Confindustria Balcani: i numeri dell`area, la mission e i servizi della
Transcript
Confindustria Balcani: i numeri dell`area, la mission e i servizi della
Confindustria Balcani: i numeri dell’area, la mission e i servizi della Federazione Luigi Salvadori – Presidente Confindustria Balcani Torino, 28 settembre 2012 La Federazione Confindustria Balcani nasce nell’ottobre del 2010 per riunire le associazioni di imprese italiane nell’area sotto l’egida di Confindustria. In totale Confindustria Balcani – attraverso le associazioni nazionali che la compongono – rappresenta più di mille aziende italiane. Al momento sono sei i Paesi in cui è attiva Confindustria Balcani: Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Macedonia, Moldova, Serbia, Romania ma lo sviluppo associativo della Federazione prevede la copertura di Albania e Croazia il 2012. Paesi di minori dimensioni come Montenegro e Kosovo rappresentano aree di interesse per la Federazione. La scelta di creare Confindustria Balcani parte dalla consapevolezza che quest’area costituisca una realtà economica interdipendente che può essere affrontata in maniera organica e coesa. L’Italia, i suoi prodotti, il suo modello industriale mantengono nei Balcani un’altissima reputazione. L’impresa italiana in tali contesti è chiamata ad un ruolo di leadership economica utile sia allo sviluppo dei Balcani sia al rilancio economico del nostro Paese. LA STRATEGIA EUROPEA NEI BALCANI L’Unione Europea considera dagli anni 90 l’Est europeo strategico per il proprio sviluppo politico ed economico. A seguire i volumi dei fondi europei indirizzati da Bruxelles nel Sud Est europeo. Bulgaria: 7 miliardi Romania: 19,2 miliardi Serbia: 200 milioni (fondi IPA) Bosnia: 100 milioni (fondi IPA) Macedonia: 90 milioni (fondi IPA) Croazia: 160 milioni (fondi IPA) Albania: 96 milioni (fondi IPA) L’entità dei fondi è ovviamente destinata a crescere man mano che i Paesi candidati si avvicinano all’adesione UE. La Moldova ha al momento accesso unicamente ai fondi di buon vicinato (ENPI). L’EXPORT NEI BALCANI: DATI INATTESI Dati ISTAT 2011 L’EUROPA CHE CRESCE: L’ANDAMENTO DEL PIL NEI BALCANI Paese/ anno 2010 2011 2012 2013 Bosnia Erzegovina 0,5% 2,2% 0% 1% Bulgaria 0,2% 2,5% 0,8 % 1,5% Macedonia 1,8% 3% 2% 3,2% Moldova 5,6% 7,5% 3,5% 4,5% Romania -1,3% 1,5% 1,5% 3% Serbia 1,8% 2% 0,5 % 3% Andamento del PIL nei Paesi dell’area (previsioni FMI) SOCIETA’ E MERCATO DEL LAVORO Popolazione Salario Medio (Milioni) (Euro) Aziende Italiane Occupati Aziende Italiane Bosnia Erzegovina 3,8 650 60 5000 Bulgaria 7,4 350 1000 25000 Macedonia 2 650 80 2500 Moldova 3,5 237 250 20000 Romania 21,3 350 15700 800000 Serbia 7,2 515 250 20000 TOT/MEDIA 41,7 411 (media) 17090 852500 UN QUADRO FISCALE COMPETITIVO Le condizioni fiscali dell’area balcanica, pur presentando alcune differenze interne, sono generalmente omogenee e decisamente vicine alle esigenze del mondo imprenditoriale. BosniaErzegovi na Bulgaria Macedon Moldova ia Romania Serbia 17% 20% 18% 20% 24% 18% Corporate 10% Tax 10% 10% 12% 16% 10% IVA IL COSTO DELL’ENERGIA Bosnia-Erz. Bulgaria Romania Serbia Italia Energia Elettrica (uso industriale) 0,045 0,065 0,080 0,046 0,15 Gas (uso industriale) 0,048 0,029 0,023 0,028 0,031 I prezzi dei carburanti si collocano al di sotto della media dell’UE. Fonte: Eurostat e Energy Agency of the Republic of Serbia. I prezzi si intendono in euro per kWh. UNA POSIZIONE LOGISTICA STRATEGICA Come sinteticamente riassunto dalla mappa i Balcani si trovano in una posizione centrale rispetto al nuovo sviluppo logistico dell’Europa. La sfida risiede nella celere realizzazione delle opere. Oltre ai corridoi IV, V, VIII, IX e X si segnala la presenza del Danubio (che corrisponde al corridoio VII segnalato in blu sulla mappa) che potrebbe svolgere un ruolo chiave nella crescita dei trasporti interni alla regione. INTERNAZIONALIZZARE A UN PASSO DA CASA Tutti i Paesi dei Balcani sono serviti da aeroporti nazionali. Nel caso delle realtà più ridotte come Macedonia e Bosnia Erzegovina gli aeroporti stanno migliorando il loro livello di collegamento. L’Italia è una meta significativamente coperta dalle strutture aeroportuali balcaniche. Nel dettaglio si segnalano: Romania: Aeroporti internazionali di Bucarest Henri Coanda (HUB), Bucarest Baneasa, Cluj Napoca e Timisoara Traian Vuia. Bulgaria: Aeroporti internazionali di Sofia (HUB), Burgas, Plovdiv e Varna. Serbia: Aeroporti internazionali di Belgrado Nikola Tesla (HUB) e Nis. Bosnia Erzegovina: Aeroporti internazionali di Sarajevo e Banja Luka (solo collegamenti con la Svizzera) Macedonia: Aeroporti Internazionale di Skopje e di Ohrid (turistico) Moldova: Aeroporto Internazionale di Chisinau PORTI E INTERPORTI NEI BALCANI Altrettanto sviluppato è il sistema portuale. Come già menzionato il Danubio è interessante come sistema di trasporto delle merci tra i Balcani e l’Europa centrale. L’altro bacino che collega i Balcani con un’area chiave che comprende Russia, Turchia e Caucaso è il Mar Nero. Di seguito i principali porti e interporti: Romania: Constanta, Midia, Mangalia (marittimi); Giurgiu, Turnu Severin, Calafat, Braila, Galati, Tulcea (fluviali) Bulgaria: Varna, Burgas (marittimi); Lom, Rousse, Vidin, Silistra, Tutrakan, Svishtov, Nikopol e Oryahovo (fluviali) Serbia: Belgrado e Novi Sad (Fluviali) Moldova: Giurgiulesti (fluviale) Si segnala altresì la presenza di centri intermodali nei porti marittimi di Constanta, Varna e Burgas e inoltre a Timisoara, Suceava, Brasov (Romania). • Contabilità • Assistenza legale in italiano • Costituzione società • Domiciliazione e primo segretariato • Supporto Fondi Europei supporto • Bollettini specifici • Info e assistenza appalti • Primo orientamento • Ricerca immobili per investimenti produttivi • Ricerca personale • Ricerche partner • Ricerche mercato assistenza Info e ricerche I SERVIZI DELLE ASSOCIAZIONI • Accompagnamento presso aziende e istituzioni locali • Organizzazione missioni imprenditoriali e B2B • Partecipazione a Fiere di settore A questi servizi si aggiungono convenzioni per servizi alberghieri, di autonoleggio e di interpretariato/traduzione