investire ed operare in marocco
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INVESTIRE ED OPERARE IN MAROCCO 2007 www.to.camcom.it/deskmarocco Investire ed operare in Marocco (2007) 2 SOMMARIO RAPPRESENTANZE DIPLOMATICHE, CONSOLARI E COMMERCIALI 5 INFORMAZIONI UTILI 6 Il Paese Lingua ufficiale e commerciale Energia elettrica Festività ufficiali e orari Passaporti, visti e regolamentazioni sanitarie Valuta al seguito Clima INVESTIRE IN MAROCCO: IL COSTO DEI FATTORI PRODUTTIVI Costi di affitto per abitazioni ed uffici Servizio di hostess & interpretariato Trasporto merci Trasporto privato Reti e tariffe telefoniche Connessioni internet Spedizioni postali Acqua Carburanti Salari e caratteristiche del rapporto di lavoro dipendente Oneri sociali INVESTIRE IN MAROCCO: LA REGOLAMENTAZIONE DEGLI INVESTIMENTI Incentivi fiscali Riduzioni di imposte e tasse NORMATIVA SOCIETARIA E FISCALE Società Anonima (SA) Società a responsabilità limitata (SARL) Società in nome collettivo Società in accomandita semplice Società in accomandita per azioni Società in partecipazione Contratti di agenzia, rappresentanza e franchising Fiscalità NORMATIVA DOGANALE 6 6 6 7 7 7 7 8 8 8 8 8 8 9 9 9 9 10 10 11 11 11 12 12 12 13 13 13 13 13 14 15 Regolamentazione delle importazioni Sdoganamento e documenti di importazione Classificazione doganale delle merci Diritti d’importazione IVA PFI Tariffa parafiscale sull’importazione Tassa interna sul consumo Porti e Zone Franche Zona Franca Commerciale del Porto di Tangeri Zona Franca di Esportazioni dell’Aeroporto di Tangeri 15 15 16 16 16 16 17 17 17 17 18 Documentazione richiesta - Fattura commerciale Fattura consolare Certificazioni attestanti l’origine Documenti speciali Documenti di trasporto Requisiti tecnici, legislazione per imballaggio ed etichettatura Regimi economici in dogana Restrizioni alle importazioni 19 19 19 19 20 20 21 22 Investire ed operare in Marocco (2007) 3 FONTI: elaborazione Camera di commercio di Torino su dati The Economist, World Bank, ICE, Mondimpresa NB: Le informazioni contenute in questo volume sono tratte da fonti ritenute attendibili. Tuttavia, non potendo garantirne l’esattezza, si precisa che le stesse non hanno carattere di ufficialità, bensì valore meramente orientativo. Pertanto, il loro utilizzo da parte del lettore nello svolgimento della propria attività professionale richiede una puntuale verifica presso le Autorità e gli organismi istituzionalmente competenti nella/e materia/e cui le informazioni stesse ineriscono. Investire ed operare in Marocco (2007) 4 RAPPRESENTANZE DIPLOMATICHE, CONSOLARI E COMMERCIALI ITALIA IN MAROCCO Ambasciata Italiana 10000 Rabat 2, Zankat Idriss Al Ahzar Tel.: +212 7 706 792 / 598 Fax: +212 7 706 882 Telex: 00407 32731 RABITAL M E-mail: [email protected] Ufficio Commerciale dell’Ambasciata Italiana 10000 Rabat 2, Zankat Idriss Al Ahzar Tel.: +212 7 706 792 / 598 Fax: +212 7 706 882 Telex: 00407 32731 RABITAL M E-mail: [email protected] Consolato Generale Italiano 20000 Casablanca 21, Avenue Hassan Souktani Tel.: +212 22 277558 Fax: +212 22 277139 Telex: 00407 22000 COGEIT M E-mail: [email protected] MAROCCO IN ITALIA Ambasciata Marocchina 00161 Roma Via Spallanzani, 8/10 Tel.: 06 44025 87 / 24 Fax: 06 44026 95 Telex: 620854 AMAROC E-mail: [email protected] Web: www.ambasciatadelmarocco.it Vice Consolato Italiano Tangeri Palazzo delle Istituzioni Italiane Rue Mohamed Ben Abdelwahed Tel.: +212 9 93 1064 / 6997 Fax: +212 9 93 7647 Telex: 00407 33958 CONITANG M E-mail: [email protected] Consolato Generale Marocchino di Roma 00141 Roma Via Monte Autore, 4 Tel.: 06 87180309 Fax: 06 87181294 E-mail: [email protected] Vice Consolato Onorario Italiano 4000 Guerliz Marrakech 2, Rue Ibn Aicha - Imm. Bella Tel.: +212 4 434879 Fax: +212 4 430650 E-mail: [email protected] Ufficio ICE 20050 Casablanca 62, Boulevard d´Anfa, Angle Boulevard Moulay Youssef Tel.: +212 22 2249 92 / 94 / 95 / 96 Fax: +212 22 2749 45 / 52 E-mail: [email protected] Consolato Generale Marocchino di Milano 20125 Milano Via Adele Martignoni, 10 Tel.: 02 67073413 Fax: 02 67073415 E-mail: [email protected] Web: www.consulatmilan.multimania.com Consolato Marocchino di Torino 10129 Torino Via Belfiore, 27 Tel.: 011 6506482 Fax: 011 659606 Investire ed operare in Marocco (2007) 5 INFORMAZIONI UTILI Il Paese MAROCCO ITALIA Superficie: Popolazione: Capitale: Lingua: Moneta: Cambio (dicembre 2006): Sistema di governo: Fuso orario: 446.550 kmq 31,1 milioni di abitanti Rabat Arabo e francese Dhiram (MAD) 1 Euro = 11,1605 Dhiram Monarchia -1h 301.245 kmq 57,3 milioni di abitanti Roma Italiano Euro 1 Euro = 1 Euro Repubblica +0h Prodotto Interno Lordo, PIL (in miliardi di $): Esportazioni (in miliardi di $): Importazioni (in miliardi di $): Diversificazione produttiva (% del PIL): 50,0 9,9 17,8 Agricoltura (15,3) Industria (29,8) Servizi (54,9) 3,21 5,1 6,5 6,8 31,1 24,2 52,3 11,0 356 8 21 1.678,0 354,0 355,0 Agricoltura (2,2) Industria (28,7) Servizi (69,1) 2,50 8,4 4,7 25,6 14,0 42,3 98,4 57,0 1.530 195,9 313 Indice di libertà economica1: Spesa per la sanità (% del PIL): Spesa per l’istruzione (% del PIL): Abitanti sopra i 60 anni (valore %): Abitanti sotto i 15 anni (valore %): Età media (in anni): Alfabetizzazione degli adulti (%): Frequentazione universitaria (%): Linee telefoniche e cellulari per 1.000 abitanti: Host internet per 1.000 abitanti: Computer per 1000 abitanti: Lingua ufficiale e commerciale La lingua ufficiale è l’arabo, mentre nelle operazioni commerciali viene utilizzato il francese. Energia elettrica 110-220 Volts. 1 Riferito alla capacità del Governo di regolamentare i rapporti economici tra gli individui. Gli indicatori sono, tra gli altri, la politica commerciale e monetaria, il sistema di tassazione e bancario, le norme per gli investimenti esteri, i diritti di proprietà e i controlli su stipendi e prezzi. 1=max; 5=min. Investire ed operare in Marocco (2007) 6 Festività ufficiali e orari 1 gennaio 11 gennaio 6/7 marzo 26 marzo 1 maggio 23 maggio 4/5 giugno 30 luglio 14 agosto 20 agosto 21 agosto 6 novembre 18 novembre 16/17 dicembre 25 dicembre * Capodanno Manifesto Indipendenza Aïd El Adha* (Festa del Montone) 1° Moharrem Festa del Lavoro Festa nazionale Aïd El Maoulid* (Nascita del Profeta) Festa del Trono Festa Nazionale Battaglia Oued Eddahab Rivoluzione del Re e del Popolo Festa della Gioventù Anniversario della Marcia Verde Festa dell’Indipendenza Aid El Fitre* (fine del Ramadan) Natale Per quanto riguarda le festività islamiche, esse variano ogni anno secondo il calendario lunare. Dal momento che il calendario lunare Hijra è più corto di 11 giorni rispetto al calendario Gregoriano, ogni anno le feste islamiche cadono approssimativamente 11 giorni prima dell’anno precedente. Le date precise sono comunque conosciute solo poco prima della loro celebrazione, dal momento che dipendono dal calendario lunare. Gli uffici sono aperti dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 14.30 alle18.30. Durante il periodo di Ramadan, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 15.00. Passaporti, visti e regolamentazioni sanitarie Non è richiesto visto d’ingresso per chi proviene dall’Italia ed intende soggiornare in Marocco per un periodo inferiore ai 90 giorni. In questo caso, è sufficiente il passaporto valido per sei mesi a partire dalla data d’ingresso. Se si desidera rimanere nel paese oltre i 90 giorni concessi, occorre