Focus 12/2015 ITALIA – MERCATO AUTOVETTURE

Transcript

Focus 12/2015 ITALIA – MERCATO AUTOVETTURE
ITALIA – MERCATO AUTOVETTURE
Focus 12/2015
1.575.000 autovetture immatricolate nel 2015
Nel mese di dicembre 2015 si registrano oltre 109mila nuove immatricolazioni di autovetture, con un
incremento del 19%, il 19° consecutivo. In gennaio-dicembre 2015 le immatricolazioni sono state 1,57 milioni,
in termini di volumi significa 214mila vendite in più (+16%). Tuttavia si tratta di un valore inferiore del 31%
rispetto al volume medio del venduto negli anni 2000-2010 (volume medio di 2,27 milioni), ma superiore
dell’8% al volume medio del periodo degli anni di recessione 2011-2014 (1,45 milioni di unità). Le previsioni
del mercato per il 2016 e il 2017 sono rispettivamente attorno a 1,7 e 1,8 milioni di auto.
Il mercato 2015 è stato contraddistinto dal boom delle vendite del noleggio nel 1° quadrimestre con il 32% di vendite
in più rispetto a gennaio-aprile 2014; negli 8 mesi successivi la crescita media si è attestata a +8%. La crescita media
annua è stata del 18%.
Le vendite ai privati hanno registrato crescite a doppia cifra a partire dal mese di marzo: con un aumento
tendenziale del 12% a gennaio-aprile e del 22% a maggio-dicembre. La crescita media annua è stata del 18%.
Dal mese di febbraio sono in aumento anche le radiazioni, come effetto degli sconti applicati dalle Case
automobilistiche dietro rottamazione di una vettura “vecchia”. Secondo i dati provvisori di ACI, le radiazioni
superano i volumi di un anno fa del 5%; nel 2015 sono state radiate oltre 1,34 milioni di auto. Le minivolture (vendite
temporanee al concessionario), oltre 2 milioni, sono aumentate del 14% per l’intero anno, pari ad un incremento di
246mila auto rispetto al 2014.
Nel 2015 la quota delle auto “eco-friendly” si attesta al 13% del totale mercato, con un calo del 3,6% sul 2014,
determinato da un andamento molto positivo nei primi 4 mesi dell’anno (+21% l’incremento medio) e un calo medio
da maggio a dicembre di quasi il 15%, dovuto alla contrazione del mercato delle auto a gas, le quali hanno registrato
per l’intero anno una flessione del 6,5%. Secondo i dati preliminari elaborati da ANFIA, il valore medio ponderato
delle emissioni di CO2 delle nuove autovetture vendute nel 2015 è di 115,1 g/km (versus 118,2 g/km nel 2014, dato
Eurostat).
ANFIA – Area Studi e Statistiche
11/01/2016
ITALIA –MERCATO AUTOVETTURE
Focus 12/2015
Il Gruppo Fiat Chrysler Automobiles ha ottenuto un risultato migliore di quello del mercato: nel mese di dicembre
l’incremento è stato del 27% e nel progressivo annuo del 18%; le nuove registrazioni di Fiat Chrysler Automobiles
sono state oltre 447mila, pari al 28,4% del mercato.
Nel 2015 seguono FCA nella classifica per gruppi: Gruppo VW con il 13,3% di quota (+9,9% l’incremento dei volumi),
Gruppo PSA con il 9,1% di quota (+14,8%), Gruppo Renault con l’8,8% (+16%), Ford con il 6,9% (+19,3%) e GM con il
5,7% (+7,9%). I costruttori giapponesi complessivamente pesano per il 10,5% del mercato (+15,1%), mentre i
costruttori coreani pesano per il 5,6% (+16,6% sul 2014).
Nel 2015 le quattro posizioni della top ten parlano italiano con quattro vetture FCA: Panda, l’auto più venduta in
Italia, seguita da Punto, Ypsilon e 500L. In testa alla classifica della top ten diesel si piazza Fiat 500L, seguita da Fiat
500X. Nel cumulato si registra il boom di vendite di Jeep (+164%); fanno bene anche Ferrari (+9,7%), Maserati
(+10,2%) e Lamborghini (+21,3%).
Il portafoglio ordini aumenta del 24% circa nel mese di dicembre con oltre 153mila contratti (+7,6% su novembre
2015); da inizio anno, con 1.637.000 contratti, mantiene un incremento del 16,7%.
Le previsioni di mercato per il biennio 2016-2017 sono positive: le vendite dovrebbe attestarsi attorno ad un tasso
medio di crescita del 7,3% annuo.
ANFIA – Area Studi e Statistiche
ITALIA-MERCATO AUTOVETTURE
ITALIA –MERCATO AUTOVETTURE
Focus 12/2015
Clima di fiducia dei consumatori e delle imprese
L'indice del clima di fiducia dei consumatori, espresso in
base 2010=100, diminuisce a dicembre 2015 a 117,6 da 118,4
del mese precedente. L'indice composito del clima di fiducia
delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment
indicator) in base 2010=100, scende a 105,8 da 107,1 di
novembre. Nonostante la flessione, entrambi gli indici si
mantengono sui livelli elevati registrati nei mesi precedenti.
Tutte le stime delle componenti del clima di fiducia dei
consumatori diminuiscono: il calo risulta maggiore per le
componenti
economica
e
corrente
che
passano,
rispettivamente, a 152,9 da 157,9 e a 109,1 da 111,6; la
differenza è invece più contenuta per la componente
personale (a 104,5 da 105,0) e quella futura (a 127,3 da
128,0).
Peggiorano le stime sia dei giudizi sia delle attese
sull'attuale situazione economica del Paese.
Riguardo alle imprese, il clima di fiducia sale nei servizi di mercato (a 114,3 da 113,8), mentre scende nelle
costruzioni (a 114,8 da 121,4), nel commercio al dettaglio (a 109,1 da 115,0) e, anche se più lievemente, nella
manifattura (a 104,1 da 104,4).
Nelle imprese manifatturiere rimangono stabili sia i giudizi sugli ordini sia le attese sulla produzione.
L’indagine ISTAT sulle intenzioni di acquisto delle autovetture
L’indagine ISTAT sulle intenzioni di acquisto delle autovetture
nei prossimi 12 mesi conferma il trend in corso del mercato
auto. Gli italiani che hanno espresso un’intenzione favorevole
all’acquisto di un’auto nei dodici mesi successivi, sono
passati da 5,1% (somma di risposte “certamente sì” e
“probabilmente sì”) di gennaio 2014 a 9,1% di aprile 2015,
per scendere a 7,5% di luglio e risalire a 9,4% ad ottobre
2015.
