Etichette mangimi in commercio,Mangimi,Pastone di pesce per
Transcript
Etichette mangimi in commercio,Mangimi,Pastone di pesce per
Etichette commercio mangimi in In questa semplice guida cercheremo di far capire come analizzare una etichetta dei mangimi più diffusi che possiamo trovare nei negozi specializzati.In questo modo riusciremo a comprendere la qualità del prodotto somministrato,questo ci sara’ utile per capire che tipo di mangime somministrare ai nostri amici pinnuti a seconda della specie ma sopratutto delle fasi della loro vita che sia la crescita,il mantenimento o la riproduzione. esempio di etichetta su barattolo di mangime ESEMPI DI MANGIMI IN COMMERCIO E STUDIO DELLE ETICHETTE n. 1 Descrizione: mangime base completo per tutti i pesci Lista degli ingredienti: farina di pesce, farina di frumento, lievito di birra, caseinato di calcio, uovo intero in polvere, farina di gammarus, olio di fegato di merluzzo, spirulina, erbe aromatiche, erba medica, farina di mollusco, alghe marine, prezzemolo, peperoni,spinaci, aglio, carote. PROTEINE GREZZE 46,20% LIPIDI GREZZI 8,9% CARBOIDRATI CENERI 11,9% FIBRE 2,3% UMIDITA’ 6,7% La descrizione ci indica un alimento completo che può essere utilizzato per quasi tutti i pesci, o almeno quelli che non hanno esigenze particolari. In effetti, andando a guardare la lista degli ingredienti, a parte la farina di frumento in seconda posizione, sembra un alimento con un buon apporto proteico. La farina di frumento in seconda posizione indica un alta percentuale di carboidrati, che infatti il produttore omette di segnare. Sicuramente sarà una alimento che non si disintegra subito in acqua e mantiene l’acqua limpida, e in effetti molti degli alimenti che ho studiato hanno indicato sulla etichetta un fantomatico brevetto acqua limpida. Ma dobbiamo essere consapevoli che stiamo dando ai nostri pesci un alimento che ha , togliendo le altre percentuali, probabilmente il 24 % di carboidrati, che non sono facilmente digeribili. Bisogna anche osservare la quantità di umidità, in quanto più è elevata più il cibo è soggetto a deterioramento e a parità di peso conterrà meno nutrienti. Accanto ad ingredienti di qualità come l’uovo e la spirulina, troviamo il caseinato di calcio che è un integratore proteico che viene utilizzato anche in campo umano, ma non so sinceramente quanto possa essere utile per un pesce, in quanto serve a ritardare il tempo di digestione. Cosa che si ottiene in modo più appropriato con un giusto apporto di fibre. n. 2 Descrizione: accentua la colorazione naturale dei pesci. Lista ingredienti: farina di pesce, farina di frumento, germe di frumento, lievito di birra, spirulina, erbe aromatiche,.caseina. PROTEINE GREZZE 36,4 % LIPIDI GREZZI 5% CARBOIDRATI CENERI 8,5% FIBRE 4,1% UMIDITA’ 5,2% Questo alimento è consigliato per pesci rossi e pesci di acqua fredda perché è ad alto contenuto di carboidrati (circa il 40 %)che servono ai pesci per l’apporto energetico necessario, in quanto appunto vivono in acque fredde. Leggendo il resto dell’articolo avrete penso chiaro come sia un concetto assolutamente sbagliato. Al massimo, se anche fosse vero che i pesci di acqua fredda hanno bisogno di maggiore energia (ma non essendo animali a sangue caldo, non ne sono sicura), sarebbe meglio un alimento con maggiore quantità di grassi e non certo di carboidrati, visto che non utilizzano il glicogeno come riserva di energia! Viene anche indicato come un cibo ricco in spirulina, ma questa non si trova tra i primi ingredienti. n. 3 Descrizione: alimento premium, di alta qualità Lista ingredienti: farina di pesce, germe di grano, farina di alghe marine, amido di grano, glutine di grano, spirulina, calcio caseinato, ortica, erba medica, spinaci, farina di krill, farina di zooplankton, Cyclops liofilizzati, gamberetti liofilizzati, larve di zanzare liofilizzate. PROTEINE GREZZE 46,2% LIPIDI GREZZI 8,9% CARBOIDRATI CENERI 11,9% FIBRE 2,3% UMIDITA 6,7% Questo prodotto è considerato di alta qualità, e in effetti nella lista ingredienti troviamo varie ottime fonti di proteine come la farina di krill, di zooplankton, le larve di zanzare e I Cyclops e I gamberi liofilizzati. Però se si osserva bene la lista di ingredienti questi sono messi in fondo alla lista, evidenziando che sono presenti, ma in piccolissime quantità. Mentre come sempre I carboidrati sono all’inizio della lista. Se andiamo ad estrapolare la percentuale di carboidrati infatti, non si discosta molto da quella presente in un alimento base,e lo stesso vale per la percentuale di proteine. La lista quindi potrebbe trarne in inganno e far pensare ad un cibo con ingredienti eccellenti, ma in realtà sono presenti in piccolissime quantità. n. 4 Descrizione: alimento premium, di alta qualità Lista ingredienti: pesci e sottoprodotti dei pesci, estratti di proteine vegetali, cereali, oli e grassi, molluschi e crostacei, alghe, latte zuccheri, vitamine. e derivati, sotanze minerali, PROTEINE GREZZE 46% LIPIDI GREZZI 12% CARBOIDRATI CENERI 11% FIBRE UMIDITA 8% Ho inserito un altro mangime premium, ma di una ditta diversa per confrontarlo col precedente. In questa composizione la lista degli ingredienti è più generica, ma le fonti proteiche sia animali che vegetali vengono prima dei cereali, anche se poi andando a guardare la percentuale dei nutrienti, le proteine hanno la stessa percentuale del precedente prodotto. Sono presenti I lipidi in maggiore quantità, indicati con la presenza di oli e