speciale la stampa

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speciale la stampa
!
SPECIALE
LA STAMPA
GINEVRA
Passione
tecnologia
&
La regina
Il debutto più atteso
nel settore luxury:
la Maserati Levante
ha subito catturato
l’attenzione
dei visitatori
È il primo Suv nella
storia centenaria
del Tridente
Suv e crossover
dominano la scena
Le novità già pronte
per il mercato tra i
concept futuristici
Il fenomeno delle
supercar senza
limiti: con Ferrari
e Lamborghini una
sfilata di seduzioni
Sempre più ibride:
la sfida globale
dei marchi asiatici
E spunta un modello
da corsa a idrogeno
Gli scenari mondiali
in un clima di cauto
ottimismo: parlano
i top manager dei
gruppi più importanti
ALL’INTERNO SERVIZI DI ANTONIELLA, BAL, BIANCO, CALLIANO, CANALI, CHIARELLI, COTTO, DEGL’INNOCENTI, DELL’ERBA, DE PRATO, FENU, RIZZO E VALENTINI
2
SPECIALE LA STAMPA
LUNEDÌ 14 MARZO 2016
MADE IN ITALY
I gioielli
in rampa
di lancio
Un debutto da premio Oscar
per il Suv Maserati Levante
PIERO BIANCO
GINEVRA
Gli interni firmati Zegna
! Il Suv Levante ha inter-
ni firmati Zegna. «Il vestito
perfetto da indossare in
qualsiasi occasione e in
qualsiasi luogo - ha detto
Wester -. Ha uno stile esclusivo, sportivo ma elegante,
è l’opposto di tutto quello
che è ordinario e crea un
nuovo benchmark a livello
di lusso e performance».
Una linea quasi da coupé
! Il nuovo Suv del Triden-
te è basato sull’architettura
delle berline Quattroporte e
Ghibli, ulteriormente sviluppata. La spaziosità degli interni, enfatizzata dal tetto
apribile panoramico, è unita
alle filanti linee esterne da
coupé e dall’aerodinamica
migliore della categoria, con
un coefficiente Cx di 0,31.
In cent’anni non s’era mai visto
un Suv griffato Maserati. Levante, che ha debuttato da autentica star a Ginevra, ammiratissima, sfonda una barriera
generazionale e schiude nuovi
prestigiosi orizzonti. Rappresenta per il Tridente una sfida
globale, è lo strumento con cui
la gloriosa Casa modenese di
Fca proverà a moltiplicare i numeri, fino alla soglia prevista di
80 mila unità vendute.
Servirà qualche anno, ma la
strada è tracciata e all’impresa
contribuiranno in un futuro
più o meno
prossimo ( a
cavallo del
2018) il rinnovamento
dei modelli
Gran Turismo e Gran
Cabrio, magari anche
l’arrivo (ancora previsto dal piaREUTERS
no industriale, ma
non proprio certo) dell’eccitante coupé compatto Alfieri.
Intanto si può festeggiare.
«Grazie al nuovo Suv entriamo
in un segmento di mercato del
lusso molto importante, che
può darci la spinta verso l’alto», ha spiegato il capo del
brand Harald Wester, battezzando al Salone la splendida
Levante. «Maserati - ha aggiunto - percorre una nuova
strada rispetto al 2013, quando
copriva appena il 20% di un
segmento nel quale oggi possiamo competere con una gamma completa. Un segmento la
cui domanda negli ultimi 5 anni
Trazione integrale Q4
! Levante ha motori V6
Twin-Turbo a benzina 3 litri,
con potenze di 350 e 430 Cv,
e Diesel V6 Turbo 3 litri da
275 Cv. Tutti accoppiati al sistema di trazione integrale
intelligente Q4 (che all’occorrenza trasferisce istantaneamente la coppia tra gli
assali) e al cambio automatico a 8 velocità. Integrato nei
propulsori lo Start&Stop.
La Giulietta rinnovata
! La Giulietta si è rinnova-
ta e adotta lo stesso family
feeling della Giulia. È ancora
più sportiva con specifici
dettagli esterni e Pack Veloce disponibile su tutte le motorizzazioni benzina e diesel.
Debuttano il turbodiesel 1.6
JTDm da 120 Cv con cambio
automatico Alfa Tct e i servizi
Live del sistema Uconnect.
CLAIRE BAL
GINEVRA
Lo scorso giugno l’Alfa Romeo ha monopolizzato l’attenzione degli appassionati
con la presentazione della
sua Giulia al Museo di Arese,
inaugurato nella nuova veste
proprio in quell’occasione.
Ma il management aveva
deciso di
mostrare la
berlina solo
nella versione ad alte
performance Quadrifoglio: una
vettura,
tanto per
capirci,
spinta da un
motore di
origine Ferrari, capace
di sprigionare 510 Cv di potenza, secondo Harald Wester, «la più veloce berlina di
serie mai prodotta».
La versione top serviva
per affermare la forza di un
modello che, nelle intenzioni di Fca, dovrebbe competere ad armi pare con i marchi del lusso tedesco, anche
in America. Ora che la commercializzazione si avvicina
ANSA
Il nome
Levante
è un vento
caldo del
Mediterraneo
che da brezza
può diventare
impetuoso
Wester: “Ora siamo
competitivi in un
mercato cresciuto
del 40% e nessuno
offre un prodotto
così sofisticato”
è cresciuta del 40%».
La gestazione non è stata facile: inizialmente avrebbe dovuto essere prodotto in Usa,
poi ha prevalso la strategia del
made in Italy come ulteriore
segno di distintività. E così il
Suv Maserati oggi nasce a Mirafiori. «Nessun competitor ha ribadito Wester - offre un
prodotto così sofisticato, tecnologico e ricco di fascino. Sa-
Avviata la produzione
a Mirafiori, consegne
da maggio. I prezzi
partono da 72.300
euro per la versione
diesel da 275 cavalli
rà disponibile subito e la Cina
diventerà uno dei principali
mercati». Il nuovo Suv del Tridente, solo a trazione integrale, si posiziona al vertice del
segmento luxury, con prezzi a
partire da 72.300 euro (per il
motore turbodiesel 3 litri V6
da 275 cavalli) e 90.200 (benzina biturbo 3 litri da 430 cavalli). Prime consegne a metà
maggio. In Asia sarà commer-
cializzato a luglio e negli Usa a
settembre. Il nome si ispira a
un vento caldo del Mediterraneo, capace di trasformarsi in
forza impetuosa della natura, e
Wester ha enfatizzato la genesi: «Un vento che dall’Italia si
sposta verso il nord, uno spirito libero che stimola il cambiamento, che parla con una voce
destinata a essere ascoltata.
Non bisogna parlare in italiano
Giulia, eccola davvero
È pronta l’intera gamma
dell’Alfa che seduce
ALBERTO ALQUATI
Il frontale di grande impatto della Giulia che sarà commercializzata dal 14 aprile in tre allestimenti
– gli ordini aprono il 14 aprile
– era però giunto il momento
di svelare l’intera gamma della Giulia.
L’occasione l’ha creata il
Salone di Ginevra, dove il Bi-
scione ha messo in mostra alcuni esemplari di preproduzione. Anche senza le appendici aerodinamica e i cerchi da
20” della Quadrifoglio, la Giulia ha una presenza scenica
imponente. Il frontale è caratterizzato dai gruppi ottici che
si estendono orizzontalmente, abbelliti da un sopracciglio
a led sempre acceso, e lo scudetto è accentuato da un in-
per sapere quello che sta dicendo». L’esordio del nuovo
modello ha mobilitato a Ginevra l’intero top management
del Gruppo Fca. Entusiasta
Sergio Marchionne: «La macchina è bellissima, provatela».
Per molti resterà un sogno, ma
il mercato dei ricchi nel mondo
è fecondo e Levante ha il mondo intero nel mirino.
L’altezza da terra regolabile
è particolarmente utile nella
guida off-road e garantisce un
comfort di bordo assoluto, senza rinunciare a prestazioni
sportive. Previsti due pacchetti opzionali, Luxury e Sport,
caratterizzati da contenuti
estetici e tecnici che permettono di personalizzare la vettura
nei dettagli sia sugli esterni, sia
per quanto riguarda gli interni.
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serto color alluminio. Gli uomini Alfa garantiscono che la
Giulia sarà un’auto bella anche da guidare, grazie alla trazione posteriore – un ritorno
importante alla tradizione del
marchio – alla perfetta distribuzione di peso fra i due assali, a uno sterzo che promette
di essere «il più diretto del
segmento».
Il lungo cofano può ospitare, oltre al citato V6 2.9 biturbo, un 2.2 Diesel declinato in
due livelli di potenza, 150 e
180 Cv, oppure un 2.0 a benzina da 200 Cv. Con i motori a
gasolio si può avere il cambio
manuale a 6 marce oppure
l’automatico a 8, mentre le
unità a benzina sono abbinate
in maniera univoca: il V6 solo
al manuale, il quattro cilindri
solo all’automatico.
Tutti i motori sono prodotti
in Italia negli stabilimenti di
Termoli e Pratola Serra, mentre l’assemblaggio del modello
avviene a Cassino. E l’Italia sarà il primo mercato in cui la
Giulia sarà commercializzata,
in cinque allestimenti: quello
d’ingresso Giulia, poi Super e
lo sportivissimo Quadrifoglio,
cui si aggiungono due versioni
Business per le aziende.
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SPECIALE LA STAMPA
LUNEDÌ 14 MARZO 2016
3
Potente
Il motore V12
di 6,2 litri
eroga 690 Cv
e 700 Nm
per 335 km/h
I segreti
delle nuove
sportive
REUTERS
L’abitacolo: comfort hi-tech
! Gli interni sono raffinati e
REUTERS
GINEVRA
Nel Dna di Maranello c’è una
sfida tecnologica senza sosta, il
gusto di alzare sempre l’asticella per scoprire dove si può arrivare. Se la FF, prima vettura del
Cavallino a 4 ruote motrici,
sembrava già un traguardo, la
sua erede GTC4Lusso varca
confini inesplorati. Quattro posti, quattro ruote motrici (e tutte sterzanti), prestazioni che
non temono confronti: ecco l’ultimo gioiello del Cavallino, una
delle star più ammirate al Salone. Questa gran turismo versatile richiama illustri modelli del
passato, ad esempio la 330 GTC
o la sua variante 2+2 tanto cara
a Enzo Ferrari, ma anche la 250
GT Berlinetta Lusso, vetture
che abbinavano eleganza e raffinatezza a prestazioni estreme. Rispetto al modello che sostituisce (e che ricorda nello stile rivisitato e molto personale)
la GTC4Lusso rappresenta
un’evoluzione sostanziale, se
non una rivoluzione hi-tech. Il
prezzo è di circa 270 mila euro.
Il sistema di trazione 4RM
Evo (un brevetto Ferrari) per la
prima volta viene infatti integrato anche con le ruote posteriori sterzanti generando il sistema di controllo 4RM-S che,
basandosi sull’evoluzione del
Ferrari alza l’asticella
con la GTC4Lusso
nuovo gioiello integrale
Slip Side Control, include ora il
controllo del differenziale elettronico (E-Diff) e dello smorzamento delle sospensioni
(SCM-E).
«Un ulteriore passo avanti
per offrire ai clienti emozioni
sempre nuove», ha spiegato il
direttore commerciale del Cavallino, Enrico Galliera, che ha
battezzato la nuova supercar di
Maranello con l’ad Amedeo Felisa. Tutte queste sofisticate
tecnologie gestite da software
evoluti consentiranno a chi guiderà la GTC4Lusso di poter
sfruttare la straordinaria coppia (697 Nm a 5.750 giri) anche
su strade innevate, bagnate o
comunque con bassa aderenza
mantenendo una stabilità costante, con un’aumentata sen-
È la prima vettura
di Maranello con 4
ruote sterzanti, ha
sistemi tecnologici
d’avanguardia e una
aerodinamica record
Costa circa 270 mila
euro ed è stata tra le
star più ammirate
a Ginevra. Galliera:
“Per i clienti emozioni
sempre più intense”
sazione di controllo e sicurezza.
Le sospensioni a smorzamento
SCM-E di ultima generazione
massimizzano le prestazioni
anche su fondi stradali sconnessi. Alle elevate performance
concorrono inedite soluzioni
aerodinamiche che garantiscono una sostanziale riduzione di
resistenza di Cx rispetto alla
precedente FF. Tra questi la
nuova calandra, che integra le
prese d’aria per migliorare l’efficienza delle masse radianti, lo
sfogo d’aria laterale con louvre
a tre lamelle (un richiamo stilistico alla 330 GTC), lo spoiler
posteriore integrato al lunotto
e il nuovo diffusore posteriore.
La GTC4Lusso, interamente
disegnata dal Centro Stile di
Maranello diretto da Flavio
Abarth, fa rifiorire la passione
la 124 Rally erede di un mito
MICHELE FENU
TORINO
Strade ghiacciate, sterrati,
asfalto veloce, guadi: profumo
di corse che ha avvolto a Ginevra l’emozionante stand
Abarth. Dopo il debutto della
Fiat 124 Spider, ecco la 124
Abarth salire alla ribalta europea e, a sorpresa, spiccare il
volo la nuova campionessa
delle sportive Fca, l’Abarth
124 Rally, erede di una grande
tradizione. Icona delle competizioni stradali degli Anni Settanta, quella vettura dimostrò
come a Torino si fosse capaci
di produrre anche modelli superprestazionali partendo da
quelli di serie. E se la Fiat 124
Spider è già un successo
(prezzo da 27.500 euro) e se la
124 Abarth Spider è già ordinabile a 40.000 euro, la variante Rally biposto, a trazione posteriore come le sorelle,
si presenta come prototipo
sviluppato con coraggio e passione dalla Squadra Corse con
l’intento di riportare lo Scorpione sui tracciati dei rally più
famosi e impegnativi. Dopo
Manzoni, esalta il tema del
coupé shooting brake reinterpretandolo con un volume molto slanciato. L’anima sportiva si
esalta nel posteriore dove la
curva del tetto si abbassa mantenendo la massima abitabilità
per i 4 passeggeri e offrendo
una buona capacità di carico
nel bagagliaio. In coda sono inseriti i fanali sdoppiati, stilema
tipico Ferrari. Le linee dinamiche e scolpite della fiancata a
“diapason” ne spezzano la massa accentuando il muscolo sul
passaruota e il dinamismo d’insieme. Come sempre, si apprezza il carattere artigianale dei
materiali, abbinati con cura per
arricchire l’atmosfera a bordo.
Debutta anche un evoluto sistema di navigazione e entertainment, con schermo da 10,25” ad
alta definizione e tecnologia
touch capacitiva. Nuova pure
l’ergonomia dei comandi al volante, che è più compatto grazie
al nuovo air-bag per una guida
ancora più sportiva.
[P. BI.]
!"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
disegnati intorno agli occupanti in base al concetto di
Dual cockpit, a sottolineare
l’indole della vettura nel condividere le emozioni di guida
con i passeggeri. Molti anche
gli interventi per incrementare il livello di comfort a bordo,
come il nuovo sistema di navigazione e infotainment.
REUTERS
Lo spoiler nel portellone
! Lo studio aerodinamico
che ha interessato la
GTC4Lusso ha portato all’introduzione di nuove soluzioni avanzate, come l’inedito
estrattore, oppure lo spoiler
superiore posteriore integrato con il portellone, elementi
che hanno permesso di migliorare la resistenza all’aria e
l’efficienza aerodinamica.
La Fiat 124 Spider
! La 124 Spider Abarth è
Due posti e 300 cavalli
La versione Rally della 124
Spider presentata dall’Abarth
Petronas partner
dei Trofei 2016
ora in vendita a 40 mila euro,
mentre proseguono gli ordini
della Fiat 124 Spider - che ha
debuttato in Europa al Salone
- con tre versioni e un listino da
27.500 a 33.000 euro. Esaurita
nella fase di prevendita la serie
speciale Anniversary, prodotta in soli 124 esemplari, tutti
riconoscibili per l’esclusiva
tinta esterna Rosso Passione.
ALBERTO ALQUATI
Petronas Lubricants (che
ha annunciato la nomina
di Giuseppe D’Arrigo a
Group Managing Director e Chief Executive
Officer) diventa partner
di Abarth come Title
Sponsor dei Trofei Abarth 2016 e delle attività di
lancio della 124 Abarth
rally, protagonista quest’anno di parecchi eventi. Fornirà lubrificanti
Petronas Selenia ad alte
prestazioni.
Ginevra l’Abarth darà il via alle
prenotazioni per consentire ai
clienti di preparare il debutto
nella stagione 2017. Quanto costerà? È ancora da definire, ovviamente, come tanti altri particolari ma intanto, a oltre 40
anni dall’ultima gara ufficiale
(Montecarlo 1976), questo nome che ha fatto fremere i fans
delle corse ritorna con la medesima filosofia di allora: collaudare in condizioni estreme le
soluzioni tecniche delle vetture
«normali» e garantire presta-
zioni, sicurezza e affidabilità.
Un progetto di notevole valore, con una caratteristica interessante: per la prima volta sono state sviluppate e presentate insieme l’Abarth 124 Spider e
la Rally, cioé l’auto per tutti i
giorni e quella da corsa (Ferrari
docet). E se la prima (170 Cv,
cambio manuale o automatico,
232 km/h, meccanica ed elettronica d’avanguardia, design
che si ispira con garbo al passato) già sposa cura artigianale e
tecnologia, la seconda appare
da urlo. Omologata nella categoria Fia-R-Gt, vanta un motore 1800 bialbero turbo a iniezione diretta da 300 Cv posto dietro l’asse anteriore, cambio con
selettori al volante, «gabbia» di
sicurezza, differenziale autobloccante, tettuccio al posto
della capote. Leggera e potente,
una bella vetrina per il made in
Italy. «Abarth è purezza, adrenalina, prestazioni e passione»,
dice orgoglioso il responsabile
del brand, Paolo Gagliardo.
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Nello stand sapore retrò
! Per celebrare l’arrivo in
Europa della nuova 124 Spider, Fiat ha esposto nello
stand la progenitrice. La 124
Sport Spider, cabrio in configurazione 2+2, venne prodotta dal 1966 al 1985. Presentata
al pubblico nel novembre del
1966 al Salone di Torino, ebbe
grande successo anche in
America dove finirono molte
delle 150 mila unità costruite.
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SPECIALE LA STAMPA
LUNEDÌ 14 MARZO 2016
5
LE DUE ANIME DI FCA
Tipo, la sfida della grande famiglia
Le Tipo
PIERO BIANCO
GINEVRA
La doppia anima del marchio
Fiat: quella emozionale con
l’intera gamma della linea 500
e il debutto continentale della
124 Spider, quella funzionale
che esalta la Panda e si moltiplica ora con la famiglia allargata della Tipo. Ginevra ha
annunciato un’offensiva di
prodotto importante per il
Lingotto, che torna con buone
prospettive a caccia di numeri
nel segmento C. Un bacino
strategico che, come ha ricordato il capo globale del brand
Olivier François «è il più importante d’Europa per i mercati business e flotte, ma anche il secondo più importante
in assoluto».
La Tipo (concepita a Torino ma prodotta in Turchia) è
una piacevole sorpresa. In
versione berlina - la meno
adatta alla clientela italiana ha già raccolto 20 mila ordini
conquistando consensi. Al Salone hanno debuttato la variante 5 porte (hatchback)
che evidenza un posteriore dinamico ed equilibrato, e la station wagon che sfoggia uno
spazio insospettabile. La «familiare» è lunga 4,57 metri,
larga 1,79 e alta 1,51 con le barre longitudinali sul tetto. Il vano bagagli è di 550 litri, ampliabile con l’abbattimento di
uno o più sedili. La 5 porte è
20 cm più corta, con 440 litri
di bagagliaio. Adesso c’è una
soluzione per ogni tipo di
cliente, e i prezzi si annunciano straordinariamente competitivi, come quelli della berlina che parte da 12.500 euro.
«Questo modello - ha enfatizzato François all’affollata presentazione - onora la promessa che non è necessario molto
per ottenere un sacco. Attenzione, non parlo di una macchina povera, piuttosto di una
proposta accessibile capace
di offrire tutto ciò che è vera-
A sinistra
la 5 porte
lunga 4,37 m
e sotto la
wagon (4,57)
con la Fiat
Fullback
Ecologista
La Panda KungFu: all’asta per
salvare i panda
Tra le showcar
la curiosa
Panda Kung- Fu
ALBERTO ALQUATI
Fiat all’attacco
nel segmento medio:
dopo la berlina ecco
le versioni 5 porte
e wagon. Contenuti
e tanto spazio
ALBERTO ALQUATI
Il capo del brand
Olivier François: “Non
serve essere ricchi
per sentirsi ricchi. C’è
tutto quel che serve
al prezzo giusto”
mente rilevante per il cliente,
niente di più e niente di meno.
Un eccezionale rapporto tra valore e prezzo. Economicità,
comfort, praticità e stile: questa è la Tipo».
La campagna di lancio è avviata, all’insegna dello slogan
«non c’è bisogno di essere ricchi per sentirsi ricchi». La 5
porte sarà disponibile prima
dell’estate, in autunno arriverà
la wagon.
In Italia la Tipo family propone tre carrozzerie, due allestimenti (Easy e Lounge) e tre motori: turbodiesel 1.3 Multijet da
95 Cv e 1.6 Multijet da 120 Cv;
benzina 1.4 16v Fire da 95 Cv
(più il 1.4 T-Jet benzina/Gpl da
120 Cv). Col Multijet da 120 Cv è
disponibile il cambio automatico a doppia frizione. Debutta
l’innovativo sistema UconnectTM 7” HD Live con touchscreen a colori da 7” ad alta risoluzione e schermo capacitivo
che permette il «pinch&swipe»,
un utilizzo simile a quello dei
moderni tablet. Il sistema include Bluetooth con vivavoce,
streaming audio, lettore di Sms
e riconoscimento vocale, porte
Aux e Usb con l’integrazione di
iPod, comandi al volante e, a richiesta, telecamera di parcheggio posteriore e il sistema di navigazione TomTom 3D.
Esordio a Ginevra anche per
l’allestimento “S” della 500, la
declinazione più sportiva dell’icona Fiat caratterizzata da
paraurti dal disegno grintoso e
da minigonne e spoiler specifici. Molto più di un giocattolo.
Non è passata inosservata nemmeno la showcar Fullback, un
pick up dedicato a lavoro e tem-
ALBERTO ALQUATI
po libero, che abbina l’anima
funzionale del brand a un design personale e caratterizzato.