Ordini e immatricolazioni per ora confermano il trend
positivo: modelli nuovi, campagne promozionali aggressive,
sostituzione dell’auto non rinviabile all’infinito.
Una parte della popolazione rimane comunque esclusa dalla
possibilità di acquistare un’automobile: i giovani.
Il tasso di disoccupazione giovanile è sceso al 38,1% a
novembre 2015, ma è di molto superiore sia alla media UE28 del 20%, che alla media Area Euro del 22,5% 1.
L’esclusione dal lavoro di una parte della popolazione, a cui è inibita di fatto la possibilità di emanciparsi dalla
famiglia, per mancanza di un proprio reddito, “congela” una fascia di consumatori, la cui indipendenza favorirebbe
proprio il consumo di beni durevoli, essenziali per una vita autonoma.
1
Dati Eurostat
ANFIA – Area Studi e Statistiche
ITALIA-MERCATO AUTOVETTURE
ITALIA –MERCATO AUTOVETTURE
Focus 12/2015
Prezzi e consumi di carburanti
La previsione del FMI del prezzo del petrolio (media prezzi WTI, Brent e Dubai) per il 2015 (US$ 50,9 per barile) è
inferiore del 47% rispetto a al prezzo medio del 2014 (US$ 96,2). Secondo le previsioni del FMI, il prezzo del petrolio
è previsto scendere a 42 US$ nel 2016, per risalire leggermente negli anni successivi, rimanendo sempre al di sotto
dei 60 US$ fino al 2021, secondo le attuali proiezioni.
In Italia il prezzo industriale dei carburanti ha subìto invece una contrazione, nel 2015 rispetto al 2014, del 21% per
la benzina, del 24% per il gasolio e del 26% per il GPL. Il peso della componente fiscale, invece, ha continuato a
salire e ad incidere sempre di più sul prezzo alla pompa dei carburanti. Nell’anno 2015, le imposte (IVA+Accise)
hanno pesato mediamente per:
-
il 65% sul prezzo della benzina, contro il 61% di un anno fa
-
il 62% sul prezzo del gasolio, contro il 56% di un anno fa
-
il 42% sul prezzo del GPL, contro il 37% di un anno fa.
Il prezzo alla pompa è quindi diminuito solo del 10% per la benzina, del 13% per il gasolio e del 20% per il gpl.
A dicembre 2015, per un pieno di 50 litri di gasolio sono stati pagati mediamente € 65,4, con un risparmio di € 9,2
rispetto a dicembre 2014; il risparmio per 50 litri di benzina è stato invece di € 6,7 e per 50 litri di GPL è stato di €
4,4.
Il Governo ha approvato lo stop, dal primo novembre 2014, all'aumento delle accise sui carburanti che sarebbe
scattato come clausola di salvaguardia per reperire risorse necessarie a coprire le spese.
L’imposizione fiscale sui carburanti 2 ha contribuito alle casse dello Stato per 37 miliardi di euro nel 2014, oltre il 51%
del carico fiscale che pesa su tutta la motorizzazione ed è risultata in aumento (+0,9% sul 2013), nonostante il calo
dei consumi. Su benzina e diesel grava una lunga serie di accise (la prima risale al 1935). Si tratta di una forma di
tassazione diretta, sicura e a costo zero per lo Stato, utilizzata per coprire spese straordinarie: accise che non
decadono mai allo scadere delle cause che le hanno determinate. Secondo gli ultimi dati disponibili del Ministero
dello Sviluppo Economico, in gennaio-novembre 2015 i consumi di carburante diminuiscono dell’1,2% per la benzina
senza piombo, mentre aumentano dell’1,7% per il gasolio e del 5,3% il GPL rispetto a gennaio-novembre 2014.
-47%
AA
dicembre
dicembre
2015
2015
il prezzo
il prezzo
del
petrolio
del petrolio
è scesocala
del del
38%39%
rispetto
dicembre2014
2014
rispettoa adidicembre
2
Studio sulla fiscalità ANFIA-Area Economica, dati su Automobile in cifre (https://webmail.anfia.it/autoincifre/VarieItalia.htm)
ANFIA – Area Studi e Statistiche
ITALIA-MERCATO AUTOVETTURE
ITALIA –MERCATO AUTOVETTURE
Focus 12/2015
Analisi del mercato autovetture ITALIA nel dettaglio
Mercato per alimentazione
Nel 2015, sono aumentate considerevolmente le immatricolazioni di auto a benzina, +24,6%, e a gasolio, +16,7%.
La quota delle auto a benzina raggiunge il 31% del mercato e la quota delle auto diesel supera il 55%.
Nel 2015 le vetture ad alimentazione alternativa calano del 3,6% (pari ad un calo in volumi di 7.900 auto rispetto ai
volumi del 2014), totalizzando circa 211mila unità. Le vetture a trazione alternativa rimangono al di sotto della
quota del 21,5% raggiunta nel 2009 grazie a misure di incentivazione.
Le vetture elettriche totalizzano 1.442 unità con un incremento del 31% e le ibride (oltre 26mila) crescono del 21%
rispetto al 2014. Il mercato dei veicoli elettrici è molto contenuto rispetto a quello di molti Paesi UE, non solo per la
scarsa diffusione della rete di rifornimento, ma anche per la minor percentuale di popolazione urbana rispetto agli
altri paesi europei (Italia 68,7%, UK 89,3%, Paesi Bassi 89,3%, dati Banca Mondiale). La popolazione non urbana,
infatti, è meno propensa all’utilizzo di auto ad alimentazione elettrica per la bassa autonomia. Certamente, la
possibilità di usufruire di una rete di rifornimento capillare dell’elettricità è uno degli elementi che, superate le
criticità attuali dovute ai costi e alle tecnologie, ne potrà favorire una maggiore diffusione. Alcune iniziative vanno
in questa direzione come il car sharing elettrico a Torino, sulle cui strade, a partire da marzo 2016, compariranno le
prime colonnine per la ricarica con i primi veicoli elettrici del gruppo Bolloré. L'obiettivo del Gruppo è di arrivare a
400 auto entro il 2017, con oltre 200 stazioni e, a regime, 700 colonnine aperte al pubblico e accessibili anche ai
privati: questo prevede il piano messo a punto dalla Città di Torino e da Blu Solution per avviare il servizio di car
sharing elettrico nel capoluogo piemontese. Torino è la prima città in Italia, insieme a Roma per il Giubileo, a
dotarsi di un'infrastruttura del genere. Il Gruppo Bolloré, per portare avanti il progetto a Torino, ha stretto un
accordo con Iren per l'energia elettrica.
