Rassegna stampa - Il Comune di Gatteo
Transcript
Rassegna stampa - Il Comune di Gatteo
Ufficio stampa Rassegna stampa mercoledì 25 luglio 2012 Pagina 1 di 16 INDICE Corriere Romagna Cesena No al mega distretto 25/07/12 3 Politica Locale, Sanità e sociale Parte da casa Casadei la grande festa dello sport romagnolo 25/07/12 Cultura e Turismo Manuel Belletti è concentrato sul futuro 25/07/12 4 6 Sport Il Resto del Carlino Cesena Pdl: «Ausl, il mega-distretto sarà ingestibile 25/07/12 7 Economia locale, Sanità e sociale La Voce di Romagna Cesena Non vanno d’accordo neanche tra di loro” 25/07/12 8 Economia locale, Politica Locale Italia Oggi La spending review premia gli spreconi 25/07/12 9 Pubblica Amministrazione Auto elettriche, niente ricariche negli edifici pubblici 25/07/12 Pubblica Amministrazione Esodati, la platea non si amplia 25/07/12 10 11 Pubblica Amministrazione Il Sole 24 Ore Patroni Griffi: niente stop alle tredicesime 25/07/12 12 Pubblica Amministrazione Delrio: i Comuni a rischio default 25/07/12 13 Pubblica Amministrazione Fondo di garanzia, tempi più lunghi 25/07/12 14 Pubblica Amministrazione Appalti del settore pubblico senza responsabilità solidale 25/07/12 Pubblica Amministrazione Al via l'esame telematico per gli accordi integrativi 25/07/12 Pubblica Amministrazione Pagina 2 di 16 15 16 Cornare press unE ~M* 25/07/2012 di Forlì e Cesena «No al mega distretto» Il Pdl chiede di fermare "il vía libera" dí Consiglio CESENA. No all'unificazione dei distretti sanitari di Cesena. Il gruppo consiliare del Pdl prende posizione alla vigilia del consiglio comunale che impegnerà il Comune a procedere. «In Consiglio - spiega il Pdl in una nota - verrà discussa la mozione presentata dal Pd che impegna il sindaco a procedere spe- Previsto il voto di un'Odg ditamente verso l'unificazione dei due distretti sanitari Cesena-Valle Savio e Rubicone, attualmente operanti nell'Ausl. E' un intervento a gamba tesa dell'Amministrazione, tenuto conto che fin da aprile tutti i comuni del Rubicone hanno presentato un documento ufficiale per esprimere la propria contrarietà, ponendo una serie di quesiti rispetto ai quali fino ad ora non risulta esserci stata risposta. Come si può pensare che la futura area vasta della sanità romagnola funzioni, se Cesena e la maggioranza che lo amministra non sono in grado neppure di concertare e condividere scelte con i comuni limitrofi? Davvero riusciremo a far valere le ragioni cesenati con Ravenna, Rimini e Forlì, se abbiamo difficoltà ad interfacciarci anche con Savignano, Gatteo e Cesenatico? Questo mega distretto piace solo ai tecnocrati, ai quali i politici che non hanno idee proprie delegano tutto». Pagina 11 Provincia lini., per ora nessun voto in Consiglio Pagina 3 di 16 press unE 25/07/2012 293W5t12 o Cornare di Forlì e Cesena di Claudia Rocchi GATTEO. Sport e spettacolo si uniscono sotto le stelle, nella "Notte dello sport" di Castiglione di Cervia domenica 29 luglio. Ideatore e regista è il "pasionario" Alberto Mambelli da Ravenna, noto dirigente sportivo calcistico nel settore Dilettanti. La presentazione dell'appuntamento ventennale che in questo 2012 assume un'eco più popolare, si è tenuta Mirko "nell'oasi Casadei" nel Casadei cuore del turismo di Gat- appena teo. coccolati dall'acco- rientrato glienza dell'anfitrione Ra- da un tour oul, cordiale padrone di a Londra casa con tutta la famiglia. Mirko, leader dell'Orchestra, è appena rientrato da un mini tour londinese in cui ha potuto constatare quanto il made in Italy nazional popolare sia gradito anche fra gli snob della City: «Abbiamo tenuto due concerti - racconta - , il primo nell'Istituto italiano di cultura accolti con gioia dai nostri connazionali britannici d'adozione. Un altro momento, fuori Londra, era in una grande struttura da concerto. Non sapevo cosa ci avrebbe aspettato; invece è stato un successone, con un pubblico festante. Abbiamo miscelato il made in Italy con la nostra energia, fra canzoni e musica italiana, pezzi miei e di Raoul. Ed è stato bellissimo osservarli mentre si lancia- Parte da casa Casadei la grande festa dello sport romagnolo vano a ballare la mia versione di "Ciao Mare party"». Cosa l'ha più sorpresa? «Vedere il mio manifesto accanto a quello di Bob Geldof che avrebbe cantato all'indomani. Ho scattato decine di foto a quelle due locandine!». L'Orchestra Casadei torna a trascinare nel vortice di "Ciao mare party" nella Notte dello sport di domenica, nell'arena Palma d'Oro di Castiglione di Cervia (in piazza Tre Martiri) a partire dalle ore 20. Antonio Mambelli (presidente Federcalcio dell'Emilia Romagna fino al 1999, dal 2000 vicepresidente vicario della Lega nazionale dilettanti e Consigliere