1 SCHEDA PROGETTO PER L`IMPIEGO DI VOLONTARI IN

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1 SCHEDA PROGETTO PER L`IMPIEGO DI VOLONTARI IN
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1)ENTE PROPONENTE IL PROGETTO: Arci Servizio Civile Nazionale
Informazioni aggiuntive per i cittadini:
Sede centrale:
Indirizzo: Via Monti di Pietralata 16, 00157 Roma
Tel: 0641734392 Fax 0641796224
Email: [email protected]
Sito Internet: www.arciserviziocivile.it
Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Arci Servizio Civile Napoli
Indirizzo: Via Gabriele Jannelli 23, 80128 NAPOLI
Tel: 081.0100258
Email: [email protected]
Sito Internet: https://www.facebook.com/pages/Arci-Servizio-CivileNapoli/336505763160861?fref=ts
Responsabile dell’Associazione locale dell’ente accreditato: Armando Grassitelli
Responsabile informazione e selezione dell’Associazione Locale: Armando Grassitelli
2) CODICE DI ACCREDITAMENTO: NZ00345
3) ALBO E CLASSE DI ISCRIZIONE: Albo Nazionale – Ente di I classe
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) TITOLO DEL PROGETTO: Il cerchio della vita con l’Auser
5) SETTORE ED AREA DI INTERVENTO DEL PROGETTO CON RELATIVA CODIFICA:
Settore: Assistenza
Area di intervento: Anziani
Codifica: A01
6) DESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE E/O SETTORIALE ENTRO IL QUALE SI
REALIZZA IL PROGETTO CON RIFERIMENTO A SITUAZIONI DEFINITE, RAPPRESENTATE
MEDIANTE INDICATORI MISURABILI; IDENTIFICAZIONE DEI DESTINATARI E DEI BENEFICIARI DEL PROGETTO:
6.1 Breve descrizione della situazione di contesto territoriale e di area di intervento con relativi indicatori rispetto alla situazione di partenza:
6.1.1 Il territorio
Il territorio del Comune di Napoli si estende su una superficie territoriale di kmq 117,30 con una
popolazione residente di 962.003 abitanti (dati ISTAT censimento 2011), pari ad oltre un sesto
dell’intera popolazione regionale e quasi un terzo di quella della sua provincia. Pur mantenendo un
profilo demografico sensibilmente più giovane rispetto alle altre grandi aree urbane italiane, anche
la città di Napoli è interessata da un progressivo processo d’invecchiamento della popolazione per
effetto congiunto della riduzione della natalità e soprattutto per l’allungamento dell’aspettativa di
vita media. La popolazione anziana ultrasessantacinquenne della città di Napoli rappresenta il
15,59% del totale con una incidenza, all’interno di questa fascia, del 60,88% della componente
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 1
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) femminile. Il processo d’invecchiamento, tuttavia, non riguarda in maniera omogenea tutto il territorio comunale, c’è una netta differenza tra la zona centrale della città e quella periferica. Gli anziani
hanno un peso maggiore nella parte interna di Napoli, nelle municipalità 1 e 2 e nell’area che in
questi decenni ha perso tantissimi residenti. In gran parte dei quartieri che ricadono nel centro,
l’incidenza dei residenti con più di 65 anni è maggiore rispetto a quella del resto della città. In particolare al Vomero per ogni 100 residenti il 21,8% sono ultrasessantacinquenni. In questo quartiere
l’indice di vecchiaia raggiunge il suo valore massimo, 171, un livello quasi doppio di quello cittadino, ciò perché alla maggiore incidenza delle classi d’età anziane corrisponde una diminuzione del
peso delle classi d’età relative ai minori. Altri quartieri che presentano un’incidenza di anziani più
elevata sono: Arenella (21,8%), Chiaia (20,24%), Posillipo (19,46%), San Giuseppe (19,44%), Porto (19,05%), Fuorigrotta (18,90%). In queste zone, oltre ad un elevato valore dell’indice di vecchiaia, si rileva anche una più alta incidenza di famiglie costituite da soli anziani. Sono queste le
aree della città dove gli elevati costi delle abitazioni rendono più difficile l’insediamento di nuove
coppie. Infatti il peso degli anziani diminuisce fortemente in periferia: nella municipalità 8 solo il
10,97% della popolazione residente è costituito da ultrasessantacinquenni, nella municipalità 9
l’11,02% (dati Profilo di Comunità del Comune di Napoli 2010-2012).
Nel vasto territorio del capoluogo partenopeo l’offerta di servizi socio-assistenziali del pubblico e
del privato nei confronti delle persone anziane è indiscutibilmente presente, ma spesso non particolarmente efficiente e capillare nella sua azione di intervento.
Nello specifico si distinguono i seguenti servizi offerti dal servizio pubblico in collaborazione, in alcuni casi, con strutture del terzo settore:
• Assistenza domiciliare: Viene elargita ad anziani ultrasessantenni con ridotta autonomia e privi
di adeguato sostegno familiare. E’ presente una graduatoria di accesso al servizio definita sulla
base dei seguenti requisiti: età, condizione familiare, stato di salute, reddito. In realtà il servizio copre, come indica il Profilo di Comunità 2005-2007 redatto dal Comune di Napoli, le esigenze di solo 394 anziani residenti ed è previsto un contributo da parte degli utenti sulla base delle condizioni
di reddito.
• Centri Polifunzionali: I destinatari di questi centri sono le persone anziane della città di Napoli
con più di 60 anni. Si tratta di luoghi di aggregazione dove gli anziani possono partecipare ad attività di socializzazione e ricreazione. Sono solo 4 i centri attivi nella città.
• Minialloggi: Si tratta di soluzioni abitative destinate ad anziani soli e autosufficienti con più di 65
anni, coppie di anziani in condizioni di disagio socio-ambientale o anziani e coppie di anziani con
figli disabili. Anche in questo caso è prevista una graduatoria per l’accesso definita sulla base dei
criteri precedentemente indicati.
• Case di riposto e cronicari: Si tratta di strutture che ospitano persone con più di 65 anni in gravi
condizioni di salute o senza fissa dimora. Secondo i dati del Profilo di Comunità, gli anziani che
usufruiscono di tali servizi sono circa 500.
Nonostante gli sforzi compiuti dal Comune, con la collaborazione degli attori del no-profit locale,
appare evidente che l’offerta di servizi pur se indubbiamente valida in termini di contenuti, appare
fortemente insufficiente nel garantire il soddisfacimento delle esigenze della popolazione residente
over 65.
6.1.2 Settore di intervento
La domanda che esprimono gli anziani è riconducibile a una esigenza di fondo comune a gran parte della popolazione di Napoli: la sicurezza. Naturalmente questa categoria generalissima che si
sostanzia di tre esigenze fondamentali, reddito, salute e sicurezza fisica, si articola in subcategorie
che, per i soggetti deboli oggetto della nostra attenzione, assumono rilevanza assoluta. Il bisogno
più rilevante, tuttavia, che esprimono gli anziani, particolarmente quelli soli e tra essi le donne che
ne costituiscono la maggioranza, è costituito dalla esigenza di cura di una vera e propria malattia
sociale che si sta aggravando di anno in anno: la solitudine, che procura danni anche fisici. La
sensazione di abbandono, più spesso la consapevolezza di solitudine, l’esigenza di calore umano,
di affettività, di sapere che per qualcuno si esiste, se risolti o quanto meno attenuati, costituiscono
elementi di allontanamento di crisi depressive, producono maggiore attaccamento alla vita, allontanano il rischio di istituzionalizzazione con significativa riduzione della pressione sui servizi di welfare (particolarmente su quelli sanitari). Politiche di assistenza domiciliare leggera come il progetto
“Il cerchio della vita con l’Auser” possono prevenire patologie e disagio sociale portando ad un arArci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 2
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) ricchimento delle relazioni sociali e ad un dialogo intergenerazionale di cui la nostra società ha un
enorme bisogno.
6.1.3
Dati di contesto, in relazione al settore di intervento indicato
Alcuni indicatori, tratti dai dati Istat e dal Profilo di Comunità 2010-2012 redatto dal Comune di Napoli, possono aiutare a delineare il quadro complessivo del contesto operativo di riferimento.
Distribuzione per età della popolazione over 65 residente a Napoli
Classi di età
v.a.
%
65 -79
124.415
76,5
80 - 94
37.053
22,8
95 e più
1.073
0,7
162.541
100 Totale
La tabella su riportata mostra che la popolazione residente a Napoli è relativamente giovane, considerando che quasi 8 anziani su 10 nella metropoli non hanno ancora compiuto 80 anni. Nella
maggior parte dei casi essi vivono soli o comunque con altre persone della stessa età.
Famiglie con persone anziane
Tipologia di famiglia
v.a.
%
Famiglie con anziani e altri
componenti più giovani
18.788
16
Famiglie con due anziani soli
59.842
51
Famiglie costituite da un anziano solo
38.791
33
118.421
100
Totale
I dati riportati in tabella mostrano l’esistenza di una condizione significativa. La metà delle famiglie
con anziani a Napoli è costituita da nuclei con due anziani soli, e ben il 33% è invece formata da
un anziano che vive del tutto solo, senza nessun altro componente.
