Nasce il programma di studi in filosofia e scienza del buddhismo

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Nasce il programma di studi in filosofia e scienza del buddhismo
Nasce il programma di studi in filosofia e scienza del buddhismo tibetano, in
accordo alle indicazioni di Sua Santità il Dalai Lama promosse negli ultimi anni
Sua Santità il XIV Dalai Lama, in questi ultimi anni, dopo vari incontri con scienziati famosi
in tutto il mondo, ha espresso il desiderio che alcune parti delle Parole del Buddha contenute
nel Kanghiur (le Parole del Buddha tradotte in Tibetano), e alcune contenute nel Tengyur (i
commentari alle Parole del Buddha dei Pandita Indiani tradotti in Tibetano) venissero estratte
e classificate in tre categorie ben distinte: (i) la scienza buddhista, (ii) la mente nella
psicologia buddhista, e (iii) la pratica spirituale buddhista. Tale desiderio espresso più volte
nel corso dei suoi insegnamenti, si basa sul fatto che le persone hanno interessi e
predisposizioni differenti; per questo risulta utile ed intelligente presentare il pensiero e i
significati racchiusi nella profonda dottrina buddhista attraverso questi tre campi di studio. La
sua visione a sostegno di questa aspirazione è che gli argomenti che trattano prevalentemente
la pratica spirituale risultano confinati ai soli buddhisti, mentre i soggetti che fanno
riferimento all’antica scienza e psicologia buddhista, possono avere un richiamo e un interesse
più ampio: per esempio, nell’ambito accademico ed intellettuale.
PROGRAMMA CONSIGLIATO A COLORO CHE DESIDERANO
CONOSCERE
GLI ASPETTI TEORICI E PRATICI GENERALI DEL BUDDHISMO
La pratica spirituale interiore
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Il sentiero graduale verso l’illuminazione –
Lamrim
Titolo del testo: L'essenza del nettare di
Lama Yeshe Tsondru – 2017
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Addestramento mentale – lojong
Titolo del testo : Addestramento mentale
in sette punti di Ghese Cechawa – 2016
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Le pratiche specifiche di un bodhisattva :
la generazione della mente e le sei
perfezioni
Titolo del testo : Una guida allo stile di
vita del bodhisattva di Shantideva –
2016
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Raccolta di consigli spirituali
Titolo del testo : Lettera ad un amico di
Nagarjuna – 2016
Il sentiero interiore buddhista è l’esposizione di
una dottrina che spiega gli aspetti convenzionali e
ultimi della nostra esistenza di esseri senzienti
(possessori di mente/coscienza) e, attraverso
norme di comportamento etici e valori morali,
indirizza l’individuo a ricercare un equilibrio
naturale con queste due realtà. Nel buddhismo
questo fine è chiamato illuminazione: uno stato di
pace e felicità convenzionale – una genuina
felicità nella vita di tutti i giorni –, e di felicità
ultima – una stabile e duratura gioia mentale tanto
desiderata dagli esseri.
Buddha ha insegnato che questo fine è
raggiungibile solo dopo aver compreso
correttamente la realtà oggettiva esteriore ed
interiore dell’essere umano. Inoltre, questa ricerca
di verità non deve restare solo una mera
conoscenza intellettuale, ma deve essere quindi
interiorizzata, affinché possa portare ad una
trasformazione totale e benefica della nostra
natura di esseri umani. I Maestri insegnano che
non è sufficiente il mero conoscere la definizione
di saggezza suprema o i significati di amore e
compassione per migliorarsi, ma è necessario
anche un addestramento, una disciplina interiore
che porti ad essere delle persone sagge e
qualitativamente valide. Questo è possibile solo
comprendendo la realtà in cui si vive e il modo
corretto di evolvere e trasformare le potenzialità
latenti nella mente attraverso la coltivazione della
mente quale sentiero.
STUDI BUDDHISTI INTERMEDI
La scienza buddhista
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I sistemi filosofici e dottrinali presenti
nell’India e nel Tibet – Drub-tha
Titolo del testo: Una presentazione
delle dottrine di Jetsun Chökyi
Gyaltsen
Un insegnamento sulla perfezione della
saggezza
Titolo del testo: Sutra del Cuore
In generale, la scienza è ritenuta
essere la ricerca di una conoscenza
classificabile in base a principi
dimostrabili mediante ragionamenti,
formule o esperienze di laboratorio.
La scienza è un pensiero che ha un
approccio razionale verso le leggi
del mondo fisico: queste vengono
accettate come veritiere solo
quando sono dimostrabili. Il
buddismo abbraccia vari campi
della scienza come l’uso del
ragionamento o la logica, la scienza
interiore, la medicina, l’astrologia, la
metafisica, la pittura, la poesia ecc.
In oriente un perfetto Maestro
Spirituale (Guru) è colui che ha
acquisito conoscenza e abilità nel
campo delle cinque scienze
maggiori e nelle cinque scienze
minori.
STUDI BUDDHISTI INTERMEDI
La mente nella psicologia buddhista
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La mente e i cognitori validi da coltivare
– Lo-rig
Titolo del testo: Un sommario sui vari
tipi di mente di Akya Yong-dzin Yangchen Ga-we Lo-drö.
