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MESSICO
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INDICE
1. OVERVIEW MESSICO ....................................................................3
2. CONGIUNTURA ECONOMICA.........................................................5
3. SETTORI ED AREE DI SVILUPPO ...................................................6
4. APERTURA INTERNAZIONALE.......................................................9
5. RAPPORTO ITALIA - MESSICO ....................................................10
6. OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE ITALIANE................................12
7. BARRIERE COMMERCIALI...........................................................13
8. DOCUMENTI DI SPEDIZIONE ......................................................14
9. NEWS ..........................................................................................17
10. INFORMAZIONI DI VIAGGIO ....................................................19
11. PRINCIPALI INDIRIZZI UTILI ..................................................21
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1. OVERVIEW MESSICO
Tutti i dati di sintesi relativi al Messico sono di estremo interesse:
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dodicesima economia mondiale con un PIL che ha superato nel 2006 i 700 miliardi di
dollari ed una popolazione pari a 108 milioni di abitanti (1° mercato dell’America
Latina)
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grado di apertura internazionale notevolmente elevato, grazie ai numerosi accordi
commerciali preferenziali (permane lo storico rapporto privilegiato con il Nord America)
•
stabilità economica (controllo del disavanzo e modesto debito estero) che rassicura gli
investitori internazionali (il Messico è una delle più importanti piattaforme produttive
mondiali).
La tabella che segue mostra l’evoluzione dei principali indicatori economici:
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Il quadro seguente mostra, invece, una sintesi dei punti di forza e di debolezza del paese.
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Punti di forza
stabilità politica e macroeconomica
ampio mercato di consumatori (108
milioni di abitanti)
costo della manodopera specializzata
particolarmente conveniente
ampia disponibilità di risorse nel
sottosuolo (petrolio, gas, argento,
piombo, grafite, fluorite, antimonio,
uranio);
contiguità geografica con USA e accordi
commerciali preferenziali
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Punti di debolezza
scarsa redistribuzione della ricchezza (gli
11 cittadini più ricchi concentrano oltre il
5% del PIL nazionale)
eccessiva dipendenza da assets non
produttivi e altamente variabili (petrolio,
rimesse estere, IDE, turismo)
eccessiva dipendenza dall’economia USA
(principale importatore di petrolio, 11
milioni di emigranti messicani, principale
investitore e fonte dell’afflusso turistico)
mancata
approvazione
di
riforme
strutturali
2. CONGIUNTURA ECONOMICA
Nell’ultimo decennio il Messico ha subordinato gli obiettivi di crescita e riduzione della
disoccupazione ad altre priorità: il contenimento del deficit di bilancio, la gestione del
debito pubblico ed il controllo dell’inflazione. Tra il 2001 ed il 2006 il Governo Fox (centro
destra) ha proposto riforme strutturali tese ad accrescere la competitività del Paese, che
sono state tutte bocciate dal Parlamento.
L’insediamento del Presidente Felipe Calderon (centro destra, dal 1 dicembre 2006) è
troppo recente per esprimere giudizi sull’operato. E’ però possibile identificare le direttive
che il nuovo Governo intende proporre, in continuità con la precedente amministrazione,
per il rilancio dell’economia:
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il mantenimento della stabilità economica (gestione della finanza pubblica,
abbattimento inflazione e miglioramento del “rischio paese”)
la creazione di un sistema fiscale competitivo
la produzione di fonti di energia di qualità a prezzi competitivi
lo sviluppo delle infrastrutture del Paese
il potenziamento del settore turistico (sul modello della “Riviera Maya” nello Stato del
Quintana Roo e del sito archeologico di Palenque nello Stato del Chiapas)
il proseguimento della politica abitativa del Governo Fox, strumento per la creazione di
occupazione ed il contrasto alla povertà (l’obiettivo è di realizzare sei milioni di
abitazioni “economiche” nei prossimi sei anni)
il sostegno alla piccola e media impresa (accesso ai capitali, assistenza tecnica e
tecnologica, incentivi ed incubatori)
l’incremento dell’occupazione.
Il primo trimestre del 2006 ha registrato un miglioramento generalizzato dei principali
indicatori economici. Il PIL ha registrato una crescita del 5,5% su base annua, trainato
dall’aumento della produzione industriale (+6,1% costruzioni, +4,8% minerario e +4%
manifattura) e quello terziario (+5,1% trasporti e comunicazioni). Buoni segnali arrivano
anche dall’incremento degli IDE (+12,8%), dal consumo (che, confermando il ruolo di
motore della crescita economica, ha registrato un aumento del 6,4% nell’acquisto di beni
durevoli) e dall’occupazione.
Va rilevato che la crescita del settore manifatturiero si contrappone al declino degli ultimi
anni (+6,9% nel 2000, -4% nel 2001, -1,3% nel 2002, -1,6% nel 2003, +4% nel 2004,
+1,2% nel 2005) causato soprattutto dalla concorrenza cinese nei settori tradizionali
(tessile, abbigliamento, pelletteria; reggono bene invece i settori automobilistico,
elettronico ed alimentare). La crisi dell’industria manifatturiera tradizionale rispecchia le
difficoltà dell’industria maquiladora (assemblaggio per conto terzi e successiva
riesportazione) che rappresenta il 47% dell’export ed il 17% degli IDE messicani.
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3. SETTORI ED AREE DI SVILUPPO
Tra i principali settori produttivi dell’economia messicana, quelli che offrono maggiori
possibilità di sviluppo con le imprese italiane sono i seguenti:
• tessile
• calzaturiero
• costruzioni.
Le imprese sono spesso raggruppate in “cluster”, poli industriali con vocazione settoriale
spesso nati attorno agli impianti produttivi di grandi aziende multinazionali.
Industria Tessile
L’industria tessile è importante per l’economia nazionale e diffusa in tutto il paese. I
principali poli produttivi sono localizzati nei 12 stati indicati nella mappa sottostante, ma
vale la pena evidenziare che negli stati del nord c’è la maggior concentrazione di
maquiladoras del Messico (impianti produttivi esentati dal pagamento di imposte locali, dal
momento che la produzione è destinata esclusivamente all’esportazione).
La recente crisi del settore tessile messicano rende urgente l’apporto di tecnologia e know
how per l’ammodernamento degli impianti produttivi. In questo contesto la presenza di
imprese italiane potrebbe essere particolarmente utile e produttiva.
Baja California
Sonora
Chihuahua
Coahuila
Tamaulipas
Puebla
Yucatán
Durango
Aguascalientes
Guanajuato
Estado de México
Distrito Federal
Industria Calzaturiera
L’industria calzaturiera è più concentrata, dal momento che 4 stati messicani
rappresentano oltre il 75% della produzione nazionale. Solo una piccola parte di questa
produzione (circa un terzo) è destinata ai mercati esteri. Esistono pertanto ampi spazi di
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miglioramento che rendono importantissimo l’apporto di partner italiani che possano
portare tecnologia, design e know how gestionale.
Industria delle Costruzioni
La mappa sottostante riposta la localizzazione delle maggiori industrie produttrici di
materiali per l’edilizia, con le relative percentuali di produzione.
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Industria alimentare
Si prevede che il settore alimentare in Messico raggiungerà nel 2009 un volume di affari di
68 miliardi di dollari con una crescita del 55% rispetto ai livelli del 2005. Se la statunitense
Wal-mart, leader mondiale nella distribuzione di prodotti agro-alimentari domina il mercato
messicano, non è da sottovalutare la presenza delle società locali Soriana (164ª posizione
a livello mondiale, con 4,4 milioni US$ di vendite), Comercial Mexicana (182ª posizione al
mondo, con 3,7 milioni US$ di vendite) e Gruppo Gigante (216ª posizione mondiale, con
2,9 milioni US$ di vendite). Nel 2004 la francese Carrefour ha disinvestito le proprie
attività nel mercato messicano.
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4. APERTURA INTERNAZIONALE
Il Messico rappresenta uno dei paesi maggiormente interessati allo sviluppo del commercio
e all’attrazione di investimenti esteri: con riferimento al commercio internazionale,
rappresenta, infatti, il quattordicesimo paese al Mondo (primo in America Latina) per
volume di importazioni ed esportazioni, mentre occupa il terzo posto tra i paesi emergenti
nella classifica di attrazione degli IED, dopo Cina e Hong Kong e prima del Brasile.
Negli ultimi anni il Messico ha adottato una politica di inserimento nell’economia globale e
di liberalizzazione degli scambi, ed è attualmente l’unico Paese al mondo a vantare accordi
preferenziali con le tre principali economie mondiali (NAFTA, UE, Giappone).
Nei primi cinque mesi del 2006 la bilancia commerciale messicana ha registrato un surplus
di 1.258 milioni di dollari. Le esportazioni (petrolio e derivati, tessili e abbigliamento,
macchinari e siderurgici, chimici, alimenti e bevande) sono state trainate soprattutto dalla
crescita del prezzo del petrolio (+41%) e dalla rinnovata dinamicità del settore
automobilistico (+62%). Le importazioni (beni intermedi 74%, beni capitali 11,7%, beni di
consumo 14%) sono aumentate in virtù della notevole domanda interna (beni intermedi
+19,3%, beni di consumo +25,6%, beni capitali +21,9%). La stima per il 2006 è di una
crescita del 21% sia per le esportazioni che per le importazioni.
Nell’ambito dei numerosi accordi di libero scambio siglati dal Messico, un’importanza
crescente riveste quello con l’Unione Europea, secondo partner commerciale del Messico,
con una quota pari all’8%. Nel 2005 i primi dieci fornitori sono stati: USA (53,4%), Cina
(8%), Giappone (5,9%), Germania, Corea del Sud, Canada, Brasile, Taiwan, Italia e
Spagna. I principali mercati di sbocco, invece, sono stati: USA (85,7%), Canada (2%),
Spagna (1,4%), Germania, Regno Unito, Svizzera, Giappone, Colombia, Venezuela e
Guatemala.
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5. RAPPORTO ITALIA - MESSICO
Nel 2005 l’Italia è stata il 10º partner commerciale del Messico, 3º in Europa (dopo
Germania e Spagna) e 2º fornitore europeo, dopo la sola Germania.
L’85% dell’export italiano diretto in Messico è costituito da beni intermedi e strumentali
(macchinari vari, prodotti metallurgici, chimici, plastici, apparati elettrici), il 15% restante è
rappresentato da beni di consumo (moda e tessile, pellame, calzature, gioielleria, arredo
casa, agroalimentare, medicinali). Il Messico esporta verso l’Italia prevalentemente
prodotti chimici, macchine automatiche ed elettriche, motori per autoveicoli, turbo-reattori
e turbo-propulsori, pesce congelato e legumi.
Con riferimento agli investimenti nel Paese, ad oggi risultano registrate in Messico poco
meno di 900 imprese partecipate da italiani (pari al 2,6% delle imprese straniere presenti
in Messico), per un investimento totale accumulato dal 1994 al 2006 pari a 418 milioni di
dollari (0,2% degli IDE totali).
Gli investimenti italiani sono concentrati nel Distretto Federale (61%), Chihuahua (6,5%),
San Luis Potosí (5,1%), Nuevo León (4,6%), Stato del Messico (4,6%) e Puebla (4,6%).
Per numero di imprese, è importante rilevare la cospicua presenza nello Stato del
Quintana Roo (prevalentemente settore turistico).
Per quanto riguarda i settori di attività, le imprese con capitale italiano si concentrano nei
servizi (60% degli investimenti e 46% delle imprese), nell’industria manifatturiera (39%
degli investimenti e 23% delle imprese). e nel commercio (1,2% degli investimenti e 26%
delle imprese).
Il sistema bancario italiano è scarsamente presente nel paese: oltre ad un Ufficio di
Rappresentanza del Sanpaolo IMI, è presente Unicredit attraverso la controllata HVB.
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Banca di Roma-Capitalia ha chiuso il proprio ufficio di rappresentanza nel giugno 2006,
come già aveva fatto la Banca Commerciale Italiana. Questa mancanza limita la
penetrazione economica e commerciale delle imprese italiane.
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6. OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE ITALIANE
I settori ambientale, aerospaziale, automobilistico, chimico, trasporti e militare offrono
importanti opportunità per le imprese italiane operanti nel campo dell’high-tech.
Interessanti possibilità di investimenti sono offerte dalla Baja California e dallo Stato di
Veracruz per collaborazioni nel settore della pesca e dell’acquacultura. Eventuali modifiche
legislative potrebbero rendere interessanti i settori energetico, telecomunicazioni,
farmaceutico e salute. Opportunità per le imprese italiane possono infine emergere in
settori a contenuto tecnologico più limitato quali, ad esempio, quello agroalimentare.
Il mercato messicano offre opportunità di inserimento commerciale per tutto quanto
attiene la meccanica strumentale: comparto meccano tessile, industria conciaria,
packaging, industria delle costruzioni, macchine utensili, macchine per l’estrazione e la
lavorazione del marmo, nell’industria grafica e nel comparto metallurgico. Nel corso
dell’ultimo anno si registra in Messico il dinamismo del comparto della sub-fornitura e
componentistica auto.
Il settore industriale (basato sulle grandi imprese) è il più importante dell’economia
messicana, nel quale notevole importanza rivestono le Maquilladoras, aperte dal 1965 da
imprese del Nord America (soprattutto nei settori tessile e elettronico). L’industria
siderurgica è molto sviluppata come anche l’industria metallurgica (stagno, alluminio, rame
e piombo). In continua crescita sono l’industria chimica e petrolchimica che da breve
tempo sfruttano le risorse nazionali di idrocarburi. Le industrie più antiche rimangono
comunque quella tessile, soprattutto del cotone (Puebla, Città del Messico, Guadalajara) e
quella manifatturiera che produce svariati beni: carte, legno, tabacchi, vetro, ceramica,
calzature, pelli conciate e prodotti alimentari (birra).
