CAI 2016 - cai carrara

Transcript

CAI 2016 - cai carrara
PRESENTAZIONE DEL PRESIDENTE
“2015 un anno di rinnovamento”
Grazie Consiglieri:
Giuseppe-AlessandroAndrea-Claudio-PietroBrunella-Paolo-Mario.
Siamo una bella squadra.
“…ora si può dire che la nuova Capanna Garnerone,
presto, sarà a disposizione dei Soci”, così il past-president
Luigi Ribolini terminava la presentazione del programma
sociale 2015. Ho preso il testimone ad Aprile e dopo sei
mesi posso dire che “ora la nuova Capanna Garnerone
è aperta a tutti i Soci e amanti della montagna con un
bivacco sempre aperto e confortevole”. Domenica 7 giugno alla presenza di moltissimi soci, amanti della montagna, ex-soci e, con mio grande piacere, di tutti i past-president, abbiamo tagliato il nastro tricolore al Garnerone.
E’ stata per me e il gruppo operativo un’impresa faticosa, domenica dopo domenica, portare a termine i lavori,
ma anche entusiasmante per le tante persone di buona
volontà che, come in una cattedrale medievale, hanno
svolto tanti lavori. Bravi tutti! Dopo sei mesi di presidenza
mi rendo conto che gestire le attività sociali per oltre 600
soci non è semplice, ma da uomo d’azione è sui fatti realizzati che ho potuto stendere programmi futuri. Questo
grazie al contributo del Consiglio e di tutti i Soci che nelle attività molteplici di questi mesi hanno dimostrato im1
pegno e volontà di crescita. Abbiamo privilegiato nella
stesura del libretto un programma escursionistico di base
per TUTTI i soci col ripristino delle comitive A e B, per vivere
il più possibile INSIEME la montagna. Tutte le altre attività
sociali (non mi piace la parola gruppi, abbiamo un’unica
appartenenza e infatti tanti soci “lavorano” e si spostano
in più attività) sviluppate negli anni con dedizione sincera, trovano spazio a parte e pari dignità e integrazione
nel calendario 2016.
Abbiamo allargato le escursioni congiunte con le sezioni
vicine, inserendo oltre Sarzana anche Massa e Viareggio
per consolidare la presenza del Cai nel nostro territorio.
Si è affermata l’Attività di Montagna per tutti e la Montagnaterapia, in collaborazione con l’ANFFAS, Comune e
altre Associazioni, sarà sempre più presente nei nostri programmi futuri. Dedicheremo una giornata a tutto questo
con le nostre Joelette affidate ai soci formati.
Musica sulle Apuane, iniziativa di notevole portata nata
nel Cai di Massa, ha cementato la fratellanza alpina tra
Apuani, anche grazie al nostro fattivo contributo nei bellissimi concerti di Campocecina e Foce Rasori. Questa
collaborazione continuerà con entusiasmo anche per il
2016. Concludo rivolgendo un grazie a tutti Voi cari soci
che mi avete aiutato, in questa fase iniziale, a rappresentarvi e a dare al nostro territorio una gran bella immagine del CAI sezione Carrara. Spero che queste 100 pagine
vogliano rappresentare l’impegno e l’invito a far sì che
ognuno possa sempre trovare l’occasione più adatta per
un percorso comune attraverso le nostre montagne.
AD MAIORA
Il Presidente
Luigi Vignale
2
Associazioni che hanno collaborato nel 2015 a
progetti ed eventi:
Rotary Marina di Massa
del centenario
Comune
di Fivizzano
Panathlon Carrara e
Massa
Pubblica Assistenza
Carrara
Pubblica Assistenza Valle
del Lucido - Monzone
Soccorso Alpino
Carrara
Massa Carrara
Scout
Asci
Carrara
Fossola
Cai Massa
Si propongono inoltre per il 2016: Lions Club Massa
Carrara Apuania, Circolo Carrarese Amici della Lirica, MusicaLaLugnola-Carrara, Vincere il Dolore Onlus, Consulta Disabilità Comune di Carrara
3
Colognora, Museo del castagno
4
ORGANIGRAMMA
Consiglio Direttivo della Sezione
Presidente:
Vice-Presidente:
Segretario:
Economo:
Tesoriere:
Luigi Vignale
Lorenzo Rossi
Brunella Bologna
Pietro Todisco
Mario Viaggi
Consiglieri:
Alessandro Dazzi
Giuseppe Poli
Paolo Tonarelli
Mario Viaggi
Andrea Maccari
Revisori dei Conti:
Roberto Ravani
Andrea Solieri
Riccardo Todisco
Collegio dei Probiviri: Aldo Andrei
Giorgio Bezzi
Emilio Faggioni
Delegato alla Sede Centrale:
Daniela Galimberti
Guide, Istruttori, Accompagnatori
Guida Emerita:
Fedele Codega
Istruttori di Alpinismo:
Massimo Giananti
Paolo Tonarelli
5
Accompagnatori di escursionismo
Alessandro Dazzi
Giancarlo Giavarini
Andrea Branca
Guglielmo Bogazzi Alberto Gozzani
Andrea Solieri
Andrea Piccini
Ruggero Martini
Accompagnatore Nazionale di Alpinismo Giovanile
Domenico Pini
Accompagnatore di Alpinismo Giovanile Invernale
Fabrizio Molignoni
Accompagnatori di Alpinismo Giovanile
Andrea Maccari
Fabrizio Molignoni
Alessandro Vignoli
Lorenzo Rossi
Margherita Tommasini
Marco Turco
Istruttore neve e valanghe
Fabrizio Molignoni
O.N. Tutela Ambiente Montano Riccarda Bezzi
Stazione di Soccorso Alpino e Speleologico
Capostazione:
Claudio Giannoni
6
Ispettori dei Rifugi
Rifugio Carrara:
Lorenzo Rossi
Capanna Garnerone:
Lorenzo Rossi
Daniele Paoli
Capanna K2:
Vittorio Caleo
Coordinatori delle Commissioni di Lavoro
Alpinismo:
Paolo Tonarelli
Alpinismo Giovanile:
Domenico Pini
Cultura:
Pietro Todisco
Escursionismo e Gite:
Guglielmo Bogazzi
Manifestazioni:
Sabina Andrei
Montagna Terapia:
Amerigo Puntelli
Mtb:Davide Corsini
Rifugi ed Opere Alpine:
Lorenzo Rossi
Sentieri:
Alessandro Dazzi
Terre Alte:
Gemignani Renzo
Tutela Ambiente Montano:
Fabrizio Molignoni
Alpinisti Universitari:
Alberto Gozzani
Seniores:
Giuseppe Poli
Commissione scuole:
Alessandro Vignoli
Direttore del Coro: Giulio Meccheri
Bibliotecario: Roberto Ravani
Redazione Notiziario Alpe di Luni e addetto stampa
Direttore Responsabile:
Renato Bruschi
7
INFO....
Tesseramento 2016
Soci Ordinari
Euro 46,00
(compreso abbonamento alla Rivista del CAI) *
Soci Familiari
Euro 26,00
Soci Giovani
Euro 20,00 (inferiori a 18 anni)
Fratelli di Soci Giovani Euro 9,00
Soci Juniores Ordinari Euro 26,00 (fra i 18 e i 25 anni)
Volontari SAST
Euro 33,00
Ammissione Nuovi Soci Euro 9,00
Duplicato Tessera Euro 9,00
*La Rivista “Lo Scarpone” non è più inviata per posta
ordinaria, ma per via telematica ai richiedenti.
Ricordati….
Chiunque venga a conoscenza di un incidente alpinistico
o speleologico o intercetti un segnale di soccorso, è tenuto ad informare direttamente la Centrale 118, fornendo
tutti i ragguagli possibili sulla località dove ha raccolto i
segnali e sulla provenienza degli stessi, restando a disposizione sul luogo.
Sito delle Stazioni di Soccorso Alpino e Speleologico
www.sast.it
E.mail Stazione Soccorso Alpino Carrara-Lunigiana
[email protected]
8
Sede Sociale
Aperta tutte le sere dei giorni feriali
dalle ore 19 alle ore 20
Via Apuana 3c, 54033 Carrara
Tel. e fax 0585 776782
E.mail: [email protected]
Sito internet : www.caicarrara.it
I nostri Rifugi
RIFUGIO “CARRARA”
Sorge al limite del bosco, in prossimità dei Prati di Campocecina, a quota 1320 metri, sul prolungamento occidentale del Monte Borla. Inaugurato nel 1957 svolge servizio di
alberghetto ed è aperto tutto l’anno. Dispone di bar e di
servizio ristorante. Dopo importanti lavori di ristrutturazione eseguiti nel corso del 2002 i posti letto sono saliti a 34,
in camere poste su due piani. Nel 2010 sono stati eseguiti
altri lavori, come il posizionamento di pannelli fotovoltaici
sul tetto e la sistemazione del serbatoio dell’acqua.
Telefono: 0585/841972.
Il Rifugio è ottima base per attraversate e per la salita del
Monte Sagro ed è buon punto di partenza per innumerevoli escursioni. I suoi dintorni offrono una spettacolare
vista sul litorale versiliese e sul Golfo di La Spezia ed una
ampia visione di buona parte delle Alpi Apuane; d’inverno si prestano a brevi discese con gli sci o, meglio, a percorsi di sci di fondo. A poca distanza dal Rifugio si trova la
Chiesetta Alpina di Campocecina.
9
CAPANNA “GARNERONE”
E’ situata nei pressi della fonte della Vacchereccia a 1260
metri di quota, nell’alta Valle di Vinca, sul versante occidentale della costiera Garnerone-Grondilice.
Il vecchio prefabbricato metallico, costruito nel 1963, è stato abbattuto nell’estate del 2014 ed è stato sostituito da
una nuova struttura in legno, più capiente e architettonicamente più elegante e funzionale. Dispone di tre locali
interni più un bivacco invernale, con 3 posti letto, sporgente rispetto al corpo principale della costruzione, e sempre
aperto. Nelle due camere sono disponibili 18 posti letto,
con materasso, coperte, piccolo servizio di cucina a gas,
stufa ed utensili vari. Sono presenti acqua e servizi igienici;
sovente di estate manca l’acqua. La Capanna è ottima
base per traversate, escursioni e salite nel gruppo Garnerone-Grondilice, Torrione Figari, Punta Questa, Pizzo d’Uccello e Monte Sagro.
La Capanna Garnerone è incustodita. Le chiavi possono
essere ritirate presso la Sede della Sezione, dopo previa
prenotazione, anche on line dalle ore 18,30 alle ore 20,00.
CAPANNA “K2”
E’ situata sulle pendici settentrionali del Monte Contrario, a 1500 metri di quota, non lontano dal nuovo Rifugio
“Orto di Donna”, poco al di sotto del sentiero diretto
alla Foce di Cardeto. E’ costituito da un prefabbricato
metallico incustodito, aperto tutto l’anno (non necessita
di chiavi).
Dispone di 6 posti letto, stufetta a legna, utensili da cucina. Il Rifugio è ottima base per salite a tutte le vette che
contornano la conca di Orto di Donna. Costruito nel 1968
dall’Associazione “K2 Club” di Carrara, fu donato alla nostra Sezione nel 1988, anno del centenario della sua fondazione.
10
NUMERI TELEFONICI DEI RIFUGI ALPI APUANE
Rif. Carrara Campocecina Rif. Conti
Finestra Vandelli
Rif. Del Freo- Pietrapana Foce di Mosceta
Rif. Forte dei Marmi Alpe della Grotta
Rif. Rossi
Gruppo Panie
Rif. Puliti
Arni
Rif. Donegani Orto di Donna Rif. Val Serenaia Val Serenaia
Rif. K2
Orto di Donna
Rif. Orto di Donna ex “Cava 27”
Cap. Garnerone Valle di Vinca
Biv. Aronte
Passo Focolaccia
Rif. Città di Massa Pian della Fioba Rif. La Fania
loc. La Fania
Rif. La Betulla
Alpe di S. Antonio Rif. La Quiete e Il Robbio Prati del Puntato
Baita Buca dei Gracchi Campocatino
Baita Delio Barsi Colle della Poraglia 0585 841972
0585 793059
0584 778007
0584 777051
0583 710386
0584 70563
340/ 1509327
0583 610085
0585 776782
335 5763967
0585 776782
0585 488081
0585 4901
0584 769545
0583 65169
0585 45440
0583 664103
0584 989753
APPENNINO TOSCO-EMILIANO
Rif. Mattei
Prati di Logarghena 0187
Albergo (Rif.) Prato Spilla loc. Prato Spilla 0521
Capanna Cagnin Lago Verde
0521
Rifugio Città di Sarzana Lago Monte Acuto 0522
Rif. Mariotti Lago Santo Parmense 0521
Rif. Battisti loc. Lama Lite
0522
Rif. P. Consiglio Rio Pascolo
0522
11
830714
890194
610065
431166
889334
897497
511576
Rif. Giovo Lago Santo Modenese 0536
Rif. Alpino Vittoria Lago Santo Modenese 0536
Rif. Marchetti Lago Santo Modenese 0536
Rif. Casentini
Foce a Giovo
0583
Ostello della Gioventù Abetone
0573
Rif. Duca degli Abruzzi Lago Scaffaiolo 0534
71509
71556
71253
809098
60117
53390
UFFICI DEL PARCO DELLE APUANE
Castelnuovo Garfagnana
Massa
Seravezza
0583 644478
0585 79941
0584 75821
GROTTE E CANYON DELLE ALPI APUANE E
DELL’APPENNINO
ANTRO DEL CORCHIA
Levigliani di Stazzema Tel e Fax: 0584 778405
GROTTE DI EQUI TERME
Equi Terme – Cell. 347.5817347
338.7823135
GROTTA DEL VENTO
Fornovolasco. 0583 722024
ORRIDO DI BOTRI
Ponte a Gaio 0583 800022
0583 809081
12
DA RICORDARE
1 - Non andate mai da soli e indicate sempre la vostra meta.
2 - Se non siete pratici dei luoghi affidatevi ad una Guida
o documentatevi.
3 - Equipaggiatevi bene anche per brevi gite.
4 - Ricordate che l’uso dei mezzi artificiali (corde, chiodi, ramponi, piccozza, ecc.) richiedono molta pratica e precauzione
5 - Fate attenzione alle previsioni meteorologiche: in
montagna il tempo cambia facilmente.
6 - Risparmiate le vostre forze e cercate riparo in tempo.
7 - Gli itinerari conosciuti in estate d’inverno si presentano in
modo diverso, specie sulle Apuane (neve, ghiaccio, freddo).
8 - Partite presto la mattina e fate ritorno presto.
9 - Rimanete uniti nelle situazioni difficili: non vergognatevi di tornare sui vostri passi o di chiedere assistenza.
10 - Tenete sempre nello zaino i materiali indispensabili (pronto
soccorso, segnalatori, indumenti asciutti, alimenti e bevande).
11 - Accettate con spirito di collaborazione quanto suggerito dai conduttori dell’escursione e restate uniti alla comitiva di cui fate parte, evitando le “fughe” ed i “ritardi” inutili.
12 - Evitate, senza autorizzazione o avviso, percorsi diversi
da quelli stabiliti e non create situazioni difficili e pericolose per la vostra ed altrui incolumità.
13 - Ricordate che il CAI propone la filosofia del “camminare di qualità”, che si realizzano non inseguendo grosse
prestazioni o, tanto meno, “la lotta con l’ Alpe”, ma ricreando la natura e la cultura dei luoghi.
13
CORPO NAZIONALE DI SOCCORSO ALPINO E
SPELEOLOGICO
Posto di chiamata permanente
Rifugio “CARRARA” loc, Campocecina
tel. 0585 841972
CHIAMATE DI SOCCORSO - tel. 118
14
La foto “Apuane del mese” - concorso fotografico
Monti Fiocca e Sumbra
La sezione, anche attraverso la fotografia, vuole promuove le risorse del territorio apuano, dal paesaggio
agreste alle montagne. Sono, inoltre, gradite fotografie
che riguardano il patrimonio culturale, come pievi, icone marmoree ecc. Questa idea di valorizzare il territorio è
aperta a tutti i soci appasionati di fotografia. Non saranno accettati i fotomontaggi. Le fotografie devono essere
inviate alla sezione Cai di Carrara per posta elettronica.
Ogni mese verrà scelta da una commissione di soci esperti,
la miglior foto che verrà pubblicata sul sito della sezione e
sul periodico L’Alpe di Luni. A fine anno la foto ritenuta più
bella dalla commissione e dalla votazione on line (like) avrà
una pagina nell’Agenda delle escursioni.
Con questa iniziativa crediamo di fare cosa gradita a tutti i
soci appasionati di fotografia.
15
GRUPPO TERRE ALTE
Il Consiglio Direttivo ha incaricato coordinatore del gruppo “Terre Alte” Renzo Gemignani. Nostro intendimento è
proseguire e ampliare il programma della precedente
gestione. Proseguiremo alla ricerca delle tracce dell’uomo presenti sulle nostre montagne adiacenti alla nostra
città, in particolare al gruppo del monte Sagro. Intendiamo censire mediante escursioni mirate ai bacini marmiferi
carraresi e alle valli che scendono dal Sagro alla ricerca
di tracce di archeologia industriale, cave e insediamenti
agro pastorali. Mapperemo tutte quelle tracce (manufatti, strumenti di lavoro, incisioni rupestri) tutto ciò servirà per
salvaguardare le località che le contengono. Molti studiosi nel passato si sono interessati a questi problemi, lasciandoci scritti illustranti i siti di rinvenimento delle tracce.
Il tempo, l’incuria dell’uomo le asportazioni e l’escavazione massiccia del marmo, hanno modificato pesantemente il territorio. Nostra intenzione è quella di creare un percorso che partendo da Carrara, Fantiscritti, Colonnata,
Vergheto, Canal Regolo, Vinca, Canalonga, Lorano torni
a Carrara. Il percorso qui proposto si offre come viaggio
affascinante, istruttivo e salutare nella genesi naturale di
un ambiente fra più noti al mondo e, insieme, anche nella
storia che l’uomo, in millenni di frequentazione e lavoro
“documentati” ha tramandato in segni capaci di raccontarla con una evidenza e una continuità caratterizzanti i
singoli siti e l’ambiente complessivo, fino a renderlo un gigantesco museo a cielo aperto, un viaggio fra meraviglie
di uomini e natura. Il gruppo è aperto a tutti quei soci interessati alla salvaguardia e protezione del nostro territorio.
16
COMMISSIONE SENTIERI
Nell’anno 2016 la Commissione sezionale addetta alla manutenzione e segnaletica dei sentieri dovrà necessariamente
dedicarsi ad una serie di interventi che riguarda prioritariamente quella rete di percorsi che conducono, da diverse
provenienze, ai nostri Rifugi. Senza trascurare peraltro i rimanenti sentieri (che fanno parte dei 26 in totale) affidati alla
cura della nostra Sezione.