Le vendite di vetture a gas sono diminuite, nel 2015, del 3,6% (le vetture a doppia alimentazione bz+gpl registrano
un calo del 2,7%; le vetture a bz+metano calano del 13%). Esse rappresentano, comunque,una delle tecnologie
“ponte” a basso impatto ambientale che, insieme ai veicoli elettrici e ibridi, possono contribuire, nei prossimi
decenni, a ridurre l’inquinamento dell’aria nelle nostre città. Il vantaggio non è solo ambientale, ma anche
economico e occupazionale: l’Italia è leader nel mondo grazie ad una filiera di imprese di produzione di impianti,
veicoli, distribuzione e manutenzione. Grazie al contributo delle vendite di veicoli a gas, l’Italia vanta il primato di
essere il paese in Europa con la quota maggiore di vetture a trazione alternativa, davanti all’Olanda.
La rete distributiva per le auto alimentate a gas conta, in Italia, 3.734 distributori per il GPL, per soddisfare un
parco veicoli bifuel di 2.086.452 (di cui 2.42.120 autovetture) e 1.086 distributori per il Metano, per un parco di
917.857 veicoli bifuel (di cui 833.668 autovetture). La metà dei distributori è collocata nelle regioni del Nord.
IMMATRICOLAZIONI AUTOVETTURE PER ALIMENTAZIONE
TOTALE
%
2012
TOTALE
%
2013
TOTALE
%
2014
TOTALE
%
2015
var%
var%
var%
2013/12 2014/13 2015/14
DIESEL
745.621
53,1
702.971
53,9
747.190
54,9
872.318
55,4
-5,7
6,3
16,7
BENZINA
469.028
33,4
402.277
30,8
394.795
29,0
491.857
31,2
-14,2
-1,9
24,6
BZ+GPL
127.476
9,1
115.556
8,9
123.850
9,1
120.517
7,7
-9,4
7,2
-2,7
53.674
3,8
68.020
5,2
72.363
5,3
62.906
4,0
26,7
6,4
-13,1
BZ+METANO
525
0,0
864
0,1
1.101
0,1
1.442
0,1
64,6
27,4
31,0
IBRIDA BE
5.640
0,4
14.059
1,1
20.816
1,5
25.424
1,6
149,3
48,1
22,1
IBRIDA BT
92
0,0
4
0,0
0
0,0
0
0,0
-95,7
-100,0
IBRIDA GE
1.198
0,1
1.096
0,1
657
0,0
640
0,0
-
-40,1
-2,6
1.403.254 100,0 1.304.847 100,0 1.360.772 100,0 1.575.104 100,0
-7,0
4,3
15,8
5,8
9,6
-3,6
ELETTRICA
TOTALE
ALIM. ALTERN.
188.605
13,4
199.599
15,3
218.787
16,1
210.929
13,4
Elaborazione ANFIA-Area Studi e Statistiche su dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Aut.Min. D07161/H4)
ANFIA – Area Studi e Statistiche
ITALIA-MERCATO AUTOVETTURE
ITALIA –MERCATO AUTOVETTURE
Focus 12/2015
Immatricolazioni autovetture - Trend mensile dicembre 2014/dicembre 2015
VOLUMI
dic-14
gen-15
feb-15
mar-15
apr-15
mag-15
giu-15
lug-15 ago-15
set-15
ott-15
nov-15
dic-15
DIESEL
48.142
72.093
76.000
90.509
82.707
81.737
81.929
71.131 33.347
70.150
73.860
77.051
61.804
34.618
BENZINA
26.761
39.152
40.492
50.479
46.538
46.344
45.266
43.124 18.059
43.178
43.060
41.547
BZ/GPL
9.493
11.985
11.155
12.172
12.651
11.652
12.098
10.804
4.539
8.938
8.755
9.012
6.756
BZ/METANO
5.969
6.472
5.609
6.250
5.641
5.386
5.848
5.547
2.751
5.792
5.332
4.453
3.825
1.851
2.401
2.086
2.872
2.188
2.309
2.523
1.845
894
2.779
2.584
2.601
2.424
PEV/IBRIDE
TOTALE
92.216 132.103 135.342 162.282 149.725 147.428 147.664 132.451 59.590 130.837 133.591 134.664 109.427
QUOTE
dic-14
gen-15
feb-15
mar-15
apr-15
mag-15
giu-15
set-15
ott-15
nov-15
DIESEL
52,2
54,6
56,2
55,8
55,2
55,4
55,5
53,7
56,0
53,6
55,3
57,2
56,5
BENZINA
29,0
29,6
29,9
31,1
31,1
31,4
30,7
32,6
30,3
33,0
32,2
30,9
31,6
BZ/GPL
10,3
9,1
8,2
7,5
8,4
7,9
8,2
8,2
7,6
6,8
6,6
6,7
6,2
6,5
4,9
4,1
3,9
3,8
3,7
4,0
4,2
4,6
4,4
4,0
3,3
3,5
BZ/METANO
PEV/IBRIDE
TOT.ALIM.ALTERN.
lug-15 ago-15
dic-15
2,0
1,8
1,5
1,8
1,5
1,6
1,7
1,4
1,5
2,1
1,9
1,9
2,2
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Emissioni di CO2
Nel suo insieme, il mercato delle auto “eco-friendly” ha permesso
all’Italia di diventare, in materia di emissioni inquinanti, uno dei
paesi più virtuosi dell’Unione e di aver raggiunto, già nel 2011 (con
129 g/km CO2), l’obiettivo fissato dalla Commissione Europea per
il 2015, in termini di emissioni medie di CO2 prodotte dalle nuove
autovetture immatricolate (130 g/km). Nel 2015, la media delle
emissioni di CO2 di tutte le nuove auto vendute in Italia risulta di
115,1 g/km, secondo le elaborazioni preliminari di ANFIA. Le
emissioni medie di CO2 delle nuove vetture diesel immatricolate
nel 2015 è di 115,4 g/km, di quelle a benzina è di 118,1 di g/km,
di quelle ad alimentazione alternativa è di 113,7 g/km (dati
provvisori ANFIA). L’efficienza dei motori diesel è migliore rispetto
a quella dei motore a benzina a parità di modello considerato (in
tutti i segmenti) e di prestazione del motore stesso (coppia e
potenza). Il delta in minori emissioni di CO2 del motore diesel
rispetto a quello benzina si attesta su un range di circa: 5-15 g/km
(segmento B), 10-20 g/km (segmento C), 15-35 g/km (segmento D e
superiori). Per i Costruttori, il motore diesel dotato delle più
avanzate tecnologie (clean diesel), è un fattore essenziale per
poter raggiungere gli obiettivi di CO2 al 2021 di 95 g/km;
attualmente le auto immatricolate con emissioni fino a 95 g/km
sono il 14,8% del mercato, quelle da 0 a 120 g/km il 73%.