rivolgersi entro 8 giorni dall’arrivo in Marocco alla più vicina stazione di polizia per ottenere l’autorizzazione necessaria per soggiorni di durata superiore. Non è richiesta documentazione sanitaria, né ufficialmente alcuna vaccinazione. Valuta al seguito Per quanto concerne la valuta estera, non vige nessuna limitazione, ma è consigliabile dichiarare l’intero importo in dogana all’entrata. Divieto assoluto, invece, d’importazione ed esportazione di valuta nazionale. Clima Nelle regioni costiere il clima è generalmente mite. Al nord può risultare freddo e piovoso. Le temperature medie a Tangeri e a Casablanca vanno dai 12 °C in inverno ai 25 °C in estate, ma la temperatura diurna è spesso superiore a questi valori. L’abbigliamento è lo stesso utilizzato in Italia. In inverno è consigliabile un soprabito leggero o un impermeabile. La parte meridionale del paese è, invece, più arida con precipitazioni scarse. Nelle pianure il clima è piuttosto caldo, anche in inverno le temperature possono salire fino a 30 °C per scendere rapidamente la sera. In particolare, nel deserto la temperatura può subire forti sbalzi fra il giorno e la notte, mentre in montagna il termometro può segnare i -20 °C. Investire ed operare in Marocco (2007) 7 INVESTIRE IN MAROCCO: IL COSTO DEI FATTORI PRODUTTIVI Costi di affitto per abitazioni ed uffici Il costo d’affitto per locali ad uso ufficio si aggira indicativamente attorno ai 150-180 Dirham / m2 al mese, nelle zone centrali e nel centro direzionale di Casablanca, mentre nella stessa città, in zone residenziali, i costi della locazione per abitazioni varia fra i 40-100 Dirham / m2 al mese. Servizio di hostess & interpretariato Il servizio di hostess con possibilità d’interpretariato arabo-italiano o francese-italiano, comporta una spesa compresa fra un minimo di 600 Dirham ed un massimo di 1.000 Dirham per l’intera giornata. Per quanto riguarda l’interpretariato con traduzione simultanea in cuffia, si segnala la non disponibilità in loco di questo servizio per la lingua italiana, mentre nel caso della traduzione inglese e francese, il costo ammonta a 3.000 Dirham. Una sala per conferenze in hotel 5 stelle con catering per 100 convenuti mediamente si aggira attorno ai 31.000 Dirham, a cui vanno aggiunti 4.800 Dirham per la disponibilità di materiale audiovisivo, come proiettori di immagini e maxi-schermo. L’utilizzo della sola sala per conferenze con capienza 200 invitati varia fra i 20.000 e i 30.000 Dirham. Il costo di una camera singola in hotel, in un centro cittadino quale Casablanca, si aggira fra i 750 e i 1.700 Dirham, a seconda che la scelta cada su un albergo a quattro o a cinque stelle. Trasporto merci Il costo del trasporto su strada è fissato a 0,401 Dirham su strada piana, e per una distanza da coprire compresa tra 151 e 175 Km. Il prezzo base subisce maggiorazioni dal 30% al 125% secondo le difficoltà di percorso, e dal 15% al 100% secondo il peso. Per il trasporto ferroviario le tariffe applicabili vanno da 0,282 Dirham a 0,424 per tonnellata / Km. Questi importi vengono maggiorati di un diritto fisso di 12,75 Dirham a tonnellata per le spedizioni per vagone completo, di 25,51 Dirham a tonnellata per le spedizioni minute. Per il trasporto aereo le tariffe di spedizione sono fissate alla partenza da Casablanca secondo la natura, il peso e la destinazione della merce. Trasporto privato Per i trasporti urbani, le città più grandi sono dotate di autobus pubblici, il cui biglietto costa 3 o 4 Dirham. In alternativa, è possibile servirsi di petit taxi, molto economici, che possono trasportare fino a 3 passeggeri. Per i percorsi extra urbani, come i tragitti da e per l’aeroporto, è possibile affidarsi ai grand taxi. Indicativamente, il collegamento Rabat-Casablanca costa 27 Dirham, in taxi collettivo. Dopo le ore 20.00 sui taxi si applica un supplemento del 50%. La tariffa giornaliera per l’autonoleggio varia fra i 250 Dirham, auto di categoria A (utilitaria) e i 700-750 Dirham per un minibus, a cui vanno aggiunti supplementi per i chilometraggi, la polizza assicurativa e l’IVA. È possibile ottenere prezzi forfetari vantaggiosi. Reti e tariffe telefoniche Il prezzo per l’allacciamento alla rete telefonica è pari a 500/1.000 Dirham, a seconda che venga richiesto per scopi residenziali o professionali. Il canone mensile è pari a 70/90 Dirham. È possibile ottenere linee temporanee con un contributo di 200 Dirham a cui vanno aggiunti 70/90 Dirham per il canone mensile, in caso di utilizzo eccedente gli 8 giorni. Investire ed operare in Marocco (2007) 8 Le • • • • • tariffe per la comunicazione internazionale comportano, a titolo esemplificativo, una spesa di: 4,5 Dirham / minuto, per chiamate dirette in Francia, Spagna, Portogallo e Tunisia; 5,0 Dirham / minuto per chiamate dirette in Italia; 7,0 Dirham / minuto per Germania, Regno Unito e Belgio; 9,0 Dirham / minuto per Stati Uniti e Canada; 9,0 Dirham / minuto per Egitto e Arabia Saudita. La tariffa ridotta del 20% si applica alle telefonate internazionali il sabato, la domenica e i giorni feriali; e dal lunedì al venerdì dalle ore 20.00 alle ore 8.00. Sul mercato sono facilmente reperibili carte telefoniche di Itissalat Al-Maghrib da 50, 70 e 120 unità, ai prezzi rispettivamente di 68, 50, 93, 150 e 156 Dirham. Le tariffe applicate alla rete nazionale comportano uno scatto, pari al costo di 0,80 Dirham, ogni: • 180 secondi per chiamate urbane; • 120 secondi per chiamate extra urbane non superiori ai 35 Km di distanza; • 27 secondi per le altre. Per quanto concerne la telefonia mobile i due gestori attualmente presenti in Marocco sono Maroc Telecom e Mèditel. I costi di accesso alla rete GSM si aggirano intorno a 100 Dirham a cui vanno aggiunti 125 Dirham per il canone di abbonamento. L’opzione roaming è gratuita. I costi delle comunicazioni nazionale si aggirano sui 2 Dirham / minuto, mentre quelli delle comunicazioni internazionali sono maggiorati di 0,80 Dirham ogni 20 secondi di comunicazione. La riduzione del 50% per le comunicazioni nazionali e del 20% per le comunicazioni internazionali si applica sabato, domenica e i giorni festivi, nonché dal lunedì al venerdì dalle ore 20.00 alle ore 8.00. Connessioni internet La connessione a Internet può avvenire sia attraverso la rete telefonica commutata, sia per Maghripac, sia per connessione specializzata. Nel caso di rete telefonica commutata l’accesso è gratuito, l’abbonamento mensile è pari a 59 Dirham, il numero delle ore di connessione è variabile, i costi della connessione pari a quella comunicazione locale. Spedizioni postali Le tariffe postali per inviare lettere, cartoline e pacchi in Italia variano da un minimo di 6 Dirham ad un massimo, corrispondente ad un peso di 2 Kg, di 200 Dirham. Le tariffe interne sono di 2,30 Dirham per lettere ordinarie, di 11,50 Dirham per raccomandate, di 25,20 Dirham per raccomandate espresso e di 36,70 per le raccomandate espresso con ricevuta di ritorno. Queste stesse tariffe salgono fino ad un massimo di 71,40 Dirham per pacchi dal peso di 2 Kg. I costi per spedizioni di pacchi in Italia attraverso corrieri internazionali oscillano fra i 475 e i 3.085 Dirham, tariffe indicative per colli rispettivamente del peso di 0,5 Kg e 10 Kg. Acqua Il costo dell’acqua per uso industriale varia tra i 2,23 e i 10,13 Dirham / m3, in base al centro urbano, ma, in ogni caso, secondo un canone fisso. Il costo del fuel per uso