Viaggiare, lavorare, morire da clandestini

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Viaggiare, lavorare, morire da clandestini
LIBROMONDO
CENTRO DI DOCUMENTAZIONE
PACE - AMBIENTE –
INTERCULTURA
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
in memoria di Franco Falco
GENNAIO 2017
Newsletter n. 1/2017
Eccoci al primo appuntamento del 2017 con la newsletter di “LIBROMONDO”, Centro di
Documentazione sull’Educazione alla Pace e alla Mondialità che si trova all’interno della
Biblioteca del Campus Universitario di Legino a Savona.
La Biblioteca o Centro di Documentazione è un servizio di completo volontariato. Le case editrici
e gli autori offrono libri come Saggi Gratuiti per l’uso in Biblioteca. I ragazzi delle Scuole
Superiori e alcuni adulti, in qualità di volontari, leggono per primi i libri nuovi e ne fanno la
recensione che viene pubblicata su newsletter come questa e poi inviata a un cospicuo
indirizzario. Le newsletter sono archiviate e sempre disponibili per consultazione su vari siti,
come annotato sotto.
Tutti gli autori di libri relativi alle nostre sezioni e le Case editrici che lo desiderino possono
inviare libri in saggio alla Biblioteca. I libri saranno recensiti come sopra. Per informazioni si
può scrivere a [email protected]
Le sezioni della Biblioteca di Documentazione sono: Europa, Asia, Africa, Americhe, Italia,
Donne, Bambini, Religioni, Cooperazione Internazionale, Migranti, Popoli, Diritti, Salute,
Hanseniani, Educazione alla Mondialità, Pace, Economia, Sviluppo, Alternative allo sviluppo,
Agricoltura, Ambiente, Terzo Settore, Mass Media, Protagonisti, Letterature, Fiabe, Favole,
Narrativa Ragazzi.
N.B. L’orario di apertura della Biblioteca segue l’orario della Biblioteca del Campus
Universitario, dal lunedì al giovedì: 9.00-17.45; venerdì 9.00-12.45. Il servizio è interrotto durante
le vacanze natalizie, pasquali, in agosto e il 18 marzo per la festa del S. Patrono di Savona.
Mercoledì e venerdì, ore 9 - 12, sono presenti in loco i volontari AUSER.
SOMMARIO NEWSLETTER
 Libri Sezioni: MIGRANTI, NARRATIVA RAGAZZI, ITALIA, DIRITTI,
AMERICHE, ASIA, AFRICA, LETTERATURE, AMBIENTE, PROTAGONISTI,
RELIGIONI
 GINO STRADA vincitore del Premio Sunhak Peace 2017
N.B. Le newsletter sono archiviate su:
www.ildialogo.org nella sezione Cultura;
www.zacem-online.org
http://artistiamatoriali.forumattivo.com/;
Per informazioni è possibile visitare il sito dove si trova l’archivio delle precedenti newsletter (fino al maggio 2012):
http://informa.provincia.savona.it/cooperazione/libromondo
La Biblioteca è anche su http://www.campus-savona.it/biblioteca.htm e su
http://www.savonagiovani.it/IT/Page/t01/view_html?idp=24
L’uomo saggio è superiore a qualsiasi insulto gli possa essere rivolto, e la migliore
replica a un comportamento inappropriato è costituita dalla pazienza e dalla
moderazione.
Jean-Baptiste Poquelin Molière
LIBRI – SEZIONE MIGRANTI
IMBARAZZISMI
Quotidiani imbarazzi in bianco e nero
Kossi Komla-Ebri, Marna, 2002, pagg. 64, euro 5,27
Il libro mi è piaciuto molto anche se non ho una grande passione per la
lettura. Secondo me, è un testo pieno di significato che ci fa capire quanto
siamo “ignoranti” certe volte, nel senso che ignoriamo molte cose anche se poi
tendiamo a dare giudizi su tutto. Sono diversi racconti di situazioni con
personaggi che in vario modo subiscono dei pregiudizi. Come nel brano
intitolato ‘baby-sitter’ che parla di un signore di colore. L’uomo
accompagna i suoi due figli al parco giochi, fin qui nessuna stranezza ma…
due signore, forse un po’ troppo pettegole, vedendolo esclamarono: “Guarda
fa il baby-sitter”, una modalità di farsi delle idee preconcette e anche,
secondo me, poco educato. Questo libro ci fa capire che prima di giudicare le
persone bisogna conoscerle, e soprattutto che non bisogna essere razzisti,
dando dei giudizi prematuri nei confronti degli altri.
