Provvedimento AGCM vs Vanity Line

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Provvedimento AGCM vs Vanity Line
PI5487 - VANITY LINE - LASER PER LA DEPILAZIONE DEFINITIVA
Provvedimento n. 16910
L’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO
NELLA SUA ADUNANZA del 6 giugno 2007;
SENTITO il Relatore Presidente Antonio Catricalà;
VISTO il Titolo III, Capo II, del Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206, recante Codice del consumo;
VISTO il Regolamento sulle procedure istruttorie in materia di pubblicità ingannevole e comparativa, di cui al D.P.R. 11
luglio 2003, n. 284;
VISTI gli atti del procedimento;
CONSIDERATO quanto segue:
I. RICHIESTA DI INTERVENTO
Con richiesta di intervento pervenuta in data 31 luglio 2006, integrata in data 23 novembre 2006, un consumatore ha
segnalato la presunta ingannevolezza di alcuni messaggi diffusi dalla società Vanity Line S.r.l. tramite volantino e
pieghevole presso un centro estetico di Aprilia dall’aprile 1999 al novembre 2001, volti a promuovere il macchinario ed
il metodo di depilazione c.d. Epilradical; nonché dei messaggi diffusi tramite alcune pagine del sito internet
www.vanityline.com relative all’epilazione, diffuse sempre dalla società Vanity Line, ora S.p.A., nella versione rilevata e
stampata nella data 3 ottobre 2006, volte a promuovere il marchio Vanity Line ed il marchio Epilspecialist.
Nella richiesta di intervento si evidenzia che, contrariamente a quanto sostenuto, la metodologia di epilazione laser
pubblicizzata da Vanity Line non ha un’efficacia incondizionata, non è innocua né indolore, e che la preparazione che
Vanity Line impartisce agli operatori non può essere qualificata “master”, trattandosi in realtà di corsi di pochi giorni.
Secondo il segnalante, poi, l’IDI di Roma, citato in uno dei volantini come centro che aveva testato il trattamento
pubblicizzato da Vanity Line, non ha mai confermato di aver effettuato il test.
II. MESSAGGI
Nel volantino diffuso presso un centro estetico di Aprilia, intitolato “Epilazione permanente con EPILRADICAL”, dopo
aver accennato alle modalità e finalità che sottostanno all’applicazione del laser nella rimozione dei peli superflui, il
trattamento EpilRadical viene presentato come in grado di consentire “per ogni seduta una significativa riduzione del
numero dei peli, elettivamente a carico di quelli in fase di crescita anabolica con fenomeni di assorbimento nei tessuti
circostanti modesti o trascurabili, non doloroso, adatto alle applicazioni ripetute”. Alle indicazioni vengono affiancate
immagini fotografiche di una sezione di cute che mostra in sequenza la graduale scomparsa del follicolo pilifero,
accompagnate dalla descrittiva “Controlli istologici effettuati presso IDI-Istituto Dermatologico dell’Immacolata-Roma”.
Nel volantino diffuso presso il medesimo centro estetico, intitolato “Laserpil”, il metodo di epilazione, effettuato tramite
un’apparecchiatura “laser Neodimio Yag”, è promosso come “definitivo, indolore ed innocuo”, che agisce “su tutti i tipi
di peli e su ogni tipo di carnagione”, “raggiunge e inattiva con estrema precisione le cellule germinative del pelo […], e
che è in grado di epilare completamente le zone trattate con poche sedute ”, tanto che “ogni applicazione elimina circa
il 30% dei peli sottoposti al laser in maniera sorprendentemente semplice e indolore” . Vanity Line “leader nel settore,
organizza direttamente i corsi di addestramento e l’assistenza tecnica”.
Nel volantino intitolato “Se non conosci un metodo per dire addio ai tuoi peli superflui prova con il laser”, si afferma
che “Nei centri Epil Specialist Master c’è il sistema di epilazione con tecnologia laser innocua, indolore, definitiva”,
evidenziando i tre aggettivi con caratteri cubitali. Con questo sistema di epilazione “si possono trattare tutte le parti
del corpo”.
Il pieghevole, di tre pagine, si compone di immagini e testo. Nella prima pagina, sotto un piccolo riquadro con un
giovane viso femminile, si dichiara “io ho risolto il mio problema col laser”. Il foglio si apre sull’immagine a tutto campo
di un bel corpo nudo femminile, mentre sulla pagina a fianco si afferma “Efficace, delicata, indolore. Con LaserPil
l’epilazione non è più un problema”. All’interno, sotto il titolo“stop per sempre ai peli superflui con LaserPil”, si spiega
che, tramite “LaserPil, apparecchiatura che funziona in maniera selettiva”, “da oggi puoi dire addio ai rasoi creme e
cerette perchè con LaserPil l’epilazione è definitiva, indolore e innocua”. Successivamente vengono descritti i risultati
ottenibili con Laserpil, quali, “puoi epilare in tutta tranquillità le zone più sensibili e quelle più resistenti, anche i peli
più ostinati si fanno docili, si indeboliscono e spariscono definitivamente; in poche sedute vedrai risolto l’inestetismo
dei peli superflui per sempre in maniera sorprendentemente semplice e indolore”.
Le pagine internet del sito www.vanityline.com in esame, sono volte a promuovere il marchio EpilSpecialist, anche
attraverso la presentazione dei trattamenti di epilazione di cui si può usufruire presso i centri affiliati. La pagina
“EpilSpecialist”, accessibile dalla home page con apposito link, presenta “i centri superspecializzati dove puoi liberarti
piacevolmente dei peli superflui”, con personale specializzato, tecnologie evolute per l’analisi dermica e per lo sviluppo
dei trattamenti al fine di individuare “soluzioni su misura”. Nella sezione “La professionalità/epilazione: una scienza che
non si improvvisa”, si sottolinea che “ogni Epil Specialist ha ottenuto il master in epilazione: un approfondito corso,
teorico e pratico, di specializzazione”, “Le tecnologie più evolute e i nostri collaudati protocolli garantiscono risultati
consistenti rapidi e permanenti”.
Alla pagina “Epil Check”, si asserisce che “il programma di epilazione permanente dei centri EpilSpecialist è
rigorosamente personalizzato, ottimizza al massimo l’incontro tra le più efficaci e innovative apparecchiature con le
caratteristiche individuali, assicurando il miglior trattamento nel più breve tempo possibile”. Si sostiene, inoltre, che
“l’esclusivo check up tiene conto dei molteplici fattori che influiscono sul trattamento: tipologia del pelo, il ciclo di
crescita, il grado di idratazione, lo spessore della cute, la zona da epilare, la sensibilità individuale, il fototipo,
assicurando il miglior trattamento possibile”.
