riforma fiscale

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LA MANOVRA ANTICRISI DI FERRAGOSTO (D.L.138/2011)
FINALIZZATA AD ANTICIPARE IL PAREGGIO DI BILANCIO NEL 2013
Sintesi degli interventi per reperire 45 miliardi di euro oltre a quelli già preventivati con la
manovra di luglio.
CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA
Per blindare gli effetti di questa seconda manovra correttiva, si stabilisce che tutte le maggiori
entrate derivanti dal decreto siano riservate all’Erario, per essere destinate alle esigenze prioritarie
di raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica concordati in sede europea, anche alla luce
della eccezionalità della situazione economica internazionale.
LAVORO
Caporalato
Introdotto il reato di caporalato; “chiunque svolga un’attività organizzata di intermediazione,
reclutando manodopera o organizzandone l’attività lavorativa caratterizzata da sfruttamento,
mediante violenza, minaccia, o intimidazione, approfittando dello stato di bisogno o di necessità dei
lavoratori, verrà punito con la reclusione da cinque a otto anni e con la multa da mille a 2 mila euro
per ciascun lavoratore reclutato”.
Se i lavoratori reclutati sono superiori a tre, se uno o più dei soggetti reclutati siano minori in età
non lavorativa, se si è esposto i lavoratori intermediati a situazioni di grave pericolo, la pena sarà
aumentata da un terzo alla metà.
Collocamento obbligatorio
Si interviene sulla legge n.68 del 1999 prevedendo la possibilità per i datori di lavoro titolari di più
unità produttive o che fanno parte di un gruppo, di assumere in una unità produttiva, o in una
impresa del gruppo, avente sede in Italia, un numero di lavoratori aventi diritto al collocamento
mirato superiore a quello prescritto, portando in via automatica le eccedenze a compenso del minor
numero di lavoratori assunti nelle altre unità produttive.
I datori di lavoro pubblici possono essere autorizzati a fruire di tale possibilità, ma la
compensazione può avvenire tra unità produttive della medesima regione.
Formazione continua
Si prevede che i fondi interprofessionali per la formazione continua si possano articolare
regionalmente o territorialmente e possano utilizzare parte delle risorse per misure di formazione a
favore di apprendisti e collaboratori a progetto.
Festività
A decorrere dal 2012 con Dpcm, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, da emanare entro
il 30 novembre dell’anno precedente, sono stabilite annualmente le date in cui ricorrono le festività
introdotte con legge dello Stato, non conseguente ad accordi con la Santa Sede, e le celebrazioni
nazionali e le festività dei Santi Patroni in modo tale che, sulla base della più diffusa prassi europea,
le stesse cadano il venerdì precedente ovvero il lunedì seguente la prima domenica immediatamente
successiva ovvero coincidano con tale domenica.
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Contratti di secondo livello
La norma prevede che i contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale da
associazioni di lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, ovvero dalle
rappresentanze sindacali aziendali, hanno efficacia nei confronti di tutti i dipendenti.
In pratica si estendono erga omnes gli effetti dell’accordo sulla contrattazione di secondo livello,
sottoscritto dalla Confindustria ed i sindacati 28 giugno 2011, e si specifica che i contratti aziendali
vigenti e sottoscritti prima di tale accordo, sono efficaci per tutto il personale a cui il contratto si
riferisce, a condizione che sia stato approvato con votazione a maggioranza dei lavoratori.
Si introduce inoltre la possibilità di concordare la regolazione di una serie di materie inerenti
l’organizzazione del lavoro e della produzione, tra cui quelle relative alle conseguenze del recesso
del rapporto di lavoro, fatta eccezione per il licenziamento discriminatorio e il licenziamento della
lavoratrice in concomitanza del matrimonio.
Tirocini
Si prevede che i tirocini possano essere promossi solo da alcuni soggetti predeterminati da
normative regionali e che diano garanzie in merito all’espletamento della funzione di tale
strumento.