Per quanto riguarda il settore terziario, ha ovviamente particolare rilevanza il turismo: il
Messico è una delle maggiori mete del turismo mondiale con i siti archeologici
precolombiani, le chiese ed i monumenti spagnoli e le città d’arte. Altra grande attrattiva
sono i centri balneari che si susseguono sulle coste (Puerto Vallarta, Chancun, Bahia
Santiago, Cabo San Lucas, Acapulco).
Le importazioni messicane dall’Italia nel settore delle pelli e del cuoio (esclusa la
pelletteria) sono più che quadruplicate dal 2000 ad oggi, passando da 30 a 125 milioni di
euro. Le esportazioni di calzature italiane sono aumentate di oltre il 31%, i componenti di
oltre il 24% e gli accessori di oltre il 36%.
E’ importante rilevare che in molti settori il rapporto tra l'Italia e il Messico non si basa
esclusivamente su attività di export, ma di diversifica tra collaborazioni commerciali,
produttive ed istituzionali.
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7. BARRIERE COMMERCIALI
Le barriere non tariffarie che penalizzano maggiormente l’export italiano sono costituite
prevalentemente dalle misure sanitarie e fito-sanitarie: nonostante le agevolazioni previste
dal TLC, la mancanza di regole fito-sanitarie definite determina occasionalmente il blocco
dell’importazione dei prodotti italiani. Sono inoltre in vigore delle quote compensatorie
applicate su alcuni prodotti provenienti dall’Unione Europea che limitano ulteriormente la
libera circolazione delle merci.
In quest’ ambito si è definitivamente risolto il principale contenzioso tra Italia e Messico
riguardante il divieto di esportazione in Messico di carni di origine suina. Dal 2005, infatti,
le Autorità messicane hanno avviato la liberalizzazione. Contenziosi minori concernono
l’importazione di kiwi e mele, bloccate a seguito dell’introduzione di misure sanitarie e fitosanitarie. Dal 2004 sono state imposte misure compensative a carattere temporaneo sulla
importazione di olio d’oliva proveniente da Italia e Spagna.
Per quanto concerne generi alimentari quali vino, pasta, formaggi, olio (con l’esclusione
della “sansa”, la cui importazione è attualmente proibita), aceto, sottoli e sottaceti, non
esistono particolari restrizioni; è stata però evidenziata un’elevata farraginosità e
mancanza di trasparenza a livello burocratico, che comporta l’obbligo di fornire
un’articolata documentazione relativa all’origine e alla certificazione di qualità del prodotto.
Medesime problematiche presenta l’importazione di insaccati (la scarsa trasparenza e la
complessità delle norme in materia fito-sanitaria limitano notevolmente l’iniziativa degli
importatori).
La complessità e mancata trasparenza delle procedure burocratiche inerenti le
importazioni causa seri impedimenti al normale afflusso di prodotti europei; in particolare,
oltre alle complessità delle procedure di sdoganamento, si segnalano le pesanti imposizioni
derivanti dall’obbligo di etichettatura e di apposizione di particolari sigilli a gran parte dei
prodotti destinati ad essere immessi nel mercato messicano; inoltre, serie criticità derivano
dalla non completa conformità del sistema di classificazione merceologica (ATECO) ai
principali standards internazionali.
La recente concessione in outsourcing al sistema privato della gestione di gran parte delle
attività inerenti alle procedure doganali non sembra fino ad oggi aver portato i risultati
auspicati.
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8. DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
In questa sezione si riportano alcune indicazioni utili in merito alle procedure doganali ed
ai documenti richiesti per spedizioni di merci tra Italia e Messico.
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU) http://agenziadogane.it usualmente richiesta per
tutte le spedizioni (salvo all’interno dell`Unione europea), le spedizioni destinate al
Messico devono essere accompagnate dai seguenti documenti.
a) Fattura commerciale
In tre esemplari. Redatta preferibilmente in lingua spagnola, deve riportare, oltre alle
menzioni usuali, le seguenti indicazioni:
- il valore FOB delle merci, espresse nella moneta di fatturazione, con l’indicazione per
esteso della moneta;c il dettaglio dei costi di spedizione e assicurazione,
- la firma autografa di una persona abilitata, preceduta dalla ragione sociale o dal timbro
dell’impresa. La firma deve essere riportata su ciascun esemplare della fattura
commerciale.
Infine, è utile notare che in applicazione del codice doganale messicano, le fatture non
devono riportare correzioni, cancellature o annotazioni che alterino i dati originali.
b) Documenti EUR.1 (10)
Per beneficiare del regime preferenziale applicabile ai prodotti della Comunità esportati
verso il Messico, si dovrà redigere un certificato EUR.1 che servirà a destinazione come
giustificativo di origine.
Le spedizioni di valore inferiore a 6.000 Euro o effettuate da un esportatore accreditato,
dovranno essere accompagnate da una dichiarazione. Questa dichiarazione dovrà essere
redatta sulla fattura, un buono di consegna o altro documento commerciale che descriva i
prodotti in questione in modo sufficientemente dettagliato per identificarli.
La dichiarazione è la seguente:
L’esportatore dei prodotti riportati dal seguente documento (autorizzazione doganale
n°....) (3) dichiara che, salvo indicazione chiara del contrario, questi prodotti hanno origine
preferenziale ... (4).
Luogo e data .......... (5)
................... (firma dell’esportatore e indicazione per esteso del nome della persona che
firma la dichiarazione).
Le regole relative all’emissione e utilizzazione degli EUR.1 sono illustrate nell’allegato X.
c) Certificato fitosanitario
E’ richiesto per la frutta, i legumi e le sementi.(6)
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d) Certificato sanitario
Necessario per le carni. (7)
Molti paesi tra cui il Messico hanno deciso di sospendere le loro importazioni di animali o di
carne animale provenienti dall’Unione Europea a causa dei rischi di contaminazione da ESB
(malattia della mucca pazza), si consiglia comunque di contattare il proprio importatore.
e) certificato di origine
E’ necessario per le merci di origine terza e deve essere stabilita sul modello comunitario.
Le regole relative all’emissione e impiego del certificato di originne sono precisate
nell’allegato XI
f) Certificato o attestato di libera vendita per i prodotti cosmetici
Sulla base delle indicazioni fornite dall’esportatore, attesta che i prodotti spediti sono
conformi alla legislazione italiana in vigore e in libera vendita in Italia.(8)
Il certificato dovrà essere vistato e legalizzato dalla Camera di commercio competente. E`
richiesto per la registrazione dei prodotti.
Altri certificati di libera vendita o di analisi potrebbero essere richiesti.
g) Certificato di non contaminazione radioattiva
Per i prodotti agroalimentari importati dall`Europa.(7)
l) Marchio nazionale esportazione vini - INE
L’articolo 32 della legge 20 febbraio 2006 n.82 (collavini) ha abolito la procedura prevista
R.D.L. 1443/33 che rendeva obbligatoria l’approvazione dell’etichettatura dei vini da parte
dell’Istituto Nazionale per il Commercio Estero e l’emissione di apposito certificato da parte
dei laboratori di analisi per l’esportazione di vino italiano.
Pertanto dal 28 marzo 2006 (entrata in vigore della legge) non vi è più l’obbligo del
marchio I.N.E. sulle partite di vino destinate ai mercato del nord-America (Stati Uniti Canada - Messico).
Trasporto
a) Documenti di trasporto
b) Lista dei colli
La lista dei colli è obbligatoria.
c) Assicurazione trasporto
Non è richiesta alcuna assicurazione per il trasporto.
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d) Trattamento degli imballaggi in legno
Il Messico riconosce le disposizioni della normativa NIMP N°15, ma non la applica in modo
completo. E’ fortemente consigliato il trattamento secondo la normativa internazionale.
Costo dei visti
a) Costi consolari
L’importo del visto del Consolato sui certificati di origine e di analisi 54,05 Euro, i costi
possono comunque variare in funzione del corso del cambio del USD.
b) Visto d’affari sul passaporto
Il visa sul passaporto non ha costo per gli italiani.
Per il visto di affari, 27,40 euro, l’importo è legato alla tipologia della missione d’affari ed è
legato alla valutazione del dollaro.
Al momento dell’arrivo in Messico gli imprenditori sono tenuti a compilare un formulario
FMV3. Il costo del visa è legato ai giorni di permanenza.
Spedizione temporanea
Il Messico ha aderito alla convenzione, ma l’entrata in vigore del sistema ATA non è
ancora effettiva anche se le dogane messicane possono accettare i carnet ATA. Le
condizioni
per
l’impiego
dei
carnet
ATA
sono
dettagliate
sul
sito
http://www.unioncamere.it
Altri documenti
Etichettatura
Esistono delle disposizioni particolari in materia di etichettatura dei prodotti alimentari e
delle bevande importate. (9)
Il Messico ha aderito alla convenzione dell’Haya del 5 ottobre 1961 relativa alla postilla che
rimpiazza la legalizzazione di alcuni documenti.
