ALL STYLE (tutti gli stili) REGOLAMENTO FREE GLOVES

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ALL STYLE (tutti gli stili) REGOLAMENTO FREE GLOVES
ALL STYLE (tutti gli stili)
REGOLAMENTO FREE GLOVES
01/01/2016
INDICE
ARTICOLO 1: DEFIZIONE
ARTICOLO 2: AREA DI GARA
ARTICOLO 3: ABBIGLIAMENTO E PROTEZIONI
ARTICOLO 4: COACH
ARTICOLO 5: DURATA DEGLI INCONTRI
ARTICOLO 6: CLASSI DI ETA’ E CATEGORIE DI PESO
ARTICOLO 7: TECNICHE CONSENTITE E BERSAGLI VALIDI
ARTICOLO 8: PUNTEGGIO E VERDETTO
ARTICOLO 9: BERSAGLI PROIBITI E COMPORTAMENTI VIETATI
ARTICOLO 10: USCITA DAL TATAMI
ARTICOLO 11: PENALITA’
ARTICOLO 12: FERITE
ARTICOLO 13: GRUPPO ARBITRALE
ARTICOLO 14: RESPONSABILE DI AREA
ARTICOLO 15: ARBITRO CENTRALE
ARTICOLO 16: GIUDICE
ARTICOLO 17: PRESIDENTE DI GIURIA
ARTICOLO 18: CRONOMETRISTA
ARTICOLO 19: ABBIGLIAMENTO UFFICIALI DI GARA
ARTICOLO 20: RECLAMO UFFICIALE
ARTICOLO 1: DEFIZIONE
La Free Gloves è un combattimento a contatto leggero (skin touch) nel quale è possibile
attaccare l’avversario solo con tecniche di braccia degli sport da combattimento. Tutti i colpi
portati a bersaglio devono essere controllati nella loro esecuzione. Non è ammesso in alcun
modo il K.O.
ARTICOLO 2: AREA DI GARA
Il tatami è l’area di gara. Deve essere piana e priva di asperità. Il tatami deve essere in
materassine che misurano 6x6 metri o 8x8 metri per lato con un’area di sicurezza che si
estende per 2 metri su ogni lato.
ARTICOLO 3: ABBIGLIAMENTO E PROTEZIONI
Sono obbligatorie indossare le seguenti protezioni:
 Casco
 Paradenti, non di colore rosso o parzialmente rosso
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 Paraseno (per le donne)
 Guanti chiusi da 10 once (modello pugilato senza lacci)
 Conchiglia (obbligatoria maschile; facoltativa femminile)
Solo per la classe CHILDREN (8/12 anni) in aggiunta a quanto sopra è obbligatorio:
 Casco con grata o maschera in plexiglas (con paradenti)
 Corpetto
E’ facoltativo un bendaggio leggero.
Gli atleti/e devono indossare una t-shirt a maniche corte (priva di cerniere o bottoni) e pantaloni
corti. La t-shirt deve essere indossata all’interno del pantaloncino. Non sono ammesse canotte
o t-shirt a giromanica e pantaloni lunghi. Non si utilizzano calzature, si combatte a piedi scalzi.
L’Atleta alla destra dell’Arbitro deve indossare un segno di riconoscimento di colore rosso, onde
evitare disguidi nell’assegnazione dei punteggi e delle penalità da parte dei Giudici.
E’ vietato indossare oggetti metallici, poiché questi possono arrecare ferite.
E’ consentito, sotto la diretta responsabilità degli Atleti interessati (se maggiorenni) o dei loro
Dirigenti (se minorenni), l’uso di apparecchi ortodontici fissi e di lenti a contatto del tipo morbido.
L’uso di bende, ovatta o supporti in seguito a lesioni deve essere autorizzate dall’Arbitro che si
servirà della consulenza del Medico Ufficiale.
E’ ammesso solo il CASCO che abbia l’imbottitura anche sopra la testa e che non abbia
imbottiture sopra le orecchie, sono pertanto vietati i caschetti modello boxe e taekwondo. Il
casco con grata o maschera in plexiglas (con paradenti) è obbligatorio per la classe CHILDREN
(8/12 anni); dalla classe Cadet (13/15 anni) a salire il casco con grata o maschera in plexiglas
(con paradenti) può essere indossato solo se accettato dal Coach dell’avversario.
Sono regolamentari i seguenti caschi:
Sono vietati i seguenti caschi:
1 - Casco boxe non utilizzabile perché vuoto sopra.
