La «signorina» Gambetta compie 100 anni

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La «signorina» Gambetta compie 100 anni
La Riviera
Giovedì 24 luglio 2014
SANREMO 11
PERSONAGGIO Ex insegnante di francese delle scuole superiori è «sopravvissuta» a due gravi incidenti
La «signorina» Gambetta compie 100 anni
Pur non essendo sposata ha adottato la figlia della sorella, morta a soli 30 anni
SANREMO (mcn) La storia di
Maria Delfina Gambetta, la
nonnina di Sanremo che ha
compiuto il 17 luglio la bellezza di 100 anni e che è stata
festeggiata anche dal sindaco
Alberto Biancheri, potrebbe
tranquillamente essere la sceneggiatura di un film di inizio
secolo. Nata in provincia di
Alessandria, da piccola con la
famiglia si trasferisce a Genova dove rimane per 10 anni,
per poi approdare a Sanremo
dove il papà, Maresciallo dei
Carabinieri, viene trasferito.
Da allora la sua vita si svolge
tutta nella città dei fiori, dove
lo zio medico fonda la nota
clinica Villa Helios. «Dopo
aver frequentato le magistrali
- racconta la pronipote Isabella - mia zia ha iniziato a
dare ripetizioni di francese
Maria Delfina Gambetta con il sindaco Alberto Biancheri
per pagarsi l’Università visto
che la famiglia non poteva
permettersi di sostenere i costi degli studi per tutti i figli».
Così Maria Delfina si laurea in
tedesco, anche se poi per tutta
la vita ha insegnato francese:
«Mia zia ha allevato centinaia
di studenti di Sanremo e Bordighera - continua la signora
Isabella - insegnava all’alberghiero, al Liceo linguistico e
ha concluso il percorso a 72
anni in un istituto superiore
privato». Ma l’amore per la
lingua francese e per l’insegnamento era così forte che
ha continuato a dare lezioni
private fino a che ha potuto.
Una vita molto particolare
quella di Maria Delfina che
non si è mai sposata perchè,
diceva, «io non sono fatta per
queste cose». Sul letto di mor-
te la sorella trentenne che aveva una figlia piccola le ha fatto
promettere che si sarebbe occupata della nipotina. E così
ha fatto, arrivando al punto di
adottare la bambina. Una
scelta sicuramente non facile
per una donna sola. In più la
Gambetta è una vera «miracolata». «Per ben due volte continua nel racconto Isabella
- ha rischiato di morire. La
prima all’età di 28 anni, quando percorrendo l’Imperatrice
in bici è stata scaraventata
contro un muro da un autobus che la prese in pieno.
Per lei due lunghi anni di riabilitazione per delle ferite e
fratture importanti alle gambe. Il secondo incidente all’età
di 89 anni, quando attraversando la strada per andare a
messa alla Foce è stata in-
vestita da una moto. Anche in
quel caso è stata ferma per
alcuni mesi per delle fratture
alla tibia e al perone. Sicuramente la grande fede di Maria Delfina l’ha salvata. Una
donna che si è sempre dedicata agli altri, arrivando al
punto di fondare una casa per
anziani. Una «signorina» molto legata alle Sorelle della Croce Rossa, con le quali passava
molto tempo. Amante delle
lunghe passeggiate e della letteratura, ha continuato in
questa sua passione fino a pochi anni fa. Poi l’età ha frenato
le ambizioni di questa donna
d’altri tempi, molto dolce con
le nipoti ma molto tenace nella vita. Una donna di cultura e
di grande cuore. Auguri signorina Maria Delfina!
Simona Maccaferri
I.P.
