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EAGLE PICTURES
Presenta
CELLULAR
Un Film di
David R. Ellis
Con
Kim Basinger
Chris Evans
Jason Statham
Eric Christian Olsen
William H. Macy
Uscita Italiana : 29 Aprile 2005
Durata del film:
1
IL CAST ARTISTICO
Jessica
KIM BASINGER
Ryan
CHRIS EVANS
Ethan
JASON STATHAM
Chad
ERIC CHRISTIAN OLSEN
Mooney
WILLIAM H. MACY
IL CAST TECNICO
Regia
DAVID R. ELLIS
Produttori
DEAN DEVLIN
LAUREN LLOYD
Sceneggiatura
CHRIS MORGAN
Soggetto
LARRY COHEN
Direttore della fotografia
GARY CAPO
Scenografia
JAYMES HINKLE
Costumi
CHRISTOPHER LAWRENCE
Montaggio
ERIC SEARS
Musiche
JOHN OTTMAN
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CELLULAR
Cosa faresti se ricevessi una chiamata al tuo cellulare da una donna che non
conosci e che con voce concitata dall’altro capo del telefono ti chiedesse di
aiutarla a salvarle la vita?
Metteresti giù immediatamente pensando che sia uno scherzo? Cosa faresti se ci
fosse anche una remota possibilità che la donna sia seriamente in pericolo e tu
sia l’unica speranza rimastale?
Cosa faresti?
Una casuale chiamata ricevuta al suo cellulare catapulta un ragazzo in una
frenetica lotta contro il tempo per salvare la vita di una donna, nell’action thriller
Cellular, un film dal ritmo serrato che rimanda a Speed. La vincitrice premio
Oscar Kim Bassinger (“The Door in the Floor”, “L.A. Confidential”) interpreta
Jessica Martin, un’insegnante di scienze in un liceo e madre, la cui vita tranquilla
viene sconvolta quando rimane vittima di un rapimento consumato nella sua
casa ad opera di cinque uomini sconosciuti che la portano via in un luogo
misterioso. Terrorizzata e completamente all’oscuro dei motivi del suo rapimento,
Jessica si ingegna per riuscire a far funzionare un telefono rotto e compone
quindi un numero sconosciuto nell’ultimo disperato tentativo di salvarsi.
Ryan (Chris Evans di “Perfect Score” e “Not Another Teen Movie”) è il giovane
spensierato che risponde alla chiamata disperata ed improvvisamente si trova ad
essere l’ultima speranza di Jessica. Senza conoscere nulla di Jessica se non la
sua voce terrorizzata e concitata dall’altro capo della flebile connessione del
cellulare, Ryan viene, suo malgrado, catapultato in un mondo pieno di insidie ed
omicidi in una frenetica ricerca per trovare e salvare la donna. Le vite di Jessica e
della sua famiglia sono nelle sue mani, ma cosa lo attende dall’altro capo del filo e
quanto gli costerà trovarla?
Il cast principale di Cellular è composto da Jason Statham (“The Italian Job”,
“The Transporter”), da Eric Christian Olsen (“Dumb & Dumberer”, “When Harry
Met Lloyd”), da Noah Emmerich (“The Truman Show”, “Windtalkers”) e da William
H. Macy (“Fargo”, “The Cooler”).
Dirige David R. Ellis (“Final Destination 2”).
La sceneggiatura è di Chris Morgan, tratta da un soggetto di Larry Cohen (“Phone
Booth”). I produttori sono Dean Devlin (“The Patriot”, “Indipendence Day”,
“Godzilla”) e Lauren Lloyd.
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NOTE DI PRODUZIONE
Rrrring… Rrrring… Rrrring...
Una semplice chiamata al cellulare innesca un’ avventura piena di azione e
velocità: il thriller Cellular racconta la trasformazione di un ragazzotto, di circa
20 anni, patito di surf in una figura eroica quando il destino lo chiama a salvare
la vita di una donna sequestrata, obbligandolo a correre per le strade di Los
Angeles nello sforzo di localizzarla.
Ironicamente la storia dietro la nascita di Cellular è stata così vorticosa che
rispecchia il finale del film stesso. Il progetto ebbe inizio diversi anni fa quando
uno script firmato da Larry Cohen, lo sceneggiatore di un altro thriller di enorme
successo ambientato in una cabina telefonica, “Phone Booth”, approdò sulla
scrivania di Lauren Lloyd che ricopriva, a quel tempo, la carica di Vice Presidente
Esecutivo di Sony Pictures. A Lloyd piacque ciò che lesse ma non riuscì a
convincere la sua società ad acquisire il progetto. Inoltre c’era un elemento chiave
della storia che aveva catturato la sua attenzione in modo particolare.
Afferma Miss Lloyd “Quando ho letto lo script per la prima volta, parlava di un
ragazzo che non era affatto un eroe. Era l’autista di una rapina in banca e la
donna non veniva realmente rapita. Ma l’idea di rimanere incollati al cellulare
quando la vita di qualcuno è in pericolo, ed essere incapaci di mettere giù,
sembrava così viscerale e immediata, che ho amato immediatamente lo script”.
Subito dopo aver letto la sceneggiatura originale di Cellular, Miss Lloyd lasciò la
Sony e divenne produttrice indipendente. Ricordandosi del potenziale che aveva
visto in quello script, immediatamente ne acquisì i diritti per se stessa. Lloyd
successivamente portò lo sript ad uno dei suoi più intimi amici, Dean Devlin, il
famoso produttore ralizzatore di successi quali “Indipendence Day” e “The Patriot”.
A Devlin
il progetto piacque ed acconsentì ad associarsi con Lloyd per
svilupparlo. Volendo aggiungere però un po’ di freschezza allo script, Devlin e
Lloyd ingaggiarono lo sceneggiatore Chris Morgan, ed insieme tirarono fuori
quello che alla fine divenne la story line di Cellular.
Secondo Morgan il film gli offriva la possibilità di scrivere quel tipo di action
movie che gli era sempre piaciuto, una storia che racconta il modo in cui una
persona comune può diventare un eroe, in particolari circostanze.
Dice Morgan “Sono sempre stato un patito di film in cui l’eroe non è il più
intelligente o il più figo dei ragazzi, ma è uno con un gran cuore, qualcuno come
Indiana Jones per esempio. Siamo stati molto fortunati ad avere nel cast Chris
Evans, che interpreta Ryan, poiché lo impersona molto bene. Il pubblico crede
realmente che ce la farà, che reggerà sino alla fine, lo vuole al suo fianco perchè
lui è il vero eroe”.
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Morgan ha inserito alcune scene umoristiche nello script. Sebbene il film sia
largamente un misto di azione serrata e suspence da rosicchiarsi le unghie, ha
anche alcuni momenti comici.
Continua Morgan “Mi piacciono molto le situazioni umoristiche, e credo che i film
siano migliori quando la cosa giusta avviene al momento giusto e non quando
qualcuno cerca di volerla buttare a tutti i costi sullo scherzo. Per esempio ne “I
Predatori dell’Arca Perduta”, quando Indiana Jones si trova di fronte un uomo che
agita minacciosamente le spada, tira fuori una pistola e lo uccide. Questa azione
ha provocato grosse risate. E’ questo il genere di umorismo che abbiamo voluto
inserire nello script”.
Una volta che lo script fu completato i produttori si misero alla ricerca di un
regista che avesse una sensibilità particolare capace di un approccio brillante
nelle sequenze di azione del film e lo fondesse con la suspence che lo script
prometteva. Trovarono questa persona in David R. Ellis.
Ellis, un coordinatore di stuntman di provata esperienza, ed un aiuto regista
divenuto in seguito regista, si era guadagnato la stima dei dirigenti di New Line
Cinema grazie al thriller di successo “Final Destination 2”.
Ellis fece suo il progetto ed accettò la sfida di creare sequenze di azione realistiche
che fossero eccitanti senza essere semplicemente una sequela di esplosioni.
Afferma Ellis “Questo film è realmente una corsa contro il tempo, ma con al
centro un ragazzo appena uscito dal college. Ryan non è un super eroe e la mia
sfida è stata quella di creare azione che fosse in sintonia con il suo personaggio”.
Ellis aggiunge che per riuscire a far questo, lui ed i suoi collaboratori dovevano
esser creativi con le situazioni in cui si veniva a trovare il protagonista.
“Dovevamo inserirlo in circostanze straordinarie, ma allo stesso tempo non
volevamo che mettesse la gente in pericolo con incidenti stradali, con esplosioni e
robe di questo genere” aggiunge il regista.
Ellis è stato all’altezza di questa sfida apportando al film brillantezza grazie alle
numerose sequenze di azione e le scene di auto che si inseguono. Piuttosto che
focalizzarsi su collisioni e ribaltamenti, Ellis ci ha mostrato un volto differente di
queste scene ormai a noi familiari.
