Estratto del capitolato

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Estratto del capitolato
PROVINCIA DI
PARMA
COMUNE DI
PARMA
COOP. “RESIDENCE”
DUE PALAZZINE CONDOMINIALI
SITE IN
VIA BUDELUNGO / STRADA MARGHERITA
16 + 16 alloggi
CAPITOLATO SPECIALE
D’APPALTO
Parma, 14.02.2011
CAPO I
OGGETTO E DESCRIZIONE DELLE OPERE
ART. 1 PREMESSA
La due palazzine condominiali sorgeranno a Parma, in PUA di Via Budelungo e più precisamente sul lotto adiacente
all’intervento della provincia nei pressi di strada Margherita.
ART. 2 OGGETTO DELL'INTERVENTO
L'intervento ha per oggetto tutte le opere e provviste occorrenti per la costruzione di 2 fabbricati di civile
abitazione di n. 16 alloggi cad. e di tutte le opere esterne e di sistemazione cortilizia (nella quantità concordata)
da erigersi sul lotto secondo le condizioni stabilite dal presente Capitolato Speciale e i particolari tecnici del
progetto relativo redatto dagli architetti Gilberto Branchi e Stefano Malvenuti.
ART. 3 INDICAZIONE DELLE OPERE ESCLUSE DALL'INTERVENTO
Sono a carico della Cooperativa le spese per gli allacciamenti.
Sono a carico degli assegnatari:
le spese relative alla posa dei propri contatori ENEL - GAS - ACQUA - TELERISCALDAMENTO (contratti
d'utenza).
ART. 4 OGGETTO DEL CAPITOLATO
Il Capitolato ha per oggetto la descrizione dei lavori per la costruzione di un edificio costituito da un piano
interrato destinato a servizi condominiali, cantine e box e da sovrastanti quattro piani destinati a residenza.
ART. 5 DESCRIZIONE DELLE OPERE DA ESEGUIRE
1) FONDAZIONI
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La quota di profondità dello scavo di sbancamento e degli scavi di fondazione, saranno fissate dalla Direzione dei
Lavori in relazione alle quote di progetto ed all'altezza delle travi di fondazione, stabilite dal calcolatore dei
cementi armati.
I materiali scavati saranno accumulati nell'ambito del cantiere, per essere poi stesi nelle sistemazioni esterne,
oppure trasportati direttamente alle pubbliche discariche.
Nel caso non vi sia posto nell'ambito del cantiere, sarà cura dell'Impresa, senza compenso, riportare la terra
necessaria alla sistemazione dell'area dal luogo ove ha formato deposito, oppure reperirla da altri scavi.
Sotto le travi rovesce di fondazione sarà gettato uno strato di calcestruzzo a q.li 1,50 di cemento R 325 per uno
spessore minimo di cm 10.
Le travi rovesce di fondazione in cemento armato, delle dimensioni risultanti dai calcoli statici, saranno gettate in
calcestruzzo di cemento avente resistenza caratteristica a 28 giorni Rck non inferiore a 250 kg/cm2 armate con
ferro Fe B 450 C.
Fra lo scavo ed il pavimento del piano dei garages verrà stesa in opera della ghiaia in sorta per uno spessore minimo
di cm 30 e uno strato di misto naturale stabilizzato dello spessore di cm 5.
2) STRUTTURE PORTANTI E TAMPONAMENTI
Le murature portanti saranno, al piano garage (interrato), in calcestruzzo gettato in opera secondo le disposizioni
dettate dal calcolatore. Le pareti perimetrali di tamponamento e strutturali dei piani fuori terra saranno realizzate
con blocchi termoisolanti da cm 38 di spessore, ad elevato isolamento termico (ISOTEX), opportunamente armati e
rivestiti in buona parte sul lato esterno con listello di cotto faccia a vista.
3) SOLAI
Il solaio di copertura dei piani interrati sarà composto da lastre prefabbricate in calcestruzzo da cm 4 armato con
rete elettrosaldata ed alleggerito con blocchi di polistirolo espanso, tipo Predalle, con intradosso da lasciare a
vista. Il sovraccarico sarà quello derivante dall’analisi dei carichi e dalle normative vigenti.
I restanti solai saranno in cemento armato e laterizio, come da calcoli dei c.a., costruiti in opera o fuori opera, con
armatura metallica risultante dai calcoli statici e dovranno avere una portata (sovraccarico accidentale utile e
permanente) di 500 Kg/mq.
In tutti i solai, a copertura delle canalizzazioni degli impianti, che saranno a loro volta protette da cls, sarà posto
uno strato di Polimix.
L’Impresa dovrà presentare alla Direzione Lavori dei c.a. la calcolazione e la relativa relazione di calcolo dei solai,
firmata da idoneo progettista, prima dei getti.
4) OPERE IN CEMENTO ARMATO
Tutte le travi, i pilastri e le solette delle scale, ossia i calcestruzzi per qualsiasi tipo di opere in c.a., saranno
confezionati con cemento avente resistenza caratteristica a 28 giorni Rck non inferiore a 300 Kg/cm2 con impiego
di casseri in legno, secondo le prescrizioni del calcolatore delle opere in c.a..
Per i calcestruzzi confezionati da autobetoniere valgono le norme in materia del Ministero dei LL.PP., ma l'uso degli
stessi deve essere preventivamente autorizzato dalla Direzione Lavori.
Il calcolo delle strutture in c.a. è a carico dell’Impresa costruttrice e dovrà essere eseguito secondo le norme
dettate dal D.M. 14/01/2008 " Nuove norme tecniche per le costruzioni".
L'Impresa è tenuta a dare completa e gratuita assistenza all’esecuzione di prove e collaudi sulla struttura in c.a.,
sia in corso d'opera che conclusivi.
Le spese tecniche di collaudo saranno a carico della Committenza.
L'Impresa è pure tenuta a produrre il certificato rilasciato da competente ed abilitato laboratorio Universitario,
relativo alle prove sui cubetti di calcestruzzo e sul ferro usato nei cementi armati.
5) PARETI
Le pareti divisorie nei piani di abitazione, salvo diversa indicazione nel disegno, saranno in mattoni forati in foglio a
6/8 fori dello spessore di cm 8 (cm 12 nei bagni), in opera con malta di calce cementizia e sabbia.
Tutte le pareti dovranno essere perfettamente in squadro fra loro, salvo diversa indicazione di progetto. Nelle
intersezioni dovranno essere immorsate a corsi sfalsati.
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Tutte le murature controterra saranno impermeabilizzate mediante guaina bituminosa fino fuori terra e dotate di
uno strato esterno drenante al cui piede le acque dovranno essere raccolte e convogliate alla rete fognaria su
particolare costruttivo fornito dalla D.L..
Le pareti divisorie del piano interrato saranno in blocchi di calcestruzzo o di laterlite (a seconda della resistenza al
fuoco richiesta), lasciate a vista e tinteggiate come previsto successivamente. I muri divisori fra gli alloggi saranno
costituiti da due pareti in Doppio UNI di spessore 12 cm con interposto materiale fonoassorbente dello spessore di
cm 4.
Le pareti dei vani scala saranno isolate mediante contropareti in cartongesso con materassino termoisolante dello
spessore di cm 5.
6) PARAPETTI BALCONI E FRANGISOLE
I parapetti dei balconi, da eseguire come da disegno, in acciaio preverniciato, su particolare fornito dalla D.L. e
secondo le indicazioni riportate sulle tavole di progetto, i frangisole, parte a stecca chiusa, parte a stecca aperta
saranno in alluminio elettrocolorato.
Nei pavimenti dei balconi sarà posta in opera idonea impermeabilizzazione con doppia guaina risvoltata per almeno 1
cm fuori dal pavimento finito e mascherata da idoneo zoccolino.
