N. 4/2006 - UOEI Bergamo
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N. 4/2006 - UOEI Bergamo
N. 4 NOVEMBRE - DICEMBRE 2006 POST. IL S.p.A. - Spedizione in AP - D.L. 353/2003 (conv. il L. 27/02/2004 N° 46) Art. 1, comma 2 D.C.B. Bergamo ANNO LVII PERIODICO BIMESTRALE - Autorizzato Tribunale di Bergamo n. 190-23-3-1950 Direzione e Redazione: 24122 BERGAMO - Largo Porta Nuova, 10 - Tel. e Fax 035-239405 Internet: www.bergamo.uoei.it - e-mail: [email protected] Direttore Responsabile: Giuseppe Dossi Stampa Grafica Monti - Bergamo MERCATINI NATALIZI DELLA FORESTA NERA 8-9-10 DICEMBRE 2006 Venerdì 8 dicembre 2006 Bergamo/Colmar/Friburgo (o dintorni) Partenza da Bergamo alle ore 6.00 attraverso il confine francese per Colmar, visita alla città. Pranzo libero e tempo a disposizione per una visita al mercato natalizio. A Friburgo sistemazione in hotel riservato, cena e pernottamento. Sabato 9 dicembre 2006 Friburgo (e dintorni) Foresta Nera Escursione, con guida in lingua italiana, nel cuore della Foresta Nera percorrendo un tratto della panoramica “Strada degli Orologi”. Pranzo in ristorante tipico. Il rientro in hotel è previsto nel tardo pomeriggio; cena e pernottamento. Domenica 10 dicembre 2006 Friburgo/Bergamo Visita alla città con guida, la città è centro principale della Foresta Nera e punto di partenza delle più belle escursioni della zona. Tempo a disposizione per la visita del celebre mercatino natalizio. Al termine pranzo libero e nel pomeriggio rientro a Bergamo, dove l’arrivo è previsto in tarda serata. Termine ultimo prenotazione il 15 novembre 2006 Il saldo entro il 4 dicembre 2006 SETTIMANA BIANCA A CANAZEI DAL 3 AL 10 FEBBRAIO 2007 Come di consueto ritorneremo a Canazei nell’ormai collaudato Hotel Diana. Canazei ci mette al centro delle Dolomiti e ci inserisce nel famoso carosello sciistico, per questo ci è stato chiesto di scegliere di nuovo questa località. Ringraziamo qui Vanna Galimberti che per tanti anni è stata solerte e giovale collaboratrice nel Consiglio Direttivo e che, vorremmo avere di nuovo con noi quest’anno nelle scorribande sulle nevi trentine dove lei si è sempre sentita di casa. Sono aperte le prenotazioni. In sede a disposizione degli interessati la locandina con le modalità. Il Consiglio Direttivo augura a tutti i soci e familiari un sereno Natale e Felice Capo d’Anno FINE ANNO A CHAMPORCHER (AOSTA) Da sabato 30 dicembre a Lunedì 1 gennaio 2007 All’Hotel “Petit Paradis” per due sciate e un ballo in allegria La quota di partecipazione comprende: 2 giorni di pensione completa e cenone di fine anno. “Una lode alle montagne” Che belle le nostre montagne Quasi come le donne che amiamo, le nostre montagne, d’inverno coperte di bianco come tante spose, in estate vestite di tutti i colori: la Presolana, fra tutte, è una mervaglia quasi sempre col cappello come una regina, la Regina dei bergamaschi. Ricciardi N. 4 - NOVEMBRE - DICEMBRE 2006 - PAGINA 1 Arrivederci… Memorial “Gregorio Camozzi” Marcia di Regolarità in montagna a coppie Aria Gelida Aria gelida pungente costringeva i partecipanti alla marcia a rifugiarsi nel caldo bar prima della partenza. Poi piano piano il sole scaldando gli animi e i muscoli, ci donava una splendida giornata di fine estate. Passeggiata facile, piacevole, ma che non escludeva cronometri al collo o nascosti sotto i polsi alle camicie, segno evidente di una competitività che prendeva tutti nonostante si sentisse dire “io lo faccio solo per camminare”. I vincitori avranno il loro momento di gloria durante le premiazioni alla fine della festa del socio. CLASSIFICA GENERALE 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12° 