Si tratta di indicazioni chiare rispetto alla realtà vissuta dagli anziani residenti nel capoluogo partenopeo, indicazioni che assumono ancora più valore se vengono associate alle informazioni relative
alla vita quotidiana di tali persone.
Generalmente, infatti, le loro condizioni socio-economiche li pongono nella fascia delle povertà, data la forte incidenza di pensionati al minimo o di titolari di pensioni o assegni
sociali.
Aggrava il contesto, prevalentemente nella fascia di età degli ultrasettantacinquenni, l’incidenza
della non autosufficienza (percentualmente aderente alle statistiche nazionali) e, soprattutto, della
limitata autosufficienza e comunque della scarsa o inesistente capacità di mobilità al di fuori della
propria abitazione che tocca circa il 30% dei soggetti, portatori di patologie complesse. Quando
queste caratteristiche si ritrovano in soggetti che vivono soli, in vecchi edifici del centro storico o
della periferia privi di ascensore (a Napoli oltre il 40%), la sopravvivenza nel proprio domicilio diviene drammaticamente difficile e spesso, talvolta dai diretti interessati, sorge la domanda di istituzionalizzazione. A tale domanda, cui pure le istituzioni sono in grado di offrire risposta molto parziale, è possibile, in gran parte dei casi offrire alternativa. I servizi sanitari, pur se non completaArci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 3
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) mente soddisfacenti, se adeguatamente sollecitati, garantiscono sia sul piano dell’emergenza, sia
su quello della cura, risposte minimamente accettabili.
Rimangono del tutto insufficienti le risposte alle piccole o grandi esigenze della vita quotidiana,
all’abbattimento della barriera dell’isolamento, alla esigenza di sicurezza, all’utilizzo di tutte le possibili opportunità.
L’impegno dell’amministrazione comunale, carente di risorse umane e finanziarie, è integrato dalle
attività di una rete associativa territoriale che, tuttavia, non riesce a coprire la domanda di aiuto,
quando pure ne viene raggiunta.
Gli anziani spesso, infatti, non riescono a utilizzare le pur scarse opportunità di servizi offerti da
strutture pubbliche o dal volontariato o perché non ne hanno conoscenza o perché sono impossibilitati ad accedervi. Tale situazione è tipica proprio delle fasce più deboli e si identifica nella maggior
parte dei casi con anziani di età avanzata, poveri, analfabeti o di livello culturale molto basso,
relazionalmente isolati e spesso scarsamente dotati di familiarità persino con l’apparecchio telefonico.
6.2 Criticità e/o bisogni relativi agli indicatori riportati al 6.1
CRITICITA’/BISOGNI
SOLITUDINE/ISOLAMENTO
Il bisogno più rilevante che esprimono gli anziani, soprattutto quelli soli, nella città di Napoli è costituito dall’esigenza di cura di una
vera e propria malattia: la solitudine che procura anche danni fisici.
MANCANZA DI SICUREZZA
La domanda che esprimono gli anziani è riconducibile a una esigenza di fondo comune
a gran parte della popolazione residente nella città di Napoli: la sicurezza. Gli anziani
esprimono un bisogno di assistenza per sopperire a esigenze quotidiane sia materiali
(spesa, pagamento bollette, ritiro farmaci,
ecc.) che immateriali (andare in chiesa, in
luoghi di socializzazione, incontrare il parente
o l’amico, ecc.) per vivere in modo accettabile la permanenza nel proprio domicilio.
INDICATORI MISURABILI
Numero degli anziani presi in carico
Numero di incontri di socializzazione
Numero di anziani sottratti alla istituzionalizzazione
Numero di interventi domiciliari dei volontari in servizio
civile
Numero di utenti bisognosi di assistenza sociale ed economica segnalati ai servizi sociali
Numero di interventi domiciliari dei volontari in servizio
civile
Numero di reti istituzionali, parentali e/amicali attivate
e/o rafforzate
Numero di anziani sottratti a situazioni di violenza/sfruttamento
Numero di richieste di interventi domiciliari per sviluppare rapporti di solidarietà e scambio con le generazioni
più giovani
6.3 Individuazione dei destinatari ed i beneficiari del progetto:
6.3.1 destinatari diretti
I destinatari diretti dell’intervento sono i soggetti ultrasessantacinquenni del capoluogo napoletano
e tra essi, in modo particolare, i soggetti che vivono soli e i nuclei familiari composti da soli anziani.
L’intervento, tuttavia, si concentra in modo particolare verso gli ultrasettantacinquenni soli.
6.3.2 beneficiari indiretti
La comunità partenopea ed in particolare le famiglie dei beneficiari predetti, beneficeranno del progetto. Il primo risultato dell’azione progettuale, infatti, è costituito dall’attenuazione della pressione
dei soggetti interessati sulla complessiva struttura di welfare. Si attenua infatti la richiesta di aiuto
quotidiano rivolto ai servizi sociali territoriali e si riduce la richiesta di intervento sanitario che trova
spesso fonte nella sensazione di insicurezza derivante dall’isolamento. Ulteriori beneficiari indiretti
sono i caregivers che, se presenti, sono caricati di un eccesso psicologico di responsabilità che è
difficilmente sopportabile quando non è accompagnato da una relazione parentale stretta.
6.4. Indicazione su altri attori e soggetti presenti ed operanti nel settore e sul territorio
Sul territorio sono certamente presenti i servizi istituzionali pubblici troppo spesso non sufficienti,
per risorse umane e finanziarie, a fornire la risposta adeguata alla domanda continuamente crescente. Forniscono un contributo di presenza spesso le istituzioni religiose e in particolare la CariArci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 4
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) tas. Il volontariato laico rivolto a tali soggetti è generalmente debole, frammentato e scarsamente
efficace anche per la mancanza di sostegno da parte delle istituzioni pubbliche. E’ generalmente
presente ed efficace, sia pure con limiti quantitativi spesso inaccettabili per carenza di impegno
finanziario pubblico, la cooperazione sociale che esercita la propria attività rivolgendosi a soggetti
non autosufficienti. Resiste ancora in molte parti della città un tessuto di buon vicinato che è in
molti casi determinante per scongiurare la drammatizzazione di molte situazioni.
6.5 Soggetto attuatore ed eventuali partners
L’Auser è una associazione di volontariato e di promozione sociale, tesa a valorizzare gli anziani e
a far crescere il loro ruolo attivo nella società. Nata nel 1989 si propone di contrastare ogni forma
di esclusione sociale, migliorare la qualità della vita, diffondere la cultura e la pratica della
solidarietà perché ogni età abbia un valore e ogni persona un suo progetto di vita attraverso cui
diventare una risorsa per sé e per gli altri. Non a caso la Carta dei valori dell’Associazione pone
come suo primo valore obiettivo lo sviluppo con particolare riferimento alle persone anziane e ai
rapporti intergenerazionali del volontariato, delle attività di promozione sociale, dell’educazione
degli adulti. L’azione dell’Auser è rivolta all’assistenza delle persone anziane cercando di fornire un
supporto al fine di valorizzare i lori saperi e peculiarità, facendoli sentire “vivi” ed importanti tasselli
all’interno della vita sociale della città napoletana. Le attività che realizzeremo costituiranno un
supporto alle reti dei servizi professionali nell’attività di aiuto “leggero” e a bassa soglia e saranno
tese ad assicurare alle persone anziane in condizioni di fragilità, solitudine e isolamento, di vivere
in un tessuto sociale caratterizzato da solidarietà, compagnia e sostegno.
L’Auser Campania, con l’Auser Napoli Centro e l’Auser Ponticelli, ormai dal 1992 ha assunto un
ruolo centrale nell’offerta di servizi di solidarietà e sostegno alla popolazione residente nel capoluogo campano. Nel corso del proprio lavoro è riuscita a raggiungere, negli ultimi due anni,
un’utenza costituita da circa 1000 unità (di cui circa 540 in situazione di grave disagio economico
e/o sociale e/o sanitario), di cui 430 segnalate per la prima volta ai servizi sociali, compatibile con il
proprio organico e con le innumerevoli attività previste. A tali assistiti, spesso con servizio di assistenza domiciliare, si aggiungono poi i contatti quotidiani di sostegno raggiunti tramite il Filo
d’Argento. Le attività svolte dall’Associazione nel settore attualmente sono per lo più tese a sostenere e difendere la domiciliarità dei propri utenti erogando servizi che rendono concretamente
praticabile il diritto dell’anziano a rimanere nell’ambiente, non solo fisico, in cui ha vissuto la propria
vita di relazione. L’idea centrale è che gli anziani hanno diritto di usufruire dell’opportunità di rimanere nel proprio contesto che comprende non soltanto la casa ma anche il piccolo universo relazionale che la circonda. Casa ed ambiente circostante costituiscono il legame indissolubile con la
storia individuale e collettiva, con l’esperienza, con la memoria, con la cultura individuale e di
gruppo sociale. L’utilizzo del “proprio” spazio di vita si traduce in uno stare al mondo con la propria
identità, unica ed irripetibile, che verrebbe smarrita in uno spazio anonimo, sia esso ospedale, sia
casa di riposo. Il rapporto con lo spazio per tutti è importante, ma per le persone anziane è determinante, perché costituisce un punto di riferimento essenziale, smarrito il quale incomincia un declino psicofisico inarrestabile.