7) COPERTURA
Il tetto sarà costituito da solaio orizzontale in laterocemento. La pendenza sarà realizzata con muretti e tabelloni
con soletta in cls e sovrastante isolamento in poliuretano dello spessore di cm 8; il manto di copertura sarà in
tegole di cotto tipo portoghesi, compreso ogni pezzo speciale, colmi e terminali, con la pendenza teorica minima
garantita dalla ditta produttrice. Vedasi comunque i particolari costruttivi e le indicazioni della D.L..
Fra il manto di copertura e lo strato coibente dovrà essere assicurato idoneo sistema di ventilazione su indicazione
della D.L..
Inoltre si dovrà prevedere l’ispezionabilità della copertura, mediante accesso dal vano scale, con scala retrattile e
lucernario, di dimensioni fornite dalla D.L..
8) INTONACI - TINTEGGI - RIVESTIMENTI - PAVIMENTI
L’esterno dell’edificio sarà rivestito con listello in cotto faccia a vista e in parte intonacato al civile a base calce e
cemento o premiscelato a base calce e protetto con intonaco plastico al quarzo per esterni (colori scelti dalla D.L.),
secondo le indicazioni riportate sulle tavole di progetto.
Gli intonaci interni delle cucine e dei bagni, del vano scala e degli ingressi condominiali saranno al civile a base calce.
Le pareti in blocchetti di cls al piano interrato, con l’esclusione del vano scala, saranno lasciate a vista e tinteggiate.
Per gli altri vani potranno essere utilizzati intonaci premiscelati a base gesso.
Rimane inteso che gli intonaci verranno eseguiti in due tempi a distanza di almeno 15 giorni l’uno dall’altro.
In tutti gli spigoli interni, compresi quelli dei sottorampa e dei pianerottoli delle scale, saranno messi in opera
paraspigoli in lamiera zincata.
I tinteggi interni saranno eseguiti mediante 2/3 mani di tempera di colore bianco previa mano di isolante.
I rivestimenti delle cucine e dei bagni saranno sulle quattro pareti e avranno un’altezza rispettivamente di mt 1,60
e di mt 2,20; dove è prevista la cucina in nicchia e/o l’angolo cottura il rivestimento sarà solo sulla parete
attrezzata.
Tutti i rivestimenti dovranno essere posati a colla, perfettamente stuccati con cemento bianco e coordinati con i
pavimenti.
I pavimenti dei garages, delle cantine, dei corridoi e dei corselli di manovra saranno in battuto di cemento a q.li
2,50 spessore cm 10 con rete elettrosaldata, perfettamente liscio con la creazione delle opportune pendenze per il
convogliamento delle acque.
I pavimenti delle scale condominiali, dei pianerottoli e dell’ingresso, con relativi zoccolini, saranno in granito Rosa
Sardo levigato spessore cm 2; le pedate e le alzate delle scale saranno in granito Rosa Sardo rispettivamente dello
spessore di cm 3 e cm 2.
I pavimenti dei balconi saranno in gres ceramizzato ingelivo cm 10x20 posato a colla con le opportune pendenze. Sul
perimetro sarà posata, a copertura della guaina sporgente dal pavimento, una zoccolatura dello stesso materiale .
I pavimenti delle terrazze del quarto piano saranno di tipo galleggiante in quadrotti di cemento con finitura
superiore in ghiaietto lavato.
I pavimenti, all’interno degli alloggi, per quanto riguarda la zona giorno e i disimpegni, saranno in monocottura con
resistenza al logoramento 4 scala PEI, con posa a colla, diritta o in diagonale, accostata o fugata.
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Nelle camere sarà posto in opera legno IROKO o DOUSSIE’ a listelli di mm 250x50 spessore 10 mm, 1° scelta
commerciale, posati a correre.
Al fine di migliorare l’isolamento acustico dei singoli alloggi, tutti i pavimenti saranno insonorizzati come più avanti
descritto.
Sul perimetro di ogni stanza dovranno essere posti al piede di ogni parete opportuni nastri distanziati in polistirolo
spessore 1,5 cm ad assorbire la dilatazione dei pavimenti.
Sotto i pavimenti del piano interrato è prevista la formazione di vespaio in ghiaia con altezza minima di 30 cm e
strato superiore in misto naturale stabilizzato dello spessore di cm 5.
I pavimenti e i rivestimenti saranno scelti dai soci assegnatari su campionatura proposta dalla D.L. che sarà formata
da almeno 3 serie complete di pavimenti per il soggiorno, 3 serie complete di coordinati per cucine e 3 serie
complete di coordinati per bagni.
La campionatura dei materiali ceramici è indicativamente la seguente:
- Pavimenti: marca MARAZZI – RAGNO – CASALGRANDE; monocottura formato 30x30, n. 3 serie per ogni
marca.
- Rivestimenti: marca MARAZZI – RAGNO – CASALGRANDE; formato 20x20 o 20x25, n. 3 serie per ogni marca.
L'Impresa è tenuta, prima della consegna dell'alloggio, a sostituire le piastrelle che risultassero difettose o
sbeccate.
In caso di variazione rispetto alla campionatura si dovrà far riferimento ad un prezzo d’acquisto dei presenti
materiali di 17,50 €/mq, da scontarsi dal prezzo del materiale scelto a sostituzione che sarà quello del listino
fornito dalla casa produttrice scontato del 25%.
Le superfici da considerare sono quelle nette maggiorate per lo sfrido del 5% sulla posa normale e del 10% su quella
in diagonale, più le scorte.
In tutti i vani abitati, con l’esclusione di quelli rivestiti, sarà posto in opera uno zoccolino battiscopa in legno ramino
altezza 7 cm, lunghezza della barra circa 4 ml, tinto noce.
9) FOGNATURA
La rete fognaria, sia verticale che orizzontale, è compresa nel forfait e sarà in tubi di plastica di idoneo spessore e
sezione.
La rete orizzontale di fognatura sarà appoggiata su soletta ed opportunamente rinfiancata con calcestruzzo di
cemento a q.li 2,50 e ricoperta per cm 10 con sabbia.
Le colonne e la rete orizzontale di scarico delle cucine e dei bagni saranno in tubi di cloruro di polivinile, serie
speciale per scarico di acque con temperature di esercizio fino a 100° ed avranno il diametro interno di cm 10
(cucine) e 12 (bagni) saranno del tipo silenziato e coibentate per annullare il rumore di caduta (secondo quanto
richiesto dalle Normative Acustiche).
Tutte le colonne di scarico continueranno con lo stesso diametro fino sopra il tetto.
All’interno degli appartamenti tutte le colonne di scarico saranno custodite e protette con cassonetti eseguiti in
muratura (è vietato intaccare le murature esterne).
Al piede di ogni colonna verrà costruito un pozzetto di misura adatta per l’alloggiamento di un sifone Torino munito
di una ispezione con tappo a vite.
La rete orizzontale di fognatura sarà eseguita secondo il relativo progetto ed avrà recapito nella fognatura
stradale con sifone Firenze.
Quando si dovessero eseguire voltate in squadro saranno ottenute con l'impiego di due curve aperte e non di curve
chiuse.
Le braghe delle colonne di scarico saranno a scagno, a due vie per ogni locale da bagno e ogni apparecchio sanitario
avrà lo scarico indipendente sulla colonna.
Nel prezzo di forfait è compreso l'onere della formazione dei pozzetti di ispezione e di scarico, che saranno
costruiti con mattoni pieni e intonacati internamente con malta di cemento lisciato o prefabbricati e muniti di
chiusini in cemento nelle zone pedonali e a verde e in ghisa in quelle carraie.
I pozzetti di cui sopra saranno costruiti nei punti e nel numero indicato dalla Direzione dei Lavori.
I pozzetti di ispezione della rete orizzontale di fognatura, avranno dimensioni tali da consentire un agevole accesso
e manovra di spurgo delle tubazioni agli operai che dovranno effettuare la manutenzione delle fogne.