grassi (di pesce?), e quindi si tratta di un alimento con un buon apporto energetico. Da notare che l’umidità è piuttosto alta e questo va a sfavore dell’apporto nutritivo per peso di prodotto ingerito dal pesce. n. 5 Descrizione: mangime per erbivori, un concentrato di spirulina in ogni boccone. Lista ingredienti: pesci e sottoprodotti dei pesci, cereali, estratti di proteine vegetali, molluschi e crostacei, oli e grassi, alghe (spirulina max 1 %), sottoprodotti di origine vegetale, latte, zuccheri, sostanze minerali, lecitina, acido citrico, L-carnitina, coloranti CE. Non c’è una tabella delle percentuali dei nutrienti, ma leggendo la lista degli ingredienti si nota la massiccia presenza di sostanze di origine vegetale, il che va bene visto a quale tipo di pesci è destinato il prodotto. Va però ricordato che I pesci erbivori hanno anche bisogno di proteine animali, che sono più ricche di amminoacidi essenziali. Il prodotto viene pubblicizzato come un concentrato di spirulina, ma se osserviamo la lista, la spirulina si trova al sesto posto e insieme a non specificate alghe ed è anche sottolineato che si trova ad una concentrazione massima dell’1% nella miscela. Per curiosità ho guardato altri prodotti della stessa marca e c’è un mangime sempre per pesci erbivori, ma di fondo, che contiene il 5,9 % di spirulina. Allora perchè questo viene pubblicizzato come un concentrato della stessa? Per chi volesse dare la spirulina ai propri pesci in maggiore concentrazione dovrebbe leggere le etichette e non la pubblicità! Un ringraziamento particolare allo staff del negozio Pet-Food di Albignasego (PD) per la loro professionalità e disponibilità e per avermi permesso di scrivere al meglio questo articolo. Articolo scritto da Annalisa barera ©www.acquariofili.com Mangimi Questa guida nasce per cercare di spiegare cosa racchiude questa piccola parola molto importante per il mondo acquatico e principalmente per i nostri amici pinnuti,impareremo a capire la composizione di ogni singolo barattolo,le varie quantita’ ,qualità valutando le composizioni piu’ idonee e sopratutto la grandissima varieta’ presenti sul mercato idonee per ogni esigenza. Da quando l’uomo ha iniziato a tenere in cattività i pesci, gli obiettivi sono stati principalmente due: ottenere le condizioni migliori per il loro allevamento a scopo commerciale mantenerli in ottime condizioni negli acquari ornamentali. A differenza di quanto accaduto in campo commerciale, il problema dell’alimentazione per i pesci ornamentali è stato considerato di secondaria importanza rispetto l’avere delle splendide piante, acqua limpida, carenza di alghe e valori dell’acqua perfetti.La conoscenza dei bisogni nutrizionali di tutte le specie che sono tenute in cattività, considerando che essi possono essere erbivori, carnivori ed onnivori, è stata una delle più grandi sfide dell’ultimo secolo. I pesci sono un gruppo estremamente diversificato e la conoscenza dei bisogni nutrizionali di ciascuna specie è davvero una grande sfida. Gli acquariofili sono spesso informati da cosidetti esperti sul fatto che un singolo tipo di alimento non può dare il giusto nutrimento ad un pesce, ma che è necessaria una dieta varia che equilibra gli scompensi nutrizionali del singolo alimento. La realtà però è anche che sostituire un cibo carente per un fattore nutrizionale con un altro carente in modo diverso, non è detto che porti ad un equilibrio o al completo apporto nutritivo. La via migliore sarebbe trovare un alimentazione unica che contenga tutte le varietà di fattori nutritive di cui ha bisogno il pesce considerato. Le scoperte scientifiche negli ultimi 20 anni hanno portato a rendere più facile e più conveniente il mantenimento dei pesci in acquario, ma certamente alcuni settori della industria alimentare sembrano essere rimasti fermi a 30 anni fa, come se non ci fosse modo di andare avanti. L’alimentazione da dare ai propri pesci è uno degli aspetti più importanti del corretto allevamento in cattività, ma è anche il meno discusso, stranamente. Gli acquaristi spendono centinaia di euro per i loro acquari, filtri, substrati, pesci, etc ma quando c’è da determinare quale sia la migliore dieta per i pesci o si basano su consigli di amici hobbisti come loro o in base all’immagine sulla etichetta del barattolo. Naturalmente un alimento con una foto di un pesce rosso o di uno scalare sull’etichetta deve essere progettato specificatamente per queste specie! Uno dei più importante fattori limitanti nell’allevamento e nel mantenimento dei pesci è stata la qualità dell’acqua, sia nel caso di allevamenti intensive sia negli acquari ornamentali. Negli ultimi anni invece si è trovato un altro fattore altrettanto essenziale , l’alimentazione, che può compromettere l’efficienza di riproduzione e la salute dei pesci. Gli studi sull’alimentazione dei pesci sono stati fatti principalmente su specie da allevamento, come pesci gatto e salmonidi. Da questi studi sono state estrapolate le condizioni per i pesci ornamentali. Questo approccio comunque comporta delle inesattezze perchè comunque I pesci ornamentali hanno spesso origini e quindi esigenze diverse da quelle specie prese in considerazione per gli studi pilota, sia perchè provengono da luoghi e condizioni ambientali diversi sia perchè mentre i pesci di allevamento devono crescere in fretta ed essere utilizzati in breve tempo, I pesci dei nostri acquari devono fondamentalmente vivere a lungo e in buona