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L AVO RO
ARSENIO L.1, FREGA N.2,
LITTARRU G.P.3
PROGRESS IN NUTRITION
VOL. 7, N. 3, 183-191, 2005
TITLE
Plasmatic levels of CoQ10
after assumption of foods
supplemented with
antioxidants CoQ10 and
vitamin E
KEY WORDS
Coenzyme Q10, food, peroxidation
PAROLE CHIAVE
Coenzima Q10, alimenti,
perossidazione
S.S.D. Malattie del Ricambio e
Diabetologia dell’Azienda Ospedaliera
di Parma
2
Dipartimento di Scienze degli Alimenti,
Università Politecnica delle Marche,
Ancona
3
Istitutodi Biochimica, Università
Politecnica delle Marche, Ancona
([email protected])
1
Indirizzo per la corrispondenza:
Prof. Leone Arsenio
S.S.D. Malattie del Ricambio e Diabetologia
dell’Azienda Ospedaliera di Parma
via Gramsci, 14
43100 Parma
E-mail: [email protected]
ORIGINALE
Livelli sierici di CoQ10 dopo
l’assunzione di alimenti integrati con gli
antiossidanti CoQ10 e vitamina E
Riassunto
Il coenzima Q (ubichinone) è un benzochinone endogeno sostituito ad una
catena formata da un numero variabile (6-10) di unità isopreniche. Nell’uomo e nella maggior parte degli animali la forma predominante è il Coenzima Q10 (CoQ10), contenente 10 unità isopreniche. Tale forma di coenzima è presente in piccole quantità anche in molti alimenti. Il CoQ10
gioca un ruolo primario nel processo di produzione dell’energia (fosforilazione ossidativa), essendo un componente della catena respiratoria mitocondriale. È anche un potente antiossidante (soprattuto nella sua forma ridotta) che agisce sia direttamente che attraverso la rigenerazione della vitamina E. Il CoQ10, con questa duplice funzione, contribuisce a prevenire i
processi di invecchiamento cellulare: gli effetti protettivi sono stati dimostrati sull’apparato cardiovascolare, nelle malattie neurodegenerative, sulla
pelle (invecchiamento cutaneo), nell’infertilità maschile. Una carenza può
essere determinata da ridotta biosintesi, da eccessivo consumo, da insufficiente apporto dietetico. Il contenuto di CoQ10 nell’organismo varia con
l’età: è massimo intorno ai 20 anni con un successivo declino. Il presente
studio è stato eseguito al fine di verificare se una supplementazione di
CoQ10 e di vit. E, attraverso i prodotti alimentari (linea Jeunesse, Parmalat), può incrementare il livello plasmatico di queste sostanze ed influenzare positivamente lo stato di ossidazione dei lipidi poliinsaturi. Lo studio ha
avuto una durata complessiva di 35 giorni: i partecipanti hanno consumato
per i primi 14 gg alimenti di base e per i successivi 21 alimenti addizionati
con CoQ10 e vit. E. Le quantità assunte sono state tali da determinare un
apporto di circa 20mg/die di CoQ10. I risultati preliminari, relativi solo ai
livelli di CoQ10 plasmatico, mostrano che piccole dosi giornaliere, frazionate nell’arco della giornata e assunte attraverso gli alimenti, determinano
un incremento medio di CoQ10 ematico del 100%. Tali risultati vengono
discussi alla luce delle loro possibili implicazioni fisiopatologiche.
Summary
Coenzyme Q is an endogenous benzoquinone derivative compound with a
varying lengh of the isoprenoid side chain (6-10 units). The predominant
form of coenzyme Q in humans is coenzyme Q10, containing 10 isoprenoid units. It is present in low quantities in foods. It plays a role of primary
183
VOLUME 7
importance in the process of mitochondrial oxidative fosforilation. In addition it has been shown that CoQ10 (mainly in the reduced form) can act
as an antioxidant, both directly and by rigenerating vitamin E. CoQ10,
with this double role, contribuites to prevent ageing processes: the protective effects of CoQ10 have been shown on cardivascular apparatus, on skin
ageing, in neuro-degenerative deseases and in man infertility. Deficiency
may be due to reduced synthesis, overconsumption, inadequate dietetic intake of CoQ10 or its precursors. The amount of CoQ10 in the body varies
with the age: it reaches the maximum around 20 years with a subsequent
decline. In the present study the effects of an increased dietary supplementation of CoQ10 and vit. E, through the consumption of enriched food
products ( Jeunesse, Parmalat) was evaluated. The total amount of CoQ10
introduced through the four daily assumptions was about 20 mg. Twenty
healthy subjects in the age between 18 and 30 partecipated to the clinical
study, which lasted 35 days. The participants consumed basic food during
the first 14 days of the trial and Jeunesse food, added with CoQ10 and vit.
