Untitled - Mente Locale

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pag.
19
Stefano Schirato
pag.
direttore responsabile
ANTONELLO ANTONELLI
direttore editoriale
vincenzo d’aquino
direttore grafico
Intercity Magazine
stefano fuggetta
Via delle Caserme, 75
direttore commerciale
giustino tacconelli
65127 Pescara
(cell. 328.4836141)
Telefax: 085.4549073
Email: [email protected]
webmaster
Alessandro de medio
Registrazione Tribunale di
inspiration
John Lennon
Pescara n°1 del 19.01.2004
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Wakeuppalooza
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Harold Lopez - Nussa
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quindicinale - ANNO XVII, numero 146 n.s.
1° aprile 2010
www.intercitynet.it - [email protected]
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Hanno collaborato a
Prossima uscita: 15 aprile
questo numero:
Materiali ed informazioni
ANITA DI BIASE
devono pervenire entro
maurizio di fazio
il 9 aprile nei seguenti
giulia innamorati
formati: testi in word,
immagini in jpg a 300 dpi
Jenny pacini
di risoluzione
francesca rotello
MARCO TADDEI
GIORGIA TOBIOLO
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Il caso Dorian Gray
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Vessel
Tre Allegri Ragazzi Morti
Fabrizio Gifuni
Justine Lowe
I mercanti del fantastico
Scritti Corsari
the sweetest thing - www.giorgiatobiolo.com
The Sweetest Thing, ossia la cosa più dolce, più intima, più gioiosa... Un progetto artistico e un modo
diverso di raccontare le persone attraverso la rivelazione dei loro oggetti del cuore e dell’anima.
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di giorgia tobiolo
Nome:
Claudia Ferri
Età: 30
Città: Pescara / Roma
Segno Zodiacale: Pesci
Professione: fotografa
The Sweetest Thing:
Bici. Pedalare: scandisce
il ritmo del pensare.
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primo piano
stefano schirato
CliCiack: è onomatopeico il nome del concorso organizzato dal Centro Cinema
Città di Cesena che premia i migliori fotografi di scena e di backstage italiani:
per la sezione colore il premio è andato al pescarese Stefano Schirato. // testo di
VdA - foto di Stefano Schirato
T
re milioni di macchine fotografiche
compatte vendute in Italia nell’ultimo
anno; 10 milioni di memorie mobili;
240 mila reflex. E poi: oltre 20 milioni di
metri di carta fotografica impiegati per gli
ingrandimenti, 17 milioni di fogli di carta
inkjet formato A4 per uso fotografico e 18
milioni per il formato cartolina. Per non
parlare delle centinaia di migliaia di immagini pubblicate on-line nei social network
tipo Facebook, nei blog, nei siti informativi.
Nel mondo dell’immagine, c’illudiamo di
essere diventati tutti dei fotografi.
La fotografia, quella vera, però è un’altra
cosa. è arte, è il trionfo della creatività
e dell’immaginazione pur essendo una
riproduzione apparentemente “oggettiva”
della realtà. Ci vuole talento, per essere dei
veri fotografi. Non sorprende dunque che
Stefano Schirato, fotografo nato a Bologna
ma cresciuto a Pescara, uno che di talento
ne ha da vendere, continui ad ottenere il
successo che merita.
Già collaboratore di giornali nazionali e internazionali come Il Venerdì di Repubblica,
Vanity fair, le Figaro, Stefano è stato chiamato direttamente da Giuseppe Tornatore
ad immortalare la lavorazione e il dietro le
quinte di quel kolossal del cinema italiano
che è stato “Baarìa”. Da fotoreporter di
razza qual è ha descritto, oltre le immagini ufficiali, quello che avveniva dietro
le quinte: incontri, set, operai, comparse,
prove. Pochi, come lui, hanno una capacità
di raccontare così intensa e appassionante.
E infatti uno di questi scatti, tra gli oltre
1.500 ricevuti dagli organizzatori della
13esima edizione del CliCiack, il prestigioso
concorso organizzato dal Centro Cinema
Città di Cesena, ha vinto il primo premio
assoluto per la sezione “Colore” (lo trovate
nelle due pagine successive).
Il premio per la sezione bianco e nero è andato invece ex aequo a Gianfranco Mura per
una foto di “Vincere” di Marco Bellocchio e
a Fabrizio De Blasio per una foto di “Pane e
libertà” di Alberto Negrin.
La difficile cernita è stata affidata ad una
giuria di tutto rispetto: il fotografo di scena
Franco Bellomo, il critico Cesare Biarese,
lo storico della fotografia Denis Curti, la
giornalista Viviana Gandini e il regista
Gianluca Maria Tavarelli.
Tutte le foto vincitrici e una selezione dei
migliori scatti dei partecipanti saranno raccolte in mostra a Cesena dal 10 aprile al 19
maggio alla Galleria del Centro Culturale San
Biagio (via Aldini 24). Correlate al concorso
anche la retrospettiva del fotografo di scena
Roberto Biciocchi alla Galleria Comunale ExPescheria dal 10 aprile all’8 maggio.
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Stefano Schirato con Giuseppe Tornatore
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La foto di Stefano Schirato che ha vinto il CliCiack
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il caso dorian gray
Torna al Teatro Immediato Manuele Morgese con “Il caso Dorian Gray”, una
reinvenzione drammaturgica del romanzo di Oscar Wilde, tra eterna giovinezza
e incubo, con la regia di Pino Micol. // di Antonello Antonelli
Di Giuseppe Manfridi
Con Manuele Morgese
Regia di Pino Micol
I
n scena, tre personaggi e una sola
storia che, per ragioni diverse, riguarda
ciascuno di essi: Henry, Basil e Dorian.
Sofisticato e fatuo come un vero dandy,
il primo; morboso e solitario, il secondo;
vanitoso e perfido il terzo, Dorian Gray, che
nel romanzo di Wilde assurge a protagonista
assoluto. In questa reinvenzione drammaturgica dell’opera, invece, il suo ruolo
si equipara a quello degli altri due in uno
smontaggio della trama narrativa ripensata
nei termini di un’indagine processuale. Al
centro dell’inchiesta, un mistero dall’intreccio tanto articolato da non essere noto,
nella sua interezza, a nessuno dei tre.
Henry, Basil e Dorian si avvicenderanno,
così, in una serie di deposizioni corrispondenti ad altrettante visioni dei fatti. A tre
punti di vista che, congiunti, offriranno allo
spettatore la chiave di questo formidabile
enigma, teatralmente concepito come una
virtuosistica partitura per attore solista.
L’incalzare del ritmo, sempre più marcato
nel passare da un movimento all’altro, è tale
da far maturare una suspense imprevista,
e le atmosfere gotiche in cui matura la
vicenda finiranno ben presto con l’assumere
i connotati di un noir senza precedenti.
Protagonista assoluto della scena è Manuele Morgese, che darà vita ai tre personaggiimputati con un lavoro attoriale di grande
intensità. Lo abbiamo intervistato nella
sede del Teatro Zeta de L’Aquila.