salute. L’alimentazione di un pesce che vive in acquario può essere molto varia e in commercio vi sono molti prodotti adatti allo scopo. Le tipologie di cibo sono diverse: cibo secco, congelato, vivo e ognuna di esse ha delle caratteristiche peculiari. Su ogni confezione in vendita è segnata la lista degli ingredienti, e normalmente l’ingrediente più in alto nella lista è anche quello maggiormente rappresentato nella miscela. Non bisogna sottovalutare la lettura accurata di questa lista perché ci permette di valutare la qualità del cibo e l’utilizzo migliore che se ne può fare. E’ importante leggere le etichette e saperle leggere in modo da avere delle indiciazioni su quello che stiamo per comprare, ma soprattutto per fornire ai nostri pesci. Oltre alle indicazioni di massima che darò di seguito alla fine del presente articolo ci sarà un capitolo sui cibi tutt’ora in commercio per avere degli esempi pratici. L’findustria che produce alimenti per i pesci non ha una regolamentazione precisa, naturalmente per quanto riguarda i pesci ornamentali., quindi per i produttori non è difficile ne illegale manipolare le etichette in modo da trarne vantaggi. Ecco alcuni esempi. Supponiamo che il contenuto in ceneri del prodotto sia elevato: le ceneri sono sempre presenti perché derivano dalle ossa, conchiglie e scaglie degli ingredienti utilizzati. Ma se anche è vero che in piccole quantità sono utili perché ricche di fosforo e calcio, se elevate possono dare un apporto eccessivo di minerali con inquinamento indesirato dell’acquario. In questo caso il produttore può semplicemente omettere le ceneri nella lista delle percentuali di sostanze presenti. Può anche darsi che un alimento per erbivori, che dovrebbe contenere un alta percentuale di vegetali e spirulina, abbia in realtà questi ingredienti in basso nella lista. Il produttore aggiungerà un colorante verde e promuoverà comunque il prodotto come alimento per erbivori o ricco in spirulina. Infine bisogna tenere conto della differenza tra lista degli ingredienti e percentuale dei nutrienti: se si trova una lista con più fonti proteiche, ad esempio farina di pesce, caseinato di calcio, farina di gamberi, non vuol dire che quell’alimento è ricco di proteine, perché il reale contenuto di proteine ce lo da la percentuale di proteine grezze . Quindi per concludere la lettura di una etichetta, la lista degli ingredienti ci fornisce notizie sulle fonti utilizzate, la posizione nella lista di un ingrediente ci indica quanto ne è utilizzato , e la percentuale grezza la quantità di nutriente presente in quell’alimento. La composizione nutrizionale della dieta di un pesce varia in base al fatto che sia onnivoro, carnivo od erbivoro, al suo stadio di sviluppo e , nel caso di femmine, se è nel periodo della riproduzione. I principali nutrienti che deve contenere un cibo di qualità sono di seguito elencati. Nutrienti principali Proteine Generalmente la dieta dei pesci tende ad essere ricca di proteine. La quantità di cui un pesce ha bisogno dipende però da vari fattori. Inanzitutto cosa mangia normalmente quel pesce: se è un carnivoro avrà bisogno del 40-50% di proteine nella sua dieta mentre un erbivoro del 25-40 %. Inoltre i pesci adulti hanno bisogno di meno proteine di quelle raccomandate per i pesci in fase di crescita. Anche un pesce in riproduzione avrà bisogno di molte più proteine. Ma non basta un apporto corretto come quantità, è anche necessario che le proteine provengano da una fonte di qualità. La farina e l’olio di pesce dovrebbero essere le principali fonti di proteine nella dieta di un pesce. Infatti nella farina di pesce sono presenti amminoacidi essenziali e acidi grassi che non sono presenti nei tessuti di piante e animali terrestri. Le formulazioni a basso costo eliminano le farine e l’olio di pesce per sostituirli con derivati della soia e di altre piante che non contengono queste sostanze necessarie alla salute dei pesci. Anche le uova (sia di pollo che di pesce) sono una fonte di proteine di altissima qualità. Un uovo sodo sbriciolato è una eccellente fonte di cibo per gli avannotti. Altre sorgenti di qualità di proteine sono la farina di alghe e la spirulina. Gli amminoacidi sono molecole utilizzate come componenti di base per le proteine. L’utilizzo al netto di una proteina è profondamente influenzato dal contenuto in amminoacidi essenziali. Gli amminoacidi essenziali sono quegli amminoacidi che un organismo vertebrato non è in grado di sintetizzare da se ma che deve assumere con l’alimentazione. Gli amminoacidi essenziali sono: metionina, arginina, istidina, isoleucina,leucina, lisina, ciastina 3, fenilalanina, tirosina 4, treonina, triptofano e valina. La metionina ad esempio è un amminoacido essenziale per produrre il tipo lionhead nei pesci rossi. Alti livelli di questo amminoacido si trovano anche nelle proteine vegetali quali: spinaci, piselli aglio. Questo fa si che non si abbia una perdita di azoto attraverso la deaminazione e ci sia un aumento l’utilizzo di proteine al netto (crescita migliore e più veloce ad esempio). Un alimento ricco in proteine non fa alcun danno nemmeno ai pesci erbivori, che al massimo espelleranno il sovrappiù proteico come rifiuto. Ma questo solamente se la fonte delle proteine di quel civo è di alta qualità. Bisogna comunque evitare gli alimenti che hanno in cima alla lista tropi carboidrati o fonti proteiche di scarsa qualità o di origine esclusivamente vegetale. Grassi I grassi o lipidi