Scarica Regolamento - Pugliese

Transcript

Scarica Regolamento - Pugliese
REGIONE CALABRIA
AZIENDA OSPEDALIERA “PUGLIESE – CIACCIO”
ATTIVITA’ LIBERO PROFESSIONALE INTRAMOENIA
ADESIONE E MODALITA’ DI ESERCIZIO
OO.SS Dir. Medica riunione 26.3.2007
OO.SS Dir. Sanitaria riunione 30.5.2007
CAPO I
PRINCIPI GENERALI
ART. 1
OGGETTO E FONTI NORMATIVE
L’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” adotta il presente regolamento di disciplina della libera
professione intramuraria in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente, come di seguito
indicata:
-Legge 30 dicembre 1991 n. 412;
-Legge 23 dicembre 1994 n. 724;
-Legge 23 dicembre 1996 n. 662;
-D.M. 31 luglio 1997;
-Legge 23 dicembre 1998 n. 448;
-Decreto Legislativo 30 dicembre 1992 n. 502 e successive modificazioni ed integrazioni;
-Decreto Legislativo 229/99;
-D. P. C. M. 27 marzo 2000;
-CC. CC. NN. LL. delle aree dirigenziali stipulati l’8 giugno 2000 e il 3 novembre 2005;
-Legge 4 agosto 2006 n. 248;
-Delib. G.R. n. 56 del 30.01.2007(Piano regionale sulla Libera Professione Intramuraria)
-Legge 3 agosto 2007 n. 120 (G.U. n. 181 del 6/8/2007)
ART. 2
SOGGETTI DESTINATARI
Le disposizioni del presente Regolamento relative all’esercizio dell’attività libero-professionale
intramuraria, si applicano a tutto il personale con rapporto esclusivo della dirigenza medica e veterinaria
e della dirigenza sanitaria (farmacisti, biologi, chimici, fisici e psicologi), ai sensi del D.M. Sanità del
31.07.97.
ART. 3
DEFINIZIONE DELLE ATTIVITA’ LIBERO PROFESSIONALI
1. Per attività libero-professionale intramuraria del personale di cui all’art.2 si intende l’attività
che detto personale esercita, individualmente o in équipe, fuori dell’orario di lavoro e delle attività
previste dall’impegno di servizio, in regime ambulatoriale, ivi comprese le attività di diagnostica
strumentale e di laboratorio, di day hospital, di day surgery e/o di ricovero, sia nelle strutture ospedaliere
che territoriali, in favore e su libera scelta dell’assistito e con oneri a carico dello stesso o di
assicurazioni o dei fondi integrativi del S.S.N. di cui all’art. 9 del D.lgs. 502/92 e successive
modificazioni ed integrazioni.
2. Per attività libero professionale intramuraria si intende altresì la partecipazione ai proventi da
attività richiesta a pagamento da singoli utenti e svolta individualmente o in équipe in strutture di altra
azienda del S.S.N. nonché in altra struttura sanitaria non accreditata, con la quale l’azienda abbia
stipulato apposita convenzione.
3. Per attività libero professionale intramuraria si intende, infine, la partecipazione ai proventi di
attività professionali, nonché le prestazioni farmaceutiche ad esse connesse richieste a pagamento da
terzi (utenti singoli o associati, aziende o enti) all’azienda
anche al fine di consentire la riduzione dei tempi di attesa, secondo programmi predisposti dall’azienda
stessa, sentite le équipes dei servizi interessati.
4. Per le discipline che hanno una limitata possibilità di esercizio della libera professione
intramuraria, si considerano prestazioni erogate in regime libero-professionale ai sensi dell’art.15quinquies, comma 2, lett. d) del D.lgs. n. 502/92 e successive modifiche ed integrazioni, anche le
prestazioni richieste, ad integrazione delle attività istituzionali, dall’azienda ai propri dirigenti allo scopo
di ridurre le liste di attesa o di acquisire prestazioni aggiuntive soprattutto in carenza di organico, in
accordo con le équipes interessate.
ART. 4
CONDIZIONI GENERALI DI ESERCIZIO
L'esercizio della libera professione intramuraria deve essere compatibile con le finalità
istituzionali dell'Azienda e con quelle di valorizzazione delle professionalità del personale operante.
L'espletamento della attività libero professionale intramuraria deve garantire:
- l'integrale assolvimento dei compiti di istituto, assicurando la piena funzionalità dei servizi ed il
miglioramento qualitativo e quantitativo delle prestazioni complessivamente erogate;
- un corretto ed equilibrato rapporto tra attività libero professionale ed attività istituzionale;
L’attività professionale richiesta a pagamento da terzi all’azienda, organizzata all’interno delle
strutture aziendali, se svolta in regime libero-professionale, ai sensi dell’art.10, comma 3 del D.P.C.M.
27.3.2000, deve essere finalizzata alla riduzione dei tempi di attesa. A tal fine l’azienda autorizza lo
svolgimento dell’attività, previa valutazione dell’apporto dato dal singolo dirigente all’attività
istituzionale e le concrete possibilità di incidere sui tempi di attesa.
Per l’accesso all’esercizio della libera professione intramuraria il dirigente dovrà presentare
richiesta alla Direzione Aziendale. La richiesta dovrà contenere:
a) le prestazioni che si intendono erogare in libera professione;
b) l’onorario professionale da applicare per ogni prestazione, quale componente della tariffa che
sarà individuata;
c) l’eventuale personale di supporto diretto, necessario per lo svolgimento dell’attività;
d) i giorni, gli orari ed il luogo di svolgimento dell’attività;
e) le attrezzature necessarie;
Nel caso di richiesta all’esercizio della libera professione intramuraria presentata da una équipe,
la stessa dovrà essere sottoscritta da tutti gli interessati.
L’ Azienda individua i locali e gli studi interni ai reparti/servizi utilizzati per l’attività istituzionale,
garantendo la fruizione degli stessi nelle ore non previste per l’impegno istituzionale ( ad es. nelle ore
pomeridiane.), al fine di consentire l’esercizio dell’attività libero professionale intramuraria .
In ottemperanza al D.L. 4 luglio 2006 n. 223 convertito con Legge 4 agosto 2006 n. 248 (G.U. del 11
agosto 2006 n. 186) e alla legge 3 agosto 2007 n. 120 ( G.U. del 6 agosto 2007 n. 181) limitatamente
alle ipotesi di gravi carenze di strutture e spazi idonei connesse allo svolgimento delle attività
libero/professionali, potrà essere eccezionalmente concessa la possibilità che la libera professione
intramuraria svolta a livello ambulatoriale sia esercitata presso studi privati fino alla data del 31 gennaio
2009.
Limitatamente alle situazioni in cui non sia possibile all’ Azienda garantire gli spazi/tecnologie
indispensabili, si potrà prevedere il ricorso da parte della stessa Azienda ad acquisire spazi
ambulatoriali esterni, tramite l’acquisto,la locazione,la stipula di convenzioni,previo parere
vincolante da parte del Collegio di Direzione di cui all’art. 17 del D. lgs. 502/92 e succ.mod. .
Le convenzioni sono autorizzate dalla regione per il periodo necessario al completamento, da parte
dell’ Azienda, degli interventi strutturali necessari ad assicurare l’esercizio dell’attività liberoprofessionale intramuraria e comunque non oltre il 31 gennaio 2009.
2
Il mancato rispetto delle condizioni generali di esercizio di cui al presente articolo nonché delle
specifiche condizioni afferenti le singole tipologie di libera professione intramuraria, qualora sia
imputabile a comportamenti individuali, determina l'applicazione delle sanzioni previste dalle vigenti
disposizioni di legge e dai CC. CC. NN. LL., inclusa anche la sospensione della stessa attività.
Con apposito atto, l’Azienda predisporrà un Piano Aziendale,concernente, con riferimento alle
singole unità operative, i volumi di attività istituzionale e di attività libero-professionale
intramuraria. L’Azienda assicurerà adeguata pubblicità ed informazione relativamente al piano,
con riferimento, in particolare, alla loro esposizione nell’ambito della struttura ospedaliera ed
all’informazione nei confronti delle associazioni degli utenti, sentito il parere del Collegio di
Direzione di cui all’art. 17 del D.lgs.502/92 e succ. mod..
