Salvataggio interno? «Non abbiamo paura» BANCHE Dal 1
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Salvataggio interno? «Non abbiamo paura» BANCHE Dal 1
Estratto da pag. Sabato 02/01/2016 9 Direttore Responsabile Diffusione Testata Paolo Provenzi 38.000 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Salvataggio interno? «Non abbiamo paura» BANCHE Dal 1 gennaio vietato l'intervento statale nei fallimenti II territorio si organizza. La Bcc assicura: «Siamo già pronti» «Il ricorso a correntisti e risparmiatori si presenta soltanto se la banca va male» VARESE -(e.p.) «Il "baii in" non ci fa paura». Parola della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, che affronta così il cambiamento portato dall'anno nuovo. E cioè il salvataggio interno ("baii in" appunto), la norma per cui le banche in crisi non potranno più essere salvate dallo Stato ma dai correntisti (rischia però solo chi ha un conto in banca I "tesori" in cassaforte sono rating elevato dei prodotti finanziari venduti, solidità patrimoniale e un fondo di garanzia per gli obbligazionisti. «Sono i punti fermi con cui la Bcc si appresta ad affrontare il 2016», si legge in una nota. Una svolta che, alla luce di questi presupposti, non allarma il presidente Roberto Scazzosi: « Siamo tranquilli di fronte a questa novità normativa perché la prospettiva di un salvataggio da parte dei correntisti e dei risparmiatori si presenta soltanto se la banca va male, quindi se non produce reddito né tutela il risparmio: la nostra Bcc, nel 2015, ha tutti gli indici delle attività caratteristi______ che di una banca in positivo e impronta la UILCA propria politica alla sana e prudente gestione. Con una delibera del 2004 ______ il Cda ha stabilito che la banca non avrebbe mai venduto prodotti finanziari complessi con rating inferiore a investment grade, e quindi nemmeno le obbligazioni subordinate. È una scelta precisa: preferiamo la tutela dei risparmiatori a una maggiore redditività della banca». Inoltre, dal 2008, quando ______ scoppiò lo scandalo dei derivati, la banca è impegnata in un'opera di educazione finanziaria per aiutare i risparmia —————— tori a orientarsi in un'offerta di prodotti che si è fatta sempre più complessa. Gli operatori evidenziano subito la relazione maggiore possibilità di guadagno-maggiori ri II sindacato varesino: «Grandi gruppi tutelati ma no alle pressioni commerciali» schi; elemento indispensabile per la valutazione che un cliente deve avere quando investe i propri soldi. Parametro di riferimento per valuta______ re la solidità di un istituto, il CETI della Bcc, vale il 16,67%. «Banca d'Italia ha richiesto per ogni specifico CETI riferisce il direttore generale Luca Barni-. Per la nostra banca ha stabilito l'8,5%: noi quasi lo doppiarne, mentre la media del sistema bancario troppo legate a tenitori minuscoli, come nel caso dei recenti fallimenti. Per i risparmiatori non vediamo incognite gravi: ci sono molti passaggi intermedi prima che vengano ______ intaccati i patrimoni privati. Certo, noi da tempo lanciamo l'allarme sulla pressione commerciale esercitata —————— dai vertici sui colleghi che propongono prodotti alla clientela. Ora gli istituti sono chiamati a un'ulteriore responsabilità per non perdere credibilità e fiducia». italiano vale il 12,1%. La nostra forte patrimonializzazione rappresenta un elemento di indubbia sicurezza per il risparmiatore». Da ultimo l'istituto di credito può contare sul fondo di garanzia per gli obbligazionisti che, in caso di baii in, copre un importo di lOSmila euro e che, aggiungendosi al fondo di garanzia dei depositanti, arriva a coprire 206mila euro complessivi; il doppio, quindi, di quello che garantisce il resto del sistema bancario. La novità non è poi così devastante per i correntisti, come spiega il segretario provinciale di Uilca, il sindacato del credito, Alberto Zonca: «La garanzia fino a lOOmila euro era attiva da anni ed è molto difficile che i grandi gruppi internazionali o le realtà più solide arrivino a questo punto. Sono più a rischio le banche locali, Pag. 1 Estratto da pag. Sabato 02/01/2016 9 Direttore Responsabile Diffusione Testata Paolo Provenzi 38.000 Rivoluzione chiamata "baii in" Rischi solo oltre i lOOmila euro ROMA - Con il 2016 entrano in vigore le nuove norme europee sul cosiddetto baii in (salvataggio interno). Le nuove regole impongono di gestire le crisi degli istituti di credito utilizzando risorse private. In altre parole lo Stato non potrà più intervenire direttamente nei fallimenti delle banche. Come per tutte le imprese private, in caso di crisi o di fallimento saranno i "propnetari", ovvero gli azionisti, i primi a pagare. Tutto il processo avviene sotto il controllo e l'indirizzo delle Autorità di Risoluzione (Bce e Banca d'Italia). La procedura di risoluzione aggredirà per primo il capitale degli azionisti, che vedranno azzerarsi il valore delle loro azioni. Solo se il loro contributo non è sufficiente sono chiamati a intervenire i titolari di altre categorie di strumenti finanziari. La prima categoria sono le azioni. Solo quando si sarà azzerato il loro valore e questo non sarà sufficiente, si passerà ai "titoli subordinati senza garanzia". Poi si passa ai crediti non garantiti. Gli ultimi ad essere aggrediti sono i conti correnti superiori ai 100.000 euro delle persone fisiche e delle piccole e medie imprese (per la parte eccedente ai 100.000 euro). Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress i— LA NUOVA NORMA Secondo i sindacati il cambiamento non sarà rischioso, visto che già prima esisteva la norma della garanzia dei depositi fino a lOOmila euro: sopra da sinistra, i dirigenti della Bcc, il direttore generale Luca Barni e il presidente Roberto Scazzosi UILCA Pag. 2