In questa rete di itinerari, la C.S. ritiene necessario il rinnovo
della segnaletica sul sentiero attrezzato “Zaccagna”, ed
un’attenta verifica sulla sicurezza della sua transitabilità a
causa della frequente caduta di pietre dalle sovrastanti pareti della Cresta di Nattapiana.
Inoltre, la nostra Sezione è stata recentemente invitata a voler
collaborare alla segnaletica della Via Francigena nel tratto,
ormai del tutto urbanizzato, che attraversa il territorio del Comune di Carrara, ma che necessita comunque di indicazioni
sul percorso. E’ un altro impegno al quale la Commissione
vorrebbe far fronte, al pari di altre Sezioni CAI che lavorano al
progetto della Francigena .
Si pone qui una domanda, non nuova per la nostra Sezione.
Abbiamo le forze per fronteggiare un carico di lavoro che si
presenta, anche per il 2016, assai arduo? La risposta che si
può dare non sembra del tutto positiva tenuto conto della
esiguità del numero dei componenti la squadra di lavoro della Commissione Sentieri.
Un appello viene quindi rivolto a tutti quei Soci che sembrano
maggiormente interessati al tema della sentieristica affinchè
diano la loro disponibilità per la esecuzione del lavoro in programma. A loro va, fin da ora, un sentito ringraziamento.
17
CORO FEMMINILE SEZIONALE
Nato nel 2009 per la volontà della componente femminile
del preesistente coro misto, scioltosi per incomprensioni
di varia natura, nel 2012 ha definito in modo più chiaro
la propria formazione e ispirazione corale, strutturandosi
in quattro voci pari (soprani, mezzosoprani, contralti alti,
contralti bassi) e attingendo al vasto repertorio di canti
tradizionali diffusi da celebri cori virili: SAT, Cauriol, Crodaioli, Tre Pini e altri.
Il cammino intrapreso prevede la riproposizione di melodie popolari, o divenute tali, senza manipolazione delle
armonizzazioni originali, se non nella trasposizione obbligata delle tonalità. Abituarsi a questo linguaggio musicale si sta dimostrando un arduo cimento, anche per
chi proviene da precedenti esperienze di canto, ma la
costanza nella frequenza agli incontri settimanali attesta
quanto gli ancora scarsi risultati tecnici riescano comunque a ripagare l’impegno profuso.
Partito con venti elementi, il coro conta oggi 34 coriste, in
gran parte socie della Sezione CAI di Carrara. In quattro
anni sono venticinque i canti messi allo studio, diciotto dei
quali sono stati proposti nelle ventuno esibizioni affrontate, metà al di fuori dei confini della realtà sezionale. Di
particolare rilievo la serata organizzata nel Maggio 2013
per celebrare il 150° anniversario del CAI Nazionale e il
125° della Sezione di Carrara, che ha visto la partecipazione come ospite del Coro Monte Sagro, e quella del 2
Agosto 2014 a Corfino su invito, il primo da parte di un’altra formazione, del Coro Voci del Serchio di Castelnuovo
Garfagnana.
18
Con deliberazione del Consiglio Direttivo sezionale, il coro
è stato riconosciuto come gruppo ufficiale facente parte
della organizzazione interna, dotandosi di un coordinatore nella persona di Catia Musetti. Nei limiti della disponibilità delle coriste, è prevista la partecipazione alle attività
sezionali nelle opportune occasioni.
COMMISSIONE TAM
La sempre più estesa coltivazione degli agri marmiferi,
con la conseguente perdita di biodiversità, ancora una
volta reclamano la nostra attenzione e contemporaneamente sollevano preoccupati quesiti in chi – come noi
– ha a cuore la tutela delle nostre montagne. Nel Marzo 2015 la Regione Toscana licenziava in via definitiva il
P.I.T. (Piano di indirizzo territoriale) con valenza di piano
paesaggistico: questo, pur essendo in linea generale un
buon piano paesaggistico e uno dei tre piani elaborati correttamente ai sensi del Codice dei Beni culturali e
del Paesaggio, tuttavia presenta oggettive carenze nella
disciplina di salvaguardia delle Alpi Apuane in relazione
alle attività di cava. Apuane che sono certamente montagne importanti, ma che ad esempio sono anche interessate da numerosi geositi, almeno 253 ( di cui 9 campi
carreggiati, 5 campi di doline; 14 cordoni morenici; 37 cavità carsiche; 24 doline; 3 marmitte; 17 circhi glaciali; 25
picchi; 20 creste, e numerosi altri). In particolare il PIT, che
rappresenta comunque un buon passo avanti rispetto alla
situazione preesistente, ha tuttavia accolto al suo interno
pesanti deroghe, imposte dai politici, relative al Comune
di Minucciano, all’area dell’Altissimo, alle cave del Cor19
chia che possono continuare ad estrarre e ad ampliarsi
fino a 1.600 metri e infine alla possibilità che in un Parco si
possano riaprire le cave chiuse da secoli. Il CAI regionale
insieme a un piccolo gruppo di associazioni ambientaliste ha quindi impugnato il Pit per la parte relativa al solo
Parco delle Alpi Apuane e contemporaneamente ha inviato un appello al Presidente della Repubblica affinché
vengano tutelati i diritti dei cittadini e dell’ambiente. Si
tratta di una battaglia per la salvaguardia dell’ambiente
e della legalità.Una grave emergenza attuale è l’inquinamento da marmettola che incide sui corsi d’acqua e
modifica l’habitat naturale dei fondali. Nel maggio 2015
la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Massa
ha aperto un procedimento penale relativo all’inquinamento ambientale determinato proprio dagli scarti delle
lavorazioni estrattive. Fra le ipotesi di indagine ci sarebbe
anche l’eventuale sussistenza di un nesso di causalità con
l’alluvione che ha colpito la zona di Carrara nell’autunno
2014. I nostri volontari sezionali sono attenti a fare la massima chiarezza su tali fenomeni di inquinamento e ritengono si debba porre in atto politiche più determinate ed
efficaci di salvaguardia ambientale. E’ infine da ricordare che nel 2015 è nato il presidio Apuane del Gruppo di
Intervento Giuridico onlus (Grig), associazione ecologista
che gode dell’ausilio e della professionalità di esperti anche nel campo del diritto, Gruppo al quale alcuni membri di questa Commissione TAM si sono iscritti.
20
COMMISSIONE ESCURSIONISMO
Questo nuovo calendario per le attività 2016 nasce con
l’auspicio di poter unire il maggior numero di persone, dai
più giovani ai meno giovani, dagli esperti ai meno esperti,
inseguendo una piccola utopia, dare la possibilità di fruire
la montagna al più alto numero di soci, in compagnia e
in sicurezza. Lo scopo di questa sezione, com’è nella memoria storica e attuale della sezione centrale, è quello di
proporre la montagna sotto tutti i suoi aspetti e di sostenere la libertà di frequentarla secondo le proprie capacità. Il
calendario in oggetto è stato elaborato per dare impulso
a questo principio e vuole farsi promotore di ricreare e rafforzare un rapporto che, forse negli ultimi tempi, è venuto
a mancare. Credo si stia prendendo il “sentiero” giusto anche in virtù delle nuove iniziative intraprese dalla sezione,
una su tutte la montagna terapia al di là delle interessanti
iniziative avvenute nel 2015 atte a far conoscere il territorio e alle quali la sezione ha dato il patrocinio. L’impostazione data a questo calendario ha altresì lo scopo di far
conoscere quelle peculiarità che contraddistinguono le
Alpi Apuane, cercando di stimolare nelle persone quella
curiosità che è tipica nell’essere umano. Affrontare la montagna con spirito alpinistico-escursionistico è il fine di ogni
sezione, ma anche guardarla con occhi diversi, più attenti
a quei particolari, a volte nascosti, che sono la ricchezza
del nostro territorio, nella maggior parte dei casi invisibili
a coloro che non hanno stimoli per guardarli. Dovremmo
sentirci orgogliosi di poter praticare l’escursionismo in un
territorio così variegato, dove le vette e i crinali dominano
vallate ricche di vita dove i borghi, con il loro bagaglio di
21
storia e cultura, sono il vero patrimonio delle Apuane. Abbinare l’escursionismo alla conoscenza e alla cultura delle
Apuane sarebbe un arricchimento per ciascuno e l’occasione per realizzare questo utopico progetto. Imparare a
guardare il paesaggio non solo dal lato estetico, ma imparare a guardarlo anche dal lato etico.
ALPINISMO GIOVANILE
L’attività di Alpinismo Giovanile prosegue con crescente
partecipazione da parte dei nostri giovani “esploratori”,
che, guidati dal gruppo degli Accompagnatori, stanno
acquisendo sempre maggiore padronanza e sicurezza
nelle attività proposte loro. Il gruppo di Accompagnatori è in crescente consolidamento grazie alla qualifica
come ASAG di Margherita Tommasini e Andrea Maccari.
Quest’anno le attività invernali sono state molto apprezzate e molto importante è stata la presenza dei nostri ragazzi all’inaugurazione del rinnovato rifugio Garnerone.
Si sono messe le basi per una collaborazione dell’A.G.
nel progetto di montagnaterapia nelle due occasioni “a
22
Spasso con il Lupo” in collaborazione con il Parco delle
Apuane, e nell’incontro con Jacopo Larcher, giovane
esperto nell’arrampicata, momento di condivisione molto educativo per i nostri acquilotti. Divertente è stata l’esperienza dell’orienteering, con l’idea di replicarlo nelle
nostre zone. Il programma del 2016 prevede numerose
uscite invernali alla scoperta dell’Appennino e attività
alpinistiche quali ferrate e gioco dell’arrampicata con il
primo pernottamento al Garnerone e il consueto accantonamento estivo senza contare una novità... una escursione con gli asini! Il gruppo di Accompagnatori resta
impegnato anche per quest’anno nelle attività con le
scuole e nella gestione della palestra durante i principali
eventi della zona, e un ringraziamento va ai soci che coadiuvano da sempre queste attività.
23
SENIORES - relazione annuale
La maggior parte di soci della nostra sezione è di fatto
seniores. E’ la legge della vita “se campi invecchi”, e
nella nostra Sezione ormai più del 70% dei Soci è oltre i
sessant’anni. Ci sono molti Soci che stanno giungendo
alla soglia degli ottant’anni e si sentono ancora giovani,
ma poi li vediamo al ritorno dalle escursioni provati per
l’impegno profuso. Per questo motivo è nato nel tempo il
Calendario Escursioni Seniores, che da quest’anno 2015
ha trovato la sua collocazione sulle pagine ufficiali del
Calendario delle Attività Sezionali, la partecipazione alle
Escursioni domenicali presenti in calendario, hanno ottenuto sempre una nutrita schiera di partecipanti, le escursioni proposte sono sempre state discusse in modo da
ottenere da parte del Gruppo una maggiore adesione
e nello stesso tempo un apporto di novità, affinché ogni
aderente si sentisse ancora attivo ed utile. Lo scopo è si
quello della frequentazione della montagna, ma anche
quello di ritrovarci e di confrontarci sempre di più insieme
cosa non facile da condividere, cosa che i seniores hanno sempre dimostrato nel tempo di saper fare. Un invito
a tutti i soci a considerare sempre i seniores come una
costante produttiva che ha fidelizzato soci che altrimenti
avremmo perso.
24
COMMISSIONE RIFUGI
RIFUGIO CITTÀ DI CARRARA - Campocecina
Nel corso dell’ anno 2015 sono stati realizzati solo interventi di manutenzione ordinaria, poichè il protrarsi degli
interventi relativi alle opere di sistemazione esterna e
dell’arredamento interno della Capanna Garnerone non
hanno consentito di iniziare quei lavori di manutenzione
straordinaria che da anni vengono individuati come prioritari per restituire la piena funzionalità del Rifugio:
A) Realizzazione di uno spazio coperto per installare i serbatoi dell’acqua.
B) Intervento di ripristino sulle colonne del portico di accesso al Rifugio per le quali va ristabilita l’idoneità statica.
C) Interventi vari sull’impianto elettrico
D) Riattivazione dell’impianto di riscaldamento ad aria
della sala da pranzo.
E) Sostituzione del rivestimento in mouquette del pavimento della scala interna, con materiale in gomma antiscivolo ed antincendio.
F) Intervento sulla copertura in prossimità delle finestre
Velux causa infiltrazioni.
G) Ripristino marciapiede esterno con la rimozione e successiva ricollocazione, su appropriata fondazione, dei
cordoli perimetrali in cemento vibrato.
H) Installazione di un pluviale in rame della lunghezza di
circa 4 mt. al primo piano sulla facciata sud.
I) Adeguamento dell’impianto antincendio sulla base
della vigente normativa.
25
RIFUGIO NUOVA CAPANNA GARNERONE
I lavori di costruzione della nuova Capanna Garnerone
sono iniziati il 08/09/2014 e sono stati ultimati il 15/07/2015.
L’inaugurazione ufficiale del Rifugio è avvenuta il
12/09/2015 alla presenza delle autorità locali (Sindaco e
Vice-Sindaco del Comune di Fivizzano), numerose personalità legate al mondo della montagna e numerosi appassionati escursionisti (circa 370 presenze). Il Rifugio nella
sua nuova veste riscuote notevole interesse e moltissime
sono le richieste di prenotazione che pervengono alla
Sezione da parte delle scuole di alpinismo, appassionati
che vogliono trascorrere un fine settimana immersi nella
natura. Il nuovo Rifugio ha una superficie coperta di circa
72 mq. ed è dotato di 18 posti letto. Il manufatto è stato
realizzato in legno col sistema “blockhaus”, che prevede
l’impiego di tronchetti in legno massiccio, che sovrapposti verticalmente formano pareti portanti e divisorie. La
copertura è a due falde in legno lamellare e manto in
tegole di cemento Wierer. Gli infissi interni ed esterni sono
stati realizzati in legno. La superficie interna del Rifugio è
stata suddivisa in 4 zone: la prima di circa 13 mq. funge da
locale di emergenza e sarà tenuto sempre aperto mentre
per accedere al resto del Rifugio sarà necessario richiedere le chiavi alla Sezione. La seconda di circa 34 mq. è
costituita da una piccola cucina e da un locale ad uso
soggiorno-pranzo. La terza e la quarta zona di circa 23
mq. è destinata al riposo. Il servizio igienico, già esistente, esterno al Rifugio, smaltisce le acque reflue attraverso
l’installazione di una fossa Imhoff collegata ad un pozzo
a perdere.
26
CAPANNA K2
Sono stati realizzati solo interventi di pulizia generale ed il
ripristino della funzionalità del bivacco con opere di manutenzione ordinaria.
COMMISSIONE ALPINISTI UNIVERSITARI
Il Gruppo Alpinisti Universitari, per l’anno 2016, prevede, anzitutto, di continuare quanto già avviato
nel 2015. Proseguiranno i lavori sul sentiero 175, che
da Vinca sale a Foce Giovo; il sentiero è stato “adottato” dal gruppo, che ha avviato un progetto di valorizzazione che va oltre la semplice manutenzione,
in modo da lasciare un contributo tangibile per gli
anni a venire, fra moderna segnaletica, bacheche
illustrative e aree boulder nei dintorni e, se ci riesce,
un’ulteriore bella sorpresa. Circa le gite sociali, alcuni ragazzi condurranno gite del calendario sezionale; all’infuori di queste, invece, si cercherà di scalare
qualche bella cima apuana che ancora ci manca
in veste invernale e si svolgeranno delle arrampicate
e camminate estive. I giovani interessati non esitino
a contattarci. Complimenti, infine, ai nostri Andrea e
Lorenzo, divenuti operatori sezionali TAM; che vanno
ad aggiungersi ai due accompagnatori sezionali di
escursionismo e all’aiuto istruttore di alpinismo tra i
ragazzi del gruppo che hanno intrapreso un percorso formativo in seno al CAI.
27
COMMISSIONE CULTURA
Quest’anno la Commissione Cultura non ha sviluppato
direttamente attività connesse al suo scopo istituzionale,
ma bisogna considerare che ogni altra commissione della nostra sezione ha come oggetto la promozione della
montagna in ogni suo aspetto sia umano che ambientale e dell’ alpinismo con la conoscenza della storia e delle
motivazioni alla sua base.
In ogni caso quest’anno si è verificato nelle nostre montagne un evento culturale nuovo per il luogo scelto e
di grande successo: a settembre è stato organizzato e
sponsorizzato dal “Festival della Mente” della città di Sarzana in collaborazione con “Musica sulle Apuane” della
sez. del CAI di Massa un concerto a foce di Monte Rasori
dove il maestro Mario Brunello ha interpretato con il suo
violoncello musiche di Bach.
Centinaia di appassionati sono arrivati da Vinca o dai paesi a mare per ascoltare musica in un luogo inconsueto
ma così spettacolare; il bel tempo ha aiutato lo svolgersi
della manifestazione. La nostra sezione ha fornito parte
del supporto logistico e ha messo a disposizione il nuovo
rifugio Garnerone quale punto di riposo e ristoro per i partecipanti.
COMMISSIONE SCUOLE
Come consuetudine anche quest’anno si è rinnovata la
collaborazione CAI-Scuole. A giugno ’15 prima del termine anno scolastico, si è prodotto a cura della Com28
missione AG e della costituita Commissione Scuole, una
nuova brochure che è stata inviata agli Istituti Scolastici. Il
pieghevole inviato, oltre a ricordare la convenzione CAIMIUR, elenca una serie di attività da svolgere in ambito
scolastico e sul territorio. Ad inizio anno scolastico 20152016 tale richiesta collaborativa è stata accolta dagli Istituti Comprensivi di Avenza e di Carrara e Paesi a Monte,
sono in corso progetti con l’Istituto Comprensivo di Marina di Carrara. Per ora sono stati accompagnati in escursione oltre 150 alunni con i loro Insegnanti. Proseguirà per
tutto il mese di Novembre una serie di incontri in classe e
sul territorio con scopi promozionale e didattici. Già programmate escursioni ad inizio primavera 2016. Ad avvio
anno scolastico si è tenuto la tradizionale gita di “primo
incontro” con le classi prime dell’I.I.S.Zaccagna a cui
hanno partecipato 50 ragazzi/e, la gita è stata preceduta
con un incontro in classe proiettando DVD delle Apuane.
Collaborano a turno attivamente alla prosecuzione del
progetto, i componenti la Commissione Scuola: Dazzi
Alessandro, Bogazzi Guglielmo, Fiorentini Vittorio, Vatteroni Roberto, la Commissione AG e quei Soci che di volta
in volta sono chiamati.
