Read and 2008 press clippings

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Read and 2008 press clippings
PRESS CLIPPINGS
2008
In this section you will find different articles about us published during 2008.
PRESS
TITLE
01/07/2008
RID
Orizzonte Sistemi Navali
Orizzonte Sistemi Navali è Prime contractor per la parte
nazionale nei programmi franco-italiani HORIZON e
FREMM (download PDF)
01/11/2008
Panorama
Difesa
Euronaval 2008
Gli italiani di Euronaval
(download PDF)
www.orizzontesn.com
DATE
OSN IN THE PRESS
Orizzonte Sistemi Navali è capocommessa per la parte italiana del programma FREMM
(classe BERGAMINI).
Eugenio Po
Orizzonte Sistemi Navali
Prime contractor per la parte nazionale nei programmi franco-italiani HORIZON/
ORIZZONTE e FREMM, la società Orizzonte Sistemi Navali (51% Fincantieri 49%
Finmeccanica) rappresenta una realtà impegnata in sviluppo, realizzazione, refitting
e supporto logistico integrato di unità “combattenti” di superficie dalle 1.000 t in
su fino alla portaerei, sia per le esigenze della Marina Militare, sia per l’esportazione.
Sin dall’avvio del programma (inizialmente trinazionale e quindi binazionale) ORIZZONTE,
relativo ad un nuovo tipo di DDG a vocazione
contraerea (vedi RID 5/07 pag. 54-67) - programma che in Italia ha dato luogo alla classe
ANDREA DORIA e in Francia alla classe FORBIN - si sentì il bisogno di creare nel nostro
Paese una singola entità, formata da Fincantieri e Finmeccanica, che agisse da integratore per la piattaforma e per il sistema di com-
Un'immagine al computer della fregata leggera (2.400 t) MOSAIC 2.4: è il componente più
grande della famiglia omonima.
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battimento. Il motivo di tale decisione era strettamente legato ai seguenti elementi:
- la ristrutturazione della Marina Militare che
poneva maggiormente l’accento sia sui costi
di acquisizione, sia su quelli di gestione;
- l’incremento della sofisticazione e della complessità dei sistemi di bordo;
- il rapido avanzamento della tecnologia rispetto al grado di consapevolezza di tale cambiamento in seno al personale della Marina
Militare;
- la necessità di una capacità di integrazione
ad alto livello tecnologico.
Tale entità, fondata nel 1994 e con il compito
specifico di essere il principale contraente per
quanto riguardava la parte italiana del programma relativo ai DDG classe ANDERA DORIA,
prese il nome di Orizzonte S.p.A. Per seguire il
nuovo programma italo-francese FREMM (27
unità in totale di cui 10 per la Marina Militare),
destinato a dar vita in Italia alle nuove fregate
polivalenti della classe BERGAMINI, a partire
dal dicembre 2002 la società mutò il nome in
Orizzonte Sistemi Navali. Lo scopo degli azionisti (Fincantieri e Finmeccanica rispettivamente con il 51% ed il 49%) era quello di creare
una società di sistemistica navale completa ed
indipendente che potesse vantare la design
autority sul progetto in modo da diventare maggiormente efficace e competitiva sia sul mercato nazionale, sia su quello internazionale.
Attualmente essa è prime contractor per le fregate tipo FREMM della classe BERGAMINI le
cui prime consegne sono previste per il 2011.
Orizzonte Sistemi Navali, che ha sedi a Genova e a Roma ed ha come Presidente l’Ammiraglio Guarnieri e come Amministratore Delegato l’Ing. Fusco, è stata via via ampliata sia nelle infrastrutture, sia nel personale, sia per far
fronte al forte impegno nel programma FREMM
(nel cui contratto la società ha anche un importante ruolo nel campo del supporto logistico integrato per la durata di 6 anni), sia infine a
causa della sempre maggiore sofisticazione dei
sistemi imbarcati. L’azienda, che tramite il software ASNET per l’analisi e la simulazione da
essa stessa sviluppato è in grado di effettuare
un accurato studio del progetto a partire dai
requisiti operativi del cliente per poi sviluppare
il miglior compromesso tra costi e prestazioni
e fare infine una simulazione della nave nel suo
ambiente operativo, si pone come prime contractor per avere:
- completa responsabilità di interfacciarsi con
il cliente per la composizione di tutti i sottosistemi;
- responsabilità sul prodotto finale.