Nella pagina “epilazione Laser” si dichiara che “Vanity Line è stata la prima azienda, nell'estetica professionale, a
introdurre il laser per l'epilazione; con gli oltre 500.000 trattamenti dei Centri Epil Specialist ha costruito una
specializzazione e una leadership senza confronti. I risultati di questa esperienza oggi li trovi in ogni Centro Epil
Specialist”, dove “Apparecchiature efficaci e metodologie collaudate garantiscono i migliori risultati di epilazione
permanente”. Nella sezione “la ricerca” si afferma ”La soluzione al problema dei peli superflui attraverso il laser frutto
di ricerche medico-scientifiche. Le nostre apparecchiature nascono da studi ingegneristici italiani, sono costruite
appositamente per l'epilazione radicale, secondo la tecnologia più innovativa. Nella sezione “ i risultati” i trattamenti
Epil Specialist, con “Laser EpilRadical Nd-Yag a impulso lungo”, “grazie alle caratteristiche delle apparecchiature e alle
procedure utilizzate, consentono interventi precisi, perfettamente calibrati e risultati ineguagliati”,“ efficaci su tutti i
peli pigmentati e utilizzabili sui fototipi da I a V”, senza creare “arrossamenti, cicatrici, eritemi, macchie”, sono
“indolori”. Spiegando come le fasi di crescita del pelo influenzano la riuscita del trattamento, si dice che per ottenere
una “epilazione definitiva” bisogna raggiungere “i follicoli più profondi, quelli in fase anagen”. Si informa poi che Vanity
“ha formulato una linea di prodotti di preparazione e post-trattamento assolutamente compatibili con l'epilazione laser
e luce pulsata. Neo-D Derm è il nome della vasta gamma di prodotti di altissima qualità, tutti "laser compatibili", che
trovi solo nei Centri Epil Specialist”. Si illustra anche il secondo metodo proposto, e cioè quello della c.d. “Luce Pulsata”
che è riservata a pelli “rigorosamente non abbronzate, e porta ad un’epilazione permanente efficace e sicura, con
poche e brevi sedute”. “La scelta del tipo di tecnologia che verrà utilizzata per l'epilazione permanente è a cura dell'Epil
Specialist: i dati raccolti nel corso del colloquio preliminare e dell'epil-check, l'osservazione del tipo di pelle e delle
caratteristiche dei peli, la loro localizzazione, ecc. sono elementi indispensabili per determinare il tipo di trattamento
più idoneo alle esigenze di ogni cliente”. “Il programma di epilazione, per adeguarsi alle modifiche che i peli subiscono
come conseguenza dei trattamenti, può utilizzare anche una sequenza di metodologie differenti tra loro”.
Quanto alla luce pulsata, si dice che è “efficace e sicura, anche nelle zone più delicate, massimi risultati nella lotta ai
peli superflui”.
Nella versione on–line in lingua inglese sulla stessa tematica si aggiunge che “tutti i macchinari di Vanity Line vengono
testati dal personale team di ingegneri” e che “L’Università di Ferrara ha recentemente approvato l’efficienza e
l’affidabilità dei prodotti Vanity Line”.
Quale “Evento Epil” si presenta il “Primo Corso di Specializzazione Metodologiche EpilSpecialist*” svolto in
“collaborazione con il Centro di Cosmetologia dell’Università di Ferrara” presso la sede dell’Università per il 20 ed il 21
gennaio 2007. Si dice che i centri riceveranno un attestato di partecipazione. L’asterisco rinvia alla precisazione che “il
corso è riservato ai centri EpilSpecialist che hanno partecipato al corso precedente”.
III. COMUNICAZIONI ALLE PARTI
In data 29 gennaio 2007 è stato comunicato al segnalante e alla società Vanity Line S.p.A., in qualità di operatore
pubblicitario, l’avvio del procedimento ai sensi del Titolo III, Capo II, del Decreto Legislativo n. 206/05, precisando che
l’eventuale ingannevolezza dei messaggi pubblicitari oggetto della richiesta di intervento sarebbe stata valutata ai
sensi degli artt. 19, 20 e 21 del Decreto Legislativo n. 206/05, con riguardo alle caratteristiche dei metodi di
depilazione laser e a luce pulsata utilizzati dai centri affiliati a Vanity Line e ai risultati con essi conseguibili, anche
sotto eventuali profili omissivi, con riguardo all’affidabilità scientifica e all’innovatività dei macchinari, con riguardo alla
formazione erogata agli operatori, nonché con riguardo ai rapporti di collaborazione con strutture ospedaliere anche di
livello universitario, all’esperienza maturata da Vanity Line nel settore, al numero dei trattamenti praticati con
successo, ai centri di ricerca in cosmetologia di cui Vanity Line dispone.
IV. RISULTANZE ISTRUTTORIE
Nelle date 18, 19, 23 gennaio 2007, sono state acquisite d’ufficio le pagine web del sito www.vanityline.com, descritte
al punto II del presente provvedimento.
Al fine di acquisire specifici elementi di valutazione in merito ai messaggi segnalati, è stato richiesto a Vanity Line
S.p.A., di fornire documentazione riguardante:
- le caratteristiche dei metodi di epilazione c.d. definitiva laser e a luce pulsata utilizzati nei centri Epilspecialist;
- la scheda tecnica relativa ai metodi Laser utilizzati;
- la documentazione predisposta dal costruttore dei macchinari Laser utilizzati;
- la scheda tecnica relativa al metodo a luce pulsata pubblicizzato e utilizzato nei centri Epil Specialist;
- la documentazione predisposta dal costruttore del macchinario a luce pulsata in questione;
- lo studio condotto dall’IDI di Roma relativamente all’efficacia del metodo Epilradical laser, nonché ogni altra
documentazione relativa a prove cliniche e/o di carattere scientifico utile ad attestare le caratteristiche vantate della
metodologia in questione;
- lo studio condotto dall’Università di Ferrara, che certifica l’efficacia e l’affidabilità dei prodotti Vanity Line, anche con
riguardo all’epilazione laser e all’epilazione a luce pulsata;
- ogni altra documentazione relativa a prove cliniche e/o di carattere scientifico utile ad attestare le caratteristiche
vantate della metodologia laser in questione;
- il primato di esperienza in Italia vantato da Vanity Line;
- il numero indicato (oltre 500.000) di trattamenti erogati;
- la formazione teorico-pratica-impartita agli operatori;
- i centri di ricerca in cosmetologia di cui Vanity Line dispone;
- i rapporti con medici, cosmetologi e “altre competenze universitarie”;
- i rapporti intercorrenti fra Vanity Line e i centri Epilspecialist.