Un Istituto ci ha inviato questa richiesta: Ai volontari del
CAI si chiede di trasmettere conoscenza circa il modo di
andare in montagna, informazioni utili alla frequentazione della montagna in modo adeguato e consapevole
(comportamenti da tenere, abbigliamento, alimentazione, conoscenza del territorio, etc.) ….
La Commissione si impegna a rispettare nei limiti delle
proprie capacità questa richiesta.
Alessandro Vignoli Coordinatore Scuole
29
INFORMAZIONI UTILI
EQUIPAGGIAMENTO INDISPENSABILE PER ESCURSIONI DA
DUE O PIU’ GIORNI AD ALTA QUOTA E SU GHIACCIAIO
Per escursioni impegnative si intendono quelle a carattere alpinistico con tratti su ghiaccio o su roccia, di due o
più giorni, con pernottamento nei rifugi.
ZAINO - In cordura o nylon, di capacità media, con cinghiette porta-piccozza, con patella superiore munita di
tasca per oggetti di pronto utilizzo.
SCARPE - Pedule in pelle o altro materiale impermeabile,
con suola in Vibram (scafo in plastica per ghiaccio).
MAGLIONE - In lana molto fitta.
CAMICIA - In lana calda che assorba il sudore.
BIANCHERIA - Magliette di ricambio a mezze maniche misto lana-cotone che assorbano il sudore (transtex)
PANTALONI - In tessuto lana e fibre sintetiche; si consigliano lunghi (salopette).
CALZETTONI - In lana misto cotone o in tessuto di spugna,
lunghi fino al ginocchio.
BERRETTO - In lana, che protegga dal freddo.
GUANTI - Muffole di lana battuta (per escursioni su ghiaccio è consigliabile avere il ricambio).
BORRACCIA - O thermos con capacità di almeno un litro.
OCCHIALI - Con lenti in vetro ottico o similari, non troppo
scure e con assorbimento minimo di raggi UV del 60-80 %
(per ghiaccio).
GHETTE - In nylon, cordura, goretex, alte fino al ginocchio, con chiusura laterale e fissaggio allo scarpone.
LAMPADA FRONTALE - Averla sempre nello zaino, anche
30
per escursioni di un giorno.
GIACCA A VENTO - Imbottita con piumino, oppure in gore-tex o simili che permetta una buona traspirazione e sia
impermeabile.
PRONTO SOCCORSO - Deve contenere solo farmaci di
base contro il mal di testa, colliri, bende e fasce elastiche,
laccio emostatico ecc.
ATTREZZATURA OBBLIGATORIA PER GHIACCIAIO
A - Imbracatura completa di cosciali.
B - Un moschettone a base larga con ghiera.
C - Uno spezzone di corda di 9 mm di diametro, lungo 1,5 metri per chiudere l’imbragatura.
D - Due spezzoni di cordino di 7 mm di diametro, lunghi rispettivamente 1,6 e 2,6 metri per nodo Prusik.
E - Piccozza.
F - Ramponi.
ATTREZZATURA OBBLIGATORIA PER VIE FERRATE
A - Casco da roccia.
B - Imbracatura completa di cosciali.
C - Materiale completo per vie ferrate (omologato) consistente in:
due moschettoni con ghiera a scatto a base larga;
un dissipatore;
due spezzoni di corda di 11 mm di diametro lunghi rispettivamente metri 3,7 e 1,7.
31
SCALA DELLE DIFFICOLTA’ DEI PERCORSI
ESCURSIONISTICI
ALPINISTICI
T=Turistico
E=Escursionistico
EE=Escursionistico Esperto
EEA=Esc.Esp.Attrezzato
F=Facile
PD=Poco Difficile
AD=Abbastanza Difficile
D=Difficile (IV°)
TD=Molto Difficile M
ED=Estrem. Difficile(IV°)
EX=Eccez.mente Diff.(VII°)
Via Variante Aurelia, Loc. Camponesto 19038 Sarzana - La Spezia
Tel. 0187 693151 - mbl. 346 6846389 email: [email protected]
32
ASSICURAZIONE SOCI
OGGETTO DELL’ ASSICURAZIONE
Il C.A.I., per legge dello Stato, organizza il Soccorso Alpino provvedendo alla ricerca, al salvataggio ed al recupero delle persone ferite,
morte o disperse, e comunque in pericolo di vita, durante la pratica
dell’alpinismo, non agonistico o di spettacolo, e dell’escursionismo. I
soci, con l’iscrizione annuale, hanno garantito il rimborso delle spese
incontrate nell’operazione di ricerca, salvataggio e recupero, sia tentata che compiuta, compreso l’intervento dell’elicottero, nei limiti dei
massimali concordati.
SCADENZA E DECORRENZA DELL’ ASSICURAZIONE
Il periodo assicurativo scade il 31 marzo dell’anno successivo alla nuova iscrizione o al rinnovo della medesima. Se quest’ultimo avviene
entro il 10 marzo la copertura assicurativa non viene interrotta. Dopo
tale data il Socio rimane scoperto per 20 giorni. Per i nuovi Soci l’assicurazione decorre trascorsi i 20 giorni dalla data della consegna della
tessera.
DENUNCIA SINISTRI
In caso di intervento di una Stazione del Corpo Nazionale Soccorso
Alpino e Speleologico (CNSAS) su territorio nazionale non è necessaria alcuna segnalazione da parte dell’iscritto o della Sezione, purchè
all’atto dell’intervento vengano comunicati i dati anagrafici, la Sezione di appartenenza e venga dimostrata la regolarità dell’iscrizione.
In caso di interventi effettuati da strutture diverse dal CNSAS, sia su
territorio nazionale che in altri paesi europei, il Socio è tenuto ad informare la Presidenza del CNSAS: casella postale 2187 22053 Lecco
(CO), immediatamente dopo l’intervento, precisando la dinamica
dell’incidente, la località, il tipo di soccorso ottenuto e tutti i particolari
relativi. Alla suddetta segnalazione dovrà seguire, in tempi brevi, la trasmissione della fattura che verrà rimborsata nel rispetto delle tariffe e
dei massimali previsti. In caso di fatture estere il rimborso al Socio verrà
effettuato in euro.
33
34
COMMISSIONE MONTAGNATERAPIA
Sull’onda del successo della tre giorni di Iacopo Larcher, la
sezione di Carrara ha deciso di formalizzare la nascita della
Montagnaterapia. Una commissione aperta, dove tutti possono contribuire a far sì che le giornate diventino speciali.
Non è stato redatto alcun calendario perché, per la delicatezza del tema, le gite verranno scelte con i familiari nei tempi
e nei modi più opportuni alle loro esigenze. Le uscite si effettueranno il sabato mattina e, chi avrà piacere di partecipare
a questa iniziativa, lo comunicherà ad Amerigo Puntelli. Frequentare la montagna non fa miracoli, ma aiuta a guardare
le cose con occhi diversi, visto da quassù il mondo appare in
tutta la sua follia, mette a nudo le nostre paure ma soprattutto le nostre certezze, ma ci dona anche una grande lezione
di vita e, coloro che avranno in dote la delicatezza di spogliarsi di tutto questo, saranno quelli che più di altri riusciranno
a trasmettere il loro senso della vita verso quelle persone che
la affrontano come una sfida quotidiana.
Dalla Poesia “scalatori con le ruote”
“...le nostre sedie saranno sempre pronte a scalare e
donare una foglia di senso all’amicizia, senza barriere e
senza inutili dune”.
Valentina Lodi 2015 Socia
35
LE LARDERIE s.r.l. di Battella e Sanguinetti
Via Maffiori,12 - 54033 Colonnata - Carrara (MS)
tel/fax: 0585.52598
[email protected] - www.lelarderiedicolonnata.it
36
IL SOCCORSO NON SI IMPROVVISA
Notizie utili per il primo soccorso.
DISTORSIONE
Lesione di un’articolazione per un movimento brusco
ed esagerato. (es.: distorsione di una caviglia per piede
posato male in un avvallamento del terreno).
1) Tenere immobile l’articolazione lesa.
2) Applicare dove possibile ghiaccio
FRATTURA
Rottura o incrinatura di un osso. Certezza con radiografia.
Basta il sospetto per il trattamento.
1) Non muovere la parte interessata.
2) Immobilizzare la parte fratturata con le articolazioni a monte e a valle.
EMORRAGIA ESTERNA
Porre sulla ferita una garza e comprimere. Se insufficiente,
porre altre garze, senza togliere le precedenti. Di solito
l’emorragia si blocca. Se il vaso lesionato è una arteria
bisogna comprimere con forza e per un tempo piuttosto
lungo. Solo in casi eccezionali è necessario comprimere
a monte la arteria interessata.
37
USTIONE
Lesione della cute per effetto del calore.
1) Non rimuovere gli indumenti eccetto se impregnati di liquidi bollenti o caustici perchè si corre il rischio di “spellare” l’infortunato.
2) Togliere qualsiasi oggetto che possa esercitare costrizione (es. anelli, braccialetti, ecc .... )
3) Raffreddare con acqua
4) Se si sono formate delle vescicole, lasciarle intatte e proteggere con garza sterile, per pericolo di infezione.
COLPO DI SOLE/CALORE
Perdita di conoscenza di varia gravità, fino al coma, per
l’eccessivo calore. Porre l’infortunato in luogo fresco e
ventilato. Spugnature con acqua fresca.
CONGELAMENTO
Lesione di una parte del corpo per effetto del freddo
(es. arti, naso, padiglioni auricolari, ecc .... )
1) Rimuovere gli oggetti che possono provocare costrizione.
2) Evitare la mobilizzazione passiva e il massaggio.
3) Riscaldare la parte congelata con acqua a 37° per 30-60 minuti nonostante il dolore intenso.
38
4) Se si sono formate delle vescicole lasciarle intatte.
ASSIDERAMENTO
Sofferenza di tutto l’organismo per effetto del freddo
(es. lunga marcia sotto la neve senza l’abbigliamento
adeguato).
1) Rimuovere gli abiti bagnati o umidi e coprire con coperte di lana.
2) Somministrare bevande calde e zuccherate.
3) Evitare nel modo più assoluto la somministrazione di bevande alcoliche.
PLAN ASSOCIATI
L A B O R ATO R I O D I AR C H I T E T T U R A
Arch. Luciano Bergamini
Geom. Paolo Tonarelli
& PA R T N E RS
Viale Da Verrazzano, 11/B
54033 Marina di Carrara (MS)
phone + fax 0585 78.52.65
e-mail: [email protected]
39
I NOSTRI SENTIERI
Sent. N° Percorso
46
Foce Navola – Foce Rasori - Capanna “Garnerone” – Foce Giovo
Colonnata – Case del Vergheto - Foce Luccica - Foce
di Vinca – Pian di Maggio - loc. Le Prade – Vinca
Torano (la Piastra) – Ravaccione – F.so di Conca
– Boscaccio – Foce Pianza – Case Walton - La
Stretta – Vinca – Castellaccio - Aiola – Equi Terme.
Torano–La Pianaccia–Piscinicchi–I Grenzi-Casa Cardeto–Bivio Monzonara–Monzone Alto – Monzone.
Gragnana–Ponte Storto–Innesto sent. 185-Gabellaccia–Canale dei Bocciari–Maestà della Villa (Tenerano).
47
Castelpoggio-La Maestà-Malpasso-Gabellaccia
151
174
Bergiola Foscalina – Cava Combratta – Sella
Rocchetta – Monte Brugiana.
Carrara (Bugliolo) – Scalinata per S. Croce Bergiola Foscalina - Monte Brugiana.
Vinca (parcheggio termine strada nuova) – La
Prada – bivio sent. 38 – Capanna “Garnerone”.
Maestà della Villa (Tenerano)–Foce S. Antonio–
Casa Cardeto–Acquasparta - Rifugio “Carrara”.
Foce Luccica – Vallini del Sagro – Foce della Faggiola – Foce di Pianza.
Rif. “Carrara” – Retro Borla – Foce di Pianza – Foce del
Fanaletto – Il Catino – Foce del Pollaro - Foce di Vinca –
Foce di Navola – Foce Rasori – Capanna “Garnerone”
Casa Cardeto – Foce dei Pozzi – I Pozzi - Cave Castelbaito – Foce di Pianza.
175
Vinca – Maestà del Doglio - Capannelli del
Giovo – Foce di Giovo.
37
38
39
40
152
153
171
172
173
40
Sent. N° Percorso
176
Equi Terme-Ugliancaldo
182
Torano (La Piastra)-Cave di Lorano-Strada del Morlungo - Piazzale Uccelliera-Fontana Antica-Rif. “Carrara”
Bivio Monzonara-Casa Respettolo-Foce Pozzi
Foce Ballerino-Rifugio “Carrara”
Gabellaccia–Cava Peghini–Sella del Cardeto-Casa
del Cardeto–Foce Porcigliola–Casa Respettolo
Castelpoggio-Gabellaccia-Acquasparta-Rifugio “Carrara”
Capanna “Garnerone” – Foce Rasori – Finestra
del Grondilice
Vinca – Foce dei Lizzari – Sentiero attrezzato ”D.
Zaccagna” – Cave del Cantonaccio.
Equi Terme – Solco di Equi – Strada marmifera del
Cantonaccio – Cave Walton - Poggio Zappello (la
Sbarra) – Innesto sent. 181 – Poggio Baldozzana.
Carrara (San Rocco) – Monte d’Arma – La Rocchetta
– La Pianaccia.
183
184
185
186
190
192
193
194
195
196
Monzone Alto – Foce di S. Antonio – Innesto sent. 171.
Colonnata – La Bandita - Cima d’Uomo – Sorgente
del Carrione – Case del Vergheto.
Ponte di Vinca – Via di lizza della Canalonga – Il Balzone – Innesto sentiero 183 per Casa Respettolo, 184
per Foce Porcigliola e 174 per Foce di Pianza.
151 (ex 49) - 152 (ex 50) - 153 (ex 173A)
193 (ex 40A) - 194 (ex 40B) - 195 (ex 48)
N.B.: Alcuni raccordi collegano i sentieri 37, 173 e 186 nel
loro tratto comune tra la Capanna “Garnerone” e la Foce
Rasori, con il sottostante sentiero 38.
41
DAL REGOLAMENTO GITE
Scopo delle gite sociali è di promuovere e frequentare la
montagna vista in tutti i suoi aspetti: alpinistico, sportivo,
culturale, naturalistico, paesaggistico e quello di vivere
questo evento secondo lo spirito del CAI in clima di amicizia e di solidarietà.
Tutti i partecipanti alle gite devono essere in regola con
l’iscrizione annua al CAI.
Durante lo svolgimento della Gita ogni partecipante è tenuto ad avere un comportamento civile ed educato, a
rispettare le indicazioni del Capogita o dei responsabili,
ad usare la massima prudenza su percorsi impegnativi,
ad utilizzare tutte le regole di sicurezza per la propria ed
altrui incolumità, a non danneggiare l’ambiente, a portare a casa i propri rifiuti ed a porre in essere tutti quegli
atteggiamenti utili per la buona riuscita della gita stessa.
All’atto della iscrizione il partecipante è tenuto a versare un anticipo della quota prevista dal programma della
gita. La restante quota sarà versata il giorno della gita o
prima della partenza per gite di più giorni.
I partecipanti si iscrivono in Sezione in ordine cronologico
e sono tenuti a rispettare tutte le indicazioni che fanno
parte del programma della gita e dei suggerimenti in
esso contemplati; coloro che non aderiscono alle direttive proposte (specie in itinere e in caso di difficoltà) sono
automaticamente esclusi dalla gita e la Sezione non se
42
ne assume alcuna responsabilità. Il capogita ed eventuali altri responsabili svolgono questo compito a titolo
volontario e gratuito. Tutti i partecipanti sono tenuti alla
puntualità, specie alla partenza. I ritardatari non saranno
attesi e perderanno la caparra versata.
Possono partecipare alle gite sociali anche i minori, purchè accompagnati da almeno un genitore o da persona
autorizzata.
Il calendario prevede gite con percorsi di varia difficoltà,
che saranno indicati nel programma. La Commissione
Gite si riserva la facoltà di modificare il calendario per
condizioni avverse, motivi di sicurezza, partecipanti incompleti, motivi organizzativi ecc…
LORENZINI
I dal 1928
ORENZIN
EL
AUTOLINE
noleggio autopullman gran turismo SETRA - VOLVO - FIAT
noleggio minibus - pulmini - autovetture
19034 ORTONOVO (SP) Via Larga, 103
Tel. 0187 66805 - Fax 0187 660486
www.autolineelorenzini.it E-mail: [email protected]
43
ALPINISMO GIOVANILE
Calendario escursioni
anno 2016
3-5 Gennaio
Accantonamento invernale sulla neve. Lago Santo Modenese, pernottamenti in rifugio.
7 Febbraio
Escursione didattica sulla neve.
5-6 Marzo
Fine settimana sugli sci da fondo, ciaspole e uso degli
ARTVA. Appennino Modenese.
10 Aprile
Monte Procinto, Ferrata per i ragazzi di fascia A, cintura
del Procinto per i ragazzi di fascia B.
1 Maggio
Escursione in Lunigiana, da Casoni a Montereggio per assistere all’antico rituale del Cantamaggio: la gita è aperta ai genitori e sarà effettuata insieme al gruppo Seniores
della Sezione.
29 Maggio
III° grande Trekking da Marina di Carrara al Monte Sagro.
I ragazzi di fascia A possono partire direttamente dalla
spiaggia.
11-12 Giugno
Gita interregionale con gli altri gruppi toscani ed emiliano-romagnoli di A.G. in località da definire.
44
18-19 Giugno
Arrampicata alle torri di Vacchereccia in valle di Vinca
con pernottamento al nuovo Rifugio Garnerone.
2-3 Luglio
Gita sulle Alpi Graie al Rocciamelone, il monte dell’orribile diavolo, secondo la credenza popolare. Pernottamento in Rifugio.
30 Agosto-4 Settembre
Accantonamento estivo in Dolomiti, val Zoldana. Le proposte saranno differenziate in due fascie di età.
2 Ottobre
NOVITA’: Escursione sugli Asini.
6 Novembre
Gita in grotta ad esplorare cavità e tunnel sotterranei.
4 Dicembre
Escursione al Parco Naturale di San Rossore. Gita aperta
alla partecipazione dei genitori dei ragazzi.
9 Dicembre
Pizza e proiezione di foto dell’attività svolta durante l’anno.
23 Dicembre
Tradizionali auguri di Buone Feste tra i Soci in Sezione CAI
Orario e svolgimento delle escursioni saranno comunicati con
largo anticipo.
Il materiale tecnico (ciaspole, ramponi, piccozza, imbrago) ai
ragazzi che né fossero sprovvisti, sarà fornito dalla Sezione.
45
ESCURSIONI SENIORES
Calendario escursioni - Sez. di Carrara
anno 2016
17 Gennaio Portovenere/Riomaggiore
Capi gita: Poli G./ Bologna B.