Per maggiori informazioni a riguardo si rimanda al sito www.schedeexport.it
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9. NEWS
Messico, economia 2006 ai massimi da 6 anni
L'economia messicana cresce del 4,8 per cento nel 2006, ai massimi da sei anni. Nel 2005
il Pil sale solo del 3 per cento. A fare da traino nel 2006 sono l'aumento del prezzo del
petrolio, il boom edilizio, la ripresa del settore manifatturiero. Anche i conti pubblici
mettono a segno un importante più 0,23 per cento delle entrate fiscali, chiudendo il 2006
senza deficit per la prima volta dal 1996.
(Il Denaro, 01-02-2007)
Messico: imprese investite qui
Il presidente messicano Felipe Calderon lancia la sfida ai governi della sinistra radicale in
Sudamerica che hanno deciso, secondo il premier messicano, ''di guardare indietro e
restare nel passato''. Calderon ha pronunciato un discorso di elogio del neoliberismo
economico durante un pranzo con i membri del Consiglio consultativo delle imprese
globali, di cui fanno parte 36 imprese multinazionali come Pepsico, Microsoft, Ford e
Daimler Chrysler. Il capo dello Stato, con una chiara frecciata alla politica di Hugo Chavez,
ha invitato ad investire in Messico tutte le imprese che abbandonano i paesi d'America
latina i cui governi ''sequestrano'' le aziende.
(Corriere della Sera, 19-01-2007)
Investimenti privati in Messico a più 200%
Il segretario del Turismo Rodolfo Elizondo Torres ha reso noto che nel corso del 2006 è
cresciuto l'investimento privato nel settore: il turismo messicano ha goduto di circa 3
miliardi di dollari, ovvero un 200% in più rispetto al 2005. A godere di questi investimenti,
soprattutto lo stato di Guerrero (31%); seguono la Baja California (17,3%), il Nayarit
(11,2%) e il Quintana Roo (10%). Il 73% degli investimenti sono stati nazionali. Quelli
stranieri sono arrivati soprattutto da Usa (51%) e Spagna (40%). Le destinazioni balneari
messicane hanno goduto del 45,7% del totale degli investimenti privati nel Paese durante i
primi 11 mesi del 2006.
(10-01-2007)
La Germania conferma la sua fiducia nel Messico
Le recenti turbolenze politiche in Messico non hanno influenzato la fiducia
dell’imprenditoria tedesca in questo Paese. Waldemar Duscha, esperto della agenzia
tedesca per l’Economia dell’Estero (BFAI) ha affermato che lo sviluppo dell’economia non
dipende direttamente dalla situazione politica: “Credo che le condizioni per favorire la
crescita economica in Messico rimangano stabili, anche se nel cammino ci sono alcune
avarie”. L’analista ha indicato che le condizioni monetarie in Messico sono “molto positive”
ed ha risaltato la necessità che il nuovo governo metta in marcia le riforme previste; ha
risaltato la crescita del PIL nel 2006 (+4,5%), il livello degli investimenti privati (+7%), ed
ha annunciato che le prospettive di crescita economica del paese per il prossimo anno
sono del 3,5%, dovuto alla decelerazione dell’economia degli Stati Uniti e del mondo.
Ha sottolineato il ruolo del Messico come paese membro dell’OCDE, considerato come un
paese emergente “incamminato a convertirsi in un paese industrializzato”.
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L’analista ha osservato che il livello degli investimenti in Messico degli ultimi mesi si
rifletterà sull’incremento di richieste dei prodotti esteri. “Da gennaio a luglio di questo
anno si è registrata una crescita dell’11,2%”.
Report della BFAI
Il report della BFAI (Agenzia statale del Commercio Estero in Germania) ha indicato che le
importazioni messicane cresceranno del 14,7% nel 2007.
Il livello delle esportazioni è aumentato nel 2006 del 18% e nel 2007 si aspetta un
aumento dell’8,7%.
Il report segnala la positiva amministrazione del debito pubblico, pari a 175 miliardi di
dollari, con un debito esterno attualmente al 7% del PIL (10 anni fa rappresentava il
30%).
Il Messico occupa insieme al Cile la più bassa posizione di rischio tra paesi latinoamericani
ed offre opportunità per gli investitori nell’industria elettrica ed elettronica, così come
alimentare e delle bevande, del turismo, aerospaziale e delle costruzioni.