E, for the remaining 21 days. The preliminary results, concerning only
CoQ10 plasma levels, point out an average 100% increase in hematic
CoQ10. These findings are discussed regarding their possible pathophisiological implications.
Introduzione
Il coenzima Q è un chinone con
una catena laterale isoprenoide di
lunghezza variabile nelle varie specie animali: nell’uomo è presente il
coenzima Q10 (CoQ10), che possiede appunto 10 unità isoprenoidi
per una lunghezza della catena di
50 atomi di carbonio. Esso è noto
anche come ubichinone o ubidecarenone. È stato scoperto nei mitocondri di cuore bovino nel 1957 (1)
ed è presente anche in altri organelli subcellulari e nel plasma. Già ne-
184
gli anni sessanta fu accertato il ruolo essenziale del CoQ10 nella fosforilazione ossidativa. Oltre ad
avere un ruolo fondamentale nella
produzione di ATP, il CoQ10 agisce da potente antiossidante; ha
pertanto la capacità di bloccare i radicali liberi, in grado di danneggiare i lipidi strutturali e le proteine
presenti nelle membrane, mediante
il passaggio forma ridotta-ossidata
(ubichinolo-ubichinone). È pure
noto il suo ruolo di cofattore nella
funzione delle proteine disaccopianti e di modulatore dei pori di
transizione (2). Infine è stato recentemente scoperto che il CoQ10 influenza l’espressione dei geni coinvolti in funzioni di segnale a livello
di varie tappe del metabolismo (3).
Il CoQ10 viene sintetizzato in tutti
i tessuti e la biosintesi rappresenta
la principale fonte di tale coenzima:
il processo parte dalla tirosina e richiede almeno 7 vitamine (B1, riboflavina, niacinamide, B6, acido
folico, B12 e acido pantotenico),
numerosi elementi traccia e si sviluppa in 17 tappe. La fisiologica
concentrazione del CoQ10 a livello
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della membrana interna mitocondriale non è tale da giustificare la
velocità massima dei complessi I,
II, III della catena respiratoria, essendo piuttosto vicino al K M (4).
Questo spiega perché piccole diminuzioni di concentrazione di
CoQ10 possono tradursi in una velocità respiratoria rallentata. Attraverso la somministrazione di coenzima Q10 esisterebbe quindi la possibilità di massimizzare il lavoro dei
mitocondri e quindi la produzione
di energia a livello muscolare. Il
CoQ10 è presente in piccole quantità in numerosi cibi, carni (fegato,
rene, manzo), olio di soia, sardine,
sgombro, arachidi. Una carenza di
coenzima Q10 può essere causata
da insufficiente apporto dietetico,
da ridotta biosintesi, da eccessivo
consumo o dalla combinazione di
questi tre fattori. Ridotto apporto
dietetico è possibile nelle malnutrizioni croniche e nella cachessia. Un
accresciuto consumo è la presunta
causa di bassi livelli ematici nell’eccessivo esercizio, nell’ipermetabolismo e negli stati di shock acuti. Il
contenuto di ubichinone varia con
l’età: è massimo intorno ai 20 anni
con successivo declino.
La vitamina E è una vitamina liposolubile. Le sue fonti principali sono i semi in generale, alcuni cereali,
la frutta e gli oli vegetali. La sua
azione biologica è dovuta principalmente alle sue proprietà antiossidanti: essa previene la propagazione
dell’ossidazione degli acidi grassi
poliinsaturi (PUFA), sequestrando i
perossiradicali. Il fabbisogno di vitamina E è strettamente legato all’apporto di altri nutrienti, ed in
particolare di acidi grassi poliinsaturi (PUFA). Il livello di assunzione raccomandato per la popolazione media italiana è intorno ai 10
mg/die.
Il coenzima Q10 e la vitamina E,
essendo entrambe sostanze liposolubili, sono prevalentemente localizzate a livello delle membrane
biologiche. La quantità dei due
composti varia da membrana a
membrana e insieme rappresentano
una formidabile difesa antiossidante. Numerosi studi hanno infatti dimostrato che il coenzima Q10 e la
vitamina E non agiscono in modo
indipendente nello svolgimento
della loro azione protettiva nei confronti degli attacchi ossidativi, ma
sono strettamente integrati in un
ciclo di rigenerazione. In questo ciclo la vitamina E, che interagendo
con l’agente ossidante dà origine al
suo derivato radicalico (Vit EO•),
viene ripristinata nella sua forma
attiva dalle forme ridotte del coenzima Q10.