Gli altri fattori che incidono positivamente sui risultati positivi di
riduzione delle emissioni di CO2 sono la “massa” e la “cilindrata”
delle auto, che in Italia risultano inferiore rispettivamente di 1/5 e
di 1/3 rispetto alla media dei Paesi UE. Fiat Group Automobiles è
uno dei Costruttori in UE con emissioni medie delle nuove auto
immatricolate tra le più basse, che risultano inferiori ai 120 g/km,
esattamente 116 g/km (dati 2014 di EEA). Nel periodo 2000-2014 il
Gruppo Fiat ha mostrato una riduzione delle emissioni medie di CO2
ANFIA-Area Studi e Statistiche
delle auto immatricolate in UE del 26%, grazie anche alla massa media delle auto di 1.143 kg (1.376 kg la media UE),
una delle più basse tra i Costruttori.
ANFIA – Area Studi e Statistiche
ITALIA-MERCATO AUTOVETTURE
ITALIA –MERCATO AUTOVETTURE
Focus 12/2015
Mercato per modalità d’acquisto
Nel mese di dicembre le vendite ai privati crescono del 21%, mentre le vendite di auto intestate alle società
registrano un incremento del 14%. Per l’intero anno, le vendite ai privati crescono di oltre il 18% e la quota sul totale
mercato supera il 62%, mentre le auto intestate alle società registrano un incremento del 12% con una quota del 38%
circa.
IMMATRICOLAZIONI AUTOVETTURE PER MODALITA' D'ACQUISTO
TOTALE
%
2012
TOTALE
%
2013
TOTALE
%
2014
TOTALE
%
var%
2015
var%
var%
2013/12 2014/13 2015/14
Privati proprietari
873.519
62,2
807.365
61,9
827.779
60,8
979.378
62,2
-7,6
2,5
18,3
Società
529.735
38
497.482
38
532.993
39
595.726
38
-6,1
7,1
11,8
15,1
Leasing persone fisiche
Società proprietarie
Leasing persone giur.
20.759
1,5
21.610
1,7
20.645
1,5
23.769
1,5
4,1
-4,5
227.874
16,2
217.696
16,7
220.634
16,2
229.777
14,6
-4,5
1,3
4,1
23.991
1,7
20.161
1,5
22.837
1,7
25.448
1,6
-16,0
13,3
11,4
18,2
252.733
18,0
233.502
17,9
264.195
19,4
312.331
19,8
-7,6
13,1
Taxi
4.102
0,3
4.324
0,3
4.471
0,3
4.211
0,3
5,4
3,4
-5,8
Altri
276
0,0
189
0,0
211
0,0
190
0,0
-31,5
11,6
-10,0
100,0 1.304.847 100,0 1.360.772 100,0 1.575.104 100,0
-7,0
4,3
15,8
Noleggio
TOTALE
1.403.254
Elaborazione ANFIA-Area Studi e Statistiche su dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Aut.Min. D07161/H4)
Le vendite ai privati sono
in crescita
luglio 2014.
Secondo
la
dal mese di
ripartizione
geografica, la vendita di
auto
nuove
ai
privati
risulta
differenziata.
molto
In
Val
d’Aosta e Trentino Alto
Adige si registra il 77%
delle immatricolazioni di
auto intestate alle società
di
noleggio
(dove
le
società pagano una IPT
ridotta), una quota che fa scendere il peso delle vendite di auto nuove ai “privati” in queste regioni e nelle
rispettive aree geografiche. Il 21,8% delle auto intestate a società (escluso noleggio) si registra in Piemonte. In tutte
le altre regioni la quota delle immatricolazioni ai privati è superiore a quella nazionale (62,2%). Sono le regioni
meridionali che hanno quote di mercato del segmento privati più alte della media nazionale, con punte mediamente
superiori all’80%; solo la Liguria e l’Umbria registrano le stesse quote. Le regioni che registrano aumenti delle
vendite ai privati più significative nel 2015 sono Basilicata, Sicilia, Friuli VG, Umbria, Calabria, Sardegna, Veneto,
Abruzzo e Puglia. In termini di volumi però le regioni del Sud immatricolano il 16% delle vendite complessive ai
privati.
A livello nazionale la popolazione residente che si sposta giornalmente per motivi di studio o lavoro è pari al 48,6%
ossia quasi 29 milioni di individui. Il 60,6% degli spostamenti totali avviene all’interno dello stesso Comune e il
rimanente 39,4% fuori dal Comune. In valori assoluti è Milano la città che accoglie il maggior numero di pendolari,
seguita da Roma 3.
3
Dati ISPRA
ANFIA – Area Studi e Statistiche
ITALIA-MERCATO AUTOVETTURE
ITALIA –MERCATO AUTOVETTURE
Focus 12/2015
L’automobile
essere
il
continua
mezzo
di
comunque
ad
trasporto
più
utilizzato: l’uso delle autovetture è pari
al 74,3% della ripartizione modale dei
passeggeri/km, a fronte del 6,6% di uso di
mezzi di trasporto su ferro (ferrovia,
tranvie,
metropolitane,
funivie)
dell’11,9% di fruizione di
pubblici e privati (dati 2013).
La
consistenza
del
parco
e
autobus,
veicolare 4
nell’arco degli ultimi dieci anni (20052014) è aumentata di quasi il 9% nel suo
complesso,
con
un
massimo
per
la
categoria dei motocicli (+32% circa) ed un minimo per quella degli autobus (+4 % circa); le autovetture sono
aumentate del 7%. L’età mediana delle autovetture è passata da 7,5 anni del 2003 a quasi 10 del 2014. Dopo l’anno
2009 non sono state più adottate politiche d’incentivo pubblico, che negli anni precedenti avevano sostenuto il
settore, anticipando di fatto la domanda di sostituzione. Alla mancanza di sostegno pubblico si è sommata la
difficoltà per le famiglie di accedere al mercato del credito e la riduzione della capacità di acquisto. La contrazione
del mercato ha quindi determinato un invecchiamento del parco auto, con le conseguenze per l’ambiente che
conosciamo.
Ciononostante, si è rilevato, negli ultimi anni, un notevole calo delle emissioni di inquinanti atmosferici prodotte dal
trasporto stradale, grazie ai miglioramenti tecnologici apportati ai veicoli, con la conseguente diminuzione delle
emissioni medie per km percorso dei veicoli nuovi: tra il 1990 ed il 2012, ad esempio, le emissioni di ossidi di azoto
sono diminuite del 50,5%,quelle di particolato primario, PM2.5, del 56% e quelle di PM10 del 53% 5.