I servizi attualmente offerti sono tesi, dunque, a difendere concretamente tali principi, e si identificano in due aree di intervento specifico:
 Filo d’Argento: E' il telefono della solidarietà amico degli anziani che offre compagnia e
aiuto concreto per affrontare meglio la vita di ogni giorno. E' dotato di un Numero Verde
Nazionale 800-995988, gratuito senza scatto alla risposta, attivo tutti i giorni dell'anno, festivi compresi, dalle 8 alle 20. Il suo scopo è chiaramente quello di offrire la possibilità di
non sentirsi soli nella propria casa, offrendo compagnia, aiuto e sostegno a coloro che
chiamando, mostrano di essere in condizioni di isolamento. In realtà, rappresenta anche lo
strumento tramite il quale è possibile individuare i casi più difficili da segnalare eventualmente ai servizi assistenziali pubblici competenti.
 Assistenza Domiciliare: l’Auser offre un aiuto concreto alle persone anziane che lo richiedono, impiegando i propri giovani volontari nello svolgimento di attività di supporto e
sostegno di cui tali persone necessitano. Si tratta, nello specifico, dello svolgimento di
mansioni ordinarie della quotidianità, quali spesa, acquisto di farmaci, risoluzione di pratiche burocratiche o anche semplice compagnia.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 5
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Attraverso questi servizi l’Auser offre il proprio contributo al miglioramento della condizione di vita
degli anziani residenti. E al fine di potenziare la propria attività, di arricchire i propri servizi, e contemporaneamente creare un’occasione di ulteriore scambio solidale tra generazioni diverse che
l’Associazione propone tale progetto di servizio civile.
6.5.1 Il soggetto attuatore ha realizzato nel Servizio Civile Nazionale le seguenti attività:
Ed è proprio per continuare la sua azione verso il compimento di questi obiettivi nel territorio di sua
competenza che l’Auser Campania nell’ambito del Servizio Civile Nazionale, ha realizzato i seguenti progetti:
1. “Voglio vivere a casa mia” (2005-2006);
2. “Voglio vivere a casa mia 2” (2006-2007);
3. “Voglio vivere a casa mia 3” (2007-2008);
4. “Cento strade per la Legalità” (2007-2008);
5. “C’è qualcuno con te 2008” (2008- 2009);
6. “C’è qualcuno con te 2009” (2009- 2010).
Attività rivolte nello specifico alle persone anziane, con un percorso fatto di interventi concreti e di
sostegno costante alla popolazione over 65 in condizione di bisogno. Intensificando il potenziamento della propria offerta di servizi, favorendo contemporaneamente l’incontro intergenerazionale, tra giovani e anziani da vivere come espressione di solidarietà, manifestazione di aiuto e di reciproca comprensione. Il tutto in un contesto, come quello del capoluogo partenopeo, dove la promozione di iniziative simili assume un’importanza notevole, date le difficili condizioni di vita proprie
della popolazione ultrasessantacinquenne residente, spesso caratterizzata da profondo isolamento
e gravi difficoltà economiche.
6.5.2 I soggetti partners
La ULTEN - Università Libera per la Tutte le Età di Napoli e provincia – è un’associazione iscritta
all’albo nazionale della promozione sociale. E’ impegnata nel campo dell’Educazione Permanente,
con attività di aggregazione, di orientamento e di promozione culturale dirette alle persone di tutte
le età e, più specificamente, alle persone anziane. Nella sperimentazione della cultura come solidarietà e spazio di aggregazione culturale, la ULTEN ha verificato quanto le modalità
dell’apprendimento non formale siano le più adatte a sostenere la domanda debole e che la cura
dell’apprendimento permanente è cura dello sviluppo umano, condizione e strumento di liberazione democratica. Risorsa strategica della ULTEN, sono il volontariato, la professionalità e la competenza di tanti collaboratori che hanno assicurato impegno consapevole, competente e volontario
con grande disponibilità.
L’IRES Campania Formazione e Ricerca, con sede a Napoli, è un’associazione culturale senza
scopo di lucro che svolge, dal 1996, attività di ricerca sui processi di trasformazione dell’economia,
del territorio, del lavoro, delle relazioni industriali, dei soggetti sociali e sindacali. Svolge attività di
orientamento e formazione avvalendosi di collaborazioni e consulenze di Enti, Università, altri Istituti e qualificate professionalità per la realizzazione dei suoi scopi statutari; ciò consente di lavorare su tematiche diverse mantenendo un elevato livello qualitativo. Ires Campania Formazione &
Ricerca ha in corso una Convenzione di tirocinio di formazione e di orientamento per laureandi e
neolaureati con l’Università degli Studi di Napoli Federico II, con la Seconda Università degli Studi
di Napoli, con l’Università degli Studi di Napoli l’Orientale e con l’ISVE Istituto di Studi per lo Sviluppo Economico e accoglie presso la sua sede laureandi e neolaureati per lo svolgimento di tirocini e stages. Ires Campania Formazione & Ricerca è riconosciuta dalla Regione Campania, con
decreto dirigenziale n. 734 del 9/05/2001, come Associazione di rilevanza regionale ed iscritta all'Albo Regionale delle Istituzioni.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 6
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) 7) OBIETTIVI DEL PROGETTO:
L’associazione AUSER Campania ha come mission il miglioramento della qualità della vita degli anziani residenti nel comune di Napoli
7.1 Gli obiettivi di cambiamento generati dalle criticità e bisogni indicati nel 6.2:
SEDE
TUTTE
E TRE
LE
SEDI
OPERATIVE
DEL
PROGETTO
CONTESTO TERRITORIALE CRITICITA’/BISOGNI
NAPOLI CITTA’
SOLITUDINE e ISOLAMENTO
NAPOLI PERIFERIA
(QUARTIERE PONTICELLI,
Il bisogno più rilevante che
SEDE DELLA SEDE PERIesprimono gli anziani, soFERICA AUSER PONTICEL- prattutto quelli soli, nella
LI VIA PEPE)
città di Napoli è costituito
dall’esigenza di cura di una
vera e propria malattia: la
solitudine che procura anche danni fisici.
OBIETTIVI
Sostegno alla domiciliarità
Vivere in autonomia nel proprio alloggio è l'aspirazione principale della quasi totalità delle persone anziane. Un desiderio che rimane intatto anche quando si rimane soli.
Queste persone, però, anche in
ragione dell'affievolirsi delle relazioni familiari, rischiano di vivere in
solitudine gran parte del loro tempo,
esposte, tra l'altro, a non pochi pericoli anche all'interno delle mura
domestiche. E in più con la difficoltà
di compiere tutte quelle commissioni e attività proprie della vita quotidiana, che vanno dal semplice acquisto di medicinale, alla possibilità
di cucinare senza alcun incidente.
L’Auser offre, dunque, ad alcuni
degli anziani soli, la possibilità di
vivere serenamente nel proprio domicilio, aiutandoli nello svolgimento
di tutte le commissioni proprie della
vita ordinaria.
TUTTE
E TRE
LE SEDI
OPERATIVE
DEL
PROGETTO
NAPOLI CITTA’
Lotta alle condizioni di esclusione
sociale o di potenziale esclusione
degli anziani
La condizione di isolamento vissuta
da molti anziani nella città, spesso
si accompagna a condizioni di forte
disagio economico e sociale.
L’Auser, attraverso l’utilizzo di tutti i
canali possibili, servizi comunali,
medici di famiglia, istituzioni religiose, farmacie, segnalazioni di qualsiasi provenienza, cerca di intervenire in tali contesti segnalando a
sua volta la difficile realtà ai servizi
comunali che possono attivarsi con
l’elargizione del Reddito di Cittadinanza o con assegni sociali.
NAPOLI PERIFERIA
(QUARTIERE PONTICELLI,
SEDE DELLA SEDE PERIFERICA AUSER PONTICELLI VIA PEPE)
MANCANZA DI SICUREZZA
La domanda che esprimono
gli anziani è riconducibile a
una esigenza di fondo comune a gran parte della popolazione residente nella
città di Napoli: la sicurezza.
Gli anziani esprimono un
bisogno di assistenza per
sopperire a esigenze quotidiane sia materiali (spesa,
pagamento bollette, ritiro
farmaci, ecc.) che immateriali (andare in chiesa, in
luoghi di socializzazione,
incontrare il parente o
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 7
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) l’amico, ecc.) per vivere in
modo accettabile la permanenza nel proprio domicilio.
Rafforzare la cultura e la pratica
della solidarietà verso gli anziani
valorizzando i rapporti intergenerazionali.
La lunga esperienza dell’AUSER,
maturata in anni di rapporti con gli
anziani, ha sempre prodotto i risultati migliori, in termini di miglioramento della qualità della vita, quando c’è stata la possibilità di accostare giovani motivati a persone relazionalmente non autosufficienti.