Il primo contratto siglato da Orizzonte Sistemi
Navali, contratto che ha preceduto quello riguardante le FREMM (novembre 2005), ha riguardato il Mid Life Update dei cacciatorpediniere classe LUIGI DURAND DE LA PENNE
che dovrebbero terminare i lavori entro il dicembre 2010. Si tratta di un'attività che rientra
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perfettamente nelle competenze che la società ha deciso di riservarsi fin dalla sua costituzione e che si possono riassumere in un interesse relativo a tutto ciò che concerne unità
navali di superficie con dislocamento superiore alle 1.000 t caratterizzate da un sistema di
combattimento “robusto”. Si parte quindi dalle
corvette/fregate leggere, una categoria di navi
su cui Orizzonte Sistemi Navali punta molto
dato che è il segmento di prodotto che all’estero è più fortemente richiesto, per arrivare alle
portaerei, passando ovviamente per le fregate
ed i cacciatorpediniere. Il riferimento iniziale
nell’ambito di quest’ampia tipologia di navi è
rappresentato dalle unità della Marina Militare
classe CIGALA FULGOSI il cui scafo e la cui
sovrastruttura ha costituito la base per lo sviluppo di una famiglia denominata MOSAIC
(Modular Open System Architecture Integrated Concept) caratterizzata da un'architettura
aperta, dal concetto di Modularity Volume riguardante la configurazione dello scafo e dell’apparato propulsivo, dalla flessibilità e dalla
riconfigurabilità del Combat Management System (CMS) e infine dalla variabilità nel numero dei componenti dell’equipaggio (più ridotto
per le Marine che richiedono standard abitativi
e di confort più moderni, più ampio per quelle
Marine che sono invece più tradizionali ed impiegano ancora equipaggi numerosi).
La famiglia è composta da cinque unità, tutte
con ponte di volo per elicottero, che sono identificate dal loro dislocamento. La MOSAIC 1.5
(1.500 t) corrisponde alla classe CIGALA FULGOSI; la MOSAIC 1.7 (1.700 t), pure presentando uno scafo ed una sovrastruttura identica
alla precedente, dispone di un armamento superiore comprendente un sistema missilistico
AA a lancio verticale ed uno antinave; la MOSAIC 2.0 (2.000 t) ha uno scafo più lungo (100
m fuori tutto), apparato motore CODAD e sistema di combattimento AAW/ASuW/ASW ancora più completo; con la MOSAIC 2.2 (2.250
t) le dimensioni salgono ulteriormente (lunghezza 104 metri); la MOSAIC 2.4 (2.400 t), che ha
uno scafo più corto della precedente (100 m),
è infine caratterizzata da un apparato motore
a turbina a gas tipo CODAG che consente di
raggiungere i 30 nodi.
Per quanto riguarda le
navi di classe superiore, ovviamente Orizzonte Sistemi Navali
cerca di vendere all’export ciò che ha già
nel cassetto, e cioè le
fregate tipo FREMM ed
i cacciatorpediniere tipo
ORIZZONTE. Circa le
prime, la società, con il
pieno appoggio di
Il sistema ASNET
Il gruppo di ingegneria di Orizzonte Sistemi
Navali ha tra i suoi compiti quello di supportare dal punto di vista simulativo le attività di
progettazione, sviluppo e verifica effettuate
dalla società.
Per far fronte a tale esigenza ha realizzato
un applicativo denominato ASNET (Application System for Naval ship design Evaluation and Testing) che è stato concepito e messo a punto in un paio d’anni. Esso è stato
pensato per essere utilizzato, nella sua forma iniziale, nel corso di uno studio parametrico richiesto dalle Marine Militari Italiana e
Francese per studiare le possibili configurazioni delle fregate FREMM.
Tornando più specificamente ad ASNET, il
suo obiettivo è quello di affrontare in modo
moderno la progettazione navale in modo da
includere nel lavoro tutte le conoscenze ed il
kow how del settore. ASNET è stato sviluppato per supportare il cliente nella definizione delle capabilities necessarie ad una nave
per effettuare le sue missioni operative, per
definire un possibile set di configurazioni che
possono esserle presentate e che possano
Finmeccanica, offre attualmente alla Turchia
nell’ambito del programma TF2000, una
FREMM con caratteristiche antiaeree più spinte
(caratterizzata dalla presenza di un Long Range Radar nella forma del RAN-40L di SELEX
Sistemi Integrati, mentre per quanto riguarda
l’apparato propulsivo esso dovrebbe essere un
più tradizionale CODOG). A parte i problemi di
ordine finanziario dell’acquirente, per far sì che
le condizioni poste da Ankara possano essere
soddisfatte, occorrono accordi con i cantieri
locali con relativo trasferimento di tecnologia e
kow how per la realizzazione in loco delle navi,
e ciò rende tutto più difficile. Proprio per le difficoltà insite nella vendita delle FREMM, unità
che per dimensioni e costi non tutte le Marine
possono permettersi (la Francia è stata comunque capace di farsene ordinare una dal Ma-
soddisfare i requisiti richiesti, per definire una
“misura di efficacia” per ogni unità navale
(praticamente darle un voto in ogni suo campo di applicazione quantificando esattamente
le sue capacità), per stabilire poi per ogni
nave una relazione tra la “misura di efficacia” ed il costo dell’unità stessa e infine per
condurre un processo di ottimizzazione insieme al cliente al fine di vedere qual è la
soluzione migliore dal punto di vista dei costi e dal punto di vista operativo.
Una volta identificata la migliore configurazione, ASNET dà la possibilità, tramite il tool
VISION (Virtual Ship simulation), di poter
analizzare nel dettaglio le prestazioni dell’unità navale. VISION, realizzato utilizzando l’architettura HLA (High Level Architecture), è
infatti in grado di studiare le prestazioni dell’unità inserendola in uno scenario virtuale
in cui siano simulati tutti gli aspetti operativi
(dalle caratteristiche dello scafo alla propulsione, dall’armamento alla sensoristica, dal
sistema di comando e controllo al comportamento in caso di danni) osservandone il
comportamento.
rocco), Orizzonte Sistemi Navali, sempre per
restare nel campo delle fregate, propone la
NEW MAESTRALE, che sfrutta le forme di carena ben sperimentate della MAESTRALE associandole con moderne sovrastrutture derivate da quelle delle FREMM. È possibile in tal
modo venire incontro a quelle Marine che chiedono un prodotto “well proven” di costo contenuto ma equipaggiato con sistema di combattimento di ultima generazione.
Per quanto riguarda infine le unità tuttoponte,
Orizzonte Sistemi Navali ha recentemente offerto all’Algeria un’unità anfibia del tipo SAN
GIUSTO con aggiornamenti di notevole portata dal punto di vista del sistema di combattimento e dell’armamento.
La corvetta MOSAIC
2.0 ha un dislocamento di 2.000 t ed una
lunghezza di 100 m.
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SALONI
I due modelli di
FREMM in
esposizione
presso lo stand
di Fincantieri. La
partecipazione
italiana ad
Euronaval 2008
è stata come al
solito
importante.
A destra: ad
Euronaval è
stata resa nota
la definitiva
formalizzazione
da parte della
Marina indiana
a Fincantieri
dell’ordine per
un’ unità di
rifornimento e
supporto
logistico. Nella
foto un
modello.
EURONAVAL 2008
Dal 27 al 31 ottobre si è svolto a Parigi Euronaval, il salone più
importante al mondo nel settore navale. Un appuntamento al quale
Panorama Difesa non poteva mancare.
Testo e foto di Pietro Batacchi
E
uronaval ha rinnovato
quest’anno il suo appuntamento nella tradizionale
cornice parigina del Parco delle
Esposizioni di Le Bourget.
La crisi economica morde anche
la Difesa, ma il salone si è riconfermato ai vertici mondiali nel
settore.
E così, anche se il ministro della
Difesa Morin è venuto a portare il nuovo verbo sarkoziano –
fatto di ridimensionamenti e
tagli alla Difesa – l’Euronaval
ha mantenuto intatta la sua
tradizionale valenza di punto
di riferimento obbligato per i
navalisti.
42 PANORAMA DIFESA
Gli italiani di Euronaval
La partecipazione italiana è stata
come al solito di quelle importanti.
Le istituzioni non hanno fatto
mancare il loro sostegno: l’AIAD
ha offerto l’immancabile e preziosissimo coordinamento ed il salone ha visto la presenza del capo di
stato maggiore della Marina La
Rosa, del direttore di NAVARM
Nascetti e del vicedirettore di Segredifesa Campregher. L’industria ha dato lustro e contenuti a
questa pregevole cornice istituzionale. I protagonisti attesi c’erano
tutti: da Finmeccanica, a Fincantieri, per finire ad altre importanti
realtà come Elettronica o Calzoni.
In casa Finmeccanica la parte da
protagonista l’ha giocata Oto Melara. L’azienda spezzina ha presentato ufficialmente il nuovo sistema di artiglieria navale guidato
Strales, mostrando per la prima
volta al pubblico un kit completo
installato sul 76/62 mm Super Rapido, ed ha annunciato diversi ordini. Per quanto riguarda lo Strales, per una spiegazione tecnica
più completa rimandiamo ad un
articolo di prossima pubblicazione. Resta solo da aggiungere che il
sistema è già stato abbondantemente testato e che l’estate prossima il complesso con tutto il kit di
guida verrà installato a bordo di un
classe Comandanti per valutarne
le prestazioni all’interno di un’architettura di CMS. L’azienda conta di avere operativo lo Strales già
con la prima FREMM nel 2012. Al
salone,, Oto Melara ha annunciato anche il primo ordine all’export
del sistema da parte di una Marina
estera di cui, per motivi legati a rigide clausole contrattuali, non è
stato rivelato il nome. Sempre in
tema di nuovi ordini, Oto Melara
ha annunciato la firma di un contratto con i cantieri olandesi Schelde relativo alla fornitura di tre Super Rapido per equipaggiare le tre
nuove corvette classe Sigma di recente ordinate dalla Marina marocchina. La consegna del primo
complesso è attesa per il maggio
2010. A questo annuncio ne è seguito un altro per la fornitura di
quattro complessi Marlin da 30
mm e di otto torri Hitrole da 12,7
terreno e di ground moving target
indicator. L’apparato è accreditato di una portata massima di 20
km ed ha una risoluzione inferiore
ai 30 cm. Il pacchetto elettro-ottico, racchiuso in una testa rotante
(ai cui lati sono installate le antenne dell’AESA che, per inciso, possono essere montate fino a due
metri di distanza dalla testa ottica)
comprende una camera IR con
doppio canale (attivo/passivo grazie ad un detettore di quarta generazione Swan II da 640x512
pixel di risoluzione), una camera
TV ed un sensore laser in grado di
fare da telemetro (eye-safe) e puntatore. Cambiando decisamente
settore, novità sono da registrarsi
anche sul fronte Black Shark. Dopo la costituzione delle joint venture subacquee che vedono il
coinvolgimento di Wass, DCNS e
Thales, che già collaborano al siluro leggero MU90, i ministri della
Difesa italiano e francese hanno
deciso di unire gli sforzi e condividere le esperienze anche nell’ambito dei siluri pesanti, cooperando
agli ulteriori sviluppi del Black
Shark, selezionato anche dalla
Francia, nel corso di quest’anno,
per essere adattato ai propri sottomarini.
Come ci ha ricordato l’ammiraglio Nascetti, i siluri per la Marine
Nationale verranno prodotti in
Francia e presenteranno delle
modifiche per consentirne l’adattamento ai tubi di lancio dei sottomarini nucleari.
Ma la partecipazione italiana non
è stata solo Finmeccanica. Abbiamo già ricordato Calzoni ed Elet-
mm per i quattro nuovi pattugliatori della Marina olandese. Restando in casa Finmeccanica un
accenno merita anche il nuovo sistema panoramico PicoStar. Per la
verità non si tratta di una “vera”
novità, visto che il sistema è stato
presentato per la prima volta a
Farnborough, ma l’azienda ha rilasciato nuovi dettagli interessanti. Il PicoStar è caratterizOSN sta
zato dalla rivoluzionaria
proponendo il
integrazione tra un’an- design MOSAIC
soprattutto in
tenna AESA bidimensionale a due facce ed un Nigeria dove la
Marina ha un
pacchetto elettro-ottirequisito
co. Estremamente comurgente per
patto, con un peso infel’acquisizione di
riore ai 25 kg, sembra idue unità per il
deale per l’installazione
pattugliamento
su elicotteri UAV per la
e la
sorveglianza e la desisorveglianza
gnazione di bersagli nadelle
vali. Il radar offre capapiattaforme
cità di mappatura del
petrolifere.
tronica. La prima, dopo l’annuncio e la presentazione fatta nel novembre scorso al MAST di Genova, ha portato ad Euronaval il nuovo USV U-Ranger. Per la precisione quella in esposizione era la versione da 7 metri per la harbour
protection, ma del veicolo ne esiste anche un’altra, da 11 metri,
per il minesweeping. Il veicolo è
già stato testato durante i NATO
Harbour Protection Trials e presenta alcuni elementi molti interessanti. Difatti oltre ad un pacchetto di sorveglianza elettro-ottico, acquistato off-the-shelf nel
settore commerciale ed integrato
dalla stessa Calzoni, sotto lo scafo
è stato montato, su un MAST retrattile elettrico, anche un sonar
SeaBat 71/28 dell’azienda danese
Reson. Il veicolo è controllato in remoto attraverso un semplice laptop e può trasmettere tutti i dati in
tempo reale via banda larga. Al
momento Calzoni sta lavorando
con il NURC per approfondire la
possibilità di adottare anche un
braccio meccanico con il quale poter lanciare un AUV. Per quanto riguarda la versione da minesweeping, si tratta di un sistema finanziato grazie ad un contratto con
Segredifesa firmato alla fine dello
scorso anno e testato da Comfordrag che sta ultimando la definizione del requisito. Rispetto alla
versione da 7 m, la “11 m” è predisposta per operare anche con
due idrogetti al posto del
dentro/fuori bordo. Elettronica ha
invece presentato la nuova suite
integrata per la guerra elettronica
ELT/225U. Il sistema, sviluppato in
parte con finanziamenti privati ed
in parte con fondi della Difesa, viene proposto per il refit dei Sauro III
Serie. ELT sta parlando con Fincantieri che è responsabile del programma e che ha firmato il relati-
EURONAVAL 2008
L’INTERVISTA CON JEAN MARIE POIMBOEUF
Tanto per cominciare è stata resa
nota la definitiva formalizzazione
da parte della Marina indiana
dell’ordine per un'unità di rifornimento e supporto logistico. Il via libera è venuto anche da tutte le autorità di controllo. L’affare, come
si suol dire, è fatto. L’unità, di cui
un modello era in esposizione al
salone, sarà lunga 175 metri, larga
25, per un’altezza di 19 metri, avrà
un dislocamento a pieno carico di
27.500 tonnellate, un apparato
propulsivo composto da due motori diesel da 10mila kW e potrà
raggiungere una velocità massima di 20 nodi. Si caratterizzerà inoltre per un sistema propulsivo
costituito da un asse dotato di
un’elica a pale orientabili e di un
ponte di volo per l’impiego di elicotteri medio/pesanti (fino a 10
tonnellate). La nave sarà dotata di
alloggi per 248 persone fra equivo contratto lo scorso luglio. Euronaval ha fatto anche da cornice all'annuncio ufficiale della finalizzazione contrattuale tra OCCAR, OSN, MBDA e Selex Sistemi Integrati che consentirà l'installazione del
nuovo sistema imbarcato per la difesa estesa della nave MBDA
SAAM ESD sulle FREMM, già a
partire dalla prima unità attualmente in costruzione a Riva Trigoso. I nostri lettori ricorderanno che
più volte abbiamo parlato in passato del prodotto ed anche in questo numero, si veda l’articolo dedicato alle FREMM, potranno trovare delle ulteriori note tecniche. Resta solo da aggiungere che MBDA
si attende a breve la relativa notifica del finanziamento per coprire i
costi non ricorrenti del progetto
da parte di OSN. Naturalmente al
salone non poteva far mancare la
sua presenza Fincantieri. Tanto
meno adesso che l’azienda guidata da Giuseppe Bono ha decisamente il vento in poppa e si sta espandendo su tutti i mercati, a cominciare da quello americano. Naturalmente stiamo parlando
dell’acquisizione di Manitowoc e
Sopra: Euronaval
ha fatto da
cornice anche alla
presentazione
delle nuove
fregate FM 400
da parte di DCNS.
