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! SPECIALE LA STAMPA GINEVRA Passione tecnologia & La regina Il debutto più atteso nel settore luxury: la Maserati Levante ha subito catturato l’attenzione dei visitatori È il primo Suv nella storia centenaria del Tridente Suv e crossover dominano la scena Le novità già pronte per il mercato tra i concept futuristici Il fenomeno delle supercar senza limiti: con Ferrari e Lamborghini una sfilata di seduzioni Sempre più ibride: la sfida globale dei marchi asiatici E spunta un modello da corsa a idrogeno Gli scenari mondiali in un clima di cauto ottimismo: parlano i top manager dei gruppi più importanti ALL’INTERNO SERVIZI DI ANTONIELLA, BAL, BIANCO, CALLIANO, CANALI, CHIARELLI, COTTO, DEGL’INNOCENTI, DELL’ERBA, DE PRATO, FENU, RIZZO E VALENTINI 2 SPECIALE LA STAMPA LUNEDÌ 14 MARZO 2016 MADE IN ITALY I gioielli in rampa di lancio Un debutto da premio Oscar per il Suv Maserati Levante PIERO BIANCO GINEVRA Gli interni firmati Zegna ! Il Suv Levante ha inter- ni firmati Zegna. «Il vestito perfetto da indossare in qualsiasi occasione e in qualsiasi luogo - ha detto Wester -. Ha uno stile esclusivo, sportivo ma elegante, è l’opposto di tutto quello che è ordinario e crea un nuovo benchmark a livello di lusso e performance». Una linea quasi da coupé ! Il nuovo Suv del Triden- te è basato sull’architettura delle berline Quattroporte e Ghibli, ulteriormente sviluppata. La spaziosità degli interni, enfatizzata dal tetto apribile panoramico, è unita alle filanti linee esterne da coupé e dall’aerodinamica migliore della categoria, con un coefficiente Cx di 0,31. In cent’anni non s’era mai visto un Suv griffato Maserati. Levante, che ha debuttato da autentica star a Ginevra, ammiratissima, sfonda una barriera generazionale e schiude nuovi prestigiosi orizzonti. Rappresenta per il Tridente una sfida globale, è lo strumento con cui la gloriosa Casa modenese di Fca proverà a moltiplicare i numeri, fino alla soglia prevista di 80 mila unità vendute. Servirà qualche anno, ma la strada è tracciata e all’impresa contribuiranno in un futuro più o meno prossimo ( a cavallo del 2018) il rinnovamento dei modelli Gran Turismo e Gran Cabrio, magari anche l’arrivo (ancora previsto dal piaREUTERS no industriale, ma non proprio certo) dell’eccitante coupé compatto Alfieri. Intanto si può festeggiare. «Grazie al nuovo Suv entriamo in un segmento di mercato del lusso molto importante, che può darci la spinta verso l’alto», ha spiegato il capo del brand Harald Wester, battezzando al Salone la splendida Levante. «Maserati - ha aggiunto - percorre una nuova strada rispetto al 2013, quando copriva appena il 20% di un segmento nel quale oggi possiamo competere con una gamma completa. Un segmento la cui domanda negli ultimi 5 anni Trazione integrale Q4 ! Levante ha motori V6 Twin-Turbo a benzina 3 litri, con potenze di 350 e 430 Cv, e Diesel V6 Turbo 3 litri da 275 Cv. Tutti accoppiati al sistema di trazione integrale intelligente Q4 (che all’occorrenza trasferisce istantaneamente la coppia tra gli assali) e al cambio automatico a 8 velocità. Integrato nei propulsori lo Start&Stop. La Giulietta rinnovata ! La Giulietta si è rinnova- ta e adotta lo stesso family feeling della Giulia. È ancora più sportiva con specifici dettagli esterni e Pack Veloce disponibile su tutte le motorizzazioni benzina e diesel. Debuttano il turbodiesel 1.6 JTDm da 120 Cv con cambio automatico Alfa Tct e i servizi Live del sistema Uconnect. CLAIRE BAL GINEVRA Lo scorso giugno l’Alfa Romeo ha monopolizzato l’attenzione degli appassionati con la presentazione della sua Giulia al Museo di Arese, inaugurato nella nuova veste proprio in quell’occasione. Ma il management aveva deciso di mostrare la berlina solo nella versione ad alte performance Quadrifoglio: una vettura, tanto per capirci, spinta da un motore di origine Ferrari, capace di sprigionare 510 Cv di potenza, secondo Harald Wester, «la più veloce berlina di serie mai prodotta». La versione top serviva per affermare la forza di un modello che, nelle intenzioni di Fca, dovrebbe competere ad armi pare con i marchi del lusso tedesco, anche in America. Ora che la commercializzazione si avvicina ANSA Il nome Levante è un vento caldo del Mediterraneo che da brezza può diventare impetuoso Wester: “Ora siamo competitivi in un mercato cresciuto del 40% e nessuno offre un prodotto così sofisticato” è cresciuta del 40%». La gestazione non è stata facile: inizialmente avrebbe dovuto essere prodotto in Usa, poi ha prevalso la strategia del made in Italy come ulteriore segno di distintività. E così il Suv Maserati oggi nasce a Mirafiori. «Nessun competitor ha ribadito Wester - offre un prodotto così sofisticato, tecnologico e ricco di fascino. Sa- Avviata la produzione a Mirafiori, consegne da maggio. I prezzi partono da 72.300 euro per la versione diesel da 275 cavalli rà disponibile subito e la Cina diventerà uno dei principali mercati». Il nuovo Suv del Tridente, solo a trazione integrale, si posiziona al vertice del segmento luxury, con prezzi a partire da 72.300 euro (per il motore turbodiesel 3 litri V6 da 275 cavalli) e 90.200 (benzina biturbo 3 litri da 430 cavalli). Prime consegne a metà maggio. In Asia sarà commer- cializzato a luglio e negli Usa a settembre. Il nome si ispira a un vento caldo del Mediterraneo, capace di trasformarsi in forza impetuosa della natura, e Wester ha enfatizzato la genesi: «Un vento che dall’Italia si sposta verso il nord, uno spirito libero che stimola il cambiamento, che parla con una voce destinata a essere ascoltata. Non bisogna parlare in italiano Giulia, eccola davvero È pronta l’intera gamma dell’Alfa che seduce ALBERTO ALQUATI Il frontale di grande impatto della Giulia che sarà commercializzata dal 14 aprile in tre allestimenti – gli ordini aprono il 14 aprile – era però giunto il momento di svelare l’intera gamma della Giulia. L’occasione l’ha creata il Salone di Ginevra, dove il Bi- scione ha messo in mostra alcuni esemplari di preproduzione. Anche senza le appendici aerodinamica e i cerchi da 20” della Quadrifoglio, la Giulia ha una presenza scenica imponente. Il frontale è caratterizzato dai gruppi ottici che si estendono orizzontalmente, abbelliti da un sopracciglio a led sempre acceso, e lo scudetto è accentuato da un in- per sapere quello che sta dicendo». L’esordio del nuovo modello ha mobilitato a Ginevra l’intero top management del Gruppo Fca. Entusiasta Sergio Marchionne: «La macchina è bellissima, provatela». Per molti resterà un sogno, ma il mercato dei ricchi nel mondo è fecondo e Levante ha il mondo intero nel mirino. L’altezza da terra regolabile è particolarmente utile nella guida off-road e garantisce un comfort di bordo assoluto, senza rinunciare a prestazioni sportive. Previsti due pacchetti opzionali, Luxury e Sport, caratterizzati da contenuti estetici e tecnici che permettono di personalizzare la vettura nei dettagli sia sugli esterni, sia per quanto riguarda gli interni. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI serto color alluminio. Gli uomini Alfa garantiscono che la Giulia sarà un’auto bella anche da guidare, grazie alla trazione posteriore – un ritorno importante alla tradizione del marchio – alla perfetta distribuzione di peso fra i due assali, a uno sterzo che promette di essere «il più diretto del segmento». Il lungo cofano può ospitare, oltre al citato V6 2.9 biturbo, un 2.2 Diesel declinato in due livelli di potenza, 150 e 180 Cv, oppure un 2.0 a benzina da 200 Cv. Con i motori a gasolio si può avere il cambio manuale a 6 marce oppure l’automatico a 8, mentre le unità a benzina sono abbinate in maniera univoca: il V6 solo al manuale, il quattro cilindri solo all’automatico. Tutti i motori sono prodotti in Italia negli stabilimenti di Termoli e Pratola Serra, mentre l’assemblaggio del modello avviene a Cassino. E l’Italia sarà il primo mercato in cui la Giulia sarà commercializzata, in cinque allestimenti: quello d’ingresso Giulia, poi Super e lo sportivissimo Quadrifoglio, cui si aggiungono due versioni Business per le aziende. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI SPECIALE LA STAMPA LUNEDÌ 14 MARZO 2016 3 Potente Il motore V12 di 6,2 litri eroga 690 Cv e 700 Nm per 335 km/h I segreti delle nuove sportive REUTERS L’abitacolo: comfort hi-tech ! Gli interni sono raffinati e REUTERS GINEVRA Nel Dna di Maranello c’è una sfida tecnologica senza sosta, il gusto di alzare sempre l’asticella per scoprire dove si può arrivare. Se la FF, prima vettura del Cavallino a 4 ruote motrici, sembrava già un traguardo, la sua erede GTC4Lusso varca confini inesplorati. Quattro posti, quattro ruote motrici (e tutte sterzanti), prestazioni che non temono confronti: ecco l’ultimo gioiello del Cavallino, una delle star più ammirate al Salone. Questa gran turismo versatile richiama illustri modelli del passato, ad esempio la 330 GTC o la sua variante 2+2 tanto cara a Enzo Ferrari, ma anche la 250 GT Berlinetta Lusso, vetture che abbinavano eleganza e raffinatezza a prestazioni estreme. Rispetto al modello che sostituisce (e che ricorda nello stile rivisitato e molto personale) la GTC4Lusso rappresenta un’evoluzione sostanziale, se non una rivoluzione hi-tech. Il prezzo è di circa 270 mila euro. Il sistema di trazione 4RM Evo (un brevetto Ferrari) per la prima volta viene infatti integrato anche con le ruote posteriori sterzanti generando il sistema di controllo 4RM-S che, basandosi sull’evoluzione del Ferrari alza l’asticella con la GTC4Lusso nuovo gioiello integrale Slip Side Control, include ora il controllo del differenziale elettronico (E-Diff) e dello smorzamento delle sospensioni (SCM-E). «Un ulteriore passo avanti per offrire ai clienti emozioni sempre nuove», ha spiegato il direttore commerciale del Cavallino, Enrico Galliera, che ha battezzato la nuova supercar di Maranello con l’ad Amedeo Felisa. Tutte queste sofisticate tecnologie gestite da software evoluti consentiranno a chi guiderà la GTC4Lusso di poter sfruttare la straordinaria coppia (697 Nm a 5.750 giri) anche su strade innevate, bagnate o comunque con bassa aderenza mantenendo una stabilità costante, con un’aumentata sen- È la prima vettura di Maranello con 4 ruote sterzanti, ha sistemi tecnologici d’avanguardia e una aerodinamica record Costa circa 270 mila euro ed è stata tra le star più ammirate a Ginevra. Galliera: “Per i clienti emozioni sempre più intense” sazione di controllo e sicurezza. Le sospensioni a smorzamento SCM-E di ultima generazione massimizzano le prestazioni anche su fondi stradali sconnessi. Alle elevate performance concorrono inedite soluzioni aerodinamiche che garantiscono una sostanziale riduzione di resistenza di Cx rispetto alla precedente FF. Tra questi la nuova calandra, che integra le prese d’aria per migliorare l’efficienza delle masse radianti, lo sfogo d’aria laterale con louvre a tre lamelle (un richiamo stilistico alla 330 GTC), lo spoiler posteriore integrato al lunotto e il nuovo diffusore posteriore. La GTC4Lusso, interamente disegnata dal Centro Stile di Maranello diretto da Flavio Abarth, fa rifiorire la passione la 124 Rally erede di un mito MICHELE FENU TORINO Strade ghiacciate, sterrati, asfalto veloce, guadi: profumo di corse che ha avvolto a Ginevra l’emozionante stand Abarth. Dopo il debutto della Fiat 124 Spider, ecco la 124 Abarth salire alla ribalta europea e, a sorpresa, spiccare il volo la nuova campionessa delle sportive Fca, l’Abarth 124 Rally, erede di una grande tradizione. Icona delle competizioni stradali degli Anni Settanta, quella vettura dimostrò come a Torino si fosse capaci di produrre anche modelli superprestazionali partendo da quelli di serie. E se la Fiat 124 Spider è già un successo (prezzo da 27.500 euro) e se la 124 Abarth Spider è già ordinabile a 40.000 euro, la variante Rally biposto, a trazione posteriore come le sorelle, si presenta come prototipo sviluppato con coraggio e passione dalla Squadra Corse con l’intento di riportare lo Scorpione sui tracciati dei rally più famosi e impegnativi. Dopo Manzoni, esalta il tema del coupé shooting brake reinterpretandolo con un volume molto slanciato. L’anima sportiva si esalta nel posteriore dove la curva del tetto si abbassa mantenendo la massima abitabilità per i 4 passeggeri e offrendo una buona capacità di carico nel bagagliaio. In coda sono inseriti i fanali sdoppiati, stilema tipico Ferrari. Le linee dinamiche e scolpite della fiancata a “diapason” ne spezzano la massa accentuando il muscolo sul passaruota e il dinamismo d’insieme. Come sempre, si apprezza il carattere artigianale dei materiali, abbinati con cura per arricchire l’atmosfera a bordo. Debutta anche un evoluto sistema di navigazione e entertainment, con schermo da 10,25” ad alta definizione e tecnologia touch capacitiva. Nuova pure l’ergonomia dei comandi al volante, che è più compatto grazie al nuovo air-bag per una guida ancora più sportiva. [P. BI.] !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI disegnati intorno agli occupanti in base al concetto di Dual cockpit, a sottolineare l’indole della vettura nel condividere le emozioni di guida con i passeggeri. Molti anche gli interventi per incrementare il livello di comfort a bordo, come il nuovo sistema di navigazione e infotainment. REUTERS Lo spoiler nel portellone ! Lo studio aerodinamico che ha interessato la GTC4Lusso ha portato all’introduzione di nuove soluzioni avanzate, come l’inedito estrattore, oppure lo spoiler superiore posteriore integrato con il portellone, elementi che hanno permesso di migliorare la resistenza all’aria e l’efficienza aerodinamica. La Fiat 124 Spider ! La 124 Spider Abarth è Due posti e 300 cavalli La versione Rally della 124 Spider presentata dall’Abarth Petronas partner dei Trofei 2016 ora in vendita a 40 mila euro, mentre proseguono gli ordini della Fiat 124 Spider - che ha debuttato in Europa al Salone - con tre versioni e un listino da 27.500 a 33.000 euro. Esaurita nella fase di prevendita la serie speciale Anniversary, prodotta in soli 124 esemplari, tutti riconoscibili per l’esclusiva tinta esterna Rosso Passione. ALBERTO ALQUATI Petronas Lubricants (che ha annunciato la nomina di Giuseppe D’Arrigo a Group Managing Director e Chief Executive Officer) diventa partner di Abarth come Title Sponsor dei Trofei Abarth 2016 e delle attività di lancio della 124 Abarth rally, protagonista quest’anno di parecchi eventi. Fornirà lubrificanti Petronas Selenia ad alte prestazioni. Ginevra l’Abarth darà il via alle prenotazioni per consentire ai clienti di preparare il debutto nella stagione 2017. Quanto costerà? È ancora da definire, ovviamente, come tanti altri particolari ma intanto, a oltre 40 anni dall’ultima gara ufficiale (Montecarlo 1976), questo nome che ha fatto fremere i fans delle corse ritorna con la medesima filosofia di allora: collaudare in condizioni estreme le soluzioni tecniche delle vetture «normali» e garantire presta- zioni, sicurezza e affidabilità. Un progetto di notevole valore, con una caratteristica interessante: per la prima volta sono state sviluppate e presentate insieme l’Abarth 124 Spider e la Rally, cioé l’auto per tutti i giorni e quella da corsa (Ferrari docet). E se la prima (170 Cv, cambio manuale o automatico, 232 km/h, meccanica ed elettronica d’avanguardia, design che si ispira con garbo al passato) già sposa cura artigianale e tecnologia, la seconda appare da urlo. Omologata nella categoria Fia-R-Gt, vanta un motore 1800 bialbero turbo a iniezione diretta da 300 Cv posto dietro l’asse anteriore, cambio con selettori al volante, «gabbia» di sicurezza, differenziale autobloccante, tettuccio al posto della capote. Leggera e potente, una bella vetrina per il made in Italy. «Abarth è purezza, adrenalina, prestazioni e passione», dice orgoglioso il responsabile del brand, Paolo Gagliardo. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Nello stand sapore retrò ! Per celebrare l’arrivo in Europa della nuova 124 Spider, Fiat ha esposto nello stand la progenitrice. La 124 Sport Spider, cabrio in configurazione 2+2, venne prodotta dal 1966 al 1985. Presentata al pubblico nel novembre del 1966 al Salone di Torino, ebbe grande successo anche in America dove finirono molte delle 150 mila unità costruite. !"#$%&'()'ABCDE'F0(1 LA STAMPA ) SPECIALE LA STAMPA LUNEDÌ 14 MARZO 2016 5 LE DUE ANIME DI FCA Tipo, la sfida della grande famiglia Le Tipo PIERO BIANCO GINEVRA La doppia anima del marchio Fiat: quella emozionale con l’intera gamma della linea 500 e il debutto continentale della 124 Spider, quella funzionale che esalta la Panda e si moltiplica ora con la famiglia allargata della Tipo. Ginevra ha annunciato un’offensiva di prodotto importante per il Lingotto, che torna con buone prospettive a caccia di numeri nel segmento C. Un bacino strategico che, come ha ricordato il capo globale del brand Olivier François «è il più importante d’Europa per i mercati business e flotte, ma anche il secondo più importante in assoluto». La Tipo (concepita a Torino ma prodotta in Turchia) è una piacevole sorpresa. In versione berlina - la meno adatta alla clientela italiana ha già raccolto 20 mila ordini conquistando consensi. Al Salone hanno debuttato la variante 5 porte (hatchback) che evidenza un posteriore dinamico ed equilibrato, e la station wagon che sfoggia uno spazio insospettabile. La «familiare» è lunga 4,57 metri, larga 1,79 e alta 1,51 con le barre longitudinali sul tetto. Il vano bagagli è di 550 litri, ampliabile con l’abbattimento di uno o più sedili. La 5 porte è 20 cm più corta, con 440 litri di bagagliaio. Adesso c’è una soluzione per ogni tipo di cliente, e i prezzi si annunciano straordinariamente competitivi, come quelli della berlina che parte da 12.500 euro. «Questo modello - ha enfatizzato François all’affollata presentazione - onora la promessa che non è necessario molto per ottenere un sacco. Attenzione, non parlo di una macchina povera, piuttosto di una proposta accessibile capace di offrire tutto ciò che è vera- A sinistra la 5 porte lunga 4,37 m e sotto la wagon (4,57) con la Fiat Fullback Ecologista La Panda KungFu: all’asta per salvare i panda Tra le showcar la curiosa Panda Kung- Fu ALBERTO ALQUATI Fiat all’attacco nel segmento medio: dopo la berlina ecco le versioni 5 porte e wagon. Contenuti e tanto spazio ALBERTO ALQUATI Il capo del brand Olivier François: “Non serve essere ricchi per sentirsi ricchi. C’è tutto quel che serve al prezzo giusto” mente rilevante per il cliente, niente di più e niente di meno. Un eccezionale rapporto tra valore e prezzo. Economicità, comfort, praticità e stile: questa è la Tipo». La campagna di lancio è avviata, all’insegna dello slogan «non c’è bisogno di essere ricchi per sentirsi ricchi». La 5 porte sarà disponibile prima dell’estate, in autunno arriverà la wagon. In Italia la Tipo family propone tre carrozzerie, due allestimenti (Easy e Lounge) e tre motori: turbodiesel 1.3 Multijet da 95 Cv e 1.6 Multijet da 120 Cv; benzina 1.4 16v Fire da 95 Cv (più il 1.4 T-Jet benzina/Gpl da 120 Cv). Col Multijet da 120 Cv è disponibile il cambio automatico a doppia frizione. Debutta l’innovativo sistema UconnectTM 7” HD Live con touchscreen a colori da 7” ad alta risoluzione e schermo capacitivo che permette il «pinch&swipe», un utilizzo simile a quello dei moderni tablet. Il sistema include Bluetooth con vivavoce, streaming audio, lettore di Sms e riconoscimento vocale, porte Aux e Usb con l’integrazione di iPod, comandi al volante e, a richiesta, telecamera di parcheggio posteriore e il sistema di navigazione TomTom 3D. Esordio a Ginevra anche per l’allestimento “S” della 500, la declinazione più sportiva dell’icona Fiat caratterizzata da paraurti dal disegno grintoso e da minigonne e spoiler specifici. Molto più di un giocattolo. Non è passata inosservata nemmeno la showcar Fullback, un pick up dedicato a lavoro e tem- ALBERTO ALQUATI po libero, che abbina l’anima funzionale del brand a un design personale e caratterizzato. Basato sull’omologo modello di Fiat Professional presentato a novembre all’Autoshow di Dubai e disponibile in tutte le concessionarie a partire da giugno, Fullback sprizza robustezza e versatilità tale da renderlo perfetto per la vita quotidiana e il tempo libero. «Un veicolo che non teme sfide», dicono in Fiat. Il «fullback», non a caso, è un ruolo fondamentale nel football americano (ultimo uomo in difesa e difensore in attacco) che identifica un giocatore capace di risolvere ogni situazione. Tra le tante showcar del Salone, una piccola citycar che ha incuriosito i visitatori. È la KungFu Panda, una declinazione «ecologista» della piccola Fiat leader di vendite in Italia e nella top five europea. La vettura esposta sarà battuta all’asta e i proventi devoluti alla Conservation International, associazione che si occupa di preservare l’habitat naturale dei panda. Ogni dettaglio dello speciale allestimento era ovviamente... in tema. La gamma Panda era comunque rappresentata da diversi modelli, tra cui la 4x4 Cross, che in 370 centimetri offre l’efficienza di una vera fuoristrada di segmento superiore. Il colore scelto per il Salone era Verde Toscana abbinato a sedili in ecopelle bicolore grigi e marroni e cruscotto bronzo. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Ieri e oggi Il passato glorioso, con la prima Willys, e il presente con la Cherokee ALBERTO ALQUATI Jeep, 75 anni da icona vincente Passerella per il boom di vendite DANIELA COTTO INVIATA A GINEVRA Un party speciale, la passerella al Salone di Ginevra con l’intera gamma «personalizzata» dei suoi Suv e la presenza nel film «Batman v Superman: Dawn of Justice», in uscita il 23 marzo in Italia. Jeep ha festeggiato così un anniversario speciale, 75 anni portati benissimo con tanto di dati di vendita in crescita e la straordinaria impennata a 1.237.583 unità: cifra record che inquadra un presente esaltante e un futuro luminoso. Se ne è accorto anche il mondo del cinema con la «re- cita» speciale della Renegade, il Suv più alla moda del momento che ha anche scalzato le «Batmobili» nel film e si è presa la ribalta. C’era molta storia nella sfilata svizzera all’insegna dell’heritage: il modello più rap- Zanlunghi, capo Emea: “Renegade è una bestseller apprezzata in tutto il mondo. Produciamo anche in Cina” presentativo è la Wrangler Unlimited, l’unica 4x4 open-air a quattro porte, lanciata nel 1987, discendente diretta dell’originale Willys-Overland MB del 1941 e giunta alla terza generazione. In vetrina anche la Wagoneer Custom e la Willys Wagon del 1946. Per celebrare i 75 anni del marchio, Jeep ha presentato l’edizione speciale «75th Anniversary» con gamme specifiche a tiratura limitata. Gli esemplari si distinguono per la nuova livrea dedicata, i cerchi di color bronzo, gli inserti esterni color bronzo e arancio e gli interni contraddistinti dai sedili con il ALBERTO ALQUATI Le Jeep della storia: Wagoneer Custom e Willys Wagon al centro dello stand che celebrava i 75 anni logo a rilievo. È la Renegade il fiore all’occhiello, come spiega Steve Zanlunghi, capo del brand per la regione Emea (Europa, Medio Oriente ed Africa): «Renegade è ormai una bestseller apprezzata dai clienti di tutto il mondo. Siamo tornati a produrre anche in Cina, dopo un’assenza di quasi dieci anni». A Ginevra, tra i modelli più ammirati, spiccava la Cherokee Overland. Disponibile a partire da maggio, la nuova versione top di gamma del modello centrale offre stile sofisticato, interni eleganti, dotazioni premium e, come da tradizione del brand, le leggendarie doti off- road del marchio Jeep. Il look della nuova Cherokee Overland è esclusivo e si abbina a una ricchissima dotazione di serie. Il successo di Jeep è diventato un fenomeno sul mercato, suffragato dai dati: il 2015 è stato il miglior anno di sempre con vendite al livello più alto mai raggiunto nella sua storia, vendite cresciute del 22% rispetto al precedente record del 2014 e che hanno registrato immatricolazioni record anche in Italia. Dicembre è stato il miglior mese di sempre sia a livello globale (127.879 unità, +32%), che in Usa (89.654 unità, + 42%). Nella regione Emea l’aumen- to delle vendite è stato del 56% e del 135 in America Latina. Tra i nuovi mercati, anche l’India: qui Jeep, esordiente al recente Salone di New Delhi, sbarcherà ufficialmente verso metà anno con una gamma composta inizialmente da Wrangler Unlimited, Grand Cherokee e Grand Cherokee SRT. Oltre alle attività di import, una nuova Jeep sarà prodotta localmente (presso l’impianto Fca-Tata di Ranjangaon) a partire dal prossimo anno. Spirito e leggenda con uno sguardo al futuro: da Ginevra Jeep continua la sua sfida vincente nel mondo. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 6 SPECIALE LA STAMPA LUNEDÌ 14 MARZO 2016 LA CURIOSITÀ un cambio manuale a 5 marce. Il telaio tubolare e il body in acciaio e materiali compositi hanno consentito di limitare il peso della Haze a 900 kg. Come il sedile, il volante e gli altri componenti, tutto è stato realizzato a mano dagli studenti. Il team dei progettisti, che sta già studiando un’evoluzione della supercar, punta a raggiungere in pista la velocità di 280 km l’ora. Sbarro ha presentato inoltre il concept biposto (si guida con il casco) “Ginevra 2016” alimentato da un motore V12 da 550 Cv. Sbarro stupisce ancora con Haze prototipo artigianale da endurance L’imprenditore e designer italosvizzero Franco Sbarro ogni anno s’inventa una curiosità per stupire il pubblico di Ginevra. La concept car presentata questa volta si chiama Haze ed è il frutto del lavoro di 28 studenti della scuola di design Espera Sbarro (da lui fondata e diretta) di Montbeliard. Una vettura estrema per gare di endurance realizzata a tempo di record, in soli 68 giorni. Gli studenti hanno recuperato il motore di una vecchia Audi S4 con cilindrata di 2.2 litri e l’hanno potenziato a 300 Cv, abbinandovi AP I GRANDI CARROZZIERI H2 Speed il “missile” a idrogeno MICHELE FENU GINEVRA Anche se passata nello scorso dicembre sotto le vele del Gruppo indiano Mahindra, la Pininfarina non ha rinunciato a uno dei caposaldi della sua storia. Con il design, lo stile, l’ingegneria al servizio dell’innovazione di prodotto, un ruolo di primo piano è stato sempre giocato dalla ricerca e dalla realizzazione di veicoli speciali di grande serie o di nicchia. Lo ha testimoniato al Salone di Ginevra, una rassegna che ha visto nascere tanti gioielli dell’azienda italiana, il lancio mondiale della H2 Speed, supercar da pista a idrogeno creata insieme con la società svizzera GreenGT, specializzata dal 2008 nella progettazione, sviluppo e produzione di sistemi di propulsione puliti e sostenibili. Non per niente la H2 Speed, favolosa concept car che in Pininfarina vorrebbero produrre in dieci esemplari (i facoltosi clienti che amano differenziarsi non mancano), è stata presentata a fianco della Sigma Grand Prix del 1969, monoposto che rinnovava e reinterpretava il concetto di Formula 1, allora teatro di molti drammatici incidenti, nel segno della sicurezza, suggerendo soluzioni oggi di uso comune, come serbatoi e sistemi di bordo antincendio. Il passato e il futuro sono legati da un «fil rouge» che in La supercar da corsa H2 Speed ha due motori elettrici alimentati da fuel cell per una potenza di 503 cavalli Dalla Pininfarina, acquisita dall’indiana Mahindra, un saggio di alta tecnologia con richiami storici alla Sigma Grand Prix Il presidente: “Questa concept car esalta la nostra tradizione ad innovare nel segno della pura italianità” Previsti 10 esemplari Un abitacolo che cattura l’attenzione Il telaio è in carbonio come i freni, la trasmissione è diretta alle ruote posteriori: niente frizione e differenziale. Il posteriore esalta l’aerodinamica questa vettura esalta i valori della mobilità sostenibile. «Abbiamo qui – spiega il presidente Paolo Pininfarina – l’emblema della nostra azienda nel solco della purezza, dell’eleganza e dell’innovazione. Un progetto che si collega alla nostra grande tradizione nell’aerodinamica e che è una sintesi di tanti valori. Ed è anche il modo migliore per confermare il ruolo della Pininfarina quale vessillo delle qualità del design italiano e per rafforzare il marchio». La passione per le corse e le superprestazioni dell’auto nel totale rispetto dell’ambiente, un tema che ben si inserisce nell’attuale trend e che potrebbe essere un valido spunto per la Formula 1 del futuro. E già, perché la H2 Speed (la formula dell’idrogeno gassoso e la parola inglese «velocità») è la prima auto da pista a fuel cell del mondo, mossa da un potente gruppo motopropulsore misto, con due motori elettrici e altrettante pile per la produzione di energia per una potenza di 503 Cv e prestazioni superbe: 300 km/h, da zero a 100 l’ora in 3,4 secondi, da zero a 400 m in 11 secondi. In più un tesoro di soluzioni tecnologiche, dal telaio e dai freni in carbonio alla trasmissione diretta alle ruote posteriori, niente frizione e differenziale, il cambio è monomarca. Naturalmente, forma affascinante, sinuosa, aerodinamica, «pulita» come da tradizione Pininfarina. Una concept car che è anche fuoriserie, cioé un veicolo per collezionisti e appassionati di auto uniche. Un salto generazionale e, pensate, il rifornimento di idrogeno avviene in appena 3 minuti (ma in pista bisogna portarsi le bombole) mentre il suono della vettura è quasi impercettibile. La strada delle emissioni zero si fa sempre più larga. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Una shooting-brake elettrica rimette in moto l’Italdesign MARCO DEGL’INNOCENTI GINEVRA Italdesign tra passato, presente e futuro. L’azienda di Moncalieri, che come da tradizione ha stupito il pubblico con un’intrigante concept car denominata GT Zero, si è presentata per la prima volta ufficialmente senza il suo fondatore Giorgetto Giugiaro. E l’ha cancellato anche dal logo, ridisegnato, in cui torna in primo piano il nome Italdesign, con l’aggiunta di una G stilizzata. «Ma c’è anche il tricolore spiega l’ad Joerg Astalosch che celebra il patrimonio culturale e storico dell’azienda, in una parola il made in Italy». Il manager tedesco ha così voluto rendere omaggio al lavoro dei circa 1000 dipendenti dell’Italdesign. Dopo l’acquisizione totale da parte del Gruppo Volkswagen e il doloroso divorzio dal fondatore e dal figlio Fabrizio, e dopo la brevissima parentesi di Walter de Silva, presidente è diventato il n° 1 dell’Audi, Rupert Stadler. Italdesign cerca ora slancio e ulteriori spazi nei mercati del futuro. Tra le novità annunciate, anche un ritorno alle origini per quanto riguarda i rapporti di consulenza con azienda all’esterno del gruppo tedesco. «Nel 2015 - ricorda Astalosch l’Italdesign ha realizzato il miglior risultato economico della sua storia, con una crescita co- La GT Zero disegnata da Filippo Perini: “È futuristica ma fattibile non un saggio di stile” Nuovo anche il logo senza più Giugiaro stante dal 2010, anno d’ingresso della VW». Ed è un buon biglietto da visita la GT Zero presentata dal nuovo responsabile del centro stile, Filippo Perini, dalla cui matita sono uscite tutte le Lamborghini dell’era Audi. La vettura è una shootingbrake, come si definiscono oggi i coupé che vogliono proporsi, con i dovuti limiti, come vetture quasi da famiglia: linea filante e muscolosa, un muso affilato a squalo, una fiancata allungata su una coda quasi tronca, con grande lunotto esagonale che funge da portellone per il vano bagagli. Il concept presenta riferimenti tecnico-stilistici a prototipi creati nel passato da Giugiaro, ma, come ha sottolineato Perini, «è soprattutto l’interpretazione di una moderna GT italiana a emissioni zero. Futuristica, però assolutamente fattibile, dunque ben più che un mero esercizio di stile». AP La GT Zero ha tre motori elettrici con batterie a ricarica plug-in e un’autonomia di oltre 500 km Un’auto a propulsione interamente elettrica, con un powertrain composto da 3 motori con ricarica plug-in, due disposti frontalmente e uno sul retro, per una potenza complessiva di 360 kW. La struttura monoscocca in fibra di carbonio integra le batterie, ricaricabili all’80% in soli 30 minuti. La GT Zero, con trazione integrale permanente e ruote posteriori sterzanti, promette una velocità massima di 250 km/h e un’autonomia di oltre 500 km. Interessante la modularità degli interni, all’insegna di un moderno minimalismo, dove dominano alluminio e pelle. A parte il freno a mano non ci so- no né interruttori, né pulsanti. Tutte le funzioni sono comandate da una console centrale con un grande display tattile a tecnologia Oled. Concepita come 2+2, la GT Zero può anche diventare una 3+1. Quattro strumenti digitali indicano tutte le informazioni. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI !"#$%&'()'ABCDE'F0(1 LA STAMPA 2 !"#$%&'()'ABCDE'F0(1 LA STAMPA 2 SPECIALE LA STAMPA LUNEDÌ 14 MARZO 2016 LA CURIOSITÀ energia elettrica. Nel laboratorio per i test (DigiLab) è nata questa vetturetta elettrica che ha ottenuto l’omologazione per viaggiare su strada ed è giunta al Salone dopo 14 ore continuative di test. La coupé 2+2 Quantino figlia minore di Quant E e F - è stata testata nel ciclo urbano a piccole velocità (massimo 74 km/h). Alimentata da un sistema elettrico, utilizza una «batteria di flusso» brevettata da La Vecchia e serbatoi per lo stoccaggio dei fluidi contenenti gli elettroliti. Complicato, ma interessante. Nella Quantino di nanoFlowcell debuttano le “batterie di flusso” Si chiama Quantino, è una curiosa compatta elettrica dal look sportivo realizzata dalla nanoFlowcell, un’azienda fondata nel 2013 da Nunzio La Vecchia, imprenditore e inventore. La sede è a Vaduz, in Liechtenstein, dove opera un 9 centro di Ricerca e Sviluppo che studia tecnologie innovative, in particolare sulle flow-cell che sono batterie speciali n cui elettroliti contenenti una o più sostanze elettroattive fluiscono attraverso la cella elettrochimica che converte l’energia chimica in DESIGN HI-TECH Shiwa esplora un futuro senza limiti DANIELA COTTO INVIATA A GINEVRA Linee futuristiche, un balzo nella società del domani con l’auto che si guida da sola, scenari e soluzioni per affrontare la mobilità urbana tra quindici anni, in un mondo diverso e non prevedibile: con la Shiwa, la showcar presentata al Salone di Ginevra, l’Istituto Europeo di Design di Torino e il magazine Quattroruote hanno interpretato il mondo che verrà. Shiwa vuol dire «piega» e sul palcoscenico dell’automotive questo concetto di veicolo self-driving a quattro posti, silenzioso e a zero emissioni predisposto per adottare quattro motori elettrici, ha fornito al pubblico una visione insolita. L’ideatrice del concept è la studentessa coreana Youngjin Shim che ha elaborato la proposta progettuale sviluppandola poi in team con i suoi undici compagni del master, tra i quali l’italiano Luca Menicacci. Racconta Riccardo Balbo, direttore dello IED di Torino: «Alla “piega” è ispirata la struttura esterna, come un origami che propone una nuova idea di oggetto resistente, ridefinendo l’idea di telaio. Le superfici interne dell’abitacolo sono studiate per proiettare contenuti multimediali verso i passeggeri e l’abitacolo è concepito per unire le persone, disposte in modo originale». E aggiunge: «Abbiamo rotto lo schema tradizionale passeggero- conducente delineando spazi differenti e reinterpretando il concetto di conversazione all’interno dell’auto. Shiwa avvolge i passeggeri sul piano fisico, nella loro dimensione sensoriale e in tutti gli aspetti relazionali tra loro e con il mondo esterno». Il sistema motrice è «All wheels drive», funziona con 4 motori brushless montati sulle ruote, power unit elettrica che permette all’auto di muoversi in totale assenza di emissioni. Shiwa è un «Individual Identity Companion Vehicle» cioé immagazzina l’identità, gli interessi e le abitudini dei suoi occupanti, li riconosce fisicamente per adattare il suo comportamento alle circostanze e al gruppo di passeggeri. La concept car è predisposta per funzionare senza chiavi: l’apertura porte è a impronte digitali, visto che l’auto riconosce i suoi proprietari. La presenza di un display Oled frontale permette anche l’inserimento del plug-in di ricarica e gestisce i proiettori full-led. Idee, progetti e sguardo al futuro, ciò di cui ha bisogno la nostra società e soprattutto i Guida automatica Impronte digitali Il progetto prevede trazione elettrica e guida automatica Shiwa si «adatta» ai passeggeri Niente chiavi per aprire la vettura: bastano le impronte digitali giovani. Sono questi i punti chiave della collaborazione di successo tra l’Istituto Europeo di Design e Quattroruote. Iniziata nel 2015, le due eccellenze italiane si sono unite in occasione dei rispettivi anniversari che ricorrono quest’anno: 50 anni dal primo diplomato creativo di IED e 60 anni dalla prima copertina della rivista. Aggiunge Balbo: «Con la Shiwa abbiamo ipotizzato un veicolo self-driving e parlarne oggi implica affrontare ostacoli non tanto tecnologici quanto psicologici e organizzativi». Il progetto è il risultato di un percorso creativo che coinvolge gli studenti come veri artisti dell’auto di un centro stile. Tutti gli allievi del master hanno presentato una proposta individuale; chi ha saputo rispondere meglio alle richieste è stato selezionato e unito nella progettazione della versione finale. La classe ha quindi creato un gruppo di lavoro portando a termine il progetto da esibire al Salone di Ginevra. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Il prototipo dello IED torinese (realizzato con Quattroruote) ipotizza scenari di mobilità rivoluzionari Ma anche credibili Touring Superleggera festeggia novant’anni con la Disco Volante BRUNO DE PRATO GINEVRA Novanta anni da leggenda dell’automobilismo «fuoriserie». La carrozzeria milanese Touring Superleggera ha celebrato a Ginevra i suoi novant’anni di vita come atelier di estrema raffinatezza. Una tradizione di vetture realizzate su misura per appassionati di adeguata dotazione finanziaria: le vere fuoriserie, denominazione poi estesa arbitrariamente un po’ a tutte le vetture dallo stile estremo, sia in chiave sportiva, sia ultra-lussuosa. Negli anni ’50 e ‘60, in particolare, la carrozzeria Touring ha realizzato piccole serie di sportive basate su modelli di serie e caratterizzate, oltre che da una linea da togliere il fiato e da una finizione raffinatissima, soprattutto da esecuzioni dal peso nettamente inferiore a quello delle vetture di serie. Grazie anche alla adozione di carrozzerie, in parte o interamente, realizzate in alluminio. Leggendaria in questo senso l’Alfa Romeo 1900 Sprint, bellissima. Proprio per questo Touring firmava le sue prestigiose realizzazioni «Superleggera», un attributo che ora è entrato nella ragione sociale. La milanese Touring Superleggera ha sempre avuto un rapporto speciale con la concittadina Alfa Romeo e questa tradizione continua nella magnifica Disco Volante che l’azienda ha presentato a Ginevra per celebrare i suoi 90 anni. Disco Volante riprende l’impostazione stilistica della leggendaria Alfa Romeo C52, la Disco Volante originale. La ba- La Touring Superleggera Disco Volante ha motore V8 da 450 Cv La celebre Carrozzeria milanese produce da sempre fuoriserie molto raffinate Come questa Spider in soli sette esemplari Lo storico rapporto con il marchio Alfa Romeo si rinnova con un gioiello basato sulla meccanica della 8C Competizione Griffata Gli interni lussuosi della Seat Ateca Con Alcantara il comfort è tecnologico Con il claim «Extraordinary every day» Alcantara, che già nobilita gli interni di molte vetture, è diventata anche partner della nuova Seat Ateca, che è tra i Suv più innovativi del segmento. Esaltando la cura per il dettaglio e il design, senza dimenticare le performance al volante, Alcantara personalizza i sedili con seduta centrale impunturata in color Software Brown, delineando con forza la personalità grintosa e tecnologica dell’ultima Seat. se tecnica è derivata da una Alfa Romeo 8C Competizione Spider, rivestita in forme flessuose dagli uomini di Touring Superleggera che ne hanno ottenuto una spider dalle qualità dinamiche straordinarie grazie (ma non solo) al compatto autotelaio Alfa Romeo 8C Competizione e al relativo V8 4.7 litri di derivazione Maserati e accrediAPtato di una potenza di 450 Cv. Ricordiamo che l’Alfa Romeo 8C Competizione fu realizzata, fra il 2008 e il 2011, in soli 500 esemplari. Touring Superleggera ha annunciato che la nuova Disco Volante Spider sarà realizzata in sole sette unità, tutte basate sulla 8C Competizione in veste di «donor car», come era il caso delle fuoriserie di un tempo. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 10 SPECIALE LA STAMPA SPECIALE LA STAMPA LUNEDÌ 14 MARZO 2016 LUNEDÌ 14 MARZO 2016 11 IL REGNO DELLE SUPERCAR Centenario, bell’omaggio a Ferruccio Lamborghini MARCO DEGL’INNOCENTI GINEVRA Centenario: è stata battezzata così l’ultima supercar Lamborghini. Perché celebra la nascita, cent’anni fa (il 28 aprile 1916), di Ferruccio Lamborghini, fondatore della casa di Sant’Agata Bolognese, da oltre un decennio perla del Gruppo Audi/Vw. «Questo per noi è un anno speciale - ha sottolineato Stephan Winkelmann - e meritava una vettura speciale». Più che speciale, questa Lamborghini è quasi una one-off, come si dice in gergo. Della versione coupé saranno costruiti soli 20 esemplari, a cui si aggiungeranno altrettanti roadster. «Tutti già venduti in partenza: un dato importante – ha aggiunto Winkelmann – perché è stata l’ovvia premessa per un simile investimento». Superselezionati e manco a dirlo ricchissimi clienti, già felici possessori di vetture con l’emblema del Toro, potranno aggiungere la Centenario LP 770-4 (questa la denominazione ufficiale) alla loro esclusiva collezione per il modico prezzo di 1,75 milioni, più tasse. Come da tradizione Lambo, il nome della vettura comprende una cifra, 770, che indica la potenza in cavalli: «Traguardo mai raggiunto prima dal nostro tradizionale Porsche sfoggia la cattivissima 911 R GIANNI ANTONIELLA GINEVRA La 718 Boxster è stata la Porsche dal «volto umano» alla rassegna ginevrina. Elegante, misurata e sognabile, la spider tedesca è piaciuta anche sotto i riflettori del Salone. Motore centrale 4 cilindri contrapposti con il turbo, la 718 Boxster viene proposta con propulsore due litri da 300 Cv e 380 Nm di coppia massima (0-100 km l’ora in 4,7 secondi e velocità massima di 275 km l’ora) e, nella versione Boxster S, con il propulsore di 2,5 litri, 350 cavalli e 420 Nm di coppia (0100 km/h in 4,2 secondi e 285 km l’ora di punta massima). Il consumo medio (con l’au- Cerimonia Stadler (a destra) con Winkelmann e Domenicali Una potenza mai raggiunta: 770 Cv Il 12 cilindri a V di 6,5 litri della Centenario LP 770-4 (a destra) eroga 770 Cv. Sopra la Huracan Avio Winkelmann: “Solo 20 esemplari coupé e altrettanti roadster” Al centro stile Borkert sostituisce Perini passato all’Italdesign 12 cilindri a V aspirato di 6,5 litri». Liberi dai condizionamenti della produzione di serie, progettisti, designer e tecnici di Sant’Agata si sono potuti sbizzarrire nel concentrare il massimo dell’attuale tecnologia d’avanguardia, dove la fibra di carbonio trova la sua esaltazio- ne nelle applicazioni su telaio, carrozzeria e interni. Inutile dire che le prestazioni sono esaltanti. Si traducono su strada, anche grazie alla trazione integrale permanente, altra icona del marchio, unita all’asse posteriore sterzante, con accelerazione da 0 a 100 km in soli 27 secondi e oltre 350 km/h di velocità massima. La linea cuneiforme esprime l’identità inconfondibile del Toro: superaggressiva negli spigoli intagliati come lame del frontale e nell’elaborato diffusore posteriore con le sue pinne verticali. Con la particolarità dell’alettone di coda che si allunga di 150 mm con un’angolazione di 15 gradi alle alte velocità per offrire una per- REUTERS La staffetta: ora al vertice c’è Domenicali Il passaggio di consegne, che sarà operativo dal 15 marzo, è stato simbolicamente celebrato nello stand Lamborghini al Salone di Ginevra. È personalmente intervenuto il presidente e Ceo dell’Audi, Rupert Stadler, per tributare un caloroso commiato a Stephan Winkelmann e accogliere con analogo calore il suo successore al vertice Stefano Domenicali. Ha una potenza esuberante di 500 Cv e un body leggero grazie all’impiego di magnesio, titanio e fibra di carbonio Debutto in società anche per la Boxster con motore 2,5 litri da 350 cavalli, un sogno più accessibile a 56 mila euro AP Prestazioni entusiasmanti Il 6 cilindri boxer 4 litri aspirato della 911 R eroga 500 Cv e 460 Nm per 323 km/h. Sotto la Boxster AP fetta efficienza aerodinamica. La presentazione della Centenario è stata anche per altri aspetti un momento importante della recente storia Lamborghini: Stephan Winkelmann, tedesco nato nel 1964 a Berlino, ma cresciuto – anche professionalmente - in Italia, dopo 11 anni contrassegnati da notevole impegno e grandi successi sotto il profilo delle vendite, lascia l’incarico di presidente e amministratore delegato per assumere la testa della Quattro, la divisione sportiva dell’Audi, in Germania. Al suo posto Stefano Domenicali, che tutti gli appassionati di F.1 conoscono. Per oltre un ventennio alla Ferrari, responsabile della Gestione Sportiva 991 nelle difficili stagioni del dopoSchumacher, dalla fine del 2014 Domenicali, 50 anni, imolese, era all’Audi per occuparsi di progetti speciali. Si diceva dovesse preparare l’entrata della marca in F.1. Dopo il Dieselgate un progetto del genere, ammesso che sia mai davvero esistito, è stato rinviato sine die. Domenicali, peraltro, tornerà in pista contro la sua ex Ferrari per il dominio del mercato delle supersportive. Altro importante cambio in Lamborghini è l’arrivo come responsabile del design del tedesco Mitja Borkert, ex Porsche, al posto di Filippo Perini, che ha assunto la direzione del centro stile Italdesign. esemplari Sono previsti dalla tiratura limitata della nuova supercar Porsche 911 R !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI tomatico a doppia frizione e sette rapporti PDK e secondo i dati della Casa) è di 6,9 litri/100 km per la 2.0 e di 7,3 litri/100 km per la 2.5. I prezzi sono importanti ma non proibitivi: per la 718 Boxster ci vogliono 56.213 euro, che diventano 69.176 per la Boxster S. A fianco della nuova due posti convertibile, era esposta una 911 Carrera dal volto angelico e dallo spirito feroce. Si tratta della versione R della iconica coupé di Stoccarda. Messa a punto dal reparto corse, la R deriva dalla corsaiola GT3: per certi versi esaspera le caratteristiche di quest’ultima, ma per altri ammorbidisce certe punte sportive perché questa 911 resta sempre e comunque una vettura che si può anche usare tutti i giorni… per andare a fare la spesa. Certo, la sigla R (Racing), che rimanda all’antenata del 1967 che raccolse gloria e onori sui circuiti di tutto il mondo Targa Florio compresa, lascia poco spazio all’immaginazione. E se poi si guardano le caratteristiche tecniche, allora il gattone appare proprio quello che è: una tigre. La 911 R pesa 1.370 chili ed è la 911 meno pesante attualmente in produzione. Per raggiungere questo risultato non solo si sono usati materiali pregiati e leggeri come magnesio (per il tetto), fibra di carbonio (cofani e parafanghi) e titanio (per l’impianto di scarico), ma non ci sono i sedili posteriori, il climatizzatore e nemmeno l’autoradio. In altre parole sulla R si guida, non si guarda Facebook e le e-mail si leggono a casa! E poi, per restare più aderenti alla tradizione, il sei cilindri boxer di quattro litri è aspirato. La potenza, esuberante, è di 500 Cv con una coppia di 460 Nm. Il cambio è rigorosamente manuale a sei marce, le prestazioni (ufficiali) dicono che da 0 a 100 km l’ora si impiegano 3,8 secondi e che, potendo, raggiunge i 323 km l’ora di velocità massima. La Porsche fornisce, per gli interessati, anche il consumo medio: 13,3 litri per 100 km. Per l’abitacolo, sedili avvolgenti con guscio in carbonio, ma rivestimenti quadrettati a due colori, tipici degli anni Sessanta, come altrettanto suggestive sono le leve apripista che in questo caso sono sostituite da fascette: altra citazione dei Sixties. Della 911 R si costruiranno 991 esemplari che sono accucciati su cerchi in lega fucinati da 20 pollici che custodiscono quattro freni a disco carboceramici (tutto di serie, come si richiede a una supercar). Sempre per gli interessati, aggiungiamo che la 911 R sarà disponibile in concessionaria dal prossimo maggio e che il prezzo, in Italia, è di 195.339 euro. Inutile sperare in sconti o in improbabili offerte a «chilometri 0». !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI AP Lotus, l’adrenalina pura oggi si chiama Evora 410 McLaren, la nuova 570 GT esalta il marchio britannico 410 cavalli BRUNO DE PRATO GINEVRA A Ginevra 2016 Lotus ha presentato una nutrita serie di novità altamente adrenaliniche, accomunate dal postulato primo della tradizionale filosofia progettuale della Casa: la ricerca della massima leggerezza. Spina dorsale della attuale gamma è Evora, di cui è stata presentata la variante Evora 410: 1325 chilogrammi per 410 Cv estratti dal V6 Toyota 3.5 litri turbo elaborato da Lotus e vera pietra angolare del rilancio del marchio. L’eccellente rapporto peso/potenza si traduce in prestazioni usualmente riservate a vetture molto più potenti: accelerazione 0-100 km/h in 3”9 e 304 km/h di velocità massima. A questi numeri vanno sempre aggiunte le straordinarie qualità degli autotelai Lotus, una tradizione di assoluta eccellenza che nella leggerezza trova la sua esaltazione. Rispetto a Evora 400, la Lotus Evora 410 offre una combinazione di 10 Cv in più, 70 kg in meno, un incre- Sono erogati dal motore 3.5 litri turbo V6 di origine Toyota elaborato da Lotus LAPRESSE mento della deportanza ottenuto senza aumentare la resistenza e un assetto abbassato di 5 mm e ulteriormente raffinato nelle tarature. Lotus ha annunciato che Evora 410 sarà prodotta in soli 150 esemplari l’anno. A una prima valutazione l’esecuzione tecnica è apparsa molto raffinata con carrozzeria in fibra di carbonio, freni Brembo Corsa, differenziale autobloccante Torsen (il massimo), sistema di gestione attiva dell’assetto Lotus Dynamic Performance Management, selezionabile in Sport o Track. Ma ci sono anche i sedili Recaro rivestiti in Alcantara. Svelata a Ginevra anche la Exige 350 Sport Roadster, per molti la più pura delle Lotus dell’attuale generazione per la sua essenzialità. La Casa ha annunciato un peso di soli 1085 kg, 40 kg meno della coupé, per una super-sportiva che accelera da 0 a 100 km/h in 3”7, ma che è soprattutto concepita per garantire eccezionali doti di agilità, tenuta, immediatezza e nitidezza della risposta allo sterzo. Infine la novità più estrema di Lotus è stato il roadster 3-Eleven: quasi un prototipo tutto in fibra di carbonio che pesa meno di una tonnellata per 460 Cv, da assaporare appieno in pista. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI GINEVRA Al Salone di Ginevra McLaren ha piazzato un colpo che potrebbe far serpeggiare qualche brivido su e giù per la schiena delle altre marche di sportivissime super-premium. Infatti, dalla 570S è stata derivata la più confortevole, lussuosa e (relativamente) versatile 570GT, che è stata svelata in Svizzera assieme al piano di espansione della capacità produttiva. La 570S è la sportiva «di ingresso» del marchio erede della formidabile tradizione di vetture da competizione iniziata dal mai abbastanza compianto asso neozelandese Bruce McLaren. Il suo V8 3.8 biturbo eroga una potenza, come dice il nome, di 570 Cv, contro i 650 Cv del modello al top della gamma, la 650S. Oltre alla potenza più contenuta, ma pur sempre massiccia ed erogata con una curva di coppia (600 Nm di picco) davvero poderosa, la 570S adotta un autotelaio con sospensioni relativamente standard (barre anti rollio 570 cavalli Il motore V8 3.8 biturbo eroga 80 Cv in meno rispetto a quello del modello top 650S AP e ammortizzatori regolabili) in luogo delle magiche Proactive Chassis Control che azzerano il coricamento in curva grazie al circuito idraulico ad alta pressione che connette quattro ammortizzatori «attivi». La nuova 570GT condivide tutto questo, ma vi aggiunge un inedito spoiler posteriore e un eccellente livello di finizione, con uso generalizzato di nappa a finissima grana sia per la selleria, sia per il rivestimento di tutto l’interno, incluso, e questa è la novità rispetto alla consorella 570S, un vano bagagli dietro i sedili, chiuso da un lunotto che si apre lateralmente. La Casa dichiara una volumetria utile di 220 litri, che si aggiungono ai 150 del vano anteriore, comune a tutti i modelli McLaren, per un totale di 370 litri: fattore che, assieme alla taratura più confortevole delle sospensioni e alla raffinatezza della finizione, dovrebbe rendere la nuova 570GT una vera GT, appunto, utilizzabile tutti i giorni. McLaren ha annunciato un peso, a secco, di 1350 kg e una velocità massima di 328 km/h, mentre il tempo di accelerazione 0-100 km/ h è di 3”4 e quello 0-200 km/h è di 9”8. Il prezzo in Italia sarà di 200.500 euro. [B.D.P.] !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI !"#$%&'()'ABCDE'F0(1 LA STAMPA (F SPECIALE LA STAMPA LUNEDÌ 14 MARZO 2016 Compatta) che contribuirà al raggiungimento delle 800.000 vetture prodotte all’anno entro il 2020, crescendo in Usa, Cina e raddoppiando la quota di mercato in Europa. Samuelsson ha spiegato di essere fiero di avere portato il margine dell’utile operativo dall’1,6% registrato nel 2014 al 4% dell’anno scorso. «Ma il livello raggiunto non è che la metà di quanto generato dai concorrenti diretti premium», ha aggiunto. Volvo ha avviato un piano radicale di trasformazione da 11 miliardi di dollari. [A. RIZ.] MERCATO: VERSO IL TRAGUARDO DI 800 MILA VETTURE L’ANNO Il Ceo Samuelsson: “L’espansione è avviata, un cammino esaltante” Dal passato (nello stand era esposta una 1800 ES prodotta dal 1961 al ’73) al futuro. «La trasformazione di Volvo è in pieno svolgimento – ricorda Håkan Samuelsson, presidente e Ceo di Volvo Cars –, ma resta ancora molto da fare e noi siamo 13 concentrati sul futuro. La prossima fase dell’espansione di Volvo sarà ancora più esaltante della prima». Dopo le serie maggiori 60 e 90 è infatti atteso il rinnovamento delle compatte realizzate sull’inedita piattaforma Cma (Architettura Modulare LAPRESSE IL LUSSO TECNOLOGICO Volvo sempre più in alto con la V90 ALFONSO RIZZO GINEVRA Forte del record di vendite raggiunto nel 2015 con oltre mezzo milione di unità vendute, Volvo prosegue nel percorso di espansione cominciato sotto l’egida del gruppo Geely. Fatturato e utili crescono di pari passo con il rinnovamento della gamma. Dopo il successo dei Suv XC60 e XC90 e delle medie S60 e V60, la casa svedese affronta ora il mercato delle berline alto di gamma con la S90 e delle station wagon grandi con la V90 che debutta al Salone. Un ulteriore passo avanti nel futuro del brand sempre più improntato alla guida in sicurezza, autonoma ed elettrificata. Con i suoi 494 cm di lunghezza, la nuova familiare svedese si pone ai vertici del segmento per versatilità, estetica, materiali e finiture. Nel solco della tradizione iniziata 60 anni fa con la Duett e con l’esperienza di oltre 6 milioni di station wagon vendute nel mondo dal 1927, V90 coniuga sapientemente lusso e funzionalità con il classico stile nordico pulito e sofisticato allo stesso tempo. «Per le moderne station wagon di fascia alta – ha confessato Thomas Ingenlath, Senior Vice President Design di Volvo Cars – il segreto sta nel combinare in modo attraente l’esperienza del lusso con la funzionalità delle vetture familiari. L’at- AP La Volvo V90 (versione wagon della lussuosa berlina S90) è lunga 4,94 metri La station wagon è dotata dell’avanzata tecnologia di guida semi-autonoma Pilot Assist con tutti i sistemi di sicurezza Il capo del design Ingenlath: “Il segreto è abbinare al lusso la funzionalità delle vetture familiari Si crea l’atmosfera” mosfera sofisticata che si respira all’interno della nuova Volvo si sposa con uno spazio di carico eccezionale». La V90 è dotata dell’avanzatissima tecnologia di guida semi-autonoma Pilot Assist con tutti i sistemi di sicurezza attiva e passiva per cui Volvo è all’avanguardia. La sperimentazione in Svezia con 100 XC90 dotate di questo sistema punta ad azzerare entro il 2020 i decessi e i feriti gravi in caso di incidenti a bordo di Volvo. La connettività è garantita dal sistema Apple CarPlay e dall’integrazione dei servizi musicali di Spotify. V90 è il terzo modello sviluppato sull’Architettura di Prodotto Scalabile (Spa), una piattaforma che garantisce AFP La nuova V90 arriverà in Italia a settembre con prezzi compresi tra 40 e 70 mila euro grande modularità progettuale. I motori Diesel con tecnologia PowerPulse offrono prestazioni importanti (190 Cv e 400 Nm per la D4; 235 Cv e 480 Nm per D5 Awd) con consumi inferiori ai 5 litri/100 km, mentre il propulsore ibrido plug-in a benzina T8 Twin Engine Avd promette oltre 400 Cv di potenza complessiva per consumi ridotti a 2,1 litri/100 km (47 g/km di Co2) e circa 50 km di autonomia ad emissioni zero in elettrico. Volvo si è inoltre adoperata per migliorare la dinamica promettendo un’esperienza di guida nuova e raffinata. S90 e V90 arriveranno in Italia a settembre con prezzi compresi tra 40 e 70 mila euro. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI XC90 Excellence, frigo e massaggi La vettura più lussuosa realizzata negli 89 anni di storia Volvo, XC90 Excellence, ha debuttato a Ginevra. Il modello top si basa sul pluripremiato maxi Suv (2° nel “Car of the Year”) e vanta sofisticati rivestimenti in pelle di qualità finissima, dettagli in cristallo lavorato artigianalmente di Orrefors, la famosa maison svedese. I sedili posteriori, separati e regolabili, hanno una funzione massaggio e poggiatesta speciali. C’è Nella scatenata F-Type SVR c’è il vero Dna della Jaguar GIANNI ANTONIELLA GINEVRA L’anno scorso lo stand delle due Case britanniche (che appartengono al Gruppo Tata) era tutto puntato sulla fine dell’era Defender, quest’anno un elemento così forte non c’era, se non la dimostrazione della capacità produttiva e creativa della Jaguar/Land Rover Special Vehicles Operation, atelier che cura e sviluppa le serie speciali. «Un anno di passaggio», ci hanno spiegato, per cui l’understatement è da intendersi temporaneo. E il ruolo di protagonista dello spazio ginevrino, che esibiva anche uno splendido Jackie Stewart (campione del Mondo in F.1 nel 1969, 1971 e 1973) in gran forma, è stato preso dalla ipervitaminica Jaguar F-Type SVR. Motore sovralimentato 8 cilindri a V di cinque litri capace di erogare la bellezza di 575 cavalli con coppia di 700 Nm: si tratta, senza dubbio, di una superar che va da 0 a 100 km/h in poco meno di quattro secondi e può arrivare fino alla velocità massima di 320 chilometri all’ora. Carrozzeria coupé o spider per la trazione integrale inglese si è fatto largo uso di alluminio, titanio e fibra di carbonio perché la SVR fosse più leggera possibile. Una cura dimagrante diffusa e studiata an- Il motore turbo 8 cilindri a V di cinque litri eroga la bellezza di 575 cavalli con coppia di 700 Nm Per 320 km l’ora che se il peso di questa supersportiva resta intorno ai 1.700 chili. Grande l’affinamento aerodinamico e stilistico per migliorare le prestazioni e nello stesso tempo rendere ancora più grintosa la bella linea della F-Type: molto evidente l’alettone posteriore, una presenza un po’ esagerata su un’auto di questa classe. I prezzi, nel Regno Unito, della SVR sono adeguati al ruolo di top car della gamma del Giaguaro e vanno dai 142.000 per la coupé ai 149.000 euro della versione con il tetto reclinabile. A fianco della pedana sopraelevata e girevole dove si mostrava, orgogliosa, la F-Type SVR c’era l’altra novità (per l’Europa, l’esordio mondiale risale alla fine del 2015). Annunciata proprio l’anno scorso qui, sulle rive del Lemano, era esposta, invero senza molta enfasi, la Range Rover Evoque Leggera Per il body della F-Type SVR si è fatto largo uso di alluminio, titanio e fibra di carbonio inoltre un frigorifero, con due tavolini ripiegabili e i porta-bicchieri in grado di mantenere le bevande calde o fredde. Allestimento da first class. convertibile. Quattro posti e due porte, come tutte le cabrio, la Evoque decapottabile ha un aspetto curioso e sicuramente è un’auto nata per farsi notare visto il connubio assai poco frequente (ci si ricorda soltanto la poco AP fortunata Nissan Murano) di un Suv con il tetto ripiegabile. Disponibile in Italia dall’inizio della prossima estate, questa Evoque è proprio destinata a chi vuol essere «up to date» in Costa Smeralda o anche sulla riviera Romagnola. A fare compagnia a questa Evoque, la gamma Land Rover proposta anche con carrozzerie bicolori (anche queste soluzioni figlie del lavoro del Jaguar Land Rover Special Vehicles Operation). !