industriale si aggira sulle 2.301,56 Dirham / tonnellata, mentre quello del gasolio ammonta a 5,76 Dirham / litro. Carburanti • • • • • Benzina / Super Gasolio Gasolio 350 Petrolio Lampante Nafta Industriale 9,45 - 9,85 Dirham / litro 6,46 Dirham / litro 7,70 Dirham / litro 6,46 Dirham / litro 2.581 Dirham / tonnellata Investire ed operare in Marocco (2007) 9 Salari e caratteristiche del rapporto di lavoro dipendente Il salario minimo è liberamente concordato tra datore di lavoro e dipendente, ma non può essere inferiore a allo “SMIG” (Salaire Interprofessionnel Garanti = 9,66 Dirham/ora), o allo “SMAG” (Salaire Agricole Garanti = 50,00 Dirham/giorno). Ogni lavoratore ha diritto di percepire un premio di anzianità che corrisponde a: • 5% del salario dopo 2 anni di servizio nello stesso stabilimento e presso lo stesso datore di lavoro; • 10% dopo 5 anni di servizio; • 15% dopo 12 anni di servizio; • 20% dopo 20 anni di servizio; • 25% dopo 25 anni di servizio. I salari variano a seconda dei settori d’attività ai quali si aggiungono gli oneri sociali. A titolo esemplificativo, si fornisce la ripartizione dei lavoratori dipendenti iscritti alla CNSS (Caisse Nationale de Sécurité Sociale) secondo il livello medio di retribuzione mensile nel corso dell’anno 2003: • il 41% dei lavoratori dipendenti guadagnava fino a 1.826 Dirham / mese; • il 50% guadagnava uno stipendio compreso tra i 1.827 ed i 6.000 Dirham / mese; • il 9% guadagnava più di 6.000 Dirham / mese. CARATTERISTICHE DEL RAPPORTO DI LAVORO DIPENDENTE IN MAROCCO DESCRIZIONE • 8 ore al giorno; • 44 ore settimanali; • 2288 ore all’anno nei settori industriale e terziario; • 2496 ore all’anno nel settore agricolo. Ferie annuali / risposo • 1 giorno e mezzo al mese; settimanale • 2 giorni al mese per i minorenni; • 1 giorno e mezzo supplementare ogni 5 anni di lavoro effettivo; • Un minimo di 24 ore di riposo a settimana. Periodo di prova • 1 mese per i contratti di più di 6 mesi; • 3 mesi per i quadri; • 1 mese e mezzo per gli impiegati; • 15 giorni per gli operai. Trattamento di fine rapporto • 96 ore di salario per i primi 5 anni; • 144 ore di salario per un periodo compreso tra i 6 e i 10 anni di servizio; • 192 ore di salario per un periodo compreso tra gli 11 e 15 anni di servizio; • 240 ore per un periodo di servizio di superiore ai 15 anni. VOCE Orari di lavoro Oneri sociali Tavola dei tassi di quotizzazione della CNSS (Caisse Nationale de Securité Sociale): TIPO DI PRESTAZIONE Prestazioni familiari in base al salario reale Prestazioni sociali in Totale base al salario Breve termine bloccato a 6.000 MAD Lungo termine % A CARICO DEL DATORE 7,50% 8,60% 0,67% 7,93% % A CARICO DEL DIPENDENTE 0% 4,29% 0,33% 3,96% TOTALE 7,50% 12,89% 1% 11,89% Per i pescatori, i tassi di quotizzazione sono i seguenti: • Pescherecci: 4,65% del guadagno delle vendite • Pescatori di sardine: 6% del guadagno totale delle vendite La CNSS è inoltre tenuta a coprire la tassa di formazione professionale e a versarla all’Office de la Formation Professionelle e de la promotion du travail. I costi sono a carico del datore di lavoro e si attestano al 1,6% della massa salariale lorda. Investire ed operare in Marocco (2007) 10 INVESTIRE IN MAROCCO: LA REGOLAMENTAZIONE DEGLI INVESTIMENTI Le imprese il cui programma di investimento riveste una certa importanza a causa del suo importo o dal numero di impiegati stabili che intende creare, possono beneficiare di specifici vantaggi nel quadro dei contratti da concludere con lo Stato (art. 17 della Legge quadro 18/95 che forma la Charte de l’investissement). Possono beneficiare degli incentivi le imprese che: • investono un importo uguale o superiore a 200 milioni di Dhiram; • creano un numero di impiegati fissi uguale o superiore a 250; • sono costituite in una delle province o prefetture previste dal Decreto 2-98-520 del 30/06/98; • assicurano un trasferimento tecnologico; • contribuiscono alla protezione dell’ambiente. I vantaggi previsti sono i seguenti: • Terreni: partecipazione dello Stato alle spese relative all’acquisizione del terreno necessario alla realizzazione del programma di investimento, di circa il 20% delle spese sopraddette; • Infrastrutture: partecipazione dello Stato alle spese esterne necessarie alla realizzazione del programma di investimento nei limiti del 5% della somma totale del programma di investimento; • Formazione: partecipazione dello Stato alle spese per la formazione professionale nel limite del 20% del costo della formazione. Il principio della somma di questi vantaggi è ammesso, a condizione che la partecipazione Statale non superi il 5% della somma totale del programma di investimento. Nel caso in cui il progetto di investimento è previsto in una zona suburbana o rurale, la partecipazione dello Stato può raggiungere il 10%. Incentivi fiscali L’esonero totale riguarda le seguenti tasse e imposte: • prelievo fiscale all’importazione: sono escluse le attrezzature ed i materiali importati; • IVA: sono escluse le attrezzature ed i materiali acquistati localmente o importati; • imposta sulle licenze: sono escluse le persone fisiche o giuridiche che esercitano un’attività industriale, commerciale o professionale in Marocco; • tassa urbana: sono escluse le costruzioni nuove o gli ampliamenti di quelle esistenti; • imposta sulle società o imposta generale sul reddito: sono escluse le imprese esportatrici per i primi 5 anni. Riduzioni di imposte e tasse Le riduzioni di imposte e tasse sono accordate a: • diritti di importazione fra il 2,5% e il 10%: riduzione prevista per materiali ed attrezzature e le loro parti componenti, pezzi di ricambio ed accessori; • 50% dell’Imposta sulle Società o dell’Imposta Generale sul Reddito: riduzione prevista per le imprese esportatrici, dopo i cinque anni di esenzione totale, e per le imprese che si stabiliscono in zone il cui livello di attività economica richiede un trattamento preferenziale per i primi cinque anni. L’investimento deve essere realizzato nei 36 mesi che seguono la data della firma della convenzione (art. 7 della Loi des Finances del 1998). Tuttavia, nel caso di forza maggiore o di imprevisti possono essere accordati dei ritardi supplementari. Investire ed operare in Marocco (2007) 11 NORMATIVA SOCIETARIA E FISCALE La disposizioni che disciplinano le società sono pubblicate nel Bulletin Officiel 4.422 del 17/10/96 e 4.478 del 01/05/97. Le società commerciali riconosciute in Marocco sono: • Le società di capitali: società anonima (SA), società a responsabilità limitata (SARL), società in accomandita per azioni; • Le società di persone: società in nome collettivo, società in accomandita semplice, società in partecipazione; • Le società a statuto particolare: società d’investimenti, società cooperative d’acquisto, società cooperative di consumo, società mutualistiche. La SA e la SARL sono le due forme societarie più diffuse. Società Anonima (SA) • • • • • • • Numero di soci minimo: 5 Capitale sociale minimo: 3 milioni di Dhiram per SA che fanno ricorso al pubblico risparmio, 300.000 Dhiram in caso contrario. Il capitale deve essere interamente sottoscritto per la valida costituzione della società. Valore nominale minimo di ogni azione: 100 Dhiram. Le azioni in numerario devono essere liberate per un quarto del loro importo nominale all’atto della sottoscrizione; quella emesse a fronte di apporti in natura devono essere liberate integralmente all’atto della loro emissione. Le azioni sono titoli negoziabili e liberamente trasferibili. Gli azionisti rispondono limitatamente alla loro quota e la personalità morale viene acquistata dalla società al momento dell’iscrizione al Registro di commercio. La società comprende un Direttorio e un Consiglio di sorveglianza. Il primo è investito dei poteri più estesi ed agisce in nome della società, il secondo esercita un potere di controllo permanente sull’operato e sulla gestione del primo. La direzione generale della società è attribuita al presidente del consiglio. La nomina di un direttore generale diverso e la definizione dei suoi poteri e delle sue funzioni può avvenire solo su proposta del presidente. Lo stesso vale per la sua revoca. Il presidente è revocabile in ogni momento dal Consiglio d’amministrazione. Società a responsabilità limitata (SARL) • • • • • • • Una sola persona, il socio unico, può costituire la SARL. Il numero massimo di associati è 50. Capitale sociale minimo: 100.000 Dhiram. Il capitale deve essere depositato su un conto bancario bloccato fino alla registrazione della società sul Registro del Commercio e, quindi, fino all’acquisizione della personalità morale. Quota sociale minima: 100 Dhiram. Le quote sono trasferibili per successione e cedibili ai congiunti e ai parenti in linea di successione. Per il trasferimento a terzi occorre il consenso della maggioranza dei soci. Le decisioni sono prese in assemblea generale, salvo diversa disposizione statutaria. L’amministrazione viene affidata ad uno o più persone fisiche responsabili individualmente o in solido verso i terzi. Il controllo sulla gestione viene operato da uno o più commissari dei conti. Investire ed operare in Marocco (2007) 12 Società in nome collettivo • • • • • • I soci rispondono illimitatamente e solidalmente delle obbligazioni sociali. La denominazione sociale deve contenere l’indicazione “Società in nome collettivo” e può contenere i nomi di uno o più soci. Tutti i soci sono incaricati della gestione, salvo che nello statuto sia concordato diversamente. A maggioranza i soci possono nominare uno o più commissari dei conti. Quando la società ha un giro d’affari superiore ai 50 milioni di Dhiram, è tenuta a designare almeno un commissario. La revoca degli amministratori viene decisa all’unanimità ed è causa di scioglimento della società, a meno che la sua continuazione non sia espressamente prevista nello Statuto o decisa all’unanimità. Le quote sociali sono nominative e possono essere cedute all’unanimità. Società in accomandita semplice • • • • • È composta da soci accomandanti e accomandatari. Ad essa si applicano le disposizioni che regolano le società in nome collettivo, ad eccezione di quanto espressamente previsto e riportato di seguito. I soci accomandanti sono illimitatamente e solidalmente responsabili delle obbligazioni sociali. Gli accomandatari rispondono limitatamente alla loro quota sociale e non possono essere amministratori, né compiere atti verso terzi in nome della società, nemmeno in virtù di una procura. Le modifiche statutarie debbono avvenire col consenso di tutti gli accomandanti e a maggioranza degli accomandatari. La morte di uno degli accomandatari non è causa di scioglimento della società. Società in accomandita per azioni • • • • • Ha un capitale sociale suddiviso in azioni ed è costituita da uno o più soci accomandanti, che rispondono illimitatamente e solidalmente delle obbligazioni sociali, e di accomandatari, che hanno la qualità di azionisti e sopportano le perdite sociali limitatamente alla loro quota. Il numero dei soci accomandatari non può essere inferiore a tre. I primi amministratori vengono designati dallo Statuto e portano a termine le formalità per la costituzione della società; in seguito gli amministratori vengono nominati dall’Assemblea ordinaria col consenso di tutti gli accomandanti; gli amministratori agiscono in nome e per conto della società. L’Assemblea ordinaria nomina un Consiglio di controllo, composto almeno da tre azionisti; gli accomandanti non possono fare parte di questo consiglio e non partecipano alla scelta dei suoi membri. Il Consiglio di controllo assume il controllo permanente della gestione societaria. L’Assemblea ordinaria designa uno o più commissari dei conti. Società in partecipazione • • • • Esiste solo nei rapporti fra associati e non è destinata alla conoscenza dei terzi. Non ha personalità morale, non è soggetta alle norme di pubblicità e di registrazione. I soci si accordano liberamente sull’obiettivo sociale, sui loro diritti ed obblighi e sulle condizioni di funzionamento della società. Se la società ha carattere commerciale, i rapporti fra associati sono disciplinati dalle norme applicabili alle società in nome collettivo, salvo patto contrario. Nei confronti dei terzi, ogni socio risponde personalmente ed esclusivamente delle obbligazioni assunte. Contratti di agenzia, rappresentanza e franchising Attualmente in Marocco non esiste una legislazione specifica che regoli rigidamente il rapporto fra fornitore straniero e partner locale per quel che concerne i contratti d’agenzia, rappresentanza e distribuzione. Nel Paese non esiste nemmeno una normativa che disciplini il franchising. La materia è lasciata alla volontà delle parti, che possono accordarsi liberamente, indicando chiaramente i termini dell’accordo nel testo del contratto. Investire ed operare in Marocco (2007) 13 Fiscalità Al fine di evitare la duplicazione dell’imposizione e prevenire l’evasione della tassazione dei redditi e dei profitti, varie convenzioni sono state firmate con diversi Paesi: Svezia, Francia, Belgio, Norvegia, Germania, Finlandia, Tunisia, Canada, Spagna, Stati Uniti, Olanda, Lussemburgo, Regno Unito, Romania, Danimarca, Libia, Egitto, Svizzera, Ungheria, Polonia e paesi AMU. In particolare, per quel che riguarda l’Italia la materia è disciplinata dalla Convenzione del 07/06/72, integrata dal “Protocol Additionnel”, resa esecutiva in Italia con la Legge 504 del 05/08/81. Investire ed operare in Marocco (2007) 14 NORMATIVA DOGANALE Regolamentazione delle importazioni Risalgono agli inizi degli anni ‘80, i primi passi compiuti dal Marocco verso una graduale liberalizzazione del regime delle importazioni. Nel 1991, il Parlamento marocchino ha approvato un nuovo regolamento che disciplina il commercio estero in modo semplificato e circoscrive l’intervento dello Stato. Questo provvedimento ha reso possibile la privatizzazione di una parte dell’industria dello zucchero. Nel 1994, il monopolio statale sul commercio di zucchero e tè è stato abolito. Tuttavia, la liberalizzazione di altri comparti, come quello dei prodotti petroliferi, dei cereali e dei semi oleosi, è stata ritardata fino al 1996. Il WTO giudica ancora troppo elevata la protezione tariffaria marocchina, ma la forte dipendenza delle entrate statali dall’imposizione doganale costituisce un deterrente ad una più rapida liberalizzazione. Le operazioni d’importazione di merci beneficiano del regime di convertibilità delle operazioni correnti. Di conseguenza queste sono dispensate dall’autorizzazione dell’Office des Change. Per procedere al regolamento delle importazioni gli operatori devono sottoscrivere un titolo d’importazione domiciliato presso una banca marocchina. Il titolo consente il passaggio della merce in dogana e il suo pagamento. Sdoganamento e documenti di importazione Ogni merce importata o presentata all’esportazione è oggetto di una dichiarazione dettagliata, indipendentemente dal regime doganale. La dichiarazione prende il nome di DUM (Déclaration Unique des Marchandises) ed è disponibile presso le cartolerie. Questo documento unico prende il posto dell’insieme delle dichiarazioni richieste in precedenza. La DUM deve essere compilata dal dichiarante in dogana e, quindi: • dal proprietario delle merci; • dal transitario in dogana; • dalla persona titolare di un’autorizzazione di sdoganamento. Per informatizzare l’insieme delle operazioni di sdoganamento è stato messo a punto il SADOC (Système de l’Administration des Douanes et de l’Office des Change). Si tratta di un sistema armonizzato di designazione e di codificazione delle merci. Il SADOC è consultabile dal dichiarante presso qualsiasi terminale connesso in rete e presso gli uffici doganali. I documenti richiesti per lo sdoganamento che accompagnano la DUM, sono: • le fatture definitive; • i titoli di transito; • i titoli d’importazione o esportazione; • i certificati d’origine, se richiesti dai regimi preferenziali; • l’attestazione bancaria per il passaggio in dogana all’importazione, rilasciata dalla banca domiciliataria del titolo d’importazione; • la nota sul peso e sui colli. Le procedure di sdoganamento differiscono a seconda delle merci, in funzione della natura dell’operazione commerciale, del regime doganale e dalla natura stessa delle merci. La procedura è avviata dal momento del deposito della DUM e dei documenti annessi. Lo sdoganamento può essere effettuato presso tutti gli uffici di dogana situati nei posti di frontiera terrestri, marittimi (porti), o aerei (aeroporti). È possibile anche lo “sdoganamento a domicilio” (Procedure de Dédouanement à Domicile - PDD) che permette agli operatori di accedere ai servizi doganali dal proprio domicilio. Questo regime è decentralizzato e sono i capi degli uffici locali che lo accordano, facendo seguito alla domanda degli interessati. Attualmente, due distretti industriali di Casablanca beneficiano della PDD. Al fine di stimare con precisione i tempi di sdoganamento merci, é stata elaborata una procedura di controllo informatico. Secondo tale sistema, il lasso di tempo mediamente necessario é stato ridotto da 5,5 giorni nel giugno del 1997 a 24 ore nel settembre del 1998 e a 52 minuti nel settembre del 2002. Investire ed operare in Marocco (2007) 15 Classificazione doganale delle merci A partire dal 1993, le statistiche del commercio estero sono compilate secondo la nomenclatura del Sistema Armonizzato (HS - Harmonized System), che ha sostituito la codificazione utilizzata in Marocco a partire dal 1972 e denominata Nomenclature Générale des Produits (NGP). La classificazione merceologica secondo il sistema HS, che prevede una voce doganale composta da 10 cifre in luogo delle sei adottate dal NGP, permette di raggiungere un più elevato grado di dettaglio al servizio dell’analisi statistica e di allineare il Marocco alle norme in vigore a livello internazionale. L’Office des Changes, organismo che si occupa dell’elaborazione dei dati sul commercio estero marocchino, compila anche delle statistiche utilizzando la nomenclatura internazionale SITC o CTCI (Classification Type pour le Commerce International). Dazi doganali e imposte addizionali alle importazioni In materia di dazi doganali, i riferimenti legislativi più recenti in Marocco sono rappresentati dalla Legge quadro 18/95 recante “Carta degli Investimenti”, e dall’accordo di associazione concluso tra il Marocco e l’Unione Europea, entrato in vigore il 01/03/00. In virtù delle disposizioni di tale accordo, il Marocco e gli Stati membri della Comunità Europea instaurano progressivamente una zona di libero scambio durante un periodo di transizione di 12 anni, a partire dalla data di entrata in vigore. In pratica il Marocco elimina tutti i diritti doganali (diritti d’importazione) e tutte le tasse di effetto equivalente (prelevamento fiscale all’importazione: PFI), in favore dei prodotti originari dei paesi dell’UE. Tuttavia, per alcuni prodotti è previsto uno smantellamento tariffario progressivo. Questo processo ha interessato, come prima tappa, i beni d’investimento importati in Marocco, i quali, a partire dal 2000, non sono più soggetti all’applicazione di diritti doganali. A ciò si aggiunge la seconda ondata di smantellamenti tariffari, avviata sempre nel 2000: essa interessa le materie prime e i prodotti non fabbricati localmente che, per quattro anni fino al marzo 2003, hanno avuto ( avranno ) una riduzione dei dazi pari al 25% per ogni anno. Dal marzo del 2003, per i prodotti fabbricati localmente l’abbattimento del dazio è previsto in ragione del 10% l’anno, fino al 2012. L’art. 163 bis del Codice delle Dogane consente inoltre alle imprese di importare, in sospensione di diritti e tasse, le materie prime necessarie a realizzare merci che beneficiano, in virtù di disposizioni legislative particolari, di una franchigia totale o parziale dei diritti e tasse all’importazione diretta. Diritti d’importazione La struttura attuale dei dazi doganali risulta, dunque, modificata dalle disposizioni contenute nell’accordo Marocco-UE. Per gli scambi che avvengono al di fuori della zona di libero scambio con l’Unione Europea i diritti di importazione variano, invece, dal 2,55 al 35%, in base alla fascia di imposizione. IVA Le importazioni sono soggette all’imposta sul valore aggiunto (TVA), le cui aliquote sono del 7%, 10%, 14% e 20% (tasso normale). Fra i prodotti esonerati: materiali e prodotti agricoli, beni strumentali, materiali, utensili, parti e pezzi di ricambio. L’IVA risulta specifica per le bevande alcoliche (100 Dirham / ettolitro), sull’oro (4 Dirham / grammo) e sull’argento (0,05 Dirham / grammo). Le imprese che si impegnano a realizzare un investimento di ammontare uguale o superiore ai 500 milioni di Dirham possono beneficiare dell’esonero del diritto d’importazione, del prelievo fiscale all’importazione e dell’imposta sul valore aggiunto sull’importazione di beni strumentali, materiali e attrezzature necessarie alla realizzazione dei loro progetti. Questo esonero è ugualmente accordato alle parti componenti, pezzi e accessori importati allo stesso tempo dei beni strumentali e attrezzature ai quali sono destinati (Legge finanziaria 1998-1999, Bulletin Officiel 4.627 del 05/10/98). PFI - Prelievo fiscale all’importazione Il PFI colpisce le merci importate con un aliquota fissa del 15%. Ne sono esonerate le importazioni di beni strumentali, materiali, utensili, parti e pezzi di ricambio destinati alla promozione e sviluppo degli investimenti. Investire ed operare in Marocco (2007) 16 Sono esonerati dal PFI e dai diritti d’impor tazione i prodotti, le parti componenti, i materiali, gli accessori destinati alla fabbricazione di vetture economiche, veicoli leggeri economici, ciclomotori e biciclette economiche. Tariffa parafiscale sull’importazione Colpisce le merci importate con un tasso dello 0,25% ad valorem. Non ne sono soggette: • Le importazioni realizzate sotto i regimi economici in dogana; • Le importazioni di beni strumentali, materiali, utensili parti e pezzi di ricambio destinati alla promozione e sviluppo degli investimenti; • Le merci che beneficiano di franchigia o di sospensione totale dai diritti e dalle tasse all’importazione. Tassa interna sul consumo Colpisce certi prodotti o categorie