Aggiunge il produttore Dean Devlin “Il modo in cui David ha girato alcune di
queste sequenze, è diverso da quello che io ho già visto in altre scene di
inseguimento di auto, poiché qui non si tratta di collisioni, si tratta di incidenti
mancati. Questo ha reso molto interessante il modo di vedere l’intera sequenza”.
Lo stile di Ellis inoltre è stato apprezzato dall’intero cast del film.
Osserva Kim Basinger che interpreta Jessica Martin “David è una persona
intelligente che apprezza il talento quando c’è. Il regista può favorire o indebolire
gli atteggiamenti e l’atmosfera che si viene a creare sul set. David è il migliore che
io abbia mai visto nell’arte di rendere sicuro ogni individuo ed è trattato da tutti
con rispetto. Inoltre è molto sincero”.
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Trovato il regista il passo successivo è stato quello di individuare il posto dove
girare Cellular e la produzione ha fatto molti sforzi per cercare di rimanere negli
Stati Uniti. Mentre all’inizio si era pensato di girare nell’area di Boston, i
cambiamenti apportati alla storia e le condizioni atmosferiche alla fine hanno
costretto la produzione a spostarsi a Los Angeles.
Dice ancora Dean Devlin “Con un enorme quantità di film girati in Canada ed
all’estero per risparmiare denaro, una delle cose di cui siamo realmente orgogliosi
è quella di essere stati in grado di girare interamente a Los Angeles. E’ strano
sapere quanta gente, quante troupe se la passano male perché le produzioni si
realizzano altrove. Noi siamo veramente orgogliosi del fatto di essere riusciti a
girare a Los Angeles.”
Girare a Los Angeles ha significato essere stati d’aiuto e sostegno all’intera
produzione sia da un punto di vista creativo che logistico. Dice ancora Devlin
“Avere girato Cellular a Los Angeles ha significato per noi non solo avere un
tempo sempre bello, ma anche aver potuto mostrare la città di Los Angeles ad
una velocità da spezzarsi il collo poiché questo film non si ferma mai. Il
personaggio di Chris Evans deve correre dall’aereoporto di Los Angeles alla
spiaggia, fino in città, tutto durante un giorno senza fermarsi mai. E’ stato
veramente uno spasso riscoprire Los Angeles”.
Una volta presa la decisione di girare il film a Los Angeles, il passo successivo è
stato quello di far vedere la città come il pubblico non la aveva mai vista prima.
“Ciò che abbiamo cercato di fare è stato di mostrare i colori che vediamo tutti i
giorni a Los Angeles” afferma la produttrice Lauren Lloyd. “Ogni volta che Los
Angeles viene mostrata, in primo luogo si dà risalto all’insegna di Hollywood o al
Sunset Strip tutte cose che abbiamo visto mille volte. Noi invece volevamo
mostrare la bellezza della città. Specialmente nella sequenza del porto di Santa
Monica dove i colori vanno dal blu del cielo agli alberi e tutti i colori delle luci”
Ma mostrare i colori di LA non è così facile come sembra, a maggior ragione con
una storia che si svolge nel corso di una sola giornata.
Dice Devlin “E’ una di quelle cose a cui il pubblico non pensa quando vede un
film, ma la più grande sfida di un regista è che sebbene la storia si consumi
durante un solo giorno, le riprese sono durate vari mesi. Quindi cercare di avere
un paio di mesi in cui tutto sembri come un giorno solo, poiché il film si svolge
tutto in esterni, è un compito difficilissimo ed ha richiesto grande coordinamento
tra lo scenografo, il regista ed il direttore della fotografia affinché tutto sembrasse
convincente. La realtà è che nonostante a Los Angeles il tempo sia sempre bello,
può capitare che un giorno sia nebbioso, un altro ci sia il sole un altro ancora ci
siano nuvole, in un altro pioggia e noi non potevamo permettercelo nel film.
Pertanto abbiamo usato alcuni dispositivi che ci hanno aiutato a far si che le cose
sembrassero girate tutte nello stesso giorno.”
Mentre alcuni membri della troupe dovevano costantemente focalizzarsi sul fatto
che il tempo dovesse sembrare sempre lo stesso, una cosa certa era il poter
contare sulle performance del cast di prim’ordine che avevano messo insieme.
Quando cominciò la ricerca del cast di Cellular i produttori sapevano di voler
trovare attori che dovessero essere in grado di misurarsi con i ruoli
eccezionalmente difficili che lo script conteneva. La ricerca di attori che avessero i
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requisiti per impersonare vari stati d’animo, che passassero da scene piene di
totale suspence a scene in cui l’azione la fa da padrona, è sfociata nella
composizione di un gruppo eclettico di attori, ognuno dei quali ha apportato
differenti qualità alla produzione. Per il ruolo della protagonista di Jessica Martin
il cui rapimento scatena la storia, i produttori hanno opzionato la vincitrice
premio Oscar Kim Basinger. Il ruolo richiedeva alla Basinger di mostrare un
misto di emozioni che andavano dalle lacrime e debolezza al coraggio e forza
poiché viene misteriosamente rapita e deve lottare per salvare la sua vita e quella
della sua famiglia.
La produttrice Lauren Lloyd spiega “Era un ruolo difficile da proporre poiché
avevamo bisogno di qualcuno che vi si adattasse perfettamente e che potesse
confrontarsi con un trauma. Poiché in ogni scena Jessica appare traumatizzata,
avevamo bisogno che fosse credibile agli occhi del pubblico”.
Kim Basinger ha dato prova di essere all’altezza del compito.
“La cosa più sorprendente per me, riguardo l’interpretazione di Kim, è stato il suo
livello di applicazione per riuscire ad interpretare il ruolo” spiega il produttore
Dean Devlin. “Non c’è mai stato egoismo nella sua performance. Non stava
cercando di sembrare bella o eroica. Ha semplicemente permesso a se stessa di
essere la persona adatta in quella situazione, con tutte le debolezze e le brutalità
del caso”.
Secondo Kim Basinger, la chiave per interpretare al meglio il ruolo era nel fatto di
cercare di capire come una donna potesse sentirsi in quella situazione e cercare
di mantenere la padronanza della storia.
Miss Basinger dice “La storia rispecchia l’incubo di tutti noi e cioè di essere
minacciati e rapiti, senza conoscerne il motivo. La domanda diventa “Come posso
affrontare questa paura e pensare lucidamente per cercare di salvarmi”?
Per calarsi meglio nel personaggio, la Basinger ha lavorato a stretto contatto con
il regista David R. Ellis in modo da creare un ambiente di lavoro che simulasse
l’ambiente estremo in cui il suo personaggio viene catapultato.
Aggiunge Basinger “Volevo che tutto ciò che mi circondava fosse reale, pertanto
ho chiesto a David di sgomberare il set ad eccezione di quelle poche persone che
dovevano esserci per forza. Volevo sentirmi totalmente sola in questa sfida
emotiva mentale e fisica e volevo che il pubblico fosse attirato in questa
situazione tanto quanto me”. Mentre la Basinger cercava di confrontarsi con
l’esperienza di essere sola, il coprotagonista Chris Evans si trovava a confrontarsi
con una sfida ugualmente difficile ma su un piano differente. Evans, una stella
nascente che è già apparso in precedenza in “Not Another Teen Movie”, ed ha
recentemente interpretato il ruolo di protagonista “Johnny Storm / The Human
Torch” nel film di prossima uscita “Fantastic Four”, interpreta il ruolo di un eroe
insolito, uno spensierato fannullone che risponde alla chiamata di aiuto di
Jessica e si trova ad esserne la sua ultima speranza. Il ruolo richiedeva una
grande abilità con la recitazione dal momento che la maggior parte delle scene
riguardavano una conversazione per telefono. Ma veniva anche richiesto un
attore che fosse in grado di adattarsi agli sforzi, meramente fisici, delle scene di
azione del film.
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Evans dice” La più grossa sfida per me e’ stata che per gran parte del film dovevo
apparire col fiato corto ed in preda al panico. Quindi prima di ogni scena saltavo
su e giù e facevo un sacco di flessioni. Per alcune scene salivo e scendevo di corsa
le scale, correvo in mezzo al traffico e quindi ho fatto un sacco di allenamento!”
Evans ha anche frequentato un corso di una settimana in una scuola per
stuntman di guida, in modo da poter girare alcune sequenze in auto senza alcuna
controfigura.
“Mi hanno messo per una settimana in una scuola di Stuntman di guida ed è
stata la migliore settimana della mia vita” afferma Evans. “Mi sono divertito tanto.