In vari paesi il CoQ10 è presente
nella Farmacopea Ufficiale con indicazioni cardiologiche, ma, nella
maggior parte dei casi, è diffuso come integratore alimentare, con le
finalità di migliorare la bioenergetica cellulare, combattere lo stress ossidativo e rallentare alcune patologie legate all’invecchiamento (2).
Questo studio ha l’obiettivo di verificare se l’assunzione protratta
per alcune settimane di prodotti
alimentari arricchiti con CoQ10 e
di vit. E ( Jeunesse, Parmalat) si
traduce effettivamente in un incremento del livello plasmatico di
queste sostanze ed influenza positivamente lo stato di ossidazione
dei lipidi poliinsaturi. Nel presente
lavoro vengono riportati i dati preliminari, relativi ai livelli plasmatici
di CoQ10.
Materiali e metodi
Sono stati arruolati 20 soggetti, 10
maschi e 10 femmine, di età compresa tra 19 e 30 anni, età media
22,2 anni, sani, volontari, scelti secondo criteri di casualità nell’ambiente studentesco-universitario.
Criteri di esclusione sono stati la
presenza di allergia e/o intolleranza
verso gli alimenti proposti ed un
peso corporeo eccessivo (sovrappeso-obesità) o carente (magrezza).
Tutti i partecipanti hanno letto, accettato e sottoscritto il consenso informato. Al momento di inizio dello studio i volontari sono stati misurati (peso e statura) ed istruiti su
come assumere giornalmente gli
alimenti consegnati (di base e Jeunesse) e cioè: 1) colazione 250 ml
di latte scremato, 2) metà mattinata
(10,30-11), spuntino 330 ml di bevanda, 3) pomeriggio, spuntino con
vasetto di yogurt magro 125g 4)
185
VOLUME 7
dopo cena, dessert magro 110 g.
Tutti gli Alimenti di base e Jeunesse sono stati forniti nelle quantità
necessarie allo studio da Parmalat
alla SSD dell’ Azienda Ospedaliera
che si è incaricata di fornirli ai Soggetti: latte e yogurt di base erano in
confezioni già presenti in commercio, con caratteristiche simili ai
prodotti Jeunesse, tranne che per il
contenuto di CoQ10 e di vitamina
E; bevande e dessert sono stati confezionati appositamente per lo studio e sono gli stessi prodotti Jeunesse, privati del CoQ10 e della vitamina E, nelle stesse confezioni
del commercio, rese riconoscibili
per il fatto che l’etichetta è stata
barrata, in quanto non esistevano in
commercio preparati con caratteristiche simili. Ai soggetti è stato
raccomandato di continuare ciascuno con il proprio abituale stile di
vita. In particolare potevano continuare a praticare eventuali attività
sportive, purchè non modificassero
tipo, frequenza e durata del loro gesto atletico in modo discontinuo ed
occasionale. Relativamente all’alimentazione, dovevano integrare all’interno delle loro abitudini dietetiche gli alimenti previsti e forniti
gratuitamente, prima di base, non
addizionati, e quindi gli omologhi
addizionati. La raccomandazione
principale era, quindi, di non stravolgere durante tutto lo studio con
rilevanti variazioni dietetiche o improvvise ed impreviste attività fisiche i profili emato-chimici.
186
Nei giorni in cui i soggetti venivano visti in occasione del prelievo
ematico è stata verificata l’aderenza
alle raccomandazioni ricevute e non
sono state evidenziati particolari
discostamenti dagli schemi previsti.. I partecipanti, suddivisi in
gruppi di 5 soggetti, sono afferiti
alla SSD Malattie del Ricambio e
Diabetologia presso l ’Azienda
Ospedaliero Universitaria di Parma, al mattino, a digiuno dalla
mezzanotte precedente.
Dopo un primo prelievo ematico
basale (tempo zero), sono stati consegnati gli alimenti indicati, nella
quantità necessaria e sufficiente per
2 settimane (alimenti di base, cioè
non supplementati con CoQ10 e
vit. E) da assumersi secondo lo
schema sopra riportato.
