morire a 8 anni e commuovere il mondo
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morire a 8 anni e commuovere il mondo
www.gazzetta.it mercoledì 17 aprile 2013 1,20 € REDAZIONE DI M LANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO ITALIA BOSTON IL GIORNO DOPO CONTINUA A LA LA CACCIA CACCIA anno 117 Numero n Anno 90 AGLI AGLI ATTENTATORI. ATTENTATORI. TRE MORTI E 187 FERITI. IL PICCOLO MARTIN E’ IL SIMBOLO DELLA TRAGEDIA MORIRE A 8 ANNI E COMMUOVERE IL MONDO llCommento SANGUE SULLA STORIA di FAUSTO NARDUCCI Il fumo delle bombe contro la storia della corsa. Perché se New York è la più popolare e Londra la più ricca, Boston è la maratona più antica del mondo. La più prestigiosa e, d’ora in poi, anche la più tragica. Il momento di una delle due esplosioni sulla linea d’arrivo della maratona di Boston L’ARTICOLO A PAGINA 23. SERVIZI ALLE PAGINE 282931 COPPA ITALIA INTERROMA MISSIONE 3 Arturo Vidal, 25 anni INSIDE SUPER JUVE Con Vidal Conte gioca sempre con l’uomo in più FINALE Si parte dal 21 per i giallorossi Stramaccioni: «Siamo nella bufera, ma per me non è decisiva». Totti: «Voglio la Lazio» SAN SIRO ORE 20.45 CATAPANO, CECCHINI, DALLA VITE, ELEFANTE, GARLANDO, PUGLIESE, TAIDELLI PAG. 235689 LA PROPOSTA SI PUNTA AL RINNOVO Il progetto Fiorentina con Montella fino al 2016 CALAMAI A PAGINA 16 IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI E’ un vizio di famiglia. Anche la moglie di Pinilla ha simulato. 3 Stefano Padovan LAPRESSE 3 I capitani Javier Zanetti, 39 anni e Francesco Totti, 36 (Bozzani) D’URSO A PAGINA 12 9 771120 506000 BOCCI, PASOTTO, PIZZIGONI PAGINE 1415 COMMENTO DI UMBERTO ZAPELLONI PAG 23 SERVIZI ALLE PAGINE 24252627 SUCCESSO 21 SUL NAPOLI 30 4 1 7> Boateng: «Vogliamo arrivare secondi, contro la Juve ci sarò» Sassuolo sì, il Verona frena A Empoli esce la cinquina LICARI, OLIVERO PAG 101123 INIZIATIVE CICLISMO OGGI LA FRECCIA FORMULA 1 DOMENICA SI CORRE ANCORA IN BAHRAIN CROZZA RISATE IN DVD Wiggins show Dal Trentino cartolina al Giro De La Rosa: «La Ferrari è più di una squadra» In edicola la prima uscita Il Milan ci crede operazione rimonta già riuscita 3 volte SERIE B STASERA LIVORNONOVARA Lo vogliono Bayern, Real e Psg: Marotta chiede non meno di 30 milioni Ai bianconeri la Coppa Italia dei Primavera SPRINT RECUPERARE 4 PUNTI IN 6 TURNI GIALANELLA, PASTONESI, SCOGNAMIGLIO PAG. 233435 CREMONESI, PERNA, PIOLA ALLE PAGINE 3233 3 Pedro de la Rosa, 42 anni. Pilota spagnolo LAPRESSE w 2 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 COPPA ITALIA RITORNO SEMIFINALI Inter e Roma, l’ Flop Inter COSÌ IN CAMPO A MILANO ORE 20.45 La sconfitta in casa col Siena Gli infortuni e quelle 4 sberle Le prime spie 23 settembre 2012 Dopo il k.o. interno con la Roma, arriva quello contro i toscani: 0-2 a San Siro. Da lì, Strama cambia assetto Il crac di Milito e il crollo 14 febbraio L’Inter batte il Cluj e va agli ottavi di EL, ma Milito si rompe il crociato. Tre giorni dopo, il crollo di Firenze Salvare una stagione e disegnare il futuro Una notte da gran finale Strama e Andreazzoli si giocano il trofeo e qualcosa di più... LUIGI GARLANDO MILANO Lo psicodramma 7 aprile 2013 In vantaggio 3-1, la squadra di Strama in 12’ prende 3 gol dall’Atalanta. Rissa finale. Poi il k.o. col Cagliari: il 12o in A Una contro l’altra, a salvarsi la stagione in una notte di Coppa Italia. Non erano questi i piani di Inter e Roma. Non erano queste le attese. Prendiamo il primo allenatore d’Italia: Cesare Prandelli. Pronostico d’inizio stagione: la Juve e poi? «Roma e Inter». In tanti lo pensavano perché i due club vantavano un bacino di qualità e di campioni im- portante, animato dall’orgoglio di chi vuole ripartite. E invece è andato tutto a rotoli. Perché? Mercato L’Inter in realtà era già minata dagli errori estivi. A Stramaccioni erano stati promessi almeno un attaccante esterno (Lucas, Lavezzi) e un erede di Maicon, senza accenni alla dismissione di Snejider, per attrezzare il 4-2-3-1 che ama. E’ stato assunto per questo. Visto il devastante Lucas col Barcellona? Immaginate Lucas, Sneji- der (Guarin) e Palacio a sostegno di Milito, con Cassano ricambio di classe. Avrebbe avuto un senso e parecchie ambizioni. Lo scippo degli sceicchi parigini, mai compensato, costringe il tecnico a un’odissea tattica infinita. Non cambia per gioco, ma per necessità. Gli avessero consentito il 4-2-3-1 non si sarebbe mosso da Itaca. Zeman, tornato tra gli osanna, è attrezzato molto meglio. Non ha le proverbiali ali da corsa, ma può fare il calcio che ama. Infatti già alla 2ª giornata, Inter-Roma 1-3, si nota la differenza. Illusione Zeman Strama nell’incrocio di San Siro ha in cantiere il 4-3-1-2. Ma se nel 4-2-3-1 potevano bastargli due buttafuori davanti alla difesa, nella mediana a tre gli servirebbero un regista e qualità che non ha in casa. Zeman, manco a dirlo, è 4-3-3, ma con un paio di interessanti rivisitazioni. Prima: Totti si scambia la fascia sinistra con Osvaldo e da qui manda in gol Florenzi. Seconda: la squadra non perde mai equilibrio. San Siro annuncia un Boemo nuovo, tatticamente ammorbidito: ora adegua il dogma agli interpreti e ha scoperto il piacere di difendersi. Si può sognare. Ma alla 6ª arriva la prima dolorosa smentita: 4-1 allo Juventus Stadium. Affrontare la folta e rabbiosa mediana di Conte con lo statuario Tachtsidis al centro, senza accorgimenti e senza il soccorso di un tridente ambizioso (Lamela, Osvaldo, Totti) è un suicidio. In- MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 3 ultima spiaggia LAZIO GIA’ IN FINALE IL 26 MAGGIO A ROMA Flop Roma Che legnata allo Juve Stadium Poi Andreazzoli al posto del boemo si qualificano se... LA SITUAZIONE I NERAZZURRI DEVONO SOLO VINCERE ROMA, BASTA UN PARI Inter e Roma giocano stasera il ritorno della semifinale di Coppa Italia. All’andata, con Zeman in panchina, hanno vinto i giallorossi 2-1 quindi, per qualificarsi, i nerazzurri devono vincere per 1-0 o con almeno due gol di scarto. Con il 2-1 dopo i regolamentari Javier Zanetti e Francesco Totti, grandi capitani di Inter e Roma ta in mezzo. La vittoria sulla Juve grazie a un superg-gol di Totti, consolazione infinita, e a un’applicazione feroce, è lo spot dell’aria nuova. Arrivano 5 risultati utili, poi Andreazzoli recupera un po’ di Zeman: la difesa a quattro e Lamela attaccante di destra, una delle poche delizie della stagione. Crollo Inter A dicembre l’Inter fatti potevano entrarne il doppio. Il solito Zeman. Perdere il derby non aiuta. Illusione Strama Strama intanto smanetta il cubo di Rubrik ed esce la difesa a 3. Manca qualità? Proviamo con più densità e aggressività a centrocampo. L’Inter sbanca il Bentegodi con il 3-5-2 e mette in fila 7 vittorie; l’ultima allo Juventus Stadium, contro la capolista imbattuta da 49 partite, incendia gli entusiasmi. Con il tridente Palacio, Mili- to, Cassano e il cambio di marcia di Guarin nella ripresa, Stramaccioni incarta Conte. Se Moratti crede ancora al suo giovane tecnico è per quella striscia di vittorie: sa che cosa può ricavare da una squadra di titolari, in buona condizione atletica, con un assetto tattico rodato. Dallo Stadium in poi non potrà più. Tramonto boemo Da dicembre a febbraio la Roma sale sulle montagne russe: regala spettacolo con Fiorentina e Milan (doppio 4-2), le prende di brutto da Napoli (4-1) e Cagliari (4-2). O ne fa 4 o ne prende 4: Zeman. La disfatta casalinga con i sardi gli è fatale. Lascia dopo aver sfilacciato rapporti (De Rossi, dirigenza) e illusioni. Andreazzoli perde la prima con la Samp, quando Osvaldo ruba il rigore a Totti guastandosi la vita. Neppure la frustata del cambio panca... Si spalanca il baratro. E invece la restaurazione del buonsenso riesce, con la medicina di Strama: difesa a 3, densità e lot- batte il Napoli con Milito (come pesa quando c’è...) e lo scavalca al secondo posto. Ma dopo le vacanze, che i nerazzurri prolungano discutibilmente, comincia il crollo verticale. Plateali le disfatte in Toscana: 3-1 a Siena, 4-1 a Firenze. La squadra viene risucchiata in un vortice infernale di sciagure. Calo di condizione atletica: frenata da atleti stagionati e prudenze sanitarie. Epidemia di infortuni e degenze chilometriche. Smottamenti disciplinari (Cassano, Guarin...). Infelici aggiustamenti di mercato: Livaja ceduto e Samuel centravanti. Strafalcioni arbitrali. Il tecnico ha le sue colpe. Se Zeman ha pagato l’intransigenza dei dogmi, Strama ha esagerato nello sforzo opposto, quello di mediare. Avrebbe do- si andrebbe ai supplementari e poi ai calci di rigore. Alla Roma, per accedere alla finale, è sufficiente un pari o una sconfitta con un gol di scarto segnando almeno due reti (3-2; 4-3...). I precedenti stagionali parlano di due vittorie romaniste (1-3 a San Siro in campionato e 2-1 a Roma in Coppa Italia) e un pareggio (1-1 all’Olimpico nella gara di ritorno di campionato). vuto tirare dritto con le idee che lo hanno portato in alto, con il suo calcio fatto di giovani e intensità, anche a costo di sfregiare i monumenti. Ma non era semplice, a 36 anni, all’Inter. Con mezza rosa fissa in infermeria, impossibile allenare e dare continuità tattica. Anche questa vigilia è trascorsa nella speranza di poter spendere Palacio almeno un po’. Dura rimontare senza attacco. Ultima spiaggia Così Inter e Roma arrivano all’ultima spiaggia della Coppa Italia: una finale per salvare la stagione, e spianare il futuro. Perché con una finale o, meglio, una coppa, sarebbe più facile per Stramaccioni rivendicare il diritto (legittimo) a giocarsi una stagione «normale»: con una squadra dalla precisa identità tattica, giocatori allineati, allenamenti intensi e collaboratori in sintonia. Al contrario, l’euforia di un trofeo vinto nel proprio salotto aiuterebbe a crescere una Roma giovane che ha potenzialità e qualità da grande. Inter-Roma, Stadio San Siro, ore 20,45: c’è un solo salvagente a bordo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ridimensionati dalla Juve 29 settembre L’impatto con i campioni d’Italia è terrificante. La Roma lascia allo Juve Stadium i sogni di gloria: 4-1 La cacciata di Zeman 1 febbraio La squadra di Zeman è umiliata dal Cagliari: 2-4. Sembra che non voglia giocare. Il boemo viene cacciato Andreazzoli parte male 10 febbraio Debutta in panchina Andreazzoli. Ma la squadra con la Samp perde male. Il rigore di Osvaldo è imbarazzante 4 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5 COPPA ITALIA RITORNO SEMIFINALI / L’INTERVISTA La parabola di Jesus la scheda JUAN JESUS DIFENSORE INTER 21 ANNI Juan Jesus (Belo Horizonte, 10/6/’91). Centrale capace di giocare anche terzino, ha giocato nell’Internacional dal 2010 al 2012, vincendo la Libertadores. Argento olimpico a Londra 2012, ha vinto il Mondiale Under 20 «Una rimonta alla Tottenham Sarà impresa» All’Inter dal gennaio 2012, in questa stagione ha collezionato 38 presenze, di cui 26 in campionato, 9 in Europa League e 3 in Tim Cup L’interista: «Niente calcoli, trascineremo San Siro Ho già fermato Lamela, alla Roma leverei Marquinhos» DAL NOSTRO INVIATO LUCA TAIDELLI APPIANO GENTILE (Como) Juan Jesus, cosa sta succedendo all’Inter? «E’ un momento molto brutto. Quando siamo stati al completo eravamo da scudetto, poi sono iniziati infortuni pesanti e ci siamo un po’ persi. Non vedo l’ora che l’aria cambi. Io per primo devo dare di più». Perso anche il terzo posto, c’è il rischio che la squadra molli? «Intanto dobbiamo dare tutto per andare in Champions finché la matematica non ci condanna. Però è sicuramente difficile mantenere gli stimoli al top quando la meta si allontana gara dopo gara». Cosa pensa degli arbitri? «Capita a tutti di sbagliare, ma sullo 0-0 quel rigore inventato per il Cagliari ha pesato parecchio. Anche perché in questo momento fatichiamo a reagire dopo un episodio contrario». Come invece sapevate fare in novembre, vedi 3-1 sulla Juve. «Ma allora avevamo la rosa al completo e grande entusiasmo. In quella gara però abbiamo perso Ranocchia e Samuel e già la sconfitta nel turno successivo, a Bergamo, ha segnato l’inversione di tendenza». Contro la Juve ha giocato la sua gara migliore? «Penso a quella contro il Torino. Era la prima da titolare e sapevo di dover dare la vita per non uscire più». Rispetto ad allora, in cosa è cambiato Stramaccioni? «In nulla. Ha la stessa convinzione. Mi spiace per il fatto che avrebbe in testa un calcio efficace e offensivo, ma in questa stagione non ha potuto tradurlo in campo per i troppi infortuni». San Siro sa trascinare, ma anche diventare un boomerang. «Il nostro è un pubblico fantastico, abituato da sempre a stare ai vertici. Quindi ci sta che se le cose non vanno bene arrivino i fischi. Io me ne frego, ma alcuni compagni no». Eppure in qualche modo dovrete uscirne. «Nei momenti più difficili questo gruppo ha sempre reagito. Basti pensare alla gara contro il Tottenham. Dopo il Bologna, tutti ci davano per morti. Invece abbiamo sfiorato l’impresa. E trascinato il pubblico. Ora abbiamo una grande rabbia dentro. Batteremo la Roma e ci qualificheremo per la finale di Coppa Italia». Potrebbe bastarvi l’1-0. «Inutile fare calcoli. Dovremo giocare con rabbia dal primo pallone. E’ così che si costruiscono le imprese». In tre gare stagionali non avete mai battuto i giallorossi. «E’ arrivato il momento. Anche se loro sono in forma e là davanti hanno mille soluzioni per fare gol. Ci sono Destro, Totti, un mostro che ha gli occhi anche di dietro e non va lasciato mai solo. E poi c’è Lamela. Col Torino ha fatto un gran gol, ma i duelli personali li ho vinti io. E se saprò limitarlo ancora saremo a buon punto». Alla Roma chi toglierebbe? «Lamela lo voglio in campo, quindi dico Marquinhos. E’ giovane, ma fortissimo tecnicamente e molto veloce». Eppure il doppio impegno campionato-Coppe sembra insostenibile per i nostri club, mentre in Inghilterra si gioca anche a Natale e Capodanno. «Credo si possa tranquillamente giocare due volte a settimana. Ma per alcuni è più difficile recuperare». Il suo problema al limite sembra di concentrazione. Ogni tanto sembra avere dei blackout, soprattutto in marcatura. «Non credo sia un problema di concentrazione. Sbagliano tutti, ma se lo fa un centrale non c’è mo- « « Totti ha un occhio anche dietro alla testa, ma è la gara giusta per cambiare rotta Già presi altri argentini? Basta che siano forti. Leandro Damiao e Paulinho lo sono JUAN JESUS DIFENSORE INTER do di rimediare. Io poi ho 21 anni e devo ancora crescere parecchio». Con Pereira e Nagatomo out, con la Roma potrebbe dover giocare da terzino. «Nel caso potrei spingere di più e occuparmi meno della fase difensiva. Per arrivare in finale sono disposto a tutto. Qualcosa dobbiamo inventarci per forza». Anche un Samuel centravanti come contro il Cagliari? «Anche. Con un gol di Ranocchia attaccante abbiamo vinto il quarto contro il Bologna. Walter è un leader, era il mio idolo sin da piccolo. Il suo infortunio ha pesato tanto». Ed è l’ennesimo argentino di una rosa in cui stanno per arrivare anche Botta, Campagnaro e Icardi. Invece i brasiliani sono partiti quasi tutti... «Mi è spiaciuta soprattutto la partenza di Coutinho, che è come un fratello. Ma non discuto certo le scelte della società. Se arriva uno che ci fa migliorare, non guardo certo alla nazionalità. Paulinho e Leandro Damiao sono fortissimi, io voglio giocare il Mondiale in casa. Lo conquisterò grazie all’Inter». Ma se lei fosse Moratti, non sarebbe furibondo? «Non sono Moratti, ma le assicuro che il primo a essere furibondo sono io». © RIPRODUZIONE RISERVATA ALLERTA ULTRÀ Appello Roma «Condanna per i fatti di Torino» Almeno duemila romanisti a San Siro, molti fidelizzati attraverso la nuova «As Roma Card Away», che a Torino ha avuto un esordio felice sul campo ma poco esaltante nei dintorni dello stadio. Per questo, ieri, il club giallorosso ha rivolto un appello senza precedenti ai propri sostenitori: «In relazione ai fatti accaduti a Torino, As Roma ribadisce la propria ferma condanna di qualsiasi comportamento contrario non solo alle normative vigenti, ma anche ai normali atteggiamenti che qualsiasi cittadino dovrebbe tenere nell’ambito della civile convivenza — si legge nel comunicato ufficiale —. Tutte le iniziative assunte da As Roma — prosegue —, sono volte a favorire e accrescere la partecipazione dei propri tifosi, ma sull’imprescindibile presupposto che ciò contribuisca a favorire ed accrescere la diffusione della gioia e dei valori dello sport». Nello stesso comunicato, la Roma precisa la natura della card appena introdotta: «Le iniziative lanciate recentemente per semplificare l’acquisto dei tagliandi per le trasferte sono in linea con il quadro normativo di riferimento e, nelle modalità di richiesta ed emissione rispetto alla verifica di eventuali motivi ostativi, assolutamente identiche a quelle utilizzate per qualsiasi altro titolo d’accesso». Ciò non toglie che l’allerta stasera resti massima: «Raccomandiamo ai nostri tifosi di attenersi scrupolosamente alle indicazioni degli steward e delle forze dell’ordine». 6 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 COPPA ITALIA RITORNO SEMIFINALI / I NERAZZURRI LE ULTIME CHIVU RECUPERATO ALMENO PER LA PANCHINA. DUBBIO KUZMANOVIC-BENASSI Alvarez e Juan, ultimi dubbi nell’emergenza totale Inter Entrambi affaticati, stamattina il test decisivo: se ce la fanno, l’assetto della squadra potrebbe essere un «ibrido» DAL NOSTRO INVIATO ANDREA ELEFANTE APPIANO GENTILE (Como) Per non farsi mancare nulla, un paio di dubbi in extremis: così, tanto per dover temere fino a stamattina — rifinitura con annesso test e responso definitivo — che sia non più «solo» emergenza, ma emergenza totale. Al limite degli undici disponibili, contati giusto per fare una formazione. Ma Alvarez e Juan Jesus — i due «pericolanti» dell’ultimora — alla fine dovrebbero farcela, magari stringendo i denti, come Chivu che dovrebbe sedersi almeno in panchina. Ieri l’allenarsi solo in parte, senza giocare la partitella (l’argentino) e il non uscire proprio sul campo (il brasiliano) sono state scelte precauzionali per evitare di «caricare», visto che entrambi hanno accusato uno stato di affaticamento muscolare. Come dire: zero rischi di altri infortuni alla vigilia, ché i tre stop muscolari nelle ultime tre partite (Palacio, Cassano e Gargano) hanno denunciato una vulnerabilità della squadra ben sopra la media, che forse anche il campo appena rizollato di Trieste — non il massimo per muscoli già intossicati — non ha aiutato. I convocati solo oggi Gli ultimi due imprevisti hanno costret- to/convinto Stramaccioni a rinviare a stamattina la stesura della lista dei convocati, nella quale salvo un miracolo in extremis non comparirà il nome di Palacio. Alvarez e Juan Jesus o dentro o fuori: se ce la faranno, saranno titolari visto che il tecnico non ha di sicuro l’imbarazzo della scelta. E li considera imprescindibili: Alvarez perché è l’unico altro uomo offensivo assieme a Rocchi, oltre che uno dei nerazzurri più brillanti nelle ultime partite; Juan Jesus perché destinato a limitare Lamela e uomo-chiave sia nella difesa a tre che in quella a quattro, scivolando a sinistra da laterale. Ricardo Alvarez 25 anni LIVERANI Formula oscillante Il 3-5-2 può essere la soluzione ideale per fare rendere al massimo Samuel, ma non casualmente, contro il Cagliari, Stramaccioni ha provato il 4-2-3-1. L’assetto di sta- sera potrebbe essere un ibrido dei due sistemi di gioco, soprattutto se il tecnico terrà a destra Zanetti, destinando Schelotto all’altra fascia. In questo modo, salendo sulla linea dei difensori il capitano, allargandosi Juan Jesus e abbassandosi davanti alla difesa Cambiasso e Kuzmanovic (oppure il più pimpante Benassi, che giocò titolare il match di andata), dietro a Rocchi agirebbero Alvarez (a destra, posizione di partenza ideale), Kovacic (più vicino alla porta, per aggiungere qualità offensiva) e Schelotto. Dal 3-5-2 al 4-2-3-1 (o 4-3-2-1, con Alvarez e Schelotto più «stretti» e Kovacic più «basso») e viceversa, appunto. Se invece Juan Jesus fosse costretto al forfeit, nella linea a tre per forza Silvestre; se al contrario Stramaccioni preferisse scegliere più drasticamente la difesa a quattro — e dunque il 4-2-3-1 — non potrebbe fare a meno di Jonathan, con Zanetti dirottato a sinistra. © RIPRODUZIONE RISERVATA «Siamo tutti nella bufera ma per me non è decisiva» Stramaccioni: «Ho dato i miei consigli per il mercato futuro ma so che Moratti tirerà tutte le somme il 30 giugno e non dopo la Roma...» Tre mesi a spia accesa Lui Que- DAL NOSTRO INVIATO st’anno Strama non ha ancora battuto la Roma (2-1 il risultato all’Olimpico dell’andata), «ed è una Roma che vive un ottimo momento. Se avrei preferito affrontare questa di Andreazzoli o quella di Zeman? La Roma a livello di talento è una formazione molto attrezzata, ha mostri sacri del calcio italiano come Totti e De Rossi, giovani forti, è una squadra che può crescere molto e diventare una delle più forti del campionato italiano. L’altra sera ho sentito dire che la Lazio era in emergenza perché gli mancavano tre giocatori: da noi è così da tre mesi, ma che ci devo fare... Di certo non ne faremo mai un alibi di questa emergenza, e anzi la sfrutteremo come una motivazione in più per ribaltare un pronostico che per molti è già chiuso». Pro-Roma, ovvio. «E vorrei passare il turno anche e soprattutto per i nostri tifosi: non li stiamo facendo felici e vorremmo farlo contro i giallorossi. Ho saputo dell’entusiasmo, dei 50.000 biglietti già venduti e questo ci dà la carica. Metteremo tutto in campo per