Mi facevano fare di tutto, giri a 180 e 360 gradi, parcheggi in spazi piccolissimi,
affiancamento con altre auto a velocità folle...di tutto”
Aggiunge il regista David R. Ellis “ Mi piace porre un attore nel mezzo di una
azione, quindi era importante che Chris facesse queste acrobazie e fosse sicuro di
potercela fare. Il risultato del corso di guida veloce che ha seguito Chris ha dato i
suoi frutti, eravamo in grado di girare scene in cui lui, in assoluta sicurezza,
riusciva a fermare la macchina proprio davanti al segno di stop. Non avevamo
bisogno di girare da un’altra angolazione e poi ritornare su Chris, è stato tutto
molto divertente”.
A parte il divertimento della scuola, Evans sente che il suo personaggio sarà
molto familiare al pubblico “Ryan incarna il cittadino medio e credo che sia
questo che lo renda gradevole” dice Evans “Penso che la maggior parte delle
persone si identifichi in lui poiché è il tipico ragazzo di 20 anni senza molta
iniziativa e con un atteggiamento relativamente apatico. Deve sforzarsi per
diventare un eroe”.
Ma i produttori credono che non vi sia nulla di scontato in Evans o nella sua
performance nel film. Nota Lauren Lloyd “Ha il potenziale per essere il prossimo
Tom Cruise. E’ difficile scovare una movie star, deve essere qualcuno con cui i
ragazzi si identifichino e con cui le ragazze vorrebbero uscire. Lui è il tipo giusto.
Inoltre ha una curiosità per la gente e per la vita e credo che questo lo renda un
grande osservatore. Ecco da dove attinge lo spessore che contraddistingue il suo
personaggio”.
Una grossa sfida Kim Basinger e Chris Evans l’hanno superata dovendo girare la
maggior parte delle loro scene al telefono. Entrambi gli
attori hanno
appositamente evitato di incontrarsi faccia a faccia fino alla fine delle riprese
proprio per mantenere un grado di anonimato l’uno verso l’altro. “Per lo più, Kim
e Chris dovevano recitare senza che l’altro fosse lì” afferma il regista David R.
Ellis. “Chris ha girato le sue scene per primo e doveva interpretare i dialoghi così
come erano scritti ed è stato abbastanza duro poiché in alcune scene si trovava
nel mezzo di una sequenza di azione e doveva guidare con una mano poiché
nell’altra aveva il telefono cellulare. Poi Kim ha girato le sue parti nelle ultime
settimane ed interagiva con ciò che lui aveva già detto”.
Aggiunge il regista “Bisognava creare una certa chimica tra di loro durante il
montaggio del film, poiché per la maggior parte del tempo non erano mai al
telefono insieme però bisognava far credere che lo fossero.”
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Il film inoltre ha nel cast un viso noto al pubblico, William H. Macy, che
interpreta un poliziotto che può essere l’ultima speranza di Ryan se solo
quest’ultimo riuscisse a far quadrare i tasselli della storia. Attore candidato al
premio Oscar per ruoli in drammi quali “Fargo” e “The Cooler”, è raro vedere Macy
in un film di azione come Cellular.
Dice Macy “E’ un opera commerciale e non ho mai fatto film come questo. Però,
una volta letta la sceneggiatura mi sono accorto che non è uno di quegli stupidi
film violenti. Dal momento che i cattivi ricevono la giusta punizione ed i buoni
vincono, sembrava adatto a me e allo stesso tempo è un giallo che comincia con
un colpo di scena e non cala mai di tensione”.
Macy inoltre era eccitato dal fatto che il film gli desse l’opportunità di vincere una
nuova sfida, interpretare una scena di lotta. “Sono realmente orgoglioso della
scena di lotta poiché è stata ben coreografata” dice Macy. “Ciò che mi è piaciuto
di questa lotta è che è stata violenta e pericolosa e non una cosa da damerini, pur
tuttavia non è una specie di pugilato, qui i ragazzi erano realmente appiccicati.
Sembrava molto realistica, in particolar modo quando ero nella mia vasca da
bagno la sera e cercavo di far riassorbire i miei lividi neri e blu”. Macy può essere
relativamente nuovo nell’interpretazione di film di azione, ma i produttori avevano
pochi dubbi che potesse fallire nel ruolo.
Il produttore Dean Devlin aggiunge “Bill Macy è un attore consumato e sebbene
non lo avessimo mai visto nell’interpretazione di un personaggio che potesse
sferrare calci a destra e a manca, eravamo certi che ce la potesse fare. Poiché
quando qualcuno ha quel livello di abilità scenica può fare qualsiasi cosa. Deve
solo averne l’occasione”.
Il regista David R. Ellis ammette di essere stato leggermente intimidito
inizialmente all’idea di lavorare con Macy. “Ho amato tutto ciò che ha fatto;
conferisce una dimensione differente ad ogni personaggio che interpreta” dice
Ellis. “Ero eccitato all’idea che fosse interessato al ruolo propostogli. Ma è salito a
bordo ed ha apportato grosse idee. Ti fa sentire a tuo agio ed è sempre pronto a
mettersi all’opera”.
Il coprotagonista Jason Statham è un viso familiare per i patiti dell’action movie.
L’attore inglese che è apparso in film di successo quali “The Italian Job” e “The
Transporter”, interpreta in Cellular un personaggio cattivo: il capo dei
sequestratori Ethan.
“E’ sempre bello interpretare il ruolo di un cattivo poiché è un ruolo
imprevedibile, e puoi interpretarlo in vari modi” afferma Statham. “Non è un ruolo
ristretto come la maggior parte degli altri personaggi”.
Per le loro intense scene insieme, Statham e Kim Basinger hanno sviluppato una
interessante dinamica. “Alcune delle scene più fisiche tra Kim e Jason non sono
state provate in anticipo poiché Kim non voleva sapere ciò che le doveva venir
fatto, pertanto io ho parlato con Jason e gli ho semplicemente indicato il tono da
adottare” dice Ellis. Il regista aggiunge che per le sequenze in cui Ethan dice a
Jessica che lui sa dove sia suo figlio e sta per rapirlo, “Quando Jason si avvicina,
si toglie la cintura e la avvolge attorno al collo di Kim per soffocarla, lei non ha
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avuto alcun dubbio
su quello che lui stava per fare, l’effetto è stato
agghiacciante, ma entrambi sapevano alla perfezione come muoversi.”
In aggiunta al cast principale di Cellular, il film ha impegnato attori di talento
quali Noah Emmerich (“The Truman Show”), Eric Christian Olsen (“Dumb and
Dumberer”, “When Harry Met Lloyd”) e Richard Bulgi (“24”). Anche se Cellular
vanta un cast d’eccezione, il suo ritmo è la cosa che merita più attenzione. La
sensazione di estrema urgenza che permea tutto il film ed il ritmo serrato lo
rendono un’opera in continuo movimento, quasi voglia sfidare il pubblico a
rimanere con l’attenzione sempre viva.
Dice il produttore Dean Devlin “Questo film è in continua azione. Ma più che
sull’azione mi soffermerei sulla suspence. Credo che l’unicità di questo film sia
non solo nel suo continuo movimento senza sosta, (poiché ha l’energia di un film
come Speedy,) ma è realmente la suspence che emerge dalla tensione tra questi
personaggi e la situazione in cui si trovano.
Quindi il film funziona anche come thriller camuffato da action movie perchè è
innegabile che abbia la sua buona dose di azione.
” E’ un film dal ritmo pazzesco, non ti lascia prendere fiato” aggiunge Chris Evans
che è al centro delle scene con più azione. “Credo che l’unico momento con ritmo
normale lo si abbia soltanto nelle prime due pagine della sceneggiatura, quando
io passeggio sul porto. Ma una volta che arriva la telefonata, tutto prende un’altra
piega. E penso che sia uno di quei film che una volta terminato, il pubblico crede
che sia durato solo una mezz’ora”.
Con un cast di rilievo, una eccellente story line ed un mix di azione e di suspence
unico nel suo genere, Cellular ne ha per tutti i gusti ed include un messaggio.
“Cellular è un bel film di azione, ma è anche un film sulla responsabilità sociale e
morale” aggiunge il produttore Dean Devlin. “Credo che al centro del film ci sia la
domanda: perchè decidiamo di aiutare la gente? Cosa ci guadagniamo? In questo
film il guadagno è proprio aiutare la gente, che è già una ricompensa in se stessa
ed è una ragione più che sufficiente per farlo. Mi piace pensare che ciò che rende
diverso questo film è che alla fine, quando torniamo a casa, ci ha lasciato
qualcos’altro oltre il divertimento di aver visto un film d’azione, un thriller. Ci
sono dentro questo lavoro un sacco di brividi, ma anche risate, ed io credo che
possa anche indurre la gente a pensare al fatto che aiutare altre persone sia
molto importante”.
Messaggio sociale a parte, i produttori credono che il pubblico riuscirà
sicuramente a non rimpiangere il prezzo del biglietto.