Inoltre, al fine di disporre di elementi utili ad una più puntuale valutazione dei messaggi segnalati, è stato chiesto
all’operatore pubblicitario di fornire informazioni in merito:
- alla programmazione pubblicitaria del messaggio oggetto della richiesta di intervento, precisandone i canali di
diffusione nonché le relative date;
- alla programmazione della campagna pubblicitaria a cui il messaggio segnalato è riconducibile, comprensiva di copia
di altra eventuale tipologia di messaggio e delle indicazioni circa la testata o l’emittente interessata, le date e gli orari
di apparizione (per i messaggi a mezzo stampa, televisivi o radiofonici), il luogo, la durata, la numerosità delle
affissioni (nel caso di pubblicità esterna).
È stato richiesto, in ultimo, di inviare copia dell’ultimo bilancio (conto economico e stato patrimoniale).
Con memoria pervenuta in data 21 febbraio 2007, Vanity Line ha evidenziato quanto segue:
- Vanity Line, società istituita nel 1989, commercializza dal 1993 laser per epilazione, da 10 anni in regime di
franchising con il marchio Epilspecialist (viene allegato nelle memorie un modello di contratto di franchising “Epil
Specialist”). Vanity Line si definisce leader nel settore in quanto risulterebbero i primi ad aver commercializzato le
apparecchiature laser per l’epilazione; inoltre primi quanto al numero di affiliati in franchising (circa 200 centri), di
depilazioni effettuate (che risulterebbero superiori alle 500.000), e di attrezzature laser estetiche vendute (circa 300
Istituti di estetica);
- relativamente alla particolare qualificazione della formazione professionale offerta agli operatori dei centri
EpilSpecialist, essa consiste in un corso, di primo o di secondo livello, tenuto ogni anno, della durata di una settimana,
a frequenza obbligatoria per il franchisee. Il titolo “Epilspecialist Master” può essere utilizzato unicamente da quei
centri che hanno maggiore conoscenza dell’argomento. A questo vengono affiancati poi incontri di specializzazione o di
verifica, presso l’Aula Formazione nella sede Vanity Line o presso l’Università di Ferrara (è presente in allegato il
resoconto del Congresso tenutosi presso l’Università e il contratto di collaborazione). Pertanto, l’utilizzo del termine
Master sarebbe da intendersi come sinonimo di “padronanza”, quella che gli operatori estetici avrebbero effettivamente
conseguito con i corsi Vanity Line.
- per quel che concerne le apparecchiature di cui Vanity Line si avvale, esse sono soltanto due: il Laser “Epiradical2+”
e l’apparecchio a luce pulsata “Epiradicalflash”, entrambe basate sulla tecnologia al diodo neodimium YAG (abbreviato
Nd:Yag), fornite dal gruppo El.En. (divisione DEKA). Per “Epilspecialist” si intende, invece, solo il marchio in franchising
che denomina l’Istituto e la metodologia applicativa;
- quanto alle vantate efficacia e innocuità della metodologia Epilspecialist, esse sarebbero dimostrate dagli studi sulla
depilazione al laser Nd:Yag effettuati dall’equipe medica di due Istituti Dermatologici italiani (nello specifico, l’IDI di
Roma e il San Raffaele di Milano, di cui è riportato il documento finale assieme alla bibliografia di alcune ricerche
scientifiche americane ed europee), dove l’unico disturbo accusato in alcuni pazienti è stata una sensazione di
bruciore.
- Per ciò che concerne le vantate collaborazioni scientifiche, mediche ed universitarie, Vanity Line dichiara che “a tale
bagaglio di esperienza maturata personalmente” può aggiungere “la stretta sinergia collaborativa col gruppo El.En.”
(produttore mondiale di tecnologia laser, divisione DEKA), che produce i laser commercializzati e marchiati da Vanity
Line. “Nell’ambito di questa collaborazione, Vanity Line usufruisce, in maniera indiretta, degli studi, prove, certificazioni
e brevetti scientifici elaborati dal Gruppo El.En.”, allegando alcuni casi di studio su un’apparecchiatura Laser elaborati
dai laboratori El.En.. Dal 1998 al 2002 Vanity Line “ha collaborato sia per la realizzazione della metodologia applicativa
Epispecialist che per la realizzazione dei corsi e lo svolgimento degli stessi” con uno degli autori dello studio effettuato
con l’IDI di Roma. Dal 2003 si avvale della collaborazione esterna di un altro medico estetico e chirurgo plastico e
annovera all’interno degli uffici una cosmetologa. Quanto alla collaborazione con l’Università di Ferrara, l’operatore
pubblicitario ha allegato i contratti che la regolano, “che consentono l’affiancamento del logo dell’Università ai suoi
format pubblicitari Epilspecialist e Beautyspecialist, e lo svolgimento di giornate di formazione dedicate all’epilazione
con il patrocinio ed in collaborazione con i loro ricercatori universitari”. Dal contratto allegato si evince che Vanity Line
ha contribuito all’organizzazione del Congresso esclusivamente sul piano del sostegno economico. In particolare, il
“Consorzio Ferrara Ricerche”, con sede legale c/o l’Università, ha accettato, alle condizioni economiche ivi indicate, di
curare l’organizzazione scientifico/culturale del convegno/corso dal titolo “Il problema dell’epilazione negli adolescenti e
nei transessuali” per i giorni 20 e 21 gennaio 2007. Tale contratto consente a Vanity Line, alle condizioni indicate
nell’allegato 1, l’utilizzo nel proprio materiale pubblicitario del logo “Centro di cosmetologia dell’Università di Ferrara” e
della dicitura “Sostenitore del centro di cosmetologia dell’Università di Ferrara/Cidesco sezione Italia 2006”, solo se
abbinati. E’ allegato anche il materiale relativo agli atti del convegno, che risulta intitolato “Irsutismo, inquadramento
fisiopatologico, diagnostico e terapeutico dall’adolescenza all’età adulta”. Dal resoconto si inferisce che la trattazione è
stata relativa alla patologia dell’irsutismo, proponendo, a livello terapeutico, un approccio farmacologico-ormonale. Non
si riscontrano menzioni all’approccio epilatorio.
Alla memoria sono allegati, inoltre, i due manuali applicativi del laser e della luce pulsata rilasciati agli operatori
estetici in occasione dei corsi formativi, il manuale “Manuale Epilradical 2+” e il manuale “Epilradical Flash Luce
Pulsata”, comprensivi di scheda tecnica e manuale d’uso di entrambe le apparecchiature, un articolo pubblicato sulla
rivista Dermatologic Surgery, n. 25 del 1999 che riporta uno studio di valutazione dell’efficienza e della sicurezza
dell’apparecchiatura Smart-Epil della Deka Mela specificamente dedicato all’epilazione permanente, il contratto tipo di
franchising.
