7. Misericordia e Suor Faustina Kowalska Dio parla di misericordia

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7. Misericordia e Suor Faustina Kowalska Dio parla di misericordia
7. Misericordia e Suor Faustina Kowalska
Dio parla di misericordia non solo nella Sacra Bibbia. Migliaia di cristiani di ogni età e Chiesa hanno
predicato in vari modi la verità sulla misericordia di Dio, e la Liturgia ha ripetuto costantemente „in
aeternum misericordia eius” (Sal 136). Nell’ultimo secolo Dio ha scelto una persona specifica per ricordare
ancora una volta al mondo la grandezza del mistero della misericordia. In questa riflessione cercheremo
di avvicinarci al contenuto che Dio ha rivelato a Santa Suor Faustina Kowalska.
1. Dio sceglie ciò che è piccolo e debole
La misericordia di Dio si rivela già nella persona che Dio sceglie come suo strumento. Helena Kowalska
non è figlia di genitori ricchi, studiosi o nobili. Lei stessa finisce solo tre classi della scuola primaria. Non è
nemmeno l’esempio di persona sana. Muore dopo la sua seconda malattia, all’età di soli 33 anni, non
soddisfando nessuna funzione importante nella sua congregrazione.
Già dalla scelta di questa semplice ragazza, Dio dice a ciascuno di noi di non temere chi siamo, cosa siamo
capaci di fare e quale stato sociale abbiamo. Se Dio vuole, può farci strumento di questa misericordia,
attraverso il quale renderà più delle persone più dotte e influenti di questo mondo.
2. Misericordia di azione piuttosto che misericordia di parola
Suor Faustina non era nota per il fatto che parlava molto della misericordia di Dio. Anche se la sua vita era
plasmata dalla misericordia e anche se era chiamata giustamente il segretario della Divina Misericordia,
lei ha scritto principalmente le parole e le esperienze di Dio nel suo „Diario”. A livello di tutti i giorni era
più conosciuta come persona umile, servizievole, laboriosa, di preghiera e di supporto per i bisognosi,
specialmente alla porta del convento.
Se Dio non avesse avuto a cuore le parole sul tema della msiericordia, non avrebbe ordinato a Faustina di
scrivere il „Diario”. Tuttavia, l’esempio della sua vita rimane per noi una sfida in più per essere più
misericordiosi invece che parlare di misericordia.
3. La misericordia è una questione di vita e di morte.
Chi legge il „Diario” di Faustina non può evitare l’impressione che esso dice molto sulla sofferenza, sul
tormento, sul peccato e sull’inferno. Più di 10 anni fa, durante la difesa di una delle tesi di dottorato presso
l’Università Gregoriana, un critico chiese la domanda, se, Faustina non è per questo una santa molto triste.
Questa rivelazione è davvero la Buona Novella? Questa domanda può nascere anche nei cuori di coloro
che leggono il „Diario”.
Se, tuttavia, la misericordia è una reazione alla miseria, alla povertà e al peccato, non si può essere sorpresi
che lei dice tanto sulla miseria e il peccato. E’ normale che negli ospedali si parla tanto di malattie e del
pericolo di morte. In più, se rimaniamo in silenzio sul peccato, sulla miseria e l’inferno, sarà ancora più
difficile capire perché Dio dovrebbe essere misericordioso verso tutti. Coloro che sono in buona salute
non hanno bisogno di un medico.
4. La misericordia può ferire
Suor Faustina non solo ha scritto sulla sofferenza, ma ha vissuto la sofferenza per tanti anni della sua vita.
La croce della malattia, incomprensione umana e rabbia non finiscono nemmeno con la sua morte. Per
quasi vent’anni (1959-1978) la diffusione del culto della Divina misericordia era sotto il divieto emesso
dalla Santa Sede.
Chiunque vuole predicare la misericordia di Dio, deve essere pronto a soffrire. Essere pronto anche alla
sofferenza di cui la fonte potrebbe essere il popolo della Chiesa. Soltanto portare la propria croce diventa
la migliore prova del fatto che Dio opera in noi e attraverso di noi, o se siamo diretti solo dalla normale
attività umana.
5. La proclamazione della misericordia ha forme concrete
Santa Faustina lascia il mondo con forme specifiche del culto della Divina misericordia. Grazie a lei
abbiamo l’immagine di Gesù Misericordioso, la Coroncina della Divina Misericordia, la Novena alla Divina
Misericordia e la Festa della Domenica della Divina Misericordia. Ognuna di queste forme del culto si
concentra sulla misericordia di Dio. Anche la santa stessa si „nascose” molto dietro l’immagine di Gesù
Misericordioso, il che è più nota l’immagine di Gesù che l’immagine di s. Faustina. Questo è raro anche
tra i santi.
Questo comportamento di s. Faustina dovrebbe essere una luce giornaliera soprattutto per i volontari.
Affinché aiutando le persone, non dimentichino mai che la fonte della misericordia è Dio, che il primo
compito, la responsabilità e la conseguenza naturale della vita è mostrare la misericordia di Dio.
Nascondendoci dietro la Sua opera, la gente può scoprire grazie a noi non solo la forza dell'amore umano,
ma soprattutto la potenza dell'amore di Dio.
6. Dio ama le persone più di ogni altra cosa
La misericordia di Dio mostrata da santa Faustina non è una nuova aggiunta al Vangelo. Si tratta di una
verità centrale della Buona Novella, che proclama che Dio è amore.
„Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non
muoia, ma abbia la vita eterna”. (Gv 3:16)
Gesù dice a Faustina:
„Sono l’Amore e la Misericordia stessa; non c’è miseria che possa misurarsi con la Mia
Misericordia”. (Diario 1273)
„Dì al mondo della Mia misericordia e del Mio amore. (...) Dì all'umanità sofferente che si stringa
al Mio Cuore Misericordioso e io li riempirò con la pace. Dì, figlia mia, che io sono l'Amore e la Misericordia
stessa”. (Diario 1074)
Predicare la misericordia di Dio significa avvicinare le persone al cuore del Vangelo con le proprie mani.
Significa essere una persona, che ama di più il prossimo, perché gli dà ciò che più ha bisogno – l'amore
che non conosce confini.
7. Tutto inizia con la fiducia
La scritta sull'immagine che Gesù stesso ha ordinato di dipingere, proclama: "Gesù, confido in Te". Queste
parole sono l'inizio e la fine di tutto. Questa frase è la chiave per il tesoro infinito della Divina misericordia
e allo stesso tempo la prova che la misericordia di Dio è già in funzione nel cuore della persona. Tutto
inizia con la fiducia e la fiducia è il culmine di ogni sentimento umano, decisione e modo di pensare.
Dio è buono. Dio è onnipotente. Dio è sempre per noi e per il mondo intero. Confidiamo in Lui nonostante
i nostri peccati peggiori. Confidiamo in Lui, nonostante la più grande delle tragedie. Confidiamo in Lui nei
dolori dei drammi più grandi. E preghiamo in modo da non perdere la fede e la forza nella nostra vita, per
essere sempre in grado di dire: "Gesù, confido in Te".
Ks. Wojciech Węgrzyniak