“E’ un thriller drammatico, ma anche estremamente rapportabile con il pubblico”
osserva la produttrice Lauren Lloyd.
Aggiunge il regista David R. Ellis: “questo film è una cavalcata nel thriller, ma è
anche colmo di azione. E corre...diamine se corre!”
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IL CAST ARTISTICO
KIM BASINGER (JESSICA MARTIN)
Dal suo debutto nel film di Barry Levinson, “The Natural”, con Robert Redford,
Kim Basinger ha girato oltre venti film.
All’inizio di quest’anno, Miss Basinger è apparsa in “ The Door in the Floor” per
Focus Features e la vedremo prossimamente in “Elvis Has Left The Building”.
Nel 2002 ha recitato con Eminem in “8 Miles” di Universal e nel film di Miramax
“People I know” con Al Pacino e Tea Leoni.
Nel 1998 la Basinger ha vinto il premio Oscar per il suo ruolo in “L.A.
Confidential” un film di Warner Bros acclamato dalla critica, tratto dall’omonimo
romanzo giallo di James Ellroy. Il film, diretto da Curtis Hanson ha guadagnato
nove nomination ed ha fatto vincere alla Basinger anche il Golden Globe Award,
lo Screen Actors Guild Award ed una nomination Bafta.
Nel 2000 l’attrice ha recitato in “Bless The Child” un film di Paramaunt diretto da
Chuck Russell con Jimmy Smits e Rufus Sewell. Inoltre è apparsa nel film diretto
da Hugh Hudson per Columbia Tristar “I Dreamed of Africa”. Il film è stato
interamente girato a Venezia, e in Sud Africa ed è tratto dalla storia vera
dell’attivista keniota Kuki Gallman.
Altri crediti cinematografici di Kim Basinger comprendono il campione di incassi
“Batman” di Warner Brother, il trhriller erotico di Adryan Lyne “ 9 Settimane e
mezzo”, il film di Robert Altman “ Ready To Wear” (Pret a Porter) e “Fool for Love,
Final Analysis” con Richard Gere. Inoltre, “The Marrying Man” e “The Getaway”, e
“Blind Date” di Blake Edwards con Bruce Willis, “Cool Word, The Real McCoy” e
“Nadine” con Jeff Bridges.
Miss Basinger risiede a Los Angeles
CHRIS EVANS (RYAN)
Nel breve periodo in cui è stato ad Hollywood, Chris Evans ha lavorato sodo per
costruirsi una reputazione, interpretando un impressionante numero di ruoli
comici e drammatici.
Evans era nel cast di “Not Another Teen Movie” di Columbia Tristar; in questo film
imperniato sulla parodia di tutti i film per ragazzi, interpreta “Jack Wyler”, il più
popolare atleta in una scuola superiore. Evans inoltre ha recitato nell’ultimo film
di Paramount “The Perfect Score”. Interpretava “Kyle” uno studente che persuade
cinque suoi amici a rubare le tracce di un Test Attitudinale che dovrà sostenere
in modo da poter aumentare il suo punteggio e riuscire ad essere ammesso in un
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college di sua scelta. Il film è stato prodotto da Tollin / Robbins ed include nel
cast Erika Christensen e Scarlett Johansen.
Inoltre Evans ha terminato la produzione di un film indipendente “The Orphan
King” con Alexis Bledel, ed anche “Fierced People” in cui recita a fianco di Diane
Lane e Donald Sutherland, una produzione Lions Gate.
Da ragazzino Evans ha studiato danza e teatro sotto la direzione della sua
insegnante / mamma. Trovò subito il modo di apparire su un palcoscenico come
protagonista in alcune produzioni regionali che includevano. “Sunday Visitors” al
Boston Playrights Theatre e all’EMACT Festival come anche la produzione di
“Suckers” allo Speak Previews di Boston.
Attualmente Evans sta girando il ruolo da protagonista di Johnny Storm / The
Human Torch in “Fantastic Four” un film ad alto budget per 20th Century Fox,
tratto dal fumetto della Marvel e diretto da Tim Story.
Evans è cresciuto a Boston, in Massachussets. Attualmente vive a Los Angeles.
JASON STATHAM (ETHAN)
Anche Jason Statham fa parte della generazione dei nuovi attori - eroi nel film di
azione di Twentieth Century Fox “The Transporter” scritto appositamente per lui
da Luc Besson e diretto dal regista originario di Hong Kong, Cory Yuen, uno dei
più famosi registi di action movie.
“The Transporter” racconta di Frank Martin, un uomo che conduce una vita
tranquilla in una località della Francia Meridionale, il quale è un “trasportatore”,
cioè una persona che sposta merce (umana o di altro genere), e non pone
nessuna domanda. Segue tre regole fondamentali: 1. Mai cambiare un accordo.
2.Non chiedere nessun nome 3. Mai guardare nei pacchi.
Quando rompe questa terza regola, si viene a trovare con un nuovo compagno di
viaggio, tra segreti sconvolgenti e complicazioni mortali.
Statham è nato a Sydenham , in Inghilterra ed è stato catapultato nel mondo
della recitazione nel più insolito dei modi. La principale occupazione dei suoi
genitori era l’intrattenimento e si spostavano per l’Inghilterra cercando un modo
migliore per costruirsi una vita. Erano soliti fare delle “aste simulate”, una specie
di conosciuto raggiro. Sin da quando aveva nove anni, era circondato da
personaggi poco raccomandabili, gangster ed artisti, e si scoprì così che anche lui
era molto portato nel gioco della “truffa” da strada. Vendere merci e prodotti che
non avevano le caratteristiche indicate, costituì l’allenamento iniziale per la
carriera cinematografica di Statham.
Da adolescente poi, si appassionò allo sport e divenne un nuotatore
professionista, cominciò a viaggiare anche all’estero e fece parte della Nazionale di
nuoto della Gran Bretagna.
Si posizionò terzo ai giochi olimpici in tre diverse occasioni ed alla fine si trovava
al dodicesimo posto nella graduatoria mondiale. Mentre si allenava nel rinomato
Crystal Palace National Sport Center di Londra, una troupe cinematografica e dei
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fotografi lo hanno notato ed ingaggiato per alcune campagne pubblicitarie . Una
di queste campagne era per “ French Connection” ed in questa occasione conobbe
il proprietario del marchio. Questi mostrò un interesse per lui e poiché era il
produttore esecutivo di un film di futura uscita, lo presentò al regista Guy
Ritchie.
Il film era “Lock, Stock & Two Smoking Barrels”.
Ritchie trovò che Statham, sebbene non ancora un vero attore, avesse proprio
l’aspetto ed i modi del personaggio che andava ad interpretare, un truffatore.
Quindi Statham fu incoraggiato da Richie ad improvvisare, cioè a fare ciò che il
regista voleva accadesse.
Subito dopo il debutto di Statham, Ritchie lo opzionò nuovamente per
interpretare nel film “Snatch” il ruolo di un promoter con Brad Pitt e Benicio Del
Toro. Dopo aver completato le riprese, il produttore esecutivo Matthew Vaughn
portò Statham a Los Angeles e lo presentò ha un agente e da lì cominciò la sua
carriera. E’ apparso nel film di fantascienza “The One” con Jet Li per Sony /
Revolution ed anche nel film “The Mean Machine” per Paramount Classic. Il ruolo
non è costato molto sforzo a Statham che è un atleta nato e che ha studiato boxe
ed arti marziali.
Più recentemente ha interpretato con Mark Wahlberg ed Edward Norton “The
Italian Job” per Paramount Pictures e diretto da F. Gary Gray. Il film racconta di
una banda di ladri che crea il più grande ingorgo di traffico nella storia di Los
Angeles, in modo da poterne approfittare per rubare un carico di lingotti d’oro.
Inoltre Statham ha da poco ultimato le riprese di “Chaos” con Ryan Philippe e
Wesley Snipes. Al momento sta girando il sequel “Transporter 2” ed apparirà
anche nel film di prossima uscita di Guy Ritchie “Revolver”.
ERIC CHRISTIAN OLSEN (CHAD)
Il versatile attore Eric Christian Olsen sta dando la scalata ad Hollywood.
Olsen ha appena terminato le riprese del film noir indipendente “Mojave” con
Rider Strong, Bumper Robinson e Dash Mihok. L’estate scorsa era il protagonista
(Jim Carrey da giovane) nel film di New Line “Dumb & Dumberer: When Harry Met
Lloyd”. I suoi altri crediti includono “Not Another Teen Movie”, “The Hot Chick” ed
il film indipendente “Local Boys”.
Olsen attualmente sta lavorando con Eliza Dushku in una serie ad episodi per
Fox “True Calling”. E’ conosciuto per il ruolo da protagonista di Cameron Green
per la serie acclamata dalla critica “Get Real” su Fox. Altri crediti televisivi di
Olsen includono le partecipazioni in “24” e “ER”.