sono molecole importanti per promuovere le funzioni cellulari, mantenere la temperatura corporea, e un metabolismo sano. Nell’organismo degli animali vengono scissi in glicerolo e acidi grassi liberi. Il glicerolo a sua volta viene convertito in glucosio dal fegato e viene quindi utilizzato come sorgente di energia. Gli acidi grassi sono la principale fonte di energia nei pesci, specialmente in alcuni tessuti come cuore e muscoli scheletrici. I lipidi derivati dai pesci possono e essere separati in olio di pesce e grassi solidi e sono altamente digeribili da tutti i tipi di pesce e animale in genere; inoltre sono una eccellente fonte di acidi grassi poliinsaturi essenziali o PUFA, sia di tipo omega 3 che omega 6. Gli omega 3 predominanti nella carne e nell’olio di pesce sono soprattutto l’acido linolenico, l’acido docosaesaenoico o Dha e l’acido eicosapentaenoico o EPA. Sia il DHA che l’EPA sono prodotti a partire dall’acido linolenico e passano lungo la catena alimentare dal fito e zooplankton fino ai pesci. Invece i lipidi che si trovano nelle piante contengono alte concentrazioni di omega 6. Alcuni oli come l’olio di colza o di lino contengono anche dell’acido linoleico, ma questo è leggermente diverso da quello prodotto dai pesci e non facilmente convertibile. Come per tutti gli animali, anche nei pesci è essenziale mantenere un equilibrio tra omega 3 e omega 6 nella dieta perché i due tipi di sostanze hanno un ruolo importante nel promuovere la salute. Gli omega 3 sono indispensabili per la produzione di energia, per la formazione delle membrane cellulari, per il trasferimento dell’ossigeno dall’aria al sangue; per la sintesi di emoglobina, per la funzione delle prostaglandine, per il corretto equilibrio ormonale e per la produzione ormonale (ad esempio del testosterone). Gli effetti biologici degli omega 6 sono invece mediati dalla loro interazione con gli omega 3, di cui sono antagonisti.Nei pesci sono più necessari l’omega 3e soprattutto nei pesci di acqua dolce che non lo sintetizzano come invece la maggior parte di quelli che vivono in acqua marina. Quindi se l’alimentazione è a base di piante e non di farina o olio di pesce, la dieta sarà carente in omega 3 e conterrà solamente omega 6. Come per altri nutrienti il fabbisogno di grassi comunque dipende anche dal tipo di alimentazione del pesce. Gli erbivori hanno bisogno del meno del 3% nella dieta mentre i carnivori dell’8%. Anche l’età è un fattore importanter, in quanto un pesce in fase di sviluppo ha bisogno di più grassi rispetto un pesce adulto. Fibre Le fibre sono usate dai pesci per aiutarsi a digerire il resto del cibo. I carnivori non hanno bisogno di molte fibre (circa oil 4%) mentre gli erbivori hanno bisogno di una maggiore quantità di fibre, circa il 5-10 % perché le piante sono più difficili da digerire. Carboidrati I carboidrati sono composti che scontengono solamente carbone, idrogeno e ossigeno e che dopo combustione si ottengono anidride carbonica e una o più molecole di acqua. La maggior parte dei carboidrati che rientra nella dieta di un pesce è di origine vegetale. I pesci carnivori quindi ingeriscono piccole quantità di carboidrati, che derivano soprattutto dal contenuto del tratto intestinale delle prede che mangiano. L’abilità di un pesce nel digerire dei carboidrati dipende dalla presenza di un enzima, l’amilasi, e dalla efficienza della sua attività E’ anche stato dimostrato che l’attività di questo enzima è molto più alta nelle specie erbivore. I carboidrati sono una fonte di energia meno efficace rispetto i grassi e le proteine per la costituzione dei tessuti. Inoltre a differenza dei mammiferi, il glicogeno non è un deposito significativo di energia per i pesci. Il più efficiente metabolismo degli amminoacidi rispetto i carboidrati per ottenere l’energia potrebbe essere dovuto alla capacità dei pesci di espellere i rifiuti azotati, come l’ammoniaca, dalle branchie, senza gli alti costi di energia per la conversione dei rifiuti in urea. La maggior parte dei carboidrati nei cibi per pesci è sotto forma di amidi iutilizzati per assemblare il cibo ed evitare che si disintegri rapidamente nell’acqua. Minerali I minerali sono importanti per la salute di ossa, denti e scaglie. I minerali principali di cui hanno bisogno i pesci sono calcio e fosforo. Inoltre sono necessarie piccole quantità di ferro, iodio, magnesio, sodio, potassio, rame e zinco. Il calcio si trovas disponibile in acqua dura e il fosforo si ricava dalle piante viventi. Se viene utilizzata acqua dolce e piante artificiali bisogna integrare la dieta con cibi che contengano minerali, Las farina di ossa e di carne sono una ottima fonte di calcio e fosforo. I minerali durano a lungo e quindi sono in quantità adeguate in tutti i cibi in commercio. Vitamine A differenza dei minerali le vitamine sono poco stabili nei cibi preparati. Gli alimenti a fiocco hanno un buon contenuto iniziale di vitamine, ma si deteriorano velocemente. Se si congelano o si mettono in frigo la loro stabilità si prolunga, comiunque è meglio comprare quantità di cibo che possono essere consumate in 1 o 2 mesi al massimo. Le vitamine chiave per la buona salute dei pesci sono la : A,D3, E, K, B1, B2, B3, B5, B6, B12, C, H, M, e inositolo. Molti acquariofili non sono consapevoli della importanze delle vitamine nell’alimentazione quotidiana dei pesci. Ad esempio la mancanza di vitamina A può causare deformità e ritardo nella crescita dei giovani pesci, e