ART. 5
PRESCRIZIONI E OBBLIGHI
L’attività libero professionale è svolta fuori dell’orario di servizio ed è organizzata in orari
diversi da quelli stabiliti per qualsiasi tipo di attività istituzionale, ivi compresa la pronta disponibilità e
la guardia attiva; si precisa, altresì, che non può essere esercitata durante l’assenza dal servizio per
malattia, l’astensione obbligatoria dal servizio,assenze retribuite, il congedo collegato al rischio
radiologico,ferie,aspettative varie, scioperi, nonché in occasione di sospensione dal servizio per
provvedimenti cautelari collegati alla procedura di recesso per giustificato motivo o per giusta causa.
L’attività libero professionale può essere effettuata eccezionalmente durante l’orario ordinario di
lavoro limitatamente e nel rispetto di protocolli predeterminati. Tale eventualità si concretizza qualora
l’attività collegata alle prestazioni rese in regime libero professionale non risulti espletabile in specifiche
fasce orarie fuori dall’orario di servizio (es. prestazioni in favore di ricoverati, attività di laboratorio,
ecc.). In tal caso, ferma restando la parità di tutela del cittadino/utente, i professionisti, nonché il
personale di supporto, sono tenuti a recuperare il tempo dedicato alle prestazioni rese in regime di
attività libero professionale con orario di lavoro supplementare, calcolato in base agli standard orari
prefissati per prestazioni analoghe erogate in attività istituzionale.
L’identificazione di tali Servizi, nei quali per ragioni tecnico-organizzative non sia possibile
l’articolazione dell’attività libero-professionale in orari diversi da quelli stabiliti per l’attività
istituzionale, è demandata al Collegio di Direzione, previa consultazione delle OO. SS.
L’attività libero-professionale è prestata nella disciplina di appartenenza.
Ove in ragione delle funzioni svolte o della disciplina di appartenenza, il personale interessato non possa
esercitare l’attività libero professionale nella propria struttura o nella propria disciplina, può essere
autorizzato dal Direttore Generale, con il parere favorevole del Collegio di Direzione e delle OO. SS.
della Dirigenza, ad esercitare l’attività in altra struttura dell’azienda o in una disciplina equipollente a
quella d’appartenenza, sempre che sia in possesso della specializzazione o di una anzianità di servizio di
cinque anni nella disciplina stessa ( D. P. C. M. 27 marzo 2000 art. 5 comma 4 ).
L’attività libero-professionale intramuraria non può comportare, per ciascun dipendente, un
volume di prestazioni o un volume orario superiore a quello assicurato per i compiti istituzionali.
A tale fine l’Azienda negozia, in sede di definizione annuale di budget, con i Dirigenti responsabili delle
Strutture, nel rispetto dei tempi concordati, i volumi di attività istituzionale che devono essere comunque
assicurati in relazione alle risorse assegnate.
L’esercizio della attività libero professionale non può essere autorizzato per i ricoveri nei servizi
di emergenza e di terapia intensiva, nelle Unità Coronariche e nei servizi di rianimazione ovvero per
altre tipologie in relazione alle peculiarità delle discipline per le quali sussista una incompatibilità, salvo
specifica autorizzazione del Direttore Generale previa consultazione delle OO.SS..
Non sono erogabili, altresì, le prestazioni alle quali non è riconosciuta validità diagnosticoterapeutica, sulla base delle più aggiornate conoscenze tecnico-scientifiche.
3
ART. 6
ORGANIZZAZIONE
L'attività libero professionale intramuraria è organizzata presso le strutture dell'Ospedale o
presso strutture private non accreditate, nelle more del reperimento di idonei spazi all’interno
dell’Azienda.
Esclusivamente per l’attività clinica e diagnostica ambulatoriale, gli spazi e le attrezzature
dedicati all’attività istituzionale possono essere utilizzati anche per l’attività libero-professionale
intramuraria, garantendo la separazione delle attività in termini di orari, prenotazioni e modalità
di riscossione dei pagamenti.
Nelle strutture dell’Azienda la prenotazione dei pazienti, la comunicazione ai medesimi delle
tariffe e delle altre modalità di esercizio della libera professione intramuraria, il ricevimento degli
importi dovuti dai pazienti sono a cura delle strutture dell'Ospedale.
La Direzione medica di Presidio è responsabile dell'allestimento e della gestione degli spazi,
della turnazione degli operatori, della tenuta delle liste di attesa, della utilizzazione dei posti letto, degli
ambulatori, delle sale operatorie e delle apparecchiature da utilizzare.
Al fine di assicurare che l’attività libero-professionale comporti la riduzione delle liste di attesa
per l’attività istituzionale delle singole specialità, il Direttore Generale concorda con i singoli dirigenti,
in sede di definizione del budget annuale, e con le équipe i volumi di attività istituzionale che devono
essere comunque assicurati in relazione ai volumi di attività libero-professionale con particolare
riferimento alle prestazioni non differibili in ragione della gravità e complessità della patologia.
Per la progressiva riduzione delle liste di attesa, il Direttore Generale, attraverso la Direzione
sanitaria ed avvalendosi del Collegio di direzione:
- programma e verifica le liste di attesa con l’obiettivo di pervenire a soluzioni organizzative,
tecnologiche e strutturali che ne consentano la riduzione;
-assume le necessarie iniziative per la razionalizzazione della domanda;
-assume interventi diretti ad aumentare i tempi di utilizzo delle apparecchiature e ad incrementare la
capacità di offerta dell’Azienda.
Al fine di assicurare il rispetto dei tempi di attesa nell’erogazione delle prestazioni, le
Aziende, una volta verificato l’adempimento di quanto sopra stabilito, possono ricorrere
all’utilizzo dell’istituto della libera professione intramuraria di cui agli artt. 55, commi 2 dei
CC.CC.NN.LL delle aree dirigenziali, stipulati l’8 giugno 2000 (richiesta di prestazioni ad
integrazione dell’attività istituzionale), prioritariamente per l’acquisizione di prestazioni le cui
attese risultano critiche.
ART. 7
TIPOLOGIA DELLE PRESTAZIONI
L’attività libero-professionale intramuraria può essere svolta nelle seguenti forme:
- libera professione individuale, caratterizzata dalla scelta diretta da parte dell’utente del singolo
professionista che si esercita sotto forma di prestazione ambulatoriale, di visite domiciliari e di consulto
in favore di utenti non ricoverati;
- libera professione individuale, caratterizzata dalla scelta da parte dell’utente, che si esercita sotto forma
di prestazioni professionali in regime di ricovero ordinario, day hospital e day surgery;
- libera professione di équipe, caratterizzata dalla scelta da parte dell’utente, che si esercita all’interno
della struttura aziendale sotto forma di diagnostica ambulatoriale o di prestazioni in ricovero ordinario
e/o di day hospital e day surgery per le sole specialità chirurgiche;
- libera professione di équipe, caratterizzata dalla scelta da parte dell’utente, singolo o associato, ovvero
da parte di altre istituzioni pubbliche e/o private, che si esercita all’interno della struttura aziendale per
l’erogazione di servizi diagnostici (analisi cliniche, RX, RMN, ANGIO, medicina nucleare, analisi
istopatologiche, accertamenti coronarografici, ecc.);
4
- libera professione, individuale o di equipè, richiesta dall'Azienda in via eccezionale e temporanea ad
integrazione dell’attività istituzionale ai propri Dirigenti o da parte di altre Aziende o Enti, allo scopo di
ridurre le liste di attesa, soprattutto nei casi di carenza di organici. Dette prestazioni vengono erogate in
conformità di uno specifico protocollo convenzionale che preveda durata, compenso e volumi massimi
di attività, d’intesa con i Dirigenti interessati;
- si considerano in genere prestazioni erogate in regime di attività libero professionale tutte quelle
prestazioni professionali, individuali o di équipe, svolte al di fuori dell’orario ordinario di servizio, su
specifica richiesta di utenti singoli o associati, Enti ed Istituzioni pubbliche e private, caratterizzate dalla
scelta preventiva del dirigente nonché dal pagamento di una tariffa a fronte della quale occorre emettere
una ricevuta o una fattura (consulenze in favore di ricoverati, sperimentazioni di farmaci, consulenze e
consulti).
-Per l’esercizio dell’Attività Libero Professionale Intramuraria all’interno delle strutture aziendali il
professionista deve compilare il modulo di adesione (Allegato 1) corredato dalla documentazione ivi
prevista.