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 14 SPECIALE LA STAMPA LUNEDÌ 14 MARZO 2016 IL TROFEO PIÙ PRESTIGIOSO giuria internazionale, lo svedese Hakan Matson, al responsabile del marchio tedesco Karl-Thomas Neumann. Per Opel è il 5° successo nei 52 anni di vita del Car od the Year, il più prestigioso premio per i costruttori di automobili commercializzate nell’ultimo anno in almeno 5 dei più prestigiosi mercati continentali. Opel vinse la prima volta nel 1985 con la Kadett, replicò il successo con Omega (1987), Insignia (2009) e con la ibrida ad autonomia estesa Ampera (2012). Per l’Astra un successo importante: incoronata a Ginevra Car of the Year La Opel Astra è stata premiata alla vigilia del Salone come «Car of the Year 2016». La media del brand tedesco di GM è stata incoronata regina tra le 7 auto giunte in finale. I 58 giurati (in rappresentanza di 22 paesi europei) hanno preferito Astra, con 309 punti, a vetture autorevoli come Volvo XC90 (seconda con un piccolo distacco, 294 preferenze), Mazda MX-5 (208), Audi A4 (189),Jaguar XE (163), Skoda Superb (147) e Bmw Serie 7 (143). Il trofeo è stato consegnato dal presidente della AP L’EUROPA DELLA GENERAL MOTORS Si chiama GT il volto nuovo della Opel BRUNO DE PRATO GINEVRA Karl-Thomas Neumann, Ceo di Opel, è rientrato dal Salone di Ginevra con il premio Car of the Year 2016 nella valigia. A conferma del costante consolidamento della qualità progettuale ed esecutiva delle sue vetture, la Casa tedesca di Gm si è nuovamente aggiudicata il prestigioso alloro dopo averlo conquistato nel 2012 con Ampera. Questa volta è stata la nuova, brillantissima Astra ad affermarsi grazie al suo stile e a un patrimonio tecnologico notevole. Astra, come ha sottolineato Neumann, rappresenta effettivamente l’inizio di una nuova epoca per Opel, e le novità presentate a Ginevra hanno confermato che la Casa di Russelsheim è pronta a lanciare la sfida, in primo luogo, alle sue storiche concorrenti connazionali. In questo senso, molto significativo è apparso l’esordio della nuova edizione del turbodiesel 1.6 CDTI che raggiunge il tetto dei 160 Cv grazie ad un raffinato sistema di sovralimentazione biturbosequenziale sviluppato dalla centrale torinese di GM Global Propulsion Systems. Questo potente ed efficiente turbodiesel (Opel ha annunciato un consumo medio di 4,1 litri per 100 km) ha esordito sulla variante familiare Astra Sport Tourer, le cui immagini erano già state diffuse all’epoca delle presentazione della nuova media, ma che qui ha avuto il suo primo confronto con il pubblico, all’indomani dell’inizio della produzione presso lo stabilimento di Ellesmere Port (GB) e alla vigilia dell’esordio sul mercato europeo. Che appare molto promettente grazie alle qualità tecniche e alla gradevolezza dello stile, da station wagon di classe premium. La principale novità di prodotto è stata tuttavia la Mokka X, evoluzione in chiave «avventurosa» del Suvcrossover compatto che anche in Italia - in virtù di un eccezionale rapporto tra prezzo e prestazioni - ha scalato le classifiche di vendita della categoria. L’aggiornamento stilistico è stato indirizzato a sottolineare la grinta della Mokka, aggiornandone il frontale agli stilemi del nuovo corso del design Opel, che unisce maggiore linearità e più forte personalità. Ancora più esteso è apparso il lavoro di ridefinizione degli interni, caratterizzati da una superiore eleganza anche qui favorita da soluzioni più lineari e pulite, oltre Il prototipo sportivo inquadra la felice svolta stilistica Ma la sfida a tutto campo parte dalla evoluzione dei motori Premiato Karl-Thomas Neumann Ceo di Opel All’esordio Mokka X: ancora più appetibile il crossover di grande successo sui mercati E l’Astra Sport Tourer amplia la famiglia AP LAPRESSE La GT Concept propone una motorizzazione 3 cilindri da un litro: 145 Cv per una velocità di 215 km/h Futurista Il cruscotto della GT è tecnologico e sviluppato con criteri innovativi Intrigante La Mokka X è più grintosa e impreziosita da dettagli come le luci diurne a Led che dalla qualità dei materiali e dei componenti, ulteriormente migliorata, e messa al servizio di un più elevato livello di comfort. L’aggiornamento tecnico ha visto l’avvento del nuovo propulsore 1.4 litri turbo-iniezione diretta da 152 Cv, associabile ad un nuovo cambio automati- co a sei rapporti e alla trazione integrale attiva per mezzo di frizioni a gestione elettronica, per una capacità fuoristrada ancora superiore. Significativa anche la novità costituita dai gruppi ottici adattivi Afl, con tecnologia Led, per la prima volta disponibili su un Suv compatto di questa categoria. Sotto il profilo emozionale, in primo piano GT Concept, che ha voluto enfatizzare il ri- torno del marchio Opel nel settore delle sportive vere, ma di grande accessibilità: a partire dalla motorizzazione, costituita dal nuovo tre cilindri 1.0 litri turbo-iniezione diretta in versione da ben 145 Cv, che assicurano alla filante e leggera GT (meno di 1000 kg) una velocità di 215 km/h e un tempo inferiore a 8” nell’accelerazione 0-100 km/h. L’offensiva: “Entro il 2022 29 novità” Il Ceo di Opel, Karl-Thomas Neumann, ha ipotizzato un futuro brillante per il marchio: «Astra rappresenta l’inizio di una nuova epoca e la vittoria del premio Auto dell’Anno dimostra che siamo sulla strada giusta». Altrettanto ottimista Roberto Matteucci, Ad General Motors Italia: «Astra ha già raccolto dal lancio 130 mila ordini in Europa. È lo specchio della nostra crescita: un’auto bella, efficiente e connessa, molto tecnologica ma accessibile. La gente vuole novità appetibili e noi lanceremo, entro il 2022, addirittura 29 modelli inediti». !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Corvette C7 Grand Sport ultima seduzione Chevrolet GINEVRA Reduce da un travolgente 1-2 nella categoria GTLM alla recente 24 Ore di Daytona, la Chevrolet Corvette C7 ha sorpreso gli addetti ai lavori svelando la sua versione più attraente: la C7 Grand Sport. Tagliente nella sua veste grigio metallizzato con sfumature di azzurro, e nella vistosa livrea gialla, è stata presentata come modello 2017 le cui vendite, anche in Europa, inizieranno il prossimo settembre a un prezzo che contribuisce a renderla terribilmente attraente in relazione alla qualità, alla dotazione e alle prestazioni: 79.500 euro (in Germania). Nella sostanza, la C7 Grand Sport coniuga il propulsore standard, il V8 6.2 litri aspirato da 470 Cv, con l’autotelaio della Z06, la più potente delle Corvette con i suoi 660 Cv del V8 6.2 litri sovralimentato. La Grand Sport è equipaggiata di serie con il V8 con lubrificazione a carter secco, come le Corvette da competizione, che assicura una perfetta alimentazione del circuito anche in presenza di elevate accelerazioni laterali in curva. E una straordinata tenuta in curva, fino a ben 1,2 g, è una delle maggiori virtù della C7 Grand Sport, frutto dell’ottimo bilanciamento dell’autotelaio, delle raffinate sospensioni attive a modulazione magnetica e dei Michelin Pilot Super Sport a «pianta larga» celati sotto passaruota debitamente maggiorati e che aggiungono Muscolosa Il motore è V8 6.2 litri aspirato da 470 Cv sul telaio della Z06 ulteriore muscolarità alle forme taglienti della Corvette C7. Ai massimi livelli l’impianto frenante Brembo Corsa, con pinze anteriori monolitiche a 6 pistoni. Il cambio di serie è un 7 marce manuale sportivo. La lista degli optional è ridotta al minimo e include i dischi carboceramii e i Michelin Sport Cup La protagonista della 24 Ore di Daytona rilancia con una versione attraente che nei test strappa tempi da primato 2. Tadge Juechter ha spiegato che, così equipaggiata, la Grand Sport ha girato in pista a solo 1” dalla precedente C6 ZR1 da 650 Cv, a conferma della eccellenza dell’assetto. Con il micidiale V8 7 litri da oltre 500 Cv, la C7 Grand Sport sarebbe davvero [B. D. P.] perfetta. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI !"#$%&'()'ABCDE'F0(1 LA STAMPA (2 !"#$%&'()'ABCDE'F0(1 LA STAMPA (1 SPECIALE LA STAMPA LUNEDÌ 14 MARZO 2016 EVENTI ESCLUSIVI I SALONI IN ARRIVO Con il brand di lusso al Gp di Formula 1 e al Festival di Cannes Prossime tappe Parco Valentino e MotorShow Il marchio Vignale mostra una gamma sempre più ampia di modelli e servizi. Oltre a una personalizzazione estrema, Vignale è la chiave di accesso ad eventi esclusivi come il GP di F1 a Monaco o il Festival di Cannes. Tra gli stand di Ginevra, anche gli organizzatori dei prossimi eventi italiani. Torino ospiterà dall’8 al 12 giugno il 2° Salone all’aperto Parco Valentino, Rino Drogo lavora per il ritorno del Bologna Motor Show (3-11 dicembre) 17 REUTERS GLAMOUR E TECNOLOGIA Sulle Ford firmate Vignale il mondo web è in plancia ALFONSO RIZZO GINEVRA Nuovi Suv, molte sportive ed una vera gamma premium con il marchio Vignale per Ford al Salone. La 2ª generazione della Kuga è uno dei 5 modelli nuovi o aggiornati che Ford lancerà nei prossimi 3 anni. Si arricchisce di un nuovo design, motorizzazioni ancora più efficienti ed una dotazione tecnologica più ricca. La mascherina a griglia trapezoidale e i fari adattivi a Led si ricollegano al nuovo corso stilistico Ford. Il nuovo motore Tdci 1.5 sostituisce il due litri mantenendo la stessa potenza di 120 Cv, ma offrendo maggiore efficienza: 4,4 litri/100 km e 115 g/km di Co2. Ricca la dotazione di sicurezza con Emergency A s s i s t a n ce, Active City Stop, Active Park Assist, Cross-Traffic Alert e Intelligent All Wheel Drive. Maggior comfort ed ergonomia rivista all’interno con meno pulsanti e la comodità dei comandi vocali disponibili con il sistema di infotainment Sync 3 che debutterà in Italia all’inizio del 2017 proprio a bordo del Suv medio Ford. La 3ª generazione del sistema di connettività Sync permette di controllare smartphone, impianto audio, navigatore e climatizzatore a voce con richieste semplici ed intuitive come “ho voglia di un caffè”, “devo fare rifornimento” o “trova un parcheggio”. È inoltre possibile comandare le App Ford AppLink come Spotify, Aupeo! e Audioteka, oltre a quelle di iPhone e GooglePhone con Apple CarPlay e AndroidAuto per telefonare, effettuare ricerche sul web, inviare e ricevere messaggi, ascoltare musica e ottenere indicazioni stradali in base al traffico restando concentrati sulla guida. Sul fronte delle sportive, Ginevra ha celebrato il debutto della Fiesta St EcoBoost 1.6 da 200 Cv e 290 Nm, ovvero il 10% di potenza e il 20% di coppia in più rispetto alla versione standard da 182 Cv. La Fiesta più potente di sempre scatta da 0 a 100 km/h in 6”7 e si distingue per elementi estetici esclusivi a contrasto nero- Kuga è il primo di cinque nuovi modelli La 2ª generazione della Kuga (con fari adattivi a Led) è uno dei 5 modelli nuovi o aggiornati che Ford lancerà nei prossimi 3 anni Il Sync di 3ª generazione Il sistema di infotainment Sync 3 debutterà in Italia all’inizio del 2017 proprio a bordo del Suv medio Ford Michelin, gomme su misura per DS E-Tense e Chiron DANIELA COTTO INVIATA A GINEVRA Lusso declinato nel mondo dell’automobile: il Salone di Ginevra tradizionalmente incanta anche per questo e l’ultima creazione della Ds, la ETense presentata in anteprima mondiale, è stata una delle perle della kermesse. Ma lusso si sposa con tecnologia. E c’è molto di Michelin nel gioiello della casa francese: gli pneumatici sono i Pilot Super Sport realizzati su misura. La collaborazione tra la multinazionale delle gomme e i brand di Psa sono un patrimonio storico ormai consolidato. I manager della Ds hanno ribadito che «gli pneumatici studiati da Michelin per il concept riflettono la visione stilistica del progetto, migliorando le esaltanti sensazioni di guida». Il segreto? Lo spiega il progettista Michelin, Mathieu Vandaele: «L’intenzione era proprio adattare l’estetica dello pneumatico all’aspetto premium e all’avanguardia complessiva della vettura». Michelin aggiunge che la forza trainante alla base della progettazione di questi pneu- Concept Per la Ds E-Tense Michelin ha studiato una versione specifica del suo Pilot Sport Cup 2 matici concept è stata il desiderio dei progettisti Ds di migliorare i livelli di comfort all’interno dell’auto, pur mantenendo elevati livelli di sicurezza. Michelin fornisce pneumatici anche alla Bugatti Chiron, la supercar del gruppo Volkswagen: la più potente, veloce ed esclusiva della storia con un listino che si aggira sui 2,4 milioni di euro. Il motore 8 litri quadriturbo da 1.500 Cv consente di accelerare da 0 a 100 km/h in appena 2,5 secondi e di raggiungere una velocità massima di 420 km/h. Vette così elevate di prestazioni vengono dominate da una tecnologia altrettanto esaltante: quella degli pneumatici Pilot Sport Cup 2. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Record di omologazioni per la Pirelli “Perfect fit” DALL’INVIATA A GINEVRA silver, i cerchi in lega neri opachi da 17” e la nuova tinta Solid Silver Grey della carrozzeria. All’interno l’atmosfera corsaiola è esaltata dai sedili in pelle Recaro e dalle impunture a vista. A far girare la testa sullo Sul fronte sportivo ha debuttato la Fiesta St: la più potente di sempre con motore EcoBoost 1.6 da 200 Cv e 290 Nm stand ginevrino sono state però le supersportive Ford Gt in versione stradale e da competizione, pronta per la 24h di Le Mans 2016. L’innovativo trattamento aerodinamico delle superfici, l’utilizzo estensivo di materiali ultraleggeri ed il motore EcoBoost 3.5 bi-turbo da oltre 600 Cv permettono prestazioni ai vertici. Le prime versioni stradali saranno consegnatequest’anno. Sogni che diventano realtà anche nei modelli di serie pensati per clienti esigenti. Con l’obiettivo di elevare a nuovi livelli l’esperienza di prodotto, acquisto e possesso. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Servizi da vip Anche la S-Max in allestimento Vignale offre una serie di servizi vip personalizzati come il tagliando a domicilio Un’omologazione al giorno tutti i giorni, nel 2015 e a inizio 2016. È l’ultimo record dalla «Perfect fit strategy» di Pirelli, che al Salone ha esibito anche quest’anno gomme «sartoriali» per i modelli sportivi più prestigiosi: dalla Ferrari GTC4Lusso alla Lamborghini Centenario, dalla Pagani Huayra Bc alla McLaren 570 GT, dalla Bmw Serie 7 alla Maserati Levante, a Jaguar FPace e Audi R8 Spider, oltre alle avveniristiche concept car come quella di Italdesign. L’accelerazione nello sviluppo di pneumatici progettati su misura in base alle caratteristiche del veicolo, cuore della strategia industriale e commerciale del «Perfect fit», ha portato a circa 2200 le omologazioni complessive ottenute da Pirelli sui modelli circolanti, con una crescita del 10% rispetto allo scorso settembre quando, al Salone di Francoforte avevano sfondato quota 2000. Un trend che si è confermato anche nei primi due mesi del 2016 e fa di Pirelli il partner tecnologico Estrema La Pagani Hyaira gommata da Pirelli che nel 2015 ha ottenuto un nuovo record: 353 omologazioni di riferimento delle Case per lo sviluppo delle vetture future. La progettazione delle vetture dei segmenti premium e prestige non può più prescindere dallo sviluppo di pneumatici idonei a sostenerne le caratteristiche tecniche e prestazionali. Questa tendenza è stata anticipata da Pirelli, che ne ha fatto il cuore della propria strategia industriale e tecnologica. Mixando tecnologie, processi e materiali dopo aver analizzato le esigenze progettuali, «Perfect fit» garantisce gomme ad hoc per ogni vettura. Le coperture si chiamano P Zero, Cinturato o Scorpion. Un solo nome, molteplici declinazioni a seconda delle peculiarità richieste. [D. COT.] !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 18 SPECIALE LA STAMPA LUNEDÌ 14 MARZO 2016 SUPERCAR ESTREMA IL MARCHIO GLAMOUR La Bugatti Chiron da 420 km l’ora costa 2,4 milioni Bentley aggiorna la Mulsanne: più lussuosa e hi-tech Costa 2,4 milioni di euro la nuova Bugatti Chiron con motore 8 litri W16 alimentato da 4 turbo. La potenza è di oltre 1.500 Cv (1.600 Nm di coppia) per una velocità di 420 km/h con scatto da 0 a 100 in 2,5” Novità Bentley ( con la Flying Spur V8 S) la rinnovata ammiraglia Mulsanne, più ricca e lussuosa. Ha un motore V8 biturbo da 6,75 litri con 512 Cv e 1.020 Nm di coppia. Può raggiungere i 305 km l’ora. AP REUTERS IL RILANCIO DI WOLFSBURG C’è la nuova Volkswagen nel T-Cross PIERO BIANCO GINEVRA Testa alta e idee. Da Francoforte (il Salone che lo scorso settembre si portò appresso il dieselgate) a Ginevra 2016, il colosso Volkswagen ha vissuto i sei mesi più travagliati della propria storia. Ma dallo tsunami globale è uscito con pragmatica determinazione e rinnovata fiducia. Le vendite non ne hanno risentito, anzi sono cresciute, e il futuro promette novità interessanti sul fronte prodotto. Proprio la «capogruppo» è in prima linea in questo processo di rilancio d’immagine. E al Salone ha esibito un concetto originale e intelligente, T-Cross Breeze che anticipa la nuova generazione di crossover e Suv targati Volkswagen. Il prototipo è travestito da cabrio, con capote in tessuto. In realtà da questa showcar (e dalla piattaforma della Polo) nascerà un crossover compatto con tetto spiovente per cavalcare le tendenze. Completerà la ricca gamma dei Suv Vw, con le altre new entry T-Roc, Tiguan XL e un modello grande dedicato a Cina e Usa che si aggiungono a Tiguan e Touareg. Wolfsburg ha previsto di introdurre un Suv appetibile in ogni segmento. Questo T-Cross Breeze «trasformista» a 4 posti, con plancia interattiva e comandi futuristici, inquadra l’offensiva. Il concept esposto a Ginevra evidenzia superfici touch e soluzioni by wire che sostituiscono i tradizionali tasti: un’evoluzione delle soluzioni proposte in autunno al CES di Las Vegas con la Budd-E Concept (pure lei protagonista nello stand). L’interfaccia uomo-macchina sfrutta comandi gestuali, l’Active Info Display visualizza tutti i dati con una grafica inedita, i comandi in plancia sono rotanti, by wire, di cristallo e permettono di controllare il cambio Dsg a 7 rapporti, le sospensioni Dcc e il freno elettrico. Grazie a sensori e telecamere, la vettura analizza i percorsi e trova autonomamente il settaggio ideale del sistema di trazione (compreso quello off-road). L’infotainment è completato dal sound system BeatsAudio, con un subwoofer da 300 Watt su 8 canali. Il motore turbo della T-Cross Breeze è da un litro TSI con 110 Cv e 175 Nm. Prestazioni AP È una cabrio, diventerà un crossover di tendenza La Vw T-Cross Breeze, concept su piattaforma Polo, avrà un tetto spiovente Citycar La vetrina tecnologica Il concept Budd-e già proposto al Ces di Las Vegas sperimenta comandi gestuali e un inedito layout interno Per la piccola Up! ritocchi estetici, con luci diurne Led, e nuove dotazioni di infotainment VisionS annuncia la sorella maggiore della Skoda Yeti CORRADO CANALI GINEVRA Non uno soltanto, ma diversi nuovi modelli in stile Suv. Al Salone di Ginevra Skoda ha annunciato un’offensiva di prodotto all’insegna degli «sport utility vehicles». Un primo assaggio è la VisionS, un Concept che anticipa un modello di dimensioni medie che si inserirà nella gamma Skoda al di sopra della compatta Yeti. La vettura di serie non sarà molto diversa dal Concept sia dal punto di vista estetico che tecnologico. A proposito la VisionS è in piena sintonia con la «virata» verso l’elettrificazione an- nunciata dal Gruppo VW. È infatti dotata di schema di trazione ibrido plug-in nel quale la parte a benzina è costituita dal 1400 turbo a iniezione diretta da 165 Cv a cui si aggiungono i 40 kW del motore elettrico per un totale di potenza di sistema fornita alle quattro ruote motrici di 225 Cv che consentono un’accelerazione da 0 a 100 kmh in 7,4 secondi e una velocità massima di 200 km/h. In aggiunta c’è un altro motore elettrico sistemato sull’asse posteriore: eroga 85 kW e 270 Nm di coppia. Ma a differenza dell’elettrico anteriore funziona in modo indipendente e solo quando viene chiama- Nel piano-progetti del marchio tedesco un Suv appetibile per ogni segmento Rinnovata la Up! con motore da 90 Cv dichiarate, 188 km/h di velocità massima con un consumo medio di 5 litri per 100 km e appena 115 g/km di Co2 emessi. Al Salone ha debuttato anche il restyling della citycar Up! che propone ritocchi stilistici (paraurti, diffusore posteriore, retrovisori ora con indicatori di direzione integrati, luci diurne a Led, gruppi ottici posteriori) e tecnici. Oltre ai motori 1.0 MPI da 60 e 75 Cv, esordisce in gamma il più potente TSI da 90 Cv che promette un consumo di appena 4,4 litri per 100 km. Debutta il sistema d’infotainment Composition Phone con display da 5” pollici, retrocamera, Bluetooth e compatibilità con Apple e Adroid. Disponibile anche sulla Up! il BeatsAudio system, che si offre ormai a parecchi modelli, compresa la versione Polo Beats svelata al Salone. Tra le altre novità firmate Volkswagen, la grande berlina premium Phideon pensata e sviluppata per il mercato cinese, dove il marchio è molto forte. La lussuosa ammiraglia, lunga oltre 5 metri e larga 1,87 è basata sulla piattaforma di gruppo MLB e verrà prodotta dalla joint-venture locale con Saic. Intanto, in attesa della commercializzazione a maggio, è partita anche in Italia la prevendita della nuova Tiguan. La gamma offre 2 motori benzina 1.4 TSI da 125 e 150 Cv, più i turbodiesel 2.0 TDI da 150 Cv con trazione anteriore e 2.0 TDI da 190 Cv 4Motion con cambio DSG. Prezzi delle versioni benzina da 27.550 euro, delle turbodiesel da 32.550 euro. Al vertice Matthias Muller, 62 anni, è l’erede di Winterkorn LAPRESSE Il Ceo Muller “Saremo più forti dopo la crisi” «Entro l’anno risolveremo il problema dei nostri motori diesel con i clienti e vogliamo riallineare il Gruppo per gli obiettivi futuri». Così il Ceo del colosso Vw, Matthias Muller. È il manager che guida la riscossa dopo il doloroso dieselgate. «Stiamo affrontando - ha aggiunto - questo duplice compito col rispetto necessario, ma anche nella convinzione che il Gruppo e i suoi brand possano emergere da questa difficile fase ancora più forti. La campagna di richiami in Europa è iniziata con successo, il 2016 è una tappa decisiva e importante». !