(BFAI, 12-2007)
Dati Banamex
“L’economia messicana avrà una crescita e passerà dal 3,7% al 4% nel 2007, secondo le
politiche pubbliche manifestate dal nuovo governo” ha pronosticato il direttore generale di
Banamex, Manuel Medina Mora.
Grazie al buono stato delle finanze pubbliche lasciate dalla amministrazione precedente del
Presidente Vicente Fox, il Paese avrà maggiori risorse e possibilità di incrementare l’indice
di crescita economica.
Intervistato dopo la consegna del premio Banamex di Economia 2006, Medina Mora ha
evidenziato che la sfida per i collaboratori di Felipe Calderón sarà, nel breve periodo,
quella di ottenere degli incrementi maggiori rispetto alle previsioni auspicate, nonostante
flessione dell’economia statunitense.
(Banamex, 16-01-2007)
ICE News
L'economia messicana è cresciuta del 4,6% nel terzo trimestre dell'anno in corso.
L'aumento accumulato nel periodo gennaio-settembre è invece del 4,9%. La crescita è
legata soprattutto ai settori industria e servizi. La stima di crescita per l'intero 2006 è
compresa tra il 4,3 e il 4,8%.
La catena Wal–Mart, leader nella grande distribuzione alimentare in Messico, ha
recentemente reso noto di essere sul punto di aprire 120 nuovi supermercati e di ridurre i
prezzi di vendita di circa 10mila prodotti.
Comercial Mexicana (numero tre della GDO), ha annunciato un nuovo piano per
recuperare terreno su Wal-Mart: sta per lanciare una nuova catena di negozi pilota di alta
qualità nei quartieri più benestanti delle principali Città del Messico. I nuovi punti vendita
dovrebbero offrire prodotti di nicchia (quali aragosta, pesce ricercato, caffè fresco) a prezzi
inferiori rispetto ai negozi gourmet, ma più alti rispetto alla media dei prezzi praticati dai
supermercati.
(Ice, 20-11-2006)
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10. INFORMAZIONI DI VIAGGIO
Prefissi internazionali
00 52 prefisso per il Paese
5 Mexico City
74 Acapulco
14 Chihuahua
99 Merida
47 Léon
Fuso orario
6 ore indietro rispetto all’orario del Meridiano di Greenwich; 7 ore indietro rispetto all’Italia
(8 ore indietro con l’orario legale)
Visto
E' necessario il passaporto, con validità residua di almeno tre mesi al momento
dell’ingresso nel Paese.
Il visto non necessario per turismo fino a 90 giorni di permanenza nel Paese. All’arrivo nel
Paese il turista deve compilare un formulario (FTM) disponibile presso le Autorità locali, i
principali aeroporti e le diverse compagnie aeree.
Il visto è obbligatorio per tutti coloro che si recano nel Paese per motivi diversi da turismo
(studio, affari ecc.) e va richiesto presso le Rappresentanze Diplomatico-Consolari del
Messico in Italia (Roma e Milano).
Per quanto concerne le attività di osservatori internazionali e quelle di carattere
umanitario, è obbligatorio richiedere un apposito “titolo di soggiorno” (FM3). In base a
recenti disposizioni, inoltre, in caso di domanda per un permesso “FM3” e di successivo
diniego da parte dell’Autorità messicana, l’interessato dovrà attendere tre mesi prima di
poterlo richiedere.
Formalità valutarie
É consentito introdurre beni per un valore equivalente a 300 US$ a persona; beni il cui
valore eccede tale importo e fino a 1.300 US$, saranno sottoposti al pagamento di una
tassa variabile (pagabile in aeroporto) in funzione del Paese di provenienza. Beni di valore
superiore a 1.300 US$ a persona sono trattenuti in deposito presso la dogana.
Non esiste, invece, alcuna restrizione per l’introduzione di somme di denaro fino a 10.000
US$.
Settimana lavorativa
UFFICI PUBBLICI: dal Lunedì al Venerdì
BANCHE: dal Lunedì al Venerdì
ATTIVITÀ COMMERCIALI: dal Lunedì al Sabato
Carte di credito
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Le principali carte di credito accettate sono: VISA, American Express, Master Card, Diners
Festività
1° gennaio (Capodanno);
6 gennaio (Epifania);
2 febbraio («Dia de la Candalaria» processioni e feste per la benedizione delle candele);
5 febbraio (Anniversario della Costituzione);
24 febbraio (Festa della Bandiera);
21 marzo (Nascita di Benito Juarez e Festival dell’equinozio di Primavera);
(Domenica delle Palme);
(Domenica di Pasqua);
1° maggio (Festa del Lavoro);
5 maggio («Cinco de mayo» battaglia di Puebla);
10 giugno (Festa del Corpus Domini);
29 giugno (San Pietro e Paolo);
15/16 luglio (Nostra Signora di Monte Carmelo);
15/16 agosto (Festa dell’Assunzione della Vergine Maria);
1 settembre (Messaggio del Presidente allo Stato dell’Unione);
16 settembre (Festa dell’Indipendenza);
22 settembre (Equinozio d’Autunno);
12 ottobre («Dia de la Raza» in ricordo di Cristoforo Colombo);
1° novembre (Tutti i santi);
20 novembre (Anniversario della Rivoluzione);
12 dicembre (Festa della Vergine di Guadalupe);
25 dicembre (Natale).