La qualità dell’aria nelle grandi aree urbane e in alcune macro-aree del Paese, come la pianura padana, tuttavia,
non rispetta ancora i valori limite stabiliti dalla normativa europea e, in determinate condizioni climatiche (assenza
di pioggia), come è successo a dicembre 2015, la situazione è andata aggravandosi ulteriormente.
Il miglioramento conseguito nell’efficienza energetica dei mezzi di trasporto e l’incremento nell’uso di carburanti a
minori emissioni ha controbilanciato gli effetti derivanti dall’aumento della domanda di trasporto e
dall’invecchiamento del parco.
Contribuirebbero certamente al miglioramento della qualità dell’aria e della mobilità dei passeggeri in ambito
urbano, il rinnovo del parco veicolare e un’offerta di trasporto pubblico in grado di competere con il trasporto
privato. Per quanto riguarda il rinnovo del parco, le autovetture con standard emissivi ante Euro4 circolanti in Italia
sono il 48% del totale, pari a circa 17,9 milioni di auto - erano il 60,9% nel 2010 - mentre le autovetture Euro6, lo
0,8% del parco, sono diventate obbligatorie a partire dal 1° settembre 2015. Nei 15 anni che separano Euro 3 ed
Euro 6, i limiti degli NOx si sono ridotti complessivamente dell’84%.
Nelle province di Torino, Milano e Roma, le autovetture circolanti con standard emissivi ante Euro4 sono
rispettivamente il 48%, il 38%, il 44%; percentuali che salgono al 63% e al 56% nelle province di Napoli e Palermo.
Non va meglio per il settore degli autobus, che vanta un parco di veicoli ante Euro4 che pesa per il 72% del totale,
mentre un autobus Euro VI emette il 95% in meno di NOx rispetto a un autobus Euro 5.
La situazione relativa allo smog, particolarmente difficile in questi mesi, ha spinto lo scorso 30 dicembre il Ministero
dell’Ambiente, la Conferenza delle Regioni e ANCI a sottoscrivere un Protocollo d'intesa a valle della riunione di
coordinamento sui provvedimenti Anti-smog da assumere a livello locale.
4
5
Dati ACI
Rapporto sull’ambiente, ISPRA
ANFIA – Area Studi e Statistiche
ITALIA-MERCATO AUTOVETTURE
ITALIA –MERCATO AUTOVETTURE
Focus 12/2015
Le linee guida evidenziano, all'articolo 1, i seguenti obiettivi di interesse da perseguire:
-
Rete di ricarica dei mezzi di trasporto, tra cui si parla anche di riconversione elettrica dei mezzi pubblici e
privati di trasporto e di incentivi all’acquisto dell’elettrico in tutte le declinazioni (veicoli merci, autobus,
autoveicoli privati, etc.);
-
Limiti di circolazione a 30km/h nei centri abitati;
-
Rottamazione/riconversione dei veicoli più inquinanti: si stressa in particolare sul rinnovo flotte.
Inoltre - sempre all'articolo 1 - sono identificate delle "misure d'urgenza" da attivarsi lì dove si registrino 7 giorni
consecutivi di superamenti delle soglie giornaliere massime consentite delle concentrazioni di PM10, tra cui:
-
Abbassamento dei limiti di velocità a 20km/h in aree urbane estese;
-
Sistemi di incentivo all'utilizzo del TPL e della mobilità condivisa rivolti all'utenza (per questo specifico scopo il
Ministero dell'Ambiente si impegna a contribuire fino a un massimo di 12 milioni di euro).
Per quanto riguarda gli altri fondi citati:
-
il Fondo mobilità sostenibile, pari a 35 milioni, è già previsto dal Collegato ambientale in corso di pubblicazione
in Gazzetta: riguarda attività molto variegate (piedibus, car pooling, car sharing, etc.)
-
Cruciale, invece, sembra quanto previsto all'articolo 2: l'identificazione di un fondo per il rinnovo del parco
veicoli più inquinanti con veicoli che utilizzino tecnologie e combustibili a basso impatto ambientale.
Contribuiscono a modificare la mobilità, alcuni cambiamenti
delle abitudini di consumo di trasporto da parte di ampie fasce
di cittadini “digitalizzati”, perché è proprio attraverso l’uso di
dispositivi mobili che si fanno strada nuove soluzioni di
mobilità: il car sharing, le community di passaggi in auto, il
noleggio, il bike sharing.
La crescita costante dei costi per l’utilizzo dell’auto (l’82%
circa del carico fiscale sulla motorizzazione versato è originato
da imposizioni sull’utilizzo del veicolo) e le difficoltà di
PESO IN %
SU 71,6 MLD
DI EURO VERSATI
ALL’ERARIO NEL
2014
acquisto di un’auto nuova (la diminuzione del potere
d’acquisto delle famiglie, iniziata nel 2008, si è arrestata solo
nel corso del 2014, con una perdita complessiva del 10,6%
rispetto al 2007 6) avvicinano quindi una parte dei consumatori
a forme alternative di trasporto, le quali rappresentano anche
un nuovo modello di business per i costruttori, che si propongono come soggetti di nuovi servizi nel senso più ampio,
offrendo non solo auto in affitto ma anche soluzioni di mobilità, per esempio servizi di car sharing tra privati.
D’altronde, le auto sono un capitale che rimane “parcheggiato” per la maggior parte della giornata, la condivisione
dell’auto comporta un vantaggio per il proprietario, un maggior utilizzo del veicolo e un rinnovo più frequente,
mentre il vantaggio per chi acquista un servizio sta nell’utilizzare un mezzo sicuro ed efficiente e tecnologicamente
“avanzato”.
Il Ministero dell’Ambiente e la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, hanno promosso l’Osservatorio nazionale sulla
sharing mobility. La mobilità sostenibile oggi non è un tema che riguarda solo i Comuni, ma tutto il Paese, perché
risponde all’obiettivo di ridurre la CO2 di almeno del 40% entro il 2030, secondo il Ministro dell’Ambiente, è quindi
necessaria una strategia nazionale che impegni l’Italia. Con la Conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici, COP
21, organizzata dalla Conferenza sull'Ambiente e sullo Sviluppo delle Nazioni Unite (UNCED),che si è tenuta a Parigi
dal 30 novembre al 12 dicembre 2015, è stato sottoscritto, per la prima volta in oltre 20 anni di mediazione da parte
delle Nazioni Unite, un accordo vincolante e universale sul clima, accettato da tutte le nazioni.
L'accordo prevede l’impegno di bloccare l’aumento della temperatura del pianeta sotto i due gradi , facendo tutti gli
sforzi possibili per restare entro 1,5 gradi.