Nicolò Cogliolo – I D I.S.S Mazzini Da Vinci – Savona
BILAL
Viaggiare, lavorare, morire da clandestini
Fabrizio Gatti, Rizzoli, 2008, pagg. 492, euro 8,50
Bilal è stato un libro interessante, da leggere, anche se non è il mio
genere preferito. Mi ha colpito il modo in cui l’autore ha svolto questo
viaggio intenso. I dialoghi avuti con le persone che vivono situazioni
pericolose, a volte orrende, e che devono sopportare tanto e perdere tutto
quello che hanno costruito nella vita. Una frase che mi ha sconvolta è
stata la seguente: ci sarà sempre un 12% di persone che non arriverà a
destinazione, e che la menzogna più grande è pensare che questo si
risolverà con le parole. In queste parole del libro si capisce che la
situazione si sta aggravando sempre di più. Fabrizio Gatti e riuscito a
scrivere un libro vero, con situazioni reali.
Lorisa Seitaj - I D I.S.S Mazzini Da Vinci – Savona
LIBRI – SEZIONE NARRATIVA RAGAZZI
NON RESTARE INDIETRO
Carlo Greppi, Feltrinelli, 2016, pagg. 221, euro13,00; da 13 anni
Quanto può essere difficile ammettere di avere paura? Paura di sapere,
paura di essere..eppure per qualcuno la paura è una parola che dovrebbe
essere cancellata dai dizionari. Francesco è un ragazzo di 16 anni con la
passione per il pallone, sta attraversando un periodo delicato della sua vita
e non ha un buon rapporto con i genitori che ,a sua insaputa ,lo hanno
iscritto ad un viaggio di istruzione in Polonia ad Auschwitz insieme ai
compagni della Nuova Scuola. Inizialmente si sentirà tradito dai genitori,
dai professori , dai compagni che con lo comprendono ma quando
comincerà a ragionare sul passato capirà che è tutto diverso da come
appare. Questo viaggio lo cambierà radicalmente così come il lettore che
leggendo questo libro capirà che "non c'è solo Anna Frank" come sembrava a Francesco e a K (il
suo migliore amico ) alle medie.
Cosmina Chita – III B Liceo Artistico Martini -Savona
LIBRI – SEZIONE ITALIA
NONNO SARO
Storia di una famiglia siciliana
In appendice antiche ricette per preparare i dolci tradizionali del territorio
Laura Ciancio Zacco, Iacobelli, 2016, pagg. 144, euro 14,00
Storia di una famiglia siciliana da leggere e rileggere. Il protagonista è
questo nonno, nato a Ragusa nel 1876, raro, purtroppo, esempio di
medico altruista e sensibile, onesto e sincero che intende la professione
scelta come una missione. Padre di famiglia a volte un po’ padrone dei
figli con una mentalità ottocentesca che merita piena comprensione,
perché bagaglio dell’educazione ricevuta e del contesto sociale in cui si
trova a vivere. Ma è sempre molto attento al bene della sua amata
famiglia, a volte soffrendo in silenzio quando è costretto ad accettare
imposizioni che umiliano i suoi principi e il suo senso di giustizia.
Consapevole della propria inflessibilità, alla fine della vita si libera della
naturale riservatezza e apre il suo animo a ciascuno dei figli e alla moglie,
con parole che in loro presenza non è mai riuscito a pronunciare. Tutti gli
avvenimenti sono inseriti in belle descrizioni di vita siciliana, paesaggi
rurali assolati dove l’indigenza cronica con le gravi carenze alimentari
miete deboli vittime; se quella bella terra è aspra con i suoi figli, lo Stato
rincara la dose soffocando duramente ogni ribellione. Nelle dimore
nobiliari non esiste nessun lusso e nemmeno piccole comodità. Vi sono
molti dialoghi in un dialetto abbastanza comprensibile, che aggiungono colore e genuinità a questa
piacevole narrazione, completata da semplici ricette di dolci tradizionali che vengono proprio dalla
memoria di nonno Saro.
