Un artista universale europeo

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Comunicato stampa
Approfondimento - Biografia di Henry van de Velde, precursore del Bauhaus
Un artista universale europeo
Nato nel 1863 ad Anversa, nelle Fiandre, Henry van de Velde studiò pittura prima nella
sua città, poi a Parigi. Ben presto, però, l'artista belga di origine fiamminga si dedicò
esclusivamente all'arte applicata, e con la sua opera esercitò un'influenza determinante
sull'architettura e il design in Europa. Van de Velde trascorse quasi venti anni della sua
vita in Germania, dove si possono ammirare numerosi suoi edifici e dove alla sua attività
artistica vengono frequentemente dedicate mostre.
Nel 1900 van de Velde si trasferì a Berlino per realizzare alcune opere che gli erano state
affidate da committenti tedeschi. Due anni più tardi venne chiamato a Weimar dal
granduca di Sassonia. Qui fondò il Kunstgewerbliches Seminar (seminario di arti e
mestieri),
dal
quale
nel
1907
sarebbe
nata
la
Grossherzoglich-Sächsische
Kunstgewerbeschule, scuola di arti decorative che l'artista belga diresse fino al 1915.
Henry van de Velde ha dato un'impronta inconfondibile allo sviluppo dell'artigianato
artistico in Turingia. Come membro del Deutscher Werkbund si dedicò insieme ad altri
artisti, architetti, esperti e imprenditori alla ridefinizione stilistica degli oggetti d'uso
quotidiano. L'idea di base era “form follows function”, un concetto conosciuto più tardi
come Nuova Oggettività (Neue Sachlichkeit). A Weimar Van de Velde realizzò la sede
della Kunstgewerbeschule e la propria abitazione chiamata Haus Hohe Pappeln (Casa
degli alti pioppi). Inoltre creò gli interni del castello di Lauterbach, nei pressi di
Crimmitschau, e gli arredi interni e i giardini di Haus Schulenburg a Gera. Dal 1914 al
1918 diresse la Cranach-Presse di Weimar, una rinomata casa editrice che poneva
grande attenzione alla veste artistica delle opere pubblicate.
Come precursore dello stile Bauhaus, Henry van de Velde prediligeva le linee nette.
Divergenze con l'arciduca, di cui avversava le idee conservatrici, l'incipiente Prima guerra
mondiale e la chiusura della Kunstgewerbeschule di Weimar nel 1915 indussero l'artista a
cercare una collaborazione con il Bauhaus. Ma non vi riuscì a causa del contesto politico
che nel frattempo era cambiato. Così de Velde nel 1917 decise di trasferirsi prima in
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Svizzera e poi in Olanda. Nel 1926 tornò quindi in Belgio, dove a Bruxelles assunse la
direzione della scuola d'arte La Cambre.
Negli anni 1930 Henry van de Velde progettò numerosi edifici Art Déco in Belgio, in
Germania, in Lettonia e in Olanda, diventando così un artista europeo a tutti gli effetti.
Nelle sue memorie van de Velde stesso ha definito il suo lungo soggiorno a Weimar come
una tappa importante per la sua formazione artistica. La nascita del movimento che
generò il Bauhaus senza di lui sarebbe stata impensabile. Proprio le istituzioni a cui egli
dette vita a Weimar rappresentano il fondamento del futuro “Staatliches Bauhaus”. Dopo il
suo pensionamento nel 1937, Henry van de Velde partecipò ancora a due Esposizioni
Mondiali, quella di Parigi e quella di New York, e continuò a lavorare come consulente.
Nel 1947 scelse di andare a vivere in Svizzera, dove morì nel 1957.
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