9ª PUNTATA - LE 10 STORICHE CHIESE DI SANREMO
A colloquio con la dottoressa Nicoletta Sveva Pipitone Federico
Alla scoperta di Nostra
Signora della Mercede
Ambulatorio di colonproctologia e riabilitazione
del pavimento pelvico al centro medico Hesperia
SANREMO (may) Penultima puntata (è la 9ª) per la “Storia delle
Chiese di Sanremo” curata per La Riviera dallo studioso sanremese Andrea Gandolfo, che questa settimana ha rivolto
l’attenzione alla Chiesa di Nostra Signora della Mercede nella
zona di San Martino.
di Andrea Gandolfo
a storia della chiesa è legata alle vicende della famiglia
sanremese dei Parodi, un cui membro, Giovanni, detto Jan,
era emigrato in Ecuador insieme alla moglie Luigia Goeta,
nel 1888, in cerca di fortuna. Stabilitisi nel paese sudamericano,
dove avevano impiantato un’attività commerciale, nell’inverno
del 1893 i coniugi Parodi si recarono a Guayaquil, dove Giovanni
venne colto da un violento attacco di febbre gialla. Subito accorsi
al suo capezzale, i medici si resero conto delle sue condizioni
ormai disperate e non gli diedero più di un giorno di vita.
Profondamente affranta, la signora Parodi, che era una donna
molto pia e devota, si recò allora presso la vicina cattedrale di
Nostra Signora della Mercede, una Madonna assai venerata nei
paesi di cultura latinoamericana. Rivoltasi alla Vergine della
Mercede, Luigia Goeta implorò la grazia per suo marito, pronunciando il solenne voto che, in caso di guarigione del marito, al
ritorno in patria, lei e il suo consorte si sarebbero fatti promotori
dell’erezione di una chiesa dedicata alla Madonna della Mercede
nel loro rione d’origine, ossia quello di San Martino a Sanremo. La
notte successiva all’accorata supplica della moglie, Giovanni
Parodi si sentì miracolosamente meglio, e la mattina dopo, al suo
risveglio, si era completamente ristabilito e in ottime
condizioni di salute.
Rientrati in Italia intorno
al 1900, i coniugi Parodi
decisero di esaudire il voto
fatto alla Madonna della
Mercede in Ecuador, e incaricarono l’ingegnere di
Nizza Giulio Franco Gilli,
che aveva già progettato per
i Parodi la Villa Mercede, di
costruire una chiesa a fianco
del parco della villa stessa. Il
nuovo edificio sacro, dedicato a Nostra Signora della
Mercede, venne solennemente consacrato dal vescovo di Ventimiglia Ambrogio
Daffra nel 1903. Officiata
nei primi anni come semplice cappella e affidata alle cure spirituali dei padri dell’Opera
della Divina Provvidenza di don Luigi Orione, la chiesa, al fine di
garantire agli abitanti del quartiere di San Martino un capillare
servizio religioso, venne data in gestione provvisoria, negli anni
Venti, ai frati minori francescani. Nel 1935 i coniugi Parodi
cedettero la proprietà della chiesa alla Curia provinciale dei
Minori francescani di Genova, a cui sarebbe rimasta affidata fino
ai giorni nostri.
Nel 1937, a causa dell’incremento demografico del quartiere,
che aveva reso insufficiente la capienza della vecchia chiesa,
all’unica navata centrale ne venne aggiunta un’altra, aperta sul
lato sinistro del fabbricato, progettata dall’architetto Silvio Gabrielli, e che sarebbe stata poi demolita verso la metà degli anni
Ottanta, per essere sostituita con una nuova ala laterale. Il 31
ottobre 1938 il vescovo di Ventimiglia Rousset aveva intanto eretto
la chiesa della Mercede a parrocchia, affidata dallo stesso presule
ai frati minori francescani, a cui fu trasferito il beneficio parrocchiale dalla chiesa di Santo Stefano. Tale decisione venne
assunta in modo particolare per alleviare il disagio dei molti fedeli
che avevano incontrato notevoli difficoltà a raggiungere le rispettive parrocchie, e soprattutto di quelli del rione San Martino e
della collina di Peiranze verso la chiesa di Santa Maria degli
Angeli.
L
BORDIGHERA (cce) «Essendo particolarmente legata a
Bordighera e al territorio Ligure, ho pensato di poter qui
realizzare un ambulatorio di
colonproctologia e riabilitazione del pavimento pelvico, e il centro Hesperia ha
accolto in maniera entusiastica questo progetto».