Il manuale applicativo del laser è composto da un’introduzione esplicativa sulla conformazione di cute e peli (in
particolare sul ciclo anagen-catagen-telogen), e sull’anamnesi da condurre sulla tipologia di fototipo e del pelo dei
consumatori, fondamentale in quanto “gran parte della risposta al trattamento di depilazione rimane subordinata alla
corretta classificazione della tipologia dei peli e dei relativi metodi applicati”, e “un metodo efficacissimo può risultare
fallimentare se applicato sul pelo con caratteristiche non rispondenti”. “In tutti i casi di applicazione Epilradical avremo
risultati migliorativi quali la diminuzione dei peli (in particolare nel soggetto normotipo e ipertricotico), la
trasformazione della tipologia del pelo (da grosso a normale), una maggiore efficacia del trattamento di depilazione
(prolungamento dell’intervallo tra una depilazione e l’altra)”. Quanto ai soggetti affetti da problemi ormonali, “quando
questi modificheranno, rimuovendo le cause del problema, la loro situazione ormonale, potranno raggiungere gli stessi
risultati dei soggetti normotipo e ipertricotico”. Nella parte operativa, si legge che il macchinario viene utilizzato per
una “epilazione radicale” attraverso “fototermolisi radicale”, e che per ogni seduta laser “la percentuale dei peli che
non ricrescerà sarà la corrispondente dei peli trattati e trovati in fase anagen”. Seguono indicazioni precauzionali, quali
quella di non usare il trattamento su soggetti in terapia farmacologica con assunzione di alcune specifiche sostanze (fra
cui anche gli anticoncezionali) anche per i sei mesi successivi all’interruzione, su soggetti esposti al sole o che fanno
uso di lampade abbronzanti (si raccomanda prudenza pertanto nel periodo estivo, in quanto i soggetti con fototipo 4 e
5 sono ad alto rischio iper e ipopigmentazione) e su coloro che hanno meno di 16 anni; si raccomanda profonda
anamnesi su soggetti con allergie (uso di cortisonici) o che utilizzano cosmetici. E’ comunque vietato l’uso del laser in
zone ricche di nervi, vitiligine, psoriasi ed altre patologie cutanee, su cute sensibilizzata e sullo strato corneo che risulti
ispessito o che presenti cheratosi pilare. Si raccomanda di prestare attenzione a effettuare i trattamenti con energie
idonee, altrimenti si rischia di “danneggiare la cute”.
Si invita poi a usare metodi combinati nel trattamento depilatorio, perché solo il pelo scuro può essere trattato
esclusivamente con il laser, mentre quello chiaro, rosso, bianco necessita di luce pulsata (se folto) o
elettrocoagulazione (se rado), e sulla peluria chiara si sconsiglia qualsiasi trattamento in grandi aree.
Nel manuale applicativo relativo alla “Epilradical Flash Luce Pulsata” si ritrovano le descrizioni, controindicazioni e
precauzioni da adottare. In ultimo vi sono i modelli di dichiarazione di consenso informato, dove si legge che “la
reazione provocata dal trattamento può essere di fastidio o lieve dolore” e che la luce pulsata può dare alcune reazioni
come “rossori, orticaria follicolare o discromie cutanee”.
Il manuale “ Epilradical 2+” ed il manuale “Epilradical Flash Luce Pulsata” sono comprensivi di scheda tecnica e
manuale d’uso di entrambe le apparecchiature. Il primo apparecchio è costituito da una sorgente laser Nd:Yag che
emette nell’infrarosso, con una lunghezza d’onda di 1064 nm e di diametro 5mm, il secondo è un sistema equipaggiato
con lampada Xenon (Xe) che emette luce con spettro dal visibile all’infrarosso, con valori da 500 a 950 nm.
L’articolo pubblicato sulla rivista citata, non è stato realizzato in maniera specifica per Vanity Line, ma riportava lo
studio effettuato da 4 medici specialisti dell’istituto dermatologico dell’immacolata di Roma e dell’Ospedale S. Raffaele
di Milano su 208 soggetti, divisi in tre gruppi a seconda della dimensione e dell’area distribuzione dei peli, trattati per
un periodo di 11 mesi con il laser Nd:Yag a lunga pulsazione e bassa potenza “Smartepil”, prodotto dalla Deka Mela,
divisione del gruppo El.En..
Lo studio spiega che il numero di sessioni è dipeso dalle aspettative estetiche e psicologiche dei diversi soggetti, che il
protocollo clinico prevedeva solo 1 seduta per quelli che non desideravano un’epilazione completa, con visite di
controllo dopo 4 settimane per 6 mesi, mentre per quelli che desideravano un’epilazione completa, le sessioni di
trattamento sono state effettuate ad intervalli di un mese per 4 mesi consecutivi almeno o comunque fino
all’ottenimento dei risultati desiderabili.
In particolare, la prima seduta ha portato alla perdita di una percentuale dal 20 al 40 dei peli nell’area trattata, della
durata di 24 settimane, risultato considerato soddisfacente da 21 pazienti del gruppo A e da 67 pazienti del gruppo B
che non chiedevano un’epilazione completa. Per i pazienti che lo desideravano l’epilazione completa è stata ottenuta in
4 o 6 sessioni, a seconda del tipo di peli e della “laser fluence” utilizzata1. I soggetti con peli scuri (124) hanno avuto
una buona risposta con una caduta del 40%, con una forte sensazione di bruciore, per evitare la quale è stata ridotta
l’intensità del raggio per i pazienti che necessitavano di ulteriori trattamenti con una perdita del 20%-30% per ogni
passaggio laser. I soggetti con peli biondo (78) di ogni dimensione hanno avuto una buona risposta (perdita del
30/40%) senza sensazione di bruciore. I pazienti con pelo rosso (4) sono meno sensibili al laser di quelli con peli
biondi (perdita 20/30%). I pazienti con i peli bianchi (2) non rispondono alla luce del laser e la crescita di questi non è
stata modificata. Le biopsie della pelle non trattata mostravano normale struttura pilifera con follicoli intatti. Lo
specimen 6 ore dopo il trattamento mostrava necrosi estensiva del follicolo pilifero e della ghiandola sebacea. I risultati
delle biopsie effettuati 3 mesi dopo la fine del trattamento mostravano la completa scomparsa del follicolo pilifero, con
l’occasionale presenza di muscolo pilifero erettore e limitata fibrosi.
Quanto agli effetti collaterali, lo studio afferma che nessun paziente ha riportato vesciche, né ipo-iperpigmentazione,
né dolore se non nelle zone ascellari; è stato riscontrato soltanto un lieve eritema, gradualmente regressivo, in tutti i
pazienti, una sensazione di bruciore in 104 pazienti, e solo pochi pazienti di pelle scura hanno avuto un bruciore
intenso a fluence nel range da 40 a 56 J/cmq. In 6 casi si è resa necessaria l’applicazione di crema lidocaina-prilocaina.