Annamaria Cordano
LIBRI – SEZIONE DIRITTI
SAGGI SULL’EUTANASIA
a cura di Federica Botti, Giappichelli, 2011, pagg. 180, euro 17,00
“Il dibattito sull’eutanasia percorre la storia e si misura con uno degli
eventi più significativi dell’esistenza dell’uomo: la morte. Insieme a
quello sulle origini della vita, scava nelle coscienze, mette alla prova la
capacità dell’uomo di percepire l’essenza delle cose e il senso stesso
dell’esistenza. Nella cultura occidentale, da quando la filosofia
illuminista ha posto all’uomo il problema della riappropriazione del suo
destino, da quando con il forte sviluppo delle forze produttive e della
scienza l’uomo sembra divenuto capace di creare il proprio destino, di
trasformare la natura e la storia, di ricercare e realizzare il
soddisfacimento dei suoi bisogni, si è sempre più imposta la necessità di
liberarsi dei limiti ultimi connessi alla nascita e alla morte. Perciò con la
ricerca biologica e genetica si cerca di ricreare la vita e con la medicina
di conquistare il dominio sulla morte, affrontando il problema
dell’invecchiamento come una malattia, prolungando la vita oltre ogni
aspettativa e ogni ragionevole motivo. A causa di questi complessi fattori la classe medica ha visto
crescere sempre più il proprio potere ed è divenuta titolare delle scelte non solo in materia di durata,
ma anche di qualità della vita, decidendo sulle modalità e tempi della morte…” Il problema
dell'eutanasia é molto sentito dunque nei paesi occidentali dove la vita si protrae o comunque viene
salvata anche in casi difficili. La legislazione nei vari paesi europei é assai diversa. La raccolta di
questi saggi inizia proprio dalle varie legislazioni comprendendone le motivazioni e gli obiettivi e
continua con gli approcci al problema delle varie Chiese e religioni. Anche la legislazione in
materia di amministrazione di sostegno assume un ruolo rilevante quando il malato non sia più in
grado di esprimere la sua scelta sulla sospensione di cure che possano essere definite accanimento
terapeutico. Un capitolo è dedicato al "caso Svizzera" perché, come tutti sappiamo, un certo numero
di italiani, attraverso l'aiuto di associazioni come Exit Italia, vi si reca per porre fine alla propria vita
che ritiene non più dignitosa e/o terribilmente dolorosa. In Italia, non esiste ancora neppure una
legislazione sul testamento biologico, ampiamente accettato da gran parte della popolazione e da
molti esponenti della Chiesa e delle religioni. Seppure molti Comuni raccolgano le volontà della
persona per il momento in cui non sarà più in grado di esprimerle coscientemente su quanto si
debba spingere la medicina nelle terapie, il fatto è puramente simbolico. L'Italia ha firmato (ma non
ancora ratificato) nel 2001 la Convenzione sui diritti umani e la biomedicina (L. 28 marzo 2001,
n.145) di Oviedo del 1997 che stabilisce che “i desideri precedentemente espressi a proposito di un
intervento medico da parte di un paziente che, al momento dell'intervento, non è in grado di
esprimere la sua volontà saranno tenuti in considerazione.” Il Codice di Deontologia Medica, in
aderenza alla Convenzione di Oviedo, afferma che il medico dovrà tenere conto delle precedenti
manifestazioni di volontà dallo stesso. Nonostante la legge n. 145 del 2001 abbia autorizzato il
Presidente della Repubblica a ratificare la Convenzione, tuttavia lo strumento di ratifica non è
ancora depositato presso il Segretariato Generale del Consiglio d'Europa, non essendo stati emanati
i decreti legislativi previsti dalla legge per l'adattamento dell'ordinamento italiano ai principi e alle
norme della Costituzione. Per questo motivo l'Italia non fa ancora parte della Convenzione di
Oviedo.
Renata Rusca Zargar
STRIKE!
La storia di un italiano in Canada
Giancarlo Stefanini, Edizioni Lavoro, 2014, pagg. XIV – 185, euro 20,40
Giancarlo Stefanini è un ragazzo veneto di Pordenone di soli 19 anni
quando emigra in Canada, nel 1959. Determinato a percorrere un vita di
lavoro e di impegno sociale, entra a far parte del sindacato degli edili, in
particolare la Local Union183, sindacato dei minatori. Il lavoro in miniera
è molto duro, gli scioperi sono frequenti ma il sindacato è diviso e
disorganizzato. Stefanini con un lavoro costante e appassionato riesce a
ricomporre le divisioni, dare consistenza all'azione sindacale e incomincia
a ottenere i primi successi in termini salariali e di leggi più giuste nei
confronti dei lavoratori. Dovrà scontare tre mesi di carcere, per l'accusa di
avere invitato alla violenza i lavoratori nel corso di uno sciopero. Stefanini,
per l'impegno profuso, ha via via scalato tutti i gradini dell'organizzazione
sindacale canadese, arrivando al livello più alto. La storia di Giancarlo
Stefanini è un capitolo importante della presenza italiana in Canada.