questa maglia». MATTEO DALLA VITE APPIANO GENTILE (Como) Strama e la panca che verrà: il temone è sempre quello. Per sfogliare il futuro ci sono elementi sparsi, prove indiziarie, i soliti sussurri, i solitissimi sospetti e soprattutto le parole del protagonista. Che congela il futuro in attesa di mordere il presente. O quel che resta. «Le parole di Moratti credo siano state indirizzate a dar fiducia a tutti - dice Andrea Stramaccioni -: fino al 30 giugno, da me fino al giardiniere, dovremo dare il massimo, poi Moratti tirerà le somme. E comunque non credo che sia decisivo per me arrivare in finale di Coppa Italia. Il presidente ha fatto capire che in una situazione di bufera camminiamo tutti insieme: e le somme le tirerà in base alla stagione. Mancano 7 gare alla fine (6 di campionato e questa semifinale, ndr): anzi, speriamo siano 8 va’...». Se mi terrei? Bè, fino a Natale... La domanda (non male) è: lei si riconfermerebbe? «Le decisioni arrivano dall’alto. E’ vero - dice Strama - che nel calcio contano le ultime dieci partite, ma fino a Natale l’Inter ha battuto le prime 4 della classifica, poi abbiamo perso le nostre certezze anche a causa degli infortuni: ce la siamo giocata alla pari con tutti finché stavamo bene, poi non abbiamo più avuto la continuità. Il «devo avere fiducia» detto da Moratti? Io devo dare il 100% fino a Inter-Udinese (19 maggio, ultima di serie A), poi verremo giudicati...». S’inventi qualcosa significa... La premessa di un altro capitolo non è una... promessa («Non prometto che arriveremo in finale, ma daremo tutto»), poi si ritorna al futuro. «L’Inter sta « « Restano 7 gare da giocare, e spero siano 8: poi verremo giudicati dal presidente» I tifosi non sono felici, spero succeda contro la Roma che non ho ancora battuto ANDREA STRAMACCIONI ALLENATORE INTER già lavorando per migliorare la squadra e non ripetere le cose negative, ha già chiuso diverse operazioni ed è stato chiesto il mio parere su queste operazioni. Questo però non vuol dire niente: sarà il presidente a dire se continuerà o meno il progetto con me o con un altro tecnico. Cosa voleva significare quel suo "S’inventi qualcosa"? Noi dobbiamo pensare a Inter-Roma: siamo in emergenza ed è normale che l’allenatore e i giocatori devono dare ancora di più da qui alla fine, poi magari il presidente ha un suo convincimento che non vuole rendere pubblico...». Andrea Stramaccioni, 37 anni, vuole caricare i suoi giocatori: la sfida di stasera vale tutta una stagione per l’Inter ANSA Samuel perché. E Yuto parte C’è una giustificazione anche per la bizzarrìa del Samuel-centravanti visto a Trieste contro il Cagliari («Forte, che ho voluto io, veniva da tre mesi di infortunio e tre allenamenti, Colombi si era bloccato venerdì: se avessi avuto una punta sana l’avrei messa...»); c’è che «la Roma ha fatto riposare diversi elementi e che da noi giocheranno praticamente quelli di domenica meno due...». Uno dei due è Yuto Nagatomo: nelle prossime ore partirà per il Giappone per sottoporsi all’operazione al menisco del ginocchio sinistro. Arrivederci. © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 I NUMERI 10 gli anni di imbattibilità dell’Inter a San Siro in Coppa Italia. L’ultimo k.o. dei nerazzurri in casa risale infatti al 12 dicembre 2002 quando il Bari, nel ritorno degli ottavi di finale, vinse 2-1. Da allora lo score dell’Inter è di 23 successi e 6 pareggi 1 l’edizione di Coppa Italia degli ultimi nove anni in cui è mancata dal tabellone un’Inter-Roma. Solo nel 2011-12 nerazzurri e giallorossi non si sono affrontati 3 i precedenti con doppio turno ad eliminazione diretta tra le due squadre in Coppa Italia. Lo score è di due qualificazioni per l’Inter (quarti 1981-82 e semifinale 2010-11) e una per la Roma (quarti 1985-86). Curioso che in questi tre casi chi ha passato il turno ha poi vinto il trofeo MERCATO E FUTURO Seguito Kone Idea-tournée negli States Un inviato nerazzurro l’ha seguito anche domenica scorsa in Palermo Bologna: lui è Panagiotis Kone (che dalla gara in Sicilia è uscito nel primo tempo per un problema al gomito sinistro) e da tempo è nel mirino dell’Inter. E’ in comproprietà fra Bologna e Brescia. Quale strada? Il club di Gino Corioni sarebbe disposto a cedere la propria metà per un giocatore che oggi vale circa 7 8 milioni: l’albanese naturalizzato greco (classe ’87) ha già segnato 6 gol in questo campionato, e l’Inter sta valutando sia l’acquisto e sia l’eventuale strada da percorrere, se quella che porta a Brescia o se oppure prendere quella verso i rossoblù: in questo caso Bologna e Inter potrebbero risolvere la compartecipazione di René Krhin a favore di Pioli. Gomez e Aubameyang L’agente dell’attaccante del Bayern Mario Gomez (clausola a 75 milioni di euro) ha ammesso che Juve e Inter si sono informate sul proprio assistito. Per i nerazzurri più facile prendere Aubameyang. Tournèe L’Inter, intanto, starebbe progettando (assieme a Strama) una tournée estiva negli Stati Uniti: il d.g. Fassone è proprio in questi giorni sul luogo per definire il tutto. m.d.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA Gazzetta.it Gazza Tvf 19 le gare interne sulle ultime 20 in cui l’Inter ha segnato almeno un gol. L’ultimo digiuno a San Siro è del 10 marzo (Inter-Bologna 0-1). Nelle altre 19 gare i gol segnati sono 39 Arturo Vidal, 25 anni LAPRESSE MAGIC MOMENT VIDAL RIGUARDATE TUTTI I GOL DEL CILENO Su GazzettaTv una clip raccoglie tutti i gol in bianconero di Arturo Vidal, uomo del momento dopo la doppietta alla Lazio. Le big d’Europa lo seguono da vicino, ma Juve si tiene stretto il cileno, già a quota 7 gol in campionato IL COUNTDOWN DELLO UNITED SU SIR FOOTBALL Il punto sui sette giorni che possono laureare campione il Manchester United di Ferguson nella rubrica sul calcio inglese "Sir Football", di Stefano Boldrini. Red Devils a caccia di sei punti, con un occhio al City. MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7 8 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 COPPA ITALIA RITORNO SEMIFINALI / I GIALLOROSSI Totti a San Siro Uno stadio, una vita «E voglio la finale con la Lazio» In 41 partite al Meazza, ha segnato 13 gol Ma ora può arrivare la stella d’argento diritto finora fra i tre più bei gol della sua carriera. Il bilancio complessivo, però, è in rosso: 21 sconfitte, 12 pareggi e 6 vittorie. Quanto basta per capire come neppure stavolta sia il caso di abbassare la guardia, tanto più che un leggero affaticamento al flessore della coscia destra (effetto collaterale di un vecchio infortunio) lo ha fatto lavorare in gruppo ma con qualche precauzione. Nulla di grave, ma tutto da tenere sotto controllo. PERLE MILANESI 1 2 Rigori & Coppe Come l’eventua- 2 i trofei conquistati da Totti a San Siro: la Coppa Italia 2006-2007 (nella foto) e la Supercoppa 2007 MASSIMO CECCHINI MILANO Ci sarà un giorno in cui Francesco Totti si concederà il lusso di voltarsi indietro. Sarà un Totti diverso. Più appagato, più sereno, più pronto ad accettare persino i malanni che il tempo e gli eventi quotidiani inevitabilmente gli riservano. Ecco, quel giorno il più grande giocatore della storia della Roma - ci assumiamo la responsabilità dell’affermazione - ripenserà a tutti gli stadi prestigiosi in cui ha poggiato i tacchetti e nessuno si sorprenderebbe se, dopo l’Olimpico, il posto d’onore lo riservasse a San Siro. Comunque vada, infatti, una notte come quella che si appresta a vivere oggi rappresenta un po’ il paradigma del tanto che Milano gli ha sempre tenuto in serbo. Ansia, adrenalina da «dentro o fuori», voglia di ammutolire un città che gli ha riservato spes- so accoglienze rabbiose dettate dal timore. D’altronde, difficile meravigliarsi. I numeri, infatti, raccontano che proprio San Siro è lo stadio (Olimpico a parte, appunto) in cui Totti ha segnato più reti: 12 fra campionato e Coppa, tenendo conto delle partite giocate sia con IL DVD Ecco il re del gol da collezionare Il re del gol in una collana di 5 dvd. Le perle di Francesco Totti sono in vendita dal 15 aprile con la Gazzetta a 10,99 euro. l’Inter che col Milan, più una realizzata con la maglia della Nazionale. La caccia al 14 - in quello che sarà per lui il 42˚ match a San Siro - è insomma già aperta, tanto più che un gol potrebbe aprire alla Roma le porte di una finale di Coppa Italia dal sapore storico, visto che l’avversaria sarebbe la Lazio. 177 i gol di Totti all’Olimpico: 174 in casa della Roma, 3 nei derby in casa della Lazio «Voglio la finale» Inutile na- sconderlo, le premesse ci sono tutte. I nerazzurri sono stati sconfitti all’Olimpico 2-1 e per di più hanno un’emergenza infortuni che pretenderebbe più l’intervento di un esorcista che di un medico. Ma Totti sa bene che nel calcio è meglio non fidarsi. Lui lo dice chiaro: «Voglio il derby, voglio la finale», però non dimentica come nei 39 incontri giocati finora a Milano il primo successo è arrivato solo al 24˚ tentativo, in quel 2-3 all’Inter dell’ottobre 2005 reso indimenticabile dal cucchiaio a Julio Cesar, entrato di 13 le reti di Totti a San Siro (5 all’Inter, 7 al Milan, 1 Italia), lo stadio «preferito» dopo Roma le rischio di una soluzione che vada oltre i 120 minuti, ad esempio. Per questo ieri Totti e tutti i suoi compagni di squadra (portieri compresi) si sono dedicati anche alla battuta dei calci di rigore. Nulla può essere lasciato al caso, tanto più che proprio un rigore sbagliato da lui negò alla Roma il successo nella Supercoppa Italiana disputata nell’agosto del 2008, che consentì a Mourinho di vincere il suo primo titolo in nerazzurro. Occhio però, perché proprio contro l’Inter a San Siro il capitano giallorosso ha avuto modo di aggiudicarsi due dei suoi trofei, entrambi nel 2007. A Milano, infatti, la Roma vinse prima la Coppa Italia nella gara di ritorno disputata a maggio, e poi la Supercoppa nel match giocato ad agosto. Bei ricordi, quindi, che i giallorossi stasera hanno voglia di riattizzare grazie un risultato utile al passaggio del turno. Possibile? Forse nell’universo giallorosso si sentono autorizzati a pensare qualcosa di più: probabile. Perché quando stasera capitan Totti inizierà a calpestare l’erba di San Siro, ad accompagnarlo ci sarà il rombo di una storia vecchia e nuova. Quella che a maggio potrebbe concludersi con un derby da vincere, con la decima Coppa Italia da alzare e una stella d’argento da cucire per sempre sulla maglia della Roma. Nel segno di un capitano che non ha ancora voglia di voltarsi indietro. © RIPRODUZIONE RISERVATA 3 1. Il pallonetto del 26/10/2005 2. Esulta per la punizione del 18/04/2007 3. Il gol al volo del 27/2/2008 laFotonotizia Ieri a Novara la visita ai Piola Ieri a Novarello Totti ha incontrato Paola, Sara e Tommaso, la figlia, la nipote e il pronipote di Silvio Piola. Tommaso ha avuto in dono una maglia autografata. Mamma e nonna hanno regalato a Totti un libro sulla vita di Piola. QUI TRIGORIA MA IL TECNICO POTREBBE ANCHE NON SCHIERARE L’ATTACCANTE. IL D.S. SABATINI: «SFIDA ECCITANTE, FONDAMENTALE PER LA NOSTRA STAGIONE» Andreazzoli punta su Destro: «Sarà la sua partita» ANDREA PUGLIESE ROMA «Sarà la partita di Destro: è una gara importante, è al rientro e giocherà contro la sua ex squadra». Dovesse puntare anche solo una fiche, Andreazzoli sa già dove metterla. Un po’ per convinzione, un po’ per convenienza, considerando la squalifica di Osvaldo. «Mattia lo abbiamo lasciato a riposo anche a Torino per dargli 3-4 giorni di pre- parazione in più. Speriamo che possa esprimere le sue qualità al 100%, anche se viene da una lunga assenza dai campi». La situazione Destro dunque dovrebbe esserci, anche se alla fine Andreazzoli potrebbe anche optare per un trequartista in più. Ci sarà, invece, De Rossi. «Arriva da 7-8 giorni in cui ha fatto pochissimo. La situazione è migliorare, saremmo contenti di averlo a disposizione». Come proverà ad avere a disposizione anche Miralem Pjanic, uscito da Torino con una caviglia malconcia. «Non sta bene, non credo ce la faccia, anche se valuteremo fino alla fine». Del resto, fare risultato stasera vorrebbe dire volare in finale, dove aspetta la Lazio. E per chi allena «davvero» da appena 9 partite, giocarsi un trofeo sarebbe già tanta roba. «Avere la possibilità di vincere è una cosa a cui non sono abituato e che mi piacerebbe provare. L’Inter non è solo una semifinale, ma anche la possibilità di gio- care una partita in più, terribilmente importante per tutti noi». Avversari diretti Già, la Lazio, agganciata in classifica proprio in questo weekend. «Ma non abbiamo ancora fatto niente, fino all’ultima giornata sarà solo una classifica parziale. Vogliamo migliorarla, anche perché prima davanti avevamo molte più squadre». Tra queste non più l’Inter, che la Roma (occhi su Alejandro Cabral, mezz’ala sinistra del Velez, 25 anni, svincola- Aurelio Andreazzoli, 59 anni ANSA to a giugno) si è messa alle spalle e che si lamenta dei tanti recenti infortuni. «Ma in questo momento i problemi ce li hanno tutti. Sarà una sfida tra due squadre fatte del giusto mix di esperienza, gioventù e voglia di fare». Già, ma resta una semifinale e, quindi, con un alto carico di tensioni. «Una gara eccitante — chiude il d.s. Walter Sabatini — I giocatori sanno quello che devono fare. Sarà una partita fondamentale. I loro infortuni? Hanno l’orgoglio della grande squadra». E allora via, stasera si gioca. E si saprà anche se alla fine ci sarà un derby in più o no. © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 9 COPPA ITALIA RITORNO SEMIFINALI Dal 2004-2005 in poi: sfida da 9 finali tra Coppa e Supercoppa 14-10 5 il bilancio delle sfide tra Inter e Roma dal 2004-05. In 34 sfide, i nerazzurri hanno conquistato 14 vittorie, 10 i giallorossi, 10 i pareggi. A Milano 9 successi interisti, 4 romanisti e 6 pareggi. Nella foto De Rossi esulta con Zeman nell’ultimo Inter-Roma a San Siro: 1-3 in campionato ALESSANDRO CATAPANO Se 34 partite, 12 finali, 113 reti e 52 marcatori vi sembran pochi... Decisamente, non è una partita come le altre. Non lo è mai stata. Non quando l’Inter era la grande Inter di Herrera e la Roma una Rometta che nemmeno il Mago, qualche anno dopo, riuscì a fare grande. Non nel 1991, quando Matthaus alzò al cielo la Coppa Uefa in un Olimpico pieno di passione e dolore. Difficilmente le sfide tra Inter e Roma sono state noiose o banali o, peggio, prive di significato. Difficilmente ci hanno annoiato. Ma quelle dell’ultimo decennio sono andate oltre, fanno parte di un romanzo popolare che ha fatto la storia recente del calcio italiano. Che tristezza Sfide, reti, giocate, campioni, trofei che rivisti con gli occhi di oggi fanno venire il magone, anzi el magun! Lo stesso provato da Alberto Sordi in quel film celebre in cui veste i panni del vigile urbano tanto zelante da essere trasferito da Roma a Milano. Ecco, el magun viene a vedere le edizioni della Coppa Italia in palio tra Inter e Roma dal 2005 al 2010. I nerazzurri hanno conquistato il trofeo tre volte (2005, 2006, 2010), i giallorossi due (2007, 2008). Le squadre si sono affrontate anche in quattro edizioni di Supercoppa, con tre successi interisti e uno romanista Dieci anni di supersfide Che bella Inter-Roma Da Mancini a Zeman, da Mourinho a Spalletti: 34 gare, tante polemiche, come nel 2008, e l’inno di Venditti a San Siro... come sono ridotte oggi le due squadre che in cinque anni, dal 2005 al 2010, si sono giocate due scudetti, cinque Coppe Italia e quattro Supercoppe. Totti, Crespo, De Rossi, Ibrahimovic, Montella, Eto’o, Vucinic, Adriano, Figo, Balotelli sono solo alcuni dei fuoriclasse che hanno lasciato il segno. La Roma continua ad aggrapparsi ai suoi profeti (più a Totti, a 34 partite, 12 finali, 113 reti e 52 marcatori: un confronto che non finisce mai... dir la verità), ma l’Inter è irriconoscibile, deturpata dalle cessioni e dagli infortuni. Entrambe hanno subìto un ridimensionamento: i giallorossi più nei risultati che nel tasso tecnico, i nerazzurri su tutti i fronti. Gli scudetti e le coppe sono ricordi ormai sbiaditi, la partita di stasera, «solo» una semifinale, è diventata per entrambe la più importante della stagione. Che duelli Se sarà all’altezza delle sfide precedenti lo scopriremo tra poche ore. E sì che in questi anni ne abbiamo viste di tutti i colori e per tutti i gusti: belle, polemiche, rocambolesche, spettacolari. Comun- Primo trionfo di Mancio interista 7 i gol realizzati da Francesco Totti ed Hernan Crespo (nella foto). Sono i due capocannonieri delle ultime 34 sfide tra Inter e Roma. A quota sei reti, Daniele De Rossi e Samuel Eto’o. A cinque, Perrotta ed Adriano (tutti con l’Inter). In totale, 113 gol da 52 marcatori diversi que avvincenti. Grandi duelli in panchina: Mancini contro Spalletti, Mourinho contro Spalletti, Mourinho contro Ranieri. Grandi disfide dialettiche, con Mou assoluto protagonista: quando dette del bollito a Ranieri o quando zittì Rosella Sensi facendole notare che aveva sempre vissuto in una culla d’oro. Grandi polemiche, molte concentrate nella stagione 2007-08, quando la Roma quasi soffiò all’Inter uno scudetto quasi già vinto. Un confronto, giocato il 27 febbraio 2008 a San Siro, impreziosito dal vantaggio di Totti e dal pareggio di Zanetti, i due reduci di stasera, ma invelenito dalla decisione di Rosetti di espellere Mexes, facilitando la rimonta nerazzurra, che arrivò al 90’. Era la 25ª giornata, ma gli strascichi si sarebbero prolungati fino al termine del campionato. Quella volta... Ma anche grande signorilità. Quando i giallorossi vinsero la loro Supercoppa, il 19 agosto 2007, gli altoparlanti di San Siro diffusero le note di «Roma, Roma, Roma». Fece un certo effetto cantare l’inno di Venditti a Milano. Decisamente altri tempi. Ivan Cordoba solleva al cielo la Coppa Italia 2004-2005 BOZZANI © RIPRODUZIONE RISERVATA 10 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 IL +11 DI VANTAGGIO SULLA 2a SERIE A LA REGINA Nell’era dei tre punti solo nel 2006-07 la capolista aveva un margine più ampio alla 32a L’uomo scudetto numeri& STATISTICHE VIDAL D Corsa, gol, assist Con lui si gioca in 12 E ora tutti lo vogliono S Arturo Vidal 25 anni, centrocampista cileno. Con la doppietta alla Lazio è arrivato a quota 7 in campionato Vi sveliamo i segreti del centrocampista-bomber Ma la Juve deve respingere Bayern, Real e Psg DAL NOSTRO INVIATO G.B. OLIVERO VINOVO (Torino) Altro che guerriero, Arturo Vidal è un illusionista. Con che modulo ha giocato la Juventus a Roma? Il 3-5-1-1, almeno così è sembrato a tutti. In realtà no: a Conte piace vincere facile e quindi, senza che nessuno se ne accorgesse, è riuscito a schierare il 3-5-2-1. Buffon in porta; Barzagli, Bonucci e Peluso in difesa; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba e Asamoah a centrocampo; Vidal e Marchisio alle spalle di Vucinic. Ok, battute a parte, se noi vediamo doppio la colpa è di Vidal: se vediamo due giocatori al posto di uno il merito è della straordinarietà di questo campione che a volte sembra correre in discesa per la facilità con la quale va su e giù per il campo. Le due fasi Arturo con- tro la Lazio era in una di quelle sere che se gli TUTTE LE SUE POSIZIONI D’ARCO avessero attaccato una dinamo ai calzettoni avrebbe illuminato lo stadio. Era dappertutto: in difesa a coprire, a centrocampo a creare e distruggere, in attacco a segnare. Vidal sa fare tutto e bene: sono pochissimi i centrocampisti in grado di svolgere con lo stesso rendimento la fase difensiva e quella offensiva. Ecco perché è speciale. All’Olimpico a metà della ripresa, quindi con già tanti chilometri nelle gambe, ha recuperato in scivolata un pallone al limite dell’area, si è rialzato, ha saltato tre avversari, ha scaricato a un compagno e ha dettato il passaggio. Mostruoso. Vidal lo vedi e lo senti. E quando non c’è, come nella partita di ritorno con il Bayern Monaco la sua assenza si vede e si sente. A parte Buffon, che però sta in porta, e Pirlo, che ormai è verso la fine della car- riera, Arturo è l’unico campione della Juve pronto per qualunque traguardo e palcoscenico. Marchisio, tanto per fare un paragone nobile, è già fortissimo ma non ha ancora espresso completamente le sue potenzialità: ha margini ulteriori di crescita. Vidal, invece, è già al top. I numeri Da quando è in Italia il cileno ha segnato 19 gol in 75 partite. Raramente sono reti banali o poco importanti. Ha battuto i portieri di Napoli, Lazio, Fiorentina, Roma e Inter: tra le grandi manca solo il Milan, prossimo avversario. Ma naturalmente non ci sono solo i gol: ci sono gli oltre 6 palloni recuperati a partita (la media nel suo ruolo è di 5), i chilometri percorsi, i 43 passaggi positivi (la media è di 29), i 5 contrasti vinti (la media è meno di 3). E adesso? Il problema sarà tenerlo alla Juve. Real, Bayern e Psg stanno preparando l’offerta. La situazione, dal punto di vista bianconero, è chiara: a fine stagione Vidal rinnoverà con la Juve, ma questo non vieterà al club e al giocatore di valutare eventuali proposte indecenti. Marotta ha ribadito che l’intenzione è di crescere e quindi di non vendere i suoi pezzi pregiati. A meno che non arrivi un’offerta talmente ricca da non poter essere ignorata, anche perché faciliterebbe l’assalto al top player offensivo. Per meno di 30 milioni Marotta non si siede a parlare: quella è la cifra di partenza, ma i tifosi juventini sognano di vedere Vidal ancora a lungo in bianconero senza che ciò impedisca l’arrivo di un fuoriclasse in attacco. Conte ha detto chiaramente di non voler rinunciare a nessuno dei campioni. E tanto meno al guerriero-illusionista. Senza