ART. 8
ATTIVITA' DIVERSE DALLA LIBERA PROFESSIONE
Non rientrano fra le prestazioni libero professionali disciplinate del presente Regolamento le
seguenti attività:
- partecipazione a concorsi o commissioni, corsi di formazione, diplomi universitari e scuole di
specializzazione e diploma in qualità di docenti;
- collaborazione a riviste e periodici scientifici e professionali;
- relazione a convegni e pubblicazione dei relativi interventi;
- partecipazione ai comitati etici e scientifici;
- partecipazione ad organismi istituzionali della propria categoria professionale o sindacale, attività
professionale sanitaria, resa a titolo gratuito, o con rimborso delle spese sostenute, a favore di
Organizzazioni non lucrative di utilità sociale, Organizzazioni ed Associazioni di volontariato o altre
Organizzazioni senza fine di lucro;
- partecipazione a commissioni presso Enti e Ministeri (Commissione medica di verifica del Ministero
del Tesoro, di cui all'art.5, comma 2, del D.lgs. 29 giugno 1998, n. 278, ed alle Commissioni invalidi
civili costituite presso le aziende sanitarie di cui alla legge 15.10.1990, n.295);
- perizie e consulenze tecniche di ufficio disposte da organi giudiziari.
Dette attività possono essere svolte previa comunicazione all'Azienda, ai sensi dell'art.58,
comma 7, del d.lgs. n.29/1993 e successive modificazioni e integrazioni.
CAPO II
FORME DI LIBERA PROFESSIONE
CAPO II
ART. 9
LIBERA PROFESSIONE IN REGIME DI RICOVERO
La libera professione in regime di ricovero viene effettuata dagli operatori prescelti dall'utente;
questi si avvalgono dell'équipe medica o chirurgica della propria struttura professionale.
Gli operatori facenti parte dell'équipe sono destinatari di quota parte della tariffa per la
prestazione in regime di libera professione. La distribuzione delle quote spettanti ai singoli componenti
l’équipe avviene su indicazione dell’équipe medesima, ferma restando l’applicazione dei criteri generali
stabiliti con il presente regolamento.
5
Gli operatori della équipe che non hanno optato per l'attività libero professionale intramuraria
sono comunque tenuti ad assicurare la propria attività, ai ricoverati in regime di libera professione, nei
limiti dell'orario istituzionale.
Tipologie di ricovero: l'attività libero professionale in regime di ricovero è effettuata in camere
a pagamento dotate di comfort alberghiero. In ogni caso dovrà essere effettuata in spazi separati e
distinti da quelli riservati all’attività istituzionale.
L'attività libero professionale effettuata in camera a pagamento comporta a carico dell'utente il
pagamento della tariffa per l’intervento medico e chirurgico e della retta giornaliera per il comfort
alberghiero.
L'Azienda individua all'interno delle proprie strutture i locali adibiti all’esercizio della libera
professione, con servizi differenziati per classi di comfort alberghiero e relative tariffe.
La Direzione Medica di presidio dovrà garantire il rispetto della fungibilità e rotazione di tutto il
personale che eroga le prestazioni.
Fino alla realizzazione di idonee strutture interne e di spazi di degenza distinti per l’attività di
ricovero, si provvederà a reperire la disponibilità di spazi sostitutivi esterni in case di cura o altre
strutture pubbliche e private non accreditate, con le quali stipulare apposite convenzioni. Le modalità
organizzative, la definizione delle tariffe e la suddivisione dei compensi per l’attività nelle predette
strutture sono riportate nelle convenzioni stipulate con le stesse.
In ogni caso i posti letto per attività libero professionale non possono essere inferiori al 5% o
superiori al 10% del totale dei posti letto della struttura. Nell'ambito della quota relativa ai posti letto a
maggior comfort alberghiero deputati all'attività libero professionale l'accesso dovrà essere riservato in
via prioritaria ai pazienti che hanno effettuato la scelta di uno o più operatori in libera professione. Gli
spazi utilizzabili per l’attività libero professionale, individuati anche come disponibilità temporale degli
stessi, non possono essere inferiori al 10% o superiori al 20% di quelli destinati all’attività istituzionale.
Le “camere a pagamento”, anche se individuate come tali, restano sempre a disposizione della
Direzione Medica di Presidio Ospedaliero che, in caso di documentata necessità e gravità clinica, può
temporaneamente utilizzarle per i ricoverati di corsia, qualora siano occupati i posti letto deputati alla
degenza ordinaria.
Recupero del debito orario: l'operatore medico che svolge attività libero professionale
intramuraria in costanza di ricovero nel corso del normale orario di lavoro è tenuto al recupero del
relativo debito orario.
Analoga disposizione si applica per gli operatori dell'équipe che contribuiscono all'attività libero
professionale in costanza di ricovero, qualora abbiano optato per la libera professione intramuraria.
Per l’area chirurgica il recupero orario è quantificato per ogni paziente secondo i tempi
effettivamente impiegati per l’intervento chirurgico e certificato su apposita scheda. Quanto al decorso il
tempo di assistenza è considerato forfettariamente nella misura di 30 minuti per ogni giorno di degenza e
addebitato al 50% al curante e al 50% per il restante personale dell’equipe.
Per l’area medica il tempo di assistenza è considerato forfettariamente nella misura di 40 minuti
per ogni giorno di degenza e addebitato al 50% al curante e al 50% per l’Unità Operativa.
Il personale del comparto è tenuto, nell’ambito del proprio debito orario, ad assicurare la
propria attività professionale per l'esercizio della libera professione intramuraria, per la quale ha diritto a
specifiche quote di integrazione economica su parte dei proventi derivanti dalla libera professione
intramuraria. Per la stessa attività può essere richiesto di effettuare, su base volontaria, orario aggiuntivo
rispetto al normale orario di lavoro.
ART. 10
PROCEDURE DI RICOVERO
Per usufruire dell'accesso al ricovero in regime di libera professione l'utente o chi legalmente
per esso, deve sottoscrivere formale richiesta di ricovero in regime libero professionale, alla quale
risulti che egli è stato correttamente informato degli oneri che gli verranno addebitati.
La prenotazione dei pazienti che intendono usufruire della libera professione in regime di
ricovero, viene effettuata previo nulla osta della Direzione medica di Presidio che vigila sulle liste di
attesa istituzionali al fine di evitare un loro ingiustificabile prolungamento.
L’ammissione e la dimissione del paziente avviene inderogabilmente nel normale orario di
accettazione.
6
L'utente, o chi legalmente per esso, prima dell'effettuazione del ricovero in regime libero
professionale, deve provvedere in sede di accettazione al versamento di un acconto (50%) sull'importo
dovuto con specifico riferimento alla tariffa per libera professione nonché all'eventuale ricovero in
camera a pagamento, Qualora sia disponibile quest'ultima forma di ricovero, ai fini della determinazione
della retta giornaliera per comfort alberghiero, le giornate di entrata e di uscita sono computate come
una sola giornata, purché l'ammissione non sia avvenuta prima delle ore 12 e la dimissione non avvenga
dopo le ore 12.
A seguito del pagamento, all'utente verrà rilasciato atto di quietanza, con riserva di conguaglio.
In sostituzione del versamento di cui al comma precedente, l'Azienda potrà a sua discrezione accettare
lettere di impegno e garanzia rilasciate a copertura delle spese di degenza in regime libero professionale
da Enti o società che dichiarino formalmente di farsene carico.
All'atto della dimissione del paziente ricoverato in regime libero professionale, l'operatore
prescelto provvederà alla compilazione della Scheda di Dimissione Ospedaliera, che, verificata
dall'Ufficio competente, verrà trasmessa alla struttura amministrativa ai fini del calcolo dell'importo a
saldo ancora dovuto; lo stesso saldo deve avvenire entro 30 giorni dalla data di emissione della fattura.
Contestualmente, alla sopra citata struttura dovrà pervenire la scheda riepilogativa delle prestazioni
effettuate.
E’ ammesso il passaggio dal ricovero in corsia a quello in “camera a pagamento” per il solo
maggior comfort alberghiero. Gli oneri o gli sgravi relativi decorrono dalla data di accettazione, da parte
della azienda, della richiesta.
Al paziente di area chirurgica già sottoposto ad intervento o non operato è applicato, per il
ricorso al regime libero professionale, il relativo tariffario di area medica.
L’utilizzo della “camera a pagamento” per il solo maggior comfort alberghiero, ove disponibile,
non attiva in alcun modo il regime del ricovero libero professionale. A carico del paziente, in tal caso,
viene applicata solamente la differenza di retta o supplemento, quale prevista dall’apposito tariffario
allegato alla domanda da sottoscrivere preventivamente.
ART. 11
LIBERA PROFESSIONE AMBULATORIALE
La libera professione intramuraria in regime ambulatoriale è resa in forma individuale o di
équipe in favore del paziente non ricoverato.
La libera professione intramuraria in regime ambulatoriale è resa in forma individuale
dall'operatore prescelto dal paziente; tale attività viene effettuata fuori dall'orario di lavoro.
La libera professione ambulatoriale in forma di équipe è resa dal personale sanitario
appartenente alla Unità Operativa o a più Unità Operative alla quale è richiesta la prestazione e viene
effettuata dagli operatori che abbiano optato per l'attività libero professionale intramuraria fuori dal
debito orario o con recupero dello stesso.
Gli spazi utilizzabili per l’attività libero professionale, individuati anche come disponibilità
temporale degli stessi, non possono essere inferiori al 10% o superiori al 20% di quelli destinati
all’attività istituzionale.
Fino alla realizzazione di idonee strutture interne e spazi separati e distinti è consentito lo
svolgimento della Lp ambulatoriale in strutture utilizzate per l’attività istituzionale. Per usufruire di tali
spazi occorre specifica richiesta del dirigente che potrà svolgere la relativa attività unicamente
all’interno dell’Azienda.
La libera professione intramuraria in regime ambulatoriale si articola nelle seguenti tipologie:
a- visite
b- visite e piccoli interventi;
c- attività interventistica maggiore ambulatoriale;
d- prestazioni di diagnostica strumentale che rientrano nell'attività clinica dell'operatore. Per dette
prestazioni è fatto obbligo di rilasciare referto e la loro tariffazione è separata dalla visita;
e- prestazioni di diagnostica strumentale o di laboratorio;
f- altre prestazioni specialistiche, certificazioni o rilascio di relazioni di malattia e/o cure richieste dal
cittadino a fini privati o da Enti ed Istituzioni pubbliche o private in forma diretta o tramite l’Azienda.
Per usufruire delle prestazioni ambulatoriali in regime di libera professione, il paziente,
correttamente informato degli oneri che gli verranno addebitati secondo le tariffe per tale attività, deve
provvedere in sede di accettazione al versamento dell'importo relativo alla tipologia di visita prescelta. A
7
seguito del pagamento, al paziente è rilasciato atto di quietanza, che costituisce titolo per ottenere la
prestazione richiesta.
L'Azienda potrà a sua discrezione accettare lettere di impegno e garanzia rilasciate a
copertura delle spese per usufruire dell'attività in regime libero professionale da Enti o Società
che dichiarino formalmente di farsi carico delle stesse.
ART. 12
PARTICOLARI FORME DI LIBERA PROFESSIONE
Qualora l’attività professionale svolta all’esterno è chiesta all’Azienda da soggetti terzi, essa
costituisce una particolare forma di attività aziendale a pagamento, da esercitarsi al di fuori
dell’impegno di servizio. Essa viene attuata nei seguenti casi e con le modalità di seguito indicate:
In servizi sanitari di altra azienda o ente del comparto, mediante apposita convenzione tra le
istituzioni interessate che disciplini:
•
i limiti orari minimi e massimi dell’impegno, comprensivi anche dei tempi di
raggiungimento delle sedi di servizio, compatibili con l’articolazione dell’orario di
lavoro;
•
il compenso e le modalità di svolgimento.
Presso altre istituzioni pubbliche non sanitarie o istituzioni socio-sanitarie senza scopo di lucro,
mediante apposita convenzione tra i soggetti istituzionali che attesti che l’attività non è in contrasto con
le finalità ed i compiti istituzionali del Servizio sanitario Nazionale e disciplini:
•
la durata della convenzione;
•
la natura della prestazione, che non può configurare un rapporto di lavoro subordinato e
deve essere a carattere occasionale;
•
i limiti di orario dell’impegno, compatibili con l’articolazione dell’orario di lavoro;
•
l’entità del compenso;
•
motivazioni e fini della consulenza, al fine di accertarne la compatibilità con l’attività di
istituto.
La convenzione disciplina, altresì, le modalità di riscossione e di attribuzione dei compensi, la
quota della tariffa spettante all’azienda al netto degli ulteriori oneri di legge. I compensi per le suddette
attività dovranno affluire nelle casse dell’Azienda, secondo i tempi e le modalità stabilite nell’atto
convenzionale.
L’attività aziendale a pagamento resa all’esterno delle strutture aziendali (se svolta in regime
libero professionale), deve garantire il rispetto della fungibilità e rotazione di tutto il personale che eroga
le prestazioni.
Attività, svolte al di fuori del normale orario di servizio, di consulenza sanitaria espletate
all’esterno dell’Azienda, presso Istituzioni pubbliche o private sanitarie non accreditate o con finalità
socio sanitarie senza scopo di lucro, sono quelle di certificazione medico legale resa dall’Azienda per
conto dell’Istituto Nazionale degli Infortuni (INAIL) a favore degli infortunati sul lavoro e tecnopatici,
ai sensi del DPR n. 1124/65, nonché l'attività di assistenza in qualità di medico di fiducia innanzi a
commissioni mediche. Per tale ultima attività non viene richiesto l’atto convenzionale.
Ove non disciplinate da apposita convenzione le predette attività sono consentite solo se a carattere
occasionale e se preventivamente comunicate all’azienda.
Per le attività per le quali non è richiesto l'atto convenzionale, la tariffa sarà incassata dal Dirigente
interessato, previo rilascio di ricevuta su apposito bollettario messo a disposizione dall'Azienda, e
versata entro il mese successivo nelle casse aziendali, come previsto al successivo art. 18.
CAPO III
TARIFFE
ART. 13
DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE
Le tariffe delle singole prestazioni sono determinate secondo le procedure ed i criteri generali
indicati nell'art. 57 del CCNL/1998-2001 della dirigenza medica e veterinaria nonché della dirigenza
sanitaria, e sono periodicamente adeguate con provvedimento del Direttore Generale.
8
Le tariffe per prestazioni ambulatoriali sono calcolate sulla base dei seguenti parametri:
• onorario del sanitario o dell'equipe, definito nel rispetto dei vincoli ordinistici in
contraddittorio con l’interessato;
• costi diretti quali materiale di consumo, manutenzione e ammortamenti delle
attrezzature utilizzate, stimati anche col sistema del forfait, periodicamente
aggiornati con provvedimento motivato del Direttore Generale;
• costi indiretti, quali fattori non prevedibili né facilmente determinabili tra cui
spese di amministrazione e gestione della contabilità separata;
• costo per il personale di supporto (sanitari non medici) e personale
amministrativo.
Le prestazioni ambulatoriali avranno quale tariffa minima quella prevista dal nomenclatore regionale,
incrementabile fino a 7 volte la cifra per le visite ( es.: €. 20,66 x 7 = €. 144,62 ) e fino a 4 volte la cifra
per le prestazioni strumentali.Tenuto conto, comunque, di quanto disposto dal comma c dell’art.57 del
CCNL 8.6.2000.
In regime di ricovero l'Azienda determina le tariffe per l'esercizio della libera professione,
escludendo a carico del cittadino le quote di costo dell'attività di ricovero di cui alle tariffe previste dalle
normative regionali vigenti di competenza del Servizio Sanitario Regionale.
Le tariffe per prestazioni di ricovero sono calcolate sulla base dei seguenti parametri:
• compenso spettante a titolo di onorario per l’opera professionale, definito nel
rispetto dei vincoli ordinistici in contraddittorio con l’interessato, prestata dal
medico o dal chirurgo (o da altri professionisti) prescelto dallo stesso paziente
alle cui cure esclusive egli ha voluto affidarsi; qualora l’attività sia svolta in
équipe, tale onorario viene ripartito tra i componenti con modalità indicate
dall'équipe stessa;
• tutti i costi sostenuti dall'azienda per l'effettuazione delle prestazioni aggiuntive
rispetto ai livelli essenziali di assistenza relativi al D.R.G. trattato;
• quota della tariffa da attribuire alla Azienda, determinata nella misura del 10%
della tariffa stabilita per l'erogazione delle medesime prestazioni a carico del
Servizio Sanitario Regionale;
• costi diretti ed indiretti (es, imposte e tasse, remunerazione personale del
comparto che direttamente collabora alla erogazione della prestazione) per
assicurare lo svolgimento delle attività;
• quanto previsto dalle disposizioni di cui all’art. 3, commi 6 e 7 della Legge
724/94 e dall’art. 28 della Legge 488/99, commi 6 e 7.