7 Febbraio Recco/Madonna di Caravaggio/Camogli
Capi gita: Poli G./ Fiorentini V.
14 Febbraio Tenuta di San Rossore
Capi gita: Poli G./Guida del Parco
20 Marzo Casella/Cigoletta/Volastra/Corniglia
Capi gita: Poli G./Giorgieri L.
28 Marzo Via Francigena da Siena a Ponte D’Arbia
Capi gita: Poli G./ Ottanelli G.
25 Aprile Passo Cirone/Monte Orsaro/Lagdei
Capi gita: Poli G./ Cairo G.
1 Maggio Casoni/Montereggio con Alpinismo Giovanile
Capi gita: Bologna B./Molignoni F.
20/22 Maggio Costiera Amalfitana
Capi gita: Poli G./AE Nuccio CAI Napoli
2 Giugno Intersezionale con Sezione “Riviera” Val di Vara
Capi gita: Poli G./ Zaccone S. Cai Val di Vara
11/12 Giugno Balconi di Marta (Colla Mellosa)
Capi gita: Poli G./ Tonelli G.
26 Giugno Fiumalbo/Cutigliano Il cammino di S. Bartolomeo
Capi gita: Poli G./Venè G.
4/10 Luglio Settimana in Val Badia
Capi gita: Poli G./Fiorentini V.
24 Luglio Visita alla città di Mantova
Capi gita: Poli G./guida turistica Mantova
46
22/29 Agosto Sardegna tra Canyon e sentieri impervi
Capi gita: Poli G./Porcu Salvatore AE Sassari
17/18 Settembre Monte Cusna da Febbio
Capi gita: Poli G./Cairo G.
2 Ottobre Via Francigena da Villafranca ad Aulla
Capi gita: Poli G./Capitani F.
9 Ottobre Passo Pradarena anello delle Porraie
Capi gita: Poli G./Forfori P.
6 Novembre Isola Santa-Molin del Riccio
Capi gita: Poli G./Capitani F.
27 Novembre Sassalbo-Comano
Capi gita: Poli G./Ottanelli G.
18 Dicembre Rapallo-Chiavari
Capi gita: Poli G./Forfori P.
Descrizione delle gite compresi dislivelli difficoltà e durata
saranno descritti sulle locandine di volta in volta.
IMPIANTI
ELETTRICI
di UGO SALVETTI
Via Turati, 21 bis - Tel. e Fax 0585 859728
54033 Avenza Carrara - email: [email protected]
47
PIO TOSINI INDUSTRIA PROSCIUTTI S.p.A.
via Fanti d’Italia, 23 | 43013 Langhirano - Parma
Tel. +39 0521 853945 | Fax +39 0521 858284
e-mail: [email protected]
48
MONTE CAPENARDO
GENNAIO
10
Cai Carrara e Sarzana
Come da tradizione, la gita di apertura sarà a ridosso del
mare. Abbiamo scelto il Monte Capenardo, una modesta
vetta che non arriva a 700 metri di altitudine, ma per la
sua posizione è un punto panoramico eccezionale, con la
vista che spazia dal promontorio di Sestri Levante a Portofino. La gita permette anche una lettura storica del territorio: la prima parte del percorso, infatti, è detta delle “Camalle”, donne di Lavagna che, in assenza dei loro uomini
imbarcati, lo percorrevano trasportando le pesanti lastre
di ardesia dalle cave, di cui ancora si possono vedere le
tracce in località Colletta fino al porto di Lavagna. L’ultima parte del tragitto ripercorre la strada detta dei “ponti
romani”.
Comitiva unica
Nei pressi della basilica dei Fieschi, insigne monumento gotico del 1200, si sale verso Braccaneccia. Poco sotto l’Ostaia Cà da Gurpe, si stacca la “Via delle Camalle”, per secoli
calcata a piedi nudi dalle donne che, poste sul capo le
lastre di ardesia estratte dalle cave dei monti S. Giacomo e
Capenardo, scendevano fino al mare per poi caricarle sopra i” leudi” diretti a Camogli e Genova. La via lastricata è
ancora particolarmente bella e piacevole da percorrere.
Dal sentiero di crinale che congiunge i monti San Giacomo e Rocchetta ci dirigiamo a sinistra e, superate alcune
vecchie cave di ardesia, si arriva dapprima al monte Rocchetta e in seguito al monte Capenardo, con vista costan49
te sul Golfo del Tigullio e Punta Manara. Da qui si scende
fino a trovare uno stradello che prosegue in prossimità del
monte Costello. Proseguendo lungo la “Costa Serba” si arriva al limite del bosco oltre il quale si incontra un crinale
spoglio e sassoso molto panoramico. Giunti nei pressi dei
ruderi della chiesa di S. Anna, le cui origini risalgono al XVI
sec., affrontiamo l’ultima parte del percorso che scende
nella Valle del Fico, dove sono stati rinvenuti alcuni ponti e
il lastricato della romana Via Emilia Scauri. Proseguendo,
si sottopassa la ferrovia e si arriva sul lungomare di Sestri
Levante, termine della gita.
Itinerario: S. Salvatore dei Fieschi 38 m. - M.S. Giacomo 538
m. - M.te Rocchetta 701 m. - M. Capenardo 693 m. - Chiesa
di S. Anna 104 m. - Sestri Levante s.l.m.
Dislivelli: +700 m. -750 m.
Tempi: 5.30 ore
Direttori di escursione: P.G. Vilardo/A. Passalacqua.
Referente Cai Carrara A. Piccini
Partenza: Carrara ore 7,30, Sarzana ore 8.00
DIDATTICA SU NEVE
GENNAIO
24
Cai Carrara
Quest’anno viene riproposta una didattica su neve per
permettere, a chi lo desidera, di acquisire alcune nozioni
sulla progressione e sicurezza in ambiente invernale, da
mettere in atto nelle escursioni su neve.
50
Giornata consigliata a tutti coloro che intendono praticare
un minimo di attività invernale, per avere un bagaglio di
nozioni e tecniche che possono migliorare le proprie condizioni di progressione su neve.
Istruttori: Paolo Tonarelli e Massimo Giananti
Attrezzatura richiesta: ramponi, piccozza, imbrago, moschettoni e cordini.
Partenza: ore 7.30 Carrara
APPENNINO TOSCO-EMILIANO
ALPE DI SUCCISO-MONTE CASAROLA
Cai Carrara
51
GENNAIO
31
Alpe di Succiso
Da questa imponente montagna si origina il fiume Secchia
che, con i suoi 170 Km di sviluppo, bagna tre province: Modena, Reggio Emilia e Mantova, prima di immettersi nel fiume Po. In questo tratto di Appennino Tosco-Emiliano si trova
il gruppo montuoso più interessante dal punto di vista escursionistico, numerose sono le salite che queste montagne
propongono sui loro scoscesi versanti, ma è in veste invernale che l’alpe mostra tutta la propria imponenza, le copiose
nevicate rendono questi rilievi eleganti nei loro profili che
ripidi digradano dalla vetta, dando forma alle sinuose creste. L’Alpe di Succiso assieme al Casarola, formano lo spartiacque tra la valle del Secchia e quella dell’Alta Valdenza.
Comitiva unica
Subito dopo aver lasciato il borgo di Varville o Succiso Alto,
si prende uno stradello con segnavia 655 che inizia a salire tra fitti alberi di faggio. Proseguendo si arriva ad un
ripiano morenico testimone di un antico ghiacciaio dove
sorge il rifugio Consiglio, nella vallata del Rio Pascolo. Fu
costruito nel 1977 e intitolato a Paolo Consiglio accademico del C.A.I. Da qui inizia la salita all’Alpe sfruttando il suo
fianco meno ripido. La via di salita, dapprima su terreno
facile, inizia ad aumentare la pendenza in prossimità della
sella Casarola (1945 m.) prima della sua naturale uscita
sul crinale; da qui si prosegue verso destra seguendo la
sinuosa dorsale e, dopo alcuni saliscendi, si raggiunge la
vetta dell’Alpe di Succiso. Da qui il paesaggio si apre in
tutta la sua grandezza, mostrando un panorama che va
dalle montagne del Cerreto fino ad arrivare alle autoritarie e severe Alpi Apuane, le cui cime ardite risaltano in lon52
tananza. Al ritorno si procederà lungo il crinale in direzione
del monte Casarola, e la discesa avverrà scendendo dal
pendio meno ripido della montagna; dal rifugio Consiglio
si torna, per il solito tracciato, al borgo di Varville.
Itinerario: Varville 975 m. - Rifugio Consiglio 1570 m. - Alpe di
Succiso 2016 m. - M. Casarola 1979 m.
Difficoltà: EEA. Necessari ramponi, piccozza e abbigliamento invernale adatto. In caso di neve soffice sono
utili le ciaspole per l’avvicinamento alla montagna
Dislivello: +1050 m. -1050 m.
Tempi: 6.00 ore
Direttori di escursione: F. Molignoni, G. Bogazzi
Partenza: ore 7 Carrara
FERRATA SANT’ANTONE - MONTI PISANI
CERTOSA DI CALCI E MONTE VERRUCA
Cai Carrara e Sarzana
FEBBRAIO
14
La via ferrata Sant’Antone, situata nel comune di Buti in
provincia di Pisa, rimane fuori dai tradizionali itinerari alpinistici ed escursionistiche che offrono le Apuane e gli Appennini, ma non per questo meno ardua e impegnativa.
Si sviluppa lungo una diramazione del monte Serra (917 m)
da una quota di partenza di 410 metri fino ad arrivare all’uscita finale situata a 536 metri. La via si estende lungo tratti
orizzontali e verticali, si devono superare spigoli e attraversare cenge e camini, il tutto agevolato da un cavo in acciaio, staffe e scalette. È inserita in un ambiente boschivo
dove dominano gli alberi di pino e castagno. Sul versante
53
meridionale dei Monti Pisani si trova un’ampia vallata in cui
è insediato il Comune di Calci, nelle vicinanze del quale si
trova la splendida ed imponente Certosa.
Calci è sovrastato dallo sperone roccioso del Monte Verruca, sulla cui sommità si trovano i ruderi della trecentesca
omonima rocca. Eretta dalla Repubblica di Pisa a seguito
delle battaglie tra Pisani e Fiorentini sul sito occupato precedentemente da una fortificazione del 780, è collocata
in una posizione tale da dominare tutta la piana pisana e
la valle dell’Arno.
Comitiva A: Via Ferrata: massimo 15 persone per sezione
La prima e, fino a questo momento, unica volta che la sezione presentò questo itinerario, fu nel 2010. Quest’anno
intende riproporla per gli amanti delle ferrate che lungo
questo articolato, anche se breve percorso, ritrovano tutti
i tipi di terreno caratteristici delle ferrate dolomitiche. Descrizione del percorso: dopo un breve tratto orizzontale, si
affronta subito una parte verticale assistita da staffe infisse
nella roccia, e dopo alcuni passaggi esposti, in ascesa si
arriva alla conclusione del primo tratto di ferrata dove è
possibile, per chi non ha più intenzione di proseguire, prendere un sentiero segnato che conduce alla sommità del
percorso. Continuando la ferrata si arriva ad una diramazione: a sinistra si raggiunge un piccolo ponte su tavole e,
proseguendo lungo un camino verticale, si guadagna l’uscita della ferrata. A destra, invece, si esce dalla ferrata
senza particolari difficoltà.
Comitiva B: Monte Verruca.
L’itinerario parte dalla Certosa di Calci. Percorrendo sentieri, stradelli e qualche tratto di carrozzabile passando per
le case di Rezzano, si arriva al borgo medievale di Mon54
55
temagno. Attraversato il paese, una mulattiera si snoda
tra terrazzamenti e uliveti fino ad arrivare ad un bivio: a
destra si prende una carrareccia e si sale un primo tratto
tra pini e ginestre con ampi scorci panoramici, superata
una casa rossa e traversato un tratto boscoso, giungiamo
ad incrociare lo spartiacque. Voltando ancora a destra
in direzione sud e proseguendo il sentiero di cresta, si arriva ad una biforcazione: a destra aggira il monte Verruca,
invece, prendendo il sentiero che si inerpica nel bosco si
raggiunge direttamente la sommità, sulla quale si trova la
trecentesca Rocca. Tornati alla biforcazione, aggiriamo il
monte Verruca per proseguire la discesa nel bosco, che
alcuni anni fa subì un devastante incendio mettendo in
pericolo la sua stessa esistenza. Tra superbi panorami sulle
valli dell’Arno e Crespignano, si prosegue fino ad arrivare
al Torrente Zambra di Montemagno. Lo costeggiamo per
poi risalire alla strada asfaltata percorsa all’andata in prossimità del Convento Agostiniano di Nicosia e ritornare al
punto di partenza.
Difficoltà: Comitiva A: EEA. Obbligatori casco, imbrago,
moschettoni e attrezzatura da ferrata.
Dislivello: +550 m. -550 m.
Tempi: 3 ore
Dir. di escursione: P. Tonarelli. Referente Cai Sarzana Primo
Tonelli
Comitiva B: itinerario: Certosa di Calci 33 m. - Montemagno 198 m. - M. Verruca 537 m.- Certosa di Calci 33 m.
Dislivello: +500 m. -500 m.
Tempi: 4,30/5 ore
Direttori di gita: C. Codeluppi.
Referente Cai Carrara: V. Fiorentini
Partenza: Sarzana ore 7.30
Carrara ore 8.00
56
APPENNINO TOSCO-EMILIANO
Giovo e Rondinaio
Cai Carrara
FEBBRAIO
21
Queste due montagne, unite da un articolato crinale, segnano il confine tra le province di Modena e Lucca ed
entrambe sono comprese nel parco del Frignano. Il parco
fu istituito nel 1988 grazie alla cooperazione di alcuni comuni e la provincia di Modena. La peculiarità di questo
sito sono i due laghi di origine glaciale, il lago Santo modenese sovrastato dalla mole del monte Giovo e il lago
Baccio, incastonato sotto le pendici del monte Rondinaio.
Per quasi tutto l’anno i due laghi alpini sono meta di turisti
ed escursionisti attirati dalla bellezza del luogo, ma è forse
nel periodo invernale che assumono la loro veste migliore,
quando la coltre di neve e ghiaccio li stringe in una morsa
glaciale mutando completamente il paesaggio.
Comitiva A e B
Nei pressi del rifugio Vittoria si prende uno stradello che in
leggera salita conduce al lago Baccio, posto in una conca di origine glaciale dove è possibile vedere i resti di una
morena alta alcune decine di metri. Da qui si prosegue costeggiando il lato destro del lago fino ad incontrare i facili
pendii iniziali del monte Rondinaio. Procedendo in direzione del crinale la pendenza si accentua per diminuire poi in
prossimità della vetta. A questo punto, raggiunta la vetta,
la comitiva B per la solita traccia ritorna nel fondovalle e
al rifugio Giovo. La comitiva A, invece, prosegue il crinale
in direzione del monte Giovo e, dopo alcuni saliscendi e
tratti esposti, raggiunge la vetta. Lungo il tratto di cresta è
57
possibile incontrare cornici di neve. Guadagnata la vetta
si discende per un’altra via e dopo aver attraversato una
faggeta si arriva al rifugio, punto di incontro delle due comitive. Il monte Giovo sarà possibile farlo solo in caso di
neve ramponabile.
Itinerario: Lago Santo 1500 m. - Lago Baccio 1554 m. - M.
Rondinaio 1940 m. - M. Giovo 1991 m.
Difficoltà: EEA.
Necessari ramponi, piccozza e abbigliamento invernale adatto. In caso di neve soffice sono utili le ciaspole.
Dislivello: Comitiva A: +650 m. -650 m.
Comitiva B: +440 m. - 440 m.
Tempi: Comitiva A: 7 ore Comitiva B: 5 ore
Direttori di escursione: Comitiva A: A. Piccini, C. Rossi, D.
Pini, A. Gozzani; Comitiva B: G. Bogazzi, A.Solieri
Partenza: ore 6.30 Carrara
ALPI APUANE Alpinistica
FEBBRAIO
28
Canale del Gobbo
Cai Carrara
Comitiva unica
Arrivati a Vinca si prosegue la strada asfaltata fino al suo
termine. Da qui si risale il bosco fino a raggiungere la nuova Capanna Garnerone e si continua a salire in direzione
della foce di Giovo. Raggiunto il canale, con esposizione
prevalentemente a sud-ovest, si inizia a salirlo con pendenze, nella parte superiore, di circa 45 gradi. La discesa
avverrà seguendo il pendio rivolto nel versante della Val
Serenaia. Arrivati al sentiero che proviene da Orto di Donna si risale a foce di Giovo e, per il solito sentiero percorso
58
la mattina, si torna alle macchine.
Itinerario: Vinca 800 m. - Capanna Garnerone 1260 m.
Foce di Giovo 1500 m. - Canale del Gobbo 1680 m.
Difficoltà: PD.
Dislivello: +950 m. -700 m.
Tempi: 6 ore
Sono necessari casco, imbrago, 2 moschettoni, un cordino, piccozza e ramponi
Direttori di escursione: P. Tonarelli, M.Giananti
Partenza: Carrara ore 7.30
APPENNINO TOSCO EMILIANO
Monte Matto
Cai Carrara
MARZO
6
È inserito nel Parco dei Cento Laghi che nasce nel 1995
come parco dell’Alta val Parma e Cedra. Il monte Matto
fa parte delle 12 cime che compongono il tratto appenninico che inizia dal passo del Lagastrello e termina al passo
del Cirone, la vetta si colloca tra il monte Paitino e il Brusà.
Questa dorsale appenninica segna il confine tra l’Emilia e
la Toscana, e la peculiarità delle sue valli sono i numerosi
laghi di origine glaciale.
Comitiva A e B
L’escursione su neve inizia all’accesso dello stradello che
conduce al rifugio Lagoni, situato sulla riva dei laghi Gemi
o Gemini, il cui etimo deriva da gemelli, dovuto allo loro
vicinanza. Da qui si inizia in leggera salita a costeggiare il
lago, e ancora su facili pendii si arriva al lago Scuro. Questo lago, di origine glaciale, si trova in una conca circon59
data da alberi di faggio e chiuso nel versante sud-ovest
da depositi morenici e dal monte Scala, 1720 m. Qui le due
comitive si dividono: per la comitiva A il percorso continua
fino ad arrivare in un ampio vallone al termine della faggeta in prossimità del lago Bicchiere. Il pendio inizia ora
a farsi più ripido e seguendo, ove possibile, la traccia del
sentiero 717 si guadagna, dapprima il passo del Matto e,
successivamente la vetta. La comitiva B, invece, dopo una
breve escursione attorno al lago ghiacciato ridiscenderà
per il solito percorso fino al rifugio Lagoni, punto d’incontro
delle due comitive. Insieme si ripercorrerà lo stradello fatto
la mattina.