Giuseppe Alessandro
LIBRI – SEZIONE AMERICHE
CHE CUBA?
In quale direzione va l'isola caraibica?
Eleonora Goio, Aras, 2016, pagg. 164, euro 13,00
L'Autrice è affetta da un'infermità neurologica, malgrado ciò affronta per
due volte il viaggio in una Cuba prodiga di innumerevoli sorprese di varia
natura. La prima volta in compagnia di quattro amici conosciuti per caso,
la seconda volta da sola. L'isola caraibica è in pieno fermento politico,
dopo che Raul, fratello di Fidel, ha ereditato il potere. I rapporti con gli
Stati Uniti sono migliorati, la prospettiva è quella del raggiungimento di
un regime capitalistico comunista di cui non si intravvedono ancora le
caratteristiche. Ma Cuba è un'isola piena di fascino naturalistico e storico
che Eleonora Goio, malgrado l'infermità, non rinuncia ad assaporare: le
tracce del Che sono ovunque, come quelle lasciate dalla rivoluzione
socialista che ha fatto di Cuba una nazione indipendente sottraendola al
regime di Batista, in realtà una colonia-bordello degli Stati Uniti. La scrittrice non manca di
sottolineare una delle più evidenti caratteristiche sociologiche dell'isola: la forte attrattività dei
giovani di ambo i sessi, motivo del turismo sessuale dai paesi occidentali. Ella stessa, dovrà più
volte sottrarsi alle attenzioni dei giovani meticci, desiderosi di un approccio sessuale che gli
consenta anche di trasferirsi in Europa, preferibilmente in Italia! Eleonora Goio riesce a darci
un'immagine sorprendentemente acuta e fedele della nuova Cuba, dagli aspetti politici della
gestione Raul, alla cucina, ai luoghi della rivoluzione, alle mitiche auto americane anni ‘50 con
divieto di esportazione, ai famosi sigari, oggetto di culto. Tutto un mondo da scoprire.
Giuseppe Alessandro
LIBRI – SEZIONE ASIA
C’ERA UNA VOLTA L’INDIA E C’È ANCORA
Antonio Ortoleva, Navarra, 2015, pagg. 104, euro 12,00
Si può raccontare un Paese soffermandosi principalmente sulla descrizione
di monumenti, musei, teatri, città, come ci si attende di solito. Non è il caso
dell'India dove l'elemento di conoscenza principale è la spiritualità.
L'autore ci parla di un popolo sorridente, oggi come ieri, un popolo che
non considera povero chi non ha niente, ma sull'esempio dell'insegnamento
di Ghandi, è povero chi possiede troppo e pretende sempre di più. Come ha
scritto Tiziano Terzani, che in India è vissuto e si è preparato a morire, qui
c'è l'inizio di tutto. La nuova India corre in metropolitana sui sistemi
informatici più avanzati del mondo; la vecchia India si immerge nel fiume
sacro Gange, per partecipare al rito delle barchette illuminate. C'è la nuova
India dei giovani matematici più bravi del mondo e c'è I'India della casta
degli intoccabili, addetta alla pulizia delle strade e alla manutenzione delle
fognature. Il Siddharta e il Poeta Tagore ci aiuteranno a capire la natura di
un Paese prepotentemente proteso verso l'avvenire, dove sopravvivono i riti
legati al culto del fiume Gange.
Giuseppe Alessandro
LIBRI – SEZIONE AFRICA
CONGO
Ruanda Burundi
Le parole per conoscere
Jean Léonard Touadi, Editori riuniti, 2004, pagg. 136, euro 9,00
Le Regioni del Congo-Grandi Laghi hanno avuto una vita travagliata,
prima sotto la colonizzazione belga, poi dopo la decolonizzazione, a
partire dai primi anni ‘60 del secolo scorso, con la creazione di quattro
Stati indipendenti: Repubblica del Congo, con capitale Brazzaville;
Repubblica Democratica del Congo, con capitale Kinshasa; Ruanda con
capitale Kigali; Burundi, con capitale Bujumbura. La vita di questi quattro
Stati è stata contrassegnata da difficoltà di convivenza fra le due principali
etnie della regione, gli hutu e i tutsi, che hanno provocato guerre ed eccidi.