di prodotti importati o prodotti localmente come limonate, acque minerali, vini, oli, combustibili, ecc. Dal gennaio 2003 la TIC viene applicata anche sui prodotti derivati dalla lavorazione del tabacco, sui quali vige, sempre dalla stessa data, anche l’IVA al 20%. Porti e Zone Franche La città di Tangeri, situata nel nord del paese è chiamata a svolgere un ruolo di catalizzatore: a ridosso dello stretto di Gibilterra e a 15 chilometri dal continente europeo, essa rappresenta la porta del Marocco e dell’Africa sul Mediterraneo e sull’Atlantico. In questa zona è stata costituita nel 1991, ma è diventata operativa solo nel 1993, una piazza finanziaria offshore. L’esercizio di attività bancarie offshore è subordinato all’ottenimento di un’autorizzazione rilasciata dal Ministero delle Finanze marocchino, su consenso di Bank Al Maghrib. L’autorizzazione viene rilasciata solo a istituti bancari di notorietà internazionale dei quali la banca centrale marocchina verifica l’esperienza e la capacità di onorare gli impegni finanziari. Le banche offshore godono di numerose esenzioni e agevolazioni fiscali, nonché di specifici benefici doganali e in materia di legislazione sul lavoro. Analoghi benefici, sempre riconosciuti per legge, spettano alle società holding offshore, vale a dire a tutte le società di nazionalità estera che hanno per oggetto esclusivo l’acquisizione e la gestione di partecipazioni in imprese e il cui capitale, al pari di tutte le operazioni compiute, è espresso in valuta estera convertibile. In questa stessa area, sono operative la Zona Franca Commerciale del Porto di Tangeri e la Zona Franca di Esportazioni dell’Aeroporto di Tangeri. Un’altra zona franca è stata creata nel 1997 nel porto di Nador. Altre zone franche sono previste nell’aeroporto di Casablanca e nel porto di Dakhla. Zona Franca Commerciale del Porto di Tangeri Le merci, provenienti da altri paesi, sono esenti, all’entrata nella Zona Franca situata nel porto di Tangeri, durante la loro sosta e alla loro uscita per la riesportazione, da tutti i diritti, tasse o sovrattasse che si frappongono all’importazione, circolazione, consumo, produzione o esportazione. L’esenzione è relativa a dazi, imposizioni fiscali e controlli dell’ufficio cambi. I diritti doganali ed altre tasse vengono pagati soltanto se le merci vengono trasferite nel territorio doganale marocchino. Le operazioni che possono essere effettuate nella Zona Franca sono determinate per legge e sono esonerate, unitamente ai benefici e ai redditi da esse prodotti, da tutte le imposte. Quelle che possono essere effettuate sugli imballaggi e sulle merci sono determinate dal presidente del consiglio municipale o dall’autorità da lui delegata. È ammessa nella zona la commercializzazione delle merci e non la trasformazione delle stesse. Nella Zona Franca sono autorizzate tutte le attività commerciali ad eccezione della vendita al minuto. Sono anche consentite l’assemblaggio, la campionatura, il reimballaggio, la conservazione e la riparazione. Il rifornimento delle navi e la vendita ai turisti sono ammesse a determinate condizioni. In questa zona sono possibili transazioni finanziarie, brokeraggio e la moneta marocchina è considerata valuta estera. I profitti e le altre attività esplicate nella Zona Franca, non sono assoggettate a tassazione. Investire ed operare in Marocco (2007) 17 Le merci possono essere immagazzinate nella Zona Franca per un massimo di due anni. Gli operatori possono usare le piattaforme di deposito ed i magazzini delle amministrazioni delle Zone Franche, o affittare e costruire ciò che possa loro servire. L’organismo di riferimento è il seguente: OEDP (Direzione dello Sfruttamento del Porto di Tangeri) Zona Franca Commerciale del Porto di Tangeri, B.P. 305 Tel.: (09) 93 60 40 / 44 Fax: (09) 93 15 05 Dir.: Sig. LEFTIT Abdelouafi Zona Franca di Esportazioni dell’Aeroporto di Tangeri Questa Zona Franca è stata realizzata su una superficie di 345 ettari. È delimitata a nord dall’Aeroporto Internazionale di Tangeri “Ibn Batouta”, ad ovest dall’Oceano Atlantico (vicino all’ubicazione del progettato Porto Atlantico, operativo entro il 2006) e dal gasdotto Africa/Europa, ad est dalla zona industriale di Gzenaya e a sud dalla città di Tangeri e dal suo porto. Sempre in tema di infrastrutture, sta per essere completata la rete autostradale che collega Tangeri a Casablanca. La Zona Franca comprende un’area industriale sotto dogana (che raggruppa lotti per l’attività industriale, un centro di gestione, ristoranti, uffici completamente arredati, un centro di deposito, un centro sanitario) e una zona logistica (comprendente un parco TIR in grado di ospitare 900 camion, una stazione di servizio, un insediamento per l’animazione commerciale dotato di alberghi, ristoranti, negozi, infrastrutture per lo sport e divertimenti). Nella zona possono insediarsi fino a 1.300 unità industriali, e la dimensione prevista per i lotti può variare fra i 500 e i 20.000 m2. È possibile acquistare ed affittare terreni, o immobili, già adibiti ad utilizzo industriale. I prezzi dei lotti variano fra 270 e 300 Dirham per l’acquisto e attorno alle 400 Dirham per spazi destinati alla logistica e ai servizi. È anche possibile affittare ad un canone di 60 Dirham / m2 per anno, con l’acquisizione automatica della proprietà dopo la locazione quindicinale: 40 ettari erano già operativi nell’agosto del 1999, affidati a società americane e saudite (AMG e Hajer). Le industrie autorizzate ad insediarsi in questa Zona Franca sono quelle a non elevato rischio inquinante, come: l’agro-industria; il tessile e cuoio; le attività metallurgiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche; il chimico e para-chimico. Possono ugualmente trovare ubicazione nella Zona Franca aeroportuale di Tangeri attività legate alle industrie menzionate sopra, come: • stabilimenti per i servizi di manutenzione delle unità industriali; • stabilimenti per l’assistenza tecnica e la formazione delle imprese; • centri espositivi (show-room); • attività immobiliari di costruzione dei locali industriali e di commercio; • società di engineering; • società informatiche ed uffici di studi tecnici; • servizi di ristorazione per il personale delle aziende operative nella Zona Franca; • servizi postali e bancari. Per alcuni settori produttivi, lo Stato può accordare, attraverso il Fondo Hassan II (istituito nel 2002), degli aiuti finanziari per l’acquisizione di terreni e/o la costruzione di unità produttive. Tali sovvenzioni possono raggiungere anche il 100% del prezzo del terreno, sulla base di un costo massimo di 250 Dirham /mq. La concessione del credito avviene entro un lasso di tempo non superiore ai 30 giorni dalla presentazione della domanda con annessa la documentazione richiesta. Le agevolazioni concesse agli investitori nella Zona Franca di Tangeri comprendono lo snellimento delle formalità amministrative. La società di gestione funziona come sportello unico: riceve gli investitori, li orienta ed effettua per conto loro tutte le formalità necessarie alla realizzazione del loro progetto. Inoltre, la zona franca non è assoggettata al controllo del commercio estero e dei cambi. La Zona Franca gode di un regime doganale speciale che prevede l’esenzione da tutti i diritti, tasse e sovrattasse che riguardano l’importazione, la circolazione e l’esportazione di beni e servizi per le merci che entrano nella zona franca