federale), in odore per le prossime elezioni nella Federcalcio di incarichi federali nazionali, promette una festa sportiva all'insegna della romagnolità. Molti i personaggi attesi dello sport e della tivù. Fra i big del calcio il presidente della federazione Giancarlo Abete, del Cesena Igor Campedelli, i tecnici Pagina 23 Palle da exa Ca,adei lagrandefesta dello sportromagnolo No name, Martin Solveig al Peter Pan Pagina 4 di 16 press unE 25/07/2012 , • Cornare 293"2, di Forlì e Cesena Arrigo Sacchi e Azeglio Vicini, il presidente arbitri Marcello Nicchi con gli arbitri Christian Brighi e Nicola Rizzoli, il presidente del Bologna Albano Guaraldi, Renzo Ulivieri, presidente associazione Allenatori. Madrina è la bella Alessia Mertz con il marito Fabio Bazzani (ex Sampdoria e Lazio). Ospite ancora l'ex ciclista Arnaldo Pambianco a cui l'orchestra Casadei dedica La famiglia il vecchio pezzo di Raoul di Raoul "Viva Pambianco"; per la Casadei Formulal, il faentino con Giancarlo Minardi. PreAlberto sente anche il giornalista Mambelli Oliviero Beha e Piero Chiambretti che per i suoi \\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\ 40 anni verrà coinvolto da Mirko a cantare, atteso pure Andrea Mingardi e il maestro d'orchestra a Sanremo Vince Tempera. Conduce il giornalista Marino Bartoletti. «Dopo vent'anni di festa nel giardino di casa mia fa sapere Mambelli - quest'anno la Notte dello sport diventa una festa generale, pure solidale per i terremotati, fra sport e spettacolo, in amicizia". Ingresso: euro 20 cena compresa. Prenotazioni: 347 7702794 Pagina 23 Partedac,aen,adei lagrandefesta dellosportromagnolo No name, Martin Solveig al Peter Pan Pagina 5 di 16 press unE 25/07/2012 Cornare 29iMtià • di Forlì e Cesena Ciclismo. Archiviato con poca soddisfazione il Giro di Polonia, è tempo di prepararsi per l'Eneco Tour Manuel Belletti è concentrato sul futuro «Spero di fare bene e ottenere risultati importanti: sono alla ricerca di un acuto» S.ANGELO DI GATTEO. Le cattive condizioni, fisiche e climatiche, hanno impedito a Manuel Belletti di uscire soddisfatto dal Giro di Polonia. Spiega l'atleta romagnolo: «Già prima della corsa non stavo benissimo, poi le fredde giornate polacche non hanno certo aiutato, anzi. Ho ottenuto qualche piazzamento, ma speravo in qualcosa di meglio». Nei percorsi a lui congeniali, Belletti ha otte- nuto come miglior piazzamento un ottavo posto nella seconda tappa, da Walbrzych a Opole, finendo dodicesimo a Katowice due giorni più tardi e decimo nella tappa conclusiva a Cracovia. Archiviato il freddo e travagliato Tour de Pologne, è ora di pensare ai prossimi impegni. Quello più imminente a cui Belletti prenderà parte è l'Eneco Tour, che si terrà tra Belgio e Olanda dal 6 al 12 a- gosto. «Spero di fare bene e ottenere risultati importanti. Innanzitutto dovrò stare bene, ma penso che per agosto sarò di nuovo al top. L'Ag2r? E' un'ottima squadra con cui mi trovo bene. Ora sono alla ricerca di un acuto, che potrebbe anche arrivare in terra olandese o belga». Anche se non sono molte le possibilità per i velocisti, dato che delle sette tappe in programma due sono a cronometro con altrettanti "tapponi". C'è comunque il dovere di provarci, soprattutto quando le occasioni sono poche. Belletti proverà a sparare le sue cartucce nella prima tappa in terra olandese, da Waalwijk a Middelburg. Dopo la cronosquadre di Sittard, un'altra opportunità nella tappa belga da Riemst a Genk e in quella da Hoogerheide ad Aalter. Cristopher Leoni Pagina 34 Sport Vari LuituTiBelktù colicen11 .1°,11111ml,, Pagina 6 di 16 press unE 25/07/2012 n Resto del Carlino CESENA LZT:ZRZ Pdl: Ausl, il mega-distretto sarà ingestibile» GIOVEDI prossimo in consiglio comunale verrà discussa la mozione presentata dal gruppo Pd che impegna il sindaco Lucchi a procedere speditamente verso l'unificazione dei due distretti sanitari Cesena-Valle Savio e Rubicone, attualmente operanti presso la nostra Asl. Tale mozione costituisce un intervento a gamba tesa dell'Amministrazione comunale di Cesena, tenuto conto che fin dal mese di aprile tutti i comuni della zona del Rubicone hanno presentato un documento ufficiale per esprimere la propria contrarietà, ponendo una serie di quesiti rispetto ai quali fino a ora non risulta esserci stata risposta. Come si può pensare che la futura area vasta della sanità romagnola funzioni, se Cesena e la maggioranza che lo amministra non sono in grado neppure di concertare e condividere scelte con i comuni limitrofi? Davvero riusciremo a far valere le ragioni dei cittadini cesenati con Ravenna, Rimini e Forlì, se abbiamo difficoltà a interfacciarci anche con Savignano, Gatteo e Cesenatico? Questo mega-distretto piace solo