un tocco di Venezia

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un tocco di Venezia
Korcula,
un tocco di Venezia
Un libro una città: Korcula
“IL MILIONE” di Marco Polo (Einaudi)
di Bruga
a citazione di Marco
Polo può lasciare
interdetti i lettori
italiani, soprattutto quelli
che hanno studiato un po’
di tempo fa, in anni nei quali
il risentimento storico e la
contrapposizione ideologica nei
confronti della Jugoslavia
evidentemente impedivano
anche solo di menzionare
l’ipotesi che il celebre
esploratore non fosse veneziano
al cento per cento. Chi visita
Korcula, centro più importante
dell’omonima isola del sud della
Dalmazia, dopo pochi istanti
apprende invece di trovarsi nella
città natale di quel personaggio,
del quale si conserva la “casa”
e al quale sono dedicati un
museo appena aperto, ma anche
negozi e locali pubblici …
L
La copertina de Il Milione pubblicato da
Einaudi. Sopra il titolo, le luminarie di
Vela Luka (foto Ente Nazionale Croato
per il Turismo).
Secondo gli Italiani, insomma,
l’esploratore era nato a Venezia
nel 1254 da una famiglia
benestante da tempo insediata lì,
e il suo rapporto con Korčula,
per i veneziani Curzola, sarebbe
stato minimo e piuttosto
negativo: qualche storico,
smentito da molti altri, ipotizza
che sia stato catturato proprio lì
dai Genovesi, dopo una
battaglia navale svoltasi in zona.
La prigionia, peraltro, fece da
catalizzatore: il “Milione” è il
racconto delle sue avventure,
trascritto in carcere dal
compagno di sventura
Rustichello da Pisa. Wikipedia
italiana riassume così la
questione: “L'isola di Curzola,
un tempo sotto il dominio
veneziano e oggi in Croazia,
viene da talune fonti indicata
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Kor cula , un to cco d i Venez ia
Sopra, a sinistra uno scorcio Orebic (foto
Bruga); a destra, il centro storico di Ston,
sullo sfondo le saline (foto Bruga).
A lato, veduta aerea di Korcula (foto Ente
Nazionale Croato per il Turismo).
come il luogo natale di Marco
Polo. In subordine ci sono
tentativi di presentare Marco
Polo come il "croato" Marko
Polo. In Croazia sono assai
comuni i tentativi di
appropriazione nazionale di
personaggi storici; l'ufficio
turistico ha basato una
campagna pubblicitaria sullo
slogan Croazia,
patria di Marco Polo".
Se sia stato Marco o Marko, non
lo sapremo mai … Meglio
concentrarsi sull’isola, che è
deliziosa proprio a cominciare
dal centro omonimo, al quale si
approda partendo da un’altra
bella cittadina di mare, Orebic,
che la fronteggia sulla costa della
penisola di Pelješac, qualche
decina di chilometri a nord di
Dubrovnik. Non fate l’errore di
percorrere al volo la penisola,
solo per arrivare al traghetto e
quindi a Korcula: Pelješac è un
posto molto bello, con splendidi
vigneti, vasti allevamenti di
ostriche e cozze, e qualche
gioiello come Orebic
(indimenticabili le vedute dal
“cimitero dei capitani”, a picco
sul mare) oppure Ston, divisa in
due parti collegate fra loro dalla
più grande muraglia dopo quella
cinese (ecco di nuovo Marco
Polo …). Sulla muraglia si può
salire, e come a Dubrovnik, è
possibile percorrerla per intero,
godendo di una vista
incomparabile sui due centri,
sulle vaste saline e su parte della
penisola. Ottima la cucina di
mare, specie nella versione di
Kapetanska Kuca a Mali Ston.
Korcula è un piccolo scrigno,
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Il tipico patè di pesce (foto Bruga).
In alto, un giovane alce sull'isolotto di
Badija (foto Bruga).
A sinistra; in alto, il porticciolo di Vela
Luka (foto Bruga); al centro, la porta meridionale di Korcula (foto Ente Nazionale
Croato per il Turismo); in basso, vigneti a
Korcula (foto Bruga).
Pagina seguente, particolare dell'interno
della Cattedrale di Korcula. (foto Bruga)
una Dubrovnik in miniatura
ricca di chiese e vicoletti, di
musei e di scorci su un mare
dai colori meravigliosi. A poca
distanza Lumbarda, con
sistemazioni molto interessanti,
e di fronte l’isola di Badija, i cui
unici abitanti, in attesa della
ristrutturazione del monastero
francescano, sono i turisti che
arrivano in barca per fare bagni
indimenticabili.
Attraversando l’isola in
direzione dell’altro “grande”
centro, Vela Luka, si passa per
vasti vigneti, si costeggiano
villaggetti di tradizionali case in
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Il ge ni a le Paul Klee , i l s ubli m e Ve rm e er
pietra, ci si bagna nelle
numerose spiagge (niente
sabbia, ma il mare è quasi
sempre spettacolare) e si può
mangiare un’insalata di polpo
o un risotto al nero di seppia.
Vela Luka è al centro di
un’insenatura così profonda
da sembrare un fiordo.
A circondarla, un arcipelago
di decine di isolette facilmente
raggiungibili in barca,
se siete in cerca di ancora
maggior tranquillità …
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