I tirocini formativi e di orientamento non curriculari non potranno avere una durata superiore a sei
mesi, proroghe comprese, e potranno essere promossi unicamente a favore di neo-diplomati o neolaureati entro e non oltre dodici mesi dal conseguimento dei relativi titoli di studio.
PUBBLICO IMPIEGO
Taglio organici
Oltre alle riduzioni già previste dalla legge 25 del 2010 si dovranno:
a- Entro il 31 marzo 2012 ulteriormente ridurre gli uffici dirigenziali di livello non generale, e
delle le relative dotazioni organiche, in misura non inferiore al 10%
b- Rideterminare le dotazioni organiche del personale non dirigenziale, ad esclusione di quelle
degli enti di ricerca, apportando una ulteriore riduzione non inferiore al 10% della spesa
complessiva relativa al numero dei posti di organico di tale personale
Restano esclusi da questo ulteriore taglio il personale amministrativo operante presso gli uffici
giudiziari, il dipartimento di protezione civile, le autorità di bacino di rilievo nazionale, il corpo
della polizia penitenziaria, i magistrati, l’agenzia italiana del farmaco, e le strutture del comparto
sicurezza, delle forze armate, del corpo nazionale dei vigili del fuoco e quelle del personale in
regime di diritto pubblico.
TFR
Con effetto dal 1° gennaio 2012 e con riferimento ai soggetti che maturano i requisiti per il
pensionamento di anzianità a decorrere da tale data, la liquidazione del TFR avverrà decorsi 24
mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro; nei casi di cessazione dal servizio per raggiunti limiti
di età o di servizio o per collocamento a riposo d’ufficio a causa del raggiungimento dell’anzianità
massima di servizio il differimento sarà di sei mesi.
Restano escluse dalla norma le cessazioni per inabilità o per decesso del dipendente.
Tredicesima
I dipendenti pubblici di amministrazioni che non assicurano gli obiettivi di risparmio previsti dal
decreto, subiranno il differimento, senza interessi, del pagamento della tredicesima mensilità in tre
rate annuali posticipate.
Mobilità
I dipendenti pubblici, esclusi i magistrati, su richiesta del datore di lavoro, sono tenuti a effettuare la
prestazione in luogo di lavoro e sede diversi sulla base di motivate esigenze, tecniche, organizzative
e produttive con riferimento ai piani della performance o ai piani di razionalizzazione, secondo
criteri e ambiti regolati dalla contrattazione collettiva di comparto. Nelle more della disciplina
contrattuale si fa riferimento ai criteri datoriali, oggetto di informativa preventiva, e il trasferimento
è consentito in ambito del territorio regionale di riferimento. Per il personale del ministero
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dell'Interno il trasferimento può essere disposto anche al di fuori del territorio regionale di
riferimento. In arrivo infine modifiche al regime di aspettativa per chi ricopre cariche elettive
pubbliche.
PENSIONI
Anticipazione dell’innalzamento dell’età pensionabile per le dipendenti del settore privato dal 2015
e progressivamente sino al 2027; a quella data i requisiti anagrafici per accedere alla pensione di
vecchiaia saranno i 65 anni anche per le donne.
Possibilità, anche per il 2012, 2013 e 2014, per le pubbliche amministrazioni di risolvere
unilateralmente il rapporto di lavoro di propri dipendenti al compimento dei 40 anni di anzianità
contributiva.
Con effetto dal 1 gennaio 2012 entrano in vigore le finestre mobili per il pensionamento anche per i
professori ed il personale Ata che percepiranno la pensione un anno dopo la presentazione della
domanda. Restano esentati dal differimento coloro che maturano i requisiti entro il 31 dicembre
2011.
RIFORMA FISCALE
Anticipato il termine per l’attuazione della riforma fiscale al 30 settembre 2012; se entro tale data
tale riforma non sarà emanata si attuerà il taglio, del 5% nel periodo d’imposta 2012 e del 20% su
quello 2013, dei regimi di esenzione fiscali ed assistenziali.