2 - Casco taekwondo non utilizzabile imbottitura sopra le orecchie sporgente.
Un Atleta che si presenta sul tatami con abbigliamento e/o protezioni non regolamentari ha 1’ di
tempo presentarsi in modo idoneo.
ARTICOLO 4: COACH
Il Coach deve indossare la tuta sociale. Il Coach può parlare con il proprio atleta sono nel
recupero tra i round. Non può incoraggiare, parlare al proprio Atleta durante il combattimento,
pena l’allontanamento dal quadrato di gara.
Durante l’incontro il Coach non può entrare sul quadrato di gara. Dovrà effettuare tutte le
operazioni necessarie prima dell’inizio dell’incontro.
Se un Coach viola i regolamenti riceverà un primo richiamo a cui seguirà la squalifica nel caso
in cui reiteri il suo comportamento scorretto.
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ARTICOLO 5: DURATA DEGLI INCONTRI
Gli incontri di Free Gloves sono svolti da 2 round di 1’30” con 1’ di recupero tra le due riprese
per la classe Children (8/12 anni) e da 2 round di 2’ ciascuno con 1’ di recupero tra le due
riprese le altre Classi d’età, sia nelle qualificazioni che negli incontri di finale.
In caso di parità alla fine dei 2 round sarà svolto un extra-round da 1’ dopo 1’ di recupero.
Eventuali cambiamenti possono essere decisi dal comitato organizzatore con il consenso del
rappresentante ufficiale WTKA presente.
Gli Atleti hanno diritto ad un periodo di tempo tra gli incontri, della stessa durata di un round,
con lo scopo di riposarsi.
ARTICOLO 6: CLASSI DI ETA’ E CATEGORIE DI PESO
Le classi d’età sono le seguenti, divise in maschili e femminili:
8-12 anni CHILDREN
13-15 anni CADET
16-18 anni JUNIOR
19-40 anni SENIOR
41-65 anni MASTER
All’effettuazione del peso potrebbe essere richiesto un documento d’identità attestante l’età
dell’atleta.
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- 74 KG
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- 84 KG
-89 KG
+89 KG
- 50 KG
- 55 KG
- 60 KG
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-63 KG
-69 KG
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L’atleta può decidere di gareggiare anche nella categoria di peso immediatamente superiore
(opzione solo in caso di prima iscrizione nella propria categoria).
Gli atleti iscritti nelle varie categorie verranno pesati tutti in gare con meno di 300 atleti ed a
campione, su richiesta del Coach avversario, prima di iniziare l’incontro in gare con più di 300
atleti.
Gli atleti maschi effettuano il peso con pantaloncino a torso nudo. Le atlete femmine effettuano
il peso con pantaloncino e t-shirt a maniche corte. Sono ammessi 500 gr di tolleranza in più o in
meno rispetto alla categoria. Se il peso è effettuato nel pomeriggio è ammesso 1 kg di
tolleranza in più o in meno rispetto alla categoria.
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Ogni atleta può effettuare il peso ufficiale solo una volta. Il peso registrato in questa occasione è
quello definitivo. Se il peso corrisponde ad un’altra categoria l’atleta:
 nei Tornei di qualificazione sarà inserito nella categoria corrispondente in caso di peso
effettuato a tutti gli atleti prima della gara;
 nelle Finali su qualificazioni in Torneo/i sarà squalificato;
 sempre sarà squalificato in caso di peso effettuato su richiesta prima dell’incontro.
Il comitato organizzativo con il consenso del rappresentante ufficiale WTKA presente può
modificare queste condizioni in caso di cause estreme di forza maggiore, eccezion fatta per
limiti di peso e superamento degli stessi.
ARTICOLO 7: TECNICHE CONSENTITE E BERSAGLI VALIDI
Sono consentite tutte le tecniche di attacco e di difesa di braccia utilizzate negli sport da
combattimento: tutte le tecniche che colpiscono con la parte anteriore delle nocche, i colpi con il
dorso del guantone (uraken), i pugni saltati (modello K1 Style), la spazzata (solo all’altezza del
malleolo) seguita da un colpo o più colpi di braccia in serie o combinazione.
Tutte le tecniche di gamba sono proibite (esclusione per la spazzata).
I bersagli del corpo validi ai fini del punteggio sono:
 la testa (parte anteriore e laterale);
 il tronco (parte anteriore e laterale) al di sopra della cintura, ovvero la linea orizzontale
che unisce le estremità superiori delle ossa iliache.
ARTICOLO 8: PUNTEGGIO E VERDETTO
Si assegnerà 1 punto per ogni tecnica consentita che colpisce un bersaglio valido, eseguita a
contatto leggero (skin touch), con corretta scelta di tempo (timing) e distanza corretta.
Tali parametri di valutazione sono utili ai fini del punteggio se rispettano i seguenti significati:
 una tecnica eseguita a contatto leggero è tale se tocca il bersaglio valido con vigore di
applicazione, cioè con potenza, velocità e volontà concreta che la tecnica vada a segno
senza arrecare danno all’avversario;
 la corretta scelta scelta di tempo si ha quando si riesce a mettere in atto una tecnica nel
momento in cui questa può avere l’effetto potenzialmente più efficace;
 la distanza corretta significa eseguire una tecnica alla precisa distanza in cui avrà il
massimo effetto potenziale.
Mancando un dei precedenti elementi di valutazione le tecniche eseguite non sono valide ai fini
del punteggio.
Tutte le tecniche tirate quando gli atleti sono il clinch non sono valide e quindi non fanno
punteggio.
Ogni round verrà valutato in 10.mi dai 3 o 5 Giudici con la compilazione dei cartellini per la
determinazione del verdetto nel seguente modo:
 se i 2 Atleti sono in parità verranno assegnati 10-10;
 se uno dei 2 Atleti è in leggero vantaggio sull’altro verranno assegnati 10-9;
 se uno dei 2 Atleti è in manifesto vantaggio sull’altro verranno assegnati 10-8.
La somma delle valutazioni di ogni round, sottratte eventuali penalità, costituisce la valutazione
finale di ogni Giudice.
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E’ fatto assoluto divieto a tutti gli Ufficiali di Gara esibire i cartellini o rendere noti i dettagli degli
stessi.
L’incontro è vinto:
 ai punti dall’Atleta che al termine del combattimento ha ricevuto il numero maggiore di
preferenze da parte dei Giudici;
 per squalifica dell’avversario che incorre in quattro richiami ufficiali o esce
volontariamente quattro volte dal tatami;
 per abbandono quando il combattimento è interrotto se uno degli Atleti non è in grado di
continuare o a causa della manifesta superiorità dell’avversario o a causa di una ferita.
In caso di parità sarà disputato un extra-round da 1’ dopo 1’ di recupero. Ogni Giudice alla fine
dell’extra-round, in caso di ulteriore parità sul cartellino deve esprimere la preferenza per l’Atleta
che ha mostrato:
1. una migliore tecnica nella sua esecuzione (coordinazione specifica);
2. una migliore abilità tattica sia nell’attacco che nella difesa;
3. uno spirito combattivo con maggiori azioni iniziate.
ARTICOLO 9: BERSAGLI PROIBITI E COMPORTAMENTI VIETATI
E’ proibito colpire i seguenti bersagli del corpo dell’avversario:
 la gola, la parte bassa dell’addome, i legamenti, la schiena, le articolazioni, afferrare e
colpire la parte posteriore della testa e delle spalle e le gambe (è ammesso solo la
spazzata).
Non è proibito colpire le braccia e gli avambracci, ma tali colpi non sono validi al fine del
punteggio.
E’ vietato:
 attaccare con tecniche di gamba, con ginocchia, gomiti, taglio della mano, fronte, e
spalle;
 girare le spalle al proprio opponente, correre, buttarsi a terra, fare del clinch intenzionale,
applicare tecniche di lotta e infierire sull’avversario una volta a terra;
 allontanarsi dal tatami senza motivo;
 continuare a combattere anche se l’arbitro ha dato il comando di “stop” o “break” o una
volta che ha suonato il segnale di fine del round;
 ungere il viso e il corpo.
Violare il regolamento può, in base alla gravità dell’infrazione, causare un richiamo, togliere
punti o addirittura la squalifica.
ARTICOLO 10: USCITA DAL TATAMI
Solo le uscite volontarie dal tatami vengono penalizzate. Si considerano uscite volontarie,
quelle che un atleta, in maniera reiterata, esegue con manifesta volontà di rinuncia al
combattimento.
Si intende per uscita dal tatami: il portare un solo piede fuori dallo stesso, in caso di area 8x8
metri, oppure tutte e due i piedi in caso di area 6x6.
