Prostaglandine PGF2-alfa

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Prostaglandine PGF2-alfa
PROSTAGLANDINE PGF2-alfa
L’anabolico locale di nuova generazione
BIG, 2001
Giovanni Cianti
Da oltre un anno nella cerchia ristretta del
bodybuilding di vertice si sussurra di nuove
strategie capaci di incrementare ancora di più il già
esasperato limite della massa e della poten za
muscolare riducendo allo stesso tempo il grasso
corporeo. Dopo GH, IGF-1 e insulina nuove
molecole sono state incluse nel novero dei grandi
anabolici, le prostaglandine. Si tratta di una classe
di sostan ze che il nostro organismo produce
spontaneamente a livello locale, direttamente nei
tessuti.
LA SCOPERTA DELLE PROSTAGLANDINE
Le prostaglandine insieme ai trombosani, alle
prostacicline e ai leucotrieni fanno parte della
famiglia degli eicosanoidi che si formano nei nostri
tessuti a partire dagli acidi grassi in seguito alla
loro ossigenazione da parte dell'enzima ciclo ossigenasi.
Gli
eicosanoidi
sono
presenti
praticamente in ogni tessuto dell’ organismo dove
esercitano sia un'azione autocrina (agiscono sulle
stesse cellule che li hanno prodotti), che paracrina
(agiscono sulle cellule circostanti). Non sono
ormoni
in
senso
stretto
e
neppure
neurotrasmettitori,
ma
sono
in
ogni
caso
considerati corollario del sistema endocrino. La
scoperta delle prostaglandine risale al 1930 quando
due ginecologi di New York osservarono come il
fluido seminale maschile fosse in grado di
stimolare "in vitro" la contrazione dei tessuti
muscolari dell'utero. Un paio d'anni più tardi in
Svezia, Ulf Von Euler ne confermò l'effetto sulla
muscolatura viscerale liscia e osservò la riduzione
della pressione sanguigna a seguito della loro
infusione. Le misteriose sostanze presero così il
nome di prostaglandine dalla prostata, l'organo che
produce il fluido seminale. Il composto di sintesi
originariamente elaborato in laboratorio con metodi
molto onerosi fu sostituito a partire dal 1969 con
prostaglandine di origine naturale di cui sono
ricche le gorgonie. Ad oggi la produzione di sintesi
è così efficace e poco costosa da non richiedere il
ricorso ad altre fonti.
PGF2-alfa E CRESCITA MUSCOLARE
La stimolazione meccanica intermittente dello
stretching muscolare, provoca la produzione a
ALCUNE DELLE FUNZIONI PIU'
CONOSCIUTE DELLE
PROSTAGLANDINE (PGs).
Infiammazione e dolore
Le PGs promuovono molti aspetti
della risposta infiammatoria. Sono
inoltre associate all'insorgere della
febbre.
Sistema riproduttivo
Influenzano l'ovulazione, le funzioni
del corpo luteo nelle ovaie e le
contrazioni uterine. Il loro eccesso è
responsabile del travaglio prematuro,
dell'endometriosi, della dismenorrea e
di altre affezioni ginecologiche.
Iniezioni di prostaglandine nei corpi
cavernosi del pene, curano la
disfunzione erettile maschile.
Intestino
Le PGs inibiscono la secrezione
gastrica
e
influiscono
sull'
assorbimento dei fluidi.
Sistema respiratorio
A seconda del tipo prodotto possono
produrre
vasocostrizione
o
vasodilatazione
degli
alveoli
polmonari. Influiscono sull'asma.
Vasi sanguigni
Alcune PGs sono vasodilatatrici, altre
vasocostrittrici, l'effetto è determinato
dal predominare delle une o delle
altre.
Trombi
I trombosani stimolano una eccessiva
produzione
di
piastrine,
predisponendo i vasi ad una eccessiva
aggregazione e vasocostrizione. Le
prostacicline prodotte dall'endotelio
vascolare inibiscono il processo.
Reni
Prodotte dalla parte midollare del
surrene aumentano il flusso del
sangue, l'escrezione di acqua e di sali.
Sintesi proteica
Regolano la sintesi del muscolo
scheletrico. Le PGF2 provocano
catabolismo, mentre le PGF2-alfa
stimolano l'anabolismo.