La regione inoltre è stata contrassegnata da guerre civili e instabilità
politiche che hanno visto l'alternarsi di regimi dittatoriali spesso militari. Il
libro di Jean Léonard Touadi ripercorre, con preziosi dettagli, la storia di
queste quattro regioni del continente africano, ricche di risorse minerarie
indispensabili per la moderna industria elettronica.
Giuseppe Alessandro
LIBRI – SEZIONE LETTERATURE
IL TEMPO CHE RIMANE
Diario di una malattia
Mirella Poggialini, Interlinea, a cura di Alessandro Zaccuri, 2016, pagg. 80, euro 12,00
Il filo rosso di questo diario della malattia -linfoma- che colpisce l'autrice
é la forza della fede e della preghiera con la quale si affida a Dio. In
questo modo, nonostante la sofferenza e la paura, riesce ad apprezzare
ancora le piccole cose della vita: "così anche una tazza di camomilla, che
accompagna la pillola per dormire, mi induce a un sorriso." L'autrice si
racconta con semplicità, descrivendo anche l'imbarazzo che provano gli
altri davanti a un male "incurabile", tanto che diradano le visite e le
telefonate. Ma quanto tempo Dio vorrà affidarle? "Una buona giornata é
una giornata buona. Vale a dire che mai come ora sento la ricchezza e il
dono offerti da una giornata serena, da ore che passano con tranquilla
pacatezza [...] Attesa di un domani insicuro, di un peggioramento
annunciato. Che tuttavia non altera la mia capacità di godere, come non
avevo fatto mai prima, di una passeggiata piacevole, di un incontro
gentile. Ogni ora é un dono..." La domanda Quanto tempo ho?, dunque,
si stempera nella vita quotidiana vissuta e gustata pienamente: "Eppure,
io guardo le vetrine, quando passeggio curiosando con intatta frivolezza."
La ricchezza interiore -unica nostra vera ricchezza - viene alla luce
quando attraversiamo momenti difficili, definitivi. E per quanto sia lunga o breve la nostra vita,
rimarrà sulla terra quanto abbiamo dato di noi agli altri rendendo, anche poco, il mondo migliore.
Un libro da leggere per imparare molto di come si possa affrontare il male con coraggio e dignità.
Renata Rusca Zargar
LA PETITE
Michèle Halberstadt, L’Orma, 2013, pagg. 127, euro 8,10
Cosa può indurre per ben due volte al tentativo di suicidio una bambina parigina di 12 anni,
appartenente a una famiglia della media borghesia? La morte dell'amatissimo nonno? La mancanza
di altri parenti prossimi, vittime dell'olocausto, perché ebrei? L'assenza di dialogo con i genitori? O
il mediocre rendimento scolastico? La petite vive con difficoltà gli anni del passaggio dall'infanzia
all'adolescenza. Sono gli anni ‘60 e i giovani parigini vivono tempi di rivolta nei confronti della
società capitalistica e borghese. Con un'analisi psicologica stringente l'autrice
di questo piccolo-grande libro ci conduce per mano nei meandri della
psicologia di una piccola inadatta alle regole imposte dagli adulti. Ma la petite,
dopo un ricovero in ospedale pediatrico, saprà trovare la sua ragione di vivere.
Michèle Haberstadt è scrittrice, giornalista, sceneggiatrice, attrice, ha recitato
con Jean-Luc Godard. La Petite è il suo quinto romanzo ed è stato accolto con
calore di critica e pubblico anche negli Stati Uniti.
Giuseppe Alessandro
VIAGGIO IN BIANCO E NERO
Alessandra Altamura, Il Foglio, 2015, pagg. 370, euro 13,60
Un libro di viaggi, ma non soltanto: una lunga ricerca di qualcosa,
lasciando indietro qualcuno; personaggi inquieti, mai pacificati con
sè stessi. Celeste vive a Firenze, insegna danza e percussioni
africane, la sua anima vive nel cuore dell'Africa. Bamba è un uomo
nero ed è cresciuto in Italia, vive a Milano e fa il giornalista. Celeste
e Bamba si amano e si incontrano in giro per il mondo nel corso dei
loro viaggi. Drissa è un bambino originario della Costa D'Avorio che
arriva in Italia su un barcone come profugo. Celeste e Bamba vivono
vite separate e avventurose; tenera e spregiudicata Celeste,
professionista rigoroso Bamba, ambedue girano il mondo:
dall'Inghilterra alla Spagna, dall'Albania all'Egitto, l'Ucraina, il
Burkina Faso, il Brasile, gli Stati Uniti, il Giappone… Un lungo
racconto, fatto di luoghi, di pensieri, di situazioni umane
emozionanti, di amore. Un'avventura letteraria, talvolta di grande
acutezza introspettiva, che prende ed emoziona.