ADDIZIONALI IRPEF e IMU
Anticipato il federalismo fiscale relativamente alla possibilità per le Regioni di aumentare l’aliquota
dell’addizionale Irpef di base, attualmente pari allo 0,9%, dello 0,5% nel 2012 e 2013, per arrivare
al 1,1% nel 2014 e al 2,1% a decorrere dal 2015. Anche per gli enti locali viene anticipata al 2012 la
rimozione del divieto di aumentare addizionali e tariffe e l’introduzione a partire dal 2014 dell’Imu
(imposta unica municipale).
TRACCIABILITA’
Previsto l’obbligo di pagare con assegni o trasferimenti bancari tutte le transazioni di importo
superiore ai 2.500 euro, con comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle operazioni per le quali è
prevista l’applicazione dell’IVA.
FATTURE E SCONTRINI FISCALI
Inasprimento delle sanzioni in caso di mancata emissione di fatture o scontrini fiscali, con
previsione anche della sanzione, immediatamente esecutiva, di sospensione dell’attività e
dell’iscrizione all’albo o all’ordine fino a sei mesi.
STUDI DI SETTORE
Per i contribuenti sottoposti agli studi di settore la condizione di“congruità” per evitare gli
accertamenti viene estesa anche al periodo di imposta precedente.
TASSAZIONE ATTIVITA’ FINANZIARIE
Viene semplificato il regime di tassazione delle rendite finanziarie con un’aliquota unica del 20%,
che sarà applicata anche alle plusvalenze da capital gain. Resta l’aliquota del 12,5% solo per i ricavi
generati da titoli di stato.
La tassazione degli interessi sui depositi bancari viene uniformata e passa dall’attuale aliquota del
27% al 20%.
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ROBIN HOOD TAX
Le società del settore energetico che hanno ricavi superiori ai 25 milioni di euro pagano
un’addizionale Ires (imposta sul reddito delle società) del 6,5%; il decreto riduce tale limite a 10
milioni, purchè si abbia un reddito imponibile superiore al milione di euro, ed inserisce anche i
soggetti che producono energie rinnovabili e che precedentemente erano esclusi.
La Robin Hood Tax, corrispondente alla maggiorazione dell’addizionale del 4%, si applicherà per
tre anni ai suddetti soggetti e decorrerà dal periodo di imposta successivo a quello in corso al
31.12.2010. E’ fatto divieto ai soggetti tassati di traslare l’onere sui prezzi al consumo.
CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’
Anche nel settore privato dal 2011 al 2013 sui redditi delle persone fisiche eccedenti € 90.000 lordi
annui è dovuto un contributo di solidarietà del 5% e, sulla parte di reddito eccedente € 150.000
annui è dovuto un contributo del 10%. Tale contributo è deducibile dal reddito complessivo in sede
di calcolo dell’Irpef.
Per i parlamentari ed i membri degli organi previsti dalla costituzione il contributo di solidarietà
sarà rispettivamente del 10% e del 20%.
COSTI DELLA POLITICA E SPESA PUBBLICA
Oltre al contributo di solidarietà doppio, per i parlamentari è previsto il dimezzamento
dell’indennità per coloro che svolgono qualsiasi attività lavorativa per la quale sia percepito un
reddito uguale o superiore al 15% della stessa indennità; è inoltre previsto che politici,
amministratori di società pubbliche, dipendenti dello stato e di organismi statali, debbano utilizzare,
per i loro compiti istituzionali, voli di classe economica. Entro 60 giorni le camere dovranno
individuare le modalità per correlare l’indennità parlamentare al tasso di partecipazione ai lavori
delle Assemblee, delle Giunte e delle Commissioni.
Scatta inoltre, a decorrere dalla prossima legislatura, la incompatibilità dell’incarico parlamentare
con altre cariche pubbliche elettive.
Confermata la disposizione che equipara i trattamenti economici omnicomprensivi dei titolari di
cariche elettive e incarichi di vertice a quelli dei titolari di analoghe cariche negli altri paesi
dell’area euro, che viene estesa alle posizioni dirigenziali.