Vidal mica si può fare il 3-5-2-1. © RIPRODUZIONE RISERVATA DAL CAMPO Chiellini stringe i denti per il Milan «Voglio esserci» (a.m.) L’operazione Milan è iniziata con una seduta defaticante per chi aveva giocato con la Lazio e normale per gli altri. Giorgio Chiellini ha lavorato sul campo, ma da solo: il difensore sta cercando di recuperare dopo l’infortunio al ginocchio rimediato nel ritorno contro il Bayern «Spero di esserci contro il Milan. È più difficile marcare Robben o dare un esame di macroeconomia? Marcare Robben è difficile, ma è sempre più facile di un esame» ha detto il difensore a un convegno presso la facoltà di economia di Torino. PERIZIA SFAVOREVOLE Incidente del 2011 «Carrera poteva evitare l’impatto» (ro.pe.) «La visibilità era sufficiente per vedere l’auto ferma sulla carreggiata e, quindi, c’era anche il tempo per frenare ed evitare l’impatto». A queste conclusioni è arrivato Domenico Romaniello, il perito nominato dal gip Bianca Maria Bianchi per fare luce sull’incidente di Capodanno 2011, sull’autostrada A4 all’altezza di Dalmine, in cui rimase coinvolto anche Massimo Carrera, adesso braccio destro di Conte alla Juve. Carrera, accusato di omicidio colposo con i conducenti delle altre due vetture coinvolte, è stato l’ultimo a piombare sull’auto di Chiara Varani e Patrizia Paninforni, provocandone la morte. L’ex giocatore, sostenuto da una perizia di parte, aveva detto di non aver visto l’auto a causa del buio. MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 Elkann fa festa: «Juve più forte Applausi a tutti» Il presidente della Fiat: «Che bello vincere Già nel 2012 erano trenta sul campo» DAL NOSTRO INVIATO TORINO Il conto alla rovescia è già iniziato. La Juve vincerà lo scudetto, ormai perfino i tifosi più scaramantici pronunciano la parolina magica, resta solo da capire quando accadrà. Mancano sette punti, quindi due successi e un pareggio sempre che il Napoli vinca le sue partite. Domenica sera dopo la sfida col Milan sarà più semplice fare delle ipotesi. In caso di vittoria contro i rossoneri, comunque, la Juve avrebbe ragionevoli speranze di festeggiare non dopo il derby del 28 aprile (servirebbe un passo falso del Napoli), ma al termine dell’incontro casalingo con il Palermo del 5 maggio (undicesimo anniversario di uno degli scudetti più belli, vinto in rimonta sull’Inter). Sarebbe la quart’ultima giornata: un largo anticipo per celebrare un titolo, ma non un record. Il primato spetta a tre squadre che riuscirono a cucire il tricolore sul petto con cinque giornate d’anticipo: il Grande Torino nel 1947-48, la Fiorentina nel 1955-56 e l’Inter nel 2006-07. La gioia di John Al di là delle sta- John Elkann, 37, presidente Fiat ANSA tistiche e della data del trionfo, la sostanza non cambia: lo strapotere bianconero è evidente, la squadra di Conte ha dominato il campionato entusiasmando non solo i tifosi ma anche i dirigenti. Ieri era in programma il CdA della Exor, la holding del gruppo Agnelli che controlla la Juve (e sui conti del gruppo sono quasi azzerate le perdite della società di corso Galileo Ferraris: da 54,3 a 1,7 milioni). Nella lettera scritta agli azionisti John Elkann, presidente della Exor, ha parlato anche dei successi della squadra: «Mi ha fatto particolarmente piacere vedere la Juventus vincere lo scudetto nel maggio 2012, arrivando così a contare 30 vittorie sul campo. Cosa che rende la Juve la squadra che ha vinto di più in Italia, e di parecchio. Il nostro applau- so va ad Andrea, ai vertici del club, all’allenatore e ai giocatori: hanno lavorato in modo splendido per costruire un’impareggiabile mentalità vincente, che è la vera forza della società. Senza dimenticare il prezioso sostegno dei tifosi, soprattutto nel nuovo stadio. La sfida resta quella di trasformare le buone notizie del campo in migliori risultati finanziari». LA GAZZETTA DELLO SPORT 11 Ecco la prova Grandi numeri Con il bilancio so- lido sarebbe più semplice acquistare grandi campioni e tentare finalmente la scalata all’Europa. D’altronde la base è molto buona, come dimostrano le cifre che esaltano il rendimento della Juve. Forse perché questo sarà il secondo scudetto consecutivo o forse perché il primato non è mai stato davvero in discussione a differenza dell’anno scorso, si tende a sottovalutare il valore di questo successo. Dal 1994-95 a oggi, ossia da quando ci sono i tre punti per vittoria, solo una volta a sei giornate dalla fine il vantaggio della capolista sulla seconda era più ampio degli attuali 11 punti della Juve sul Napoli: era il 2006-07, primo anno dopo Calciopoli, e l’Inter di Mancini viaggiava con 16 lunghezze sulla Roma. E sempre da quella stagione una squadra non arrivava alla giornata numero 32 con un bottino superiore ai 74 punti ottenuti finora dai Conte-boys che l’anno scorso erano a quota 68 e adesso possono preparare la festa per lo scudetto. gb.o. © RIPRODUZIONE RISERVATA Un doppio brindisi per Conte Il 10 giugno sposa Elisabetta Sarà una primavera piena di festeggiamenti quella di Antonio Conte. A maggio si potrà godere il secondo scudetto consecutivo della Juve e le relative celebrazioni: resta solo da fissare la data. E il 10 giugno l’allenatore bianconero sposerà Elisabetta, coronando con il matrimonio una lunga storia d’amore dalla quale è già nata Vittoria. Nella foto ci sono le pubblicazioni affisse per annunciare le prossime nozze. 12 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 COPPA ITALIA FINALE DI RITORNO C’è una Juventus già in trionfo E’ la Primavera Gesti da evitare Padovan esulta dopo il primo gol della Juve zittendo il pubblico, dopo la seconda rete altri gesti di scherno verso la tifoseria napoletana Bella vittoria sul Napoli ai tempi supplementari ma i bianconeri irridono il pubblico del San Paolo NAPOLI JUVENTUS 1 d.t.s. 2 PRIMO TEMPO 0-0 (al 90’ 1-1) MARCATORI Beltrame (J) al 10’ su rig., Novothny (N) al 42’ s.t.; Mattiello (J) al 3’ s.t.s. NAPOLI (4-3-3) Crispino 6,5; Allegra 6, Lasicki 6, Celiento 6, Nicolao 6,5 (dal 10’ s.t.s. Barone s.v.); Palmiero 5,5 (dal 31’ s.t. Scielzo 6), Radosevic 6, Fornito 5 (dal 20 s.t. Palma 5,5); Insigne R. 6, Novothny 6,5, Tutino 5,5. PANCHINA Contini, Savarise, Di Mattia, Zambrano, La Torre, Guardiglio, Del Bono, Romano, Di Stasio. ALLENATORE Saurini 6,5. JUVENTUS (3-5-2) Branescu 6; Rugani 6, Magnusson 6,5, Garcia Tena 6; Untersee 6, Slivka 6 (dal 9’ s.t. Gerbaudo 4), Schiavone 7 (dal 40’ s.t. Sakor 6,5), Kabashi 6, Mattiello 6; Padovan 5 (dal 29’ Cavion 6), Beltrame 6,5. PANCHINA Gagliardini, Penna, Laursen, Lanini, Ceria, Bonatini, Tavanti, Bertinetti, Di Benedetto. ALLENATORE Baroni 6,5. ARBITRO Saia di Palermo 6,5 ESPULSI Gerbaudo (J) al 3’ s.t.s. per comportamento non regolamentare, Mattiello (J) al 15’ s.t.s. per doppia ammonizione AMMONITI Fornito (N), Kabashi (J), Untersee (J), Allegra (N) per gioco scorretto, Padovan (J) per comportamento non regolamentare. NOTE spettatori 35mila circa (ingresso gratuito). Tiri in porta 3-5 (1 traversa). Tiri fuori 5-4. In fuorigioco 1-4. Angoli 6-7. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’; p.t.s. 2’, s.t.s. 4’. DAL NOSTRO INVIATO ALESSIO D’URSO NAPOLI Sorridi, esulta: sei grande, piccola Juve. La Coppa Italia, la quarta della storia, è tua. I baby bianconeri del futuro si prendono il presente nel San Paolo dipinto d’azzurro: 35mila anime in pena assistono al successo della squadra di Marco Baroni, l’uomo del gol scudetto azzurro del 1990 contro la Lazio. Esultanze antisportive e volgari a parte, quella dei bianconeri è un’impresa meritata e ottenuta con la stessa aggressività dei grandi di Antonio Conte, al cospetto di un Napoli bloccato dall’emozione all’inizio ma orgoglioso fino in fondo ai tempi supplementari. La partita Sospinti dalle parole del presidente Aurelio De Laurentiis, che li aveva caricati prima del match con un messaggio su Twitter incitandoli a giocare «senza paura» («Come avete fatto allo Juventus Sta- me quella di cui è protagonista Gerbaudo (gestaccio a sfondo sessuale nei confronti del pubblico) dopo il gol vittoria di Mattiello: gesti deplorevoli di ragazzini che hanno voluto imitare i peggiori interpreti del nostro calcio. dium, con una piccola differenza. Stasera saremo al San Paolo!»), gli azzurrini in avvio premono sull’acceleratore, ma la Juve è viva e si fa pure pericolosa con Schiavone in area (respinta provvidenziale di Crispino). E sono proprio i bianconeri col passare dei minuti a fare dell’iniziativa di qualità lo spartito della loro gara, mentre i ragazzi di Saurini, piuttosto contratti, si accendono solo in contropiede, alla maniera dei big di Mazzarri. Verdetto Nell’altra «partita», Irridente L’episodio che accen- de la partita è favorevole ai bianconeri: Celiento atterra Beltrame in area al 11’, è rigore. Padovan lo trasforma, ma esulta in maniera scomposta, irridente nei confronti del pubblico, mettendosi le mani alle orecchie per sottolineare il silenzio di delusione della curva azzurra. Immediato e opportuno l’intervento del tecnico Baroni che strattona vistosamente il suo giocatore invitandolo a comportarsi con più rispetto. Brutta scena davvero, co- In alto il rigore con cui Padovan porta in vantaggio la Juventus IPP Sotto il gol del momentaneo 1-1 di Novothny FOTOPRESS quella dei gol e dei bei gesti tecnici, le due squadre continuano invece a regalare colpi di scena fino alla fine. Il Napoli subisce da piazzato l’offensiva della Juve. Eppure, per la voglia di punire anche gli eccessi juventini, trova all’ultimo assalto l’acuto al secondo tiro in porta della partita: è Novothny di testa a sorprendere i rivali su cross di Insigne e a riaprire i giochi dopo l’1-1 dell’andata. Al San Paolo si scatena l’entusiasmo ed è una girandola di emozioni: Sakor colpisce la traversa da 30 metri, poi Mattiello s’inventa la serpentina del 2-1, decide la partita e scrive la storia: una Coppa piena di Juve. © RIPRODUZIONE RISERVATA l’albo d’oro Per i bianconeri è il trofeo numero quattro Questo l’albo d’oro della Coppa Italia Primavera. 1972-73 Inter; 1973-74 Roma; 1974-75 Roma; 1975-76 Inter; 1976-77 Inter; 1977-78 Inter; 1978-79 Lazio; 1979-1980 Fiorentina; 1980-81 Bari; 1981-1982 Avellino; 1982-83 Torino; 1983-84 Torino; 1984-85 Milan; 1985-86 Torino; 1986-87 Cremonese; 1987-88 Torino; 1988-89 Torino; 1989-90 Torino; 1990-91 Avellino; 1991-92 Empoli; 1992-93 Udinese; 1993-94 Roma; 1994-95 Juventus; 1995-96 Fiorentina; 1996-97 Napoli; 1997-98 Bari; 1998-1999 Torino; 1999-2000 Atalanta; 2000-01 Atalanta; 2001-02 Lecce; 2002-03 Atalanta; 2003-04 Juventus; 2004-05 Lecce; 2005-06 Inter; 2006-07 Juventus; 2007-08 Sampdoria; 2008-09 Genoa; 2009-10 Milan; 2010-11 Fiorentina; 2011-12 Roma; 2012-13 Juventus MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 13 SERIE A 4 MERCATO QUANTI AFFARI S Maurizio Domizzi Nel 2008 passa dal Napoli all’Udinese S Cavani, affare di famiglia Il fratello apre l’asta Guglielmone: «Su Edi ci sono Real Madrid, Chelsea e City» E Mazzarri carica il Napoli: no cali di tensione per il 2˚ posto GIANLUCA MONTI NAPOLI IERI ALLENAMENTO APERTO AL PUBBLICO DEL SAN PAOLO Aurelio De Laurentiis si gode il presente ed il futuro del Napoli. Ieri è arrivato al San Paolo per assistere alla finale di ritorno della Coppa Italia Primavera, ma ha fatto in tempo anche ad incrociare i giocatori della prima squadra che rientravano negli spogliatoi dopo aver sostenuto, sul terreno di Fuorigrotta, una insolita seduta di allenamento davanti ad un pubblico festante. La presenza del presidente al fianco di Cannavaro e compagni si è rivelata determinante prima della sfida con l’Atalanta, che ha posto fine alla crisi del Napoli, e ora può costituire una ulteriore spinta in vista del rush finale di campionato. S Gökhan Inler Siamo all’estate del 2011: il Napoli punta sullo svizzero e paga all’Udinese 16 milioni S Pablo Armero da Udine a Napoli nell’ultimo mercato di gennaio S Miguel Miranda attaccante classe 93 è in comproprietà tra i due club e in prestito ai friulani mo il messaggio di Mazzarri: vietato abbassare la guardia anche perché domenica c’è la possibilità di allungare ulteriormente in classifica battendo il Cagliari ed approfittando dello scontro diretto Juventus-Milan. A rapporto da Mazzarri De Lau- rentiis ha incontrato anche il direttore sportivo Riccardo Bigon, con il quale sta cominciando a programmare il futuro. Aver quasi blindato il secondo posto con il pareggio in casa del Milan permette, infatti, al Napoli di anticipare le mosse in vista della prossima stagione, anche se molto dipenderà dal destino di Cavani e Mazzarri. Quest’ultimo, prima di firmare il rinnovo biennale, vuole adeguate garanzie tecniche. Ieri, l’allenatore ha tenuto tutti a rapporto nello spogliatoio per circa 30 minuti. Chiarissi- Fabio Quagliarella nell’estate 2009 l’attaccante di Castellammare di Stabia lascia Udine per Napoli, costo dell’operazione: 20 milioni Edinson Cavani ha poi assistito alla gara della Primavera FOTOCUOMO Cavani superstar Quando gli azzurri sono scesi in campo per l’allenamento si è scatenato l'entusiasmo, complice anche la presenza nei Distinti di tantissimi bambini delle scuole calcio locali. Gli occhi dei tifosi erano logicamente tutti puntati su Edinson Cavani. «Edi, Edi», il coro più gettonato. Non c’è giornata che Cavani non sia al centro di voci di mercato e ieri non ha fatto eccezio- Allan, 22 anni, prima stagione all’Udinese LAPRESSE De Laurentiis punta i talenti di Udine Stavolta è il turno di Allan e Pereyra E l’agente di Muriel: «Piace alla Juve e al Napoli...» FILIPPO DI CHIARA MILANO Tra Udine e Napoli ci sono oltre 800 chilometri di distanza ma le strategie di Pozzo e De Laurentiis, negli ultimi anni, hanno avvicinato molto i due club: tra i protagonisti del via-vai di mercato anche big come Quagliarella, Inler e Armero (tutti da Udine a Napoli). Il colombiano Armero, a gennaio, è stato l’ultimo protagonista delle sinergie Napoli-Udinese, ma non solo: Medina, attaccante 19enne, è passato in comproprietà al Napoli ed è poi stato girato in prestito dagli azzurri proprio all’Udinese mentre Mazzarani è stato preso in comproprietà dal Napoli e poi ceduto dai due club in prestito al Modena. Insomma (quasi) non c’è sessione senza un affare tra Napoli e Udinese. Lavori in corso E i passaggi sembrano destinati a continuare anche la prossima estate perché il d.s. Riccardo Bigon ha messo gli occhi su due talenti bianconeri: Roberto Pereyra ed Allan. Il primo, argentino, è un centrocampista offensivo classe ’91: 3 volte a segno quest’anno e capace di giocare in più ruoli, se la cava come mezzala ma può fare anche l’esterno offensivo e il trequartista. Allan, invece, è un centrocampista centrale classe ’91: qualità e quantità, punto fermo dell’Udinese di Guidolin. La valutazione per entrambi è sui 10 milioni e soprattutto il primo ha chance di approdare al Napoli senza dimenticare che pure Benatia potrebbe entrare nell’orbita di De Laurentiis. ne. Stavolta a parlare è stato uno dei fratelli dell’uruguaiano, Guglielmone, che in questi giorni è ospite del Matador a Napoli: «Edi va via? Nel calcio può accadere di tutto – ha detto a Kiss Kiss Napoli -. In famiglia saremmo felici di vederlo con la maglia di un club europeo prestigioso. Real? Non solo. In Europa ci sono tante squadre interessate, tra le quali anche Chelsea e Manchester City». Dunque, dopo che il papà di Cavani aveva dichiarato che il figlio al 50% sarebbe andato al Real, anche il fratello di Edi lascia intendere che il futuro del capocannoniere del nostro campionato è lontano dall’Italia. Muriel Più complicata, invece, almeno per il momento la pista Muriel, protagonista assoluto domenica del 3-0 bianconero a Parma. Ieri il suo agente Wennin si è detto «compiaciuto per l’interesse di Juve e Napoli ma ci sono anche altre squadre interessate a lui». Insomma qui siamo ancora a livello di schermaglie mentre per Pereyra ed Allan l’interesse del Napoli è davvero concreto. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Altri affari Intanto il Napoli non molla la presa sugli obiettivi brasiliani: in attacco Damiao (Internacional) è l’erede designato di Cavani (si tratta sui 21 milioni), invece a centrocampo un nome caldo rimane Fernando del Gremio. 14 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 SERIE A story Titoli e preliminari Ecco i precedenti di buon auspiscio partendo da -4 a 6 turni dalla fine Scudetto ’87-88 Scudetto ’98-99 24a GIORNATA NAPOLI 39 28a GIORNATA LAZIO 56 30a GIORNATA MILAN 45 34a GIORNATA MILAN 70 MILAN 35 NAPOLI 42 MILAN 52 LAZIO 69 ROMA 33 ROMA 38 FIORENTINA 51 FIORENTINA 56 SAMPDORIA 30 SAMPDORIA 37 PARMA 48 PARMA 55 INTER 26 INTER 32 ROMA 45 ROMA 54 1 maggio 1988 Napoli-Milan 2-3 Il sorpasso scudetto sul Napoli si compie proprio al San Paolo, alla terz’ultima giornata. Nella foto (DFP) la festa dopo il gol di Van Basten 15 maggio 1999 Milan-Empoli 4-0 Un’altra rimonta scudetto che va in porto, stavolta ai danni della Lazio: penultimo turno, poker all’Empoli (Bierhoff, nella foto AP) e Milan davanti Milan, operazione ri La missione possibile Il Napoli è già stato mandato al... Diavolo Tre precedenti fanno ben sperare i rossoneri: dallo scudetto di Sacchi ai preliminari di Champions conquistati nel 2002 MARCO PASOTTO MILANO Perché non sperarci. Perché non provarci. Tanto più che è la storia dello stesso Milan a insegnarlo: si può. Le rimonte nel calcio avvengono. Anche se la missione è (quasi) impossibile. E se 13 anni fa la Lazio vinse il campionato riuscendo ad annullare in otto partite ben nove punti di distacco dalla Juve, perché il Milan non potrebbe recuperarne quattro in sei gare al Napoli? L’importante è crederci, ma sotto questo aspetto i rossoneri non hanno problemi di convinzione. Semmai bisogna fare appello alle ultime energie, perché Fiorentina e Napoli hanno evidenziato che il Milan è una squadra meno tonica e più discontinua nell’arco dei 90 minuti rispetto agli ultimi mesi. Serve ancora uno sforzo che in ogni caso, anche se non permettesse di superare Cavani e compagni, garantirà il mantenimento del terzo posto, a questo punto obiettivo imprescindibile. L’impresa del San Paolo Per met- tere nel mirino gli azzurri il Milan può assorbire forza dal proprio passato. Nell’era Berlusconi i rossoneri sono già riusciti tre volte a conquistare un obiettivo importante partendo da un gap di quattro punti a sei giornate dal termine. Perché l’inseguitore spesso diventa più veloce della lepre. Nello specifico di quest’anno, il calendario del Napoli è un po’ più agevole rispetto a quello rossonero, ma non c’è tutto questo abisso. Basta un passo falso per tornare a portata di sorpasso (e lo stesso ovviamente vale per il Milan nei confronti della Fiorentina). Di questi tre precedenti, quello che strappa il sorriso più raggiante a Galliani e Allegri è il meno recente. Stagione 1987-88, di mezzo c’era — ma guarda un po’ — proprio il Napoli. A sei dalla conclusione, i campani erano a quota 39 e il Milan a 35. Differenze fondamentali? Due: la lotta valeva lo scudetto ed era ancora l’epoca dei due punti. Il che nobilita ulteriormente l’impresa rossonera, perché la distanza consisteva in due vittorie e non in un successo e un pareggio come «Siamo sereni perché, comunque andrà con la Juve, rimarremo terzi» ADRIANO GALLIANI A.D. MILAN ora. Fatto sta che il Milan compì il delitto perfetto, perché scavalcò in classifica i campani proprio nello scontro diretto, per di più al San Paolo. Una partita storica per la gente rossonera, vinta tre a due con un tabellino dove fra i marcatori figurò gente come Maradona, Careca e Van Basten. Il Napoli andò sotto choc e perse anche le ultime due partite, consegnando l’undicesimo scudetto — il primo della gestione Berlusconi — alla bacheca di via Turati. Bis Undici anni dopo, stagione «Il Napoli ha un buon margine di vantaggio ma nulla è scontato» MASSIMILIANO ALLEGRI ALLENATORE MILAN ’98-99, i rossoneri concedono il bis. Ora le vittorie valgono tre punti e la duellante di turno è la Lazio. Quando mancano sei giornate al termine del campionato, i biancocelesti sono primi a 56 punti, a +4 sul Milan. Tre vengono rosicchiati subito, poi le squadre viaggiano con la stessa marcia per tre partite. Lo strappo decisivo stavolta avviene alla penultima giornata: il Milan liquida l’Empoli con quattro reti (tre sono di Bierhoff) e la Lazio non va oltre l’uno a uno a Firenze. Gli ultimi novanta minuti non cambiano nulla: vitto- ria per entrambe e titolo al Milan. Caccia ai preliminari Il precedente più vicino nel tempo è anche quello più simile per tipologia di obiettivo. Nel 2001-02, alla 28a giornata (il campionato era ancora a 18 squadre), il Milan era sesto, preceduto da Inter, Roma, Juve, Bologna e Chievo. Con la Juve distante 11 punti, il traguardo realmente alla portata era il quarto posto. Ovvero i preliminari di Champions, in quel momento in possesso del Bologna, quattro lunghezze più su. Decisiva la penultima giornata, quando i rossoneri si sono ritrovati quarti, un punto sopra Chievo e Bologna, posizione conservata anche al termine dell’ultima fatica. Insomma, in tema di rimonte il Milan sa come si fa. E questo campionato ne è la prova più evidente. CON SPINELLI E GUIDOLIN A El Shaarawy il Premio Prisco CHIETI C’è anche Stephan El Shaarawy fra i vincitori dell’11a edizione del premio nazionale Giuseppe Prisco per la lealtà, la correttezza e la simpatia sportiva. Saranno premiati anche Aldo Spinelli (Livorno) e Francesco Guidolin (Udinese). Lo ha stabilito la giuria presieduta da Sergio Zavoli e composta da Italo