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11. PRINCIPALI INDIRIZZI UTILI
Ambasciate e Consolati in Italia
Ambasciata del Messico, Ufficio Economico e Commerciale e Ufficio Consolare
Amb.: Rafael Tavar y De Teresa
Via Lazzaro Spallanzani, 16 - 00161 Roma
Tel. (06) 441151 Fax (06) 4403876
[email protected]
www.sre.gob.mx/italia
Consolato a Milano
Via dei Cappuccini, 4 - 20122 Milano
Tel. 0276020541 02784435 - Fax 0276021949
Circoscrizione: Tutto il territorio della Repubblica Italiana, eccetto Lazio
Ambasciate e Consolati all'estero
Ambasciata d'Italia e Ufficio commerciale
Min. Plen. Felice SCAUSO
Paseo de las Palmas, 1994 - 11000 Mexico, D.F
Tel. 0052 5555963655 - Fax 55 55967710 /55 55962472
[email protected]
www.ambcittadelmessico.esteri.it/
Acapulco - Vice consolato onorario
Gran Via Tropical, 615 - LAS PLAYAS ACAPULCO
Tel 5274 833875 e 824855 - Fax 824855
V. Cons. On. Perla Gutierrez Cavagna
Consolato Onorario a Cancun
Cons. On. Augusto Pastaccini
CAIE ANCA TRACHEZ 39/A SUPERMANZANA 22-CANCUN
Tel: 00529988841261
Guadalajara (Jalisco) - Consolato onorario
Av. Lopez Mateos Norte, 790
- 1 piso - Fracc. Ladron de Guevara
Tel: 00523336161700
Fax: 36162092
Mazatlan - Agenzia consolare onoraria
Paseo Centenario s/n
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Tel 005269 813171
Monterrey (Nuevo Leòn) - Consolato onorario
Cons. On. Bruno Mellone
Prol. Moralillo 109 Col. Lomas del Valle Garza garcia NL 66240 MEX
Tel 0052918 3782444 - Fax 3782444
Oaxaca - Agenzia consolare onoraria
A. Cons. On. Esperanza de la Concepciòn Gonzalez Greganti
Macedonio Alcalà, 400 - Col. Centro
Tel 0052951 53176 - Fax 59236
Tampico (Tamaulipas) - Consolato onorario
Avenida Madera 502 Oriente (esq. Colima)
Tel 0052121 52430
Tijuana - Agenzia consolare onoraria
Calle Tula, 55 - Col. Hipodromo
Tel 005266 853743
Veracruz (Veracruz) - Consolato onorario
Calle Antonio de Mendoza, 134 - Fracc. Virginia
Tel 005229 375270
Vice Consolato Onorario a Puebla
V. Cons. On. Graziano Barbaglio
Tehuacan Norte, 30 - Col. La Paz
Tel 00529122 485296
Camera di Commercio Italiana
Benjamin Franklin, 222, 2° Col. Escandon Città del Messico - 11800 D.F.
Tel. (+52 ) 555272-4300-4314-4321; Fax (+52) 5552724320
President : Franco ZULLO
Secretary General : Walter Loiacono
[email protected]
www.camaraitaliana.com.mx
Istituto Nazionale per il Commercio Estero - I.C.E
CAMPOS ELISEOS N. 345 EDIFICIO OMEGA
PISO VII COLONIA POLANCO - 11560 MEXICO D.F.
Tel.(005255) 52808425 / 52813928 / 52813943 / 52813950 / 52813957
Fax.(00525 5) 52802324
Responsabile: Andrea Ferrari
[email protected]
http://www.ice.gov.it/estero2/cittamessico/default2.htm
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Delegazione della Commissione Europea
Av. Paseo de la Reforma 1675
Col. Lomas de Chapultepec - 11000 Mexico D.F.
Tel. (+52 5) 5403345 al 47 - Fax (+ 52 5) 5406564
[email protected]
http://www.delmex.cec.eu.int
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