In caso di uscita volontaria l’arbitro assegnerà subito la penalità, in tutti gli altri casi l’arbitro
fermerà l’incontro, riporterà gli atleti al centro del tatami e li avviserà di fare attenzione alle
uscite dal tatami, senza assegnare penalità. Lo Stop del combattimento in questi casi viene
effettuato per motivi di sicurezza.
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ARTICOLO 11: PENALITA’
Un atleta viene penalizzato quando viola il regolamento e quando esce volontariamente dal
tatami.
Le violazioni del regolamento non vanno sommate alle uscite volontarie dal tatami.
Gli avvertimenti non comportano penalità, mentre i Richiami Ufficiali verranno segnati sui
cartellini dai Giudici.
Prima violazione del regolamento o prima uscita volontaria dal tatami: 1° Richiamo.
Seconda violazione del regolamento o seconda uscita volontaria dal Tatami: 2° Richiamo.
Terza violazione del regolamento o terza uscita volontaria dal tatami: 3° Richiamo -1 punto (da
sottrarre alla valutazione in 10.mi della ripresa).
Quarta violazione del regolamento o quarta uscita volontaria dal tatami: 4° Richiamo Squalifica.
L’Atleta può essere squalificato direttamente (senza nessun richiamo preventivo) in caso di
gravi violazioni dei regolamenti ma solo con il consenso di tutti i Giudici di sedia. Ad esempio
per aver messo K.O. l’avversario con una tecnica di eccessiva violenza, per aver portato una
tecnica con malizia, per aver continuato il combattimento nonostante lo STOP dell’Arbitro, per
aver insultato l’Arbitro, o per estremo comportamento antisportivo ed irriguardoso nei confronti
dell’avversario o del suo Coach. L’Arbitro centrale può comunque, qualora lo ritenga
necessario, assegnare direttamente -1 punto, avvisando l’atleta che alla successiva violazione
verrà squalificato.
L’Arbitro può in ogni momento, senza fermare l’incontro, dare un avvertimento ad un
combattente. Nel caso di richiamo deve invece fermare l’incontro.
Quando l’Arbitro ha comminato il 1° Richiamo per una violazione non potrà comminare un
semplice avvertimento per la stessa violazione, ma dovrà applicare un ulteriore Richiamo. Un
richiamo verrà comminato dopo il terzo avvertimento per la medesima violazione dei
regolamenti di gara.
Comportamenti che devono essere sanzionati:
 portare tecniche non consentite;
 portare attacchi a bersagli proibiti;
 portare i colpi con una forma da poter arrecare ferite all’avversario;
 costante presa in clinch;
 girarsi ripetutamente;
 parlare;
 abbassare la testa in modo da poter ferire l’avversario;
 avanzare senza avere cura della propria incolumità (l’atleta che va avanti in modo
continuo deve essere richiamato e non si deve richiamare il suo avversario che si
difende con colpi di sbarramento lanciati a contatto leggero);
 eccessiva potenza nel portare i colpi;
 mettere K.O. l’avversario con violenza ed intenzionalità;
 assumere comportamenti provocatori o antisportivi;
 fingere o esagerare lesioni;
 evitare il combattimento;
 ogni altra violazione dei regolamenti.
L’Atleta che dopo tre chiamate non si presenta sul tatami sarà ritenuto rinunciatario e sarà
assegnata la vittoria all’avversario. Tra una chiamata e l’altra devono intercorrere 2’.
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ARTICOLO 12: FERITE
Se un Combattente subisce una ferita l’incontro sarà interrotto per in tempo necessario al
Medico di prendere una decisione in merito alla continuazione del combattimento.
Se la ferita è tale da non permettere al Medico di ridurla entro 3’, oppure il Medico giudica
l’Atleta ferito non idoneo a proseguire l’incontro, il combattimento termina.
Se l’Atleta che ha causato la ferita non ha violato il regolamento sarà dichiarato vincitore per
abbandono dell’avversario ferito (colpo d’incontro).
Se l’Atleta che ha causato la ferita ha violato il regolamento (ad es. per eccessiva violenza nel
portare il colpo) sarà dichiarato vincitore l’Atleta ferito per squalifica dell’avversario. In questo
caso per continuare il torneo o il campionato deve avere il nulla osta del Medico prima del
successivo incontro.