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 1,68 in altezza. A bordo ci sono sei sedili su tre file. Non è ancora chiaro se la seconda fila sarà a tre posti, per un totale di sette persone a bordo. Ma Skoda al Salone di Ginevra ha esposto anche due varianti dell’Octavia: una è la versione più performante e l’altra AP È ancora un prototipo ma sarà prodotta la VisionS lunga 4,7 metri e larga 1,91 quella più «risparmiosa». La prima è la to in causa. Così la trazione in- RS 4X4 2000 turbodiesel da Lo schema di trazione tegrale è «on demand» e priva 184 Cv per un’accelerazione da di collegamento meccanico fra 0-100 km/h in 7,6 secondi. La è ibrido plug-in gli assali. VisionS è in grado di seconda è la super pulita Gcon motore a benzina percorrere 100 km con 1,9 litri TEC con doppia alimentazione di benzina, emettendo 45 g/km benzina e metano che utilizza il e due elettrici: il più di Co2, l’autonomia in modalità 1400 turbo da 110 Cv e, sopratpiccolo funziona elettrica è di circa 50 km. La tutto, percorre 100 km al costo solo quando serve concept car misura 4,7 metri in di soli 4 euro di carburante. lunghezza, 1,91 in larghezza e !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI !"#$%&'()'ABCDE'F0(1 LA STAMPA (2 !"#$%&'()'ABCDE'F0(1 LA STAMPA F0 !"#$%&'()'ABCDE'F0(1 LA STAMPA F( 22 SPECIALE LA STAMPA LUNEDÌ 14 MARZO 2016 4.300 addetti, inclusi quelli di Vw Group: «L’Italia ci sta a cuore è un importante driver di crescita per l’Europa e per Audi. Nel 2015 le vendite in Italia sono aumentate del 10% a 54.000 unità per il 7° anno di fila. Il mercato italiano si è decisamente ripreso e le vendite di Suv sono in crescita, per la nostra nuova Q2 le prospettive sono eccellenti, sostenute anche dall’arrivo della A4 G-Tron a metano». Anche Ducati continua nel proprio percorso di crescita e ha chiuso il 2015 con oltre 54.800 nuove moto onsegnate:+21,5%. I RISULTATI FINANZIARI Stadler: “Investiremo in Italia per proseguire nella crescita” Audi ha presentato il bilancio (e il prototipo della h-tron quattro a idrogeno, foto) nell’annuale conferenza sui risultati finanziari svoltasi a Ingolstadt: vendite record a oltre 1,8 milioni di unità (+3,6%), ricavi in rialzo ell’8,6% a 58,42 miliardi ma con un calo dell’utile dopo le imposte del 3% a 4,3 miliardi di euro. «Lanceremo quest’anno - ha detto il Ceo Rupert Stadler - 20 nuovi modelli, inclusi i restyling ma non abbiamo in programma di entrare in F1». Il manager ha ribadito l’impegno in Italia dove il Gruppo impiega AFP IL BOOM DEGLI SPORT UTILITY Audi punta sui giovani con la Q2 bella e hi-tech “È forte come un orso” MARCO DEGL’INNOCENTI GINEVRA Era molto attesa l’Audi Q2, il Suv compatto posizionato al di sotto di Q3 e Q5. La casa di Ingolstadt è anche riuscita, dopo una lunga trattativa, a ottenere dal gruppo Fca la disponibilità del nome, originariamente depositato dall’azienda italiana, integrando così la logica sequenza delle denominazioni dei suoi veicoli che un tempo si chiamavano fuoristrada e che oggi hanno ben poco delle originarie caratteristiche, trazione integrale compresa (sta diventando quasi un optional). Dietmar Voggenreiter, già responsabile Audi per l’importante mercato cinese, ora alla testa del marketing e delle vendite globali del gruppo, ha definito questo Suv con un’espressione tedesca: «baerenstark», forte come un orso... In effetti già dall’aspetto, pur non avendo nulla di marziale, la Q2 si differenzia notevolmente dalle sorelli maggiori. «Abbiamo sviluppato un linguaggio delle forme marcatamente geometriche, con caratteristiche di design specifiche», ha evidenziato il capo del design, Marc Lichte. L’insieme è spigoloso, muscoloso, il frontale è contraddistinto sempre dalla caratteristica calandra single-frame, qui particolarmente dominante, ancorché più sagomata negli evidenti spigoli rispetto alla tradizione. Anche le luci posteriori abbandonano lo sviluppo orizzontale, formando blocchi poligonali di bell’effetto. La fiancata evidenzia il montante posteriore laccato in colore a scelta, diverso da quello della carrozzeria, che ricorda il piccolo finestrino aggiuntivo presente nei modelli maggiori. «Un Suv urbano, destinato soprattutto ai giovani», lo ha definito Rupert Stadler, n° 1 della casa di Ingolstadt. In effetti già le dimensioni compatte lo rendono particolarmente adatto all’impegno quotidiano nel traffico: con una lunghezza di 4,19 metri è quasi 20 cm più corto del Q3, il passo di 2,60 metri è quello della A3 due porte, da cui deriva. Particolarmente leggero, nella versione con il motore 3 cilindri da 1 litro TFSI capace di 116 Cv, con la sola trazione anteriore, pesa poco più di 1200 kg. Disponibili al- AP Il nuovo Suv Seat è lungo 4.36 metri, con un capiente vano bagagli di 510 litri Nella sfida in famiglia spunta Ateca, primo Suv nella storia della Seat Un Suv urbano agile ed elegante La Q2 ha una lunghezza di 4,19 metri ed è quasi 20 cm più corta della Q3; il passo di 2,6 metri è quello della A3 due porte, da cui deriva tre due motorizzazioni benzina TFSI da 1.4 e 2 litri (rispettivamente con 150 e 190 Cv) e tre diesel TDI da 1.6 e 2.0 litri (116, 115, 160 Cv). Con i motori più potenti, benzina o diesel, è fornita di serie la trazione integrale Quattro, che è optional in quelle intermedie, mentre le versioni base sono disponibili soltanto con quella anteriore. Quanto a comfort, l’abitacolo è davvero spazioso e como- Spigoli e muscoli caratterizzano lo stile Come il montante posteriore laccato in colore diverso dalla carrozzeria do anche per persone di alta statura, almeno per i posti anteriori. Il vano bagagli varia da 405 a 1.050 litri. Destinata a un pubblico giovane, la Q2 è particolarmente dotata per quanto riguarda la connettività: di serie uno schermo da 5,8”, interfaccia smartphone con Apple Car Play e Android. Altre dotazioni come head up display per la proiezione dei principali dati di guida sul parabrezza sono di serie. Come i sistemi di sicurezza e assistenza alla guida, tra cui quello che riconosce le situazioni critiche causate da altri veicoli o pedoni che incrociano la vettura sulla zona anteriore e attiva una frenata d’emergenza. Al Salone Audi ha esposto anche la S4 Avant 3.0 TFSI, da 354 Cv (250 km). !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Posteriore Anche le luci posteriori abbandonano lo sviluppo orizzontale, formando blocchi poligonali di bell’effetto GINEVRA «Creata a Barcellona». È lo slogan che accompagna il lancio del primo Suv Seat, l’Ateca, nome derivato come tradizione dalla geografia spagnola, in questo caso un piccolo villaggio vicino a Saragozza al centro di una zona vinicola. Largamente atteso, è stato presentato dal neo presidente della filiazione spagnola del Gruppo VW, Luca De Meo. Anche il manager italiano ha volutamente sottolineato la personalità «spagnola» dell’Ateca, basata sulla piattaforma dei Suv compatti di gruppo (quella della Tiguan) «ma progettata e sviluppata al 100% nel nostro centro tecnico di Martorell», la città a pochi chilometri da Barcellona dove la Seat ha la sede storica e il principale stabilimento. De Meo ha posto poi l’accento sull’importanza commerciale dell’Ateca, destinato a diventare «il terzo pilastro del marchio», accanto a Ibiza e Leon, in un mercato che per la Seat ha registrato nel 2015 il terzo aumento consecutivo. «Sportività, agilità, comfort ma pure reali capacità su impegnativi percorsi off road come strade innevate», sono le qualità riassunte da Matthias Rabe, responsabile ricerca e sviluppo. La vettura esteticamente è molto gradevole, con linee pulite, senza esasperazioni o orpelli. Una tranquillizzante eleganza dallo spiccato accento sportivo. La griglia trapezoi- La plancia dell’Ateca è elegante e tecnologica In arrivo Il nuovo Suv Seat sarà disponibile all’inizio dell’estate in Spagna e Germania poi sugli altri mercati, Italia compresa dale del frontale riprende il family feeling della marca. Anche il posteriore richiama le linee degli attuali modelli Seat, con i sottili fari orizzontali. L’abitacolo offre un confortevole senso di cura nei dettagli e nei materiali. I sedili sono comodi, con seduta tipica da berlina. Peccato che ribaltando gli schienali di quelli posteriori si crei uno scalino sul piano di carico. In compenso il bordo inferiore del portellone è decisamente basso e facilita le operazioni di carico. Motori a benzina TSI e diesel TDI, con potenze dai 115 ai 190 Cv. Disponibili (in base ai motori) la trazione integrale e il cambio automatico Dsg. Ovviamente, Ateca è provvista, di serie o a richiesta, di tutte le ultime tecnologie per la sicurezza e l’assistenza alla guida. [M. D. I.] !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI !"#$%&'()'ABCDE'F0(1 LA STAMPA F2 jeep-official.it DOVE GLI ALTRI SI FERMANO, INIZIA LA NOSTRA AVVENTURA. JEEP® GRAND CHEROKEE Con ben 260 riconoscimenti ufficiali Jeep Grand Cherokee si conferma il SUV più premiato di sempre, grazie al suo perfetto equilibrio di performance, eleganza e completezza di dotazione. Jeep Grand Cherokee è il riferimento dei Luxury SUV grazie alle trazioni integrali Quadra-Trac II o Quadra-Drive II che, unite al sistema di gestione Selec-Terrain e alle sospensioni pneumatiche Quadra-Lift , si rivelano la combinazione perfetta per affrontare ogni viaggio. Le oltre 60 configurazioni Safety & Security poi, assieme alle soluzioni tecnologiche esclusive di cui è dotata, offrono il massimo del comfort e dell’ergonomia a tutti i passeggeri, a partire da chi guida. Se cerchi l’apice della perfezione, la vetta è qui. ® ® ® ® TM Jeep® è un marchio registrato di FCA US LLC. Gamma Grand Cherokee: consumi ciclo combinato da 7,5 a 14 l/100Km. Emissioni CO2 da 198 a 327 g/km. ® 24 SPECIALE LA STAMPA LUNEDÌ 14 MARZO 2016 3.785 esemplari, tutti costruiti a mano, commissionati da clienti di tutto il mondo. «Un risultato eccezionale - spiega il Ceo Torsten Müller-Otvos - se si considera il contesto di incertezza globale nel lusso». Rolls-Royce teme soltanto l’eventuale uscita della Gran Bretagna dall’Ue. In una lettera inviata ai dipendenti, Bmw scrive: «La decisione spetta agli elettori, tuttavia non è chiaro se sarebbe concesso un accordo di libero scambio a Londra dopo una eventuale Brexit, e questo farebbe aumentare i costi e salire i prezzi». MOLTO AMMIRATE LA PHANTOM ZENITH E LE BLACK BADGE Rolls-Royce vola in tutto il mondo ma teme l’uscita britannica dall’Ue Rolls-Royce ha incantato i visitatori con la Phantom Zenith: verrà prodotta in serie limitata (50 esemplari) e celebrerà l’uscita di scena del modello, giunto all’8ª serie, a fine anno. Molto ammirata anche la Black Badge (nella foto), una nuova edizione limitata per la Ghost e la Wraith: le due versioni esposte erano contraddistinte dal colore nero lucido. Il marchio di superlusso della Bmw gode di ottima salute e lo scorso anno ha registrato il 2° miglior risultato di vendite della storia (112 anni) con IL LUSSO SPORTIVO Bmw mostra i muscoli e l’anima green TEODORO CHIARELLI INVIATO A GINEVRA Sono state due fra le novità più attese al Motor Show di Ginevra. Bmw ha presentato in anteprima mondiale la versione M ad alta performance della Serie 7 da 600 cavalli e la 740 hybrid/plug-in con le più elevate tecnologie frutto dell’esperienza del brand “i” declinato su tutti i modelli di serie. Partendo da un assioma ormai condiviso («La guida autonoma contribuirà a ridurre a zero l’incidentalità stradale»), Bmw ha proposto sulla Serie 7, in premiere con il motore a 12 cilindri e con l’alimentazione elettrica plug-in, il sistema «Driving Assistant Plus» che grazie a una serie di sensori e telecamere controlla a 360 gradi l’ambiente intorno all’auto. Il tutto per una guida semiautomatica in condizioni di traffico e di marcia in colonna, accelerando e frenando la vettura ma anche correggendone la traiettoria in autostrada per mantenerla al centro della corsia. Guida autonoma, ma anche tanta tecnologia ibrida ed elettrica. Sergio Solero, presidente e amministratore delegato del gruppo Bmw in Italia, non ha la stessa opinione dell’ad di Fca, Sergio Marchionne, sulla convenienza della produzione di auto elettriche: «Rispetto al passato i prezzi dei modelli sono comparabili, L’ammiraglia e il coupé performante A sinistra la Serie 7 nella declinazione muscolosa M760Li XDrive ed ecologica Hybrid plug-in Sopra lo sportivissimo coupé M2 M Performance AP si può guadagnare anche con l’ibrido e con le auto elettriche. Il gruppo Bmw, del resto, non punterebbe sull’elettrico se non ci fosse da guadagnare». Un esempio? L’ibrida 225xe da 220 Cv parte da 38.400 euro, l’analoga benzina quattro ruote motrici costa 41.900 euro. «Il nostro gruppo - ha spiegato Solero durante la due giorni dedicata alla stampa della rassegna ginevrina - ha registrato in Italia nel 2015 un anno di grande successo, con un tasso di crescita superiore alle attese con entrambi i brand, Bmw e Mini». Nel nostro Paese la casa di Monaco ha segnato l’anno scorso un aumento del 14,3% delle vendite a 71.740 unità (+14% per il marchio Bmw e +15% per Mini grazie a un’offensiva di prodotto che è stata ben accolta dal pubblico italiano: la nuova Serie 1, tutta la gamma della Serie 2, il rilancio della Serie 3, la X1 e la nuova Serie 7 a fine 2015. Solero ha rilevato in particolare che l’ammiraglia della casa tedesca, la Serie 7, è diventata leader nel segmento in Italia. «A gennaio le vendite di Bmw in Italia sono salite del 15% e febbraio è andato meglio di gennaio - ha aggiunto Solero - Per il 2016 le attese sono positive, grazie al lavoro fatto negli ultimi anni e a una strategia commerciale corretta. I nostri concessionari guadagnano e investono». Solero ha sottolinea- Per la Serie 7 i 600 Cv dell’allestimento M e la variante Hybrid Solero: “Investiamo ma il governo deve sostenere l’ecologia” to che lo scorso anno la crescita del gruppo in Europa è stata pari al 7,5%, vale a dire poco meno del 50% delle vendite complessive, un milione di pezzi. In Asia, invece, le vendite hanno toccato quota 685 mila, nelle Americhe 495 mila e nel resto del mondo 65 mila. «Il gruppo ha fatto una scelta strategica attenta quando ha deciso di bilanciare le vendite a livello mondiale, e questo spiega perché il rallentamento della crescita del mercato automotive in Cina non ci ha penalizzato». Soddisfatto il manager della casa bavarese per l’azione del Mercedes si coccola C Cabrio e Classe E MARCO DEGL’INNOCENTI GINEVRA La bella stagione è alle porte e gli appassionati di vetture scoperte potranno contare su un’auto nuova, di quelle che alla Mercedes definiscono «vetture da sogno» e, nella fattispecie, il sogno è forse un po’ più alla portata. Per la prima volta nella storia della Classe C, accanto alla berlina e al coupé si aggiunge una decappottabile, la Cabriolet. «Vettura da sogno per molti aspetti – l’ha definita Thomas Weber, membro del board della Daimler e responsabile sviluppo e ricerca Mercedes – a partire dal design entusiasmante e dall’eccezionale aerodinamica, con un coefficiente record di 028». La capote è, secondo tradizione, in tessuto: a vettura chiusa la linea è quella della coupé, con tutta la sua aggressiva sportività. In 20 secondi (e anche in movimento fino a 50km/h) si apre e si chiude. Quando è riposta nell’allog- REUTERS Le icone della Stella Sopra la Classe E, appena lanciata dalla Mercedes. A sinistra la Classe C Cabrio che ha debuttato a Ginevra REUTERS giamento all’interno del cofano posteriore, restano comunque a disposizione dei bagagli 250 litri, che diventano 360 ad abitacolo chiuso. Naturalmente resta spazio sfruttabile, per appoggiarvi qualche borsone se si viaggia al massimo in due, sui davvero insolitamente ampi e confortevoli sedili posteriori. Forse consapevole di esagerare, Weber ha sostenuto che non ci siano vere ragioni per non godere tutto l’anno della C Cabriolet nel vero senso della definizione, ovvero scoperta. In effetti i due optional definiti Aircap e Airscarf (libera traduzione: cappellino e sciarpa d’aria) permettono la protezione automatica dal vento e l’afflusso di un getto di aria calda su spalle, collo e testa di guidatore e passeggeri, che così si do- vrebbero trovare a loro agio con qualsiasi temperatura esterna senza rischiare raffreddori. Inutile dire che l’interno offre soprattutto agli occupanti dei sedili anteriori lo stesso comfort della Classe C berlina, con l’eleganza degli allestimenti e la qualità dei materiali usati. Per non parlare di tutte le dotazioni elettroniche di sicurezza e della possibilità di avere anche, a scelta, la trazione integrale. Le motorizzazioni prevedono 6 propulsori a benzina e 2 diesel: questi ultimi, entrambi di 2.1 litri, forniscono rispettivamente 170 e 204 Cv. Ma la gamma dei benzina parte già dal 4 cilindri 1.6 con 156 Cv, per estendersi ai tre 4 cilindri (184, 211 e 245 Cv), fino al 3 litri da 333 Cv che diventano 367 nell’immancabile sportivissima AMG. governo italiano. «Matteo Renzi sta facendo bene per riformare il Paese - ha spiegato - Ma il settore automotive non è stato finora una priorità del suo governo. Mi auguro che lo diventi. Per esempio a livello fiscale e delle infrastrutture a sostegno dell’elettrico, come avvenuto nei Paesi scandinavi. Esecutivo ed enti locali devono prendere in considerazione temi come l’elettrico e l’hybrid plug-in per contrastare l’inquinamento. Non dimentichiamo che il parco auto italiano è tra i più vecchi in Europa». !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Per vedere la Classe C Cabriolet sul mercato bisognerà attendere l’inizio inoltrato dell’estate, ma la Mercedes punta nel frattempo molto sul suo prodotto più venduto a livello mondiale, che a Ginevra è stato presentato per la prima volta in Europa: la nuova Classe E berlina. «È la nostra macchina del futuro, che è già qui», ha sottolineato orgoglioso il capo della Daimler, Dieter Zetsche. Che ha insistito sui contenuti innovativi per quanto riguarda le applicazioni di guida intelligente, ovvero automatizzata. Non siamo ancora all’auto che si guida da sola, ma poco ci manca. Ad esempio, questa berlina è in grado di seguire in autostrada o su strade extraurbane il veicolo che la precede mantenendo automaticamente tutti i parametri di distanza e sicurezza fino ai 210 km/h. E fino a 130 non è neppure necessario che sulla strada ci sia una netta segnaletica orizzontale. E ancora, la Classe E berlina sa parcheggiare completamente da sola, con il guidatore che, già uscito dall’auto, si limita ad inviare gli impulsi per una perfetta manovra con il suo smartphone. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI !"#$%&'()'ABCDE'F0(1 LA STAMPA F2 26 SPECIALE LA STAMPA SPECIALE LA STAMPA LUNEDÌ 14 MARZO 2016 LUNEDÌ 14 MARZO 2016 27 CREATIVITÀ FRANCESE Peugeot rinnova la crossover 2008 stella della Dakar E-Mehari e SpaceTourer, l’estro Citroën CORRADO CANALI GINEVRA GIAN DELL’ERBA GINEVRA «A tre anni dal lancio del crossover 2008 e dopo 515.000 unità vendute nel mondo a fine dicembre 2015, con il contorno della vittoria di gennaio alla Dakar, ripresentiamo una versione rinnovata del nostro Suv, sottoposto a un sensibile restyling». Così Maxim Picat, Ceo del brand Peugeot, alla presenza di Carlos Tavares che guida tutto il gruppo Psa. Crossover o Suv compatto, ormai è difficile differenziare le due categorie, 2008 è gradevole per leggerezza di linee e si propone ampiamente «rimodernato», dunque più attuale: nuova la griglia della calandra (ora più verticale e aggressiva grazie anche all’aggiunta di inserti cromati in rilievo all’interno) al centro della quale spicca il Leone Rampante, che prima era applicato sul bordo del cofano motore. Cofano che adesso è privo di nervature centrali e presenta un nuovo taglio d’apertura. Altra evidente modifica che ne accresce l’appeal stilistico è costituita dal prolungamento ai passaruota delle protezioni in plastica nera, codolini allargati che conferiscono al restyling della 2008 un look più solido. I gruppi ottici posteriori sono adesso a effetto tridimensionale con Led verticali, come quelli adottati per primi dalla 208, sulla cui meccanica questo Suv transalpino è stato a suo tempo concepito. Maggior grinta è garantita pure dalla vernice Rosso Ultimate (già in uso sulle 208 e 308 del “polo sportivo Peugeot”), alla quale si aggiunge l’Emerald Chrystal, connubio fra blu e azzurro. «Intanto – ha sottolineato Picat – non cessa la ricerca di nuove vie alternative destinate a migliorare i progressi tecnologici ambientali, in primis la riduzione del consumo dei nostri motori e, di conseguenza, quella dell’emissione di Co2 per tutti i modelli». Riproposte la 308 Hybrid Air (500 Cv, 250 km/ora, da 0 a 100 km/h in soli 4”, 70 g/km di Co2) e il futuristico concept Fractal coupé, che ha dominato la scena nello stand ginevrino perché è sempre uno spettacolo per i visitatori. Per ottimizzare la guida del Suv 2008 sono montati pneumatici mud&snow (fango e neve, dunque i multistagione) Goodyear 4 Seasons, abbinati al sistema Grip Control (già presente sulla prima serie del 2014): 5 programmi di trazione inseribili assicurano l’aderenza ideale su neve, fango, sabbia, asfalto asciutto o bagnato. La rinnovata Peugeot 2008 è inoltre dotata di touch screen da 7 pollici - compatibile con il Mirror Link o l’Apple Car Play -, di telecamera posteriore per il parcheggio, di frenata d’emergenza fino a 30 km l’ora. I motori 1.2 a LAPRESSE 515 mila unità REUTERS Sono le 2008 vendute in tre anni: un buon successo Concept-car e bolide da corsa Sopra la Fractal, futuristico concept di coupé e a destra la 2008 DKR da 350 cavalli che ha brillato alla Dakar nella Pampas del Sud America in gennaio LAPRESSE Il Ceo Picat: “A tre anni dal lancio arriva un sensibile restyling” Look più sportivo grazie a pochi ma mirati interventi Ha esordito anche il multispazio Traveller con una versione business i-Lab 3.0 E c’è Loeb nel Team Peugeot Hansen benzina spaziano dagli 82 Cv dell’aspirato ai 110 e 130 dei turbo. Tre i diesel con cilindrata l.6: da 75, 100 e 120 Cv. Altra prima mondiale è andata in scena al Salone con il debutto del Traveller, definito veicolo «combi spazio» o «navetta-vip», con configurazioni multiple fino a 9 posti, porte la- terali a scorrimento elettrico per il «mani libere» e potenza della motorizzazione fino a 180 Cv . Gli si affianca in gamma il Traveller i-Lab 3.0 (per uomini d’affari esigenti), un’elaborazione del concetto precedente basata sulla connettività e dotata di 4 sedili «vis-à-vis» (alle spalle dei due anteriori) intor- no a un tavolino sul quale, sostenuto da due bracci snodabili, scende un grande tablet touch screen di ben 32 pollici. In dotazione WiFi, Bluetooth e ricarica a induzione. In tema sportivo, argomento di casa alla Peugeot, da segnalare che il nove volte Campione del Mondo Rally e recente protagonista della Dakar 2016, Sébastien Loeb, entra a far parte del Team Peugeot Hansen per disputare tutta la stagione del mondiale Rallycross che inizierà in Portogallo il 15 aprile e si concluderà il 27 novembre in Argentina. Loeb sarà compagno di squadra di Timmy Hansen sulla 208 WRX Supercar da 550 cavalli. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI New entry Roserba (48 anni), nuovo Dg di Psa Italia La destinazione la decidi tu, non i tuoi pneumatici. Meglio di Citroën, nessun altro costruttore avrebbe potuto proporre un mezzo originale ma al tempo stesso pratico come lo SpaceTourer che ha debuttato al Salone di Ginevra. La Casa francese, infatti, ha da sempre nel Dna come prerogativa quella di offrire soluzioni facili oltre che accessibili a richieste in molti casi davvero complesse. Del resto Citroën ha una lunga tradizione nel settore dei monovolumi e con lo SpaceTourer di oggi va a completare un’offerta che al momento può già contare sulla C4 Picasso a 5 posti e sulla variante «lunga» a 7 posti Grand C4 Picasso. Disponibile in tre versioni, XS da 4,6 metri, M da 4,95 metri e XL da 5,3 metri, il nuovo SpaceTourer può soddisfare le esigenze delle famiglie, ma anche di diverse tipologie di professionisti del settore del trasporto. Caratterizzato da un design elegante ma non troppo, e con una connotazione volutamente pratica, lo SpaceTourer ha come «mission» di poter ospitare fino a 9 persone su tre file. Offre, di base, una capacità fino a 2.932 litri per la versione XL in configurazione a 5 posti. Quattro poi le varianti: SpaceTourer Feel e Shine in 3 lunghezze e a 5, 7 e 8 posti. SpaceTourer Business, sempre 3 lunghezze e La riedizione elettrica della celebre citycar Anni Sessanta è un progetto simpatico realizzato con la Maison Courrèges Il nuovo minivan, anche in allestimento Hyphen, interpreta al meglio il Dna del brand francese: praticità originale LAPRESSE E-Mehari concept Styled By Courrèges La curiosa citycar che ricorda l’icona del 1968 ha carrozzeria termoformata di plastica da 5 a 9 posti. Infine SpaceTourer Business Lounge che propone 2 lunghezze M e XL da 6 o 8 posti. Nell’abitacolo lo SpaceTourer porta, inoltre, al debutto il nuovo touch screen da 7 pollici con funzione Mirror Screen e abbinabile al sistema di navigazione in 3D, oltre all’Head-up Display utile per non distogliere lo sguardo dalla strada. Lo SpaceTourer è stato esposto al Salone di Ginevra anche in allestimento Hyphen, un Concept di vettura laboratorio disegnata per anticipare una possibile variante a trazione integrale, con la quale affrontare al meglio anche i percorsi lontani dall’asfalto. La showcar di Ginevra pre- 9 posti SpaceTourer può ospitare fino a 9 persone su tre file ma la versione base è a 5 posti vedeva sedili in pelle nappa, cuciture arancioni, cerchi da 19 pollici ed elementi a protezione del corpo vettura, sistemati in maniera da non rovinare la meccanica quando si percorrono strade non battute. L’elaborazione del multispazio Citroën è stata curata dalla Dangel, un fornitore specializzato nel preparare le vetture per il fuoristrada sia di Citroën che di Peugeot, due brand come noto del Gruppo francese PSA. Restando in tema di offroad anche la versione speciale Rip Curl della Cactus, l’altra anteprima di Citroën al Salone, introduce nella gamma della vettura media più estrosa attualmente sul mercato la motricità rinforzata, che pur senza essere una vera a propria trazione integrale rende la simpatica Cactus più versatile sui fondi viscidi o sdrucciolevoli. La vocazione al tempo libero e ai movimenti in piena libertà è stata sottolineata anche dall’erede della mitica Mehari, una versione elettrica realizzata in collaborazione con Bolloré. La E-Mehari non è passata inosservata nello stand, in versione concept Styled By Courrèges, un progetto in partnership con il noto marchio di moda. Caratteristico il colore bianco della carrozzeria termoformata di plastica, una tinta simbolo della Maison Courrèges fin dagli anni ’60, proprio come l’originale Mehari del 1968. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Il manager Il marchio DS corre da solo con l’intrigante E-Tense e il restyling della compatta 3 Carlos Tavares ha raddrizzato i conti di Psa GINEVRA REUTERS Al vertice in Italia c’è Roserba Nuovo Vector 4Seasons. Performance eccellenti tutto l’anno senza bisogno del cambio stagionale dei pneumatici. TESTED BY M A D E T O F E E L G O O D. Dal 22 febbraio, Massimo Roserba, 48 anni, è entrato nel Gruppo PSA come Direttore Generale Italia. Nato a Pescara, sposato e laureato alla Bocconi di Milano, Roserba ha maturato una lunga esperienza internazionale presso Fiat Chrysler Automobiles nell’area Sales e Marketing, prima come International Operations Marketing Director, poi come Head of Fiat Brand & Product Marketing Director Fiat-Chrysler Group for Asia Pacific Countries. Dal 2015 era Head of Alfa Romeo Commercial Development zona Emea (Europa, Medio Oriente e Africa). Roserba subentra a Olivier Mornet che, dopo 5 anni in Italia diventa Dg in Cina della joint venture Changan PSA Automobile. Un anno fa al Salone di Ginevra nasceva DS come brand autonomo rispetto a Citroën, ma anche terza variante, insieme a Peugeot e sia pure con connotazione premium, del Gruppo automobilistico francese PSA. Un anno dopo DS si ripresenta a ranghi completi, la fase di lancio è ormai evasa e il marchio è in grado di «viaggiare» in autonomia. L’ultima vettura a completare il passaggio da Citroën a DS è la DS3. La citycar premium riceve per l’occasione un leggero maquillage e guadagna nuovi contenuti soprattutto in fatto di telematica. Il restyling, naturalmente interessa anche la DS3 Cabrio. La nuova famiglia DS3 ha debuttato ufficialmente proprio al Salone di Ginevra e arriverà sul mercato fra poche settimane, con l’obiettivo di diventare un’alternativa d’elite alla Citroën C3 (che pure sta per rinnovarsi). Interventi di entità maggiore sono riservati alla gamma motori della DS3, ora composta da 8 unità: cinque sono a benzina e tre diesel. Nuovi sono il tre cilindri benzina da 1.2 litri (130 Cv) e il più prestazionale 1.6 da 208 Cv, riservato però alla ver- La DS E-Tense è lunga 4,72 metri, larga 2,08 e alta 1,29 LAPRESSE Il cruscotto della E-Tense è quasi da astronave: tipico da showcar 800 ore Sono occorse per realizzare con cura artigianale gli interni della E-Tense decisamente sofisticati sione Performance che in aggiunta adotta componenti esterni di taglio sportivo e particolari tecnici di buon livello, come l’assetto ribassato (-15 mm), il differenziale autobloccante e l’impianto frenante maggiorato. Dal presente al futuro che in casa DS si chiama E-Tense, il vistoso concept che il brand ha presentato al Salone. Pur riprendendo alcuni elementi delle DS attuali, E-Tense ha proporzioni inedite oltre che molto appaganti, da sportiva di razza, grazie alla larghezza superiore alla media: la carrozzeria, infatti, misura 472 360 chilometri È l’autonomia massima dichiarata della concept car elettrica E-Tense che raggiunge 250 km/h Autonomia completa dopo un anno, sempre nell’ambito del Gruppo Psa I nuovi modelli hanno un feeling specifico La showcar a zero emissioni ha due posti e uno stile da sportiva di razza. Per sedili e plancia le finiture dei cinturini da orologio cm in lunghezza, 208 cm in larghezza e 129 in altezza. Ma visto che le DS vogliono essere auto eleganti e di qualità, la cura per il dettaglio si nota fin dall’abitacolo che per l’E-Tense è rifinito con dovizia di par- AP ticolari dal sapore artigianale, tanto che lo studio, l’analisi e la produzione dell’interno hanno richiesto 800 ore di lavorazione. Sedili e plancia hanno la stessa finitura dei cinturini degli orologi e l’impianto audio è da 640 watt. Nell’abitacolo si trovano anche lo specchietto retrovisore di formato digitale ed un raffinato impianto d’areazione, che monitora con regolarità la qualità dell’aria presente all’interno. La DS E-Tense accoglie a bordo solo due occupanti. Un «involucro» così esclusivo si abbina a un motore elettrico da 450 Cv dalle prestazioni in linea coi più veloci coupé: accelerazione 0-100 km/h in 4,5 secondi e velocità massima di 250 km/h con autonomia fra 310 e 360 km. La trazione, trattandosi di una sportiva, è ovviamente posteriore; il telaio prevede una costruzione del tipo monoscocca in fibra di carbonio e i cerchi di tipo extra large sono da 20 pollici. [CO. CA.] !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Ritorno all’utile per il Gruppo Psa dopo la crisi Dopo un lungo e sofferto piano di ristrutturazione, il gruppo Psa (Peugeot, Citroën e Ds) ha ritrovato l’utile nel 2015, con un risultato netto positivo per 1,2 miliardi di euro, contro una perdita di 555 milioni nel 2014. Raggiunto l’obiettivo strategico di ritorno alla redditività con due anni di anticipo. L’utile operativo è triplicato a 2,7 miliardi di euro, contro 797 milioni nell’esercizio precedente, generando un margine al 5% sulle attività auto (escluse quelle finanziarie e di componentistica), contro un obiettivo del 2%. «Abbiamo realizzato il nostro piano in tempo record, grazie alla mobilitazione di tutta l’azienda e dei suoi partner», ha commentato l’amministratore delegato Carlos Tavares. !"#$%&'()'ABCDE'F0(1 LA STAMPA F2 SPECIALE LA STAMPA LUNEDÌ 14 MARZO 2016 LA CURIOSITÀ incassati e il disegno di fiancata. La nuova sportiva avrà motore posteriore centrale (la sua antenata ce l’aveva a sbalzo) con potenza di 260 Cv. L’obiettivo è creare un’auto equilibrata, veloce e leggera, da cui verrà elaborata una versione da corsa che potrà riportare un’Alpine a ripercorrere in modo competitivo le prove speciali, regalando emozioni al pubblico. Emozioni ancora più grandi se, come pare, si troverà come avversaria l’Abarth 124 rally, riproponendo la lotta del Mondiale Rally 1973. [R. VAL.] Con Vision rinasce la mitica Alpine avrà anche una versione da corsa Molta curiosità ha destato il prototipo Alpine Vision, che prefigura il ritorno di un’icona sportiva della Casa di Dieppe. Intorno a questo modello Renault sta creando una nuova struttura anche manageriale che porterà alla produzione di una 29 berlinetta sportiva di chiara ispirazione al passato. Nello stile il prototipo è infatti molto fedele alla linea dell’Alpine A110, grande protagonista dei rally negli anni Sessanta e Settanta, con evidente somiglianza nei dettagli, come il paraurti anteriore con i fari MONOVOLUME E CROSSOVER La Scénic è una Renault da applausi ROBERTO VALENTINI GINEVRA Uno dei cavalli di battaglia di Renault è sicuramente il monovolume Scénic, nato vent’anni fa per soddisfare le esigenze di spazio delle famiglie su una vettura dalle dimensioni relativamente contenute. Una vettura che ha subito incontrato i favori del pubblico, trasformandosi negli anni successivi, con restyling che hanno seguito i cambiamenti di design della Casa francese. Ora, a Ginevra, Renault ha svelato in anteprima quella che può essere considerata la quarta serie del modello. Lo stile è decisamente moderno e si ispira al prototipo R-Space (Salone di Ginevra 2011), caratterizzato da una spiccata personalità e linee innovative. La nuova Scénic intende fare un notevole passo avanti soprattutto dal punto di vista del design, con un’inedita proporzione tra le ruote, con cerchi da 20 pollici, e la carrozzeria bicolore con due tonalità diverse per il tetto che si abbinano con le diverse tinte. Ovviamente la Scénic mantiene e migliora la sua già notevole abitabilità e vivibilità interna, con una serie di nuovi contenuti di comfort, funzionalità e sicurezza. Dal punto di vista del comfort viene rafforzata la modularità, grazie anche al sistema One Touch Folding, che consente di ripiegare automaticamente i sedili AP Il look della quarta serie Scénic si ispira al nuovo corso lanciato da Clio e Captur Versatile e spaziosa punta sul comfort Tra le tecnologie il sistema Hybrid Assist per il diesel Energy dCi 110 Cv Una bella novità è la consolle centrale scorrevole: l’abitacolo varia a richiesta privilegiando i posti anteriori o posteriori posteriori con un’unica pressione da un comando situato nel vano bagagli, ottenendo così un pianale piatto. Una novità è la consolle centrale scorrevole, che può trasformare l’abitacolo, privilegiando i posti anteriori o posteriori a seconda delle esigenze dei passeggeri. Dal punto di vista della sicurezza la nuova Scénic sarà equipaggiata di serie con il sistema di frenata di emergenza attiva e l’Aebs pedone, oltre agli altri controlli già presenti sulla serie attuale. Su un’auto moderna e futuribile non può mancare la tecnologia Multi-Sense, R-Link già proposta su vetture di segmento superiore che, grazie a un grande schermo da 8,7 pollici, consente di programmare e La grande Talisman è disponibile sul mercato anche nella versione station wagon controllare tutte le funzioni. La nuova Scénic sarà disponibile con sei tipi di propulsore diesel e due a benzina, con potenze che variano dai 95 ai 160 Cv. Sarà proposta anche una versione diesel elettrificata, battezzata Hybrid Assist, sul motore diesel Energy dCi 110, con trasmissione manuale 6 velocità: il sistema consentirà di fornire un supplemento di accelerazione in alcune fasi di utilizzo, in particolare ai bassi regimi. La nuova Scénic sarà commercializzata in Europa entro la fine dell’anno. Prima mondiale anche per la nuova Mégane Sporter e Megane Sporter GT, disponibili dal prossimo autunno. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Ghosn: “Più sinergie con Nissan” L’alleanza Renault-Nissan dovrebbe generare 5,5 miliardi di euro di sinergie nel 2018, integrando meglio le divisioni e la condivisione delle risorse. Lo ha detto Carlos Ghosn, presidente e Ceo dell’allenza tra la Renault e la Nissan (controllata al 43,4%): «L’industria automobilistica è in rapida evoluzione, e ciò richiede che le due società sfruttino l’alleanza come strumento di lavoro pragmatico. La strada da percor- Tesla rilancia: il Suv Model X è un viaggio pulito nel futuro ALFONSO RIZZO GINEVRA Benvenuti nel futuro! La personalissima visione dell’automobile di Elon Musk, co-fondatore di PayPal e SpaceX, nonché titolare di Tesla Motors, rappresenta un salto nella mobilità del futuro, già disponibile. Le sue vetture sono elettriche, potenti e con ampia autonomia, tanto da non far rimpiangere le motorizzazioni tradizionali a combustione interna, ibride o plugin, se non per i prezzi. Per la Model S si parte dai 85.000 euro della 70D, mentre il nuovo Suv Model X costerà da 95.300 euro. Le porte posteriori ad ali di falco permettono un accesso agile alla seconda e terza fila di sedili nelle configurazioni a 6 e 7 posti, oltre ad un effetto scenico unico quando si aprono e chiudono, anche in spazi ristretti. Se la propulsione con doppio motore elettrico da 70 o 90 kWh non rappresenta una novità, sorprendono le prestazioni di un 4x4 imponente e pesante come Model X (2.440 kg). La versione d’accesso 70D scatta da 0 a 100 km/h in poco più di 6 secondi, raggiunge i 225 km/h di velocità e vanta un’autonomia nominale di 400 km. La versione top di gamma P90D Performance può viaggiare per 450 km e impiega soltanto 3”4 per raggiungere i 100 orari in Elettrica come tutte le auto di Musk ha uno sprint fulminante e prestazioni molto competitive. Ma costa 95.300 euro modalità «Ludicrous Speed». Solo la Cayenne Turbo S le sta davanti alla ripartenza dal semaforo. L’approccio rivoluzionario di Tesla non si limita alla propulsione, ma si traduce in tutte le funzioni e i sistemi di bordo, sia in tema di sicurezza che di comfort. Basta una breve pressione sulla maniglia della porta perché si apra automaticamente. Seduti al volante, con un colpetto sul freno quella del guidatore si richiude automaticamente da sola. La strumentazione di bordo sembra uscita da un film futuristico con un tablet da 17” (43 cm in diagonale) a centro plancia da cui si governano tutti i sistemi della vettura con comandi tattili. Se non fosse per la velocità con cui si muove, potrebbe sembrare di stare in un videogioco. Il luminoso parabrezza è il più grande in produzione per un’auto. Arriva quasi a metà del Con le ali Le porte posteriori ad ali di falco permettono un accesso agile alla 2ª e 3ª fila di sedili AFP rere è quella di una maggiore convergenza, lavorando a più stretto contatto». Il nuovo piano di sinergie sarà operativo dal 1° aprile. tetto in vetro dove sono incernierate le portiere posteriori che sfruttano il tetto per il cinematismo di apertura. I 5, 6 o 7 sedili individuali sono ancorati alla base e scorrono su binari, aggiungendo spazio di stivaggio ai due bagagliai: uno LAPRESSE anteriore da 200 litri, l’altro dietro variabile in base alla configurazione. Per percorrenze limitate a 50-60 km al giorno, la presa di corrente del box è sufficiente per muoversi senza ansia da «riserva», per i lunghi viaggi ci sono le stazioni Tesla Supercharger sparse in tutta Europa (12 nel nord Italia, 1 a Cavaglià) che in mezz’ora aggiungono 270 km d’autonomia a costo zero. Vivere il mondo che sarà costa, ma viaggiare veloci a impatto zero non ha prezzo. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LAPRESSE 30 SPECIALE LA STAMPA LUNEDÌ 14 MARZO 2016 LA CURIOSITÀ microturbina per generare l’elettricità necessaria a ricaricare il pacco batterie che alimenta i motori elettrici di trazione. Il generatore a turbina di bordo per estendere l’autonomia porta all’utilizzo di un pacco batterie più piccolo, con netto risparmio di peso e volume.Techrules ha applicato la nuova tecnologia alla concept car plug-in ibrida ad autonomia estesa TREV. Con una potenza di punta di 768 kW (1.044 Cv) e velocità autolimitata a 350 km/h, dichiara autonomia eccezionale di oltre 2.000 km. [CO. CA.] Promessa della cinese Techrules “Duemila km di autonomia pulita ” Techrules, nuova società cinese di ricerca e sviluppo ha esordito a Ginevra presentando il sistema TREV (Turbine-Recharging Electric Vehicle), una tecnologia di propulsione ibrida seriale che utilizza un generatore a turbina. Il concetto unisce le già note tecnologie aeronautiche e di propulsione elettrica con innovazioni tecniche esclusive. Techrules promette «un risultato mai raggiunto d’efficienza e prestazioni con basso impatto ambientale». TREV è un sistema di autonomia estesa che utilizza una LA TECNOLOGIA COREANA Le tre anime Hyundai nella Ioniq: elettrica ibrida e anche plug-in CORRADO CANALI GINEVRA Alla Hyundai l’offensiva ibrida che parte dal Salone di Ginevra è stata messa a punto non lasciando nulla al caso. Innanzitutto si tratta di una svolta di Gruppo, visto che è stato coinvolto anche l’altro brand Kia. Nel mirino, poi, c’è un bersaglio decisamente grosso cioé la Toyota numero uno al mondo, che l’ibrido non soltanto l’ha inventato, ma ora lo sta imponendo al mondo intero. Punto di partenza per l’offensiva coreana la Ioniq, la berlina che sarà disponibile in versione ibrida, ibrida ricaricabile ed elettrica, soluzioni molto diverse fra loro per logica di funzionamento e per pubblico di destinazione, tanto da riflettersi in maniera evidente anche a livello estetico. Tre anime unite nello spirito ma molto diverse tecnologicamente. La Ioniq va a sfidare, così, sia le ibride tradizionali, a partire dalla Toyota Prius, che le elettriche pure come la Nissan Leaf. Inoltre le tre versioni della Ioniq si differenziano l’una dall’altra per la capacità delle batterie che sono del tipo al litio-polimero e hanno una capacità di 1,56 kWh sulla ibrida, di 8,9 kWh sulla ibrida ricaricabile e di 28 kWh sulla elettrica. Il variare della capacità influisce sulle dimensioni e sul costo che andrà poi ad incidere sul prezzo d’acquisto. Le Ioniq Hybrid e Plug-In Hybrid impiegano, poi, un motore a benzina da 1600 cc dalla tecnica raffinata e dalla resa energetica superiore del 40% rispetto ai benzina di tipo tradizionali. Il 1600, inoltre, prevede l’iniezione diretta e segue il ciclo di funzionamento Atkinson. Eroga 105 Cv, sviluppa 147 Nm e si abbina ad un cambio doppia frizione a 6 rapporti che diventa automatico a rapporto singolo sulla Electric. Il sistema ibrido delle Hyundai Ioniq Hybrid e Plug-In Hybrid viene completato da un motore elettrico: l’unità presente sulla ibrida sviluppa 44 Cv e 170 Nm, mentre il modulo della ibrida ricaricabile fornisce 61 Cv. L’elettrica non prevede ovviamente il 1600 termico, ma utilizza un motore elettrico da 120 Cv e 295 Nm che garantisce una velo- Niro è lunga 4,35 metri e larga 1,8. Ha uno stile slanciato, vano bagagli da 421 litri Con Optima e Niro Kia sfida i grandi rivali nei segmenti chiave AP Una rivale per Toyota Prius e Nissan Leaf Le Ioniq Hybrid Plug-In (ricaricabile alla spina) abbina un motore a benzina 1.6 da 105 Cv a uno elettrico che fornisce altri 61 Cv cità di 165 km/h e autonomia di 250 kmh. La ibrida sviluppa 141 Cv, ha una velocità di 185 km/h e produce appena 79 g/ km di Co2. Le emissioni della Plug-In sono ancora più limitate: 32 g/km, grazie alla possibilità di viaggiare per 50 km senza il motore a benzina. La Ioniq rispetta inoltre vincoli precisi in materia di aerodinamica, così da attenuare la resistenza all’aria. Le tre ver- Lo stesso modello è declinato (con ritocchi stilistici) in base alla missione tecnologica. C’è una soluzione per tutti sioni si riconoscono per poche differenze estetiche che riguardano il fascione paraurti e la calandra, mente l’elettrica prevede una mascherina carenata che non ha la funzione di raffreddamento del motore termico (che non c’è). La dotazione è molto completa per tutte e tre le varianti visto che include diverse tecnologie per l’aiuto e l’assistenza alla guida, come il sistema di frenata autonoma, quello che mantiene l’auto nella corsia di marcia e il regolatore di velocità di tipo adattivo. Non mancano poi la ricarica del telefono senza fili e i protocolli Apple CarPlay e Android Auto e i servizi multimediali della TomTom. Il quadro strumenti a bordo è del tipo digitale e misura 7 pollici. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Ricca Tra i servizi previsti i sistemi Apple CarPlay e Android Auto e quelli multimediali della TomTom ALBERTO CALLIANO GINEVRA Il 5° posto nella classifica mondiale dei costruttori raggiunto dalla coreana Kia con il suo partner Hyundai dipende in larga parte dall’attento percorso evolutivo della gamma. Ora è la volta del segmento D, dell’area crossover e della trazione ibrida attraverso Optima Sportswagon, Optima Plug-in Hybrid (in vendita entro l’anno) e il crossover ibrido Niro (dopo l’estate). Optima è stata presentata sul finire del 2015 nella 4ª generazione e la versione Sportswagon è la prima station Kia in questa fascia di mercato. Lunghezza e larghezza sono quelle della berlina, con 4,85 e 1,86 m, mentre l’altezza cresce a 1,47 m favorendo la capacità di carico che parte da 553 litri (48 in più); le sospensioni possono essere a controllo elettronico. Il design del frontale è invariato, mentre la coda offre una definizione dinamica; nel lussuoso abitacolo il divano è ribaltabile 40-20-40. La dotazione comprende anche Connect Services, che offre informazioni sul traffico, e ricarica wireless per dispositivi elettronici. Tre i motori, tutti Euro 6: turbodiesel 1.7 CRDi da 141 Cv, 2.0 CVVL benzina da 163 Cv, 2.0 T-GDI turbo ad iniezione diretta da 245 Cv per la variante GT. La variante Plug-in Hybrid. prevede un 2.0 GDI a benzina da 156 Cv abbinato a un motore elettrico da 50 kW e una batteria agli ioni di litio da 9.8 Moderna (e lussuosa) la plancia hi-tech della Niro LAPRESSE Familiare Optima Station Wagon, la prima Kia familiare in questo segmento, si offre anche nella versione muscolosa GT kWh: viene caricata dal motore elettrico, dalla frenata rigenerativa, a rete domestica o mediante colonnina. La potenza complessiva è di 205 Cv. Due le modalità selezionabili: HEV Mode che privilegia il sistema ibrido e la marcia in elettrico; Charge Mode che punta alle prestazioni. La vettura percorre in elettrico 54 km non superando i 120 km/h. Autonomia complessiva 970 km con emissioni di Co2 di soli 37 gr/km. Con il crossover Niro debutta la nuova piattaforma Kia per la trazione ibrida. E’ composta da un motore 1.6 GDI ad iniezione diretta di benzina da 105 CV, un motore elettrico da 32 kW e un pacco batterie litio-polimeri da 1,56 kWh. La potenza è di 141 Cv e il cambio è un 6 rapporti a doppia frizione. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI !"#$%&'()'ABCDE'F0(1 LA STAMPA 2( !"#$%&'()'ABCDE'F0(1 LA STAMPA 2F SPECIALE LA STAMPA LUNEDÌ 14 MARZO 2016 I NUMERI/1 I NUMERI/2 Prima al mondo per il quarto anno consecutivo Mercato Italia: 11 modelli a doppia alimentazione Toyota (con Lexus, Daihatsu e Hino) per il 4° anno di fila si è confermata leader mondiale di vendite nel 2015. Con 10,151 milioni ha battuto Volkswagen (9,93 milioni) e GM (9,84). Al 4° posto Renault/Nissan (8,52) Le Hybrid rappresentano il 23% del totale delle vendite di Toyota Motor Europe, che ha in gamma 14 modelli Full Hybrid; 11 in Italia dove il mix di ibride Toyota e Lexus raggiunge il 35% delle immatricolazioni complessive 33 CROSSOVER E COUPÉ TECNOLOGICI C-HR amplia la gamma ibrida Toyota GIANNI ANTONIELLA GINEVRA Il mondo sarà ibrido. Toyota ne è convinta. La strada aperta con la Prius ormai è un’autostrada, l’amministratore delegato e presidente di Toyota Motor Europe, Johan Van Zyl, a Ginevra ha chiarito che la propulsione ibrida (motore endotermico a benzina ed elettrico) è il cuore della strategia di mercato della Casa giapponese. «Nel 2015 - ha raccontato Van Zyl - abbiamo venduto quasi 210.000 auto ibride, il 20% in più dell’anno precedente e un terzo di questi veicoli è stato commercializzato in Europa. Non solo, ma il successo delle nostre auto a doppia alimentazione è continuato anche in questa fase caratterizzata dal basso prezzo di benzina e gasolio». Una linea chiara e netta che spiega perché il C-HR, l’inedito crossover che è stato il protagonista dello stand al Salone svizzero, arriverà sul mercato (verso la fine di quest’anno) con due tipi di motorizzazione a benzina (addio Diesel). La versione ibrida (motore termico 1.8, potenza totale 122 Cv) rappresenterà il centro della gamma, l’alternativa sarà un benzina turbo 1.2 da 116 Cv. La linea del C-HR è piuttosto esasperata e, viste le misure (lunghezza 4,35, larghezza 1,79 e altezza 1,57), la vocazione sarà quella della compatta da città con possibi- lità di affrontare bene qualche viaggio. La silhouette da coupé con il lunotto quasi orizzontale, la linea di cintura alta, maniglia delle porte posteriori inserita nel montante C e i passaruota ben marcati, indicano che lo stile fa agio sulla praticità e che il glamour gioca un ruolo importanIl nuovo crossover C-HR ha una linea dinamica, quasi da coupé: è lungo 4,35 metri, largo 1,79 e alto 1,57 te. Tecnicamente questo crossover sfrutta la nuova piattaforma Toyota siAbbina il motore 1.8 glata TNGA (Toyota New Global Architecture) e, nella dotatermico all’elettrico: zione, ci sarà il Safety Sense, 122 Cv complessivi ovvero il sistema di controllo di sicurezza che, sempre a detta di In alternativa il turbo Van Zyl, l’anno scorso è stato benzina 1.2 da 116 montato (come dotazione stanCv, niente più Diesel dard o come optional) sul 70% delle Toyota vendute ed entro il 2017, equipaggerà tutte le auto dell’ellisse. Ma la C-HR non era l’unica Il capo dell’Europa novità presente. Altro protagonista ginevrino è stato il pickVan Zyl : “Nel 2015 up HiLux. Nato nel 1968, si è arabbiamo venduto rivati all’ottava generazione di un veicolo che è diventato un 210 mila ibride, il 20% Il nude look del provocante Kikai benchmark nel suo settore. Coin più. E un terzo nel Questo curioso veicolo ibrido a 3 posti è un saggio struito in Sud Africa, il nuovo della capacità tecnologica Toyota. Lungo 3,4 metri, HiLux è lungo 5,34 metri, diVecchio Continente” ha tutti gli elementi meccanici in vista sponibile con cabina singola, kingcab e cabina doppia e 5 posti. Abitacolo ridisegnato e molto automobilistico definiscono un veicolo da lavoro, anche duro, ma che non rinuncia al comfort. Il motore è un turbodiesel 2.4 da 150 Cv, la trazione integrale (anteriore inseribile) o solo posteriore, cambio manuale o automatico con ridotte e blocco del differenziale: un vero fuoristrada. A metà strada tra un commerciale e un monovolume, ma sempre con il comfort di una berlina, il Proace Verso. Nato dalla collaborazione con il gruppo francese Psa, viene proposto con 3 misure di passo (corto, medio e lungo) e comunque sempre la possibilità di trasportare fino a 8 persone. Due i turbodiesel, a quattro cilindri: 1.6 da 95 o da 115 Cv e 2.0 da 150 o 180 Cv. A completare l’esposizione ginevrina e mischiato con i modelli in produzione, c’era anche il buggy urbano Kikai. Novità europea, la prima mondiale era stata a all’ultimo Salone di Tokyo dell’autunno scorso, questo curioso tre posti a trazione ibrida (tanto per ribadire il concetto) è stato pensato e realizzato per segnare lo stato dell’arte della capacità costruttiva della Casa nipponica. Lungo 3,40 metri, motore posteriore. La particolarità di non avere carrozzeria e di mostrare tutti gli elementi costruttivi fa della Kikai una sorta di eccitante nude look meccanico! !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Lexus LF-FC esplora l’idrogeno l’ibrido sale anche sulla LC 500h GINEVRA Un milione di Lexus ibride. È stato questo l’annuncio che il capo di Lexus Europa, Alain Uyttenhoven, ha fatto in apertura del Salone. E la parte occidentale del nostro continente fa la parte del leone per le vendite del brand giapponese che ha chiuso il 2015 con il record di vendite, sempre in Europa, e un incremento del 20% rispetto al 2014. Per continuare a mantenere questo trend, che pone Lexus al vertice del mercato delle ibride premium, a Ginevra il marchio di lusso della Toyota si è presentato con due novità: una già pronta per il mercato, l’altra che guarda un po’ più avanti. Da una parte, infatti, c’era la LC 500h, dall’altra la concept, a fuel cell, LF-FC. La LC 500h, versione ibrida della LC500 svelata a Detroit lo scorso gennaio, è una coupé dalla linea molto filante ed elegante che porta al debutto il sistema Multi Stage Hybrid che unisce il motore V6 3.5 a benzina con un propulsore elettrico alimentato da batterie agli ioni di litio e un cambio automatico a quattro rapporti. Il risultato, secondo la Casa giapponese, è una vettura dal comportamento più marcata- Due concetti “puliti” dal brand premium che punta sulle fuel cell per il futuro e ha chiuso il 2015 con vendite record mente sportivo, tanto che questa coupé passa da 0 a 100 km l’ora h in meno di 5 secondi e, sempre a detta del costruttore, offre un maggiore piacere di guida vista anche la risposta più immediata alle sollecitazioni dell’acceleratore, il tutto nel massimo rispetto ambientale che un’auto ibrida assicura. L’altra punta dello schieramento Lexus a Ginevra è stata la concept car LF-FC. Si tratta della prefigurazione della prossima ammiraglia di questo marchio. Caratterizzata da linee filanti e moderne con una enorme mascherina (un po’ invadente) che occupa l’intero muso della vettura. Alla silhouette molto personale, fa riscontro un abitacolo esternamente lussuoso, da ammiraglia, che non vuole essere seconda a nessuno e non vuole sfigurare neanche AP La lussuosa Lexus LC 500h, una filante coupé, è la versione ibrida della LC500 svelata a Detroit nei confronti della migliore e più agguerrita concorrenza europea. E in più la LF-FC fa della tecnologia imbarcata un atout vincente. La trazione elettrica con la tecnologia delle fuel cell è una scelta precisa che si inserisce nella più grande strategia della Toyota e dei costruttori giapponesi che vedono nell’idrogeno il carburante del futuro. Inoltre la disposizione degli elementi meccanici (lo schema prevede celle a combustibili posteriori, unità di controllo anteriore, serbatoio dell’idrogeno centrale, due motori per i due assi e trazione integrale) è studiata in mo- do da avere la migliore distribuzione dei pesi e quindi migliorare l’handling. Inoltre l’utilizzo di tutta la tecnologia attuale, dai comandi gestuali (scompaiono pulsanti e leve dalla consolle) alla guida automatica, ne fanno un punto di [G. ANT.] riferimento. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 34 SPECIALE LA STAMPA LUNEDÌ 14 MARZO 2016 LA CURIOSITÀ possibile grazie al server media integrato nel sistema TomTom e alla possibilità di riprendere i momenti salienti utilizzando i di sensori di azione (Gps, giroscopio, accelerometro, barometro e bussola). «Bandit si è mostrata la scelta ideale per Etos - spiega l’Ad Rinspeed, Rinderknecht - perché le due aziende condividono una visione simile di innovazione, ponendo la figura umana al centro di tutto e cercando di rendere la tecnologia avanzata alla portata di tutti». TomTom Action Camera Bandit un drone per la Rinspeed Etos TomTom equipaggia la concept car Rainspeed Etos con l’inedita Action Camera Bandit. Etos introduce concretamente il concetto di guida autonoma proponendo in alternativa una modalità di guida manuale. Il veicolo include a bordo un DJI drone con un’Action Camera TomTom Bandit in grado di registrare le performances di guida del pilota. Grazie a Bandit, l’automobilista può realizzare video UltraHD mozzafiato di alta qualità, modificare e condividere i propri filmati in pochi minuti. È TENDENZE Qashqai e X-Trail in abito da sera CLAIRE BAL GINEVRA La Nissan ha tre obiettivi in testa: i crossover, le auto elettriche e la guida autonoma. Lo dice chiaramente Guillaume Cartier, capo delle vendite e del marketing in Europa: sono i punti di forza del marchio e su questi continuerà a lavorare. Non a caso al Salone di Ginevra il costruttore ha portato, invece di grandi novità di prodotto, tre anteprime «concettuali»: i Qashqai e X-Trail Premium Concept, la show car elettrica «self driving» IDS e l’annuncio del primo modello Nissan a guida parzialmente autonoma, il Qashqai Intelligent Pilot. «In Nissan crediamo fortemente nella guida autonoma, e per darle visibilità la proporremo sul nostro modello di maggior successo, la Qashqai», spiega Cartier, annunciando che la versione «pilota intelligente» andrà in vendita nel 2017. L’automatizzazione si limita per ora alla marcia in autostrada sulla singola corsia, grazie alla tecnologia già sperimentata dal marchio Infiniti: il crossover sarà in grado di mantenere la velocità e la distanza dal veicolo che precede e di seguire le traiettorie disegnate dalle linee sulla carreggiata, sterzando da solo. Ma non è che l’inizio, spiega Cartier, perché la tecnolo- La soluzione pulita e quella glamour Sopra la versione «Premium Concept», una lussuosa declinazione della X-Trail. A sinistra la showcar IDS, 500 km di autonomia elettrica gia «self driving» si raffinerà: gli step successivi sono la marcia in autostrada su più corsie – con sorpasso automatizzato – e poi l’approdo al territorio urbano, quando, entro la fine del decennio, le vetturerobot saranno in grado di affrontare anche gli incroci e la convivenza con pedoni e ciclisti. «Sono certo che dopo l’Abs e gli airbag, la guida autonoma diventerà il nuovo standard per l’industria dell’auto: la tecnologia si sta muovendo molto velocemente. Sempre al Qashqai, vero ambasciatore del marchio, è affidato il compito di esplorare il segmento del lusso. «Quando abbiamo presentato il primo Qashqai, nel 2007, non avevamo concorrenti, oggi ne sono arrivati una ventina: dobbiamo muoverci per non farci raggiungere», dice Cartier al- ludendo alla prima posizione del modello nel segmento europeo dei crossover compatti, con oltre 230.000 unità vendute nel 2015. «Fra le molte attività per tenere “freschi” i nostri prodotti stiamo valutando Nissan ha esposto le Premium Concept versioni glamour dei modelli più popolari “Tanti i concorrenti dobbiamo muoverci” Prosegue l’impegno nelllo sviluppo dei modelli “self driving” e di quelli elettrici La vetrina tecnologica è la showcar IDS la possibilità di realizzare versioni di lusso di Qashqai e XTrail, che potrebbero soddisfare i clienti provenienti da segmenti più alti». Ecco spiegata la presenza, al Salone di Ginevra, delle due «Premium Concept», superaccessoriate e rifinite con materiali pregiati. Ma è forse la sfida dell’elettrico a riscaldare di più gli animi in Casa Nissan. Nonostante le vendite della Leaf a batterie rappresentino una quota trascurabile delle quasi 560.000 vetture immatricolate in Europa, gli investimenti in termini economici e d’immagine sono ingenti. Oltre a lavorare alla creazione di «corridoi elettrici» per la ricarica rapida, continua il miglioramento delle prestazioni dei veicoli. Dopo aver svelato, solo il mese scorso, la Leaf con batteria più capiente, da 30 kWh e 250 km di autonomia, il capo delle vendite Nissan rilancia. «Entro il 2020, la Leaf avrà 500 km di autonomia», come la futuristica show car IDS esposta a Ginevra. «Allora il problema dell’infrastruttura di ricarica sparirà, e il mercato delle elettriche decollerà anche in Italia». !