Le tariffe non possono, comunque, essere inferiori all’importo del ticket dovuto per identiche
prestazioni (al fine di evitare l'insorgere di un'impropria concorrenza con l'attività d'istituto) e devono
essere comunque remunerative di tutti i costi diretti e indiretti sostenuti dall’azienda, fermi restando gli
importi tariffari stabiliti dalla Regione in applicazione del DM 22.7.1996, per le prestazioni di assistenza
specialistica ambulatoriale. L’Amministrazione può concordare tariffe inferiori per gruppi di prestazioni
da effettuarsi in regime di libera professione da parte dei dirigenti, finalizzate alla riduzione di tempi di
attesa, ai sensi dell’art. 3, comma 13, del d.lgs. 124/1998.
Per le prestazioni libero professionali erogate in regime di ricovero o di day hospital svolte all’interno
delle Strutture Aziendali (art. 15-quinques comma 2 lett. a e b) legge 229/99) la Regione partecipa alla
spesa nel limite di una quota variabile tra il 50% e il 70% ( L. 488/99 art. 28 comma 1 ) della tariffa
prevista per le prestazioni istituzionali a carico del S.S.N.
Per le prestazioni libero professionali erogate in regime di ricovero o di day hospital svolte in Strutture
di altra Azienda del S.S.N. (art. 15-quinques comma 2 lett. c) legge 229/99) la Regione partecipa alla
spesa nel limite di una quota massima del 25% ( L. 488/99 art. 28 comma 2 ) della tariffa prevista per le
prestazioni istituzionali a carico del S.S.N.
Qualora le prestazioni libero professionali in regime di ricovero, in day hospital o in day surgery siano
svolte in strutture sanitarie non accreditate( art. 15-quinques comma 2 lett. c) legge 229/99),le tariffe
sono determinate,d’intesa con il dirigente interessato,previa convenzione dell’Azienda con le predette
strutture non accreditate e sono a totale carico del cittadino. ( L. 488/99 art. 28 comma 3).
9
. Qualora le predette prestazioni siano svolte in équipe, la relativa tariffa è definita dall’Azienda, previa
convenzione, anche per la determinazione dei compensi spettanti ai soggetti interessati e con il
contraddittorio dei medesimi.
Il Professionista ha facoltà di applicare, volta per volta, a seconda della complessità del caso
trattato, la tariffa corrispondente al valore dell’atto professionale posto in essere, purché siano rispettati i
valori minimi indicati nel tariffario di riferimento.
Qualora le prestazioni o le consulenze sono rese in favore di Enti o Istituzioni Pubbliche le
tariffe saranno quelle disposte dalle relative Amministrazioni, purché siano rispettati i valori minimi
indicati nel tariffario di riferimento .
Il dirigente che non si attiene alle tariffe prestabilite ed alla modalità di riscossione delle stesse è
sottoposto a procedimento disciplinare, salva ogni altra responsabilità civile e penale.
Le tariffe sono verificate annualmente, anche ai fini dell’art. 3, comma 7 della legge 23 dicembre 1994,
n. 724.
FONDO DI PEREQUAZIONE
Una quota delle tariffe di tutte le prestazioni erogate pari al 7% della massa di tutti i proventi dell’attività
libero professionale intramuraria, che tiene già conto della quota al netto a favore dell’azienda, è
accantonata quale fondo aziendale da destinare alla perequazione per le discipline che abbiano una
limitata possibilità di esercizio della libera professione intramuraria.
Dalla ripartizione di tale fondo non può derivare per i destinatari un beneficio economico superiore a
quello medio percepito dai dirigenti che espletano l’attività libero professionale intramuraria.
Ai fini della ripartizione del fondo di perequazione, si considerano discipline con limitata possibilità di
esercizio della libera professione intramuraria, le seguenti:
-Dirigenza Medica di Staff di Direzione Aziendale e di Presidio Ospedaliero .
ART. 14
DETERMINAZIONE DELLA TARIFFA PER L’UTILIZZO DELLA STANZA A
PAGAMENTO
La tariffa giornaliera per la fruizione delle camere a pagamento è determinata in base ai costi
effettivamente sostenuti per l'allestimento e la gestione delle stesse, anche attraverso più classi tariffarie
differenziate, in relazione ai servizi erogati, con l' aggiunta di una quota destinata a proventi aziendali,
nonché da quanto disposto dall'art. 3, comma 6 e 7 della Legge 724/94.
Attualmente la retta di degenza in stanza a pagamento è determinata nel seguente modo:
Tariffa
Pasti
Giornaliera
Ricoverato
€. 75,00
0
Accompagnatore
€. 40,00
€. 20,00
Lava
Nolo
0
Altri
Servizi
/
€. 15,00 /
DRG
% (*)
/
(*) quota percentuale del DRG corrispondente alla quota non coperta dalla Regione Calabria a titolo di
partecipazione della spesa per le prestazioni erogate in regime di ricovero o di day hospital (a carico del
paziente).
Le suddette tariffe, che vengono integralmente introitate dall'Amministrazione, sono
periodicamente aggiornate con provvedimento motivato del Direttore Generale in relazione al
miglioramento della qualità dei servizi offerti.
Eventuali prestazioni di diagnostica e/o consulti richieste in libera professione saranno inserite
in fattura e ripartite secondo i principi economici stabiliti per la libera professione ambulatoriale.
10
L'Amministrazione dell'Azienda destina le somme incassate per l'utilizzazione di stanze a
pagamento nel modo seguente:
• per l'attività di formazione del personale: 30%;
• per il potenziamento ed il miglioramento delle strutture destinate all'esercizio
della libera professione intramuraria: 30%;
• per l'adeguamento e rinnovamento tecnologico: 20%;
• per finanziare l'attività dei servizi amministrativi e sanitari di supporto
consistenti nella prenotazione ed accettazione centralizzata, nell'accoglienza,
nell'incasso e fatturazione dei corrispettivi, nella tenuta della contabilità
separata: 20%.
ART. 15
ATTIVITA’ DI SUPPORTO
Una quota dei proventi derivanti dalle tariffe lorde introitate dall’Amministrazione quali corrispettivi
dell’attività libero-professionale intramuraria, al netto delle quote a favore dell’azienda, è ripartita
secondo criteri e modalità definite nei vigenti CC.NN.LL., in favore:
• del personale del ruolo sanitario, dirigente e non dirigente, che partecipa all’attività
libero-professionale quale componente di una équipe o personale di supporto
nell’ambito della normale attività di servizio;
• del personale che collabora per assicurare l’esercizio dell’attività libero-professionale.
Il Dirigente individua fiduciariamente, tra il personale disponibile, le unità che dovranno coadiuvarlo
nell’esercizio della libera professione.
La partecipazione del personale infermieristico, tecnico e della riabilitazione, a supporto
dell’attività libero-professionale intramuraria è volontaria.
Il personale che abbia interesse a coadiuvare il Dirigente nell’esercizio dell’attività liberoprofessionale intramuraria, fuori dell’orario normale di lavoro e fuori dei turni di reperibilità, inoltra una
dichiarazione di disponibilità alla Direzione Sanitaria che, ove non ricorrano ragioni ostative, rilascia
l’autorizzazione inserendo il nominativo dell’interessato in un apposito elenco che viene portato a
conoscenza di tutti i Dirigenti dell’Unità Operativa interessata.
In favore di tale personale viene liquidato mensilmente, unitamente alla retribuzione ordinaria,
la somma spettante in conformità con quanto stabilito nel presente regolamento.
Nel caso in cui il personale di assistenza è superiore ad una unità, tale somma viene ripartita tra
tutti i partecipanti in ragione dell’apporto professionale da ciascuno prestato, su indicazione del
Dirigente.
Una percentuale degli introiti derivanti dalla libera professione è destinato al personale
amministrativo che partecipa fornendo prestazioni strettamente legate all'attività libero professionale;
tale importo viene diviso per il numero di persone che svolgono effettivamente l'attività di supporto
amministrativo presso l’Azienda. I Dirigenti responsabili comunicano all'U.O.S.”Gestione Attività
Libera Professionale” il numero dei dipendenti amministrativi che partecipano, fuori il normale orario di
lavoro e nei termini sopra descritti, alla libera professione dei dirigenti medici.