7.2 Gli obiettivi sopra indicati con gli indicatori del 6.2 alla conclusione del progetto
(SI INTENDANO DATI COMPLESSIVI PER TUTTE E TRE LE SEDI DEL PROGETTO)
OBIETTIVO
Sostegno alla domiciliarità
Lotta alle condizioni di esclusione
sociale o di potenziale esclusione
degli anziani
Rafforzare la cultura e la pratica
della solidarietà verso gli anziani
valorizzando i rapporti intergenerazionali
INDICATORI
Numero degli anziani presi in carico –1300
Numero di incontri di socializzazione - 40
Numero di anziani sottratti alla istituzionalizzazione- 72
Numero di utenti raggiunti con brochure informative - 130
Numero di utenti bisognosi di assistenza sociale ed economica segnalati ai servizi sociali – 120
Numero di reti istituzionali, parentali e/amicali attivate e/o rafforzate-34
Numero di anziani sottratti a situazioni di violenza/sfruttamento - 12
Numero di anziani che accedono ai servizi territoriali - 900
Numero di richieste di interventi domiciliari per sviluppare rapporti di
solidarietà e scambio con le generazioni più giovani - 500
7.3 Il confronto fra situazione di partenza e obiettivi di arrivo
(SI INTENDANO DATI COMPLESSIVI PER TUTTE E TRE LE SEDI DEL PROGETTO)
INDICATORI
Numero utenti presi in carico
Numero segnalazioni ai servizi sociali
Numero di utenti raggiunti con brochure informative
Numero di anziani che accedono ai servizi territoriali
Numero anziani sottratti alla istituzionalizzazione
Numero di anziani sottratti a situazioni di violenza/sfruttamento
Numero di reti istituzionali, parentali o amicali costituite/rafforzate
Numero di richieste di interventi domiciliari
Numero di incontri di socializzazione
ex ANTE
1300
120
130
900
72
12
34
500
40
Ex POST
1600
180
200
1050
90
18
50
850
100
7.4 Obiettivi rivolti ai volontari:
- formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 34) e al Manifesto ASC 2007;
- apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla
acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro;
- fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio-culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile;
- crescita individuale dei partecipanti attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale;
- fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività in ambito non-profit e di supporto
informatico;
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 8
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) - crescita individuale dei partecipanti attraverso lo sviluppo di una consapevole integrazione ed
interazione con il sistema sociale:
•
autostima,
•
capacità organizzativa,
•
capacità relazionali,
•
capacità di operare in gruppo,
•
confronto,
•
conoscenza approfondita delle realtà territoriali,
•
forme di auto imprenditorialità
8 DESCRIZIONE DEL PROGETTO E TIPOLOGIA DELL’INTERVENTO CHE DEFINISCA IN MODO PUNTUALE LE ATTIVITÀ PREVISTE DAL PROGETTO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO
A QUELLE DEI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE, NONCHÉ LE RISORSE UMANE
DAL PUNTO DI VISTA SIA QUALITATIVO CHE QUANTITATIVO:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Descrizione dell’ideazione e delle azioni precedenti l’avvio del progetto:
L’ente proponente valuta positivamente l’esperienza maturata dal 2005 al 2011 nella realizzazione
di progetti di Servizio Civile e valuta la possibilità di proporre un nuovo progetto di servizio civile
pertanto, riunisce l'equipe progettuale per definire:
 una ricognizione sul territorio per registrare la situazione di partenza, utile a individuare i
punti critici e i bisogni emergenti
 gli obiettivi da raggiungere con tale progetto di SCN
 il numero dei ragazzi in SCN necessari per la tipologia di progetto (box 9).
 verifica se attuare o meno la somministrazione dei servizi (vitto/vitto-alloggio box 10/12)
 le risorse umane ed economiche da destinare (box 16/box 24)
 le azioni da intraprendere (box 8)
 le attività da sviluppare
 Il programma di formazione generale e specifica (box 30/35 – box 36/42)
 la metodologia di verifica (box 21)
 la definizione dell'equipe che insieme al progettista dovrà elaborare e seguire il progetto.
 si sono verificate le eventuali partnership con soggetti interessati alla realizzazione del progetto
Alla luce dei dati e delle necessità di cui sopra si è stesa la bozza progettuale sulla scia delle attività svolte dall’Ente, poiché si vuole dare continuità ad un percorso già avviato e ben collaudato. Il
progetto viene inviato ad Arci Servizio Civile Nazionale che lo inoltrerà entro i termini previsti all'UNSC.
Azioni di supporto al Progetto
Le azioni di supporto al progetto prevedono i seguenti momenti:
a) ACCOGLIENZA E FORMAZIONE GENERALE
Durante il primo mese, i volontari del servizio civile nazionale entreranno in contatto con la realtà
organizzativa dell’ente in cui svolgeranno le loro attività.
In particolare, il personale dell’Ente attuatore illustra ai volontari i luoghi, gli uffici e gli eventuali laboratori educativi presenti, nonché il piano di organizzazione dei ruoli professionali. Lo scopo, chiaramente, è garantire massima ospitalità a coloro che si apprestano a dedicare un anno della loro
vita al volontariato. Non solo, tale presentazione, è altresì utile affinché i ragazzi possano conoscere le iniziative formative che l’ente ha promosso in passato, ed indirizzarsi ad operare per il presente ed il futuro. Inoltre viene fornita la formazione generale, in modo tale da poter cominciare ad operare coerentemente secondo i principi del Servizio Civile Nazionale. La formazione generale sarà realizzata entro i primi 6 mesi di servizio dei volontari; i suoi contenuti sono riportati nello specifico Box 33.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 9
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) b) FORMAZIONE SPECIFICA
La formazione specifica è un momento di fondamentale importanza per la preparazione dei volontari alle attività progettuali. L’obiettivo è difatti quello di sensibilizzare i volontari, trasferirgli le conoscenze inerenti al settore di intervento, ai contenuti e alle modalità di svolgimento degli interventi
del progetto di SCN. I volontari hanno così la possibilità di studiare i vari contesti operativi, apprendere le tecniche e le metodologie proprie dell’Ente attuatore, imparare ad utilizzare i software e le
attrezzature necessarie, visionare tutto il materiale didattico. L’Auser sarà supportata in questa fase dal partner Ires Campania Formazione e Ricerca.
I contenuti e le modalità della formazione specifica sono riportati nei box 30, 40 e 41.
c) INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE.
Per dare maggiore visibilità e conoscenza delle azioni che si andranno a realizzare con i volontari
in servizio civile, l’ente partner Ires Campania Formazione e Ricerca supporterà il progetto promuovendolo tra la cittadinanza attraverso i propri canali di comunicazione.
d) MONITORAGGIO E VERIFICA FINALE
Per valutare il percorso effettuato sono previsti momenti di verifica in itinere e alla conclusione del
progetto. Ciò avverrà mediante l’utilizzo di schede, questionari e colloqui. Si effettuerà così una
costante verifica del grado di soddisfazione dei volontari in SCN, delle abilità e competenze acquisite durante e alla fine dell’espletamento delle attività previste dal progetto. L’Auser sarà supportata in questa fase dal partner Ires Campania Formazione e Ricerca.
Azioni specifiche del progetto
Le tre sedi di attuazione operando sul proprio territorio di competenza con le stesse attività
associative, svolgeranno coordinandosi le stesse azioni e le stesse attività progettuali al
fine di raggiungere i tre obiettivi indicati dal progetto:
Obiettivo 1.1 Sostegno alla domiciliarità
Azione 1.1.1 Attuazione del programma formativo specifico per i volontari in servizio civile
Attività 1.1.1.1 Durante il primo mese, di accoglienza e formazione, i volontari in
servizio civile saranno presentati a tutti gli altri volontari AUSER presenti sul territorio cittadino, saranno quindi impegnati nel percorso formativo previsto sì da far loro acquisire le competenze di
base indispensabili, la conoscenza dei servizi presenti sul territorio, la conoscenza delle problematiche relative agli anziani, le forme della comunicazione, le modalità di costruzione della relazione
di aiuto, le tecniche di animazione. La struttura AUSER Campania, coinvolgendo direttamente gli
operatori in servizio civile, produrrà comunicazioni verso gli Enti impegnati istituzionalmente sui
problemi dell’età anziana, ne cercherà il rapporto diretto, chiederà, sia agli uffici centrali, sia a quelli periferici, incontri diretti ad implementare le strategie di intervento.
Azione 1.1.2 Presa in carico dei nuovi soggetti e formulazione dei piani di intervento ad hoc
Attività 1.1.2.1 Già a partire dal secondo mese di attività dei volontari in S.C. sarà
dato avvio operativo ai gruppi di volontari AUSER collocati nelle zone della città caratterizzate dal
maggior addensamento statistico di anziani in rapporto alla popolazione generale o nelle zone della periferia e del centro storico caratterizzate da presenza rilevante di anziani in condizioni di disagio economico e sociale: Vomero-Arenella, S.Giovanni –Barra-Ponticelli, Centro storico e Centro
Antico. Le attività si svolgeranno concretamente secondo le seguenti fasi metodologiche:
a) presa in carico e formulazione del piano di intervento che sarà calibrato con riferimento alle caratteristiche sociali e culturali dell’anziano, alla sua condizione igienicosanitaria, alle sue condizioni economiche, alla sua situazione relazionale;
b) attuazione del piano di intervento in 3 fasi operative successive che mirino:
- alla eliminazione di situazioni di eventuale pericolo e alla riduzione del danno;
- al recupero di un minimo di relazionalità anche attraverso l’attivazione di reti
amicali o parentali;
- alla costruzione di un sistema di supporto materiale e psicologico adeguato alle
condizioni del soggetto.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 10
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Le fasi di attuazione del piano individuale di intervento sono ovviamente graduate in base al livello
di gravità della situazione.