Si vuol qui rafforzare (oltre che dai disegni) il concetto delle due linee di fognatura: la bianca (pluviali, cortile, ecc.)
e la nera (bagni, cucine ecc.).
Il rilievo esecutivo delle fogne verrà consegnato dall'Impresa alla D.L. a lavoro ultimato assieme alle piante dei vari
allacci: TELECOM , ENEL, GAS e ACQUA.
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Rimane comunque inteso che nelle zone carrabili i chiusini e le bocchette saranno messi in opera in ghisa.
Si ricorda che le tubazioni del gas non devono essere posizionate nello stesso scavo della fogna (per evitare
pericolo).
10) ESALATORI
Gli esalatori delle colonne di scarico della fognatura termineranno cm 40 sopra la copertura del tetto e saranno in
pvc contenuti in apposito comignolo con scossalina, se usciranno dal tetto in batteria.
Ogni cucina sarà provvista di canna di ventilazione singola di diametro cm 10 in cloruro di polivinile sporgente dal
tetto cm 40, munita di curva chiusa o pezzo speciale di imbocco per consentire il raccordo al rosone di eventuale
aspiratore elettrico. Tutti i bagni senza finestra saranno dotati di canna di ventilazione autonoma munita di
aspiratore temporizzato.
In sommità delle canne saranno previsti opportuni comignoli in pvc.
12) SOGLIE - DAVANZALI - CORNICIONI
Le soglie del vano scala e dell’androne d’ingresso saranno in granito Serizzo spessore cm 3.
Fra pavimenti diversi saranno interposti listelli di ottone dello spessore di mm 2/3 e di altezza cm 3/4 posti in
opera nel sottofondo, solo quando la loro posa servirà a dividere pavimenti differenti.
Nel caso di pavimenti uguali dovrà essere assicurata la continuità.
Nelle porte finestre saranno poste in opera soglie in granito Serizzo spessore cm 3, perfettamente levigate,
complete di smussi, con sagoma da concordare con l'impresa fornitrice i serramenti esterni, previa approvazione
della Direzione Lavori.
I davanzali esterni saranno dello stesso materiale, dotati di gocciolatoio nella parte inferiore e canaletta di scolo ai
lati.
Le dimensioni delle soglie e dei davanzali risulteranno dai disegni delle porte finestre e delle finestre e dagli
spessori dei tamponamenti.
13) CANALE DI GRONDA - CONVERSE - PLUVIALI
Tutti i pluviali saranno in rame 6/10, rotondi e con diametro cm 8 o 10 a seconda delle esigenze; dovranno essere
opportunamente fissati e termineranno nei relativi pozzetti.
Sono previste, per raccogliere l'acqua delle falde, canale di gronda in rame di idoneo sviluppo, spessore 6/10 ed a
coronamento scossaline e converse in rame 6/10 (vedi particolari forniti dalla D.L.).
Attorno ai camini e ai tubi degli esalatori, sul tetto, saranno messe in opera idonee scossaline sempre in rame, così
come per i lucernari.
14) OPERE IN FERRO
Sul perimetro del comparto sono previsti accessi pedonali muniti di cancelletto in ferro eseguito su disegno della
D.L., con apertura ad un anta e chiusura automatica a pompa.
Sui passi carrai si dovrà prevedere un cancello in ferro con apertura a 2 ante su disegno della D.L. dotato di
chiusura ed apertura automatica.
Tutte le parti in ferro saranno tinteggiate con due mani di smalto tipo Micaceo, colore a scelta della D.L..
15) PORTE: CANTINE - AUTORIMESSE - INGRESSI AL VANO SCALA – CORRIDOIO CANTINE
Le porte interne delle cantine saranno in lamiera stampata nervata zincata munite di griglie d'areazione.
I portoni delle autorimesse saranno del tipo a bascula in lamiera stampata nervata, spessore mm 8/10, tipo
Euronorm, preverniciati, con misure di passaggio commerciali e complete di serrature, 2 chiavi e di doppie feritoie
di areazione.
Se con contrappesi, i relativi binari dovranno essere preventivamente ingrassati prima del montaggio.
Le porte d’ingresso al vano scala saranno in alluminio elettrocolorato, con vetro stratificato, montate su
controtelaio, su disegni della D.L., e avranno l'apertura ad 1 anta o 2 ante a battente.
Saranno corredate di zoccolo alla base, fascia all'altezza di cm 100 circa e serratura elettrica incassata, con n. 2
chiavi per alloggio.
Si prevede un vetro stratificato composto da due lastre di mm 4 lucide trasparenti ed incolori con foglio interno in
polivinilbutirrale posto in opera con fermavetro a scatto interno in lega leggera corredato di relativa guarnizione.
Per una buona tenuta fra telaio fisso ad anta apribile avremo sempre doppia guarnizione in materiale plastico.
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Il fissaggio al controtelaio sarà effettuato con speciali regolatori di fissaggio inseriti all'interno del profilo
perimetrale idonei a bloccare e registrare l'infisso prima dell'avvitatura.
Fra telaio e controtelaio, dalla parte esterna, dovrà sempre essere prevista una sigillatura con silicone.
Le porte d’ingresso principali, inoltre, saranno munite di chiudiporta automatico a pavimento o a soffitto.
Le porte di separazione fra i locali autorimesse ed i disimpegni saranno in ferro di tipo tagliafuoco.
16) SERRAMENTI ESTERNI
Serramenti alloggi
I serramenti degli alloggi saranno a monoblocco in legno pino di Svezia mordenzato tinto noce, predisposti per il
montaggio di zanzariera. Saranno forniti completi di controtelaio in legno o metallo da premurare. I profili delle
ante avranno una sezione minima di cm 5,5x5,5. Il vetro sarà a camera disidratata 4/12/4 di tipo Basso Emissivo
per le finestre, e 3+3/9/3+3 Basso Emissivo per le portefinestre, posto in opera con guarnizione interna, infilato
nel fermavetro e sigillato all'esterno con mastice al silicone. La Trasmittanza Termica dei serramenti dovrà avere
un coefficiente minimo pari a 1,5 UG vetro – 1,8 UF serramento.
Nei bagni e nelle cucine saranno montati coprifili sagomati per il rivestimento in piastrelle.
Tutti i coprifili dovranno essere montati ad intonaco finito.
Ogni serramento sarà munito di cassonetto coprirullo coibentato e persiana avvolgibile in alluminio coibentato ad
alta densità di peso non inferiore a 6,00 kg/mq, verniciate tinta RAL, con sistema manuale di movimentazione e
dotate di un sistema di aggancio di sicurezza con contropiastra murata.
Ogni serramento dovrà essere montato perfettamente in squadro, sigillato esternamente con mastici al silicone ed
a tenuta d'aria ed acqua.
Se montati prima del tinteggio esterno dovranno essere completamente protetti.
I serramenti saranno con apertura del tipo a battente in tutti i locali.
Serramenti vano scala
I serramenti del vano scala saranno in alluminio elettrocolorato, con vetro stratificato, dotati di parti apribili ad
ogni piano, montati su controtelai, su disegni e indicazioni della D.L..
17) SERRAMENTI INTERNI
I portoncini di primo ingresso agli alloggi saranno del tipo blindato, ciechi, lisci, completi di verniciatura semilucida
noce e di imbotte a coprire lo spessore del muro con serratura munita di cilindretto modello Atra.
Saranno posti in opera su controtelaio in ferro spessore 20/10, telaio fisso in lamiera d’acciaio 25/10, anta apribile
con struttura portante in ferro e lamiera spessore 15/10 sul lato esterno e parzialmente sul lato interno,
coibentazione interna in lana di roccia, cerniere in acciaio, serratura tipo cassaforte con 6 punti di chiusura, n. 3
rostri antistrappo, pomolo esterno in ottone e maniglia interna in ottone tipo Milena, complete di spioncino e lama
parafreddo, apertura controllata, dimensioni cm 90x210.