11
ART. 16
CRITERI DI RIPARTO DELLE TARIFFE
Le tariffe lorde introitate dall’Amministrazione quali corrispettivi dell’attività libero-professionale
intramuraria, sono ripartite, in conformità alle previsioni contenute nei CCNL e nel seguente
regolamento, al personale ed all’Amministrazione dell’Azienda comprensive di tutti i costi sostenuti
dalla stessa, come segue:
A) Libera professione esercitata presso strutture Aziendali
Prestazioni in regime ambulatoriale (solo visita)
al sanitario o all'equipe che effettua la prestazione (quota dirigenti)
78%
al personale infermieristico, tecnico, riabilitazione (quota personale di 3%
supporto) se dovuto**
al personale della dirigenza medica che non può esercitare l'attività 7%
libero-professionale (fondo di perequazione)
al personale amministrativo
2%
all'Amministrazione per la copertura delle spese non direttamente 10%
imputabili
** Nota: qualora il dirigente non si avvalga del personale di supporto la relativa quota verrà attribuita
al sanitario.
Prestazioni in regime ambulatoriale con l’ausilio di apparecchiature medicali (es. prestazioni di
anatomia patologica(microtomi-microscopi)--ecografie -- piccoli interventi chirurgici)
al sanitario o all’equipe che effettua la prestazione (quota dirigenti)
65%
al personale infermieristico, tecnico, riabilitazione (quota personale di 5%
supporto) **
al personale della dirigenza medica che non può esercitare l'attività 7%
libero-professionale (fondo di perequazione)
al personale amministrativo
2%
all'Amministrazione per la copertura delle spese non direttamente 21%
imputabili
** Nota: qualora il dirigente non si avvalga del personale di supporto la relativa quota verrà attribuita
al sanitario.
12
Prestazioni di Diagnostica Strumentale
al sanitario o all'equipe che effettua la prestazione (quota dirigenti)
60%
al personale infermieristico, tecnico, riabilitazione (quota personale di 10%
supporto)
al personale della dirigenza medica che non può esercitare l'attività 7%
libero-professionale (fondo di perequazione)
al personale amministrativo
2%
all'Amministrazione per la copertura delle spese non direttamente 21%
imputabili
Prestazioni di Alta Diagnostica Strumentale e di Laboratorio
al sanitario o all'equipe che effettua la prestazione (quota dirigenti)
40%
al personale infermieristico, tecnico, riabilitazione (quota personale di 10%
supporto
al personale della dirigenza medica che non può esercitare l'attività 7%
libero-professionale (fondo di perequazione)
al personale amministrativo
2%
all'Amministrazione per la copertura delle spese non direttamente 41%
imputabili
B) Libera professione esercitata presso studi privati (*)
-
(*)In ottemperanza alla Legge 3 agosto 2007 n. 120 (G.U. del 6 agosto 2007 n. 181) e limitatamente alle ipotesi di gravi
carenze di strutture e spazi idonei connesse allo svolgimento delle attività libero/professionali, potrà essere eccezionalmente
concessa la possibilità che la libera professione intramuraria svolta a livello ambulatoriale sia esercitata presso studi privati
fino alla data del 31 gennaio 2009.In tal caso si procederà alla stipula di un atto di intesa (allegato 2) ad integrazione
del modulo di adesione (Allegato 1)
al sanitario o all'equipe che effettua la prestazione (quota dirigenti)
83%
al personale infermieristico, tecnico, riabilitazione (quota personale di 3%
supporto) - se dovuto**
al personale della dirigenza medica che non può esercitare l'attività 7%
libero-professionale (fondo di riequilibrio)
al personale amministrativo
2%
all'Amministrazione per la copertura delle spese non direttamente 5%
imputabili
** Nota: qualora il dirigente non si avvalga del personale di supporto la relativa quota verrà attribuita
al sanitario.
13
C) Libera professione in regime di ricovero presso strutture Aziendali.
Tariffe dovute dall’utente
La quota del valore complessivo della prestazione libero professionale da porre a carico dell’utente risulta
composta dai seguenti elementi:
a) Compenso spettante, a titolo d’onorario,al medico prescelto dal paziente, non inferiore alla tariffa regionale del
DRG trattato in vigore al momento della prestazione.
b) Una quota per l’equipe medica determinata dall’equipe medesima entro un limite variabile dal 30% al 80%
dell’importo del compenso del dirigente prescelto.
c) Una quota pari al 10% del DRG applicabile al singolo tipo di intervento al personale dirigente dei servizi di
diagnosi (destinatari del fondo sono: Radiologia,Laboratorio Analisi,Microbiologia e Virologia,RIA,Istologia ed
Anatomia Patologica,SIT,Emofilia,Medicina Nucleare)
d)Tutte le spese aggiuntive individuate per prestazioni specialistiche richieste dall’utente, ulteriori rispetto al
profilo assistenziale standard.
e) Pagamento della quota giornaliera per il comfort alberghiero e di una quota % del DRG corrispondente alla
prestazione non coperta dalla Regione Calabria a titolo di partecipazione della spesa per le prestazioni erogate in
regime di ricovero o di day hospital.
Ripartizione proventi in regime di ricovero
Quota dirigente (*) che effettua la prestazione
76%
Quota personale di supporto sanitario non dirigente
5%
Quota fondo di perequazione
7%
Quota personale amministrativo
2%
Quota Amministrazione (**)
10%
(*) Le percentuali di riparto dell’equipe vanno definite dall’equipe stessa ,ai sensi dell’art 57 c. 2 lett. f) dei
CC.CC.NN.LL. 1998/2001 della Dirigenza medica,veterinaria e sanitaria. In caso di scelta fiduciaria
dell’anestesista da parte del paziente,l’intervento di detto professionista costituisce autonoma prestazione e verrà
remunerata a parte dal paziente.
(**) Oltre la quota del 10% l’Amministrazione introita la quota % del DRG trattato, corrispondente alla quota
non coperta dalla Regione Calabria a titolo di partecipazione della spesa per le prestazioni erogate in regime di
ricovero o di day hospital (a carico del paziente).
D) Visite domiciliari e consulti in favore di ricoverati, consulenze
al sanitario o all' equipe che effettua la prestazione (quota dirigenti)
86%
al personale della dirigenza medica che non può esercitare l'attività 7%
libero-professionale (fondo di perequazione)
al personale amministrativo
2%
all'Amministrazione per la copertura delle spese non direttamente 5%
imputabili
14
ART. 17
DISPOSIZIONI PER LA CORRETTA FATTURAZIONE
Gli introiti da attività libero professionali sono accompagnati dal rilascio all’utente di apposita
ricevuta o fattura emessa su Bollettario intestato all’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”.
Il professionista autorizzato a svolgere la libera professione intramuraria dispone, di norma, di
modulistica personalizzata e, comunque, di un codice che accompagna la numerazione progressiva delle
singole ricevute emesse. Vengono di seguito indicate le modalità per la corretta fatturazione:
- la numerazione delle fatture è progressiva da "1" a "n" in ragione di anno solare e, precisamente, dal
primo giorno del mese di gennaio all’ultimo giorno del mese di dicembre di ciascun anno.
- ciascuna fattura viene compilata in triplice esemplare su carta a ricalco: il primo esemplare da
consegnare al cliente, il secondo all’Ufficio Cassa Economale, il terzo viene trattenuto dal
professionista.
- la fatturazione delle prestazioni rese in équipe nonché tutte le prestazioni rese in convenzione, sono
fatturate dall’Amministrazione sulla base di idonea documentazione presentata dai Dirigenti interessati.
ART. 18
CONTABILITA’ SEPARATA E ATTRIBUZIONE DEI COMPENSI
L’attività libero-professionale intramuraria, costituisce oggetto di apposita contabilità separata
che tiene conto di tutti i costi diretti . Detta contabilità, in ogni caso non può presentare disavanzi in
quanto l’esercizio dell’attività libero professionale non deve costituire un costo per l’Azienda.
I proventi dell’Attività Libero Professionale Intramuraria verranno riscossi dall’Azienda, presso
l’Ufficio Cassa Economale.. L’Azienda provvede ad operare le trattenute di legge previste, nonché a
liquidare i relativi compensi al dirigente direttamente nella busta paga entro i trenta giorni successivi al
versamento.
I criteri di riparto delle tariffe saranno rivisti, previa consultazione delle OO. SS. , in
concomitanza di variazioni dei costi sostenuti dall’Azienda anche per imposte o tasse.
CAPO IV
DISPOSIZIONI FINALI
ART. 19
COPERTURA ASSICURATIVA
Relativamente all’attività libero-professionale intramuraria, ai sensi e per gli effetti dell’art. 21 dei
CC. CC. NN. LL. 2002/2005 della Dirigenza Medica e Veterinaria e della Dirigenza Sanitaria, viene
garantita la copertura assicurativa della responsabilità civile dei predetti dirigenti, ivi comprese le spese
di giudizio per le eventuali conseguenze derivanti da azioni giudiziarie dei terzi, senza diritto di rivalsa,
salvo le ipotesi di dolo o colpa grave.