Azione 1.1.3 Socializzazione degli assistiti presso la sede operativa della ULTEN
Attività 1.1.3.1 Auser Campania, con il supporto della sua Università della Terza
Età, produrrà azioni periodiche di incontro tra gli anziani in grado di muoversi dal proprio domicilio,
promuovendone la partecipazione ad incontri di socializzazione di carattere conviviale. L’azione
sarà agevolata dalla disponibilità di un mezzo di trasporto, fornito di autista, messo a disposizione
dall’Auser. Tutte le fasi dell’intervento prevedono sempre l’accesso al domicilio dell’assistito
Obiettivo 1.2 Lotta alle condizioni di esclusione sociale o di potenziale esclusione degli anziani
Azione 1.2.1 Individuazione dei nuovi soggetti bisognosi dell’intervento istituzionale
Attività 1.2.1.1 Individuazione dei nuovi soggetti bisognosi dell’intervento
istituzionale in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli
(Direzione Servizio Contrasto alla Povertà e Rete delle Emergenze Sociali e Direzione del Servizio
Politiche per l’Inclusione Sociale). Saranno utilizzate tutte le fonti di informazione,
dall’associazionismo al vicinato, ai medici di famiglia, alle farmacie.
Azione 1.2.2 Costruzione e/o rafforzamento della rete associativa e istituzionale
Attività 1.2.2.2 A partire già dal secondo mese e via nei mesi successivi saranno
attivati, in modo programmato e correlato alle esigenze che emergeranno, i contatti con i servizi
sociali degli uffici decentrati, con le organizzazioni socialmente impegnate, con le organizzazioni
del terzo settore che offrono servizi per gli anziani, con gli Enti di Patronato. L’obiettivo sarà quello
di rafforzare la rete con le realtà associative del territorio per realizzare un servizio capillare e diffuso capace di costruire soluzioni efficaci ai problemi degli anziani a rischio di esclusione offrendo
interventi possibilmente integrati e coordinati con i diversi soggetti in campo
Obiettivo 1.3 Rafforzare la cultura e la pratica della solidarietà verso gli anziani valorizzando i rapporti intergenerazionali
Azione 1.3.1 Costruzione delle relazioni di aiuto
Attività 1.3.1.1 Nella predisposizione dei piani di aiuto, saranno potenziati gli interventi di compagnia domiciliare a favore di persone anziane che soffrono di solitudine. L’incontro e
lo scambio tra giovani e anziani attiverà una nuova pratica di solidarietà tra le generazioni tesa alla
costruzione di un rapporto di fiducia che stimolerà le risorse residue dell’anziano e l’autostima di
entrambi.
Azione 1.3.2 Valutazione nel tempo del livello di efficacia dell’azione
Attività 1.3.2.2 Nell’ultimo mese di attività, contestualmente alle attività ordinarie,
saranno attivate giornate di confronto e di valutazione interne agli operatori, ai loro coordinatori e
agli altri volontari dell’AUSER. Saranno altresì ricercate tutte le possibili occasioni di confronto con
gli operatori pubblici o del privato sociale coinvolti nelle iniziative al fine di una valutazione finale
oggettiva degli esiti del progetto, anche alla luce di eventuali ipotesi di dare ulteriore continuità
all’iniziativa. Auser Campania sarà supportata in quest’attività dal partner Ires Campania Formazione e Ricerca.
Cronogramma
mesi
Azioni
Ideazione sviluppo e avvio
Obiettivo 1.1
Azione 1.1.1
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
X
x
x
x
x
x
x
x
x
x
X
12
x
X
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 11
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Attività 1.1.1.1
X
Azione 1.1.2
Attività 1.1.2.1
x
X
x
X
Azione 1.1.3
Attività 1.1.3.1
Obiettivo 1.2
x
x
x
x
x
x
x
X
x
x
x
x
x
x
x
X
x
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x
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x x
x
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X
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x
x
x
x
X
x
X
x
x
x
x
x
x
x
X
x
X
Azione 1.2.1
Attività 1.2.1.1
Azione 1.2.2
Attività 1.2.2.2
Obiettivo 1.3
Azione 1.3.1
Attività 1.3.1.1
Azione 1.3.2
X
X
Attività 1.3.2.2
X
Azioni trasversali per il SCN
Accoglienza dei volontari in SCN
X
Formazione Specifica
X
x
x
Formazione Generale
X
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Informazione e sensibilizzazione
Inserimento dei volontari in SCN
Monitoraggio
X
x
x
x
x
x
x
Azioni trasversali:
Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 29/34) a quella specifica,
(box 35/41), al monitoraggio (box 21 e 42), verranno inserite anche altre attività che permetteranno
ai partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi certificate attraverso l’Ente ASVI (box 28).
I volontari del SCN saranno altresì coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal
progetto (box 17). Il complesso di tutte le attività previste dal progetto aiuteranno infine i giovani a
realizzare la finalità di “contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei
giovani” indicata all’articolo 1 della legge 64/2001 che ha istituito il Servizio Civile Nazionale.
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
Attività del progetto
Professionalità
Ruolo nell’attività
Attività 1.1.1.1 Accoglienza Dirigenti di Terzo Settore Docenti
e formazione specifica dei esperti di problematiche
volontari in servizio civile con sociali relative agli anArci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) Numero
6
12
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) il supporto dell’Ires Campania Formazione e Ricerca
Attività 1.2.2.2 Presa in carico, formulazione e attuazione dei piani di intervento
ziani
Attività 1.1.3.1 Attività di
socializzazione dell’utenza
con il supporto dell’ Università della Terza Età (ULTEN).
Attività 1.2.1.1 Individuazione dei nuovi soggetti bisognosi dell’intervento istituzionale
Attività 1.2.2.2 Attivazione
delle reti associative, istituzionali, amicali e parentali.
Psicologi e animatori
sociali
Olp e operatori sociali
presenti nelle strutture
Auser
Accompagnamento e coordi20
namento dell’azione dei volon- (compresi i 3 olp)
tari in servizio civile nella formulazione dei piani di intervento
Aggregazione, orientamento e
12
promozione culturale
dell’utenza
Dirigenti Auser e Assistenti sociali
Supporto ai volontari in servizio civile nelle relazioni con le
istituzioni e l’utenza
10
Operatori di rete delle
strutture Auser
Informazione e supporto ai
volontari in servizio civile
nell’attivazione delle reti territoriali
Supporto ai volontari in servizio civile nella costruzione delle relazioni di aiuto con
l’utenza
Supporto nel confronto finale
dell’attività svolta tra dirigenti
Auser, Olp e volontari in servizio civile
6
Attività 1.3.1.1 Predisposi- Sociologi
zione dei piani di aiuto a favore di persone anziane che
soffrono di solitudine.
Attività 1.3.2.2 Valutazione Facilitatore
finale oggettiva degli esiti del
progetto con il supporto
dell’Ires Campania Formazione e Ricerca
3
1
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Le tre sedi di attuazione operando sul proprio territorio di competenza con le stesse attività
associative, si coordineranno in relazione alle azioni descritte nel precedente punto 8.1 ed i
volontari in SCN saranno tutti impegnati nelle seguenti attività con il ruolo descritto:
Azioni
Azione 1.1.1 Attuazione
del programma formativo specifico per i volontari in servizio civile con
il supporto dell’ente partner
Ires
Campania
Formazione e Ricerca
Azione 1.1.2 Presa in
carico dei nuovi soggetti
e formulazione dei piani
di intervento ad hoc
Attività
Attività 1.1.1.1 Durante il percorso
formativo, i volontari saranno impegnati ad acquisire le competenze di base indispensabili, la conoscenza dei servizi presenti sul
territorio, la conoscenza delle problematiche relative agli anziani, le
forme della comunicazione, le modalità di costruzione della relazione
di aiuto, le tecniche di animazione.
Lo staff formativo di Auser Campania potrà avvalersi delle professionalità che metterà a disposizione il partner Ires Campania Formazione e Ricercail.