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Perché “Il ritratto di Dorian Gray” diventa
un processo?
L’idea è stata dell’autore della pièce,
Giuseppe Manfridi, che ha rielaborato il
copione riflettendo su alcune domande che
scaturiscono dalla lettura del libro di Oscar
Wilde: chi è la vittima e chi è il carnefice?
Per rispondere, è stato necessario un “processo” in cui i tre imputati-testimoni sfilano
e raccontano la loro versione dei fatti sul
filone dell’Antologia di Spoon River, visto
che sono tre morti che rivivono sulla scena
per portare la loro testimonianza.
Che tipo di Dorian Gray è quello di Ma-
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primo piano
nuele Morgese?
Certamente ha le mie caratteristiche
attoriali, sulle quali Pino Micol ha insistito
molto: dei tre personaggi che interpreto,
certo Dorian è quello che mi è più vicino,
soprattutto per l’età, anche se per carica,
esplosività ed energia è certamente il più
difficile da interpretare.
E gli altri due personaggi?
Henry è certamente il più distante da me
per quel cinismo tipico del dandy che mostra sulla scena, mentre Basil ha le caratteristiche anagrafiche più lontane, essendo un
anziano, ma nel suo carattere c’è la dolcezza
tipica dell’amore, visto che è innamorato
di Dorian, che è la musa ispiratrice della
sua arte. Henry, del resto, è il personaggio
che più rispecchia la personalità Wilde,
come emerge dagli atti del processo che
subì lo scrittore: un vero dandy, cinico e
distaccato, del quale è stato difficile anche
riprodurre il linguaggio.
Dopo un anno di repliche, lo spettacolo si
è evoluto?
Abbiamo debuttato il 31 marzo 2009 con
una pièce di un’ora e cinquanta minuti, che
grazie ad un’analisi condotta insieme ad
alcuni amici che sono venuti a vedere lo
spettacolo, è stata ridotta a un’ora e mezzo,
concedendo 30 minuti per ogni personaggio
e levigando il testo che sembrava pastoso e
complesso, specie nel linguaggio: chi non
conosce la vicenda, del resto, si trova in
difficoltà nel primo impatto, ma poi tale
effetto svanisce poiché si narra di un’unica
vicenda da tre punti di vista differenti.
Sabato 10 aprile ore 21.00
Pescara – Auditorium Flaiano
Lungomare C.Colombo, 122
Info: 085.4222808 – 333.6530249
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musica
Gaben (foto di Claudia Ferri)
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musica
wakeuppalooza 2010
Otto concerti divisi in quattro appuntamenti, sempre di venerdì, dal 2 al 23 di
aprile: per il terzo anno torna l’appuntamento con il festival rock organizzato
dal Wake Up! di Pescara. // di V.D’A.
S
empre in primavera, sempre a Pescara,
sempre ospitato nei locali del Wake
Up in via Andrea Doria, torna puntuale
anche nel 2010 il cartellone del Wakeuppalooza Festival, la rassegna rock che propone
una selezione di quel che di meglio ha
prodotto l’ultima stagione nella scena musicale indipendente italiana, anche se non
mancano incursioni nel panorama europeo
(quest’anno ci sono i Marvin, dalla Francia).
Novità del Wakeuppalooza 2010 è il
doppio concerto: otto i live in programma,
distribuiti in quattro appuntamenti (tutti di
venerdì, sempre a partire dalle 23.00, tutti
i concerti sono a ingresso gratuito) dal due
al ventitre aprile. I primi due live vedranno
sul palco del Wake Up! Simona Gretchen (2
aprile, apertura affidata a Sandra Ippoliti &
Umberto Palazzo) e Gaben (9 aprile, apertura di Giancarlo Frigieri).
Simona Gretchen ha da poco esordito con
l’album “Gretchen Pensa Troppo Forte”, che
ha rappresentato una delle uscite più significative dell’anno 2009 e uno dei migliori
esordi degli ultimi anni. Un disco urgente,
aggressivo e al contempo introspettivo: una
personalità e una portata artistica invidiabile per una ragazza di soli ventidue anni.
Qualcuno sostiene che sia la versione femminile de Le Luci Della Centrale Elettrica:
è una classificazione che può essere utile,
ma risulta eccessivamente semplicistica per
una personalità sfaccettata come quella
della cantautrice faentina, le cui influenze
musicali vanno dalla prima, aspra Pj Harvey
al Kraut Rock.
Opening act, solo per questa notte, un
breve ma intenso set di Sandra Ippoliti e
Umberto Palazzo, con brani vecchi, recenti
e inediti, da soli, insieme e con amici.
Gaben, al secolo Alessandro Gabini, già con
Giulio Dorme, Perizona, Viola e Negative
Trip, presenta il suo sorprendente album
d’esordio “Cane”. Un disco elettrico, ironico, morbido e spigoloso, nudo o crudo,
essenziale negli arrangiamenti, diretto nelle
espressioni.
Apre Giancarlo Frigieri, già batterista dei
Julie’s Haircut e il frontman dei grandi Joe
Leaman, che presenta “Chi ha rubato le
strade ai bambini”, il suo secondo, brillante
album da solista.
Da venerdì 2 a venerdì 23 aprile ore 23.00
Pescara - Wake Up!
Via Andrea Doria, 30
Info: 347.8498727 - 347.1155420
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musica
Harold Lopez-Nussa
Qualcosa di più che una semplice promessa, forse il più accreditato erede di
Gonzalo Rubalcaba. // di Vincenzo D’Aquino
Harold Lopez-Nussa, pianoforte
Ruy Adrian Lopez-Nussa, batteria
Felipe Cabrera, contrabbasso
opo il mese di marzo dedicato ai suoni e alle esperienze più importanti del
folk britannico con Martin Simpson
e Danny Thompson (11 marzo), i Fairport
Convention (22 marzo) e la David Munnelly
Band, l’aprile dellìEtnomusic organizzato come sempre dall’Ente Manifestazioni
Pescaresi viene aperto dal trio di Harold
Lopez-Nussa: atmosfere cubane, jazz, ritmo
e virtuosismi di un giovane musicista già
presente a Pescara con la cantante Omara
Portuondo.
Laureatosi nell’edizione 2005 della prestigiosa Montreux Jazz Piano Solo Competition
il cubano Harold Lopez Nussa si fa apprezza-
D
re per il suo stile deciso ed elegante, il tocco sicuro e preciso che eccelle negli staccati
e negli unisoni. Figlio d’arte - il padre, Ray
Lopez Nussa, batterista, il nonno, Ernan
Lopez Nussa, celebre pianista - Harold è
qualcosa di più che una semplice promessa,
forse il più accreditato erede di Gonzalo
Rubalcaba.
