Josh Warrington, il pugile che fa impazzire Leeds, all

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Josh Warrington, il pugile che fa impazzire Leeds, all
Josh Warrington, il pugile che fa impazzire Leeds, all'esame di maturità contro
BOXENEWS
Scritto da Rugantino Marcantoni
Creato: mercoledì, 02 settembre 2015
Ci sono pugili che hanno la dote di essere trascinatori di folle. Nel Regno Unito, dove la passione per lo sport è parte
integrante della cultura nazionale, tale fenomeno è più attivo che altrove.
Sono nei ricordi di ogni appassionato le serate regalate al grande pubblico da Barry McGuigan, Frank Bruno, Ricky Hatton, Joe
Calzaghe fino a Carl Froch e George Groves, solo per citare alcuni casi.
Pugili capaci non solo di riempire interi stadi da calcio ma di creare quella alchimia di tifo che mescola il calore e la passione
dei supporters del calcio con quelli di natura pugilistica, più interessati al gesto tecnico/ atletico che ad intonare cori e a
sventolare bandiere.
Pugili capaci di creare anche nel pugilato il fenomeno “trasferta”, come quella, memorabile, che hanno fatto vedere i tifosi di
Ricky Hatton a Las Vegas, quando in oltre 20.000 hanno preso d’assalto ogni mezzo in grado di volare per far sentire la loro
voce (e che voce!) in occasione del match contro Floyd Mayweather Jr. Pugili capaci di fermare un intera città in caso di trionfo: tornano in mente l’accoglienza riservata a Mcguigan dalla gente di
Belfast al ritorno dal mondiale vinto contro Eusebio Pedroza, o a Frank Bruno, quando a Londra, centinaia di migliaia di
persone radunate in ogni piazza e in ogni via hanno celebrato la sua vittoria mondiale contro Oliver McCall. Anche in altri paesi, che hanno grande tradizione pugilistica, il pubblico riempie i palazzetti dello sport ma, in genere, ciò
avviene quando si tratta di seguire le imprese di grandi campioni e, in ogni caso, raramente l’euforia della gente per un pugile
può competere con quella riservata ad una squadra di calcio (o di altri sports di grande richiamo).
Nel Regno Unito, il supporto del grande pubblico, avviene, spesso, anche nei confronti di pugili che hanno ancora tutto da
dimostrare e la tipologia di cori e i comportamenti della gente delle gradinate sono gli stessi di quelli che si possono ammirare
in uno stadio di calcio depurati da stupidi gesti di violenza.
Josh Warrington appartiene alla categoria dei pugili che, pur avendo ancora tutto da dimostrare, hanno un seguito smisurato
da parte del pubblico, non solo in termini numerici ma anche e soprattutto, in termini di entusiasmo.
Warrington è nato e vive a Leeds, il più grande agglomerato urbano dello Yorkshire, una regione dell’Inghilterra settentrionale
famosa in tutto il paese per il forte sentimento di appartenenza e l’attaccamento alle radici da parte della gente che,
orgogliosamente, la popola.
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Josh Warrington, il pugile che fa impazzire Leeds, all'esame di maturità contro
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Scritto da Rugantino Marcantoni
Creato: mercoledì, 02 settembre 2015
Lo Yorkshire ha dato moltissimo al pugilato ma gli inglesi accostano le glorie pugilistiche dello Yorkshire alla città di Sheffield,
la patria, tra gli altri, di Johnny Nelson, Nasem Hamed, Junior Witter e, attualmente, di Kell Brook.
Leeds, a differenza di altre grandi città del Regno Unito, non ha mai particolarmente brillato nel pugilato: la passione della
gente per lo sport trova la sua fonte nel rugby e nel calcio. Il Leeds United, particolarmente competitivo a cavallo tra gli anni
60 e 70, è nel cuore di tutti, dai bambini agli anziani.
Dopo la vittoria nella Premier League, stagione 1991-1992, il Leeds United non ha dato molte soddisfazioni ai suoi tifosi che,
anzi, hanno dovuto sopportare risultati deludenti e umilianti retrocessioni.
Ma l’orgoglio di appartenere allo Yorkshire non è mai venuta meno, neanche nei momenti peggiori.
Oggi il Leeds milita in Football League, la serie B inglese, ma lo stadio è sempre tutto esaurito e quando tutti, ma proprio tutti,
cantano “Marching on Together”, l’inno del Leeds United, un brivido corre lungo la schiena anche a chi di calcio non si
interessa e non conosce una parola di inglese.