Attività 1.2.2.2 a) Presa in carico
e formulazione del piano di intervento che sarà calibrato con riferimento alle caratteristiche sociali e
culturali dell’anziano, alla sua condizione igienico-sanitaria, alle sue
condizioni economiche, alla sua
situazione relazionale;
b) Attuazione del piano di interven-
Ruolo
I volontari in servizio civile, destinatari
dell’azione, apprenderanno la conoscenza
dei servizi presenti sul territorio, la conoscenza delle problematiche degli anziani avendo a
disposizione casi di studio di utenti già in carico all’associazione
I volontari in servizio civile, con il supporto
dell’Olp e dei volontari già presenti in associazione, svolgeranno concretamente il ruolo
di operatori sociali iniziando a formulare i piani di presa in carico dell’utenza, valutando le
condizioni igienico-sanitarie ed economicosociali dell’utenza. Attueranno il piano di intervento mirando all’eliminazione di situazioni
di eventuale pericolo e alla riduzione del dan-
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 13
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Azione 1.1.3 Socializzazione degli assistiti
presso i locali dell’Ente
partner (Ulten)
Azione 1.2.1 Individuazione dei nuovi soggetti
bisognosi
dell’intervento istituzionale
Azione 1.2.2 Costruzione e/o rafforzamento
della rete associativa e
istituzionale
Azione 1.3.1 Costru-
to in 3 fasi operative successive
che mirino: - alla eliminazione di
situazioni di eventuale pericolo e
alla riduzione del danno;
- al recupero di un minimo di relazionalità
anche
attraverso
l’attivazione di reti amicali o parentali;
- alla costruzione di un sistema di
supporto materiale e psicologico
adeguato alle condizioni del soggetto.
no, al recupero di un minimo di relazionalità
anche attraverso l’attivazione di reti amicali o
parentali e alla costruzione di un sistema di
supporto materiale e psicologico adeguato
alle condizioni del soggetto.
Attività 1.1.3.1 Auser Campania,
con il supporto della sua Università
della Terza Età, produrrà azioni
periodiche di incontro tra gli anziani in grado di muoversi dal proprio
domicilio, promuovendone la partecipazione ad incontri di socializzazione di carattere conviviale.
L’azione sarà agevolata dalla disponibilità di un mezzo di trasporto
fornito di autista e messo a disposizione dall’associazione. Tutte le
fasi
dell’intervento
prevedono
sempre l’accesso al domicilio
dell’assistito.
Attività 1.2.1.1 Individuazione dei
nuovi
soggetti
bisognosi
dell’intervento istituzionale in collaborazione con l’Assessorato alle
Politiche Sociali del Comune di
Napoli (Direzione Servizio Contrasto alla Povertà e Rete delle Emergenze Sociali e Direzione del
Servizio Politiche per l’Inclusione
Sociale). Saranno utilizzate tutte le
fonti
di
informazione,
dall’associazionismo al vicinato, ai
medici di famiglia, alle farmacie.
Attività 1.2.2.2 Attivazione, in modo programmato e correlato alle
esigenze che emergeranno, dei
contatti con i servizi sociali degli
uffici decentrati, con le organizzazioni socialmente impegnate, con
le organizzazioni del terzo settore
che offrono servizi per gli anziani,
con gli Enti di Patronato.
L’obiettivo sarà quello di rafforzare
la rete con le realtà associative del
territorio per realizzare un servizio
capillare e diffuso capace di costruire soluzioni efficaci ai problemi
degli anziani a rischio di esclusione offrendo interventi possibilmente integrati e coordinati con i diversi soggetti in campo
I volontari in servizio civile, avranno un ruolo
di “Animatori”. Animeranno i gruppi di anziani
presso la sede operativa dell’Ulten, solleciteranno allo scambio e alla promozione della
comunicazione
I volontari in servizio civile svolgeranno un
ruolo di ricerca e rapporto con gli Enti Locali
e utilizzeranno tutte le fonti informative possibili messe a disposizione dall’associazione
I volontari in servizio civile, in modo programmato e in base alle esigenze emerse,
attiveranno i dovuti rapporti con gli Enti locali
e con le realtà associative del territorio che
offrono servizi per gli anziani. In ogni modo,
forniranno interventi agli utenti possibilmente
integrati e coordinati con i diversi soggetti in
campo.
Attività 1.3.1.1 Nella predisposi- I volontari in servizio civile negli interventi di
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 14
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) zione delle relazioni di
aiuto
zione dei piani di aiuto, saranno compagnia domiciliare stimoleranno le risorse
potenziati gli interventi di compa- residue dell’utenza attraverso la costruzione
gnia domiciliare a favore di perso- di un rapporto di fiducia.
ne anziane che soffrono di solitudine. L’incontro e lo scambio tra
giovani e anziani attiverà una nuova pratica di solidarietà tra le generazioni tesa alla costruzione di un
rapporto di fiducia che stimolerà le
risorse residue dell’anziano e
l’autostima di entrambi.
Azione 1.3.2 Valutazione nel tempo del livello
di efficacia dell’azione
con il supporto dell’ente
partner Ires Campania
Formazione e Ricerca
Attività 1.3.2.2 Saranno attivate
giornate di confronto e di valutazione interne agli operatori, ai loro
coordinatori e agli altri volontari
dell’AUSER. Saranno altresì ricercate tutte le possibili occasioni di
confronto con gli operatori pubblici
o del privato sociale coinvolti nelle
iniziative al fine di una valutazione
finale oggettiva degli esiti del progetto, anche alla luce di eventuali
ipotesi di dare ulteriore continuità
all’iniziativa . Il tutto con il supporto
dell’esperienza in questo campo
dell’Ires Campania Formazione e
Ricerca.
I volontari in servizio civile si confronteranno
con gli operatori interni ed esterni
all’associazione per valutare positività e criticità del percorso attuato. Redigeranno un
“Diario di bordo” dell’attività svolta.
Infine i volontari selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza
delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato a realizzare gli obiettivi di cui al box 7 attraverso specifiche attività individuali e collettive. In particolare questa loro partecipazione è funzionale alla realizzazione dell’obiettivo indicato al box 7,
sezione “obiettivi dei volontari” che viene qui riportato:
- formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007;
- apprendimento delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di
capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del
progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro;
- partecipazione alle attività di promozione e sensibilizzazione al servizio civile nazionale di cui al
successivo box 17.
9) NUMERO DEI VOLONTARI DA IMPIEGARE NEL PROGETTO: 10
10) NUMERO POSTI CON VITTO E ALLOGGIO: 0
11) NUMERO POSTI SENZA VITTO E ALLOGGIO: 10
12) NUMERO POSTI CON SOLO VITTO: 0
13) NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI, OVVERO MONTE ORE ANNUO: 1400
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 15
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) 14) GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI (MINIMO 5, MASSIMO 6): 5
15) EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO:
Le giornate di formazione potrebbero essere svolte anche nelle giornate del sabato. I volontari in
scn osserveranno l’orario di apertura della sede che è 8.00 - 20.00. L’attività dei volontari, che si
muoveranno sempre con mezzi pubblici, si svolgerà prevalentemente sul territorio. Le sedi di assegnazione, vero e proprio punto di coordinamento, costituiranno in ogni caso, quotidianamente la
base operativa e elaborativa delle azioni, il punto di partenza dell’attività.
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE
16) SEDE/I DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO, OPERATORI LOCALI DI PROGETTO E RESPONSABILI LOCALI DI ENTE ACCREDITATO:
Allegato 01
17) EVENTUALI ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE DEL SERVIZIO CIVILE
NAZIONALE:
Complessivamente, le/i volontarie/i del SCN saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 25 ore ciascuno, come di seguito articolato.
I volontari del SCN partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente
coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale che l’Ente intende attuare almeno tramite incontri presso:
- associazioni, precipuamente giovanili con cui la sede Arci Servizio Civile locale organizza
attività di informazione e promozione
- luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri aggregativi,
etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività istituzionale.
Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali i volontari in SCN
potranno fornire informazioni sul Servizio Civile Nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale.
Inoltre un giorno al mese, nei 6 mesi centrali del progetto, presso la sede di attuazione o presso la
sede locale di Arci Servizio Civile, i volontari in SCN saranno direttamente coinvolti nell’attività degli sportelli informativi sul servizio civile, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che da
anni forniscono informazioni e promuovono il SCN nel territorio, per complessive 16 ore.
Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove i volontari
del SCN prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta) le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene.
L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che
tende a coinvolgere attivamente i volontari in SCN e si esplica in 3 differenti fasi:
- informazione sulle opportunità di servizio civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel
periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale)
- sensibilizzazione alla pratica del SCN (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i
“luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette)
- diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione
dei giovani in SCN alle attività promozionali dell’associazione)
Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul
sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà diffuso materiale informativo preso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate, con particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio.
La sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali,
regionali e nazionali presenti nel proprio territorio. L’Auser pubblicizzerà il progetto attraverso dèArci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 16
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) pliants e affissioni di manifesti su tutto il territorio, in tutti i suoi circoli territoriali sul sito
www.ausercampania.it e attraverso i canali di comunicazione dell’Ires Campania Formazione e
Ricerca.