Giuseppe Alessandro
BANGLANEPALOVE
la solidarietà della cultura
POESIE RACCONTI E IMMAGINI
Associazione culturale “Virtute e conoscenza”, a cura di Santa Vetturi, Wip Edizioni, 2015, pagg.
496, euro 16,00
L'arte e la creatività possono esprimersi come paradigmi di solidarietà
per la crescita culturale di popolazioni lontane da centri urbani di rilievo.
È il caso della tribù dei Munda della foresta del Sunderban nel
Bangladesh e del villaggio di Tenchet, anch'esso nel Bangladesh, colpito
da un terribile terremoto il 25 Aprile del 2015. La raccolta di fondi
collegata a questo libro potrà consentire la realizzazione di due piccole
biblioteche presso le predette comunità. Santa Vetturi, curatrice del
volume, propiziato dall'Associazione italiana biblioteche-Sezione Puglia,
ha ricevuto un messaggio da Padre Luigi Paggi dal Bangladesh: "Questa
‘sedes sapientia’ (la biblioteca centrale) farebbe fare un salto di qualità
ai tribali Munda della foresta del Sunderban… che diventerebbero
gestori di una ‘facility’, che in questa zona, così arretrata, sotto tutti i
punti di vista, sarebbe tanto importante e preziosa quanto un piccolo
ospedale". Un volume di poesie, scritti, dipinti, fotografie: una koinè
ispirata alla natura e all'ambiente pugliesi. Autori impegnati nelle arti e nelle professioni, che hanno
fatto proprio l'appello di Beniamin Franklin: "non nascondere i tuoi talenti, sono stati fatti per
essere usati. Cosa è una meridiana nell'ombra?" La stessa curatrice, Santa Vetturi, ha già acquisito
varie esperienze di solidarietà devolvendo quasi 25.000 euro per le sue creature: Haiti chiama Bari,
SOS Bangladesh, Bangladesh Help.
Giuseppe Alessandro
RICORDARMI DI
Yves Pagès, L’Orma editore, traduzione di Massimiliano Manganelli,
Eusebio Trabucchi; 2015, pagg. 144, euro 11,00
Un corollario di avvenimenti, pensieri, ricordi, memorie, sensazioni,
incontri, amori, disamori, ciò che nella realtà costituisce la vita di una
persona, è la sostanza pregnante di questo libro di Yves Pagès. Sono 264
scene che iniziano tutte con un calembour: di non dimenticare che… Il
risultato è un affresco letterario, sostanza ineludibile di una memoria
personale e collettiva. Ognuna di queste scene può aprire prospettive
sorprendenti sulla natura umana e sull'avventura della vita. Ives Pagès
(Parigi 1963), prima di iniziare a fare lo scrittore, ha fatto il magazziniere, il
libraio, il bidello. Ora è l'editore della casa editrice Verticales. È compilatore
di una monografia su Louis-Ferdinand Cèline; l'autore per France Culture di
numerosi testi radiofonici e ha scritto una decina di opere di narrativa fra le
quali, in italiano, Piccole nature morte al lavoro, che gli sono valse due
importanti premi letterari: il Prix Wepler e il Prix Choix des libraires.
Giuseppe Alessandro
LIBRI – SEZIONE AMBIENTE
SPAZI VERDI DA VIVERE
Il verde fa bene alla salute
a cura di Maria Rosa Vittadini, Domenico Bolla, Armando Barp; Il
Prato, 2015, pagg. 215, euro 21,25
È accertato dalla Medicina e dall'esperienza comune che l'attività
fisica faccia bene a tutte le età, a condizione che non vi siano malattie
del sistema motorio e che essa venga svolta con le dovute cautele e
nel migliore ambiente possibile, preferibilmente all'aperto, nelle
situazioni climatiche dovute. L'ambiente migliore, per le attività
fisiche, è il verde, come boschi o parchi urbani, atto a creare le
condizioni ideali, quali assenza di traffico automobilistico e
ossigenazione naturale. In tutto il mondo, i principali comuni,
all'interno del Piano Regolatore, prevedono un capitolo dedicato
all'incidenza delle superfici verdi pubbliche e private sulla superficie
generale, alla distribuzione planimetrica delle stesse, alla
distribuzione degli alberi e altre particolarità tecniche. Il volume in
oggetto è ricco di informazioni e linee-guida sulla progettazione e la
gestione del verde urbano.