Afianco:
Lockheed Martin
ha esposto un
modello derivato
di LCS,
ridenominato
SCS (Surface
Combat Ship),
appositamente
pensato per
l’export. Si
notino le facce
fisse dello
SPY-1F.
lo stesso Bono ci ha confermato
che “l’operazione dovrebbe chiudersi entro l’anno”. Con questo
colpo Fincantieri, oltre a rafforzarsi in America, aumenterà il proprio
appeal anche sul mercato internazionale grazie ai rapporti che inevitabilmente si consolideranno
con Lockheed Martin, che prende
parte all’operazione con una quo-
Presidente perché non si riesce ad arrivare ad una cantieristica europea?
Le navi non sono solo piattaforme ma anche sistemi ed apparati complessi
che vanno integrati. L’attività di integrazione è importante quanto quella di
costruzione. Ci sono realtà cantieristiche, come DCNS, e poche altre in Europa, che possono svolgere tutte e due le attività. Per il resto il panorama europeo si presenta molto frammentato con numerose realtà che costruiscono
navi e tante altre che fanno da integratori. Si tratterebbe pertanto di un’impresa oggi troppo costosa anche perché nuovi progetti, che potrebbero fare
da traino, non sono all’orizzonte ed i maggiori sono già tutti in corso.
Perché non è stato possibile raggiungere un accordo con Fincantieri
sull’export delle FREMM?
Ne abbiamo discusso diverse volte, ma si tratta di navi troppo diverse. Inoltre
sono diversi anche i due modelli industriali. Da una parte c’è un interlocutore unico, DNCS, dall’altra gli interlocutori "forti" sono due: Fincantieri e Finmeccanica. E poi bisogna sottolineare il fatto che il business principale per
Fincantieri è quello civile.
Qual è la situazione del programma PA2/CVF-Fr?
Il Governo ha rimandato ogni decisione per l’avvio della costruzione dell’unità al 2011, o al 2012, anche se ne ha confermato la priorità. E’ possibile inoltre che anche la configurazione dell’apparato di propulsione possa essere rivista. Stiamo studiando alternative alla configurazione convenzionale
[prescelta dalla precedente presidenza della Repubblica n.d.r.] e non è da escludere un ritorno, soprattutto per un discorso legato all’incremento dei
costi del petrolio ed alla tutela ambientale, alla propulsione nucleare.
Quali saranno le conseguenze del nuovo Libro Bianco su DCNS?
Il nuovo Libro Bianco riconferma l’importanza dello strumento navale per la
difesa e la sicurezza della Francia. Ribadisce la priorità dei programmi Barracuda e PA2 e stabilisce una linea di 18 fregate di primo livello: cinque La
Fayette, due Orizzonte ed 11 FREMM.
Hiunday. L’offerta definitiva è prevista a febbraio e la firma del contratto è attesa per giugno.
Nell’ambito dello stand Fincantieri
era presente anche Isotta Fraschini che esponeva il motore VL 1716
per le FREMM. Il motore ha completato il collaudo come gruppo di
produzione energia (provato a
21.000 kw) lo scorso 30 giugno e
adesso sono in consegna i primi
quattro gruppi per la prima unità.
