Iter per costituire un`Associazione Sportiva Dilettantistica

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Iter per costituire un`Associazione Sportiva Dilettantistica
Iter per costituire un’Associazione Sportiva Dilettantistica
Approvazione e firma dell’Atto Costitutivo
ATTO COSTITUTIVO
Elezione del Consiglio Direttivo e delle prime cariche associative
E STATUTO
Lettura, discussione e approvazione dello Statuto
Richiesta e il rilascio del numero di Codice Fiscale dell’Associazione,
Utilizzando il modulo AA7/6
RICHIESTA
Quadro A: barrare la casella 1
CODICE FISCALE
Quadro B: natura giuridica 12,
attività: 93.12.00 – società sportive ed altri nuclei organizzativi di base
Quadro C: codice carica del presidente 1
entro 20 giorni dalla data dell’Atto (approvazione dello Statuto), utilizzando i
codici delle tabelle, versa l’Imposta di Registro,
PAGAMENTO
IMPOSTA DI
REGISTRO
su conto corrente postale o presso una banca
causale di versamento RP
codice tributo 109T = euro 168,00 (Registrazione Atti statutari)
codice ufficio: da chiedere all’Agenzia delle Entrate dove si registrerà l’atto
compila la richiesta (modello 69)
REGISTRAZIONE
presenta 2 originali dello Statuto
ATTO COSTITUTIVO
E STATUTO
AFFILIAZIONE
A FSN
(completi di marche da bollo da euro 14,62 ogni 100 o frazione di 100 righi
di scrittura a stampa)
presenta attestazione di versamento imposta di registro
presentazione del modulo di affiliazione corredato di tutti gli allegati
richiesti
entro 90 giorni dalla data di trasmissione del flusso di aggiornamento da parte
ISCRIZIONE
REGISTRO CONI
della Federazione Sportiva Nazionale
TRASMISSIONE
MODELLO EAS
Entro 60 giorni dalla data di costituzione presenta in via telematica il modello
EAS
ADEMPIMENTI FISCALI INIZIALI
PREMESSA
Le associazioni rientrano, sotto il profilo fiscale, tra gli enti non commerciali di tipo associativo
(art.148 TUIR ex art. 111), ossia gli enti diversi dalla società che non hanno per oggetto esclusivo
o principale l’esercizio di attività commerciali.
Ai sensi dell’ art. 73 TUIR (ex art 87) “Per oggetto principale si intende l’attività' essenziale per
realizzare direttamente gli scopi primari indicati dalla legge, dall'atto costitutivo o dallo statuto.
In mancanza dell'atto costitutivo o dello statuto nelle predette forme, l'oggetto principale
dell'ente residente e' determinato in base all’attività' effettivamente esercitata nel territorio dello
Stato”.
Caratteristica degli “enti non commerciali” è che non tutte le loro entrate finanziarie sono rilevanti
fiscalmente e quindi come tali soggette ad imposta.
Le associazioni sportive dilettantistiche, possono essere, inoltre, considerate sotto il profilo fiscale
associazioni privilegiate poiché oltre a godere delle agevolazioni proprie degli enti non
commerciali, possono usufruire, delle ulteriori norme di favore previste dall’art. 90 legge 289/2002
a condizione che i loro statuti rispettino i requisiti richiesti dalla normativa vigente.
CODICE FISCALE O PARTITA IVA ?
Tutte le associazioni, che normalmente si limitano al solo esercizio dell’attività istituzionale non
prevedendo pertanto alcuna entrata di natura commerciale, (come sarà chiarito successivamente)
devono, come atto successivo alla loro costituzione, presentare apposita richiesta per l’attribuzione
del numero di codice fiscale.
Coloro che invece svolgono anche operazioni di natura commerciale dovranno richiedere l’attribuzione del numero di partita IVA, che potrà avvenire contestualmente alla richiesta del codice
fiscale oppure anche successivamente.
LA RICHIESTA DEL CODICE FISCALE
La richiesta d’attribuzione del numero di codice fiscale va inoltrata all’Agenzia delle Entrate
competente territorialmente utilizzando apposito modello sottoscritto dal rappresentante legale
dell’associazione.
La richiesta va presentata dal rappresentante legale oppure da persona da lui delegata che dovrà
essere munita di delega scritta e copia del documento d’identità del Legale Rappresentante.