Come accadeva con Ricky Hatton, che alleggeriva le delusioni calcistiche dei tifosi del Manchester City con la sua incredibile
ascesa ai vertici del pugilato mondiale, allo stesso modo, Nicola Adams, pluridecorata nei dilettanti e Jos Warrington stanno
riportando Leeds ai vertici del pugilato. Sabato notte, l’ambiente sarà infuocato, la First Direct Arena di Leeds, sarà colma all’inverosimile di tifosi scatenati che
trasformerà l’arena in un vero e proprio stadio con canti inneggianti al Leeds, allo Yorkshire e a Josh Warrington che, come al
solito, manderà il pubblico in visibilio quando farà il suo ingresso sul ring sulle note di “Marching on Together”. L’incontro rappresenta, però, un vero e proprio scoglio per l’idolo di Leeds. Joel Brunker (28-1-0, 16KO) ha perso solo una volta
nella sua intera carriera, da Lee Selby che lo mise fuori combattimento dopo nove riprese e poi, nell’incontro successivo,
strappò il mondiale IBF al fortissimo russo Gradovich.
Brunker, australiano di New South Wales, è un attaccante puro, la sua specialità è schiacciare alle corde l’avversario per poi
demolirlo con potenti colpi al corpo.
Contro Selby non riuscì a mettere in pratica la sua tecnica di combattimento: il gallese con la sua grande classe e i suoi
continui spostamenti, lo mandò spesso a vuoto contrattaccando sia dalla corta che dalla lunga distanza.
Josh Warrington (21-0-0, 4KO), almeno per adesso, non può essere paragonato a Selby. Quello che balza subito agli occhi,
analizzando il suo curriculum, sono le sole quattro vittorie ottenute prima del limite, segno che il ventiquattrenne di Leeds non
possiede dei colpi particolarmente potenti.
Il guerriero di Leeds, tuttavia, sul ring è una vera e propria belva, capace di non dare il minimo respiro all’avversario per tutta
la durata del match.
Il suo stile di combattimento “gasa” il pubblico che, tuttavia, vorrebbe più vittorie prima del limite che, sinora, anche se in
numero ridotto, sono arrivate proprio contro gli avversari più tosti, come Samir Mouneimne (contro cui ha vinto il titolo del
Commonwealth dei persi piuma) e Rendall Munroe.
Un altro combattimento importante per Warrington è stato quello contro Martin Lindsay che ha battuto per decisione unanime
con larghissimo punteggio (difendendo il titolo del Commonwealth e vincendo quello britannico dei pesi piuma), dominando il
match come solo Selby, prima di lui, era riuscito a fare. La vittoria contro Davide Dieli (valida per il titolo europeo dei pesi piuma), per TKO alla quarta ripresa, ha dimostrato, ancora
una volta, che Warrington pur non essendo dotato del colpo risolutore, grazie ai suoi continui attacchi, è in grado di vincere un
incontro prima del limite. L’ultimo match disputato, contro il filippino Dennis Tubieron, a dispetto della larga vittoria ai punti, ha mostrato delle piccole
debolezze dell’idolo di Leeds che, intento a portare continui attacchi, ha preso qualche colpo di troppo, cosa che non potrà
affatto permettersi sabato sera contro un avversario potente come Brunker.
Il sogno di tutti, se Warrington batterà Brunker, sarebbe quello di vederlo incrociare i guantoni con Lee Selby ma non su un
ring qualunque, bensì all’Elland Road, lo stadio del Leeds United.
Sarebbe un evento grandioso, capace di riportare attorno al ring l’entusiasmo “calcistico” che avevamo visto con Ricky
Hatton, seguito da tutti i tifosi del Manchester City.
Ma prima c’è da affrontare Brunker e vincere non sarà affatto semplice. Per Warrington sarà un vero e proprio esame di
maturità. A prescindere dal risutato, consiglio a tutti di vedere il match, sabato notte. L'entusiasmo del pubbico di Leeds, i
cori e i canti cantati a squarciagola, saranno uno spettacolo nello spettacolo: il bello della boxe e del calcio, per una volta,
mescolati in un cocktail esplosivo! Pagina 2 / 3
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Scritto da Rugantino Marcantoni
Creato: mercoledì, 02 settembre 2015
(foto: boxrec.com)
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