18) CRITERI E MODALITÀ DI SELEZIONE DEI VOLONTARI:
Ricorso a sistema selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del SCN descritto
nel modello: - Mod. S/REC/SEL: Sistema di Reclutamento e Selezione
19) RICORSO A SISTEMI DI SELEZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO (EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO):
Si
20) PIANO DI MONITORAGGIO INTERNO PER LA VALUTAZIONE DELL’ANDAMENTO DELLE
ATTIVITÀ DEL PROGETTO:
Ricorso al sistema di monitoraggio e valutazione, depositato presso il Dipartimento della Gioventù
e del SCN descritto nel modello: Mod. S/MON: Sistema di monitoraggio e valutazione
21) RICORSO A SISTEMI DI MONITORAGGIO VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO
(EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL
SERVIZIO):
Si
22) EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI AI CANDITATI PER LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO OLTRE QUELLI RICHIESTI DALLA LEGGE 6 MARZO 2001, N. 64:
I candidati dovranno predisporre, come indicato negli allegati alla domanda di partecipazione, il
proprio curriculum vitae, con formati standardizzati tipo Modello europeo di Curriculum Vitae, evidenziando in esso eventuali pregresse esperienze nel settore. (http://europass.cedefop.europa.eu)
23) EVENTUALI RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE DESTINATE IN MODO SPECIFICO ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:
-
Sedi ed attrezzature specifiche (box 25)
Utenze dedicate
Materiali informativi
Pubblicizzazione SCN (box 17)
Formazione specifica-Materiali
Materiale di consumo finalizzati al progetto
Spese per abbonamenti trasporti urbani
TOTALE
€
€
€
€
€
€
€
€
7.800
3.000
1.700
800
1.200
4.200
4.800
23.500
24) EVENTUALI RETI A SOSTEGNO DEL PROGETTO (COPROMOTORI E/O PARTNERS):
Nominativo Copromotori e/o
Partner
ULTEN Insieme
C.F. 94158990633
IRES Campania Formazione e
Ricerca
Tipologia
(no profit, profit,
università)
Non profit
Non profit
Attività Sostenute
(in riferimento al punto 8.1)
Supporterà l’Auser Campania nell’attività 1.1.3.1
nella
realizzazione di azioni periodiche di incontro tra
gli anziani in grado di muoversi dal proprio domicilio, promuovendone la partecipazione ad incontri di socializzazione di carattere conviviale.
Supporterà l’Auser Campania nella promozione e
conoscenza del progetto tra la cittadinanza,
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) P.I. 07046520636
nell’attività di formazione specifica dei volontari
(attività 1.1.1.1.) e nelle fasi di monitoraggio e
valutazione del progetto (attività 1.3.2.2.)
25) RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI NECESSARIE PER L’ATTUAZIONE DEL PROGETTO:
I volontari in SCN saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale dell’ente, ed
avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e logistici presenti nelle sedi di attuazione. In
coerenza con gli obiettivi (box 7) e le modalità di attuazione (box 8) del progetto, si indicano di seguito le risorse tecniche e strumentali ritenute necessarie ed adeguate per l’attuazione del progetto
e fornite dal soggetto attuatore:
Obiettivo 1.1: Rafforzare il servizio di segnalazione di casi bisognosi di assistenza sociale ed economica al
comune.
Attività: Formazione - Rapporto con gli Enti Locali, individuazione e utilizzo di tutte le fonti informative
possibili
Risorsa
Adeguatezza con gli obiettivi in quanto finalizzata a:
Aula attrezzata: n. 1
Formazione volontari
Stanze attrezzate (scrivanie: n. 6,
computer collegati a internet: n. 3, fotocopiatrici)
Attività presso le sedi accreditate
Obiettivo 1.2: Potenziamento dell’azione dell’Auser attraverso l’aumento del numero degli utenti
Attività: Costruzione e rafforzamento delle reti Istituzionali, parentali e/o amicali - Socializzazione
Risorsa
Adeguatezza con gli obiettivi in quanto finalizzata a:
Telefoni/fax: n. 6
Garantire la comunicazione con l’utenza e le Istituzioni
Automezzi (in dotazione ai dirigenti): n.
3
Automezzo attrezzato per trasporto
disabili:1
Sede operativa della Ulten per la
socializzazione
Brochure informative e siti web di Auser e dell’Ires Campania Formazione e
Ricerca
Raggiungere rapidamente l’utenza e le sedi istituzionali
Per l’accompagnamento degli utenti a visite mediche e per
gli incontri di socializzazione.
Per informazione e sensibilizzazione utenza
Obiettivo 1.3: Rafforzare la cultura e la pratica della solidarietà verso gli anziani valorizzando i rapporti intergenerazionali
Attività: Costruzione delle relazioni di aiuto - Valutazione nel tempo del livello di efficacia dell’azione
Risorsa
Adeguatezza con gli obiettivi in quanto finalizzata a:
Telefoni/fax: n.4
Per intensificare la comunicazione con l’utenza che vive
Computer collegati a internet: n. 6
da sola
Aule attrezzate
Schede monitoraggio e valutazione
Diari di bordo
Per aggiornare le banche dati utenti e enti coinvolti nelle
relazioni di aiuto
Per giornate di confronto e di valutazione con i volontari
in servizio civile e i responsabili Auser sull’esito del progetto
Per conservare la memoria del servizio svolto
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) EVENTUALI CREDITI FORMATIVI RICONOSCIUTI:
L’Università Federico II di Napoli, giusto articolo 6 del Regolamento del Senato Accademico ha
riconosciuto a due volontarie partecipanti al progetto di servizio civile Auser “Voglio vivere a casa
mia 2 e 3” il tirocinio di un anno previsto dal loro corso di laurea in Scienze Sociali, all’interno
dell’anno di servizio civile svolto
27) EVENTUALI TIROCINI RICONOSCIUTI:
28) COMPETENZE E PROFESSIONALITÀ ACQUISIBILI DAI VOLONTARI DURANTE
L’ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO, CERTIFICABILI E VALIDI AI FINI DEL CURRICULUM VITAE:
La certificazione delle competenze per i giovani partecipanti al progetto verrà rilasciata, su richiesta degli interessati, da ASVI - School for Management S.r.l. (P. Iva 10587661009)
FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI
29) SEDE DI REALIZZAZIONE:
La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente da Arci Servizio Civile Nazionale, attraverso il proprio staff nazionale di formazione, con svolgimento nel territorio di realizzazione
del progetto.
30) MODALITÀ DI ATTUAZIONE:
In proprio presso l’ente con formatori dello staff nazionale con mobilità sull’intero territorio nazionale con esperienza pluriennale dichiarata all’atto dell’accreditamento attraverso i modelli:
- Mod. FORM
- Mod. S/FORM
31) RICORSO A SISTEMI DI FORMAZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO ED
EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL
SERVIZIO:
Si
32) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE:
I corsi di formazione tenuti dalla nostra associazione prevedono:
 lezioni frontali - LF (lezioni formali con metodo espositivo, proiezione di video, proiezione e
discussione di power point, letture di materiali, lezioni interattive con coinvolgimento diretto dei
partecipanti tramite metodo interrogativo…). La lezione frontale è utilizzata per non meno del
30% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia di lezione frontale si possono prevedere sino a 28 partecipanti in aula.
 dinamiche non formali – DNF- (giochi di ruolo, di cooperazione, di simulazione, di socializzazione e di valutazione, training, lavori di gruppo, ricerche ed elaborazioni progettuali). Le dinamiche non formali sono utilizzate per non meno del 40% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia non formale si possono prevedere sino a 25 partecipanti in aula.
 formazione a distanza - F.A.D. - (Il percorso consiste in moduli conclusi da un apposito test
di verifica, allocati su piattaforma e-learning dedicata,con contenuti video, audio, forum e simili,
letture, dispense, strumenti collaborativi).
33) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE:
La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 1 della
legge 64/2001: la formazione civica, sociale culturale e professionale dei volontari.
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all’ interpretazione dei fenomeni storici e sociali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di formazione si
intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività in ambito no-profit.
I contenuti della formazione generale, in coerenza con le “Linee guida per la formazione generale
dei giovani in servizio civile nazionale”, (Decreto 160/2013 del Dipartimento Gioventù e SCN del
13/07/2013) prevedono:
“Valori e identità del SCN”
L’identità del gruppo in formazione e patto formativo
Dall’obiezione di coscienza al SCN
Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenta
La normativa vigente e la Carta di impegno etico
“La cittadinanza attiva”
La formazione civica
Le forme di cittadinanza
La protezione civile
La rappresentanza dei volontari nel servizio civile
“Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”
Presentazione dell’ente accreditato Arci Servizio Civile, finalità, struttura, soci, settori di intervento
Il lavoro per progetti
L’organizzazione del servizio civile e le sue figure
Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale
Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
34) DURATA:
La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e
ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni del Decreto 160
del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo ente erogherà
l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La
Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del
monte ore.
FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEI VOLONTARI
35) SEDE DI REALIZZAZIONE:
Presso sedi di attuazione di cui al punto 16
36) MODALITÀ DI ATTUAZIONE:
In proprio presso l’ente
37) NOMINATIVO/I E DATI ANAGRAFICI DEL/I FORMATORE/I:
Formatore A:
cognome e nome: CARUSO GIULIANA
nato il: 30/08/1940
luogo di nascita: Napoli
codice fiscale: CRSGLN40M70F839K
Formatore B:
cognome e nome:MINICHIELLO GIOVANNA
nato il:26/08/1966
luogo di nascita:GROTTAMINARDA (AV)
codice fiscale:MNCGNN66M66E206D
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 20
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Formatore C:
cognome e nome:NISITA ELEONORA
nato il: 20/03/1973
luogo di nascita:Napoli
codice fiscale: NSTLNR73C60L259S
38) COMPETENZE SPECIFICHE DEL/I FORMATORE/I:
In coerenza con i contenuti della formazione specifica, si indicano di seguito le competenze dei
singoli formatori ritenute adeguate al progetto:
Area di intervento: Conoscenze socio-amministrative della città di Napoli
Formatore A:
Titolo di Studio: Diploma
Ruolo ricoperto presso l’ente: formatore volontario
Esperienza nel settore: rapporto trentennale con gli Enti locali e le ASL della regione Campania;
presidente dal 1996 dell’associazione Auser Volontariato Napoli Centro Onlus.