Le porte interne, anch'esse cieche, saranno in legno tamburato tinto noce o laccate bianche.
Le serrature saranno del tipo Patent con maniglia in ottone tipo Milena. Le dimensioni nette di passaggio delle porte
interne saranno quelle prescritte dalla normativa vigente in materia.
18) IMPIANTI DI RISCALDAMENTO
Caratteristiche generali dell’impianto
L’edificio verrà riscaldato con impianto di tipo centralizzato collegato alla rete di teleriscaldamento comunale IREN
– ENIA con contabilizzazione autonoma per singolo appartamento.
Gli impianti saranno di tipo a pavimento radiante completi di pannelli porta tubo, tubazione in polietilene reticolato,
bordatura isolante, collettori di distribuzione, giunti di dilatazione, valvola di taratura e disareatore.
Tutti gli impianti saranno alimentati dalla rete di teleriscaldamento comunale tramite sottostazione di scambio
termico collocata all’interno del locale tecnico previsto al piano seminterrato a cura dell’azienda erogatrice il
servizio; da questa si deriveranno le linee di alimentazione dei moduli di utenza e contabilizzazione collocati ai
pianerottoli di piano.
I moduli di utenza e contabilizzazione saranno forniti dall’azienda erogatrice il servizio di teleriscaldamento e
dovranno essere installati dall’impresa appaltatrice.
Il collegamento fra la sottostazione di scambio ed i singoli moduli di contabilizzazione degli alloggi saranno eseguiti
con tubazioni di caratteristiche idonee in ferro e/ rame collocate sotto traccia negli spazi comuni dell’edificio,
mentre i collegamenti tra i moduli di contabilizzazione e i collettori di distribuzione dell’impianto interno saranno
eseguiti in tubo in polietilene multistrato.
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Tutte le tubazioni utilizzate avranno caratteristiche dimensionali tali da garantire il trasporto della potenzialità
richiesta dagli impianti.
L’installazione degli impianti termici deve essere effettuata da un soggetto in possesso dei requisiti di cui agli Artt.
2 e 3 della Legge 05/03/1990 n. 46 e successive integrazioni (Decreto 22 gennaio 2008 n. 37), attenendosi alle
prescrizioni contenute nella relazione tecnica di cui all’Art. 28 della Legge 09/01/1991 n. 10 e successive
integrazioni e modificazioni.
SISTEMA CONTABILIZZAZIONE INDIVIDUALE
Gli impianti termici delle singole unità immobiliari saranno dotati di sistema di contabilizzazione composto da:
satellite d'utenza con contatore di energia termica e valvola di zona a due vie solo caldo centralizzabile M-Bus
diametro 3/4", contatore acqua calda sanitaria predisposto per collegamento bus, contatore acqua fredda sanitaria
predisposto per collegamento bus.
Il sistema da installare verrà fornito dall’azienda erogatrice il servizio di teleriscaldamento che gestirà l’impianto
di contabilizzazione.
SISTEMA AUTOMATICO DI REGOLAZIONE
L’impianto termico sarà dotato di termoregolazione a compensazione esterna centralizzata agente sulla
temperatura di mandata all’impianto.
Le singole unità immobiliari saranno dotate di un sistema di termoregolazione pilotato da una sonda di misura della
temperatura ambiente su almeno due livelli di temperatura nell’arco delle 24 ore e agente sulla valvola di zona
dell’unità.
Durante il periodo in cui è funzionante l’impianto di climatizzazione invernale, la media aritmetica delle temperature
dell’aria dei singoli ambienti delle unità abitative, misurate secondo le modalità prescritte dalla norma tecnica UNI
5364, non deve essere superiore ai 20°C+2°C di tolleranza.
ISOLAMENTO ADOTTATO
Per il trasporto dell’acqua calda di alimentazione alle singole unità ed ai collettori di distribuzione dell’impianto a
pavimento, si adotteranno gli spessori di isolamento termico previsti dalla tabella 1 allegato B del D.P.R.
26/08/1993 n. 412 con l’adozione degli spessori minimi indicati dall’azienda erogatrice il servizio di
teleriscaldamento.
Il materiale adottato per l’isolamento delle tubazioni dovrà essere preferibilmente in polietilene espanso, a celle
chiuse di classe I di cui si dovrà fornire certificazione.
COMPONENTI SOGGETTI AD OMOLOGAZIONE ISPESL
I dispositivi di sicurezza devono essere realizzati in modo da escludere condizioni di pericolosità nell’eventualità di
mancanza di ogni fonte di energia sussidiaria.
Non si dovrà mai e per nessun motivo modificare ed escludere il funzionamento dei dispositivi di sicurezza.
IMPIANTO CENTRALIZZATO DI PRODUZIONE ACQUA CALDA SANITARIA CON INTEGRAZIONE DA
IMPIANTO SOLARE TERMICO
La produzione centralizzata di acqua calda sanitaria verrà assicurata dalla sottostazione di scambio termico
dell’impianto di teleriscaldamento.
L’impianto sarà completo di circolatore, di valvole di intercettazione, di vaso di espansione e di sistemi di controllo
e sicurezza.
Sarà inoltre installato un serbatoio volano di accumulo con serpentino proveniente dall’impianto solare termico.
L’acqua calda sanitaria sarà inviata alle utenze previa miscelazione con apposito miscelatore elettronico.
Sarà installato sulla copertura del fabbricato un complesso di pannelli solari centralizzati per l’integrazione
dell’impianto di riscaldamento Enia dell’acqua calda sanitaria.
L’impianto solare sarà in grado di coprire la parte eccedente la copertura del 50% del fabbisogno energetico annuo
fornito da Enia – Iren con il sistema di cogenerazione come da verifica dell’indice di prestazione energetica
sanitaria richiesto dalla Normativa.
Sarà inoltre installato un addolcitore a scambio ionico autodisinfettante con rigenerazione a volume/tempo con i
sistemi di trattamento di disincrostanzione e antilegionella.
A monte dell’addolcitore sarà installato un filtro di sicurezza per la filtrazione dell’acqua derivante dalla rete
pubblica.
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IMPIANTO A GAS METANO
All’azienda distributrice del gas spetta l’indicazione e l’accettazione degli impianti sino al confine delle pertinenze
della lottizzazione, da qui in poi, cioè fino agli apparecchi utilizzatori, è di pertinenza dell’installatore.
In particolare all’Impresa costruttrice compete l’allacciamento alla rete stradale con la posa relativa della
derivazione sino al muro perimetrale del fabbricato e del dispositivo di intercettazione.
E’ pure di competenza dell’Impresa, dopo l’eventuale attraversamento del muro perimetrale, la successiva posa delle
tubazioni sino ai misuratori d’utenza, comprensivi del rubinetto d’intercettazione e, all’occorrenza, del riduttore di
pressione.
Si ricorda che il foro di attraversamento del muro perimetrale deve essere usato esclusivamente per le tubazioni
del gas, ogni altra tubazione o cavo dovrà essere ad una distanza di almeno 30 cm.
Alla base di ogni eventuale colonna montante è opportuno inserire un pezzo a T con tappo filettato per lo scarico di
eventuali condense.
L’impianto che si andrà ad analizzare ora sarà di esclusiva competenza dell’installatore.
La perdita di pressione fra il contatore e qualsiasi apparecchio è fissata, per il gas naturale, a 1,0 mbar (10 mm di
colonna d’acqua).
I tubi possono essere di acciaio zincato o non (norme UNI 3824), oppure in rame incrudito o ricotto (norme UNI
6507), o in acciaio a basso tenore di carbonio, ricotto e rivestito.
I tubi flessibili adottati per il collegamento degli apparecchi potranno avere una lunghezza massima di 1,0 m (norme
UNI 7140-72), in nessun punto dovranno raggiungere temperature superiori ai 50 °C e non dovranno essere
posizionati a contatto con corpi taglienti e spigoli vivi.
