La Piramide di Ball - Associazione Italia Australia
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La Piramide di Ball - Associazione Italia Australia
Maggio-Agosto 2002 – Aut. Trib. Roma n. 184 del 10-4-89 - Editore Ass. Italia-Australia - Direttore Responsabile Alberto Olivero - Pubblicità: Aurex Multicom (Milano): [email protected] - Tel./Fax 02.95360628 - Distribuzione gratuita www.australiaitalia.it A cura dell'Associazione Italia-Australia Via Barberini, 86 - 00187 Roma Tel. 06.4743565 - Fax 02.700426099 - [email protected] IN QUESTO NUMERO: Biotecnologie Investire in mattoni La grande finanza Studiare in Australia Alla scoperta di Perth e molto ancora.......... La Piramide di Ball E' il più alto pinnacolo roccioso del mondo. Simile ai resti di un'antica abbazia, la rupe si staglia immensa e affascinante sul Pacifico, a 700 km nord-est di Sydney. Analisi di un mercato in continuo crescendo, e le possibilità di parteciparvi INVESTIRE IN IMMOBILI E TERRENI IN AUSTRALIA Di Massimiliano Tani - Docente di Economia e Finanza e Consulente, in collaborazione con il Foreign Review Board (www.firb.gov.au) INVESTIRE IN MATTONI. UNA LEZIONE PER L'ITALIA. Per chi pensa di investire in immobili o terreni in Australia c’è solo il problema della scelta: appartamento in città o fattoria? Vista sul mare o sui monti? Clima tropicale o sub-tropicale? Con un terzo degli abitanti ma sessanta volte la superficie dell’Italia, le occasioni immobiliari non mancano di certo, nonostante i prezzi si siano più che triplicati negli ultimi 10 anni grazie alla continua crescita economica, bassi tassi di interesse e facilità nell’ottenere prestiti nonchè lo sviluppo turistico. Il “mattone” è e resta il tipo di investimento preferito dal ceto medio australiano, per due ovvi motivi: 1) L’investimento in immobili è l’unico che gode di benefici fiscali. Gli australiani sono tassati sul reddito globale, vale a dire indipendentemente da dove viene percepito, e pagano in tasse il 48.5% di ogni dollaro oltre i 25,000 euro annuali. Poichè le spese relative all’acquisto e mantenimento di un’immobile usato come investimento (e non come seconda casa) ed il suo deprezzamento sono interamente deducibili dal reddito, il beneficio fiscale è notevole. Per esempio, per un appartamento di 80 m2 in uno stabile di recente costruzione nel centro di Sydney del valore di 200 mila euro, le spese di acquisto includono il 4% in tasse (stamp duty), 300 euro di spese notarili, un deprezzamento del valore catastale (4-5%) e dei mobili se l’appartamento è ammobiliato. Totale: 7-10 mila euro di deduzioni annuali, il 48.5% dei quali rimborsati dallo Stato. Per un australiano, con uno stipendio di 50mila dollari annuali è possibile accendere un mutuo di 200-250 mila dollari per una casa ad uso proprio ma di quasi il doppio (cioè 400-450mila dollari) per una casa usata come investimento. Generalmente le banche accendono mutui senza richiesta di garanzie fino all’80% del valore della casa mentre richiedono l’acquisto di un’assicurazione se il mutuo eccede questo ammontare. Per una casa usata come investimento è possibile accendere un mutuo pari all’intero valore della casa più quello delle spese connesse con il suo acquisto. Se la casa non è stata ancora costruita si paga solo il 5% del valore della casa ed il rimanente 95% a completamento. Se nel frattempo il valore della casa è salito, il guadagno può essere considerevole. Per esempio gli appartamenti del Rockwall a Potts Point (Sydney) sono stati venduti a 500mila dollari all’apertura del cantiere ed al completamento valevano 3 volte tanto. Con una spesa modesta (25mila dollari) i fortunati acquirenti hanno ricevuto un guadagno lordo di oltre 1 milione di dollari. Non male per un investimento di 18 mesi! 2) Gli australiani cambiano casa secondo il “ciclo vitale” in cui si trovano Acquistano prima un piccolo appartamento quando incominciano a lavorare, solitamente nelle città del sud-est (Melbourne, Canberra, Sydney) che vendono per una casa con giardino in zona residenziale quando formano la famiglia, che poi vendono per una casetta più piccola od appartamento in una zona più temperata (Queensland o costa nord del New South Wales) quando vanno in pensione. Acquistare la casa in cui si vivrà da pensionati come immobile per investimento quando si lavora ancora, ha un valore “strategico” per ridurre le tasse sul reddito (non ci sono tasse di capital gain sulla prima casa) e finanziarne più facilmente l’acquisto tramite mutuo. LE DOVUTE ATTENZIONI. Come in altre parti del mondo, immobili e terreni possono rivelarsi trappole per gli investitori più sprovveduti. Per evitare spiacevoli sorprese è meglio andare con i piedi di piombo. In Australia è importantissimo scegliere con accuratezza la località in cui si vuole investire e, nel caso di una nuova casa od appartamento, la reputazione del costruttore. Purtroppo in Australia non mancano i costruttori privi di scrupoli e la legge a tutela degli acquirenti è a dir poco lacunosa. Nel caso di terreni, non mancano casi di scempio ambientale, anche in zone costiere nonostante le severe leggi in materia di ambiente. Malgrado i prezzi siano saliti alle stelle gli Australiani continuano a cambiare casa di frequente (una volta ogni 4 anni, in media), e danno minore importanza alla casa rispetto a noi Italiani. Tra le cose che noi Italiani vedremmo come “strane” nelle case australiane vi sono enormi aree di intrattenimento ma piccolissime camere da letto, piccoli bagni (in genere il water è una stanzetta isolata dal resto del bagno), soffitti bassi ed enormi garages. Purtuttavia, in Australia non è un problema trovare casa e ciò facilita la mobilità interna del lavoro. C’è qualcosa in tutto ciò da imparare per l’Italia? Direi di si. INVESTIMENTI IN IMMOBILI PER STRANIERI E NON RESIDENTI Se gli investimenti in immobili sono la parte più importante del portafoglio del ceto medio australiano per motivi fiscali, per gli stranieri ed i non-residenti le opportunità sono molto ridotte. Tutti i non-residenti e gli stranieri sono soggetti a notevoli restrizioni in materia di investimenti in immobili e terreni. Tranne rare eccezioni, stranieri e nonresidenti devono avere l’approvazione del Governo per acquistare terreni ed immobili per uso residenziale in Australia. La motivazione di queste restrizioni riflette la volontà del Governo australiano di influenzare il corso dei prezzi degli immobili residenziali per evitare sbalzi indesiderabili e repentini. Le eccezioni riguardano il caso di immobili e terreni per uso residenziale in cui l’acquirente sia (1) un cittadino neozelandese; (2) il coniuge straniero di un cittadino australiano e l’immobile o terreno sia acquistato congiuntamente; (3) un membro del corpo diplomatico (che però deve rivendere l’immobile alla fine del servizio in Australia). Per chi non osserva tali restrizioni, le penalità vanno dalla vendita coatta dell’immobile o terreno a pesanti sanzioni amministrative e penali. L’acquisto di immobili e terreni da parte di stranieri e non-residenti ricade nella normative sulla politica circa gli investimenti dall’estero (Foreign Acquisitions and Takeovers Act 1975), che è stabilita dal Governo federale ed è messa in atto dal Ministero del Tesoro (Treasury). Al Treasury fa capo il Foreign Investment Review Board (FIRB), che ha sede a Canberra, il quale decide se approvare o no investimenti esteri in immobili e terreni su tutto il territorio australiano. La politica del Governo riguardo ad investimenti stranieri nel settore immobiliare è mirata a scoraggiare la speculazione, ma promuove investimenti che incrementino il numero di abitazioni residenziali in Australia e beneficia i costruttori locali ed i loro fornitori. Le principali restrizioni sono brevemente descritte di seguito: Stranieri e non-residenti devono ottenere dal FIRB un permesso prima di poter acquistare un immobile o terreno in Australia. Ciò vale anche per le società ed i trust australiani in cui persone, trust e società straniere e non-residenti e loro associati hanno un interesse individuale di almeno il 15% ed un interesse collettivo di almeno il 40%. Il permesso è specifico, cioè ne occorre uno per ogni immobile o terreno che si intende acquistare e va ottenuto prima dell’acquisto, a meno che il costruttore (se si stratta di un nuovo complesso) abbia preventivamente ottenuto l’approvazione del FIRB. Solo in questo caso non vi è bisogno di un’ulteriore approvazione. L’approvazione del FIRB è necessaria anche quando si acquista un immobile da un altro straniero. Chi ha un visto temporaneo ed è arrivato in Australia per motivi di lavoro (con sponsorizzazione), può acquistare immobili e terreni dopo aver ottenuto l’approvazione del FIRB ma deve vendere tali immobili e terreni nel momento in cui completa il servizio in Australia. Chi invece ha un visto di studio non può acquistare immobili con un valore superiore a 300mila dollari australiani situati al di fuori delle vicinanze dell’università in cui studia. Il permesso del FIRB non è necessario per l’acquisto di: (1) terreni con un valore inferiore ai 50 milioni di dollari australiani (20 milioni di euro) che rientrano nel patrimonio di società che svolgono esclusivamente e su scala commerciale un’attività primaria (agricoltura e miniere). Tra queste rientra per esempio l’acquisto di una società che produce canna da zucchero e che ha in patrimonio un terreno adibito per coltivarla; (2) immobili con un valore inferiore ai 50 milioni di dollari adibiti ad uso commerciale (5 milioni se si stratta di un immobile classificato come storico - heritage listing). Il tipico esempio è quello di un centro commerciale o di un palazzo adibito ad uffici. In questi casi è possibile acquistare l’immobile ed affittarlo; (3) immobili e terreni per uso residenziale entro i confini di zone designate come centro turistico integrato (Integrated Tourism Resort) prima del Settembre 1999 e, dal Settembre 1999, solo nel caso di immobili residenziali già costruiti per i quali esiste un contratto di leasing della durata di almeno 10 anni con il propretario del centro turistico. In tutti gli altri casi, anche quando l’acquisto dell’investitore estero riguarda debiti, mutui, leasing e profit-sharing su immobili o terreni, è necessaria l’approvazione del FIRB. La domanda su un modulo prestampato va fatta presso il FIRB, il quale deve esprimersi entro 30 giorni dalla presentazione e notificare la decisione entro i successivi 10 giorni. Il periodo di esame della domanda può venire esteso di altri 90 giorni in casi particolari (nel 2000, la decisione è stata comunicata entro 30 giorni nel 96% dei casi). La domanda può essere fatta direttamente o tramite intermediario, è gratuita, e può essere scaricata dal sito www.firb.gov.au. Nel corso del 2000 il FIRB ha concesso 2.810 approvazioni, per un valore di 12.7 miliardi di dollari, contro 2.851 richieste. Nel corso dell’anno precedente vi erano state 3.344 approvazioni e 3.432 richieste. I richiedenti provengono principalmente dagli Stati Uniti (45%), Gran Bretagna (20%), Germania (4%), Canada (3%), Hong Kong (2.5%) e Giappone (2%). Le più importanti zone geografiche in cui stranieri e non-residenti hanno acquistato immobili e terreni sono il Victoria (35%), New South Wales (32%) e Queensland (15%). Dopo aver ottenuto l’approvazione del FIRB, stranieri e non-residenti... ...che hanno acquistato immobili o terreni per uso proprio devono apportare migliorie pari ad almeno il 50% del prezzo iniziale di acquisto. Inoltre, la nuova costruzione deve essere iniziata con continuità entro e non oltre un anno dall’acquisto del terreno. Il completamento della nuova costruzione non avere durata “eccessiva” e la fine dei lavori deve anch’essa essere notificata al FIRB che dovrà controllare se le condizioni imposte al momento dell’approvazione sono state mantenute. ...che hanno acquistato immobili o terreni per costruire nuove abitazioni da vendere a terzi devono iniziarne la costruzione con continuità ed in modo “sostanziale” entro 12 mesi dall’acquisto. La costruzione deve rappresentare un’aggiunta al numero di immobili esistenti in Australia ed il suo completamento non deve avere durata “eccessiva”. La fine dei lavori deve essere notificata al FIRB che dovrà controllare se le condizioni legate al rilascio dell’approvazione all’acquisto dell’immobile/terreno sono state rispettate. In ogni caso, stranieri e nonresidenti...non possono acquistare e costruire immobili e terreni ad uso residenziale per essere affittati, tenuti come investimento “passivo” o con scopo speculativo. L’unica eccezione riguarda l’acquisto di immobili per uso commerciale con valore inferiore a 50 milioni di dollari (5 milioni nel caso di heritage listing), come centri commerciali ed immobili adibiti ad uffici; e sono soggetti alla tassa di capital gains quando rivendono l’immobile od il terreno acquistato. Tale tassa è attualmente del 48.5%. COME INVESTIRE SUL MERCATO IMMOBILIARE AUSTRALIANO Malgrado queste restrizioni all’acquisto diretto di immobili e terreni, stranieri e non-residenti possono partecipare al mercato immobiliare australiano indirettamente, investendo in fondi immobiliari specializzati (property trust). Questi sono normalmente gestiti dalle principali banche commerciali e d'affari australiane, ed ottengono rendimenti medi elevati (9-10%), senza contare la possibilità di capital gain e l’assenza di grattacapi per la gestione ed il mantenimento dell’immobile. Un altro vantaggio è la liquidità dell’investimento dato che i property trusts sono normalmente quotati all’Australian Stock Exchange (ASX, sito: www.asx.com.au). Esistono numerose alternative di investimento immobiliare specializzato: residenziale, uffici, commerciale, industriale, turistico. Molti di questi posseggono immobili concentrati prevalentemente a Sydney e Melbourne, ma ve ne sono anche dedicati ad infrastrutture come autostrade ed aeroporti, centri commerciali e centri turistici. L’investimento minimo per un property trust è di circa 1,000 dollari australiani. Per chi investe dall’estero il continuo ricevere informazioni sugli sviluppi del mercato australiano è fondamentale. Tradizionalmente gli aggiornamenti si ottengono dalla banca o società di brokeraggio attraverso cui l’investimento viene effettuato. Alcune di queste offrono anche servizi di consulenza. L’Associazione Italia-Australia rimane un punto di riferimento per informazioni in materia mentre un aggiornamento bimestrale gratuito in italiano sugli sviluppi economici australiani può essere richiesto al recapito indicato nel box. Per informazioni, approfondimenti, sottoscrizioni: Invest_net Prof. Massimiliano Tani PO Box 5024, Kingston - ACT 2604 Australia Fax +61 2 6239 7227 [email protected] L'Euro va forte, quello italiano ancora di più! VOGLIA DI EURO I big della finanza australiana approdano al mercato europeo e puntano sull'Italia. Paul Batchelor: “AMP Ltd. investirà in Italia 50 milioni di euro nei prossimi quattro anni”. L’ Australia, rieccola all’orizzonte; era sparita negli ultimi anni novanta con la vendita all’Olanda della australiana TNT e quindi della sua filiale italiana, dopo la scomparsa del grande indimenticabile Sir Peter Abeles che ne aveva fatto il colosso mondiale dei trasporti merci insediandone in Italia l’area strategica per l’ Europa. Era quella l’epoca della lira bella e facile; Sir Peter Abeles amava l’Italia, sua patria adottiva dopo naturalmente l’Australia che gli aveva reso possibile la grande scalata nel mondo dei trasporti. Rieccola l’Australia adesso, con il gigante della finanza mondiale, l’Australiana AMP Limited. E’ suonata la campana per molti in Italia, in Europa e in Australia. Quando colossi del genere abituati a palpeggiare dollari cominciano ad accarezzare l’euro vuol dire che il mondo sta radicalmente cambiando e gli affari puntano verso altri lidi. AMP Limited, il colosso australiano della finanza, ha acquistato per 20 milioni di euro la filiale italiana della tedesca Commerzbank Asset Management Italia. Da qualche anno l’AMP Limited, presente nel Regno Unito da sempre, aveva un suo proprio punto di osservazione italiano a Milano da dove, con una sua società del gruppo, la Henderson Global Investors, palpava il mercato con operazioni nel settore dei fondi investimento attraverso un paio di banche italiane: Banca Popolare di Lodi, Banca Intesa. Poi da giugno di quest’anno ecco che esplode la notizia destinata a fare epoca nelle relazioni australiane con l’Europa e con l’ Italia in particolare. Anche il Monte dei Paschi di Siena negli anni novanta aveva intrapreso una operazio- ne simile in Australia, che a quell’epoca aveva appena liberalizzato il settore bancario, rivendendo poi “chiavi in mano” tutta la catena di sportelli bancari aperti al pubblico, ad una banca locale, la Bendigo Bank , eclissandosi dall’Australia per sempre. Staremo a vedere cosa farà l’AMP Limited in Italia che con questa operazione di acquisizione della Commerzbank, creata in Italia dai tedeschi nel 2000, prende in mano 120 dipendenti distribuiti in una rete di 26 uffici principalmente a Milano e a Roma, quasi 200 promotori ed un patrimonio gestito di 650 milioni di euro. Ma non è tutto, l’amministratore delegato dell’AMP Ltd. Paul Batchelor annuncia che la società australiana prevede ingenti investimenti, fino a 50 milioni di euro nei prossimi 4 anni. Le prospettive che in Italia cominci ad operare una banca australiana ci sono e queste incontinua alle pagine seguenti - segue fluenzeranno in modo molto profondo ed esteso le relazioni italo-australiane. Paul J. Batchelor , chief executive officer e amministratore delegato afferma: “Commerzbank Italia è una scelta che coincide con la nostra strategia. Rappresenta la via per entrare in modo prudente nel mercato retail dei servizi finanziari in Europa in uno dei mercati per noi prioritari: Italia, Germania e Spagna”. IL PROFILO DEL GIGANTE CHE SI AFFACCIA SUL MERCATO FINANZIARIO ITALIANO L’AMP Ltd è una delle più grandi società australiane quotate in borsa. Classificata seconda tra le prime 2000. Le maggiori entrate dell’AMP Ltd derivano dal settore assicurativo. Nel 2000 le entrate della società sono state di AU$ 27.601.000.000. I dipendenti sono 19.000, l’ amministratore delegato è Paul J. Batchelor e il Presidente è Stan S.D. Wallis. La sede è a Sydney. TASSI DI INTERESSE IN RIALZO, MA LA CRESCITA ECONOMICA CONTINUA Per la seconda volta in quattro settimane la Reserve Bank of Australia (la banca centrale australiana) ha alzato i tassi di interesse dello 0.25% lo scorso 5 giugno, portando il tasso di riferimento al 4.75%. Nuovi rialzi sono attesi per i prossimi mesi al fine di raffreddare la crescita del Prodotto Interno Lordo, mantenuta al di sopra del 4% negli ultimi 6 anni, spinta nei mesi scorsi da una forte domanda interna per consumi e dalla ripresa economica mondiale. Dato che l’Australia è una grande esportatrice di materie prime, la sua economia è molto sensibile alle variazioni della domanda internazionale. Di conseguenza gli indicatori economici Australiani spesso segnalano il futuro andamento economico di altri Paesi sviluppati. Malgrado l’aumento dei tassi, i consumi privati e la domanda per investimenti continuano ad essere molto sostenuti, grazie a tassi di interesse ancora vicini ai minimi storici, una bassa inflazione (2.9%) e all’“effetto ricchezza” dovuto all’impressionante crescita dei valori immobiliari, che hanno segnato incrementi superiori al 20% nel corso dell’anno fiscale conclusosi il 30 Giugno. L’Australia ha una delle più alte percentuali di home-ownership al mondo: quasi il 75% degli Australiani possiede la casa in cui vive (vedere servizio alle pagine precedenti). “IL SESSO E' UN BUSINESS” Dividendi garantiti ai futuri azionisti del più grande bordello australiano? Il più grande bordello australiano, il Daily Planet di Melbourne, mira a costruire un impero aprendosi all'investimento privato quotandosi in Borsa. E' il primo caso al mondo. “Le opportunità sono illimitate” - spiega Andrew Harris, uno dei direttori del Daily Planet - “perchè il sesso è un fenomeno popolare di massa”. Il business era cominciato nel 1975 con l'iniziativa di John Trimble che adesso vuole mettere il 48% della sua impresa nelle mani dei privati. Raggiungendo una quota del valore di oltre 50 milioni di euro punta a sbarcare entro un anno all'Australian Stock Exchange di Sydney. Oggi il Daily planet ha servizi paragonabili ad un hotel a 5 stelle: 18 stanze a tema con nomi tipo Venus, Xanadu..una sala romana con colonne in marmo decorato e un'area termale, una stanza bar con tavoli da biliardo e tanto altro. tutte con letti, docce e idromassaggio per più persone. Trimble punta a costruire un grande bordello a Sydney e acquistare i maggiori strip club del paese oltre a sviluppare settori legati al sesso, incluso internet. In poco tempo utili e dividendi per gli azionisti saranno enormi, dice fiducioso. (Reuters, tratto da City Milano del 23.07.2002) La scalata australiana al mercato italiano dell'Euro si consolida MACQUARIE ENTRA IN AEROPORTI DI ROMA Helen Nugent ci scrive: “We are thrilled to have invested in AdR and look forward to a long and rewarding association”. Il Presidente della Macquarie, Dr. Helen Nugent, nel dare l’annuncio della acquisizione italiana, il 17 luglio 2002, ha sottolineato che con questa importante operazione finanziaria i risparmiatori godono adesso di una gamma geograficamente ampia di proprietà aeroportuali internazionali. “Come punto di ingresso in Italia, il Leonardo da Vinci offre ai risparmiatori interessati ai fondi di investimento della Macquarie eccellenti prospettive di sviluppo, particolarmente con l’utilizzazione crescente della sua eccedente capacità attraverso l’introduzione di tariffe convenienti e un costante incremento quindi del numero di voli e passeggeri”. Ad un mese circa dall’annuncio, a giugno, dell’acquisizione della Commerzbank Italia da parte della grande finanziaria australiana la AMP Limited (vedi servizio a lato), adesso un’altra grande finanziaria australiana, la Macquarie Airports Management Limited annuncia di essere entrata in possesso del 28% pacchetto azionario di Aeroporti di Roma proprietaria degli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. Un investimento di 542 milioni di dollari australiani, circa 300 milioni di Euro. La scalata non termina qui perchè un altro pacchetto delle azioni di Aeroporti di Roma sarà prossimamente acquistato dalla cordata guidata dalla finanziaria australiana portandone la proprietà al 44.74%. Gli esperti finanziari australiani sono sicuri che i fondi di investimento da loro gestiti attraverso la Borsa australiana saranno molto appetibili ai risparmiatori perchè le prospettive di sviluppo di Aeroporti di Roma sono consistenti. I profitti della società Aeroporti di Roma nel 2001 sono stati del 28.7% superiori a quelli dell’anno precedente malgrado la crisi dell’11 settembre e si prevede nel 2002 una loro crescita del 28 % e del 15% nel 2003. La Macquarie è una finanziaria specializzata in investimenti diretti o indiretti in aeroporti: Sydney, Bristol e Birmingham; a questi adesso si aggiunge Roma. I fondi di investimento saranno collocati subito sul mercato attraverso le banche e la maggior parte attraverso la Macquarie Bank del gruppo omonimo. I PROTAGONISTI DELLA MACQUARIE Helen Nugent, Presidente, Kerrie Mather, Amministratore delegato Martyn Booth, Consigliere speciale, Erica Sibree, Direttore Servizio Relazioni con Investitori Matthew Russell, Direttore Pubbliche Relazioni Macquarie Airports Management Limited 1 Martin Place - Sydney NSW 2000 - Australia Ph. +61 2 82323333 - Fax +61 2 82324713 www.macquarie.com.au/airports Con la scomparsa della lira si è chiusa per sempre un'era per aprirne con l'Euro un'altra di nuovo sviluppo senza frontiere TUTTO STA CAMBIANDO L’Associazione Italia-Australia gioca in Italia un ruolo indispensabile quale unico centro di coordinamento e distribuzione di esperienze, conoscenze, contatti e sistemi per imboccare la via giusta verso un sicuro e rapido insediamento australiano. L’Italia è definitivamente ed irreversibilmente avviata con l’ Europa e il suo “euro” in un ciclo storico che dal dopoguerra fino ad ora era caratteristico solo degli Usa con il loro dollaro. I Paesi emergenti dell’est Europa, del Medio Oriente e dell’Asia a loro volta stanno vivendo ora quella che fu l’epoca dell’Italia del dopoguerra. L'Australia a sua volta, grazie alla propria avanzata e collaudata organizzazione politica, economica finanziaria e industriale, si profila all’orizzonte dell’Italia come la piattaforma ideale per le imprese italiane piccole e medie dove provare e sviluppare la propria capacità di espansione per sfuggire all’isolamento commerciale. L’economia Italiana del dopoguerra ha avuto il successo ben noto grazie alla lira debole, alla grande capacità creativa e professionale italiana che è riuscita a piazzare il “Made in Italy” in ogni angolo del mondo. Adesso, nell’era dell’euro, l’Italia ha una moneta forte e un patrimonio ricco di esperienza, professionalità e conoscenza industriale per cui non è più con l’esportazione del prodotto finito che il piccolo e medio imprenditore può conquistare i mercati ma esportando capitali e industrie. Gli Usa, rifacendoci al nostro esempio epocale, non hanno mai esportato prodotti finiti ma hanno sviluppato la propria economia mondiale esportando capitali, cultura, imprenditorialità ed hanno conquistato il mondo, sia con le piccole che con le grandi imprese. L’Australia deve essere vista come quella meta in cui meglio che in ogni altra parte del mondo conviene provare le proprie capacità di penetrazione globale. L’Australia è difficile solo per chi la guarda distrattamente e senza approfondito impegno. Approfondendone le caratteristiche e gli aspetti si scopre che essa ha tutti gli elementi chiave per i piccoli e medi imprenditori che devono lanciarsi alla conquista dei mercati mondiali e che hanno bisogno di conoscerne regole e sistemi. L’Australia oggi, come ieri, è il banco di prova dei piccoli imprenditori, ieri emigranti oggi imprenditori e professionisti. L’Australia è una scuola ed allo stesso tempo un trampolino di lancio. In Italia il 95% delle imprese è di piccole e medie dimensioni che nel confronto globale non hanno scampo se non espandendosi verso altri lidi, tutto come ieri quando si partiva per terre assai “luntane”. Primo tra questi lidi l’Australia, da dove è possibile in pochissimi anni farsi le ossa sulla internazionalizzazione imprenditoriale e da lì partire per i lucrosi mercati in espansione dell’Asia e del Pacifico. Nessuno può sostituire il diretto interessato nella valutazione e scelta di dove come e quando piazzarsi in Australia. L’Associazione Italia-Australia è e resta una fonte di valutazione e sintesi per chiunque, grande, piccolo o medio imprenditore voglia cominciare a muoversi in ambito australiano senza perdere tempo e quattrini contando su un apporto unico per il compimento di un progetto imprenditoriale. L’Australia è un mercato aperto a tutte le merci. La bravura dell’imprenditore sta nel mettere insieme questi dati con altri dati statistici con una conoscenza più approfondita e personale del territorio e della geografia del continente e fare la mossa giusta dopo avere composto il mosaico con i tasselli che noi vi forniamo. Tutti i maggiori esperti italiani di politica, finanza economia sono concordi nell’avvertire che è in gioco il ruolo stesso dell’Italia sulla scena internazionale e occorre sprovincializzare il commercio con l’ estero. Sono gli australiani adesso che devono entrare in Italia e qui possono trovare classi professionali e artigianali uniche al mondo. Mentre gli italiani possono trovare in Australia con l’Euro forte abbondanza di materie prime e non solo, una struttura industriale e commerciale in linea con le esigenze dei mercati mondiali. Per farsi le ossa in Australia per poi avviarci la propria impresa è facile seguendo l’esperienza che l’Associazione Italia-Australia mette a disposizione dei propri associati. LA PIRAMIDE DI BALL Sulla carta geografica è solo un puntino quasi invisibile. Fuori dai comuni percorsi turistici questa rupe superba che si staglia sul Pacifico è nel Guiness dei primati per essere il più alto pinnacolo roccioso del mondo Trovandosi di fronte a questa fantastica formazione rocciosa si stenta a credere ai propri occhi. Sebbene alla base sia larga solo 400 metri la Piramide di Ball raggiunge oltre 550 metri di altezza (due volte la Torre Eiffel). Si trova al largo della costa orientale dell'Australia, 700 km a nord-est di Sydney, 20 km a sud dell'isola Lord Howe. Fu scoperta nel 1788 da Henry Lidgbird Ball, comandante della Supply. Dopo tanti inutili tentativi di scalarla la vetta fu violata nel 1965 quando fu scalata da un gruppo di australiani che superarono incredibili difficoltà per riuscirci. Infatti non esistono approdi, la roccia è friabile e la piramide offre rifugio a grandi colonie di uccelli marini. Sotto la superficie del mare limpido e tropicale la piramide rivela un ambiente incontaminato, pesci coloratissimi che si muovono tra colonne di roccia, arcate e ogni genere di formazione. La Piramide di Ball è quanto resta oggi di un vulcano estinto, che si è sbriciolato sotto l'effetto del mare, e faceva parte di un gruppo di vulcani risalenti a 7 milioni di anni fa. Quello che oggi appare è solo il tre per cento della massa originale che è rappresentata anche da altri vari isolotti e piccoli affioramenti rocciosi. Questo luogo è attualmente protetto in quanto parte del World Heritage Site. E' uno dei luoghi meno cari in Australia. Natura e qualità della vita elevata. IL DISCRETO FASCINO DI PERTH Perth è probabilmente una delle città che più attira gli italiani che dagli anni settanta ad oggi hanno deciso di esplorare questa parte dell’Australia che tutto sommato è la più vicina al resto del mondo. Quattro ore in meno circa sulle tante ore di viaggio aereo dall’Italia non sono poi da trascurare. La tendenza continua perché magari alla chetichella, sono ancora diversi che con la scusa di un soggiorno per turismo o per studio si fermano qui, prima di tutto Perth, poi per il resto del continente si vedrà. Non solo la natura, che qui è a portata di mano, affascina, ma Perth è tutto sommato la città meno cara di Australia e quella in cui l’assillo della grandiosità che ha preso ormai Sydney e Melbourne e anche Adelaide e Brisbane, non si sente proprio. La capitale dello Stato del Western Australia si trova solo ad una manciata di chilometri dalle bianche spiagge dell’Oceano Indiano. Il clima mediterraneo di Perth mette subito a proprio agio chi arriva dall’Italia. E’ un clima che non conosce inverni rigidi. Una volta accorti che qui ci si muove bene e con tranquillità perchè il costo della vita non è alto, allora si comincia a fare qualche pensierino sul come e dove un giorno trasferirsi qui. Vola a Perth con le tariffe speciali andata/ritorno by Qantas 899,00 euro da Roma 999,00 euro da altre città italiane Offerta valida fino al 31 ottobre per partenze dal 28/10 al 9/12/2002 Fermata gratuita a Singapore sia all'andata che al ritorno. Tasse aeroportuali escluse. Per informazioni: Intanto, cominciamo con l’arrivo. Preoccuparsi di avere prenotato un albergo è superfluo perché al banco dell’ufficio turistico all’aeroporto di Perth si può scegliere a prezzi stracciati anche del 50% tra alberghi internazionali favolosi e dolci ambienti di motel locali molto ben serviti e con piscina. Per il turista è sufficiente la patente di guida italiana, una volta fattisi portare dal bus navetta o dal taxi al proprio albergo si può benissimo progettare il noleggio di un auto specialmente se si è avuta l’attenzione di prenotare l’albergo per due o tre notti soltanto, giusto il tempo per cominciare ad ambientarsi e decidere sul da farsi nei giorni successivi. Ogni albergo è superdotato di depliant illustrativi di quanto è a disposizione per il turista. Per il fantastico Kimberley si parte da qui. Il problema è la scelta che, se RINNOVA LA TUA ISCRIZIONE, ISCRIVITI ALL'ASSOCIAZIONE ITALIA-AUSTRALIA NESSUNO HA MAI DETTO CHE ...l’Associazione Italia-Australia è leader! E non lo diciamo neanche noi. Infatti è unica! Ci siamo dal 1976, viviamo l’Australia ogni giorno e creiamo opportunità a privati o aziende; aiutiamo a comprendere l’Australia, per averla sempre a portata di mano, con consulenze, informazioni, convenzioni, servizi. Per iscrizioni/informazioni: Associazione Italia-Australia Via Barberini 86 - 00187 Roma Tel. 06 4743565 - Fax 06 233201031/02 700426090 [email protected] - www.australiaitalia.it c/c n. 23541006 intestato a: Associazione Italia-Australia tel. 06 5248 2725 indirizzata verso l’autonoleggio è forse la migliore, specie se si è in coppia e con amici. Allora il camper diventa una opzione da prendere in considerazione. I tantissimi chilometri verso il Kimberley che si snodano in grandissima parte lungo l’Oceano Indiano si possono godere percorrendo la stupenda autostrada. Ci sono arcipelaghi con centinaia e centinai di isole che, sostando e abbordando un ferry locale possono essere visitate per giorni e giorni. Una vacanza di questo tipo non può essere fatta che investendoci almeno due settimane e si può essere certi che questa è una valida alternativa alla tanto pubblicizzata Grande Barriera Corallina. Senza spingersi troppo lontano si può guidare per quattrocento chilometri da Perth verso Albany sulla Rainbow Coast, un appuntamento da non mancare per chi vuole osservare le balene nel loro regno naturale. I piatti tipici del Western Australia a cominciare da quelli del villaggio di pescatori di Fremantle, assolutamente da gustare sono quelli a base di pesce. Favolosi misti di pesce annaffiati con vini bianchi del posto rappresentano appuntamenti con la cucina locale, alla brace, che sono tanto più gustosi quanto costano poco, anzi pochissimo. Approfittando del visto di studio che consente anche di lavorare part time, Perth acquista un altro particolare profilo. Ci sono nel Western Australia ben cinque università e un centinaio di scuole e college tra i quali scegliere sia per acquisire una perfetta conoscenza dell’inglese che per studi di altro e superiore livello. Scuole con forte orientamento accademico e scuole con corsi di specializzazione. I soci dell’associazione hanno un punto di ancoraggio solido a Perth perché qui hanno a loro disposizione un ufficio che risponde a tutte le loro esigenze, da quelle turistiche a quelle culturale, di affari, di rinnovi visti di soggiorno. Non resta che approfittare della speciale offerta che Qantas propone fino al 31 ottobre. STUDIARE IN AUSTRALIA Ogni mese Françoise Arnaud ci segnala una nuova scuola, con possibilità di stages presso aziende australiane e offrendo servizio completo per espletamento pratiche, assistenza per alloggio e viaggi. Se andate in Australia con un visto di studio vi consigliamo di contattarci al più presto per organizzare la vostra iscrizione e per il visto perché è sempre difficile trovare un posto sui voli e per snellire le pratiche. Françoise Arnaud è titolare dell’agenzia Boomerang Australia, specialista degli studi in Australia per studenti internazionali; questo significa che sia la consulenza che i servizi saranno gestiti per i soci dell’Associazione Italia-Australia dalla stessa Boomerang Australia la quale offre: Consulenza personalizzata in ogni genere di studi, qualunque sia il livello di conoscenza dell'inglese o di istruzione; corsi di inglese, Vocational (corso tecnico) e studi universitari/post-universitari: Information Technology, Marketing, Viaggi e Turismo, Business Management, Small Business Management e Office Management e in ogni altro settore, dal Commercio all'Ingegneria. Consulenza per viaggiare, studiare ed eventuali opportunità di lavoro o di organizzare stage presso società australiane ovunque in Australia e nell'osservanza delle leggi vigenti in materia. Assistenza durante la permanenza in Australia per alloggio, viaggi, servizi ed espletamento pratiche presso le competenti autorità australiane. Rivolgendovi alla nostra organizzazione sarà più agevole richiedere il visto di vacanza-lavoro, specialmente in occasione dell’America’s Cup a Auckland, ad ottobre (c’è una grande richiesta di lavoro temporaneo) che richiamerà l’attenzione di tutto il mondo. Abbiamo preparato un eccellente pacchetto per i soci che include la pratica dell’inglese per 4 settimane, sistemazione e lavoro assicurato in tutta la Nuova Zelanda. NEWS Aumenta a euro 205 la tassa governativa australiana per la domanda per il visto di studio. La Nuova Zelanda, a circa tre ore di volo dall’Australia, offre anche agli italiani lo schema di “vacanza lavoro”. La quota annuale ammessa è limitata a 150 persone dai 18 ai 30 anni. IN ITALIA, SETTEMBRE-OTTOBRE 2002 INCONTRI CON FRANÇOISE ARNAUD Contattate direttamente Françoise Arnaud per organizzare colloqui in Italia (e Roma in particolare, presso la sede dell’Associazione Italia-Australia) nei mesi settembre e ottobre 2002. Per informazioni: BOOMERANG AUSTRALIA (Associazione Italia-Australia) - [email protected] oppure www.australiaitalia.it/studiare.htm Ph. +61 2 9211 0853 - Fax +61 2 9475 4078 - Suite 609 - Level 6 - 3, Smail Street - Broadway (Sydney) - NSW 2007 AUSTRALIA In Italia: Associazione Italia-Australia - [email protected] - Tel. 06.4743565 - Fax 02.700426099 La scuola del mese Prepara il tuo futuro a BOX HILL INSTITUTE OF TAFE Una prestigiosa istituzione... Un elevato livello di formazione e preparazione... Strutture e strumenti didattici all'avanguardia. PER INFORMAZIONI: BOOMERANG AUSTRALIA Per studenti australiani e stranieri, in ogni campo. A solo 20 min. dal centro di Melbourne, in un luogo tranquillo, dotato di ogni comfort. 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L'UE è il partner più importante nei rapporti internazioni con l'Australia e rappresenta la principale fonte di investimenti. Venerdì 5 luglio, appena arrivato a Roma, John Howard ha fatto visita a Giovanni Paolo II in Vaticano con il quale si è intrattenuto in un colloquio privato per oltre un'ora. Ai giornalisti il Primo Ministro ha dichiarato che il colloquio ha toccato argomenti di carattere generale sull'Australia senza alcun riferimento a questioni politiche o dottrinali. John Howard ha espresso grande ammirazione per lo stato di ottima tempra del Papa malgrado gli evidenti acciacchi dell'età. LA CHIESA CATTOLICA E L'AUSTRALIA Forse lo sviluppo più importante nella vita religiosa australiana negli ultimi cinquanta anni è costituito dall’aumento in percentuale di coloro che dichiarano di non avere alcun credo religioso. La risposta a questo fenomeno di crescente indifferenza religiosa l’ha data l’Ecumenismo della Chiesa Cattolica che in Australia incontra la più assoluta adesione della Chiesa Anglicana che è di gran lunga la fede dominante in quel Paese. Questa è la linea di guida pastorale intrapresa da Mons. George Pell, Arcivescovo di Sydney e Primate della Chiesa Cattolica in Australia. John Howard è professante anglicano e molto attento ai rapporti interconfessionali. La visita in luglio al Papa del Premier John Howard in Vaticano rientra nel quadro di questa politica di vicinanza e collaborazione. Il Capo del governo australiano ormai da tre legislature alla guida del Paese è un convinto assertore della convenienza a dare ampio spazio alla cultura e alla fede cristiana facilitando il dialogo, la conoscenza e la cooperazione tra le fedi che animano il cristianesimo in Australia. La religione cristiana non rappresenta ne ha mai rappresentato una differenza benché minima tra i gruppi politici australiani, tutti cristiani. La fede cristiana presente in entrambi i poli ha agevolato il dibattito e l’alternanza politica. In effetti i leader dell’uno o dell’altro schieramento hanno un valido alleato nell’ecumenismo cattolico che nell’ultima parte del secolo scorso ha definitivamente cancellato ogni residuo di rivalità tra le due Chiese eliminando qualsiasi ostacolo alla pace religiosa, confinando il dibattito intercoffessionale solo tra credenti e non credenti. PROSEGUE LA POLITICA AUSTRALIANA DI CENTRALIZZAZIONE IN AUSTRALIA DELLE DOMANDE DI IMMIGRAZIONE Continuando nella politica iniziata nello scorso anno mirata ad abolire il coinvolgimento delle rappresentanze diplomatiche australiane nel mondo per il disbrigo delle pratiche relative alle domande di immigrazione il governo ha annunciato che a partire dal 1° luglio anche tutte le domande di immigrazione relative allo schema “Business Migration” dovranno essere presentate all’apposito Dipartimento per l’Immigrazione di Perth. Le domande relative agli altri schemi di immigrazione già dal settembre devono essere inviate al Dipartimento dell’Immigrazione di Adelaide. Questa riorganizzazione mira a rendere molto più efficiente la macchina burocratica che muove l’immigrazione accentrandola in centri nazionali specializzati che garantiscano una valutazione idonea agli interessi del Paese e dei candidati facendola funzionare nell’ambito di strutture che hanno in mano la situazione obiettiva, immediata e contingente delle necessità e dell’interesse di tutti gli interessati. In teoria l’istruzione di una pratica di Business Migration può farsi per corrispondenza, ma in considerazione dei vari contatti commerciali che è necessario sviluppare in Australia per rendere la pratica conforme alle richieste per la sua accettazione, una visita a Perth sembra che sia ormai inevitabile agli interessati L’Associazione Italia-Australia ha a Perth l’ufficio presso uno degli Agenti di Immigrazione più dinamici e qualificati in Australia. Questo consentirà agli associati che intendano avvalersi della consulenza di un valido e dinamico Agente di Immigrazione debitamente registrato presso il governo australiano di farsi gestire al meglio, professionalmente, i propri interessi. SITI INTERNET UTILI PER L'AUSTRALIA ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ www.immi.gov.au www.minister.immi.gov.au/ www.meridien-migration.com.au/ www.australiaitalia.it/questionariobusiness.pdf www.iarc.asn.au www.dfat.gov.au/facts www.fed.gov.au www.museum.vic.gov.au www.mia.aust.com/ www.dfat.gov.au/geo/australia/ www.csu.edu.au/australia/nation.html http://italiani.clifo.unibo.it/EmiliaRomagna/Australia/im2000.htm ■ www.australia2030.gov.au/home_pg/home.html www.gradlink.edu.au/gradlink/student/ s_workaus.htm ■ http://www.investaustralia.gov.au/ Business_Framework/Foreign_Investment/ Immigration/immigration.html ■ www.securityview.com.au/Immigration/ Purchase.htm ■ www.globalstudy.com/forums/au/posts/ 4198.html ■ www.cis.org.au/Publications/summaries/ PM54summ.htm ■ www.embaustralia.org.tr/visas/visafaqs.htm www.apo.org.au/immigration.shtml www.australian-embassy.it/immigration.html www.naa.gov.au/Publications/fact_sheets/ FS100.html ■ www.nla.gov.au/ms/findaids/italian.html ■ http://simplyaustralia.mountaintracks.com.au/ issue2/tales2_debortolis.html ■ www.gsat.edu.au/~equality/video/ev010.htm ■ www.lkwdpl.org/schools/emerson/migrate.htm ■ www.australiadonna.on.net/english/ whats_new.htm Dal 1998 Parmalat ha conquistato il mercato australiano. UN OCEANO DI LATTE Il fatturato della Parmalat Finanziaria SpA è stato in Australia, Africa e Cina di 600 milioni di euro nel 2001. La maggior parte di questo fatturato è stato registrato principalmente in Australia. Nel 1998 Parmalat approda alla grande in Australia acquisendo il 100% delle quote di Pauls Limited, fondata nel 1923 nel Queensland come fabbrica dei gelati marchio “Peters”, per operare nel settore della trasformazione e vendita di latte, prodotti derivati e latticini. La Parmalat vi ha portato capitale e tecnologie di avanguardia. La Pauls Limited della Parmalat detiene oggi circa il 22% della quota mercato australiano nel settore latte e derivati. La Parmalat, attraverso Pauls Limited, nel 2000 ha prodotto e venduto 400 milioni di litri di latte pastorizzato. Nel settore caseario produce e vende yogurt, gelati, formaggi freschi. Oltre ad essere un gigante nel mercato interno australiano la Parmalat dall’Australia attraverso Pauls Limited esporta in ben 24 Paesi, in Asia e Pacifico. Nel 2000 il Pauls Group ha esportato latte e latticini per un valore superiore ai 35 milioni di dollari australiani. Circolano voci, sebbene non confermate dalla società di Tanzi, che la Parmalat Australia miri molto in alto con una prossima acquisizione del gruppo alimentare australiano National Foods, un altro colosso lattiero australiano, una operazione che porterebbe la Parmalat a tenere in pugno quasi tutto il comparto lattiero australiano. La Parmalat Australia Pty limited è oggi nella classifica delle prime 2000 società australiane quotate in borsa, ben piazzata al 295° posto in graduatoria. Nel 2000 ha avuto utili per 705 milioni di dollari australiani. Impiega 1587 dipendenti. Il chief executive officer dalla Parmalat Australia Limited è Alberto Ferraris E' davvero una fortuna il possesso di giacimenti minerari in Australia? LE RISORSE MINERARIE Possono essere considerate un bene o un male secondo il livello di sviluppo economico e tecnologico dell'era di riferimento. Qual è il valore di risorse di carbone, ferro, oro se manca la tecnologia per estrarle, trasportarle ed utilizzarle per farne oggetti di utilità? E quale utilità può esistere per un oggetto se non quella legata a necessità specifiche (cioè alla “domanda”, come si dice in economia), legate al livello di sviluppo economico del mondo in cui viviamo? Nella storia recente, il settore minerario Australiano è stato visto come una fortuna ed una sciagura dai diversi Governi federali che si sono succeduti. E’ stato una fortuna per il numero di posti di lavoro creati e per la ricchezza data all’Australia quando l’esportazione di materie prime rappresentava la quasi totalità dell’export australiano (dal dopoguerra fino agli anni ’70). Negli anni ’60 e ’70 l’Australia godeva del secondo più alto livello di PIL pro capite al mondo. E’ stata una sciagura quando ci si è resi conto (dopo gli shock petroliferi e la fine del sistema di cambi di Bretton Woods, che fissava il valore del dollaro americano all’oro) che la struttura economica dell’Australia era troppo dipendente dalla sua ricchezza mineraria, che rendeva il Paese poco flessibile e vulnerabile a shock esterni. Esportare solo materie prime significa essere completamente in balia dalla domanda mondiale ed essere costretti ad importare mannifatture ed altri beni necessari. Poichè il mercato mondiale delle materie prime è gestito a Londra (tramite il London Metal Exchange) ed è quotato in una divisa estera (dollaro americano), l’Australia ha poco controllo sul suo export principale. Per evitare un’eccessiva dipendenza dal settore primario, diversi Governi hanno cercato di promuovere il mercato domestico (rimuovendo barriere alla competizione tra imprese e rendendo flessibile il cambio della moneta) e diversificare l’economia, favorendo il settore manifatturiero e, più di recente, quello dei servizi. Magrado ciò il peso del settore minerario nelle esportazioni Australiane è rimasto elevato (il 60% del valore complessivo) mentre il settore manufatturiero è stato sottoposto alla concorrenza spietata delle imprese manufatturiere dei Paesi in cosiddetta “via di sviluppo” (soprattutto nel tessile) il cui costo del lavoro non può essere certo paragonato a quello Australiano. Tuttavia, il futuro sembra roseo: l’arrivo dei Paesi in via di sviluppo ha ridotto il costo delle manifatture ancora importate in Australia ed aumentato la domanda globale di materie prime. Fino a quando ci sarà sviluppo economico altrove, l’economia Australiana, con il suo indissolubile legame al settore minerario, non ha da temere! Per farsi conoscere in Australia What's new in Italy (and the rest of Europe) Unico mensile dedicato all'Italia edito in Australia, in lingua inglese Un efficace mezzo di comunicazione diretta edito e distribuito in Australia. Per tutti gli australiani interessati all'Italia, per creare contatti, conoscere prodotti e servizi PER LA VOSTRA PUBBLICITA' SU ATTUALITA' E SU WHAT'S NEWS IN ITALY: Aurex Multicom - [email protected] - Fax 02 9536 0628 A tavola agli antipodi. Ogni tipo di cucina in una cornice affascinante e variegata. GUSTO E ATMOSFERA Le abitudini alimentari australiane sono sempre in costante progressiva evoluzione. Ma è anche il modo di mangiare, l'ambiente, l'atmosfera che rendono affascinante gustare la cucina in Australia. Le abitudini alimentari in Australia hanno iniziato a caratterizzarsi con il primo arrivo degli inglesi con le loro tradizioni gastronomiche semplici e frugali, fatte di verdure bollite, salsicciotti caldi e carni alla brace. Ci hanno tramandato quelle tartine ripiene che vanno sotto il nome di “pie” e sono gustabili allo stato casareccio nei pub o si comprano confezionate e precotte nei supermercati. Sono ripieni in genere di spezzatino di carne al sugo oppure di verdure bollite. Poi c’è stato il boom della cucina italiana a cominciare dagli anni sessanta e che oggi ancora continua ma è ormai superata dal successo sempre più esteso territorialmente della cucina orientale ed asiatica in particolare. Segno inconfondibile dell’insediamento sempre più consistente degli asiatici che sta influendo anche sui gusti culinari. Ma è la maniera di consumare i pasti che è interessante in Australia. Non solo il palato ma anche l’atmosfera è quanto caratterizza il gustare dell’Australia a tavola. Le rosticcerie si chiamano “Fish and Chips” e sono molto diffuse anche se non hanno vistose insegne a testimoniarlo. Qui oltre ai piatti "take away" di pesce, crostacei e patate fritte vi si trovano anche grigliate di carne (a volte anche di canguro). Una breve visita al “Fish and Chips” più vicino, si mette in busta quello che più si vuole e lo si può gustare comodamente in casa o in albergo. Ecco una cenetta ottima, sostanziosa e a buon mercato. Le pizzerie sono tante in giro, ma chi viene dall’Italia certamente non è quelle che cerca anche perché qui comunque, la pizza è molto diversa da quella sottile e croccante che si gusta in Italia. Le grandi città offrono occasioni eccentriche e tipiche non tanto per la cucina ma per l’ambiente in cui gustare ogni tipo di piatto tipico internazionale; a Sydney si può pranzare in una atmosfera internazionalmente organizzata sulla sommità della Torre girevole che sovrasta il centro cittadino; a Melbourne si può prenotare un tavolo in atmosfera ottocentesca nella carrozza del “tram ristorante” d’epoca, che mentre gustate i vostri piatti rigoro- Il Grido del Kookaburra samente australiani a base di carne o di pesce, comodamente seduti al vostro tavolino, nella penombra del piccolo candelabro, vi conduce in un giro circolare della città turisticamente interessante da ammirare. E...una cena a lume di candela ... nel deserto, attimi con un fascino particolare, romantici ed irrinunciabili per chi desidera gustare il deserto in modo insolito. La cena a lume di candela nel deserto di Ayers Rock, nel cuore del continente, può rappresentare un’esperienza affascinante unica al mondo. Un progetto realizzabile e a portata di mano molto di più di quello che si possa credere. Ad Ayers Rock, poco prima dell’imbrunire, ci si trasferisce poco lontano dall’albergo di rigoroso stile internazionale ultramoderno, in mezzo a suggestive dune di sabbia, in pieno “deserto rosso”. Rosso infatti è il colore che domina e caratterizza il paesaggio di questa regione nel cuore profondo dell’Australia. Qui, accolti dal suono vibrante del didgeridoo, lo strumento a fiato tipico della cultura aborigena e sorseggiando un aperitivo, potete ammirare i colori cangianti del tramonto che, sullo sfondo infuoca i contorni delle trentasei cupole di arenaria dei Monti Olga. Quindi si inizia la cena a base di specialità locali, tra cui compaiono anche le carni di canguro ed emù, il tutto accompagnato dagli eccellenti vini australiani. E quando il buio si è fatto perfettamente profondo, un astronomo inizia ad illustrare le meraviglie della volta celeste, dove sicuramente non vi sarà difficile di riconoscere le varie costellazioni tra cui brilla anche la famosa Croce del Sud. La cena si chiama Sounds of Silence e i suoni del silenzio saranno infatti tra i ricordi più vivi di questa indimenticabile esperienza Alcuni siti internet per saperne di più: www.tabletopandkitchen.com.au/ ■ www.epicureankitchen.com.au/ ■ www.angelfire.com/zine/paganaustralian/kitchen.html www.tamara skitchen.com.au/recipes/gloss.asp ■ http://www.epicurean-kitchen.com.au/referralform.shtml ■ http://www.cyber-kitchen.com/index/html/sgp16.htmlhttp://kitchen .ontheweb.com/shop/australian-open.html ■ www.roebourne.wa.edu.au/culture/bush.htm ■ www.acresaustralia.com.au/prod65.htm ■ www.anbg.gov.au/bibliography/bushfood.html ■ www.turtleisland.org/culture/culture-food.htm Tanto divertimento Di Annarita Cola E’ uscita la prima edizione di questo racconto definito come l’incredibile avventura ai confini della realtà di tre adolescenti nel deserto australiano. Un ragazzo aborigeno che divide la sua vita tra l’Outback selvaggio e la società dei consumi, suo cugino che non conosce nulla della vita del bush perché è nato e vissuto nell’ambiente urbano e con loro un ragazzo bianco bello e ricco ma deluso e insoddisfatto. Tre anime quindi che muovono questa avvincente storia, tre universi che si incrociano attraverso tre giovani amici uniti in un legame unico e perfetto da un segreto molto speciale: il deserto australiano che per oltre due settimane diventa la loro casa con i suoi tanti pericoli. Un romanzo per tutti, scritto con un linguaggio giovanile, divertente, coinvolgente, vivace e scanzonato che porta piacevolmente il lettore nel cuore di un Sogno. Per acquistare una copia autografata; Annarita Cola tel. 06 -9900243 e-mail: [email protected] Aria limpida Programmi di lavoro in posti stupendi Nuovi amici Il tutto fuori dal solito circuito turistico. Per informazioni: Associazione Italia - Australia www.australiaitalia.it/volontar.htm tel. 06 4743 565 - fax 06 2332 01031 [email protected] Vacanza - Lavoro UN VISTO PER LO SVILUPPO ECONOMICO Idee ed esperienze a confronto per realizzare uno schema di permesso di soggiorno per stranieri che coniughi interessi culturali, economici, turistici, sociali e globalizzazione. Antonio Marzano, Ministro delle Attività Produttive, agli imprenditori dice: “Globalizzazione vuol dire sviluppo senza frontiere. Il periodo storico che stiamo attraversando, caratterizzato da una crescente apertura dei mercati e definito con il termine di globalizzazione comporta grandi opportunità per il nostro Paese”. Ebbene, dato che la globalizzazione è in atto bisognerebbe aprire tra le maglie della legge sull’immigrazione quello spiraglio che consenta scambio con cittadini di diversi Paesi extracomunitari preservando comunque l’integrità delle norme vigenti sull’immigrazione. Lo schema australiano “vacanza-lavoro” è un capolavoro di abilità in materia di immigrazione, che coniuga interessi culturali, economici, turistici, sociali e globalizzazione. Adolfo Urso, Vice Ministro Attività Produttive, ribadisce il proprio convincimento sulla assoluta necessità per l’Italia di “sprovincializzarsi” e in un recente convegno all’ICE di Roma affermava: “ Un certo modo di fare politica e commercio con l’estero ha potuto funzionare fino alla caduta del muro di Berlino, ma ora, se non ci si sprovincializza, il ruolo del nostro Paese sulla scena internazionale sarà definitivamente compromesso”. Cosa ha a che fare il commercio internazionale con l’immigrazione? Ha a che fare perché è la gente che si sposta da un punto all’altro del mondo, commercia muovendo capitali e tecnologie. Lo schema “vacanza-lavoro” è uno schema che l’Australia ha previsto nella sua legge per l’immigrazione. La concessione di ingresso e soggiorno valida un anno per visita e lavoro è riservata a persone dai 18 ai 30 anni. Lo schema salvaguarda le norme sull’immigrazione e sulla tutela dei lavoratori, contributi e tasse, senza incidere sulla politica occupazionale del Paese perché questo schema, oltre al fatto che limita la concessione del visto al massimo ad un anno e per una sola volta nella vita, non consente di lavorare presso lo stesso datore di lavoro per oltre tre mesi. Il visto inoltre, viene concesso a un numero limitato di richiedenti all’anno e solo A sinistra: il Ministro delle Attività Produttive Antonio Marzano A destra: il vice-Ministro delle Attività Produttive Adolfo Urso a quelli di Paesi con cui sia stato stipulato un accordo di reciprocità e che dimostrino di possedere adeguati mezzi di mantenimento. Se questo schema fosse incluso nella legge italiana sull’immigrazione, si consentirebbe l’accesso in Italia senza l’assillo e le limitazioni del visto turistico a persone che abbiano un certo livello economico e culturale le quali possono visitare il Paese, guardarsi attorno attentamente, fare delle esperienze professionali e lavorative, farsi conoscere. Ne gioverebbero anche tutte le attività connesse al turismo perché questo schema è congeniato in modo tale da inserire automaticamente i fruitori nel circuito dei servizi turistici per tutto il periodo di permanenza. L’Italia, una volta incluso nella propria normativa lo schema “vacanza-lavoro” potrebbe negoziarlo con altri Paesi extracomunitari opportunamente scelti sulla base della reciprocità come Usa, Canada, Giappone oltre all’Australia, senza pregiudizialmente escludere alcun altro Paese disposto a sottoscrivere un accordo di reciprocità su questo schema. L’Australia da parte sua ha già operativo lo schema vacanze lavoro non solo con numerosi Paesi di tutti i continenti ma anche Paesi dell’Unione Europea quali Inghilterra, Irlanda, Germania, Svezia, Danimarca, Norvegia, Olanda. L’Australia è interessata a stipulare un accordo in questo senso con l’ Italia. Ne ha dato dimostrazione quando nel biennio 1998/2000 ha concesso il visto “vacanza-lavoro” a centinaia di italiani. L’applicazione unilaterale australiana di questo schema è cessata quando da parte italiana non si riusciva a dare reciprocità a causa dell’impossibilità di definire una norma a cui in Italia avrebbero dovuto mettere mano troppi ministeri. Il Premier australiano John Howard nella sua recente visita a luglio a Roma ne ha di sua iniziativa parlato al Primo Ministro Silvio Berlusconi il quale se ne è dimostrato entusiasta. Anche questo sta a significare come l’Australia perseguisca con impegno e interesse un accordo con l’ Italia su questo schema. Portare l’argomento al vaglio del Parlamento italiano, potrebbe essere la strada migliore da percorrere per arrivare ad arricchire la legge sull’immigrazione del brillante schema “vacanzalavoro”. Qualche cosa da perfezionare ci sarebbe anche nell’ambito legislativo australiano. Quando si richiedono garanzie di solvibilità finanziaria per la concessione di un tipo di visto, come potrebbe essere anche quello in questione sulla “vacanza lavoro”, la normativa australiana, in modo un pò troppo semplice, lascia il funzionario di governo arbitro sulla genuinità e credibilità della documentazione sottopostagli. La “Fideiussione” invece prevista dalla normativa italiana è concessa da istituti finanziari riconosciuti dal governo che sanno come trattare tale materia. Le garanzie fideiussorie sono ormai richieste in tutti i casi in cui si deve dimostrare di entrare in un Paese per svolgervi affari ma anche per motivi di studio. La fideiussione rende snelle tutte le pratiche che richiedono cauzioni e caparre. Il Ministro australiano per l’Immigrazione Philip Ruddock ha molto ben chiare le idee e gli obiettivi della politica australiana sull’immigrazione. Lo schema “Working Holiday Maker”, Vacanza-Lavoro è in vigore dal 1970 tra Australia e altri 14 Paesi di tutto il mondo tranne che con l’Italia che l’Australia comunque continua ad invitare. Così il Ministro commentava a giugno, con la firma dell’accordo bilaterale con Finlandia e Cipro: “Questo schema si è dimostrato uno strumento di indiscutibile valore pratico per promuovere aperture internazionali agevolando i giovani a capire ed assimilare diverse culture. A parte questi indiscutibili effetti sul piano culturale, lo schema ha avuto anche grandi risultati positivi sul piano economico del Paese. Lo schema WHM -Vacanza Lavoro, incrementa il turismo e avvantaggia tutte quelle industrie che hanno necessità di impiegare personale saltuariamente. Offre ai datori di lavoro accesso ad un certo numero di persone altamente qualificate e munite di regolare permesso di soggiorno, scoraggiando l’assunzione di personale clandestino”. Da parte nostra non ci resta che girare questi commenti ai rappresentanti più qualificati del governo italiano per esortarli ad inserire lo schema nella legge italiana sull’immigrazione.