e che vengono ivi consumate o trasformate per essere riesportate. Anche il regime fiscale adottato prevede alcuni incentivi, quali: • estensione del campo di esenzione dell’IVA alle prestazioni di servizi resi nella Zona Franca di esportazione; esenzione dal pagamento dell’IVA per le merci provenienti dall’estero o da territori assoggettati. I vantaggi accordati alla Zona Franca di esportazione sono, inoltre, cumulabili con i vantaggi previsti da altre disposizioni legislative in materia di incoraggiamento agli investimenti; • esenzione dalle imposte di esercizio e dalle tasse urbane per 15 anni; Investire ed operare in Marocco (2007) 18 • • • • esenzione totale dalla imposta sul reddito durante i primi 5 esercizi consecutivi a partire dalla data di inizio dell’attività; abbattimento dell’80% dell’imposta sul reddito per i primi 10 anni di attività produttiva; esenzione totale dall’imposta sulle società per i primi 5 anni di attività e riduzione dell’8,5% dell’imposta per i successivi 10 anni; esonero totale dal pagamento dell’imposta sul reddito per i primi 5 anni ed un suo abbattimento dell’80% per i seguenti 10 anni ; tale esonero si applica alle imprese create dopo il 01/01/01; esonero dal pagamento dell’imposta di registro e di bollo per la costituzione o l’aumento del capitale e per gli acquisti dei terreni. L’allestimento della Zona Franca è stato affidato ad una società anonima, TFZ (Tanger Free Zone), cui partecipano, otre che operatori industriali e assicurazioni, anche due importanti banche marocchine: la BCM (Banque Commerciale du Maroc) e la BMCE (Banque Marocaine du Commerce Exterieur). Il compito della società è amministrare e promuovere la Zona Franca di esportazioni di Tangeri. L’organismo di riferimento è il seguente: TFZ - Tanger Free Zone Direzione: Boulevard Pasteur, 58 Uffici: Rue Ibnou Al Mouaataz , Imm. Le Joyau 2 Belvédère Casablanca - Marocco Tel.: (212) 2 24 28 42 / 50 Fax: (212) 2 40 45 34 / 35 E-mail: [email protected] Documentazione richiesta - Fattura commerciale Essa deve contenere i seguenti elementi: • destinatario; • data di emissione e numero progressivo; • descrizione della merce e voce doganale; • valore della merce (FOB e CIF); • numero dei colli e peso lordo; • peso netto o numero dei pezzi; • porto di destinazione; • ammontare delle spese di trasporto (se CIF); • condizioni di pagamento; • dichiarazione redatta dall’esportatore: “Nous certifions que les marchandises denomées dans cette facture sont d’origine italienne”. La fattura esente da visti, è richiesta in 2 copie e va redatta in lingua araba o francese. Ad essa va allegata la packing list (liste de colisage). Fattura consolare Non è richiesta. Certificazioni attestanti l’origine Certificato di circolazione EUR 1. EUR 2 fino ad un valore di 2.820 Euro. Documenti speciali • • • Certificato sanitario per prodotti alimentari in genere; Certificato fitosanitario per prodotti di origine vegetale e sementi; Certificato di analisi emesso da laboratori ufficiali per prodotti alimentari e medicinali. Investire ed operare in Marocco (2007) 19 Documenti di trasporto Per il trasporto via mare: polizza di carico (Bill of Landing). Requisiti tecnici, legislazione per imballaggio ed etichettatura Non sono richiesti requisiti speciali per l’imballaggio delle spedizioni destinate in Marocco. Tuttavia, l’indicazione sull’imballaggio del peso netto in Kg e dell’identificativo consentiranno un più rapido sdoganamento della merce all’arrivo. Le indicazioni potranno essere in francese o arabo e devono indicare il paese d’origine. Per il cibo e le bevante inscatolate, prodotte sia localmente che all’estero, si richiede l’indicazione della data di produzione e di scadenza. Recentemente, si sono resi obbligatori l’etichettatura in lingua araba per i prodotti alimentari e l’indicazione delle coordinate dell’importatore marocchino su tutte le merci importate. Per quanto riguarda i requisiti tecnici, dal settembre del 2002 é necessaria anche la certificazione ISO 9000, prima non richiesta, anche se la maggior parte delle aziende e multinazionali straniere vi adempivano. Il Governo non richiede alle aziende registrate localmente di applicare lo standard ISO 9000, tuttavia, molte aziende straniere e multinazionali adempiono alla certificazione ISO 9000, inteso principalmente come strumento di marketing. In Marocco è previsto il controllo di qualità per i prodotti industriali con lo scopo di ricercare una maggiore qualità, migliorare la produttività e reprimere le frodi. Le procedure di omologazione sono contenute nel Bulletin Officiel 3.024 del 14/10/70, pagina 1.411. La certificazione dei prodotti è rilasciata dal MICA (Ministero per l’Industria, il Commercio e l’Artigianato), incaricato di attribuire il marchio di conformità alle norme marocchine e di sorvegliare il mantenimento nel tempo di tale conformità. Altri soggetti coinvolti nel processo di certificazione sono: • i comitati tecnici di certificazione: garantiscono l’imparzialità dell’operazione e sono incaricati di controllare i rapporti di verifica; • lo SNIMA: servizio di coordinamento fra i diversi interventi nel processo di certificazione; • i laboratori: incaricati di effettuare le prove di conformità alle norme, ad esempio il LPEE (Laboratoire Public d’Essais et d’Etudes) per i materiali elettrici e il LABOMETAL per le apparecchiature a gas e i tondini. • gli agenti di verifica. La lista dei prodotti per i quali i controlli sono obbligatori è ampia e dettagliata, fra questi si possono citare i prodotti siderurgici da utilizzare nel cemento armato, la candeggina e suoi estratti, le acque per l’alimentazione umana, i materiali per installazioni domestiche, quali interruttori, prese e convertitori, le apparecchiature per l’illuminazione, gli ascensori, gli imballaggi in materie plastiche, ecc. Per i prodotti disciplinati dalle norme obbligatorie sulla certificazione, le importazioni sono soggette al prelievo di campioni rappresentativi al momento del loro arrivo ai posti di frontiera, da effettuare alla presenza di ufficiali di dogana. A questa operazione fa seguito la redazione di un verbale. I prelievi vengono inviati ai laboratori che provvedono alle prove e, entro le 24 ore dalla verifica, devono trasmettere al MICA i risultati. In caso di conformità, l’attestazione relativa viene fornita dal MICA all’importatore ed una copia è fornita all’ufficio di dogana competente. In possesso della certificazione l’importatore porta a termine tutte le formalità doganali e provvede al ritiro della merce. In caso di non conformità delle prove le spese di laboratorio sono a carico dell’importatore. Investire ed operare in Marocco (2007) 20 Regimi economici in dogana I regimi economici in dogana hanno come scopo di sviluppare gli scambi commerciali con l’estero e di promuovere le esportazioni. Questi regimi permettono lo stoccaggio, la trasformazione, l’utilizzo e la circolazione delle merci esistenti esenti da ogni diritto o tassa di cui sono passibili: 1. l’ammissione temporanea: permette agli operatori economici di importare della merce destinata a ricevere una trasformazione, sia essa una lavorazione, o un completamento di manodopera, in esenzione dai diritti e dalle tasse e da ogni formalità di controllo del commercio estero applicabili alla merce stessa; 2. importazione temporanea: permette all’impresa di introdurre sul territorio nazionale in esenzione di diritti