Piccolo è bello
Il salone ha confermato una delle
tendenze che maggiormente sono andate affermandosi negli ultimi anni: quella verso la proliferazione di progetti di unità di piccolo
tonnellaggio: corvette, fregate
leggere e via dicendo. Insomma,
unità appositamente studiate per
operare nei tanto ricordati scenari
littoral. Nessuno, tra i maggiori costruttori, si può dire che si sia sottratto al compito e di modelli del
genere se ne sono potuti ammirare davvero tanti. Orizzonte Sistemi
Navali ha presentato due modelli
del nuovo concetto MOSAIC(Modular Open System Architecture
Integrated Concept). Per la verità
si tratta dello stesso concetto portato all’attenzione del pubblico
già nello scorso MAST di Genova,
adesso definitivamente ridenominato e rivisto con alcune modifiche. In particolare OSN ha approfondito ulteriormente la configurazione dell’apparato di propulsione - studiando più soluzioni:
“tutto diesel” o “misto”, diesel
più turbina a gas – e del sistema di
combattimento - per consentire
l’adattamento anche di sistemi
non italiani come l’ESSM, gli Harpoon o il sistema SPY-1F e, magari, aumentarne in questo modo
l’appetibilità sul mercato dell’export. OSN sta proponendo il design MOSAIC soprattutto in Nigeria
dove la Marina ha un requisito urgente per l’acquisizione di due unità per il pattugliamento e la sorveglianza delle piattaforme petrolifere. Dato che i tempi di costruzione di navi del genere non sono
inferiori ai due anni, e che la Marina nigeriana ne ha comunque bisogno nell’immediato, è stata
chiesta una soluzione ad interim
con navi di seconda mano. A
quanto ci risulta, due candidati
Sagem ha presentato per la prima volta il nuovo apparato panoramico Virma.
Quindi conferma la riduzione delle FREMM per la Marina francese
da 17 a 11?
Esatto: 11 unità per la Marine Nationale più una per la Marina marocchina
Qual è la situazione delle FREMM in Grecia?
Proprio in settimana partirò per Atene. Abbiamo buone opportunità di
spuntarla.
Ma come la mettiamo con Lockheed Martin che sta spingendo forte
l’Aegis?
Il nostro sistema di combattimento è migliore di quello americano.
ta di minoranza. Sul fronte quotazione in Borsa, invece, non ci sono
ancora novità e anche se questo
passaggio rimane “l’unico percorribile per reperire liquidità ed affrontare le sfide che ci attendono,
bisognerà aspettare un miglior adattamento dei mercati”. Ad Euronaval l’azienda ha fatto anche
degli annunci molto importati.
Il Governo francese ha rimandato ogni
decisione per l’avvio della costruzione
della PA2 al 2011, o al 2012
44 PANORAMA DIFESA
Nel corso del salone abbiamo incontrato il presidente ed amministratore delegato di DCNS con il quale ci siamo a lungo intrattenuti su diversi argomenti.
paggio e personale di supplemento. Grazie a doppi portali sarà in
grado di effettuare il rifornimento
di quattro unità in contemporanea. Per la prima volta, in ottemperanza alle nuove norme Marpol
dell’International Maritime Organization sulla protezione ambientale, la nave sarà realizzata con un
doppio scafo. Questo consentirà
una maggiore protezione delle cisterne di carburante per evitare rischi di inquinamento in caso di
collisioni o danneggiamenti. La
nave verrà realizzata nei cantieri di
Riva Trigoso e Palermo. La consegna è prevista per la fine del 2010.
L’altro grande annuncio è stato
l’accordo con il cantiere britannico
Northwestern Shiprepairers and
Shipbuilders Ltd (NSL), ex Cammell Laird. L’intesa consentirà a
Fincantieri di rafforzare la propria
posizione nella gara per l’acquisizione da parte della Royal Fleet
Auxiliary di sei nuove rifornitrici
(4+2, programma MARS). NSL
gode di una posizione privilegiata
nel settore ed ha il 70% dei contratti di manutenzione delle unità
della RFA. In gare come queste –
ricordiamo che il valore complessivo della fornitura è stimato in 1,2
miliardi di euro – godere del supporto di un partner locale è molto
importante perché consente al
cliente di avere una solida garanzia del proprio requisito, e delle relativa customizzazione, e del futuro supporto logistico e manutentivo delle unità. Pare inoltre che Fincantieri trasferirà a NSL la produzione di alcune parti e componenti delle unità. Alla gara partecipano anche Navantia, BAE Systems,
che ha un accordo con Daewoo, e
EURONAVAL 2008
In casa Finmeccanica
la parte da
protagonista l’ha
giocata Oto Melara.
L’azienda spezzina ha
presentato
ufficialmente il
nuovo sistema di
artiglieria navale
guidato Strales,
mostrando per la
prima volta al
pubblico un kit
completo installato
sul 76/62 mm Super
Rapido. Sotto: il
PicoStar è
caratterizzato dalla
rivoluzionaria
integrazione tra
un’antenna AESA
bidimensionale a due
facce ed un pacchetto
elettro-ottico.
potrebbero essere i pattugliatori
Zara e Vizzari della Guardia di Finanza. La Marina italiana – che
conduce le trattative pur appartenendo i pattugliatori, appunto, alla Finanza – sta parlando del loro
trasferimento con la Marina nigeriana. Nell’eventualità le unità verrebbero preventivamente refittate. I contatti per la conclusione
dell’affare sembrano essere a
buon punto.
E’ interessante notare come molti
attori in questo settore stiano
guardando alle intenzioni della
Marina israeliana. Quest’ultima
ha de tempo emesso un requisito per intergare la linea di Saar 5
con una nuova corvetta, o fregata leggera, del dislocamento tra
le 2.000 e le 2.500 tonnellate.