6
ISTAT, Benessere economico
ANFIA – Area Studi e Statistiche
ITALIA-MERCATO AUTOVETTURE
ITALIA –MERCATO AUTOVETTURE
Focus 12/2015
Tornando al mercato per tipologia d’acquisto, nel 2010 la quota dei privati rappresentava il 70,5% del mercato.
Sebbene negli anni la quota delle vendite ai privati sia andata comunque riducendosi, in Italia rimane più alta
rispetto a molti paesi europei; per contro, l’incidenza delle auto aziendali in Italia resta molto più bassa che in
Francia, Germania, Regno Unito e Spagna.
Uno dei freni all’acquisto di auto aziendali, infatti, è
rappresentato proprio dalla pressione fiscale, che in Italia,
anche su questo fronte, risulta più alta degli altri major
markets europei.
Un primo alleggerimento fiscale del quale beneficia l’auto,
dopo decenni di aumenti costanti del peso fiscale che
hanno portato il settore automotive a finanziare l’Erario
con 71,6 miliardi all’anno, pari al 16,8% del gettito totale,
viene dalla Legge di Stabilità 2016, che, ai commi 91-94, punta ad incentivare gli investimenti in beni strumentali
nuovi (a partire dal 15 ottobre 2015 e fino al 31 dicembre 2016), attraverso il riconoscimento di una maggiorazione
della deduzione ai fini della determinazione dell’Ires e dell’Irpef. La maggiorazione del costo fiscalmente
ammortizzabile riconosciuto è del 40%, portando al 140% il valore della deduzione complessiva (lo sgravio riguarda
tutti i tipi di macchinari produttivi compresi Pc ma non fabbricati e capannoni). Tra i beni beneficiari del superammortamento vi sono le Auto aziendali acquistate anche in leasing, mentre nessun bonus è previsto per le auto in
noleggio a lungo termine.
Le auto aziendali che beneficiano del super ammortamento sono quelle utilizzate come beni strumentali d’impresa.
Invece per le auto aziendali a deducibilità limitata, ossia le auto intestate direttamente all’azienda che non siano
strumentali all’esercizio dell’impresa, la norma prevede un ulteriore agevolazione: l’innalzamento del 40% dei limiti
di spesa, fiscalmente riconosciuti, portando il tetto da 18.075,99 a 25.306,386 euro, ed esclusivamente per agenti e
rappresentanti d'impresa da 25.822,084 a 36.150,084 euro.
Le misure adottate dovrebbero dare impulso a questo comparto del mercato.
Le vendite alle società (società persone giuridiche, società di leasing, società di noleggio e taxi) registrano nel 2015
un aumento del 12% (senza il noleggio l’incremento è stato del 5,4%).
Il noleggio, dopo il calo del 3,7% ad ottobre, grazie agli incrementi tendenziali del 36% a novembre e del 24% a
dicembre, supera le 312mila auto con una quota del 18,2% a fine 2015. La stagionalità del noleggio determina
vendite più alte per il comparto nella prima parte dell’anno. In questi mesi la quota dei privati tende a scendere e a
salire a partire dai mesi estivi.
ANFIA – Area Studi e Statistiche
ITALIA-MERCATO AUTOVETTURE
ITALIA –MERCATO AUTOVETTURE
Focus 12/2015
Mercato per segmento
Nel 2015 volano le vendite di SUV di
tutte le dimensioni, che totalizzano
circa 385mila nuove immatricolazioni e
una crescita del 38%. La quota dei SUV
raggiunge il 24,5% del mercato e sono
soprattutto i SUV piccoli a crescere
(+85%).
Le
vendite
delle
vetture
“alto
di
gamma” (Superiori, Lusso, Sportive,
SUV
Grandi,
Monovolumi
Grandi)
registrano un calo dello 0,9% dopo
quelli registrati negli anni 2014 e 2013,
dovuti all’introduzione del superbollo,
che ha penalizzato le vendite dei
modelli con potenza superiore a 185
KW, soggetti alla sovrattassa.
Le vendite complessive di vetture dei segmenti A e B passano da una quota di mercato del 52% nel 2008 (anno
precedente all’introduzione degli incentivi del 2009, che porteranno la quota al 58%) al 47% del 2014, che scende al
46% a gennaio-dicembre 2015,;per contro i SUV (piccoli, compatti, medi, grandi) passano da una quota del 9% al 21%
nello stesso periodo, per salire al 25% nel 2015.
IMMATRICOLAZIONI AUTOVETTURE PER SEGMENTO
TOTALE
%
2012
TOTALE
%
TOTALE
%
TOTALE
2014
2013
%
var%
var%
var%
2013/12 2014/13 2015/14
2015
Superutilitarie
268.214
19,1
249.350
19,1
252.182
18,5
288.407
18,3
-7,0
1,1
14,4
Utilitarie
428.832
30,6
384.073
29,4
388.954
28,6
436.135
27,7
-10,4
1,3
12,1
Medio-inferiori
180.402
12,9
175.691
13,5
179.973
13,2
209.405
13,3
-2,6
2,4
16,4
Medie
84.664
6,0
64.201
4,9
55.802
4,1
58.860
3,7
-24,2
-13,1
5,5
Superiori
19.488
1,4
16.715
1,3
15.240
1,1
14.929
0,9
-14,2
-8,8
-2,0
Lusso
1.988
0,1
1.450
0,1
1.847
0,1
1.891
0,1
-27,1
27,4
2,4
Sportive
7.195
0,5
4.720
0,4
3.036
0,2
3.356
0,2
-34,4
-35,7
10,5
85,5
36.569
2,6
62.998
4,8
96.561
7,1
179.083
11,4
72,3
53,3
122.345
8,7
112.384
8,6
128.686
9,5
141.284
9,0
-8,1
14,5
9,8
SUV Medi/
52.606
3,7
39.757
3,0
39.827
2,9
48.358
3,1
-24,4
0,2
21,4
SUV Grandi
14.145
1,0
11.119
0,9
13.547
1,0
16.515
1,0
-21,4
21,8
21,9
Monovolumi piccoli
69.737
5,0
87.411
6,7
94.061
6,9
87.512
5,6
25,3
7,6
-7,0
Monovolumi medi
78.915
5,6
63.113
4,8
60.987
4,5
55.290
3,5
-20,0
-3,4
-9,3
7.868
0,6
5.237
0,4
5.378
0,4
4.805
0,3
-33,4
2,7
-10,7
22.899
1,6
20.028
1,5
16.904
1,2
21.014
1,3
-12,5
-15,6
24,3
7.387
0,5
6.600
0,5
7.787
0,6
8.260
0,5
-10,7
18,0
6,1
100,0 1.575.104
100,0
-7,0
4,3
15,8
SUV Piccoli
SUV Compatti
Monovolumi grandi
Multispazio
Combi
TOTALE
1.403.254 100,0 1.304.847 100,0 1.360.772
50.684
3,6
39.241
3,0
39.048
2,9
38.684
2,5
-22,6
-0,5
-0,9
SUV
225.665
16,1
226.258
17,3
278.621
20,5
385.240
24,5
0,3
23,1
38,3
MONOVLUMI
156.520
11,2
155.761
11,9
160.426
11,8
147.607
9,4
-0,5
3,0
-8,0
ALTO DI GAMMA
Elaborazione ANFIA-Area Studi e Statistiche su dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Aut.Min. D07161/H4)
ANFIA – Area Studi e Statistiche
ITALIA-MERCATO AUTOVETTURE
ITALIA –MERCATO AUTOVETTURE
Focus 12/2015
Mercato per area geografica
Secondo l’area geografica le immatricolazioni delle regioni a statuto speciale Val d'Aosta e Trentino Alto Adige
crescono rispettivamente del 13,5% e del 24,5% a gennaio-dicembre 2015 e insieme pesano per il 16,8% del totale
mercato, trainate dal noleggio. La modifica alla disciplina dell’imposta provinciale di trascrizione, che consentiva di
eseguire le formalità relative all’IPT su tutto il territorio nazionale, con destinazione del gettito d’imposta alla
Provincia ove ha sede legale o residenza il soggetto passivo, inteso come avente causa (proprietario-acquirente) o
intestatario del veicolo (il locatario nel caso di locazione finanziaria, il titolare del diritto di godimento nel caso di
usufrutto, il cessionario nel caso di compravendita con patto di riservato dominio), non ha praticamente pesato sui
noleggiatori, che hanno continuato ad aprire sedi nelle due province con IPT ridotta e a pagarla lì come effettivi
proprietari dei veicoli.