ai tecnocrati, ai quali i politici che non hanno idee proprie delegano tutto. E la preoccupazione dei tecnici è quella di semplificare al massimo la gestione: per questo vogliono inglobare, riorganizzare, uniformare, standardizzare. Così saranno sempre più distanti dai cittadini, mettendo in mezzo strutture più grandi alle quali è sempre più difficile accedere e rapportarsi. Possiamo farci una domanda? È più utile un sistema accentrato e indiffèrente o un sistema più decentrato e personalizzato? Quando ci sono forti squilibri si tende a privilegiare l'equità orizzontale, cioè dando a tutti la stessa cosa. Ma oggi, in una realtà con esigenze molto diversificate è necessaria un'equità verticale, e cioè, date per certe alcune prestazioni essenziali per tutti, bisogna identificare i bisogni di un territorio, per rispondere alla reale, e quindi potenzialmente anche diversa, domanda di salute dei cittadini. E questa è la ragione per cui due distretti della nostra Ausl sono ottimalì. Un sistema centralizzato oggi non è più gestibile perché la gente ne ha abbastanza di burocrazia. E il sistema aziendalistico italiano, politicizzato, burocratico e dirigista è fallito, come sosteniamo da tempo, e come ampiamente dimostrano i debiti crescenti del Servizio sanitario nazionale, e localmente gli SO milioni di perdite d'esercizio in 10 anni dell'Ausl di Cesena. E la proposta, prevista nell'ordine del giorno del Pd, di risparmiare licenziando un direttore di distretto e chiudendo un ufficio di piano appare davvero grossolana! Gruppo consiliare di Cesena del Pdl Pagina 7 di 16 TOMMASO MARCATELLI (DEL PDL) SULLO SCONTRO TRA PD E SINDACI DEL RUBICONE "E poi parlano di Area Vasta, ma se Cesena non riesce a concertarsi nemmeno con Savignano e Gatteo..." "Non vanno d'accordo neanche tra di loro" i sta consumando uno scontro interno al Pd, tra i sindaci del Rubicone e la dirigenza. E tutto per l'unificazione dei due distretti sanitari Cesena-Vallesavio e Rubicone. Giovedì prossimo in consiglio comunale verrà discussa la mozione presentata dal gruppo PD che impegna il sindaco Lucchi a procedere speditamente verso l'unificazione dei due distretti sanitari, attualmente operanti presso la nostra Asl, ma ai sindaci del Rubicone questa decisione non va proprio giù. "Tale mozione - interviene sul tema Tommaso Marcatelli del Pdl - costituisce un intervento a gamba tesa dell'amministrazione comunale di Cesena, tenuto conto che fin dal mese di aprile tutti i comuni della zona del Rubicone hanno presentato un documento ufficiale per esprimere la propria contrarietà, ponendo una serie di quesiti rispetto ai quali fino ad ora non risulta esserci stata risposta. Come si può pensare che la futura area vasta della sanità romagnola funzioni, se Cesena e la maggioranza che lo amministra non sono in grado neppure di concertare e condividere scelte con i comuni limitrofi? Davvero riusciremo a far valere le ragioni dei cittadini cesenati con Ravenna, Rimini e Forlì, se abbiamo difficoltà ad interfacciarci anche con Savignano, Gatteo e Cesenatico? Questo mega distretto piace solo ai tecnocrati, ai quali i politici che non hanno idee proprie delegano tutto. E la preoc- Possiamo farci una domanda? È più utile un sistema accentrato e indifferente o un sistema più decentrato e personalizzato? Quando ci sono forti squilibri si tende a privilegiare l'equità orizzontale, cioè dando a tutti la stessa cosa. Ma oggi, in una realtà con esigenze molto diversificate è necessaria una equità verticale, e cioè, date per certe alcune prestazioni essenziali per tutti, bisogna identificare i bisogni di un territorio, per rispondere alla reale, e quindi potenzialmente S "E' necessario identificare i bisogni di un territorio" Tommaso Marcatelli, consigliere comunale del Pdl cupazione dei tecnici è quella di semplificare al massimo la gestione: per questo vogliono inglobare, riorganizzare, uniformare, standardizzare. Così saranno sempre più distanti dai cittadini, mettendo in mezzo strutture più grandi alle quali è sempre più difficile accedere e rapportarsi. anche diversa, domanda di salute dei cittadini. E questa è la ragione per cui due distretti della nostra Ausl sono ottimali. Un sistema centralizzato oggi non è più gestibile perché la gente ne ha abbastanza di burocrazia. E il sistema aziendalistico italiano, politicizzato, burocratico e dirigista è fallito, come sosteniamo da tempo, e come ampiamente dimostrano i debiti crescenti del Servizio sanitario nazionale, e localmente gli 80 milioni di perdite d'esercizio in 10 anni dell'Ausl di Cesena. E la proposta, prevista nell'ordine del giorno del PD, di risparmiare licenziando un Direttore di distretto e chiudendo un ufficio di