All’8° giorno, i soggetti sono stati
sottoposti ad un secondo prelievo
ematico a digiuno dalle ore 24. Al
14° giorno è stato effettuato un terzo prelievo a digiuno ed un altro alle ore 12,00, dopo assunzione della
prima dose di latte supplementato
(alle ore 8,00) e del succo supplementato (alle ore 10,30). Tale prelievo verrà di seguito riferito come
prelievo post-colazioni. In questa
occasione i soggetti hanno ricevuto
gli alimenti integrati (alimenti della
linea “Jeunesse”), da assumere nelle
successive 3 settimane. Al giorno
28° è stato eseguito un ulteriore
prelievo a digiuno e uno post-colazioni. Gli stessi venivano ripetuti al
35° giorno.
I prelievi di sangue, numerati in ordine progressivo e contraddistinti
dalle sole iniziali dei volontari, venivano anticoagulati con EDTA e
immediatamente centrifugati e separati. La parte corpuscolata è stata
immediatamente distrutta dagli
operatori della SSD; il plasma è
stata congelato a -20°C presso il
Laboratorio della SSD e, quindi,
inviato mediante corriere all’Università Politecnica delle Marche. In
questa sede è stato effettuato il dosaggio del coenzima Q10, con tecnica HPLC (High performance liquid chromatography) e rivelazione
UV, secondo il metodo di Littarru
et al. (5), ed è in corso lo studio
dell’indice di perossidazione (malondialdeide), con tecnica spettrofotometrica.
Il dosaggio della vitamina E, con
tecnica HPLC (High performance
liquid chromatografic) e rivelazione
UV e la determinazione della composizione quali-quantitativa degli
acidi grassi con tecnica GC-massa
(gas-cromatografia con rivelatore di
massa), sono in corso di esecuzione
presso i Laboratori di Tecnologie
Alimentari della Facoltà di Agraria
dell’Università Politecnica delle
Marche.
Questi campioni ematici non saranno mai utilizzati per indagini
genetiche.
La composizione e i valori nutrizionali dei 4 prodotti Jeunesse
somministrati sono quelli che appaiano negli schemi sottostanti
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Tabella 1 - Bevanda Jeunesse: Tabella Nutrizionale
Valori nutrizionali medi
per 100 ml
Valore energetico
kcal
kJ
27
113
Proteine
0,2 g
Carboidrati
6,2 g
Grassi
0,1 g
Fibra alimentare
Vitamina E
Vitamina C
Provitamina A (beta carotene)
Coenzima Q10
0,6 g
1,5 mg
30,0 mg
0,4 mg
% RDA*
Risultati
15
50
1,5 mg
*RDA = Fabbisogno giornaliero raccomandato
Tabella 2 - Latte Jenunesse:Tabella Nutrizionale
Valori nutrizionali medi
per 100 ml
% RDA
Valore energetico
kcal
kJ
34
143
*
Proteine
3,3 g
Carboidrati
4,9 g
Grassi
0,1 g
Calcio
120 mg
Vitamine:
E
Biotina
Coenzima Q10
1,6 mg
0,024 mg
2 mg
* RDA = Fabbisogno giornaliero raccomandato
(Tabb. 1-4). I prodotti non supplementati, di base, assunti per le prime 2 settimane erano di composizione del tutto simile tranne che
per il contenuto del CoQ10 e vit E,
praticamente assenti. Le variazioni
della concentrazione di CoQ10 rispetto ai valori basali sono state valutate mediante il “t di Student per
dati appaiati”.
Come appare dalla tabella 5 i soggetti avevano dei valori basali (tempo 0), pari a 0,73 µg/ml, che non
variavano significativamente al prelievo dell’8°giorno e a quello del 14°
a digiuno (B). Si verificava un leggero aumento, per altro significativo, nei prelievi post-colazione del
14° giorno. I valori del 28° e 35°
giorno raggiungono livelli circa
doppi rispetto a quelli basali. Nell’ambito del 28° e del 35° giorno i
valori di post-colazioni (2 ore) risultavano pure lievemente più elevati nei confronti dei rispettivi prelievi a digiuno.
