HANSEL E GRETEL - IC 16 Valpantena

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HANSEL E GRETEL - IC 16 Valpantena
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
AUGUSTO CAPERLE
CLASSE I C
HANSEL E GRETEL
Tutta un’altra storia…
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
INTRODUZIONE
Molte delle fiabe che leggiamo hanno avuto origine più di mille anni fa: prima erano raccontate a voce, poi
sono state scritte e, per la gioia di grandi e bambini, sono lette ancora oggi. La fiaba di Hansel e Gretel ha
sempre incuriosito ed affascinato, perché diversa dalle altre, forse un po’ più moderna, prova ne è anche la
recente trasposizione cinematografica (Hansel & Gretel, Cacciatori di streghe di Tommy Wirkola)
Non fraintendiamo: essa ha certamente origine nel Medioevo, epoca in cui l’Europa si ammanta di boschi, il
cibo è costantemente scarso e la diffusione della fame facevano dell'infanticidio una pratica comune.
Il padre, ci viene raccontato, “riusciva a stento a procurare il pane per sua moglie e i suoi due bambini…infine
giunse un tempo in cui non potè più provvedere neanche a questo e non sapeva più a che santo votarsi”. La
scelta dell’abbandono è quasi obbligata (altrimenti "moriremo tutti quanti di fame.") e, infatti, Hänsel e Gretel
capiscono e non condannano il proprio genitore, al contrario, semplicemente si "riscattano" portando in pegno
grandi ricchezze con cui sfamarsi. La casa della strega, lungi dall’essere quella golosa dimora costituita da
ogni bontà, nella fiaba originale è fatta di “pane e ricoperta di focaccia, con le finestre di zucchero trasparente”,
cibi visti come succulenti prelibatezze.
Ma se alcuni aspetti della storia sembrano lontani dal nostra visione della realtà, il suo messaggio è attuale,
ben chiaro e diretto: nella vita occorre tenere bene aperti gli occhi perché il pericolo è sempre in agguato e,
soprattutto, bisogna usare l'ingegno per tirarsi fuori dai guai. Non ci si può affidare alla fortuna o ai sortilegi,
per cui qui, al contrario della altre fiabe dei fratelli Grimm come Cenerentola e Biancaneve, niente principi che
per caso passano di lì e ti salvano o magie che risolvono la situazione.
Non c’è un salvatore esterno, ma Hansel e Gretel si liberano da soli, sono intelligenti, intraprendenti, intuitivi e
molto solidali tra loro. Per certi aspetti, quindi, potremo definirla una fiaba moderna: all’inizio colui che sembra
essere dotato di sommo ingegno e intuizione è Hansel, ma alla fine è Gretel ad escogitare lo stratagemma per
scappare. Insomma è quasi quasi una fiaba politically correct: uomo e donna (perché in realtà sono Hansel e
Gretel i veri adulti della situazione) alla pari.
Il nostro progetto si proponeva di leggere la fiaba di Hansel e Gretel nel testo autentico dei fratelli Grimm, di
analizzarla evidenziandone i lati oscuri, a tratti crudeli, presenti nell’originale, di vederne analogie e differenze
rispetto ad altre fiabe, per poi manipolare il testo, nel vero senso della parola: mettere le mani in pasta.
Abbiamo così riscritto il contenuto in trentotto modi differenti, lavorando su inconsueti punti di vista, conclusioni
alternative, differenti tipologie testuali, al fine di entrare dentro il testo e di conoscerlo in tutte le sue parti.
Lo scopo, oltre a quello didattico (educare al piacere della lettura e della scrittura), è stato quello di giocare
con il testo, di smontarlo e rimontarlo, di lavorare in gruppo, possibilmente divertendoci.
Wanna Bianchi
ELISA ARCOSTI
GENITORI GUASTAFESTE, GENIALE GRETEL
(alliterazione della G)
Grano, germogli, girasoli, giuggiole non germogliavano e digiuni giacevano Gretel, Hansel e i genitori.
Giorno gioioso fu giocare graziosamente nel bosco, guastato però dai genitori guastafeste.
Gretel e Hansel lasciati gelare, si guardavano, guidavano l'un l'altro, girando in un girotondo.
Gretel si stringeva al grigio gabardine e il cuore galoppava di grave paura.
La gioia li fece guizzare alla vista della casetta: solo a guardarla giungeva un forte languorino.
La gustarono e si giuggiolarono del suo gusto.
Giulivamente la strega, che vi regnava, si gloriò dei giovanotti che giudicavano il gustosissimo cibo molto
gradito.
La strega golosamente gettò Hansel verso la morte, mentre Gretel giaceva nella gogna, gemendo per la vita
di Hansel.
Goffa, grottesca, gonza era la strega, ma sebbene gracile, la geniale e grintosa Gretel giurò di giustiziarla.
La gettò nel forno e le sue grida non gradevoli generarono grandi gorgheggi.
Gretel e Hansel giunsero dal genitore con generose giacenze da non dover più digiunare.
La madre giacque gloriosa per sempre tra i geranei, ormai germogliati.
MATTEO BALLINI
ANNUNCIO: LA CASA DELLA FOCACCIA
Venite a trovarci alla famosa “Casa di pane e focaccia”.
Per voi e soltanto per voi la nostra cameriera Gretel vi servirà alle ore 9.00 la colazione, alle ore 13.00 il
pranzo e alle 20.00 la cena con il nostro piatto forte: latte e frittelle e mele e noci.
Per chi, invece vorrebbe strafogarsi verrà servito all'interno di una stia uno speciale piatto a base di carne
umana: Hansel in umido o alla brace o bollito (a seconda dei gusti!).
Ci troviamo all'interno del Bosco Stregato, in via In Mezzo Al Nulla.
TELEFONO:000-786-853-1
Venite in molti!
La Strega Cattiva
VIOILA BENATTI
CANTAMI, O DIVA, DELLA BELLA GRETEL
Cantami, o Diva, della bella Gretel
l’astuta idea che col fuoco inflisse
lutto alla strega, molte anzi tempo dell’orto
generose raccolse verdure e aromi,
e di biete e patate ricco contorno
la strega ordinò (così di Gretel
il furbo pensiero s’adempìa) e quando
il paffuto fratello er pronto d’esser bollito,
astuzia e destrezza cucinaron la vecchia.
NICOLE COMERLATI
HANSEL & GRETEL RAP
Siam poveri, poveri boscaioli
boscaioli in cerca di cibo
cibo che non sia pane
pane duro, pane dolce,
basta che possiam mangiare
perchè...
ABBIAMO FAME
NON ABBIAMO DA MANGIARE QUANDO...
quando un giorno
i due bambini udirono
dai genitori un triste fatto
la moglie propose al marito
di portare i figli nel bosco
quella non è una moglie
quella è Eva come nella Bibbia
una vera tentatrice
ma i bambini ripetono...
ABBIAMO FAME
NON ABBIAMO DA MANGIARE QUANDO...
il giorno seguente
si avventurarono nel bosco
Hansel prima di partire
prese delle pietre per tornare a casa
senza che i genitori se ne accorgesseroooo
così i bambini riuscirono a tornare a casa
dove il padre li aspettava con ansia
i bambini dissero al padre...
ABBIAMO FAME
NON ABBIAMO DA MANGIARE QUANDO...
ritornano nel bosco
ma questa volta Hansel
non riuscì a prendere i sassolini
così quando i genitori se ne andarono
i bambini non riuscirono a tornare a casa
così iniziarono a cantare questa canzone...
ABBIAMO FAME
NON ABBIAMO DA MANGIARE QUANDO...
si incamminarono per tornare
almeno ci provarono
quando videro una casa bella,
ma proprio bella
fatta non da legno
ma da pane e focaccia
dalla casa uscì una vecchia decrepita
i bambini gli dissero...
ABBIAMO FAME
NON ABBIAMO DA MANGIARE QUANDO...
la vecchia decrepita li fece entrare
ma con inganno gli offrì
latte, fritelle, mele e dolci
I bambini non esitarono a mangiare,
ma ad un certo punto
la vecchia li imprigionò
per mangiarli quando...