Una liricità tutta centro americana, come è
logico che sia, emerge dal suo stile e una
predilezione per certe angolarità he appartengono alla miglior scuola del cubanismo
musicale.
govedì 8 aprile ore 21.00
Pescara - Auditorium Flaiano
Lungomare C. Colombo, 122
Info: 085.693093
www.entemanifestazionipescaresi.it
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musica
vessel
I Vessel, quando si dice un supergruppo. Corrado Nuccini, Emanuele Reverberi
(entrambi nei Giardini di Mirò) e Alessandra Gismondi (Pitch) portano dal vivo
il loro nuovo progetto. // di Vincenzo D’Aquino
è
d’obbligo esserci per verificare se,
anche su un palco e con un pubblico
davanti, i tre riescono a restituire le
suggestioni e tutte le immagini di quel
piccolo gioiello di cantautorato noir che
è “Tales Of Memento Island”. Un biglietto
di sola andata che dall’Emilia Romagna
passa per la Berlino più nera e sceglie come
capolinea la melodia segreta di Montreal. La
prima immagine che accompagna l’universo
sensoriale dei Vessel è un centro di gravità
permanente in grado di attrarre i fermenti
più artisticamente eversivi e socialmente devianti di decadentismo urbano per
tradurli in suoni espiatori e taumaturgici.
C’è cantautorato, folk, psichedelia, new
wave; un nichilismo disperato raffigurato
attraverso storie di alienazione, solitudine,
tra amori violenti e assassini mediatici degli
anni “00”.
La decostruzione rumorosa del rock, le sinestesie artistico-musicali, le storie violentemente urbane e letterarie dei testi, gli archi
di Emanuele Reverberi, polistrumentista
dotato e oratore di suoni apocalittici: ma è
è la voce di Alessandra Gismondi, elegante
chanteuse, a dare liberazione espressionista
a questi canti dell’amor perduto.
Sabato 10 aprile ore 22.30
Pescara - Toky Club
Via dei Peligni, 28 - Info: 349.7507865
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musica
tre allegri ragazzi morti
Una tempesta di punk’n’roll per la presentazione del nuovissimo album
“Primitivi del Futuro”: tanta attesa per il concerto al Toky e soltanto 300
posti disponibili // di V.D’A.
D
avide Toffolo
fumettista nonché
chitarrista, cantante e compositore dei Tre
Allegri Ragazzi Morti torna
insieme ai suoi compagni
Luca Masseroni (batteria) e
Enrico Molteni (basso), per
presentare il nuovo e sesto
album intitolato “Primitivi
del Futuro”.
“Primitivi del futuro” è un
viaggio musicale nato grazie
all’importante incontro col
produttore e musicista Paolo
Baldini (B.R. Stylers, Africa
Unite, Dub Sync). I Tre
allegri ragazzi morti hanno
infatti ascoltato, appreso e
interpretato gli stili ritmici
tipici di altre culture (come
la Jamaica e l’Africa) senza
dimenticare la lezione del
punk e le contaminazioni
della new wave, specchiandosi quotidianamente
col cantautorato poetico
caratteristico della loro
storia. Il risultato è una
piccola rivoluzione fatta di
dub e con una dominante
cromatica blu.
Giovedì 15 aprile ore 22.00
Pescara - Toky Club
Via dei Peligni, 28
Info: 349.7507865
Ingresso 10 euro + d.p.
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musica
ERAMALE
Formazione abruzzese attiva dal 2005,
gliEramale propongono una personale miscela
di alternative, indie e math rock coordinata
ed amalgamata dalla straordianria voce di
Marianna D’Amario. La leggerezza del pop
contrapposta a pungenti riff di voce e chitarra;
spazio alla forma canzone, ma solo quando ce
n’è bisogno.
Giovedì 1° aprile ore 22.30
Pescara - Mono Spazio Bar
Viale Marco Polo, 38
Marco di battista ozone trio
Ciori’s Band
L’eclettica e talentuosa formazione composta
da Fabrizio Crecchio (chitarra elettrica), Elio
Samb (voce), Eros Occhiuzzi (batteria), Ciori
Ndiaye (basso) e Renato Barattucci (tastiere)
si esibisce nel mese di aprile a Pescara in due
attesissimi concerti. Musiche multietniche
raffinate e coinvolgenti, i cui suoni e ritmi
viaggiano dall’Africa a Cuba, dal Portogallo
al Brasile, sono la cifra stilistica di una band
brillante, divertente e soprattutto di spessore.
Venerdì 9 aprile ore 21.00
Pescara - Lalla Wahlalla
Via dei Sanniti, 8
Venerdì 30 aprile ore 21.00
Pescara - Sanacore
Pescara - Via Marco Polo, 15
Info: 348.9252747
Continua la rassegna gratuita “Sabato in Concerto Jazz 2009/2010” promossa dalla Fondazione
Pescarabruzzo, con la collaborazione dell’AICS
Pescara e la direzione artistica di Gigi Massacesi. Marco Di Battista affronta, con l’Ozone Trio, i
propri brani originali nella formazione canonica
e sempre affascinante del piano trio.
Sabato 10 aprile ore 18.00
Pescara - Maison des Arts
Corso Umberto I, 83 - Info: 085.4718021
Playing the Mode
La tribute band ufficiale dei Depeche Mode
composta da Mirko Manari alla voce, Alessandro
Paci alla batteria, Alex Moscone al synth, alla
chitarra e voce e Christian Disma al synth,
proporrà al pubblico del Toki di Pescara i grandi
successi della band di David Gahan come Enjoy
the silence, I feel you e tanti altri ancora.
Sabato 3 aprile ore 23.00
Pescara – Toki Club
Via dei Peligni, 28 - Info: 331.3118479
Andy dei Bluevertigo
In occasione del suo primo anno di attività
l’associazione Mo’desti festeggia la ricorrenza
facendo salire alla consolle della discoteca Exò
l’eclettico Andy dei Bluvertigo, che con la sua
proposta figurativa e multimediale, sta portando sulle scene italiane un innovativo DJ-set.
Giovedì 1° aprile ore 22.30
Guardiagrele (Ch) – Discoteca Exò
Info: 329.2968780 - Ingresso 8 euro + d.p.
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teatro
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teatro
non fate troppi pettegolezzi
La voce nostalgica di un grande attore come Fabrizio Gifuni si intreccia alla
musica di Cesare Picco, musicista contemporaneo che ha come riferimento il
jazz, che con il suo trio farà vivere le suggestioni e l’epoca del grande Pavese,
di cui ricorrono i cento anni della nascita. // di Antonello Antonelli
Con Fabrizio Gifuni (voce) e Cesare Picco
(pianoforte)
Drammaturgia originale di Fabrizio Gifuni
Musiche originali di Cesare Picco
A
più di mezzo secolo dalla scomparsa, Cesare Pavese appare tuttora un
classico del Novecento, il cui rigore
stilistico e morale ha affascinato e continua
ad affascinare generazioni di italiani,
facendone uno degli scrittori più amati
del dopoguerra italiano. Il grande scrittore
piemontese, tuttavia, era appassionato non
solo di letteratura americana, ma anche
assai curioso della sua musica. Il jazz e
Pavese sono insiemi che si intersecano.
Pavese scisso tra le radici delle colline e la
città, l’andare via ma non poterlo fare per
sempre, i mari del sud. Quindi Pavese come
malinconia, nostalgia, e solitudine. Il jazz
è musica che nasce in America, ma le sue
note sono quelle dei neri, hanno dentro
qualcosa di quell’altrove da cui sono stati
radicati. Il jazz è identità da costruire, a
metà tra una costa e l’altra dell’Atlantico,
ma a metà non c’è niente, solo il mare.
Il titolo dello spettacolo, “Non fate troppi
pettegolezzi”, allude alla drammatica fine di
un’esistenza, rievocando le tragiche parole
scritte sulla prima pagina del libro “Dialoghi
con Leuco” che recitano così: “Perdono tutti
e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate
troppi pettegolezzi”. La voce di Fabrizio
Gifuni si intreccia alla musica di Cesare
Picco, alla ricerca di nuovi orizzonti e nuove
atmosfere che magicamente escono dalle
parole dell’indimenticato scrittore.
Questo il programma dei testi che saranno
musicati:
- Il blues delle cicche (da “ Ciao Masino”)
- Alle finestre di un quarto piano (da “Poesie Giovanili”)
- Sono andato una sera di dicembre (da
“Rinascita”)
- I due corpi si scuotono avvinghiati (da
“Poesie Giovanili”)
- Oh ballerine dalle coscie nude (da “Rinascita”)
- Disciplina antica (da “Lavorare Stanca”)
- Tutta la perfezione (da “Le febbri di
decadenza”)
- A sol, di saxofono (da “Blues della grande
città”)
- No, io son nato per l’inverno (da “Estravaganti scelte”)
- Questa città mi ha vinto come un mare
(da “Blues della grande città”)
Venerdì 9 aprile ore 21.00
Chieti – Teatro Marrucino
Piazza Valignani, 7
Info: 0871.320007 – 330470
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teatro
2. (due)
Una critica profonda alla società capitalistica torna in scena dopo dieci anni.
“La più gran parte della vita è vita passata, menomale”... // di Antonello Antonelli
P
er la dodicesima stagione di Teatro
Contemporaneo del Florian Teatro
Stabile d’Innovazione va in scena
un’altra promettente realtà della nuova
scena italiana, FibreParallele di Bari con 2.
(DUE), uno spettacolo di Licia Lanera e Riccardo Spagnulo, già vincitore del concorso
Fringe/l’AltroFestival all’interno del 18° FIT
Festival Internazionale del Teatro di Lugano
e progetto finalista di EXTRA-segnali dalla
nuova scena contemporanea.
In una piccola stanza bianca c’è una donna
dalle profonde occhiaie e dai capelli rossi.
è vestita di bianco e cammina su dei tacchi
alti. A metà tra un’infermiera e il vestito della prima comunione. Confinata tra
quattro pareti, in uno spazio immaginario,
della mente, c’è quello che rimane della vita
di una donna, la cui storia d’amore è finita
con un addio.
Lui l’ha lasciata, lei lo ammazza. La narrazione si fonde con l’azione scenica e il bianco della purezza e dell’infermità si confonde
con il nero della cronaca. Il vero racconto
riguarda un momento, quello del forchettone piantato nel collo dell’amato. Lei non
risparmia un dettaglio dell’assassinio: con
brutale lucidità ricostruisce le sensazioni, le
immagini, i respiri agonizzanti della vittima, le sue ultime forze, gli occhi vitrei.
Lunedì 12 aprile ore 21.00
Pescara – Florian Espace
Via Valle Roveto, 39 - Info: 085.4224087
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teatro
Racconti Accolti
Alfonso Santagata
Prosegue la sesta edizione di “incontrARTI –
quando i margini sono al centro”. Il quinto appuntamento in programma vedrà sul palco del
Cantiere Teatrale gli allievi del secondo anno
dell’omonima scuola di recitazione diretta da
Milo Vallone. “Racconti Accolti”, questo il
titolo dello spettacolo o meglio “esercizio pubblico”, come ama definire queste performance
lo stesso Vallone, proporrà testi di vari autori
della drammaturgia classica e moderna, tra cui
Ovidio, Benni, Flaiano e altri ancora.
Sabato 10 e domenica 11 aprile ore 21.00
Pescara – Cantiere Teatrale
Info: 085.4549249
Come di tradizione, il cartellone di prosa del teatro Marrucino si conclude con una rappresentazione-laboratorio che coinvolge i cittadini
che sono desiderosi di compiere un’esperienza
teatrale al fianco di famosi e pluripremiati
attori. Quest’anno il compito di selezionare
gli aspiranti a calcare le scene teatina sarà
Alfonso Santagata, che dovrà preparare un
gruppo per l’allestimento della pièce “Tragedia
a Chieti degli dei, degli eroi”, che andrà in scena nei giorni 14 e 15 maggio, nell’ambito della
sezione Nuove Scritture della Stagione di Prosa
2009/2010. Per questo, da domenica 18 a venerdì 23 aprile (dalle ore 17.00 alle ore 22.00),
Santagata terrà presso il teatro Marrucino delle
sessioni di laboratorio finalizzate alla selezione.
Per partecipare non ci sono limiti di età e non
sono necessarie precedenti esperienze teatrali.
Le richieste di partecipazione, con allegato breve curriculum, dovranno essere inviate entro il
15 aprile alla mail: [email protected].
«Da molti anni – ha spiegato Santagata –
incontro attori: i seminari sono l’occasione
per entrare in relazione con energie umane e
concezioni del mondo diverse, con individui che
affrontano percorsi della propria memoria inseguendo ombre di creature destinate al teatro».
Dal 18 al 23 aprile ore 17.00
Iscrizioni: entro il 15 aprile
Chieti – Teatro Marrucino
Piazza Valignani, 7
Info: 347.3106505 – 347.8910721
Alberto Patrucco
“Chi non la pensa come noi”
Alberto Patrucco, uno dei più corrosivi monologhisti dell’attuale panorama italiano incontra
il caustico disincanto poetico di Georges
Brassens, il più raffinato e ironico cantautore
francese del secolo scorso. Diverse epoche
storiche, differenti origini, persino distinte
discipline: l’arte del monologo da una parte, la
canzone d’autore dall’altra.
Venerdì 9 aprile ore 21.00
Lanciano (Ch) – Teatro Fenaroli
Info: 0872 717148
A porta chiusa
Di Jean Paul Sartre, regia di Roberto Negri
La compagnia “Officina Dinamo di Roma” è
ospite dell’ottavo spettacolo della rassegna
“Pratola a teatro”, con una pièce che è una
riflessione sul rapporto con gli altri, tant’è che
il titolo con cui il lavoro viene inizialmente
pubblicato da Jean Paul Sartre era “Les Autres”.