Oltre a recitare, Olsen ha praticato molto sport e non ha mai trascurato gli studi.
E’ stato capitano nella squadra di hockey del suo liceo a Quad Cities, in Iowa. Le
sue capacità accademiche gli hanno permesso di vincere una borsa di studio per
entrare in una università privata nella California del Sud dove ha recentemente
completato gli studi.
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Attualmente Olsen risiede a Los Angeles.
NOAH EMMERICH (JACK TANNER)
Noha Emmerich è noto per i suoi ruoli in film quali “The Truman Show” di Peter
Weir con Jim Carrey e Laura Linney, “Beautiful Girls” di Ted Demme con Uma
Thurman, Timothy Hutton e Natalie Portman, “Cop Land” con Sylvester Stallone,
Robert De Niro e Harvey Keitel, “Windtalkers” di John Woo con Nicolas Cage,
“Frequency” con Dennis Quaid, “Beyond Borders” con Angelina Jolie, “Crazy in
Alabama” diretto da Antonio Banderas con Melanine Griffith, “Monument Ave” con
Denis Leary, Martin Sheen e Billy Crudup e “Tumbleweeds” con Janet McTeer.
Ultimamente è apparso in “Miracle” di Gavin O’Connor con Kurt Russell e Patricia
Clarkson e recentemente ha completato le riprese di “Sometimes In April” con
Debra Winger.
Emmerich ha studiato cinematografia all’Università di New York dove ha scritto e
diretto il cortometraggio “The Painter” che ha vinto il Cine Award a Washington, e
l’International Film Festival di Badalona, in Spagna.
Il suo secondo lavoro di regia, “The Date” ha vinto lo Short Comedy Award allo
Houston Worldfest Film Festival. La sua società di produzione, Sandbox
Entertainment ha un accordo di produzione con New Line Cinema ed hanno
insieme varie sceneggiature in sviluppo.
Emmerich si è laureato con lode in storia all’Università di Yale.
WILLIAM H. MACY (SERGENTE BOB MOONEY)
Il candidato ad un premio Oscar, ad un premio Emmy e vincitore di un SAG
Award, William H. Macy, è uno dei più raffinati attori della sua generazione.
Lo scorso anno, Macy ha ricevuto ottime critiche per la sua interpretazione di Bill
Porter in “Door to Door” per TNT, con Kyra Sedgwick, Helen Mirren, Kathy Baker e
Felicity Huffman. Il film, di cui Macy è stato cosceneggiatore, racconta la vera
storia di Porter, un venditore porta a porta affetto da paralisi cerebrale. Il film che
ha conquistato indici d’ascolto mai raggiunti prima da un film trasmesso da TNT,
ha ricevuto un SAG Award, un AFI Award, un Critic’s Choice Award, un Golden
Satellite Award, una nomination alla Writer’s Guild, una nomination alla
American Cinema Editors ed una nomination al Golden Globe. E’ stato inoltre
nominato a 12 premi Emmy inclusi quello per Miglior Film per la Televisione, e
Miglior Attore Protagonista (Macy) in un Film per la Televisione, e Migliore
Sceneggiatura per un Film per la Televisione, scritta da Macy con Steven
Schachter.
Macy apparirà tra breve nel film per TNT “The Wool Cap”. Macy si è riunito al suo
storico partner cosceneggiatore Schachter per questo film tratto da una
commedia del 1962 “Gigot” interpretata all’epoca da Jackie Gleason e diretta da
Gene Kelly. La pellicola è diretta da Schachter. Il film racconta la commovente
storia di un portinaio, Gigot, che diventa amico della piccola figlia di una
prostituta. Nel cast appaiono anche Don Rickles, Catherine O’Hara e Keke
Palmer.
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Schachter e Macy sono anche partner nel progetto per Showtime
provvisoriamente intitolato “The Accountant And The Stripper”. Il film è tratto da
una storia vera di un contabile della Florida nominato da un giudice di
controllare le attività di alcuni club di spogliarello. Macy interpreterà il ruolo del
contabile Lew Barman, la sceneggiatura sarà scritta con Schachter e quest’ultimo
curerà la regia.
La scorsa primavera, Macy è apparso nel film di Showtime Original Picture
“Stealing Sinatra” che dipinge il sequestro malriuscito di Frank Sinatra junior,
diretto da Ron Underwood. Macy interpreta il ruolo di John Irwin, uno dei tre
rapitori che sequestrarono Frank Sinatra Junior dal suo hotel, sotto la minaccia
delle armi, proprio prima di un suo spettacolo a Lake Tahoe. Macy ha ricevuto
una nomination all’Emmy nella categoria “Miglior Attore Non Protagonista in
Miniserie o Film” grazie alla sua interpretazione.
Recentemente Macy è tornato dalla Spagna e Marocco dove ha girato “Sahara” per
Paramount Pictures. Tratto dal best seller di Clive Cussler, questo film di azione
ed avventure marine racconta la storia di un esploratore, Dirk Pitt (Matthew
McConaughey) alla ricerca in Africa dell’oro dei Confederati che incontra la
dottoressa dell’associazione WHO Eva Rojas (Penelope Cruz) e viene così a sapere
di una misteriosa malattia che sta uccidendo gli Africani in numero
impressionante. Macy interpreta l’Ammiraglio Sandecker, il capo di Pitt alla
NUMA (National Underwater Marine Agency).
Da poco inoltre Macy ha ricevuto notevoli critiche per il suo ruolo nel film
drammatico ma allo stesso tempo romantico “The Cooler” con Maria Bello, Alec
Baldwin, Shawn Hatosy e Ron Livingston.
E’ stato inoltre ammirato nella scena di furto nel film campione di incassi
“Seabiscuit” di Universal Picture, il film sul trionfo e la perseveranza tutta
americana ambientato durante il periodo della grande depressione, tratto dal
romanzo più letto nella categoria “non fiction” degli ultimi anni.
Macy, coprotagonista accanto a Tobey Maguire, Chris Cooper e Jeff Bridges, è
stato nominato al Golden Globe per il suo ruolo di Tick Tock McLaughlin ed il film
è stato candidato quale Miglior Film.
Macy è noto per la sua rappresentazione di Jerry Lundergaard in “Fargo” per cui
ha ricevuto una Candidatura all’Oscar ed ha vinto l’Indipendent Spirit Award
come Miglior Attore Non Protagonista.
Ha anche meritato le nomination quale Miglior Attore Comico Non protagonista
(American Comedy Awards), Miglior Attore (Chicago Film Critics), Miglior attore
Non protagonista (Dallas /ForthWorth Film Critics) e Miglior Attore in dramma
(International Press Academy).
Importanti crediti cinematografici di Macy includono “Spartan”, “In Enemy
Hands”, “Magnolia”, “Pleasantville”, “Happy Texas”, “State And Main”, “Jurassic
Park3”, “Focus”, “Welcome to Collinwood”, “Psycho”, “A Civil Action”, “Boogie
Nights”, “Wag The Dog”, “Air Force One”, “Ghosts Of Missisippi”, “Mr. Holland’s
Opus”, “The Client”, “Shadows and Fog”, “Murder in the First”, “Searching For
Bobby Fischer”, “Radio Days” e “Panic”.
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Nel campo della televisione, Macy non è stato meno prolifico. Ha ricevuto le
Nomination all’Emmy quale Miglior attore nella Serie “ER” per il suo ruolo di Dr.
David Morgestern.
Inoltre Macy ha un ruolo nella serie “Sports Night” sulla vita di Aaron Sorkin ed è
stato candidato all’Emmy per questa sua interpretazione.
Altri suoi crediti televisivi includono “Reversibile Errors”, “A Murderous Affair”,
“Heart of Justice”, “Standoff at Marion” e le miniserie “Andersonville”, “The Murder
Of Mary Phagan” e “The Awakening Land”.
In aggiunta al telefilm in chiave politica per BBC “The Writing On the Wall”, Macy
è apparso anche in due lavori di Mamet: “The Water Engine” e “Texas” per
Showcase.
Nel 1999, a fianco di Felicity Hoffman interpretò per TNT il film televisivo “A Slight
Case of Murder” e ricevette per questo un’altra nomination all’Emmy.
Macy ed il suo partner cosceneggiatore Schachter hanno scritto insieme il film e
quest’ultimo ne è stato il regista.
Sempre con Schachter, Macy ha scritto numerose sceneggiature televisive, inclusi
alcuni episodi di “Thirtysomething”, il film per HBO “Above Suspicion” ed il film
per USA Network “The Con” interpretato dallo stesso Macy e Rebecca de Mornay.