ogni volta che un pesce è sotto stress aumenta il suo fabbisogno di vitamina A. La vitamina K invece è coinvolta nei processi di coagulazione del sanguee le vitamine B1, B2 e B6 sono importanti per una crescita normale. Le vitamine B3 e C sono essenziali per una buoan digestione e la C in particolare è necessaria per la salute di ossa e denti. Sia la vitamina B5 cge la M sono fattori chiave per il metabolismo e la mancanza di vitamina H riduce la formazione di cellule del sangue e può causare anemia. L’acquisto di alimenti in piccole quantità e la variazione di dieta possono assicurare ai pesci l’apporto adeguato di tutte le vitamine e in generale di tutti i nutrienti di cui hanno bisogno per mantenersi in salute. Tipo di cibo Esistono in commercio moltissime varietà di cibo confezionato, fresco, congelato o seccon in fiocchi e pellets. Inoltre sono spesso pubblicizzati come formulati in base alle esigenze specifiche della specie, per accentuare il colore e per lo stadio di sviluppo del pesce. Cibo confezionato Fiocchi: sono il tipo di alimento più utilizzato e più commune nei negozi specializzati e nelle grandi distribuzioni. E’ composto da una miscela di alimenti che vengono seccati in forma di fiocchi. Sono una buona dieta base soprattutto per pesci di dimensioni piccole e medie e che si nutrono in superficie o sulla colonna di acqua. Non vanno bene per I pesci di grande dimensione, in quanto dovrebbero mangiarne in grandissime quantità per raggiungere la dose giornaliera di cibo e per I pesci che si nutrono sul fondo perchè I fiocchi scendono lentamente e si disintegrano velocemente. Pellets: Il principo della loro formulazione è uguale a quello dei fiocchi ma sono appunto sotto forma di pellet. Questo tipo di cibo è utilizzato per pesci di grosse dimensioni. Esistono anche dei micropepllets per pesci di medie dimensioni. Cibo congelato: è composto da ingredienti naturali come artemie o misidiacei impacchettati insieme in piccoli cubetti e congelati. Questo cibo deve essere mantenuto congelato: E’ adatto per pesci in cura e di solito non si utilizza come dieta base perchè molto costoso. Quando si compra del cibo congelato si deve prestare attenzione al tragitto fino a casa eper evitare che si decongeli e ricongeli altrimenti si perdono molte proprietà nutritive. Cibo secco congelato: sono alimenti poco elaborati e hanno come ingredienti base alimenti freschi seccati e congelati. Questo tipo di cibo ha poco valore nutritivo rispetto il cibo fresco congelato, però si conbserva a lungo e non comporta il ricshcio di malattie e parassiti come il cibo fresco. Wafer: è il tipo di alimentazione che si usa più comunemente per I pesci che si alimentano sul fondo. Di solito è composto da alghe e altri componenti impacchettati in dischi sottili che cadono velocemente sul fondo. Oltre che per la forma e l’assemblaggio i diversi cibi si differenziano in base alla tipologia di pesci a cui si rivolgono. Quindi si possono avere: Formula per erbivori: sono per lo più fiocchi contenenti alghe e piante di varia origine. Quando si compra questo tipo di cibo bisogna controllare che nella formulazione sia presente e in alto nella lista degli ingredienti la farina di spirulina e di alghe . In molti di quesrti cibo si trova più farina di pesce che di spirulina e non va bene. Formule per la crescita: questo alimento deve contenere percentuali maggiori di proteine in modo da far crescere velocemente I pesci. Sono per lo più sotto forma di fiocchi, più facilmente disponibili per I pesci di piccole dimensioni. Formula per esaltare I colori: questi sono alimenti comunemmente utilizzati che contengono beta carotene per esaltare I colori rossi, gialli e arancioni. Nella lista degli ingredienti dovrebbero sempre contenere farina di gambero , perchè esso contiene I pigmenti più adatti ad esaltare questi colori. Normalmente si trovano anche ingredienti come la paprika e I pepperoni, ricchi in carotenoidi. Per quanto riguarda il cibo fresco, soprattutto per chi ha un giardino, un fiume o un laghetto vicino, è sicuramente incomparabile con qualsiasi cibo confezionato per quanto riguarda il contenuto nutritivo, ma bisogna tenere presente I problemi legati a malattie e parassiti. Alcuni alimenti freschi possono essere raccolti e congelati, eliminando almeno il problema dei parassiti. Per analizzare le etichette dei mangimi clicca qui Articolo scritto da Annalisa barera ©www.acquariofili.com Pastone di pesce per Discus Ingredienti: 300 gr di pesce azurro 300 gr di gamberi 10 gr spirulina shg 10 gr polvere di artemia blue line 20 gocce di atvitol jbl 3 gr di aglio liofilizzato 3 fogli di colla di pesce se rimangono scarti di mangimi (scaglie, granulato) potete metterli tranquillamente. Preparazione: Prendo un pentolino con circa 1 lt. d’acqua e lo metto sul fuoco ,intanto pulisco bene il pesce, le levo le lische e lo divido in 2 filetti , sguscio meta’ dei gamberetti ,alla restante meta’ le levo solo la testa , metto pesce e gamberi nel pentolino(l’acqua dovrebbe gia bollire), intanto preparo il robot da cucina, dopo circa 5 minuti di cottura metto il pesce e i gamberi nel robot (scolati x bene)parto a frullare dopo 4 minuti aggiungo la spirulina , dopo altri 2 minuti le artemie, aglio, e scarti di mangimi, dopo altri 2 minuti atvitol e colla di pesce lascio girare tutto insieme per altri 2 minuti stacco corrente preparo un sachetto da freezer apri e chiudi ,e ci butto tutto il composto dentro , col