ABBIAMO FAME
NON ABBIAMO DA MANGIARE QUANDO...
la vecchia gli diede cibo in abbondanza
per farli ingrassare,
ma la vecchia mezza ceca fu ingannata
da Gretel che la buttò dentro al forno
così i bambini gridarono...
grazie per il cibo vecchia decrepita
ora torniamo a casa che ci aspettano
arrivati gridarono a papà
NON ABBIAMO FAME
MA ABBIAMO DA MANGIARE!!!
GIULIA CORAZZA
GIALLO: STREGA CATTIVA TROVATA MORTA I SOSPETTI CADONO SU GRETEL
La sera in cui i due fratellini abbandonati dai genitori tornarono a casa, in una dolce dimora di focaccia viene
trovata morta la proprietaria (che, detto tra noi, non era poi così dolce come poteva sembrare visto dove
abitava).
I poliziotti incaricati del caso erano molto sorpresi, non solo perché l’abitazione era stata mangiata, ma anche
dal fatto che la vecchia fosse cotta a puntino.
Nella lista dei sospettati stilata dagli investigatori, al primo posto c’era Gretel: una tenera e povera bambina
che viveva nei paraggi del bosco. La ragazzina non sembrava preoccupata e affermò che non avevano prove
per incolparla. Ma la polizia sembrava averne, eccome! Infatti era stata ritrovata una ciocca di capelli vicino al
forno della casa di pane e i poliziotti erano sicuri che le appartenesse.
Più le indagini proseguivano, più Gretel era sospettata.
La ragazza, però, non era stupida e una notte, quatta quatta, uscì da casa e andò sul luogo del delitto. Lì
lasciò alcuni oggetti rubati il giorno prima al padre; desiderava infatti vendicarsi del fatto che l’avesse
abbandonata, anche se era stato gentilissimo al suo ritorno.
Il mattino seguente la polizia arrivò a casa loro e disse al povero padre: “Sei in arresto per aver ucciso la
vecchia strega! Come hai potuto incolpare la tua povera figlia? Sei senza cuore!” E mentre metteva le manette
al padre, un poliziotto salutò e si scusò con Gretel.
Hansel, che finora era rimasto zitto, aveva scoperto i loschi piani di sua sorella e decise di smascherarla. La
sera stessa andò dal commissario a raccontare tutto quello che sapeva. Tutti rimasero sbalorditi dalla
malvagità che si nascondeva dietro a quella bambina che all’apparenza sembrava così dolce e indifesa.
Allora la polizia decise di aiutare Hansel nella sua impresa e la notte dopo, mentre Gretel dormiva sonni
tranquilli pensando di averla scampata, si intrufolò in casa sua e piazzò una sofisticata trappola proprio
davanti al suo letto in modo che, una volta alzata, vi sarebbe rimasta intrappolata. Così accadde.
Il padre fu liberato, Gretel fu arrestata e vissero tutti felici e contenti.
IACOPO CORRADI
DESCRIZIONE DELLA CASA DELLA STREGA
Nel punto più fitto del bosco, sotto due imponenti noccioli, con rami e tronchi di liquerizia ricoperti da una
crema di nocciole, un giorno la strega cattiva, ma golosa costruì una case dove non mancava nessuna
pietanza. Il tetto era una piadina trangolare ricoperto da un letto di Grana Padano fuso; il camino una carota
gigante bucata all’interno, da cui fuoriusciva funo dal sapor del miglior gorgonzola della zona. Le pareti erano
fatte di focaccia spalmate di maionese, che proteggevano dal freddo esterno e garantivano calore all’interno.
Dentro l’abitazione il pavimento era di torrone, ma bisognava avere denti di cemento per sgranocchiarlo; la
tavola era costituita da foglie di cioccolato, pressate su gambe di banane caramellate. Gli sgabelli erano di
ananas, le finestre di miele e caramello a strati sottili, le stoviglie costituite da un nuovo composto di
marzapane e melassa, indurite dal Sole. Al piano superiore, dove la strega dormiva, si poteva accedere solo
con una scopa volante. Il letto era di gelatina al melone e il comodino era composto da tutta la frutta del
mondo: fragole, pesche, albicocche, anguria…La strega si era creata infine, per avere compagnia, un
barboncino di zuccero filato.
Rimanere a dieta in quella casa era proprio impossibile!
FRANCESCA D’ANGELO
INTERVISTA ALLA MADRE DI HANSEL E GRETEL
Misteri delle fiabe ha oggi ottenuto in esclusiva l’intervista alla madre dei bambini scomparsi ieri: Hansel e
Gretel. Entrati in casa, la signora ci fa accomodare
-
Signora, che idea si è fatta sulla scomparsa dei suoi figli?
-
I miei poveri bambini! (e i singhiozzi non le permettono di andare oltre, ndr.) …Non ho idea di come
siano scomparsi!-
-
Dov’erano i bambini l'ultima volta che li ha visti?
-
Nel bosco a giocare, mentre io e mio marito tagliavamo la legna.-
-
Com' erano vestiti?-
-
Hansel aveva dei pantaloncini marroni, un camicia bianca, la giacca marrone come il cappello ed era
a piedi scalzi, mentre Gretel aveva un vestito blu.-
-
Verso che ora si è accorta della sparizione dei suoi figli?-
-
Verso sera, quando li ho chiamati per farli rientrare in casa per la cena
Ora la signora sembra più calma e il suo viso ha iniziato a rilassarsi.
-
Qual è la prima cosa che ha fatto quando si è accorta che i suoi figli non c'erano più?
-
Ho preparato la cena per me e mio marito, ho aspettato il suo ritorno e l'ho informato. È lui che si è
occupato della situazione.-
Uscendo la signora ci saluta con un accenno di sorriso.Non ci resta che sperare nel buon lavoro della polizia
locale.
Qui Francesca D’Angelo, per Misteri delle fiabe.
CATERINA de’MANZONI
LA FAVOLA: HANSEL IL RICCIO E GRETEL LA VOLPE
Nel bosco Hansel il riccio e Gretel la volpe gironzolavano senza alcuna preoccupazione.
Ad un certo punto però i loro occhi caddero su una catasta di noci e nocciole. Era opera della gazza Babù, che
era un animale attratto da qualsiasi oggetto luccicante e affamato d’animali.
Loro si erano fermati…quand’ecco la gazza che con voce suadente: “Avanti, assaggiate pure non vi mordo
mica!” Ma loro avevano capito che era un tranello e risposero: “No grazie, non abbiamo fame”.
E corsero via di filato. Arrivati a casa, organizzarono una trappola per fargliela pagare.
Babù passeggiava di lì per caso e sentì parlare Gretel che di proposito parlava ad alta voce. Diceva: “Sai,
Hansel, ho scoperto di avere un’eredità d’oro e d’argento. Infatti mio nonno era il re del bosco!” “Ah! Davvero!?
E sentiamo, dove terresti questi doni?” Rispose Hansel. “Beh, visto che siamo da soli posso dirtelo”. Gretel si
guardò attorno per finta. Sapeva che c’era la gazza nascosta. “Li tengo nel tronco del castagno vicino al
torrente”. La gazza non perse neanche un secondo e si precipitò al castagno. Quando arrivò vide un luccichio
proveniente dal tronco. La gazza si avvicinò, infilò dentro il becco. Dall’altra parte non c’era assolutamente
niente. Solo miele colloso. Quando Babù provò a tirar fuori il becco, non ci riuscì perché era incollato: lì vicino
Hansel e Gretel se la spassavano ridendo come matti.
Questa favola insegna che chi la fa la aspetti.
FILIPPO FERRANTE
ARTICOLO
Annuncio straordinario! Sono stati ritrovati due bambini scomparsi nel bosco.
Pensate, la persona che li aveva abbandonati è stata proprio la loro mamma!
Hansel e Gretel, così si chiamano i bambini, ora sono sani e salvi. Il piccolo Hansel scaltralmente si era
portato delle briciole di pane in tasca, sparse durante il cammino per indicare la strada del ritorno. Sfortuna
volle che gli uccelli le mangiarono, così i fanciulli, soli e sperduti, vagabondando per i boschi, videro una casa
fatta di focaccia e pane e vi si avvicinarono affamati. Ma lì vi abitava una strega malvagia, che li accolse per
poterseli poi mangiare. Dopo un mese di sofferenze indicibili, con Hansel rinchiuso in gabbia e Gretel fatta
schiava, riuscirono a liberarsi. La strega è stata trovata bruciata in un forno.
