kung fu panda 3 - Salesiani Firenze

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kung fu panda 3 - Salesiani Firenze
KUNG FU PANDA 3
di Jennifer Yuh Nelson, Alessandro Carloni
(Kung Fu Panda 3) REGIA: Jennifer Yuh Nelson, Alessandro Carloni. SCENEGGIATURA:
Jonathan Aibel, Glenn Berger. MONTAGGIO: Clare Knight (Formato: Cinemascope/Colore).
MUSICA: Hans Zimmer. PRODUZIONE: Dreamworks Animation, Oriental Dreamworks.
DISTRIBUZIONE: Fox. GENERE: Film d’animazione. ORIGINE: USA. ANNO: 2016. DURATA: 95’.
JUNIOR CINEMA: Baby-Teens
Cinque anni tra un sequel e l'altro sono tanti, forse troppi, ma in
casa Dreamworks hanno avuto non pochi problemi, ma ora, il
mitico Panda Po è pronto a tornare nei cinema d'Italia.
Confermata in cabina di regia Jennifer Yuh Nelson, già regista
del secondo capitolo in questo caso affiancata dal bolognese
Alessandro Carloni e fa piacere che un nome italiano sia riuscito
a farsi apprezzare nel mondo dell’animazione internazionale.
Figlio d'arte, Carloni ha scalato dall'interno le gerarchie
Dreamworks fino ad arrivare al più ambito dei ruoli, che ha in
questo caso preso vita con uno dei personaggi più amati e
redditizi degli studios fondati da Spielberg insieme agli animali
di Madagascar. Alla fine del secondo capitolo, come ricorderete,
Po scopriva di avere un padre diverso dall'oca mr. Ping. Un padre chiassoso, esuberante e
mangione che farà finalmente la sua comparsa facendo ricongiungere l'amato figlio con il
proprio io, rappacificandolo con l'idea che ha di se stesso. Per riuscire nell'impresa Po va
alla scoperta di un paradiso segreto dei panda, dove poter imparare a gestire il Chi,
ovvero quella forza ed energia vitale che può volgersi tanto al bene quanto al male. Questo
perché direttamente dal regno degli Spiriti un temibile vecchio guerriero ha deciso di
tornare nel regno dei vivi per dominare il mondo. Kai il suo nome, gigantesco bisonte che
uno dopo uno assorbirà il Chi di tutti gli insegnanti di kung fu del regno, compresi Shifu, i
Cinque Cicloni e soprattutto Oogway, l'anziana tartaruga che secondo la leggenda ha
inventato il kung fu. Solo Po, guerriero dragone, potrà e dovrà fermarlo. Giocando
abbondantemente con i sentimenti, Po sarà chiamato a gestire le proprie emozioni in più
occasioni. Kung Fu Panda 3 conferma le linee guida dei primi due capitoli, sapientemente
bilanciati tra action e risate. Due i binari paralleli di scrittura cavalcati dai registi, con il
mondo degli spiriti ribaltato dal poco convincente e sfaccettato villain Kai e quello dei vivi
trascinato dal ritorno dell'ingenuo Po tra i propri simili, ovviamente buffi e adorabili come
la tradizione panda richiede. Il ritmo non cala mai d'intensità e le gag si fanno strada a suon
di scenette, con l'animazione che spazia tra terza dimensione in CG e disegni vecchio
stampo, sapientemente utilizzati per farci rivivere aneddoti passati. Raddoppiando lo
strambo carattere del protagonista, grazie al padre-sosia e al numero infinito di panda a lui
simili, il film va incontro ad un finale aperto, puntando chiaramente al prosieguo della saga
con il 4° capitolo.
* Il film segue l’impostazione degli altri episodi con personaggi già noti e altri nuovi. La
morale è evidente: la volontà e l’impegno sono capaci di sovvertire le cose anche quando
queste sembrano difficili e impossibili da superare, specie se si può contare sull’affetto e
sull’amicizia. Il film è ben realizzato e piacevole sia per i più grandi che per i piccoli. A
questi magari va spiegata la parte mitologica orientaleggiante, lontana dalla nostra cultura
e dalle conoscenze dei ragazzi, mettendo il punto sugli aspetti fiabeschi e immaginari del
racconto.