13° 14° 15° 16° 17° 18° 19° 20° 21° Penalità 1° Penalità 2° Penalità 3° Sett. Sett. Sett. COPPIA N° Locatelli Roberto Bonacina Piera Mapelli Carlo Palazzi Giovanni Mazzeo Antonella Zanardi Giuseppe Colpani Mauro Zanga Giuseppe Arnoldi Alessandro Togni Mario Rondi Giovanni Mapelli Mariella Gallo Giovanna Casari Laura Togni Gianbattista Mazzeo Achille Locati Francesco Suardi Mina Bresciani Milena Borella Giuseppe Pavia Giovanni PERCORSO 1° settore 2° settore 3° settore El Mlahli Omar Noris Gildo Cattaneo Angelo Capelli Angelo Togni Michela Goisis Elisa Gaini Teresa Donizetti Anna Carrara Antonella Togni Daniela Faccini Marilisa Brioni Franca Rillosi Lina Licini Anna Econimo Agnese Togni Giancarlo Gaini Lorenzo Valoti Licia Noris Annamaria Belotti Ignazio Nossa Margherita m. 3.020 m. 884 m. 1.946 tempo tempo tempo 377356+ 25025035+ 262360312328291353456516501531307305310259402+ 56’ 38” 23’ 04” 31’ 33” 44+ 75+ 4881+ 81+ 83+ 82+ 81+ 99+ 135+ 84+ 215+ 126+ 126+ 137+ 4631216+ 22+ 168530+ Penalità Totale 33889+ 3030257+ 58498655197+ 357519+ 2794+ 353+ 190+ 415+ 398+ 598+ media media media 84 186 193 253 361 375 402 490 497 518 572 603 657 661 665 671 691 711 747 825 1530 3.200 2.300 3.700 Tutti al Sella Traversata nel gruppo del Gran Paradiso in vista dei ghiacciai intorno a La Grivola (mt. 3.969). Si parte da Val Nontey, paese in prossimità di Cogne, risalendoo la val Luson in una pittoresca pineta fino al torrente omonimo, poi una ripida salita fino alla meta. Il rifugio Vittorio Sella è costituito da 2 grandi corpi di fabbricato, già casa di caccia della casa reale all’inizio del secolo scorso.Il sentiero è percorso da vari gruppi di famiglie con al seguito numerosi bambini. Fa piacere constatare che la montagna è amata e frequentata da persone di tutte le età, ma il cuore si apre quando si vedono sgambettare ragazzi e giovani. La speranza è che non si crescano solo esseri da appartamento dipendenti da infernali marchingegni elettronici ma giovani curiosi di scoprire la natura. A cena l’attempato rifugista, a conoscenza della nostra provenienza orobica, ci racconta una sua esperienza giovanile di vita e di commerci in quel di Bergamo. Chissà. Scopriamo che la cena si sviluppa su più turni, sembra tre, siamo in molti dicono in 160 a dormire quella sera. Fortunamente a noi è toccato il primo turno. All’esterno ormai è buio, alcuni ragazzi giocano sotto il cielo stellato a calciobalilla, per vedere la pallina usano lampade frontali. Da lontano è divertente vedere lo sciabolare dei brevi fasci luminosi. Al mattino si parte verso il Col Luson (mt. 3.296) su ampie pietraie attraversate frequentemente da stambecchi, altri animali brucano su sbalzi e massi impervi. L’altezza si fa sentire e il respiro si fa affannoso. Poi via in una discesa senza fine, allungata fino a Eau-Roussex su suggerimento del rifugista. Nell’ultimo tratto di sentiero in un bosco d’abeti su rami di pini cembri si potevano vedere le nocciolaie intente con il becco a battere le pigne per separare i gustosi e ancori teneri pinoli. È passato il periodo per aromatizzare la grappa al cirmolo con le pigne sapendolo fare. Dopo due giorni immersi nella natura è traumatico l’impatto, scendendo dal pullman, con la cosidetta vita civile della città. Lorenzo 2 MAURO e BEPPE sezione bassi BATTISTA, LUCA E PASQUALE sezione baritoni MARIATERESA, MINA, LINA, MARGHERITA, PATRIZIA, MILENA sezione contralti TOTALE PERCORSO M. 5.850 – TEMPO TOTALE 1H 51’ 15” N. 4 - NOVEMBRE - DICEMBRE 2006 - PAGINA Ebbene sì… dopo cinque anni di intenso lavoro si è conclusa l’attività del coro “M. Tesoro”. Mercoledì 13/09/06 