Cucci, Gianni Mura, Gian Paolo Ormezzano, Franco Zappacosta e coordinata dall’imprenditore Marcello Zaccagnini. La cerimonia di premiazione si svolgerà il 13 maggio al teatro Marrucino di Chieti. © RIPRODUZIONE RISERVATA STRATEGIE DI MERCATO IL GIOCATORE SI È MESSO IN EVIDENZA NEL CAMPIONATO SUDAMERICANO UNDER 20 BABY TALENTO Un muro per la difesa: in arrivo Vergara Voci spagnole: dal Milan 12 milioni per Kondogbia Colombiano, gioca centrale: ha 18 anni ed è alto 190 cm Il Milan può chiudere per due milioni Operazione rafforzamento e ringiovanimento continuo: secondo AS.com, il Milan avrebbe offerto 12 milioni per Geoffrey Kondogbia, centrocampista classe ’93 del Siviglia. Vent’anni, centrafricano naturalizzato francese, si è trasferito lo scorso anno in Andalusia dal Lens e sta disputando una grande stagione. Il giocatore è nel mirino di tante squadre, comprese Inter e il Real Madrid, che però avrebbe fatto un’offerta inferiore. Il Milan però non ha confermato le voci spagnole sul centrocampista francese. CARLO PIZZIGONI Continua l’opera di ringiovanimento, all’insegna della qualità, del Milan: è Jherson Vergara il nome nuovo per la difesa rossonera. Colombiano classe 1994, è stato uno dei protagonisti dell’ultimo Campionato Sudamericano under 20, dove si è imposto pur gio- cando sotto età e ha segnato la rete decisiva nella sfida contro il Paraguay, che ha assegnato il titolo ai «cafeteros». Difensore centrale di grande fisico (quasi 1,90 di statura), Jherson ha attraversato tutte le nazionali cafeteros, a partire dall’Under 15 ed era stato avvicinato da diversi club: il Milan ha anticipato tutti e dovrebbe chiudere per un cifra attorno ai due milioni. Vergara gioca nell’Universitario di Popayán, una squadra che milita nella Serie B colombiana e vive un momento di grave crisi economica. Nell'ultima giornata il club del Cauca, la regione prossima alla frontiera con l’Ecuador, non ha potuto schierare trasferimento in Europa di Vergara, che è però soprattutto frutto delle grandi prestazioni al Sudamericano under 20 dove i ragazzi della Colombia hanno stravinto il torneo, trascinati dal pescarese Quintero. Nel 4-2-3-1 organizzato dal c.t. Restrepo, Vergara ha giocato nel consueto ruolo di centrale difensivo di destra, al fianco del talentuoso Deivy Balanta. Bravo e veloce nelle chiusure, buono di testa e nell’uno contro uno grazie al suo fisico strutturato e potente, deve migliorare nella fase di costruzione. Al Milan avrà maestri adeguati per affinare anche questo fondamentale. la squadra titolare negli ultimi turni di campionato: il mancato pagamento degli stipendi ha innescato uno sciopero dei maggiori giocatori del club. Successi Autorità e sponsor lo- cali si stanno attivando per ristabilire una situazione di normalità. L’Universitario è nato due anni fa raccogliendo i diritti sportivi dei Centauros di Villavicencio, ma Vergara ha iniziato la sua carriera nel Quindío. Le tre società sono più o meno direttamente gestite da Hernando Ángel Montaño, ultrasessantenne impresario, una specie di santone - talent scout del futbol colombiano. C’è anche il suo zampino nel Jherson Vergara, 18 anni REUTERS © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 Prelimin. Champions ’01-02 28a GIORNATA INTER 59 ROMA 56 JUVENTUS 55 BOLOGNA 48 CHIEVO 45 MILAN 44 34a GIORNATA JUVENTUS 71 ROMA 70 INTER 69 MILAN 55 CHIEVO 54 28 aprile 2002 Verona-Milan 1-2 A sei dalla fine i rossoneri sono sesti. Dopo la penultima partita, a Verona, (nella foto RICHIARDI il gol di Pirlo), il Milan conquista il quarto posto monta LA GAZZETTA DELLO SPORT RIENTRO LAMPO UNA GIORNATA FRA AMICI MUSICISTI, POI L’ALLENAMENTO POSITIVO PARTITA L’INIZIATIVA Boateng a tempo di rap: «Contro la Juve ci sarò» Gazzetta Cup La carica dei 30mila MILANO Padrone di casa a San Siro, ma con tanta voglia di giocare la prossima trasferta: ieri Kevin Prince Boateng ha accompagnato in un tour di San Siro tre rapper, suoi amici e grandi tifosi rossoneri: il francese Booba, Jake La Furia dei Club Dogo ed Emis Killa. Ha portato i musicisti la mattina in giro per lo stadio, fra campo e spogliatoi, e nel pomeriggio a Milanello. Era di ottimo umore, e in un’intervista con Milan Channel ha spiegato di essere molto ottimista riguardo alla sua presenza allo Juventus Stadium. Speranze «Sto bene, all'inizio ho pensato che il danno fosse maggiore, ma adesso va meglio. Spero di essere a disposizione». Boateng ha scherzato sul gol fantasma di Muntari: «Questa volta speriamo di mettere il pallone dentro e per farlo calceremo un po' più forte. Vogliamo arrivare secondi e per farlo dobbiamo vincere a Torino. La partita con la Juve è una partita speciale e non c'è bisogno di caricarla con altri significati». Quindi tranquillità, e fiducia, nonostante il rallentamento degli ultimi giorni: il Milan viene da due pareggi e deve evitare distrazioni se vuole tenere la Fiorentina a distanza. Allegri riproporrà Boateng, Pazzini ed El Shaarawy in attacco, sempre che non arrivino gradite (ma improbabili) sorprese dalla Corte federale che domani o venerdì esaminerà il ricorso pro-Balotelli. Niang-mania Niang andrà in panchina, ma la sua prima stagione con il Milan finora è buona, e secondo la stampa spagnola persino il Real Madrid si sarebbe interessato. «Niang non è blindato al cento per cento», ha avvisato il suo agente Raiola. Intanto il ragazzo ha parlato del suo momento a France Football: «In Francia c'è gente che vive solo criticando, ma lo capisco e mi rende più forte. Voglio dimostrare che sono da Milan». Poi, sulla squalifica fino a fine anno in Nazionale: «Penso di essere maturato stando vicino a grandi giocatori e anche se vivo in centro a Milano non cedo alle tentazioni. Non sono né un bad boy né un fannullone». al.bo. © RIPRODUZIONE RISERVATA tutti pazzi per la musica Anche Balo con Booba a Milanello Ha fatto ballare tutti: ecco il rapper Booba con il suo staff a Milanello fotograto con Mexes, Niang, Traoré, Constant e Balotelli. La foto è stata postata da Constant sul suo profilo twitter. Il rapper con altri colleghi ha incontrato anche Boateng a San Siro 15 E’ iniziata l’avventura di Gazzetta Cup, il più grande torneo d’Italia per ragazzi realizzato dalla Gazzetta dello Sport in collaborazione con il Centro Sportivo Italiano. Sono più di 30.000 gli atleti iscritti alla quinta edizione della manifestazione dedicata ai ragazzi tra i nove e i tredici anni. L’obiettivo degli organizzatori è quello di realizzare una «festa» del calcio dove la lealtà è fusa all’agonismo e dove il divertimento è l’elemento principale. Gazzetta Cup si divide in tre fasi: «Interne», «Cittadine» e «Nazionale» ed è strutturato in categorie per fasce d’età: gli Junior (2002 03) che giocano a calcio a 5 e gli Young (2000 01) che giocano a calcio a 7. Le «fasi Interne» che si stanno svolgendo in tutte le regioni italiane, sono partite il 16 marzo in Campania e si concluderanno nella prima metà del mese di maggio. Le «fasi Cittadine» si giocheranno in dodici città, dal week end dell’11/12 maggio a quello del 1/2 giugno. Saranno Bari, Bolzano, Cagliari, Catania, Firenze, Macerata, Milano, Napoli, Padova, Parma, Roma e Torino, i centri che ospiteranno le 16 migliori squadre delle «fasi Interne» per ciascuna categoria che si sfideranno per accedere alla finale Nazionale. Anche nel 2013 la fase finale del torneo si disputerà l’11 giugno a San Siro. 16 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 SERIE A I Della Valle vogliono blindare il tecnico con il rinnovo triennale Con una garanzia: se partisse Jovetic, pronti rinforzi di livello nienti dal settore giovanile nel blocco della rosa dei titolari. LUCA CALAMAI Per Diego e Andrea Della Valle è uno di famiglia. I pranzi e le telefonate con Montella sono ormai un appuntamento fisso nelle agende dei proprietari della Fiorentina. L’Aeroplanino ha conquistato tutti perché ha riportato il calcio spettacolo al Franchi ma anche perché è sinonimo di freschezza e di stile. I Della Valle hanno spesso sottolineato con piacere come il loro allenatore sia stato abile, durante tutto il campionato, a non farsi trascinare nelle infuocate polemiche post-partita. Anche quando alcune decisioni arbitrali potevano essere oggetto di dichiarazioni bollenti. E allora perché la Fiorentina non ha ancora trasformato in contratto l’opzione che le permette di vincolare il tecnico anche per la stagione 2014-15? Montella si è conquistato sul campo l’etichetta di Guardiola italiano. In maniera discreta (e neppure tanto...) alcuni club hanno sondato il terreno per capire se esiste la possibilità di portarlo via da Firenze già al termine di questo campionato. Lo stesso Milan, rivale dei viola nella volata Champions, considera l’Aeroplanino un’opzione futu- Vincenzo Montella, 38 anni, alla prima stagione sulla panchina viola ANSA ra molto interessante e la Roma, che pure l’estate scorsa lo ha prima avvicinato e poi mollato, lo riprenderebbe molto volentieri. La famiglia Della Valle affronterà la questione alla fine del campionato forte di una certezza, già verificata: il prossimo anno sarà ancora Montella l’allenatore dei viola. Le mosse Il patron Andrea e il presidente operativo Cognigni non sono intenzionati a far scattare ora l’opzione prevista dal contratto. Un’opzione che può essere fatta valere solo dalla Fiorentina e che scade nella EMERGENZA ANCORA INFORTUNI primavera del 2014. Il motivo? L’idea dei proprietari è di proporre a Montella un progetto più ambizioso: l’allungamento del contratto per altri due o tre anni. La famiglia Della Valle spera che Montella diventi il punto di riferimento tecnico di un ciclo di ampio respiro. Gli obiettivi? Portare in pianta stabile la squadra viola nel panorama calcistico europeo, sviluppare un progetto nel segno del calcio spettacolo e favorire la creazione di una «cantera gigliata» capace di garantire ogni anno l’inserimento di uno-due elementi prove- LA NOVITA’ Una catena infinita. E’ quella degli infortuni in casa Lazio. Altri due negli ultimi giorni, Lulic e Ledesma le vittime. Così è destinata a continuare l’emergenza con cui il tecnico Petkovic convive da due mesi. Lulic si è fatto male in allenamento: stiramento di primo grado ad una coscia il verdetto. Salterà la sfida di Udine e quasi certamente anche la successiva gara di campionato a Parma. Meno grave, invece, il problema di Ledesma che contro la Juve ha rimediato una brutta botta al ginocchio destro. Teoricamente può farcela a recuperare per Udine, ma non sarà facile. Per quanto riguarda i vecchi infortunati, l’unico vicino al rientro è Dias che da oggi tornerà lavorare in gruppo. C’è ancora da pazientare invece per Konko e Pereirinha. E sabato contro l’Udinese mancherà pure Cana che è stato squalificato. Prime polemiche Il problema, per Petkovic e per la Lazio, è che le defezioni hanno fatto precipitare la squadra: appena 12 punti nelle ultime 13 giornate. E così si è passati da un secondo posto con vista scudetto (tre punti di distanza dalla capolista Juve a metà gennaio) all’attuale quinto posto in coabitazione con la Roma che mette a rischio la qualificazio- Catania, colpo a sorpresa: preso Leto Senad Lulic, 27 anni EIDON ne in Europa League (anche se c’è pure la Coppa Italia). La flessione degli ultimi due mesi ha gettato delle ombre su una stagione che per oltre due terzi era stata più che positiva per i biancocelesti. Parallelamente, cominciano ad affiorare le prime crepe nell’ambiente. Tra i tifosi cresce il malcontento per la decisione societaria di accantonare Diakite e Cavanda, rei di non aver rinnovato i rispettivi contratti: il loro utilizzo avrebbe reso meno gravi le tante assenze che si sono concentrate soprattutto in difesa. E anche lo stesso allenatore Petkovic, che fin qui ha sempre assecondato le mosse dei dirigenti, dopo il match con la Juve ha ammesso che «senza una rosa ampia non si può essere competitivi su più fronti». © RIPRODUZIONE RISERVATA Il rigore fischiato su Pinilla in Cagliari-Inter SKY «Non ha simulato» Pinilla se la cava Gli scenari Questa idea è già stata «consegnata» all’allenatore. I proprietari della Fiorentina non hanno fretta di avere una risposta. Vogliono che Montella la valuti con attenzione mettendo sulla bilancia aspetti positivi e aspetti negativi. Il tecnico sa benissimo che la società viola, nel rispetto del fair-play finanziario, dovrà restare all’interno di rigidi budget economici. E che, a esempio, se arriverà un’offerta in contanti di 35 milioni Jo-Jo verrà ceduto. Ma i soldi che verranno incassati saranno comunque reinvestiti per permettere alla squadra di essere sempre più competitiva. In questo senso l’acquisto a gennaio di Pepito Rossi è un messaggio chiaro di quali siano le intenzioni della proprietà. In più tra pochi mesi partirà il progetto cittadella che garantirà (soprattutto se il sindaco Renzi accoglierà le richieste della Fiorentina) nuovi importanti introiti. Quelli che servono a compiere l’ultimo salto di qualità. Ora tocca a Montella decidere se trasformare l’assist dei Della Valle in un gol che farebbe la felicità dei tifosi viola. Gli altri Squalificati altri 17 giocatori per una giornata: Balzaretti (Roma, con ammenda di 5.000 euro), Denis (Atalanta), Flamini (Milan), Muriel (Udinese, con ammenda di 2.000 euro), Borriello e Vargas (Genoa), Burdisso (Roma), Campagnaro e De Sanctis (Napoli), Cana (Lazio), Conti (Cagliari), De Silvestri e Costa (Sampdoria), Garics (Bologna), Paletta (Parma), Pasqual (Fiorentina) e Sculli (Pescara). Ammende di 5.000 euro per Juventus e Roma. Ammenda alla Lazio, 30 mila euro, per cori razzisti, utilizzo di raggi laser, ma anche per avere «al 18’ del secondo tempo, esposto uno striscione dal contenuto insultante nei confronti del presidente dell'Uefa» Michel Platini. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA MAURIZIO GALDI Nessuna sanzione per simulazione. «La platealità della caduta al suolo del Pinilla era pur sempre correlata ad un contatto fisico con l'antagonista», questo scrive il Giudice sportivo Gianpaolo Tosel nelle motivazioni con le quali — esaminato il filmato come richiesto dalla Procura federale — ha stabilito che non era evidenziabile un comportamento «gravemente antisportivo» a carico del calciatore del Cagliari. Mauricio Pinilla rischiava una squalifica di due giornate, ne ha rimediata una per comportamento scorretto nei confronti di un avversario, per la quale - già diffidato - era stato ammonito. Classifica GIUNTA CONI I NODI: RUOLI DI TNAS E ALTA CORTE Malagò rompe ogni indugio «Presto la nuova giustizia» A giorni le proposte di Abete Lazio, altre tegole Lulic e Ledesma k.o. E cresce il malumore STEFANO CIERI ROMA v identiKit & CARRIERA Fiorentina-Montella Progetto fino al 2016 IL GIUDICE UNA GIORNATA A DENIS CATANIA Non solo derby. Il Catania ieri ha definito un bel colpo di mercato in vista della prossima stagione: chiuso l’accordo col centrocampista argentino Sebastian Eduardo Leto, classe 1986. Leto (foto Ap) si era svincolato dal Panathinaikos a metà gennaio: attaccante esterno molto forte nell’uno contro uno, sulle sue tracce c’erano anche Bologna e Fiorentina, ma i rossazzurri hanno anticipato la concorrenza. Leto ha giocato nel Lanus, trasferendosi al Liverpool nel 2007, ma senza giocare in prima squadra per problemi legati al suo passaporto. Quindi tappa all'Olimpiakos e dal 2009 era al Panathinaikos. In Grecia, con i due club, ha vinto due scudetti e due Coppe nazionali. Soddisfatto il presidente Pulvirenti: «Leto è un altro pezzo del nostro futuro». Per lui è pronto un contratto di quattro stagioni. E dopo Leto è in arrivo un altro argentino, ancora top secret. Giovanni Finocchiaro ROMA «Il Coni, in collaborazione con la Figc, procederà per una vera riforma della giustizia sportiva. Non ci va di avere una situazione temporanea e poi doverne aprire un’altra. Procederemo quindi direttamente a un discorso definitivo che pensiamo sia vincente», il presidente del Coni Giovanni Malagò spiega così al termine della Giunta il lavoro avviato. Nei prossimi giorni (due o tre al massimo) il numero uno del calcio, Giancarlo Abete, farà pervenire al Coni le proposte, la Giunta ne riparlerà il 14 maggio. Nel frattempo lavoreranno gli uffici. Sul tavolo una riforma che il 2 febbraio 2012 il Consiglio nazionale aveva varato, alcune federazioni anche acquisito, ma che lo stesso Coni aveva poi congelato. Quindi per evitare di partire il 1˚ luglio con un riforma da rifare, Abete e Malagò (ma in verità tutta la Giunta) hanno deciso di rimboccarsi le maniche, e «aggredire il problema». Cosa cambiare Due i punti da affrontare: ruolo del Tnas e dell’Alta corte; la giustizia endofederale. Il Tnas è la pietra dello scandalo (il lodo Terzi ne è l’ennesima dimostrazione: ritenuto provato l’illecito ma ridotta a sette mesi la squalifica, sotto il minimo stabilito dal codice di giustizia sportiva), il calcio ritiene «inammissibile» un arbitrato (spesso monocratico) a valle di due giudizi collegiali e vorrebbe un terzo grado di giudizio collegiale (Alta Corte) che intervenisse solo sulla legittimità e sulla regolare interpretazione delle regole. All’interno delle federazioni due i capisaldi della riforma: la responsabilità oggettiva da rimodulare al ribasso e un maggiore spazio ai diritti della difesa con il contraddittorio e l’escussione dei testimoni. ma.gal. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’INFORTUNIO IL BRASILIANO RISCHIA UN LUNGO STOP Dopo Krsticic, ora va k.o. Eder La Samp è in piena emergenza BOGLIASCO Sampdoria, malasorte senza fine. Dopo Krsticic, che ha già finito la stagione, anche Eder rischia un lungo stop. «Lesione al gemello mediale della gamba destra»: questo l’amaro verdetto per il brasiliano (di fatto, si tratta di uno stiramento), dopo gli esami effettuati a causa dell’infortunio subìto durante il derby. Eder potrebbe tornare a disposizione solo fra quasi un mese, nelle ultime due partite, con Lazio e Juventus. Intanto, a Bologna, Rossi sarà costretto a molti cambi, vista anche la squalifica di Costa e De Silvestri. fi.gri. © RIPRODUZIONE RISERVATA SQUADRE PT JUVENTUS NAPOLI MILAN FIORENTINA ROMA LAZIO INTER UDINESE CATANIA CAGLIARI PARMA BOLOGNA SAMPDORIA (-1) ATALANTA (-2) TORINO (-1) CHIEVO SIENA (-6) PALERMO GENOA PESCARA 74 63 59 55 51 51 50 48 47 42 39 38 37 37 36 36 30 28 28 21 PARTITE RETI G V N P F S 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 23 18 17 16 15 15 15 12 13 11 10 10 10 11 8 10 9 5 6 6 5 9 8 7 6 6 5 12 8 9 9 8 8 6 13 6 9 13 10 3 4 5 7 9 11 11 12 8 11 12 13 14 14 15 11 16 14 14 16 23 63 58 56 58 63 40 50 44 40 39 39 42 37 34 40 32 34 29 32 24 20 30 35 39 53 39 45 39 38 49 42 41 39 47 45 48 44 45 50 66 ■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, differenza reti; 3) gol segnati PROSSIMO TURNO 33ª GIORNATA sabato 20 aprile GENOA-ATALANTA ore 18 UDINESE-LAZIO ore 20.45 domenica 21 aprile, ore 15 INTER-PARMA ore 12.30 BOLOGNA-SAMPDORIA CATANIA-PALERMO FIORENTINA-TORINO NAPOLI-CAGLIARI ROMA-PESCARA SIENA-CHIEVO JUVENTUS-MILAN ore 20.45 (1-0) (0-3) (0-1) (0-1) (1-3) (2-2) (1-0) (1-0) (0-0) (0-1) MARCATORI 22 RETI Cavani (5, Napoli) 17 RETI Di Natale (4, Udinese) 16 RETI El Shaarawy (Milan) 15 RETI Denis (5, Atalanta) 14 RETI Lamela (Roma) 13 RETI Pazzini (3, Milan) 12 RETI Jovetic (1, Fiorentina); Palacio (Inter); Totti (3, Roma);Osvaldo (2 Roma) 11 RETI Gilardino (Bologna); Sau (1, Cagliari) MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 17 18 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19 MAGIC +3 CAMPIONATO COSI’ DOPO 32 TURNI Il portiere I MIGLIORI DI GIORNATA IL PORTIERE DELLA JUVENTUS RITORNA AI SUOI LIVELLI, IN ATTACCO SI E’ RITROVATO ANCHE MURIEL Gianluigi Buffon, 35 anni LAPRESSE SuperGigi insuperabile, Pinilla spopola MARCO GUIDI Settimana difficile per la Magic. Il Top11 della 32˚ giornata fa segnare infatti appena 105,5 punti, uno dei minimi stagionali. La curiosità arriva dal modulo, in un weekend non proprio esaltante per gli attaccanti: vai allora col 3-5-2 e pazienza per la terza punta, che al fantacalcio è solitamente d'obbligo per chi vuole vincere. SuperGigi In porta si rivede Gigi Buffon (voto 7 senza gol su- biti), insuperabile nel posticipo dell'Olimpico tra Lazio e Juve. Il portierone della Nazionale mancava da un po' nella Top11, anche perché con una retroguardia come quella bianconera non capita spesso l'occasione di mettersi in mostra. Nella difesa a 3 spiccano due giocatori dell'Udinese: Basta (6,5 + 1 punto di assist) e Danilo (7). In particolare il centrale brasiliano si rimette in carreggiata, dopo un campionato fatto di (molti) bassi e (pochi) alti. Completa il reparto Morleo del Bologna (6,5 a Palermo), che non finisce di stupire, dopo l'assist fornito a Kone in Bologna-Torino del turno scorso. Centrocampo di fenomeni La mediana a 5 porta gol alla causa. Due ne fa lo juventino Vidal, uno a testa invece per Lamela della Roma, Pereyra dell' Udinese, Angelo del Siena e Pizarro della Fiorentina. In attacco spopola l'inedita coppia sudamericana: il ritrovato Pinilla (doppietta decisiva nella vittoria del Cagliari sull'Inter) va a braccetto con Muriel (migliore di giornata con 13,5 Magic punti). Reti a ritmo di salsa e merengue. I cartellini accumulati dai giocatori di Colantuono costano 67 punti ai Magic Manager. E alla prossima niente Denis ALEX FROSIO Se Stefano Colantuono, tecnico dell’Atalanta, fosse un Magic manager, i conti sarebbero in rosso (e giallo). Meno sessantasette è il bilancio negativo dei malus della formazione bergamasca in questa stagione, frutto del saldo cartellini in