Sartre dichiara che “l’inferno sono gli altri” ma
spesso ci si accorge davvero che gli altri siamo
noi. Aprire la porta chiusa dalla volontà di
isolamento è un un gesto di liberazione individuale, che diventa immediatamente collettivo;
l’unico gesto possibile per uscire dall’inferno
della commedia sociale.
Venerdì 9 aprile ore 21.00
Pratola Peligna (AQ) – Teatro Comunale
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arte
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arte
justine lowe
Una cifra narrativa psichedelica convulsa e avvincente. Che rispecchia il contraddittorio percorso storico-sociale dell’era della Guerra Fredda. Uno sguardo
che dissesta e scompone, ma ch’è anche surreale... // di Antonello Antonelli
J
ustine Lowe, artista del panorama newyorkese, espone più di trenta collage
dal sapore visionario e surreale, seguendo quella scia psichedelica e libertaria
che contraddistingue il suo lavoro. Attinge
a piene mani dall’immaginario anni’60 e ‘70
e dal vintage più estremo, sovrapponendo e
mescolando copertine di libri, locandine di
film e stralci di dischi. Il risultato è sempre
elastico e multisensoriale. Conosciuto per
le elaborate installazioni, Lowe interseca
bidimensionalità e tridimesionale per mezzo
di dipinti-collage, video e specchi. Unisce
e combina immagini dell’era della guerra
fredda, lacerati paperbacks di fantascienza, romanzi, manuali di ogni tipo, film e
copertine di libri di poesia, per creare una
narrativa fratturata ed estremamente intri-
gante. La manipolazione dei media altera le
percezioni dello spettatore conducendo ad
associazioni inverosimili: i soggetti, icone
di cultura e costume del passato ammiccano
da inconsuete angolazioni confondendo
leggenda e storia Le immagini creano
inediti assemblaggi di collage, che narrano
la visione di una nuova era. Due sculture
a specchio, dipinte in bianco e nero, si
frantumano in mille pezzi come trame di
ragnatele. Scene di film, tra cui Crystal
Voyager, Zabriskie Point e La Vallée, sulla
musica dei Pink Floyd si intersecano in un
cut up di immagini proiettate.
Fino al 27 aprile
Pescara – Galleria Cesare Manzo
Via Umbria, 48 - Info: 085.297206
icmag 43
n°146
arte
Res Extensa
In uno spazio complesso e impegnativo
come quello della chiesa di S.Giovanni
Battista di Penne, Jörg Grünert commenta
e rende visibile il grande tema del memento
mori, raffigurando il sepolcro artistico all’interno di una realtà contemporanea. Il titolo
che l’artista ha pensato per questo lavoro,
“Res Extensa”, ci rende consapevoli dello
spazio occupato dalla materia. Il “sepolcro” è l’oggetto che testimonia un evento
dell’Altrove, in uno “spazio” che appartiene
esclusivamente al pensiero. Allora, l’installazione di Jörg Grünert nel gioco articolato
delle relazioni e delle simbologie che mette
in moto è “res extensa” di un qualcosa che
deve essere interpretato. Non si limita ad illustrare, ma nella complessità delle relazioni
visive e simboliche, attraverso i materiali e
lo spazio, lavora intorno al senso della cosa
rappresentata.
Da 1° al 18 aprile
Penne (PE) - Chiesa di San Giovanni
Battista
Info: 333.7004932 – 338.5309912
Arte Suoni Colori
Il progetto finanziato dal Centro Servizi
per il Volontariato, vedrà la creazione di
laboratori creativi presso strutture statali
(scuole o locali appartenenti ai Comuni) e
centri di aggregazione privata, da realizzarsi
come attività post-scolastiche nei paesi
della provincia pescarese.
Capofila del progetto è il comune di Villa
Oliveti Rosciano (Pe), dove qualificati
operatori didattici condurranno laboratori
di musica, pittura, scultura, teatro e lettura
espressiva una volta a settimana presso il
Centro Esploratorio dell’ex scuola elementare. “La nostra prospettiva è di dare la
possibilità, ai bambini che vivono in aree
a prevalente vocazione rurale, di ricevere
nuovi stimoli rispetto alle attività svolte a
scuola” spiega Stefania Silvidii, presidente
dell’ASC.
Chiusura iscrizioni il 31 maggio
Villa Oliveti Rosciano (Pe)
Centro Esploratorio
Info: 339.2399768
Marco Lodola
Artista italiano tra i più conosciuti e
apprezzati anche all’estero, Marco Lodola espone per la prima volta a Teramo in
una mostra organizzata dall’associazione
culturale Big Match. Grazie alle straordinarie
installazioni del maestro, la città si accende
di una luce particolare. La mostra intitolata
“Lost Light” coinvolge le sale della Torre
Bruciata, antico bastione romano, fino a
spostarsi nella piazza circostante. Le “luci
perdute” di Lodola sono sinonimo di riscoperta e meraviglia, avendo l’arduo compito
di rischiarare il patrimonio sommerso della
città abruzzese. L’artista si distingue per
la capacità di mescolare l’arte con altre
discipline come la letteratura, la musica, il
cinema e il design.
Fino al 25 aprile
Teramo – Torre Bruciata
Info: 3662865430
icmag 45
n°146
arte
Erminio Di Camillo
"Pictour - Dal pennello al pixel"
Quello che distingue i disegni, le grafiche,
le tempere, gli smalti, i lavori ad olio e le
opere digitali di Erminio Di Camillo è la
molteplicità dei linguaggi e delle tecniche,
insieme alla varietà e vivacità dei segni e
dei colori.
Tutto appare come in preda ad un inarrestabile flusso creativo, in un artista che ama
sperimentare. Possiede una grande apertura
mentale e un profondo senso del rinnovamento. È stato uno dei primi ad usare la
computer art realizzando lavori di grande
complessità e di notevole effetto. L’artista
pescarese scommette tutto sull’interdisciplinarità e sulla multimedialità, sull’abbandono
di ogni sorta di formalizzazione tradizionale, in quanto il linguaggio non è il fine, ma
il mezzo per una nozione rinnovata di arte.
Fino al 7 Aprile
Pescara – Mediamuseum
Piazza Alessandrini
Info: 085 451789
Anonimo Italiano
“Portraits”
La mostra che Anonimo Italiano ha concepito
per lo spazio della Galleria White Project è una
riflessione sul tema della resa e dell’imprigionamento intesi come nuovo punto di partenza
su cui ricostruire, costanti che accompagnano
l'esistenza umana giorno dopo giorno. La
mostra é quindi un percorso che, sulla base di
molteplici riferimenti mitologici, ci porta a riflettere sul desiderio comune agli esseri umani
di superare la propria condizione di fragilità.
Fuori dal protagonismo e dal presenzialismo
Anonimo Italiano si tiene lontano dalle cifre
e dalle etichette per dare il segnale chiaro ed
inconfondibile di un’arte che è anzitutto mezzo
espressivo della propria interiorità. Raffinato
e leggero, l’artista interpreta la ciclicità della
vita, dell’amore e della morte rendendoli eterni
in un movimento continuo di annullamento
dell’uno nell’altro.
