Complessi p
Transcript
Complessi p
Complessi π Sono complessi in cui molecole insature usano, per l’interazione con il metallo, orbitali molecolari π-leganti per la donazione L→M e π*antileganti per la retrodonazione M→L. Complessi alchenici (monoolefine) Schema dell’interazione di legame M-alchene DCD (Dewar-Chatt-Duncanson) • interazione σ tra un orbitale π-legante (pieno) dell’alchene e un adatto orbitale σ (vuoto) del metallo, • interazione π tra un orbitale dπ (pieno) del metallo e un orbitale π* (vuoto) dell’alchene, Sale di Zeise: K[PtCl3(η2-C2H4)].H2O complesso quadrato-planare di Pt(II), primo complesso π sintetizzato, l’alchene è orientato su un fianco (side on, η2) rispetto al metallo, ossia l’asse di legame C-C dell’alchene è perpendicolare all’asse di legame M-alchene, con gli atomi di H equidistanti dall’atomo di Pt, l’orientazione è causata da fattori sterici, poiché dal punto di vista elettronico sarebbe possibile avere l’alchene nel piano del complesso, in quanto esiste anche in tale piano un orbitale degenere dπ disponibile per la retrodonazione. la barriera energetica per la rotazione dell’alchene intorno all’asse di legame M-alchene è bassa (40-70 KJ/mole), quindi in soluzione può esserci un processo flussionale, L’entità delle interazioni σ e π dipende da diversi fattori: o si ha forte donazione σ alchene → M quando: a) il complesso è un catione, b) sono presenti nel complesso altri leganti π-accettori, c) nell’alchene R2C=CR2 sono presenti gruppi fortemente elettron-donatori (R : NMe2 , tetradimetilamminoetilene TDAE) (R2 : SCH=CHS , tetratiofulvalene TTF). si ha forte retrodonazione π M → alchene quando: a) il complesso è un anione, b) sono presenti nel complesso altri leganti σ-donatori, c) nell’alchene R2C=CR2 sono presenti gruppi fortemente elettron-attrattori (R:CN, tetracianoetilene TCNE). Schema dell’interazione di legame M-alchene a metallaciclopropano forte retrodonazione π tra un orbitale dπ (pieno) del metallo e un orbitale π* (vuoto) dell’alchene, in modo che: a) il legame C-C si allunga fino a diventare un legame singolo, b) si formano due legami singoli M-C, c) gli atomi di C dell’alchene assumono ibridizzazione sp3. per il conteggio elettronico: per alcheni con debole retrodonazione π si considera il legante neutro C2R4 (donatore di 2e-) (modello covalente). per alcheni con forte retrodonazione π è possibile considerare il legante come anione [C2R4]2- (donatore di 4e-) (modello ionico), attribuendo al metallo uno stato di ossidazione formale maggiore di due unità. per la caratterizzazione spettroscopica (IR): νC=C = 1623 cm-1 in C2H4 νC=C = 1585 cm-1 in η2-C2H4 νC=C = 1490 cm-1 in η2-C2R4 (metallaciclopropano) Struttura molecolare di [Pt(η2-C2F4)(η2-C2H4)2] dC-C = 1,44 Å in η2-C2F4 , dC-C = 1,36 Å in η2-C2H4 dPt-C = 1,94 Å in η2-C2F4 , dPt-C = 2,25 Å in η2-C2H4 Struttura molecolare di [Pt(η2-NB)3] (NB : norbornene, biciclo[2.2.1]-eptene) gli alcheni in tensione allo stato libero (ciclopropene, norbornene) sono stabilizzati dalla coordinazione che allenta le tensioni, modificando distanze e angoli nell’alchene. Metodi di sintesi dei complessi olefinici 1) sostituzione di un legante debolmente coordinato, con un alchene [Pt0(PPh3)3] + CH2=CH-CN → [Pt0(PPh3)2(η2-CH2=CH-CN)] + PPh3 2) riduzione di complessi metallici in presenza di un alchene: [PtIICl2(PR3)2] + C2H4 + 2 NaBH4 → [Pt0(η2-C2H4)(PR3)2] + 2 NaCl + H2 + B2H6 3) estrazione di un idrogeno in β da un gruppo alchilico coordinato: LnM-C2H5 + [Ph3C]+ [BF4]- → [LnM(η2-C2H4)]+ + Ph3CH + [BF4]- • L’alchene coordinato è più soggetto ad attacchi nucleofili rispetto all’alchene libero. Olefine funzionalizzate Olefine con donazione σ: TDAE (TetraDimetilAmminoEtilene), TTF (TetraTioFulvalene). Olefine con retrodonazione π: TCNE (TetraCiaNoEtilene), TFE (TetraFluoroEtilene) TCNQ (TetraCiaNoQuinodimetano) Fullereni (C60 – C70) e complessi fullerenici Struttura molecolare di [Pt(PPh3)2(η2-C60)] Struttura molecolare di [IrCl(PPh3)2(CO)(η2-C70)] i leganti η2-fullerenici sono considerati leganti neutri, donatori di 2e-