Giuseppe Alessandro
LIBRI – SEZIONE PROTAGONISTI
IL BARONE
Werner von der Schulenburg una storia fra passioni e intrighi
Sibil von der Schulenburg, Il Prato, pagg. 432, euro 25,00
L'Autrice è una discendente del Feldmaresciallo J.Mathias von der
Schulemburg, il cui monumento si trova a Verona, essendo stato
servitore della Repubblica di Venezia. Il Barone Werner von der
Schulenburg, padre dell'Autrice, fu un colto aristocratico, la cui rigida
educazione tedesca fu ampiamente ammorbidita dal suo amore per
l'Italia, dove molto soggiornò, avendo modo di conoscere persone come
Gabriele D'Annunzio, Edda Ciano, Nicola Bombacci, Alessandro
Pavolini, Leone XIII, Benito Mussolini. Un uomo Vorace di vita,
estimatore dell'arte italiana e non solo, ma anche delle donne italiane:
ebbe numerose amanti fra le quali Margherita Sarfatti, grande
intellettuale, biografa e amante di Mussolini. Ebbe numerosi incontri
con Adolf Hitler, Franz von Papen, Elisabeth Foerster, Nietzche,
Rudolf Hess, Edgar Jung; conobbe Otto von Bismarck, Lenin… Grande estimatore di Mussolini, il
primo esegèta in Europa del fascismo e dittatore in Italia. Si rese mediatore politico-culturale fra il
duce e il futuro fuhrer il quale, da grande ammiratore del duce, intendeva seguirne le orme, il che
avvenne con la fondazione del nazismo. Ma dopo, il Barone avversò il nazismo, al punto di
partecipare all'attentato a Hitler organizzato dall'ufficiale tedesco von Stauffemberg: l'operazione
Valchirie. L'autrice, che quasi non conobbe il padre, essendo questi morto che lei aveva solo quattro
anni, ha una naturale e profonda conoscenza della lingua italiana, essendo nata e vissuta nel nostro
paese. Ella tende a evidenziare la natura profondamente civile del comportamento paterno,
improntato alla filosofia della poesia (attribuita a Brecht ma, in origine, un sermone del pastore
Martin Niemöller): Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
E fui contento perché rubacchiavano
Poi vennero a prendere gli ebrei
E stetti zitto perché mi stavano antipatici
Poi vennero a prendere gli omosessuali
E fui sollevato, perché mi erano fastidiosi
Poi vennero a prendere i comunisti
E non dissi niente perché non ero comunista
Un giorno vennero a prendere me
E non c’era rimasto nessuno a protestare
Un libro avvincente, colmo di eventi che hanno fatto la storia dell'Europa della prima metà del
secolo scorso. Un corollario di fatti, in parte conosciuti ma anche sconosciuti, appartenente al ricco
carteggio paterno, al quale è improntato il libro di Sibyl von Der Schulenburg. Un libro dalla
sintassi ricca e fantasiosa che si legge d'un fiato.
Giuseppe Alessandro
ALBUM
REMO TEGLIA
Vita di uno scrittore
a cura di Daniela Marcheschi, Avagliano, 2014, pagg. 92, euro 8,50
Le introduzioni di Ernesto Ferrero e di Daniela Marcheschi illustrano la
vita e le opere di Remo Teglia, scrittore nato e morto ad Altopascio
(1913-1975), medico, combattente nella seconda guerra mondiale, in
Albania e in Macedonia. Remo Teglia scrisse diverse opere, fra cui tre
romanzi che furono editi da Einaudi, dopo avere superato il severo
esame di lettura di Vittorini, Calvino, Natalia Ginzburg: Mala Castra
(1965), La Ballata del Mezzadro (1971), Terra e ghiaie (1973). Remo
Teglia è scrittore di piccole storie di uomini, destinati a perdersi in
situazioni drammatiche, come l'avvento del fascismo e la seconda guerra mondiale. Storie
raccontate sempre con realismo e grande partecipazione umana. L'Album raccoglie fotografie e
documenti che raccontano la vita del dottor Remo Teglia, che è appartenuto a quella categoria di
italiani ai quali il fascismo ha condizionato tanti anni di vita e tuttavia tanto impegno hanno saputo
ugualmente profondere per la vita del paese.