Gli autori chiariscono che il follicolo è molto resistente e capace di ricostruirsi e formare nuovi peli anche dopo
numerose lesioni e le sue strutture germinative sono allocate nella parte più bassa del derma.
Quindi, la tecnica di epilazione permanente ideale dovrebbe permettere di distruggere le strutture germinative del
follicolo profondo senza provocare lesioni, senza provocare dolore, dovrebbe essere veloce e priva di ogni effetto
collaterale o comunque indesiderabile dal punto di vista estetico e cosmetologico. I più recenti progressi nell’epilazione
a lungo termine sono stati fatti nel campo dell’utilizzo del laser e delle sorgenti di luce laser. Considerato che, al
momento, la metodica più efficace è quella basata sull’elettroepilazione, l’efficacia dei nuovi metodi deve essere
comparata con quest’ultima.
Comunque, queste nuove metodiche sono ancora agli esordi e devono essere testate su ampia scala. Lo studio ne
ricorda altre tre: il laser al rubino, che provocherebbe numerose reazioni dolorose nonché vesciche, eritema
prolungato, ipopigmentazione e iperpigmentazione; il laser Q-switched Nd:Yag, che provocherebbe eritema e leggera
iperpigmentazione prolungata; il sistema a Luce Pulsata, che causerebbe “grave eritema (70%), edema (8%),
vesciche (8%), e iperpigmentazione (3%)”. Un’ulteriore limitazione della fototermolisi basata sulla reazione selettiva
alla melanina è dovuta al fatto che essa è più efficace per i peli maggiormente scuri. Inoltre, le lunghezze d’onda
potrebbero non essere capaci di raggiungere la parte follicolare germinativa nella sua fase anagen, cioè quella più
profonda.
Lo studio, conclusivamente, afferma che il trattamento con il laser Nd:Yag a lunga-pulsazione e bassa potenza
produrrebbe un’eccellente epilazione prolungata, con effetti su un ampio spettro di colori di peli con l’eccezione del
bianco e senza rilevanti effetti collaterali, se comparata con l’elettroepilazione che risulta al contrario “dispendiosa di
tempo, dolorosa e impraticabile in molte zone”; tuttavia viene ricordato, in chiusura, come “ancora rimane da definire
la corretta combinazione di lunghezza d’onda e pulsazioni al fine di distruggere il follicolo, incluse le cellule germinative
follicolari”.
Quanto al contratto “EpilSpecialist Franchising, EPILRADICAL LASER” fra il franchisor Vanity Line e l’estetista
franchisee, da esso si evince quanto segue: Epilspecialist è un marchio di Vanity Line, utilizzato per commercializzare
un metodo di epilazione permanente, che è “la sintesi di alcune conoscenze specifiche, integrate dall’uso di particolari
attrezzature, apparecchiature e materiali utilizzati secondo tecniche di appartenenza esclusiva del metodo
EpilSpecialist”. “Il metodo presuppone l’utilizzo sinergetico dei protocolli di lavoro in uno con le apparecchiature ed i
prodotti cosmetici, con la conseguenza che quest’ultimi costituiscono presupposto indispensabile per il conseguimento
dei risultati finali,” prodotti cosmetici di proprietà di Vanity Line. Il centro estetico deve dar conto di aver potuto
verificare personalmente l’originalità della metodologia Epilspecialist, , la serietà, la validità e l’efficacia dei risultati
conseguiti, e che il know-how di tale metodo di epilazione permanente è costituito dalla “metodologia,il marketing, la
formazione tecnica, i software gestionali esclusivi, le attrezzature tecnologiche, l’esclusività marchio, l’originale
formulazione dei prodotti cosmetici”.
In tale senso si ricorda che il contratto ha la durata vincolante di tre anni, e che comporta l’obbligo annuale per il
franchisee ad acquistare un certo quantitativo di prodotti estetici.
Il franchisor si impegna ad offrire “corso di formazione iniziale, stage di formazione periodica per l’addestramento
tecnico e commerciale, il software e la prima fornitura di tutti i materiali destinati alla pubblicità locale. L’iscrizione ai
corsi tecnici e ai meeting commerciali, e la frequenza degli stessi, è obbligatoria e vincolante per il franchisee”. Il
franchisor fornisce le attrezzature, le apparecchiature, i materiali, i prodotti, il franchesee si impegna a seguire e
metodologie e i sistemi operativi messi a punto da Vanity Line, rimanendo a suo totale carico e responsabilità eventuali
conseguenze dannose derivanti dalla loro inosservanza, con “manleva del franchisor da ogni responsabilità nei
confronti dei propri clienti”.
1 [N.d.r. Si indica con FLUENCE l’energia rilasciata per unità di area di tessuto irradiato, espressa in J/cm2. L’importanza di questo
valore deriva dal fatto che per ottenere un determinato effetto clinico è necessaria una determinata quantità di energia assorbita dal
tessuto.]
Tale assetto delle responsabilità verso i clienti è ulteriormente ribadito: “il metodo di epilazione permanente
Epilspecialist è applicato con successo e con efficacia di risultati. Il franchisor ne garantisce la bontà e la liceità. Il solo
franchisee però è responsabile dei risultati della propria azienda che rimane autonoma nonché giuridicamente ed
economicamente distinta da quella del franchisor. Per l’effetto il franchisee sarà tenuto a rispondere di tutti i danni
eventualmente causati a terzi”.
Alla data del 15 maggio 2007 i contenuti del sito web oggetto di valutazione descritti al punto II del presente
provvedimento erano ancora in diffusione.
In data 23 aprile 2007 è stata comunicata alle parti la data di conclusione della fase istruttoria ai sensi dell’articolo 12,
comma 1, del D.P.R. n. 284/03.
V. PARERE DELL’AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI
Poiché uno dei messaggi oggetto del presente provvedimento è stato diffuso via internet, in data 7 maggio 2007 è
stato richiesto il parere all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ai sensi dell’articolo 26, comma 5, del Decreto
Legislativo n. 206/05.
