La chimica del silicio nei manufatti della vita quotidiana: le
Transcript
La chimica del silicio nei manufatti della vita quotidiana: le
La chimica del silicio nei manufatti della vita quotidiana: il vetro Il termine vetro viene usato convenzionalmente per descrivere uno stato della materia. Questo stato, noto altrimenti come “stato vetroso”, è quello che si realizza allorché un liquido sottoposto a raffreddamento incrementa a tal punto la propria viscosità che pur rimanendo formalmente un liquido acquista apparentemente le proprietà fisiche di un solido. Il vetro è una sostanza allo stato solido amorfo, cioè un materiale rigido costituito di unità strutturali non organizzate secondo l’ordine geometrico tipico dello stato cristallino. A differenza dei solidi cristallini, per un vetro non si parla di temperatura di fusione o di solidificazione ma di un intervallo di temperature, chiamato intervallo di trasformazione, in cui avviene la solidificazione. La temperatura alla quale la massa fusa solidifica, detta temperatura di transizione vetrosa, dipende dalla composizione chimica del fuso vetroso e dalla velocità di raffreddamento. Struttura cristallina Struttura vetrosa Struttura di un vetro Na2O - SiO2 Un vetro siliceo è costituito essenzialmente da silice (circa 60 - 70 %), altri ossidi inorganici e la sua composizione chimica determina le proprietà chimico-fisiche e quindi il suo campo d'impiego. Gli ossidi inorganici utilizzati nella produzione del vetro si distinguono a seconda della loro funzione in: vetrificanti (silicio, boro, fosforo), fondenti (alcalini) e modificatori (alcalino-terrosi, calcio, magnesio, bario, piombo, zinco, alluminio). La sabbia quarzifera viene utilizzata quale apportatrice di silice, SiO2, nella miscela. Questa può contenere altri minerali quali feldspati, argille ed impurezze dovute a ossidi di ferro e cromo ed è soggetta a processi di lavaggio con acqua e purificazione con altri mezzi chimico-fisici. Le sabbie si distinguono per il loro contenuto in ossido di ferro, Fe2O3. Per produttori di vetro incolore di alta qualità (vetro al piombo, vetro da tavola) sono disponibili sabbie contenenti lo 0.008% in Fe2O3 e lo 0.0002 di ossido di cromo, Cr2O3. In generale è bene che la concentrazione di Cr2O3 non superi lo 0.0005%. Per vetri colorati il contenuto in ferro non è critico e può essere sufficiente una sabbia con un contenuto in ossido di ferro dello 0.25%. Per quanto riguarda la granulometria, nei forni a bacino vengono utilizzate sabbie con grani di diametro 0.1-0.8 mm, mentre nei forni a crogioli si fa uso di sabbia con granulometria tra 0.1-0.3 mm. Le frazioni granulometriche più grossolane e quelle fini, inferiori a 0.1 mm, vengono di norma eliminate perché causa di disturbo nella fusione e per l’alto contenuto di impurezze.