Lockheed Martin ha da tempo
ricevuto un contratto per studiare una possibile configurazione
della LCS da adattare al requisito
israeliano. Ad Euronaval, presso
il salone dell’azienda, era esposto un modello derivato di LCS,
ridenominato SCS (Surface
Combat Ship), appositamente
pensato per l’export. Lo scafo ed
il design sono gli stessi dell’LCS
ma sono diversi il sistema di
combattimento, l’Aegis OA,
mentre sulla LCS c’è il Combatts-21, ed il sensore principa-
le, lo SPY-1F al posto dell’EADS
TRS-3D. Presenti anche lanciatore Mark 41 per missili Standard II e ESSM, ed un cannone
Super Rapido della Oto Melara
(mentre sulla LCS è installato il
Bofors da 57 mm). Un’unità del
genere, così complessa e “pesante”, va anche un po’ al di là
del requisito della Marina israeliana che, proprio per questa ragione, pare stia valutando diverse opzioni. Non è un caso che
anche Fincantieri stia proponendo su questo mercato una variante di light frigate, derivata
dal concetto MOSAIC, che rappresenterebbe una soluzione
senz’altro meno costosa e probabilmente più in linea con il requisito (in questo caso il prime
sarebbe appunto Fincantieri e
non OSN). Ma alla Marina israeliana sta pensando anche Northrop Grumman.
Al salone l’azienda ha esposto
un nuovo modello di corvetta
multiruolo littoral completamente…israelianizzato. Il concetto è, infatti, stato presentato
con i missili IAI Barak 1 e Barak 8
(installati, 16 celle ciascuno, su un
lanciatore Mark 41), due complessi Rafael Typhoon Mark 25, radar
multifunzione Elta STAR e radar
di controllo del tiro Elta EL/M
2221. Euronaval ha fatto da cornice anche alla presentazione
delle nuove fregate FM 400 da
parte di DCNS: una versione “più
modesta” delle FREMM, con alcuni elementi anche della linea La
Fayette, pensata appositamente
per il mercato dell’export. Guardando le navi viene da pensare
che si tratti della vecchia idea
che la Marina francese aveva
delle FREMM: una nave sicuramente meno ambiziosa di quella
invece richiesta dal requisito della
MM. Le FM 400, che a quanto pa-
Euronaval 2008
Secondo quanto ci hanno rivelato rappresentanti di Rheinmetall, l’azienda sta proponendo il Delilah per il refit
dei Sea Lynx della Marina tedesca.
Spunti e novità
Girando per i numerosi stand di
Euronaval si potevano ammirare
altre interessanti novità. Sagem,
per esempio, ha presentato per la
prima volta il nuovo apparato panoramico Virma e la nuova camera portatile multifunzione Vigilens. Il Virma, ancora in fase prototipale, è stato progettato per
applicazioni civili, in particolare
per compiti di sorveglianza e
controllo antipirateria. L’apparato, estremamente compatto e
del peso di soli 78 kg, è giro-stabilizzato ed è dotato di un sensore termico in grado di portare
all’identificazione di gommoni
ad una distanza di 3,7 km o di una FAC a 9,3 km. La Vigilens è invece un apparato portatile con
canale termico, canale TV e telemetro laser. Il sistema può essere
montato anche su treppiede. Nel
sistema sono installati anche un
ricevitore GPS ed una bussola
magnetica/digitale. La Vigilens è
particolarmente indicata per
re sono proposte da DCNS anche
sul mercato greco (dove sembra
anche che la Marina stia guardando ad un missile land attack), si
presentano con delle specifiche
che parlano di un peso di 4.000 t,
una lunghezza di 126 m, una larghezza di 17,5 m ed un pescaggio
da 4,5 m. La velocità è compresa
tra un minimo di 25 nodi e un
massimo di 29 nodi e l’equipaggio non dovrebbe superare le 130
unità. Le navi sono state presentate in quattro varianti: AAW, ASW, multiruolo e land attack.
l’homeland security e per le applicazioni di sorveglianza e monitoraggio porti. Cambiando decisamente settore, merita un accenno anche la cooperazione tra IMI
e Rheinmetall sul missile da crociera Delilah, già utilizzato come
arma stand-off sugli F-16 della
IAF, e riadattato adesso per essere
utilizzato anche su elicotteri, navi
o anche da terra. Presso lo stand
di Rheinmetall era esposta la versione lanciabile da elicottero
mentre IMI esponeva quella lanciabile da nave. Rispetto al Delilah
già in uso, questa nuova versione
presenta quale unico elemento di
novità il booster. Il Delilah è equipaggiato con un seeker elettro-ottico ed un data-link a due vie che
consente all’operatore di assistere
il missile durante tutta la traiettoria, modalità man-in-the-loop, e
verificare il target prima della fase
terminale di attacco. Il missile può
inoltre circuitare cercandosi un altro bersaglio ed ha una capacità di
ri/attacco. Nella fase di crociera il
missile è guidato da una combina-
zione di GPS e INS. Nella versione
lanciabile da elicottero il Delilah è
dotato anche di TVC a differenza
di quella lanciabile da nave o da
terra. Secondo quanto ci hanno rivelato rappresentanti di Rheinmetall, l’azienda sta proponendo il
missile per il refit dei Sea Lynx della
Marina tedesca. In conclusione un
accenno anche al sistema Callosum, lanciato ufficialmente dalla
MTU. Il Callosum si presenta come un sistema di automazione
della piattaforma completo. E’
suddiviso sostanzialmente in
quattro moduli: un modulo integrato di monitoraggio, per il
controllo in remoto di tutti gli
impianti del sistema di propulsione, un modulo di training, un
modulo di manutenzione e supporto e, infine, un modulo di sicurezza per il controllo dei danni
e di eventuali problemi alla piattaforma. Il Callosum ha un’architettura modulare che gli consente di essere adattato su navi
di diverse categorie: dalle FAC,
alle fregate, ai caccia.