sachetto ancora aperto comincio ad appiatire il tutto partendo dal fondo del sachetto verso l’apertura ,quando sono vicino all’apertura chiudo il sachetto facendo attenzione a non lasciare aria , col sachetto chiuso spargo bene tutto fino a raggiungere la zip di chiusura , aspetto 10 minuti e metto nel freezer, se si seguono bene le indicazioni in un sachetto 30×30 dovrebbe diventare di uno spessore di 4/5mm in modo da essere spezzato a mano Altre ricette La preparazione è uguale a quella descritta sopra cambiano solo gli ingredienti Ricetta2 Ingredienti: 250 gr gamberi freschi (non decongelati) 200 gr di alici fresche (devi pulirle bene togliendo le interiora e sciacquandole) 200 gr di seppie e polipo 250 gr spinaci e carote uno spicchio di aglio (tolta la parte centrale) prodotto multivitaminico (uno qualunque da farmacia) spirulina in polvere (che non sia scaduta) axstantina (basta pochissima) Ricetta3 500gr Gamberoni rossi “vivi” frullati 500gr Cuore di bue macinato 150gr Alici fresche 150gr Spinaci freschi al vapore 200gr Carote al vapore 3 Spicchi di Aglio 1Uovo intero + 2 Tuorli Multivitaminico con calcio in compresse 4 cucchiai di Spirulina Capsule di Agar-Agar o colla di Pesce per amalgamare Pastone di carne per Discus Ingredienti: 300gr cuore (vitello o manzo oppure bue se lo trovate) un pezzetto di fegato 300grgamberetti freschi sgusciati carote,zucchine,spinaci e se volete anche un pezzo di banana spirulina in polvere (io preferisco quella 100% spirulina) colla di pesce Preparazione Pulire il cuore dal grasso e sciacquare con acqua fredda Pulire in acqua fredda i Gamberetti e le verdure mettere le verdure a bollire come sono pronte aggiungere il cuore e il fegato dopo 2 minuti levare tutto scolare e asciugare bene dall’acqua con un panno. Mettere tutti gli ingredienti sopra citati (ancora caldi) dentro un flullatore per ultimo aggiungere 2 fogli di colla di pesce e frullare per qualche minuto, sino ad ottenere una pasta omogenea . Lasciare raffreddare 10 minuti è inserire il pastone nei sacchetti degli alimenti da congelare possibilmente quelli apri e chiudi per una quantità tale che una volta piegato a metà e pressato, possa dar forma a una tavoletta Altre ricette Ricetta2 La preparazione è uguale a quella descritta sopra cambiano solo gli ingredianti come sotto riportato Ingredienti: 1,5 Kg circa di cuore di bue (possibilmente proveniente da allevamenti biologici) 1/2 Kg circa di spinaci 700 gr circa di gamberi 2 uova (tuorli) 2 spicchi d’aglio 1 carota di medie dimensioni 15 pastiglie circa di alga spirulina Ricetta3 Ingredienti: 300 gr di cuore di bue o vitello (privato delle parti grasse, sminuzzato e sbollentato) 150 gr di fegatini di pollo o fegato di vitello (privati delle parti grasse e sbollentati ) 100 gr di spinaci (sciacquarli e sbollentati) 100 gr di carote (pulite e sbollentate) 1 tuorlo d’uovo (puoi non metterlo) multivitaminico in capsule colla di pesce (per legare il tutto) Pastone per caridine Ingredienti per pastone a base di pesce : 300 gr di pesce azurro 300 gr di gamberi 10 gr spirulina shg 10 gr polvere di astaxantina 20 gocce di atvitol jbl 3 fogli di colla di pesce se rimangono scarti di mangimi (scaglie, granulato) potete metterli tranquillamente. Preparazione: prendo un pentolino con circa 1 lt. d’acqua e lo metto sul fuoco ,intanto pulisco bene il pesce, le levo le lische e lo divido in 2 filetti , sguscio meta’ dei gamberetti ,alla restante meta’ le levo solo la testa , metto pesce e gamberi nel pentolino(l’acqua dovrebbe gia bollire), intanto preparo il robot da cucina, dopo circa 5 minuti di cottura metto il pesce e i gamberi nel robot (scolati x bene)parto a frullare dopo 4 minuti aggiungo la spirulina , dopo altri 2 minuti la astaxantina, e scarti di mangimi, dopo altri 2 minuti atvitol e colla di pesce lascio girare tutto insieme per altri 2 minuti stacco corrente preparo un sachetto da freezer apri e chiudi ,e ci butto tutto il composto dentro , col sachetto ancora aperto comincio ad appiatire il tutto, partendo dal fondo del sachetto verso l’apertura ,quando sono vicino all’apertura chiudo il sachetto facendo attenzione a non lasciare aria , col sachetto chiuso spargo bene tutto fino a raggiungere la zip di chiusura , aspetto 10 minuti e metto nel freezer, se si seguono bene le indicazioni in un sachetto 30×30 dovrebbe diventare di uno spessore di 4/5mm in modo da essere spezzato a mano Ingredienti per pastone a base vegetale: 200 gr di zucchine 200 gr di spinaci 100 gr di peperone 100 gr di broccoli 10 gr di spirulina pura 10 gr di astaxantina 20 gr di miscela di alghe e precisamente – laminaria digitata, fucus vesiculosus, lithothamnium calcareum un po di calcio in polvere bayer , e una ventina di gocce di multivitaminico 3 fogli di colla di pesce se avete scarti di mangime granulato o in scaglie aggiungetelo pure Preparazione: fate bollire un pochino tutte le verdure, scolatele e lasciatele raffreddare ed asciugare su di un panno , appena le verdure sono tiepide mettetele nel robot, e cominciate a frullare , intanto mettete a bagno la colla di pesce , dopo alcuni minuti di frullatura aggiungete astaxantina ,spirulina , calcio in polvere , e la miscela di alghe , e se li avete gli scarti dei mangimi , continuate a frullare ed aggiungete la colla di pesce , appena vedete che il composto diventa omogeneo , staccate corrente , e preparate un sachetto da freezer apri e chiudi ,buttateci tutto il composto dentro , e col