piano appare davvero grossolana!" Pagina 22 "Non vanno (raccordo neanche Ira di loro" Pagina 8 di 16 press unE 25/07/2012 ItaliaOggi Studio choc della provincia di Bergamo sui tagli del governo: penalizzato chi investe in servizi La spen_ding premia gli spreconi Agrigento e Palermo: più del 50% del budget per il personale DI ALESSANDRA RICCIARDI U na spending review al contrario, che non razionalizza la spesa ma premia gli enti locali spreconi. Sarà questo l'effetto del decreto legge di revisione della spesa pubblica, in queste ore all'esame, con il bagaglio dei suoi 1800 emendamenti, della commissione bilancio del senato. A evidenziare chi pagherà di più è uno studio condotto dalla provincia di Bergamo. L'analisi mette a confronto la spesa corrente, i consumi intermeEtto di e la spesa per il personale di 107 province. Ha senso evidenziare quanto incide la spesa per il personale sulle spese complessive perché le prime sono obbligatorie, non suscettibili di essere decurtate, mer4re le spese classificate come consumi intermedi sono quelle su cui può calare l'accetta. Ed è sotto questa voce che vengono classificate le uscite per i servizi ai cittadini, dalla manutenzione degli edifici sco- lastici all'assistenza ai disabili, dalla formazione professionale ai trasporti: su queste voci si dovrà realizzare il taglio ipotizzato dal governo di 500 milioni nel 2012 e di un miliardo di euro per il 2013. Agrigento, che è a quota 54,9% di spese per stipendi, queseanno dovrebbe scontare un taglio di 1,4 milioni di euro. A differenza di Asti, che ha solo il 28% del bilancio vincolato in buste paga eppure perderà 3,5 milioni di euro, e di Bergamo, che ha il 19% di spesa per il personale e PiIr avrà 7,1 milioni di minori trasferimenti. A pagare meno sono le province del Sud, con l'eccezione di Salerno, al 19% di uscite per i dipendenti. Il record è della Sicilia, che conferma sul fronte delle province il dato regionale: la regione spende per i dipendenti 1,7 mld, otto volte la Lombardia, undici volte l'Emilia Romagna (si veda ItaliaOggi del 24 novembre scorso). C'è la sicula Enna, al 57% di bilancio vincolato per le spese di personale, Caltanissetta al 48%, Messina al 58%, Palermo a oltre il 50%, Trapani al 48%, Ragusa al 52%. La provincia di Catania è nella fascia bassa, con solo il 35%. «Cosi come è stata scritta questa norma è assurda», commenta il presidente della provincia di Bergamo, il leghista Ettore Pirovano, «tanto valeva allora che assumessi anch'io, ora sono penalizzato / perché invece ho investito in servizi». E continua Pirovano, «è vero quello che ha detto Piero Giarda (ministro dei rapporti con il parlamento, ndr) che ha criticato questa manovra, così sono solo tagli lineari, serviva una norma più sofisticata capace di fare le differenze». Attacca poi, l'amministratore leghista: «Questa norma dimostra che il governo è nelle mani della burocrazia. Perché posso credere che ci siano ministri ingenui, che non sanno come funzionano i trasferimenti, ma non posso credere che siano tali anche i tecnici di camera, senato e dello stesso governo». Pirovano, come tanti altri presidenti di enti virtuosi, ha già pronta la lista dei servizi che dovranno saltare: «L'assistenza a casa dei disabili sensoriali, la gestione delle scuole... E dovrò pure, tagliando i servizi, mandare in esubero il personale». Oltre al danno, la beffa. Anche perché l'ultima Finanziaria del governo Berlusconi prevede che ogni anno si faccia la pianificazione delle piante organiche con l'indicazione del personale in esubero da mandare in mobilità. E che chi non lo fa dovrà rispondere di danno erariale. ©Riproduzione riservata— Altro servizio a pagina 31 Pagina 5 L sprach lll remia spreco-ai Pagina 9 di 16 press unE 25/07/2012 ItaliaOggi Auto elettriche, niente ricariche negli edifici pubblici Le amministrazioni pubbliche non avranno l'obbligo di installare infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli, obbligo che invece per i privati scatterà per gli edifici di nuova costruzione ad uso diverso da quello residenziale di superficie superiore ai 500 mq. Cancellati 69 milioni per la manutenzione degli alloggi ex Iacp. Ai contratti di disponibilità già stipulati per opere destinate a pubblico servizio non si applicheranno le nuove norme restrittive del decreto legge sulla crescita. Sono queste alcune delle novità introdotte ieri dalle commissioni finanze e attività produttive della camera, su richiesta della commissione bilancio, al testo del disegno di legge di conversione del decreto 83/2012, che oggi va in aula per il voto di fiducia. Si tratta di modifiche che complessivamente tendono al contenimento delle spese e a evitare maggiori oneri per il bilancio