L’impianto di distribuzione del gas metano sarà accessoriato di valvole d’intercettazione su ogni utenza ed una
soprattutto prima del collettore.
La posa del tubo gas eseguita sottotraccia dovrà rispettare una distanza non maggiore di 200 mm dagli spigoli
paralleli alla tubazione, ad eccezione dei tratti terminali per l’allacciamento delle apparecchiature, i quali dovranno
avere il minor percorso possibile.
Le tubazioni sottotraccia non potranno essere installate in intercapedini comunque realizzate e tutte le giunzioni
non saldate dovranno essere a vista o inserite in scatole ispezionabili non a tenuta.
Il tubo gas posato sottotraccia dovrà essere annegato in malta di cemento (1/3) avente uno spessore maggiore di 2
cm.
Una volta realizzata la traccia si stenderà uno strato di almeno 2 cm di malta di cemento sul quale verrà collocato il
tubo. Dopo aver effettuato la prova di tenuta si provvederà ad annegare la tubazione in malta di cemento.
Si può evitare la traccia solo per le tubazioni a pavimento, sempre che queste poggino direttamente sulla caldana
del solaio e siano ricoperte con almeno 2 cm di malta di cemento.
Nel caso si debbano attraversare muri in mattoni forati, intercapedini, vani chiusi, ecc., la tubazione dovrà essere
posta in apposita guaina metallica o di materiale plastico autoestiguente, aperta alle estremità e comunicante con
ambienti areati.
La guaina di protezione dovrà avere un diametro interno almeno maggiore di 10 mm rispetto al diametro esterno
della tubazione.
E’ ammesso l’attraversamento di pavimenti o di solette purché s’inserisca la tubazione in una guaina metallica o di
plastica autoestinguente, sporgente 2/3 cm dal pavimento e riempiendo l’intercapedine tra tubo e guaina con
asfalto, cemento plastico o materiale similare.
Il tubo per maggior sicurezza, dovrà essere posato inguainato con tubo corrugato autoestinguente ed avente le
estremità della guaina comunicanti a vani areati.
CONTATORI DEL GAS - POSIZIONAMENTO
Il contatore, collocato dalla Società erogatrice del gas, deve essere posto all’esterno dell’edificio, in un manufatto
prefabbricato in cls con sportello areato, in luogo asciutto e protetto dagli agenti atmosferici e deve essere
accessibile in ogni momento.
Nel caso di impianti che distribuiscano gas, avente densità riferita all’aria maggiore di 0,80, è vietato posizionare
contatori in locali aventi il pavimento ad una quota inferiore al piano di campagna.
E’ vietato inoltre l’installazione di gruppi di misura:
in locali dove non sia possibile realizzare una ventilazione naturale, nelle camere da letto e nei servizi igienici;
sotto i lavandini e lavabi;
sopra gli apparecchi utilizzatori a fiamma libera;
nelle autorimesse;
8
-
nei depositi di combustibili o infiammabili e in tutti quei locali dove possono formarsi atmosfere in grado di
provocare corrosione.
Quando non fosse possibile installare il misuratore all’esterno, ad esempio per mancanza di cortili interni, di idonei
punti esterni allo stabile, è consentita anche l’ubicazione dei contatori in appositi manufatti in muratura a tenuta
stagna, costruiti all’interno del locale di utilizzo del gas in vicinanza di una parete comunicante con spazi scoperti.
Detti manufatti devono essere areati direttamente dall’esterno tramite canali di areazione.
Al contatore può accedere il solo personale dell’azienda erogatrice, dall’interno e tramite uno sportello metallico a
tenuta di gas.
COLLAUDO
Ogni impianto prima di essere messo in funzione deve essere collaudato, e l’esecutore della prova di tenuta dovrà
rilasciare al committente una dichiarazione scritta che attesti la conformità dell’impianto alle leggi vigenti.
La prova di tenuta dovrà essere effettuata esclusivamente con aria o, per tubazioni di notevole lunghezza, gas
inerte, ad una pressione di almeno 100 mbar (1000 mm c.d’a.), per una durata di 30’ e non si dovranno verificare
cadute di pressione tra le due letture effettuate al manometro al 15° e al 30° minuto (la bozza di revisione del CIG
propone tempi più brevi: 5° e 15° minuto; almeno negli impianti con potenza minore a 35 KW).
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’
Per ottenere l’allacciamento alla rete del gas, in impianti al servizio di civile abitazione, è necessario che il
committente dei lavori sia in possesso della dichiarazione di conformità dell’impianto alle norme di sicurezza (Legge
del 05/03/1990 n. 46) e successive integrazioni Decreto 22 gennaio 2008 n. 37.
L’installatore dovrà quindi certificare la rispondenza dell’impianto alle norme di sicurezza della Legge 06/12/1971 n.
1083, ovvero ai requisiti dettati dal CIG, oltre che alle restanti norme UNI e CEI.
Oltre a ciò l’installatore dovrà dichiarare la tipologia e la conformità dei materiali impiegati alle norme sopra citate.
VENTILAZIONE LOCALI
I locali di installazione degli apparecchi a gas saranno areati e ventilati in conformità a quanto richiesto dalla
Norma UNI 7129/08
19) IMPIANTO IDRO-SANITARIO
La distribuzione dell’acqua fredda avverrà collegando l’impianto direttamente all’alimentazione principale
(misuratore acqua), mentre la distribuzione dell’acqua calda avrà come punto di partenza la sottostazione di
scambio dell’impianto di teleriscaldamento e del bollitore sanitario.
L’impianto da realizzare sarà dotato di linea di ricircolo a partire dalla sottostazione di scambio fino al modulo di
contabilizzazione di ciascuna singola utenza.
Dimensioni tubi idrico sanitario:
per la rete principale di distribuzione in funzione del calcolo idraulico;
per la rete interna ad ogni singola utenza:
-
acqua fredda  3/4” per tratto principale  1/2” collegamento sanitari;
acqua calda  3/4” per tratto principale  1/2” collegamento sanitari.
Le tubazioni acqua calda saranno isolate secondo le norme attualmente in vigore e, per la parte generale di
distribuzione, secondo quanto prescritto dall’azienda erogatrice il servizio di teleriscaldamento.
Dati tecnici.
Portate minime apparecchi sanitari:
acqua calda
acqua fredda
(1/s)
(1/s)
vaso con cassetta
0,10
lavabo
0,10
0,10
vasca da bagno
0,20
0,20
doccia
0,15
0,15
lavello
0,20
0,20
attacco lavatrice
/
0,10
attacco lavastoviglie
/
0,10
velocità massima dell’acqua nelle tubazioni 1,52 m/s
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pressione minima residua a monte degli apparecchi 0,20 kg/cm2
contemporaneità di impiego degli apparecchi 75%
IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE
Sono comprese nel forfait tutte le opere ed i materiali inerenti gli impianti in oggetto a partire dai contatori AF
posti nel punto indicato dalla Direzione Lavori per le utenze più avanti indicate (se necessario inserire valvole
contro il colpo d'ariete e limitatori di pressione).
Distribuzione acqua fredda
a) Colonne montanti:
Dal contatore installato dall'azienda erogatrice partirà la linea di alimentazione della sottostazione di produzione
acqua calda e la linea che alimenterà la colonna montante di alimentazione delle singole unità abitative; saranno
realizzate in tubo zincato Mannesman o in polipropilene saldato tipo Acquaterm di diametro adeguato.
La colonna montante alimenterà l’intercettazione di ogni singola utenza e il contatore divisionale di
contabilizzazione inseriti nel modulo di contabilizzazione. Da questi si deriverà la rete interna all’unità abitativa per
l’alimentazione della cucina e dei bagni.