Adipogenesi
La formazione degli adipociti è inibita
dalle PGF2-alfa.
livello locale di PGF2 e PGF2-alfa. Le prime
aumentano la degradazione muscolare, le seconde
la sintesi di nuovo tessuto. L'ipertrofia infatti è
prodotta usualmente da un moderato catabolismo e
dal successivo incremento della sintesi proteica. Le
prostaglandine in questione creano appunto queste
condizioni. Il meccanismo coinvolge le proteine G
che,
incassate
nella
membrana
cellulare,
incrementano la produzione di ciclo-ossigenasi,
l'enzima che forma le prostaglandine a partire
dall'acido arachidonico. Va ricordato come la
modulazione della sintesi muscolare avvenga
sostanzialmente a due livelli, la cosiddetta fase
breve
e la fase lunga. Nella fase breve
l'alterazione del ritmo di sintesi avviene grazie
all'aumento dei ribosomi e dei fattori eucariotici di
inizia zione (eIFs), già dopo pochi minuti dallo
stimolo scatenante. La fase lunga si attua con la
proliferazione dei nuclei cellulari e coinvolge
ormoni e fattori di crescita (GH, IGF-1) che attivano
le cellule staminali. Occorrono fino a quindici giorni
perché questa fase si concluda. Riguardo alla fase
breve, il ruolo delle PGF2-alfa è ipotizzato in base
alla loro influenza sui flussi di calcio, sull'attività
del canale ionico della membrana plasmatica e sui
nucleotidi. Sono tutti fattori fondamentali per lo
sviluppo di nuovo tessuto muscolare. Nella fase
lunga le PGF2-alfa sono potenti induttrici della
proliferazione cellulare e dei nuclei che le cellule
contengono. Si tratta di un'azione fondamentale
perché per svilupparsi rapidamente le fibre devono
produrre molto mRNA, un processo a carico del
nucleo cellulare. Quindi più nuclei ci sono, più
mRNA viene prodotto.
CORRELAZIONI
DELLE
PGF2-alfa
CON
IL
SISTEMA ORMONALE E I NUTRIENTI.
Cortisolo Inibisce la produzione di PGs bloccando
la fosfolipasi A2 (l'enzima che mette a disposizione
l'acido
arachidonico)
e
la
ciclo-ossigenasi
(converte l'acido arachidonico in prostaglandine).
Insulina Stimola la sintesi proteica e la fosfolipasi.
Questo determina un incremento delle PGF2-alfa
ma al tempo stesso sopprime la produzione di
GLUT4 il principale transporter del glucosio nella
cellula muscolare.
Acidi grassi Gli acidi grassi omega-3 (olii di pesce,
olio di lino) diminuiscono la produzione di
prostaglandine. Gli acidi grassi omega-6 (olii di
granoturco e di oliva) ne aumentano viceversa la
produzione.
SOMMINISTAZIONE AD
ANIMALI
Le PGF2-alfa sono state testate su un
gran numero di animali dalle
scimmie ai cavalli. Gli effetti
collaterali più frequenti sono
l'aumento
della
temperatura
corporea, vomito, diarrea, perdita di
coordinazione,
tachicardia
e
riduzione
della
pressione
sanguigna. Il prodotto non è tossico
ed ha una mezza vita di pochi
minuti. E' usato per favorire la
riproduzione.
REFERENCES
Bryan
Haycock
M.Sc.
CSCS
"PROSTAGLANDIN
PGF2-alfa"
Mesomorphosis.com, 2000
Farmaci anti infiammatori non steroidei Aspirina,
ipobrufen,
naproxene, inibiscono l'attività della
ciclo-ossigenasi e quindi la produzione di PGs. Si è
osservato tuttavia che l'uso di questi farmaci in
concomitanza con l'infusione esogena di PGF2-alfa
ne incrementa l'effetto anabolico.
IN CONCLUSIONE
Questa ricerca
evidenzia come la crescita
muscolare sia un meccanismo molto complesso e
ben lontano dall'essere pienamente esplorato.
Chiarisce
definitivamente
come
le
tensioni
muscolari intense fino alla degradazione del
tessuto siano stimolo indispensabile all'ipertrofia e
suggerisce come opportuni interventi nutrizionali,
aumento dei cibi ricchi di acidi grassi omega-6 (olio
d'oliva, olio di granoturco), riduzione degli omega3, aiutino ad incrementare il processo.
PGF2-alfa E IGF-1 INSIEME, IL MASSIMO PER LA
CRESCITA MUSCOLARE LOCALIZZATA.
Nel muscolo non allenato iniezioni locali di 0,9 1,9 microgr./Kgpc/giorno di IGF-1 equivalgono allo
stimolo dell'allenamento intenso. Aumenta l'area
trasversa della fibra muscolare, il deposito
proteico, il contenuto di DNA. Si tratta di risultati
ottenibili con dosaggi minimi, ma localizzati.
Aggiungere le PGF2-alfa accelera il processo
complementando come si è visto l'azione degli IGF1 con risultati maggiori. Ovviamente queste
tecniche non rimpiazzeranno mai l'allenamento,
necessario per stimolare comunque gli strati
profondi
della
muscolatura
scheletrica,
né
rimpiazzeranno
altri
agenti
anabolici,
ma
consentiranno il raggiungimento di nuovi livelli
muscolari. Un ulteriore, futura strategia sarà
sicuramente l'uso di composti che alterano
l'espressione del gene miostatina (GDF8), che
come ben sappiamo, inibisce nell'adulto la crescita
muscolare.
GC