Itinerario: Partenza 1280 m. - Rifugio Lagoni 1360 m. - Lago
Scuro 1527 m. - M. Matto 1837 m.
Difficoltà: EEA. Necessari ramponi, piccozza e abbigliamento invernale adatto. In caso di neve soffice sono utili
le ciaspole.
Dislivello: Comitiva A: +600 m. -600 m.
Comitiva B: + 350 m. -350 m.
Tempi: Comitiva A: 6.30/7 ore
Comitiva B: 5 ore
Direttori di escursione: Comitiva A: G. Bogazzi, A. Gozzani
Comitiva B: A. Solieri, R. Martini
Partenza: ore 6.30 Carrara
ANELLO DI LEVANTO
MARZO
13
Cai Carrara e Sarzana
Da alcuni anni, sul nostro programma gite compare l’escursione “Anello di Levanto”. Non è una ripetizione del
medesimo itinerario ma diversi tracciati pedestri, con inizio
60
e fine nella località costiera. Il tragitto dell’escursione proposta si spinge fin sulle alture che chiudono la conca di Levanto, facendo da spartiacque fra la Riviera Ligure e la Val
di Vara. Passeremo dal paese di Montale, il cui toponimo
compare già in un atto notarile del 1259. La planimetria del
suo centro storico è suddivisa in quattro nuclei, con i due
mediani che costituiscono, quasi certamente, la parte più
antica.
Comitiva unica
Dalla vecchia massicciata ferroviaria di Levanto, saliamo
a destra lungo il sentiero 671 che risale la Costa delle Streghe. Superato il monte delle Streghe ed una vicina Cava
di Marmo, saliamo al Passo del Colletto e alla vicina cima
dove termina la parte più impegnativa del percorso. In breve si sale il vicino Monte Colletto e successivamente ci si
immette nel sentiero contrassegnato dal segnavia dell’Alta
Via delle 5 Terre (AV5T). Proseguendo in orizzontale il versante Sud-est del Monte Arzè Sud, ci portiamo alla Foce
di Lavaggio, toccata da uno stradello che segue il crinale
spartiacque mare-Val di Vara che porta alla Foce di Dosso
e alla Foce di Montale. Abbandonato il crinale e l’AV5T si
scende in direzione del paese di Montale lungo la dorsale
compresa tra le vallette di Vignana e Casella seguendo il
segnavia 577, passando per la Chiesa della Madonna di
Loreto e la località di Sorlana. Dal paese di Montale si raggiunge Levanto, chiudendo di fatto l’omonimo anello
Itinerario: Levanto s.l.m. - M. delle Streghe 288 m. - Passo
del Colletto 458 m. - Il Colletto 481 m. - Foce di Lavaggio
500 m. - Foce di Dosso 428 m. - Foce di Montale 490 m.Montale 151 m. - Levanto s.l.m.
61
Difficoltà: E
Dislivelli: +500 -500
Tempi: 4/4.30 ore
Direttori di gita: D. Valtriani, M. Betta.
Referente Cai Carrara: A. Gozzani
Orari di partenza: Carrara ore 7.30 Sarzana ore 8.00 oppure, da verificare la possibilità di andare in treno.
ALPI APUANE
Alpinistica
Gruppo Monte Procinto
traversata dei bimbi
Cai Carrara
APRILE
3
Da Stazzema si
prende il sentiero che passa
per la Casa del
Pittore, punto in
cui le due comitive si separano.
La Comitiva A
proseguirà sulla
sinistra fino alla
costola rocciosa
dove inizia la traversata dei Bimbi,
passando per la
piazzola dell’elicottero. Comitiva
B: dalla Casa del
Procinto
62
Viale G. Galilei, 40 54033 Avenza- Carrara (MS)
Telefono: +39 0585 856896
Fax: +39 0585 856897
www.vimarsrl.it
63
Pittore proseguirà in direzione del rifugio Forte dei Marmi
e, superata una piccola cappella, inizierà a salire verso la
Cintura del Procinto. Ritrovo per entrambe le comitive alla
Baita degli Scoiattoli. In discesa si ripercorrerà il sentiero
che passa per la Casa del Pittore fino a raggiungere il punto di partenza. La traversata dei Bimbi richiede un minimo
di esperienza alpinistica.
Materiale necessario: casco, imbrago, 2 moschettoni, 2
cordini e discensore.
Itinerario: Comitiva A: da Stazzema 500 m. - attacco cresta
950 m.- vetta Bimbo 1100 m. - Baita degli Scoiattoli 950 m.
Comitiva B: da Stazzema 500 m. - Rifugio Forte dei Marmi
865 m. - Cintura del Procinto 1000 m. Stazzema 500 m.
Difficoltà: Comitiva A: passaggi di II, III e IV grado e alcune
calate in corda doppia. Complessivamente AD.
Comitiva B: E
Dislivelli: Com. A: +600 m. -600 m. Com. B: +500 m. -500 m.
Tempi: Comitiva A: 3/5 ore in funzione del numero di persone. Comitiva B: 5 ore
Direttori di escursione: Comitiva A: F. Molignoni, P. Tonarelli,
M. Giananti, C. Rossi, D. Pini.
Comitiva B: B. Bologna
Orario di partenza: Carrara ore 7.30
64
PARCO DI PORTOFINO
Sentiero dei Tubi/Camogli/S.Margherita
Cai Carrara e Sarzana
APRILE
10
Il Parco è conosciuto soprattutto per il paese di Portofino,
per la baia di San Fruttuoso con l’Abbazia dei Fieschi e il
classico e sovraffollato sentiero ”Verdeazzurro”, che collega Camogli con Portofino e Santa Margherita. All’interno
del parco esiste uno dei percorsi più spettacolari ed emozionanti del Promontorio: il sentiero “dei Tubi”, che segue
l’antico tracciato dell’acquedotto delle Caselle, località
dove sgorgavano cinque sorgenti che approvvigionavano l’acquedotto di Camogli ormai dismesso; attualmente
rifornisce unicamente l’abitato di San Fruttuoso.
Comitiva A:
“Sentiero dei Tubi”. L’itinerario si snoda sull’antico tracciato
dell’acquedotto di fine ‘800. La varietà di terreno di questo itinerario è adatto ad escursionisti esperti. Durante lo
svolgimento dell’itinerario si incontrano numerosi passaggi
esposti su strette cenge protette da catene, tratti verticali
attrezzati con pioli conficcati nella roccia e l’attraversamento di quattro gallerie, una delle quali lunga circa 200
metri, pertanto sarà utile una torcia elettrica o una pila
frontale. L’emozione comunque sarà la protagonista anche per i numerosi scorci sul mare.
Comitiva B:
Il percorso di questo secondo gruppo riguarda, in parte,
il classico sentiero “Verdeazzurro”. Da Camogli saliamo a
San Rocco e alla frazione di Mortola. Da qui, aggirando
le pendici occidentali del Monte di Portofino, scendiamo
65
alla Cala dell’Oro per poi risalire al Valico del Termine e
scendere alla baia di San Fruttuoso, dove sostiamo per la
pausa pranzo.
Dopo aver superato la Torre dei Doria, iniziamo una ripida
salita che ci porterà fino ad un punto chiamato “Base 0”,
dove il percorso diviene pianeggiante fino ad incrociare,
in prossimità di Case Prato, il sentiero che scende da Pietre
Strette. Si prosegue, con alterni saliscendi, fino ad arrivare alla Madonna di Nozarego e scendere direttamente
a Santa Margherita. Un’ulteriore comitiva da Santa Margherita, passando per la località Nozarego, salirà a Pietre
Strette. Il percorso si sviluppa prevalentemente all’interno
di boschi di castagno, lecci e querce.
Itinerario: Camogli s.l.m.-San Rocco 220 m (sentiero dei
Tubi per la Comitiva A)-Passo del Bacio 200 mCala dell’Oro 70 m-Foce del Termine 300 m-San Fruttuoso
s.l.m-Case Prato 245 m-Olmi 279 m-Madonna di Nozarego
151 m-S. Margherita s.l.m.
Dislivelli: +465 -465
Tempi: 5/6 ore (secondo comitiva)
Direttori di escursione: Comitiva A: E. Voglino PG. Vilardo.
Referente Cai Carrara: A. Piccini. Comitiva B: M. Guastini
D. Bellandi.
Referente Cai Carrara: A. Solieri. Camogli.
Itinerario: Santa Margherita, Pietre Strette 600 m: G. Poli B.
Brunella
Orari di partenza: Carrara ore 7,00 - Sarzana ore 7,30.
66
ALPI APUANE
Ferrata del Monte Procinto
CAI Carrara e Sarzana
APRILE
17
Comitiva A e B
Soprannominato il “panettone” si erge con la sua mole a
custodia della sottostante valle del Cardoso, la sua strana
forma lo contraddistingue da tutte le altre vette apuane.
Dal piccolo “Santuario” dedicato a san Leonardo, immerso nei boschi di castagno e situato sopra al borgo di Cardoso, durante il solstizio invernale, quando il sole si trova nel
suo punto più basso si può vederlo passare, per un gioco
di prospettive, nella fessura tra il monte Procinto e il monte
Nona. Stefano Pucci, guida ambientale ed esperto di incisioni rupestri, notò che un raggio di sole proiettava la propria luce sopra un masso interamente coperto di muschio.
Incuriosito iniziò con molta cautela a raschiare la roccia,
che ben presto rivelò il suo prezioso contenuto di incisioni
rupestri. Quello che apparve fu davvero sorprendente, numerosi pennati incisi sulla roccia tornarono alla luce dopo
centinaia di anni. Attualmente è la scoperta con il più alto
numero di pennati del territorio.
Al termine della via asfaltata sopra Stazzema, si prende un
sentiero con segnavia 5 che si inoltra in una selva di alberi
di castagno fino a raggiungere le “Sorgenti della Grotta”,
nei pressi di un’antica marginetta. Di interesse storico troviamo una fornace costruita in pietra e utilizzata dai pastori
per produrre la calce e una “Burraria”, dove un tempo venivano conservati i generi alimentari per le genti che abitavano questi luoghi. Prima di giungere al rifugio Forte dei
Marmi, all’Alpe della Grotta, un erto sentiero sulla sinistra si
inerpica costeggiando la parete strapiombante del mon67
te Nona fino al raggiungimento della Cintura del Procinto. La comitiva A salirà in vetta percorrendo la via ferrata
che si sviluppa nella parte meno esposta della montagna.
Descrizione della ferrata: dalla base della montagna, una
scala in ferro a pioli permette di raggiungere agevolmente
l’attacco della via. Dopo il primo tratto verticale ed esposto, ma ben protetto da un cavo sulla destra e una catena
alla sinistra e numerosi gradini scolpiti nella roccia, si raggiunge un canalino protetto che si percorre fino a raggiungere la vetta a 1177 m. di quota. Il dislivello è di circa 150
m. La ferrata verrà percorsa anche in discesa. Arrivati alla
Cintura si ripercorrerà il solito sentiero fatto la mattina. La
comitiva B, ad un bivio precedente, proseguirà in direzione
del Callare Matanna e raggiungerà l’Albergo Alto Matanna. Da qui, sempre per sentiero che aggira il versante sud
del Nona, si perviene alla foce delle Porchette e in discesa,
passando per fonte Moscoso, arriva sulla via asfaltata.
Itinerario: Comitiva A: Partenza 500 m-rifugio Forte dei
Marmi 865 m-M. Procinto 1177 m. Comitiva B: Partenza
500 m-Callare Matanna 1140 m-rifugio Alto Matanna 1100
m-foce delle Porchette 1161 m-Stazzema 500 m.
Difficoltà: EEA. Obbligatori attrezzatura da ferrata omologato, imbrago e casco.
Dislivello: Com. A: +700 m -700 m. Com. B: +650 m -650 m. .
Tempi: Comitiva A: 5 ore
Comitiva B: 5.30/6 ore
Direttori di escursione: Comitiva A: G. Giavarini L. Vignale.
Referente Cai Sarzana: N. Piretti. Comitiva B: V. Fiorentini.
Referente Cai Sarzana: A. Passalacqua.
Partenza: Sarzana ore 7 Carrara ore 7.30
68
ALPI APUANE
Via di Lizza del Canale dei Vernacchi
CAI Carrara
APRILE
24
Comitiva unica
Le più ardite e perigliose via di lizza del territorio apuano
sono state costruite sopra le montagne massesi, superando notevoli dislivelli e vertiginosi pendii. In questa escursione affronteremo le ripide vie di lizza in un ambiente severo
ma suggestivo, saliremo per 1135 m il dislivello che veniva
percorso per trasportare a valle le cariche di blocchi dalla cava delle Gruzze (o Cruze). Il sito, dove sono ubicate
le vecchie cave, è ancora ricco di testimonianze di una
primitiva industrializzazione, come i cosiddetti piri sparsi
lungo la via di lizza, i rudimentali argani, ecc. Torneremo
percorrendo la via Vandelli, realizzata a metà del 1700 per
raggiungere Massa da Modena.
Da Resceto saliamo il sentiero 165 per il Canale dei Ver-
via di lizza delle cave Cruzze
69
nacchi (in alcune guide indicato come Canale dei Piastriccioni), in parte su antiche vie di lizza; superato il Ponte
del Pisciarotto, arriviamo ad un primo bivio, presso il quale
c’è una sorgente. Si prosegue sul ripido Canale della Neve
tra balzi rocciosi sovrastati da scoscese pareti. Il percorso
a tratti segue il tracciato della via di lizza diventando sempre più ripido, in due punti un cavo di acciaio agevola la
progressione. Dopo una sella raggiungiamo la Casa della
Selvarella, situata in un ripiano panoramico addossato alle
ripide e lisce pareti dell’Alto di Sella, dove si trova una carica di vecchi blocchi di marmo pronta per essere lizzata a
valle. La ripida via di lizza ci conduce alla Cava delle Gruzze da cui proseguiamo per la Focetta dell’Acqua Fredda,
situata sulla cresta dell’Alto di Sella. Costeggiando il monte
Focoletta, arriviamo ad un ripiano erboso dal quale si arriva al Passo Tambura. Scendendo dal versante marittimo
e dopo aver raggiunto la finestra Vandelli, in pochi minuti si arriva al rifugio Nello Conti. Proseguendo la discesa si
incontra una piccola cappella fatta restaurare da Carlo
Chiappe, al cui interno è situata una terracotta che raffigura san Bernardo da Mentone, patrono degli alpinisti,
fu posta dallo stesso Chiappe a ricordo dei suoi 50 anni
di matrimonio. Dopo una lunga discesa siamo al ponte di
ferro posto sul canal Pianone, e poco dopo alla Casa del
Fondo da cui raggiungiamo Resceto.
Itinerario: Resceto 485 m-Focetta dell’Acqua Fredda 1600
m-passo Tambura 1620 m-Resceto 485 m.
Difficoltà: EE Dislivello:
+1135 m -1135 m.
Tempi: 6/6.30 ore
Direttori di escursione: A. Solieri, R. Martini
Partenza: ore 7.30
70
ALPI APUANE
Valdicastello/M.Lieto/Mulina
CAI Carrara e Sarzana
MAGGIO
8
Comitiva A e B
L’escursione in oggetto inizia da Valdicastello (102 m.), borgo di fondovalle che diede i natali al poeta Giosuè Carducci nel 1835 e premio Nobel per la letteratura nel 1906.
Prima di arrivare in paese, alla destra orografica del torrente Baccatoio, si trova l’antica pieve di Santa Felicita le
cui origini risalgono all’anno 885, interessanti sono alcuni
affreschi al suo interno e una vasca romana in marmo. In
passato Valdicastello era famosa per i minerali che venivano estratti dalle vicine montagne, come il solfuro di
piombo argentifero che diede il nome al monte dell’Argentiera. Durante il percorso e in particolare sulla vetta del
monte Lieto, si trovano dei cippi di confine con intagliati
due martelli incrociati, erano i limiti territoriali delle miniere
possedute dopo il 1500 dalla Magona di Firenze.
Da Valdicastello si va in direzione del campo di tiro a volo
e si inizia a salire in mezzo a resti di vecchie miniere. Continuando tra metati e abitazioni in pietra, si percorre un tratto
della vecchia mulattiera che sale tra folti castagni. In seguito, superati alcuni vecchi impianti minerari, si raggiunge
la località Argentiera e successivamente una strada forestale che conduce sulla via asfaltata nei pressi dell’ossario
di Sant’Anna di Stazzema. Da qui si prosegue per sentiero
fino a foce di Compito, dove si dividono le due comitive: la
B può scegliere se scendere passando per La Porta di Farnocchia, piccola borgata dove si costituì un primo gruppo
partigiano della Versilia, oppure procedere sotto le pendici del monte Lieto e raggiungere Farnocchia. La comitiva
71
A salirà in vetta al monte Lieto, proseguendo per il versante
sud della montagna e, superati alcuni panoramici tratti di
cresta, raggiunge foce di Farnocchia. Dalla foce, in breve,
si perviene all’omonimo borgo. Qui le due comitive si riuniscono per scendere insieme al borgo di Mulina.
Itinerario: Valdicastello 100 m-bivio per Sant’Anna di
Stazzema 700 m-foce di Compito 880 m-M. Lieto 1016
m-Farnocchia 650 m-Mulina 210 m. Comitiva B: solito
percorso fino a foce di Compito 880 m-Farnocchia 650
m- Mulina 210 m. Difficoltà: E per entrambe le comitive
Dislivello: Com. A: +916 m -800 m. Com. B: +800 m -590 m.
Tempi: Comitiva A: 6.30 ore Comitiva B: 5 ore
Direttori di escursione: Comitiva A: A. Piccini, A. Dazzi.
Referente per Sarzana: M. Dadà. Comitiva B: R. Martini, B.
Bologna. Referente Cai Sarzana: G. Nicolini
Partenza: Sarzana ore 7 Carrara ore 7.30
T.A.M.
Giornata dell’ambiente montano
CAI Carrara e Pietrasanta
MAGGIO
15
Canevara, Rifugio Città di Massa, Orto Botanico Pietro Pellegrini.
Itinerario che, toccando due borghi della collina massese,
offre panorami sulle Apuane settentrionali e mette in luce eccellenze e criticità della zona.
Premessa: una gita T.A.M. ha lo scopo di permettere un’osservazione critica del territorio evidenziandone gli aspetti da
valorizzare ed i problemi. Da questa particolare prospettiva
discende l’esigenza di tenere un ritmo non elevato e di prevedere soste che permettano una riflessione su tali aspetti.