I ragazzi ora sono tornati dal padre.
Si voleva arrestare la madre per abbandono di minori, ma nel frattempo è deceduta.
NICOLA GIAROLA
ANAGRAMMA DI HANSEL E GRETEL
H a una madre cattiva, ma
A nche una sorellina, che
N onostante l’età,
S coprì che la strega voleva mangiarseli, quindi
E scogitò un ottimo piano giungendo così al
L ieto fine
Grazie alla loro furbizia
Ritornarono a casa dove entrarono
Emozionati,
Trovando il padre che li accolse felicemente
E da quel momento non si
Lasciarono più.
DANIEL KEMPFER
SCIOGLILINGUA
Mentre Gretel gratugia griglie
Hansel gioca con due biglie
Ma se strega stringe ciglie
Loro diventano grigie triglie
CATERINA MENEGATTI
AGENDA DELLA GIORNATA DI GRETEL
- ore 5. 30 = sveglia
- ore 6.00 = sveglio di malavoglia quella vecchia megera (chiamata con il banale nome di strega), portandole
una ricca colazione composta da torta di mele e noci (la mia preferita) ed una fresca spremuta d’arancia.
- ore 6.00-7.00 = pulisco la mia misera camera composta da una piccola base di legno ricoperta da molteplici
strati di paglia, un armadio di rovere scuro ed un muro disincrostato pieno di umidità.
- ore 7.00-9.30 = la vecchia mi manda a vagabondare per il bosco tutta sola per cercare bacche, more,
lamponi e qualche mela per preparare le sue salse da accompagnare alle leccornie che prepara per Hansel o
per le sue “creme di bellezza” per ringiovanire la sua pelle usurata dal tempo.
- ore 9.30-11.00 = aiuto la maliarda a preparare le ghiottonerie per il mio adorato fratello, focacce dolci, pane
al miele, zuppe di legumi…
- ore 11.00-13.30 = pulisco la casa da cima a fondo: stiro i vecchi abiti della strega, spolvero la gabbia di
Hansel e cucio comode vesti per il mio fratellino…
- ore 13.30-14.30 = unica ora disponibile per riposare nella mia squallida sistemazione o, meglio, consumo
questa ora scrivendo sulla mia adorata agenda di pelle, tutto ciò che mi passa per la mente come i bei
momenti che a piccola passavo con il mio caro papà…
- ore 14.30-15.30 = finalmente mangio! Quanto invidio Hansel che può mangiare tutte quelle squisitezze,
mentre a ma toccano solo gusci di gambero.
Dalle ore 15.30 fino a tarda sera ricomincio a spolverare, spazzare,oliare le porte, spazzolare gli innumerevoli
gatti della fattucchiera, prendere la legna per il camino…via dicendo fino a che la vecchia non serra tutte le
porte, chiude con un lucchetto la gabbia di Hansel e se ne va a dormire.
Ma la mia giornata non è finita, perché devo rimanere di guardia fino a notte fonda ad Hansel che non scappi
(anche se ho provato diverse volte a farlo scappare, ma il lucchetto è veramente grosso ed una debole
bambina come me non riesce proprio ad aprirlo!).
- ore 3.00 = me ne vado a dormire sul mio scomodo letto impagliato e sogno che nostro padre, un giorno
lontano, ci riporti a casa con lui, in modo da vivere per sempre felici e contenti.
ANNA MORANDO
LA CONTA DEI SASSOLINI DI HANSEL
Guarda quanti sassolini
ci sono nel prato:
Hansel ne prende uno, due, tre.
Guarda quanti sassolini
ci sono nel prato:
Hansel ne prende uno
e adesso tocca a te!
LORENZO OTTAVIANI
RIASSUNTO DI HANSEL E GRETEL (in cinque righe)
Hansel e Gretel furono abbandonati nel bosco dai genitori, perché non avevano di che sfamarsi. Lasciando
cadere dei sassolini sul sentiero, ritrovarono la via di casa, ma la volta successiva non riuscirono a far ritorno,
perché misero briciole di pane, mangiate poi da uccelli. Persi, incontrarono una casa di prelibatezze, ma una
strega li prese e mise Hansel in una gabbia per mangiarlo. Gretel riuscì però a uccidere la strega e liberare
Hansel. Dopo aver rubato i tesori della strega tornarono a casa e vissero tutti felici e contenti.
MATTIA PASQUATO
TELEGRAMMA
Ritrovati due ragazzini – STOP
Probabili accusati di omicidio – STOP
Trovata anche una nonnetta bruciacchiata – STOP
I bambini vengono rilasciati al genitore –STOP
ALESSANDRO RANCAN
RADIOCRONACA SPORTIVA
Ecco il padre di Hansel fischia l’inizio. La strega perde palla scivolando sulla enorme finestra di zucchero che
circonda il campo. Hansel le ruba il pallone di focaccia e si dirige verso la porta lentamente per l’abuso di cibo
fatto nello studio di Sky sport nel prepartita. La strega con la scivolosità dei vetri di zucchero trasparente
recupera Hansel, il capitano della A.S.B.A (Associazione squadra bambini abbandonati) e gli fa un brutto
fallo. Hansel si posiziona bene il pallone. Il papà dei due figli fischia. Hansel parte, la palla si infila sotto
l’incrocio di pane, tutti fanno festa. Focaccia al centro … ma non c’è più tempo: il padre di Hansel fischia la
fine. Hansel 1 – Strega 0 e vissero tutti felici e contenti.
ELISA RIGHETTI
RICETTA DELLA TORTA LATTE, MELE E NOCI
Volete sapere la ricetta della torta preferita da Hansel e Gretel? E allora eccovela. Dovete prendere i seguenti
ingredienti, che vi serviranno per preparare la seguente torta.
Ingredienti:
- 500 ml. di latte
- 3 mele belle rosse
- 250 gr. di noci
- 4 unghie di strega cattiva
- 3 nei di strega cattiva
- 4 ali di pipistrello
- 1 panino (60 gr.)
- 250 gr. dizucchero
- 150 gr. di farina
- 1 bustina di lievito
- acqua q. b.
Procedimento:
Mettere in un tegame il latte e cuocere fino a portarlo ad ebollizione. Unire quindi le unghie di strega cattiva,
precedentemente tagliate, e incorporare al composto la farina e i nei della strega. Sbriciolare il pane (chiedere
eventualmente aiuto ad Hansel), mettetelo in una ciotola, aggiungere lo zuccheo, l’ acqua e mescolare con la
bustina di lievito. Unire i due impasti, fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungere le mele sbucciate
e tagliate a spicchi, le noci sgusciate e tritate. Mescolare, eventualmente aggiungendo nuovamete acqua.
Lasciare riposare un’ora sotto una stia. Preriscaldare il forno, dove precedentemente è stata bruciata una
strega, a 250 gradi e infornare. Cuocere per circa 40 minuti. Estrarre il dolce e lasciar raffreddare. Servire con
una spolverata di ali di pipistrello. Hansel e Gretel amano tantissimo questa torta e piacerà sicuramente anche
a voi.
TOMMASO ZANOTTI
I PROBLEMI DI HANSEL E GRETEL
1- Mentre entrano nel bosco, Hansel posa per terra un sassolino ogni 2 passi. In tasca ne ha 956 e
gliene sono rimasti 324, se un passo di un bambino equivale a cm. 60, quanti metri hanno percorso
all’andata?
2- Quando ritornano nel bosco, Hansel sbriciola un panino in 231 pezzi ciascuno con un volume di ml. 3.
Mentre sbriciolava il pezzo di pane, gli sono cadute 20 briciole, quale era il volume del panino?
3- Per accendere il fuoco Hansel e Gretel si procurano 50 legni: 30 con un peso di hg.3 e 20 con il peso
di hg.1. Qual è il peso complessivo della legna che hanno procurato?
4- La strega per impastare il pane per la sua casetta ha usato gr. 56250000 di farina, 100 uova, hg.20 di
lievito e gr. 259 di sale e gr. 34700000 di zucchero, quanto pesa la casa della strega?
5- Hansel trova un cofanetto con 10 perle che valgono 121 monete e 20 rubini con valore di 198600
monete. Quante monete ricavano, vendendo tutto?
6- Quando arrivano davanti al fiume trovano un’anatra che li aiuta ad attraversarlo. Se l’animale percorre
m.1 ogni minuto e 10 secondi e per attraversarlo ci mette 1 ora e 36 minuti ad attraversarlo, quanto è
largo il fiume?
CARLO ZARATTINI
IL MENU’ DI HANSEL E GRETEL
Hansel e Gretel erano ogni giorno sempre più tristi, nel vedere la loro mamma dispiaciuta perché poteva
dare ai loro figli sempre e solo pane; per rimediare a questo fatto e per farle una sorpresa, i due fratelli
pensarono bene di andare nel bosco per cacciare animali e raccogliere frutta e verdura, che sarebbero serviti
per organizzare una cena con i fiocchi. Un giorno di sole partirono con arco, frecce, un cesto e … tanta buona
volontà. Dopo molto tempo che aspettavano, comparve, davanti ai due bambini, un cinghiale bello paffuto e
con le cosce rotonde. I fratellini già se lo immaginarono allo spiedo, con il profumo della carne arrostita e
sentivano quasi il rumore della crosticina croccante che si abbrustoliva. Hansel prese l’arco, che aveva
costruito con il suo papà e con un colpo preciso e violento colpì al petto l’animale che cadde al suolo morto. I
ragazzi, con il cinghiale sulle spalle, tornando verso casa felici, trovarono, in una radura, una siepe di
corbezzolo piena di frutti con la buccia color rosso fiammante; ne raccolsero un po’, deponendoli nel cesto.
Alzando, poi, gli occhi videro che si faceva spazio in mezzo ad altri cespugli, un albero di mele selvatiche.
Presero un po’ anche di queste e sempre più soddisfatti si incamminarono verso casa. I due fratellini, contenti
per la giornata passata insieme e per il “ bottino” raccolto, arrivati dai loro genitori, esclamarono: ”Mamma!
Papà! Ascoltateci, stasera per cena mangeremo: di primo zuppa di funghi e corbezzoli; di secondo, cinghiale
allo spiedo con salsa di mele selvatiche e per dessert mirtilli e more cotti. Giunta la sera, quando tutto fu
pronto e il cinghiale era sopra il fuoco, la famiglia gioiva perché ara ormai da cinque anni che non cenava con
prelibatezze del genere . Ad un certo punto il padre si alzò in piedi e disse:” Corbezzoli! Questa si che è una
bella cena” e tutti scoppiarono a ridere.
ELISA ARCOSTI
LETTERA DI HANSEL AL PADRE
Amatissimo padre,
sono arrabbiatissima! Come hai potuto abbandonarci nel bosco a gelare?
Io e Hansel abbiamo sentito tutto quella notte: non ci saremo mai aspettati che la mamma volesse
abbandonarci come disgraziati nel cuore della foresta!
Se mamma ci odiava così tanto, perchè non ci ha fatti sbranare da un lupo, invece di lasciarci con un fuoco
acceso? Meglio la morte per fame per quel che le importava!
Per fortuna Hansel è stato furbo a lasciare dei sassolini lungo la strada ed è riuscito a portarci di nuovo a
casa.
Ma tu ci hai nuovamente abbandonato, accompagnandoci nel bosco più profondo, dove ci siamo davvero
persi: avevamo tantissima paura!
Non abbiamo dormito per ben tre notti e ad Hansel è toccato pure consolarmi perchè sono caduta in una
depressione che mi ha resa più fragile, più lenta, più affranta che mai.
Quando finalmente abbiamo trovato quella casetta fatta di pane e focaccia...Ci siamo gettati a mangiare quella
prelibatezza sopraffina senza pensarci due volte.
Peccato che essa apparteneva ad una strega-mangia-bambini che l'aveva costruita apposta per incastrarci e
c'è riuscita benissimo!
Adesso a me tocca cibare il mio prezioso fratellino, per farlo ingrassare, in modo che la strega possa
mangiarlo.
Piango giorno e notte e scommetto che a voi non importa niente!
Tanti saluti dal mio cuore rotto,
la tua
Gretel
MATTEO BALLINI
TELEFONATA DELLA MADRE ALLA STREGA
- “Ciao come va amica, è da cosi tanto tempo che non ci vediamo. Io ho il samsung Galaxy S4 e tu?”
- “Io ho ancora uno di quei cellulari antiquati perchè sai, vero, non ho una buona classe sociale. In passato,
quando studiavamo all'accademia per maghi, tu ti sei laureata in stregoneria ed io invece, dopo aver
conosciuto il mio meraviglioso marito ho abbandonato quell'accademia. Ora invece ci sto ripensando, perchè
lui ha a cuore solo i nostri bambini, ma io sostengo che abbandonarli nel bosco sia stato più che giusto.
Dopotutto dovevamo scegliere tra noi e loro. E io sapevo che poi avrebbero incontrato te. E’ stato un piacere
risentirti, magari ci vediamo per un tè in questi giorni.Ciao,ciao ciao”.
VIOLA BENATTI
HANSEL E GRETEL IN RIMA BACIATA
Di Hansel e Gretel già molto s'e' detto;
Ma io so un segreto su questo bimbetto.
Seppur in gabbia dovesse restare,
al bimbo piaceva alquanto mangiare:
Salami, panini,
Ovetti e tortini,
Arrosto e patate,
Zucchine e frittate.
Mangiare, dormire. Dormire, mangiare.
Non fu così triste star lì ad aspettare.
Il di che riuscirono infine a fuggire,
Aiuto che dieta dovette subire!
NICOLE COMERLATI
HANSEL E GRETEL SMS 200 CARATTERI
- Ciao ma
- Ciao che fai oggi pome?
- Vado a cercare cibo nl bosco
- Sicura di trovarne
- Tranqui
- In fondo c'è una casetta fatta di pane e focaccia
- Portaci un pezzettino di pane anche x noi
- Ok ciao
- xxx
GIULIA CORAZZA
DIARIO DELLA STREGA CATTIVA
Primo giorno:
Finalmente la mia trappola ha ricominciato ad attirare bambini! Quei fratellini sono così ingenui a pensare che
io sia solo una vecchietta buona e affettuosa … vedremo se la penseranno così anche dopo che li avrò
mangiati! È ora di alzarsi! Vado a preparare la stia per rinchiudere Hansel: mi sembra il più furbo tra i due e
non vorrei che riuscisse a rovinarmi i piani. Sveglio anche sua sorella Gretel e la mando in cucina a preparare
una bella colazione, infatti, prima di mangiarmeli, devo farli un po’ ingrassare: sono così magrolini!
Dopo aver fatto colazione, mando la bambina a fare le faccende domestiche e, mentre mi rilasso un po’, porto
dei dolci a Hansel. Sono così contenta all’idea che presto mangerò ben DUE bambini, che non riesco a stare
ferma. Aspettavo proprio da tanto questo momento! Ora cerco di concentrarmi e inizio a leggere le ricette della
nonna di mia nonna che le diede a mia nonna che le diede a mia mamma.
Metà mese:
Ormai sono due settimane che vivo con questi marmocchi e, anche se continuo a nutrirli abbondantemente,
mi sembrano ancora magri. Sarà che non ci vedo molto bene …
Le giornate ormai sembrano ripetersi. È sempre la stessa storia: mi alzo, sveglio i ragazzi e faccio preparare a
Gretel la colazione, mi rilasso un po’, insulto i ragazzini, ceno, vado a dormire e il giorno dopo si ricomincia da
capo.
Non vedo l’ora che questo mese finisca. Ho così tanta fame che non so cosa farei per mangiare qualcosa.
Ultimo giorno:
Evviva! Non posso crederci: dopo aver vissuto un mese con loro, ora posso mangiarmeli! Ho già pronta la
ricetta: Gretel la farò arrosto in salsa di limone e menta, mentre Hansel lo bollirò.
Mando la ragazza a preparare il pentolone con l’acqua e io intanto libero il fratello dalla gabbia.
C’è qualcosa che non mi torna: la bambina ha voluto a tutti i costi andare a parlare con Hansel e non vorrei
che avesse scoperto i miei piani. Per evitare tutti i problemi la chiamo e in un batter d’occhio la sbatterò nel
forno. Mi avvicino a lei per spingerla dentro al forno ma lei … aspetta, no … aiutooo!