Con parere pervenuto in data 6 giugno 2007, la suddetta Autorità ha ritenuto che il suddetto messaggio costituisce
una fattispecie di pubblicità ingannevole ai sensi degli artt. 19, 20 e 21 del Decreto Legislativo n. 206/05, sulla base
delle seguenti considerazioni:
- il messaggio utilizza toni enfatici ed elogiativi nel presentare il metodo epilatorio laser Epilradical come un
trattamento capace di risolvere in modo definitivo, indolore ed efficace il problema dei peli superflui, senza alcun rilievo
critico, attribuendo valenza scientifica al metodo attraverso l’insistito riferimento alla preparazione professionale degli
operatori, alla particolare evoluta tecnologia delle apparecchiature e alla collaborazione con strutture medicouniversitarie, generando in tal modo un’aspettativa esagerata circa i risultati ottenibili con il metodo di epilazione in
questione;
- l’assoluta innocuità dei risultati, così come la loro efficacia incondizionata, risultano contraddette da quanto emerge
negli atti difensivi, dai quali si evince che i risultati medesimi dipendono da più variabili, quali l’esecuzione della
metodica, la genetica individuale, le zone di applicazione;
- i riferimenti alla formazione erogata agli operatori del metodo, nonché alla collaborazione con strutture medicouniversitarie, allo stato della documentazione in atti, risultano non rispondere al vero.
VI. VALUTAZIONI CONCLUSIVE
I peli indesiderati sul viso e sul corpo possono costituire un grave problema estetico, con implicazioni anche di natura
sociale e psicologica. Per questi motivi sempre più donne e uomini ricorrono a tecniche epilatorie, le più varie, per
ridurre la densità dei peli e la frequenza dei trattamenti.
Sulla ricrescita dei peli, influiscono, però, numerosi fattori, legati alle caratteristiche genetiche di ogni individuo, alla
presenza di patologie ormonali, e soprattutto alla particolare capacità rigenerativa dei peli.
Ogni pelo, infatti, è un organo complesso, le cui cellule germinative (utilizzate anche nell’ambito di studi sulle cellule
staminali), situate nel bulbo del follicolo pilifero, presentano un’elevatissima capacità rigenerativa che si sviluppa
secondo un ciclo complesso (anagen, catagen, telogen).
Solo la completa distruzione delle cellule germinative presenti in ogni follicolo può assicurare la scomparsa definitiva e
permanente di ogni singolo pelo.
Come ricordato dallo studio del 1999 prodotto dall’operatore pubblicitario, l’elettrolisi è il solo metodo del quale sia
provato l’effetto depilatorio permanente anche sul piano istologico, ma esso richiede tempi molto lunghi, provoca
dolore, induce spavento, e non è praticabile per depilare ampie zone del corpo.
Evitare la ricrescita, quindi, con l’applicazione di metodiche meno difficoltose anche per il cliente, rappresenta
l’obiettivo di tutta una serie di sperimentazioni sull’utilizzo delle sorgenti di luce nell’estetica avviate nel corso degli
anni ‘80.
Tali metodiche cominciano ad essere commercializzate dalla metà degli anni ‘90, quando la Food and Drug
Administration le approvò come idonee per una “riduzione permanente”. Esse, basate sia sul laser che sulla luce
pulsata, agiscono grazie alla fototermolisi selettiva: i laser sono in grado di provocare danni solo locali colpendo
selettivamente un bersaglio scuro all’interno dell’area che causa la crescita del pelo, senza danneggiare il resto della
pelle. Questo bersaglio scuro, o cromoforo, può essere presente naturalmente o può essere introdotto artificialmente. I
cromofori bersaglio sono tre. Il carbonio viene utilizzato per il Q-switched Nd:YAG laser, e viene introdotto
artificialmente nel follicolo strofinando una lozione a base di carbonio. L’emoglobina (naturalmente presente nel
sangue), viene assorbita dalle onde prodotte dall’argon, dai laser al rubino, ad alessandrite e a diodi. E’ comunque la
melanina il cromoforo principale per tutti i tipi di laser. Essa è presente nei peli in due tipi: l’eumelanina, che dà il
colore marrone o nero, e la pheomelanina, che dà il colore biondo o rosso. Nella matrice del pelo, la melanina è
presente nella sua massima quantità solo nella fase anagen, ed è in questa fase che il laser può causare la distruzione
permanente del follicolo. La melanina, inoltre, differisce da individuo a individuo, e la sua quantità varia anche nelle
diverse zone del corpo.
Lo studio del 1999 allegato dall’operatore pubblicitario, pone in evidenza come il trattamento con il laser Nd:Yag a
lunga-pulsazione e bassa potenza a 1064 nm e con uno spot di 5 mm abbia effetti indesiderati o collaterali molto
minori rispetto a quelli prodotti dall’utilizzo di altre sorgenti di luce (al carbonio, al rubino e alessandrite, o a luce
pulsata), pur evidenziando la dolorosità del trattamento sulle zone ascellari, e la necessità in alcuni casi di fare ricorso
ad un potente anestetico locale quale la lidocaina.
Lo studio è altrettanto chiaro nell’affermare che la bontà dell’effetto epilatorio derivante dalla metodica testata era
valutata dai singoli pazienti in base alle loro aspettative, che non tutti i tipi di peli reagivano al protocollo utilizzato (i
bianchi assolutamente no), che erano necessari studi ulteriori e controlli di lunga durata per determinare la durata dei
risultati, che viene definita in termini generali come “eccellente depilazione prolungata raggiunta in poche sessioni”.
Al contrario di quanto desumibile dallo studio del 1999, i messaggi diffusi nei volantini e nel pieghevole nel periodo che
va dall’aprile 1999 al novembre 2001, complessivamente considerati, lasciavano intendere che il trattamento Epiradical
Laser applicato nei centri Epispecialist con il macchinario LaserPil fosse in grado di risolvere definitivamente -cioè per
sempre-, nonché indistintamente -cioè in tutti i casi- il problema dei peli superflui, in maniera semplice e indolore.
Tale aspettativa è ingenerata dall’assolutezza e dall’incondizionata assertività delle affermazioni presenti in tutti i
messaggi, analiticamente riportate al punto II del presente provvedimento. Peraltro, nel volantino distribuito presso il
centro estetico intitolato “Epilazione permanente con EPILRADICAL” l’effetto decettivo viene rafforzato dalla citazione
di test effettuati da uno dei più importanti istituti dermatologici italiani l’IDI di Roma, citazione che nella sua rilevata
parzialità attribuisce allo studio, peraltro effettuato non specificamente a favore dei macchinari e dei protocolli proposti
da Vanity Line, ed anche presso un altro Istituto di Milano, un crisma di definitività destituito di ogni fondamento ad
una lettura anche superficiale delle dichiarazioni dei suoi autori ivi contenute: gli aggettivi “eccellente” e “prolungata”,
infatti, si distaccano sensibilmente dal tenore di definitività del risultato che si vorrebbe proporre nei claim pubblicitari.
Allo stato dell’arte, come si evince dal complesso delle risultanze istruttorie, ed in particolare dai manuali applicativi
distribuiti da Vanity Line agli operatori dei centri affiliati e in uso attualmente, le metodiche di epilazione che applicano
un protocollo basato sul laser Nd:Yag a lunga-pulsazione e bassa potenza a 1064 nm non si rivelano efficaci
indistintamente e permanentemente, come del resto i protocolli di epilazione basati sulla luce pulsata.