Introdotta infine una norma che prevede la convocazione degli elettori in una medesima data nel
caso in cui, nello stesso anno debbano tenersi più referendum abrogativi.
Previsti il ridimensionamento del CNEL, che non potrà avere un numero di componenti superiore a
70 e la soppressione degli Enti Pubblici non economici con una dotazione organica inferiore ai 70
addetti.
Regioni: dalla prossima legislatura regionale il numero massimo dei consiglieri di ciascuna regione,
escluso il Presidente della Giunta, dovrà essere uguale o inferiore a 20 per le regioni con
popolazione fino ad 1 milione di abitanti, a 30 per quelle fino a 2 milioni, a 40 per quelle fino a 4
milioni, a 50 per quelle fino a 6 milioni, a 70 per quelle fino a 8 milioni ed a 80 per le regioni con
più di 8 milioni di abitanti; le regioni che attualmente hanno un numero di consiglieri inferiore a
quelli previsti, non potranno comunque aumentarne il numero. Si prevede inoltre che il numero
massimo degli assessori regionali sia pari a un quinto del numero dei consiglieri (con
arrotondamento all’unità superiore). Sempre dalla prossima legislatura scatta il passaggio al sistema
previdenziale contributivo per i consiglieri regionali. A decorrere invece dal 1 gennaio 2012 è
prevista la riduzione degli emolumenti e delle utilità in favore dei consiglieri entro il limite
dell’indennità massima spettante ai parlamentari.
Province: a decorrere dalla data di scadenza del mandato amministrativo provinciale in corso,
saranno soppresse tutte le province con popolazione, rilevata dal censimento generale 2011,
inferiore ai 300.000 abitanti o con superficie inferiore a 3.000 mq. ed i comuni che ne fanno parte si
dovranno aggregare a un’altra provincia contigua del territorio regionale; se tale accorpamento non
avviene le funzioni della provincia soppressa vengono trasferite alla regione.
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La soppressione delle province determina anche la soppressione degli uffici territoriali del governo
aventi sede nelle stesse.
A decorrere dal loro primo rinnovo, il numero dei consiglieri e degli assessori provinciali previsti
dalla legislazione vigente è ridotto del 50%, con arrotondamento all’unità superiore.
Comuni: a decorrere dal prossimo rinnovo nei comuni con popolazione pari o inferiore a 1.000
abitanti sono soppressi la giunta ed il consiglio comunale; il sindaco resta l’unico organo di governo
e tutte le funzioni amministrative debbono essere svolte obbligatoriamente in forma associata con
altri comuni mediante la costituzione dell’unione municipale.
Sempre a decorrere dal prossimo rinnovo, i comuni con popolazione da 1.000 a 3.000 abitanti, oltre
al sindaco potranno avere non più di 5 consiglieri e 2 assessori, quelli da 3.001 a 5.000 abitanti 7
consiglieri e 3 assessori, quelli da 5.001 a 10.000 abitanti 9 consiglieri e 4 assessori.
Inoltre le spese di rappresentanza sostenute dagli organi di governo degli enti locali dovranno essere
elencate, per ciascun anno, in apposito prospetto del rendiconto, che va trasmesso alla Corte dei
Conti e pubblicato sul sito dell’ente locale.
Enti dissestati: nei casi in cui il bilancio di un ente sottoposto alla vigilanza dello Stato presenti un
disavanzo di competenza per due esercizi consecutivi, i relativi organi decadono ed è nominato un
commissario che adotta le misure necessarie per ristabilire l’equilibrio finanziario dell’ente. Quando
ciò non sia possibile il commissario chiede la liquidazione coatta amministrativa e può risolvere
unilateralmente i rapporti di lavoro in essere.
Patto di stabilità: anticipato al 2012 il concorso di Regioni ed Enti Locali alla riduzione della spesa
pubblica con minori trasferimenti alle regioni a statuto ordinario per 1,6 miliardi, a quelle a statuto
speciale e le province autonome per 2 miliardi, alle province per 700 milioni nel 2012 e 800 milioni
nel 2013 e ai comuni per 1,7 miliardi nel 2012 e 2 miliardi nel 2013.