Discussione
38
40
40
Come appare dalla tabella 5 e dalla
figura 1 i valori plasmatici di
CoQ10 basali si sono mantenuti
invariati dopo 8 e 14 giorni di somministrazione dei prodotti non supplementati di CoQ10. Tale dato
187
VOLUME 7
Tabella 3 - Yogurt Jeunesse: Tabella Nutrizionale
Valori nutrizionali medi
per 100 ml
% RDA*
Valore energetico
kcal
Kj
48
203
Proteine
4,2 g
Carboidrati
7,5 g
Grassi
0,1 g
Calcio
160 mg
20
Vitamina A
160 µg
20
Vitamina D3
1 µg
20
Vitamina E
2 mg
20
Coenzima Q10
4 mg
*RDA = Fabbisogno giornaliero raccomandato
Tabella 4 - Dessert Jeunesse: Tabella Nutrizionale
Valori nutrizionali medi
per 100 ml
Valore energetico
kcal
kJ
102
431
Proteine
2,4 g
Carboidrati
21,0 g
Grassi
0,9 g
Calcio
80 mg
Vitamina E
2 mg
Coenzima Q10
4 mg
*RDA = Fabbisogno giornaliero raccomandato
188
% RDA*
20%
sottolinea il contenuto praticamente trascurabile di CoQ10 nei prodotti di base nonché la bassa variabilità biologica del parametro in
esame. Al 14° giorno, subito dopo
le prime 2 somministrazioni dei
prodotti arricchiti (2 h dal 14° giorno) i valori passavano da 0,69 a
0,80 µg/ml, variazione significativa
rispetto al prelievo a digiuno. Dopo
2 settimane di assunzione di prodotti arricchiti le concentrazioni
plasmatiche raggiungevano un livello di 1,31 µg/ml, cioè quasi doppio rispetto ai valori di partenza.
Tali valori restavano quasi invariati
al 35° giorno, dopo 3 settimane di
assunzione, e comunque si dimostravano leggermente più alti al
prelievo 2 h post-colazioni.
La cinetica di assorbimento di
CoQ10 è stata descritta in vari lavori (6-8). Pur essendo la prova più
rigorosa quella basata sulla determinazione della A.U.C. (area sotto
la curva, dopo singola somministrazione), i livelli raggiunti dopo 2 o 3
settimane di somministrazione
continuata di CoQ10 rappresentano un indice attendibile di biodisponibilità. È stato dimostrato che
prodotti nei quali il CoQ10 è disciolto in una matrice grassa generano livelli plasmatici superiori rispetto a quelli raggiunti dopo somministrazione del CoQ10 cristallino (9). Infatti, data la natura lipidica del CoQ10 esso viene assorbito
meglio se veicolato da lipidi, se pur
presenti in bassissime concentra-
PROGRESS IN NUTRITION 3/2005
Tabella 5 - Concentrazioni plasmatiche di CoQ10 nelle varie fasi dello studio (mg/ml): a) 0, 8, 14, 28, 35 indicano il
giorno del prelievo; b) B significa a digiuno; 2 h indica il secondo prelievo della giornata, dopo 2 ore il consumo della
bevanda (post colazioni)
14
Sog.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
28
35
0
8
B
2h
B
2h
B
2h
0,36
0,58
0,64
0,88
1,07
0,76
1,01
0,50
0,92
0,81
0,92
0,34
0,65
0,84
0,46
0,81
1,10
0,68
0,60
0,68
0,31
0,72
0,71
0,78
0,95
0,50
0,86
0,49
0,95
0,69
0,92
0,34
0,93
0,77
0,46
0,60
0,76
0,51
0,60
0,61
0,41
0,50
0,64
0,80
1,10
0,66
1,03
0,60
1,00
0,70
0,73
0,31
0,73
0,78
0,47
0,68
0,88
0,58
0,68
0,53
0,30
0,71
0,71
0,80
1,11
0,90
1,10
0,67
1,08
0,80
0,88
0,56
0,98
0,83
0,76
0,80
1,06
0,77
0,62
0,56
0,57
1,01
1,09
1,81
1,73
1,28
1,59
1,04
2,04
1,41
1,31
0,72
1,48
1,80
0,76
1,35
1,31
1,34
1,21
1,28
0,74
1,04
1,09
2,13
1,79
1,46
1,66
1,00
2,14
1,56
1,34
0,90
2,00
2,29
1,12
1,54
1,84
1,48
1,22
1,51
0,70
1,37
1,23
1,76
1,38
1,40
1,82
1,03
1,92
1,28
1,35
0,86
1,30
1,87
0,90
1,51
2,14
1,38
1,28
1,20
0,77
1,43
1,25
1,66
1,34
1,54
1,63
1,00
2,23
1,34
1,59
1,17
1,79
2,17
0,90
1,52
2,34
1,54
1,43
1,62
0,69
0,20
0,061
*
0,80
0,21
0,027
**
1,31
0,38
0,000
**
1,49
0,44
0,000
**
1,38
0,37
0,000
**
1,51
0,41
0,000
P<0,05*
P<0,001**
Media
0,73
DS
0,22
P rispetto al tempo
0
0,67
0,20
0,074
zioni. È stato anche dimostrato
che, a parità di dose, la distribuzione della dose stessa in 2 somministrazioni giornaliere conduce a livelli plasmatici più elevati (10).