Basato sull’omologo modello di
Fiat Professional presentato a
novembre all’Autoshow di Dubai e disponibile in tutte le concessionarie a partire da giugno,
Fullback sprizza robustezza e
versatilità tale da renderlo perfetto per la vita quotidiana e il
tempo libero. «Un veicolo che
non teme sfide», dicono in Fiat.
Il «fullback», non a caso, è un
ruolo fondamentale nel football
americano (ultimo uomo in difesa e difensore in attacco) che
identifica un giocatore capace
di risolvere ogni situazione.
Tra le tante showcar del
Salone, una piccola
citycar che ha incuriosito i visitatori. È la KungFu Panda, una declinazione «ecologista» della
piccola Fiat leader di
vendite in Italia e nella
top five europea. La
vettura esposta sarà
battuta all’asta e i proventi devoluti alla Conservation International,
associazione che si occupa di preservare l’habitat naturale dei panda. Ogni dettaglio dello
speciale allestimento
era ovviamente... in
tema. La gamma Panda
era comunque rappresentata da diversi modelli, tra cui la 4x4 Cross,
che in 370 centimetri
offre l’efficienza di una
vera fuoristrada di segmento superiore. Il colore scelto per il Salone
era Verde Toscana abbinato a sedili in ecopelle
bicolore grigi e marroni
e cruscotto bronzo.
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Ieri e oggi
Il passato
glorioso, con
la prima
Willys, e il
presente
con la
Cherokee
ALBERTO ALQUATI
Jeep, 75 anni da icona vincente
Passerella per il boom di vendite
DANIELA COTTO
INVIATA A GINEVRA
Un party speciale, la passerella al Salone di Ginevra con
l’intera gamma «personalizzata» dei suoi Suv e la presenza nel film «Batman v Superman: Dawn of Justice», in
uscita il 23 marzo in Italia.
Jeep ha festeggiato così un
anniversario speciale, 75 anni
portati benissimo con tanto di
dati di vendita in crescita e la
straordinaria impennata a
1.237.583 unità: cifra record
che inquadra un presente
esaltante e un futuro luminoso. Se ne è accorto anche il
mondo del cinema con la «re-
cita» speciale della Renegade, il
Suv più alla moda del momento
che ha anche scalzato le «Batmobili» nel film e si è presa la
ribalta. C’era molta storia nella
sfilata svizzera all’insegna dell’heritage: il modello più rap-
Zanlunghi, capo
Emea: “Renegade
è una bestseller
apprezzata in tutto il
mondo. Produciamo
anche in Cina”
presentativo è la Wrangler
Unlimited, l’unica 4x4 open-air
a quattro porte, lanciata nel
1987, discendente diretta dell’originale Willys-Overland MB
del 1941 e giunta alla terza generazione. In vetrina anche la Wagoneer Custom e la Willys Wagon del 1946.
Per celebrare i 75 anni del
marchio, Jeep ha presentato
l’edizione speciale «75th Anniversary» con gamme specifiche
a tiratura limitata. Gli esemplari si distinguono per la nuova livrea dedicata, i cerchi di color
bronzo, gli inserti esterni color
bronzo e arancio e gli interni
contraddistinti dai sedili con il
ALBERTO ALQUATI
Le Jeep della storia: Wagoneer Custom e Willys Wagon al centro dello stand che celebrava i 75 anni
logo a rilievo. È la Renegade il
fiore all’occhiello, come spiega
Steve Zanlunghi, capo del
brand per la regione Emea (Europa, Medio Oriente ed Africa):
«Renegade è ormai una bestseller apprezzata dai clienti di tutto il mondo. Siamo tornati a
produrre anche in Cina, dopo
un’assenza di quasi dieci anni».
A Ginevra, tra i modelli più
ammirati, spiccava la Cherokee
Overland. Disponibile a partire
da maggio, la nuova versione
top di gamma del modello centrale offre stile sofisticato, interni eleganti, dotazioni premium e, come da tradizione del
brand, le leggendarie doti off-
road del marchio Jeep. Il look
della nuova Cherokee Overland
è esclusivo e si abbina a una ricchissima dotazione di serie. Il
successo di Jeep è diventato un
fenomeno sul mercato, suffragato dai dati: il 2015 è stato il
miglior anno di sempre con
vendite al livello più alto mai
raggiunto nella sua storia, vendite cresciute del 22% rispetto
al precedente record del 2014 e
che hanno registrato immatricolazioni record anche in Italia.
Dicembre è stato il miglior mese di sempre sia a livello globale
(127.879 unità, +32%), che in
Usa (89.654 unità, + 42%).
Nella regione Emea l’aumen-
to delle vendite è stato del 56%
e del 135 in America Latina. Tra
i nuovi mercati, anche l’India:
qui Jeep, esordiente al recente
Salone di New Delhi, sbarcherà
ufficialmente verso metà anno
con una gamma composta inizialmente da Wrangler Unlimited, Grand Cherokee e Grand
Cherokee SRT. Oltre alle attività di import, una nuova Jeep sarà prodotta localmente (presso
l’impianto Fca-Tata di Ranjangaon) a partire dal prossimo
anno. Spirito e leggenda con
uno sguardo al futuro: da Ginevra Jeep continua la sua sfida
vincente nel mondo.
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6
SPECIALE LA STAMPA
LUNEDÌ 14 MARZO 2016
LA CURIOSITÀ
un cambio manuale a 5 marce. Il
telaio tubolare e il body in acciaio
e materiali compositi hanno
consentito di limitare il peso della
Haze a 900 kg. Come il sedile, il
volante e gli altri componenti,
tutto è stato realizzato a mano
dagli studenti. Il team dei
progettisti, che sta già studiando
un’evoluzione della supercar,
punta a raggiungere in pista la
velocità di 280 km l’ora. Sbarro ha
presentato inoltre il concept
biposto (si guida con il casco)
“Ginevra 2016” alimentato da un
motore V12 da 550 Cv.
Sbarro stupisce ancora con Haze
prototipo artigianale da endurance
L’imprenditore e designer italosvizzero Franco Sbarro ogni
anno s’inventa una curiosità per
stupire il pubblico di Ginevra. La
concept car presentata questa
volta si chiama Haze ed è il frutto
del lavoro di 28 studenti della
scuola di design Espera Sbarro
(da lui fondata e diretta) di
Montbeliard. Una vettura estrema
per gare di endurance realizzata a
tempo di record, in soli 68 giorni.
Gli studenti hanno recuperato il
motore di una vecchia Audi S4
con cilindrata di 2.2 litri e l’hanno
potenziato a 300 Cv, abbinandovi
AP
I GRANDI CARROZZIERI
H2 Speed il “missile” a idrogeno
MICHELE FENU
GINEVRA
Anche se passata nello scorso dicembre sotto le vele del
Gruppo indiano Mahindra, la
Pininfarina non ha rinunciato
a uno dei caposaldi della sua
storia. Con il design, lo stile,
l’ingegneria al servizio dell’innovazione di prodotto, un
ruolo di primo piano è stato
sempre giocato dalla ricerca
e dalla realizzazione di veicoli
speciali di grande serie o di
nicchia. Lo ha testimoniato al
Salone di Ginevra, una rassegna che ha visto nascere tanti
gioielli dell’azienda italiana, il
lancio mondiale della H2 Speed, supercar da pista a idrogeno creata insieme con la
società svizzera GreenGT,
specializzata dal 2008 nella
progettazione, sviluppo e
produzione di sistemi di propulsione puliti e sostenibili.
Non per niente la H2 Speed, favolosa concept car che
in Pininfarina vorrebbero
produrre in dieci esemplari (i
facoltosi clienti che amano
differenziarsi non mancano),
è stata presentata a fianco
della Sigma Grand Prix del
1969, monoposto che rinnovava e reinterpretava il concetto di Formula 1, allora teatro di molti drammatici incidenti, nel segno della sicurezza, suggerendo soluzioni oggi
di uso comune, come serbatoi
e sistemi di bordo antincendio. Il passato e il futuro sono
legati da un «fil rouge» che in
La supercar da corsa H2 Speed ha due motori elettrici alimentati da fuel cell per una potenza di 503 cavalli
Dalla Pininfarina,
acquisita dall’indiana
Mahindra, un saggio
di alta tecnologia
con richiami storici
alla Sigma Grand Prix
Il presidente: “Questa
concept car esalta
la nostra tradizione
ad innovare nel segno
della pura italianità”
Previsti 10 esemplari
Un abitacolo che cattura l’attenzione
Il telaio è in carbonio come i freni, la trasmissione è
diretta alle ruote posteriori: niente frizione e
differenziale. Il posteriore esalta l’aerodinamica
questa vettura esalta i valori
della mobilità sostenibile. «Abbiamo qui – spiega il presidente Paolo Pininfarina – l’emblema della nostra azienda nel
solco della purezza, dell’eleganza e dell’innovazione. Un
progetto che si collega alla nostra grande tradizione nell’aerodinamica e che è una sintesi
di tanti valori. Ed è anche il
modo migliore per confermare
il ruolo della Pininfarina quale
vessillo delle qualità del design
italiano e per rafforzare il marchio».
La passione per le corse e le
superprestazioni dell’auto nel
totale rispetto dell’ambiente,
un tema che ben si inserisce
nell’attuale trend e che potrebbe essere un valido spunto per
la Formula 1 del futuro. E già, perché
la H2 Speed (la formula dell’idrogeno
gassoso e la parola
inglese «velocità»)
è la prima auto da
pista a fuel cell del
mondo, mossa da
un potente gruppo
motopropulsore
misto, con due motori elettrici e altrettante pile per la
produzione
di
energia per una potenza di 503 Cv e
prestazioni superbe: 300 km/h, da
zero a 100 l’ora in
3,4 secondi, da zero
a 400 m in 11 secondi. In più un tesoro di soluzioni
tecnologiche, dal telaio e dai
freni in carbonio alla trasmissione diretta alle ruote posteriori, niente frizione e differenziale, il cambio è monomarca.
Naturalmente, forma affascinante, sinuosa, aerodinamica,
«pulita» come da tradizione Pininfarina. Una concept car che
è anche fuoriserie, cioé un veicolo per collezionisti e appassionati di auto uniche. Un salto
generazionale e, pensate, il rifornimento di idrogeno avviene in appena 3 minuti (ma in pista bisogna portarsi le bombole) mentre il suono della vettura è quasi impercettibile. La
strada delle emissioni zero si fa
sempre più larga.
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Una shooting-brake elettrica
rimette in moto l’Italdesign
MARCO DEGL’INNOCENTI
GINEVRA
Italdesign tra passato, presente e futuro. L’azienda di
Moncalieri, che come da tradizione ha stupito il pubblico
con un’intrigante concept car
denominata GT Zero, si è presentata per la prima volta ufficialmente senza il suo fondatore Giorgetto Giugiaro. E l’ha
cancellato anche dal logo, ridisegnato, in cui torna in primo
piano il nome Italdesign, con
l’aggiunta di una G stilizzata.
«Ma c’è anche il tricolore spiega l’ad Joerg Astalosch che celebra il patrimonio culturale e storico dell’azienda,
in una parola il made in Italy».
Il manager tedesco ha così
voluto rendere omaggio al lavoro dei circa 1000 dipendenti dell’Italdesign. Dopo l’acquisizione totale da parte del
Gruppo Volkswagen e il doloroso divorzio dal fondatore e
dal figlio Fabrizio, e dopo la brevissima parentesi di Walter de
Silva, presidente è diventato il
n° 1 dell’Audi, Rupert Stadler.
Italdesign cerca ora slancio e
ulteriori spazi nei mercati del
futuro. Tra le novità annunciate, anche un ritorno alle origini
per quanto riguarda i rapporti
di consulenza con azienda all’esterno del gruppo tedesco.
«Nel 2015 - ricorda Astalosch l’Italdesign ha realizzato il miglior risultato economico della
sua storia, con una crescita co-
La GT Zero disegnata
da Filippo Perini: “È
futuristica ma fattibile
non un saggio di stile”
Nuovo anche il logo
senza più Giugiaro
stante dal 2010, anno d’ingresso della VW». Ed è un buon biglietto da visita la GT Zero presentata dal nuovo responsabile
del centro stile, Filippo Perini,
dalla cui matita sono uscite tutte le Lamborghini dell’era Audi.
La vettura è una shootingbrake, come si definiscono oggi
i coupé che vogliono proporsi,
con i dovuti limiti, come vetture
quasi da famiglia: linea filante e
muscolosa, un muso affilato a
squalo, una fiancata allungata
su una coda quasi tronca, con
grande lunotto esagonale che
funge da portellone per il vano
bagagli. Il concept presenta riferimenti tecnico-stilistici a
prototipi creati nel passato da
Giugiaro, ma, come ha sottolineato Perini, «è soprattutto l’interpretazione di una moderna
GT italiana a emissioni zero.
Futuristica, però assolutamente fattibile, dunque ben più che
un mero esercizio di stile».
AP
La GT Zero ha tre motori elettrici con batterie a ricarica plug-in e un’autonomia di oltre 500 km
Un’auto a propulsione interamente elettrica, con un powertrain composto da 3 motori con
ricarica plug-in, due disposti
frontalmente e uno sul retro,
per una potenza complessiva di
360 kW. La struttura monoscocca in fibra di carbonio integra le batterie, ricaricabili all’80% in soli 30 minuti. La GT
Zero, con trazione integrale
permanente e ruote posteriori
sterzanti, promette una velocità massima di 250 km/h e
un’autonomia di oltre 500 km.
Interessante la modularità
degli interni, all’insegna di un
moderno minimalismo, dove
dominano alluminio e pelle. A
parte il freno a mano non ci so-
no né interruttori, né pulsanti.
Tutte le funzioni sono comandate da una console centrale
con un grande display tattile a
tecnologia Oled. Concepita come 2+2, la GT Zero può anche
diventare una 3+1. Quattro
strumenti digitali indicano tutte le informazioni.
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SPECIALE LA STAMPA
LUNEDÌ 14 MARZO 2016
LA CURIOSITÀ
energia elettrica. Nel laboratorio
per i test (DigiLab) è nata questa
vetturetta elettrica che ha
ottenuto l’omologazione per
viaggiare su strada ed è giunta al
Salone dopo 14 ore continuative
di test. La coupé 2+2 Quantino figlia minore di Quant E e F - è
stata testata nel ciclo urbano a
piccole velocità (massimo 74
km/h). Alimentata da un sistema
elettrico, utilizza una «batteria di
flusso» brevettata da La Vecchia e
serbatoi per lo stoccaggio dei
fluidi contenenti gli elettroliti.
Complicato, ma interessante.
Nella Quantino di nanoFlowcell
debuttano le “batterie di flusso”
Si chiama Quantino, è una
curiosa compatta elettrica dal
look sportivo realizzata dalla
nanoFlowcell, un’azienda
fondata nel 2013 da Nunzio La
Vecchia, imprenditore e
inventore. La sede è a Vaduz, in
Liechtenstein, dove opera un
9
centro di Ricerca e Sviluppo che
studia tecnologie innovative, in
particolare sulle flow-cell che
sono batterie speciali n cui
elettroliti contenenti una o più
sostanze elettroattive fluiscono
attraverso la cella elettrochimica
che converte l’energia chimica in
DESIGN HI-TECH
Shiwa esplora un futuro senza limiti
DANIELA COTTO
INVIATA A GINEVRA
Linee futuristiche, un balzo
nella società del domani con
l’auto che si guida da sola, scenari e soluzioni per affrontare
la mobilità urbana tra quindici anni, in un mondo diverso e
non prevedibile: con la Shiwa,
la showcar presentata al Salone di Ginevra, l’Istituto Europeo di Design di Torino e il
magazine Quattroruote hanno interpretato il mondo che
verrà.
Shiwa vuol dire «piega» e
sul palcoscenico dell’automotive questo concetto di veicolo
self-driving a quattro posti,
silenzioso e a zero emissioni
predisposto per adottare
quattro motori elettrici, ha
fornito al pubblico una visione insolita. L’ideatrice del
concept è la studentessa coreana Youngjin Shim che ha
elaborato la proposta progettuale sviluppandola poi in team con i suoi undici compagni
del master, tra i quali l’italiano Luca Menicacci.
Racconta Riccardo Balbo,
direttore dello IED di Torino:
«Alla “piega” è ispirata la
struttura esterna, come un
origami che propone una nuova idea di oggetto resistente,
ridefinendo l’idea di telaio. Le
superfici interne dell’abitacolo sono studiate per proiettare contenuti multimediali
verso i passeggeri e l’abitacolo è concepito per unire le persone, disposte in modo originale». E aggiunge: «Abbiamo
rotto lo schema tradizionale
passeggero- conducente delineando spazi differenti e reinterpretando il concetto di
conversazione all’interno dell’auto. Shiwa avvolge i passeggeri sul piano fisico, nella loro
dimensione sensoriale e in
tutti gli aspetti relazionali tra
loro e con il mondo esterno».
Il sistema motrice è «All
wheels drive», funziona con 4
motori brushless montati sulle ruote, power unit elettrica
che permette all’auto di muoversi in totale assenza di
emissioni. Shiwa è un «Individual Identity Companion
Vehicle» cioé immagazzina
l’identità, gli interessi e le abitudini dei suoi occupanti, li riconosce fisicamente per adattare il suo comportamento alle circostanze e al gruppo di
passeggeri. La concept car è
predisposta per funzionare
senza chiavi: l’apertura porte
è a impronte digitali, visto che
l’auto riconosce i suoi proprietari. La presenza di un display Oled frontale permette
anche l’inserimento del plug-in di ricarica e gestisce i proiettori full-led.
Idee, progetti e sguardo al
futuro, ciò di cui ha bisogno la
nostra società e soprattutto i
Guida
automatica
Impronte
digitali
Il progetto
prevede
trazione
elettrica
e guida
automatica
Shiwa
si «adatta» ai
passeggeri
Niente chiavi
per aprire
la vettura:
bastano
le impronte
digitali
giovani. Sono questi i punti
chiave della collaborazione di
successo tra l’Istituto Europeo
di Design e Quattroruote. Iniziata nel 2015, le due eccellenze
italiane si sono unite in occasione dei rispettivi anniversari
che ricorrono quest’anno: 50
anni dal primo diplomato creativo di IED e 60 anni dalla prima copertina della rivista.
Aggiunge Balbo: «Con la
Shiwa abbiamo ipotizzato un
veicolo self-driving e parlarne
oggi implica affrontare ostacoli
non tanto tecnologici quanto
psicologici e organizzativi». Il
progetto è il risultato di un percorso creativo che coinvolge gli
studenti come veri artisti dell’auto di un centro stile. Tutti
gli allievi del master hanno presentato una proposta individuale; chi ha saputo rispondere
meglio alle richieste è stato selezionato e unito nella progettazione della versione finale. La
classe ha quindi creato un
gruppo di lavoro portando a
termine il progetto da esibire al
Salone di Ginevra.
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Il prototipo dello IED
torinese (realizzato
con Quattroruote)
ipotizza scenari di
mobilità rivoluzionari
Ma anche credibili
Touring Superleggera
festeggia novant’anni
con la Disco Volante
BRUNO DE PRATO
GINEVRA
Novanta anni da leggenda dell’automobilismo «fuoriserie».
La carrozzeria milanese Touring Superleggera ha celebrato a Ginevra i suoi novant’anni
di vita come atelier di estrema
raffinatezza. Una tradizione
di vetture realizzate su misura per appassionati di adeguata dotazione finanziaria: le vere fuoriserie, denominazione
poi estesa arbitrariamente un
po’ a tutte le vetture dallo stile
estremo, sia in chiave sportiva, sia ultra-lussuosa.
Negli anni ’50 e ‘60, in particolare, la carrozzeria Touring
ha realizzato piccole serie di
sportive basate su modelli di
serie e caratterizzate, oltre che
da una linea da togliere il fiato e
da una finizione raffinatissima,
soprattutto da esecuzioni dal peso nettamente inferiore a quello
delle vetture di serie. Grazie anche alla adozione di carrozzerie,
in parte o interamente, realizzate in alluminio. Leggendaria in
questo senso l’Alfa Romeo 1900
Sprint, bellissima.
Proprio per questo Touring
firmava le sue prestigiose realizzazioni «Superleggera», un
attributo che ora è entrato nella ragione sociale. La milanese
Touring Superleggera ha sempre avuto un rapporto speciale
con la concittadina Alfa Romeo
e questa tradizione continua
nella magnifica Disco Volante
che l’azienda ha presentato a
Ginevra per celebrare i suoi 90
anni. Disco Volante riprende
l’impostazione stilistica della
leggendaria Alfa Romeo C52, la
Disco Volante originale. La ba-
La Touring Superleggera Disco Volante ha motore V8 da 450 Cv
La celebre Carrozzeria
milanese produce
da sempre fuoriserie
molto raffinate
Come questa Spider
in soli sette esemplari
Lo storico rapporto
con il marchio
Alfa Romeo si rinnova
con un gioiello basato
sulla meccanica della
8C Competizione
Griffata
Gli interni
lussuosi della
Seat Ateca
Con Alcantara
il comfort
è tecnologico
Con il claim «Extraordinary every day» Alcantara, che già nobilita gli
interni di molte vetture,
è diventata anche partner della nuova Seat
Ateca, che è tra i Suv più
innovativi del segmento. Esaltando la cura per
il dettaglio e il design,
senza dimenticare le
performance al volante,
Alcantara personalizza i
sedili con seduta centrale impunturata in color
Software Brown, delineando con forza la personalità grintosa e tecnologica dell’ultima Seat.
se tecnica è derivata da una Alfa
Romeo 8C Competizione Spider,
rivestita in forme
flessuose dagli
uomini di Touring Superleggera che ne hanno
ottenuto una spider dalle qualità
dinamiche straordinarie grazie
(ma non solo) al
compatto autotelaio Alfa Romeo 8C Competizione e al relativo V8 4.7 litri di
derivazione Maserati e accrediAPtato di una potenza di 450 Cv.
Ricordiamo
che l’Alfa Romeo 8C Competizione fu realizzata, fra il 2008 e
il 2011, in soli 500 esemplari.
Touring Superleggera ha annunciato che la nuova Disco Volante Spider sarà realizzata in
sole sette unità, tutte basate
sulla 8C Competizione in veste
di «donor car», come era il caso
delle fuoriserie di un tempo.