Ministeri: prevista ulteriore riduzione dei costi, rispetto alla manovra di luglio, per 6 miliardi nel
2012 e 2,5 per il 2013. L’importo previsto per il 2012 potrà avere una riduzione fino al 50% se la
Robin Hood Tax corrisponderà alle stime del Tesoro; i tagli non riguarderanno la sanità, la scuola,
la ricerca, la cultura ed il 5 per mille.
Servizi pubblici locali: incentivate le privatizzazioni dei servizi pubblici locali attraverso la
destinazione di una quota dei fondi Fas, pari a 250 milioni nel 2013 e 250 milioni nel 2014, agli
enti territoriali che avranno proceduto alla dismissione di partecipazioni azionarie in società
esercenti servizi pubblici locali di rilevanza economica, diversi dal servizio idrico. Tali risorse
saranno destinate ad investimenti infrastrutturali.
Sistri: abolito il progetto di digitalizzazione per il sistema integrato per il controllo e la tracciabilità
dei rifiuti; resta ferma l’applicabilità delle altre norme in materia di gestione dei rifiuti e i relativi
adempimenti possono essere effettuati attraverso la tenuta dei registri di carico e scarico e del
formulario di identificazione.
TPL: a decorrere dal 2011 è istituito presso il Tesoro il fondo per il finanziamento del trasporto
Pubblico Locale, anche ferroviario, nelle regioni a statuto ordinario, con dotazione di 400 milioni di
euro annui, il cui utilizzo è escluso dal patto di stabilità.
Monopoli: ampliati i poteri dei Monopoli di Stato di regolazione di tutti i giochi pubblici esistenti
al fine di assicurare maggiori entrate. Inoltre essi potranno introdurre nuovi giochi, indire nuove
lotterie e variare la misura del prelievo erariale unico; potranno inoltre proporre al Tesoro, entro il
31 dicembre 2011, di predisporre propri decreti per l’aumento dell’imposta di consumo sulle
sigarette.
PRIVATIZZAZIONI E LIBERALIZZAZIONI
Attività economiche: l’accesso alle attività economiche e il loro esercizio si basano sul principio di
libertà di impresa e di garanzia della concorrenza. Tutte le restrizioni in materia di accesso ed
esercizio delle attività economiche sono abrogate quattro mesi dopo l’entrata in vigore del decreto.
Si intendono per restrizioni: la limitazione per legge della concessione di licenze o autorizzazioni
amministrative per l’esercizio di attività economiche, senza che tale limite sia suffragato da criteri
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oggettivi relativi alla popolazione o al fabbisogno, l’imposizione di distanze minime tra le
localizzazioni delle sedi, ecc..
Liberalizzazione commercio
Le attività commerciali e di somministrazioni di alimenti e bevande saranno svolte, in via
sperimentale, senza il rispetto degli orari di apertura e chiusura, l’obbligo della chiusura domenicale
e festiva, e quello della mezza giornata di chiusura infrasettimanale. La manovra di luglio
prevedeva tale regime solo per gli esercizi ubicati nelle località turistiche o nelle città d’arte, ora
vale per tutti.
Liberalizzazione delle professioni
Gli ordinamenti professionali dovranno essere riformati entro 12 mesi dall’entrata in vigore del
decreto e recepire l’indicazione di garantire che l’esercizio dell’attività risponda ai principi di libera
concorrenza, alla diffusa presenza dei professionisti, alla differenziazione e pluralità dell’offerta che
garantisca l’effettiva possibilità di scelta degli utenti.
Si dovrà prevedere il libero accesso alla professione, l’obbligo per il professionista di seguire
percorsi di formazione continua, la revisione della disciplina del tirocinio che garantisca l’effettivo
svolgimento dell’attività formativa e preveda la corresponsione di un equo compenso.
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