sachetto ancora aperto cominciate ad appiatire il composto, partendo dal fondo del sachetto verso l’apertura ,quando siete vicini all’apertura chiudete il sachetto facendo attenzione a non lasciare aria , col sachetto chiuso spargete bene tutto il composto ,fino a raggiungere la zip di chiusura , aspettate 10 minuti e mettettelo nel freezer, se si seguono bene le indicazioni in un sachetto 30×30 dovrebbe diventare di uno spessore di 4/5mm in modo da essere spezzato a mano personalmente uso entrambi i pastoni con molte specie di caridine , senza mai avere un problema , normalmente la somministrazione del pastone , dovra essere massimo di 2 volte la settimana , e vi ricordo che prima di essere messo in vasca va scongelato bene , e i liquidi che perde durante lo scongelamento vanno buttati Pellet per caridine Ingredienti: 6 cubotti di spinaci congelati 25 gr di algha nori essicata chiamata lattuga d’acqua (reperibile in ogni negozio di alimentari cinesi) 2 carote 1/2 peperone 1/4 di zucchina 3 cucchiai di gamberetti essiccati 2 e 1/2 cucchiaini di miscela di alghe e precisamente – laminaria digitata, fucus vesiculosus, lithothamnium calcareum 7 cucchiaini di fucus vesiculosus in polvere Preparazione: La sera prima ho messo a bagno in acqua e in frigo l’alga nori (attenzione non quella in fogli ). La mattina ho sbollentato tutte le verdure, e l’alga. Nel frattempo ho macinato con tritatutto i gamberetti fino a renderli in farina. Dopo aver cotto tutto ho strizzato bene gli spinaci, e l’alga. L’ho tritati finemente con tritatutto. Inserito il trito dentro una garza fitta e ho strizzato in modo da portare via tutta l’acqua. Ho tritato finemente le verdure ed eseguito la stessa tecnica con garza. dovete ottenere una composto liscissimo e omogeneo! Ho versato tutto in ciotola e aggiunto la farina di gamberetti e le alghe in polvere . Ho steso su foglio di carta da forno con una spatola (potete farlo anche con mattarello a seconda della densità del composto) . Ho sistemato in forno a temp bassa 80 gradi (con forno aperto) per ore e ore e ore…il mio ci ha messo 4 ore , durante la cottura , appena vedete che il conposto comincia ad asciugarsi bene ,levate la teglia dal forno e con una ruota da cucina(tipo taglia pizza) incidete in modo da prettagliare i pellet , in piccoli quadrati (dimensioni circa mezzo cm x mezzo cm),e rinfornate , appena vedete che i pellet sono quasi pronti , girate il foglio di mangime in modo da ultimare la cottura Ho fatto la prova ed è stato gradito, la granulometria mi sembra adatta, non si sfalda in acquario e nn colora l’acqua! Lo conserverò chiuso in bustine cuki tenedolo in freezer !! foto del composto prima di essere infornato nella seconda foto il composto e ormai freddo e i cubetti vengono divisi la scheda e stata redatta grazie a Roberto Murgia che ci ha passato guida e foto Allevare Dafnie Nome: Dafnia Classe: Crostacei Ordine: Cladocera Famiglia: Daphniidae E’ sicuramente l’alimento naturale più antico, usato dai pionieri dell’acquariologia, quando ancora non esistevano mangimi in fiocchi , granuli ecc…. Prima in Italia trovare le Dafnie era molto piu semplice , infatti dove era presente acqua ferma, e in particolar modo nelle “macere della canapa” era possibile , trovarne in grandi quantita’ dove si nutriva di un pò di tutto, alghe unicellulari, batteri, piccolissime sostanze in sospensione, insomma tutto ciò che è alla portata della sua bocca,ora con la diminuzione dei corsi d’acqua e con l’inquinamento trovare le dafnie in natura e diventato molto piu difficile, proprio perche le dafnie sono molto sensibile all’inquinamento e hai cambi bruschi. Per avere una coltura di dafnie basta poco : rimediare un ceppo per fare partire la coltura ( un po di dafnie basteranno), procurarsi diversi recipienti capienti dai 20 lt in su ( se ne usiamo uno da 50 lt meglio ancora),i contenitori da utilizzare devono essere in plastica o in vetro, mai in metallo.(io uso dei secchi per lavare a terra) possibilmente blu, cosi vedo meglio la dafnia al momento della raccolta… il secchio con l’acqua deve essere posizionato in posti semi ombreggiati , al riparo del sole diretto altrimenti l’acqua scalda troppo e la dafnia muore, questo crostaceo di solito si riproduce ad una temperatura tra i 13 e 30 gradi (le dafnie polacche da 1° sino a 35°) a temperature diverse inizia a rallentare la riproduzione, quindi l’estate e l’inverno produrrà uova che non si schiuderanno, resteranno sul fondo e si apriranno quando le condizioni ambientali torneranno favorevoli. L’acqua da utilizzare nell’allevamento dev’essere pulita, quindi non usare acqua di rubinetto perchè contiene cloro e metalli pesanti, si usa l’acqua dei cambi dell’acquario perchè già matura, oppure si lascia l’acqua fuori qualche settimana prima cosi si creano alghe unicellulari, batteri, piccolissime sostanze in sospensione insomma tutto ciò che è alla portata della sua bocca, dato che la dafnia si nutre filtrando l’acqua. Per alimentarle possiamo usare diversi metodi.. lasciare acqua al sole cosi si creano le alghe, o in alternativa si usa lievito di birra fresco o in polvere ,di questo alimento se ne usa quanto basta per rendere l’acqua leggermente opaca, poi appena l’acqua è tornata limpida se ne aggiunge dell’altro e cosi via, oppure con la spirulina, che è l’alga migliore ( si trova in vendita ), un po’ di latte, il liquido contenuto nelle buste delle mozzarelle, Insalata, Crusca, Carote, Fegato, liofilizati