ci siamo ritrovati in sede, dopo la pausa estiva, orfani di un baritono, mentre il compagno annunciava il proprio ritiro in quel momento… un colpo fatale per un gruppo così ristretto! Vista la situazione ho preferito evidenziare alcuni problemi logistici conseguenti la mancanza di una sezione canora: la distribuzione armonica delle parti su tre anziché su quattro voci, la rielaborazione dei canti imparati fino ad allora e la frustazione per non potersi più esibire di fronte ad un pubblico perché insufficienti numericamente. Presa coscienza di quanto detto sopra, ogni corista ha espresso un personale parere e coraggiosamente abbiamo optato per il ritiro dalle scene “all’apice della gloria”. Non è stata una scelta facile per nessuno, ma consapevole e serena. Mancherà a tutti l’appuntamento settimanale per le prove e l’affiatamento che ci ha uniti, complici, in questa avventura nuova ed affascinante, ma sono convinta che rimarrà in ognuno di noi un piacevole ricordo del periodo trascorso insieme, impegnati ad allargare il nostro orizzonte musicale scoprendo a volte, delle potenzialità canore nascoste. Ho voluto scrivere queste poche righe per aggiornare gli amici uoeini simpattizzanti del coro e per ringraziare, uno ad uno, i miei “arditi” coristi: CARLA, ANTONIO, ELISA, ROSSELLA sezione tenore 1°/soprani Grazie A tutti voi per l’entusiasmo che avete dimostrato in tutti questi anni Grazie Per aver contribuito a realizzare il mio desiderio di formare un complesso canoro Grazie Per avermi permesso di fare esperienza e di crescere come direttore di coro Grazie Per la gioia che mi avete dato nel lavorare in gruppo, per il vostro impegno costante durante le fasi di preparazione e per l’emozione nel sentrivi cantare con rigore e sentimento. Non è un addio ma un arrivederci, ed è forte la consapevolezza di aver fatto tutti insieme… UN OTTIMO LAVORO! Con tanto affetto… La vostra maestra GIOVANNA LUGLIO BOLLENTE? METTICI UN GELIDO GHIACCIAIO Sole accecante, caldo torrido, afa soffocante. È arrivato il mese del solleone e come consuetudine, giunge in compagnia dell’opprimente canicola.Fa troppo caldo per qualsiasi cosa e per tutti, l’unico agognato desiderio è… finire al fresco. In carcere? In cella? Ma no! Quella l’ha pure mollata Ricucci! Io stavo immaginando fresche onde marine che s’infrangono sulla battigia, tuffi carpiati… ok, ok, si accettano anche tuffi semplici… in acqua cristalline, entusiasmanti snorkeling a caccia di colorati pesciolini. Ma ahimè, quest’anno il portafoglio (il mio, non quello di Ricucci) non permette lunghe assenze, per fortuna esiste un’associazione sana e longeva (l’UOEI, non la Magiste): eccola, la soluzione! La sua sensata programmazione, offre oggi un’azzeccattissima escursione fra alte quote e ghiacciai perenni, come dire: fresco garantito! L’autobus ci conduce fino alla cittadina svizzera di Realp. Qui, in attesa dell’arrivo di alcuni pulmini-navetta che ci trasporteranno fino alla località di Tiefenbach, dove partirà l’itinerario escursionistico vero e proprio, alcuni compagni si aggirano con aria furtiva: stanno cercando di nascondere qualcosa sotto una zolla di terreno. “Cavolo con chi sono partita in gita stamattina?” mi domando. “Con la compagnia dei – furbetti del quartierino - ?” (Al ritorno dall’escursione verrà riesumato il tesoro sepolto: azioni BNL? Macchè, era solo un gigantesco cocomero.) Sulla strada per Tiefenbach, stretta ma molto panoramica, incontriamo numerosi motociclisti che stanno viaggiando in senso inverso al nostro, e non è difficile capire perché: salendo dal passo Furka possiamo ammirare in tutta la sua imponenza il “Glacier du Rhone”, ossia il Ghiacciaio del Rodano, dove nasce l’omonimo fiume che forma il lago di Ginevra. Uno spettacolo “on the road”. Bellissimo, e forse ai “pigri” centauri questo basta. Ma noi, navigati escursionisti, sappiamo bene che la natura, camminando lungo il sentiero che ci porterà al rifugio Albert Heim, ci offrirà un ulteriore godibilissimo spettacolo prima di arrivare al ghiacciaio, fatto di panorami, prati fioriti, pozze e cascatelle d’acqua limpidissima, e… perché no, anche di simpatiche chiacchiere. Tentare di descrivere la bellezza di un ghiacciaio con le parole è sempre un’opera di mortificazione per il creato, l’emozione e la consapevolezza della nostra fatuità (nostra sì, ma pure di “er sola di Zagarolo”) che ti assalgono dinnanzi a tanta maestosità si possono sperimentare personalmente. A poca distanza dal rifugio si stacca un lungo sentiero denominato “Nepal-Highway” che con una scalata (del ghiacciaio, non della RCS) collega la capanna Heim con il passo Furka. Percorrendolo solo in parte, con circa mezz’ora di cammino, si può vivere un’esperienza inebriante: camminare sul ghiaccio vivo, o meglio, sulla morena che ha formato. Anche il percorso di rientro, diverso dalSegue pag. 4 Al “Mongioie” Al “Parco Gran Paradiso” IL PIEMONTE DEI VARESINI Che c’azzeccano i varesini con la regione Piemonte? Varese, non è una provincia lombarda? Domanda sensata, la tua. Ma a dispetto della pura logica, la spiegazione è assai semplice. Nel luogo dove oggi siamo diretti, l’alta Val Formazza in Piemonte, si trova il rifugio Città di Busto, che ha questo nome perché edificato dal CAI di Busto Arsizio, provincia di Varese, regione Lombardia. Elementare Watson, avrebbe detto Sherlock Holmes… Con lo splendido spettacolo della cascata del Toce ancora negli occhi, iniziamo l’escursione sotta la diga del Morasco, in prossimità di un vasto parcheggio che ospita un gran numero di autocaravan e roulotte. Risaliamo la Valle del Morasco su una larga strada sterrata con pendenza contenuta finchè, sfociati sul sentiero, lo vediamo inerpicarsi con diversi tornanti fino al Pian dei Camosci, il pianoro dove si adagia il rifugio Busto. L’erta impresa necessita di varie soste, utili a scrutare i dintorni. Notiamo allora un’altra ripida via che, anch’essa a tornanti, sale al Passo Gries, crocevia nei secoli di uomini e merci tra nord e sud delle Alpi. Superiamo le baite dell’Alpe Bettelmatt, la caratteristica conca che ha dato il nome al più famoso formaggio prodotto d’estate in selezionati alpeggi grossolani, et voilà, il rifugio ci appare dinnanzi. Ci si potrebbe fermare qui, a godersi il sole e ad abbronzarsi, ma l’occhio curioso ed irrequieto cade inevitabilmente sui cartelli-segnavia, in cerca di nuove mete, di nuovi stimoli. “Chi cerca trova”, recita un famoso proverbio e l’indicazione verso il Lago dei Sabbioni, raggiungibile in poco più di mezz’ora, diviene di colpo irresistibile. Breve summit e la decisione: arrivederci signori “tentenna”, noi si riparte. L’imponente diga costruita dall’Enel trattiene le acque del lago artificiale Sabbioni, che si scarica a valle in un modesto torrente e riceve alimento dal ghiacciaio che lo sovrasta. Ancora una volta, con la complicità del sole che le illumina, ci fermiamo ad ammirare la straordinaria bellezza delle coltri di ghiaccio, così fredde ma così pure, così pericolose ma così invitanti, così solitarie ma così ambite, così silenziose ma così eclatanti, così immobili ma così mutabili, così esanimi ma così vigorose, così affascinanti ma così subdole, così imponenti ma così fragili, così selvagge ma così ridenti, così tremendamente