IACOPO CORRADI
HANSEL E GRETEL ABBANDONATI IN CITTA’
..Finalmente vennero i giorni che precedono il Natale, in cui tutti i bambini sono emozionati e felici per l’arrivo
di Babbo Natale e del sacco di giochi che porta sempre con sé. Quasi tutti i bambini, perché per Hansel e
Gretel quei giorni non furono cosi.
“Dai bambini! Andiamo in centro città a vedere i mercatini di Natale!” - Disse la mamma.
“SI’” - Risposero Hansel e Gretel che prontamente si prepararono.
Dopo aver salutato il loro papà, salirono sulla grande macchina della mamma e si avviarono verso il centro
della città. Hansel, che era rimasto stupito dell’improvvisa dolcezza della mamma e sospettava qualcosa, si
era portato una bomboletta di colore spray e ogni volta che la macchina si fermava, ne approfittava per
spruzzare del colore rosso sui ciottoli della strada. Dopo un oretta arrivarono finalmente in città e la mamma li
fece scendere dalla macchina dicendo: “Restate fermi qua, mentre io vado a cercare parcheggio”, ma così
non fece e se ne tornò velocemente a casa da suo marito.
Il tempo passava e, non vedendo la mamma tornare, i bambini iniziarono a preoccuparsi, in particolare Gretel
che iniziò a piangere disperata per la paura di essere stata abbandonata. Hansel cercò di consolarla e alla fine
ci riuscì. Iniziò a diventare buio e freddo e i due bambini trovarono riparo sotto un vecchio ponte, raccolsero
della legna e accesero un bel fuoco per scaldarsi, dopo aver parlato per tanto tempo alla fine si
addormentarono. Al mattino si svegliarono e subito si misero in cammino per le vie della città, orientandosi con
gli spruzzi di colore fatti da Hansel durante il viaggio d’andata.
Hansel in tasca aveva 10 euro che aveva preso dalla borsa della mamma e li usò per comperare la colazione
per sè e la sorella; comperò brioche e succo di frutta e, dopo aver mangiato e bevuto di gusto, ripresero a
camminare seguendo i ciottoli colorati.
Cammina e cammina nel pomeriggio videro finalmente in lontananza la loro casa, cominciarono a correre più
velocemente che potevano e arrivarono a casa senza fiato. Gretel suonò a lungo il campanello, la porta si aprì
e videro il loro papà che li abbracciò fortissimo, scusandosi di quello che era successo e promettendo loro che
per Natale avrebbero ricevuto un bellissimo regalo.
Quando chiesero della mamma fu risposto loro che, avendo capito la gravità di ciò che aveva fatto, si era
trasferita per la vergogna in un altra città, molto molto lontano da loro.
CATERINA de’MANZONI
IL RICOSTITUENTE DI HANSEL
- Composizione: speranzina, sapientolo, bicarbonato di fiducia, sale in zucca, extrafaccioio.
- Forma: soluzione idrosolubile in confezioni monodose, 10 bustine da 100g l’una.
- Categoria: ricostituente mentale.
- Indicazioni: stanchezza, sfiducia, scarsa intelligenza, mancanza d’iniziativa.
- Posologia: per i bambini sotto i 12 anni prendere mezza bustina prima dei principali pasti. Per adulti
sopra i 12 anni prendere un’intera bustina prima dei pasti principali.
- Effetti indesiderati: voglia incontrollata di spargere briciole, dimagrimento eccessivo, improvvisa voglia di
dolci.
- Controindicazioni: ipersensibilità alla fiducia, intolleranza all’intelligenza, allergia alla focaccia.
FRANCESCA D’ANGELO
HANSEL E GRETEL NEL 2013
C'era una volta...anzi ai nostri tempi ! Nell' anno corrente, vivevano in una villa i signori Tronch e i loro figli,
Hansel e Gretel . Un giorno la mammma dei bambini, una persona molto fredda ed egoista, parlò con suo
marito e gli disse: “Voglio che i nostri figli se ne vadano! Gretel spende i soldi in vestiti firmati e profumi,
Hansel in videogame. Dobbiamo mandarli via”. Il marito protestò, era troppo affezionato ai suoi figli, però alla
fine la moglie lo convinse . Un giorno andarono al centro commerciale dove avrebbero potuto lasciare i loro
figli. Mentre Gretel guardava la vetrina dei vestiti e Hansel quello dei videogame, i loro genitori gli dissero:
“Bambini noi andiamo a guardare il negozio di scarpe, voi rimanete qui!” I genitori si allontanarono.
Trascorsero, una, due, tre ore, ma i genitori non arrivavano più. Ad Hansel e Gretel venne fame e decisero di
andare nel negozio dei dolci lì vicino; appena entrati, videro una gigantesca macchina per lo zucchero filato
poi videro un' anziana signora che disse loro: “Ohoo bambini sembrate così affamati, volete venire nel mio
ripostiglio a mangiare dei dolci?” I bambini risposero di sì. Appena apperta la porta del ripostiglo videro una
montagna di dolci, dallo zucchero filato ai cioccolatini, dalle mele carammellate alle torte. Subito i bambini
corsero dentro. Hansel mangiò lo zucchero filato, invece Gretel molti cioccolatini. I bambini videro un gabbia di
lecca-lecca e la strega prese a forza Hansel e lo buttò nella gabbia. Ordinò subito a Gretel di andare in cucina
e di prendere un pollo arrosto e delle verdure, andò a prendere queste cose e le diede all’anziana (Gretel
decise che l' avrebbe chiamata strega). Subito diede il cibo a Hansel che lo mangiò subito, ma anche a Gretel
venne fame e disse alla strega: “Anch ' io ho fame!” La signora disse che in cucina c'era del pane vecchio,
Gretel andò e lo mangiò tutto. Il piano della strega era di far rimanere sano Hansel, per poi vendere i suoi
organi. Trascorse una settimana finchè Gretel decise di scappare. Avrebbe proprio voluto buttare quella
vecchiaccia nelia gigante macchina dello zucchero filato! Decise di farlo. Andò dalla vecchia e le disse: “Scusi
mi sembra che la macchina dello zucchero filato sia rotta”. La signora andò a controllare, accese il macchinaro
e...Gretel la spinse dentro, dove venne soffocata dallo zucchero filato, poi andò da Hansel e lo liberò. Corsero
fuori dal centro commerciale, fermarono un taxi che li portò fino a casa. Gretel decise di dare la sua collana
alla moda al tassista come forma di pagamento. Aveva imparato di non averne bisogno, così fece anche
Hansel con i suoi videogiochi. Corsero dentro casa, dove loro padre li abbracciò. Da quando aveva
abbondonato i figli, non si dava pace e aveva lasciato la moglie perchè la riteneva una persona cattiva. Da
allora vissero felici e contenti sapendo che le cose più importanti della vita sono gli affetti.
FILIPPO FERRANTE
BOLLETTINO MEDICO DI HANSEL
Il bambino ha una costituzione molto grassa ed è basso di corporatura. Ha gli occhi neri, i capelli biondi, il
naso a patatina, le orecchie grandi e il corpo massiccio.
Le sue gambe sono larghe e corte, il viso è rotondo e paffutello. Il suo fisico non è gracile, ma neanche di uno
che pratica dello sport, quindi si prescrive una cura a base di sport: nuotare, correre e non mangiare cibi
grassi. Da evitare patatine, hot dog, panini farciti almeno per un mese. Cordiali saluti, dottor Filippo.
NICOLA GIAROLA
INDOVINELLO HANSEL E GRETEL
Indovina indovinello
chi cammina in quel boschetto bello?
Son due piccoli bambini
furbi, buoni e piccolini
i loro nomi sono simili a fiori,
ma non chiederlo ai loro genitori.
DANIEL KEMPFER
HANSEL E GRETEL IN TEDESCO
In einem Wald wohnte ein armer Holzhacker mit seiner Frau und zwei Kinder, Hänsel und Gretel.
Am nächsten Tag ging die ganze Familie in den Wald vor dem Morgengrauen , auf dem Weg Hansel säte
seinen Kieselsteinen. Die Eltern ließen die Kinder in den Wald, aber am Abend , nachdem sie nach Hause
zurückgekehrt . am nächsten Tag wieder sie verlassen . Aber dieses Mal Hänsel konnte nicht sammeln die
Kieselsteine auf dem Weg , entkernt Brotkrumen , die die Vögel aßen , so konnten sie den Weg nach Hause
nicht finden .