Vengono altresì garantite dall’azienda, al personale di supporto, la copertura assicurativa nonché
le spese di giudizio.
Gli oneri relativi a quanto sopra stabilito, sono ricompresi tra i costi aggiuntivi sostenuti per
l'erogazione dell'attività libero professionale.
15
ART. 20
UNITA’ OPERATIVA SEMPLICE
“GESTIONE ATTIVITA’ LIBERO-PROFESSIONALE”
L’Azienda ha istituito con deliberazione n° 1063/DG del 01/12/2004 l’U.O.S.”Gestione Attività
Libero-Professionale”, con compiti di osservatorio e coordinamento dell’attività prestata in regime di
libera professione intramuraria in tutte le strutture aziendali.
L’U.O.S. .”Gestione Attività Libero-Professionale” è strutturata nell'ambito dello Staff della
Direzione Aziendale e si avvale della collaborazione di personale dipendente appartenente allo Staff
della Direzione, all’Area Gestione del Personale, Gestione Risorse Finanziarie, Ufficio Relazioni con il
Pubblico, alla Dirigenza Sanitaria, che, al di fuori del normale orario di lavoro sia ordinario che
straordinario, assicura il supporto all'esercizio dell'attività libero-professionale.
Sulla base di apposita dichiarazione dell’Unità Operativa che attesti l’effettivo svolgimento delle
prestazioni, al suddetto personale compete la retribuzione di cui all'art. 16.
All' U.O.S. .”Gestione Attività Libero-Professionale”sono attribuiti i seguenti compiti:
- detiene e pubblicizza l'elenco dei professionisti che svolgono l'attività intramoenia, le
specifiche discipline, onorari ed orari delle prestazioni;
- detiene ed aggiorna la complessiva contabilità relativa all'attività espletata in tutte le
strutture aziendali;
- fornisce indicazioni sulle attività di informazione rivolte all'utenza;
- predispone la raccolta di dati utili al monitoraggio periodico dell'attività liberoprofessionale;
- individua strumenti idonei a promuovere l'attività libero-professionale intramuraria.
ART. 21
COMMISSIONE DI VERIFICA E VIGILANZA
Il Direttore Generale istituisce un Organo di Verifica, costituito in forma paritetica fra Dirigenti
rappresentanti delle OO. SS. maggiormente rappresentative della Dirigenza medica e sanitaria e
rappresentanti dell’Azienda. L’atto formale di costituzione disciplinerà la composizione , la
regolamentazione del suo funzionamento e la remunerazione
A tale Organo viene assegnato il compito di verificare il regolare andamento dell'attività libero
professionale, con particolare riguardo al corretto equilibrio tra i volumi di prestazioni eseguite in
regime di libera professione e i volumi di attività istituzionali al fine di assicurare la piena funzionalità
dei servizi.
Sulla base delle risultanze dei controlli effettuati dagli appositi organismi di verifica o di
segnalazioni circa l'inosservanza delle disposizioni, il Direttore Generale, sentito il Collegio di
Direzione, adotterà i provvedimenti del caso, anche in ordine alla sospensione delle attività liberoprofessionali in caso di obiettivi riscontri di ingiustificati scostamenti quali-quantitativi tra prestazioni
istituzionali e prestazioni libero professionali o di comportamenti lesivi del diritto della libera scelta del
paziente.
L’organo di verifica si riunisce con cadenza almeno semestrale e relazione al Direttore Generale sullo
stato di attuazione dell’attività libero professionale intramuraria.
16
ART. 22
INFORMAZIONE ALL'UTENZA E SISTEMA DI PRENOTAZIONE
Per una corretta e trasparente gestione della libera professione intramuraria, per garantire la
tutela dei diritti degli utenti del S.S.N. e per consentire l'attuazione del principio della libera scelta da
parte del cittadino, si provvederà, attraverso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico e la predisposizione
della “Carta dei Servizi”, ad attivare un efficace sistema di informazione ai cittadini in ordine a tutte le
prestazioni, con le indicazioni di modalità di fruizione e dei tempi di attesa. In assenza di tali
informazioni, il diretto interessato provvede ad idonea e corretta pubblicità dell’attività che eroga, fermo
restando i principi di cui all’art. 5.
Il cittadino richiedente prestazioni non garantite dal S.S.N., sarà in ogni caso preventivamente informato
dell’onere finanziario presunto che dovrà sostenere.
Per le attività ambulatoriali, saranno opportunamente diffusi gli orari dedicati all’attività libero
professionali, le tariffe relative alle prestazioni offerte e le modalità di pagamento.
La prenotazione delle prestazioni da erogare in regime di libera professione intramuraria avviene per il
tramite del CUP Aziendale, il quale cura pure la tenuta ed il rilascio della ricevuta del Bollettario
Aziendale intestato al singolo professionista. Per tale funzione lo stesso dovrà essere predisposto e/o
adeguato, utilizzando i Fondi previsti, quali quota per l’amministrazione
Per l’attività libero professionale svolta presso studi professionali privati il dirigente può prevedere un
proprio sistema di prenotazione e di informazione ai cittadini, salvo le disposizioni previste dalla
normativa vigente.
Nel caso di attività libero professionale erogata presso Strutture Private non accreditate, l’atto di
convenzione stabilisce le modalità di prenotazione delle prestazioni.
ART. 23
NORMA FINALE
L’Azienda può, in ogni caso, riesaminare e/o modificare il presente regolamento convocando le
OO. SS. per la relativa contrattazione, sia in presenza di modificazioni ed integrazioni dell’attuale
normativa regionale e nazionale vigente in materia, sia alla luce delle verifiche dei risultati ottenuti e
delle difficoltà operative che potranno emergere.
ART. 24
NORMA DI RINVIO
Per quanto non espressamente previsto dal presente regolamento, si rinvia alla normativa
prevista in materia dai contratti collettivi nazionali di lavoro della dirigenza di riferimento, al D.lgs.
502/92 e successive modificazioni ed integrazioni, al D.P.C.M. 27.3.2000 e alle direttive regionali in
materia di esercizio della libera professione intramuraria.
Qualsiasi precedente disposizione aziendale in contrasto con il presente regolamento, deve
intendersi revocata.
17
REGIONE CALABRIA
AZIENDA OSPEDALIERA “PUGLIESE – CIACCIO”
ATTIVITA’ LIBERO PROFESSIONALE INTRAMOENIA
ADESIONE E MODALITA’ DI ESERCIZIO
ALLEGATO 1
18
REGIONE CALABRIA
AZIENDA OSPEDALIERA “PUGLIESE – CIACCIO”
ATTIVITA’ LIBERO PROFESSIONALE INTRAMOENIA
ADESIONE E MODALITA’ DI ESERCIZIO
Da compilarsi a cura del professionista
Prot. n° ___________
Catanzaro lì ____/____/______
Al Direttore Generale
Azienda Ospedaliera
“Pugliese Ciaccio”
Via Vinicio Cortese, 25
88100 Catanzaro
Il sottoscritto Prof./Dott. ________________________________________________
In servizio di ruolo presso _____________________________________________________
In qualità di ________________________________________________________________
Disciplina __________________________________________________________________
CHIEDE
Di poter espletare, ai sensi della vigente normativa, attività libero-professionale intramoenia in regime
ambulatoriale e/o in regime di ricovero ordinario o day hospital.
A tal fine dichiara sotto la propria responsabilità, consapevole delle conseguenze di natura civile e penale
che potrebbero derivare da dichiarazioni false o mendaci:
1.
Di voler erogare i seguenti tipi di prestazioni a fini assistenziali
____________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
___________________________________________________
2.
Che le prestazioni saranno svolte al di fuori dell’orario di lavoro, durante la fascia pomeridiana, al fine di
salvaguardare l’attività istituzionale, nei seguenti giorni e nelle seguenti fasce orarie:
____________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
___________________________________________________
19
3.
Che le prestazioni saranno svolte presso la seguente struttura aziendale
____________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
___________________________________________________
4.
Di avvalersi delle seguenti strumentazioni ed apparecchiature
____________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
___________________________________________________
5.
Che l’equipè è così composta (da compilare se l’attività è svolta all’interno delle strutture aziendali)
____________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
___________________________________________________
6.
