Il progetto del nuovo - Ordine degli Ingegneri di Napoli
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Il progetto del nuovo - Ordine degli Ingegneri di Napoli
prof. ing. Vincenzo Corrado Politecnico di Torino Il p progetto g del nuovo: p problematiche Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo Regole per il progetto energetico del nuovo - Legislazione energetica - Legge 10/1991 + decreti di attuazione - Decreto D t legislativo l i l ti 192/2005 - Decreto legislativo 311/2006 - Decreto legislativo 115/2008 - Legislazione regionale - Regolamenti g comunali - Normativa tecnica - Nuova normativa europea (UNI EN ISO 13790 e norme collegate) - Nuova normativa nazionale (UNI/TS 11300) Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo I requisiti energetici per una nuova costruzione (sistema edilizio) Sistema Involucro edilizio opaco Involucro edilizio trasparente Partizioni interne Requisito Parametro/ Prescrizione Isolamento termico Trasmittanza T itt termica Inerzia termica Massa superficiale Controllo della condensazione Pressione di vapore Isolamento termico Trasmittanza termica Controllo solare Obbligo di schermature esterne Isolamento termico Trasmittanza termica Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo I requisiti energetici per una nuova costruzione (sistema impiantistico) Sistema Climatizzazione invernale Parametro/ Prescrizione Requisito Efficienza dell’impianto p termico Rendimento g globale medio stagionale (ηg) - Generazione Efficienza di generazione Rendimento nominale del generatore (η100–η η30) - Distribuzione Riduzione delle perdite e accoppiamento con generazione ad alta efficienza Temperatura del fluido termovettore (θf,des) - Regolazione Riduzione delle perdite Regolazione di zona Produzione ACS Installazione collettori solari Qsol /Qh,W Produzione elettrica Installazione moduli fotovoltaici Potenza installata (Pel) Edificio impianto Prestazione energetica EPi Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo Requisito di isolamento termico Valori limite della trasmittanza termica al 2010 4 60 4,60 Tramitta anza termica [[W/m2K] 5 3,70 4 3,00 2,60 2,70 3 2,40 2,20 2,10 2,00 1,90 2 1,70 1,30 0,62 1 0,65 0,38 0 A 0,48 0,49 0,38 B 0,40 0,38 , C Zona climatica Chiusure trasparenti Vetri 0,33 Pareti verticali opache 0,33 0 32 0,32 Pavimenti 0,30 0,29 Coperture E F 0,36 0,36 0,42 0,32 D Coperture Pavimenti Pareti verticali opache Vetri Chiusure trasparenti 0,34 Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo Requisito di inerzia termica Esclusioni Espressione del requisito • Edifici adibiti ad attività sportive, industriali e artigianali • Zona climatica F • Località in cui l’irradianza media mensile sul piano orizzontale nell mese di massima i insolazione i l i sia i minore i di 290 W/ W/m2 • Massa superficiale delle pareti opache verticali, orizzontali o inclinate superiore a 230 kg/m2 oppure • Utilizzo alternativo di tecniche e materiali, anche innovativi, che permettano in modo equivalente di contenere le oscillazioni della temperatura p degli g ambienti in funzione dell’andamento dell’irraggiamento solare Come valutare l’equivalenza tra diverse tecniche e materiali? Uso della trasmittanza termica periodica (decreto applicativo art. 4 c.1 l a. l. a b del D.Lgs. D Lgs 192/2005) Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo Requisito di controllo solare Esclusioni • Edifici adibiti ad attività sportive, industriali e artigianali • Limitatamente a collegi, conventi, case di pena e caserme nel settore residenziale • Edifici Edifi i fino fi a 1000 m2 Espressione del requisito • Obbligo di sistemi schermanti esterni delle superfici vetrate NOTA Non si prendono in considerazione altri importanti fattori quali: - caratteristiche ottico solari delle superfici p vetrate;; - dimensione e orientamento delle superfici vetrate; - presenza di elementi ombreggianti. Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo Prescrizioni relative all’impianto termico Sottosistema di generazione a) Generatore a combustione - ηu,100 ≥ 90 + 2 log Pn (zone A,B,C) (Pn fino a 400 kW) - ηu,100 u 100 ≥ 93 + 2 log Pn (zone D,E,F) (Pn fino a 400 kW) oppure in deroga: - ηu,30 ≥ 85 + 3 log Pn per motivi di sicurezza , (es. sistema fumario di tipo collettivo ramificato) o per motivi tecnici o regolamenti locali. b) Pompa di calore elettrica - ηu,100 ≥ 90 + 3 log Pn (fattore di conversione: fel = 2,78) 2 78) Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo Prescrizioni relative all’impianto termico S tt i t Sottosistema di di distribuzione t ib i - Temperatura media del fluido termovettore in condizioni di progetto p g non superiore p a 60 °C Sottosistema di regolazione - Centralina di termoregolazione programmabile - pilotata da sonde di rilevamento della temperatura interna, - con programmazione i e regolazione l i d ll ttemperatura della t ambiente bi t su due livelli nell’arco delle 24 ore - Dispositivi modulanti di regolazione automatica della temperatura ambiente nei singoli locali/zone soggetti ad apporti gratuiti differenti dalle altre zone Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo Requisito di efficienza dell’impianto termico Il rendimento globale medio stagionale deve risultare non inferiore a: ηg,lim = 75 + 3 · log(Pn) con Pn ≤ 1000 kW Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo Utilizzo di fonti rinnovabili - Obbligo di utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia termica ed elettrica, - secondo modalità applicative , prescrizioni minime, caratteristiche tecniche e costruttive degli impianti di produzione che saranno definite nei decreti applicativi del D.Lgs. 192 a) Energia termica - L’impianto di produzione di energia termica deve coprire con fonti rinnovabili almeno il 50% del fabbisogno per la produzione di acqua calda sanitaria (20% nei centri storici). b) Energia elettrica - Obbligo d’installazione di impianti fotovoltaici. - Installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in modo da garantire una produzione non inferiore a 1 kW per ciascuna unità abitativa, compatibilmente con la realizzabilità tecnica dell’intervento dell intervento. Per i fabbricati industriali, industriali di estensione non inferiore a 100 metri quadrati, la produzione minima è di 5 kW. Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo Requisito di prestazione energetica Residenze individuali - 2010 140 S/V = 0,9 120 116,0 S/V = 0,8 S/V = 0,7 106,1 EPi,lim [kWh/m2anno o] 100 88 0 88,0 68,0 61,3 60 48,0 40 36,0 20 32,1 28,1 24,2 20,316,4 12,4 43,0 37,9 32,9 27 9 27,9 22,9 17,8 54,7 48,0 41,3 34,6 28,0 S/V = 0,5 72,6 76,5 S/V = 0,4 64,9 66,6 S/V = 0,3 57,1 56,7 49,4 41,7 46,8 34 0 34,0 21,3 12,8 8,5 0 600 900 1400 Gradi giorno S/V = 0,6 86,3 80,3 80 96,2 , 2100 3000 Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo S/V = 0,2 Requisito di prestazione energetica Edifici non residenziali e residenze collettive - 2010 40 S/V = 0,9 31,0 EPi,lim [[kWh/m3anno o] 30 S/V = 0,7 28,4 25,8 22,5 20 17,3 15 7 15,7 12,8 10 0 S/V = 0,8 8,2 7,3 6,4 5,5 4,7 3,8 2,9 2,0 600 11,5 10,2 8,9 75 7,5 6,2 4,9 14,1 12,5 10,8 9,2 9, 7,6 23,2 S/V = 0,5 20,7 18,8 17 0 17,0 15,1 20,5 S/V = 0,4 17 9 17,9 S/V = 0,3 03 13,3 11,4 12,7 15,3 96 9,6 6,0 3,6 900 1400 Gradi giorno S/V = 0,6 , 2100 3000 Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo S/V = 0,2 Requisito di prestazione energetica 2 alternative Limite dell’indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale Efficienza globale dell’impianto termico (limite ridotto di 10 punti percentuali) Isolamento termico dell’involucro (valori limite di trasmittanza aumentati t ti d dell 30%) se il rapporto tra superficie trasparente e superficie utile è inferiore a 0,18 Isolamento termico dell’involucro dell involucro Prescrizioni P i i i relative l ti all’impianto ll’i i t termico (sistemi di generazione, distribuzione e regolazione) Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo Come verificare l’assenza di condensazione - UNI EN ISO 13788. Prestazione igrotermica dei componenti e degli elementi per edilizia. edilizia Temperatura superficiale interna per evitare l'umidità superficiale p critica e condensazione interstiziale. Metodo di calcolo. Giugno 2003. - Condizioni interne - condizioni ambientali di progetto (se controllate) - temperatura interna pari a 20 °C e umidità relativa d l 65% ((negli del li altri lt i casi) i) Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo Come calcolare la trasmittanza termica di una parete - UNI EN ISO 6946. Componenti edilizi ed elementi per l’edilizia. Resistenza termica e trasmittanza t termica. i M Metodo t d di calcolo. l l L Luglio li 2008 2008. - Norme di supporto - UNI 10351 10351. M Materiali t i li da d costruzione. t i Conduttività C d tti ità termica e permeabilità al vapore. Marzo 1994. - UNI 10355. Murature e solai. Valori della resistenza termica e metodo di calcolo. Maggio 1994. - UNI EN 1745. Muratura e prodotti per muratura. Metodi per determinare i valori termici di progetto. progetto Aprile 2005. 2005 U= 1 n m s 1 1 + ∑ i +∑ Rj + hi j=1 λi j=1 he [W /(m 2 K )] Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo Come calcolare la trasmittanza termica di una finestra - UNI EN ISO 10077-1. Prestazione termica di finestre, porte e chiusure. Calcolo della trasmittanza t termica. i Parte P t 1: 1 Generalità. G lità Marzo M 2007 2007. 1 = telaio fisso 2 = telaio mobile 3 = vetrata Uw A U + ∑ A U + ∑l ψ ∑ = ∑A +∑A g g f f g Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo g f g Come calcolare i ponti termici - UNI EN ISO 10211. 10211 Ponti termici in edilizia edilizia. Flussi termici e temperature superficiali. Calcoli dettagliati. Luglio 2008. - specifiche per un modello geometrico tri-dimensionale e bidi dimensionale i l di ponte termico i per il calcolo l l dei d i flussi fl i termici i i (dispersioni termiche) e delle temperature superficiali minime (rischio di condensazione) - UNI EN ISO 14683. Ponti termici in edilizia. Coefficiente di trasmissione termica lineica. Metodi semplificati e valori di riferimento. Maggio gg 2008. Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo Come calcolare la trasmittanza termica da verificare - Ponte termico non corretto o correzione del ponte termico non prevista nella progettazione dell’involucro edilizio Acorrente ⋅ U corrente + L ⋅Ψ Um = Acorrente ¾ si calcola la trasmittanza termica della parete più ù ponte termico - Pareti verticali esterne con aree limitate di spessore ridotto (sottofinestre e altri componenti) ¾ si fa riferimento alla superficie totale di calcolo - Strutture orizzontali sul suolo ¾ sii fa f riferimento if i t all sistema i t struttura terreno N elementi U limite ≥ ∑ A ⋅U i i =1 N elementi i ∑A i =1 i H g = A ⋅ U + P ⋅ Ψg Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo Come verificare se il ponte termico è corretto - La parere fittizia è il tratto di parete esterna in corrispondenza del ponte termico. termico - Il ponte termico è corretto se la trasmittanza termica parete fittizia non supera p di oltre il 15% la della p trasmittanza termica della parete corrente: U pparete fittizia ≤ 1.15 ⋅ U corrente Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo Come verificare l’inerzia termica dell’involucro - UNI EN ISO SO 13786. 3 86 Prestazione termica dei d componenti per l’edilizia. Caratteristiche termiche dinamiche. Metodi di calcolo. Maggio 2008. - Parametri: - trasmittanza termica periodica - attenuazione, - sfasamento - capacità termica interna Più complessa è la valutazione in condizioni dinamiche di tecnologie particolari, come pareti ventilate, PCM … Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo Come calcolare il rendimento globale medio stagionale dell’impianto termico - UNI/TS 11300-2. Prestazioni energetiche degli edifici. Parte 2: Determinazione dell’energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda per usi igienico-sanitari. Maggio 2008. L’impianto impianto di riscaldamento è suddiviso in: -L 1) sottosistema di emissione 2) sottosistema di regolazione dell’emissione 3) sottosistema di distribuzione 4) sottosistema di accumulo 5) sottosistema di generazione Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo Come calcolare il rendimento globale medio stagionale dell’impianto termico - Sottosistema di emissione ¾Metodo tabellare - Sottosistema di regolazione dell’emissione ¾ Metodo tabellare - Sottosistema di distribuzione ¾ Metodo analitico - Sottosistema di accumulo ¾ Metodo analitico - Sottosistema di generazione ¾ Metodo tabellare o analitico Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo Come calcolare il fabbisogno di acqua calda sanitaria UNI/TS 11300-2. Prestazioni energetiche degli edifici. Parte 2: Determinazione dell’energia primaria i i ed deii rendimenti di ti per la l climatizzazione li ti i invernale e per la produzione di acqua calda per usi igienico igienico-sanitari sanitari. Maggio 2008 2008. Come dimensionare un sistema solare termico UNI 8477-2. Energia solare. Calcolo degli apporti per applicazioni in edilizia. Valutazione degli apportii ottenibili ibili mediante di sistemi i i attivi i i o passivi. i i Dicembre 1985. S à sostituita Sarà tit it d dalla ll UNI/TS 11300 11300-4 4 Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo Conclusioni (1/2) - Una situazione d’incertezza d incertezza e confusione regna tra progettisti, progettisti costruttori e utenti finali a causa di: - ritardo nell nell’emanazione emanazione dei decreti attuativi del D. Lgs. 192/05 e s.m.i. ed emanazione di taluni provvedimenti che indicano una “marcia indietro” rispetto agli obiettivi di efficienza energetica; - “clausola di cedevolezza”, che dà alle singole regioni la possibilità di recepire p p direttamente la Direttiva 2002/91/CE anche in maniera non coordinata. - proliferazione di software non sempre validati e tra loro coerenti. i - Inoltre, le attuali regole denotano una scarsa attenzione alla riduzione di consumi diversi da quelli di riscaldamento e alle tecnologie innovative (specialmente impiantistiche). Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo Conclusioni (2/2) La recente emanazione di un corposo insieme di norme tecniche che hanno modificato prassi consolidate, richiede comunque il tempo necessario per il dovuto aggiornamento dei professionisti. Cosa fare in q questo clima d’incertezza? 1. promuovere l’utilizzo della normativa tecnica quale elemento di unificazione e di applicazione dello stato d ll’ t dell’arte; 2. promuovere attività di confronto e validazione dei software; 3. promuovere iniziative di formazione e aggiornamento professionale sulle nuove tecnologie p g e sugli g strumenti e metodi di calcolo e valutazione. Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo