dall`esperienza europea uno sviluppo della professionalita

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dall`esperienza europea uno sviluppo della professionalita
DALL'ESPERIENZA EUROPEA UNO SVILUPPO DELLA
PROFESSIONALITA' DEL FARMACISTA DEL SERVIZIO SANITARIO
TOSCANO NEI CONSORZI DI AREA VASTA
I PRESUPPOSTI
 Il piano sanitario regionale 2002-2004
 La delibera della Regione Toscana n. 144 del 25 settembre 2002 "Riorganizzazione
delle funzioni tecnico-amministrative delle Aziende Sanitarie; costituzione dei
Consorzi di Area Vasta."
 L'allegato A alla delibera 144: Statuto consortile
 L'allegato B: Riorganizzazione acquisti e logistica a livello di area vasta
 La proposta di legge regionale: "Disciplina dell'appropriatezza, della sicurezza e
dell' economicita' nell'erogazione dell'assistenza farmaceutica
 La disponibilità da parte dell'Assessore del Dipartimento del diritto alla salute e
delle Politiche di solidarietà ad aprire la discussione con le Società Scientifiche in
tema di progettazione per la nuova organizzazione del Servizio Sanitario Toscano
 L'opportunità per la nostra Società Scientifica di presentare una proposta di
attività farmaceutiche nel Consorzio di Area Vasta.
I CAMBIAMENTI POSSONO ESSERE UNA POSITIVA OPPORTUNITÀ
PROFESSIONALE
Le esigenze e le aspettative di salute in questi ultimi anni sono mutate radicalmente e
così anche la struttura organizzativa; c’è stata una grande e veloce evoluzione delle
tecnologie assistenziali e degli strumenti che permettono di realizzarle.
Si stanno creando nuovi spazi di intervento e cambiano i ruoli professionali sia nella
prevenzione della malattia che nella riabilitazione, così nell’assistenza in fase acuta
come in quella cronica o terminale garantendo la continuità dell’assistenza ospedaliera
anche sul territorio.
In considerazione di un trend in aumento della spesa sanitaria è utile progettare
iniziative in ordine alla prescrizione farmaceutica per razionalizzare l’impiego del
farmaco e rilevare attraverso precisi dati di consumo in tempi reali i fenomeni critici
che necessitano di correttivi.
La crescita culturale della nostra figura, l’integrazione con gli altri professionisti che
partecipano ad una attività così complessa come quella della sanità può portare
risultati ambiziosi anche in termini economici nei nuovi modelli organizzativi regionali.
Il farmacista ora è portato grazie alle sue conoscenze in campo farmacologico e
tecnologico a concentrare il suo interesse verso problematiche cliniche. E’ cambiata la
filosofia della professione: non si fa solo preparazione e dispensazione ma si partecipa
alla gestione clinica del paziente: pharmaceutical care.
La riorganizzazione del servizio sanitario regionale ci permette di evidenziare la
nostra capacità di dispensare informazioni, servizi, terapie personalizzate. Siamo dei
buoni partners per il medico e siamo consapevoli che tariffe, budget, costi della
farmaceutica sono una funzione della quantità e della qualità dei servizi offerti.
Il farmacista pubblico produce beni e servizi, consulenze, informazioni, vigilanza ed è
in grado di rispondere ai criteri di razionalizzazione che una azienda si propone pur
garantendo un’assistenza farmaceutica efficace nei limite delle risorse economiche
Il farmacista è in grado di proporre una progettualità di tipo europeo e di assumersi
delle responsabilità nei processi decisionali sul farmaco anche di fronte alle autorità
politiche.
LE ESPERIENZE EUROPEE
Anche se i Paesi europei hanno back ground e realtà molto diverse tra loro, con i
recenti cambiamenti le attività del farmacista ospedaliero stanno rapidamente
evolvendo verso la pharmaceutical care. Due esempi per tutti: quello della repubblica
ceca e quello francese.
Repubblica Ceca
Dal 1960 esisteva un servizio sanitario nazionale con farmacie ospedaliere e
territoriali completamente finanziate dallo stato e senza interessi economici; le
farmacie ospedaliere facevano anche servizio al pubblico. Nel 1989 il cambiamento:
entrano come paganti del bene sanitario le assicurazioni; le farmacie territoriali
assumono un ruolo economico-privatistico; negli ospedali con più di 300 posti letto è
obbligatoria per legge la farmacia ospedaliera con un direttore di farmacia.
Le farmacie ospedaliere sono ancora oggi aperte ai pazienti in dimissione ed esterni; i
farmaci forniti ai pazienti esterni sono fuori dal budget ospedaliero e sono rimborsati
direttamente dalle compagnie assicurative.
Nel 1995 si istituisce il controllo dell'uso dei farmaci in ospedale basato sui Prontuari
decisi ed aggiornati molto frequentemente dalla Commissione Terapeutica
Ospedaliera.
Da due anni le attività di base del farmacista ospedaliero si sono arricchite con
l'attività del farmacista in reparto (sancita dalla associazione dei farmacisti
ospedalieri cechi con un documento del 2001) che si è inserito gradualmente nello
staff prendendosi le proprie responsabilità nell'ottimizzazione della farmacoterapia.
Servizi offerti dalle FO Ceche:
preparazione dei farmaci personalizzati
preparazione dei reagenti
ricostituzione dei farmaci in ambiente asettico
ricostituzione di farmaci sterili
nutrizione parenterale personalizzata
ricostituzione dei farmaci citotossici
Attività specifiche del farmacista:
membro della commissione terapeutica ospedaliera
stesura dei prontuari
informazione
gruppo di lavoro sulla politica degli antibiotici
controllo dei farmaci in reparto
Esperienza francese
Dal 1946 insieme al servizio sanitario nazionale finanziato con quota salariale del
12,8% nascono le integrative o come mutue o come assicurazioni. Oggi convivono,
offrendo i servizi sanitari, il pubblico ed il privato ed il cittadino è libero di scegliere,
la qualità è alta, ma anche i costi. Da anni si cerca di coniugare qualità e
razionalizzazione dei costi come a Parigi dove tutti i numerosi ospedali sono serviti da
una unica efficiente farmacia ospedaliera che ha specializzato nei vari settori le sue
numerose sedi. Il modello più avanzato è comunque quello di Compiegne dove si è
messa insieme la tecnologia informatica con la razionalizzazione di un servizio di
qualità.
ATTIVITA' FARMACEUTICHE
1. ATTIVITA' FARMACEUTICHE DIPARTIMENTALI DI AREA VASTA
2. ATTIVITA' FARMACEUTICHE PERIFERICHE
ATTIVITA' FARMACEUTICHE DIPARTIMENTALI DI AREA VASTA
Il dipartimento farmaceutico di area vasta è una struttura di coordinamento per lo
svolgimento integrato di attività complesse; è di tipo funzionale volto a coinvolgere
una pluralità di soggetti in una stessa funzione di cui ciascuno è titolare. E' il
collegamento orizzontale tra l'Amministratore Delegato di Area vasta e i
Responsabili di U.O. Farmaceutiche aziendali. La dipartimentalizzazione porta alcune
attività del farmacista ad una omogeneizzazione nell'area vasta favorendo i percorsi
terapeutici e la continuità assistenziale. Rimane uno strumento estremamente elastico
di conduzione degli obiettivi farmaceutici del Consorzio permettendo il potenziamento
o l'accorpamento di alcune attività professionali specifiche in un centro periferico
piuttosto che in un altro. Le attività coordinate dal dipartimento saranno:
1. Capitolati tecnici di gara farmaci, dispositivi, diagnostici con i farmacisti referenti
di dipartimento in collaborazione con i provveditori per una ottimizzazione delle
proprie competenze.
2. Commissione terapeutica di area vasta con le professionalità rappresentanti di
ciascuna ASL per definire i PTO per farmaci, dispositivi medici e medico
diagnostici, in conformità alle direttive regionali. Si auspica la stesura di prontuari
commentati (indicazioni, note, valutazioni farmacoeconomiche ecc.) al posto di
sterili se non inutili elenchi.
3. Commissione delle infezioni ospedaliere volta alla politica dell'uso razionale degli
antibiotici che possa produrre linee guida interne personalizzate anche per singoli
stabilimenti ospedalieri in base alla popolazione microbica locale.
4. Coordinamento delle attività farmaceutiche delle strutture complesse dislocate
nel Dipartimento Farmaceutico di area vasta funzionale orizzontale con compiti
anche di indirizzo di politica del farmaco.
ATTIVITA' FARMACEUTICHE PERIFERICHE
Si configurano su due livelli: nella Farmacia Ospedaliera ed in Reparto
ATTIVITA' NELLA FARMACIA OSPEDALIERA AZIENDALE
 Galenica clinica (orphan drug, nutrizione, iniettabili personalizzati, radiofarmaci,
oncologia)
Allestimento centralizzato in laboratori clinici certificati per tutta l'area vasta di
preparazioni pronte in siringa a dosaggi personalizzati di farmaci di emergenza
(adrenalina, noradrenalina, isoprenalina, atropina, lidocaina, calcio cloruro, sodio
bicarbonato) per le sale operatorie; profilassi e terapia antibiotica personalizzata
(cefuroxima, teicoplanina, cefazolina); terapie per il trattamento del dolore acuto e
cronico a dosaggi personalizzati pronte in sacche od infusori; allestimento di terapie
anche orali personalizzate di prodotti o dosaggi non reperibili in commercio
(perclorato di potassio, captopril amiodarone e ac. Acetilsalicilico in dosi
pediatriche, monodosi di betaina anidra per patologie orfane; terapie oncologiche
personalizzate, sacche di nutrizione parenterale non standard; radiofarmaci e
marcatura di leucociti e eritrociti.
 Centrale di informazione e promozione del buon uso del farmaco secondo l'EBM e
centralizzata per aria vasta con collegamento telefonico gratuito ed elaborazione
periodica di opuscoli informativi.
 Gestione farmaci stupefacenti per gli Stabilimenti aziendali
 Centro di aggregazione della Vigilanza attiva sia sui farmaci che sui dispositivi con
coinvolgimento del personale medico ed infermieristico integrando con dati di
evidenza e di informazione.
 Segreteria Comitato Etico Locale
 Dispensazione a pazienti esterni di farmaci in dimissione
 Dispensazione a pazienti esterni di farmaci ad alto costo
ATTIVITA' IN REPARTO
Istituzione di un sistema informatizzato di prescrizione medica e di cartella clinica
(carrelli intelligenti piuttosto che armadi elettronici piuttosto che palmares) con
medicheria infermieristica centralizzata per aree omogenee di reparti es. chirurgie,
medicine, rianimazioni ecc.
Informatizzazione di tutto il circuito distributivo
Attività del farmacista di reparto o di dipartimento specialista di area:
 Promuove la Medicina dell'evidenza collaborando con il medico prescrittore
 Informa e controlla l'appropriatezza dell'uso dei farmaci in base alle disposizioni
nazionali e regionali sia nella prescrizione ospedaliera che in dimissione, fornisce
opuscoli di notizie sui farmaci al medico; entra nel team di assistenza
sull'informazione al paziente in dimissione o in day hospital . Ogni ospedale dovrà
essere dotato di un farmacista facilitatore.
 Il farmacista legge direttamente la prescrizione medica personalizzata
controllando la posologia, l'interazione con eventuali altri farmaci, l'equivalente
terapeutico a costo minore nel PTO
 Controfirma e invia la richiesta in tempo reale al magazzino
 Programma le richieste di dispositivi sulla prescrizione-paziente e non più a scortareparto
 Riceve i farmaci e i dispositivi su richiesta-paziente mantenendo in scorta solo 48
ore di previsione nuove terapia e necessità dispositivi e a riempimento i farmaci e i
dispositivi del carrello di emergenza.
 Organizza l'armadio di reparto finalizzando il minimo stoccaggio e la preparazione
del cassetto-paziente alla riduzione degli errori per un avanzamento verso la
qualità dell'errore zero (caso del KCl e del carrello intelligente).
 Interviene nella vigilanza raccogliendo in tempo reale le segnalazioni relative ai
suoi settori: emovigilanza, farmacovigilanza, dispositivovigilanza, e biovigilanza
 Informa sulla farmacoepidemiologia elaborata dall'accesso ai dati informatici di
consumo
 Gestisce i campioni di sperimentazione clinica in doppio controllo con il monitor
industriale
 Elabora i costi paziente che contribuiranno alla creazione di budget
Vantaggi evidenti della presenza del farmacista in reparto
Razionalizzazione delle presenze in Reparto di farmaci, dispositivi, diagnostici;
prescrizione finalizzata al singolo paziente (stimata nell'esperienza francese di
Compiegne in un risparmio ottenuto del 25% solo evitando sprechi e furti).
Rilevazione di dati di farmacovigilanza e farmacoepidemiologia per paziente e non più
per reparto.
Risparmio del tempo infermiere-caposala che dedicano all'approvvigionamento (40-45
minuti).
Diminuzione degli errori terapeutici.
Aumento dell’efficienza del Servizio di Farmacia