statale. Una delle modifiche approvate tocca l'ambito di applicazione soggettivo delle nuove norme finalizzate all'incentivazione della mobilità sostenibile attraverso la realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli elettrici. Si è deciso in particolare di esentare gli immobili di proprietà delle amministrazioni dall'obbligo di installare infrastrutture elettriche per la ricarica elettrica dei veicoli. L'obbligo scatterà per gli edifici di nuova costruzione a uso diverso da quello residenziale di superficie superiore ai 500 mq e per i relativi interventi di ristrutturazione; viceversa, per gli edifici residenziali, la disciplina approvata dalle commissioni la scorsa settimana ammette la facoltà (e non l'obbligo), per tutti i condomini, di procedere all'installazione con una delibera assembleare approvata con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell'edificio (in caso di mancata deliberazione dell'assemblea entro tre mesi dalla richiesta, il condomino interessato potrà in ogni caso installare a proprie spese le infrastrutture di ricarica). Un altro emendamento cancella la disposizione che avrebbe consentito di destinare 67,99 milioni di euro, a interventi di manutenzione e recupero degli alloggi privi di soggetti assegnatari di proprietà degli ex Iacp o di assegnare ai comuni le risorse non spese per sostenere il pagamento di canoni di locazione Per i contratti di disponibilità (che hanno a oggetto la costruzione e la messa a disposizione a favore dell'amministrazione aggiudicatrice di un'opera di proprietà privata destinata all'esercizio di un pubblico servizio, a fronte di un corrispettivo), si prevede che la nuova disposizione approvata dalle commissioni di merito la scorsa settimana si applichi soltanto ai contratti stipulati dopo l'entrata in vigore della legge di conversione del decreto 83. In particolare si tratta dell'obbligo di prevedere espressamente nel contratto la ripartizione tra le parti dei rischi che possono comportare variazioni dei corrispettivi per eventi che incidono sul progetto, sulla realizzazione o sulla gestione tecnica dell'opera, derivanti dal sopravvenire di norme o provvedimenti cogenti di pubbliche autorità. Sempre dopo l'entrata in vigore della legge di conversione si applicherà la norma che stabilisce che, salvo diversa de- terminazione contrattuale, i rischi della costruzione e gestione tecnica dell'opera per mancato o ritardato rilascio di qualsivoglia autorizzazione o atto di natura amministrativa siano a carico del soggetto aggiudicatore Per quel che riguarda la ricostruzione in Emilia e, in particolare in relazione alla norma che concede ai presidenti delle regioni la facoltà di avvalersi, nel rispetto della normativa vigente, di soggetti attuatori cui affidare specifici settori di intervento, un altro emendamento votato ieri richiede che ciò avvenga in ogni caso «nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili e comunque senza maggiori oneri per la finanza pubblica». Per quel che concerne il piano nazionale delle città e l'istituenda «cabina di regia» (che dovrà selezionare i contratti di valorizzazione per le aree urbane degradate), le commissioni parlamentari precisano che ai componenti la cabina di regia non potrà comunque essere corrisposto alcun emolumento. Andrea Mascolini Francesco Cerisano Pagina 35 Bonus assunzioni con nea soft Pagina 10 di 16 press unE 25/07/2012 ItaliaOggi Oggi gli emendamenti dei relatori alla spending review. Tagli selettivi alle società in house Esodati, laplatea non si amplia Si lavora per alleggerire la stretta su enti locali e sanità N essuno spiraglio per gli / Confermato anche l'extra time esodati, qualcuno per per i Consigli delle autonomie enti locali e sanità. Sa- locali che si dovranno pronunranno questi i capitoli ciare sull'accorpamento delle caldi su cui, dopo una giornata province (si veda ItaliaOggi tutto sommato interlocutoria in del 19/7/2012). I Cal dovrebbero commissione bilancio del senato, avanzare le proposte di accoroggi si conosceranno gli emenda-3x pamento entro settembre, per menti che i relatori alla spending s chiudere il percorso procedurale review Gilberto Pichetto Fraentro ottobre e chiudere nei due tin (Pdl) e Paolo Giaretta (Pd) mesi successivi l'approvazione concorderanno col governo. Ieri parlamentare». la quinta commissione di palazAlmeno per quest'anno salzo Madama ha iniziato a votare terà il taglio di 30 milioni dei gli oltre 2 mila emendamenti fondi per la ricerca di 30 milioparlamentari, accantonandone ni». Pichetto Fratin ha dichiamolti in particolare sui primi tre rato che il governo cercherà articoli del dl 95 (convenzioni «di sistemare Promuovi Italia Consip, tagli al