L’impianto generale di alimentazione idrica dovrà essere predisposto per l’eventuale installazione di un addolcitore
centralizzato.
b) Distribuzione interna appartamento
Dal rubinetto inserito nel modulo di contabilizzazione partiranno le varie diramazioni sotto pavimento e a parete, in
tubo d’acciaio zincato o in polipropilene saldato tipo Acquaterm dei vari diametri, per l'alimentazione di:
lavabo, bidet, vaso, vasca da bagno e/o doccia posti nei bagni;
lavello in cucina;
caldaia e lavatrice nei punti indicati da progetto.
Sarà predisposto un rubinetto d'arresto diametro 1/2" a cappuccio da incasso in ogni bagno e cucina.
c) Distribuzione condominiale
Dal contatore condominiale partiranno tubazioni in polietilene che alimenteranno:
n. 1 punto acqua esterno completo di idrante diametro 1/2” in pozzetto con coperchio in cemento, posti in letto
di sabbia e raccorderia posta a una profondità antigeliva;
n. 1 pilozza condominiale in porcellana con rubinetto con chiusura a sfera da prevedersi al piano interrato.
Distribuzione acqua calda
A partire dall’impianto centralizzato di produzione dell’acqua calda sanitaria partiranno la rete acqua calda e quella
di ricircolo sanitario che alimenteranno le rispettive colonne montanti di alimentazione delle singole unità abitative
realizzate in tubo zincato Mannesman o in polipropilene saldato tipo Acquaterm di diametro adeguato. La colonna
montante alimenterà l’intercettazione di ogni singola utenza e il contatore divisionale di contabilizzazione inseriti
nel modulo di contabilizzazione. Da questi si deriverà la rete interna all’unità abitativa per l’alimentazione della
cucina e dei bagni.
Per ogni alloggio, a partire dal rubinetto di intercettazione si distribuiranno sottopavimento o a parete le varie
tubazioni in acciaio zincato o in polipropilene saldato tipo Acquaterm dei vari diametri per l'alimentazione di:
lavello posto nei locali cucina;
lavabi, bidet, vasca da bagno, docce posti nei bagni.
In ogni servizio sarà predisposto un rubinetto d'arresto a cappuccio da incasso.
IDROSANITARI
16 cucine complete di:
attacco acqua calda e fredda con relativo scarico per lavello;
rubinetto di alimentazione AF sotto il lavello e scarico lavastoviglie previsto nel sifone del lavello.
16 bagni principali completi di:
vasca in acciaio smaltato bianco tipo Merloni dimensioni 170/160x70 completa di gruppo miscelatore a muro
Zucchetti, con doccetta, colonna di scarico sifone, completa di 4 selle di appoggio di 25 cm e attacco per 1
messa a terra;
vaso a cacciata color bianco con scarico a pavimento in porcellana Ideal Standard serie Conca completo di
cassetta di scarico in pvc a zaino, bianca, sedile in plastica bianco, braga di scarico in Rehau diametro 100,
rubinetto di alimentazione;
bidet color bianco in porcellana Ideal Standard serie Conca completo di miscelatore di erogazione Zucchetti
con saltarello, sifone a S cromato e flessibili;
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-
lavabo con colonna color bianco in porcellana Ideal Standard serie Conca completo di miscelatore Zucchetti,
con saltarello flessibile, mensole sifone a P cromato;
carico AF e scarico per lavabiancheria nelle posizioni indicate da progetto.
10 bagni secondari completi di:
vaso a cacciata color bianco con scarico a pavimento in porcellana Ideal Standard serie Conca completo di
cassetta di scarico in pvc a zaino, bianca, sedile in plastica bianco, braga di scarico in Rehau diametro 100,
rubinetto di alimentazione;
bidet color bianco in porcellana Ideal Standard serie Conca completo di miscelatore di erogazione Zucchetti
con saltarello, sifone a S cromato e flessibili;
lavabo con colonna color bianco in porcellana Ideal Standard serie Conca completo di miscelatore Zucchetti,
con saltarello flessibile, mensole sifone a P cromato;
piatto doccia Ideal Standard, colore bianco, dimensioni cm 75x75.
24 autorimesse:
n. 1 rubinetto con portagomma in ogni garages.
20) IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO
Ogni alloggio sarà dotato di predisposizione di idoneo impianto di condizionamento a due split, ipotizzando l’unità
esterna nel punto indicato sul progetto (tubazioni, cassette,scarichi).
21) IMPIANTO ELETTRICO - OSSERVANZA NORME, LEGGI E DECRETI
Tutti gli impianti dovranno essere eseguiti secondo quanto prescritto dalla vigente legislazione con particolare
riferimento alla Legge 186 del 1968 art. 2 ed inoltre alla normativa CEI con particolare riguardo ai fascicoli
generali 11-1/ 11-8 / 64-8.
In ogni caso l'impianto dovrà essere realizzato a perfetta regola d'arte.
I conduttori dovranno essere sottotraccia.
L'impianto deve rispettare il posizionamento in altezza dei multipli di 35 cm.
IMPIANTO ELETTRICO ALL'INTERNO DEI SINGOLI ALLOGGI
A) Le tubature dovranno essere in materiale plastico pvc.
Le cassette di deviazione dovranno presentare elevata resistenza allo schiacciamento e buone qualità di
rinvenimento, inoltre dovranno essere installate in posizione tale da risultare facilmente ispezionabili e montate
perfettamente orizzontali.
L'impianto dovrà essere sfilabile ed avere le tubazioni vuote al 30%.
B) I conduttori dovranno essere di tipo contraddistinti al Marchio Italiano di Qualità (IMQ) con conduttore in
corda di rame flessibile ed isolamento in pvc conforme alle norme CEI 20.14 e 20.20.
Le sezioni dei conduttori verranno proporzionate alle correnti circolanti secondo quanto indicato nelle tabelle UNI.
Le sezioni minime consentite sono le seguenti:
1,5 mmq per centri luminosi e prese 2x10 A+T;
2,5 mmq per le prese 2x16 A+T.
Gli interruttori unipolari di comando dei singoli punti luce dovranno essere sempre inseriti sul conduttore di fase.
Le colorazioni dei conduttori saranno le seguenti:
FASI
grigio, marrone, nero
NEUTRO
blu chiaro
TERRA giallo/verde
Le prese da 16A installate solo per i seguenti apparecchi:
lavatrice;
forno elettrico;
lavastoviglie.
Dovranno essere corredate singolarmente da interruttore automatico bipolare di protezione.
Le linee di alimentazione delle prese per gli elettrodomestici citati dovranno essere derivate singolarmente dal
centralino dell'appartamento cui appartengono, se i conduttori della dorsale di F.M. hanno sezione inferiore ai 4
mmq.
C) L'impianto elettrico di ogni appartamento sarà di tipo promiscuo e farà capo ad un proprio centralino di
protezione e di sezionamento sul quale dovranno essere installate apparecchiature sia per la protezione
magnetotermica che per la protezione differenziale, contro i contatti verso terra.
Vanno montati anche in protezione di linea per ogni locale indipendente.
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L'interruttore magnetotermico dell'appartamento non dovrà essere tarato ad un valore superiore rispetto al valore
della valvola limitatrice dell’azienda erogatrice, ma avrà taratura inferiore o al limite uguale.
Gli interruttori e le prese saranno della ditta Biticino serie Magic o Luna.
Nei bagni, per le zone prospicienti vasche e docce non potranno essere posti in opera nessun elemento elettrificato
(prese- punti luce - uscite semplici) per una distanza di 60 cm.
D) Dovranno essere collegati a terra tutti i centri luminosi e tutti i poli centrali delle prese.
Saranno eseguiti i collegamenti equipotenziali su tutti gli apparecchi idrosanitari dei bagni, cucine e fra i tubi in
ingresso dell'acqua calda e fredda.
Tutta la rete di terra dell'appartamento dovrà fare capo al centralino dell'appartamento.
LA CONSISTENZA DELL'IMPIANTO ELETTRICO SI PUO' COSI' RIASSUMERE:
ALLOGGIO TIPO
Zona ingresso:
1 interruttore magnetotermico differenziale;
1 punto luce semplice;
1 videocitofono apriporta.