Sie gingen vergeblich , müde und hungrig nach drei Tagen , wenn sie vor einem kleinen Haus aus Brot und
Kuchen in bedeckt, mit Zucker Fenster transparent kam .
als sie hörten, eine fremde Stimme , und dann öffnete sich die Tür und eine altersschwache alte Frau, die
beide Hände nahm und führte sie in ihr Häuschen .
der alte war es aber eine böse Hexe Hänsel und verriegelt in einem Käfig. Jeden Tag fragte die Alte Hänsel
heraus zu haften den Fingern zu fühlen, wenn es recht fett geworden war , aber Hänsel ragte immer einen
Knochen des Huhns. Dann, eines Tages die alte Frau müde und beschlossen, dass er sowieso essen. Gretel
gebeten, einen Topf voll Wasser vorbereiten und setzen zu kochen. Gretel hatte zu gehorchen , aber sie hatte
eine Idee. Fragte die Hexe , ihr zu zeigen , wie er zu tun, um zu überprüfen, ob der Ofen war bereit hatte , und
als die alte Frau zeigte ihm , schob sie innen und schloss die Tür , um den Ofen heiß und sie starb.
Hänsel und Gretel lief zusammen frei füllten die Taschen der alle Perlen und Edelsteinen , die das Haus gefüllt
ist, dann andarono.Ora sie Kinder Reichtum brachte genug , weil sie nicht brauchen, um die Notwendigkeiten
des Lebens zu beschaffen.
CATERINA MENEGATTI
ITINERARIO PER ANDARE DAL BOSCO ALLA CASA DELLA STREGA CATTIVA
•
Partenza dal cartello con illustrato il percorso da svolgere per recarsi nella casa della strega cattiva, a
fianco del vecchio giardino malcurato dei genitori di Hansel e Gretel
•
Percorrere un lungo tratto di ghiaia, dove, si possono notare ancora le orme lasciate dalle suole degli
scarponi di cuoio lasciati dal padre dei piccoli, prima di inoltrarsi nel bosco.
•
Arrivati al ruscello (dove la mamma è caduta sbattendo la testa, a causa della sua instabilità…)
camminate lentamente sul ponte tibetano e raggiungete la sponda opposta.
•
Procedete fino alla grande quercia, che si trova centro al grande bosco (la riconoscerete perché sulla
sua corteccia Gretel aveva inciso un piccolo cuoricino, prima di essere abbandonata). Nel tratto di
passeggiata percorso, riconoscerete sicuramente una piccola tana, scavata sotto la radice di un
grande abete rosso, che un tempo serviva per nascondere i centinaia di sassolini che Hansel
raccoglieva.
•
A questo punto potete decidere per quale percorso incamminarvi: una semplice passeggiata,
fronteggiata da una meravigliosa vista su tutta la valle o, per i più temerari, un percorso da vero
boscaiolo, dove si trovano dei meravigliosi resti, della terribile storia dei due fratelli abbandonati, come
una decina di ciottoli sparsi qua e là (si prega di non coglierli), un piccolo falò spento (acceso da
Hansel per passare la notte nel bosco) con qualche frammento di carbone …
•
Alla fine di questo percorso, potrete vedere, sulla sommità di una piccola collina un altrettanto piccola
dimora.
•
Raggiunta questa, potrete notare che qualche angolo di intonaco è soffice, infatti, era la squisita
focaccia con cui Hansel e Gretel vennero attirati dalla strega malvagia. E se poi vi recate all’interno
vedrete una vecchia gabbia per galline arrugginita, un forno a legna usurato dal tempo, degli antichi
mobili e, con molto stupore, vi accorgerete dei frammenti di ossa carbonizzate (si dice appartenenti
alla strega, bruciata viva da Gretel).
•
Potete incamminarvi sulla via del ritorno, ripercorrete tutta il percorso svolto e attendete la prossima
fantastica passeggiata alla scoperta delle fiabe!
ANNA MORANDO
ISTRUZIONI PER L’USO: I VETRI DI ZUCCHERO
Dopo aver fissato i vetri, togliete la pellicola di zucchero e mettetela da parte.
Poi prendete dalla scatola dei vetri la scopetta.
Con questa pulite i vetri in ogni minima parte.
Dopo rimettetela dentro la scatola e prendete lo spray azzurro.
Passatelo sui vetri con l’aiuto di una spugna o di uno straccio.
Infine rimettetelo nella scatola e riattaccate ai vetri la pellicola di zucchero.
Questo procedimento è da fare una o due volte all’anno per rendere i vostri vetri ancora più belli.
LORENZO OTTAVIANI
HANSEL E GRETEL: I NUOVI CACCIATORI DI STREGHE
“La vostra casa è infestata da streghe?
Allora chiamate subito il 3476588029 e arriveranno i famosi cacciatori Hansel e Gretel!
Si dice che da bambini furono abbandonati nel bosco dai propri genitori, incontrarono una strega e la
bruciarono.
Dopo dieci anni di sopravvivenza nella foresta incantata, sono stati assunti dalla nostra agenzia per aiutarci.
Il nuovo servizio della SQHG (Servizio Qualità Hansel Gretel) garantisce lo sterminio completo di streghe a
soli $ 19,99.
Non perdete l'offerta!"
Fu così che Tommy lesse l'annuncio su una rivista che gli aveva lasciato la strega.
Tommy era stato rinchiuso da una strega che lo voleva sfruttare per tenersi giovane.
Ogni giorno gli prelevava un poco di sangue e preparava una pozione per allungare la propria vita.
Alla solita ora, quando la strega venne per prelevargli il sangue, lui le sfilo dalla tasca l'IPHONE 5.
Parlò con Hansel che lo rassicuro e gli disse che sarebbero arrivati molto presto. Infatti, in meno di un'ora,
Hansel e Gretel spaccarono la porta e fecero irruzione nella casa.
Gretel sparò alla caviglia della strega, facendola cadere e Hansel le taglio la testa.
Liberarono quindi il prigioniero e lo riportarono a casa.
Tommy era molto felice, ma… dovette pagare ben $ 19,99.
MATTIA PASQUATO
AAA GABBIA VENDESI
Offerta speciale, pochi pezzi disponibili! Bellissima gabbia fornita di chiavi con chiusura di sicurezza antirapina.
Il prezzo è di 90 euro, trattabili. Le istruzioni per l’uso sono sul sito e riportate in fondo alla gabbia. E’ previsto il
noleggio per tre giorni a soli 57 euro! La gabbia non può essere esposta al sole per più di 1 ora. Da utilizzarzi
per rinchiudere bambini (utilizzo migliore), nascondere giocattoli o addomesticare animali. Con un semplice
telecomando touch si può ingrandire e rimpicciolire la gabbia. Le misure possono variare da 1.0 a 4.8 sia in
larghezza sia in altezza. Nella notte dal 12 al 13 dicembre ci sarà uno conto del 15%! Questa è un’offerta che
non si ripete! Il sito della gabbia è: vendesigabbia.biz. In omaggio alla gabbia, sono previste spie che
sorveglieranno il corretto uso della gabbia. E’ dotata di segnalatore GPS che in caso di furto è in grado di
segnalare la posizione. Per annunciare il furto si può contattare questi due numeri:3678124234-3298610001. E’
possibile effettuare il pagamento on-line, sicuro tramite carte di credito convenzionate Master Card e Visa o con
contrassegno che pagherete al corriere. La spedizione è gratuita.
Se siete interessati alla gabbia potete inviare una mail a: [email protected] o [email protected] 24
ore su 24.
Immagina, puoi!
ALESSANDRO RANCAN
E SE I GENITORI NON AVESSERO DECISO DI ABBANDONARE I FIGLI…
Il padre e la madre di Hansel e Gretel stavano pensando di abbandonare i due figli perché sarebbero morti di
fame tutti e due.
Ma sia il padre sia la madre provavano estremo dolore nel vedere i due figli da soli e allora decisero di non
abbandonarli.
Dopo pochi giorni però cibo e denaro termianro come sempre succedeva lngo il corso della vita. Una mattina
si svegliarono e decisero tutti insieme di andare a camminare nel bosco.
Quando si inoltrarono, notarono subito qualcosa di luccicante e ci andarono vicino. Era l’entrata di una miniera
d’oro mai vista prima. Iniziaro a scavare per prendere delle pepite che poi portarono a casa.