Alla richiesta di codice fiscale deve essere allegato lo statuto dell’associazione.
Ogni successiva variazione dei dati relativi alla denominazione, alla sede legale ed al legale
rappresentante dovrà essere comunicata all’Agenzia delle Entrate con le stesse modalità richieste
in sede d’attribuzione.
L’attribuzione del numero di codice fiscale (e quindi l’iscrizione all’anagrafe tributaria) non
comporta, in linea di principio, alcun obbligo fiscale per l’associazione.
LA REGISTRAZIONE DELLO STATUTO
Una volta ottenuto il codice fiscale si potrà procedere con la registrazione dell’atto costitutivo e
dello statuto.
A tal fine occorre pagare l’imposta di registro mediante delega di pagamento, mod. F23, da
presentare in banca, ad un ufficio postale o al concessionario della riscossione, indicando il codice
tributo 109T per il versamento dell’imposta di registro pari a € 168,00 e presentare la richiesta di
registrazione all’Ufficio delle Entrate.
La richiesta di registrazione può essere presentata da chiunque, senza specifica delega, su
apposito modello da presentare all’Agenzia delle Entrate competente. Ad essa vanno allegate due
copie dell’atto costitutivo e dello statuto in originale redatte su carta bollata oppure su carta
comune sulla quale devono essere applicate marche da €14,62 ogni 100 righe in originale e copia
del modello di versamento (F23) dell’imposta di registro.
Se, a seguito di un assemblea dei soci, si procede a modificare lo statuto occorre provvedere a
registrare il nuovo statuto con le stesse modalità su indicate.
REQUISITI STATUTARI
L’art.148 del TUIR (ex art. 111), al comma 8, dispone che le associazioni sportive dilettantistiche,
al fine di beneficiare delle agevolazioni fiscali dettate a favore degli enti non commerciali,
devono uniformare il proprio atto costitutivo o lo statuto, redatto, come visto, in forma di atto
pubblico o di scrittura privata autenticata o registrata, alle seguenti clausole:
a) divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonchè fondi, riserve o
capitale durante la vita dell’associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano
imposte dalla legge;
b) obbligo di devolvere il patrimonio dell’ente, in caso di suo scioglimento per qualunque causa, ad
altra associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità, salvo diversa destinazione
imposta dalla legge;
c) disciplina uniforme del rapporto associativo, escludendo espressamente la temporaneità della
partecipazione alla vita associativa e prevedendo per gli associati o partecipanti maggiori d’età il
diritto di voto per l’approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti e per la nomina
degli organi direttivi dell’associazione;
d) obbligo di redigere e di approvare annualmente un rendiconto economico e finanziario (Bilancio)
secondo le disposizioni statutarie;
e) eleggibilità libera degli organi amministrativi, sovranità dell’assemblea dei soci, associati o
partecipanti e i criteri di loro ammissione ed esclusione, criteri e forme di pubblicità delle
convocazioni assembleari, delle relative deliberazioni, dei bilanci o rendiconti;
f) intrasmissibilità della quota associativa (ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte) e non
rivalutabilità della stessa.
L’inserimento delle suddette clausole nei relativi statuti, che garantirebbero, in linea di principio il
carattere non lucrativo dell’attività sociale, non è obbligatorio, ma costituisce una condizione per
poter beneficiare del trattamento fiscale più favorevole.
Qualora il circolo o l’associazione non si adegui alle clausole di cui sopra non potrà godere delle
agevolazioni fiscali previste.
GLI ULTERIORI REQUISITI PER LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE
Con l’entrata in vigore dell’art. 90 della Legge 289/2002, a partire dal 1 gennaio 2003, sono state
previste disposizioni particolari per le società ed associazioni sportive dilettantistiche.
Il legislatore fiscale vincola il godimento dei benefici fiscali previsti per le associazioni sportive alla
presenza di ulteriori requisiti.
Non è più sufficiente quindi avere uno statuto che preveda finalità sportive e svolgere detta attività
per poter godere delle agevolazioni fiscali previste per le associazioni sportive dilettantistiche.
Occorre qualcosa in più: In primo luogo il riconoscimento da parte di una Federazione Sportiva
Nazionale,di un Ente di Promozione Sportiva o Disciplina Associata.
