GUIDA AI CORSI DI RECUPERO PER AUTOMOBILISTI DISTRATTI

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Hai commesso un’infrazione alle norme del Codice della Strada e sei stato fermato. Pensavi di
cavartela con una semplice "multa", e, invece, il vigile ti ha anche tolto i punti dalla patente.
La soluzione?
L'
unica è tornare a scuola, e, in futuro, rispettare con più attenzione il codice della strada.
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Puoi recuperarli e tornare così ai 20 punti "base", semplicemente evitando di commettere altre
infrazioni. Infatti, se per due anni consecutivi "righi diritto", ritorni alla dotazione di partenza, anche
se hai perso 19 punti.
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Per recuperare subito i punti persi, devi iscriverti a un corso. Prima però dovrai aspettare che il
Dipartimento dei Trasporti Terrestri ti comunichi per lettera l'
avvenuta decurtazione dei punti. Il
corso ti permette di reintegrare sei punti. Anche se devi recuperarne tanti , non puoi frequentare più
di un corso per volta.
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I corsi di recupero, previsti dal Decreto 29 luglio 2003 del Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti, devono essere tenuti dalle autoscuole o in centri pubblici o privati che abbiano ottenuto la
prevista autorizzazione da parte del Ministero dei Trasporti (in questo caso, prima di iscriverti
chiedi al titolare di mostrarti il permesso). Non sono ammessi corsi on-line o in videoconferenza;
diffida quindi se qualcuno te li propone perché il decreto non li considera validi e ti troveresti ad
avere perso soldi e tempo. Ricorda inoltre che le "classi" non possono essere formate da più di 25
partecipanti.
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I corsi di recupero come detto precedentemente consentono di recuperare sei punti. Sono previste
12 ore di lezione, tenute in un arco di tempo non superiore a due settimane consecutive. Ogni
lezione non può superare le due ore giornaliere.
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Indipendentemente dalla violazione commessa, sarai costretto a ripassare il codice della strada.
Nel dettaglio ecco tutte le materie che dovrai rivedere:
- segnaletica stradale (1 ora);
- norme di comportamento sulla strada (4 ore);
- cause degli incidenti stradali (2 ore);
- stato psicofisico dei conducenti, con particolare riguardo all'
abuso di alcool e droghe (2 ore);
- nozioni di responsabilità civile e penale, omissione di soccorso (1 ora);
- disposizioni sanzionatorie (1 ora);
- elementi del veicolo rilevanti ai fini della sicurezza stradale (1 ora).
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I corsi di recupero sono purtroppo a pagamento. Il decreto ministeriale ha stabilito modalità e
organizzazione, ma non ha però previsto i costi. Prima di iscriverti, informati presso le varie
autoscuole o centri autorizzati della tua zona, per confrontare i prezzi. Potresti risparmiare un bel
po'di euro. In linea di massima i costi dovrebbero essere compresi tra 150 e 250 euro.
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Se fai il corso riservato a chi è titolare di patente di categoria B, tieni presente che non potrai
superare le quattro ore di assenza. Se manchi alle lezioni per più di quattro ore, devi infatti rifare
l'
intero corso per poter ottenere l'
attestato di frequenza che permette di riottenere i punti perduti
(massimo 6). Se non hai superato il limite massimo di ore di assenza, dovrai recuperare le lezioni
non frequentate (per questo motivo le autoscuole o centri privati devono prevedere apposite lezioni
di recupero).
Attenzione anche ai ritardi. Come in ogni scuola che si rispetti, c'
è un registro delle presenze. Se
arrivi quando la lezione è già iniziata da più di 15 minuti , sarai segnato assente.
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Sarà la scuola a comunicare il recupero dei punti all'
apposita banca dati.
Al termine del corso, l'
autoscuola o il centro autorizzato rilasciano un attestato di frequenza in
duplice copia (non è previsto il superamento di una prova d'
esame). Una copia viene rilasciata a te
che hai frequentato il corso; l'
altra, entro tre giorni dalla fine del corso, viene trasmessa dall'
autoscuola all'
Ufficio Provinciale del Dipartimento dei Trasporti Terrestri per il reintegro dei punti.
Il reintegro dei punti decorre dalla data del rilascio dell'
attestato di frequenza.
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Non solo penalizzazioni, ma anche riconoscimenti. Infatti, se hai tutti i 20 punti "base", la
mancanza, per il periodo di due anni, di violazioni a norme di comportamento da cui deriva la
decurtazione del punteggio, determina l'
attribuzione di un credito di due punti, fino a un massimo di
dieci punti (Art. 126/bis, 5° comma C.d.S.).