Se l’Atleta ferito è giudicato idoneo dal Medico a proseguire l’incontro, il combattimento
proseguirà. In questo caso, a seconda dell’azione che ha prodotto la ferita, gli Ufficiali di Gara
decideranno se non assegnare nessuna penalità oppure assegnare un richiamo, penalizzare
con -1 punto o squalificare l’avversario.
In caso di K.O., se questo verrà ritenuto volontario l’atleta che ha inferto il colpo del K.O. verrà
squalificato. Se il K.O. verrà considerato fortuito (colpo d’incontro) e l’atleta sarà ritenuto dal
Medico Ufficiale idoneo a continuare, l’incontro continuerà senza infliggere penalità. Se, invece,
l’atleta che ha subito il colpo del K.O. non sarà in grado di continuare l’incontro, sarà dichiarato
vincitore il contendente che ha portato il colpo (purchè venga considerato fortuito).
ARTICOLO 13: GRUPPO ARBITRALE
Il Gruppo Arbitrale è costituito da un Responsabile di Area, uno o più Arbitri, tre o più Giudici di
sedia, uno o più Presidenti di Giuria, uno o più Cronometristi.
Il Responsabile di Area può anche ricoprire la funzione di Arbitro.
In caso di necessità il Responsabile di Area può autorizzare l’Arbitro a fungere anche da
Giudice insieme a due Giudici di sedia. Così per il Presidente di Giuria/Cronometrista.
Solo il Responsabile di Area può conferire con i Coach o chiunque abbia da interloquire con un
componente del Gruppo Arbitrale. E’ fatto divieto agli altri componenti di interloquire
sull’andamento della competizione, di un singolo incontro o qualsiasi cosa attiene alla funzione
arbitrale.
ARTICOLO 14: RESPONSABILE DI AREA
Il Responsabile di Area delega, designa e controlla gli Arbitri i Giudici e i Presidenti di Giuria,
per tutti i combattimenti che si svolgono nell’area di controllo (un Responsabile di Area può
coordinare uno o più tatami).
Sorveglia l’operato degli Arbitri, dei Giudici e dei Presidenti di Giuria sui loro tatami e garantisce
che tutti gli Ufficiali di Gara designati siano in grado di eseguire tutti i compiti a loro assegnati.
Ordina all’Arbitro di fermare il combattimento per segnalare una violazione del regolamento.
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ARTICOLO 15: ARBITRO CENTRALE
Compito primario dell’Arbitro è la salvaguardia dell’integrità fisica degli Atleti.
L’Arbitro centrale deve assicurare che i regolamenti di gara siano applicati e rispettati.
Conduce il combattimento, ne annuncia l’inizio, la sospensione e la fine, usando i seguenti
comandi:
 FIGHT: per dare inizio al combattimento.
 STOP: per interrompere e far terminare il combattimento.
 BREAK: per ordinare agli Atleti di separarsi, effettuare un passo indietro e riprendere la
gara.
 TIME: per ordinare al Cronometrista di fermare il tempo.
 FIGHT: per far riprendere il combattimento dopo uno STOP.
Interrompe l’incontro quando nota una ferita, malessere o inabilità di un Atleta a continuare.
In caso di violazioni dei regolamenti dovrà indicare all’Atleta in maniera chiara i motivi del
richiamo.
Al termine dell’incontro deve controllare i punteggi dei Giudici di sedia.
Dopo la verifica e l’annuncio del Presidente di Giuria alzerà il braccio del vincitore.
L’Arbitro centrale ha il potere di:
 Fermare l’incontro quando lo ritenga necessario.
 Richiamare un Combattente o comminare un punto di penalità in caso di violazione del
regolamento.
 Richiamare o squalificare il Coach che non osservi i regolamenti.
 Squalificare direttamente un Combattente per gravi violazioni del regolamento, solo con il
consenso di tutti i Giudici di sedia.
 Assegnare direttamente ad un Combattente, per gravi violazioni del regolamento, -1
punto.
 Se un Atleta viola i regolamenti in maniera lieve, l’Arbitro deve fermare l’incontro e
comminare un Richiamo all’Atleta.
Il richiamo deve essere dato chiaramente in maniera tale che l’Atleta capisca le ragioni
ed i motivi del richiamo.
Indicherà all’altro Atleta di recarsi in un angolo del tatami e preso il braccio dell’Atleta
richiamato lo indicherà chiaramente ad ogni Giudice di sedia affinché possano annotare il
Richiamo sul proprio cartellino.
Una volta dato il Richiamo, l’Arbitro ordinerà di continuare il Combattimento.