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10
SPECIALE LA STAMPA
SPECIALE LA STAMPA
LUNEDÌ 14 MARZO 2016
LUNEDÌ 14 MARZO 2016
11
IL REGNO DELLE SUPERCAR
Centenario, bell’omaggio
a Ferruccio Lamborghini
MARCO DEGL’INNOCENTI
GINEVRA
Centenario: è stata battezzata
così l’ultima supercar Lamborghini. Perché celebra la
nascita, cent’anni fa (il 28
aprile 1916), di Ferruccio
Lamborghini, fondatore della
casa di Sant’Agata Bolognese,
da oltre un decennio perla del
Gruppo Audi/Vw. «Questo
per noi è un anno speciale - ha
sottolineato Stephan Winkelmann - e meritava una vettura
speciale». Più che speciale,
questa Lamborghini è quasi
una one-off, come si dice in
gergo. Della versione coupé
saranno costruiti soli 20
esemplari, a cui si aggiungeranno altrettanti roadster.
«Tutti già venduti in partenza: un dato importante – ha
aggiunto Winkelmann – perché è stata l’ovvia premessa
per un simile investimento».
Superselezionati e manco a
dirlo ricchissimi clienti, già felici possessori di vetture con
l’emblema del Toro, potranno
aggiungere la Centenario LP
770-4 (questa la denominazione ufficiale) alla loro esclusiva
collezione per il modico prezzo di 1,75 milioni, più tasse.
Come da tradizione Lambo, il nome della vettura comprende una cifra, 770, che indica la potenza in cavalli:
«Traguardo mai raggiunto
prima dal nostro tradizionale
Porsche sfoggia la cattivissima 911 R
GIANNI ANTONIELLA
GINEVRA
La 718 Boxster è stata la Porsche dal «volto umano» alla
rassegna ginevrina. Elegante, misurata e sognabile, la
spider tedesca è piaciuta anche sotto i riflettori del Salone. Motore centrale 4 cilindri
contrapposti con il turbo, la
718 Boxster viene proposta
con propulsore due litri da
300 Cv e 380 Nm di coppia
massima (0-100 km l’ora in
4,7 secondi e velocità massima di 275 km l’ora) e, nella
versione Boxster S, con il
propulsore di 2,5 litri, 350 cavalli e 420 Nm di coppia (0100 km/h in 4,2 secondi e 285
km l’ora di punta massima).
Il consumo medio (con l’au-
Cerimonia
Stadler (a destra)
con Winkelmann
e Domenicali
Una potenza mai raggiunta: 770 Cv
Il 12 cilindri a V di 6,5 litri della Centenario LP 770-4
(a destra) eroga 770 Cv. Sopra la Huracan Avio
Winkelmann: “Solo
20 esemplari coupé e
altrettanti roadster”
Al centro stile Borkert
sostituisce Perini
passato all’Italdesign
12 cilindri a V aspirato di 6,5 litri». Liberi dai condizionamenti
della produzione di serie, progettisti, designer e tecnici di
Sant’Agata si sono potuti sbizzarrire nel concentrare il massimo dell’attuale tecnologia
d’avanguardia, dove la fibra di
carbonio trova la sua esaltazio-
ne nelle applicazioni su telaio,
carrozzeria e interni. Inutile dire che le prestazioni sono esaltanti. Si traducono su strada,
anche grazie alla trazione integrale permanente, altra icona
del marchio, unita all’asse posteriore sterzante, con accelerazione da 0 a 100 km in soli 27
secondi e oltre 350 km/h di velocità massima. La linea cuneiforme esprime l’identità inconfondibile del Toro: superaggressiva negli spigoli intagliati
come lame del frontale e nell’elaborato diffusore posteriore
con le sue pinne verticali. Con la
particolarità dell’alettone di coda che si allunga di 150 mm con
un’angolazione di 15 gradi alle
alte velocità per offrire una per-
REUTERS
La staffetta:
ora al vertice
c’è Domenicali
Il passaggio di consegne, che sarà operativo
dal 15 marzo, è stato
simbolicamente celebrato nello stand Lamborghini al Salone di
Ginevra. È personalmente intervenuto il
presidente e Ceo dell’Audi, Rupert Stadler,
per tributare un caloroso commiato a Stephan
Winkelmann e accogliere con analogo calore il
suo successore al vertice
Stefano Domenicali.
Ha una potenza
esuberante di 500 Cv
e un body leggero
grazie all’impiego di
magnesio, titanio
e fibra di carbonio
Debutto in società
anche per la Boxster
con motore 2,5 litri
da 350 cavalli, un
sogno più accessibile
a 56 mila euro
AP
Prestazioni entusiasmanti
Il 6 cilindri boxer 4 litri aspirato della 911 R eroga
500 Cv e 460 Nm per 323 km/h. Sotto la Boxster
AP
fetta efficienza aerodinamica.
La presentazione della Centenario è stata anche per altri
aspetti un momento importante della recente storia Lamborghini: Stephan Winkelmann, tedesco nato nel 1964 a Berlino,
ma cresciuto – anche professionalmente - in Italia, dopo 11 anni
contrassegnati da notevole impegno e grandi successi sotto il
profilo delle vendite, lascia l’incarico di presidente e amministratore delegato per assumere
la testa della Quattro, la divisione sportiva dell’Audi, in Germania. Al suo posto Stefano Domenicali, che tutti gli appassionati
di F.1 conoscono. Per oltre un
ventennio alla Ferrari, responsabile della Gestione Sportiva
991
nelle difficili stagioni del dopoSchumacher, dalla fine del 2014
Domenicali, 50 anni, imolese,
era all’Audi per occuparsi di
progetti speciali. Si diceva dovesse preparare l’entrata della
marca in F.1. Dopo il Dieselgate
un progetto del genere, ammesso che sia mai davvero esistito,
è stato rinviato sine die. Domenicali, peraltro, tornerà in pista
contro la sua ex Ferrari per il
dominio del mercato delle supersportive. Altro importante
cambio in Lamborghini è l’arrivo come responsabile del design del tedesco Mitja Borkert, ex
Porsche, al posto di Filippo Perini, che ha assunto la direzione
del centro stile Italdesign.
esemplari
Sono previsti
dalla
tiratura
limitata
della nuova
supercar
Porsche
911 R
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tomatico a doppia frizione e
sette rapporti PDK e secondo i
dati della Casa) è di 6,9 litri/100 km per la 2.0 e di 7,3 litri/100 km per la 2.5. I prezzi
sono importanti ma non proibitivi: per la 718 Boxster ci vogliono 56.213 euro, che diventano 69.176 per la Boxster S.
A fianco della nuova due posti convertibile, era esposta
una 911 Carrera dal volto angelico e dallo spirito feroce. Si
tratta della versione R della
iconica coupé di Stoccarda.
Messa a punto dal reparto corse, la R deriva dalla corsaiola
GT3: per certi versi esaspera
le caratteristiche di quest’ultima, ma per altri ammorbidisce certe punte sportive perché questa 911 resta sempre e
comunque una vettura che si
può anche usare tutti i giorni…
per andare a fare la spesa.
Certo, la sigla R (Racing),
che rimanda all’antenata del
1967 che raccolse gloria e onori sui circuiti di tutto il mondo
Targa Florio compresa, lascia
poco spazio all’immaginazione. E se poi si guardano le caratteristiche tecniche, allora il
gattone appare proprio quello
che è: una tigre.
La 911 R pesa 1.370 chili ed è
la 911 meno pesante attualmente in produzione. Per raggiungere questo risultato non
solo si sono usati materiali
pregiati e leggeri come magnesio (per il tetto), fibra di
carbonio (cofani e parafanghi)
e titanio (per l’impianto di scarico), ma non ci sono i sedili
posteriori, il climatizzatore e
nemmeno l’autoradio.
In altre parole sulla R si guida, non si guarda Facebook e
le e-mail si leggono a casa! E
poi, per restare più aderenti
alla tradizione, il sei cilindri
boxer di quattro litri è aspirato. La potenza, esuberante, è
di 500 Cv con una coppia di
460 Nm. Il cambio è rigorosamente manuale a sei marce, le
prestazioni (ufficiali) dicono
che da 0 a 100 km l’ora si impiegano 3,8 secondi e che, potendo, raggiunge i 323 km l’ora
di velocità massima.
La Porsche fornisce, per gli
interessati, anche il consumo
medio: 13,3 litri per 100 km.
Per l’abitacolo, sedili avvolgenti con guscio in carbonio,
ma rivestimenti quadrettati a
due colori, tipici degli anni
Sessanta, come altrettanto
suggestive sono le leve apripista che in questo caso sono sostituite da fascette: altra citazione dei Sixties.
Della 911 R si costruiranno
991 esemplari che sono accucciati su cerchi in lega fucinati
da 20 pollici che custodiscono
quattro freni a disco carboceramici (tutto di serie, come si
richiede a una supercar).
Sempre per gli interessati, aggiungiamo che la 911 R sarà disponibile in concessionaria
dal prossimo maggio e che il
prezzo, in Italia, è di 195.339
euro. Inutile sperare in sconti
o in improbabili offerte a «chilometri 0».
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AP
Lotus, l’adrenalina pura
oggi si chiama Evora 410
McLaren, la nuova 570 GT
esalta il marchio britannico
410 cavalli
BRUNO DE PRATO
GINEVRA
A Ginevra 2016 Lotus ha presentato una nutrita serie di
novità altamente adrenaliniche, accomunate dal postulato primo della tradizionale filosofia progettuale della Casa: la ricerca della massima
leggerezza. Spina dorsale
della attuale gamma è Evora,
di cui è stata presentata la
variante Evora 410: 1325 chilogrammi per 410 Cv estratti
dal V6 Toyota 3.5 litri turbo
elaborato da Lotus e vera
pietra angolare del rilancio
del marchio.
L’eccellente rapporto peso/potenza si traduce in prestazioni usualmente riservate a vetture molto più potenti: accelerazione 0-100 km/h
in 3”9 e 304 km/h di velocità
massima. A questi numeri
vanno sempre aggiunte le
straordinarie qualità degli
autotelai Lotus, una tradizione di assoluta eccellenza che
nella leggerezza trova la sua
esaltazione. Rispetto a Evora
400, la Lotus Evora 410 offre
una combinazione di 10 Cv in
più, 70 kg in meno, un incre-
Sono
erogati
dal motore
3.5 litri turbo
V6 di origine
Toyota
elaborato
da Lotus
LAPRESSE
mento della deportanza ottenuto senza aumentare la resistenza e un assetto abbassato
di 5 mm e ulteriormente raffinato nelle tarature. Lotus ha
annunciato che Evora 410 sarà
prodotta in soli 150 esemplari
l’anno. A una prima valutazione l’esecuzione tecnica è apparsa molto raffinata con carrozzeria in fibra di carbonio,
freni Brembo Corsa, differenziale autobloccante Torsen (il
massimo), sistema di gestione
attiva dell’assetto Lotus Dynamic Performance Management, selezionabile in Sport o
Track. Ma ci sono anche i sedili Recaro rivestiti in Alcantara.
Svelata a Ginevra anche la
Exige 350 Sport Roadster, per
molti la più pura delle Lotus
dell’attuale generazione per la
sua essenzialità. La Casa ha
annunciato un peso di soli 1085
kg, 40 kg meno della coupé,
per una super-sportiva che accelera da 0 a 100 km/h in 3”7,
ma che è soprattutto concepita per garantire eccezionali
doti di agilità, tenuta, immediatezza e nitidezza della risposta allo sterzo. Infine la novità più estrema di Lotus è stato il roadster 3-Eleven: quasi
un prototipo tutto in fibra di
carbonio che pesa meno di una
tonnellata per 460 Cv, da assaporare appieno in pista.
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GINEVRA
Al Salone di Ginevra McLaren ha piazzato un colpo che
potrebbe far serpeggiare
qualche brivido su e giù per
la schiena delle altre marche
di sportivissime super-premium. Infatti, dalla 570S è
stata derivata la più confortevole, lussuosa e (relativamente) versatile 570GT, che
è stata svelata in Svizzera assieme al piano di espansione
della capacità produttiva.
La 570S è la sportiva «di
ingresso» del marchio erede
della formidabile tradizione
di vetture da competizione
iniziata dal mai abbastanza
compianto asso neozelandese Bruce McLaren. Il suo V8
3.8 biturbo eroga una potenza, come dice il nome, di 570
Cv, contro i 650 Cv del modello al top della gamma, la
650S. Oltre alla potenza più
contenuta, ma pur sempre
massiccia ed erogata con una
curva di coppia (600 Nm di
picco) davvero poderosa, la
570S adotta un autotelaio
con sospensioni relativamente standard (barre anti rollio
570 cavalli
Il motore V8
3.8 biturbo
eroga 80
Cv in meno
rispetto
a quello
del modello
top 650S
AP
e ammortizzatori regolabili) in
luogo delle magiche Proactive
Chassis Control che azzerano
il coricamento in curva grazie
al circuito idraulico ad alta
pressione che connette quattro ammortizzatori «attivi».
La nuova 570GT condivide
tutto questo, ma vi aggiunge
un inedito spoiler posteriore e
un eccellente livello di finizione, con uso generalizzato di
nappa a finissima grana sia
per la selleria, sia per il rivestimento di tutto l’interno, incluso, e questa è la novità rispetto
alla consorella 570S, un vano
bagagli dietro i sedili, chiuso
da un lunotto che si apre lateralmente.
La Casa dichiara una volumetria utile di 220 litri, che si
aggiungono ai 150 del vano anteriore, comune a tutti i modelli McLaren, per un totale di
370 litri: fattore che, assieme
alla taratura più confortevole
delle sospensioni e alla raffinatezza della finizione, dovrebbe
rendere la nuova 570GT una
vera GT, appunto, utilizzabile
tutti i giorni. McLaren ha annunciato un peso, a secco, di
1350 kg e una velocità massima di 328 km/h, mentre il tempo di accelerazione 0-100 km/
h è di 3”4 e quello 0-200 km/h è
di 9”8. Il prezzo in Italia sarà di
200.500 euro.
[B.D.P.]
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!"#$%&'()'ABCDE'F0(1 LA STAMPA (F
SPECIALE LA STAMPA
LUNEDÌ 14 MARZO 2016
Compatta) che contribuirà al
raggiungimento delle 800.000
vetture prodotte all’anno entro il
2020, crescendo in Usa, Cina e
raddoppiando la quota di
mercato in Europa. Samuelsson
ha spiegato di essere fiero di avere
portato il margine dell’utile
operativo dall’1,6% registrato nel
2014 al 4% dell’anno scorso. «Ma
il livello raggiunto non è che la
metà di quanto generato dai
concorrenti diretti premium», ha
aggiunto. Volvo ha avviato un
piano radicale di trasformazione
da 11 miliardi di dollari.
[A. RIZ.]
MERCATO: VERSO IL TRAGUARDO DI 800 MILA VETTURE L’ANNO
Il Ceo Samuelsson: “L’espansione
è avviata, un cammino esaltante”
Dal passato (nello stand era
esposta una 1800 ES prodotta
dal 1961 al ’73) al futuro. «La
trasformazione di Volvo è in
pieno svolgimento – ricorda
Håkan Samuelsson, presidente e
Ceo di Volvo Cars –, ma resta
ancora molto da fare e noi siamo
13
concentrati sul futuro. La
prossima fase dell’espansione di
Volvo sarà ancora più esaltante
della prima». Dopo le serie
maggiori 60 e 90 è infatti atteso il
rinnovamento delle compatte
realizzate sull’inedita piattaforma
Cma (Architettura Modulare
LAPRESSE
IL LUSSO TECNOLOGICO
Volvo sempre più in alto con la V90
ALFONSO RIZZO
GINEVRA
Forte del record di vendite
raggiunto nel 2015 con oltre
mezzo milione di unità vendute, Volvo prosegue nel percorso di espansione cominciato
sotto l’egida del gruppo Geely.
Fatturato e utili crescono di
pari passo con il rinnovamento della gamma. Dopo il successo dei Suv XC60 e XC90 e
delle medie S60 e V60, la casa
svedese affronta ora il mercato delle berline alto di gamma
con la S90 e delle station wagon grandi con la V90 che debutta al Salone. Un ulteriore
passo avanti nel futuro del
brand sempre più improntato
alla guida in sicurezza, autonoma ed elettrificata.
Con i suoi 494 cm di lunghezza, la nuova familiare
svedese si pone ai vertici del
segmento per versatilità,
estetica, materiali e finiture.
Nel solco della tradizione iniziata 60 anni fa con la Duett e
con l’esperienza di oltre 6 milioni di station wagon vendute
nel mondo dal 1927, V90 coniuga sapientemente lusso e
funzionalità con il classico stile nordico pulito e sofisticato
allo stesso tempo. «Per le moderne station wagon di fascia
alta – ha confessato Thomas
Ingenlath, Senior Vice President Design di Volvo Cars – il
segreto sta nel combinare in
modo attraente l’esperienza
del lusso con la funzionalità
delle vetture familiari. L’at-
AP
La Volvo V90 (versione wagon della lussuosa berlina S90) è lunga 4,94 metri
La station wagon è
dotata dell’avanzata
tecnologia di guida
semi-autonoma Pilot
Assist con tutti i
sistemi di sicurezza
Il capo del design
Ingenlath: “Il segreto
è abbinare al lusso
la funzionalità
delle vetture familiari
Si crea l’atmosfera”
mosfera sofisticata che si respira all’interno della nuova Volvo
si sposa con uno spazio di carico eccezionale».
La V90 è dotata dell’avanzatissima tecnologia di guida semi-autonoma Pilot Assist con
tutti i sistemi di sicurezza attiva e passiva per cui Volvo è all’avanguardia. La sperimentazione in Svezia con 100 XC90
dotate di questo sistema punta
ad azzerare entro il 2020 i decessi e i feriti gravi in caso di incidenti a bordo di Volvo. La connettività è garantita dal sistema Apple CarPlay e dall’integrazione dei servizi musicali di
Spotify. V90 è il terzo modello
sviluppato sull’Architettura di
Prodotto Scalabile (Spa), una
piattaforma che garantisce
AFP
La nuova V90 arriverà in Italia a settembre con prezzi compresi tra 40 e 70 mila euro
grande modularità progettuale.
I motori Diesel con tecnologia
PowerPulse offrono prestazioni importanti (190 Cv e 400 Nm
per la D4; 235 Cv e 480 Nm per
D5 Awd) con consumi inferiori
ai 5 litri/100 km, mentre il propulsore ibrido plug-in a benzina
T8 Twin Engine Avd promette
oltre 400 Cv di potenza complessiva per consumi ridotti a
2,1 litri/100 km (47 g/km di Co2)
e circa 50 km di autonomia ad
emissioni zero in elettrico.
Volvo si è inoltre adoperata
per migliorare la dinamica promettendo un’esperienza di guida nuova e raffinata. S90 e V90
arriveranno in Italia a settembre con prezzi compresi tra 40
e 70 mila euro.
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XC90 Excellence, frigo e massaggi
La vettura più lussuosa
realizzata negli 89 anni di
storia Volvo, XC90 Excellence, ha debuttato a
Ginevra. Il modello top si
basa sul pluripremiato
maxi Suv (2° nel “Car of
the Year”) e vanta sofisticati rivestimenti in pelle di
qualità finissima, dettagli
in cristallo lavorato artigianalmente di Orrefors,
la famosa maison svedese.
I sedili posteriori, separati
e regolabili, hanno una
funzione massaggio e
poggiatesta speciali. C’è
Nella scatenata F-Type SVR
c’è il vero Dna della Jaguar
GIANNI ANTONIELLA
GINEVRA
L’anno scorso lo stand delle
due Case britanniche (che
appartengono al Gruppo Tata) era tutto puntato sulla fine dell’era Defender, quest’anno un elemento così forte non c’era, se non la dimostrazione della capacità produttiva e creativa della Jaguar/Land Rover Special
Vehicles Operation, atelier
che cura e sviluppa le serie
speciali. «Un anno di passaggio», ci hanno spiegato, per
cui l’understatement è da intendersi temporaneo.
E il ruolo di protagonista
dello spazio ginevrino, che
esibiva anche uno splendido
Jackie Stewart (campione
del Mondo in F.1 nel 1969, 1971
e 1973) in gran forma, è stato
preso dalla ipervitaminica
Jaguar F-Type SVR. Motore
sovralimentato 8 cilindri a V
di cinque litri capace di erogare la bellezza di 575 cavalli con
coppia di 700 Nm: si tratta,
senza dubbio, di una superar
che va da 0 a 100 km/h in poco
meno di quattro secondi e può
arrivare fino alla velocità massima di 320 chilometri all’ora.
Carrozzeria coupé o spider
per la trazione integrale inglese si è fatto largo uso di alluminio, titanio e fibra di carbonio
perché la SVR fosse più leggera possibile. Una cura dimagrante diffusa e studiata an-
Il motore turbo
8 cilindri a V di cinque
litri eroga la bellezza
di 575 cavalli con
coppia di 700 Nm
Per 320 km l’ora
che se il peso di questa supersportiva resta intorno ai 1.700
chili. Grande l’affinamento aerodinamico e stilistico per migliorare le prestazioni e nello
stesso tempo rendere ancora
più grintosa la bella linea della
F-Type: molto evidente l’alettone posteriore, una presenza
un po’ esagerata su un’auto di
questa classe. I prezzi, nel Regno Unito, della SVR sono adeguati al ruolo di top car della
gamma del Giaguaro e vanno
dai 142.000 per la coupé ai
149.000 euro della versione
con il tetto reclinabile.
A fianco della pedana sopraelevata e girevole dove si mostrava, orgogliosa, la F-Type
SVR c’era l’altra novità (per
l’Europa, l’esordio mondiale
risale alla fine del 2015). Annunciata proprio l’anno scorso
qui, sulle rive del Lemano, era
esposta, invero senza molta
enfasi, la Range Rover Evoque
Leggera
Per il body
della F-Type
SVR si è fatto
largo uso
di alluminio,
titanio e fibra
di carbonio
inoltre un frigorifero, con
due tavolini ripiegabili e i
porta-bicchieri in grado di
mantenere le bevande
calde o fredde. Allestimento da first class.
convertibile.
Quattro posti
e due porte,
come tutte le
cabrio, la
Evoque decapottabile ha
un aspetto
curioso e sicuramente è
un’auto nata
per farsi notare visto il
connubio assai poco frequente (ci si
ricorda soltanto la poco
AP
fortunata
Nissan Murano) di un Suv con il tetto ripiegabile. Disponibile in Italia dall’inizio della prossima estate,
questa Evoque è proprio destinata a chi vuol essere «up to
date» in Costa Smeralda o anche sulla riviera Romagnola.
A fare compagnia a questa
Evoque, la gamma Land Rover
proposta anche con carrozzerie bicolori (anche queste soluzioni figlie del lavoro del Jaguar Land Rover Special Vehicles Operation).