campionato: 13 espulsioni e ben 108 ammonizioni. È il record, per il momento per l’attuale stagione di Serie A: nessuna squadra è stata così tanto punita dagli arbitri. Rossi diretti L’espulsione rime- La più punita Il Cagliari è secondo nella classifica dei cartellini, con 105 ammonizioni e 8 espulsioni. Gli altri seguono a debita distanza. È dunque l’Atalanta la squadra più cattiva del campionato? Non proprio: sarebbe meglio dire quella più punita. Perché, guardando il conto dei falli commessi, dodici squadre hanno commesso più infrazioni degli atalantini. Ma i cartellini sono fioccati, e di conseguenza il conto presentato dal giudice sportivo: con il tur- Senza il Tanque L’ultimo rosso è stato particolarmente pesante: nella prossima delicata trasferta contro il Genoa, Colantuono si ritroverà infatti per la prima volta senza il suo cannoniere principe. Denis è stato finora un punto fermo della formazione nerazzurra, il più impiegato della rosa, anche più del portiere Consigli (che ha saltato una partita per infortunio e una guarda un po’ - per squalifica). Il bilancio del Tanque parla di 32 presenze su 32 giornate, 2908 minuti giocati, solo una volta è finito in panchina dall’inizio (a Palermo, quando subentrò a partita in corso). Tra i 4 GLI ASSIST Questi gli uomini assist della 32ª giornata di campionato MagicMoments di LUCA BIANCHIN Pabon, che nervi Ora domina al Betis S Tra i misteri del mondo, oltre a «Chi ha ucciso 1 assist Cabrera (Cagliari), Agra (Siena), Zielinski (Udinese), Hamsik (Napoli), Cuadrado (Fiorentina), Basta (Udinese), Balzaretti (Roma), Miccoli (Palermo) JFK?», questo: «Ma Dorlan Pabon, che giocatore è?». E soprattutto, che cosa ha fatto di male chi (fantacalcisticamente) si è innamorato di lui in estate? Flashback, dieci mesi fa. Il 27 giugno la Gazzetta scrive: «Il Parma offre 3,5 milioni per Pabon, attaccante del Nacional». Il giorno successivo, boom: «Il Nacional accetta, Pabon va al Parma». L’Italia del fanta esce dal letargo, tutti fanno finta di non sapere ma si documentano. Questo Pabon è buono, pare lo volesse il Marsiglia che già per un pelo aveva perso un altro colombiano, Radamel Falcao. Su YouTube appaiono video pazzeschi, uno 47 gol tutti suoi, un altro in cui Dorlan segna su punizione, praticamente da metà campo. Partono le leggende: Pabon è capocannoniere di Libertadores, Pabon è il nuovo Asprilla, Pabon tira più forte di Roberto Carlos. Non è vera nessuna delle tre ma fa niente, quelli di YouTube assaltano l’asta. Rilanciano, e Pabon viene battuto a 46, a 83, a 113 fantamilioni. Come fosse Falcao. giocatori di movimento, soltanto Javier Zanetti e Marek Hamsik sono stati impiegati con un minutaggio superiore. Rispetto a loro, però, Denis ha aggiunto i gol: ben 15. Insomma, per la Magic era un buon punto di partenza. Insomma, i fantamanager - e Colantuono - questa settimana avranno un problema di formazione in più. Poi comincia la Serie A. Il 26 agosto, all’esordio, Pabon prende 5 contro la Juve. Giudizio: «Mai pericoloso, e nemmeno così propenso al sacrificio». Il 5 novembre altro 5 a Pescara: «Tanto fumo, zero arrosto, zero tiri». Dorlan finisce lì. Inizia a fare panchina, a dicembre segna in Coppa ma ormai importa a nessuno: i 729 Magic manager che lo avevano come titolare diventano 242, poi 209. Dorlan finisce al Betis Siviglia e rivederlo adesso fa male quasi come la sera del 5 col Pescara, perché Pabon è tornato forte. A fine febbraio ha segnato al Malaga e due volte alla Real Sociedad, ad aprile ne ha fatto uno al Granada e uno, venerdì, al Siviglia nel derby. Il ruolo di Oswald nell’assassinio di JFK non è ancora chiarissimo, ma anche con Pabon non si scherza. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA L’espulsione di German Denis sabato contro la Fiorentina, quinto rosso diretto stagionale per l’Atalanta ANSA no di stop toccato a Denis, il totale è salito a 34 giornate complessive di squalifica per i giocatori dell’Atalanta. GDS © RIPRODUZIONE RISERVATA Atalanta, che cattiva! Tredici rossi: è record diata da German Denis contro la Fiorentina è stato il quinto rosso diretto stagionale: anche all’andata, contro i viola, l’Atalanta era rimasta in dieci - fuori Cigarini -, e anche pure contro l’Inter la Colantuono-band ha chiuso in inferiorità numerica sia all’andata (espulso Parra) sia al ritorno (fuori Raimondi). L’unico rosso «singolo» è toccato in Atalanta-Siena a Carmona, peraltro sospeso per tre turni dopo la rissa del dopo-partita contro l’Inter a San Siro (costata una giornata a Cigarini). Le altre otto espulsioni del conto sono invece arrivate per doppia ammonizione: due volte Peluso (finito alla Juventus), una a Manfredini (ora al Genoa), Lucchini, Carmona, Giorgi, Contini e Brivio. Mai l’Atalanta ha chiuso una partita senza cartellini, e solo due volte con appena una ammonizione (Lucchini alla prima con la Lazio, Bonaventura in casa contro il Genoa: entrambe le volte sono arrivate due sconfitte all’Azzurri d’Italia). LA TOP 11 DA 105,5 PUNTI PRIMO DI GIORNATA OK CON MURIEL ED EMEGHARA: «IL MIO COLPO DI MERCATO» Taccuino Vince Alberto, il dogmatico: «Solo 4-3-3» Che cos’è il baricentro? «Per me il 4 3 3 è un dogma». Sembra di sentire Max Allegri, ma no, il virgolettato non è dell’allenatore livornese. Parliamo infatti di Magic e in materia Alberto Cavestri da Oleggio (Novara) è probabilmente più ferrato persino del tecnico del Milan. «Gioco al fantacalcio da quando è nato e non ho mai cambiato modulo», chiarisce subito il vincitore di questa giornata. La sua Claba2 con 96 punti ha messo in fila migliaia di Magic manager in tutta Italia. Il segreto? «Portiere che subisce pochi gol, buoni voti in difesa, centrocampo di goleador e poi… Innocent Emeghara, 23 FORNASARI la fortuna! Questa settimana, per esempio, mi è entrato dalla panchina Muriel e così ho fatto un punteggione». La Claba2 rispetta le sue idee. Tra i pali Gigi Buffon, il portiere meno battuto del campionato. In difesa Basta, Domizzi, Lichtsteiner e Gonzalo Rodriguez sono una garanzia. Tanto che in questo turno portano ad Alberto 3 punti di modificatore. In mediana Vidal, Hamsik e Lamela, statistiche alla mano, sono tra le prime scelte assolute del listone. In attacco, insieme a Muriel, ci sono El Shaarawy ed Emeghara. «L’attaccante del Siena è stato il mio colpo di mercato a gennaio: sta segnando a raffica», esulta Cavestri. Che non manca di dedicare il successo a due persone speciali. «Anna e Sara, le mie bellissime bimbe». Merita un applauso anche Gaetano Cucciniello di Cimitile (Napoli), che si aggiudica il campionato di Primavera. La stagione 2012 13 ha portato qualche modifica al ta bellino che riassume i dati di una partita di Serie A per la Gazzetta dello Sport. La più evidente è l’aggiunta del baricentro. Che cosa significa? Durante ogni partita viene registrata ogni azione, toc co di palla, giocata (contrasto, passaggio, conclusio ne, fallo) di ogni atleta. Quindi ogni azione attiva deter mina la posizione di un giocatore in quel momento della partita. Al 90' la somma di queste registrazioni dà cor po alla posizione media del giocatore e dei compagni e al baricentro, che può essere molto basso, basso, me dio, alto e molto alto. Nel weekend, ad esempio, poteva te studiarlo nel tabellino di Milan Napoli: formazioni e campetti riportano i numeri di maglia dei giocatori, in modo da poterne riconoscere la posizione. A che cosa serve? Il dato va inserito nel contesto e può aiutare a leggere i movimenti e il gioco di una squadra. E cono scere il baricentro può servire anche a Magic +3. 20 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 MAGIC +3 CAMPIONATO TUTTI I NUMERI: punti conquistati, media e quotazione aggiornata, poi partite giocate, voto in pagella, gol segnati, rigori parati, media voto, assist e cartellini Portieri CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 101 ABBIATI (MIL) 5.5 102 AGAZZI (CAG) 6.5 103 AGLIARDI (BOL) 0 104 AMELIA (MIL) 0 106 ANDUJAR (CAT) 6 164 ANEDDA (CAG) 0 107 AVRAMOV (CAG) 0 108 BAJZA (PAR) 0 109 BELEC (INT) 0 110 BENUSSI (PAL) 0 167 BERNI (SAM) 0 112 BIZZARRI (LAZ) 0 165 BRICHETTO (PAL) 0 113 BRKIC (UDI) 6.5 114 BUFFON (JUV) 7 116 CARRIZO (INT) 0 117 CASTELLAZZI (INT) 0 119 COLOMBO (NAP) 0 120 CONSIGLI (ATA) 4 173 COPPOLA F. (TOR) 0 121 CURCI (BOL) 4.5 122 DA COSTA (SAM) 0 123 DE SANCTIS (NAP) 5 172 DONNARUMMA (GEN) 0 124 FARELLI (SIE) 0 126 FREY S. (GEN) 5 127 FREZZOLINI (ATA) 0 128 FRISON (CAT) 0 129 GABRIEL (MIL) 0 130 GILLET (TOR) 4 171 GOICOECHEA (ROM) 0 131 GOMIS A. (TOR) 0 133 HANDANOVIC (INT) 3.5 135 LOBONT (ROM) 0 136 LUPATELLI (FIO) 0 137 MARCHETTI (LAZ) 4.5 175 MARINI (SIE) 0 138 MIRANTE (PAR) 3 139 NETO (FIO) 0 168 PADELLI (UDI) 0 140 PAVARINI (PAR) 0 141 PAWLOWSKI (UDI) 0 142 PEGOLO (SIE) 4 170 PELIZZOLI (PES) 3 143 PERIN (PES) 0 144 POLITO (ATA) 0 145 PUGGIONI (CHI) 6 147 ROMERO (SAM) 4 149 ROSATI (NAP) 0 169 RUBINHO (JUV) 0 163 SAVELLONI (PES) 0 150 SORRENTINO (PAL) 4 151 SQUIZZI (CHI) 0 152 STEKELENBURG (ROM) 5 166 STILLO (GEN) 0 153 STOJANOVIC (BOL) 0 154 STORARI (JUV) 0 174 STRAKOSHA (LAZ) 0 155 SVEDKAUSKAS (ROM) 0 156 TERRACCIANO (CAT) 0 157 TZORVAS (GEN) 0 158 UJKANI (CHI) 0 160 VIVIANO (FIO) 6 MEDIA QUOT. 5.09 18 4.93 18 4.59 7 4.17 3 4.92 17 6 1 4.6 1 0 1 6 1 4.62 1 4.88 1 4.5 3 0 1 5.08 15 5.48 23 5.5 1 5.17 1 0 1 4.87 15 0 2 5.62 13 5 1 5 18 0 1 0 1 4.76 17 0 1 0 4 0 1 4.81 15 3.97 1 0 1 4.83 15 6 1 6 1 5.19 17 0 1 5.15 17 4.29 4 4.67 6 5.17 4 0 1 5.02 18 5.17 4 4.1 5 4.5 1 4.83 10 5 18 3 1 0 1 0 1 4.67 16 0 1 4.39 9 0 1 6 1 5.83 1 0 1 6 1 0 1 1 1 4.26 5 5.13 16 CAMPIONATO MEDIA P. V. G. VOTO 23 6,5 -21 6.04 29 6,5 -39 6.21 22 -31 5.95 9 -14 5.78 32 6 -38 6.11 0 0 0 4 -7 6 0 0 0 0 0 0 4 -5 5.88 3 -5 6.17 5 -10 5.9 0 0 0 25 6,5 -26 6.02 29 7 -19 6.15 1 -1 6 2 -3 6.25 0 0 0 30 6 -42 6.13 0 0 0 12 5,5 -10 6.12 1 -2 6 31 6,5 -27 5.94 0 0 0 0 0 0 31 6 -47 6.18 0 0 0 0 0 0 0 0 0 32 6 -45 6.17 14 -24 5.71 0 0 0 29 5,5 -41 6.34 0 0 0 0 0 0 27 6,5 -29 6.3 0 0 0 27 6 -37 6.28 6 -9 5.58 9 -13 6.11 6 -5 6.08 0 0 0 32 6 -44 6.26 9 6 -15 6.5 24 -51 6.15 3 -5 6.17 12 6 -15 5.88 29 5 -32 5.98 1 -3 6 0 0 0 0 0 0 30 5 -43 6.13 0 0 0 18 6 -29 5.94 0 0 0 0 0 0 3 -1 6.17 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 -3 4 19 -30 5.89 26 6 -30 6.1 R. 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 2 0 0 0 0 2 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 0 2 1 1 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 ESPAMM 0/2 1/2 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 1/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/4 0/0 0/0 0/0 0/4 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/1 0/0 0/5 0/0 0/0 0/2 0/0 0/5 0/1 0/0 0/1 0/0 0/3 0/0 1/0 0/0 0/1 1/2 0/0 0/0 0/0 0/2 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 1/0 0/1 Difensori CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 201 ABATE (MIL) 6 6.07 11 202 ABERO (BOL) 0 6 4 203 ACERBI (CHI) 0 5.46 4 207 ALVAREZ P.S. (CAT) 6 5.69 8 208 ANDREOLLI (CHI) 6 5.96 8 404 ANGELLA (UDI) 0 6.54 6 209 ANTONELLI (GEN) 5.5 5.93 9 210 ANTONINI (MIL) 0 5.33 4 211 ANTONSSON (BOL) 5.5 5.64 7 212 ARIAUDO (CAG) 0 5.47 4 213 ARONICA (PAL) 6 5.5 5 214 ASHONG (FIO) 0 6 1 215 ASTORI (CAG) 6 5.55 9 216 AUGUSTYN (CAT) 0 0 1 217 AVELAR (CAG) 0 5.89 7 219 BALZANO (PES) 0 5.48 4 220 BALZARETTI (ROM) 5 5.61 9 221 BARZAGLI (JUV) 6.5 6.23 16 222 BASTA (UDI) 7.5 6.45 16 223 BELLINI (ATA) 0 5.78 4 224 BELLUSCI (CAT) 5.5 5.72 6 225 BELMONTE (SIE) 0 5.79 1 394 BENALOUANE (PAR) 0 5.69 5 226 BENATIA (UDI) 0 6.23 7 227 BERARDI G. (SAM) 0 5.59 4 407 BIANCHI ARCE (PES) 0 5.08 3 CAMPIONATO P. V. G. 22 6 0 7 0 0 12 0 0 26 6 0 23 6 2 12 0 3 28 5,5 1 6 0 0 28 5,5 0 14 0 0 16 6,5 0 0 0 0 27 6 0 0 0 0 18 0 0 21 0 0 25 5 0 30 6,5 0 22 6,5 1 9 0 0 23 6 0 7 0 0 17 0 1 13 0 1 16 0 0 8 0 0 MEDIA VOTO 6.02 5.83 5.54 5.87 5.83 5.96 5.84 5.42 5.73 5.46 5.73 0 5.78 0 5.89 5.58 5.61 6.27 6.23 5.78 5.96 5.86 5.78 6.08 5.69 5.08 A. 2 1 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0 0 0 2 0 2 1 3 0 0 0 0 1 0 0 ESPAMM 0/2 0/1 0/2 1/7 1/4 0/4 0/7 0/1 0/7 0/1 1/5 0/0 2/5 0/0 0/4 0/5 1/3 0/4 0/2 0/0 0/11 0/1 1/7 0/4 1/2 0/0 CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 228 BIAVA (LAZ) 0 229 BOCCHETTI (PES) 0 230 BONERA (MIL) 0 231 BONUCCI (JUV) 6 232 BOVO (GEN) 0 233 BRITOS (NAP) 5.5 234 BRIVIO (ATA) 0 236 BURDISSO (ROM) 5 383 CACERES (TOR) 0 237 CACERES M. (JUV) 0 238 CAMPAGNARO (NAP) 5.5 239 CAMPORESE (FIO) 0 240 CANINI (ATA) 0 241 CANNAVARO (NAP) 6.5 242 CAPELLI (ATA) 0 243 CAPUANO C. (CAT) 0 244 CAPUANO M. (PES) 5.5 245 CARVALHO (BOL) 0 246 CASSANI (GEN) 0 247 CASTAN (ROM) 6 248 CASTELLINI (SAM) 0 249 CAVANDA (LAZ) 0 250 CESAR (CHI) 6 252 CHERUBIN (BOL) 6 253 CHIELLINI (JUV) 0 254 CHIVU (INT) 0 401 CIANI (LAZ) 6 255 CODA (PAR) 0 409 COMPPER (FIO) 6.5 256 CONTINI (ATA) 0 257 COSIC (PES) 0 258 COSTA (SAM) 3.5 260 DAINELLI (CHI) 6 259 D'AMBROSIO (TOR) 5.5 261 DANILO (UDI) 7 262 DARMIAN (TOR) 6 263 DE CEGLIE (JUV) 0 264 DE SCIGLIO (MIL) 0 265 DE SILVESTRI (SAM) 5.5 406 DEL FABRO (CAG) 0 266 DEL GROSSO (ATA) 5.5 268 DI CESARE (TOR) 0 269 DIAKITE' (LAZ) 0 270 DIAS (LAZ) 0 271 DIDAC VILA (MIL) 0 272 DODO' (ROM) 6 273 DOMIZZI (UDI) 6.5 274 DRAME' (CHI) 5 277 FARAONI (UDI) 0 278 FARKAS (CHI) 0 279 FELIPE (SIE) 5.5 281 FERRI (ATA) 0 282 FERRONETTI (GEN) 0 284 FREY N. (CHI) 5.5 285 GABRIEL DA SILVA (UDI) 6 286 GAMBERINI (NAP) 0 393 GARCIA (PAL) 5.5 287 GARICS (BOL) 5.5 289 GASTALDELLO (SAM) 6 290 GLIK (TOR) 6 291 GRANQVIST (GEN) 5.5 292 GRAVA (NAP) 0 414 GRILLO (SIE) 0 293 HEGAZY (FIO) 0 295 HERTAUX (UDI) 6 296 JOKIC (CHI) 0 297 JONATHAN (INT) 0 299 JUAN (INT) 5 300 KONKO (LAZ) 0 405 KRAJNC (GEN) 0 417 KROLDRUP (PES) 5 303 LEGROTTAGLIE (CAT) 0 304 LICHTSTEINER (JUV) 6.5 305 LUCARELLI (PAR) 5.5 306 LUCCHINI (ATA) 6 379 MACEACHEN (PAR) 0 309 MANFREDINI (GEN) 6 310 MANTOVANI (PAL) 0 311 MARCHESE (CAT) 5.5 396 MARQUINHOS (ROM) 0 313 MASIELLO A. (ATA) 0 314 MASIELLO S. (TOR) 5 315 MATHEU (SIE) 0 316 MBAYE (INT) 0 317 MESBAH (PAR) 0 318 MESTO (NAP) 0 319 MEXES (MIL) 5 323 MORETTI E. (GEN) 5 324 MORGANELLA (PAL) 5.5 325 MORLEO (BOL) 6.5 326 MOTTA (BOL) 0 327 MUNOZ (PAL) 0 397 MURRU (CAG) 5.5 328 MUSTAFI (SAM) 0 MEDIA QUOT. 5.93 9 5.43 4 5.67 5 6.11 13 5.12 2 5.79 6 5.23 4 5.76 8 6 4 5.92 6 6.26 12 6 2 5.46 5 6 9 0 2 5.33 4 5.1 4 5.8 4 5.33 4 5.82 8 5.8 4 5.5 2 5.64 5 5.91 9 6.19 11 5.75 5 5.47 5 5.6 4 6.38 6 5.45 3 5.21 3 5.75 7 5.74 8 6.21 10 5.93 12 5.64 6 5.41 4 6.23 10 5.75 7 5 1 5.62 6 5.4 3 0 4 5.55 6 0 4 5.39 4 5.94 10 5.97 7 5.75 4 5.5 2 5.53 6 5.67 3 5.75 3 5.74 6 5.44 3 5.98 9 5.54 6 5.72 7 5.91 11 5.81 8 6.07 11 4.5 1 0 4 6 4 5.63 5 5.66 6 5.62 4 5.54 4 6.18 9 5.25 1 5.2 5 6.04 12 6.69 18 5.76 8 5.69 5 0 1 5.89 8 5.7 4 6.37 14 6 8 0 1 5.55 5 4.67 2 6 2 5.5 4 6.08 5 5.4 6 5.7 7 5.71 7 5.79 9 5.53 4 5.65 7 5.5 4 5.61 3 CAMPIONATO P. V. G. 27 0 1 22 0 0 12 0 0 28 6 0 13 0 0 17 6 0 16 0 0 20 5,5 1 1 0 0 14 0 1 27 6 1 0 0 0 24 0 0 26 6,5 1 0 0 0 10 0 0 20 5,5 0 4 0 0 11 0 0 24 6 1 4 0 0 14 0 0 18 6 0 28 6 1 18 0 1 8 0 1 16 6,5 0 16 0 0 3 6,5 0 12 0 0 14 0 0 27 4,5 1 29 6 0 24 5,5 2 27 7 2 25 6 0 12 0 0 24 0 0 20 6 0 2 0 0 25 5,5 0 5 0 0 0 0 0 21 0 0 0 0 0 8 6 0 25 6,5 1 17 5 1 11 0 0 3 0 0 29 6 0 7 0 0 4 0 0 17 5,5 0 12 6 0 23 0 1 28 5,5 1 23 6 0 28 6 1 29 6 1 30 6 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 16 6 0 20 0 0 4 0 0 26 5,5 0 21 0 1 3 0 0 5 5 0 24 0 2 24 6,5 4 27 5,5 1 16 6 0 0 0 0 23 6 0 5 0 0 27 5,5 2 22 0 0 0 0 0 21 5 0 4 0 0 0 0 0 6 0 0 15 0 1 20 5,5 0 27 5,5 0 25 6 0 27 6,5 0 17 0 1 27 0 0 8 6 0 12 0 0 MEDIA VOTO 5.91 5.5 5.88 6.29 5.58 5.88 5.5 5.8 6 5.73 6.26 0 5.67 6.13 0 5.58 5.2 5.75 5.67 5.81 5.75 5.73 5.83 5.8 6.14 5.57 5.34 5.7 6.5 5.64 5.29 5.78 5.86 5.98 5.91 5.78 5.55 6.2 5.82 5 5.71 5.6 0 5.7 0 5.31 5.96 5.91 5.75 5.5 5.72 5.67 5.75 5.76 5.5 5.91 5.62 5.72 6 5.84 6.03 5 0 6 5.83 5.71 5.38 5.75 6.05 5.25 5.2 6.09 6.23 5.83 5.88 0 6.04 5.9 6.17 6.05 0 5.62 4.83 0 5.5 5.81 5.72 5.88 5.77 5.87 5.68 5.76 5.75 5.78 A. 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 2 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 2 0 0 1 0 0 0 1 0 0 1 2 0 1 0 0 ESPAMM 1/5 1/1 0/5 0/10 0/7 0/3 1/2 0/8 0/0 0/1 0/8 0/0 0/6 0/7 0/0 1/1 1/2 0/0 0/2 0/6 0/0 0/5 0/7 0/3 0/4 1/2 1/5 0/3 0/0 1/2 0/2 2/4 1/5 0/4 2/7 0/9 0/3 0/1 0/4 0/0 0/4 0/2 0/0 0/6 0/0 0/0 0/9 0/4 0/1 0/0 1/9 0/0 0/0 0/3 0/1 0/3 0/7 0/4 1/11 1/6 0/6 0/1 0/0 0/0 2/2 0/4 0/0 1/9 0/3 0/0 0/0 1/8 0/4 0/10 1/4 0/0 1/5 0/2 1/3 1/0 0/0 0/5 0/1 0/0 0/0 0/1 0/9 1/7 1/3 1/6 0/4 0/8 0/5 1/1 CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 329 NAGATOMO (INT) 0 412 NALDO (BOL) 0 331 NATALI (BOL) 0 410 NELSON (PAL) 0 333 OGBONNA (TOR) 5 334 PACI (SIE) 5.5 335 PALETTA (PAR) 4.5 336 PAPP (CHI) 0 337 PASQUAL (FIO) 5.5 338 PASQUALE (UDI) 0 339 PELUSO (JUV) 5.5 399 PEREIRA (INT) 5.5 340 PERICO (CAG) 6 382 PIRIS (ROM) 6 343 PISANO E. (GEN) 4.5 342 PISANO F. (CAG) 0 345 PORTANOVA (GEN) 5.5 346 POTENZA (CAT) 0 400 POULSEN (SAM) 0 347 RADU (LAZ) 0 348 RAIMONDI (ATA) 0 349 RANOCCHIA (INT) 0 385 RINAUDO (NAP) 0 380 RODRIGUEZ GON. (FIO) 6 384 RODRIGUEZ GUI. (TOR) 0 413 ROLANDO (NAP) 0 398 ROLIN (CAT) 0 351 ROMAGNOLI A. (ROM) 0 352 ROMULO (FIO) 0 353 RONCAGLIA (FIO) 5.5 354 ROSI (PAR) 5.5 355 ROSSETTINI (CAG) 6 356 ROSSINI (SAM) 0 357 RUBIN (SIE) 6.5 416 SALAMON (MIL) 0 358 SAMUEL (INT) 6 359 SANTACROCE (PAR) 4.5 360 SARDO (CHI) 5.5 402 SAVIC (FIO) 0 361 SCALONI (ATA) 5.5 362 SILVESTRE (INT) 5.5 363 SORENSEN (BOL) 6 364 SPOLLI (CAT) 6 411 SPYROPOULOS (CHI) 0 365 STANKEVICIUS (LAZ) 4.5 366 STENDARDO (ATA) 4.5 415 TEIXEIRA (SIE) 0 388 TERLIZZI (SIE) 0 368 TERZI (SIE) 5.5 369 TOMOVIC (FIO) 0 408 TOROSIDIS (ROM) 0 403 UVINI (SIE) 0 371 VITIELLO (SIE) 0 373 VON BERGEN (PAL) 5.5 374 YEPES (MIL) 0 375 ZACCARDO (MIL) 0 376 ZANON (PES) 3 389 ZAPATA (MIL) 5.5 377 ZAURI (PES) 0 MEDIA QUOT. 5.72 8 5.5 3 5.5 3 6.5 8 5.66 4 6.03 6 5.9 12 6 6 6.47 16 6 7 5.52 7 5.75 10 5.95 5 5.65 7 5.69 6 5.86 9 6.3 9 6 3 5.33 4 6.16 10 5.93 8 6.13 10 0 2 6.36 13 5.75 6 5.5 8 5.58 4 8 2 6.21 6 6.02 10 5.9 6 5.77 8 5.67 5 6.03 9 0 4 6.15 7 5.64 3 5.33 4 6.16 9 5.64 3 5.67 4 5.94 8 6.15 11 6 4 4.5 3 5.94 8 5.79 5 5.82 6 5.83 5 5.69 6 6.21 8 0 4 0 4 5.79 9 5.81 4 5.94 8 5.13 2 5.86 9 5.2 1 CAMPIONATO P. V. G. 23 0 0 2 0 0 4 0 0 6 0 1 16 5 0 19 5,5 2 30 5 1 5 0 1 30 6 2 18 0 1 21 6 1 23 6 1 11 6 0 26 6 0 19 4,5 1 28 0 1 15 5,5 2 1 0 0 6 0 0 19 0 1 24 0 1 27 0 2 0 0 0 29 6 5 18 0 0 3 0 0 8 0 0 2 0 1 15 0 1 23 5,5 3 22 5,5 2 23 6 0 22 0 0 20 6,5 0 0 0 0 16 6 1 7 4,5 0 18 5,5 0 22 0 2 9 5,5 0 8 6 0 19 6 1 24 6 1 2 0 0 2 4,5 0 27 5 1 7 0 0 17 0 2 3 6 0 22 0 0 7 0 1 0 0 0 0 0 0 29 5,5 1 13 0 0 16 0 1 19 5 0 18 5,5 0 5 0 0 MEDIA VOTO 5.68 5.5 5.62 6 5.78 5.83 5.97 5.5 6.15 5.81 5.69 5.66 5.95 5.63 5.66 5.88 6 6 4 6.11 5.91 6.04 0 5.97 5.86 5.5 5.83 7 5.92 5.83 5.79 5.87 5.68 5.95 0 6.16 5.64 5.56 5.93 5.86 5.75 5.94 6.17 6 4.5 5.93 5.86 5.59 6 5.76 5.93 0 0 5.83 6.08 5.78 5.45 5.94 5.3 A. 2 0 0 0 0 1 1 0 5 1 1 3 0 2 0 1 0 0 0 0 2 1 0 2 0 0 0 0 1 0 0 0 0 3 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 0 ESPAMM 1/1 0/1 0/2 0/0 1/2 1/5 0/8 0/2 0/4 0/1 2/11 0/6 0/0 0/4 0/5 1/7 0/3 0/0 0/0 0/4 1/7 0/9 0/0 1/7 0/4 0/0 0/3 0/0 0/1 0/9 1/5 2/1 0/1 0/3 0/0 0/6 0/2 0/4 0/3 0/3 0/1 0/6 0/7 0/0 0/0 0/7 0/1 1/2 0/1 1/3 0/2 0/0 0/0 1/6 0/7 0/3 1/8 1/3 0/1 A. 1 2 0 1 1 0 3 0 4 2 2 0 0 0 3 0 0 0 0 3 3 0 1 4 0 0 2 0 1 ESPAMM 0/0 0/6 0/4 0/0 0/8 0/0 0/4 0/2 1/5 0/3 0/1 0/1 0/0 1/6 1/4 0/4 0/11 0/1 0/0 1/4 0/5 0/5 0/6 0/2 0/4 0/8 2/3 0/2 0/7 Centrocampisti CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 747 AGRA (SIE) 7.5 6 5 503 ALLAN (UDI) 6.5 5.98 11 504 ALMIRON (CAT) 0 6.5 14 505 ALVAREZ R. (INT) 6.5 6.15 12 506 AMBROSINI (MIL) 0 5.9 8 756 AMPUERO (PAR) 0 5 3 507 ANGELO (SIE) 9.5 5.87 8 508 ANSELMO (PAL) 0 5.81 4 717 AQUILANI (FIO) 6 6.62 13 509 ARMERO (NAP) 6 5.74 10 510 ASAMOAH (JUV) 6 6.33 11 511 BADU (UDI) 6 5.82 6 738 BAKIC (TOR) 0 0 1 512 BARRETO E. (PAL) 5.5 5.88 10 513 BARRIENTOS (CAT) 6.5 6.44 15 514 BASHA (TOR) 0 5.96 4 516 BEHRAMI (NAP) 5.5 5.93 11 723 BENASSI (INT) 0 5.83 1 517 BENTIVOGLIO (CHI) 0 0 2 518 BERTOLACCI (GEN) 0 6.2 11 520 BIABIANY (PAR) 5 6.25 15 521 BIAGIANTI (CAT) 6 5.79 6 522 BIONDINI (ATA) 6.5 5.81 7 523 BIRSA (TOR) 0 7.05 11 524 BJARNASON (PES) 0 5.98 8 719 BLASI (PES) 0 5.05 3 525 BOATENG (MIL) 6 5.7 12 526 BOLZONI (SIE) 0 5.59 5 527 BONAVENTURA (ATA) 6 6.92 22 CAMPIONATO P. V. G. 5 6,5 0 30 6,5 0 25 0 3 17 6,5 3 17 0 0 1 0 0 23 6,5 1 10 0 1 22 6 5 20 6 0 24 6 2 19 6 0 0 0 0 26 5,5 0 25 6,5 4 15 0 1 29 5,5 0 2 0 0 0 0 0 23 0 3 28 5 1 22 6 0 19 6,5 0 15 0 2 21 0 2 11 0 0 25 6 2 22 0 0 30 6,5 7 MEDIA VOTO 5.75 6.02 6.17 5.53 6.1 5 5.7 5.56 6.05 5.71 6.02 5.84 0 6.04 5.96 5.88 6.12 6 0 5.8 6.12 5.9 5.92 6.18 5.75 5.41 5.52 5.66 6.3 4 ASSIST Ecco la classifica generale degli assist 10 Hamsik (NAPOLI), Totti (ROMA) 8 Borja Valero (FIORENTINA) 7 Cossu (CAGLIARI), Cerci (TORINO) Cassano (INTER) a soli mediasetpremium.it 199 309 309 * CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 708 BORJA VALERO (FIO) 7 528 BRADLEY (ROM) 5.5 529 BRIENZA (ATA) 6 530 BRIGHI (TOR) 0 531 BROCCHI (LAZ) 0 757 CABRERA (CAG) 7.5 749 CALELLO (SIE) 0 533 CAMBIASSO (INT) 5.5 534 CANA (LAZ) 3.5 535 CANDREVA (LAZ) 6.5 536 CARMONA (ATA) 0 537 CASARINI (CAG) 0 538 CASCIONE (PES) 5.5 539 CASTRO (CAT) 0 540 CAZZOLA (ATA) 0 542 CERCI (TOR) 7 748 CEVALLOS (JUV) 0 543 CHIARETTI (PES) 0 760 CHRISTODOULOPOULOS (BOL) 5.5 545 CIGARINI (ATA) 0 546 COFIE (CHI) 5 548 CONSTANT (MIL) 6.5 549 CONTI (CAG) 5.5 551 COSSU (CAG) 0 762 CRECCO (LAZ) 5.5 554 CUADRADO (FIO) 7 555 D'AGOSTINO (PES) 5 729 DE JONG (MIL) 0 557 DE ROSSI (ROM) 0 558 DELLA ROCCA (SIE) 6.5 559 DESSENA (CAG) 6.5 561 