Giuseppe Alessandro
LIBRI – SEZIONE RELIGIONI
UN ALTRO MEDIOEVO
Il quotidiano nell'Islam dal VII al XIII secolo
Biancamaria Scarcia Amoretti, Laterza, 2001, pagg. XXII - 276, euro 19,63
Biancamaria Scarcia Amoretti è ordinario di Islamistica presso la Facoltà di
Scienze Umanistiche dell'Università di Roma La Sapienza. La nostra
conoscenza del mondo Islamico del Medioevo, in passato derivava dalla
lettura delle Mille e Una notte. La realtà attuale, con la cosiddetta
mondializzazione e gli scambi culturali e commerciali, vede la presenza
sempre più consistente di cittadini di religione musulmana nei Paesi
occidentali. Ciò rende auspicabile, se non necessaria, una conoscenza della
storia dei Paesi dove quella religione viene osservata. Tutto ciò che faceva
parte della quotidianità di quei popoli nel Medio - Evo: il lavoro, la casa, la
famiglia, il mercato, gli artigiani, il cibo, il sesso, gli uomini, le donne, le
case plebee e quelle ricche, trova un riscontro nelle pagine di questo libro,
generoso di storie, di ambienti, di situazioni. Non manca la traduzione in
lingua araba di parole del vocabolario italiano.
Giuseppe Alessandro
GINO STRADA vincitore del Premio SUNHAK PEACE 2017
Gino Strada vincitore del Premio "Sunhak Peace" 2017
Gino Strada, chirurgo e cofondatore di EMERGENCY, è uno dei due vincitori dell'edizione
2017 Premio "Sunhak Peace". L'annuncio è stato dato martedì 29 novembre 2016 a
Washington, D.C. (Stati Uniti). "Le cure offerte in prima linea alle vittime dei conflitti", "la
difesa dei diritti e della dignità delle persone attraverso la garanzia del diritto alla cura",
"l'impegno culturale contro la guerra e per la messa al bando delle mine antiuomo": sono queste le
motivazioni che hanno portato all'assegnazione del premio a Gino Strada. Dall'anno della sua fondazione nel
1994, EMERGENCY ha offerto cure gratuite e di alta qualità a 8 milioni di persone in 17 Paesi. "Oggi
siamo chiamati a confrontarci con la più grande crisi dei rifugiati dall'epoca della Seconda guerra mondiale.
È necessario per noi cittadini di tutto il mondo avere chiaro il valore della vita di ciascun essere umano.
Attraverso la solidarietà e la cooperazione dobbiamo risolvere questo problema insieme" spiega Il-Sik Hong,
ex presidente dell'Università di Corea a Seul e presidente del Comitato del Premio "Sunhak Peace". "Un
premio che si fonda sulla visione della pace come 'una sola famiglia davanti a Dio': per questa ragione
abbiamo scelto la crisi dei rifugiati come nucleo tematico per i riconoscimenti del 2017", ha spiegato.
"Attraverso il suo lavoro a favore delle vittime di guerra in Afghanistan, dei profughi e degli sfollati in Iraq,
dei migranti in Italia, delle vittime della povertà in Africa, l'associazione fondata da Gino Strada è oggi anche
impegnata nel dare risposte a quella che viene definita la "crisi dei rifugiati". Lo fa, come sempre, attraverso
il suo lavoro medico-chirurgico, attraverso il racconto di ciò che vede, e promuovendo una cultura di pace e
di rispetto dei diritti umani", continua il comunicato del Premio. Il Premio "Sunhak Peace" viene assegnato
ogni anno a individui e organizzazioni che si sono distinti per il importante contributo alla pace e allo
sviluppo umano. La consegna del riconoscimento avverrà venerdì 3 febbraio 2017 a Seul, in Corea. Insieme
a Gino Strada viene premiata la dottoressa Sakena Yacoobi, la "madre dell'educazione afgana", per aver
"sviluppato programmi educativi innovativi: l'Afghan Institute of Learning da lei fondato ha offerto
istruzione e servizi sanitari a oltre 13 milioni di rifugiati".
http://www.emergency.it/chi-siamo.html