personale della tramite l'Enit e Arcus, mentre Pleru t iard p.a. e razionalizzazione del pal'Istituto per il microcredito trimonio immobiliare pubblico), dovrebbe restare, ma con un mentre altri sono stati ritirati. matismi e tagli selettivi. dimezzamento dell'intervento La commissione, che dovrà conCUme detto, difficilmente la dello stato dai circa 2 milioni eludere i lavori entro giovedì 26 platea dei lavoratori esodati sarà di euro a circa 1 milione». (data entro cui il decreto è atteso ampliata nuovamente. Pichetto Per quanto riguarda i tagli in aula, mentre la questione fidu- Fratin (Pdl) lo ha lasciato inten- alla sanità i relatori non si cia dovrebbe essere posta venerdì dere chiaramente. Il numero dei sono sbottonati più di tanto ndr) ha invece deciso di riscrivere lavoratori senza lavoro e pensio- limitandosi ad affermare che completamente l'art.4 sulle di- ne tutelati dalla spending review deve essere individuato «il smissioni delle società in house resterà dunque fermo a 120 mila punto di equilibrio» tra i mi(si veda ItaliaOggi del 17/7/2012) (i 65 mila originari cui si aggiun- nisteri dell'economia e della salvaguardando le gestioni vir- gono gli ulteriori 55 mila a cui il salute. Sul pubblico impiego, tuose e prevedendo meno auto- dl 95 ha ampliato le tutele). infine, sono in arrivo solo «cor- e di lotta agli sprechi, ma ne siamo usciti sconcertati perché Giarda ha confermato i nostri timori, affermando che non si tratta di tagli agli sprechi ma di un taglio ai trasferimenti». Critico anche il sindaco di Pisa e presidente di Legautonomie, Marco Filippeschi. «Sono anni che facciamo revisione della spesa. Ciò che invece non si è fatto nei ministeri. Quella che oggi il governo impone ai comuni è in realtà un altro taglio lineare, indifferenziato, che non premia i più virtuosi e che incide su servizi essenziali per le nostre comunità». Le province, invece, nella giornata di ieri un risultato l'hanno portato a casa. Dopo l'allarme lanciato dal presidente dell'Upi Giuseppe Castiglione sui rischi sull'apertura dell'anno scolastico a seguito dei tagli alle province, il ministro dell'istruzione, Francesco Profumo, ha convocato per oggi i vertici dell'associazione per un incontro rassicuratore sul tema della sicurezza nelle scuole gestite dalle province. Riproduzione riservata—M rezioni minimali». Ma è dagli enti locali che dovrebbero arrivare le correzioni più rilevanti. Almeno a giudicare dall'endorsement di Angelino Alfano e Pierluigi Bersani a favore delle ragioni dei sindaci che ieri hanno protestato contro i tagli della spending review (2,5 miliardi ai comuni e 1,5 alle province nel biennio 2012-2013). La solidarietà espressa dai segretari delle due maggiori forze che sostengono il governo cozza contro l'intransigenza dell'esecutivo che non sembra orientato a fare molti sconti. Non a caso il giudizio dato dal presidente dell'Anci, Graziano Delrio,, all'incontro avuto ieri con il ministro per i rapporti con il parlamento, Piero Giarda, è stato tranchant: «L'incontro è andato malissimo», ha detto Delrio, «e ora alle porte c'è il rischio di un pesante conflitto istituzionale e politico, anche nei confronti dei nostri partiti di riferimento in parlamento». Delrio non usa giri di parole: «Siamo entrati nella stanza del ministro per discutere dei risparmi di spesa Pagina 11 di 16 Pagina 31 Esodati, la platea non aniplia 5 press unE Il Sole12 25/07/2012 Pubblico Impiego. L'Esecutivo risponde all'allarme di Lontesercenti Patroni Griffi: niente stop alle tredicesime Un botta e risposta ravvicinato si è consumato ieri tra la Confesercenti e Filippo Patroni Griffi, ministro per la Pubblica amministrazione. «Troppe voci, troppo insistenti, parlano in questi giorni di un'ipotesi allo studio per fare cassa: il congelamento delle tredicesime dei dipendenti pubblici e di buona parte dei pensionati». Questo l'allarme lanciato da Confeser- centi. Che in una una nota ha chiesto quindi «al Governo di smentire tale voce», perché «una misura di questo genere non solo potrebbe essere considerata discriminatoria e iniqua socialmente, ma sarebbe certamente un drammatico autogol economico che manderebbe i consumi in tilt, spingerebbe migliaia di imprese alla chiusura e provocherebbe la perdita consi- Pagina 12 di 16 stente di posti di lavoro autonomi e dipendenti». Patroni Griffi ha preso alla lettera la richiesta di Confesercenti e ha smentito l'ipotesi di un taglio alle tredicesime degli statali. Ai giornalisti che gli chiedevano un commento sull'allarme lanciato dall'assemblea di Confesercenti, il ministrò della Pubblica amministrazione ha risposto con un laconico: «L'ho appresa oggi dalle agenzie...». Lasciando intendere che una