comunicazione dell`ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della

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comunicazione dell`ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della
COMUNICAZIONE DELL’ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E
ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI TORINO
“PENSARE PER LA PROFESSIONE”
A Padova si ‘è pensata’ la professione medica a cavallo tra scienza e umanità.
Il Convegno “Pensare per la Professione” dal 15 al 17 ottobre ha fatto il punto dello Stato
dell’Arte della professione medica.
Per tre giorni la medicina è stata affidata agli specialisti delle varie Scienze Sociali che l’hanno
illuminata e scandagliata dalle loro diverse prospettive.
In allegato una sintesi dell’evento
Si è tenuto a Padova, dal 15 al 17 ottobre, il Convegno “Pensare Per La Professione”
che ha visto impegnati diverse competenze del settore: economisti, sociologi, filosofi, docenti
universitari, rappresentati delle istituzioni; attraverso i loro incontri si è cercato di ridefinire gli
scenari possibili della medicina e della sanità
Una fucina di idee e di progetti (o come direbbero gli americani una think tank) che ha proposto un
nuovo modello di medicina per il prossimo decennio a cavallo tra scienza e umanesimo, tra
tecnologia e relazione.
E’ quanto mai chiaro che oggi l’efficacia della cura non è affidata solo alle abilità tecniche e alla
padronanza delle conoscenze scientifiche. Ciò che serve è una sapienza multidisciplinare che riparta
dalla dimensione umana e umanistica dell’atto medico per rimettere l’uomo al centro della
medicina.
“I poderosi processi di innovazione scientifica e tecnologica della Medicina e le
speculari trasformazioni della sanità ci impongono sfide sempre più complesse che
richiedono esplicite assunzioni di responsabilità e uno sforzo straordinario per ricomporre
la nostra Professione in un progetto di miglioramento della Sanità” Così Amedeo Bianco,
Presidente della FNOMCeO, ha messo in luce l’importanza di un approccio critico alla professione
medica che faccia del dialogo uno strumento di miglioramento verso le reali e concrete esigenze
dell’utenza. Il paziente ha infatti tra i suoi bisogni non solo la cronaca dei sintomi, ma il desiderio di
narrare l’iter e la storia della malattia: una buona relazione di cura deve essere in grado di
accogliere questa esigenza.
A questo proposito il nuovo Codice Deontologico- ha continuato il Presidente Bianco- si pone
come faro e come bussola nel mare tumultuoso dei cambiamenti che agitano i contesti scientifici,
civili, sociali, culturali. Il Codice di Deontologia Medica, approvato all’unanimità nel 2006,
costituisce un patrimonio unitario e indivisibile della Professione. I suoi principi ispiratori guidano
l’esercizio professionale nel rispetto delle leggi e della moderna Etica e Bioetica.
Il medico del futuro dovrà infatti confrontarsi con questi temi cercando di eliminare le differenze fra
teoria e pratica.
Per concludere la parola ‘cura’ dovrebbe oggi essere il punto di incontro tra sanità e medicina, cioè
tra idee di promozione della salute e soluzioni di bisogni concreti.
Rosa Revellino
Responsabile Progetto Comunicazione con le Aziende