ammaliatrici… Altri cartelli-segnavia, altre mete: il rifugio Claudio e Bruno, il rifugio 3A, il rifugio Somma Lombardo, il rifugio Mores, solo per citarne alcune. Che bello fosse per noi andremmo ovunque, ma la giornata non è infinita ed è già tempo di ritornare. Imbocchiamo un altro sentiero che torna alla diga del Morasco chiudendo un anello e che lambisce Segue pag. 4 N. 4 - NOVEMBRE - DICEMBRE 2006 - PAGINA 3 CONCORSO ARTICOLO D’ORO EI FU… ANNO 2006 Con grande dolore e costernazione vi annunciamo che il coro M. Tesoro, il nostro piccolo ma validissimo coro UOEINO, non è più. Incidenti, indisposizioni e impegni vari ne hanno causato l’improvvisa dolorosa dipartita. Eravamo troppo pochi e l’assenza anche solo di uno o due coristi ha reso impossibile la continuazione dell’attività corale. E pensare che in questi 5 anni enormi miglioramenti sono stati obiettivamente raggiunti dal coro: nuove allegre canzoni erano in cantiere, mentre un continuo e appassionato impegno perfezionava i brani in repertorio. Tutto ciò è merito della nostra amata Maestra Giovanna: eravamo un pollaio starnazzante, ognuno se ne andava per conto suo con voce sgraziata e strillante, ebbene, con pazienza, competenza, allegria e fermezza, Giovanna è riuscita a domare le nostre interperanze vocali ed ad amalgamare il tutto consentendoci “exploit” canori che nessuno, sottolineo nessuno, neppure si sognava.Negli ultimi tempi non ci sono state esibizioni pubbliche (leggi Festa del Socio, Assemblea Soci) non per cattiva volontà o incapacità, ma solo per l’assenza (motivata) di elementi indispensabili alla buona riuscita delle esecuzioni corali. Per questo, con tanta amarezza, ci permettiamo di rivolgere un sommesso rimprovero ai soci UOEINI in generale: se avessero dimostrato un po’ di buona volontà, un maggiore entusiasmo e interesse nei confronti dell’iniziativa corale, un maggior spirito di sacrificio (sacrificio molto relativo visto che l’impegno si riduceva ad una sola sera settimanale) ed avessero dimostrato una maggiore fiducia nei propri mezzi vocali, ecco, forse oggi non saremmo costretti a scrivere queste tristi riflessioni. Comunque per noi è stata una bellissima esperienza, ci siamo divertiti moltissimo, abbiamo consolidato la nostra amicizia, e abbiamo avuto le nostre belle soddisfazioni. Ora purtroppo le luci si spengono, il silenzio regna sovrano e ognuno di noi, con il magone più grosso di un acre limone, ricanticchierà solitario le belle canzoni imparate in 5 anni di corale lavoro. Tutti i coristi ringraziano con una punta di rimpianto la bravissima Maestra Giovanna, le augurano le più grandi e più belle imprese corali e… la prenotano per i prossimi immancabili, desiderati e meravigliosi… revivals!! Dal past. Pres.te Nazionale UOEI Renato Frigerio riceviamo “L’atteso invito a stendere una graduatoria per l’articolo d’Oro, in parte mi lusinga per la fiducia che mi viene accreditata, in parte mi pone in serio imbarazzo. Non può non dispiacermi infatti essere costretto ad escludere 8 degli 11 articoli presentati, che meritano tutti un encomio per le loro relazioni e per la passione con cui evidenziano la loro partecipazione. Porgo a tutti i miei complimenti, mentre indico in ordine di merito gli articoli che ritengo di preferire.” Fra gli articoli pubblicati nel corso dell’anno su “Il Rododendro” qui sotto elencati, indichiamo i primi tre segnalati. Articolo nr. 10 Riflessioni intorno al faggio (Seconda parte – lo Stallo) Il titolo dato rispecchia fedelmente uno svolgimento che non si limita ad offrire una pur precisa e suggestiva descrizione, ma viene arricchito da riflessioni serie e