Fino al 30 aprile
Pescara – Galleria White Project
Piazza Garibaldi, 7 - Info: 0854549728
L’Aquila, riconversione
oltre la ricostruzione
A un anno dal devastante terremoto che
colpì l’Abruzzo, l’Ordine degli Architetti
Paesaggisti e Conservatori della Provincia
di Pescara organizza un ciclo di eventi che
si propone di rappresentare i tanti punti di
vista sull’esigenza di ricostruire questa terra
ferita. Il primo appuntamento è la mostra
del Collettivo 99 – Giovani Tecnici Aquilani
dal titolo “L’Aquila, riconversione oltre la
ricostruzione” in corso fino al 16 aprile
presso l’Urban Center di Piazza Salotto. Il
10 aprile, invece ci sarà una dibattito con
i giovani del Collettivo presso il Museo Vittoria Colonna, con l’obiettivo di favorire un
processo di partecipazione e di ripensamento di una città e del suo territorio.
Sabato 10 aprile ore 10.00
Pescara – Museo Vittoria Colonna
Info: 085.4283759 - www.collettivo99.org
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n°146
altro
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n°146
altro
questioni di mercato (fantastico)
Il Laboratorio Creativo “Ventotto” ha dato vita ad una sorta di “villaggio magico tutto in un quartiere” // testo di Marco Taddei - foto di Marco Taddei - Giorgia Tobiolo
C
he cosa volete? Perché continuate a
seguirmi? Cercate i Mercanti del Fantastico? Ah, potevate dirlo prima! E’
dalla galleria d’Arte D’Adamo in via Ravenna
che son venuti fuori. Lunedì 15 avevano già
preso possesso di tutto il quartiere. Sono
rimasti una settimana o giù di lì. Hanno
fatto i loro comodi. Scritto sui marciapiedi,
attaccato manifesti, intervistato passanti ed
occupato i negozi. Sei negozianti ci sono
cascati. Nelle vetrine accanto alla solita
merce sono apparsi ambulacri inusitati,
strani addobbi e grottesche costruzioni che
poco hanno a che fare con la vendita al
dettaglio. Volete i loro nomi? Orlando Ef,
Danny Jorket, Luciano D’Andreagiovanni,
Fabio Calabrese & Marco Taddei, Annamaria Basso e Pedro Hugo Cavuti. Volete
denunciarli forse? Mi parevano bravi ragazzi,
calamitosi ma gentili. Segnatevi anche
questi altri due: Michela Tobiolo e Simone
Angelini, sono i capibanda. Scusate ma ora
devo andare, torno all’anonimato. Forse il
ricordo del subbuglio portato dai Mercanti
del Fantastico mi accompagnerà per un po’
di tempo. Potrei addirittura riuscire ad immaginare qualcosa: bambini che raccolgono
lecca lecca caduti per terra senza paura dei
germi, per esempio.”
Leggi la versione integrale su http://www.
ventotto.biz
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n°146
altro
Avalon
Eriberto e il mare,
Eriberto è il mare.
Presentato nella cornice del Caffè Letterario
il libro “Eriberto e il mare, Eriberto è il mare”
di Elisabetta Mastromattei, in ricordo di suo
fratello Eriberto, scomparso nell’ottobre del
2008 in seguito alle gravi conseguenze di un
incidente stradale. “Era un uomo leale, amico e
dedito alla sua Pescara”, lo ricorda Elisabetta,
“Era pioniere di ogni iniziativa, innamorato del
suo mare e del suo cielo.” La confidenza con il
fiume che solcava ogni anno con i suoi storici
tuffi, la sua severa difesa della tradizione
popolare nel capitanare le barche durante la
processione di Sant’Andrea, coincidono con
l’anima della città di Pescara, che con la sua
morte ha perso una parte di sé.
direttore della fotografia
Continuano gli appuntamenti della RòFilmLab, il laboratorio di sceneggiatura, regia e
montaggio dei fratelli Alessandro e Cristiano
Di Felice. È la volta del secondo workshop
“Come diventare direttore della fotografia. Dal
set alla post produzione”, diretto da Michele
D’Attanasio, professionista del settore già
collaboratore in diversi programmi Rai e di
grandi registi cinematografici. Il programma
prevede un’introduzione generale al digitale,
esercitazioni con Red One Camera 4k, prove
tecniche di illuminotecnica, prove tecniche
di illuminazione in esterni, prove tecniche di
acquisizioni su computer e di color correction.
Dal 9 all’11 aprile
Cerratina di Pianella (Pe) – RòFilmLab
Info: 3937049708
Presso l’Auditorium Petruzzi si terrà un concerto
meditativo di campane tibetane e canto a cura
del professore di sociologia Enrico Cheli, promosso dall’associazione culturale Avalon. Prima
dell’esibizione l’autore terrà una conferenza
su “I creativi culturali, persone nuove e nuove
idee”, ossia quelle persone che si propongono
nel loro percorso un’economia etica, uno sviluppo ecosostenibile, un’umanità più consapevole.
Sabato 17 e domenica 18 nella sede dell’Avalon,
sempre il professor Cheli parlerà al seminario
“Liberare la voce, liberare l’anima”.
Venerdì 16 aprile ore 20.30
Pescara- Auditorium Petruzzi
Dal 17 al 18 aprile
Pescara - Sede Avalon Via di Sotto, 120
Info: 085.414902
2010: Odissea per gli spazi
Lo scorso 19 marzo sono stati molti gli artisti
pescaresi ad aver aderito all’appello del Consigliere comunale Giovanni Di Iacovo (Sinistra
e Libertà) e occupato i corridoi comunali e
l’ufficio del gruppo consiliare con opere e installazioni di diverso genere. Un atto simbolico
organizzato per rimettere al centro dell’attività
dell’amministrazione la questione degli spazi
per la cultura a Pescara. Numerosi i temi sollevati durante la conferenza stampa di questa
insolita esposizione come, ad esempio, il dare
una gestione e una programmazione concreta a
due spazi importanti e poco valorizzati come il
Teatro Michetti e l’Ex Aurum.
Fino al 19 aprile
Pescara – Palazzo di Città
Info: 085.42831
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n°146
altro
I PICCOLI AMICI DELL'AMADEUS
Dopo il grande successo della prima serata
di domenica 21 marzo, dove hanno concorso bimbi e ragazzi under 14 provenienti da
diverse località abruzzesi, ad aprile arriva la
seconda tappa del concorso di giovani talenti
patrocinato dal ristorante Amadeus. Nel corso
della prima eliminatoria, la giuria, composta
da personaggi dello spettacolo, della cultura
e del giornalismo, ha avuto un compito non
facile nell'individuare il vincitore, che è stato
individuato nella coppia di ballerini di hip
hop e breakdance formata da Marco e Lorenzo
Caruso. Il vincitore selezionato dalla giuria popolare presente in sala è stato invece Vittorio
Paolone, musicista che ha suonato l'organetto
“ddu-bbotte”. Le prossime due selezioni ci
saranno domenica 11 e 25 aprile e le iscrizioni
sono ancora aperte.