Ultimamente Macy è apparso sul piccolo schermo come ospite nella serie originale
per Showtime “Out Of Order” con Eric Stoltz, Felicity Hoffman, Kim Dickens e
Bustine Bateman.
Nato a Miami, Macy ha vissuto in Georgia fino all’età di dieci anni prima di
trasferirsi a Cumberland, nel Maryland, dove ha inizio la sua passione per la
recitazione con il ruolo di Mordred in “Camelot”.
Eletto capo delle classi del suo liceo, si trasferì al Bethany College, in West
Virginia per studiare da veterinario, ma “recita dopo recita” Marcy si trasferì al
Goddard College nel Vermont dove fu preso sotto l’ala protettrice del Professore
David Mamet.
Nel 1972, Mamet, Macy ed il suo partner cosceneggiatore Steven Schachter si
trasferirono a Chicago, dove insieme fondarono il St. Nicholas Theater. Macy
interpretò vari ruoli tratti da classici di Mamet, tra i quali Bobby in “American
Buffalo”, e Lang in “The Water Engine”.
La sua interpretazione in “Oleanna” quale professore universitario accusato di
molestie sessuali, valse a Macy l’appellativo di “Maestro nell’arte verbale” come
riportata da “Entertainment Week”.
Il suo ruolo di detective in “Homicide” ispirò elogi simili anche da parte del New
York Magazine “ Macy è l’attore ideale per i ruoli tratti da opere di Mamet: adatto
sia nelle parti da operaio che in quelle da intellettuale, e dotato di abilità
discorsiva”. Continuò con Mamet interpretando un Mafioso in “Things Change”,
un Marine in “House of Games” ed un agente FBI in “Wag the dog”.
Trasferitosi a New York nel 1980, continuò a costruirsi la sua reputazione in
teatro come pioniere di nuovi ruoli, anche in alcune produzioni Off Broadway
come “Baby with The Bathwater”, “The Dining Room” (in seguito divenuto film per
PBS dal titolo “The Great Performance”), “Life During Wartime”, “Mr. Gogol and Mr.
Preen”, “Bodies, Rest and Motion” e “Prairie Du Chen”, “Oh Hell” e “Oleanna”.
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I suoi crediti teatrali raggiungono circa cinquanta lavori nei dieci anni trascorsi a
New York, inclusa la produzione a Broadway di “Our Town”, vincitore di un Tony
Award per Best Ensemble.
Macy ha anche lavorato nei teatri di Londra nella primavera del 2000, dove è
stato coprotagonista nel revival dell’opera di David Mamet “American Buffalo” alla
Donmar Warehouse. Dopo la rappresentazione a Londra, si è trasferita a New
York all’Atlantic Theater Company a New York diventando la rappresentazione
campione d’incasso al botteghino.
Di pari passo con la sua carriera recitativa, Macy si è meritato anche una buona
fama come insegnante e regista. Ha insegnato in vari corsi teatrali a Chicago e
all’Università di New York, oggi insegna regia alla Atlantic Theater Company a
New York.
I suoi crediti da regista includono “Boy’s Life” al Lincoln Center, la produzione di
“Oleanna“ al Tiffany Theater di Los Angeles, “Lip Service”, un film di HBO per il
quale ha vinto un ACE Award per Migliore Produzione Teatrale.
Di recente, Macy ha diretto il dramma “The Joy Of Going Somewhere Definite”
all’Atlantic Theater Company di New York.
Nel 1998 Macy ha ricevuto una menzione da Showest come Miglior Attore Non
Protagonista dell’Anno per il suo bagaglio di opere.
Macy è sposato con Felicity Hoffman, attrice nominata al Golden Globe che ha
recitato nella famosa serie elogiata dalla critica “Sports Night”. Vivono a Los
Angeles con le loro due figlie.
IL CAST TECNICO
DAVID R. ELLIS (REGISTA)
David R. Ellis ha diretto nel 2003 il thriller “Final Destination 2”. Ha fatto il suo
debutto alla regia con “Homeward Bound II: Lost In San Francisco”.
Con oltre trent’anni di esperienza da stuntman, da coordinatore di stuntman e
regista di seconda unità, Ellis è uno dei più ricercati registi di seconda unità di
Hollywood, con al suo attivo una sfilza impressionante di film campioni di incassi
in cui è stato regista di seconda unità, quali “Harry Porter and The Sorcerer’s
Stone”, “The Perfect Storm”, “Master and Commander”, “Matrix Reloaded” e “Matrix
Revolution”.
DEAN DEVLIN (PRODUCER)
Dean Devlin ha creato la Electric Entertainment nel 2001 per produrre film
indipendenti e sviluppare progetti interattivi, musicali e televisivi.
Negli ultimi otto anni, Dean Devlin ha scritto e prodotto alcuni tra i film di
maggiore successo di tutti i tempi. Devlin ha cosceneggiato e prodotto “Stargate”
e “Indipendence Day”. Ha cosceneggiato e prodotto “Godzilla”, e prodotto “The
Patriot” con Mel Gibson che è stato candidato a tre Premi Oscar.
La prima produzione di Devlin con la “Electric Entertainment” è stata “Eight
Legged Freaks” distribuita da Warner Bros e Villane Roadshow nel Luglio 2002.
Inoltre ha prodotto “The Librarian” trasmesso da TNT lo scorso Dicembre 2004.
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LAUREN LLOYD (PRODUTTRICE)
Lauren Lloyd è stata direttrice di casting, produttrice indipendente e più
recentemente dirigente e produttrice con un contratto di prima opzione con Sony.
La sua casa di produzione, Bedlam Media, gestisce scrittori, attori e regista, oltre
alla produzione vera e propria.
Da dirigente presso Columbia Pictures, Miss Lloyd è stata l’artefice di film
campioni di incassi quali “The Patriot” e “Vertical Limit”.
Presso Hollywood Pictures, dove ricopriva la carica di Vicepresidente Esecutivo, la
Lloyd è stata responsabile della produzione di oltre venti film tra i quali: “Evita”,
“While You Were Sleeping”, “Nixon”, “GI Jane”, “Grosse Pointe Black” e “Horse
Whisperer”.
Inoltre, la Lloyd ha prodotto “Mermaid” con Cher e Winona Ryder, “Drop Zone” con
Wesley Snipes, “The Butcher’s Wife” con Demi Moore, “Dreamlover” con James
Spader, “Fires Within” con Jimmy Smits e “Freddie Got Fingered” con Tom Green.
Ha dato inizio lo scorso gennaio alla produzione di “Diary” con Jennifer Aniston
per Sony. Intanto, ha cominciato la preproduzione di altri due film con Gold
Circe: “Viagra Falls” ed un thriller soprannaturale dal titolo “Smoke”.
CHRIS MORGAN (SCENEGGIATORE)
Chris Morgan è nato a Los Angeles nel 1970 ed ha sempre vissuto lì. “Cellular” è
la prima sceneggiatura firmata da lui. Il suo prossimo film è “Satura” le cui
riprese si stanno svolgendo attualmente in Giappone per Maverick
Entertainment.
Inoltre, Chris è stato un revisore di sceneggiature per molti progetti di alto profilo,
incluso il campione di incassi 2003 “S.W.A.T.” .
Attualmente sta scrivendo la sceneggiatura di “The Fast And The Furios 3” per
Neil Moritz e sta disperatamente cercando di convincere IRS che comprare una
potente automobile che ingurgita nitroso è un escamotage di deduzione per le
tasse di scrittore sotto forma di “ricerca”….
Morgan vive a Los Angeles con sua moglie Micelle e le loro due figlie Maya e
Chloe.
LARRY COHEN (SOGGETTO)
Larry Cohen è molto noto nell’industria cinematografica in due categorie
complementari ma allo stesso tempo diverse. E’ uno dei più acclamati autori di
film contemporanei indipendenti, avendo scritto, diretto e prodotto venti film, ma
ha anche una formidabile carriera di scrittore tradizionale di film per cinema e
televisione.
Il suo lavoro più recente è stato il famoso thriller “Phone Booth” per Twentieth
Century Fox. La sua sceneggiatura originale, che si svolge in un unico luogo (una
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cabina telefonica) in tempo reale, è stata diretta da Joel Schumacher con Colin
Farrell.
Appassionato di film sin da bambino quando ancora frequentava la scuola
elementare, Cohen è assurto alla fama di scrittore per la televisione quando era
ancora uno studente. Mentre frequentava il City College a New York, scrisse un
episodio di un classico dal titolo “False Place” per l’antologia horror “Way Out”
elaborata da Roald Dahl. Il suo talento fu scoperto più tardi dallo scrittore
vincitore di un Premio Oscar Reginald Rose e quindi divenne un regolare
collaboratore della prestigiosa serie “The Defenders” scrivendone tredici episodi
per i quali per ben due volte ha vinto l’Oscar per la Tv (Television Academy).