IMMATRICOLAZIONI AUTOVETTURE PER REGIONE
TOTALE
%
VALLE D'AOSTA
TOTALE
%
2013
2012
TOTALE
%
2014
TOTALE
%
2015
var%
var%
var%
2013/12 2014/13 2015/14
36.691
2,6
8.244
0,6
36.289
2,7
41.174
2,6
-77,5
340,2
PIEMONTE
148.396
10,6
162.082
12,4
137.503
10,1
150.119
9,5
9,2
-15,2
9,2
LOMBARDIA
249.853
17,8
232.246
17,8
236.497
17,4
265.969
16,9
-7,0
1,8
12,5
LIGURIA
ITALIA NORD-OVEST
FRIULI
TRENTINO ALTO ADIGE
13,5
29.537
2,1
27.491
2,1
28.173
2,1
32.043
2,0
-6,9
2,5
13,7
464.477
33,1
430.063
33,0
438.462
32,2
489.305
31,1
-7,4
2,0
11,6
25.411
1,8
23.773
1,8
25.965
1,9
30.470
1,9
-6,4
9,2
17,4
171.740
12,2
151.588
11,6
179.652
13,2
223.681
14,2
-11,7
18,5
24,5
VENETO
107.236
7,6
100.441
7,7
104.621
7,7
120.751
7,7
-6,3
4,2
15,4
EMILIA ROMAGNA
114.444
8,2
113.302
8,7
116.002
8,5
131.306
8,3
-1,0
2,4
13,2
ITALIA NORD-EST
418.831
29,8
389.104
29,8
426.240
31,3
506.208
32,1
-7,1
9,5
18,8
105.420
7,5
118.506
9,1
129.890
9,5
149.004
9,5
12,4
9,6
14,7
18.770
1,3
17.106
1,3
17.548
1,3
21.146
1,3
-8,9
2,6
20,5
TOSCANA
UMBRIA
MARCHE
32.214
2,3
30.168
2,3
32.268
2,4
36.058
2,3
-6,4
7,0
11,7
135.515
9,7
114.124
8,7
106.695
7,8
123.801
7,9
-15,8
-6,5
16,0
291.919
20,8
279.904
21,5
286.401
21,0
330.009
21,0
-4,1
2,3
15,2
23.372
1,7
21.012
1,6
21.443
1,6
25.233
1,6
-10,1
2,1
17,7
5.352
0,4
5.175
0,4
5.869
0,4
8.139
0,5
-3,3
13,4
38,7
54.233
3,9
48.233
3,7
50.630
3,7
58.194
3,7
-11,1
5,0
14,9
MOLISE
2.999
0,2
2.692
0,2
2.893
0,2
3.406
0,2
-10,2
7,5
17,7
PUGLIA
41.722
3,0
40.050
3,1
40.433
3,0
47.692
3,0
-4,0
1,0
18,0
LAZIO
ITALIA CENTRO
ABRUZZI
BASILICATA
CAMPANIA
CALABRIA
21.937
1,6
20.260
1,6
20.158
1,5
24.286
1,5
-7,6
-0,5
20,5
SICILIA
55.431
4,0
47.664
3,7
46.878
3,4
57.343
3,6
-14,0
-1,6
22,3
SARDEGNA
22.981
1,6
20.690
1,6
21.365
1,6
25.289
1,6
-10,0
3,3
18,4
228.027
16,2
205.776
15,8
209.669
15,4
249.582
15,8
-9,8
1,9
19,0
TOTALE
1.403.254 100,0 1.304.847 100,0 1.360.772 100,0 1.575.104 100,0
Elaborazione ANFIA-Area Studi e Statistiche su dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Aut.Min. D07161/H4)
-7,0
4,3
15,8
ITALIA SUD-ISOLE
Tutte le regioni registrano volumi immatricolativi in crescita. L’incremento maggiore si registra nell’area Nord-Est
(che rappresenta 1/3 del mercato nazionale) e nelle regioni meridionali (che pesano per il 16% del mercato): +19%.
Le regioni che registrano nel 2015 un incremento superiore a quello nazionale sono: Friuli VG, Trentino AA, Umbria,
Lazio, Basilicata, Abruzzi, Molise, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia.
ANFIA – Area Studi e Statistiche
ITALIA-MERCATO AUTOVETTURE
ITALIA –MERCATO AUTOVETTURE
Focus 12/2015
Trasferimenti di proprietà (dati preliminari ACI)
I trasferimenti totali di proprietà sono stati oltre 4.715.1126 nel 2015 (+9,2% sul 2014).
Le minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale)
hanno registrato un incremento del 14% con 2.004.560 unità. I passaggi di proprietà depurati dalle minivolture sono
stati 2.710.565 milioni (+6%), pari al 58% circa dei trasferimenti totali.
Per ogni 100 vetture nuove immatricolate sono state vendute 172 vetture usate nel 2015, contro le 188 del 2014.