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14
SPECIALE LA STAMPA
LUNEDÌ 14 MARZO 2016
IL TROFEO PIÙ PRESTIGIOSO
giuria internazionale, lo svedese
Hakan Matson, al responsabile del
marchio tedesco Karl-Thomas
Neumann. Per Opel è il 5°
successo nei 52 anni di vita del Car
od the Year, il più prestigioso
premio per i costruttori di
automobili commercializzate
nell’ultimo anno in almeno 5 dei
più prestigiosi mercati
continentali. Opel vinse la prima
volta nel 1985 con la Kadett,
replicò il successo con Omega
(1987), Insignia (2009) e con la
ibrida ad autonomia estesa
Ampera (2012).
Per l’Astra un successo importante:
incoronata a Ginevra Car of the Year
La Opel Astra è stata premiata
alla vigilia del Salone come «Car
of the Year 2016». La media del
brand tedesco di GM è stata
incoronata regina tra le 7 auto
giunte in finale. I 58 giurati (in
rappresentanza di 22 paesi
europei) hanno preferito Astra,
con 309 punti, a vetture
autorevoli come Volvo XC90
(seconda con un piccolo distacco,
294 preferenze), Mazda MX-5
(208), Audi A4 (189),Jaguar XE
(163), Skoda Superb (147) e Bmw
Serie 7 (143). Il trofeo è stato
consegnato dal presidente della
AP
L’EUROPA DELLA GENERAL MOTORS
Si chiama GT il volto nuovo della Opel
BRUNO DE PRATO
GINEVRA
Karl-Thomas Neumann, Ceo
di Opel, è rientrato dal Salone di Ginevra con il premio
Car of the Year 2016 nella valigia. A conferma del costante consolidamento della qualità progettuale ed esecutiva
delle sue vetture, la Casa tedesca di Gm si è nuovamente
aggiudicata il prestigioso alloro dopo averlo conquistato
nel 2012 con Ampera. Questa
volta è stata la nuova, brillantissima Astra ad affermarsi
grazie al suo stile e a un patrimonio tecnologico notevole.
Astra, come ha sottolineato Neumann, rappresenta effettivamente l’inizio di una
nuova epoca per Opel, e le
novità presentate a Ginevra
hanno confermato che la Casa di Russelsheim è pronta a
lanciare la sfida, in primo
luogo, alle sue storiche concorrenti connazionali. In
questo senso, molto significativo è apparso l’esordio
della nuova edizione del turbodiesel 1.6 CDTI che raggiunge il tetto dei 160 Cv grazie ad un raffinato sistema di
sovralimentazione biturbosequenziale sviluppato dalla
centrale torinese di GM Global Propulsion Systems.
Questo potente ed efficiente turbodiesel (Opel ha
annunciato un consumo medio di 4,1 litri per 100 km) ha
esordito sulla variante familiare Astra Sport Tourer, le
cui immagini erano già state
diffuse all’epoca delle presentazione della nuova media, ma che qui ha avuto il
suo primo confronto con il
pubblico, all’indomani dell’inizio della produzione
presso lo stabilimento di Ellesmere Port (GB) e alla vigilia dell’esordio sul mercato
europeo. Che appare molto
promettente grazie alle qualità tecniche e alla gradevolezza dello stile, da station
wagon di classe premium.
La principale novità di
prodotto è stata tuttavia la
Mokka X, evoluzione in chiave «avventurosa» del Suvcrossover compatto che anche in Italia - in virtù di un eccezionale rapporto tra prezzo e prestazioni - ha scalato
le classifiche di vendita della
categoria. L’aggiornamento
stilistico è stato indirizzato a
sottolineare la grinta della
Mokka, aggiornandone il
frontale agli stilemi del nuovo corso del design Opel, che
unisce maggiore linearità e
più forte personalità.
Ancora più esteso è apparso il lavoro di ridefinizione
degli interni, caratterizzati
da una superiore eleganza
anche qui favorita da soluzioni più lineari e pulite, oltre
Il prototipo sportivo
inquadra la felice
svolta stilistica
Ma la sfida a tutto
campo parte dalla
evoluzione dei motori
Premiato
Karl-Thomas
Neumann
Ceo di Opel
All’esordio Mokka X:
ancora più appetibile
il crossover di grande
successo sui mercati
E l’Astra Sport Tourer
amplia la famiglia
AP
LAPRESSE
La GT Concept propone una motorizzazione 3 cilindri da un litro: 145 Cv per una velocità di 215 km/h
Futurista
Il cruscotto
della GT
è tecnologico
e sviluppato
con criteri
innovativi
Intrigante
La Mokka X è più grintosa e impreziosita
da dettagli come le luci diurne a Led
che dalla qualità dei materiali
e dei componenti, ulteriormente migliorata, e messa al
servizio di un più elevato livello di comfort.
L’aggiornamento tecnico ha
visto l’avvento del nuovo propulsore 1.4 litri turbo-iniezione
diretta da 152 Cv, associabile
ad un nuovo cambio automati-
co a sei rapporti e alla trazione
integrale attiva per mezzo di
frizioni a gestione elettronica,
per una capacità fuoristrada
ancora superiore. Significativa anche la novità costituita
dai gruppi ottici adattivi Afl,
con tecnologia Led, per la prima volta disponibili su un Suv
compatto di questa categoria.
Sotto il profilo emozionale,
in primo piano GT Concept,
che ha voluto enfatizzare il ri-
torno del marchio Opel nel settore delle sportive vere, ma di
grande accessibilità: a partire
dalla motorizzazione, costituita dal nuovo tre cilindri 1.0 litri
turbo-iniezione diretta in versione da ben 145 Cv, che assicurano alla filante e leggera GT
(meno di 1000 kg) una velocità
di 215 km/h e un tempo inferiore a 8” nell’accelerazione 0-100
km/h.
L’offensiva:
“Entro il 2022
29 novità”
Il Ceo di Opel, Karl-Thomas Neumann, ha ipotizzato un futuro brillante per il marchio:
«Astra rappresenta l’inizio di una nuova epoca
e la vittoria del premio
Auto dell’Anno dimostra che siamo sulla
strada giusta». Altrettanto ottimista Roberto
Matteucci, Ad General
Motors Italia: «Astra ha
già raccolto dal lancio
130 mila ordini in Europa. È lo specchio della
nostra crescita: un’auto
bella, efficiente e connessa, molto tecnologica ma accessibile. La
gente vuole novità appetibili e noi lanceremo,
entro il 2022, addirittura 29 modelli inediti».
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Corvette C7 Grand Sport
ultima seduzione Chevrolet
GINEVRA
Reduce da un travolgente 1-2
nella categoria GTLM alla recente 24 Ore di Daytona, la
Chevrolet Corvette C7 ha sorpreso gli addetti ai lavori svelando la sua versione più attraente: la C7 Grand Sport.
Tagliente nella sua veste grigio metallizzato con sfumature di azzurro, e nella vistosa livrea gialla, è stata presentata
come modello 2017 le cui vendite, anche in Europa, inizieranno il prossimo settembre a
un prezzo che contribuisce a
renderla terribilmente attraente in relazione alla qualità,
alla dotazione e alle prestazioni: 79.500 euro (in Germania).
Nella sostanza, la C7 Grand
Sport coniuga il propulsore
standard, il V8 6.2 litri aspirato
da 470 Cv, con l’autotelaio della
Z06, la più potente delle Corvette con i suoi 660 Cv del V8
6.2 litri sovralimentato. La
Grand Sport è equipaggiata di
serie con il V8 con lubrificazione a carter secco, come le Corvette da competizione, che assicura una perfetta alimentazione del circuito anche in presenza di elevate accelerazioni laterali in curva. E una straordinata tenuta in curva, fino a ben 1,2
g, è una delle maggiori virtù della C7 Grand Sport, frutto dell’ottimo bilanciamento dell’autotelaio, delle raffinate sospensioni attive a modulazione magnetica e dei Michelin Pilot Super Sport a «pianta larga» celati sotto passaruota debitamente maggiorati e che aggiungono
Muscolosa
Il motore
è V8 6.2 litri
aspirato
da 470 Cv
sul telaio
della Z06
ulteriore muscolarità alle forme taglienti della Corvette C7.
Ai massimi livelli l’impianto
frenante Brembo Corsa, con
pinze anteriori monolitiche a 6
pistoni. Il cambio di serie è un 7
marce manuale sportivo. La lista degli optional è ridotta al
minimo e include i dischi carboceramii e i Michelin Sport Cup
La protagonista della
24 Ore di Daytona
rilancia con una
versione attraente
che nei test strappa
tempi da primato
2. Tadge Juechter ha spiegato
che, così equipaggiata, la Grand
Sport ha girato in pista a solo 1”
dalla precedente C6 ZR1 da 650
Cv, a conferma della eccellenza
dell’assetto. Con il micidiale V8
7 litri da oltre 500 Cv, la C7
Grand Sport sarebbe davvero
[B. D. P.]
perfetta.
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SPECIALE LA STAMPA
LUNEDÌ 14 MARZO 2016
EVENTI ESCLUSIVI
I SALONI IN ARRIVO
Con il brand di lusso
al Gp di Formula 1
e al Festival di Cannes
Prossime tappe
Parco Valentino
e MotorShow
Il marchio Vignale mostra una
gamma sempre più ampia di
modelli e servizi. Oltre a una
personalizzazione estrema,
Vignale è la chiave di accesso ad
eventi esclusivi come il GP di F1 a
Monaco o il Festival di Cannes.
Tra gli stand di Ginevra, anche gli
organizzatori dei prossimi eventi
italiani. Torino ospiterà dall’8 al
12 giugno il 2° Salone all’aperto
Parco Valentino, Rino Drogo
lavora per il ritorno del Bologna
Motor Show (3-11 dicembre)
17
REUTERS
GLAMOUR E TECNOLOGIA
Sulle Ford firmate Vignale
il mondo web è in plancia
ALFONSO RIZZO
GINEVRA
Nuovi Suv, molte sportive ed
una vera gamma premium
con il marchio Vignale per
Ford al Salone. La 2ª generazione della Kuga è uno dei 5
modelli nuovi o aggiornati che
Ford lancerà nei prossimi 3
anni. Si arricchisce di un nuovo design, motorizzazioni ancora più efficienti ed una dotazione tecnologica più ricca.
La mascherina a griglia
trapezoidale e i fari adattivi a
Led si ricollegano al nuovo
corso stilistico Ford. Il nuovo
motore Tdci 1.5 sostituisce il
due litri mantenendo la stessa
potenza di 120 Cv, ma offrendo maggiore efficienza: 4,4 litri/100 km e
115 g/km di
Co2. Ricca la
dotazione di
sicurezza con
Emergency
A s s i s t a n ce,
Active City
Stop, Active
Park Assist,
Cross-Traffic
Alert e Intelligent All Wheel Drive. Maggior comfort
ed ergonomia
rivista all’interno con meno pulsanti e
la comodità
dei comandi vocali disponibili
con il sistema di infotainment
Sync 3 che debutterà in Italia
all’inizio del 2017 proprio a
bordo del Suv medio Ford.
La 3ª generazione del sistema di connettività Sync permette di controllare smartphone, impianto audio, navigatore e climatizzatore a voce
con richieste semplici ed intuitive come “ho voglia di un caffè”, “devo fare rifornimento” o
“trova un parcheggio”. È inoltre possibile comandare le
App Ford AppLink come Spotify, Aupeo! e Audioteka, oltre
a quelle di iPhone e GooglePhone con Apple CarPlay e
AndroidAuto per telefonare,
effettuare ricerche sul web,
inviare e ricevere messaggi,
ascoltare musica e ottenere
indicazioni stradali in base al
traffico restando concentrati
sulla guida.
Sul fronte delle sportive,
Ginevra ha celebrato il debutto della Fiesta St EcoBoost 1.6
da 200 Cv e 290 Nm, ovvero il
10% di potenza e il 20% di coppia in più rispetto alla versione standard da 182 Cv. La Fiesta più potente di sempre
scatta da 0 a 100 km/h in 6”7 e
si distingue per elementi estetici esclusivi a contrasto nero-
Kuga è il primo di cinque nuovi modelli
La 2ª generazione della Kuga (con fari adattivi a Led) è uno dei 5
modelli nuovi o aggiornati che Ford lancerà nei prossimi 3 anni
Il Sync di 3ª
generazione
Il sistema di
infotainment
Sync 3
debutterà
in Italia
all’inizio
del 2017
proprio a
bordo del Suv
medio Ford
Michelin, gomme su misura
per DS E-Tense e Chiron
DANIELA COTTO
INVIATA A GINEVRA
Lusso declinato nel mondo
dell’automobile: il Salone di
Ginevra tradizionalmente incanta anche per questo e l’ultima creazione della Ds, la ETense presentata in anteprima mondiale, è stata una delle
perle della kermesse. Ma lusso si sposa con tecnologia. E
c’è molto di Michelin nel gioiello della casa francese: gli
pneumatici sono i Pilot Super
Sport realizzati su misura.
La collaborazione tra la
multinazionale delle gomme e
i brand di Psa sono un patrimonio storico ormai consolidato. I manager della Ds hanno ribadito che «gli pneumatici studiati da Michelin per il
concept riflettono la visione
stilistica del progetto, migliorando le esaltanti sensazioni
di guida». Il segreto? Lo spiega il progettista Michelin, Mathieu Vandaele: «L’intenzione
era proprio adattare l’estetica
dello pneumatico all’aspetto
premium e all’avanguardia
complessiva della vettura».
Michelin aggiunge che la
forza trainante alla base della
progettazione di questi pneu-
Concept
Per la Ds
E-Tense
Michelin
ha studiato
una versione
specifica
del suo
Pilot Sport
Cup 2
matici concept è stata il desiderio dei progettisti Ds di migliorare i livelli di comfort all’interno dell’auto, pur mantenendo
elevati livelli di sicurezza.
Michelin fornisce pneumatici anche alla Bugatti Chiron, la
supercar del gruppo Volkswagen: la più potente, veloce ed
esclusiva della storia con un listino che si aggira sui 2,4 milioni di euro. Il motore 8 litri quadriturbo da 1.500 Cv consente
di accelerare da 0 a 100 km/h in
appena 2,5 secondi e di raggiungere una velocità massima di
420 km/h. Vette così elevate di
prestazioni vengono dominate
da una tecnologia altrettanto
esaltante: quella degli pneumatici Pilot Sport Cup 2.
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Record di omologazioni
per la Pirelli “Perfect fit”
DALL’INVIATA A GINEVRA
silver, i cerchi in lega neri opachi da 17” e la nuova tinta Solid
Silver Grey della carrozzeria.
All’interno l’atmosfera corsaiola è esaltata dai sedili in pelle Recaro e dalle impunture a
vista. A far girare la testa sullo
Sul fronte sportivo
ha debuttato la Fiesta
St: la più potente di
sempre con motore
EcoBoost 1.6 da 200
Cv e 290 Nm
stand ginevrino sono state però
le supersportive Ford Gt in versione stradale e da competizione, pronta per la 24h di Le Mans
2016. L’innovativo trattamento
aerodinamico delle superfici,
l’utilizzo estensivo di materiali
ultraleggeri ed il motore EcoBoost 3.5 bi-turbo da oltre 600
Cv permettono prestazioni ai
vertici. Le prime versioni stradali saranno consegnatequest’anno. Sogni che diventano
realtà anche nei modelli di serie
pensati per clienti esigenti. Con
l’obiettivo di elevare a nuovi livelli l’esperienza di prodotto,
acquisto e possesso.
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Servizi
da vip
Anche la
S-Max in
allestimento
Vignale offre
una serie
di servizi vip
personalizzati
come il
tagliando
a domicilio
Un’omologazione al giorno
tutti i giorni, nel 2015 e a inizio
2016. È l’ultimo record dalla
«Perfect fit strategy» di Pirelli, che al Salone ha esibito anche quest’anno gomme «sartoriali» per i modelli sportivi
più prestigiosi: dalla Ferrari
GTC4Lusso alla Lamborghini
Centenario, dalla Pagani
Huayra Bc alla McLaren 570
GT, dalla Bmw Serie 7 alla
Maserati Levante, a Jaguar FPace e Audi R8 Spider, oltre
alle avveniristiche concept
car come quella di Italdesign.
L’accelerazione nello sviluppo di pneumatici progettati su misura in base alle caratteristiche del veicolo, cuore
della strategia industriale e
commerciale del «Perfect fit»,
ha portato a circa 2200 le
omologazioni complessive ottenute da Pirelli sui modelli
circolanti, con una crescita
del 10% rispetto allo scorso
settembre quando, al Salone
di Francoforte avevano sfondato quota 2000. Un trend
che si è confermato anche nei
primi due mesi del 2016 e fa di
Pirelli il partner tecnologico
Estrema
La Pagani
Hyaira
gommata
da Pirelli
che nel 2015
ha ottenuto
un nuovo
record: 353
omologazioni
di riferimento delle Case per lo
sviluppo delle vetture future.
La progettazione delle vetture dei segmenti premium e prestige non può più prescindere
dallo sviluppo di pneumatici
idonei a sostenerne le caratteristiche tecniche e prestazionali.
Questa tendenza è stata anticipata da Pirelli, che ne ha fatto il
cuore della propria strategia industriale e tecnologica. Mixando tecnologie, processi e materiali dopo aver analizzato le esigenze progettuali, «Perfect fit»
garantisce gomme ad hoc per
ogni vettura. Le coperture si
chiamano P Zero, Cinturato o
Scorpion. Un solo nome, molteplici declinazioni a seconda delle peculiarità richieste. [D. COT.]
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18
SPECIALE LA STAMPA
LUNEDÌ 14 MARZO 2016
SUPERCAR ESTREMA
IL MARCHIO GLAMOUR
La Bugatti Chiron
da 420 km l’ora
costa 2,4 milioni
Bentley aggiorna
la Mulsanne: più
lussuosa e hi-tech
Costa 2,4 milioni di euro la
nuova Bugatti Chiron con
motore 8 litri W16 alimentato
da 4 turbo. La potenza è di oltre
1.500 Cv (1.600 Nm di coppia)
per una velocità di 420 km/h
con scatto da 0 a 100 in 2,5”
Novità Bentley ( con la Flying
Spur V8 S) la rinnovata
ammiraglia Mulsanne, più ricca
e lussuosa. Ha un motore V8
biturbo da 6,75 litri con 512 Cv
e 1.020 Nm di coppia. Può
raggiungere i 305 km l’ora.
AP
REUTERS
IL RILANCIO DI WOLFSBURG
C’è la nuova Volkswagen nel T-Cross
PIERO BIANCO
GINEVRA
Testa alta e idee. Da Francoforte (il Salone che lo scorso
settembre si portò appresso il
dieselgate) a Ginevra 2016, il
colosso Volkswagen ha vissuto i sei mesi più travagliati della propria storia. Ma dallo tsunami globale è uscito con
pragmatica determinazione e
rinnovata fiducia. Le vendite
non ne hanno risentito, anzi
sono cresciute, e il futuro promette novità interessanti sul
fronte prodotto. Proprio la
«capogruppo» è in prima linea in questo processo di rilancio d’immagine. E al Salone ha esibito un concetto originale e intelligente, T-Cross
Breeze che anticipa la nuova
generazione di crossover e
Suv targati Volkswagen.
Il prototipo è travestito da
cabrio, con capote in tessuto. In
realtà da questa
showcar (e dalla
piattaforma della
Polo) nascerà un
crossover compatto con tetto
spiovente per cavalcare le tendenze. Completerà la ricca gamma dei Suv Vw,
con le altre new
entry T-Roc, Tiguan XL e un modello grande dedicato a Cina e
Usa che si aggiungono a Tiguan e Touareg. Wolfsburg ha
previsto di introdurre un Suv
appetibile in ogni segmento.
Questo T-Cross Breeze
«trasformista» a 4 posti, con
plancia interattiva e comandi
futuristici, inquadra l’offensiva. Il concept esposto a Ginevra evidenzia superfici touch
e soluzioni by wire che sostituiscono i tradizionali tasti:
un’evoluzione delle soluzioni
proposte in autunno al CES di
Las Vegas con la Budd-E Concept (pure lei protagonista
nello stand). L’interfaccia uomo-macchina sfrutta comandi gestuali, l’Active Info Display visualizza tutti i dati con
una grafica inedita, i comandi
in plancia sono rotanti, by
wire, di cristallo e permettono
di controllare il cambio Dsg a
7 rapporti, le sospensioni Dcc
e il freno elettrico.
Grazie a sensori e telecamere, la vettura analizza i percorsi e trova autonomamente
il settaggio ideale del sistema
di trazione (compreso quello
off-road). L’infotainment è
completato dal sound system
BeatsAudio, con un subwoofer da 300 Watt su 8 canali. Il
motore turbo della T-Cross
Breeze è da un litro TSI con
110 Cv e 175 Nm. Prestazioni
AP
È una cabrio, diventerà un crossover di tendenza
La Vw T-Cross Breeze, concept su piattaforma Polo, avrà un tetto spiovente
Citycar
La vetrina tecnologica
Il concept Budd-e già proposto al Ces
di Las Vegas sperimenta comandi
gestuali e un inedito layout interno
Per la piccola
Up! ritocchi
estetici, con
luci diurne
Led, e nuove
dotazioni di
infotainment
VisionS annuncia
la sorella maggiore
della Skoda Yeti
CORRADO CANALI
GINEVRA
Non uno soltanto, ma diversi
nuovi modelli in stile Suv. Al
Salone di Ginevra Skoda ha
annunciato un’offensiva di
prodotto all’insegna degli
«sport utility vehicles». Un
primo assaggio è la VisionS,
un Concept che anticipa un
modello di dimensioni medie
che si inserirà nella gamma
Skoda al di sopra della compatta Yeti. La vettura di serie
non sarà molto diversa dal
Concept sia dal punto di vista
estetico che tecnologico.
A proposito la VisionS è in
piena sintonia con la «virata»
verso l’elettrificazione an-
nunciata dal Gruppo VW. È infatti dotata di schema di trazione ibrido plug-in nel quale la
parte a benzina è costituita dal
1400 turbo a iniezione diretta
da 165 Cv a cui si aggiungono i
40 kW del motore elettrico per
un totale di potenza di sistema
fornita alle quattro ruote motrici di 225 Cv che consentono
un’accelerazione da 0 a 100
kmh in 7,4 secondi e una velocità massima di 200 km/h.