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Infiniti, la coupé sportiva Q60 RX-Vision Concept, premiato ha trazione integrale e 460 Cv il manifesto dello stile Mazda GINEVRA È il marchio di lusso della Nissan, un brand giovane per il mercato europeo, ove è approdato nel 2008. Per farsi conoscere da un pubblico poco avvezzo a considerare le giapponesi come vere alternative ai marchi tedeschi premium, la Infiniti ha esposto al Salone di Ginevra tutta la sua gamma, fra cui spiccavano tre anteprime europee. La coupé sportiva Q60, innanzi tutto: si tratta di una potenziale concorrente alla Bmw Serie 4 e all’Audi A5, che andrà in vendita nella seconda metà del 2016. Nella versione più potente, la Q60 ha la trazione integrale ed è spinta da un V6 3.0 Twin Turbo a benzina da ben 405 Cv di potenza. La seconda è la versione Sportiva Lussuosa ma anche molto sportiva: la Q60 sfiderà rivali importanti come Bmw Serie 4 e Audi A5 aggiornata della berlina Q50, e la terza è un modello che piacerà in particolare al pubblico europeo: è il Suv compatto QX30, costruito sulla stessa piattaforma della Q30 e dunque, in virtù della partnership con Mercedes, della Classe A e GLA. La QX30 andrà in vendita all’inizio dell’estate con un motore 2.2 turbodiesel da 170 Cv, la trazione integrale e il cambio automatico a doppia frizione. Tutti i modelli Infiniti si distinguono al primo sguardo per le forme sinuose e il caratteristico montante posteriore curvo, che nel 2015 hanno conquistato i favori di 215.000 clienti nel mondo, ossia il 16% in più rispetto al 2014, un record assoluto per il giovane marchio di lusso della [C. B.] Nissan. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI GINEVRA Sulla base della crescita che la porterà a migliorare i profitti operativi, Mazda ha lanciato due proposte agli antipodi in anteprima europea: la sportivissima RX-Vision Concept con motore rotativo SkyActiv-R che potrebbe diventare realtà commerciale entro qualche anno e la Mazda3 SkyActiv-D 1.5 che vanta un livello ridotto di consumi. RX-Vision è un concentrato di emozioni e tecnica. Innanzitutto è bella: non per niente in occasione del Festival Internazionale dell’automobile 2016 di Parigi è stata nominata «Concept car più bella dell’anno». Il design Mazda Kodo-Soul of Motion lascia il segno con linee che esprimono prestazioni, trovando l’elemento-chiave nel lungo cofano anteriore che si contrappo- Seducente La RX-Vision con motore rotativo SkyActiv-R ha un design molto accattivante esaltato dal lungo cofano ne alla coda corta. L’abitacolo due posti offre un arredo essenziale ma di alta qualità. Altra peculiarità è il motore rotativo SkyActiv-R che beneficia dell’esperienza compiuta con il Wankel sin dal 1967, con il modello Cosmo 110S. Qui il tradizionale pistone è sostituito da un rotore triangolare che ruota all’interno di una «camera». Non vi è sistema di distribuzione nè biella, in quanto il rotore è collegato all’albero motore: compattezza e leggerezza. La Mazda3 proporrà in primavera una nuova versione del motore SkyActiv-D 1.5, a iniezione diretta con compressione ridotta e utilizza un turbo a geometria variabile. Il risultato sono 105 Cv e 270 Nm che con il cambio manuale 6 marce (c’è anche l’automatico 6 rapporti) si traducono in 185 km/ora. [A. CAL.] !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI !"#$%&'()'ABCDE'F0(1 LA STAMPA 23 Renault KADJAR e Renault CAPTUR Live Crossover. Gamma CROSSOVER da * 13.950 € Oltre oneri finanziari** 5 anni di garanzia** Scopri Renault Absolute Drive: cambio automatico EDC su tutta la gamma. SUPER DAYS PER TE. *Prezzo riferito a Renault CAPTUR LIFE Energy TCe 90, scontato chiavi in mano, IVA inclusa, IPT e contributo PFU esclusi, valido in caso di ritiro di un usato con immatricolazione antecedente al 31/12/2006 o da rottamare e di proprietà del cliente da almeno 6 mesi, con “Ecoincentivi Renault” valido solo in caso di apertura da parte del cliente di un finanziamento SUPER DAYS PER TE grazie all’extra-sconto offerto da FINRENAULT. 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Emissioni di CO2: da 95 a 130 g/km. Consumi (ciclo misto): da 3,6 a 5,8 l/100 km. Emissioni e consumi omologati. !"#$%&'()'ABCDE'F0(1 LA STAMPA 21 SPECIALE LA STAMPA LUNEDÌ 14 MARZO 2016 NOVITÀ COREANI Da Mitsubishi i concept Geoseek di ASX e L200 Da Ssangyong il concept SIV-2: una maxi-Tivoli Mitsubishi ha presentato le versioni restyling della ASX e della Space Star affiancate dalle concept L200 Geoseek e ASX Geoseek (foto). Esposta anche la eX Concept con propulsione elettrica, all’anteprima europea La concept car SIV-2 proposta da Ssangyong (con la Tivoli XLV) anticipa un crossover medio ibrido. Sarà il fratello maggiore (4,45 m) di Tivoli. Sul prototipo, motore 1.5 turbo benzina e un elettrico da 10 kW 37 LA SFIDA Arriva Baleno, jolly globale di Suzuki ALBERTO CALLIANO GINEVRA Il 2020 si avvicina e con esso il primo centenario della storia Suzuki, oggi forte di un andamento in crescita che l’ha portata a raggiungere l’ottavo posto nella classifica mondiale con circa 2,9 milioni di vendite, 205mila unità in Europa e oltre 18 mila in Italia. Per meglio celebrare l’avvenimento, lo scorso anno è stato lanciato il programma «Next 100» che prevede proprio entro il 2020 il lancio di venti nuovi modelli, tutti orientati alla qualità, all’originalità e alla tecnologia. L’obbiettivo è raggiungere i 3,4 milioni di unità globali e i 300 mila pezzi in Europa. Il primo della serie è stato New Vitara, cui ora si affianca la Baleno che, dal palcoscenico di Ginevra, annuncia l’arrivo sul nostro mercato per il mese di aprile. Due volumi/cinque porte di classe B, eredita il nome dal modello (berlina e SW) prodotto dal 1995 al 2007 e venduto in Europa sino al 2001. Progettata in Giappone, viene prodotta da Maruti Suzuki in India (dove la casa di Hamamatsu è leader assoluta di mercato con il 47%) e dove è già in vendita dallo scorso ottobre con 31 mila unità a fine gennaio e un portafoglio di 70mila contratti. Lunga 3,9 metri, larga 1,7 e alta 1,4 Baleno adotta un nuovo pianale - con sospensioni anteriori Mc Pherson e posteriori a barra di torsione che ottimizza leggerezza (il peso varia da 865 a 980 kg a Indiana Connessa Concepita per i mercati globali la Suzuki Baleno è prodotta in India dove il marchio è leader assoluto A sinistra il cruscotto: disponibili infotainment con schermo touch da 7” e connettività Smartphone Linkage In opzione la versione ibrida “leggera” che sfrutta il sistema ISG per recupero energia in frenata e ricarica della batteria al litio seconda delle versioni) resistenza, comportamento dinamico e sicurezza. Interessanti i motori: si parte dal nuovo Boosterjet 1.0 turbo ad iniezione diretta che dispone di 112 Cv e 170 Nm ed è abbinato al cambio 5 marce o alla trasmissione automatica a sei rapporti. Raggiunge una velocità massima di 200 km l’ora, consumando 4,5 litri per 100 km. Si affianca l’1.2 Dualjet da 90 Cv a doppia iniezione di benzina di derivazione Swift, sempre con cambio 5 marce o con un CVT a variazione continua e freni posteriori a tamburo: 180 km/ora, 4,2 l/100 km. Freni misti anche in abbina- mento alla novità assoluta di Suzuki per l’Italia: l’ibrido «leggero» Smart SHVS 1.2. Sfrutta il sistema ISG (Integrated Starter Generator, solo 13,2 kg in più) che aiuta il motore termico 1.2 Dualjet/90 Cv durante le richieste di potenza e recupera l’energia in frenata, ricaricando una batteria compatta agli ioni di litio. Abbinato al dispositivo start&stop, consente di contenere le emissioni di Co2 a 93g/km con un consumo combinato di 4,0 l/100 km. Il tutto con un look personale, sviluppato nel rispetto del tema «Liquid Flow» che genera un’immagine riconducibile al movimento di una massa d’acqua in un susseguirsi di linee arrotondate e superfici forti. Soluzione esaltata dall’inedita colorazione cangiante Blu Haiti. L’altezza contenuta, l’ampia carreggiata, il frontale basso, le spalle larghe e fianchi disegnati con ampi passaruota aggiungono un tono sportiveggiante. Lo stesso tema stilistico domina anche l’interno che offre plancia curvilinea e strumentazione con illuminazione rosso ambrato. Lo sfruttamento delle dimensioni esterne esalta l’abitabilità e genera anche un vano bagagli da 355 litri, ampliabile a 1.085. Ricca la dotazione dove spiccano display Lcd ad alta definizione da 4,2”, sistema infotainment con schermo touch da 7”, connettività Smartphone Linkage, funzioni Apple CarPlay (navigatore, telefono, musica, retrocamera). Disponibili anche cruise control attivo e radar anticollisione. Guida autonoma, motori a impatto zero. Sono stati i temi forti del Salone svizzero. Si sono viste proposte interessanti e che domani potrebbero diventare realtà, altre assolutamente esotiche e un po’ troppo creative (ma non per questo meno intriganti). E ciò che succederà domani non ha riguardato solo i veicoli, ma anche l’accessoristica. Anche i «gommisti» si stanno attrezzando per affrontare al meglio il futuro prossimo venturo. Gli americani della GoodYear si stanno preparando alle sfide tecnologiche che ci stanno di fronte con due pro- totipi di pneumatici che definire innovativi è riduttivo. Il general manager per il sud Europa, Luca Crepaccioli, ci ha raccontato svelando le caratteristiche delle due gomme che la Casa di Akron ha esposto a Ginevra: «I due pneumatici che abbiamo portato in Svizzera hanno come sfondo la guida au- Il manager Crepaccioli “Il futuro è vicino e la nostra rivoluzione si chiama Eagle 360” Basata sul concetto di levitazione magnetica tonoma. Le stime dicono che entro il 2035, fra vent’anni, nel mondo circoleranno 85 milioni di vetture condotte dall’autopilota. Un’enormità! E questi veicoli avranno bisogno di accessori pensati per questo nuovo tipo di mobilità». Tra i due prototipi presentati, il più convenzionale è lo pneumatico chiamato Intelligrip che potrebbe diventare realtà entro il 2025. Si tratta di una gomma dotata di sensore che mette in relazione l’auto con l’ambiente che la circonda. Il sensore parla con la centralina dell’auto informandola sul tipo di manto stradale su cui si muove il veicolo e il meteo (pioggia, asciutto, neve), inoltre questo sensore, appoggiato Sembra una palla, invece è il futuristico pneumatico di Goodyear all’interno della copertura e che pesa pochi grammi, riesce a «chiacchierare» anche con le altre auto. Inoltre, grazie allo sfruttamento del rotolamento e di materiali piezoelettrici, lo pneumatico produce energia che alimenta il sensore e, se in eccesso, viene trasmessa agli accumulatori del veicolo. Toshihiro Suzuki presidente del Gruppo È il primo di 20 modelli del piano Per rafforzare le attività del Gruppo nell’ottica di uno sviluppo sostenibile, Suzuki Motor Corp ha presentato il piano Next 100, illustrato dal presidente Toshihiro Suzuki e dal capo di Suzuki Europe, Yoshinobu Abe. Si focalizza sulle necessità del cliente, privilegiando la qualità dei prodotti e nuovi modelli originali che puntano su design e tecnologia. La Casa giapponese, guardando ai segmenti in rapida crescita, prevede un ampio sviluppo della categoria dei piccoli e medi Suv, e modelli di segmento A e B. Baleno è una delle 20 novità globali che Suzuki introdurrà entro il 2020. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Goodyear, la gomma a sfera per l’auto che guida da sola GIANNI ANTONIELLA GINEVRA Al vertice L’Eagle 360 è invece un ipotesi, reale, ma proiettata in un futuro più profondo. «Questo pneumatico - ha ripreso Crepaccioli - è veramente rivoluzionario. Intanto è una sfera e per produrlo non si usa più la tradizionale vulcanizzazione, ma una stampante in 3d con tutte le possibilità di persona- lizzazione che questo processo consente. E poi lo Eagle 360, che è privo di cerchio, non è collegato meccanicamente con il corpo vettura, ma sfrutta il sistema della levitazione magnetica: come i treni superveloci». La soluzione sferica, a sentire chi l’ha progettato, risolve una serie di problemi. Intanto consente spostamenti anche trasversali del veicolo migliorando le capacità di manovra e di parcheggio e poi, anche attraverso il collegamento a levitazione magnetica, si attenua il rischio che gli occupanti soffrano il mal d’auto. Infine, all’equatore, l’Eagle 360 ha una scanalatura che si potrebbe definire famigliare perché ricorda il disegno dei battistrada convenzionali. E in effetti quel solco serve proprio per drenare l’acqua e rompere il velo d’acqua che si crea in caso di aquaplaning… evidentemente anche nel futuro l’asfalto bagnato sarà un problema! !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 38 SPECIALE LA STAMPA LUNEDÌ 14 MARZO 2016 si completa nel posteriore, con i gruppi ottici che richiamano quelli anteriori e il piccolo lunotto con cornice in carbonio. La fiancata evidenzia l’altezza della linea di cintura, i piccoli retrovisori e il limitato sviluppo verticale delle finestrature. Di grande impatto la verniciatura «Glacier Khaki Silica», una nuova tonalità blu-grigio esclusiva che evoca l’effetto visivo di un ghiacciaio.Di effetto i tocchi d’arancio che richiamano il colore di lancio del primo XV e rifiniscono frontale, coda e cerchi in lega da 19”. [A.CAL.] PRIMIZIA Subaru anticipa la prossima XV con una concept car di impatto Lanciato nel 2012, il crossover compatto XV ha segnato una svolta nell’evoluzione stilistica di Subaru. E ora si ripete attraverso l’XV Concept che anticipa il suo successore, atteso tra un anno e mezzo. Cardine del veicolo è la filosofia «Dinamic X Solid» che esalta grinta e robustezza in 4,52 metri di lunghezza, 1,92 di larghezza e 1,57 di altezza. Evidente la ricerca di una tridimensionalità che, partendo dalla mascherina ottagonale e dal frontale con fari a occhio di aquila, si trasferisce alle fiancate e AP I MARCHI GIAPPONESI Svolta Honda con la decima Civic ALBERTO CALLIANO GINEVRA Praticità, stile, emozione e la «pulizia» dell’idrogeno sono le proposte di Honda per il mercato europeo. Partiamo dal prototipo di stile che anticipa la versione quasi definitiva della Civic decima generazione, in anteprima mondiale a Ginevra. La vettura verrà prodotta nello stabilimento Honda of the UK Manufacturing (HUM) e sarà commercializzata nel 2017 anche negli Stati Uniti (ma la filiale italiana spera di averla già entro fine anno). Rispetto alle precedenti versioni segna un deciso cambio di rotta in fatto di proporzioni e forme. Inoltre, è il primo modello della Casa ad utilizzare i nuovi motori benzina VTEC turbo 1.0 e 1.5: appartengono alla generazione Earth Dreams Technology, adottano iniezione diretta, turbocompressore a bassa inerzia e puntano ad offrire prestazioni ai vertici della categoria con consumi contenuti (dati ancora non disponibili). Ad essi si affianca la versione aggiornata del turbodiesel i-DTEC 1.6 common-rail, appositamente sviluppato per l’Europa. Rispetto all’edizione attuale, la nuova Civic è più larga di 30 mm, più bassa di 20 e più lunga di 130 mm. Visibilmente più dinamica. Sulla parte anteriore, le ampie prese d’aria e i gruppi ottici a led conferiscono una personalità sportiva. La vista laterale evidenzia un profilo Dinamismo La nuova Honda Civic è più larga di 30 mm più bassa di 20 e più lunga di 130 mm slanciato ed elegante con una linea inferiore che, congiungendosi ai grossi passaruota, enfatizza l’assetto dinamico proteso in avanti. In anteprima europea a Ginevra, anche la nuova Clarity Fuel Cell, prima berlina a idrogeno che riesce ad ospitare nel vano motore sia il modulo a celle a combustibile sia il gruppo motore/cambio. E’ disponibile in Giappone da questo mese e arriverà nel corso dell’anno sia negli Stati Uniti sia nel Regno Unito e in Danimarca. Grazie ad avanzate tecnologie, il modulo e il generatore sono stati ridotti a dimensioni paragonabili a quelle di un tra- Il modello di punta della casa nipponica rivoluziona il design delle serie precedenti Innovazione totale nella Clarity Fuel Cell dizionale V6 (il 33% in meno della Clarity prima versione) senza rubare spazio nell’abitacolo cinque posti. Tuttavia, grazie al maggior rendimento delle celle, la potenza è aumentata da 100 a 130 kW (177 Cv). Il guidatore dispone delle modalità «Normale» e «Sport». L’autonomia è di 700 km e i tempi di rifornimento sono pari a quelli delle vetture tradizionali: circa 3 minuti. Cambio di scenario ed eccoci alla sportivissima NSX, prodotta in Usa da Honda Acura, che annuncia per il 2016 il suo arrivo sui mercati europei. Bassa, larga e aggressiva, monta un sistema ibrido con quattro motori: un V6 biturbo Dohc in posizione centrale, abbinato con cambio Dct doppia frizione a nove rapporti; due motori elettrici anteriori che generano la trazione integrale; un elettrico posteriore che «aiuta» quello termico. La scocca e il corpo vettura sono realizzati in alluminio, acciaio e fibra di carbonio. In alluminio anche le sospensioni, mentre i dischi sono in carboceramica. Disponibili varie modalità di guida, compresa una funzione per l’accelerazione. Da segnalare, infine, l’ampliamento della gamma CR-V con la versione Black disponibile solo con trazione integrale e motori i-VTEC benzina 2.0 e i-DTEC turbodiesel 1.6; quindi, l’ingresso nella gamma Civic delle versioni speciali Style e X; per finire, il concept Jazz Keenlight, basato sulla tonalità di colore e sulle decorazioni. Il manager Alessandro Skerl guida la filiale di Honda Italia Skerl: “In Italia intercettiamo le tendenze” «Il 2015 è stato per noi l’anno del rilancio e cresceremo ancora». Alessandro Skerl, dg Honda Italia, commenta così le oltre 4.800 unità immatricolate (+10%) e le prospettive future: «La gamma è stata rinnovata, a partire dalle migliorie al CR-V e dalla Jazz tutta nuova, un grande successo; poi è arrivato il compatto HR-V che intercetta le tendenze del mercato. Anche in Italia presto Suv e crossover supereranno le citycar. Aspettiamo la Civic entro dicembre, altro modello strategico, mentre la supercar NS-X diventerà una bandiera hi-tech». !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Il Salone e tutto il mondo dei motori nel rinnovato canale lastampa.it CLAIRE BAL GINEVRA È andato on line in occasione del Salone di Ginevra il nuovo canale Motori de La Stampa.it, aggiornato nei contenuti e nella grafica. Una pagina attraverso cui seguire, giorno dopo giorno, l’evoluzione del mondo dell’automobile: non solo le immagini e le prove dettagliate dei nuovi modelli, ma anche articoli su tutte le novità economiche, tecnologiche e ambientali di questo affascinante settore industriale. Che vive un’epoca di grande fermento: secondo molti costruttori, entro la fine del decennio inizierà l’era della guida autonoma, un’epoca in cui le «auto robot» si muove- ranno da sole evitando gli incidenti causati dagli esseri umani. Nuovi giocatori, come Apple e Google, si affacciano in un campo dominato finora dalle grandi multinazionali dell’auto. Le normative antinquinamento costringono le Case auto a mettere sul mercato i modelli ibridi, ma i grandi costruttori giapponesi studiano già l’idrogeno. Alcuni visionari, come Elon Musk della Tesla, ribaltano i luoghi comuni sulle auto a batteria. Ma mentre l’industria pensa al futuro, in Italia circolano principalmente macchine anziane – in media, hanno 11 anni d’età – e trovare una colonnina pubblica a cui ricaricare le elettriche resta quasi un miraggio. Della tecnologia e delle sue contraddizioni, delle novità in vendita, dei modi alternativi per muoversi in città, di sicurezza stradale, di design e di molto altro parlano le nove sezioni del canale Motori de La Stampa.it, attraverso un linguaggio chiaro e coinvolgente. Alle note sezioni Listino, Moto e Patenti, si affiancano altre sei nuove voci in menu. «Nuovi modelli» raccoglie tutte le notizie che riguardano le auto in arrivo, dalla rivelazione del primo bozzetto al listino. In «Prove» si trovano le nostre recensioni e i test su strada, completi di una scheda tecnica per gli amanti dei numeri. Le notizie di industria, ma anche quelle sulle multe e sul- Home page Dalla home page del nuovo sito www.lastampa.it/motori si accede alle varie sezioni specializzate la burocrazia, sono contenute in «Attualità», mentre «Tecnologia» vuole raccontare l’evoluzione tecnica dei modelli, le ultime novità dei sistemi di intrattenimento e di sicurezza, anche attraverso i risultati dei crash test, e la guida autonoma. «Ambiente» è la sezione per chi vuole tenersi al passo con le notizie che riguardano i modelli più ecologici – elettrici, ibridi, a gas – e le più moderne forme di mobilità alternativa, come il car sharing. «Foto e video», infine, raccoglie le gallery e le clip più divertenti. Appuntamento, tutti i giorni e a qualunque ora, su www.lastampa.it/motori. !"BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STAMPA !"#$%%&#$'($)A&B)CD"E$ !"#$%&%'(!')%A"$% F&B0"#$%%&#$ !"BB%C'(D#BB' 1"2$0"#$%%&#" E$"AF0BF'(!"A"F'$1"2(3#F"(45")10BF6% !"#$%&'()&A&B%)&CDE)F0&123&40F%50 3#$)"0$B%$ 7'6A(8)9"AA 455"B")%#C%&#$'!$E$6C%& 3#%:%(;"A0<<% !"#$%&%'()"ABC%B!"#'D# E"(C%FB01B21B345)AB67FB8A4%)A 78AAE$5$B%&'29"8)&'"B'%"A&6#C:"C'"E';<=<>?@A !"#$%&'()'ABCDE'F0(1 LA STAMPA 23 !"#$%&'()'ABCDE'F0(1 LA STAMPA )0