Di utilizzare il seguente personale non medico di supporto (da compilare se l’attività è svolta all’interno
delle strutture aziendali)
____________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
___________________________________________________
20
REGIONE CALABRIA
AZIENDA OSPEDALIERA “PUGLIESE – CIACCIO”
ATTIVITA’ LIBERO PROFESSIONALE INTRAMOENIA
ADESIONE E MODALITA’ DI ESERCIZIO
Allegato 1
TARIFFARIO
(Riferire la prestazione alla corrispondente prevista dal nomenclatore regionale)
PRESTAZIONE
Tariffa €
Note
Catanzaro lì ____/____/________
Il Professionista
21
REGIONE CALABRIA
AZIENDA OSPEDALIERA “PUGLIESE – CIACCIO”
ATTIVITA’ LIBERO PROFESSIONALE INTRAMOENIA
ADESIONE E MODALITA’ DI ESERCIZIO
ALLEGATO 2
In ottemperanza alla Legge 3 agosto 2007 n. 120 (G.U. del 6 agosto 2007 n. 181) e limitatamente alle ipotesi di
gravi carenze di strutture e spazi idonei connesse allo svolgimento delle attività libero/professionali, potrà essere
eccezionalmente concessa la possibilità che la libera professione intramuraria svolta a livello ambulatoriale sia
esercitata presso studi privati fino alla data del 31 gennaio 2009.
22
REGIONE CALABRIA
AZIENDA OSPEDALIERA “PUGLIESE – CIACCIO”
ATTIVITA’ LIBERO PROFESSIONALE INTRAMOENIA
ADESIONE E MODALITA’ DI ESERCIZIO
Allegato 2
MODULO DA COMPILARSI SE L’ATTIVITA’ VIENE
ESERCITATA PRESSO STUDI PRIVATI
Il sottoscritto Prof./Dott. ________________________________________________
Codice Fiscale _______________________________________________________________
Consapevole delle conseguenze di natura civile e penale che potrebbero derivare da dichiarazioni false o mendaci
dichiara:
Che lo/gli studio/i presso il/i quale/i intende esercitare l’attività libero – professionale intramoenia è/sono il/i
seguente/i:
1.
_________________________________________________________
Via __________________________________ n° _______ cap. ______
Comune ________________________________ Prov. _____________
2.
_________________________________________________________
Via __________________________________ n° _______ cap. ______
Comune ________________________________ Prov. _____________
3.
_________________________________________________________
Via __________________________________ n° _______ cap. ______
Comune ________________________________ Prov. _____________
SI ALLEGA:
1.
Copia della dichiarazione di idoneità dello studio ai requisiti igienico – sanitari o
autocertificazione della stessa in relazione alla disciplina professionale di cui trattasi;
2.
Copia della dichiarazione di conformità alle norme di sicurezza delle apparecchiature
sanitarie o autocertifcazione della stessa in relazione alla disciplina professionale di cui
trattasi;
3.
Per gli studi radiologici, copia autorizzazione dell’autorità competente.
Il Professionista
23
REGIONE CALABRIA
AZIENDA OSPEDALIERA “PUGLIESE – CIACCIO”
ATTIVITA’ LIBERO PROFESSIONALE INTRAMOENIA
ADESIONE E MODALITA’ DI ESERCIZIO
AUTOCERTIFICAZIONE
Il sottoscritto Prof./Dott. ________________________________________________
In servizio di ruolo presso _____________________________________________________
In qualità di ________________________________________________________________
Disciplina __________________________________________________________________
Dichiara
Sotto la propria responsabilità, consapevole delle conseguenze di natura civile e penale che potrebbero derivare da
dichiarazioni false o mendaci, che lo/gli studio/i professionale/i privato/i presso il/i quale/i intende svolgere attività
libero professionale sito/i in:
1.
_________________________________________________________
Via __________________________________ n° _______ cap. ______
Comune ________________________________ Prov. _____________
2.
_________________________________________________________
Via __________________________________ n° _______ cap. ______
Comune ________________________________ Prov. _____________
3.
_________________________________________________________
Via __________________________________ n° _______ cap. ______
Comune ________________________________ Prov. _____________
Risponde/rispondono ai requisiti igienico sanitari precisti dalla normativa vigente in relazione alla
disciplina professionale di cui trattasi.
Dichiara
Altresì, che le apparecchiature sanitarie presenti sono conformi alle norme di sicurezza in
relazione alla disciplina professionale di cui trattasi.
Catanzaro lì ____/____/______
Il Professionista
24
REGIONE CALABRIA
AZIENDA OSPEDALIERA “PUGLIESE – CIACCIO”
ATTIVITA’ LIBERO PROFESSIONALE INTRAMOENIA
ADESIONE E MODALITA’ DI ESERCIZIO
ATTO D’INTESA PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITA’ LIBERO PROFESSIONALE INTRAMOENIA
PRESSO STUDIO PRIVATO.
Tra l’Azienda Ospedaliera “Pugliese Ciaccio” nella persona del Direttore Generale _________________ e
il/la
Dott./Dott.ssa _____________________________________ C.F. __________________________
Nato/a ___________________________________________ il ____________________________
Residente in ______________________ Via ___________________________________________
In servizio presso ________________________ con la qualifica di _________________________
Collocato nella disciplina di ________________________________________________________
In possesso della specializzazione in _________________________________________________
PREMESSO
•
•
Che il professionista è assoggettato al rapporto esclusivo ai sensi dell’art. 15-quater del decreto leg.vo
229/199;
Che il professionista ha chiesto di esercitare attività libero-professionale nei modi e nei termini di cui
all’art. 15-quinquies, comma 2, lettera a;
VISTA
•
•
La insufficiente disponibilità, nell’ambito aziendale, di strutture ed attrezzature nella misura richiesta;
La richiesta del professionista di esercitare l’attività libero-profesisonale intramoenia presso il/i seguente/i
studio/i professionale privato/i o ambulatorio/studio medico plurispecialistico
1. ______________________________
2. ________________________________
Sito in __________________________
sito in _____________________________
Via ____________________________
Via _______________________________
Nella disciplina di _______________________________________________________
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
Il Professionista:
• Prende atto della eccezionalità e transitorietà del provvedimento di autorizzazione a svolgere attività
libero-professionale presso il/i proprio/i studio/i privato/i o ambulatorio/studio
medico plurispecialistico (fino al 31 gennaio 2009) e della volontà dell’Azienda di fornire, non appena
disponibili, idonei locali e idonee attrezzature;
• Dichiara l’idoneità dello studio ai requisiti igienico-sanitari, nonché la conformità alle norme di sicurezza
delle apparecchiature sanitarie presenti in relazione alla disciplina professionale di cui trattasi;
• Applicherà e pubblicizzerà le tariffe relative alle tipologie di prestazione così come all’allegato tariffario
datato e sottoscritto;
• Si impegna ad utilizzare esclusivamente, nel rilascio della fattura al paziente,gli appositi bollettari forniti
dall’Azienda e a versare nelle casse della stessa Azienda gli importi corrisposti dagli utenti, detraendo a
titolo di acconto le quote di sua spettanza fino al limite massimo del 50%, entro i quindici giorni
successivi;
25
•
Dichiara che l’attività libero-professionale verrà svolta secondo i seguenti orari e modalità:
•
Dichiara che, ai sensi dell’art. 15-quinques, comma 3, del decreto leg.vo 229/1999 l’attività liberoprofessionale svolta non comporterà un volume di prestazioni superiore a quello istituzionale;
Dichiara che, a norma dell’art. 5 del Regolamento aziendale per l’attività libero-professionale intramoenia,
non erogherà prestazioni nei giorni di ferie, congedi, permessi sindacali e per cariche istituzionali.
•
L’Azienda:
• Si impegna a fornire, non appena disponibili, idonei locali e idonee attrezzature;
• Si impegna a fornire gli appositi bollettari per la fatturazione delle prestazioni rese nell’attività liberoprofessionale intramoenia in studio privato;
• Si impegna a riconoscere al professionista, per l’attività svolta presso lo studio privato o
ambulatorio/studio medico plurispecialistico, la quota relativa alla tariffa della prestazione resa,
provvedendo al versamento della stessa nella busta paga del professionista nonché alle trattenute di legge
ed ai relativi conguagli;
• Non assume responsabilità per qualunque evento che provochi danni a cose e persone all’interno
dello/degli studio/i privato/i o ambulatorio/studio medico plurispecialistico, oggetto del presente atto di
intesa.
Le Parti:
• Si impegnano a rispettare, ciascuna per la parte di propria competenza, quanto riportato nel presente atto di
intesa e nel Regolamento aziendale per l’esercizio dell’attività libero professionale intramoenia approvato
con delibera n° __________.
Catanzaro, ____/____/______
Il Professionista
Il Direttore Generale
26