Competenze nel settore: esperto di strutture amministrative pubbliche con particolare riferimento
alla gestione di politiche sociali e sanitarie
Area di intervento: Attività di natura socio-assistenziale
Formatore B: Minichiello Giovanna
Titolo di Studio: Laurea in Scienze Politiche
Ruolo ricoperto presso l’ente: Direttore generale
Esperienza nel settore: dal 1998 al 2004 vicepresidente dell’ULTEN Insieme (Università Libera per
Tutte le Età di Napoli e provincia); dal 2003 Direttore Auser Campania abilitato alla supervisione
delle attività e al coordinamento generale Auser, coordinatrice gruppi di lavoro e pubbliche relazioni con l’utenza; formatrice nei progetti di servizio civile negli anni tra il 2005 e il 2008; OLP nel
2007/2008
Competenze nel settore: organizzazione e strutturazione dei servizi rivolti all’assistenza degli anziani. Presa in carico dell’utenza, predisposizione dei piani di intervento individuali, valutazione e
monitoraggio delle attività, progettazione sociale di interventi rivolti ad anziani e grandi anziani.
Area di intervento: Socializzazione
Formatore C:
Titolo di Studio: Laurea in Sociologia
Ruolo ricoperto presso l’ente: formatore volontario
Esperienza nel settore: dal 2008 coordinatore del Filo d’Argento, servizio di telefonia sociale e
assistenza leggera agli anziani presso l’Auser Ponticelli con responsabilità organizzative e di supervisione dell’attività in generale.
Competenze nel settore: valutazione della caratteristiche psico-sociali dei soggetti, conoscenza
delle tecniche di coinvolgimento e di sollecitazione delle capacità residue in particolare dei soggetti
anziani.
39) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE:
Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza.
Le metodologie utilizzate saranno:
 Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche;
 Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazione di base;
 Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia
su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle
reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo”
 Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in
una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 21
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)  Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi.
40) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE:
Sezione 1
FORMAZIONE E INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DEI VOLONTARI
Arci Servizio Civile in ambito di formazione specifica e rispondendo al Decreto 160 del 19/07/2013
“Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” inserirà, nel computo del totale delle
ore da svolgere, due moduli per complessive 8 ore sulla “Formazione e informazione sui rischi
connessi all’impiego dei volontari nei progetti di SC”.
Nominativi, dati anagrafici e competenze specifiche dei formatori
Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI)
-Laurea in Geologia
-Abilitazione alla professione di Geologo;
-Manager dell'emergenza;
-Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96
e DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti, ricerche di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi, geologia ambientale;
-Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni;
-Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi
per enti esteri su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza),
che per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego di volontari in progetti di
SCN, DL 81 e sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore
e tutor della parte di formazione generale che ASC svolge in FAD (2007/2014);
-dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci
Servizio Civile;
-dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi
di impiego indicati nel progetto.
Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D)
-Diploma di maturità scientifica
-Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro;
-Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza.
-Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva;
-Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e sicurezza dei luoghi di lavoro e di SCN);
-Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013(coprogettista per i contenuti, test, della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014);
-Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile;
-Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile;
-dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi
di impiego indicati nel progetto.
MODULO A
Poichè le sedi di svolgimento dei progetti di SCN sono, come da disciplina dell’accreditamento,
conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SCN, si
reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti i volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro.
DURATA: 6 ore
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) CONTENUTI:
- Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza
- cos’e’,
- da cosa dipende,
- come può essere garantita,
- come si può lavorare in sicurezza
- Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione
- concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza)
- fattori di rischio
- sostanze pericolose
- dispositivi di protezione
- segnaletica di sicurezza
- riferimenti comportamentali
- gestione delle emergenze
- Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza
codice penale
codice civile
costituzione
statuto dei lavoratori
normativa costituzionale
D.L. n. 626/1994
D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche
Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica obbligatorio.
MODULO B:
Nell’ambito delle attività svolte dai volontari di cui al precedente box 8.3, si approfondiranno le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di frequentazione indicati al precedente
box16, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto 5.
DURATA: 2 ore
CONTENUTI:
Verranno trattati i seguenti temi relativi ai rischi connessi all’impiego di volontari in scn nel settore
assistenza, con particolare riguardo all’area di intervento indicata al box 5
Assistenza
 fattori di rischio connessi ad attività con anziani, minori, giovani, immigrati, profughi, detenuti in
misure alternative, disagio ed esclusione adulta e giovanili
 fattori di rischio connessi ad attività in carcere e/o con diversamente abili, attività motoria, pazienti invalidi, malati terminali, tossicodipendenti ed etilisti, dipendenze e devianze sociali.
 Focus sui contatti con l’utenza e cura alla persona
 modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni
 gestione delle situazioni di emergenza
 sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione
 segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali
 normativa di riferimento
Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di
potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza
… e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile di vita”, con
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box 8.3,
si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti:
Per il servizio in sede
Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui i volontari
si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti nelle sedi di
progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture
congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office, segretariato sociale, operazioni con videoterminale, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo
quanto indicato come possibilità al box 15
Per il servizio fuori sede urbano (outdoor)
Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani
(piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui i volontari si troveranno ad operare in
occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto,
utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti e disponibili in queste situazioni (quali
materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme
UE e al DL 81), per le attività indicate al box 8.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto
salvo quanto indicato come possibilità al box 15
Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con
l’OLP di progetto.
Sezione 2
ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FOMATIVO SPECIFICO PER I VOLONTARI IN SERVIZIO
CIVILE
Durante il percorso formativo, i volontari saranno impegnati ad acquisire le competenze di base
indispensabili, la conoscenza dei servizi presenti sul territorio, la conoscenza delle problematiche
relative agli anziani, le forme della comunicazione, le modalità di costruzione della relazione di aiuto, le tecniche di animazione attraverso i seguenti moduli specifici (Azione 1.1.1.):
MODULO A) Conoscenza socio-amministrativa della città:
1.1
il decentramento amministrativo: organi politici, uffici, servizi
1.1.1 Il Comune: Il Sindaco, la Giunta, il Consiglio Comunale (competenze) - 6 ore
1.1.2 Le municipalità: Il Presidente, gli Assessori, i Consigli (competenze) - 4 ore
1.1.3 L’Assessorato alle Politiche Sociali (competenze). Gli uffici e le attribuzioni. La programmazione sociale – 6 ore
1.1.4 L’organizzazione sanitaria: le ASL. Competenze, organizzazione territoriale - 4 ore
1.1.5 il concetto di rete sociale e la lettura del territorio. Sussidiarità orizzontale - 4 ore
MODULO B) Conoscenza delle persone:
2.1
il rapporto con l’altro – la relazione d’aiuto
2.1.1 L’intervento psicologico: gli strumenti di indagine e di rilevazione - Il colloquio – 6 ore
2.1.2 Conoscenza dell’altro: il counselling, l’interpretazione degli atteggiamenti, Le tecniche di comunicazione con l’anziano. La comunicazione empatica. La diagnosi psicologica– 6 ore
1.1.3 I metodi di intervento volti al sostegno psicologico. – 6 ore
1.1.4 Conoscenza dell’AUSER: la carta dei valori, il ruolo del volontariato, la rete AUSER, i servizi – 6 ore
MODULO C) Conoscenza delle persone:
3.1
i bisogni relazionali degli anziani: il rapporto umano e la qualità del legame di appartenenza
ad una comunità
3.1.1 i bisogni relazionali come chiave di entrata nella struttura complessa dei bisogni – 6 ore
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) 3.1.2
3.1.3
l’affettività e la sessualità nella terza età, la ripercussione dei bisogni sessuali e affettivi
sulla psicologia degli anziani, - 6 ore
la socializzazione – i gruppi di socializzazione – 6 ore
animazione dei gruppi – 6 ore
41) DURATA:
La durata complessiva della formazione specifica è di 72 ore, di cui 8 ore in Fad, con un piano
formativo di 12 giornate, anche questa è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli
effetti ai fini del monte ore. La formazione specifica , relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà erogata ai volontari entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto stesso.
ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE
42) MODALITÀ DI MONITORAGGIO DEL PIANO DI FORMAZIONE (GENERALE E SPECIFICA)
PREDISPOSTO:
Formazione Generale
Ricorso a sistema monitoraggio depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del SCN descritto nei modelli:
- Mod. S/MON
Formazione Specifica
Localmente il monitoraggio del piano di formazione specifica prevede:
- momenti di “restituzione” verbale immediatamente successivi all’esperienza di formazione e
follow-up con gli OLP
- note periodiche su quanto sperimentato durante i percorsi di formazione, redatti sulle schede pre-strutturate allegate al rilevamento mensile delle presenze dei volontari in SCN
Data 14 luglio 2014
Il Responsabile Legale dell’Ente/
Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’ente
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