Soggiorno/Pranzo:
1 termostato;
2 punti luce a una accensione per ogni porta;
1 presa TV + 1 presa 10A;
4 prese 10A di cui 2 a H=1,10;
1 presa telefono.
Cucina/cottura:
1 punto luce semplice;
5 prese 10A di cui 2 a H=1,10;
2 prese 16 A;
1 uscita semplice per caldaia se in cucina;
1 uscita semplice.
Disimpegno notte:
1 punto luce invertito.
Bagno:
1 punto luce semplice;
1 uscita semplice;
1 presa 10 A;
1 pulsante a tirare con suoneria;
1 presa 16A con interruttore dove prevista la lavatrice.
Bagno secondario:
1 punto luce semplice;
1 uscita semplice;
1 presa 10 A.
Camera matrimoniale:
1 punto a 3 accensioni;
1 presa telefono;
1 presa TV;
3 prese 10A.
Camera singola:
1 punto luce a 2 accensioni;
2 prese 10A.
Balconi e logge:
1 punto luce semplice stagno, completo di plafoniera stagna a scelta della D.L.;
1 persa 10A stagna.
Cantine e autorimesse:
1 punto luce;
1 presa 16A.
COLONNE MONTANTI
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Tutte le colonne montanti a servizio degli impianti di ogni alloggio dovranno essere posizionate nel vano scala,
indipendenti e ben separate, con scatole di derivazione a mt 2,40 dal pavimento.
Le colonne montanti necessarie sono:
alimentazione impianto elettrico degli alloggi e di tutti i locali indipendenti;
messa a terra impianto elettrico degli alloggi;
TV;
telefoni;
videocitofoni e apriporta accesso al piano terra e al vano scala;
illuminazione scale;
illuminazione servizi comuni (sezionando ogni linea con interruttori normali).
IMPIANTO TELEFONICO
Dovranno essere installate cassette porta prese e canalizzazioni munite di filo di traino o cavo telefonico fornito
dalla TELECOM, nella consistenza dell'impianto sopra descritto.
La rete telefonica di ogni appartamento dovrà fare capo alla cassetta di derivazione di piano posta nel vano scala.
La montante di ogni scala dovrà fare capo al box TELECOM posto al piano cantine.
IMPIANTO VIDEOCITOFONICO E APRIPORTA ELETTRICO
In ogni appartamento dovrà essere installato un videocitofono comunicante con i posti esterni, uno all’ingresso del
vano scala e l’altro all’ingresso del pedonale comune sul lato strada.
Per mezzo del videocitofono dovrà essere possibile percepire la chiamata del posto esterno tramite un ronzatore
incorporato, comunicare ed eseguire l'apertura della porta esterna di accesso al vano scale tramite un pulsante
sempre incorporato nel videocitofono.
Si considerano comunque linee a bassa tensione (max 12V).
I conduttori di ogni videocitofono dovranno fare capo ad una cassetta di derivazione posta nel vano scala e
dovranno essere alloggiati in una tubazione apposita.
Saranno inoltre in rame con isolamento in pvc e contrassegnati con MIQ (Marchio Italiano Qualità).
Ogni postazione videocitofonica esterna dovrà essere corredata di talloncini indicanti espressamente i nominativi
dei singoli utenti.
IMPIANTO CAMPANELLI DI CHIAMATA
Dovrà essere installato un pulsante con targa luminosa fuori porta per ogni appartamento dal quale si possa
effettuare la chiamata tramite una suoneria posta sul centralino interno ai singoli alloggi.
Detta suoneria dovrà avere una tonalità diversa da quella collegata al citofono.
La targa dovrà poter alloggiare talloncino per il nominativo.
IMPIANTO CANTINE E AUTORIMESSE
In ogni cantina ed autorimessa sarà installato 1 punto luce semplice e 1 presa 16A.
Ogni locale dovrà essere alimentato da linea propria allacciata sotto il contatore dell'appartamento corrispondente,
nonché protetto dallo stesso interruttore differenziale magnetotermico dell'alloggio.
IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE DELLE PARTI COMUNI INTERNE
L'illuminazione del vano scala e dei corridoi cantine sarà del tipo a tempo, con pulsante luminoso, completo di
apparecchiature illuminanti compresa lampadina da 60 W; posizione e consistenza secondo il progetto.
I corpi illuminanti saranno scelti dalla D.L..
Verrà montato nel vano scala un unico contatore condominiale per le parti comuni (illuminazione scale - cortile –
locale contatori – ascensore - ecc.).
Tutte le linee condominiali dovranno essere protette da un interruttore magnetotermico differenziale (salvavita).
Locale contatori
1 punto luce semplice;
1 presa 10A.
Locale gioco bimbi
3 punto luce;
3 prese 10A;
CONSISTENZA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE ESTERNA COMUNE
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Ogni fabbricato dovrà avere allacciati al proprio contatore condominiale:
1 punto luce a parete per ogni ingresso anteriore e posteriore;
3 punti luce percorso pedonale;
2 punti luce a parete nella zona antistante i garages .
Saranno previsti ulteriori:
1 punto luce in corrispondenza del cancello carraio;
1 punto luce ad illuminazione del cancello pedonale di comparto.
Questi ultimi saranno allacciati ad un contatore comune di comparto.
Tutti saranno comandati per l’accensione da crepuscolare.
Si dovranno, inoltre, prevedere tutte le canalizzazioni necessarie per il montaggio e la fornitura di un dispositivo di
apertura automatica del cancello carraio comune .
IMPIANTO T.V.
Dovrà essere installato impianto centralizzato con antenna unica con adeguata centralina di demiscelazione Befer,
sistemata nel vano scala in apposito armadietto, e dovrà essere dimensionata e predisposta in modo da poter
ospitare fino a 24 canali con amplificatore per ogni programma ricevuto (tipo a filtri Multistel).
Nel caso specifico dovrà essere comunque montata un’antenna con amplificatori e moduli per la ricezione di 1° - 2° 3° canale nazionale.
L’antenna dovrà essere collegata a terra con calata unica indipendente con corda di rame da 50 mmq.
Le prese avranno funzionamento contemporaneo così come funzionamento contemporaneo avranno le prese di
variante che eventualmente si andassero a mettere in più.
L’antenna dovrà avere almeno 3 tiranti in corda di acciaio con tenditori per eventuali regolazioni.
IMPIANTI DI TERRA
Le protezioni devono essere coordinate in modo tale da assicurare la tempestiva interruzione del circuito guasto se
la tensione di contatto assume valori pericolosi.
In particolare si dovrà realizzare una maglia di dispersione esterna, con opportune puntazze e relativi pozzetti
prefabbricati, che formeranno un anello formato da corda di rame nuda avente sezione di 50 mmq alla quale
dovranno essere collegati:
il conduttore di terra dei punti luce esterni;
la montante di messa a terra degli alloggi;
il conduttore di terra dei servizi comuni.
Tutto quanto descritto è compreso nel prezzo forfetario concordato e più precisamente da valle del contatore
ENEL al giunto più lontano dell'impianto che vi è attaccato con tutti gli annessi e connessi di protezione e
sezionamento necessari.
22) IMPIANTO ANTIFURTO
Ogni alloggio dovrà essere predisposto per il montaggio di idoneo impianto antifurto.
Tutti i punti di localizzazione dei sensori e della pulsantiera, indicati nello specifico schema di distribuzione,
dovranno fare capo alla centralina collocata nel punto di progetto. Dette canalizzazioni saranno dimensionate per
ospitare un “Cavo d’allarme G3 – 2x0,5 + 4x0,22”.
E’ possibile utilizzare la rete delle canalizzazioni dell’impianto elettrico che dovranno essere opportunamente
dimensionate.
A fianco della centralina dovrà trovare collocazione la presa d’ingresso del telefono.