Negli anni seguenti, Cohen continuò a scrivere, dirigere e produrre un vario
numero di film indipendenti tra i quali numerosi thriller campioni di incassi che
includono “It’s Alive, Q: The Winged Serpent” e “God Told Me To” per Warner Bros,
i film di genere noir “Black Ceasar” ed “Hell Up In Harlem” che rimaneggiò
appositamente per la leggenda del cinema Samuel Z. Arkoff per American
International Pictures.
Nato a new York, Cohen è cresciuto a Manhattan, in una zona chiamata
Washington Heights, ed il suo talento divenne evidente già dall’età di otto anni,
quando scrisse ed illustrò un libro di fumetti ideato da lui stesso, che in seguito
gli fu molto utile poiché servì da storyboard per alcuni film. Con sua madre ed i
suoi nonni, aveva frequentato i cinema ed i teatri e quindi aveva fatto esperienza
di prima mano vedendo da vicino tutti gli allestimenti e i dietro le quinte degli
show televisivi introducendosi furtivamente tra le prove degli sceneggiati
trasmessi da NBC, quali “Philco Television Playhouse” e “Robert Montgomery
Presents”.
Mentre Cohen studiava al City College di New York (tra i suoi insegnanti vi era lo
storico e critico Arthur Knight), lavorava anche come fattorino per NBC e
cominciò così a sottoporre i suoi script alle prestigiose antologie “Kraft Playhouse”
e “The United States Steel Hour” ed intanto passava le estati lavorando negli
Catskills come “regista sociale / intrattenitore” rappresentando le proprie
commedie originali.
Dopo la laurea al City College di New York e mentre serviva la patria in qualità di
soldato semplice nell’Esercito, Cohen divenne un collaboratore regolare per le
maggiori commedie che si registravano a New York come “The Defenders” e “The
Nurses”, che scriveva nei fine settimana. Con il suo commilitone David Carradine,
scrisse, produsse e mise in scena vari spettacoli che venivano rappresentate nelle
varie basi dell’Esercito nel Sud degli Stati Uniti.
Trasferitosi in California negli anni intorno al 1960, Cohen cominciò a lavorare ad
alcuni sceneggiati per la televisione quali “The Fuggitive” e “Arrest and trial”.
Passò poi a creare due serie tv molto popolari, un western dal titolo “Branded”
con Chick Conners e il genere fantascientifico “The Invaders” con Roy Thinnes
che fu prodotto da Quinn Martin.
Entrambe le serie appaiono ancora oggi in repliche televisive.
Successivamente ideò “Coronet Blue” per CBS e “Cool Million” per NBC.
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Cominciò quindi ad essere ricercato per le sue qualità di scrittore e quindi fu
ingaggiato dai fratelli Mirish per scrivere il sequel del
film di successo
“Magnificent Seven” chiamato “Return of Seven”, con Yul Brinner, poi “Daddy’s
Gone A-Hunting” diretto da Mark Robson e “El Condor” diretto da John Guillermin
e prodotto da Andre De Toth.
Nei primi anni intorno al 1970, sebbene si stesse godendo un enorme successo
da scrittore, Cohen iniziò ad essere inquieto e volle essere lui stesso a dirigere
quello che scriveva. Pertanto fece il suo debutto alla regia con “Bone” che fu
salutato come una delle più grandi commedie di umorismo nero dell’epoca,
interpretata da Yaphet Kotto.
Successivamente diresse e produsse una serie di film che aveva anche scritto,
incluso il film politicamente controverso “The Private Files of J. Edgar Hoover”,
con un cast di stelle che includeva i vincitori di un Premio Oscar Broderick
Crawford, Dan Dailey e Jose Ferrer, “God Told Me To”, “It Lives Again”, “The
American Success Company” (con Jeff Bridges), “Full Moon High” (con Alan ed
Adam Arkin), “I The Jury” (tratto da un racconto di Mickey Spillane con Armand
Assante), “Special Effects”, “Perfect Strangers”, il satirico “The Stuff, It’a Alive”, “A
Return To Salem’s Lot” (tratto dal libro di Stephen King che fece conoscere il
regista di culto Samuel Fuller e l’esordiente Tara Reid), “Wicked Stepmother” (con
Bette Davis) e “The Ambulance” (con Eric Roberts, James Earl, ed il vincitore di
un Premio Oscar Red Buttons).
Il suo più recente lavoro in qualità di regista è stato “Original Gangstas” con Pam
Grier.
Negli anni settanta ed ottanta ha scritto una piece per Broadway “Trick” con
Tommy Grines, prodotto da Joshua Logan. Altri suoi lavori teatrali includono la
produzione inglese “Motive” con Honor Blackman (in seguito ne preso il posto
Carrol Baker), ed il dramma Off Broadway “Nature of the Crime” con Tony
LoBianco.
Ultimamente ha scritto e diretto la piece teatrale “Fallen Eagle” per il Sanford
Meisner Theater Company di Los Angeles.
Dopo una ventina di anni passati a scrivere, dirigere e produrre, Cohen divenne
un personaggio di culto nel mondo dei film di fantascienza e fantasia, e pertanto
tornò al suo primo amore, la sceneggiatura, scrivendo soggetti per film
cinematografici e televisivi. Durante questo periodo scrisse i più famosi e
provocatori episodi della serie “Colombo” e più recentemente “The New Defenders”
per Showtime, “87th Precinct” per NBC e la miniserie tv “The Invaders” ed il
remake di “Body Snatchers” per Warner Bros.
Uno dei suoi più recenti episodi tv di “NYPD Blue” ha introdotto il personaggio del
segretario omosessuale Ervin, che è divenuto una figura ricorrente. Per il grande
schermo, i suoi crediti includono il famoso thriller “Best Seller” con Brian
Dennehy e James Woods e “Guilty As A Sin” con Rebecca De Mornay e per la regia
di Sidney lumet.
Negli anni Cohen ha collezionato numerosi premi, onorificenze e gli sono state
dedicate retrospettive dei suoi film in tutto il mondo. Ha ricevuto l’ambito Avoriaz
Film Festival Jury Prize due volte, dalle giurie capitanate da Roman Polanski e
Steven Spielberg e lo scorso anno è stato omaggiato con la visione di dieci suoi
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film allo Stockholm Film Festival, ed un simile tributo gli è stato offerto anche al
Brisbane Film Festival in Australia.
Il Joseph Papp’s New York Shakespeare Festival ha intitolato il suo tributo a
Cohen “Dei e Demoni – Un Tributo al Maverick Independent Filmaker”
proiettando i suoi film in una retrospettiva della durata di un mese che seguiva
un simile omaggio tenutosi al Chicago Art Institute intitolato “ E’ un Uccello, E’
un Aereo, E’ Larry Cohen!”.
Recentemente, nello scorso Agosto 2004 gli è stata conferita una onorificenza al
Chicago Underground Film Festival.
La sua profonda amicizia con il compositore Bernard Hermann che curò le
musiche nel 1974 del suo film “Its Alive” è paragonabile ad un rapporto tra padre
e figlio, e questo rapporto con il compositore è durato fino alla morte di
quest’ultimo.
Negli anni, Cohen ha diretto un notevole numero di stelle del cinema tra i quali i
vincitori Premio Oscar Bette Davis, Broderick Crawford, Jose Ferrer e Celeste
Holms, inoltre personaggi di culto quali Eric Bogosian, Candy Clark, Colleen
Camp, Michael Moriarty, Karen Black, Billy Dee Williams e James Earl Jones.
Alle colonne sonore dei suoi film hanno partecipato i più grossi compositori, tra i
quali John Williams, Maurice Jarre, Miklos Rozsa e Bernard Hermann, inoltre ha
avuto stretti rapporti con alcuni dei più grandi registi e produttori che vanno dai
fratelli Mirish a Samuel Z. Arkoff, Sidney Lumet, Quinn Martin, Dick Levinson e
Bill Link.
Cohen ha avuto una delle più durevoli ed affascinanti carriere del mondo del
cinema ed è stato realmente uno dei più richiesti sceneggiatori. Attualmente sta
lavorando ad un thriller “Bad Deeds” per Joel Silver Productions e Warner Bros e
sta preparando il remake del suo “It’s Alive”.
Vive a Beverly Hills in una casa originariamente costruita dalla famiglia Hearst
nel 1929 ed ha cinque figli. E’ sposato con la psicologa Cynthia Costas Cohen.
GARY GAPO (DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA)
Gary Gapo ha conosciuto il regista Richard R. Ellis durante la prima serie di
“Baywatch”. Da allora, Capo ha fatto coppia con Ellis in qualità di regista di
seconda unità in numerosi film che comprendono “The Kid”, “The Perfect Storm”,
“Deep Blue Sea”, “Soldier”, “The Negotiator”, “Sphere”, “Disperate Measures”, “The
Devil’s Own” e “Waterworld”.