Inoltre lo statuto deve prevedere quanto indicato nell’art 90 ai commi 17,18, 18 bis:
Comma 17 Le
denominazione
società
sociale
e
associazioni sportive dilettantistiche devono indicare nella
la finalità sportiva e la ragione o la denominazione sociale
dilettantistica e possono assumere una delle seguenti forme:
a) associazione sportiva priva di personalità giuridica disciplinata dagli articoli 36 e seguenti
del codice civile;
b) associazione sportiva con personalità giuridica di diritto privato ai sensi del regolamento di
cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 2000, n. 361;
c) società sportiva di capitali o cooperativa costituita secondo le disposizioni vigenti, ad
eccezione di quelle che prevedono le finalità di lucro.
Comma 18. Le società e le associazioni sportive dilettantistiche si costituiscono con atto
scritto nel quale deve tra l'altro essere indicata la sede legale. Nello statuto devono essere
espressamente previsti:
a) la denominazione;
b) l'oggetto
sociale con riferimento all'organizzazione di attività sportive dilettantistiche,
compresa l'attività didattica;
c) l' attribuzione della rappresentanza legale dell'associazione;
d) l'assenza di fini di lucro e la previsione che i proventi delle attività non possono, in
nessun caso, essere divisi fra gli, associati, anche in forme indirette;
e) le norme sull'ordinamento interno ispirato a principi di democrazia e di uguaglianza
dei
diritti di tutti gli associati, con la previsione dell'elettività delle cariche sociali, fatte salve le
società sportive dilettantistiche che assumono la forma di società di capitali o cooperative per le
quali si applicano le disposizioni del codice civile;
f) l'obbligo di redazione di rendiconti economico-finanziari, nonché le modalità di approvazione
degli stessi da parte degli organi statutari;
g) le modalità di scioglimento dell'associazione;
h) l'obbligo di devoluzione ai fini sportivi del patrimonio in caso di scioglimento delle società e
delle associazioni;
Comma 18-bis. E' fatto divieto agli amministratori delle società e delle associazioni sportive
dilettantistiche
di
ricoprire
la
medesima carica in altre società
dilettantistiche nell'ambito della medesima federazione
sportiva
o
o
associazioni
disciplina
sportive
associata
se
riconosciute dal CONI, ovvero nell'ambito della medesima disciplina facente capo ad un ente di
promozione sportiva.
Comma 18-ter. Le società e le associazioni sportive dilettantistiche che, alla data di entrata in
vigore della presente legge, sono in possesso dei requisiti di cui al comma 18, possono
provvedere all'integrazione della denominazione sociale
di
cui
al
comma
17 attraverso
verbale della determinazione assunta in tale senso dall'assemblea dei soci.
L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEL CONI
Le associazioni e società sportive dilettantistiche devono procedere all’iscrizione nel Registro
istituito dal CONI in modo da ottenere definitivamente “il riconoscimento ai fini sportivi”
L’iscrizione al Registro Coni è il presupposto per assumere la qualifica di associazione o società
sportiva dilettantistica e avere così diritto a godere delle agevolazioni fiscali previste per tali
soggetti.
La Giunta Nazionale del CONI, nella riunione del 24 giugno 2010 ha definito i termini entro i quali
deve essere obbligatoriamente effettuata tale iscrizione:
per le Associazioni/società sportive di prima affiliazione: entro 90 giorni dalla
data di trasmissione del flusso di aggiornamento da parte delle Federazioni,
Discipline Associate, Enti di Promozione Sportiva ovvero entro la data di scadenza
dell'anno sportivo in corso se la trasmissione è effettuata negli ultimi 90 giorni
dell'anno sportivo
per le Associazioni/società sportive già affiliate da almeno un anno sportivo
l’iscrizione deve essere fatta inderogabilmente entro il 31 dicembre di ogni anno.
Le associazioni/società iscritte al Registro sono le sole inserite nell’elenco che ogni anno, è
trasmesso ai sensi della normativa vigente, al Ministero delle Finanze – Agenzia delle Entrate
PRESENTAZIONE DEL MODELLO EAS
Entro 60 giorni dalla data di costituzione l’associazione presenta,
mediante intermediari abilitati a Entratel,
in via telematica, diretta o
il modello per la trasmissione dei dati, denominato
"modello Eas". ( si rinvia all’approfondimento sul modello EAS )
Dott. Fabio Romei