DIAMANTI (BOL) 0 562 DONADEL (NAP) 0 563 DONATI (PAL) 5.5 564 DOSSENA (PAL) 0 565 DZEMAILI (NAP) 5.5 566 EDERSON (LAZ) 6 567 EKDAL (CAG) 6 727 EL KADDOURI (NAP) 0 569 ERIKSSON (CAG) 0 718 ESTIGARRIBIA (SAM) 6 758 FAURLIN (PAL) 0 707 FERNANDEZ M. (FIO) 0 571 FLAMINI (MIL) 7 572 FLORENZI (ROM) 6.5 715 FOGGIA (LAZ) 0 744 FORMICA (PAL) 0 573 GALLOPPA (PAR) 0 574 GARGANO (INT) 5 743 GAVAZZI (SAM) 0 575 GAZZI (TOR) 5.5 577 GIACCHERINI (JUV) 0 732 GIORGI (ATA) 5 578 GOBBI (PAR) 5 579 GOMEZ (CAT) 5 580 GONZALEZ (LAZ) 5.5 583 GUANA (CHI) 0 584 GUARENTE (BOL) 5.5 585 GUARIN (INT) 5 586 HAMSIK (NAP) 7.5 587 HERNANES (LAZ) 5 588 HETEMAJ (CHI) 5.5 589 ILICIC (PAL) 9 590 INLER (NAP) 0 591 ISLA (JUV) 0 592 IZCO (CAT) 5.5 593 JANKOVIC (GEN) 0 594 JORQUERA (GEN) 0 731 KONE P. (BOL) 6 750 KOVACIC (INT) 5.5 596 KRHIN (BOL) 6.5 598 KRSTICIC (SAM) 0 599 KUCKA (GEN) 6 600 KURTIC (PAL) 6.5 751 KUZMANOVIC (INT) 5 601 LAMELA (ROM) 10 604 LAZZARI (UDI) 6.5 605 LEDESMA (LAZ) 6 606 LJAJIC (FIO) 7 607 LLAMA (FIO) 0 608 LODI (CAT) 6 725 LUCCA (ROM) 0 610 LUCIANO (CHI) 0 611 LULIC (LAZ) 0 613 MAGGIO (NAP) 5 614 MAICOSUEL (UDI) 0 615 MANNINI (SIE) 0 739 MARCHIONNI (PAR) 5 617 MARCHISIO (JUV) 6 733 MARESCA (SAM) 0 722 MARIGA (PAR) 0 618 MARQUINHO (ROM) 0 619 MARRONE (JUV) 0 620 MATUZALEM (GEN) 9 621 MAURI (LAZ) 5 622 MERKEL (UDI) 0 623 MIGLIACCIO (FIO) 6 625 MODESTO (PES) 5 626 MONTOLIVO (MIL) 6 627 MORALEZ (ATA) 5 629 MORRONE (PAR) 0 630 MUDINGAYI (INT) 0 631 MUNARI (SAM) 5.5 632 MUNTARI (MIL) 5.5 742 NADAREVIC (GEN) 0 634 NAINGGOLAN (CAG) 0 635 NINIS (PAR) 6 636 NOCERINO (MIL) 0 637 OBI (INT) 0 638 OBIANG (SAM) 6 639 OLIVERA (GEN) 0 640 ONAZI (LAZ) 6 641 PADOIN (JUV) 6 643 PALLADINO (PAR) 0 714 PALOMBO (SAM) 5.5 644 PAROLO (PAR) 0 646 PASQUATO (BOL) 6 713 PAZIENZA (BOL) 0 647 PEPE (JUV) 0 752 PEREIRINHA (LAZ) 0 648 PEREYRA (UDI) 9.5 649 PEREZ (BOL) 0 650 PERROTTA S. (ROM) 6 651 PINZI (UDI) 0 652 PIRLO (JUV) 6 653 PIZARRO (FIO) 10 654 PJANIC (ROM) 5.5 655 POGBA (JUV) 6.5 656 POLI (SAM) 6.5 657 PULZETTI (BOL) 0 658 QUINTERO (PES) 0 754 RADOSEVIC (NAP) 0 659 RADOVANOVIC (ATA) 5 661 RENAN (SAM) 0 662 RICCHIUTI (CAT) 0 664 RIGONI L. (CHI) 6.5 663 RIGONI M. (GEN) 0 665 RIOS (PAL) 5 666 RIVEROLA (BOL) 0 745 RIZZO (PES) 0 761 RODRIGUEZ D.M. (UDI) 0 753 RODRIGUEZ M. (SAM) 0 730 ROSINA (SIE) 6 667 ROSSI (GEN) 0 MEDIA QUOT. 6.79 19 5.98 10 5.89 10 6.42 10 5.6 4 5.8 5 5.88 5 6.33 14 5.66 6 6.67 16 6.16 9 6.3 4 5.86 10 6.57 15 5.6 6 6.95 22 0 4 0 2 5.64 5 6.25 9 6.03 8 6.05 9 6.16 13 6.36 16 5.5 1 6.67 18 6.2 9 6.12 4 5.45 8 5.75 5 5.83 8 7.02 24 6 1 5.74 8 5.92 7 6.39 15 5.94 5 6.07 11 6.5 4 5.5 1 5.89 10 6 7 5.76 6 6.08 8 6.48 13 0 4 6.5 10 6.43 4 5.63 7 6 1 6.15 12 6.77 11 5.79 6 5.88 9 7 21 6.14 12 6.07 10 6.16 7 6.37 15 7.41 27 6.79 18 5.8 8 6.72 20 6.55 17 5.8 5 6.36 14 6.62 8 5.5 5 6.66 15 5.71 9 5.94 8 5.96 9 6.42 14 5.76 7 5.57 10 7.55 26 6.05 9 6.12 13 6.84 17 5.62 3 7 22 6 1 6.12 9 6.05 14 6.46 14 5.91 8 5.2 4 6.18 10 6.88 20 6.44 7 6 2 6.2 12 6.06 4 6.05 7 6.44 12 5.81 5 6.12 9 5.14 3 6.47 18 5.88 11 5.5 4 5.67 4 6.21 10 5.69 5 5 4 6.19 13 6 6 5.74 10 6 4 6.16 12 5.44 4 6.14 3 5.73 5 6.9 4 6.14 7 6 11 6.71 8 5.42 3 6 4 5.42 5 6.44 15 6 9 6.58 9 6.14 6 6.78 20 6.6 15 6.58 15 7.1 16 6.44 14 5.6 4 6.03 4 0 2 5.45 3 5.33 3 5.67 4 6.04 12 6.15 11 5.84 9 5.75 4 5.17 3 0 3 6 4 6.37 15 5.96 6 CAMPIONATO P. V. G. 31 7 1 24 6 1 23 6 1 19 0 2 8 0 0 6 6,5 0 4 0 0 29 5,5 3 20 4 0 29 6,5 5 16 0 2 10 0 1 26 5,5 2 31 0 4 22 0 0 29 7 5 0 0 0 0 0 0 7 6 1 22 0 2 21 5 2 20 6,5 0 24 6 3 22 0 0 1 5,5 0 30 6 3 15 5 2 12 0 1 21 0 0 12 6,5 0 26 6,5 2 28 0 7 4 0 0 23 6 0 16 0 0 28 5,5 5 12 6 1 27 6 1 4 0 0 4 0 0 29 6 2 2 0 0 17 0 0 14 5 2 30 6,5 3 0 0 0 7 0 1 9 0 1 28 5 0 0 0 0 31 6 2 14 0 2 20 5 2 29 5 0 30 5 7 29 5,5 1 23 0 0 17 6 2 28 5 4 32 6,5 9 29 5 9 25 5,5 0 27 6,5 8 28 0 5 8 0 0 29 6 1 17 0 4 13 0 0 26 6,5 6 7 5,5 0 17 6,5 0 25 0 1 30 6 3 26 6,5 0 7 5 0 27 7 14 22 6,5 1 30 6 1 24 7 6 5 0 0 28 6 6 0 0 0 20 0 1 29 0 1 26 5,5 4 20 0 2 6 0 0 23 5 1 25 6 5 15 0 3 3 0 0 24 0 3 8 0 0 10 6,5 1 25 5 3 11 0 1 23 6 1 18 5 0 29 6 4 24 5 1 2 0 0 9 0 0 22 6 3 10 5,5 0 1 0 0 28 0 2 13 6 0 21 0 2 2 0 0 28 6 1 9 0 0 10 6 0 16 6 0 6 0 1 11 6 0 30 0 2 12 6 2 14 0 0 1 0 0 6 0 0 31 6,5 4 20 0 0 13 6 2 15 0 2 27 6 5 24 7 3 21 5,5 3 24 6,5 5 25 6,5 3 6 0 0 17 0 1 0 0 0 13 5 0 2 0 0 8 0 0 28 6,5 1 17 0 2 22 5 2 1 0 0 6 0 0 0 0 0 0 0 0 26 6 5 14 0 0 MEDIA ESPVOTO A. AMM 6.5 8 0/4 5.91 1 0/5 5.7 2 1/0 6.14 0 0/2 5.6 0 0/0 5.8 1 0/2 6 0 0/1 5.95 5 1/3 5.88 0 0/8 6.14 4 1/5 5.97 2 1/8 5.75 0 0/1 5.72 0 0/5 6.11 3 0/5 5.8 1 0/8 6.28 7 0/5 0 0 0/0 0 0 0/0 5.93 0 0/2 6.05 3 1/7 5.82 0 0/4 6.08 1 1/1 6.19 2 1/15 6.18 7 1/4 5.5 0 0/0 6.31 5 0/10 5.77 2 0/3 6.04 0 0/4 5.5 2 1/5 5.92 0 0/4 5.8 0 0/11 6.36 6 0/8 6 0 0/0 5.88 0 0/6 5.83 2 0/3 5.83 1 0/6 5.61 0 0/0 6.06 1 0/7 6 1 0/0 5 0 0/0 5.61 1 0/1 6 0 0/0 5.97 0 0/1 5.77 0 1/2 6.16 2 0/3 0 0 0/0 5.8 1 0/1 6.07 1 0/3 5.71 2 0/8 0 0 0/0 6.06 0 0/7 6.19 2 0/1 5.58 0 1/2 5.9 1 0/3 6.18 6 0/5 6.02 2 0/3 6.05 2 0/3 5.83 1 1/2 5.87 2 0/5 6.38 10 0/2 6.03 1 1/4 5.94 1 0/9 5.89 2 0/7 6.11 1 0/7 5.7 1 0/1 6.2 3 0/3 5.94 1 0/4 5.73 2 0/3 6.08 1 0/10 5.93 0 0/2 5.94 0 0/1 5.98 2 0/10 6.22 1 1/6 5.82 0 0/3 5.57 0 0/0 6.11 2 0/7 5.9 3 1/4 6.2 1 1/5 6.14 2 0/2 5.5 0 0/0 6.2 6 1/1 0 0 0/0 5.98 4 0/2 5.98 3 0/8 5.94 3 0/3 5.56 1 0/4 5.4 0 0/2 6.09 2 0/6 6.33 0 0/4 5.97 0 1/1 6 0 0/0 5.86 0 0/3 6.06 0 0/0 6.05 0 0/6 6 4 1/2 5.5 0 0/1 6 1 0/4 5.28 0 0/5 6.09 2 0/6 5.77 1 0/3 5.5 0 0/0 5.8 0 0/2 5.89 0 0/6 5.81 0 0/2 5 0 0/0 6.16 1 0/12 5.86 2 0/1 5.5 0 0/3 6 0 0/0 6.02 4 0/5 5.69 0 0/4 6.14 0 0/0 5.82 0 0/3 6.1 1 0/0 6.27 0 0/3 5.87 2 0/8 5.83 0 0/1 5.58 0 0/5 6 0 0/0 5.5 0 0/1 6.05 1 0/2 6.12 2 1/7 6.09 0 0/0 5.96 0 0/7 6.31 4 0/7 6.46 1 0/13 6.11 4 1/5 6.4 0 0/1 6.14 0 0/4 5.75 0 0/2 5.88 1 0/3 0 0 0/0 5.55 0 0/2 5 0 0/0 5.67 0 0/0 6.02 2 0/9 5.58 1 0/0 5.59 0 0/1 5.5 0 0/0 5.5 0 1/2 0 0 0/0 0 0 0/0 5.92 1 0/3 5.96 0 0/0 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 CODICE GIOCATORE 669 SALIFU (CAT) 670 SAMPIRISI (CHI) 671 SANTANA (TOR) 672 SCHELOTTO (INT) 673 SCIACCA (CAT) 759 SCULLI (PES) 675 SESTU (SIE) 676 SEYMOUR (CHI) 755 SISSOKO (FIO) 679 SORIANO (SAM) 680 STANKOVIC (INT) 681 STEVANOVIC (TOR) 682 STOIAN (CHI) 683 STRASSER (PAR) 685 TACHTSIDIS (ROM) 686 TADDEI (ROM) 687 TAIDER (BOL) 689 TOGNI (PES) 690 TOZSER (GEN) 691 TRAORE (MIL) 726 TROISI (ATA) 692 VACEK (CHI) 693 VALDES (PAR) 694 VALIANI (SIE) 695 VARGAS J. (GEN) 698 VERGASSOLA (SIE) 699 VERRE (SIE) 700 VIDAL (JUV) 701 VIOLA (PAL) 702 VIVES (TOR) 716 WEISS (PES) 746 WOLSKI (FIO) 705 ZANETTI (INT) 741 ZIELINSKI (UDI) 706 ZUNIGA (NAP) MAGIC PUNTI 0 0 5.5 0 0 5.5 7 0 5.5 0 0 0 0 0 0 0 6 9 0 0 0 0 4.5 0 6 5.5 0 13 0 6 0 0 5.5 7.5 6 MEDIA QUOT. 6.17 4 5.21 3 6.3 13 5.84 9 0 2 5.5 7 6.33 12 5.55 5 5.83 7 5.6 5 5.75 4 6.07 5 6.67 7 0 1 5.68 6 5.25 4 5.86 9 6.36 7 5.67 5 5 4 5.67 3 5.21 3 6.08 12 6.55 11 5.91 8 6.15 11 5.33 1 6.81 20 5.5 3 5.67 6 6.3 11 6 4 5.9 11 7.5 1 5.79 10 CAMPIONATO P. V. G. 9 0 0 17 0 0 24 5,5 3 23 0 1 2 0 0 7 6 0 26 7 1 20 0 0 4 6 0 23 0 0 3 0 0 15 0 2 14 0 3 1 0 0 20 0 1 4 0 0 28 6 2 11 6,5 2 18 0 0 6 0 0 5 0 0 8 0 0 25 4,5 3 21 0 2 17 6,5 0 27 6 2 6 0 0 26 7,5 7 4 0 0 20 6,5 0 22 0 4 0 0 0 31 5,5 0 4 6,5 0 27 6 0 MEDIA VOTO 6.17 5.32 5.89 5.67 0 5.67 6.12 5.71 6 5.63 6 5.61 5.92 0 5.64 5.33 5.77 5.95 5.64 5 5.67 5.5 6.04 5.97 6.03 6 5.33 6.23 5.5 5.86 5.8 0 5.89 6.5 5.77 A. 0 0 1 1 0 1 4 0 0 1 0 1 0 0 2 0 0 1 1 0 0 0 1 5 0 1 0 5 0 0 4 0 1 1 2 ESPAMM 0/1 0/4 0/1 0/1 0/0 0/4 0/3 1/4 0/1 0/4 0/2 0/1 0/0 0/1 1/7 0/2 1/4 0/5 0/1 0/0 0/1 1/2 0/12 0/0 0/4 0/6 0/0 0/10 0/0 0/7 2/6 0/0 0/1 0/0 0/3 Attaccanti CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 801 ABBRUSCATO (PES) 0 805 AMAURI (PAR) 6 935 ANELKA (JUV) 0 937 BALOTELLI (MIL) 0 807 BARRETO D.S. (TOR) 5.5 808 BELFODIL (PAR) 5 933 BELTRAME (JUV) 0 917 BENDTNER (JUV) 0 809 BERGESSIO (CAT) 6 810 BIANCHI (TOR) 9 812 BOGDANI (SIE) 0 813 BOJAN (MIL) 0 903 BORRIELLO (GEN) 5.5 936 BOSELLI (PAL) 0 814 BUDAN (ATA) 0 815 CALAIO' (NAP) 0 916 CAMPOS TORO (UDI) 0 932 CANI (CAT) 0 816 CAPRARI (PES) 5.5 930 CARAGLIO (PES) 0 817 CASSANO (INT) 0 819 CAVANI (NAP) 4.5 820 CELIK (PES) 9 944 CERRI (PAR) 0 914 DE LUCA (ATA) 0 824 DENIS (ATA) 4 825 DESTRO (ROM) 0 827 DI NATALE (UDI) 0 828 DIOP (TOR) 0 829 DOUKARA (CAT) 0 830 DYBALA (PAL) 5.5 831 EDER (SAM) 9.5 832 EL HAMDAOUI (FIO) 5 833 EL SHAARAWY (MIL) 6 931 EMEGHARA (SIE) 9.5 834 FABBRINI (PAL) 0 835 FLOCCARI (LAZ) 0 928 FLORO FLORES (GEN) 6 836 GABBIADINI (BOL) 9.5 837 GILARDINO (BOL) 5 839 GIOVINCO (JUV) 0 926 HALLENIUS (GEN) 0 941 HAUCHE (CHI) 0 840 HERNANDEZ (PAL) 0 904 IAQUINTA (JUV) 0 841 IBARBO (CAG) 6.5 842 ICARDI (SAM) 5.5 843 IMMOBILE (GEN) 4.5 844 INSIGNE (NAP) 5.5 902 JONATHAS (TOR) 5.5 845 JOVETIC (FIO) 0 940 KABASELE (TOR) 0 846 KEKO (CAT) 0 847 KLOSE (LAZ) 5 848 KOZAK (LAZ) 5 850 LARRONDO (FIO) 9.5 906 LIVAJA (ATA) 5 942 MALELE (PAL) 0 853 MARILUNGO (ATA) 0 908 MARTINEZ JARA (GEN) 0 854 MATRI (JUV) 0 855 MAXI LOPEZ (SAM) 0 856 MEGGIORINI (TOR) 5.5 934 MENGA (TOR) 0 858 MICCOLI (PAL) 7 859 MILITO (INT) 0 861 MOSCARDELLI (BOL) 0 862 MURIEL (UDI) 13.5 863 NENE' (CAG) 0 912 NIANG (MIL) 5.5 905 NICO LOPEZ (ROM) 0 865 OSVALDO (ROM) 9.5 867 PALACIO (INT) 0 868 PALOSCHI (CHI) 0 869 PANDEV (NAP) 9.5 870 PAOLUCCI (SIE) 0 871 PAPONI (BOL) 0 872 PARRA (ATA) 5 874 PAZZINI (MIL) 5.5 876 PELLISSIER (CHI) 6 877 PINILLA (CAG) 12 879 POZZI (SIE) 6.5 880 QUAGLIARELLA (JUV) 0 921 RANEGIE (UDI) 0 925 REGINALDO (SIE) 0 882 ROBINHO (MIL) 5.5 883 ROCCHI (INT) 6.5 929 ROSSI G. (FIO) 0 885 ROZZI (LAZ) 0 943 SAHA (LAZ) 0 927 SAID (GEN) 0 920 SAMASSA (CHI) 5 918 SANSEVERINO (PAL) 0 887 SANSONE G. (SAM) 5.5 886 SANSONE N. (PAR) 5 888 SAU (CAG) 0 939 SFORZINI (PES) 5 938 SPERDUTI (PAL) 0 891 THEREAU (CHI) 5.5 892 THIAGO (CAG) 6.5 919 TONI (FIO) 0 894 TOTTI (ROM) 6 896 VUCINIC (JUV) 7 913 VUKUSIC (PES) 0 898 ZARATE (LAZ) 0 899 ZE EDUARDO (SIE) 0 MEDIA QUOT. 5.63 9 7.17 25 6 11 8.94 32 6.27 10 6.7 16 6 2 5.75 4 6.96 20 6.8 21 5.94 6 6.75 13 6.98 19 5.67 11 6.67 6 6.11 9 5.83 4 5 6 5.82 10 5.12 8 7.28 23 8.21 36 6.11 8 6 2 5.79 6 7.34 32 6.31 10 7.98 35 4 1 6 4 6.1 12 6.76 20 6.44 10 7.9 28 8.14 19 5.96 8 6.86 13 5.25 7 6.58 18 6.97 22 6.77 20 4 2 0 6 5.25 3 0 3 6.63 19 6.98 14 6.15 14 6.45 17 5.83 12 7.54 26 0 4 7.75 4 7.37 20 5.12 4 6.83 8 6.56 7 6 2 5.25 4 0 1 7.25 21 6.92 10 6.06 12 0 4 7.09 23 7.45 19 5.44 5 7.62 19 6.38 10 6.1 7 7 2 7.26 23 7.32 25 7.22 15 6.43 18 6.8 5 5.67 4 5 4 7.84 25 6.21 14 6.67 21 5.5 5 7.53 20 5.89 7 6.29 8 6.27 14 5.85 7 6 5 0 1 5 10 7 4 5.08 3 6.5 4 6.41 16 6.92 12 7.56 26 5 9 0 5 6.69 21 6.11 13 6.96 16 7.97 36 7.24 27 5.25 7 5 4 5.56 4 CAMPIONATO P. V. G. 24 0 2 27 6 10 1 0 0 8 0 7 16 5,5 2 27 5 7 1 0 0 8 0 0 26 6 8 28 6,5 10 14 0 2 18 0 3 23 6 9 7 0 0 8 0 1 20 0 4 4 0 0 2 0 0 22 5,5 1 4 0 0 27 0 8 29 5 22 19 6 4 1 0 0 15 0 1 32 5 15 17 0 4 27 0 17 3 0 0 12 0 0 23 5,5 3 26 6,5 5 16 5 3 31 6 16 11 6,5 7 15 0 1 16 0 4 5 6 0 27 6,5 6 31 5 11 29 0 7 1 0 0 0 0 0 8 0 0 0 0 0 28 6,5 4 26 5,5 9 29 4,5 5 32 5,5 4 19 5,5 3 26 0 12 0 0 0 3 0 1 23 5 10 16 5 0 8 7 2 14 5,5 2 1 0 0 2 0 0 0 0 0 20 0 7 13 0 4 26 5,5 3 1 0 0 24 6 6 20 0 9 12 0 0 17 8 8 18 0 3 16 5,5 0 4 0 1 24 6,5 12 25 0 12 18 0 7 27 6,5 5 8 0 2 3 0 0 10 5 0 24 6 13 23 6 4 20 6,5 7 9 6,5 1 21 0 8 17 0 1 16 0 3 18 5,5 2 11 6,5 1 0 0 0 0 0 0 5 0 0 3 0 1 8 5,5 0 1 0 0 22 5,5 2 23 5 6 25 0 11 4 5 0 0 0 0 31 5,5 7 24 6,5 2 24 0 7 29 6 12 27 7 9 19 0 1 1 0 0 8 0 1 MEDIA ESPVOTO A. AMM 5.45 0 0/1 6.04 0 0/1 6 0 0/0 6.5 0 0/3 5.8 1 0/0 5.9 3 1/0 6 0 0/0 5.75 0 0/0 6.12 4 0/6 5.89 1 0/5 5.31 0 0/3 6.07 1 0/1 6.07 1 0/8 5.75 0 0/1 5.83 0 0/1 5.81 2 1/3 5.83 0 0/0 5.5 0 0/1 5.7 0 0/1 5.12 0 0/0 6.13 7 0/0 6.29 1 0/5 5.56 0 0/4 6 0 0/0 5.67 0 0/4 5.92 3 1/3 5.63 1 1/3 6.15 3 0/3 5 0 1/0 6.12 0 0/1 5.7 0 0/2 6.13 4 0/4 5.91 0 0/0 6.34 2 0/3 6.32 0 0/2 5.62 1 0/0 6 0 0/0 5.25 0 0/0 5.92 1 0/7 5.94 0 0/2 5.89 5 0/4 4 0 0/0 0 0 0/0 5.25 0 0/0 0 0 0/0 6.15 1 0/0 5.85 0 0/2 5.56 3 0/5 5.97 4 0/3 5.47 0 0/3 6.21 3 0/3 0 0 0/0 6.25 0 0/0 6.17 0 0/5 5.21 0 1/0 5.9 0 0/1 5.83 1 0/2 6 0 0/0 5.25 0 0/0 0 0 0/0 6.03 0 0/3 5.77 1 0/1 5.73 1 0/4 0 0 0/0 6.14 6 0/6 5.95 3 0/0 5.5 0 0/2 6.21 2 0/4 5.73 3 0/4 6.1 1 0/2 6 0 0/0 5.98 2 1/4 6.1 4 0/3 5.94 0 0/1 5.81 3 0/3 5.6 0 0/1 5.5 0 0/0 5.14 0 1/0 6.18 1 0/7 5.67 0 0/1 6 0 0/8 5.57 0 0/1 6 2 0/0 5.61 0 0/1 5.23 1 0/1 5.8 1 0/0 5.56 0 0/1 0 0 0/0 0 0 0/0 5 0 0/0 5.5 0 0/0 5.33 0 1/1 6.5 0 0/0 6.06 2 1/1 6 2 0/3 6.27 1 0/3 5.12 0 0/1 0 0 0/0 5.98 2 0/2 5.83 1 0/2 6 1 0/2 6.66 10 0/6 6.11 6 0/5 5.28 0 0/1 5 0 0/0 5.44 0 0/4 4 I NUMERI 8 il voto più alto della giornata. E’ andato a Luis Muriel, attaccante colombiano dell’Udinese. Dopo di lui il centrocampista juventino Vidal con 7,5 6,66 la media voto di Francesco Totti. E’ la più alta del campionato. Dopo il Capitano della Roma c’è Borja Valero con 6,50 e David Pizarro con 6,46, entrambi della Fiorentina 3 i rigori assegnati nella 32ª giornata: li hanno realizzati Mauricio Pinilla del Cagliari, Pizarro e Vidal CLASSIFICA GENERALE 21 CLASSIFICA DI GIORNATA Pos. 1 Magic Manager Roberto Cinque Città Novara Team Faiv 104 2 Francesco Di Comite Bari 3 Andrea Bartolucci Monte S.Maria Tiberina (PG) 4 Francesco Di Comite 5 Cristiana Izzo 6 7 Punti 2369 Pos. Magic Manager 1 Alberto Cavestri Città Oleggio (NO) Piwi Team Laf G61 2366,5 2 Andrea Ugonia 3S 2364 3 Gaspare Daidone Bari Piwi Team Laf G59 2363 4 Davide Lupa Ischia (NA) Lupus In Fabula 94,5 Ancona Eyesofice (307) 2362,5 5 Patrick Vigliocco San Mauro Torinese (TO) Pat3 94 Davide Pedrini Piter Marando Gorla Minore (VA) Giaveno (TO) G E D Team 5e Base137 2362 2360 6 7 Ivan Castioni Ivan Castioni Villafranca (VR) Villafranca (VR) Tutti X L'Hellas Hellas In A 94 93,5 8 Marco Serena Piacenza Sereal Magic 26 2358,5 8 Alex Queirolo Santa Margherita Ligure (GE) Sputnik Fk Laf 93,5 9 10 Piter Marando Roberto Cinque Giaveno (TO) Novara Base136 Faiv 102 2358 2356 9 Andrea Travaglini 10 Christophe Carimati Casalecchio Di Reno (BO) Teglio (SO) Pippi 8 Nicolò Thomas 9 93 92 11 12 Francesco Pratici Francesco Pratici Mulazzo (MS) Mulazzo (MS) Stef1 Stef4 2355 2352 11 Andrea Travaglini 12 Gabriele Zorat Casalecchio Di Reno (BO) Campolongo Tapogliano (UD) Genius 5 Gnotul Blanc 92 92 13 Ermete Labbadia Lenola (LT) L'Uomo Dei Sogni 2350,5 13 Antonino Luca Cacciatore Mazzarino (CL) Caltaceres 91,5 14 15 16 Marco Serena Alessandro Gorgone Claudia Giunta Piacenza Sanremo (IM) Roma Sereal Campeon 6 2350,5 M.A.T.874 2350,5 Go18 2350,5 14 Alessandro Adragna 15 Flavio Bridi 16 Davide Oggioni Gorizia Costasavina (TN) Monza Chej Dal Krighel 91,5 A.C. Costasavina 91 Real Procchio2012 91 Francesco Sbraccia Team Claba2 Punti 96 Agliano Terme (AT) All Black 94,5 Torino Progressive Team 94,5 17 Daniele Mazzoni Nembro (BG) Sfu @ Laf 71 2350 17 Teramo Pinturicchio Nr. 1 91 18 Federico Gianni Viareggio (LU) 4-3-3 2350 18 Paolo Rinaldo Fanetti Ponticino (AR) Forever Mamma 91 19 20 Marco Serena Domenico La Ferla Piacenza Roma Sereal Again 19 Me11 2349 2348,5 19 Luca Vallelonga 20 Patrick Gargiulo Riace (RC) Appiano Gentile (CO) La Voglio 4 4a11 91 91 Quanti gol il Bologna in casa Ne ha segnati 29 in 16 gare Migliorato il primato di 27 del 2008-09. E 42 sono i centri complessivi dopo 32 giornate (il record è di 43). Al Dall’Ara i rossoblù hanno ottenuto il 63% dei punti NICOLA ZANARINI Sprecato a tempo scaduto il match-point con il Torino e conquistato un altro pari a Palermo, il Bologna si prepara a tornare al Dall’Ara domenica per chiudere il discorso salvezza con la Samp. Un successo proietterebbe i rossoblù a quota 41 permettendo a Pioli di centrare l’obiettivo con 5 giornate d’anticipo e di portarsi a -10 dai 51 punti dell’anno scorso. Gli emiliani hanno costruito buona parte della salvezza davanti al proprio pubblico, che con il tifo li ha spinti a 24 punti in 16 gare (media di 1,5). Frutto di 6 vittorie, 6 pari e 4 k.o. il bottino interno è pari al 63,1% dei 38 punti complessivi. Primato E quando restano ancora da ospitare Samp, Napoli e Genoa i rossoblù hanno già migliorato il primato di gol in casa nei campionati di A a 20 squadre nell’era dei 3 punti: le reti realizzate finora in 16 gare sono 29 (1,8 a partita) contro le 27 del 2008-09. Alla stessa stagione risale il record di marcature complessive, 43; e anche questo traguardo è ad un passo visto che sono 42 i gol dopo 32 giornate. E da quando la vittoria vale 3 punti (’94-’95) il Bologna non aveva mai vinto 4 gare casalinghe in A con almeno 3 reti di scarto: 4-0 a Catania e Chievo, 3-0 a Palermo e Cagliari. Le goleade al Dall’Ara erano state 3 nel 1997-98, quando c’era Roberto Baggio. E in panchina c’era Gilardino è il mattatore con 11 centri in totale: 8 segnati davanti ai tifosi rossoblù Ulivieri, l’ideatore della «cooperativa del gol», tornata di moda grazie ai 12 giocatori andati a segno. Il mattatore è Gilardino con 11 centri (8 in casa) seguito a 7 da Diamanti e a 6 da Gabbiadini e Kone. Due reti a testa per Pasquato, Taider e Guarente, una per Cherubin, Christodoulopoulos, Sørensen, Motta e Portanova, passato al Genoa. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’attaccante del Bologna, Alberto Gilardino, 30 anni, nato a Biella ANSA Passa a VEDI TUTTO /mese a per 6 mesi e decidi Abbonati a Premium: per 6 mesi vedi Calcio, Cinema, Serie TV, Documentari, Premium Play e scegli cosa ti piace. 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Da rete mobile max 48.4 cent a minuto in base a gestore utilizzato. 22 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 MONDO GERMANIA COPPA Il Bayern va in finale Sei gol al Wolfsburg numeri& STATISTICHE D LA RADIOGRAFIA DEI CAMBI DI MAGLIA INTERNAZIONALI IL BRASILE ESPORTA, L’INGHILTERRA SPENDE GDS Mercato, crisi mondiale L’Italia vende e spreca Studio Fifa sul 2012: più trasferimenti, ma cala il giro d’affari La Serie A in attivo di 91 milioni. Però ha la zavorra ingaggi ALEX FROSIO CARLO LAUDISA MILANO COLPI MILIONARI 1 Più trasferimenti, ma con un giro d’affari in calo: addirittura del 10%. Insomma, neanche il calciomercato sfugge alla crisi globalizzata. La fotografia internazionale nel 2012 ha una griffe autorevole, quella della Fifa. Ed è una rivoluzione, non solo mediatica. La confederazione mondiale dal 2010 ha introdotto un sistema di trasferimenti elettronico (il cosiddetto Tms, Transfer Matching System) che non lascia vuoti. I club sono obbligati a indicare tutti gli aspetti contrattuali delle compravendite. Il prodotto è il «Global Market Transfer», quadro a livello mondiale di sicuro interesse. Certo, non mancano le contraddizioni. Questo studio legge i grandi numeri e fatalmente perde le specificità: soprattutto quelle del calcio che conta. Il deficit Partiamo dal numero dei trasferimenti: sono stati 11.552, con un incremento dell’1% rispetto all’anno precedente. Ma è in controtendenza il giro d’affari, sceso da 2,80 miliardi di dollari a 2,53. Quindi con un calo del 10%. Dalla fotogra- 2 no rientrati 618). In seconda posizione spicca il Portogallo a quota 103 e quindi l’Italia con un avanzo di 91 milioni. Nel via vai di casa nostra ci sono 263 arrivi dall’estero e ben 339 uscite. Le perdite sono 34 in più rispetto al 2011 ed è la riprova del sacrificio tecnico per arginare la crisi economica. Piaga ingaggi Eppure i nostri 1 Thiago Silva, 28 anni, passato dal Milan al Psg per 42 milioni AFP 2 Javi Martinez, 24 anni, dall’Athletic Bilbao al Bayern per 40 milioni AFP fia di tutti questi trasferimenti emergono, poi, altre voci significative. Sono solo 1.140 le compravendite a titolo definitivo, cioè appena il 10% del totale. Invece sono ben 8.110 i cambi di maglia a fine contratto, cioè a parametro zero. Vale a dire il 70% dei movimenti. Nel mezzo ci sono i prestiti. 