Infatti, chiarisce Vanity Line agli operatori estetici affiliati, che “solo il pelo scuro può essere trattato esclusivamente
con il laser, in quanto quello chiaro, rosso, bianco necessita di luce pulsata (se folto) o elettrocoagulazione (se rado), e
sulla peluria chiara si sconsiglia qualsiasi trattamento in grandi aree”.
Alla luce delle risultanze istruttorie, si deve rilevare che i limiti alla realizzabilità pratica sono dati da una pluralità di
fattori, quali: la genetica individuale (fototipo, tipologia di pelo, produzione ormonale), le zone di applicazione (più o
meno sensibili e ricche di terminazioni nervose) e la corretta esecuzione della metodica (e la preparazione
dell’operatore).
La produzione ormonale del singolo, infatti, è un altro elemento fondamentale, causa dei problemi di irsutismo e limite
alla buona riuscita dall’epilazione, come si legge nel manuale: “..quando i soggetti modificheranno, rimuovendo le
cause del problema, la loro situazione ormonale, potranno raggiungere gli stessi risultati dei soggetti normotipo e
ipertricotico”, e cioè “risultati migliorativi quali la diminuzione dei peli, la trasformazione della tipologia del pelo (da
grosso a normale), una maggiore efficacia del trattamento di depilazione (prolungamento dell’intervallo tra una
depilazione e l’altra)”, che, come si può osservare, non sono né totali né definitivi pure nel soggetto normotipo e
ipertricotico.
Vi sono, in aggiunta, restrizioni all’epilazione date da motivi di sicurezza, da applicare al fine di non incorrere in gravi
effetti collaterali, come l’età minima di applicazione (16 anni), la presenza di patologie cutanee, l’uso di farmaci
fotosensibilizzanti (anche gli anticoncezionali e cortisonici), la delicatezza di alcune zone corporee (con presenza di
nervi e vitiligine), e l’esposizione al sole (o lampade abbronzanti), che fa sì che in estate il fototipo IV e V siano ad alto
rischio iperpigmentazione.
La capacità di operare correttamente da parte dell’estetista, infine, contribuisce in maniera determinante alla buona
riuscita dell’epilazione, in quanto l’apporto qualitativo dell’anamnesi e della manualità pratica nell’uso dei macchinari è
altissimo. Come si legge, infatti, nel manuale, “gran parte della risposta al trattamento di epilazione rimane
subordinata alla corretta classificazione della tipologia dei peli e dei relativi metodi applicati”, “un metodo efficacissimo
può risultare fallimentare se applicato sul pelo con caratteristiche non rispondenti”, si deve “prestare attenzione a
effettuare i trattamenti con energie idonee in quanto vi è il rischio di danneggiare la cute”. Peraltro, anche nei manuali
informativi si ritrovano modelli di consenso informato dove si chiede al paziente di sottoscrivere che “la reazione
provocata dal trattamento può essere di fastidio o lieve dolore” e che la luce pulsata può dare alcune reazioni come
“rossori, orticaria follicolare, o discromie cutanee”.
Contrariamente a quanto emerge dalle evidenze in atti, le pagine web del sito vanity.line.com affermano
incondizionatamente che la metodologia di epilazione laser applicata presso i centri estetici a marchio Epilspecialist è in
grado di assicurare ad ogni potenziale cliente, “grazie alle caratteristiche delle apparecchiature e alle procedure
utilizzate, interventi precisi, perfettamente calibrati e risultati ineguagliati”,“ efficaci su tutti i peli pigmentati e
utilizzabili sui fototipi da I a V”, senza creare “arrossamenti, cicatrici, eritemi, macchie”, e che la metodologia basata
sulla Luce Pulsata porta ad una epilazione permanente efficace e sicura, con poche e brevi sedute”, con l’unica
limitazione dovuta all’assenza di abbronzatura sulla pelle.
L’effetto decettivo circa la reale portata applicativa dei metodi in questione è inoltre ampliato dalle insistite
affermazioni relative alle particolari caratteristiche di professionalità scientifica e tecnologica che assistono il marchio in
questione, presentate come in grado di assicurare ad ogni potenziale cliente la soluzione al problema dei peli superflui,
in ogni caso e in modo definitivo, innocuo, semplice e indolore, grazie all’approccio personalizzato che la professionalità
degli operatori garantisce, e alla particolare preparazione impartita nell’ambito di ampi rapporti di collaborazione
scientifica, come rilevato dall’Autorità per la Garanzie nelle Comunicazioni.
In tal modo, Vanity Line, ben consapevole che la corretta applicazione dei protocolli è condizione necessaria per il
raggiungimento dei risultati illustrati nei manuali operativi e che essa dipende dal comportamento del singolo
operatore, mentre nel sito assicura al consumatore che ogni operatore applicherà le metodologie di anamnesi e le
applicazioni conseguenti in modo assolutamente corretto, nella prassi invece, come risulta dal contratto di franchising,
relega poi al rapporto contrattuale fra cliente e operatore ogni problema dovesse insorgere nel corso dei trattamenti
svolti in concreto.
Con riguardo a quest’ultimo punto, considerate le risultanze istruttorie, si può affermare che Vanity Line possiede
sicuramente una vasta esperienza nel campo dell’epilazione, per prestazioni e durata dell’attività, ma non è in
possesso di un proprio centro di ricerca in cosmetologia o del vantato team di ingegneri, avendo essa affermato che si
avvale “indirettamente” dei frutti della ricerca scientifica del produttore dei macchinari laser e luce pulsata che utilizza.
Inoltre, i riferimenti sul sito internet a “Centri Epil Specialist Master” e “ogni Epil Specialist ha ottenuto il master in
depilazione: un approfondito corso, teorico e pratico, di specializzazione”, se letti congiuntamente all’ affermazione
“Primo Corso di Specializzazione Metodologiche EpilSpecialist, in collaborazione con il Centro di Cosmetologia
dell’Università di Ferrara”, lasciano presumere che il master a cui si accenna sia di un livello di specializzazione sulle
tecniche epilatorie notevolmente superiore al corso poi effettivamente tenuto. Il Congresso pubblicizzato tenuto presso
l’Università verteva sul tema dell’irsutismo, ed analizzava il problema con la prospettiva di soluzioni farmacologiche e
non depilatorie, e, di conseguenza, estranee ai mezzi di cui si avvalgono gli operatori Vanity Line. Vanity Line non
intrattiene, oltretutto, rapporti risalenti di collaborazione scientifica con l’Università di Ferrara, bensì rapporti di tipo
esclusivamente economico, conclusi di recente con l’erogazione di formazione sotto forma di convegni nell’ambito di un
contratto di partnership volto all’utilizzo del marchio del consorzio universitario nel proprio materiale pubblicitario.
