Il diario dell`annuncio
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Il diario dell`annuncio
RESPONSABILITÀ “SCUOLA D’ANNUNCIO” Il diario dell’annuncio Prima Fase Scopo: Proporre l’esperienza del Msac mediante un gioco di ruolo attraverso cui i giovanissimi sono portati a riflettere sia sullo stile che uno studente cristiano deve avere a scuola, sia sulle relazioni che tale stile permette di instaurare. Esecuzione: Gioco di ruolo Parte prima: I giovanissimi dovranno interpretare gli studenti di una classe terza di un liceo scientifico che avranno come obiettivo quello di decidere alcuni temi social-religiosi da proporre ai rappresentanti di istituto in vista della prossima assemblea di istituto. L’educatore, assegnando i vari ruoli, far attenzione affinchè nessuno, ad eccezione dell’interessato, sappia quale ruolo viene svolto dagli altri. Per la buona riuscita del gioco è fondamentale che ciascuno si immedesimi nel ruolo assegnato. Durata: 20 minuti Giovanissimo 1: Sei un giovanissimo di Azione Cattolica, frequenti regolarmente il gruppo parrocchiale e le attività che propone. Ogni domenica partecipi alla S. Messa. Pensi che il tuo vivere da cristiano sia possibile solo in parrocchia e non t’interessa spendere i tuoi talenti a scuola. Pensi di non avere nulla a che fare con i tuoi compagni di classe. Per questo non trovi entusiasmante parlare all’assemblea di un tema a sfondo sociale –religioso. Giovanissimo 2: Sei un giovanissimo di Azione Cattolica e frequenti regolarmente il gruppo parrocchiale. Spesso ti interroghi sul tuo essere cristiano a scuola e credi che questo dibattito possa essere una giusta opportunità per poter portare ai tuoi amici lo stile dell’Ac. Msacchino: sei un giovanissimo msacchino. Cerchi il dialogo e il confronto con tutti. Hai due obbiettivi: sia proporre un tema a sfondo social –religioso che possa mettere d’accordo tutti sia ribadire l’importanza delle assemblee. Santocchio: Ogni domenica partecipi alla S.Messa e in settimana, quando non hai palestra, partecipi alla Messa feriale. Il tema proposto ti entusiasma molto: finalmente potrai convertire i tuoi compagni! Ateo: Non credi in niente e in nessuno e trovi assurdo parlare di questi temi all’assemblea: in segno di protesta quel giorno salterai la scuola. Contestatore: Sei assolutamente contro la Chiesa e cerchi in tutti i modi di ostacolare il dialogo. Secchione: per te l’assemblea è profondamente inutile. La tua definizione dell’assemblea è “tempo sottratto allo studio”. Partecipi al dibattito e proponi temi in linea con il tuo stile ma annunci ai compagni che non parteciperai all’assemblea perché dovrai ripetere i compiti che hai anticipato una settimana prima. Parte seconda: Dibattito guidato dall’educatore in cui si cercherà di riflettere sui diversi atteggiamenti degli studenti mediante domande del tipo: Com’è stato interpretare i vostri personaggi? In cosa vi siete rispecchiati? e cosa vi distingue totalmente da loro? Cosa vi ha permesso di giungere alla soluzione? Vi è mai capitato di trovarvi in una situazione simile? I vostri compagni di classe sanno del fatto che frequentate un gruppo giovanissimi? Cosa ne pensano? In che modo considerate i compagni di classe? Siete capaci di vedere in lui il “vostro prossimo”? Si può concludere l’incontro chiedendo ai giovanissimi di individuare un atteggiamento da assumere a scuola per testimoniare il Vangelo. Durata: 25 minuti Seconda Fase Scopo: il giovanissimo per poter essere annunciatore tra i banchi di scuola è chiamato a conoscerla, a partecipare alle iniziative che propone e a portare quello stile che fa la differenza: lo stile del cristiano. Esecuzione: mettiamoci in movimento! Mediante un piccolo test si può proporre ai giovanissimi un’attività attraverso cui saggiare il grado di conoscenza della propria scuola. Si potrebbe chiedere ad esempio: conosci i tuoi rappresentanti di istituto? qual è il nome del dirigente scolastico? da quanti anni è in carica? hai mai visitato il sito internet della tua scuola? da quanti corsi è formata? quando si è svolta l’ultima assemblea d’istituto? quali punti all’ordine del giorno avete trattato all’ultima assemblea di classe? sai chi era la persona a cui è stata intitolata la tua scuola? conosci i progetti che si svolgono? chi è il professore più giovane? hai mai frequentato la biblioteca scolastica? come si chiama il direttore dei servizi di segreteria? Successivamente si potrebbero commentare il risultato del test chiedendo, in caso di difficoltà nelle risposte, il motivo per cui alcune notizie sono sconosciute. In seguito si chiederà ai giovanissimi di elencare alcune situazioni di bisogno della propria scuola (ad esempio: assenteismo alle assemblee di istituto, poca partecipazione alle assemblee scolastiche, mancanza di un giornalino di istituto, decadimento della biblioteca ecc.) alla luce delle quali in gruppo si dovranno proporre delle soluzioni concrete. A tal proposito, in base all’esigenza individuata, si può pensare alla realizzazione pratica di tali iniziative, come ad esempio scrivere un articolo per il giornalino di istituto, organizzare un cineforum a scuola negli orari extracurriculari, proporre l’animazione di un’assemblea di classe o chiedere al professore di religione di gestire insieme la lezione. Se nel gruppo ci sono giovanissimi che frequentano la stessa scuola l’educatore potrà ancor di più stimolarli nella realizzazione di tali iniziative a scuola. Infine per questa fase si chiederà l’aiuto dei segretari diocesani, se presenti in diocesi, o dell’incaricato regionale sia per una testimonianza che incoraggi i giovanissimi nella realizzazione delle attività sia per un consiglio pratico su cosa e come farle.