72
Comitiva unica
Dal paese di Canevara saliamo seguendo il Fosso di Antona ed attraversando lo storico Ponte della Tavella; attraverso una folta vegetazione, raggiungiamo l’abitato di
Altagnana ed i suoi scorci sulla costa apuana. Più in alto,
costeggiamo il paese di Antona mentre la vista si estende
su Uncini, Cresta della Focoraccia e Monte Carchio. Salendo incontriamo le palestre di roccia della Campareccia e
lo strappo conclusivo fino a Foce di Antona, punto panoramico di notevole interesse sulle Apuane settentrionali. Da
qui raggiungiamo il Rifugio Città di Massa ed, infine, l’Orto
Botanico Pietro Pellegrini.
Itinerario: Canevara 95 m-Antona 402 m-La Foce 772 m Rifugio Città di Massa 890 m-Visita Orto Botanico Pietro Pellegrini (facoltativa con contributo visita di 3 €).
Difficoltà: E. Dislivelli e tempi: +800 m -800 m ore di cammino (comprensive delle soste illustrative) 4,00 in salita; 2,30
in discesa. La visita all’Orto Botanico richiede circa un’ora.
Direttori di gita: L.Domenichini, L.Francia, G.Guidi, R.Lepore.
Partenza: Canevara ore 8:00.
TRAVERSATA DELLE ALPI APUANE
CAI Carrara
MAGGIO
18/22
Questa traversata, inedita per la nostra sezione, copre l’intero arco alpino apuano: partendo dai facili pendii pedemontani del monte Prana, si arriva ai più impegnativi declivi settentrionali, attraversando paesaggi molto diversificati
tra loro. Durante la traversata sarà possibile salire alcune
vette.
73
I° giorno: da passo Lucese al rifugio forte dei Marmi. Dislivello: +700 m -350 m. Difficoltà E. Tempi: 6 ore. 2° giorno:
rifugio Forte dei Marmi, foce di Valli, rifugio Del Freo. Dislivello: +500 m -200 m. Difficoltà E. Tempi 6 ore. 3° giorno:
rifugio Del Freo, passo Croce, Arni, rifugio Puliti. Dislivello
+500 m -450 m. Difficoltà E. Tempi 6 ore. 4° giorno: rifugio
Puliti, passo Sella, passo Tambura, rifugio Orto di Donna. Dislivello +1250 m -800 m. Difficoltà E. tempi 7 ore. 5° giorno: rifugio Orto di Donna, finestra Grondilice, foce Rasori, Campocecina. Dislivello + 400 m – 550 m. Difficoltà E. Tempi 5
ore. Per chi non volesse partecipare all’intera traversata, è
possibile unirsi all’escursione strada facendo, possibilmente nei pressi dei posti tappa. Questo è valido anche per
coloro che intendono abbandonare la traversata.
Le informazioni utili allo svolgimento della traversata verranno rese note 15 giorni prima della partenza.
Direttori di escursione: G. Giavarini, L. Vignale, Tassinari
3^ EDIZIONE DEL GRANDE TREKKING
MAGGIO
29
Non competitiva.
Dalla Rotonda di Marina di Carrara alla vetta del Monte
Sagro. 27 km - 1750 metri di dislivello.
Itinerario: Marina di Carrara 0 m-Fontia m 350-Castelpoggio 550 m-Passo della Gabellaccia 895 m-Rifugio Carrara
Campocecina 1320 m-Retro Borla 1360 m-Foce di Pianza
1289 m-Monte Sagro 1750 m-Rifugio Carrara 1320 m.
Le modalità dell’escursione saranno comunicate in sezione o via mail al seguente indirizzo: [email protected]
La sezione Cai concede il patrocinio alla manifestazione
74
ALPI APUANE
GIUGNO
5
Monte Pisanino
CAI Carrara
Comitiva A e B
Maestosa montagna dagli scoscesi e ripidi versanti che si
congiungono ad aerei crinali, dai quali ha origine il sistema montuoso più spettacolare dell’intero arco apuano,
formato dal gruppo Contrario-Cavallo-Tambura. Da questa montagna nasce il Serchio di Gramolazzo che, unendosi a Piazza al Serchio al ramo di Soraggio, da origine
al fiume Serchio. Durante l’ultima glaciazione da questi
versanti scendevano alcuni ghiacciai che con la loro erosione modellarono le valli. I più importanti, per estensione,
erano quelli che dal versante nord del monte Pisanino raggiungevano Gramolazzo. Questi erano divisi dalla cresta
della Mirandola.
75
Monte Pisanino
Questa escursione prevede la salita alla vetta per due itinerari diversi: il primo, più alpinistico, si rivolge ad un gruppo di escursionisti esperto formato da non più di 10/15 persone che raggiungeranno la vetta percorrendo la cresta
della Bagola Bianca, con passaggi di I e 2 grado su rocce
a tratti esposte. Il secondo gruppo salirà in vetta passando per la foce di Cardeto e il canale delle Rose, scosceso
versante rivolto a sud-est della montagna. La discesa per
entrambi i gruppi avverrà per la via normale del canale
delle Rose. La comitiva B risalirà il bosco fino a raggiungere
la foce di Cardeto insieme al gruppo di escursionisti che
proseguirà per la vetta del Pisanino. Dalla foce, un panoramico sentiero si affaccia sulla sottostante valle che tra saliscendi e rocce affioranti conduce al rifugio Orto di Donna,
passando per il bivacco K2. In discesa, per raggiungere la
Val Serenaia, si potrà percorre la via di arroccamento che
passa all’interno di alcune cave, oppure seguire il sentiero
che si inoltra nel bosco.
Itinerario: Val Serenaia 1100 m-foce di Cardeto 1680 m-M. Pisanino 1946 m. Comitiva B: insieme
fino alla foce di Cardeto 1680 m-rifugio Orto di Donna 1500 m-Val Serenaia 1100 m.Difficoltà: Bagola Bianca F+. Canale delle Rose EE. Comitiva B: E
Dislivello: Bagola Bianca: +846 m -750. Dal canale delle
Rose: +1200 m -1300 m. Comitiva B: +600 m -600 m
Tempi: Traversata dalla Bagola Bianca: 5 ore. Dal canale
delle Rose 6.30 ore. Comitiva B: 5 ore
Direttori di escursione: Comitiva A: P. Tonarelli, A. Piccini.
Canale delle Rose: G. Bogazzi, A. Solieri.
Comitiva B: M. Ruggero, V. Fiorentini
Partenza: Carrara ore 7,00
76
ALPI APUANE
Traversata tra borghi e cave di marmo
CAI Carrara e U.O.E.I.
GIUGNO
12
Assieme alla sezione U.O.E.I. di Torre del Lago (unione operai escursionisti italiani) faremo una interessante escursione
culturale-paesaggistica, nella quale si attraverseranno alcuni paesi nati per esigenze estrattive e vecchi tracciati
all’interno dei bacini marmiferi. Gli itinerari proposti sono
due: Carrara-Scala del Littorio-Codena-Santa Croce-Bergiola F.-sentiero dei Cavatori-Tarnone- Sentiero del Marmo-Sella del Monte Novello- Fantiscritti- Ponti di Vara-Miseglia-Ponte di Ferro-Caina-Carrara. Oppure: Carrara-Scala
del Littorio-Codena-Santa Croce-Bergiola F.-sentiero dei
Cavatori-Tarnone-sentiero del marmo-Carbonera-Campanili-Colonnata. La seconda opportunità è legata al pullman in base al numero di iscritti.
Difficoltà : E Dislivello: +650 m -650 m. Colonnata +700 -300
Tempi: 6 ore Dir. di escursione: A.Dazzi, L.Vignale, R.Vatteroni
77
ALPI APUANE
Monte Pizzo D’uccello
CAI Carrara e Sarzana
GIUGNO
19
Comitiva A e B
La Val Serenaia è una tipica valle a “U”, deve la propria
conformazione al lento lavoro di erosione di un antico
ghiacciaio che scendeva dalle montagne circostanti. È
una vallata chiusa la cui conformazione assomiglia ad un
ampio anfiteatro naturale circondato dalle cime dei monti
Pisanino, Cavallo, Contrario, Grondilice e Pizzo d’Uccello.
Negli ultimi decenni la vallata è cambiata sotto il profilo
paesaggistico a causa dell’escavazione del marmo. Recentemente ha visto la riapertura di alcune cave un tempo dismesse alterando il paesaggio in modo profondo,
mutandone i naturali equilibri e privandola dei suoi crinali.
Dalla Val Serenaia si continua un tratto di via asfaltata e
in seguito si sale lungo un sentiero che, in ripida salita, ci
conduce alla foce Siggioli intaglio naturale lungo la cresta
di Capradossa, che divide il Solco di Equi dalla nostra valle.
Lo spettacolo naturale che si pone davanti agli occhi incute rispetto e ammirazione, siamo di fronte all’immensa muraglia di roccia della parete nord del Pizzo d’Uccello e alla
frastagliata cresta Nattapiana, che ripida digrada dalla
vetta per congiungersi alle propaggini del monte Aquila.
Dalla foce si gira a sinistra e per sentiero semi-pianeggiante si raggiunge il Giovetto. Qui le due comitive si separano:
la comitiva A proseguirà per la vetta del Pizzo d’Uccello
salendo la via normale, mentre la comitiva B continuerà
il sentiero che conduce alla foce di Giovo. Da qui inizia
una bella traversata su sentiero che corre parallelo sotto
78
le pendici del monte Grondilice fino ad arrivare a Orto di
Donna, nei pressi dell’omonimo rifugio. Con tratti in saliscendi si prosegue attraversando tutta la parte nord-ovest
del monte Contrario, fino a giungere alla foce di Cardeto
e ridiscendere in Val Serenaia, dove si riuniscono le due
comitive. La salita al Pizzo d’Uccello non presenta grosse
difficoltà, ma è comunque consigliabile a gente esperta
in grado di affrontare facili passaggi di I grado, sia in salita
che in discesa. La comitiva A dopo aver raggiunto la vetta
scende per la via di salita, arriva alla foce di Giovo e prosegue per la Val Serenaia.
Itinerario: Val Serenaia 1100 m-foce Siggioli 1400 m-Pizzo
d’Uccello 1781 m-foce Giovo 1500 m-rifugio Orto di Donna
1500 m-Foce di Cardeto 1680 m.
Difficoltà: Com. A: EE. Com. B: E.
Dislivello: Com. A: +750 m -750 m. Com. B: +650 m -600 m.
Tempi: Comitiva A: 5.30/6 Comitiva B: 6/6.30
Direttori di escursione: Comitiva A: A. Dazzi, R. Martini.
Referente Cai Sarzana: M. Dadà. Comitiva B: A. Piccini.
Referente Cai Sarzana: G. Vanacore.
Partenza: Carrara ore 7.00 Sarzana ore 7.30
ALPI GRAIE
LUGLIO
2/3
Rocciamelone 3538 m.
CAI Carrara
Proprio alle spalle di Torino il solco vallivo che sale al Monginevro ed al Moncenisio, valichi frequentati fin dai tempi
più antichi, è delimitato sul lato idrografico sinistro dall’aguzza forma del Rocciamelone, a lungo considerato addirittura la cima più alta delle Alpi. Il mito nacque probabil79
mente dal fatto che vari tentativi di salirne la vetta furono
vanificati da furenti tempeste che alimentarono, nel corso
del tempo, la credenza che la cima del monte fosse sicuro rifugio di un orribile diavolo, pronto in qualunque momento a ricacciare a valle chiunque tentasse di violarne
la dimora. Il Rocciamelone è rimasto in un alone mistico
fino ai nostri giorni, grazie ad una serie di eventi che hanno
di tanto in tanto rinforzato la religiosità che avvolge le sue
aspre forme.
La valenza religiosa della montagna dura ancora nei giorni nostri, tanto che il 5 agosto di ogni anno numerosi pellegrini salgono fino ai 3538 metri della Madonna del Rocciamelone, statua in bronzo creata nel 1899 dallo scultore
Stuardi grazie al contributo economico di ben centotrentamila bambini e delle loro famiglie, contributo che è ulteriore testimonianza del sentito valore simbolico della cima.
La gita prevede la salita alla cima dal versante Nord con
traversata a Sud sul versante val di Susa, ma con partenza
e rientro dalla valle di Viù (Usseglio).
1° giorno:
Raggiunta Usseglio in val di Viù si prosegue per strada carrozzabile fino al lago di Malciaussia m.1820. Da qui costeggiando inizialmente il torrente Stura di Viù si sale in ore 2,30
al Rifugio Tazzetti m.2641, posto sulla spianata denominata
Fons d’Rumour. Dislivello +820 , diff. E
Facoltativo: Con 430 m di dislivello in più e altre 2,15 ore è
possibile iniziare l’escursione dal borgo di Margone 1460 m
percorrendo l’antica ferrovia Decauville, EE / EEA, gallerie
e due tratti attrezzati.
80
2° giorno:
Com.A: dal Rifugio si sale al colle della Resta 3248 m, sul
quale si apre il ghiacciaio del Rocciamelone. Lo si attraversa facilmente in direzione SO per andare ad agganciare il
sentiero proveniente dal passo della Novalesa (cresta NO),
con il quale si perviene alla Madonna e alla panoramica
vetta. Dalla cima si discende verso Sud, inizialmente con
l’ausilio di corde fisse, fino al Rifugio Cà d’Asti m.2851. Dopo
una sosta ristoratrice si volge in pieno Est con percorso semipianeggiante verso il passo della Capra 2453 m per poi
guadagnare il Colle Croce Ferro 2546 m. Da qui il periplo
si chiude con la discesa a Nord per tornare al lago di Malciaussia, punto di partenza.
Diff. EE/F. Tempo: 8/9 ore per un dislivello di +1000 / -1800.
Com.B: dal Rifugio si percorre a ritroso il percorso del giorno precedente riscendendo fino quasi al lago di Malciaussia 1820 m. Poco prima del lago sulla destra si prende un
sentiero per il Colle delle Coupe e Colle Croce di Ferro. Il
sentiero risale brevemente una scarpata in cima alla quale
si trova la Casa degli Alpini 1860 m. Procedendo con lieve pendenza, la mulattiera attraversa una conca erbosa
movimentata dall’attraversamento di alcuni ruscelli e, trascurato sulla destra il sentiero per il Colle Croce di Ferro,
prosegue per il Colle delle Coupe. Si attraversa quindi il Rio
Croce di Ferro e si risale sul versante opposto dove su buona traccia in breve si raggiunge il Lago Nero 2007 m. Per la
via di salita si ridiscende al lago di Malciaussia.
Diff. E, ore 4/5, dislivelli +180 -1000
Difficoltà:Nessuna per camminatori collaudati, ma per la
Com.A necessaria una buona gamba, oltre a piccozza e
ramponi. Pila frontale per tutti.
81
Iscrizioni dal 1 di giugno.
Direzione di gita: Fabrizio Molignoni, Andrea Piccini.
Comitiva B: Paola Guglielmi, Andrea Maccari.
MANGIALONGA E FESTA DELL’ESTATE
CAI Carrara
LUGLIO
3
Come ogni anno si terrà questa tradizionale festa in occasione dell’estate, che non ci vedrà impegnati in faticose
escursioni, ma in una allegra adunata al rifugio Cai Carrara e ai prati di Campocecina. Nella stessa giornata verrà
effettuata anche la MANGIALONGA.
ALPI APUANE Alpinistica
Pania Secca per la cresta Nord
CAI Carrara
LUGLIO
10
In macchina fino a Piglionico: Comitiva A: la salita lungo
la movimentata cresta nord non presenta particolari difficoltà nel primo tratto; nella parte superiore, invece, alcuni
passaggi su roccia potrebbero richiedere l’uso della corda. Comitiva B: da Piglionico: per sentiero si percorre un
lungo tratto di faggeta fino ad arrivare in prossimità del rifugio Rossi, dove si prende un altro tracciato che conduce
sulla cresta sud-ovest della Pania Secca. Percorso tutto il
facile crinale si raggiunge la vetta. Le due comitive si ricongiungeranno al rifugio Rossi per scendere assieme a
Piglionico.
82
Itinerario: Piglionico 1130 m-Pania Secca 1709 m-rifugio
Rossi 1610 m.
Difficoltà: Comitiva A: passaggi di I e II+. Comitiva B: E
Comitiva A: obbligatorio imbrago, casco, due moschettoni e un cordino
Dislivello: Comitiva A e B: +600 -600
Direttori di escursione: Com. A: P. Tonarelli, M. Giananti, D.
Pini, L. Rossi, A. Piccini. Com. B: V. Fiorentini, G. Bogazzi.
Partenza: ore 6.30
ALPI COZIE
LUGLIO
15/18
Periplo del Monviso
CAI Carrara
Classico percorso molto spettacolare e panoramico, raccomandato a persone amanti di percorsi a tappe.
Partenza dal lago di Pontechianale, in località Castello,
1615 m. Il sentiero sale lungo il Vallone di Vallanta, magnifico esempio di valle glaciale alpina, per poi prendere a
destra un altro sentiero che sale fino al Passo di S. Chiaffredo a q. 2764 metri e poi, in falsopiano al Passo Gallarino,
2726 m. Da qui si prosegue alla base di una lunga cresta,
percorrendo un sentiero che ci porta al Rif. Q. Sella, 2650
m, dove pernotteremo. Il secondo giorno, sarà possibile
tentare la salita al Monviso ma solo in assenza o con poca
neve, passando per il colle delle Sagnette 2991 m. ed
il bivacco Andreotti 3225 m, salendo per la via normale
(utile il casco) dal versante meridionale, fino alla vetta a
3841m. Per chi non volesse salire al Monviso, sempre con
partenza dal rif. Sella, sarà possibile andare al vicino Viso
Mozzo 3019 m, meta comune in caso non sia possibile la
83
ascensione al Monviso.Il terzo giorno prevede la discesa
dal Rif. Sella a Pian del Re (2020 m), dove si sale per una
vecchia strada militare fino a delle caserme oramai abbandonate, proprio sotto la cresta spartiacque. Si potrà
superare la cresta o dal cosiddetto Buco del Viso, il primo traforo delle Alpi, scavato a mano, oppure dal Colle
delle Traversette, a q. 2950 m. La discesa in territorio francese ci porta al Refuge du Viso 2640 m dove pernotteremo. L’ultimo giorno ci vedrà salire in direzione del Passo
Vallanta 2810 m per poi scendere, di nuovo in territorio
italiano, al rif. Vallanta a 2450 m, dalla caratteristica forma architettonica. Percorrendo in discesa tutto il Vallone
di Vallanta arriveremo di nuovo a Pontechianale, 1615 m.
Difficoltà: EE, per persone allenate. Salita al Monviso PD
Inizio iscrizioni dal 1° giugno con caparra.
Direttori di escursione: G. Bogazzi, A. Piccini.