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Le potenzialità della mente
Titolo del testo: Il sublime continuum
di Maitreya
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I dieci soggetti della mente onnisciente
Titolo del testo : Ornamento delle
chiare realizzazioni di Maitreya 2017
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In occidente la filosofia è un campo di studio
che abbraccia molteplici aree di indagine,
quali l’epistemologia, la logica, l’etica e altri
aspetti culturali della vita dell’individuo: questo
per procurare un beneficio o dei vantaggi
all’uomo e alla collettività. Aristotele insegnò
“Tutti gli uomini, per natura, aspirano alla
conoscenza”. Nel buddhismo la conoscenza
della realtà (esterna ed interna) non può
prescindere dal rapporto di interdipendenza
che intercorre tra un oggetto (realtà) e il
possessore d’oggetto (mente); per questo la
mente è definita ‘un conoscitore’, e la sua
funzione è quindi quella di conoscere gli
oggetti e la realtà fenomenica. Tutti noi
sappiamo che è importante comprendere la
realtà, ma se ci chiediamo: come si
percepisce e si apprende la realtà? Questo
avviene tramite la mente, qualificata come
conoscitore, in quanto ha la funzione di
conoscere i suoi oggetti referenti: ciò che
deve essere conosciuto correttamente. Da ciò
ne consegue che qualunque obiettivo o scopo
importante è perseguibile ed ottenibile solo
tramite un cognitore valido, e non attraverso
un cognitore erroneo. La nostra mente ha
questa potenzialità, quella di comprendere
perfettamente la realtà.
Le attività di studio nel corso del 2016
Lo studio si articolerà in lezioni mensili tenute presso il Centro Sabsel, accompagnate da istruzioni
per le meditazioni, materiale di lettura, verifiche mensili e materiale suppletivo in file audio mp3 da
scaricare direttamente dal sito del Centro.
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1. La mente nella psicologia buddhista e i cognitori validi da coltivare – Lo-rig.
Svolgimento nei seguenti fine settimana:
15/17 gennaio, 19/21 febbraio, 18/20 marzo, 15/17 aprile,
Ven. Lorenzo Rossello
2. Sutra del cuore della perfezione della saggezza: la natura della realtà.
Svolgimento nei seguenti fine settimana:
5/7 febbraio, 4/6 marzo,
Ven. Ghesce Lobsang Tenkyong
3. Addestramento mentale - Lojong
Svolgimento nei seguenti fine settimana :
13/15 maggio , 17/19 giugno
Ven. Lorenzo Rossello
4 Potenzialità della mente
Svolgimento nei seguenti fine settimana :
3/5 giugno, 1/3 luglio, 2/4 settembre
Ven. Ghesce Lobsang Tenkyong
5. I sistemi filosofici e dottrinali presenti in India e Tibet – Drub-tha.
Svolgimento nei seguenti fine settimana :
14/16 ottobre, 18/20 novembre, 9/11 dicembre
Ven. Lorenzo Rossello
I maestri : Ven. Lorenzo Rossello
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Il ven. Losang Tharcin è stato uno dei primi studenti
a partecipare e a completare un corso pluriennale di
insegnamenti sul buddhismo mahayana di tradizione
tibetana organizzato all'Istituto Lama Tzong Khapa.
Nell'ottobre del 1983, con grande interesse ed
entusiasmo, partecipò al primo corso di studi intensivi
buddhisti centrato sugli insegnamenti del ven.
Ghesce Ciampa Ghiatso. Il corso denominato
"Ghesce Program", era finalizzato a far conoscere
agli occidentali i profondi significati dottrinali e di
pratica meditativa contenuti nei grandi trattati indiani
e nei commentari tibetani, sino ad allora accessibili
solo ai monaci tibetani.Nell'agosto del 1984, dal ven.
Ghesce Ciampa Ghiatso, suo Maestro principale, il
ven. Losang Tharcin ha ricevuto i voti da monaco
novizio e il conferimento del nome spirituale di
Losang Tharcin. Successivamente, nel febbraio
1986, a Dharamsala, in India, ha ricevuto
l’ordinazione da monaco completamente ordinato da
Sua Santità il XIV Dalai Lama.Ha vissuto per oltre
venti anni presso l'Istituto Lama Tzong Khapa,
collaborando a organizzare le varie attività didattiche
dell'Istituto e assumendo numerosi incarichi di
responsabilità, tra cui quello di tutor degli studenti
italiani nel primo Masters Program(1998–2004).
I maestri : Ghesce Lobsang Tenkyong
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Ghesce Lobsang Tenkyong nasce nel Kham , Tibet
orientale , ma nel suo passaporto stampato ​​in India
è scritto che è nato in Nepal quindi il luogo e la data
di nascita non è corrispondente . La ragione è che i
tibetani che arrivano in India non sono autorizzati a
dire di essere nati in Tibet , per ragioni "politiche" .
In Tibet vive fino all’età di 22 anni diventando monaco a 15 anni . Decide di diventare monaco
dietro ad un suo preciso desiderio , ma a quel tempo
non c'erano monasteri reali nel luogo in cui viveva
perché tutto era stato distrutto dall'esercito cinese e
il governo cinese scoraggiava le persone che
desideravano prendere i voti monastici .A causa della
mancanza di un’educazione monastica e’ fuggito in
India nel maggio 1982 e lì rimane fino al 2005. Dal
momento dell'arrivo fino al 2001 ha studiato nel
monastero di Sera, dove ha avuto tra i maestri
Ghese thely dorje e in quell'anno ha ottenuto il grado
di Geshe Lharampa, il più alto titolo di studi
conseguibile all'interno della tradizione gelug-pa . Poi
va a studiare al collegio tantrico del Gyume dove riceve l'educazione Tantrica . Dopo di che, per
quattro anni lavora come insegnante residente al
monastero di Kopan , in Nepal .Dal dicembre 2005
risiede in Italia.