di Carne (quelli usati per i bambini). Ognuno di questi alimenti va usato in piccole dosi per evitare l’inquinamento dell’acqua,oppure senza dare nulla, tanto l’acqua ferma crea tanto verde dentro l’acqua, ma normalmente essendo cibo vivo, il suo valore nutritivo cambia in base a cio che si alimenta, io personalmente per avere una dafnia veramente nutriente consiglio di alimentarle con alghe unicellulari, e rotiferi (anche loro facili da ottenere e allevare ) o in alternativa con il lievito di birra, se la dafnia e nutrita bene prenderà un colore molto scuro, inoltre nelle dafnie si puo notare che in base alla alimentazione che gli viene somministrata, il tubo digerente assumera diverse colorazioni. Somministrare la dafnia ai nostri pesci è facilissimo, le dafnie restano molto nei lati del secchio, quindi basta avvicinarsi con una siringa da 60 ml con buco grosso da catetere ,aspirarle e passarle in un colino fitto ( di quelli da cucina di plastica…) cosi l’acqua delle dafnie torna nel secchio con le dafnie minuscole e non va in vasca dai nostri pesci…. la dafnia nasce sempre femmina, e inizia a produrre uova dopo pochi giorni. Per avere molte dafnie conviene avere almeno 3 o più colture, cosi nel caso dovesse crollare una coltura , per uno sbaglio di dosaggio del cibo, o per qualche motivo che le farà morire tutte insieme, avremo altre dafnie per riniziare una nuova coltura.. in acqua potrebbe cadere qualcosa di nocivo(non utilizzare mai concimi per fare le alghe). La dafnia è trasparente, ha un occhio solo e attraverso il suo corpo si vede addirittura il cuore battere, il suo intestino che varia il colore a seconda di cosa mangia, si vedono anche le uova che porta dentro… nasceranno già schiuse e sempre femmine. L’allevamento in casa, e abbastanza facile , comporta solo fare attenzione al quantitativo di mangime somministrato, è meglio darlo in basse dosi ogni volta che l’acqua della cultura torna limpida, mai aggiungere cibo se l’acqua è ancora torbida… la dafnia si riproduce tantissimo in primavera e autunno quando le condizzioni climatiche sono favorevoli , mentre quando le condizioni del clima diventano sfavorevoli, potrebbero, addiritura morire tutte, ma prima di morire depongono delle uova sul fondo che resisteranno sia con il ghiaccio, sia a temperature altissime,le uova depositate sul fondo si schiuderanno quando le condizioni climatiche torneranno giuste.( ma basta tenere una coltura dentro casa e non si rischia nulla. Le dafnie da piccolissime sono grandi come un napulio di artemia, ma poi crescono abbastanza velocemente, diventando adulte dopo soli 15-20 giorni. Guida redatta da marte82 e impaginata da Ferrara Marco si ringrazia per la collaborazione e il materiale fornito(testi e video) roberz vedi qui Gli Infusori Gli Infusori sono tutti i piccoli organismi che si possono utilizzare nella prima fase della alimentazione di larve di pesci Ovipari, che di solito nascono talmente piccoli da non poter essere alimentati con naupli di artemia perche potrebbero essere predati da essi, Gli Infusori possono essere composti da ciliati , protozoi e rotiferi. Le loro dimensioni medie partono da 10 um fino a 200 um e in prevalenza si nutrono di alghe , batteri e detriti . La presenza degli infusori e di solito presente nei corsi d’acqua (laghi , stagni) e anche nei nostri acquari infatti l’acqua della cultura di solito usata e’ propio quella dell’acquario, in pratica si devono creare nell’acqua di partenza una cultura di batteri , in modo che gli infusori,gia presenti , si comincino a riprodurre e a proliferare ad un ritmo vertiginoso , nell’acqua di cultura, in giro si possono anche trovare degli infusori, venduti, in piccoli pellet, che se messi, in una bottiglia nell’acqua dell’acquario, dopo 24/48 ore , si presentera come una nuvoletta a volte gli organismi sono talmente grandi da essere visti ad occhio nudo,ed e propio quella nuvoletta che dovremo somministrare, senza esagerare nelle dosi ed in modo che gli avanotti se ne possano nutrire senza essere disturbati, ma gli infusori possono anche essere prodotti in casa , usando come partenza o buccia di banana , patate, cavoli, lattuga, fieno, latte, farina, noi prenderemo in considerazione quella ottenuta dalla banana e dal cavolo: usando la banana si prende 1/4 dell’intera buccia di una banana e la si fa essiccare al sole o in un posto poco umido per alcuni giorni, quando è diventata di colore marrore e avrà perso la sua umidità, potrà essere utilizzata. Questo 1/4 di buccia verrà messo in 2-3 litri d’acqua presi dall’acquario, lasciando riposare il tutto per 24/48 ore , l’acqua comincera’ a farsi di colore bìanco per l’abbondante presenza di batteri, con la conseguente formazione di Infusori. Mentre con il cavolo si prende un cavolo e lo si taglia a dadi di circa 1/2 cm di lato che si lasciano seccare bene , poi mettere 2-3 pezzetti di cavolo secco in mezzo litro di acqua(d’acquario), dopodichè i batteri si sviluppano rapidamente, dopo circa due giorni si trovano piccoli ciliati, passati alcuni giorni la coltura brulica finalmente di tanti parameci visibili a occhio nudo che assumono l’aspetto di una nuvola di colore bianco. Quando si vorrà alimentare la coltura e aumentare il numero di parameci sarà sufficiente aggiungere pezzetti di cavolo , stando però sempre attenti a non “soffocare” la coltura aggiungendo troppo materiale organico che va a sottrarre ossigeno. Da archimede70,Martedì, 14 Luglio 2009 04:45