In aggiunta c’è un altro motore elettrico sistemato sull’asse posteriore: eroga 85 kW e
270 Nm di coppia. Ma a differenza dell’elettrico anteriore
funziona in modo indipendente e solo quando viene chiama-
Nel piano-progetti
del marchio tedesco
un Suv appetibile
per ogni segmento
Rinnovata la Up!
con motore da 90 Cv
dichiarate, 188 km/h di velocità
massima con un consumo medio di 5 litri per 100 km e appena 115 g/km di Co2 emessi.
Al Salone ha debuttato anche il restyling della citycar Up!
che propone ritocchi stilistici
(paraurti, diffusore posteriore,
retrovisori ora con indicatori di
direzione integrati, luci diurne
a Led, gruppi ottici posteriori) e
tecnici. Oltre ai motori 1.0 MPI
da 60 e 75 Cv, esordisce in gamma il più potente TSI da 90 Cv
che promette un consumo di
appena 4,4 litri per 100 km. Debutta il sistema d’infotainment
Composition Phone con display
da 5” pollici, retrocamera, Bluetooth e compatibilità con Apple
e Adroid. Disponibile anche sulla Up! il BeatsAudio system,
che si offre ormai a parecchi
modelli, compresa la versione
Polo Beats svelata al Salone.
Tra le altre novità firmate
Volkswagen, la grande berlina
premium Phideon pensata e
sviluppata per il mercato cinese, dove il marchio è molto forte. La lussuosa ammiraglia, lunga oltre 5 metri e larga 1,87 è basata sulla piattaforma di gruppo MLB e verrà prodotta dalla
joint-venture locale con Saic.
Intanto, in attesa della commercializzazione a maggio, è
partita anche in Italia la prevendita della nuova Tiguan. La
gamma offre 2 motori benzina
1.4 TSI da 125 e 150 Cv, più i turbodiesel 2.0 TDI da 150 Cv con
trazione anteriore e 2.0 TDI da
190 Cv 4Motion con cambio
DSG. Prezzi delle versioni benzina da 27.550 euro, delle turbodiesel da 32.550 euro.
Al vertice
Matthias Muller,
62 anni, è l’erede
di Winterkorn
LAPRESSE
Il Ceo Muller
“Saremo più forti
dopo la crisi”
«Entro l’anno risolveremo il problema dei nostri
motori diesel con i clienti
e vogliamo riallineare il
Gruppo per gli obiettivi
futuri». Così il Ceo del
colosso Vw, Matthias
Muller. È il manager che
guida la riscossa dopo il
doloroso dieselgate.
«Stiamo affrontando - ha
aggiunto - questo duplice compito col rispetto
necessario, ma anche
nella convinzione che il
Gruppo e i suoi brand
possano emergere da
questa difficile fase ancora più forti. La campagna di richiami in Europa
è iniziata con successo, il
2016 è una tappa decisiva e importante».
!"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
1,68 in altezza.
A bordo ci sono
sei sedili su tre
file. Non è ancora chiaro se
la seconda fila
sarà a tre posti,
per un totale di
sette persone a
bordo. Ma Skoda al Salone di
Ginevra ha
esposto anche
due varianti
dell’Octavia:
una è la versione più performante e l’altra
AP
È ancora un prototipo ma sarà prodotta la VisionS lunga 4,7 metri e larga 1,91
quella più «risparmiosa».
La prima è la
to in causa. Così la trazione in- RS 4X4 2000 turbodiesel da
Lo schema di trazione
tegrale è «on demand» e priva 184 Cv per un’accelerazione da
di collegamento meccanico fra 0-100 km/h in 7,6 secondi. La
è ibrido plug-in
gli assali. VisionS è in grado di seconda è la super pulita Gcon motore a benzina percorrere 100 km con 1,9 litri TEC con doppia alimentazione
di benzina, emettendo 45 g/km benzina e metano che utilizza il
e due elettrici: il più
di Co2, l’autonomia in modalità 1400 turbo da 110 Cv e, sopratpiccolo funziona
elettrica è di circa 50 km. La tutto, percorre 100 km al costo
solo quando serve
concept car misura 4,7 metri in di soli 4 euro di carburante.
lunghezza, 1,91 in larghezza e
!"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
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22
SPECIALE LA STAMPA
LUNEDÌ 14 MARZO 2016
4.300 addetti, inclusi quelli di Vw
Group: «L’Italia ci sta a cuore è un
importante driver di crescita per
l’Europa e per Audi. Nel 2015 le
vendite in Italia sono aumentate
del 10% a 54.000 unità per il 7°
anno di fila. Il mercato italiano si è
decisamente ripreso e le vendite
di Suv sono in crescita, per la
nostra nuova Q2 le prospettive
sono eccellenti, sostenute anche
dall’arrivo della A4 G-Tron a
metano». Anche Ducati continua
nel proprio percorso di crescita e
ha chiuso il 2015 con oltre 54.800
nuove moto onsegnate:+21,5%.
I RISULTATI FINANZIARI
Stadler: “Investiremo in Italia
per proseguire nella crescita”
Audi ha presentato il bilancio (e
il prototipo della h-tron quattro
a idrogeno, foto) nell’annuale
conferenza sui risultati finanziari
svoltasi a Ingolstadt: vendite
record a oltre 1,8 milioni di unità
(+3,6%), ricavi in rialzo ell’8,6%
a 58,42 miliardi ma con un calo
dell’utile dopo le imposte del 3%
a 4,3 miliardi di euro. «Lanceremo
quest’anno - ha detto il Ceo
Rupert Stadler - 20 nuovi modelli,
inclusi i restyling ma non abbiamo
in programma di entrare in F1». Il
manager ha ribadito l’impegno in
Italia dove il Gruppo impiega
AFP
IL BOOM DEGLI SPORT UTILITY
Audi punta sui giovani
con la Q2 bella e hi-tech
“È forte come un orso”
MARCO DEGL’INNOCENTI
GINEVRA
Era molto attesa l’Audi Q2, il
Suv compatto posizionato al
di sotto di Q3 e Q5. La casa di
Ingolstadt è anche riuscita,
dopo una lunga trattativa, a
ottenere dal gruppo Fca la disponibilità del nome, originariamente depositato dall’azienda italiana, integrando
così la logica sequenza delle
denominazioni dei suoi veicoli che un tempo si chiamavano fuoristrada e che oggi
hanno ben poco delle originarie caratteristiche, trazione
integrale compresa (sta diventando quasi un optional).
Dietmar Voggenreiter, già
responsabile Audi per l’importante mercato cinese, ora
alla testa del marketing e delle vendite globali del gruppo,
ha definito questo Suv con
un’espressione tedesca: «baerenstark», forte come un orso... In effetti già dall’aspetto,
pur non avendo nulla di marziale, la Q2 si differenzia notevolmente dalle sorelli maggiori. «Abbiamo sviluppato
un linguaggio delle forme
marcatamente geometriche,
con caratteristiche di design
specifiche», ha evidenziato il
capo del design, Marc Lichte.
L’insieme è spigoloso, muscoloso, il frontale è contraddistinto sempre dalla caratteristica calandra single-frame, qui particolarmente dominante, ancorché più sagomata negli evidenti spigoli rispetto alla tradizione. Anche
le luci posteriori abbandonano lo sviluppo orizzontale,
formando blocchi poligonali
di bell’effetto. La fiancata evidenzia il montante posteriore laccato in colore a scelta,
diverso da quello della carrozzeria, che ricorda il piccolo finestrino aggiuntivo presente nei modelli maggiori.
«Un Suv urbano, destinato
soprattutto ai giovani», lo ha
definito Rupert Stadler, n° 1
della casa di Ingolstadt. In effetti già le dimensioni compatte lo rendono particolarmente adatto all’impegno
quotidiano nel traffico: con
una lunghezza di 4,19 metri è
quasi 20 cm più corto del Q3,
il passo di 2,60 metri è quello
della A3 due porte, da cui deriva. Particolarmente leggero, nella versione con il motore 3 cilindri da 1 litro TFSI
capace di 116 Cv, con la sola
trazione anteriore, pesa poco
più di 1200 kg. Disponibili al-
AP
Il nuovo Suv Seat è lungo 4.36 metri, con un capiente vano bagagli di 510 litri
Nella sfida in famiglia
spunta Ateca, primo Suv
nella storia della Seat
Un Suv urbano agile ed elegante
La Q2 ha una lunghezza di 4,19 metri ed è quasi 20 cm più corta della
Q3; il passo di 2,6 metri è quello della A3 due porte, da cui deriva
tre due motorizzazioni benzina TFSI da 1.4 e 2 litri (rispettivamente con 150 e 190 Cv) e tre
diesel TDI da 1.6 e 2.0 litri (116,
115, 160 Cv). Con i motori più
potenti, benzina o diesel, è fornita di serie la trazione integrale Quattro, che è optional in
quelle intermedie, mentre le
versioni base sono disponibili
soltanto con quella anteriore.
Quanto a comfort, l’abitacolo è davvero spazioso e como-
Spigoli e muscoli
caratterizzano lo stile
Come il montante
posteriore laccato
in colore diverso
dalla carrozzeria
do anche per persone di alta
statura, almeno per i posti anteriori. Il vano bagagli varia da
405 a 1.050 litri.
Destinata a un pubblico giovane, la Q2 è particolarmente
dotata per quanto riguarda la
connettività: di serie uno
schermo da 5,8”, interfaccia
smartphone con Apple Car
Play e Android. Altre dotazioni come head up display per la
proiezione dei principali dati
di guida sul parabrezza sono di
serie. Come i sistemi di sicurezza e assistenza alla guida,
tra cui quello che riconosce le
situazioni critiche causate da
altri veicoli o pedoni che incrociano la vettura sulla zona anteriore e attiva una frenata
d’emergenza. Al Salone Audi
ha esposto anche la S4 Avant
3.0 TFSI, da 354 Cv (250 km).
!"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Posteriore
Anche
le luci
posteriori
abbandonano
lo sviluppo
orizzontale,
formando
blocchi
poligonali di
bell’effetto
GINEVRA
«Creata a Barcellona». È lo
slogan che accompagna il lancio del primo Suv Seat, l’Ateca, nome derivato come tradizione dalla geografia spagnola, in questo caso un piccolo
villaggio vicino a Saragozza al
centro di una zona vinicola.
Largamente atteso, è stato
presentato dal neo presidente
della filiazione
spagnola del
Gruppo VW, Luca De Meo. Anche il manager
italiano ha volutamente sottolineato la personalità «spagnola»
dell’Ateca, basata sulla piattaforma dei Suv compatti di gruppo
(quella della Tiguan) «ma progettata e sviluppata al 100% nel
nostro centro
tecnico di Martorell», la città
a pochi chilometri da Barcellona dove la Seat ha la sede
storica e il principale stabilimento. De Meo ha posto poi
l’accento sull’importanza
commerciale dell’Ateca, destinato a diventare «il terzo pilastro del marchio», accanto a
Ibiza e Leon, in un mercato
che per la Seat ha registrato
nel 2015 il terzo aumento consecutivo. «Sportività, agilità,
comfort ma pure reali capacità su impegnativi percorsi off
road come strade innevate»,
sono le qualità riassunte da
Matthias Rabe, responsabile
ricerca e sviluppo.
La vettura esteticamente è
molto gradevole, con linee pulite, senza esasperazioni o orpelli. Una tranquillizzante eleganza dallo spiccato accento
sportivo. La griglia trapezoi-
La plancia dell’Ateca è elegante e tecnologica
In arrivo
Il nuovo Suv
Seat sarà
disponibile
all’inizio
dell’estate
in Spagna
e Germania
poi sugli altri
mercati, Italia
compresa
dale del frontale riprende il family feeling della marca. Anche
il posteriore richiama le linee
degli attuali modelli Seat, con i
sottili fari orizzontali. L’abitacolo offre un confortevole senso
di cura nei dettagli e nei materiali. I sedili sono comodi, con
seduta tipica da berlina. Peccato che ribaltando gli schienali di
quelli posteriori si crei uno scalino sul piano di carico. In compenso il bordo inferiore del portellone è decisamente basso e
facilita le operazioni di carico.
Motori a benzina TSI e diesel
TDI, con potenze dai 115 ai 190
Cv. Disponibili (in base ai motori) la trazione integrale e il cambio automatico Dsg. Ovviamente, Ateca è provvista, di serie o a
richiesta, di tutte le ultime tecnologie per la sicurezza e l’assistenza alla guida.
[M. D. I.]
!"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
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SPECIALE LA STAMPA
LUNEDÌ 14 MARZO 2016
3.785 esemplari, tutti costruiti a
mano, commissionati da clienti di
tutto il mondo. «Un risultato
eccezionale - spiega il Ceo Torsten
Müller-Otvos - se si considera il
contesto di incertezza globale nel
lusso». Rolls-Royce teme soltanto
l’eventuale uscita della Gran
Bretagna dall’Ue. In una lettera
inviata ai dipendenti, Bmw scrive:
«La decisione spetta agli elettori,
tuttavia non è chiaro se sarebbe
concesso un accordo di libero
scambio a Londra dopo una
eventuale Brexit, e questo farebbe
aumentare i costi e salire i prezzi».
MOLTO AMMIRATE LA PHANTOM ZENITH E LE BLACK BADGE
Rolls-Royce vola in tutto il mondo
ma teme l’uscita britannica dall’Ue
Rolls-Royce ha incantato i
visitatori con la Phantom Zenith:
verrà prodotta in serie limitata
(50 esemplari) e celebrerà
l’uscita di scena del modello,
giunto all’8ª serie, a fine anno.
Molto ammirata anche la Black
Badge (nella foto), una nuova
edizione limitata per la Ghost e la
Wraith: le due versioni esposte
erano contraddistinte dal colore
nero lucido. Il marchio di
superlusso della Bmw gode di
ottima salute e lo scorso anno ha
registrato il 2° miglior risultato di
vendite della storia (112 anni) con
IL LUSSO SPORTIVO
Bmw mostra i muscoli e l’anima green
TEODORO CHIARELLI
INVIATO A GINEVRA
Sono state due fra le novità
più attese al Motor Show di
Ginevra. Bmw ha presentato
in anteprima mondiale la versione M ad alta performance
della Serie 7 da 600 cavalli e la
740 hybrid/plug-in con le più
elevate tecnologie frutto dell’esperienza del brand “i” declinato su tutti i modelli di serie. Partendo da un assioma
ormai condiviso («La guida
autonoma contribuirà a ridurre a zero l’incidentalità
stradale»), Bmw ha proposto
sulla Serie 7, in premiere con il
motore a 12 cilindri e con l’alimentazione elettrica plug-in,
il sistema «Driving Assistant
Plus» che grazie a una serie di
sensori e telecamere controlla a 360 gradi l’ambiente intorno all’auto. Il tutto per una
guida semiautomatica in condizioni di traffico e di marcia
in colonna, accelerando e frenando la vettura ma anche
correggendone la traiettoria
in autostrada per mantenerla
al centro della corsia.
Guida autonoma, ma anche
tanta tecnologia ibrida ed
elettrica. Sergio Solero, presidente e amministratore delegato del gruppo Bmw in Italia,
non ha la stessa opinione dell’ad di Fca, Sergio Marchionne, sulla convenienza della
produzione di auto elettriche:
«Rispetto al passato i prezzi
dei modelli sono comparabili,
L’ammiraglia e il coupé performante
A sinistra la Serie 7 nella declinazione muscolosa
M760Li XDrive ed ecologica Hybrid plug-in
Sopra lo sportivissimo coupé M2 M Performance
AP
si può guadagnare anche con
l’ibrido e con le auto elettriche.
Il gruppo Bmw, del resto, non
punterebbe sull’elettrico se non
ci fosse da guadagnare». Un
esempio? L’ibrida 225xe da 220
Cv parte da 38.400 euro, l’analoga benzina quattro ruote motrici costa 41.900 euro.
«Il nostro gruppo - ha spiegato Solero durante la due giorni
dedicata alla stampa della rassegna ginevrina - ha registrato
in Italia nel 2015 un anno di
grande successo, con un tasso
di crescita superiore alle attese
con entrambi i brand, Bmw e
Mini». Nel nostro Paese la casa
di Monaco ha segnato l’anno
scorso un aumento del 14,3%
delle vendite a 71.740 unità
(+14% per il marchio Bmw e
+15% per Mini grazie a un’offensiva di prodotto che è stata ben
accolta dal pubblico italiano: la
nuova Serie 1, tutta la gamma
della Serie 2, il rilancio della Serie 3, la X1 e la nuova Serie 7 a
fine 2015. Solero ha rilevato in
particolare che l’ammiraglia
della casa tedesca, la Serie 7, è
diventata leader nel segmento
in Italia. «A gennaio le vendite
di Bmw in Italia sono salite del
15% e febbraio è andato meglio
di gennaio - ha aggiunto Solero -
Per il 2016 le attese sono positive, grazie al lavoro fatto negli
ultimi anni e a una strategia
commerciale corretta. I nostri
concessionari guadagnano e investono». Solero ha sottolinea-
Per la Serie 7 i 600 Cv
dell’allestimento M
e la variante Hybrid
Solero: “Investiamo
ma il governo deve
sostenere l’ecologia”
to che lo scorso anno la crescita
del gruppo in Europa è stata pari al 7,5%, vale a dire poco meno
del 50% delle vendite complessive, un milione di pezzi. In
Asia, invece, le vendite hanno
toccato quota 685 mila, nelle
Americhe 495 mila e nel resto
del mondo 65 mila. «Il gruppo
ha fatto una scelta strategica
attenta quando ha deciso di bilanciare le vendite a livello
mondiale, e questo spiega perché il rallentamento della crescita del mercato automotive in
Cina non ci ha penalizzato».
Soddisfatto il manager della
casa bavarese per l’azione del
Mercedes si coccola C Cabrio e Classe E
MARCO DEGL’INNOCENTI
GINEVRA
La bella stagione è alle porte e
gli appassionati di vetture
scoperte potranno contare su
un’auto nuova, di quelle che
alla Mercedes definiscono
«vetture da sogno» e, nella
fattispecie, il sogno è forse un
po’ più alla portata. Per la prima volta nella storia della
Classe C, accanto alla berlina
e al coupé si aggiunge una decappottabile, la Cabriolet.
«Vettura da sogno per molti
aspetti – l’ha definita Thomas
Weber, membro del board della Daimler e responsabile sviluppo e ricerca Mercedes – a
partire dal design entusiasmante e dall’eccezionale aerodinamica, con un coefficiente record di 028».
La capote è, secondo tradizione, in tessuto: a vettura
chiusa la linea è quella della
coupé, con tutta la sua aggressiva sportività. In 20 secondi
(e anche in movimento fino a
50km/h) si apre e si chiude.
Quando è riposta nell’allog-
REUTERS
Le icone della Stella
Sopra la Classe E, appena lanciata
dalla Mercedes. A sinistra la Classe C
Cabrio che ha debuttato a Ginevra
REUTERS
giamento all’interno del cofano
posteriore, restano comunque
a disposizione dei bagagli 250 litri, che diventano 360 ad abitacolo chiuso. Naturalmente resta spazio sfruttabile, per appoggiarvi qualche borsone se si
viaggia al massimo in due, sui
davvero insolitamente ampi e
confortevoli sedili posteriori.
Forse consapevole di esagerare, Weber ha sostenuto che
non ci siano vere ragioni per
non godere tutto l’anno della C
Cabriolet nel vero senso della
definizione, ovvero scoperta. In
effetti i due optional definiti
Aircap e Airscarf (libera traduzione: cappellino e sciarpa
d’aria) permettono la protezione automatica dal vento e l’afflusso di un getto di aria calda
su spalle, collo e testa di guidatore e passeggeri, che così si do-
vrebbero trovare a loro agio
con qualsiasi temperatura
esterna senza rischiare raffreddori. Inutile dire che l’interno
offre soprattutto agli occupanti
dei sedili anteriori lo stesso
comfort della Classe C berlina,
con l’eleganza degli allestimenti
e la qualità dei materiali usati.
Per non parlare di tutte le dotazioni elettroniche di sicurezza e
della possibilità di avere anche,
a scelta, la trazione integrale.
Le motorizzazioni prevedono 6 propulsori a benzina e 2
diesel: questi ultimi, entrambi
di 2.1 litri, forniscono rispettivamente 170 e 204 Cv. Ma la gamma dei benzina parte già dal 4
cilindri 1.6 con 156 Cv, per
estendersi ai tre 4 cilindri (184,
211 e 245 Cv), fino al 3 litri da 333
Cv che diventano 367 nell’immancabile sportivissima AMG.
governo italiano. «Matteo Renzi sta facendo bene per riformare il Paese - ha spiegato - Ma il
settore automotive non è stato
finora una priorità del suo governo. Mi auguro che lo diventi.
Per esempio a livello fiscale e
delle infrastrutture a sostegno
dell’elettrico, come avvenuto
nei Paesi scandinavi. Esecutivo
ed enti locali devono prendere
in considerazione temi come
l’elettrico e l’hybrid plug-in per
contrastare l’inquinamento.
Non dimentichiamo che il parco auto italiano è tra i più vecchi
in Europa».
!"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Per vedere la Classe C Cabriolet sul mercato bisognerà
attendere l’inizio inoltrato dell’estate, ma la Mercedes punta
nel frattempo molto sul suo
prodotto più venduto a livello
mondiale, che a Ginevra è stato
presentato per la prima volta in
Europa: la nuova Classe E berlina. «È la nostra macchina del
futuro, che è già qui», ha sottolineato orgoglioso il capo della
Daimler, Dieter Zetsche. Che
ha insistito sui contenuti innovativi per quanto riguarda le
applicazioni di guida intelligente, ovvero automatizzata. Non
siamo ancora all’auto che si guida da sola, ma poco ci manca.
Ad esempio, questa berlina è
in grado di seguire in autostrada o su strade extraurbane il veicolo che la precede mantenendo automaticamente tutti i parametri di distanza e sicurezza
fino ai 210 km/h. E fino a 130
non è neppure necessario che
sulla strada ci sia una netta segnaletica orizzontale. E ancora,
la Classe E berlina sa parcheggiare completamente da sola,
con il guidatore che, già uscito
dall’auto, si limita ad inviare gli
impulsi per una perfetta manovra con il suo smartphone.
!"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
!"#$%&'()'ABCDE'F0(1 LA STAMPA F2
26
SPECIALE LA STAMPA
SPECIALE LA STAMPA
LUNEDÌ 14 MARZO 2016
LUNEDÌ 14 MARZO 2016
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CREATIVITÀ FRANCESE
Peugeot rinnova
la crossover 2008
stella della Dakar
E-Mehari e SpaceTourer, l’estro Citroën
CORRADO CANALI
GINEVRA
GIAN DELL’ERBA
GINEVRA
«A tre anni dal lancio del
crossover 2008 e dopo
515.000 unità vendute nel
mondo a fine dicembre 2015,
con il contorno della vittoria
di gennaio alla Dakar, ripresentiamo una versione rinnovata del nostro Suv, sottoposto a un sensibile restyling».