soluzione del genere finora non è stata presa in considerazione. RIPRODUZIONE RISERVATA press unE Il Sole12 25/07/2012 Delrio: i Comuni a rischio default Ieri mattina davanti al Senato centinaia di sindaci hanno protestato contro i tagli della spending review. Il presidente dell'Anci, Graziano Delrio (a destra), ha lanciato l'allarme: Comuni a rischio default. Poco dopo una delegazione è stata ricevuta dal ministro Piero Giarda. Per Delrio l'incontro è andato «molto male». Ma secondo il Governo l'Anci voleva rimettere in discussione anche l'entità del taglio e non solo la modalità. Do Export Banca miliardi perle imF Pagina 13 di 16 press unE Il Sole12 25/07/2012 Enti locali. Margini quasi nulli per cambiare i «pesi» della manovra Fondo di garanzia, tempi più lunghi miliardi. quasi 700 milioni si concentrano a Napoli, iSo sono a Palermo mentre a Torino sono 257 (e non 499 come erroneamente riportato ieri). Lo scopo della norma è evitare di fmanziare spese reali con avanzi basati su fondi inesistenti, ma sui tempi si discute perGianni Trovati festazione al Senato. ché nei Comuni in cui queste enMILANO Sul fondo di svalutazione, che trate sono effettivamente inesigiCalendario più lungo per, atti- chiede di mettere da parte fm dal bili e mancano fondi di garanzia vare il fondo di svalutazione sui preventivo 2012 una somma pari l'obbligo immediato imporrebbe residui attivi (le vecchie entrate alle entrate tributarie ed extratri- di bloccare risorse ulteriori. accertate ma non riscosse), esclu- butarie risalenti a prima del 2007, Partita aperta anche sulle sosione delle società strumentali at- mai riscosse e ora inesigibili, l'ipo- cietà strumentali, che secondo il tive nelle funzioni fondamentali tesi è quella di allungare i tempi. I Dl varato dal Governo dovrebbedei Comuni e nella cultura dalla relatori lavorano a una scansione ro essere tutte alienate o sciolte tagliola generalizzata, una clauso- dell'obbligo in due-tre anni, ma entro il 2013. In questo caso l'idea la sociale per quelle che comun- l'alternativapotrebbe essere quel- è di escludere dalla tagliola le reque dovranno chiudere i battenti. la di rimanere ancorati al 2012 ma altà attive nelle funzioni fondaSono ipunti del capitolo enti loca- non vincolando l'obbligo al pre- mentali dei Comuni (riscritte dalli su cui hanno lavorato fino alla ventivo, ragionando sugli utilizzi lo stesso decreto) e nella cultura, tarda serata di ieri i relatori alla degli avanziper dare qualche me- anche per evitare, come spiega legge di conversione del Dl sulla se in più agli enti. Le cifre in gioco Paolo Giaretta (Pd, relatore insierevisione di spesa. Ritocchi che sono importanti: nei Comuni i re- me a Gilberto Pichetto Fratin, del mirano a risolvere alcuni proble- sidui più vecchi di 5 anni sono 2,3 Pdl) «effetti indesiderati su realmi applicativi ma non cambiano tà importanti come la Fenice o la sostanza e i pesi dell'intervenl'Arena». Prevista anche l'introto, amara per gli amministratori LA SCANS1ONE duzione di una clausola sociale, locali. Lo conferma l'incontro, Sullo strumento di copertura per inserire la tutela dell'occupa«andato malissimb» secondo il delle entrate non riscosse zione Cagli elementi di valutaziopresidente dell'Anci Graziano si lavora alla riformulazione ni nei bandi. Nessun intervento Delrio, Che si è tenuto ieri tra il in vista, almeno per ora, sul verministro Piero Giarda e una dele- per non far scattare l'obbligo sante delle liberalizzazioni. gazione dei sindaci dopo la mani- già dai preventivi 2012 101711470U/10Ni IiISERVAIA Pagina 14 di 16 press unE Il soler /,1 25/07/2012 Appalti del settore pubblico senza responsabilità solidale Gianni Trovati MILANO Stazioni appaltanti pubbliche escluse dalla responsabilità solidale, che in tutti gli altri casi si applica nell'ambito degli appalti di lavori, servizi e forniture. In questi casi, prima di effettuare il pagamento, il committente deve prendere visione dei documenti che attestano da parte dell'appaltatore e di eventuali subappaltatori il rispetto degli obblighi fiscali. Se non vede i documenti, il committente può sospendere i versamenti, anche perché un pagamento che non passi da questa verifica comporta una sanzione fino a 2oomila euro. Viene corretta in questi termini la materia della responsabilità solidale degli appalti nel nuovo articolo 13-ter del deLE PREVISI L'esonero riguarda anche le società partecipate e i privati che appaltano l'avori a scomputo ambito applicativo, la norma viene incontro in particolare alle difficoltà degli enti locali, che nell'ultima versione della regola scritta nella legge di conversione al decreto sulle «semplificazioni fiscali» (Dl 16/2012) si erano visti arruolare nelle