Con tutti quei soldi non ci sarebbe stato nessun problema mantenere i due ragazzini!
ELISA RIGHETTI
POESIA DI GRETEL ( IN RIMA ALTERNATA)
Io sono qui per la padrona che cucino
E uso un grande pentolone
Ma lei vuole vedere solo l'ossicino
Del mio piccolo e bello fratellone.
Tutto questo perchè i nostri genitori
Cattivi ci hanno abbandonati
Nei più oscuri e lontani orrori
Solo perché affamati siamo nati.
Prima noi vivavamo nella povertà
E per questo siamo stati allontanati
Ma anche noi abbiamo bisogno di felicità
Così alla fine siamo ritornati.
TOMMASO ZANOTTI
OROSCOPO DI HANSEL E GRETEL
Madre = tua madre ti condurrà in mezzo al bosco insieme a tuo fratello.
Bosco = verrai abbandonato in mezzo al bosco perché i tuoi genitori non riescono a sfamarti .
Hansel
Sassolini = butterai dei sassolini lungo il sentiero per ritrovare la via di casa.
Luna = nella notte la Luna farà illuminare dei sassolini che vi indicheranno la strada per casa.
Pane = sbriciolerai un pezzo di pane per ritrovare la via di casa.
Uccelli = degli uccelli mangeranno le briciole che avevate buttato lungo il sentiero.
Casetta di pane = troverai una casetta in mezzo al bosco in cui vive una strega.
Strega = incontrerai una strega che ti vorrà mangiare.
Gioielli = dopo aver ucciso la strega troverai un cofano pieno di gioielli
Gretel
Sentiero = fuggirai dalla casetta della strega e seguirai un sentiero che vi condurrà a casa.
Anatra = verrai aiutato ad attraversare un fiume da un anatra che ti trasporterà sul suo dorso
CARLO ZARATTINI
RINGRAZIAMENTO DEL PADRE PER IL RITROVAMENTO DEI FIGLI
Il papà, felice del ritorno dei due bambini, li incaricò di andare dal ciambellano nel castello del re, per dirgli di
suonare le campane delle feste e radunare la gente per il ringraziamento, che sarebbe avvenuto la stessa
sera.
I ragazzi, eccitati per essere tornati a casa, si misero a correre a gambe levate. Lungo la strada incontrarono
tanta gente; a tutti dissero che alla sera ci sarebbe stata la “conferenza” del papà.
Arrivati a corte con il batticuore, i bimbi dissero al ciambellano: “Nostro padre ci ha detto di dirle se, per
favore, questa sera potesse suonare le campane per annunciare che nella radura del bosco avrebbe tenuto il
discorso di ringraziamento”. L’aiutante del re disse di dire al loro padre che ci sarebbe stato sicuramente
anche il re. I bambini, soddisfatti del loro lavoro, tornarono a casa e riferirono al padre tutto quello che aveva
detto il ciambellano. Giunta sera, i sentieri del bosco erano “intasati” dai cittadini che si stavano recando alla
radura per udire il ringraziamento del papà dei fratellini.
Il padre disse: “Sono contento che alla mia conferenza ci sia così tanta gente. Volevo ringraziare chi, nei
momenti in cui i miei figli sono mancati, mi è stato vicino e mi ha incoraggiato aiutandomi a superare il
momento di crisi”. In quell’istante, nel cielo buio, apparve una cascata di stelle.
Hansel e Gretel, abbracciando il papà, dissero: “ E’ la mamma che ci sta salutando da lassù”. E tre lacrime,
dei bimbi e del papà, si unirono alla pioggia di stelle cadenti.
FRATELLI GRIMM
LA FIABA DI HANSEL E GRETEL
Davanti a un gran bosco abitava un povero taglialegna che non aveva di che sfamarsi; riusciva a stento a
procurare il pane per sua moglie e i suoi due bambini: Hänsel e Gretel. Infine giunse un tempo in cui non potè‚
più provvedere neanche a questo e non sapeva più a che santo votarsi. Una sera, mentre si voltava inquieto
nel letto, la moglie gli disse: "Ascolta marito mio, domattina all'alba prendi i due bambini, dai a ciascuno un
pezzetto di pane e conducili fuori in mezzo al bosco, nel punto dov'è più fitto; accendi loro un fuoco, poi vai via
e li lasci soli laggiù. Non possiamo nutrirli più a lungo." - "No moglie mia" disse l'uomo "non ho cuore di
abbandonare i miei cari bambini nel bosco, le bestie feroci li sbranerebbero subito." - "Se non lo fai," disse la
donna, "moriremo tutti quanti di fame." E non lo lasciò in pace finché‚ egli non acconsentì.
Anche i due bambini non potevano dormire per la fame, e avevano sentito quello che la madre aveva detto al
padre. Gretel pensò che per loro fosse finita e incominciò a piangere amaramente, ma Hänsel disse: "Stai zitta
Gretel, non ti crucciare, ci penserò io." Si alzò, si mise la giacchettina, aprì l'uscio da basso e sgattaiolò fuori.
La luna splendeva chiara e i ciottoli bianchi rilucevano come monete nuove di zecca. Hänsel si chinò, ne ficcò
nella taschina della giacca quanti pot‚ farne entrare e se ne tornò a casa. "Consolati Gretel e riposa tranquilla,"
disse; si rimise di nuovo a letto e si addormentò.
Allo spuntar del giorno, ancor prima che sorgesse il sole, la madre venne e li svegliò entrambi: "Alzatevi
bambini, vogliamo andare nel bosco; qui c'è un pezzetto di pane per ciascuno di voi, ma siate saggi e
conservatelo per mezzogiorno." Gretel mise il pane sotto il grembiule perché‚ Hänsel aveva le pietre in tasca,
poi si incamminarono verso il bosco. Quando ebbero fatto un pezzetto di strada: Hänsel si fermò e si volse a
guardare la casa; così fece per più volte. Il padre disse: "Hänsel, che cos'è che ti volti a guardare e perché‚ ti
fermi? Su, muoviti!" - "Ah, babbo, guardo il mio gattino bianco che è sul tetto e vuole dirmi addio." Disse la
madre: "Ehi, sciocco, non è il tuo gattino, è il primo sole che brilla sul comignolo." Hänsel però non aveva
guardato il gattino, ma aveva buttato ogni volta sulla strada uno dei sassolini lucidi che aveva in tasca.
Quando giunsero in mezzo al bosco, il padre disse: "Ora raccogliete legna, bambini, voglio accendere un
fuoco per non gelare." Hänsel e Gretel raccolsero rami secchi e ne fecero un mucchietto. Poi accesero il fuoco
e quando la fiamma si levò alta, la madre disse: "Adesso stendetevi accanto al fuoco e dormite, noi andiamo a
spaccare legna nel bosco; aspettate fino a quando non torniamo a prendervi."
Hänsel e Gretel rimasero accanto al fuoco fino a mezzogiorno, poi ciascuno mangiò il proprio pezzetto di
pane. Credevano che il padre fosse ancora nel bosco perché‚ udivano i colpi d'accetta; invece era un ramo
che egli aveva legato a un albero e che il vento sbattéva di qua e di là. Così attesero fino a sera, ma il padre e
la madre non tornavano e nessuno veniva a prenderli. Quando fu notte fonda Gretel incominciò a piangere,
ma Hänsel disse: "Aspetta soltanto un poco, finché‚ sorga la luna." E quando la luna sorse, prese Gretel per
mano; i ciottoli brillavano come monete nuove di zecca e indicavano loro il cammino. Camminarono tutta la
notte e quando fu mattina giunsero alla casa patema. Il padre si rallegrò di cuore quando vide i suoi bambini,
poiché‚ gli era dispiaciuto doverli lasciare soli; la madre finse anch'essa di rallegrarsi, ma segretamente ne era
furiosa.