23) IMPIANTO ASCENSORE
L’impianto sarà del tipo ad azionamento elettrico a norma delle vigenti leggi ed in particolare:
del DPR 29.05.1983 n. 1497;
della legge 09.01.1989 n. 13;
del D.M./LL.PP. del 14.06.1989 n. 236 e della successiva Circolare M.LL.PP. del 23.06.1989 n. 1669;
del DPR 162799, Dir. Europea 95/16 CE.
La posizione dell’impianto ascensore sarà quella riportata nei disegni.
Gli impianti avranno le seguenti caratteristiche e requisiti:
impianto d’ascensore ad azionamento elettrico a due velocità e livellamento di precisione;
funi in sospensione diretta 1:1;
macchina di trazione su telaio in profilati d’acciaio;
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-
funi di trazione in acciaio secondo normativa UNI ISO 4344;
velocità 1,00 m/s, con livellamento di precisione al piano;
portata 6 persone o Kg. 4500;
velocità di regime 0,50 m./secondo;
livellamenti ai piani con velocità di livellamento di m/secondo 0,15 circa;
n. 6 fermate;
porte ad apertura telescopica, larghezza 900 mm, altezza 2000 mm;
gruppo motore a sviluppo verticale, installato all’estremità superiore del vano corsa, completo di freno
magnetico a doppia azione, telaio di supporto fissato alle guide di cabina e contrappeso, mediante silent
block in gomma antivibrazione;
quadro di manovra: ecu box incassato nella parete frontale del vano a lato della porta dell’ultimo piano, con
quadro di sezionamento e differenziali; l’ultimo piano deve essere sempre accessibile in modo diretto ed
agevole; porticina autobloccante dotata di chiave;
manovra automatica a pulsanti 1DE; tecnologia a micro-processori SMART Bionic 004, sistema decentrato
con connessioni seriali; manovra pompieri BR1; dispositivo di ritorno automatico al piano;
bottoniere al piano in resina sintetica con pulsante di chiamata;
porte al piano abbinate alla porta di cabina, complete di soglia in alluminio; ante e portali in lamiera di acciaio
con finitura in anticorrosivo;
le dimensioni della cabina saranno 950 mm in larghezza ,1300 mm in profondità, 2140 mm in altezza;
cabina di solida costruzione con struttura in lamiera d’acciaio autoportante, pareti in legno trattato, con
finitura in laminato plastico colore a scelta della D.L. ; pavimento in gomma, soglia in alluminio zoccolino
perimetrale; specchio a mezza altezza, luce di emergenza;
porta di cabina ad apertura automatica telescopica con operatore in corrente alternata, fotocellula di
sicurezza per identificare gli ostacoli in fase di chiusura;
la bottoniera di cabina sarà del tipo telefonico a 10 numeri realizzata in vetro temperato antigraffio con
pulsanti a sfioramento, iscrizioni Braille, indicatore di posizione, di direzione e piano di destinazione,
segnalatore acustico di arrivo al piano, citofono collegato con Ecu Box, pulsante di apertura porta, pulsante
di allarme e collegamento telefonico con un centro di assistenza, 24 ore al giorno;
guide cabina e contrappeso in acciaio trafilato, conforme alla normativa UNI ISP 7465, complete di staffe
di fissaggio;
bottoniera di manutenzione sul tetto di cabina, contatti di fine corsa, paracadute regolamentare ed
ammortizzatori;
alimentazione F.M. 3x3,80/400 V, luce 220 V 50 Hz, potenza assorbita 4,4 KW.
Sarà a carico dell’impresa il collaudo ENPI come pure saranno a suo carico gli eventuali adeguamenti normativi
intervenuti nel frattempo.
All’interno del vano ascensore l’impianto elettrico sarà quello richiesto dalle norme vigenti e dall’ISPESL.
24) ISOLAMENTO ACUSTICO E COIBENTAZIONI
Gli isolamenti termici saranno quelli previsti dal progetto della legge 10 e successive integrazioni e modificazioni.
Al fine di migliorare l’isolamento acustico e termico dei singoli alloggi, verranno adottati i seguenti accorgimenti:
1. i pavimenti saranno realizzati mediante la interposizione tra il corpo solaio e il sottofondo dei pavimenti di uno
strato di Polimix dello spessore di circa cm 8 e di un materassino anticalpestio idoneo per impianti di
riscaldamento a pavimento;
2. sotto le pareti divisorie degli alloggi verranno collocate strisce di guaine bituminose atte a limitare la
propagazione dei rumori;
3. fra le doppie pareti di divisione dei singoli alloggi verrà collocato un materassino dello spessore di cm 4 in lana
di roccia ad alta densità;
4. gli scarichi verticali saranno rivestiti con materassino flessibile costituito da spugna poliuretanica con spessore
minimo cm 1;
5. sul solaio di copertura del piano interrato, in corrispondenza degli appartamenti sovrastanti, verrà posto in
opera uno strato isolante in pannelli di poliuretano ad alta densità dello spessore di cm 3;
6. sul solaio di calpestio del piano primo, ove non sia presente un appartamento sottostante, verranno posti in
opera pannelli in poliuretano ad alta densità dello spessore di cm 3;
7. sul solaio di copertura del terzo piano, ove non sia presente un appartamento sovrastante, verrà posto in opera
uno strato isolante in pannelli di poliuretano dello spessore di cm 8.
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25) OPERE VARIE
I locali adibiti a gioco bimbi saranno pavimentati, intonacati e tinteggiati come la zona giorno degli appartamenti.
Saranno dotati di impianto elettrico come sopra descritto e privi di impianto di riscaldamento.
La consegna avverrà con gli alloggi sgombri da qualsiasi materiale.
Le soglie delle autorimesse saranno realizzate con la posa in opera di un angolare a L, opportunamente fissate e
zancate.
Dovranno essere previsti in copertura gli ancoraggi per svolgere le successive opere di manutenzione in sicurezza.
Prima della consegna degli alloggi dovrà essere eseguito da ditta specializzata lo spurgo di tutta la fognatura
orizzontale sia bianca che nera fino all’impatto con la fognatura comunale.
26) SISTEMAZIONI CORTILIZIE ESTERNE
Nelle sistemazioni cortilizie, devono intendersi comprese le seguenti opere:
1. pavimentazione delle zone carraie in autobloccanti grigi posati su ghiaietto;
2. pavimentazione delle zone pedonali in autobloccanti color rosso posati su ghiaietto, come da disegno delle
sistemazione esterne;
3. pavimentazione della rampa di accesso ai box in battuto di cemento con finitura a spina di pesce previa
installazione di serpentina riscaldante antigelo;
4. sistemazione con mezzo meccanico del terreno vegetale e semina a prato;
5. contenimento dell’area verde con cordoli o muretti in c.a. secondo le altezze del terreno;
6. realizzazione recinzione di comparto con muretto in cls faccia a vista dello spessore di cm 20, rivestito con
listello in cotto faccia a vista sul paramento esterno, con soprastante copertina in elementi prefabbricati di
calcestruzzo e cancellata metallica secondo le tavole di progetto specifico;
7. pavimentazione dei porticati privati in gres antigelivo, formato cm 30x30 con posa normale a colla;
8. pavimentazione dei porticati condominiali, in parte in marmette di granito Serizzo a taglio sega, formato cm
30x30, e in parte in quadrotti di cemento con finitura superiore in graniglia lavata, posati a secco su idonei
supporti in pvc;
9. finitura del perimetro dei fabbricati, dove non è previsto un marciapiede, con idonea scossalina in rame avente
funzione di zoccolatura, al fine di evitare la risalita di umidità dovuta al contatto diretto della muratura con il
terreno.
Le opere da eseguirsi saranno conformi al piano particolareggiato approvato dal comune.
Dovranno essere rispettati i picchetti di confine e, in caso di diveltamento, l'Impresa provvederà alla ricollocazione
con adeguato tracciamento.
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