Così Maxim Picat, Ceo del
brand Peugeot, alla presenza
di Carlos Tavares che guida
tutto il gruppo Psa.
Crossover o Suv compatto, ormai è difficile differenziare le due categorie, 2008 è
gradevole per leggerezza di
linee e si propone ampiamente «rimodernato», dunque
più attuale: nuova la griglia
della calandra (ora più verticale e aggressiva grazie anche all’aggiunta di inserti
cromati in rilievo all’interno)
al centro della quale spicca il
Leone Rampante, che prima
era applicato sul bordo del
cofano motore. Cofano che
adesso è privo di nervature
centrali e presenta un nuovo
taglio d’apertura.
Altra evidente modifica
che ne accresce l’appeal stilistico è costituita dal prolungamento ai passaruota delle
protezioni in plastica nera,
codolini allargati che conferiscono al restyling della 2008
un look più solido. I gruppi
ottici posteriori sono adesso
a effetto tridimensionale con
Led verticali, come quelli
adottati per primi dalla 208,
sulla cui meccanica questo
Suv transalpino è stato a suo
tempo concepito.
Maggior grinta è garantita
pure dalla vernice Rosso Ultimate (già in uso sulle 208 e
308 del “polo sportivo Peugeot”), alla quale si aggiunge
l’Emerald Chrystal, connubio fra blu e azzurro. «Intanto – ha sottolineato Picat –
non cessa la ricerca di nuove
vie alternative destinate a
migliorare i progressi tecnologici ambientali, in primis la
riduzione del consumo dei
nostri motori e, di conseguenza, quella dell’emissione
di Co2 per tutti i modelli». Riproposte la 308 Hybrid Air
(500 Cv, 250 km/ora, da 0 a
100 km/h in soli 4”, 70 g/km
di Co2) e il futuristico concept Fractal coupé, che ha
dominato la scena nello
stand ginevrino perché è
sempre uno spettacolo per i
visitatori.
Per ottimizzare la guida
del Suv 2008 sono montati
pneumatici mud&snow (fango e neve, dunque i multistagione) Goodyear 4 Seasons,
abbinati al sistema Grip Control (già presente sulla prima
serie del 2014): 5 programmi
di trazione inseribili assicurano l’aderenza ideale su neve, fango, sabbia, asfalto
asciutto o bagnato.
La rinnovata Peugeot
2008 è inoltre dotata di touch
screen da 7 pollici - compatibile con il Mirror Link o l’Apple Car Play -, di telecamera
posteriore per il parcheggio,
di frenata d’emergenza fino a
30 km l’ora. I motori 1.2 a
LAPRESSE
515
mila unità
REUTERS
Sono le 2008
vendute in tre
anni: un buon
successo
Concept-car e bolide da corsa
Sopra la Fractal, futuristico concept di coupé e a
destra la 2008 DKR da 350 cavalli che ha brillato alla
Dakar nella Pampas del Sud America in gennaio
LAPRESSE
Il Ceo Picat: “A tre anni
dal lancio arriva un
sensibile restyling”
Look più sportivo
grazie a pochi
ma mirati interventi
Ha esordito anche
il multispazio Traveller
con una versione
business i-Lab 3.0
E c’è Loeb nel Team
Peugeot Hansen
benzina spaziano dagli 82 Cv
dell’aspirato ai 110 e 130 dei
turbo. Tre i diesel con cilindrata l.6: da 75, 100 e 120 Cv.
Altra prima mondiale è andata in scena al Salone con il
debutto del Traveller, definito
veicolo «combi spazio» o «navetta-vip», con configurazioni
multiple fino a 9 posti, porte la-
terali a scorrimento elettrico
per il «mani libere» e potenza
della motorizzazione fino a 180
Cv . Gli si affianca in gamma il
Traveller i-Lab 3.0 (per uomini
d’affari esigenti), un’elaborazione del concetto precedente
basata sulla connettività e dotata di 4 sedili «vis-à-vis» (alle
spalle dei due anteriori) intor-
no a un tavolino sul quale, sostenuto da due bracci snodabili, scende un grande tablet touch screen di ben 32 pollici. In
dotazione WiFi, Bluetooth e ricarica a induzione.
In tema sportivo, argomento di casa alla Peugeot, da segnalare che il nove volte Campione del Mondo Rally e recente protagonista della
Dakar 2016, Sébastien Loeb,
entra a far parte del Team
Peugeot Hansen per disputare tutta la stagione del mondiale Rallycross che inizierà in
Portogallo il 15 aprile e si concluderà il 27 novembre in Argentina. Loeb sarà compagno
di squadra di Timmy Hansen
sulla 208 WRX Supercar da
550 cavalli.
!"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
New entry
Roserba (48
anni), nuovo Dg
di Psa Italia
La destinazione la decidi tu,
non i tuoi pneumatici.
Meglio di Citroën, nessun altro costruttore avrebbe potuto proporre un mezzo originale ma al tempo stesso
pratico come lo SpaceTourer
che ha debuttato al Salone di
Ginevra. La Casa francese,
infatti, ha da sempre nel Dna
come prerogativa quella di
offrire soluzioni facili oltre
che accessibili a richieste in
molti casi davvero complesse. Del resto Citroën ha una
lunga tradizione nel settore
dei monovolumi e con lo SpaceTourer di oggi va a completare un’offerta che al momento può già contare sulla
C4 Picasso a 5 posti e sulla
variante «lunga» a 7 posti
Grand C4 Picasso.
Disponibile in tre versioni,
XS da 4,6 metri, M da 4,95
metri e XL da 5,3 metri, il
nuovo SpaceTourer può soddisfare le esigenze delle famiglie, ma anche di diverse tipologie di professionisti del
settore del trasporto. Caratterizzato da un design elegante ma non troppo, e con
una connotazione volutamente pratica, lo SpaceTourer ha come «mission» di poter ospitare fino a 9 persone
su tre file. Offre, di base, una
capacità fino a 2.932 litri per
la versione XL in configurazione a 5 posti. Quattro poi le
varianti: SpaceTourer Feel e
Shine in 3 lunghezze e a 5, 7 e
8 posti. SpaceTourer Business, sempre 3 lunghezze e
La riedizione elettrica
della celebre citycar
Anni Sessanta è un
progetto simpatico
realizzato con la
Maison Courrèges
Il nuovo minivan,
anche in allestimento
Hyphen, interpreta
al meglio il Dna
del brand francese:
praticità originale
LAPRESSE
E-Mehari concept Styled By Courrèges
La curiosa citycar che ricorda l’icona del 1968 ha carrozzeria termoformata di plastica
da 5 a 9 posti. Infine SpaceTourer Business Lounge che
propone 2 lunghezze M e XL
da 6 o 8 posti. Nell’abitacolo lo
SpaceTourer porta, inoltre, al
debutto il nuovo touch screen
da 7 pollici con funzione Mirror Screen e abbinabile al sistema di navigazione in 3D, oltre all’Head-up Display utile
per non distogliere lo sguardo
dalla strada. Lo SpaceTourer è
stato esposto al Salone di Ginevra anche in allestimento
Hyphen, un Concept di vettura
laboratorio disegnata per anticipare una possibile variante a
trazione integrale, con la quale
affrontare al meglio anche i
percorsi lontani dall’asfalto.
La showcar di Ginevra pre-
9
posti
SpaceTourer
può ospitare
fino a 9
persone su tre
file ma
la versione
base è
a 5 posti
vedeva sedili in pelle nappa,
cuciture arancioni, cerchi da
19 pollici ed elementi a protezione del corpo vettura, sistemati in maniera da non rovinare la meccanica quando si percorrono strade non battute.
L’elaborazione del multispazio Citroën è stata curata dalla
Dangel, un fornitore specializzato nel preparare le vetture
per il fuoristrada sia di Citroën
che di Peugeot, due brand come noto del Gruppo francese
PSA. Restando in tema di offroad anche la versione speciale Rip Curl della Cactus, l’altra
anteprima di Citroën al Salone, introduce nella gamma della vettura media più estrosa
attualmente sul mercato la
motricità rinforzata, che pur
senza essere una vera a propria trazione integrale rende
la simpatica Cactus più versatile sui fondi viscidi o sdrucciolevoli. La vocazione al tempo
libero e ai movimenti in piena
libertà è stata sottolineata anche dall’erede della mitica
Mehari, una versione elettrica
realizzata in collaborazione
con Bolloré. La E-Mehari non
è passata inosservata nello
stand, in versione concept Styled By Courrèges, un progetto
in partnership con il noto marchio di moda. Caratteristico il
colore bianco della carrozzeria termoformata di plastica,
una tinta simbolo della Maison
Courrèges fin dagli anni ’60,
proprio come l’originale
Mehari del 1968.
!"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Il manager
Il marchio DS corre da solo
con l’intrigante E-Tense
e il restyling della compatta 3
Carlos Tavares
ha raddrizzato
i conti di Psa
GINEVRA
REUTERS
Al vertice
in Italia
c’è Roserba
Nuovo Vector 4Seasons.
Performance eccellenti tutto l’anno senza bisogno
del cambio stagionale dei pneumatici.
TESTED BY
M A D E T O F E E L G O O D.
Dal 22 febbraio, Massimo Roserba, 48 anni, è
entrato nel Gruppo PSA
come Direttore Generale
Italia. Nato a Pescara,
sposato e laureato alla
Bocconi di Milano, Roserba ha maturato una
lunga esperienza internazionale presso Fiat
Chrysler Automobiles
nell’area Sales e Marketing, prima come International Operations
Marketing Director, poi
come Head of Fiat Brand
& Product Marketing
Director Fiat-Chrysler
Group for Asia Pacific
Countries. Dal 2015 era
Head of Alfa Romeo
Commercial Development zona Emea (Europa, Medio Oriente e
Africa). Roserba subentra a Olivier Mornet che,
dopo 5 anni in Italia
diventa Dg in Cina della
joint venture Changan
PSA Automobile.
Un anno fa al Salone di Ginevra nasceva DS come brand
autonomo rispetto a Citroën,
ma anche terza variante, insieme a Peugeot e sia pure
con connotazione premium,
del Gruppo automobilistico
francese PSA. Un anno dopo
DS si ripresenta a ranghi
completi, la fase di lancio è
ormai evasa e il marchio è in
grado di «viaggiare» in autonomia.
L’ultima vettura a completare il passaggio da Citroën a
DS è la DS3. La citycar premium riceve per l’occasione
un leggero maquillage e guadagna nuovi contenuti soprattutto in fatto di telematica. Il restyling, naturalmente
interessa anche la DS3 Cabrio. La nuova famiglia DS3
ha debuttato ufficialmente
proprio al Salone di Ginevra
e arriverà sul mercato fra poche settimane, con l’obiettivo
di diventare un’alternativa
d’elite alla Citroën C3 (che
pure sta per rinnovarsi).
Interventi di entità maggiore sono riservati alla gamma motori della DS3, ora
composta da 8 unità: cinque
sono a benzina e tre diesel.
Nuovi sono il tre cilindri benzina da 1.2 litri (130 Cv) e il
più prestazionale 1.6 da 208
Cv, riservato però alla ver-
La DS E-Tense è lunga 4,72 metri, larga 2,08 e alta 1,29
LAPRESSE
Il cruscotto della E-Tense è quasi da astronave: tipico da showcar
800
ore
Sono occorse
per realizzare
con cura
artigianale
gli interni
della E-Tense
decisamente
sofisticati
sione Performance che in aggiunta adotta componenti
esterni di taglio sportivo e
particolari tecnici di buon livello, come l’assetto ribassato
(-15 mm), il differenziale autobloccante e l’impianto frenante maggiorato.
Dal presente al futuro che in
casa DS si chiama E-Tense, il
vistoso concept che il brand ha
presentato al Salone. Pur riprendendo alcuni elementi
delle DS attuali, E-Tense ha
proporzioni inedite oltre che
molto appaganti, da sportiva
di razza, grazie alla larghezza
superiore alla media: la carrozzeria, infatti, misura 472
360
chilometri
È l’autonomia
massima
dichiarata
della concept
car elettrica
E-Tense che
raggiunge
250 km/h
Autonomia completa
dopo un anno,
sempre nell’ambito
del Gruppo Psa
I nuovi modelli hanno
un feeling specifico
La showcar a zero
emissioni ha due posti
e uno stile da sportiva
di razza. Per sedili
e plancia le finiture dei
cinturini da orologio
cm in lunghezza, 208 cm in larghezza e 129 in altezza. Ma visto che le DS vogliono essere
auto eleganti e di qualità, la cura per il dettaglio si nota fin
dall’abitacolo che per l’E-Tense è rifinito con dovizia di par-
AP
ticolari dal sapore artigianale,
tanto che lo studio, l’analisi e la
produzione dell’interno hanno
richiesto 800 ore di lavorazione. Sedili e plancia hanno la
stessa finitura dei cinturini degli orologi e l’impianto audio è
da 640 watt. Nell’abitacolo si
trovano anche lo specchietto
retrovisore di formato digitale
ed un raffinato impianto d’areazione, che monitora con regolarità la qualità dell’aria presente all’interno.
La DS E-Tense accoglie a
bordo solo due occupanti. Un
«involucro» così esclusivo si
abbina a un motore elettrico
da 450 Cv dalle prestazioni in
linea coi più veloci coupé: accelerazione 0-100 km/h in 4,5 secondi e velocità massima di
250 km/h con autonomia fra
310 e 360 km. La trazione, trattandosi di una sportiva, è ovviamente posteriore; il telaio
prevede una costruzione del tipo monoscocca in fibra di carbonio e i cerchi di tipo extra
large sono da 20 pollici. [CO. CA.]
!"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Ritorno all’utile
per il Gruppo Psa
dopo la crisi
Dopo un lungo e sofferto
piano di ristrutturazione,
il gruppo Psa (Peugeot,
Citroën e Ds) ha ritrovato
l’utile nel 2015, con un
risultato netto positivo
per 1,2 miliardi di euro,
contro una perdita di
555 milioni nel 2014.
Raggiunto l’obiettivo
strategico di ritorno alla
redditività con due anni
di anticipo. L’utile operativo è triplicato a 2,7
miliardi di euro, contro
797 milioni nell’esercizio
precedente, generando
un margine al 5% sulle
attività auto (escluse
quelle finanziarie e di
componentistica), contro un obiettivo del 2%.
«Abbiamo realizzato il
nostro piano in tempo
record, grazie alla mobilitazione di tutta l’azienda e dei suoi partner», ha
commentato l’amministratore delegato Carlos
Tavares.
!"#$%&'()'ABCDE'F0(1 LA STAMPA F2
SPECIALE LA STAMPA
LUNEDÌ 14 MARZO 2016
LA CURIOSITÀ
incassati e il disegno di fiancata.
La nuova sportiva avrà motore
posteriore centrale (la sua
antenata ce l’aveva a sbalzo) con
potenza di 260 Cv. L’obiettivo è
creare un’auto equilibrata, veloce
e leggera, da cui verrà elaborata
una versione da corsa che potrà
riportare un’Alpine a ripercorrere
in modo competitivo le prove
speciali, regalando emozioni al
pubblico. Emozioni ancora più
grandi se, come pare, si troverà
come avversaria l’Abarth 124
rally, riproponendo la lotta del
Mondiale Rally 1973.
[R. VAL.]
Con Vision rinasce la mitica Alpine
avrà anche una versione da corsa
Molta curiosità ha destato il
prototipo Alpine Vision, che
prefigura il ritorno di un’icona
sportiva della Casa di Dieppe.
Intorno a questo modello
Renault sta creando una nuova
struttura anche manageriale che
porterà alla produzione di una
29
berlinetta sportiva di chiara
ispirazione al passato. Nello stile il
prototipo è infatti molto fedele
alla linea dell’Alpine A110, grande
protagonista dei rally negli anni
Sessanta e Settanta, con evidente
somiglianza nei dettagli, come il
paraurti anteriore con i fari
MONOVOLUME E CROSSOVER
La Scénic è una Renault da applausi
ROBERTO VALENTINI
GINEVRA
Uno dei cavalli di battaglia di
Renault è sicuramente il monovolume Scénic, nato vent’anni fa per soddisfare le esigenze di spazio delle famiglie
su una vettura dalle dimensioni relativamente contenute.
Una vettura che ha subito incontrato i favori del pubblico,
trasformandosi negli anni
successivi, con restyling che
hanno seguito i cambiamenti
di design della Casa francese.
Ora, a Ginevra, Renault ha
svelato in anteprima quella
che può essere considerata la
quarta serie del modello. Lo
stile è decisamente moderno
e si ispira al prototipo R-Space (Salone di Ginevra 2011),
caratterizzato da una spiccata personalità e linee innovative. La nuova Scénic intende
fare un notevole passo avanti
soprattutto dal punto di vista
del design, con un’inedita proporzione tra le ruote, con cerchi da 20 pollici, e la carrozzeria bicolore con due tonalità
diverse per il tetto che si abbinano con le diverse tinte.
Ovviamente la Scénic mantiene e migliora la sua già notevole abitabilità e vivibilità
interna, con una serie di nuovi
contenuti di comfort, funzionalità e sicurezza. Dal punto
di vista del comfort viene rafforzata la modularità, grazie
anche al sistema One Touch
Folding, che consente di ripiegare automaticamente i sedili
AP
Il look della quarta serie Scénic si ispira al nuovo corso lanciato da Clio e Captur
Versatile e spaziosa
punta sul comfort
Tra le tecnologie
il sistema Hybrid
Assist per il diesel
Energy dCi 110 Cv
Una bella novità è la
consolle centrale
scorrevole: l’abitacolo
varia a richiesta
privilegiando i posti
anteriori o posteriori
posteriori con un’unica pressione da un comando situato nel
vano bagagli, ottenendo così un
pianale piatto. Una novità è la
consolle centrale scorrevole,
che può trasformare l’abitacolo,
privilegiando i posti anteriori o
posteriori a seconda delle esigenze dei passeggeri. Dal punto
di vista della sicurezza la nuova
Scénic sarà equipaggiata di serie con il sistema di frenata di
emergenza attiva e l’Aebs pedone, oltre agli altri controlli già
presenti sulla serie attuale.
Su un’auto moderna e futuribile non può mancare la tecnologia Multi-Sense, R-Link già
proposta su vetture di segmento superiore che, grazie a un
grande schermo da 8,7 pollici,
consente di programmare e
La grande Talisman è disponibile sul mercato anche nella versione station wagon
controllare tutte le funzioni.
La nuova Scénic sarà disponibile con sei tipi di propulsore
diesel e due a benzina, con potenze che variano dai 95 ai 160
Cv. Sarà proposta anche una
versione diesel elettrificata,
battezzata Hybrid Assist, sul
motore diesel Energy dCi 110,
con trasmissione manuale 6 velocità: il sistema consentirà di
fornire un supplemento di accelerazione in alcune fasi di utilizzo, in particolare ai bassi regimi. La nuova Scénic sarà commercializzata in Europa entro
la fine dell’anno.
Prima mondiale anche per la
nuova Mégane Sporter e Megane Sporter GT, disponibili dal
prossimo autunno.
!"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Ghosn: “Più sinergie con Nissan”
L’alleanza Renault-Nissan
dovrebbe generare 5,5
miliardi di euro di sinergie
nel 2018, integrando
meglio le divisioni e la
condivisione delle risorse.
Lo ha detto Carlos Ghosn,
presidente e Ceo dell’allenza tra la Renault e la
Nissan (controllata al
43,4%): «L’industria automobilistica è in rapida
evoluzione, e ciò richiede
che le due società sfruttino l’alleanza come strumento di lavoro pragmatico. La strada da percor-
Tesla rilancia: il Suv Model X
è un viaggio pulito nel futuro
ALFONSO RIZZO
GINEVRA
Benvenuti nel futuro! La personalissima visione dell’automobile di Elon Musk, co-fondatore di PayPal e SpaceX,
nonché titolare di Tesla Motors, rappresenta un salto nella mobilità del futuro, già disponibile. Le sue vetture sono
elettriche, potenti e con ampia autonomia, tanto da non
far rimpiangere le motorizzazioni tradizionali a combustione interna, ibride o plugin, se non per i prezzi.
Per la Model S si parte dai
85.000 euro della 70D, mentre
il nuovo Suv Model X costerà
da 95.300 euro. Le porte posteriori ad ali di falco permettono un accesso agile alla seconda e terza fila di sedili nelle configurazioni a 6 e 7 posti,
oltre ad un effetto scenico unico quando si aprono e chiudono, anche in spazi ristretti.
Se la propulsione con doppio
motore elettrico da 70 o 90
kWh non rappresenta una novità, sorprendono le prestazioni
di un 4x4 imponente e pesante
come Model X (2.440 kg). La
versione d’accesso 70D scatta
da 0 a 100 km/h in poco più di 6
secondi, raggiunge i 225 km/h
di velocità e vanta un’autonomia nominale di 400 km. La
versione top di gamma P90D
Performance può viaggiare per
450 km e impiega soltanto 3”4
per raggiungere i 100 orari in
Elettrica come tutte
le auto di Musk ha
uno sprint fulminante
e prestazioni molto
competitive. Ma
costa 95.300 euro
modalità «Ludicrous Speed».
Solo la Cayenne Turbo S le
sta davanti alla ripartenza dal
semaforo. L’approccio rivoluzionario di Tesla non si limita
alla propulsione, ma si traduce
in tutte le funzioni e i sistemi di
bordo, sia in tema di sicurezza
che di comfort. Basta una breve
pressione sulla maniglia della
porta perché si apra automaticamente. Seduti al volante, con
un colpetto sul freno quella del
guidatore si richiude automaticamente da sola. La strumentazione di bordo sembra uscita da
un film futuristico con un tablet
da 17” (43 cm in diagonale) a
centro plancia da cui si governano tutti i sistemi della vettura con comandi tattili. Se non
fosse per la velocità con cui si
muove, potrebbe sembrare di
stare in un videogioco.