OBERLAND BERNESE
LUGLIO
Lauterbrunner Breithorn 3785 m
CAI Carrara
23/26
L’Oberland è uno dei più bei santuari dell’alpinismo. Resta
la patria di un alpinismo antico, dove i rifugi spesso sono
allocati in angoli appartati e sperduti, con lunghe marce
di avvicinamento, e dove le montagne meno famose, ma
non meno belle, offrono tutte le situazioni di avventura, di
solitudine e di purezza che l’alpinista appassionato ricerca. Il Breithorn di Lauterbrunner sembra un punto cardinale, posto come è alla confluenza di 4 vallate.
E’ una vera fortezza piramidale solidamente posata sui
ghiacciai e rimane alta più di 1000 m dalla sua base: of84
fre un panorama eccezionale sull’insieme delle montagne
dell’Oberland. La salita alla cima sarà fatta per la cresta
Ovest, che offre passaggi rocciosi fino al 3a alternati a tratti nevosi a volte affilati. Il rifugio Mutthorn m.2900 è la base
per questa salita: si può raggiungere da 4 valli differenti,
ma sempre con percorsi lunghi e selvaggi.
L’ubicazione strategica della montagna ci consente di salire al rifugio partendo da Kandersteg e di scendere invece
a Fafleralp nella Loschental, realizzando così una sorta di
traversata. Per questa ragione la gita è aperta anche agli
escursionisti attrezzati e allenati, essendo il giorno dedicato alla scalata facoltativo. La cresta ovest si indirizza infatti
ad alpinisti già esperti, in grado di progredire con ritmo su
creste anche affilate.
1° Giorno
Partenza per il passo del Sempione. Discesi a Visp in Svizzera, si raggiunge il paese di Kandersteg con il treno navetta
del Goppenstein.
Con un servizio di bus si perviene a Selde m.1537. Cena e
pernottamento.
2° Giorno
Da Selde m.1537 in circa 6 ore si raggiunge la capanna del
Mutthorn m.2900 dopo aver traversato il Kander, l’Alpetigletscer e il Kanderfirn: essendo la capanna posta in una
piccola depressione, essa si vede solo all’ultimo momento.
Dislivello + 1400 circa, ore 6, F
3° Giorno
Suddivisi in cordate preferibilmente da 2 si affronta la cresta Ovest della montagna dopo aver raggiunto la Wetterlucke m.3181. La discesa avviene per la via di salita.
Dislivelli + 900 – 900, ore 6/7, III/AD
85
4° Giorno
Dal rifugio si rimonta fino a valicare la Petersgrat m.3122.
Da qui si discende l’Usser Talgletscher e le Inners Tal fino
al borgo di Fafleralp m.1763, da cui con servizio di bus si
rientra a Goppenstein. Dislivelli: + 222 – 1360, Tempi: ore 4/5,
Difficoltà: F. Rientro a Carrara. Direzione di gita: F. Molignoni
Iscrizioni: dal 1° Giugno
ALPI APUANE
AGOSTO
La Valle di Roggio e i suoi borghi
CAI Carrara e U.O.E.I.
7
Piccola valle laterale alla val Pedogna, i cui borghi appoggiati sui colli l’hanno arricchita di storia e cultura. Celle Puccini è famosa per aver dato i natali a Giacomo Puccini il 26
gennaio 1712, trisavolo del più famoso musicista. Si trasferì
a Lucca dove iniziò la gloriosa dinastia di musicisti. E qui, a
Lucca, il 22 dicembre 1858 nacque, nella casa di corte San
Lorenzo, Giacomo Puccini. A Celle il giovane musicista trascorse alcuni anni della adolescenza. Nel 1976, nella casa
degli avi, è stato allestito il museo nel cui interno sono conservati numerosi cimeli del musicista. A Colognora si trova il
museo del Castagno, giusto riconoscimento ad un albero
che, nei periodi bui delle carestie, è stato fonte primaria di
sostentamento alle popolazioni apuane. A Vetriano esiste
il teatrino più piccolo del mondo, intitolato al musicista Alfredo Catalani. Appartiene al F.A.I dal 1998 e da questi restaurato nel 2002. L’itinerario proposto attraversa ad anello
tutti i borghi della valle, che sono nell’ordine: Celle PucciniGello-Colognora-Vetriano-Villa Roggio-Ansana-Celle Puccini. Difficoltà: T. Gli orari e lo svolgimento dell’escursione
verranno resi noti a partire da lunedi 1 agosto.
86
GRUPPO DEL MONTE BIANCO Alpinistica
Aiguille du Midi
CAI Carrara
AGOSTO
20/21
Da Chamonix si prende la funivia per l’Aiguille du Midi e
successivamente si scende sul ghiacciaio della Vallée
Blanche. Prendendo in direzione del Refuge des Cosmiques, nei pressi del bivacco Simond, si attacca la cresta
dei Cosmiques, che dopo vari risalti rocciosi, gendarmi e
discese in corda doppia si arriva alla funivia dell’Aiguille du
Midi dove, per funivia, si raggiunge Chamonix.
I° giorno: pernottamento al Refuge des Cosmiques 3600 m.
II° giorno: si scende nel ghiacciaio della Vallée Blanche,
dove inizia la cresta che porta all’Aiguille du Midi 3850 m.
La salita richiede un minimo di esperienza alpinistica. Sono
obbligatori piccozza, ramponi, casco, imbrago, 2 cordini,
due moschettoni e un discensore.
Difficoltà: AD Dislivello: 250 m. Tempi: 3 ore
Direttori di escursione: P. Tonarelli, M.Giananti
MESSA SUL SAGRO
E FESTA A CAMPOCECINA
CAI Carrara
AGOSTO
28
Dopo il consueto appuntamento sulla vetta del monte Sagro, dove verrà celebrata la S. Messa, ci sarà un altro tradizionale appuntamento, quello per la festa della montagna
destinato a farla conoscere a sempre più persone.
87
ALPI APUANE
SETTEMBRE
Monte Sumbra e Marmitte dei Giganti
CAI Carrara e Massa
4
Comitiva A e B
Questa escursione si estende a due territori dagli aspetti
e caratteristiche molto diverse tra loro. Il primo è quello
attraversato dal torrente Turrite Secca affluente di destra
del fiume Serchio, che attraversa una valle non ancora
antropizzata e caratterizzata da profondi canali. I più importanti sono quelli del Fatonero e del fosso dell’Anguillaia,
toponimo dato in onore all’insigne botanico Luigi Anguillaia (1512-1570), dove si originano le Marmitte dei Giganti, ed
entrambi sovrastati dalla possente mole della parete sud
del monte Sumbra. L’altro riguarda il territorio di Careggine dove l’uomo vi ha da sempre abitato, e la località Vianova, che in inverno si trasforma in una piccola stazione
sciistica sfruttando i facili pendii della collina sovrastante.
88
Marmitte dei Giganti
Comitiva A: Da Arni si risalgono i faticosi pendii rocciosi delle propaggine del monte Fiocca e si raggiunge il bosco
del Fatonero, che si attraversa per un comodo sentiero arrivando poi in zona aperta in vista del monte Sumbra. Da
qui inizia la discesa a vista tra paleo e rocce affioranti. Superato il fosso del Fatonero si prosegue, sempre su pendio
incerto, sotto la parete sud del monte Sumbra dove iniziano le Marmitte dei Giganti del fosso dell’Anguillaia. Questa profonda insenatura è caratterizzata da numerosi salti
rocciosi dove si sono formate, nel corso dei millenni, le marmitte. La causa di queste conformazioni è la lenta erosione provocata dal vortice delle acque che hanno creato
cavità grossolanamente circolari e profonde, dalle pareti
completamente lisce. Questa escursione è consigliata a
coloro che hanno dimestichezza nel manovrare la corda,
soprattutto nelle discese in corda doppia.
La Comitiva B partirà da Vianova, e percorrendo tratti di
sentiero alternati a mulattiere raggiunge la maestà del
Tribbio. Proseguendo ancora il sentiero risale i facili pendii boscosi fino a incontrare il crinale spartiacque tra la
valle della Turrite Secca e quella dell’Edron, e dopo aver
superato alcuni risalti rocciosi si arriva alla vetta del monte Sumbra. In discesa si ripercorrerà il solito sentiero fino a
raggiungere il Colle delle Capanne. Girando a destra, sul
versante che guarda la Turrite Secca, si prende il sentiero
che conduce al villaggio rurale di Capanne di Careggine.
Itinerario: Comitiva A: Arni 900 m-bosco del Fatonero 1400
m-termine Marmitte 600 m. Comitiva B: Vianova 1100 mMaestà del Tribbio 1160 m-Colle delle Capanne 1452 mmonte Sumbra 1769 m-Capanne di Careggine 840 m.
Difficoltà: Comitiva A: EEA sono obbligatori: Casco, imbra89
go, 2 moschettoni un cordino e il discensore
Comitiva B: E.
Dislivello: Comitiva A: +500 m -800 m.
Comitiva B: +670 m -930 m.
Tempi: Comitiva A: 7 ore - Comitiva B: 6/6.30 ore
Direttori di escursione: Com.A: P. Tonarelli, A. Giananti, A.
Solieri. Com. B: G. Poli, B. Bologna
Partenza: Carrara ore 7.30
APPENNINO TOSCO EMILIANO
Traversata Cerreto Ca’ Giannino
CAI Carrara e Sarzana
SETTEMBRE
11
Comitiva unica.
Traversata che si sviluppa nel tratto appenninico che divide la valle di Mommio da quella del Cerreto. La dorsale si origina dal passo di Pradarena ed è formata da due
importanti vette: cima Belfiore 1810 m e il monte La Nuda
1895 m. Quest’ultima si differenzia per un struttura di cemento, sulla quale negli anni venti del novecento esisteva una stazione radio che comunicava con l’Arsenale. Un
tempo questo tratto di Appennino era chiamato Alpe di
Mommio. Superato il gendarme dello Scalocchio il crinale
inizia a scende di quota fino a poco più di mille metri congiungendosi con il passo del Cerreto e dell’Ospedalaccio.
Qualche centinaio di metri prima del Lago Padule, nei
pressi di un albergo chiuso da tempo, abbandoniamo la
strada del Cerreto per salire a destra nella valle del Torrente Rosaro. Il sentiero si inoltra nel Vallone dell’Inferno
salendo con moderata pendenza lungo le propaggini
settentrionali della Tesa fino a ricongiungersi, in terreno
90
aperto, con il sentiero 00. Nella parte terminale del Vallone
dell’Inferno il pendio si fa più ripido fino ad uscire alla sella
posta sul crinale che congiunge la Nuda allo Scalocchio.
Voltiamo a destra per percorrere il breve tratto di facile crinale panoramico tra le valli del Rosaro e di Mommio, fino
a raggiungere il Colletto Est del Gendarme ( da qui si può
salirlo lungo la paretina Est, attrezzata con un cavo d’acciaio). Il sentiero scende per poche decine di metri nel Vallone dell’Inferno (cavetto metallico), e aggirato il versante
nord si esce sul Colletto Ovest. Il percorso prosegue con un
traverso lungo il fianco sud-ovest dello Scalocchio per poi
scendere in direzione del Colletto, posto alla testata della
Valle di Rovaggio. Continuando si arriva al costone della
Tesa, dal quale scendiamo per una mulattiera che, con
ampi tornanti, si inoltra nella valle del Canale di Rovaggio.
Siamo in prossimità di Casa Giannino che si raggiunge superando alcuni pascoli invasi dalle felci.
Itinerario: Passo del Gatto 1140 m. M. Scalocchio 1873 m.
Sella 1818 m. Casa Giannino 996 m.
Difficoltà:
Con salita al Monte Scalocchio EE
Dislivello:
+700 m. -870 m.
Tempi:
5.30/6 ore
Direttori di escursione: M.Pucci, N. Piretti.
Referente Cai Carrara: G. Bogazzi
Partenza: Carrara ore 7.00 - Sarzana ore 7.30
91
ALPI APUANE
SETTEMBRE
Picco di Navola
CAI Carrara e Viareggio
18
Montagna solitaria fuori dai soliti itinerari tradizionali, è
facilmente individuabile per il suo versante sud-ovest strapiombante. Dalla dorsale che scende dal monte Sagro,
che si unisce alle dirupate propaggine del Grondilice, nei
pressi del monte Rasori si dirama un altro crinale che scende in direzione sud-est dividendo la valle del canal Fondone da quella del canal Regollo. Lungo questo spartiacque si trova il Picco di Navola, montagna isolata e molto
panoramica. I vari ruderi che si trovano lungo il percorso
che sale dal fondovalle, sono le vestigia di vecchi alpeggi
utilizzati nei periodi estivi dagli abitanti di Forno.
Comitiva unica
Dalla località Mozziconi, situata lungo la strada per il Vergheto, si prende il sentiero che costeggia il canale Regollo.
Percorrendo questa stretta forra, fiancheggiata da una
vecchia via di lizza lungo la quale venivano lizzati i marmi provenienti dalle cave delle Bore del Sagro, profonda
insenatura tra la vetta del Sagro e lo Spallone, si arriva al
bivio che conduce a Case al Riccio. Girando a destra si
inizia a risalire un ripido pendio e, superati alcuni ruderi, tra
questi il rifugio Giovanni Pisano e le capanne di Navola, si
abbandona il sentiero e si procede in direzione della sella
di Navola, girando ancora a destra in breve si raggiunge
la vetta. In discesa si ripercorrerà un tratto fatto precedentemente arrivando ad incontrare il sentiero che conduce
a foce di Navola. Proseguendo per la cresta che proviene
dal monte Sagro si prosegue fino a raggiungere la Nuova
Capanna Garnerone. Per il ritorno si possono utilizzare due
92
alternative: dalla Capanna Garnerone, passando per le
Bore del Sagro, si può raggiungere il Vergheto e seguendo
la strada asfaltata si arriva nuovamente alla località Mozziconi. L’altra, invece, raggiunte le Bore del Sagro, si prende la via di lizza che si ricongiunge con quella percorsa al
mattino e successivamente si arriva alla località Mozziconi.
Itinerario: località Mozziconi 380 m-Picco di Navola-1030
m-foce di Navola 1295 m-foce Rasori 1315 m- Capanna
Garnerone 1260 m case Vergheto 800 m Mozziconi 380 m.
Difficoltà: EE
Dislivello: +900 m -900 m.
Tempi: 6 ore
Direttori di escursione: F. Bettini M. Cerri.
Referenti per Carrara A. L. Vignale G. Bogazzi
Partenza: Carrara 7.30
ALPI APUANE Alpinistica
SETTEMBRE
Cresta Garnerone Grondilice
CAI Carrara
25
Dalla Val Serenaia si raggiunge foce di Giovo dove inizia la
cresta Garnerone-Grondilice, che si percorrerà fino al raggiungimento della vetta del monte Grondilice. La comitiva
B, dalla Val Serenaia, raggiungerà il rifugio Orto di Donna
e proseguirà per la finestra Grondilice dove sarà possibile
raggiungere la vetta, oppure scendere direttamente alla
Capanna Garnerone, punto in cui si riuniscono le due comitive per tornare assieme in Val Serenaia.
La cresta Garnerone-Grondilice richiede un minimo di
esperienza alpinistica.
93
Itinerario: Comitiva A: Val Serenaia 1100 m-foce Giovo
1500 m-monte Grondilice 1809 m.
Comitiva B: Val Serenaia 1100 m-rifugio Orto di Donna 1500
m-Finestra Grondilice 1730 m.
Difficoltà: Comitiva A: PD. Passaggi di II e III ° Comitiva B: EE.
Dislivello: Comitiva A: +1000 -950 m.
Comitiva B: +880 m – 900 m.
Tempi: Comitiva A: 7 ore Comitiva B: 6/7 ore
Direttori di escursione: P. Tonarelli M. Giananti C. Rossi Vignoli A. Com. B: R. Martini V. Fiorentini
Partenza: ore 7 Carrara
OTTOBRE
ALPI APUANE
Ferrata del Monte Contrario
CAI Carrara e Sarzana
9
Comitiva unica
La valle degli Alberghi è tra i siti paesaggistici più belli e
severi delle Apuane, la verticalità delle pareti, intervallata
dalle precipitose creste che digradano nel fondovalle, donano a questo ambiente un aspetto ancora primordiale.
Nelle vicinanze si trova la località Carpano, vecchie abitazioni in pietra semi diroccate appoggiate su una diramazione della cresta sud del Contrario, un tempo abitate
da pastori del luogo. Con un po’ di attenzione, scolpite
nel marmo, si possono osservare alcune piccole sculture
fatte dai pastori del posto: un volto di donna e una colomba sono le più evidenti, altre il trascorrere del tempo le
sta cancellando. L’escavazione del marmo in questa valle
risale al XIX secolo e successivamente abbandonata per
le grandi difficoltà di trasporto a valle, questo fatto ne ha
94
sculture nel marmo
95
impedito la devastazione lasciando il paesaggio ancora
ben conservato. Tracce di vie di lizza e piri in marmo disseminati, ricordano il duro lavoro dei cavatori
Dalla località Biforco, luogo d’incontro tra il canal Fondone
e il canale Cerignano, inizia l’avvicinamento alla via ferrata. Risalendo quella che un tempo era una perigliosa via
di lizza, con piri in marmo utilizzati per la calata delle cariche, si arriva nel punto in cui la valle si apre in tutta la sua
grandezza. I monti Contrario e Cavallo la proteggono con
i propri contrafforti dal lato nord e dai venti di tramontana. Arrivati alla casa degli Alberghi, abitata un tempo dai
cavatori che vi dimoravano tutta la settimana lavorativa,
il sentiero si inerpica tra paleo e rocce affioranti fino a raggiungere il pianoro di una vecchia cava. Da qui inizia la via
ferrata che si snoda lungo una costola del monte Contrario, per concludersi al suo naturale sbocco al passo delle
Pecore. Non presenta difficoltà tecniche eccessive, ma la
lunghezza del percorso richiede un buon allenamento e
confidenza con il vuoto. Dal passo delle Pecore si discende a Orto di Donna e all’omonimo rifugio dove, per la via
di arroccamento o per sentiero che si inoltra nel bosco, si
raggiunge la Val Serenaia.
Itinerario: Biforco 376 m-casa degli Alberghi 970 m-passo
delle Pecore 1610 m-Val Serenaia 1100 m.
Difficoltà: EEA sono obbligatori: Casco, imbrago, attrezzatura da ferrata omologata, 2 moschettoni e un cordino
Dislivello: +1230 m -510 m.
Tempi: 6/6.30 ore
Direttori di escursione: L. Vignale G. Giavarini.
Referente Cai Sarzana E. Voglino L. Veneri
Partenza: ore 7.30 Sarzana ore 8 Carrara.