Le vetture radiate sono state complessivamente nell’anno oltre 1.345.700, con una crescita del 5,1% rispetto al
2014. Il rapporto tra prime iscrizioni e radiazioni è di 1,17.
Il tasso di sostituzione
7
è cresciuto leggermente, passando da 3,5 del 2014 a 3,6 del 2015.
Confronto con i major markets europei - Dal confronto con i major markets europei, secondo i dati preliminari
diffusi dalle Associazioni di settore, si registrano i seguenti andamenti per il 2015 (dati preliminari):
In Germania le nuove immatricolazioni di auto sono state 3.206.042 (+5,6%), il migliori risultato degli ultimi 6
anni; questi volumi hanno contribuito a spingere la produzione domestica, che nel 2015 ha totalizzato
5.739.900 unità. La quota delle vendite di auto “made in Germany” è stata del 64%, che sale al 72%
includendo le auto tedesche prodotte in altri paesi; tra le marche importate, Jeep ha conseguito l’incremento
maggiore, + 44,3%. Le auto diesel pesano per il 48% del mercato, le auto alimentate a benzina per il 50,3%, le
auto ad alimentazione alternativa per l’1,7% del mercato. Le auto ibride immatricolate nel 2015 sono state
33.630 (di cui 11.101 Plug-in), le auto elettriche vendute sono state 12.363, le auto a gas hanno una quota sul
totale mercato appena dello 0,3%. L’emissione media di CO2 delle nuove auto vendute nel 2015 è di 128,8
g/km (era del 132,8 g/km nel 2014), raggiungendo l’obiettivo fissato dalla Commissione Europea per il 2015.
Le vendite ai privati raggiungono la quota del 34,2%, era del 36,2% nel 2014. Il mercato delle auto usate
registra un aumento del 3,7% nell’anno, con 7.330.432 passaggi di proprietà.
In Francia il mercato dell’auto registra 1.917.230 (+6,8%) nuove immatricolazioni nel 2015. I marchi francesi
conquistano il 54,2% del mercato nel cumulato (+4,6%) e le marche estere registrano un incremento del 9,4%.
Per il Gruppo FCA le vendite sono aumentate del 14%. Nel 2015 le auto diesel pesano per il 57,2% del
mercato, perdendo rispetto all’anno precedente 6,7 punti di quota, (nell’anno 2012 toccavano il 73% del
mercato), le auto a benzina sono il 38,6% delle nuove immatricolazioni e le auto ad alimentazione alternativa
il 4,2%, così ripartite nel cumulato: 61.619 ibride e una quota del 3,2%, 17.266 auto elettriche e una quota
dello 0,9%, mentre le auto a gas, bioetanolo, sono appena 1.831. Il mercato delle auto usate cresce del 2,1%
nel cumulato, con 5.562.093 unità.
Dopo 6 anni, il mercato dell’auto in Spagna ha raggiunto, anzi superato, 1 milione di nuove registrazioni,
esattamente 1.034.232, con una crescita del 20,9%. Questo volume ha consentito di abbassare l’anzianità
delle auto circolanti, che scende da 11,6 a 10 anni. Grazie all’impulso del Plan Pive e al migliorato clima
economico, il mercato delle auto intestate ai privati cresce del 18,8% con 574.575 nuove immatricolazioni,
pari ad una quota del 55,6%. Il comparto delle auto intestate a società cresce del 30,9% con 283.096 vendite
e una quota del 27,4%. Il noleggio registra un incremento del 13,7% e una quota del 17%. Secondo
l’alimentazione, nel 2015 le vetture diesel rappresentano il 63% del mercato, quelle a benzina il 35% e le
ibride+elettriche sono il 2% (19.169 ibride, 54% sul 2014 e 1.469 auto elettriche, +36%). Ottimi risultati per
Fiat (+28,6%), Jeep (+206%), Ferrari (+21,7%) e Maserati (+22%).
7
Radiazioni/Parcon-1*100
ANFIA – Area Studi e Statistiche
ITALIA-MERCATO AUTOVETTURE
ITALIA –MERCATO AUTOVETTURE
Focus 12/2015
Anno record del mercato auto nel Regno Unito, con 2.633.503 nuove autovetture nel 2015 (+6,3%). Si
tratta del 4° miglior risultato di sempre. Secondo l’alimentazione, il mercato conta il 48,5% di auto diesel
(+3%), il 48,8% di auto a benzina (+8,4%) e il 2,8% di auto ad alimentazione alternativa (+40,3%). Le vendite ai
privati, in aumento del 2,5%, si attestano al 45,9% del mercato. Sono le vendite di auto alle società 8 che, nel
2015, hanno guidato la domanda in UK, sostenuta da misure fiscali incentivanti. Infatti, il comparto ha
registrato una crescita dell’11,8%, che porta questo segmento a pesare per il 50% del mercato, superando
l’1,3 milioni di nuove registrazioni. Bene Fiat, Jeep e Maserati che registrano nel 2015 aumenti delle vendite
rispettivamente del 29%, 206% e del 22%.
Oltreoceano – USA
Fiat-Chrysler ha immatricolato negli Stati Uniti 2.228.095 light vehicles nel 2015, con un incremento del
7,3% e una quota del 12,8%. GM registra un incremento delle vendite del 5% (17,7% la quota) e Ford del 5,4%
(14,7% la quota). Il mercato statunitense nel suo complesso conta circa 17.386.331 light vehicles venduti
(+5,8%): le vetture registrano un calo del 2,1% e i light trucks un aumento del 12,7%. I light vehicles ad
alimentazione alternativa perdono il 14% del mercato, scendendo a 493mila nuove registrazioni. I volumi delle
vendite 2015 hanno superato i volumi record dell’anno 2000 (17.349.755).
Lo scandalo dell'aggiramento delle norme anti-smog ha pesantemente coinvolto il marchio VW, le cui vendite
per il comparto light vehicles calano del 9% nel mese di dicembre, dopo il tonfo di novembre del 25%. (Dati
Ward’s Auto).
Per informazioni rivolgersi a:
Marisa Saglietto
ANFIA – Area Studi e Statistiche
Email: [email protected] tel. 011/5546526
I Focus dell’Area Studi e Statistiche sono pubblicati su
http://www.anfia.it/index.php?modulo=view_studi_mercato_italia
(ITALIA: Produzione Settore Automotive; Mercato Autovetture; Trasporto Merci; Trasporto Passeggeri; Prezzi Materie Prime; Trade
Componentistica)
http://www.anfia.it/index.php?modulo=view_studi_mercati_esteri
(Produzione /Mercato per Area: UE; Nafta; Sud America, Asia)
8
Società con flotte di 25 o più veicoli
ANFIA – Area Studi e Statistiche
ITALIA-MERCATO AUTOVETTURE