Il luminoso parabrezza è il
più grande in produzione per
un’auto. Arriva quasi a metà del
Con le ali
Le porte
posteriori
ad ali di falco
permettono
un accesso
agile alla 2ª e
3ª fila di sedili
AFP
rere è quella di una maggiore convergenza, lavorando a più stretto contatto». Il nuovo piano di
sinergie sarà operativo
dal 1° aprile.
tetto in vetro
dove sono incernierate le
portiere posteriori che
sfruttano il
tetto per il cinematismo di
apertura. I 5,
6 o 7 sedili individuali sono
ancorati alla
base e scorrono su binari,
aggiungendo
spazio di stivaggio ai due
bagagliai: uno
LAPRESSE
anteriore da
200 litri, l’altro dietro variabile in base alla
configurazione. Per percorrenze limitate a 50-60 km al giorno,
la presa di corrente del box è
sufficiente per muoversi senza
ansia da «riserva», per i lunghi
viaggi ci sono le stazioni Tesla
Supercharger sparse in tutta
Europa (12 nel nord Italia, 1 a
Cavaglià) che in mezz’ora aggiungono 270 km d’autonomia a
costo zero. Vivere il mondo che
sarà costa, ma viaggiare veloci
a impatto zero non ha prezzo.
!"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
LAPRESSE
30
SPECIALE LA STAMPA
LUNEDÌ 14 MARZO 2016
LA CURIOSITÀ
microturbina per generare
l’elettricità necessaria a ricaricare il
pacco batterie che alimenta i
motori elettrici di trazione. Il
generatore a turbina di bordo per
estendere l’autonomia porta
all’utilizzo di un pacco batterie più
piccolo, con netto risparmio di
peso e volume.Techrules ha
applicato la nuova tecnologia alla
concept car plug-in ibrida ad
autonomia estesa TREV. Con una
potenza di punta di 768 kW (1.044
Cv) e velocità autolimitata a 350
km/h, dichiara autonomia
eccezionale di oltre 2.000 km. [CO. CA.]
Promessa della cinese Techrules
“Duemila km di autonomia pulita ”
Techrules, nuova società cinese di
ricerca e sviluppo ha esordito a
Ginevra presentando il sistema
TREV (Turbine-Recharging Electric
Vehicle), una tecnologia di
propulsione ibrida seriale che
utilizza un generatore a turbina. Il
concetto unisce le già note
tecnologie aeronautiche e di
propulsione elettrica con
innovazioni tecniche esclusive.
Techrules promette «un risultato
mai raggiunto d’efficienza e
prestazioni con basso impatto
ambientale». TREV è un sistema di
autonomia estesa che utilizza una
LA TECNOLOGIA COREANA
Le tre anime Hyundai
nella Ioniq: elettrica
ibrida e anche plug-in
CORRADO CANALI
GINEVRA
Alla Hyundai l’offensiva ibrida che parte dal Salone di Ginevra è stata messa a punto
non lasciando nulla al caso.
Innanzitutto si tratta di una
svolta di Gruppo, visto che è
stato coinvolto anche l’altro
brand Kia. Nel mirino, poi,
c’è un bersaglio decisamente
grosso cioé la Toyota numero
uno al mondo, che l’ibrido
non soltanto l’ha inventato,
ma ora lo sta imponendo al
mondo intero.
Punto di partenza per l’offensiva coreana la Ioniq, la
berlina che sarà disponibile
in versione ibrida, ibrida ricaricabile ed elettrica, soluzioni molto diverse fra loro
per logica di funzionamento
e per pubblico di destinazione, tanto da riflettersi in maniera evidente anche a livello
estetico. Tre anime unite nello spirito ma molto diverse
tecnologicamente.
La Ioniq va a sfidare, così,
sia le ibride tradizionali, a
partire dalla Toyota Prius,
che le elettriche pure come la
Nissan Leaf. Inoltre le tre
versioni della Ioniq si differenziano l’una dall’altra per
la capacità delle batterie che
sono del tipo al litio-polimero
e hanno una capacità di 1,56
kWh sulla ibrida, di 8,9 kWh
sulla ibrida ricaricabile e di
28 kWh sulla elettrica. Il variare della capacità influisce
sulle dimensioni e sul costo
che andrà poi ad incidere sul
prezzo d’acquisto.
Le Ioniq Hybrid e Plug-In
Hybrid impiegano, poi, un
motore a benzina da 1600 cc
dalla tecnica raffinata e dalla
resa energetica superiore del
40% rispetto ai benzina di tipo tradizionali. Il 1600, inoltre, prevede l’iniezione diretta e segue il ciclo di funzionamento Atkinson. Eroga 105
Cv, sviluppa 147 Nm e si abbina ad un cambio doppia frizione a 6 rapporti che diventa automatico a rapporto singolo sulla Electric. Il sistema
ibrido delle Hyundai Ioniq
Hybrid e Plug-In Hybrid viene completato da un motore
elettrico: l’unità presente
sulla ibrida sviluppa 44 Cv e
170 Nm, mentre il modulo
della ibrida ricaricabile fornisce 61 Cv. L’elettrica non
prevede ovviamente il 1600
termico, ma utilizza un motore elettrico da 120 Cv e 295
Nm che garantisce una velo-
Niro è lunga 4,35 metri e larga 1,8. Ha uno stile slanciato, vano bagagli da 421 litri
Con Optima e Niro
Kia sfida i grandi rivali
nei segmenti chiave
AP
Una rivale per Toyota Prius e Nissan Leaf
Le Ioniq Hybrid Plug-In (ricaricabile alla spina) abbina un motore
a benzina 1.6 da 105 Cv a uno elettrico che fornisce altri 61 Cv
cità di 165 km/h e autonomia di
250 kmh. La ibrida sviluppa
141 Cv, ha una velocità di 185
km/h e produce appena 79 g/
km di Co2. Le emissioni della
Plug-In sono ancora più limitate: 32 g/km, grazie alla possibilità di viaggiare per 50 km senza il motore a benzina.
La Ioniq rispetta inoltre vincoli precisi in materia di aerodinamica, così da attenuare la
resistenza all’aria. Le tre ver-
Lo stesso modello
è declinato (con
ritocchi stilistici) in
base alla missione
tecnologica. C’è una
soluzione per tutti
sioni si riconoscono per poche
differenze estetiche che riguardano il fascione paraurti e
la calandra, mente l’elettrica
prevede una mascherina carenata che non ha la funzione di
raffreddamento del motore
termico (che non c’è).
La dotazione è molto completa per tutte e tre le varianti
visto che include diverse tecnologie per l’aiuto e l’assistenza alla guida, come il sistema
di frenata autonoma, quello
che mantiene l’auto nella corsia di marcia e il regolatore di
velocità di tipo adattivo. Non
mancano poi la ricarica del telefono senza fili e i protocolli
Apple CarPlay e Android Auto
e i servizi multimediali della
TomTom. Il quadro strumenti
a bordo è del tipo digitale e misura 7 pollici.
!"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Ricca
Tra i servizi
previsti
i sistemi
Apple
CarPlay
e Android
Auto
e quelli
multimediali
della TomTom
ALBERTO CALLIANO
GINEVRA
Il 5° posto nella classifica
mondiale dei costruttori raggiunto dalla coreana Kia con il
suo partner Hyundai dipende
in larga parte dall’attento percorso evolutivo della gamma.
Ora è la volta del segmento D,
dell’area crossover e della trazione ibrida attraverso Optima Sportswagon, Optima
Plug-in Hybrid
(in vendita entro
l’anno) e il crossover ibrido Niro
(dopo l’estate).
Optima è stata
presentata sul finire del 2015 nella 4ª generazione
e la versione
Sportswagon è la
prima station
Kia in questa fascia di mercato.
Lunghezza e larghezza
sono
quelle della berlina, con 4,85 e 1,86
m, mentre l’altezza cresce a
1,47 m favorendo la capacità di
carico che parte da 553 litri
(48 in più); le sospensioni possono essere a controllo elettronico. Il design del frontale
è invariato, mentre la coda offre una definizione dinamica;
nel lussuoso abitacolo il divano è ribaltabile 40-20-40. La
dotazione comprende anche
Connect Services, che offre
informazioni sul traffico, e ricarica wireless per dispositivi
elettronici. Tre i motori, tutti
Euro 6: turbodiesel 1.7 CRDi
da 141 Cv, 2.0 CVVL benzina
da 163 Cv, 2.0 T-GDI turbo ad
iniezione diretta da 245 Cv
per la variante GT.
La variante Plug-in Hybrid.
prevede un 2.0 GDI a benzina
da 156 Cv abbinato a un motore elettrico da 50 kW e una
batteria agli ioni di litio da 9.8
Moderna (e lussuosa) la plancia hi-tech della Niro
LAPRESSE
Familiare
Optima
Station
Wagon,
la prima Kia
familiare
in questo
segmento,
si offre anche
nella versione
muscolosa GT
kWh: viene caricata dal motore
elettrico, dalla frenata rigenerativa, a rete domestica o mediante colonnina. La potenza
complessiva è di 205 Cv. Due le
modalità selezionabili: HEV
Mode che privilegia il sistema
ibrido e la marcia in elettrico;
Charge Mode che punta alle
prestazioni. La vettura percorre in elettrico 54 km non superando i 120 km/h. Autonomia
complessiva 970 km con emissioni di Co2 di soli 37 gr/km.
Con il crossover Niro debutta la nuova piattaforma Kia per
la trazione ibrida. E’ composta
da un motore 1.6 GDI ad iniezione diretta di benzina da 105 CV,
un motore elettrico da 32 kW e
un pacco batterie litio-polimeri
da 1,56 kWh. La potenza è di 141
Cv e il cambio è un 6 rapporti a
doppia frizione.
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SPECIALE LA STAMPA
LUNEDÌ 14 MARZO 2016
I NUMERI/1
I NUMERI/2
Prima al mondo
per il quarto anno
consecutivo
Mercato Italia:
11 modelli a doppia
alimentazione
Toyota (con Lexus, Daihatsu e
Hino) per il 4° anno di fila si è
confermata leader mondiale di
vendite nel 2015. Con 10,151
milioni ha battuto Volkswagen
(9,93 milioni) e GM (9,84). Al 4°
posto Renault/Nissan (8,52)
Le Hybrid rappresentano il 23%
del totale delle vendite di Toyota
Motor Europe, che ha in gamma
14 modelli Full Hybrid; 11 in
Italia dove il mix di ibride Toyota
e Lexus raggiunge il 35% delle
immatricolazioni complessive
33
CROSSOVER E COUPÉ TECNOLOGICI
C-HR amplia la gamma ibrida Toyota
GIANNI ANTONIELLA
GINEVRA
Il mondo sarà ibrido. Toyota
ne è convinta. La strada aperta con la Prius ormai è un’autostrada, l’amministratore
delegato e presidente di Toyota Motor Europe, Johan Van
Zyl, a Ginevra ha chiarito che
la propulsione ibrida (motore
endotermico a benzina ed
elettrico) è il cuore della strategia di mercato della Casa
giapponese. «Nel 2015 - ha
raccontato Van Zyl - abbiamo
venduto quasi 210.000 auto
ibride, il 20% in più dell’anno
precedente e un terzo di questi veicoli è stato commercializzato in Europa. Non solo,
ma il successo delle nostre auto a doppia alimentazione è
continuato anche in questa fase caratterizzata dal basso
prezzo di benzina e gasolio».
Una linea chiara e netta
che spiega perché il C-HR,
l’inedito crossover che è stato
il protagonista dello stand al
Salone svizzero, arriverà sul
mercato (verso la fine di quest’anno) con due tipi di motorizzazione a benzina (addio
Diesel). La versione ibrida
(motore termico 1.8, potenza
totale 122 Cv) rappresenterà il
centro della gamma, l’alternativa sarà un benzina turbo 1.2
da 116 Cv. La linea del C-HR è
piuttosto esasperata e, viste le
misure (lunghezza 4,35, larghezza 1,79 e altezza 1,57), la
vocazione sarà quella della
compatta da città con possibi-
lità di affrontare
bene qualche
viaggio. La silhouette
da
coupé con il lunotto quasi orizzontale, la linea
di cintura alta,
maniglia delle
porte posteriori
inserita
nel
montante C e i
passaruota ben
marcati, indicano che lo stile fa
agio sulla praticità e che il glamour gioca un
ruolo importanIl nuovo crossover C-HR ha una linea dinamica, quasi da coupé: è lungo 4,35 metri, largo 1,79 e alto 1,57
te. Tecnicamente questo crossover sfrutta la
nuova piattaforma Toyota siAbbina il motore 1.8
glata TNGA (Toyota New Global Architecture) e, nella dotatermico all’elettrico:
zione, ci sarà il Safety Sense,
122 Cv complessivi
ovvero il sistema di controllo di
sicurezza che, sempre a detta di
In alternativa il turbo
Van Zyl, l’anno scorso è stato
benzina 1.2 da 116
montato (come dotazione stanCv, niente più Diesel
dard o come optional) sul 70%
delle Toyota vendute ed entro il
2017, equipaggerà tutte le auto
dell’ellisse.
Ma la C-HR non era l’unica
Il capo dell’Europa
novità presente. Altro protagonista ginevrino è stato il pickVan Zyl : “Nel 2015
up HiLux. Nato nel 1968, si è arabbiamo venduto
rivati all’ottava generazione di
un veicolo che è diventato un
210 mila ibride, il 20%
Il nude look del provocante Kikai benchmark nel suo settore. Coin più. E un terzo nel
Questo curioso veicolo ibrido a 3 posti è un saggio struito in Sud Africa, il nuovo
della capacità tecnologica Toyota. Lungo 3,4 metri, HiLux è lungo 5,34 metri, diVecchio Continente”
ha tutti gli elementi meccanici in vista sponibile con cabina singola,
kingcab e cabina doppia e 5 posti. Abitacolo ridisegnato e
molto automobilistico definiscono un veicolo da lavoro, anche duro, ma che non rinuncia
al comfort. Il motore è un turbodiesel 2.4 da 150 Cv, la trazione integrale (anteriore inseribile) o solo posteriore, cambio
manuale o automatico con ridotte e blocco del differenziale:
un vero fuoristrada.
A metà strada tra un commerciale e un monovolume, ma
sempre con il comfort di una
berlina, il Proace Verso. Nato
dalla collaborazione con il
gruppo francese Psa, viene proposto con 3 misure di passo
(corto, medio e lungo) e comunque sempre la possibilità di trasportare fino a 8 persone. Due i
turbodiesel, a quattro cilindri:
1.6 da 95 o da 115 Cv e 2.0 da 150
o 180 Cv. A completare l’esposizione ginevrina e mischiato con
i modelli in produzione, c’era
anche il buggy urbano Kikai.
Novità europea, la prima
mondiale era stata a all’ultimo
Salone di Tokyo dell’autunno
scorso, questo curioso tre posti
a trazione ibrida (tanto per ribadire il concetto) è stato pensato e realizzato per segnare lo
stato dell’arte della capacità costruttiva della Casa nipponica.
Lungo 3,40 metri, motore posteriore. La particolarità di non
avere carrozzeria e di mostrare
tutti gli elementi costruttivi fa
della Kikai una sorta di eccitante nude look meccanico!
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Lexus LF-FC esplora l’idrogeno
l’ibrido sale anche sulla LC 500h
GINEVRA
Un milione di Lexus ibride.
È stato questo l’annuncio
che il capo di Lexus Europa,
Alain Uyttenhoven, ha fatto
in apertura del Salone. E la
parte occidentale del nostro continente fa la parte
del leone per le vendite del
brand giapponese che ha
chiuso il 2015 con il record
di vendite, sempre in Europa, e un incremento del 20%
rispetto al 2014.
Per continuare a mantenere questo trend, che pone
Lexus al vertice del mercato
delle ibride premium, a Ginevra il marchio di lusso della Toyota si è presentato con
due novità: una già pronta
per il mercato, l’altra che
guarda un po’ più avanti. Da
una parte, infatti, c’era la LC
500h, dall’altra la concept, a
fuel cell, LF-FC.
La LC 500h, versione ibrida della LC500 svelata a Detroit lo scorso gennaio, è una
coupé dalla linea molto filante
ed elegante che porta al debutto il sistema Multi Stage
Hybrid che unisce il motore
V6 3.5 a benzina con un propulsore elettrico alimentato
da batterie agli ioni di litio e
un cambio automatico a quattro rapporti.
Il risultato, secondo la Casa
giapponese, è una vettura dal
comportamento più marcata-
Due concetti “puliti”
dal brand premium
che punta sulle
fuel cell per il futuro
e ha chiuso il 2015
con vendite record
mente sportivo, tanto che
questa coupé passa da 0 a 100
km l’ora h in meno di 5 secondi e, sempre a detta del costruttore, offre un maggiore
piacere di guida vista anche la
risposta più immediata alle
sollecitazioni dell’acceleratore, il tutto nel massimo rispetto ambientale che un’auto
ibrida assicura.
L’altra punta dello schieramento Lexus a Ginevra è stata
la concept car LF-FC. Si tratta
della prefigurazione della
prossima ammiraglia di questo marchio. Caratterizzata
da linee filanti e moderne con
una enorme mascherina (un
po’ invadente) che occupa l’intero muso della vettura.
Alla silhouette molto personale, fa riscontro un abitacolo esternamente lussuoso,
da ammiraglia, che non vuole
essere seconda a nessuno e
non vuole sfigurare neanche
AP
La lussuosa Lexus LC 500h, una filante coupé, è la versione ibrida della LC500 svelata a Detroit
nei confronti della migliore e
più agguerrita concorrenza
europea. E in più la LF-FC fa
della tecnologia imbarcata un
atout vincente.
La trazione elettrica con la
tecnologia delle fuel cell è una
scelta precisa che si inserisce
nella più grande strategia della Toyota e dei costruttori
giapponesi che vedono nell’idrogeno il carburante del futuro. Inoltre la disposizione
degli elementi meccanici (lo
schema prevede celle a combustibili posteriori, unità di
controllo anteriore, serbatoio
dell’idrogeno centrale, due
motori per i due assi e trazione integrale) è studiata in mo-
do da avere la migliore distribuzione dei pesi e quindi migliorare l’handling. Inoltre
l’utilizzo di tutta la tecnologia
attuale, dai comandi gestuali
(scompaiono pulsanti e leve
dalla consolle) alla guida automatica, ne fanno un punto di
[G. ANT.]
riferimento.
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34
SPECIALE LA STAMPA
LUNEDÌ 14 MARZO 2016
LA CURIOSITÀ
possibile grazie al server media
integrato nel sistema TomTom e
alla possibilità di riprendere i
momenti salienti utilizzando i di
sensori di azione (Gps,
giroscopio, accelerometro,
barometro e bussola). «Bandit si
è mostrata la scelta ideale per
Etos - spiega l’Ad Rinspeed,
Rinderknecht - perché le due
aziende condividono una visione
simile di innovazione, ponendo
la figura umana al centro di tutto
e cercando di rendere la
tecnologia avanzata alla portata
di tutti».
TomTom Action Camera Bandit
un drone per la Rinspeed Etos
TomTom equipaggia la concept
car Rainspeed Etos con l’inedita
Action Camera Bandit. Etos
introduce concretamente il
concetto di guida autonoma
proponendo in alternativa una
modalità di guida manuale. Il
veicolo include a bordo un DJI
drone con un’Action Camera
TomTom Bandit in grado di
registrare le performances di
guida del pilota. Grazie a Bandit,
l’automobilista può realizzare
video UltraHD mozzafiato di alta
qualità, modificare e condividere
i propri filmati in pochi minuti. È
TENDENZE
Qashqai e X-Trail in abito da sera
CLAIRE BAL
GINEVRA
La Nissan ha tre obiettivi in
testa: i crossover, le auto
elettriche e la guida autonoma. Lo dice chiaramente
Guillaume Cartier, capo delle
vendite e del marketing in
Europa: sono i punti di forza
del marchio e su questi continuerà a lavorare. Non a caso
al Salone di Ginevra il costruttore ha portato, invece
di grandi novità di prodotto,
tre anteprime «concettuali»:
i Qashqai e X-Trail Premium
Concept, la show car elettrica «self driving» IDS e l’annuncio del primo modello
Nissan a guida parzialmente
autonoma, il Qashqai Intelligent Pilot.
«In Nissan crediamo fortemente nella guida autonoma, e per darle visibilità la
proporremo sul nostro modello di maggior successo, la
Qashqai», spiega Cartier, annunciando che la versione
«pilota intelligente» andrà in
vendita nel 2017. L’automatizzazione si limita per ora
alla marcia in autostrada sulla singola corsia, grazie alla
tecnologia già sperimentata
dal marchio Infiniti: il crossover sarà in grado di mantenere la velocità e la distanza
dal veicolo che precede e di
seguire le traiettorie disegnate dalle linee sulla carreggiata, sterzando da solo.
Ma non è che l’inizio, spiega Cartier, perché la tecnolo-
La soluzione pulita e quella glamour
Sopra la versione «Premium Concept», una
lussuosa declinazione della X-Trail. A sinistra la
showcar IDS, 500 km di autonomia elettrica
gia «self driving» si raffinerà:
gli step successivi sono la
marcia in autostrada su più
corsie – con sorpasso automatizzato – e poi l’approdo al territorio urbano, quando, entro
la fine del decennio, le vetturerobot saranno in grado di affrontare anche gli incroci e la
convivenza con pedoni e ciclisti. «Sono certo che dopo l’Abs
e gli airbag, la guida autonoma
diventerà il nuovo standard
per l’industria dell’auto: la
tecnologia si sta muovendo
molto velocemente.
Sempre al Qashqai, vero
ambasciatore del marchio, è
affidato il compito di esplorare
il segmento del lusso. «Quando abbiamo presentato il primo Qashqai, nel 2007, non avevamo concorrenti, oggi ne sono arrivati una ventina: dobbiamo muoverci per non farci
raggiungere», dice Cartier al-
ludendo alla prima posizione
del modello nel segmento europeo dei crossover compatti,
con oltre 230.000 unità vendute nel 2015. «Fra le molte attività per tenere “freschi” i nostri prodotti stiamo valutando
Nissan ha esposto
le Premium Concept
versioni glamour dei
modelli più popolari
“Tanti i concorrenti
dobbiamo muoverci”
Prosegue l’impegno
nelllo sviluppo dei
modelli “self driving”
e di quelli elettrici
La vetrina tecnologica
è la showcar IDS
la possibilità di realizzare versioni di lusso di Qashqai e XTrail, che potrebbero soddisfare i clienti provenienti da
segmenti più alti». Ecco spiegata la presenza, al Salone di
Ginevra, delle due «Premium
Concept», superaccessoriate
e rifinite con materiali pregiati. Ma è forse la sfida dell’elettrico a riscaldare di più gli animi in Casa Nissan. Nonostante
le vendite della Leaf a batterie
rappresentino una quota trascurabile delle quasi 560.000
vetture immatricolate in Europa, gli investimenti in termini economici e d’immagine sono ingenti.