e tasse ed esente da formalità di controllo del commercio estero alcuni prodotti esportabili, dopo essere stati utilizzati senza alcuna trasformazione; 3. deposito di stoccaggio: è un regime che permette di collocare in stabilimenti sottoposti al controllo dei servizi doganali e per un certo periodo: a) le merci destinate esclusivamente all’esportazione; b) le merci destinate ad essere presentate al pubblico in fiere ed esposizioni; c) le merci che necessitano di impianti particolari per la loro conservazione. Il deposito di stoccaggio è un meccanismo complementare del regime dell’ammissione temporanea. In effetti, permette all’impresa di stoccare la merce ottenuta sotto il regime d’ammissione temporanea in attesa di un’opportunità d’esportazione; 4. esportazione temporanea: permette l’invio all’estero di materiali e prodotti destinati ad essere in loco utilizzati per un determinato periodo, secondo la natura dei materiali, dei prodotti e dei lavori da effettuare. Questi prodotti devono rientrare in Marocco, senza nessuna trasformazione, in esenzione dei diritti e delle tasse all’importazione; 5. traffico di perfezionamento all’esportazione: permette l’uscita provvisoria dal territorio nazionale, in sospensione dei diritti e delle tasse che sono applicabili, di prodotti che devono subire all’estero una trasformazione o una lavorazione. Gli industriali fanno generalmente ricorso a questo regime per due tipi di operazioni: a) operazioni di trattamento e di trasformazione (tintoria, rigenerazione di pneumatici, ecc.); b) operazioni di riparazione di macchine. Al rientro di questi prodotti dall’estero, solo la valorizzazione estera è sottoposta al pagamento dei diritti esigibili all’importazione. 6. il transito: è un regime che permette all’operatore di trasportare, con qualsiasi mezzo di trasporto, della merce sotto dogana, sia a destinazione, sia in partenza dall’impresa. Queste operazioni sono garantite da una consegna, una cauzione o qualsiasi altra forma di garanzia accettata dai servizi doganali. All’ufficio di dogana le formalità per l’importazione sono molto semplificate; 7. il drawback: è un regime che permette all’impresa di ottenere il rimborso forfettario dei diritti e delle tasse pagati all’importazione di materie prime o semilavorati utilizzati per la produzione della merce esportata. Questo regime è un meccanismo che risponde in modo particolare ai bisogni dell’industria delle conserve alimentari. Le merci che possono godere di questo regime ed i tassi di rimborso sono fissati per decreto; 8. l’esportazione preliminare: consente l’esportazione di prodotti ottenuti da merci di origine straniera che hanno pagato i diritti e le tasse all’importazione e la successiva importazione del controvalore in materie prime e semilavorati praticamente esonerati dalla dogana. Si beneficia di questo regime dietro semplice richiesta inoltrata all’Ufficio Doganale d’esportazione; 9. deposito preliminare franco: consiste nella creazione di stabilimenti, sotto il controllo dell’Amministrazione delle Dogane, dove le imprese, la cui produzione è destinata interamente all’esportazione, possono importare in sospensione di diritti e tasse, sia i materiali, le attrezzature, loro parti componenti e pezzi di ricambio, sia la merce destinata ad essere lavorata con questi stessi materiali ed attrezzature. Questo regime permette di cumulare i vantaggi dell’ammissione temporanea e dell’importazione temporanea e di godere dei vantaggi delle zone franche per gli stabilimenti insediati sull’intero territorio. Investire ed operare in Marocco (2007) 21 Restrizioni alle importazioni Attualmente il numero di prodotti soggetti ad una specifica licenza d’importazione si è ridotto a poche voci. Tutti i prodotti possono essere importati liberamente, salvo i pneumatici usati o rigenerati e gli esplosivi. È previsto che qualora delle importazioni causino pregiudizio grave a un ramo della produzione nazionale, queste siano sottoposte a un diritto di prelievo compensativo o a un diritto di antidumping. L’importazione dei prodotti sottoposti a certificazione obbligatoria (si veda la sezione 5.1.3) è subordinata alla presentazione di un certificato di conformità alle norme marocchine e rilasciato dal Ministero per l’Industria, il Commercio e l’Artigianato, conformemente al Decreto 2-93-530 del 20/09/93. In particolare, per quanto concerne i pagamenti anticipati per importazioni di prodotti destinati al consumo locale, la legislazione marocchina prevede sanzioni per qualsiasi operazione clandestina, non prevista dalla legislazione locale, legata ai pagamenti all’estero. L’Office des Changes, di Rabat, è l’organismo competente, in Marocco, per l’emanazione di direttive relative all’importazione e all’esportazione di divisa estera e per il controllo di questi trasferimenti. L’esportazione di moneta nazionale (Dirham) non è consentita per alcun motivo. L’Ufficio Cambi locale fornisce indicazioni alle banche per i pagamenti anticipati delle importazioni di prodotti destinati al consumo sul territorio marocchino, ad eccezione delle zone franche (che hanno uno statuto speciale). I provvedimenti emanati dall’Office des Changes, attraverso varie circolari e istruzioni, stabiliscono che il trasferimento di divisa, per il regolamento di un’importazione, deve avvenire esclusivamente attraverso la banca nella quale l’importatore ha eletto il proprio domicilio bancario, e per conto di quest’ultimo. L’importatore potrà procedere al regolamento dell’importazione solo dopo l’ingresso effettivo della merce, documentato dall’esemplare di controllo della dichiarazione doganale, vidimata dall’Ufficio doganale. Tuttavia, il pagamento può aver luogo anche a seguito della prova della spedizione della merce come destinata in via diretta ed esclusiva al Marocco. Quest’ultima deve essere fornita, a seconda della tipologia di trasporto, attraverso uno dei seguenti documenti: • C.M.R. (Convention des Marchandises par Route); • L.T.A. (via aerea); • polizza di carico; • un documento di trasporto conforme alle regole e agli usi internazionali; • una ricevuta di spedizione postale. Non costituiscono prova della spedizione, a destinazione diretta ed esclusiva del Marocco, né la ricevuta di carico di una compagnia navale o di uno spedizioniere doganale né la ricevuta di consegna alla banchina per l’imbarco, e banche intermediarie rappresentanti sono autorizzate al pagamento anticipato delle importazioni (di pezzi di ricambio, di prodotti consumabili, di campioni a pagamento) nel limite del controvalore in valuta di 20.000 Dirham (all’incirca 2.065,83 Euro). La banca marocchina è autorizzata a procedere al pagamento dell’importazione solo a seguito di una comunicazione da parte della sua corrispondente all’estero, (vale a dire la banca incaricata dall’esportatore). Tale comunicazione deve specificare, in modo chiaro e incontrovertibile, che i documenti di spedizione le sono stati consegnati. Questa circostanza, tuttavia, non esonera la banca locale dal vigilare che i documenti sopra menzionati le pervengano nel minor tempo possibile. Organismi competenti: OFFICE DES CHANGES 31, Rue Patrice Lumumba BP 71, Rabat - Marocco Tel.: 00212 72 19 72 / 72 28 06 Fax: 00212 37 72 12 85 - 72 07 41 Web: www.oc.gov.ma GROUPEMENT DES BANQUES DU MAROC 71, avenue des FAR Casablanca - Marocco Tel.: 00212 (22) 311624 Fax: 00212 (22) 314903 Investire ed operare in Marocco (2007) 22