■
Calzoni ha
portato ad
Euronaval il
nuovo USV URanger. Quella
esposta era la
versione 7
metri da
harbour
protection.
46 PANORAMA DIFESA
Despite the economic crisis and Sarkozy’s cutting
down of the defence budget, the 2008 edition has confirmed Euronaval as the main world reference in the naval sector. The Italian participation was as strong as ever, including Navy and MoD representatives. The main
industrial players were all present, from Finmeccanica
to Fincantieri, up to important realities such as Elettronica and Calzoni. As regards the Finmeccanica group,
Oto Melara has been the great protagonist of the
show. The company has presented its new naval artillery system, the Strales, showing for the first time a
complete kit mounted on the 76/62 mm Super Rapido.
The system, already ordered by a foreign Navy, should
be operating on the first FREMM frigate in 2012. Other
new orders for Oto Melara: three Super Rapido to equip the Sigma class corvettes of the Moroccan Navy;
four 30 mm Marlin and eight 12.7 mm Hitrole turrets
for the new patrol boats of the Dutch Navy. Another
important product by Finmeccanica is the PicoStar panoramic viewer, characterized by a revolutionary integration between a bidimensional AESA antenna with
an electro-optic package. News also in the field of torpedoes: the MoD of France and Italy have decided to
extend cooperation to the Black Shark heavy torpedo,
recently selected for the submarines of the Marine Nationale. The Italian participation at Euronaval was not
represented only by Finmeccanica. Calzoni has shown
the new USV U-Ranger in the variant for harbour protection (another version is for minesweeping). Elettronica has presented the new ELT/225U integrated suite
for EW, offered for the refit of the Sauro III Serie. At Euronaval it has been officially announced the contract among OCCAR, OSN, MBDA and Selex Sistemi Integrati
for installation of the MBDA SAAM ESD on the FREMM
frigates, beginning from the first unit. Fincantieri is expanding its own presence on all markets, first of all the
American. CEO Giuseppe Bono has confirmed that the
acquisition of Manitowoc should be defined within
2008. Other important announces by Fincantieri: the
Indian Navy has ordered one tanker-logistic support
ship; it’s official the agreement with Northwestern Shiprepairers and Shipbuilders Ltd (NSL) in view of the
competition for the six new tankers of the Royal Fleet
Auxiliary. Isotta Fraschini has shown the VL 1716 for
the FREMM: the first four groups for the first frigate are
being delivered. Euronaval 2008 has confirmed the
new trend for small displacement units, necessary in littoral contexts. Orizzonte Sistemi Navali has presented
two mock-ups of the MOSAIC concept (Modular Open
System Architecture Integrated Concept), offered to
the Nigerian Navy. Many producers are interested in
the requirement of the Israeli Navy for a new corvette or
light frigate. Lockheed Martin offers a derivation of the
LCS (renamed SCS - Surface Combat Ship) equipped
with Aegis AO, SPY-1F, Mark 41 and Super Rapido. Fincantieri offers a light frigate derived from the MOSAIC
concept, a less expensive solution that probably meets
the requirement better. Finally, Northrop Grumman
offers a new multirole corvette with all Israeli equipment: IAI Barak 1 and Barak 8, Rafael Typhoon Mark
25, Elta STAR multifunction radar and Elta EL/M 2221.
DCNS has presented a mock-up of the new FM 400 frigate, a less advanced version of the FREMM designed
for export in four configurations: AAW, ASW, multirole
and land attack. Other interesting products presented
at Euronaval include the new Virma panoramic system
and the new Vigilens multifunction handheld camera,
both by Sagem. The Vigilens is particularly fit for homeland security and harbor protection. IMI and Rheinmetall have developed a new version of the Delilah cruise
missile, employable from helicopters, ships and ground
stations. As revealed to the editor by Rheinmetall representatives, the company is offering the system for the
refit of the German Navy’s Sea Lynx. A final mention for
the Callosum, officially launched by MTU, a complete
system for platform automation. Its modular architecture allows integration on FAC, frigates, destroyers.
PANORAMA DIFESA
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