Domenica 11 aprile ore 21.00
Brecciarola di Chieti - Ristorante Amadeus
Via Aterno, 435 - Info: 0871.684677
giornalismo culturale
Ultimi giorni per le iscrizioni ai corsi di formazione per l’organizzazione di eventi culturali e
giornalismo culturale organizzati dall’agenzia
di comunicazione Mente Locale in collaborazione con l’associazione Movimentazioni. I corsi
sono realizzati con il patrocinio di Comune di
Pescara, della Provincia di Pescara, del Comune
di Chieti e della Provincia di Chieti, hanno il
sostegno della Fondazione Pescarabruzzo e
vedono tra i partner il Teatro Marrucino ed il
Florian Teatro Stabile d’Innovazione. In tutto
sono previste 120 ore di lezione distribuite nei
week-end, il sabato dalle 9 alle 14 e dalle 16
alle 18 e la domenica dalle 9 alle 14, che avranno l’obiettivo di fornire ai futuri organizzatori
di eventi e giornalisti le competenze necessarie per affrontare le esigenze della moderna
industria editoriale, con particolare riguardo a
quella specializzata in cultura, grazie anche a
tecniche di marketing e di relazioni pubbliche.
Dal 10 aprile ore 9.00
Chiusura iscrizioni: 6 aprile
Pescara – Mente Locale
Via delle Caserme, 75 - Info: 085.4554504
LIBRI IN CITTà
Per la serie di incontri “Libri in città” la libreria Primo Moroni questa settimana propone la
presentazione del libro “Vivere non conviene,
esistere non basta” di Alessandra Di Gregorio.
Nata a Cugnoli nel 1983, la Di Gregorio è collaboratrice freelance di diverse case editrici per
cui svolge editing, scouting autori, gestione
eventi e consulenza editoriale in genere. Cura
inoltre Scrittura Informa, uno spazio autonomo
di divulgazione letteraria online, recensendo
testi della piccola e media editoria italiana.
Venerdì 9 aprile ore 19.30
Pescara - Libreria Primo Moroni
Via Quarto dei Mille, 29 - Info: 085.4429521
GLi imperdibili
Per la rassegna “Gli imperdibili”, l’unico spazio
per il cinema d’autore rimasto a Pescara,
Movimentazioni presenta “Promettilo!”, un film
di Emir Kusturica del 2007. Perché vederlo:
per chi ha bisogno di farsi contagiare dalla
travolgente allegria dei film di Kusturica, in cui
le storie, fitte di eventi, mescolano umorismo,
caricatura e fantasia in un tourbillon caotico
e surreale.
Lunedì 12 aprile
ore 16.30 - 18.40 - 21.15
Pescara - Cinema Sant’Andrea
Info: 085.4429521
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luoghi
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luoghi
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luoghi
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n°146
speciale
le micro web-tv
Un fenomeno molto abruzzese. Hanno raccontato il dramma de L’Aquila “dal
basso” e sono diventate un punto di riferimento per tutti gli utenti del web.
// di Antonello Antonelli
A
ttualmente sono 161, in un anno e mezzo sono cresciute del 500% e, evento
più che stupefacente in una regione
generalmente “arretrata” quanto a comunicazione, sono concentrate maggiormente tra
Lazio, Lombardia ed Abruzzo: sono le microweb tv, vero “giornalismo dal basso” e piccologrande specchio della realtà italiana dei mille
campanili e delle storie-simbolo, che hanno
conosciuto una grande espansione proprio a
causa del terremoto che quasi un anno fa ha
sconvolto L’Aquila. A questo mondo, spesso
sconosciuto al grande pubblico, se non portato
alla notorietà da qualche giornalista televisivo
attento o alla ricerca di materiale “di prima
mano” per i propri servizi tv, è dedicato un
progetto inter-universitario che dal 2004 lo
monitora costantemente e che è frutto della
ricerca di un abruzzese trapiantato a Bologna,
Giampaolo Colletti, 30 anni, giornalista
(collabora con il Sole 24 Ore ed altre testate
nazionali). L’esplosione delle micro-web tv ha
convinto Giampaolo a far conoscere ancora di
più questo fenomeno e per questo ha scritto
un libro da poco uscito per i tipi dell’editrice
del Sole 24 Ore, con la prefazione di Carlo
Freccero, già direttore di Rai Due ed ora responsabile della nuova Rai Quattro sul digitale
terrestre e grande conoscitore delle dinamiche
della comunicazione: “Tv fai-da-web”, questo
il titolo della pubblicazione, che dopo essere
stata presentata a Milano, a Roma e a Bologna, è arrivata anche a Pescara, città natale
di Giampaolo, che è stato studente del liceo
classico cittadino. Ed è proprio a margine della
presentazione pescarese che lo incontriamo.
Innanzitutto, la definizione: cos’è una
micro-web tv?
Sono definite così i canali digitali creati dal
basso dai cittadini videomaker per caso e
icmag 66
passione. Trattasi di antenne messe in piedi
con pochi spiccioli da cittadini di ogni ordine
e grado per documentare ciò che accade nei
vari territori del nostro Paese, spesso non
coperti dai media generalisti anche locali o
non raggiunti da banda larga. Queste web tv
sono nate in tutta Italia per veicolare in Rete
storie di denunce, di antichi mestieri, storie
di quartiere. La particolarità è che sono molto
diffuse in paesi e contrade, meno nelle metropoli, quasi fossero una risposta ad un bisogno
di protagonismo.
Il progetto Altra Tv che le monitora come si
svolge?
Attualmente il monitoraggio di www.altratv.tv
conta circa duecentocinquanta antenne create
da cittadini videomaker. Altratv mira a creare
una wikipedia delle nuove forme di tv, un
censimento di questo fenomeno. Tutte queste
iniziative sono fatte senza scopo di lucro,
ovvero non hanno business model competitivi.
Hanno un valore sociale, di condivisione.
Dove sono diffuse le micro-web tv?
Le micro web tv attecchiscono su Internet laddove c’è bisogno di raccontare fatti di cronaca,
tragedie della collettività. È un movimento
trasversale, che unisce centinaia di cittadini
videomaker per passione, è la tv sottocasa,
n°146
speciale
che racconta le storie quotidiane. L’obiettivo
è videoraccontare il proprio paese. Spesso con
pochi spiccioli per comprare strumentazioni
tecnologiche rigorosamente digitali ma a basso
costo.