Non passò molto tempo e il pane tornò a mancare in casa, e Hänsel e Gretel udirono una sera la madre che
diceva al padre: "Una volta i bambini hanno ritrovato il cammino e io ho lasciato correre: ma adesso non c'è di
nuovo più niente, rimane solo una mezza pagnotta in casa; devi condurli domani più addentro nel bosco,
perché‚ non ritrovino la strada: per noi non c'è altro rimedio." L'uomo si sentì stringere il cuore e pensò:
"Sarebbe meglio se dividessi l'ultimo boccone con i tuoi bambini." Ma siccome aveva già ceduto una volta, non
potè‚ dire di no. Quando i bambini ebbero udito quel discorso, Hänsel si alzò per raccogliere di nuovo i ciottoli,
ma quando giunse alla porta, la madre l'aveva chiusa. Tuttavia consolò Gretel e disse: "Dormi, cara Gretel, il
buon Dio ci aiuterà."
Allo spuntar del giorno ebbero il loro pezzetto di pane, ancora più piccolo della volta precedente. Per strada
Hänsel lo sbriciolò in tasca; si fermava sovente e gettava una briciola per terra. "Perché‚ ti fermi sempre,
Hänsel, e ti guardi intorno?" disse il padre. "Cammina!" - "Ah! Guardo il mio piccioncino che è sul tetto e vuole
dirmi addio." - "Sciocco," disse la madre, "non è il tuo piccione, è il primo sole che brilla sul comignolo." Ma
Hänsel sbriciolò tutto il suo pane e gettò le briciole per via.
La madre li condusse ancora più addentro nel bosco, dove non erano mai stati in vita loro. Là dovevano di
nuovo sedere accanto al fuoco e dormire e alla sera i genitori sarebbero venuti a prenderli. A mezzogiorno
Gretel divise il proprio pane con Hänsel, che aveva sparso tutto il suo per via. Ma passò mezzogiorno e passò
anche la sera senza che nessuno venisse dai poveri bambini. Hänsel consolò Gretel e disse: "Aspetta che
sorga la luna: allora vedrò le briciole di pane che ho sparso; ci mostreranno la via di casa." La luna sorse, ma
quando Hänsel cercò le briciole non le trovò: i mille e mille uccellini del bosco le avevano viste e le avevano
beccate. Hänsel pensava di trovare ugualmente la via di casa e si portava dietro Gretel, ma ben presto si
persero nel grande bosco; camminarono tutta la notte e tutto il giorno, poi si addormentarono per la gran
stanchezza. Poi camminarono ancora tutta una giornata, ma non riuscirono a uscire dal bosco, e avevano
tanta fame, perché‚ non avevano nient'altro da mangiare che un po' di bacche trovate per terra.
Il terzo giorno, quand'ebbero camminato fino a mezzogiorno, giunsero a una casina fatta di pane e ricoperta di
focaccia, con le finestre di zucchero trasparente. "Ci siederemo qui e mangeremo a sazietà," disse Hänsel. "Io
mangerò un pezzo di tetto; tu, Gretel, mangia un pezzo di finestra: è dolce." Quando Gretel incominciò a
rosicchiare lo zucchero, una voce sottile gridò dall'interno:
"Chi mi mangia la casina
zuccherosa e sopraffina?"
I bambini risposero:
"E' il vento che piega ogni stelo,
il bel bambino venuto dal cielo."
E continuarono a mangiare. Gretel tirò fuori tutto un vetro rotondo e Hänsel staccò un enorme pezzo di
focaccia dal tetto. Ma d'un tratto la porta della casa si aprì e una vecchia decrepita venne fuori piano piano.
Hänsel e Gretel si spaventarono tanto che lasciarono cadere quello che avevano in mano. Ma la vecchia
scosse il capo e disse: "Ah, cari bambini, come siete giunti fin qui? Venite dentro con me, siete i benvenuti."
Prese entrambi per mano e li condusse nella sua casetta. Fu loro servita una buona cena, latte e frittelle, mele
e noci; poi furono preparati due bei lettini bianchi, e Hänsel e Gretel si coricarono e pensavano di essere in
Paradiso.
Ma la vecchia era una strega cattiva che attendeva con impazienza l'arrivo dei bambini e, per attirarli, aveva
costruito la casetta di pane. Quando un bambino cadeva nelle sue mani, lo uccideva, lo cucinava e lo
mangiava; e per lei quello era un giorno di festa. Era proprio felice che Hänsel e Gretel fossero capitati lì. Di
buon mattino, prima che i bambini fossero svegli, ella si alzò, andò ai loro lettini, e quando li vide riposare così
dolcemente, si rallegrò e mormorò fra sì: "Saranno un buon bocconcino per me!" Poi afferrò Hänsel e lo
rinchiuse in una stia. Quando questi si svegliò, si trovò circondato da una grata, come un pollo da ingrassare,
e poteva fare solo pochi passi. Poi la vecchia svegliò Gretel con uno scossone e le gridò: "Alzati, poltrona,
prendi dell'acqua e vai in cucina a preparare qualcosa di buono; tuo fratello è là nella stia e voglio ingrassarlo
per poi mangiarmelo; tu devi dargli da mangiare." Gretel si spaventò e pianse, ma dovette fare quello che
voleva la strega.
Ora ad Hänsel venivano cucinati ogni giorno i cibi più squisiti, poiché‚ doveva ingrassare; Gretel invece non
riceveva altro che gusci di gambero. Ogni giorno la vecchia veniva e diceva: "Hänsel, sporgi le dita, che senta
se presto sarai grasso." Ma Hänsel le sporgeva sempre un ossicino ed ella si meravigliava che non volesse
proprio ingrassare. Dopo quattro settimane, una sera disse a Gretel: "Vai a prendere dell'acqua, svelta; grasso
o magro che sia, domani ammazzerò il tuo fratellino e lo cucinerò; nel frattempo mi metterò a impastare il
pane da cuocere nel forno." Con il cuore grosso, Gretel portò l'acqua nella quale doveva essere cucinato
Hänsel. Dovette poi alzarsi di buon mattino, accendere il fuoco e appendere il paiolo pieno d'acqua. "Ora fa'
attenzione," disse la strega. "Accendo il fuoco nel forno per cuocere il pane." Gretel era in cucina e piangeva a
calde lacrime mentre pensava: "Ci avessero divorato le bestie feroci nel bosco! Almeno saremmo morti
insieme senza dover sopportare questa pena, e io non dovrei far bollire l'acqua che deve servire per la morte
di mio fratello. Buon Dio, aiuta noi, miseri bambini!"
La vecchia gridò: "Gretel, vieni subito qui al forno!" e quando Gretel arrivò, disse: "Dai un'occhiata dentro se il
pane è ben cotto e dorato; i miei occhi sono deboli e io non arrivo a vedere fin là. E se anche tu non ci riesci,
siediti sull'asse: ti spingerò dentro, così potrai controllare meglio." Ma la perfida strega aveva chiamato Gretel
perché‚ pensava, una volta spintala dentro al forno, di chiuderlo e di farla arrostire per mangiarsi pure lei. Ma
Dio ispirò alla fanciulla un'idea, ed ella disse: "Non so proprio come fare, fammi vedere tu per prima: siediti
sull'asse e io ti spingerò dentro." La vecchia si sedette e, siccome era leggera, Gretel pot‚ spingerla dentro, il
più in fondo possibile; poi chiuse in fretta la porta e mise il paletto di ferro. Allora la vecchia incominciò a
gridare e a lamentarsi nel forno bollente, ma Gretel scappò via, ed ella dovette bruciare miseramente.
Gretel corse da Hänsel, gli aprì la porticina e gridò: "Salta fuori, Hänsel, siamo liberi!" Allora Hänsel saltò fuori,
come un uccello quando gli aprono la gabbia. Ed essi piansero di gioia e si baciarono. Tutta la casetta era
piena di perle e di pietre preziose: essi se ne riempirono le tasche e se ne andarono in cerca della via che li
riconducesse a casa. Ma giunsero a un gran fiume che non erano in grado di attraversare. Allora la sorellina
vide un'anatrina bianca nuotare di qua e di là.
E le gridò:
"Ah, cara anatrina,
prendici
sul tuo dorso."
Udite queste parole, l'anatrina si avvicinò nuotando e trasportò prima Gretel e poi Hänsel dall'altra parte del
fiume. Dopo breve tempo ritrovarono la loro casa: il padre si rallegrò di cuore quando li rivide, poiché‚ non
aveva più avuto un giorno di felicità da quando i suoi bambini non c'erano più. La madre invece era morta. Ora
i bambini portarono ricchezze a sufficienza perché‚ non avessero più bisogno di procurarsi il necessario per
vivere.

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