ARTICOLO 16: GIUDICE
Deve controllare l’abbigliamento e le protezioni degli Atleti.
Durante l’incontro non può parlare con nessuno tranne che con l’Arbitro centrale.
Segna la sua preferenza sul cartellino con una valutazione in 10.mi che va da 8 a 10. La
comunicazione del voto sarà data solo alla fine dell’incontro.
Segna sul cartellino i Richiami e le Uscite indicate dall’Arbitro centrale.
Non dovrà lasciare la sua postazione fino a quando non sarà stato dichiarato il Vincitore
dell’incontro.
Deve dare in caso di squalifica diretta di un Atleta il proprio consenso, in assenza del quale
l’Arbitro centrale assegnerà -1 punto.
Si precisa che i Giudici di sedia non possono arbitrare sia atleti del loro Team, sia atleti della
stessa Regione/Stato, il Responsabile di Area sostituirà i Giudici se si verificheranno le suddette
condizioni.
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Eventuali cambiamenti possono essere decisi dal comitato organizzativo WTKA per esigenze
organizzative con il consenso del rappresentante ufficiale WTKA presente.
ARTICOLO 17: PRESIDENTE DI GIURIA
Il Presidente di Giuria chiama gli Atleti sul tatami, provvede a registrare i cartellini dei Giudici,
annuncia il vincitore e sorveglia le azioni del cronometrista.
ARTICOLO 18: CRONOMETRISTA
Il Cronometrista è responsabile del rispetto dei tempi di gara: controlla il tempo del round e il
tempo di recupero in base al regolamento. Controlla il tempo nel caso in cui un Atleta non si
presenti sul tatami dopo la prima chiamata, quando un Atleta non si presenta con
l’abbigliamento e/o protezioni da regolamento, quando i Medico è chiamato a prestare le cure
ad un Atleta. In tutti i casi, segnala la fine del tempo all’Arbitro.
Durante il round, deve fermare il cronometro solo quando l’Arbitro glielo ordina o quando il
tempo del round è scaduto. Dopo un’interruzione decretata dall’Arbitro egli farà ripartire il
cronometro solo a seguito del commando “FIGHT”. Comunicherà all’arbitro lo scadere della
ripresa o con un segnale acustico e/o con il lancio di una spugna sull’area di gara.
ARTICOLO 19: ABBIGLIAMENTO UFFICIALI DI GARA
Gli Ufficiali di Gara devono indossare: giacca blu a un petto con logo WTKA, camicia bianca a
manica corta WTKA, cravatta WTKA senza fermacravatte, pantaloni grigi senza risvolto, scarpe
ginniche nere.
Se il Responsabile di Area acconsente gli Ufficiali di Gara possono togliersi la giacca.
ARTICOLO 20: RECLAMO UFFICIALE
Nessuno può protestare contro il giudizio del Gruppo Arbitrale.
Se una Società Sportiva si ritiene danneggiata da una procedura arbitrale che ha violato il
Regolamento si può presentare Reclamo Ufficiale al Presidente di Giuria, firmato da un
Dirigente Sociale o dall’Insegnante Tecnico, entro 15’ versando contestualmente la quota di €
50,00, che sarà restituita in caso di accoglimento.
La presentazione del reclamo sospende la gara limitatamente alla categoria interessata.
I reclami possono riguardare unicamente errori di fatto o di applicazione dei Regolamenti o
posizioni irregolari di Società Sportive e/o di Atleti.
Chi protesta deve assumersi gli oneri connessi alla prova della validità della protesta.
Non sono ammessi reclami per presunti errori di valutazione tecnica.
Il reclamo viene valutato da una Commissione composta da tre Arbitri di provata esperienza
Nazionale ed Internazionale. La Commissione sentite le parti e tutti coloro che ritengono
importanti nel risolvere la questione, si riunisce per decidere. In caso di reclamo respinto
designa un suo componente affinché notifichi al ricorrente che la protesta è stata respinta. In
caso di accoglimento prenderà le misure necessarie affinché la situazione non si ripeta, con la
possibilità di: rivedere i giudizi che contravvengono alle regole; annullare il risultato dei
combattimenti interessati della poule dal quale proviene il conflitto; ripetere i combattimenti che
sono stati interessati dal conflitto; sanzionare gli Arbitri coinvolti.
ALL STYLE (tutti gli stili) – Regolamento Free Gloves – 01/01/2016
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