vericreto sviluppo, inserito nel ma- fiche sulla «fedeltà» fiscale e xiemendamento alla legge di contributiva delle imprese eseconversione. cutrici o fornitrici. Sull'oggetto La novità principale è l'esclu ; dei controlli, la nuova regola sionedlmpubc,ra- conferma l'estensione della representato dagli enti ma anche sponsabilità al versante fiscale, dalle società partecipate: le defi- concentrata in particolare sulle nizioni di -riferimento sono ritenute e sull'Iva, e rafforz'a le quelle contenute all'articolo 32 procedure di controllo: essendel Codice dei contratti (decre- ziale, in questa chiave, è il blocto legislativo 163/2006), e di co dei pagamenti da parte del conseguenza l'esclusione ri- committente a cui non viene guarda anche i soggetti privati consegnata la documentazione quando appaltino i lavori a che attesta il rispetto degli scomputo (lo prevede la lettera adempimenti. Molto alte, come d dell'articolo 32). Con il nuovo accennato, le sanzioni per chi effettua pagamenti senza seguire questo passaggio. Sempre in tema di Pa, il maxiemendamento al decreto Sviluppo torna sul tema dell'«amministrazione aperta» estendendo alle società partecipate l'obbligo di pubblicare su Internet la radiografia di tutti i pagamenti superiori a mille euro, con nome del beneficiario, curriculum, contratto e somma erogata. Stretta drastica, invece, sugli acquisti di software proprietari con licenza: le Pubbliche amministrazioni potranno imboccare questa strada solo dopo aver verificato che è impossibile scegliere un software sviluppato per conto di altre amministrazioni oppure a sorgente aperta. [email protected] RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 21 NORME E TRIBU L'Iva si detrae alla consegna dei Pagina 15 di 16 press unE Il Sole12 25/07/2012 Circolare della Ragioneria sulla riforma Brunetta Al via l'esame telematico per gli accordi integrativi Gianni Trovati MILANO Un esame puntuale sulla contrattazione decentrata in tutte le amministrazioni pubbliche, che distingua le risorse storiche consolidate, quelle fisse aggiunte negli accordi e quelle variabili, e che segua la loro destinazione per attestare che sia in linea con i meccanismi certificati dai revisori dei conti e con gli strumenti di copertura individuati nel bilancio. Il tutto accompagnato dal via libera dell'organo di controllo interno, dalle sue eventuali osservazioni, e pubblicato su internet. La «svolta della trasparenza» nella contrattazione integrativa degli uffici pubblici era prevista dalla riforma Brunetta (Dlgs 150/2009), ma gli strumenti per la sua attuazione concreta sono arrivati solo ieri con la diffusione da parte della Ragioneria generale dello Stato della circolare 25/2012, che fornisce le istruzioni per i documenti di accompagnamento alle intese decentrate. La circolare di Via XX Settembre, in realtà, fa anche un passo ulteriore, e per garantire uniformità di applicazione fissa gli schemi-tipo sia per la relazione illustrativa sia per la relazione tecnico-finanziaria. Gli schemi tipo, precisa il documento firmato dal Ragioniere generale Mario Canzio, «hanno natura obbligatoria nelle diverse sezioni in cui sono suddivisi». Chi li compila solo in parte, o in versione "riassunta", di conseguenza è fuori norma. L'intervento, è vero, arriva in un momento in cui la retribuzione individuale dei dipendenti pubblici è ancora conge, lata dal blocco operato con la manovra estiva del 2010, ma la costituzione del fondo con le risorse che finanziano gli integrativi è sempre occasione di dispute fra organizzazioni sindacali (e talvolta politici) da un lato e revisori dall'altro. Con la circolare diffusa ieri arriva il «vincolo esterno» della trasparenza, perché tutte le informazioni delle due relazioni, oltre che nel conto annuale del personale pubblico, devono finire sul sito istituzionale dell'amministrazione. La relazione illustrativa si concentra naturalmente sugli aspetti "giuridici" e formali delle inte- LA TRASPARENZA Ogni ente deve pubblicare sul proprio sito le relazioni sulle risorse peri fondi decentrati e sulle coperture individuate nel bilancio se decentrate, indicando la data di sottoscrizione, il periodo di vigenza, la composizione della delegazione trattante, i soggetti destinatari e attestando la certificazione dell'organo interno di valutazione e la presenza, nell'amministrazione, del piano delle performance e del programma triennale per la trasparenza. La relazione tecnico-finanziaria, invece, offre i dati economici, mostra l'evoluzione delle risorse disponibili, e indica quali sono quelle variabili «prWe di certezza per gli anni successivi» per evitare che vengano riproposte. [email protected] ( Pagina 16 di 16 Vi RIPRODUZIONE RISERVATA