Sempre da allora Capo diresse in qualità di aiuto regista e allo stesso tempo in
qualità di direttore della fotografia “ K-19: The Widow Maker”, “The Thin Red Line”,
“Message in a Bottle”, “Fly Away Home” e “White Fang” ed inoltre è stato
assistente al direttore della fotografia in “Mission Impossibile “ e “Face Off”.
Tra i molti crediti televisivi di Capo ci sono quello di regista in “Baywatch Hawaii:
The Boiling Point” e assistente al direttore della fotografia in “Nash Bridges” e
“Thunder in Paradise”.
JAYMES HINKLE (SCENOGRAFO)
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James Hinkle è nato e cresciuto in una famiglia di scrittori, scultori ed artisti
sulle Coste del Golfo del Messico. E’ cresciuto giocando a tennis e facendo surf.
Ha sviluppato un interesse nelle arti grafiche già da bambino, apprendendone i
primi rudimenti presso i negozi che stampavano immagini sulle magliette e
presso i laboratori che disegnavano soggetti sulle portiere e cofani delle
automobili.
Mentre
frequentava ancora la scuola superiore, un insegnante di inglese
all’avanguardia gli instillò il seme della passione per il cinema assegnandogli il
compito di creare un cortometraggio.
Il film che era un filmetto di animazione, vinse vari premi, e gli fece guadagnare
un posto alla Rice University a Houston.
Qui gli offrirono l’opportunità di realizzare film di Animazione e Cortometraggi
presso il loro Media Center, molti dei quali vinsero festival di film regionali e
nazionali nell’ambito studentesco.
L’idea di lavorare nel cinema divenne realtà all’età di quindici anni. Durante una
vacanza estiva in Arizona, ebbe l’occasione di lavorare con uno zio regista che
dirigeva un film per Universal Studios.
Dopo aver conseguito la patente di guida, lasciò il Texas per trasferirsi nel Sud
della California per continuare i suoi studi presso l’Art Center College of Design.
Fece quindi un periodo di apprendistato ai Paramount Studios presso il
Dipartimento di Scenografia. Frequentò l’Art Center per due anni e poi lasciò per
cominciare una carriera nell’ambito cinematografico.
Lavorò alla Paramount per cinque anni in molti film considerati dei classici. Poi
ha continuato il suo lavoro da indipendente in film quali “Blade Runner”,
“Heavens Gate”, “Thief”, “48 Hours”, “Lethal Weapon”e “Diehard” in qualità di
scenografo e di addetto alla grafica.
L’opportunità di lavorare per film indipendenti gli aprì le porte di una nuova
carriera permettendogli di diventare un Assistente scenografo e poi Scenografo, e
lavorò in questo ruolo per la serie HBO “Tales from The Crypt”.
Un progetto di Joel Silver, “Parker Kane” una puntata pilota per NBC, fu il suo
primo lavoro in qualità di scenografo.
“Ricochet”, un film prodotto da Silver e diretto da Russel Mulcahey fu il suo primo
film.
Tra un film e l’altro ha inoltre lavorato a numerose campagne pubblicitarie per
American Express, Budweiser, Coke, Pepsi, Lexus, Lincoln, GMC e molte altre.
Ha lavorato anche per numerosi video musicali per vari gruppi, per fare solo
qualche nome Dave Matthews, Bon Jovi, Metallica, Megadeth, Janet Jackson,
Michael Jackson e Seal.
Ha continuato a lavorare per il cinema con “Passenger 57” con Wesley Snipes,
“National Lampoon’s Loaded Weapon”, “Varsity Blues”, “A Texas Funeral”, “Ready
To Rumbe”, “Hardball” con Keanu Reeves e “The Perfect Score”.
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In aggiunta a questi film, ha realizzato anche la puntata pilota di “Birds of Prey” e
ancora più recentemente la puntata pilota della celeberrima serie “O.C.”
Un portfolio dei suoi lavori è visibile sul sito: ww.jaymes.org
Pratica ancora surf e gioca a tennis abbastanza bene da essere ben classificato in
una divisione di suoi coetanei.
CHRISTOPHER LAWRENCE (COSTUMISTA)
Christopher Lawrence ha da poco lavorato in qualità di costumista nei film “The
Alibi” con Steve Coogan, Rebecca Romijn e John Leguizamo, in “11:14” con Hilary
Swank, Henry Thomas e Barbara Hershey e nel film di azione con Colin Farrell e
Samuel L. Jackson “S.W.A.T”.
Prima di diventare costumista lavorando da professionista indipendente, era stato
supervisore ai costumi per alcuni tra i più grandi registi di Hollywood, tra i quali
:Blake Edwards (Switch), Mel Brooks (Life Stinks), Garry Marshall (Beaches),
Barry Levinson (Bugsy), Cameron Crowe (Say Anything), Phillip Noyce (The Saint),
James L. Brooks (I’ll Do Anything), Curtis Hanson (The River Wild), James
Cameron (T”/£D), Stephen Frears (Hero) e Tony Scott (Enemy of the State).
Nel 1999 Lawrence era stato anche costumista aggiunto nel film “The Insider” di
Michael Mann. In seguito aveva disegnato i costumi per “The Anniversari Party”
con Alan Cumming e Jennifer Jason Leigh, per “Bubble Boy” di Blair Hayes e per
la commedia di azione “Showtime” con Robert De Niro, Eddie Murphy e Rene
Russo.
ERIC SEARS (MONTAGGIO)
Dopo essersi laureato alla USC School of Cinema nel 1975, Eric sears cominciò la
sua carriera in qualità di Assistente al Montaggio del regista Martin Scorsese nei
film “New York New York” e “The Last Waltz”.
Negli ultimi ventisette anni ha lavorato sia per il cinema che per la televisione e
nei suoi crediti sono compresi “Dad”, “Encino Man”, “Hot Shots” e più
recentemente “Final Destination 2”.
I suoi crediti per la televisione via cavo includono il film HBO “The Positively True
Adventures of an Alleged Texas Cheerleader Murdering Mom”, “The Rat Pack”,
“Chaters” e “Gia”.
Attualmente Eric fa parte del Consiglio di Amministrazione della American
Cinema Editors ed è membro attivo sia nella Academy Of Motion Picture Arts and
Sciences, sia nella Television Academy of Arts and Sciences.
Nel 1998 ha ricevuto un Emmy ed un Eddie Award per il suo notevole lavoro in
“Gia” sia dalla Television Academy Of Arts and Sciences , sia dalla American
Cinema Editors.
JOHN OTTMAN (COMPOSITORE)
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Da quando sia la critica che il pubblico lo notarono per le sue musiche nel film di
Brian Singer “The Usual Suspects”, John Ottman si è meritato da fama di
insuperabile talento nell’industria cinematografica di Hollywood. Non è solo uno
dei più eleganti ed intelligenti compositori di musiche da film al momento in
circolazione, ma anche un talentuoso montatore.
Ha lavorato in ambedue i ruoli nei film di Brian singer “Public Access”, “The Usual
Suspects”, “Apt Pupil” e “X – Men 2” (dove ha rimpiazzato da solo i montatori del
primo “X Men” e ne ha scritto le musiche ).
Ottman ha ricevuto il British Academy Award per il suo lavoro in “Suspects” ed
una nomination all’Emmy per le sua musica misteriosa ma godibile per il film
televisivo di Barry Sonnenfeld “Fantasy Island”.
Dopo essersi laureato alla USC Film School, Ottman divenne un appassionato di
cinema già da giovane, avendo deciso di specializzarsi in musiche da film, di cui
spesso era anche il montatore.
La sua tecnica musicale ha una caratteristica che la rende unica, ciòe quella di
essere composta da un esperto di tecnica cinematografica.
A tal punto che per il film “Urban Legend 2”, Ottman ne è stato allo stesso tempo
regista, montatore e compositore musicale (insieme con la Filarmonica di
Monaco).
John continua ad avere una delle carriere più multiformi in Hollywood, ma le
colonne sonore dei film sono la sua passione.
Dopo aver composto la sua apprezzatissima colonna sonora in “Gotika”, John fu
contattato dal produttore di “Cellular” Dean Devlin, con cui aveva già lavorato in
precedenza nel film “Eight Legged Freaks”.
In questo film John aveva fuso il suo particolare senso dell’umorismo con
musiche vivaci ma piene di pathos che erano diventate il tratto distintivo del film.
Le musiche intelligenti ma piene di suspense in “Cellular” si aggiungono alla
crescente lista di oltre trenta film a fianco di registi del calibro di John Badham,
Roland Joffe, Ben Stiller e Luis Mandoki. E si noti che ha appena compiuto
quarant’anni.
Johnny è pronto ad iniziare.
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