Le risultanze istruttorie, pertanto, consentono di ritenere destituite di fondamento le aspettative generate da tutti i
messaggi pubblicitari descritti al punto II del presente provvedimento nei destinatari dei medesimi, sia potenziali
clienti che potenziali affiliati, circa i risultati ottenibili con i metodi di depilazione pubblicizzati, come rilevato anche
dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni nel proprio parere relativo al messaggio diffuso attraverso internet.
Tutti i messaggi, per le affermazioni in essi riportate circa la definitività incondizionata dei risultati conseguibili
attraverso entrambi i metodi di epilazione laser pubblicizzati e la totale assenza di controindicazioni, debbono
considerarsi ingannevoli.
Tali affermazioni riguardano una caratteristica fondamentale e distintiva dei servizi pubblicizzati, attenendo a profili che
nella decodifica dei messaggi assumono un ruolo determinante per i consumatori e, a causa della loro ingannevolezza,
sono suscettibili di pregiudicare il comportamento economico dei destinatari, inducendoli a scegliere di seguire, rispetto
ad altri sistemi di epilazione, i metodi pubblicizzati per l’epilazione definitiva e/o permanente sul presupposto, rivelatosi
errato, che il marchio Epilspecialist, sia nella metodica laser che in quella a luce pulsata, consenta di poter risolvere
definitivamente il problema dei peli superflui, indipendentemente da circostanze del tutto soggettive e variabili e dalla
circostanza che i diversi protocolli siano poi applicati del tutto correttamente.
VII. QUANTIFICAZIONE DELLA SANZIONE
Ai sensi dell’articolo 26, comma 7, del Decreto Legislativo n. 206/05, con la decisione che accoglie il ricorso, l’Autorità
dispone l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 100.000 euro, tenuto conto della gravità e
della durata della violazione. Nel caso di specie, la violazione passibile di sanzione pecuniaria è solo quella relativa alla
diffusione dei contenuti del sito vanityline.com, alle date indicate.
In ordine alla quantificazione della sanzione deve tenersi conto, in quanto applicabili, dei criteri individuati dall’articolo
11 della legge n. 689/81, in virtù del richiamo previsto all’articolo 26, comma 12, del Decreto Legislativo n. 206/05: in
particolare, della gravità della violazione, della personalità dell’agente, nonché delle condizioni economiche dell’impresa
stessa.
Nel caso di specie, con riguardo alla gravità della violazione si tiene conto dell’ampiezza e capacità di penetrazione del
messaggio diffuso attraverso Internet, in grado di raggiungere un ampio numero di destinatari.
Nel caso in esame, si ritiene di dover tenere conto, inoltre, della posizione di mercato dell’operatore pubblicitario, che è
uno dei più importanti nel settore dell’epilazione in Italia, nonché dell’entità del pregiudizio economico per i destinatari
del messaggio, essendo esso volto a promuovere l’acquisto di servizi che comportano un esborso monetario prolungato
nel tempo.
Per quanto riguarda la durata della violazione, dagli elementi disponibili in atti, il messaggio risulta diffuso per un
periodo di circa 4 mesi.
Alla luce dei predetti criteri, la sanzione da applicare all’impresa Vanity Line S.p.A. può essere determinata in misura
pari 36.100 € (trentaseimilacento euro).
RITENUTO, pertanto, in conformità al parere dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni relativamente al
messaggio diffuso via internet, che i messaggi pubblicitari in esame sono idonei a indurre in errore i destinatari con
riguardo all’efficacia incondizionata dei risultati conseguibili attraverso la sottoposizione alle metodiche di depilazione,
a sorgente di luce, applicate a marchio Epilspecialist, potendo, per tale motivo, pregiudicarne il comportamento
economico;
DELIBERA
a) che i messaggi pubblicitari descritti al punto II del presente provvedimento, diffusi da Vanity Line S.p.A.,
costituiscono, per le ragioni e nei limiti esposti in motivazione, fattispecie di pubblicità ingannevole ai sensi degli
articoli 19, 20 e 21 del Decreto Legislativo n. 206/05, e ne vieta l’ulteriore diffusione;
b) che venga comminata a Vanity Line S.p.A. una sanzione amministrativa pecuniaria di 36.100 € (trentaseimilacento
euro) per la diffusione dei contenuti del sito www.vanityline.com;
La sanzione amministrativa di cui alla precedente lettera b) deve essere pagate entro il termine di trenta giorni dalla
notificazione del presente provvedimento, con versamento diretto al concessionario del servizio della riscossione
oppure mediante delega alla banca o alle Poste Italiane, presentando il modello allegato al presente provvedimento,
così come previsto dal Decreto Legislativo 9 luglio 1997, n. 237.
Decorso il predetto termine, per il periodo di ritardo inferiore a un semestre, devono essere corrisposti gli interessi di
mora nella misura del tasso legale a decorrere dal giorno successivo alla scadenza del termine del pagamento e sino
alla data del pagamento. In caso di ulteriore ritardo nell’adempimento, ai sensi dell’articolo 27, comma 6, della legge
n. 689/81, la somma dovuta per la sanzione irrogata è maggiorata di un decimo per ogni semestre a decorrere dal
giorno successivo alla scadenza del termine del pagamento e sino a quello in cui il ruolo è trasmesso al concessionario
per la riscossione; in tal caso la maggiorazione assorbe gli interessi di mora maturati nel medesimo periodo.
Dell’avvenuto pagamento deve essere data immediata comunicazione all’Autorità attraverso l’invio di copia del modello
attestante il versamento effettuato.
Ai sensi dell’articolo 26, comma 10, del Decreto Legislativo n. 206/05, in caso di inottemperanza alla presente delibera
l’Autorità applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 50.000 euro. Nei casi di reiterata inottemperanza
l’Autorità può disporre la sospensione dell’attività di impresa per un periodo non superiore a trenta giorni.
Il presente provvedimento verrà notificato ai soggetti interessati e pubblicato nel Bollettino dell’Autorità Garante della
Concorrenza e del Mercato.
Avverso il presente provvedimento può essere presentato ricorso al TAR del Lazio, ai sensi dell’articolo 26, comma 12,
del Decreto Legislativo n. 206/05, entro sessanta giorni dalla data di notificazione del provvedimento stesso, ovvero
può essere proposto ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, ai sensi dell’articolo 8, comma 2, del Decreto
del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, entro il termine di centoventi giorni dalla data di
notificazione del provvedimento stesso.
IL VICE SEGRETARIO GENERALE
Alberto Nahmijas
IL PRESIDENTE
Antonio Catricalà