Si capisce, quindi, come sia stato proprio
l’evento sismico che ha sconvolto L’Aquila ad
aver acceso lo sguardo di decine di microtelecamere sul dolore e sulle difficoltà dei
terremotati. A sottolineare tutto questo,
nell’incontro-presentazione pescarese il
commissario regionale della Croce Rossa, Maria
Teresa Letta, ha avuto parole taglienti per
l’informazione: «A L’Aquila le tv commerciali e
quella di Stato hanno fatto vedere i politici e i
personaggi famosi che si sono adoperati per la
città, ma il dramma vero non l’hanno raccontato. Alcuni aquilani hanno capito la devastazione del centro solo quando hanno forzato le
barriere per raccogliere le macerie. Un grande
aiuto, invece, è stato dato dalle micro web
tv, che hanno raccontato le storie semplici,
vere, di tutti i giorni e il dolore di chi viveva
smarrito nei campi». Ha concordato Gianluigi
Pezzopane, assessore alle Pari Opportunità del
Comune aquilano: «Ben vengano mezzi come
questi che consentono di avere un’informazione schietta, non filtrata. A L’Aquila ora i riflettori si sono spenti e i media nazionali stanno
facendo passare il messaggio che da noi tutto
è risolto, mentre così non è. Le micro web tv
possono aiutare gli aquilani, ed altri come noi,
a tener desta l’informazione».
icmag 67
n°146
rubriche
Bentornati a blog, la rubrica dell’amore.
Che confusione, sarà perche ti amo.
(rubrica sull’amore a sinistra)
Bersani: “La situazione è difficile, ma la vittoria di Emma è stata una grande soddisfazione”.
Poi gli hanno spiegato che quella era la finale di Amici.
Strani amori (rubrica popolarissima)
Netta la vittoria di Del Corvo, braccio destro di Piccone, che è quello che cercò di malmenare Maurizio Scelli durante una riunione del PdL.
Perché nell’amore vero pure un po’ di violenza ci può stare.
Politikom (rubrica di alta strategia politica)
Il PD Abruzzese, digerita la sconfitta si interroga sulle prossime mosse:
Stefania Pezzopane, ad esempio, va rimessa in giardino affianco a Gongolo?
Padri fondatori (rubrica su gente che ha fatto gli
italiani)
Morto Emanuele Pirella, pubblicitario*.
I funerali saranno in forma strettamente privata.
Che se non fosse vero, sarebbe una discreta battuta.
(* “Lavato con Perlana”, “Chiquita 10 e lode”, “O così o Pomì”; Amaro Montenegro; Giovanni Rana)
Schiene dritte (rubrica su una democrazia
con la scoliosi)
Repubblica: “Arriva il robot giornalista: fa quasi tutto, ma non pensa”.
Perfetto, è gia pronto per il mercato italiano.
All you need is Love (rubrica di nuova politica)
I risultati elettorali parlano chiaro: l’amore vince davvero sull’odio.
Soprattutto se l’amore controlla 5 televisioni su 6.
Buonanotte, dottore. (rubrica sull’amore a sinistra)
“Stefania Pezzopane è la presidente di provincia più amata in Italia.”
(il Sole24ore, gennaio)
di
icmag 69
n°146
Marco San
rubriche
GENERAZIONE g(aga)
“E’ nato il piccolo Nathan Falco Briatore”.
Dieci anni fa la madre della ragazza, Paula
Yates, morì di overdose.
Sesso e droga con uno sconosciuto.
Scandalo per la figlia di Bob Geldof.
Un 23enne ha messo in rete le foto della
sua «notte brava» con Peaches. Lei: vero,
ma non ho preso eroina.
Be’, ragazzi, che vi devo dire. Mi chiamano Beyonce Margot Lady Oscar Jr, ho 21 anni sono
figlia d’arte e sto con Bono Le Bon Daitarn 3
jr, che ha 23 anni è figlio di papà e ci siamo
ritrovati nostro malgrado ma in fondo è tutta
pubblicità che cola al centro dell’ennesimo
scandalo online. Quel pazzo del mio boyfriend,
che ultimamente si sente fotografo e dice di
ispirarsi all’arte di Igor Mi Vanto, i cui scatti
ipnotizzano e catturano l’anima dei Party, e dei
suoi pensosi protagonisti, pensate che genio…
a San Valentino non ha pensato di pubblicare,
taggando un po’ tutti, tutta una serie di fotine
che ci ritraggono nudi e abbracciati, a volte
glitterati, gli occhi vitrei, le braccia al cielo, il
fondotinta che non si vede, in bocca le cover
di Rolling Stone Italia e Vice Magazine, proprio
mentre siamo intenti a mimare le più stravaganti posizioni del kamasutra, noi il sesso
lo facciamo, o meglio, lo rappresentiamo, lo mettiamo in scena, solo su
Chatroulette o su NetMeeting? Contiamo
solo noi! Quasi peggio di quella volta che
quel mattacchione del mio amorino caricò su
You Tube alcuni video che ci riprendevano in
un chiaro stato di pre-morte, completamente
cianotici e assiderati, mentre giocavamo ad
autoasfissia erotica, strangolandoci con buste
a tiratura limitata Moschino, Blumarine, Guess,
Burberry, Jean Charles de Castel Bajac. Il
Mio Bono Le Bon Daitarn 3 jr. sta pieno di
tatuaggi, ne ha uno persino sul pisello, con
la scritta Mr. Big!
Ci conoscemmo alle 2.15 dell’ultimo Halloween, durante una festa ad alto tasso alcolico,
e dopo venti minuti ci mandammo il primo
cuoricino in chat su Facebook. “Beyonce
Margot Lady Oscar Jr aveva un delizioso
accento teatino, e mi sembrò subito bellissima
– racconta Bono Le Bon Daitarn 3 jr -. Alle
quattro ho preso le chiavi della macchina di
un mio amico, e ce ne siamo andati dal party,
perché volevamo farci tatuare subito i nostri
nomi. Per strada c’è venuta voglia di droga.
Allora siamo passati al Centro storico di
Pescara, dove erano in corso tornei di
Fight Club, per prendere qualche grammo di
cocaina e ketamina e un po’ di viagra. Arrivati
a casa mia, l’atmosfera si è subito surriscaldata e ancor prima che ce ne rendessimo conto
eravamo nudi sul letto, e abbiamo fatto finta
di farlo in tutti i modi possibili, in diretta
streaming sul Web”.
Si fece mattina. Beyonce Margot Lady Oscar
Jr. si rivestì in tutta fretta. Alle dieci aveva
un corso online di team building, time management e public speaking. Era stata una notte
di autentica passione, o almeno così sarebbe
fortemente emerso in fase di post-produzione.
Bono Le Bon Daitarn 3 jr si alzò più tardi. Si
sarebbe comodamente laureato negli anni a
venire. L’attendeva una poltrona sicura nella
misteriosa azienda di papà. “Vorrei iscrivermi
a Scientology” rivelò il ragazzo. “Andiamo a
farci un percorso benessere?” gli fece lei. “A
purificarci il karma?” rispose lui. “Lady Gaga,
uh-la-la!” cantarono entrambi.
icmag 71
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