96
ALPI APUANE
Traversata: Passo del Vestito
M. Altissimo e Galleria del Cipollaio
OTTOBRE
16
CAI Carrara
Comitiva A e B
Itinerario che percorre un lungo tratto di crinale che separa il versante marittimo da quello montano, prevalentemente collinare e montuoso. Questa dorsale, che si snoda
ininterrottamente dal monte Pelato fino alle cave delle
Cervaiole, divide il territorio in tre comuni: Stazzema, Seravezza e Massa e fa da spartiacque tra la valle del Serra e
quella della Turrite Secca. L’area della nostra escursione è
molto vasta e copre paesaggi molto diversi tra loro, la conformazione del territorio cambia secondo il versante in cui
ci troviamo. Tra queste montagne, dove l’escavazione ha
lasciato numerose ferite, si trova il passo del Vaso Tondo,
storico intaglio utilizzato dai cavatori di Arni per accedere
alle cave della Tacca Bianca e altre limitrofe. Quello che
non si vorrebbe mai vedere delle nostre montagne è l’innaturale scempio causato dall’escavazione e le cave delle Cervaiole sono l’esempio, in negativo, di come si possa
barbaramente demolire una montagna, Picco di Falcovaia compreso.
Comitiva A.
Dall’uscita della galleria del passo del Vestito si prende uno
stradello che conduce sotto le pendici del monte Pelato.
Risalito il facile versante, si percorre una lunga e comoda
cresta fino ad arrivare al passo degli Uncini. Per sentiero
si prosegue poi in direzione della vetta del monte Altissimo che ripido ne intaglia i fianchi scoscesi. Dalla vetta si
discende la cresta sud-est fino al passo del Vaso Tondo.
97
Aggirando sulla sinistra uno sperone roccioso si arriva in vista della cava Fondone attualmente abbandonata, fino
a raggiungere successivamente le cave delle Cervaiole e,
tramite una via asfaltata, la galleria del Cipollaio.
Comitiva B.
Dalle Gobbie, percorrendo il sentiero 33 e tratti di via di lizza, si raggiunge il passo degli Uncini. Si procede in seguito
sul solito percorso della comitiva A, fino al raggiungimento
della vetta del monte Altissimo. Da qui si possono scegliere
due itinerari per tornare alle Gobbie: il primo è quello della
via di salita, mentre il secondo, più panoramico, prevede
la discesa per la cresta sud-est fino a raggiungere il passo
del Vaso Tondo e scendere il versante di Arni lungo una via
di arroccamento e arrivare alle Gobbie.
Itinerario: Comitiva A: passo del Vestito 1060 m-monte
Pelato 1320 m-passo degli Uncini 1366 m-monte Altissimo
1589 m-passo del Vaso Tondo 1382 m-cave delle Cervaiole
1300 m-galleria del Cipollaio 850 m m. Comitiva B: Le Gobbie 1000 m-passo degli Uncini 1366 m-monte Altissimo 1589
m-passo del Vaso Tondo 1382 m-le Gobbie 1000 m.
Difficoltà: Comitiva A: EE
Comitiva B: E
Dislivello: Comitiva A e B: +600 m -600 m.
Tempi: Comitiva A: 6/6.30 ore
Comitiva B: 5.30/6 ore
Direttori di escursione: Com A: A. Vignoli S. Amadini
Com. B: A. Branca L. Domenichini
Partenza: ore 7.30 Carrara
98
CASTAGNATA SOCIALE
OTTOBRE
23
Manifestazione tradizionale che riscuote
sempre ampi consensi, si terrà in località da destinarsi.
TREK TO DRINK 2016 – CAPITOLO III°
Trekking ad anello
CAI Carrara
OTTOBRE
30
Percorso da stabilire.
Eccoci finalmente con il nostro terzo evento Social Trek.
3 punti tappa e 3 degustazione vini. Percorso ad andatura
controllata. All’evento possono partecipare tutti, grandi,
bambini, famiglie e nonni compresi, NESSUNO verrà lasciato solo. Il percorso non richiede nessun tipo di esperienza
specifica, se non l’uso del buonsenso.
Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alla sezione Cai, oppure all’indirizzo mail: [email protected]
La sezione Cai concede il patrocinio alla manifestazione.
99
ALPI APUANE
Traversata Val Serenaia,M. Tambura,
Eremo di S. Viano, Vagli di Sopra
CAI Carrara e Sarzana
NOVEMBRE
13
L’ultimo tratto di questo itinerario passa sotto il caratteristico eremo di san Viano, scavato su un contrafforte del
monte Roccandagia. Tra leggenda e realtà, si racconta
che Viano o Viviano fu vescovo e visse nell’VIII secolo.
Mentre era in pellegrinaggio verso Gerusalemme sfuggì
alle aggressioni dei pastori di Campocatino, che lo costrinsero a rifugiarsi in questa grotta. La leggenda racconta
che dopo la sua morte, gli abitanti di Vagli tumularono la
salma nella chiesa di san Lorenzo martire, ma per ben tre
volte il santo riportò le ossa nella sua grotta. A questo punto i paesani si decisero a costruire un santuario all’interno
del suo antico rifugio. Il 22 maggio durante la festa di san
Viano vengono offerti assaggi di cavolo selvatico, cibo di
cui il santo si alimentava.
Comitiva unica
Dalla Val Serenaia si prende un sentiero che passa nei pressi
della casa del pastore, addentrandosi per un lungo tratto
in un bosco di faggi. Su facili pendii e superati piccoli risalti
rocciosi si arriva sotto le pendici degli Zucchi di Cardeto.
Qui attirano subito l’attenzione i numerosi massi sparsi nella
zona, monoliti dal peso di alcune centinaia di tonnellate
precipitati per il movimento franoso dai pendii sovrastanti. Superata foce di Cardeto si percorre la base settentrionale del monte Cavallo. A rubare la scena al paesaggio
circostante è la sempre presente escavazione del marmo,
che origina sentimenti di sgomento e ammirazione. Siamo
100
al passo della Focolaccia, oramai abbassato di circa 50
metri rispetto alla quota originale e in continua trasformazione. Dal passo si prosegue lungo il crinale nord-sud del
monte Tambura fino alla vetta per poi scendere al passo
Tambura dove transita la via Vandelli. Questa storica via
fu voluta dal Duca di Modena Francesco III per collegare due ducati: quello di Modena e quello di Massa. Il progetto fu affidato all’abate ingegner Domenico Vandelli. I
lavori iniziarono nel 1738 e si conclusero nel 1751. Dal Passo
Tambura si percorrerà un tratto di questa storica via e, raggiunta una cava abbandonata utilizzando un breve tratto
attrezzato, si prende il sentiero 147 e in seguito, attraversato
un boschetto rivolto verso la valle di Arnetola, si arriva ad
una deviazione che conduce all’eremo. Da qui, risalendo
ancora, si arriva su un ampio crinale e dopo circa 30 minuti
si arriva a Campocatino. Sempre su sentiero si scende poi
a Vagli di Sopra.
Itinerario: Val Serenaia 1100 m-Foce di Cardeto 1680 mmonte Tambura 1891 m-passo Tambura 1620 m-Vagli di
Sopra 725 m.
Difficoltà:
E.
Dislivello:
+850 m -1166 m.
Tempi:
6.30/7 ore
Direttori di escursione: A. Solieri A. Dazzi.
Referente Cai Sarzana G. Vanacore
Partenza: ore 7 Carrara ore 7.30 Sarzana
101
ALPI APUANE
Anello delle Apuane meridionali
CAI Carrara
NOVEMBRE
20
Le Calde, San Rocchino, Metato, Casoli, San Rocchino
Comitiva A e B
Questa regione delle Apuane meridionali offre scorci di
paesaggio molto diversi e modesti rispetto a quelle settentrionali, ma non per questo meno interessanti. Lungo la
cresta spartiacque che divide la conca di Camaiore dalla
valle della Turrite di Palagnana, si trova foce del Pallone, il
cui toponimo viene legato al pallone frenato che nei pressi
di Grotta all’Onda raggiungeva l’Albergo Alto Matanna, il
viaggio inaugurale avvenne il 28 agosto 1910. Tra il monte
Piglione e il monte Prana si trova la località Campo all’Orzo, con i suoi terrazzamenti un tempo coltivati a cereali. In
questo remoto angolo rurale delle Apuane, fino a qualche
decennio fa, vi abitava un cospicuo numero di persone
dedite all’agricoltura e pastorizia e avevano il proprio centro di culto nella chiesa dedicata a sant’Antonio, attualmente semi-diroccata. Altro luogo importante è quello
di Grotta all’Onda, sito archeologico scoperto nel 1867 e
abitato dall’uomo di Neanderthal e in seguito dall’Homo
Sapiens.
Dalla località Le Calde, piccola frazione di Pomezzana, si
prende uno stradello che in breve conduce alla chiesetta
di san Rocco, in località San Rocchino. Con ampia veduta
sulla conca di Camaiore il sentiero prosegue costeggiando alcune vecchie abitazioni di pastori, fino a giungere sul
102
crinale alla foce del Pallone. In rapida discesa si raggiunge foce del Termine o del Crocione, dove le due comitive
si dividono: la comitiva A proseguirà in direzione di Campo all’Orzo. Da qui, continuando il sentiero si passa sotto
i pendii del monte Prana fino ad incontrare uno stradello
che conduce al borgo di Metato, toponimo che deriva
da metati, essiccatoi per castagne. Sempre per sentiero
si aggirano le pendici del monte Penna e in breve si raggiunge il borgo di Casoli. Risalendo la costa, dove sparse
si trovano numerose abitazioni, si raggiunge nuovamente
San Rocchino. La comitiva B, sempre da foce del Termine,
inizierà la discesa costeggiando la sponda destra del torrente Lombricese, che si origina dalle pendici del monte
Matanna, fino a raggiungere il sito archeologico di grotta
all’Onda. Proseguendo il sentiero tra alberi di cerro e lecci,
si arriva su una via cementata. Da qui si risale il pendio e si
torna nuovamente a San Rocchino.
Itinerario: Le Calde 700 m-San Rocchino 800 m-foce del
Pallone 1080 m-foce del Termine 978 m-Campo all’Orzo
930 m-Metato 414 m-Casoli 400 m-Le Calde 700 m.
Difficoltà: Per entrambe le comitive E.
Dislivello: Comitiva A: +950 m -630 m.
Comitiva B: +600 m +575 m.
Tempi: Comitiva A: 6.30/7 ore
Comitiva B: 5.30/6 ore
Direttori di escursione: Com. A: A. Gozzani A. Branca
Com. B: L. Domenichini B. Bologna
Partenza: Carrara ore: 7.30
103
ALPI APUANE
Castelpoggio Monzone
CAI Carrara
DICEMBRE
4
Monzone
Comitiva unica
Anche i sentieri e le località meno famose possono nascondere segreti e tesori ad alcuni sconosciuti. Il tragitto
che in questa escursione si percorrerà sono i sentieri storici
della vecchia viabilità pedemontana che, prima della costruzione della carrozzabile, venivano intrapresi per scopi
commerciali e scambi di mercanzia con le popolazioni
della marina, portando il sale e altre merci in cambio di farina prodotta dalle genti dei versanti lunigianesi. In epoche
ancora più remote, quando il territorio era suddiviso in stati
il passo della Gabellaccia, che divideva lo stato Estense
dal Gran Ducato di Toscana, era concesso al transito dietro il pagamento di un tassa (gabella), e per tale scopo fu
104
costruito un edificio tutt’ora visibile. Per l’attuale impraticabilità del sentiero non si potrà raggiungere l’antico ponte in
pietra sul torrente Bardinello, chiamato ponte dei Bocciari,
che ripercorreva l’originale tragitto della via del sale e raggiungeva Pontevecchio, sito nel quale fu rinvenuto, a inizio
novecento, il più grande complesso di statue stele della
Lunigiana, composto da nove statue.
Dal paese di Castelpoggio si prende un sentiero che conduce alla Gabellaccia passando sotto l’omonima tecchia,
all’interno della quale alcuni decenni fa fuorono rinvenuti
resti di ceramiche risalenti all’età del ferro e al neolitico. Per
uno stretto sentiero, che si prende sul ciglio della strada, si
inizia a scendere in direzione del borgo di Tenerano, fino
ad incontrare il torrente Bardinello. Da qui si inizia a risalire
il fianco della collina e dopo aver superato alcune abitazioni, si giunge alla foce di Sant’Antonio. Svoltando a sinistra si cambia versante e, dopo vari saliscendi, si arriva al
paese di Monzone. Fu costruito in posizione strategica per
il controllo dell’accesso alla stretta gola, dove un tempo vi
passava una importante via di transito tra la Lunigiana e il
territorio massese. Di interesse storico è l’area dove attualmente sorge la chiesa di san Prospero nei pressi della quale, in epoca medievale, fu edificato un castello i cui resti
sono andati perduti durante la seconda guerra mondiale.
Itinerario: Castelpoggio 550 m-Gabellaccia 895 m-Tenerano 450 m-foce di sant’Antonio 850 m-Monzone 210 m.
Difficoltà: E. Dislivello: +800 m -1060 m.
Tempi: 6 ore
Direttori di escursione: R. Martini A. Dazzi
Partenza: Carrara ore 7.30
105
CENA SOCIALE
DICEMBRE
8
CAI Carrara
Tradizionale appuntamento annuo sempre molto frequentato, sia per il piacere della tavola che per stare insieme
in compagnia. Il luogo prescelto per questo ritrovo conviviale sarà comunicato dalla segreteria con largo anticipo.
RIVIERA LIGURE
DICEMBRE
Levanto, Montaretto, Bonassola
CAI Carrara e Sarzana
11
Gita di chiusura dell’attività 2016. Abbiamo scelto di fare
una traversata da Levanto a Bonassola passando per Montaretto e per il“Salto della Lepre”. E’ un percorso tranquillo,
bello e panoramico che ci ripagherà, senz’altro, delle
fatiche spese in gite più lunghe e impegnative. Da Levanto, seguiamo la vecchia massicciata ferroviaria (ora una
bella passeggiata). Poco prima della galleria saliamo a
destra seguendo il sentiero “Verdeazzurro”, fino alle case
di Scernio.
Per uno stradello, che in seguito diventa sentiero, si arriva
ad una strada asfaltata poco sotto Montaretto, e in breve
raggiungiamo l’antico Montis Aretis, che probabilmente
prende il nome dal piccolo monte su cui è adagiato. Dal
paese scenderemo alla Sella di Carpeneggio passando
dalle Case di Salice (sentiero 660c), oppure, lungo il sentiero 661 che taglia il fianco occidentale del Monte Brino.
Dalla Sella di Carpeneggio chi è stanco può seguire lo
stradello che scende a sinistra e che porta, in circa 15’ direttamente a Bonassola, mentre il resto della comitiva farà
106
il giro del “Salto della Lepre”, un salto su un promontorio
di roccia nuda che sembra strapiombare sul mare e dal
quale si gode uno stupendo panorama su tutta la linea di
costa che va da Punta Manara a Punta Mesco. Ripreso il
cammino, il sentiero diviene quasi orizzontale passando in
mezzo alla vegetazione mediterranea, con scorci sull’insenatura di Bonassola. Un’ultima discesa ci porterà a Bonassola, termine della gita.
Itinerario:Levanto slm.-Scernio 182m-Montaretto 297mSella Carpeneggio 132m-Salto della Lepre-Bonassola s.l.m.
Dislivelli: +300 -300 m.
Tempi: 4/4,30 ore
Direttori di escursione: D. Bellandi, E. Voglino. Referente Cai
Carrara A. Piccini
Orario di partenza: Da definire (secondo mezzo di locomozione che useremo: se autobus o treno).
AUGURI DI NATALE
DICEMBRE
23
Tradizionale appuntamento tra soci
della sezione per uno scambio di
auguri e un brindisi per un 2016
se possibile migliore.
107
ELENCO ATTIVITÀ SOCIALI 2016
3-5 gennaio Accantonamento invernale sulla neve.
Lago Santo Modenese, pernottamenti in rifugio (A. Giov.)
10 gennaio
Monte Capenardo
24 gennaio
Didattica su neve
31 gennaio
Alpe di Succiso monte Casarola
7 febbraio
Escursione didattica sulla neve (Alp Giov.)
14 febbraio Ferrata di Sant’Antone-Certosa di Calci e M. Verruca
21 febbraio
Monti Giovo e Rondinaio
28 febbraio
Canale del Gobbo
5-6 marzo
Fine settimana sugli sci da fondo, ciaspole
e uso degli ARTVA. Appennino Modenese
6 marzo
Monte Matto
13 marzo
Anello di Levanto
3 aprile
Traversata dei Bimbi
10 aprile
M.Procinto, ferrata per i ragazzi di fascia A, Cint. del Proc. per i ragazzi di fascia B (Alp.Giov)
10 aprile
Sentiero dei Tubi-Camogli Santa Margherita
17 aprile
Ferrata del monte Procinto
24 aprile
Via di lizza del canale dei Vernacchi
1 maggio
Escursione in Lunigiana, da Casoni a Montereggio (Alp. Giov.)
8 maggio
Monte Lieto, Farnocchia, Mulina
15 maggio
T.A.M
18-22 maggio Traversata delle Apuane
29 maggio
III° grande Trekking. Partecipa A. Giovanile
5 giugno
Monte Pisanino
11-12 giugno Gita interregionale (Alp. Giov.)
12 giugno
Bacini marmiferi
18-19 giugno Arrampicata alle torri di Vaccareccia (A. Giov.)
19 giugno
Pizzo d’Uccello
2-3 luglio
Rocciamelone insieme all’A. Giovanile
108
3 luglio
Mangialonga e festa dell’estate
10 luglio
Pania Secca per la cresta nord
15-18 luglio
Periplo del Monviso
22-25 luglio
Lauterbrunner Breithorn
20-21 agosto Aiguille di Midi
28 agosto
Messa sul Sagro e festa a Campocecina
30 ag.-4 sett. Accantonamento estivo (Alp. Giov.)
4 settembre
Monte Sumbra e Marmitte dei Giganti
11 settembre
Traversata Cerreto Cà Giannino
18 settembre
Picco di Navola
25 settembre
Cresta Garnerone Grondilice
2 ottobre
Escursione sugli Asini (Alp. Giov.)
9 ottobre
Ferrata del monte Contrario
16 ottobre
Traversata dal passo del Vestito, monte Altissimo e Galleria del Cipollaio
23 ottobre
Castagnata sociale
30 ottobre
Trek to drink
6 novembre
Gita in grotta (Alp. Giov.)
13 novembre Traversata Val Serenaia, monte Tambura, eremo di San Viano, Vagli di Sopra
20 novembre Le Calde, San Rocchino, Metato, Casoli, San Rocchino
4 dicembre
Castelpoggio Monzone
4 dicembre
Escursione al Parco Naturale di San Rossore (Alp. Giov)
8 dicembre
Pranzo sociale
11 dicembre
Levanto, Montaretto, Bonassola
16 dicembre
Pizza e Proiezione di foto dell’attività svolta durante l’anno (Alp. Giov.)
23 dicembre
Auguri di Buone Feste
109
appunti
110
appunti
111
appunti
112