considerazioni perspicaci. Articolo nr. 02 Bernina Express Nel descrivere una gita che poteva fermarsi ad una delle solite banali relazioni, l’autore riesce invece a trovare parecchi spunti che risultano davvero interessanti e ad offrire delle considerazioni che si leggono molto gradevolmente. Articolo nr. 04 Settimana bianca febbraio 2006. Le brevi righe che devono presentare la cronaca di otto giornate diventano otto bozzetti divertenti e capaci di esaurire l’aspetto specifico che l’autore ha colto nelle differenti attività del programma. n. 1 n. 2 n. 3 n. 4 n. 5 n. 6 n. 7 n. 8 n. 9 n. 10 n. 11 Scarpinocc de Parr Bernina Express Campionati Naz. Sci UOEI Settimana Bianca febbraio 2006 Nei boschi con le Ciaspole 2x1 I Tesori dell’Arera Tuffo nel Medioevo Escursione sulle Alpi Aurine Riflessioni intorno al Faggio Desiderio: un Re e un’aspirazione (C&G) (Patrizia G.) (Lorenzo) (Gaio) (Alice) (Lorenzo G.) (Patrizia G.) (Francesca) (Lorenzo) (2° parte) (slm) (Patrizia) I coristi dell’ex coro M. Tesoro Continua da pag. 3 (Luglio bollente?...) l’andata, si è rivelato un’esperienza avvincente: grandi panorami, grandi spazi, meravigliose fioriture di rododendro, aventurosi e “bagnati” guadi, raffinati gruppi di capre che si facevano il bidet… Ah no, io non c’entro. Io ho solo visto delle capre che sedevano goduriose su una larga macchia di neve fresca, preferendola al terreno asciutto. Che stessero facendo il bidet, l’ha dichiarato con una fragorosa risata la nostra tedesca (o austriaca?) doc. Chiedere a Monika per ulteriori chiarimenti. Avrai notato che sono in vena di satira (o di cretinate?), proprio alla fine… “Lady Finanza” Gita del 2/7/2006 Continua da pag. 3 (Il Piemonte...) un canalone ancora innevato. Poco più di due ore di tranquilla discesa condite da frizzi e lazzi, e… rieccolo… è proprio lui, the lake Morasco. Che tentazione quel nastro di terra battuta che lo contorna tutto. Chiedo ai compagni: “facciamo l’anello del lago prima di tornare all’autobus?”. Nessuna risposta verbale, ma lo sguardo è proprio quello tipico da: “bisogna proprio?”. Ci riprovo: “Ma è tutto in piano e poi, sarebbe così romantico!”. Sì, stavolta le bocche si aprono, ma è per una derisione collettiva!!! Uffa! Insensibili! Faticoso alzarsi all’alba, macinare chilometri su strade congestionate, superate salite sotto il sole, contentarsi di frugali pasti, rischiare gelide doccie per improvvisi acquazzoni, eppure… eppure… come una sirena incantatrice la natura ci chiama e noi, come marinai soggiogati, ogni volta stregati, rispondiamo l’ennesimo… SI N. 4 - NOVEMBRE - DICEMBRE 2006 - PAGINA 4 C. & G. PREMIO DI NARRATIVA CARLO MAURI 2007 – XI EDIZIONE Al premio narrativa possono partecipare tutti con racconti, relazioni di qualsiasi esperienza vissuta anche interiormente nel campo analogo a quelle imprese a suo tempo realizzate da Carlo Mauri, nei settori dell’alpinismo, della esplorazione, della navigazione avventurosa e delle diverse esperienze di montagna. Le opere devono essere inviate entro il 31 gennaio 2007 al seguente recapito: Segreteria Concorso Carlo Mauri Renato Frigerio – Regione Lombardia, Corso Promessi Sposi, 132 – 23900 Lecco - LC NASCITE È nata Aurora, seconda nipotina del nostro presidente sezionale: Luca Daldossi È nata Emma ad allietare i soci nonni Lorenzo e Licia Gaini Sono nati Gabriele e Anna, nipotini della socia Silvana Gargantini. È nato Luca: entusiasta il nonno Giovanni Pavia È nato Dante, per la gioia di nonna socia Benaglio Silvia. È nata Matilde, lo annunciano i soci nonni Ugo Ugolino e Giuliana Macconi Auguri vivissimi e felicitazioni ai pargoli e agli orgogliosi nonni.