Oltre a lavorare alla creazione di «corridoi elettrici»
per la ricarica rapida, continua il miglioramento delle
prestazioni dei veicoli. Dopo
aver svelato, solo il mese
scorso, la Leaf con batteria
più capiente, da 30 kWh e 250
km di autonomia, il capo delle
vendite Nissan rilancia. «Entro il 2020, la Leaf avrà 500
km di autonomia», come la futuristica show car IDS esposta a Ginevra. «Allora il problema dell’infrastruttura di
ricarica sparirà, e il mercato
delle elettriche decollerà anche in Italia».
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Infiniti, la coupé sportiva Q60 RX-Vision Concept, premiato
ha trazione integrale e 460 Cv il manifesto dello stile Mazda
GINEVRA
È il marchio di lusso della
Nissan, un brand giovane
per il mercato europeo, ove è
approdato nel 2008.
Per farsi conoscere da un
pubblico poco avvezzo a considerare le giapponesi come
vere alternative ai marchi
tedeschi premium, la Infiniti
ha esposto al Salone di Ginevra tutta la sua gamma, fra
cui spiccavano tre anteprime europee.
La coupé sportiva Q60, innanzi tutto: si tratta di una
potenziale concorrente alla
Bmw Serie 4 e all’Audi A5,
che andrà in vendita nella
seconda metà del 2016. Nella
versione più potente, la Q60
ha la trazione integrale ed è
spinta da un V6 3.0 Twin
Turbo a benzina da ben 405
Cv di potenza.
La seconda è la versione
Sportiva
Lussuosa
ma anche
molto
sportiva:
la Q60 sfiderà
rivali
importanti
come Bmw
Serie 4
e Audi A5
aggiornata della berlina Q50,
e la terza è un modello che
piacerà in particolare al pubblico europeo: è il Suv compatto QX30, costruito sulla
stessa piattaforma della Q30
e dunque, in virtù della partnership con Mercedes, della
Classe A e GLA.
La QX30 andrà in vendita
all’inizio dell’estate con un
motore 2.2 turbodiesel da 170
Cv, la trazione integrale e il
cambio automatico a doppia
frizione. Tutti i modelli Infiniti si distinguono al primo
sguardo per le forme sinuose
e il caratteristico montante
posteriore curvo, che nel 2015
hanno conquistato i favori di
215.000 clienti nel mondo, ossia il 16% in più rispetto al
2014, un record assoluto per il
giovane marchio di lusso della
[C. B.]
Nissan.
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GINEVRA
Sulla base della crescita che la
porterà a migliorare i profitti
operativi, Mazda ha lanciato
due proposte agli antipodi in
anteprima europea: la sportivissima RX-Vision Concept
con motore rotativo SkyActiv-R che potrebbe diventare
realtà commerciale entro
qualche anno e la Mazda3 SkyActiv-D 1.5 che vanta un livello ridotto di consumi.
RX-Vision è un concentrato
di emozioni e tecnica. Innanzitutto è bella: non per niente
in occasione del Festival Internazionale dell’automobile
2016 di Parigi è stata nominata «Concept car più bella dell’anno». Il design Mazda Kodo-Soul of Motion lascia il segno con linee che esprimono
prestazioni, trovando l’elemento-chiave nel lungo cofano anteriore che si contrappo-
Seducente
La RX-Vision
con motore
rotativo
SkyActiv-R
ha un design
molto
accattivante
esaltato
dal lungo
cofano
ne alla coda corta. L’abitacolo
due posti offre un arredo essenziale ma di alta qualità. Altra
peculiarità è il motore rotativo
SkyActiv-R che beneficia dell’esperienza compiuta con il
Wankel sin dal 1967, con il modello Cosmo 110S. Qui il tradizionale pistone è sostituito da
un rotore triangolare che ruota
all’interno di una «camera».
Non vi è sistema di distribuzione nè biella, in quanto il rotore è
collegato all’albero motore:
compattezza e leggerezza. La
Mazda3 proporrà in primavera
una nuova versione del motore
SkyActiv-D 1.5, a iniezione diretta con compressione ridotta
e utilizza un turbo a geometria
variabile. Il risultato sono 105
Cv e 270 Nm che con il cambio
manuale 6 marce (c’è anche
l’automatico 6 rapporti) si traducono in 185 km/ora. [A. CAL.]
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SPECIALE LA STAMPA
LUNEDÌ 14 MARZO 2016
NOVITÀ
COREANI
Da Mitsubishi
i concept Geoseek
di ASX e L200
Da Ssangyong
il concept SIV-2:
una maxi-Tivoli
Mitsubishi ha presentato le
versioni restyling della ASX e
della Space Star affiancate dalle
concept L200 Geoseek e ASX
Geoseek (foto). Esposta anche
la eX Concept con propulsione
elettrica, all’anteprima europea
La concept car SIV-2 proposta
da Ssangyong (con la Tivoli
XLV) anticipa un crossover
medio ibrido. Sarà il fratello
maggiore (4,45 m) di Tivoli. Sul
prototipo, motore 1.5 turbo
benzina e un elettrico da 10 kW
37
LA SFIDA
Arriva Baleno, jolly globale di Suzuki
ALBERTO CALLIANO
GINEVRA
Il 2020 si avvicina e con esso
il primo centenario della storia Suzuki, oggi forte di un
andamento in crescita che
l’ha portata a raggiungere
l’ottavo posto nella classifica
mondiale con circa 2,9 milioni di vendite, 205mila unità in
Europa e oltre 18 mila in Italia. Per meglio celebrare l’avvenimento, lo scorso anno è
stato lanciato il programma
«Next 100» che prevede proprio entro il 2020 il lancio di
venti nuovi modelli, tutti
orientati alla qualità, all’originalità e alla tecnologia.
L’obbiettivo è raggiungere i
3,4 milioni di unità globali e i
300 mila pezzi in Europa.
Il primo della serie è stato
New Vitara, cui ora si affianca la Baleno che, dal palcoscenico di Ginevra, annuncia
l’arrivo sul nostro mercato
per il mese di aprile.
Due volumi/cinque porte
di classe B, eredita il nome
dal modello (berlina e SW)
prodotto dal 1995 al 2007 e
venduto in Europa sino al
2001. Progettata in Giappone, viene prodotta da Maruti
Suzuki in India (dove la casa
di Hamamatsu è leader assoluta di mercato con il 47%) e
dove è già in vendita dallo
scorso ottobre con 31 mila
unità a fine gennaio e un portafoglio di 70mila contratti.
Lunga 3,9 metri, larga 1,7 e
alta 1,4 Baleno adotta un nuovo pianale - con sospensioni
anteriori Mc Pherson e posteriori a barra di torsione che ottimizza leggerezza (il
peso varia da 865 a 980 kg a
Indiana
Connessa
Concepita
per i mercati
globali
la Suzuki
Baleno
è prodotta
in India dove
il marchio
è leader
assoluto
A sinistra
il cruscotto:
disponibili
infotainment
con schermo
touch da 7”
e connettività
Smartphone
Linkage
In opzione la versione
ibrida “leggera” che
sfrutta il sistema ISG
per recupero energia
in frenata e ricarica
della batteria al litio
seconda delle versioni) resistenza, comportamento dinamico e sicurezza.
Interessanti i motori: si parte dal nuovo Boosterjet 1.0 turbo ad iniezione diretta che dispone di 112 Cv e 170 Nm ed è
abbinato al cambio 5 marce o
alla trasmissione automatica a
sei rapporti. Raggiunge una
velocità massima di 200 km
l’ora, consumando 4,5 litri per
100 km. Si affianca l’1.2 Dualjet
da 90 Cv a doppia iniezione di
benzina di derivazione Swift,
sempre con cambio 5 marce o
con un CVT a variazione continua e freni posteriori a tamburo: 180 km/ora, 4,2 l/100 km.
Freni misti anche in abbina-
mento alla novità assoluta di
Suzuki per l’Italia: l’ibrido
«leggero» Smart SHVS 1.2.
Sfrutta il sistema ISG (Integrated Starter Generator, solo
13,2 kg in più) che aiuta il motore termico 1.2 Dualjet/90 Cv
durante le richieste di potenza
e recupera l’energia in frenata,
ricaricando una batteria compatta agli ioni di litio. Abbinato
al dispositivo start&stop, consente di contenere le emissioni
di Co2 a 93g/km con un consumo combinato di 4,0 l/100 km.
Il tutto con un look personale, sviluppato nel rispetto del
tema «Liquid Flow» che genera un’immagine riconducibile
al movimento di una massa
d’acqua in un susseguirsi di linee arrotondate e superfici
forti. Soluzione esaltata dall’inedita colorazione cangiante
Blu Haiti. L’altezza contenuta,
l’ampia carreggiata, il frontale
basso, le spalle larghe e fianchi
disegnati con ampi passaruota
aggiungono un tono sportiveggiante. Lo stesso tema stilistico domina anche l’interno che
offre plancia curvilinea e strumentazione con illuminazione
rosso ambrato. Lo sfruttamento delle dimensioni esterne
esalta l’abitabilità e genera anche un vano bagagli da 355 litri, ampliabile a 1.085.
Ricca la dotazione dove
spiccano display Lcd ad alta
definizione da 4,2”, sistema infotainment con schermo touch
da 7”, connettività Smartphone Linkage, funzioni Apple
CarPlay (navigatore, telefono,
musica, retrocamera). Disponibili anche cruise control attivo e radar anticollisione.
Guida autonoma, motori a
impatto zero. Sono stati i temi forti del Salone svizzero.
Si sono viste proposte interessanti e che domani potrebbero diventare realtà, altre
assolutamente esotiche e un
po’ troppo creative (ma non
per questo meno intriganti).
E ciò che succederà domani
non ha riguardato solo i veicoli, ma anche l’accessoristica. Anche i «gommisti» si
stanno attrezzando per affrontare al meglio il futuro
prossimo venturo.
Gli americani della GoodYear si stanno preparando
alle sfide tecnologiche che ci
stanno di fronte con due pro-
totipi di pneumatici che definire innovativi è riduttivo. Il general manager per il sud Europa, Luca Crepaccioli, ci ha raccontato svelando le caratteristiche delle due gomme che la
Casa di Akron ha esposto a Ginevra: «I due pneumatici che
abbiamo portato in Svizzera
hanno come sfondo la guida au-
Il manager Crepaccioli
“Il futuro è vicino e la
nostra rivoluzione
si chiama Eagle 360”
Basata sul concetto di
levitazione magnetica
tonoma. Le stime dicono che
entro il 2035, fra vent’anni, nel
mondo circoleranno 85 milioni
di vetture condotte dall’autopilota. Un’enormità! E questi veicoli avranno bisogno di accessori pensati per questo nuovo
tipo di mobilità».
Tra i due prototipi presentati, il più convenzionale è lo
pneumatico chiamato Intelligrip che potrebbe diventare realtà entro il 2025. Si tratta di
una gomma dotata di sensore
che mette in relazione l’auto
con l’ambiente che la circonda.
Il sensore parla con la centralina dell’auto informandola sul
tipo di manto stradale su cui si
muove il veicolo e il meteo
(pioggia, asciutto, neve), inoltre questo sensore, appoggiato
Sembra una palla, invece è il futuristico pneumatico di Goodyear
all’interno della copertura e
che pesa pochi grammi, riesce
a «chiacchierare» anche con le
altre auto. Inoltre, grazie allo
sfruttamento del rotolamento
e di materiali piezoelettrici, lo
pneumatico produce energia
che alimenta il sensore e, se in
eccesso, viene trasmessa agli
accumulatori del veicolo.
Toshihiro Suzuki
presidente
del Gruppo
È il primo
di 20 modelli
del piano
Per rafforzare le attività
del Gruppo nell’ottica di
uno sviluppo sostenibile,
Suzuki Motor Corp ha
presentato il piano Next
100, illustrato dal presidente Toshihiro Suzuki e
dal capo di Suzuki Europe, Yoshinobu Abe. Si
focalizza sulle necessità
del cliente, privilegiando
la qualità dei prodotti e
nuovi modelli originali
che puntano su design e
tecnologia. La Casa giapponese, guardando ai
segmenti in rapida crescita, prevede un ampio
sviluppo della categoria
dei piccoli e medi Suv, e
modelli di segmento A e
B. Baleno è una delle 20
novità globali che Suzuki
introdurrà entro il 2020.
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Goodyear, la gomma a sfera
per l’auto che guida da sola
GIANNI ANTONIELLA
GINEVRA
Al vertice
L’Eagle 360 è invece un ipotesi, reale, ma proiettata in un
futuro più profondo. «Questo
pneumatico - ha ripreso Crepaccioli - è veramente rivoluzionario. Intanto è una sfera e
per produrlo non si usa più la
tradizionale vulcanizzazione,
ma una stampante in 3d con
tutte le possibilità di persona-
lizzazione che questo processo
consente. E poi lo Eagle 360,
che è privo di cerchio, non è collegato meccanicamente con il
corpo vettura, ma sfrutta il sistema della levitazione magnetica: come i treni superveloci».
La soluzione sferica, a sentire chi l’ha progettato, risolve
una serie di problemi. Intanto
consente spostamenti anche
trasversali del veicolo migliorando le capacità di manovra e
di parcheggio e poi, anche attraverso il collegamento a levitazione magnetica, si attenua il
rischio che gli occupanti soffrano il mal d’auto. Infine, all’equatore, l’Eagle 360 ha una scanalatura che si potrebbe definire
famigliare perché ricorda il disegno dei battistrada convenzionali. E in effetti quel solco
serve proprio per drenare l’acqua e rompere il velo d’acqua
che si crea in caso di aquaplaning… evidentemente anche
nel futuro l’asfalto bagnato sarà un problema!
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SPECIALE LA STAMPA
LUNEDÌ 14 MARZO 2016
si completa nel posteriore, con i
gruppi ottici che richiamano quelli
anteriori e il piccolo lunotto con
cornice in carbonio. La fiancata
evidenzia l’altezza della linea di
cintura, i piccoli retrovisori e il
limitato sviluppo verticale delle
finestrature. Di grande impatto la
verniciatura «Glacier Khaki Silica»,
una nuova tonalità blu-grigio
esclusiva che evoca l’effetto visivo
di un ghiacciaio.Di effetto i tocchi
d’arancio che richiamano il colore
di lancio del primo XV e
rifiniscono frontale, coda e cerchi
in lega da 19”.
[A.CAL.]
PRIMIZIA
Subaru anticipa la prossima XV
con una concept car di impatto
Lanciato nel 2012, il crossover
compatto XV ha segnato una
svolta nell’evoluzione stilistica di
Subaru. E ora si ripete attraverso
l’XV Concept che anticipa il suo
successore, atteso tra un anno e
mezzo. Cardine del veicolo è la
filosofia «Dinamic X Solid» che
esalta grinta e robustezza in 4,52
metri di lunghezza, 1,92 di
larghezza e 1,57 di altezza.
Evidente la ricerca di una
tridimensionalità che, partendo
dalla mascherina ottagonale e dal
frontale con fari a occhio di
aquila, si trasferisce alle fiancate e
AP
I MARCHI GIAPPONESI
Svolta Honda con la decima Civic
ALBERTO CALLIANO
GINEVRA
Praticità, stile, emozione e la
«pulizia» dell’idrogeno sono
le proposte di Honda per il
mercato europeo. Partiamo
dal prototipo di stile che anticipa la versione quasi definitiva della Civic decima generazione, in anteprima mondiale a Ginevra. La vettura
verrà prodotta nello stabilimento Honda of the UK Manufacturing (HUM) e sarà
commercializzata nel 2017
anche negli Stati Uniti (ma la
filiale italiana spera di averla
già entro fine anno).
Rispetto alle precedenti
versioni segna un deciso
cambio di rotta in fatto di
proporzioni e forme. Inoltre,
è il primo modello della Casa
ad utilizzare i nuovi motori
benzina VTEC turbo 1.0 e 1.5:
appartengono alla generazione Earth Dreams Technology, adottano iniezione diretta, turbocompressore a
bassa inerzia e puntano ad
offrire prestazioni ai vertici
della categoria con consumi
contenuti (dati ancora non
disponibili). Ad essi si affianca la versione aggiornata del
turbodiesel i-DTEC 1.6 common-rail, appositamente sviluppato per l’Europa.
Rispetto all’edizione attuale, la nuova Civic è più larga di 30 mm, più bassa di 20 e
più lunga di 130 mm. Visibilmente più dinamica. Sulla
parte anteriore, le ampie
prese d’aria e i gruppi ottici a
led conferiscono una personalità sportiva. La vista laterale evidenzia un profilo
Dinamismo
La nuova
Honda Civic
è più larga
di 30 mm
più bassa
di 20 e più
lunga
di 130 mm
slanciato ed elegante con una
linea inferiore che, congiungendosi ai grossi passaruota,
enfatizza l’assetto dinamico
proteso in avanti.
In anteprima europea a Ginevra, anche la nuova Clarity
Fuel Cell, prima berlina a idrogeno che riesce ad ospitare nel
vano motore sia il modulo a
celle a combustibile sia il gruppo motore/cambio. E’ disponibile in Giappone da questo mese e arriverà nel corso dell’anno sia negli Stati Uniti sia nel
Regno Unito e in Danimarca.
Grazie ad avanzate tecnologie, il modulo e il generatore
sono stati ridotti a dimensioni
paragonabili a quelle di un tra-
Il modello di punta
della casa nipponica
rivoluziona il design
delle serie precedenti
Innovazione totale
nella Clarity Fuel Cell
dizionale V6 (il 33% in meno
della Clarity prima versione)
senza rubare spazio nell’abitacolo cinque posti. Tuttavia,
grazie al maggior rendimento
delle celle, la potenza è aumentata da 100 a 130 kW (177 Cv).
Il guidatore dispone delle modalità «Normale» e «Sport».
L’autonomia è di 700 km e i
tempi di rifornimento sono pari a quelli delle vetture tradizionali: circa 3 minuti.
Cambio di scenario ed eccoci alla sportivissima NSX, prodotta in Usa da Honda Acura,
che annuncia per il 2016 il suo
arrivo sui mercati europei.
Bassa, larga e aggressiva,
monta un sistema ibrido con
quattro motori: un V6 biturbo
Dohc in posizione centrale, abbinato con cambio Dct doppia
frizione a nove rapporti; due
motori elettrici anteriori che
generano la trazione integrale;
un elettrico posteriore che
«aiuta» quello termico. La
scocca e il corpo vettura sono
realizzati in alluminio, acciaio
e fibra di carbonio. In alluminio anche le sospensioni, mentre i dischi sono in carboceramica. Disponibili varie modalità di guida, compresa una funzione per l’accelerazione.
Da segnalare, infine, l’ampliamento della gamma CR-V
con la versione Black disponibile solo con trazione integrale
e motori i-VTEC benzina 2.0 e
i-DTEC turbodiesel 1.6; quindi,
l’ingresso nella gamma Civic
delle versioni speciali Style e
X; per finire, il concept Jazz
Keenlight, basato sulla tonalità di colore e sulle decorazioni.
Il manager
Alessandro Skerl
guida la filiale
di Honda Italia
Skerl: “In Italia
intercettiamo
le tendenze”
«Il 2015 è stato per noi
l’anno del rilancio e cresceremo ancora». Alessandro Skerl, dg Honda
Italia, commenta così le
oltre 4.800 unità immatricolate (+10%) e le
prospettive future: «La
gamma è stata rinnovata, a partire dalle migliorie al CR-V e dalla Jazz
tutta nuova, un grande
successo; poi è arrivato il
compatto HR-V che intercetta le tendenze del
mercato. Anche in Italia
presto Suv e crossover
supereranno le citycar.
Aspettiamo la Civic entro
dicembre, altro modello
strategico, mentre la
supercar NS-X diventerà
una bandiera hi-tech».
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Il Salone e tutto il mondo dei motori
nel rinnovato canale lastampa.it
CLAIRE BAL
GINEVRA
È andato on line in occasione
del Salone di Ginevra il nuovo canale Motori de La
Stampa.it, aggiornato nei
contenuti e nella grafica.
Una pagina attraverso cui
seguire, giorno dopo giorno,
l’evoluzione del mondo dell’automobile: non solo le immagini e le prove dettagliate
dei nuovi modelli, ma anche
articoli su tutte le novità economiche, tecnologiche e ambientali di questo affascinante settore industriale.
Che vive un’epoca di grande fermento: secondo molti
costruttori, entro la fine del
decennio inizierà l’era della
guida autonoma, un’epoca in
cui le «auto robot» si muove-
ranno da sole evitando gli incidenti causati dagli esseri umani. Nuovi giocatori, come Apple e Google, si affacciano in
un campo dominato finora
dalle grandi multinazionali
dell’auto. Le normative antinquinamento costringono le
Case auto a mettere sul mercato i modelli ibridi, ma i grandi costruttori giapponesi studiano già l’idrogeno.
Alcuni visionari, come Elon
Musk della Tesla, ribaltano i
luoghi comuni sulle auto a batteria. Ma mentre l’industria
pensa al futuro, in Italia circolano principalmente macchine anziane – in media, hanno 11
anni d’età – e trovare una colonnina pubblica a cui ricaricare le elettriche resta quasi
un miraggio.
Della tecnologia e delle sue
contraddizioni, delle novità in
vendita, dei modi alternativi
per muoversi in città, di sicurezza stradale, di design e di
molto altro parlano le nove sezioni del canale Motori de La
Stampa.it, attraverso un linguaggio chiaro e coinvolgente.
Alle note sezioni Listino,
Moto e Patenti, si affiancano
altre sei nuove voci in menu.
«Nuovi modelli» raccoglie
tutte le notizie che riguardano le auto in arrivo, dalla rivelazione del primo bozzetto
al listino. In «Prove» si trovano le nostre recensioni e i test
su strada, completi di una
scheda tecnica per gli amanti
dei numeri.
Le notizie di industria, ma
anche quelle sulle multe e sul-
Home page
Dalla home page del nuovo sito
www.lastampa.it/motori si accede
alle varie sezioni specializzate
la burocrazia, sono contenute
in «Attualità», mentre «Tecnologia» vuole raccontare
l’evoluzione tecnica dei modelli, le ultime novità dei sistemi
di intrattenimento e di sicurezza, anche attraverso i risultati dei crash test, e la guida
autonoma.
«Ambiente» è la sezione per
chi vuole tenersi al passo con
le notizie che riguardano i modelli più ecologici – elettrici,
ibridi, a gas – e le più moderne
forme di mobilità alternativa,
come il car sharing. «Foto e video», infine, raccoglie le gallery e le clip più divertenti. Appuntamento, tutti i giorni e a
qualunque ora, su www.lastampa.it/motori.
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LA STAMPA
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