Esordisce così la dottoressa
Nicoletta
Sveva Pipitone Federico, responsabile
del servizio
e protagonista di questa
puntata con
gli specialisti
di Hesperia,
il centro medico di riferimento per
il Ponente Ligure per la
riabilitazione Dott.ssa Pipitone
ambulatoriale.
«Fin dall’ inizio del mio periodo di specializzazione in
chirurgia generale -spiega la
dottoressa Pipitone - mi sono
occupata di proctologia,
quella branca medico-chirurgica che studia e cura
tutti i disturbi dell’area
anale, tramite una semplice visita clinica, ed è rivolta
a risolvere quadri fastidiosi
come sanguinamenti anali da
ragade o emorroidi, dolore o
senso di pesantezza anale,
stitichezza, difficoltà a trattenere gas e feci. Ho avuto la
possibilità di approfondire le
mie conoscenze in questo
campo grazie a un corso an-
nuale teorico e pratico organizzato dal colorectal eporediensis centre a Vercelli e a
Parigi, dove ho conseguito il
diploma interuniversitario di
secondo livello in proctologia. Attualmente sto spaziando anche nel mondo della
riabilitazione del pavimento
pelvico, partecipando al master organizzato dalla scuola
nazionale italiana di chirurgia
colo-rettale:
previa valutazione clinica,
tutte
quelle
persone affette
da problemi di
incontinenza
urinaria
post-prostatectomia, di incontinenza ai gas o
alle feci post-chirurgia o
post-partum
traumatico e di
stitichezza
traggono beneficio da ginnastica del pavimento pelvico ambulatoriale, domiciliare e con bio-feedback,
elettrostimolazione, neurostimolazione del tibiale
posteriore,
agopuntura.
E’infatti
importantissimo
pensare, innanzitutto, a un
trattamento conservativo dei
disordini del pavimento pelvico; la letteratura riporta una
percentuale di successo pari
all’ 80%».
Presso il centro Hesperia,
dunque, viene offerto tutto
questo: visita clinica proctologica per disturbi dell’area
anale e impostazione di trattamento conservativo medi-
Biofeedback
co (terapia farmacologica per
emorroidi, ragade, prurito
anale, malattie sessualmente trasmissibili, legatura di
emorroidi), valutazione clinica del pavimento pelvico in
caso di incontinenza o stitichezza e a seguire percorso riabilitativo con la fisioterapista Chiara Palmero,
che da tempo lavora presso il
centro.
«Spesso il senso di vergogna
e il timore di parlarne con il
proprio medico - prosegue la
dottoressa - costringe a sopportare sensazioni di fastidio
prolungato o di dolore. Una
visita proctologica, se effettuata tempestivamente, permette di risolvere in poco
tempo i disturbi più dolorosi e
invalidanti, oltre a consentire
una diagnosi utile a prevenire
l’aggravarsi di alcune patologie».
Hesperia servizi medici,
dunque, è una struttura sanitaria regolarmente autoriz-
zata, professionalmente qualificata e riconosciuta per offrire servizi di qualità, rispondenti ai valori aziendali adottati, alle normative vigenti e
alle aspettative è sicuramente un ottimo risultato. Lo
staff, altamente qualificato e
composto da professionisti
del settore seri e preparati, si
pone come obiettivo il continuo miglioramento dell’efficacia ed efficienza del servizio erogato, adottando a tale scopo tutte le necessarie e
adeguate soluzioni tecnologiche e organizzative.
Hesperia offre numerosi
servizi:
• poliambulatorio
• prelievi e analisi del sangue
• ecografie
• spirometria
• videoendoscopia
• ECG, EEG
• riabilitazione neurologica,
ortopedica, pelvica, respiratoria
• medicina complementare.
t
Hesperia servizi medici
Sistema Sanitario Regione Liguria
Struttura Accreditata con il S.S.N.
Bordighera - Via Romana 40
Tel. 0184 261467
Sanremo - Via Canessa 3
Tel. 0184 990182
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