni ritmiche che Bernstein utilizza e i contrasti che ne scaturiscono si adattano perfettamente a questa formazione, che è in grado di evidenziare ed esprimere al meglio tutte le caratteristiche compositive del brano.
Su un piano diverso si muove invece Piece of Mind del compositore americano Dana Wilson [1946],
ricco di atmosfere rarefatte e meditative.
Mutuando un’antica espressione, il compositore descrive il funzionamento della mente umana. Pensare è infatti il titolo del primo movimento che prende vita da una semplice idea di quattro suoni
(che sarà il Leitmotiv dell’intero lavoro) per poi svilupparsi attraverso un processo logico. Il movimento successivo, che è quello dedicato alla Memoria, è invece ricco di numerosi flashback che,
prendendo spunto dal tema iniziale, si evolvono attraverso stili musicali diversi. Alla sfera emotiva
ed emozionale è dedicato il terzo movimento, Feeling, mentre Being, cioè l’Essere, l’Esistenza,
come insieme delle componenti precedentemente descritte conclude il lavoro.
A porre fine alla prima parte sarà la prestigiosa tromba di Ronald Romm, indiscusso virtuoso di questo strumento, che per quasi un trentennio è stato uno dei componenti dei Canadian Brass, forse il
più autorevole e famoso gruppo d’ottoni.
Ronald Romm, che ormai da un decennio ha concentrato la sua attività sull’insegnamento, è attualmente docente di tromba all’Università dell’Illinois e tiene sistematicamente delle masterclass in
tutto il mondo.
Il suo intervento, come sovente accade nei suoi concerti, sarà un omaggio all’intramontabile mito di
Louis Armstrong.
Come appare evidente dallo stesso titolo, Vesuvio, del compositore e direttore d’orchestra statunitense Frank Ticheli [Monroe, Louisiana, 1958], è un lavoro dedicato al vulcano napoletano che nel
79 d.C. distrusse la città di Pompei.
Piena di energia, vitalità e potenza, la composizione in realtà prese spunto, come spiega lo stesso
autore, da altre motivazioni: «Inizialmente avevo in mente qualcosa di diverso, ma durante il processo compositivo questa idea iniziale si è trasformata in qualcosa di più esplosivo. La miscela di
ritmi arcaici e incalzanti, i modi dal sapore esotico e le citazioni da un Dies Irae di una Messa da
Requiem medievale, mi hanno fatto pensare che ciò che stavo descrivendo rappresentasse sempre più
una danza eseguita durante le Baccanali nei giorni tragici che precedettero la distruzione di Pompei».
Star Wars può essere considerato ormai un classico non solo cinematografico ma anche del repertorio bandistico.
Di trascrizioni delle varie colonne sonore, più o meno valide, ne esistono moltissime e in realtà le
note di John Williams [New York 1932] sembrano a volte essere nate per banda. La potenza di alcuni temi e la descrizione di certe atmosfere trovano nella sonorità dei fiati una interpretazione particolare e interessante.
La versione di Donald Hunsberger, uno specialista nel settore, è sicuramente tra quelle più articolate e riuscite, l’orchestrazione dei cinque brani che compongono Star Wars Trilogy è sempre ricca e
piena di spunti.
Nicolò Gullì
ORCHESTRA DI FIATI DEL CONSERVATORIO CORELLI
a.a. 2013-2014
ottavino Jessica Chirato; flauto Salvatore Ferrisi*, Marco Crisafulli, Irene Tavilla, Amalia Caminiti, Claudio Faranda; oboe Emanuele Floresta, Domenica Cucinotta; corno inglese Salvatore Celona;
clarinetto piccolo in Mi bem. Valeria Palliano; clarinetto I in Si bem. Carmelo Crisafulli*, Sandro
Galati Gasmiro, Cristian Arcodia, Caterina Catanese, Agata Feudale Foti, Marta Arcodia; clarinetto
II in Si bem. Pietro Gangemi*, Fabio Restuccia, Cristina Priola, Beatrice Di Salvo, Ilaria Nastasi,
Carmelo La Monica, Eduardo Polimeni, Dafne Rizzo; clarinetto III in Si bem. Antonino Cigala*,
Fulvio Otera, Leonardo Longo, Dario Triscari, Valentino Farina, Damiano Siligato, Marisa Grillo,
Giuseppe Bonasera, Marco Lisa, Ester Cerminara; clarinetto basso Antonino Linci Gugliotta*, Ivan
Corona; sax alto in Mi bem. Francesco Celona*, Fabio Arcodia, Stefania Calabrese, Anita Milici;
sax tenore in Si bem. Andrea Di Tommasi, Giuseppe Miano; sax baritono in Mi bem. Giuseppe Trimarchi; fagotto Alarico Lenti* Leonardo Mauro; corno Pietro Catanese*, Manuele Catalano, Emanuele Giunta, Giuseppe Sirna, Mattia Cantali, Paolo Giorgianni; tromba in Si bem. Santi Cardullo*,
Matteo Frisenna, Dario Scimone, Antonino Marguccio, Andrea Grioli; cornetta e flicorno in Si bem.
Biagio Gangemi*, Emanuele Celona, Antonino Bellinghieri, Giacomo Vieni, Alessio Puglisi; flicorno baritono Sebastiano Insana*, Giuseppe Musumeci; trombone Tiziano Magnano, Moreno Ravì
Pinto, Antonio Crimaldi, Andrea Catania; basso tuba Luigi Izzo*, Luca Musumeci, Angelo Zirilli,
Ettore Panebianco; percussioni Alberto Colosi, Davide Camarda, Piero Crimaldi, Cosimo Raciti,
Gabriele Riggi, Dino Fichera, Gabriele Lotta, Andrea Ferraguto, Davide Cigala; arpa Elisabetta
Venuti; pianoforte Giuseppe Guerrera; contrabbasso Antonino Gambino, Flavio Gullotta, Pietro
Incandasciato, Eusebio Getulio.
* docente