Sebbene non esista una sistematica
dimostrazione di ciò, diverse osservazioni indicano che la percentuale
di CoQ10 assorbito è inversamente
proporzionale all’entità della dose
stessa. I soggetti da noi studiati assumevano un totale di circa 20
mg/die di CoQ10, suddivisi nelle 4
dosi rappresentate dai singoli prodotti. Essi assumevano cioè una
dose relativamente bassa di
CoQ10, se comparata a quelle comunemente somministrate come
adiuvante della terapia in diverse
situazioni patologiche. Pur presagendo che una bassa dose venga
considerevolmente assorbita, ancor
di più perché suddivisa in 4 piccole
dosi, i livelli medi raggiunti nel
189
VOLUME 7
Figura 1 - Variazione percentuale delle medie dei valori di CoQ10 pla-
smatico, nelle varie fasi dello studio, rispetto al valore basale: c) 0, 8, 14,
28, 35 indicano il giorno del prelievo; d) B significa a digiuno; 2h indica
il secondo prelievo della giornata, dopo 2 ore il consumo della bevanda
(post colazioni)
presente studio, che si avvicinano a
1,5 µg/ml sono risultati significativamente più elevati rispetto ai valori basali. Verosimilmente ciò è anche legato a una buona veicolazione
dovuta alla composizione dei prodotti somministrati. Da un punto
di vista delle ripercussioni fisiologiche tali livelli sono potenzialmente
importanti.
Essi infatti sono comparabili a
quelli che, sulla base di precedenti
lavori, si sono dimostrati capaci di
migliorare la resistenza alla perossidazione delle lipoproteine plasmatiche a bassa densità (LDL); la perossidazione di tali lipoproteine è
notoriamente implicata nella patogenesi della arteriosclerosi (11).
190
Come dimostrato da Stocker all’inizio degli anni 90 il coenzima
Q10 ridotto è il principale antiossidante nel proteggere le LDL dalla
perossidazione (12). Si mise subito
in evidenza che le LDL isolate da
soggetti supplementati con CoQ10
diventavano più resistenti alla perossidazione lipidica. Kontush ha
messo in evidenza alcuni anni più
tardi che, nella ossidazione in vitro
delle LDL, la resistenza delle stesse
aumenta con l’aumentare del rapporto Q10/PUFA (13).
Studi condotti nel nostro laboratorio hanno infine mostrato (14) che
la sottofrazione più densa delle
LDL, che è pure quella più prona
alla perossidazione, possiede conte-
nuti inferiori di CoQ10 rispetto alle sottofrazioni più leggere. Dopo
la somministrazione di 100 mg di
CoQ10 al giorno per 4 settimane,
con una monodose giornaliera, i
soggetti raggiungevano un livello
plasmatico medio di 1,5 microgrammi/ml (contro 0,6 basale): le
varie sottofrazioni di LDL isolate
dopo supplementazione mostravano una diminuzione della perossidabilità, statisticamente significativa. Il fenomeno era più evidente
nelle LDL 3, la sottofrazione più
densa che nativamente era quella a
più basso contenuto di CoQ10.
Livelli ematici di CoQ10 pari a
quelli da noi riscontrati nel presente studio si sono pure dimostrati
capaci di implementare significativamente il contenuto di CoQ10
nello strato corneo della cute (15).
In quello studio i soggetti che ricevevano l’applicazione topica di
CoQ10 e la concomitante supplementazione orale miglioravano appunto il contenuto in CoQ10 dello
strato corneo, mentre nel gruppo di
controllo, trattato solo per via topica, il contenuto di CoQ10 aumentava solo nel sebo. Nel gruppo che
riceveva la supplementazione orale
uno studio della pelle mediante
profilometria rivelava un più significativo miglioramento dell’aspetto
cutaneo.
Sono in corso le analisi per valutare
i livelli di vitamina E e i paramentri
di perossidazione lipidica.
PROGRESS IN NUTRITION 3/2005
Bibliografia
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