921 (l’8%) per il rientro alla base, 1.235 (il 12%) per nuove cessioni temporanee. A sfalsare questo dato sono i Paesi meno evoluti, dove il giro di denaro è pressoché nullo. I Paperoni Nella top ten degli spendaccioni primeggia l’Inghilterra, che tra acquisti e vendite ha un saldo negativo di 314 milioni di dollari. Staccata la Russia con il suo rosso di 256 milioni. Segue la Turchia con 78. Quindi l’emergente Cina con 49. Poi Germania con 43, Ucraina a 37, Francia a 30, Austria a 13, Emirati Arabi a 12 e il minuscolo Galles a 10. A guidare la classifica dei venditori, invece, c’è il Brasile con 121 milioni, avendo esportato ben 696 calciatori (anche se ne so- club non riescono a risparmiare sugli stipendi, visto che sono in cima alla relativa graduatoria con una media-ingaggi di 720mila dollari lordi, a ruota l’Inghilterra con 680mila. Ma va ricordato che la Premier League non denuncia i contratti d’immagine. Staccate la Germania a 390 e il Portogallo con 240. Ruolo agenti Anche per le com- missioni ai procuratori comanda l’Inghilterra con 59 milioni, non lontana l’Italia a 41. Ma colpisce che il censimento rilevi solo il 19% delle transazioni. Un motivo c’è: il Tms segnala solo le operazioni degli agenti Fifa, non considera quelle di avvocati o parenti. La Fifa si muove per la deregulation, ma non è detto che finisca proprio così. CON LO SWANSEA Arsenal-Everton, manca il gol Wenger ce l’ha con l’arbitro Galles in festa In Premier sale anche il Cardiff STEFANO BOLDRINI LONDRA Attaccanti in vacanza, belle gioie come Podolski in panchina, centrocampisti più di lotta che di governo, difese rudi, ma spietate. Ecco le ragioni di questo 0-0 tra Arsenal ed Everton, occasione sprecata per entrambi: i Gunners frenano nella corsa per il terzo posto dopo 4 successi di fila, mentre la banda di Moyes si gioca male la chance di agganciare Tottenham e Chelsea a quota 58. È una partita ad ondate. Buon avvio dell’Everton, che mette alle corde l’avversario e divora l’1-0 con Pienaar. Gran finale di primo tempo dell’Arsenal, con Giroud a un passo dal gol. Ripresa equilibrata, con la squadra di Liverpool a tessere la tela e i Gunners pericolosi in contropiede, ma il muro Jagielka-Distin resiste. Reazioni Il viso tirato di Wenger e la serenità di Moyes sono gli indicatori dei rispettivi stati Olivier Giroud, 26 anni, attaccante dell’Arsenal, spreca un’occasione contro l’Everton REUTERS d’animo. L’Arsenal è infatti l’unica tra le squadre in area Champions ad aver giocato 33 gare, mentre il Tottenham deve recuperare un match e il Chelsea, stasera in campo nel derby con il Fulham, addirittura due. Anche l’Everton dice 33, ma per il club di Liverpool la qualificazione in Europa League non è da disprezzare. «È stata una partita dura, l’Everton è un avversario forte — dice Wenger — L’arbitro è stato troppo permissivo e Gibson doveva essere espulso». «Dopo questo pari siamo quasi fuori dalla Champions, ma non è facile vincere all’Emirates e non c’è da vergognarsi di questo risultato. Sono orgoglioso della mia squadra», la replica di Moyes. © RIPRODUZIONE RISERVATA FRANCIA OGGI CON L’EVIAN Psg tra coppa e mercato «Rooney? Impossibile, però...» PARIGI Se lo scudetto è pura formalità (+9 sulla seconda a 6 turni dal termine), a Carlo Ancelotti (nella foto LAPRESSE) serve pure la Coppa di Francia per appagare lo sceicco e magari blindare la panchina. Sarebbe un «doublé» storico per il Psg che stasera a Nancy in coppa sfida l’Evian. Nel frattempo sbocciano le primizie di mercato da Vidal, bravo ma caro, a Rooney, l’intoccabile. «Rooney è un grandissimo giocatore, ma è impossibile comprarlo perché è un’icona allo United». Poi però Ancelotti si sbilancia: «Non sarebbe incompatibile con Lavezzi perché più tattico e tecnico che fisico». Gli elogi non mancano neppure per Vidal: «È un ottimo giocatore ma anche se mi occupo solo di aspetti tecnici e tattici per 35 40 milioni comprerei un attaccante». Messaggio alla Juve, rinforzato dalla trattativa con il Tolosa per il centrocampista Capoue, germogliata a gennaio grazie a Mino Raiola, che nel Psg cura già gli interessi di Ibrahimovic, Maxwell e Van der Wiel: «Lo conosciamo bene, c’è un rapporto di fiducia e interesse comune». Alessandro Grandesso Ottavi Coppa di Francia Troyes-Nancy 3-0; St Etienne-Lorient 1-2. Oggi: Lens-Bordeaux; Evian-Psg. © RIPRODUZIONE RISERVATA PREMIER LEAGUE OCCASIONE PERSA PER ENTRAMBE DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Prima finale stagionale per il Bayern, che ora spera di fare il bis in Champions. I neocampioni di Germania si sono sbarazzati del Wolfsburg (6 1) nella semifinale della coppa nazionale giocata ieri all’Allianz Arena. Per arrivare in fretta alla finale di Berlino (1 giugno) i bavaresi hanno segnato nel primo tempo due gol simili: è sempre Shaqiri a conquistare palla a centrocampo, smistando a destra. Nel primo centro Robben serve Mandzukic che infila davanti alla porta. Nel secondo l’olandese evita l’assist e batte Benaglio. Poi Diego qualche secondo prima dell’intervallo accorcia con un destro incrociato. E’ il primo gol preso dal Bayern in questa coppa. Nella ripresa Shaqiri fa tutto da solo e infila il compagno di nazionale Benaglio con un sinistro dal limite. Nel finale si scatena Gomez: entra al 77’ e all’86’ ha già fatto 3 gol. Stasera in campo Stoccarda e Friburgo per l’altra semifinale: è un derby regionale nel quale il club più modesto, il Friburgo, parte favorito per quanto mostrato in Bundesliga: i rossoneri sono al quinto posto, a ridosso delle poltrone di Champions, mentre la squadra di Molinaro (annunciato titolare) e Macheda è al dodicesimo posto. LONDRA Il Cardiff è promosso per la prima volta in Premier League, ritrova la massima serie inglese dopo 51 anni e il Galles, dopo la conquista della Coppa di Lega da parte dello Swansea, esulta. Lo 0-0 con il Charlton, in uno stadio esaurito, ha scatenato la festa popolare. La squadra di Mackay ha dominato il campionato, trascinata da Bellamy, tornato nella sua Cardiff per chiudere la carriera. La squadra, che quest’anno ha cambiato i colori adottando il rosso e il nero, è posseduta dai malesi Vincent Tan e Chan Tie Ghee. Il Cardiff vanta una F.A. Cup datata 1927, ma gli ultimi 50 anni sono stati amari. Ora il derby gallese con lo Swansea, il primo in Premier. bold Taccuino BRASILE Pato e Ronaldinho contro il Cile RIO (m.can.) Pato, pur rimanendo in panchina nel Corinthians, e Ronaldinho sono stati convocati dal c.t. della Seleçao Felipe Scolari per l’amichevole del Brasile contro il Cile a Belo Horizonte, il 24 aprile. Nien te giocatori di club europei: non si gioca in data Fifa. Chiamati anche Neymar (Santos), Paulinho (Corin thians) e Leandro Damião (Internacional), nel mirino del Napoli. COPPA SVIZZERA Il Sion di Gattuso cerca la finale (p.l.g.) Questa sera il Sion di Gattuso si gioca l’accesso alla finale di Coppa Svizzera contro il Basi lea (semifinale secca). «Non sempre i migliori vincono. Siamo migliorati in difesa e vogliamo regalare una tre dicesima finale ai nostri tifosi», è stato il grido di batta glia di Ringhio. Il Sion ha sempre vinto la coppa quando è andato in finale: 12 volte su 12. ROMANIA Rapid Bucarest in sciopero I giocatori del Rapid Bucarest sono in sciopero: non giocheranno il prossimo match di campionato e non si alleneranno, perché da mesi non prendono lo stipendio. MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 verso il Giro Italia lo conosce già molto bene, ma L’ non ha potuto ancora applaudirlo «in casa». Bradley Wiggins (a destra, nella foto Bettini) aveva vinto la cronometro inaugurale del Giro 2010, però quel giorno si correva lungo i canali olandesi di Amsterdam. Ieri ha pilotato i compagni del team Sky a oltre 55 orari di media nella cronosquadre del Giro del Trentino, ma la prova si è svolta in Austria. E allora appuntamento a Ischia, domenica 5 maggio. Dove l’inglese, chissà, potrebbe anche indossare la maglia rosa. Ma- ilCaso campo e per la testa che ha sotto la cresta. Ma non dobbiamo dimenticare che ha 20 anni. E a 20 anni non si può già essere uomini, anche se si guadagna in un anno quello che molti uomini non guadagneranno in tutta la loro vita. A 20 anni si ha voglia di uscire con la fidanzatina, di andare a ballare, di fare una ragazzata in treno, di portare i capelli da bischero, di vestirsi in quel modo, di ascoltare la musica rap, di twittare. Basta farlo con moderazione e con quella testa che Stephan ha finora dimostrato di avere. Anche se non sei un ventenne normale che può chiudere il libro dell’ultimo esame sostenuto con successo e andare al bar a tracannarsi quattro birre di fila, hai il diritto di poter vivere la tua vita. Soprattutto se continui a rispettare i tuoi doveri. E i doveri di Stephan sono ormai sempre di più perché non è soltanto l’attaccante che ha salvato il Milan dall’anonimato, è an- Stephan El Shaarawy, 20 anni BOZZANI gari sfilandola al suo ex amico-compagno di squadra Mark Cavendish, favoritissimo per la prima volata di Napoli sabato 4. In ogni caso, il segnale di ieri a Lienz è stato da uomo forte. Soltanto Vincenzo Nibali, il suo rivale già al Tour 2012, l’unico corridore che il duo Wiggins-Froome ha dovuto inseguire in una passerella trionfale durata tre settimane, si è salvato: ha preso 13" su 14 km di cronosquadre, cioè 1" a chilometro. Ci sta. Anzi, un bel risultato per una squadra con più scalatori che passisti. Wiggins ha sacrificato tutto per questa settimana laPuntura EL SHAARAWY VA AIUTATO A CRESCERE PER IL BENE DEL MILAN E DELL’ITALIA tephan El Shaarawy è un ragazzo da proteggere. Un calciatore da far crescere. MerS ce rara. Per il talento che mette in mostra in che l’attaccante della nazionale, uno dei due, tre giovani italiani di maggior talento, il futuro del Milan e della nostra nazionale. El Shaarawy non è (ancora) Messi e neppure Cristiano Ronaldo. Ma è la cosa più bella successa al nostro calcio negli ultimi anni. Max Allegri va soltanto ringraziato per come lo ha gestito finora. Nel momento buio all’inizio della stagione e nel momento dell’oro quando segnava gol a ripetizione. Il no di domenica sera può essere uno di quei «no che aiutano a crescere». Quelli descritti da Asha Phillips, la famosa psicoterapeuta infantile inglese nel suo libro: «Un no non è necessariamente un rifiuto dell’altro o una prevaricazione, ma può invece dimostrare la fiducia nella sua forza e nelle sue capacità». Il no di Allegri a El Shaarawy è difficile da capire per l’inconsistenza di Robinho, ma è un messaggio chiaro. Un messaggio che può solo aiutare il Faraone a crescere. Come persona e come calciatore. Non ha aiutato il Milan a battere il Napoli e questo forse i tifosi e la società lo digeriranno meno. Ma è servito a salvaguardare un patrimonio del calcio italiano. A farlo restare con i piedi per terra. Ad alimentare la fame che gli ha permesso di mangiarsi i difensori avversari fino a Natale. Adesso tutto è più difficile, perché gli avversari lo hanno studiato e capito. E lui dovrà inventarsi nuove mosse per sorprenderli. Balotelli lì di fianco non sarà d’intralcio, ma d’aiuto e gli toglierà la responsabilità di dover segnare sempre lui. Il no di Allegri non è stato un no normale, è inutile che il tecnico continui a dirlo. Era destinato a fare notizia, soprattutto quando lo ha accompagnato parlando di «questioni di testa». Ma evidentemente c’era bisogno di accendere il campanello d’allarme. Di far capire a chi doveva capire. Allegri non è stupido da lasciar fuori la sua stellina per un capriccio. Con i ragazzi, anche con i più bravi e buoni, troppe carote provocano un’indigestione. Un bastone, ogni tanto, aiuta a crescere. Soprattutto quando proprio non se l’aspetta nessuno. twitter@uzapelloni di ROBERTO PELUCCHI f Ci sono le pubblicazioni: Conte si sposerà il 10 giugno a Torino e non potrà non sapere. N on fossero sufficienti due stagioni a cento all' ora per quantificare il ruolo di Vidal nel progetto Conte, non bastasse la gran partita contro il Bayern, ecco Lazio-Juve a cancellare ogni dubbio: si tratta di un fuoriclasse. Eppure del cileno si parla da tempo, e con insistenza sospetta, come del top player il cui sacrificio sarebbe indispensabile per procurarsi un altro top player da Champions. Possibile? Se oggi vuoi insidiare le sette sorelle dai portafogli gonfi (Barça, Real Madrid, Bayern, United, City, Chelsea, Psg), come il Borussia, non hai che la strada della valorizzazione dei tuoi fenomeni: fatti in casa (tipo Marchisio) o comprati per poco o niente (Vidal, Pogba). Vedremo se Lewandowski, Reus, Blas e Gotze saranno sul mercato. Ma che Juve sarebbe senza Vidal? 1) È una scusa sostenere che tanto c’è Pogba. Il francese non possiede aggressività e ritmo di Vidal, pur disponendo di altre doti (controllo, tiro, elevazione, visione, senso tattico) che lo inseriranno nella top ten del Pallone d'oro ma che cambiano i meccanismi tecnico-tattici di Conte. © RIPRODUZIONE RISERVATA dallaPrima Correre a Boston Il grande sogno di ogni podista Una tristissima immagine della Boylston Street dopo le bombe REUTERS di FAUSTO NARDUCCI TwitTwit IL CINGUETTIO DEL GIORNO GIGI DATOME Cestista della Virtus Roma Domenica hanno giocato 2 squadre di basket... Ma ce n'era una terza che vince ogni giorno che "scende in campo" :) @GigiDatome MARGHERITA GRANBASSI Campionessa di scherma Stamattina #allenamento in #bicicletta , pensando a @bostonmarathon @marghegranbassi 2) Il Bayern ha in panchina Kroos o Robben, il Real Modric, il Barça può permettersi Fabregas, e la Juve non Pogba? Come se l’anno prossimo – tra campionato e una Champions con ben altre premesse – non servisse anche un Verratti. 3) Le cifre non mentono: Pirlo ha giocato 3.429’, Vidal 3.062’, Marchisio 2.947’ e Pogba 1.907’. Se i tre titolari sono sembrati a volte in riserva, è anche perché saggiamente Conte ha preferito risparmiare il francese investendo sulla sua crescita. E adesso si ritrova un quarto titolare come in ogni top team, non un «sostituto». Se davvero la Juve deve far cassa, è da Giovinco, Matri, Quagliarella, lo stesso Vucinic (più sacrificabile di Vidal) che può trovare le risorse per un attaccante dopo Llorente, un mediano (Verratti), un esterno di sinistra e un difensore centrale. Per caso il Barça sacrificherà Iniesta per dare spazio a Thiago Alcantara? Per forza i top player costano uno sproposito? Per la filosofia di Conte sono più utili i Mandzukic da 13 milioni (che naturalmente vanno cercati e scoperti) dei Falcao su cifre impossibili. Se davvero la Juve sogna di inserirsi nel gran giro, i discorsi su Vidal non possono che essere illazioni di mezza primavera. O no? © RIPRODUZIONE RISERVATA di VALERIO MARINI © RIPRODUZIONE RISERVATA VIDAL GIOCATORE CHIAVE PER LA JUVE UN ERRORE CEDERLO PER FARE CASSA in Trentino. Ha visto le Tre Cime di Lavaredo, poi proverà il Montasio e la crono di Gabicce. Nel Giro ci crede. E ieri il primo test-verità: perché questo prevedeva il programma di una formazione metodica come nessun’altra. Dove la potenza espressa dai corridori in salita orienta la tattica di gara Ieri serviva un segnale a tutti, sia alla squadra sia ai rivali. La serietà della preparazione in vista di un evento come il Giro d’Italia è arrivata dalle lancette del cronometro. E adesso altre due giornate-chiave, stavolta in salita, dove Nibali in questo momento ci sembra superiore: oggi a Vetriolo Terme, venerdì a Sega di Ala. laVignetta storie di Top player di FABIO LICARI 23 WIGGINS, IL SEGNALE CHE SERVIVA ADESSO APPUNTAMENTO A ISCHIA di LUCA GIALANELLA di UMBERTO ZAPELLONI LA GAZZETTA DELLO SPORT CLAUDIO ROSSETTO C.t. della nazionale di nuoto Campionati finiti, nuoto italiano in ripresa, la strada è lunga , ma la direzione è giusta. Rivolta e Turrini i top-swimmer dei campionati. @RossettoClaudio FEDERICA PELLEGRINI Campionessa di nuoto Che dite sono un po' stanca dopo l'allenamento di questa mattina!!!!??? @mafaldina88 l fumo delle bombe contro Ise New la storia della corsa. Perché York è la più popolare e Londra la più ricca, Boston è la maratona più antica del mondo. La più prestigiosa e, d’ora in poi, anche la più tragica. Nel gran premio della montagna del maratoneta, la corsa del Massachusetts è sempre stata la cima Coppi: mentre per partecipare a New York e a Londra basta mettere mano al portafoglio, per andare a Boston occorre un tempo limite in base all’età. Certo, c’è sempre il modo di aggirare l’ostacolo affidandosi ai tour operator di casa che un pass non lo negano mai, ma chi vuole entrare nel club del podismo che conta, a Boston deve arrivarci con le proprie gambe. Ebbene, combinando primato stagionale e data di nascita, anche per un podista della domenica come me il giorno della «laurea» è arrivato: era il 2001 e trovandomi in tasca un inaspettato 3h16’24" a 43 anni, andai subito a consultare le tabelle per scoprire che ce l’avevo fatta «al minuto». Potevo iscrivermi a Boston, il sogno di ogni podista in ogni angolo del globo. Ecco, ora potete avere una vaga idea di quale peso e con quanto orgoglio i 23.326 partenti della maratona avevano preso il via lunedì da Hopkinton per attraversare le famose Heart Break Hills, montagne russe del podismo che sono un po’ come il capo di Buona Speranza dei velisti. Quando le hai attraversate puoi dire di essere un maratoneta, non importa con quale tempo arrivi poi al traguardo. Io ci ero riuscito in 3h25’26" e quel tempo per me varrà sempre più del primato personale. Ora potete capire anche la ferita incancellabile che la 117ª edizione della maratona più antica del mondo ha aperto nel cuore del popolo della maratona: se non fosse offensivo dirlo rispetto alle tragedie vere che le foto e le immagini tv hanno portato in tutte le case lunedì sera, potremmo dire che d’ora in poi ci sentiremo tutti amputati. Il mondo non può che inorridire di fronte alle immagini strazianti di quei corpi martoriati durante l’estasi della gioia sportiva o dell’incitamento, non può che interrogarsi sull’origine del male del mondo al pensiero di un bambino di otto anni sottratto ai suoi cari mentre si godeva le gioie della famiglia. Ma colpire Boston - e fino ad ora non sappiamo quale sia stata il vero intento di chi ha preparato l’attentato - significa, oltre che uccidere tante vittime innocenti, anche stroncare le speranze di un mondo che ha costruito i suoi valori nella fratellanza e nella condivisione di obiettivi comuni. Non solo. Lì in America significa anche insultare la storia patriottica che ha ribattezzato in Marathon Day la data del Patriot’s Day (terzo lunedì di aprile) nato per celebrare la battaglia che a Boston aprì la Revolutionary War per dare origini agli Stati Uniti d’America. Significa offendere l’eroe a cavallo Paul Revere ma anche l’equivalente podistico Fidippide, perché la maratona di Boston è nata nel 1897 solo un anno dopo (e sulla scia) della prima Olimpiade di Atene e nel 1996 ha festeggiato per prima il centenario con 35.868 arrivati. Da oggi, non è retorica, partecipare a una maratona a ogni latitudine non sarà più la stessa cosa. Non per la scoperta di poter diventare obiettivi sensibili di un pazzo o di un fanatico attentatore, ma perché la gioia che in tutti questi anni ci ha regalato la corsa non è minimamente paragonabile al dolore che ci dà il pensiero che qualcuno di maratona è morto. E stavolta la tragedia non riguarda chi è stato stroncato in corsa inseguendo il traguardo che lui stesso si era prefisso, ma qualcuno che voleva limitarsi a guardare i suoi eroi dietro a una transenna. Morire di maratona, che tragedia assurda per uno spettatore. © RIPRODUZIONE RISERVATA 24 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE B MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 37a GIORNATA d l’Analisi Gazza HANNO DETTO di NICOLA BINDA twitter@nickbinda Un verdetto chiama l’altro Tvf GOL E HIGHLIGHTS LI POTETE TROVARE SUL NOSTRO SITO S Chiediamo scusa all’Empoli, che avevamo definito stanco dopo la convincente (ma estenuante) scalata. La super coppia Tavano-Maccarone (33 gol in due, di gran lunga la migliore della B) e l’astro nascente Saponara (bell’esempio del Milan: i fenomeni non sono solo gli extracomunitari) hanno firmato una vittoria pesantissima. Perché adesso il Verona, incappato nel secondo 0-0 consecutivo (e buon per l’Hellas che i derby sono finiti...), è a 6 punti. Questo significa playoff. Per adesso: il tormentone resta... Restano cinque giornate tirate. Con Livorno-Novara di stasera che potrebbe sparigliare ulteriormente le carte, ma anche con Verona-Empoli all’ultima che potrebbe essere decisiva. Il tutto mentre la Lombardia si dà il cambio in zona-playoff: esce il Varese, entra il Brescia. Problemi che non riguardano il Sassuolo. Il rendimento della capolista, nelle ultime settimane, aveva lasciato un po’ a desiderare, ma a confermare la leadership assoluta è arrivata questa vittoria a Reggio Calabria che scaccia tutti i dubbi. A questo punto, per il Sassuolo, resta solo da indovinare la data della promozione: magari nel derby con il Modena del 26? Il primo verdetto intanto è arrivato in coda. Saluta il Grosseto dopo 6 anni, e dopo aver recuperato in extremis la categoria a fine agosto, rimediando all’esclusione per il calcioscommesse con un soffertissimo ripescaggio: forse la società ha esaurito lì le sue energie e dispiace adesso vedere un presidente combattivo come Camilli che annuncia il disimpegno. Spesso il Comandante ha fatto discutere, ma la sua passione merita di più. A proposito di società, altre nuvole nere sul Bari, che non ha rispettato la scadenza per stipendi e contributi: la prossima stagione sarà penalizzato. Ma che futuro ha veramente questo nobile club? Di Francesco (allenatore del Sassuolo) E’ stata una vittoria meritata, abbiamo creato molte occasioni gol. Siamo stati bravi a ritrovare i vecchi equilibri S Pillon (allenatore della Reggina) Paghiamo il gesto di Di Michele che si è beccato due giornate in un momento delicato. Decisivo ora il derby di Crotone RISULTATI Come al solito, sul nostro sito gazzetta.it gli appassionati potranno trovare tutti i gol e anche le migliori azioni di questa giornata del campionato di Serie B. GDS Ecco il Sassuolo da A Missiroli si scatena E il vantaggio va a +8 Boakye sblocca la gara, poi ci pensa l’ex a chiuderla La Reggina non rimedia ed è sempre più nel playout REGGINA SASSUOLO DAL NOSTRO INVIATO GAETANO IMPARATO REGGIO CALABRIA S Missiroli (centrocampista del Sassuolo) Il gol è arrivato quando la Reggina spingeva. E’ la risposta a chi ci riteneva bolliti: ritrovati gli equilibri giusti Una copertina per due col Sassuolo che ritrova la vittoria dopo 5 gare: Richmond Boakye e Simone Missiroli. Il ghanese spreca subito tre palle gol impensabili, prima di dare la piega definitiva alla partita, mentre il reggino doc raddoppia, blinda la vittoria scacciapensieri contro la sua ex squadra che manda a due passi dall’inferno. Ma la sua gente capisce, lo applaude di cuore, non rinnega un suo figlio che ha comunque avuto il tatto di non esultare al gol bello e decisivo: girata di destro su imbeccata laterale del solito Troianiello. Perde la Reggina, i reggini invece no. La chiave La frenata del Sassuo- lo è finita, in casa di chi lotta per non retrocedere ha vinto alla vecchia maniera: bel gioco, senza strafare, ma sprecando anche molto. Si parte con Troianiello che crea e Boakye a distruggere: due assist d’oro dello scugnizzo in 13’ vanificati, entrambi, come rigori in movimento con palla che sfiora il palo e Di Francesco ha un travaso © RIPRODUZIONE RISERVATA BRESCIA-GROSSETO EMPOLI-JUVE STABIA LANCIANO-TERNANA LIVORNO-NOVARA MODENA-BARI PADOVA-CROTONE PRO VERCELLI-VARESE REGGINA-SASSUOLO SPEZIA-CESENA VERONA-CITTADELLA VICENZA-ASCOLI 0 2 3-1 5-0 1-1 stasera 0-0 2-1 2-1 0-2 1-0 0-0 1-0 TROIANIELLO (Sassuolo) Tre assist stupendi, bravo a muoversi tra le linee come e quando vuole dro 5 (dal 32’ s.t. Antonazzo s.v.), Ely 4,5 (dal 6’ s.t. Campagnacci 6), Bergamelli 5, Di Bari 5; Armellino 5, Colucci 6 (dal 41’ s.t. Fischnaller s.v.), Hetemaj 5,5; Sarno 5, Comi 6, Rizzato 5,5. PANCHINA Facchin, Freddi, Bombagi, Gerardi. ALLENATORE Pillon 5. Smania di turnover, turno infrasettimanale e voglia di vincere e comunque va a dama. Pillon pure cambia, ma la sua è una Reggina in caduta libera e una classifica da paura. S’adegua con un 4-3-3 finto, alla fine è un classico 4-5-1. Attenuanti? Le assenze pesanti e tanta imprecisione. A D’Alessandro annullano un gol (40’ p.t.) dopo un contatto tosto su Terranova, ma quella calabrese sembra una squadra scollata e in serie difficoltà contro un Sassuolo che in campo si trova ad occhi chiusi. L’uscita di Ely (stralunato sul gol) serve ad arretrare Rizzato, Di Bari centrale e Campagnacci esterno di mediana. L’assalto alla baionetta c’è, Comi brilla un po’, ma la porta resta stregata specie quando Pomini (17’ s.t.) con la mano spegne i sogni e la testata ravvicinata di Di Bari. SASSUOLO (4-3-3) Pomini 6,5; Laverone 6,5, Bianco 6, Terranova 6, Longhi 6,5; Bianchi 6,5, Chibsah 6,5, Missiroli 7 (dal 29’ s.t. Berardi s.v.); Troianiello 7 (dal 37’ s.t. Frascatore s.v.), Boakye 6,5, Laribi 6,5 (dal 17’ s.t. Troiano 6). PANCHINA Pigliacelli, Marzorati, Pavoletti, Catellani. ALLENATORE Di Francesco 7. ARBITRO Ostinelli di Como 6,5. GUARDALINEE Avellano 6,5 - Ranghetti 6,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Longhi (S), Antonazzo (R), Comi (R) per gioco scorretto. NOTE paganti 506, incasso di 6.371 euro; abbonati 2.890, quota di 11.421,50 euro. Tiri in porta 2-2. Tiri fuori 5-4. In fuorigioco 5-0. Angoli 3-3. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 5’. di bile. Così come quando di testa il ghanese riesce a sbagliare un metro davanti Baiocco (22’). S’agita il tecnico, ha scelto il tridente che non ti aspetti (tranne Troianiello, in gran vena), ma Boakye prestito Juve Simone Missiroli, 26, e Raimond Boakye, 20 LAPRESSE MARCATORI PUNTI V IN CASA N P V FUORI N P RETI G Coach trasformisti Di Francesco ha osato, ha rischiato, ma la scelta alla fine lo ha ripagato. REGGINA (4-3-3) Baiocco 5; D’Alessan- PARTITE SQUADRE (a metà con Preziosi) non lo ripaga. Sembra un inviato da Marte per caso nel bel mezzo delle azioni offensive proprio nella serata dove la smania di vincere è palpabile. Quando scaraventa, sfruttando la rabbia e il fisico possente, un pallone alto che gira in rete spalle alla porta, beffando Ely, è come dicesse: meglio i gol impossibili. Da lì la strada si mette in discesa e ad incassare i tre punti pensa la difesa. Quando la Reggina reagisce la ghigliottina del fuorigioco si abbassa, precisa: Comi e compagnia ci vanno a sbattere sistematicamente. h 7 il migliore PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Boakye al 29’ p.t.; Missiroli al 19’ s.t. CLASSIFICA PROSSIMO TURNO TOTALE V N P IN CASA F S FUORI F S TOTALI F S Diff. Reti SASSUOLO 77 12 5 1 11 3 5 37 23 8 6 31 LIVORNO 70 11 3 4 9 7 2 36 20 10 6 38 26 29 16 67 42 25 VERONA 69 11 5 2 8 7 4 37 19 12 6 26 12 26 17 52 29 23 EMPOLI 63 7 7 5 10 5 3 37 17 12 8 29 26 33 21 62 47 NOVARA (-3) 56 10 4 4 7 4 7 36 17 8 11 31 BRESCIA 53 8 9 2 4 8 6 37 12 17 8 27 15 23 26 50 41 9 VARESE (-1) 52 9 5 5 5 6 7 37 14 11 12 34 24 15 24 49 48 1 1 10 40 24 71 34 37 15 17 33 21 64 38 26 MODENA (-2) 48 7 8 4 6 3 9 37 13 11 13 25 17 22 29 47 46 JUVE STABIA 48 8 7 4 4 5 9 37 12 12 13 26 23 23 31 49 54 -5 TERNANA 47 6 8 4 5 6 8 37 11 14 12 18 16 14 17 32 33 -1 PADOVA 47 6 9 4 5 5 8 37 11 14 12 20 17 20 27 40 44 -4 CROTONE (-2) 46 11 3 4 2 6 11 37 13 9 15 22 15 (3-3) (1-1) (1-1) (0-4) (0-1) (3-3) (2-2) (0-1) (1-2) SPEZIA 45 8 2 8 3 10 6 37 11 12 14 25 33 20 20 45 53 -8 14 20 21 20 32 40 53 -13 Lunedì 22 aprile, ore 19 ASCOLI-PADOVA (1-1) ore 21 VERONA-BRESCIA (0-2) U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE 38ª giornata Sabato 20 aprile, ore 15 CESENA-LANCIANO CITTADELLA-JUVE STABIA CROTONE-REGGINA GROSSETO-LIVORNO NOVARA-MODENA SASSUOLO-BARI SPEZIA-EMPOLI TERNANA-VARESE VICENZA-PRO VERCELLI Gazzetta.it LA VOLATA PER LA SERIE A COSI’ GLI ULTIMI 450 MINUTI 14 33 36 48 -12 CESENA 45 7 6 5 4 6 9 37 11 12 BARI (-7) 44 9 4 6 4 8 6 37 13 12 12 27 21 CITTADELLA 44 6 8 4 4 6 9 37 10 14 13 22 24 23 32 45 56 -11 LANCIANO 43 5 9 5 4 7 7 37 9 16 12 24 27 20 27 44 54 -10 REGGINA (-2) 41 7 6 6 3 7 8 37 10 13 14 ASCOLI (-1) 40 7 4 7 4 4 11 37 11 8 18 27 27 18 29 45 56 -11 VICENZA 35 4 5 9 4 6 9 37 8 11 18 23 28 13 22 36 50 -14 PRO VERCELLI 31 6 3 10 2 4 12 37 8 7 22 20 28 13 30 33 58 -25 GROSSETO (-6) 23 5 7 6 1 4 14 37 6 11 20 24 22 14 36 38 58 -20 19 21 19 18 46 39 7 18 26 37 47 -10 20 RETI Ardemagni (4, Modena). 18 RETI Zaza (Ascoli); Tavano (4, Empoli); Sansovini (Spezia); Cacia (4, Verona). 15 RETI Maccarone (Empoli); Paulinho (2, Livorno); Ebagua (4, Varese). 14 RETI Caputo (4, Bari); Siligardi (1, Livorno); Gonzalez (3, Novara). 13 RETI Corvia (1, Brescia). 12 RETI Succi (2, Cesena). 11 RETI Saponara (Empoli); Belingheri e Dionisi (6, Livorno); Comi (2, Reggina); Boakye (1, Sassuolo). 10 RETI And. Caracciolo (2, Brescia); Sforzini (2, Grosseto; ora è al Pescara); Farias (Padova); Berardi e Pavoletti (Sassuolo). 9 RETI Gabionetta (3, Crotone); Cutolo (1, Padova); Terranova (7, Sassuolo); Malonga (1, Vicenza). 8 RETI Litteri (1) e Vitale (3, Ternana); Martinho (Verona). 7 RETI Soncin (1, Ascoli); Di Nardo (1) e Di Roberto (3, Cittadella); Caserta e Danilevicius (Juve Stabia; ora è al Latina); Di Gennaro (4, Spezia). 3 © RIPRODUZIONE RISERVATA domande a... MASSIMO PISCEDDA SELEZIONATORE B «Io dico sì ai playoff con Saponara alla Kakà» Massimo Piscedda, selezionatore di B Italia, commenta per noi la 37a giornata. Piscedda, cosa ha visto in questa serata? «Un po’ di tutto... Grossa prova del Sassuolo: Di Francesco ha rimesso le cose a posto. Buona la vittoria dello Spezia, sofferta, e buono il pareggio del Bari. E’ bello poi vedere come lottano ancora Vicenza e Pro Vercelli». A questo punto i playoff ci saranno? «A questo punto sì: l’Empoli in attacco ha giocatori da Serie A, e Sarri ha trovato la posizione giusta a Saponara, che gioca alla Kakà. Quella del Verona non è crisi, ma non riesce a finalizzare: manca soltanto il gol, il gioco c’è». Quale dei giovani l’ha colpita? «I tre della Ternana: Brignoli, Meccariello e Brosco, che è il centrale più forte oggi in B. E mi sembra in ripresa D’Alessandro del Cesena». MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 25 SERIE B 37a GIORNATA Occhio a quei tre, Empoli devastante A segno Saponara, Tavano e Maccarone: Juve Stabia travolta e playoff ancora più vicini EMPOLI JUVE STABIA 5 0 PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Saponara al 27’, Tavano al 36’ p.t.; Saponara al 13’, Tavano al 24’, Maccarone al 28’ s.t. EMPOLI (4-3-1-2) Bassi 6; Hisaj 6,5, Tonelli 6,5, Regini 6,5, Accardi 6,5; Moro 7, Valdifiori 6,5, Croce 7; Saponara 7,5 (dal 21’ s.t. Signorelli 6); Maccarone 7,5 (dal 35’ s.t. Pucciarelli s.v.), Tavano 7,5 (dal 26’ s.t. Mchedlidze 6). PANCHINA Pelagotti, Romeo, Gigliotti, Casoli. ALLENATORE Sarri 7. JUVE STABIA (3-4-3) Seculin 6; Martinelli 5, Figliomeni 5, Murolo 5; Baldanzeddu 5 (dal 33’ s.t. Dicuonzo s.v.), Agyei 5 (dall’11’ s.t. Doninelli 5,5), Caserta 5, Zito 5,5 (dal 14’ s.t. Improta 5); Acosty 5,5, Bruno 5, Verdi 6. PANCHINA Nocchi, Scognamiglio, Suciu, Cellini. ALLENATORE Braglia 5. ARBITRO Gavillucci di Latina 6,5. GUARDALINEE Del Giovane 6,5 - Cucchiarini 6,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Figliomeni (JS), Caserta (JS) e Maccarone (E) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.315, incasso di 4.783 euro; abbonati 1.409, quota di 6.209,13 euro. Tiri in porta 8-1. Tiri fuori 5-8. In fuorigioco 2-3. Angoli 1-4. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’. DAL NOSTRO INVIATO GENNARO BOZZA EMPOLI 7,5 h il migliore Contrordine: i playoff si fanno eccome. Con un Empoli come questo, il sipario si riapre sui sogni quasi perduti delle inseguitrici, sugli interessi economici, ma soprattutto sullo spettacolo. La bellezza del calcio risplende nel gioco dell’Empoli, nell’arte e nella tecnica di un trio ispirato, Saponara-Maccarone-Tavano, che sconvolge la Juve Stabia e ripropone di prepotenza la candidatura dei toscani a un ruolo di protagonista per la scalata alla A. Dopo aver mostrato qualche segno di affanno nelle precedenti giornate, dovuto a un organico che si sta tirando il collo nello sforzo di tenere il passo di squadre ben più dotate, ecco la risposta fragorosa: 5 gol, uno spettacolo di tecnica, una promessa di nuove prodezze, con il Verona ora appena 6 punti sopra. SAPONARA (Empoli) Due gol, tanti tiri in porta, suggerimenti e assist per i compagni. Una seratona La chiave Il gioco dell’Empoli IL RISVEGLIO L’EX CUTOLO ENTRA, SEGNA ED ESCE re, ma è altrettanto vero che già al 10’ la squadra di Sarri si è avvicinata al gol, con un tiro di Saponara a botta sicura intercettato da Figliomeni. E tutte le azioni empolesi dimostrano comunque l’esistenza di schemi da manuale del calcio cui si aggiunge una buona dose di fantasia. Empoli devastante Così, tutto Massimo Maccarone, 33 anni, al centro, abbracciato dai compagni LAPRESSE non è solo bello, ma anche dirompente. Il compatto 3-4-3 della Juve Stabia, infatti, si allarga e si frantuma non appena Moro, Croce e Saponara cominciano a spingere con passaggi corti che hanno ancora più efficacia grazie ai movimenti sen- za palla di tutti i centrocampisti e, in particolare, di Maccarone e Tavano, che così creano ulteriori spazi. Ed è vero che il primo gol, al 27’, nasce in maniera casuale, dopo un lancio di Caserta che sbatte sull’arbitro e permette all’Empoli di riparti- NESSUN GOL GUAI SOCIETARI PER I PUGLIESI sembra addirittura troppo facile per gli empolesi che disintegrano la difesa avversaria. Si presentano in massa davanti alla porta, sia con azione complessa, sia in contropiede, tanto che c’è la scelta su chi debba segnare. Sull’1-0, arrivano in quattro al limite dell’area ed è Maccarone a fare il passaggio decisivo per Saponara, che da sinistra segna con un diagonale. Sul 2-0, al 36’, doppio scambio fra Maccarone e Tavano, che segna da destra. Nella ripresa, il 3-0 è un affondo perfetto di Saponara, che si presenta solo in area; il 4-0 è un regalo di Maccarone, che potrebbe tirare ma passa al solitario Tavano per il tocco decisivo; e il 5-0 è l’apoteosi di Maccarone che stavolta se ne va da solo in contropiede. A tutto questo si aggiunga il festival di pali sfiorati e si capisce che razza di serata sia per l’Empoli. Shock Juve Stabia Gli stabiesi, ri- dotti a fare i valletti, sono sotto shock e per loro l’ipotesi playoff, ora distanti 5 punti, si fa molto più lontana, ma è il senso di impotenza che più stupisce. Verdi è l’unico che prova a fare qualcosa, ha una reazione sullo 0-1 quando manda di poco fuori, imitato poi da Zito, ma è una prova disastrosa, che fa nascere più di un dubbio sul futuro della squadra. © RIPRODUZIONE RISERVATA SFIDA SALVEZZA DECIDE UN GOL DELL’ATTACCANTE Padova, vittoria Modena e Bari Ci pensa Okaka: scacciacrisi si annullano lo Spezia decolla Crotone spento ma il punto pesa Preso il Cesena PADOVA CROTONE 2 1 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Iori (P) su rigore al 14’ p.t.; Cutolo (P) all’8’, Ciano (C) al 43’ s.t. h 7 il migliore IORI (Padova) Piedi buoni, intelligenza tattica e il suo primo gol con la maglia del Padova PADOVA (3-4-2-1) Silvestri 6,5; Cionek 6, Dellafiore 6, Trevisan 6; Rispoli 6, Iori 7, Zè Eduardo 6,5, Jelenic 6; Viviani 6 (dal 17’ s.t. Cuffa 6), Farias 6 (dal 7’ s.t. Cutolo 6,5; dal 20’ s.t. Vantaggiato 6); Bonazzoli 7. PANCHINA Calderoni, Gallozzi, Raimondi, De Vitis. ALLENATORE Pea 6,5. ARBITRO Fabbri di Ravenna 6. GUARDALINEE Iori 6 – Lo Cicero 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Concetti (C), Bonazzoli (P), Iori (P) e Ciano (C) per gioco scorretto. NOTE paganti 746, incasso di 6.630 euro; abbonati 4.422, quota non comunicata. Tiri in porta 5-4. Tiri fuori 2-3. In fuorigioco 2-0. Angoli 9-3. Recuperi: p.t. 1', s.t. 5'. ANDREA MORETTO PADOVA Una vittoria, nient’altro che una vittoria: l’obiettivo, senza alternative, l’aveva messo l’allenatore del Padova, Fulvio Pea, alla vigilia della gara contro il Crotone. Tre punti per allontanare paure e fantasmi della zona che scotta e un ritorno alla vittoria per il Padova che mancava da un mese e mezzo: cinque sconfitte e due pareggi che avevano ridimensionato le ambizioni di promozione in una tranquilla salvezza. Il Crotone però, scavalcato in classifica, e nonostante l’assenza di Gabionetta ha cercato di restare sempre in partita. Il match Infatti, all’inizio, la squadra di Drago gioca sciolta, con lanci e scambi in velocità e punge con due conclusioni di 0 0 MODENA (4-2-3-1) Colombi 6; Andelkovic 6, Zoboli 6,5 (dal 21’ s.t. Gozzi 6), Perna 6,5, Gulan 6; Moretti 5,5, Osuji 6; Nardini 7, Mazzarani 5,5 (dal 7’ s.t. Stanco 5), Lazarevic 5 (dal 17’ s.t. Surraco 5); Ardemagni 6,5. PANCHINA Manfredini, Aldrovandi, Minarini, Piscitella. ALLENATORE Novellino 6. BARI (4-3-3) Lamanna 7; Ristovski 6, Dos Santos 6,5, Ceppitelli 6, Polenta 6,5; Defendi 5,5, Romizi 6 (dal 16’ s.t. De Falco 6), Sciaudone 6; Ghezzal 6,5 (dal 43’ s.t. Iunco s.v.), Caputo 6, Fedato 5 (dal 32’ s.t. Tallo 6). PANCHINA Pena, Sabelli, Galano, Bellomo. ALLENATORE Torrente 6. CROTONE (4-3-3) Concetti 6; Correia 6, Abruzzese 6, Ligi 6, Migliore 6,5 (dal 17’ s.t. Mazzotta 6); Maiello 6, Crisetig 6, Eramo 6,5; Ciano 7, Pettinari 6 (dal 25’ s.t. Caetano 6), De Giorgio 6,5 (dal 25’ s.t. Paonessa 6). PANCHINA De Luca, Galardo, Vinetot, Matute. ALLENATORE Drago 6. MODENA BARI Ciano. Il Padova ci mette un po’ a prendere le misure, la vera differenza la fa nelle geometrie Manuel Iori, il centrocampista arrivato a gennaio dal Cesena e che era stato fuori per un problema muscolare nel momento più nero della squadra veneta in questo campionato. E' lui al 13' a tagliare con un lancio in verticale la difesa del Crotone e a spalancare il corridoio per Bonazzoli, atterrato da Concetti all’ingresso in area. Rigore trasformato da Iori, che spiazza il portiere e segna la sua prima rete con la maglia del Padova. Tocca a Silvestri però prima dell’intervallo salvare il Padova: tiro da fuori di Ciano che diventa un assist per Pettinari, che in posizione regolare a due passi da Silvestri si fa parare il possibile pareggio. Nella ripresa basta poco a Cutolo, un ex, per lasciare il segno: appena entrato, all’8’,trova il tap-in vincente dopo una prima conclusione di Ze Eduardo parata da Concetti. L’avventura dell’attaccante del Padova dura solo fino al 20’, costretto ad uscire per infortunio. Alla mezz’ora Eramo sfiora la rete che potrebbe riaprire la partita, quella che, invece, trova Ciano a due minuti dalla fine. Giusto il tempo per far venire i brividi al Padova. © RIPRODUZIONE RISERVATA ARBITRO Castrignanò di Roma 6. GUARDALINEE Vicinanza 6 - Santuari 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Dos Santos (B), Osuji (M) e Ardemagni (M) per gioco scorretto; Moretti (M) per proteste. NOTE paganti 2.168, incasso di 13.182 euro; abbonati 2.531, quota di 22.742 euro. Tiri in porta 2-2. Tiri fuori 3-8. In fuorigioco 6-1. Angoli 6-1. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’. PAOLO REGGIANINI MODENA Guai a considerarlo il classico nulla di fatto di fine stagione. Modena e Bari si sono affrontati senza esclusioni di colpi e alla resa dei conti si sono annullati a vicenda. Giusto così. Un’iniezione di fiducia per la squadra di Torrente che conferma il buon momento (un k.o. nelle ultime 9 gare), anche se le cattive notizie arrivano dalla società: per il mancato pagamento di stipendi e contributi nel primo trimestre 2013, il Bari sarà penalizzato con un -2, ma dalla prossima stagione. E’ invece il primo pari della gestione Novellino nel corso della quale il Modena è riuscito comunque a uscire dalle secche della zona playout. Una vittoria avrebbe rimesso, forse, in corsa i gialloblù per i playoff, ma sarebbe sta- to troppo, visto che non più tardi di un mese fa la depressione da queste parti aveva raggiunto i massimi livelli. Equilibrio Perso Dalla Bona nel riscaldamento, sostituito da Nardini, Novellino si è affidato al modulo vincente di Ascoli. Ma il gioco della sua squadra è apparso frammentario, con una supremazia che ha prodotto poco in avanti. Il Bari non è stato a guardare, ha sofferto nella prima parte chiedendo al portiere Lamanna gli straordinari (provvidenziale parata su Ardemagni al 20’ e grande attenzione su Nardini al 35’) e con Fedato al 38’ da posizione defilata ha fatto tremare il Modena. Il gran lavoro di Ghezzal ha tenuto spesso in apprensione la retroguardia del Modena che ha poi dovuto moltiplicare gli sforzi nella fase finale della partita. Tolto Lazarevic, inconcludente, per un Surraco poco incisivo, i gialloblù sono calati alla distanza, mentre l’ingresso di Tallo (annullato un suo gol per fallo dello stesso attaccante) ha portato vivacità nel Bari. Cartellini pesanti per il Modena nelle battute conclusive all’indirizzo di Osuji, Moretti e Ardemagni, tutti diffidati. Salteranno Novara, ma ci saranno per il derby del 26. © RIPRODUZIONE RISERVATA h 7 il migliore NARDINI (Modena) Una gara tutto cuore, confeziona assist e va anche vicino al gol SPEZIA CESENA 1 0 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Okaka al 5’ s.t. SPEZIA (4-3-1-2) Guarna 6; Piccini 6 h7 il migliore ANTENUCCI (Spezia) Diverse conclusioni, tanto movimento e anche l’assist per il gol decisivo (dal 32’ s.t. Madonna s.v.), Goian 6,5, Schiavi 6, Garofalo 6 (dal 43’ s.t. Benedetti s.v.); Lollo 6 (dal 30’ s.t. Musacci s.v.), Porcari 6,5, Bovo 6; Di Gennaro 6; Okaka 6,5, Antenucci 7. PANCHINA Iacobucci, Pasini, Albarracin, Pichlmann. ALLENATORE Cagni 6,5. CESENA (4-3-1-2) Campagnolo 6; Ceccarelli 5,5, Comotto 5,5, Tonucci 6, Brandao 6; Coppola 6, Arrigoni 6 (dal 20’ s.t. Succi 5), Djokovic 6; Defrel s.v. (dal 4’ p.t. Tabanelli 6,5); Granoche 5,5, Rodriguez 6 (dal 30’ p.t. D’Alessandro 5,5). PANCHINA Ravaglia, Morero, Giandonato, Consolini. ALLENATORE Bisoli 5,5. ARBITRO Pinzani di Empoli 7. GUARDALINEE Melloni 6,5 - Di Iorio 6,5. AMMONITI Porcari (S), Schiavi (S), D’Alessandro (C), Ceccarelli (C), Arrigoni (C), Lollo (S) e Tonucci (C) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.338, incasso di 14.999,20 euro; abbonati 4.150, quota di 44.457,63 euro. Tiri in porta 4-2. Tiri fuori 6-3. In fuorigioco 1-1. Angoli 9-4. Recuperi: p.t. 4’, s.t. 4’. MARCO MAGI SPEZIA Ha fatto pace con se stesso, Stefano Okaka. Agita le braccia per incitare il pubblico, non protesta quando subisce un fallo, insomma c’è ed il merito va anche a Cagni. A Castellammare di Stabia aveva iniziato una rimonta mai finita, ma per lo Spezia, questa volta, il suo gol significa molto: la vittoria sul Cesena e l’aggancio agli avversari. Ammesso poi, di essere o meno superstiziosi, quando ti ritrovi, come è capitato a Bisoli, senza due titolari che si stirano nella prima mezzora, uno dei quali dopo appena 83 secondi, il pensiero di affidarsi ad un amuleto gli sarà anche venuto in mente. Bisogna, comunque, arrivare al quarto d’ora per vedere muovere qualcosa in due formazioni speculari: Tabanelli colpisce di testa sulla punizione di Djokovic e la palla sibila vicino al palo. Ancora una zuccata per far tremare Guarna: quella di Granoche, quasi allo scadere del primo tempo. I liguri rientrano in campo dall’intervallo con maggior cattiveria, come altre volte era accaduto. Antenucci, prima conclude di poco alto dal limite e poi serve ad Okaka una palla che l’italonigeriano conserva gelosamente, prima di scagliare alle spalle di Campagnolo con un preciso diagonale, per il vantaggio. Il calo di tensione dello Spezia nel finale, per poco, però, non gli costa i tre punti. Prima Granoche calcia sull’esterno della rete di potenza poi, un istante prima che l’arbitro fischi, Succi di testa, sulla riga di porta, alza sopra la traversa. Campedelli lascia Igor Campe- delli non è più presidente e consigliere d’amministrazione del Cesena: alla vigilia della partita ha rassegnato le dimissioni, anche se saranno regolarizzate soltanto oggi. Giorgio Lugaresi, prende il suo posto e dovrebbe essere eletto come nuovo numero 1 del Cesena, il 24 aprile. Sarà lui a sottoporre a Bisoli il contratto fino al 30 giugno 2016. © RIPRODUZIONE RISERVATA 26 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 SERIE B 37a GIORNATA Verona, un altro 0-0 L’attacco s’è perso La squadra di Mandorlini delude con un bel Cittadella Ritmo basso e poche idee: adesso c’è aria di crisi VERONA CITTADELLA 0 0 re 5,5 (dal 1’ s.t. Crespo 6), Ceccarelli 6 (dal 18’ s.t. Bianchetti 5), Maietta 6, Albertazzi 5,5; Nielsen 5, Jorginho 5,5, Hallfredsson 5,5; Sgrigna 5 (dal 5’ s.t. Martinho 5,5); Cacia 5,5, Ferrari 5. PANCHINA Berardi, Cocco, Bacinovic, Gomez. ALLENATORE Mandorlini 5,5. 6, Coly 6, Pellizzer 6,5; Ciancio 6,5, Vitofrancesco 6,5, Paolucci 7 (dal 30’ s.t. Baselli s.v.), Schiavon 6, De Vito 6 (dal 26’ s.t. Biraghi 6); Di Carmine 6,5, Di Roberto 6 (dal 27’ s.t. Minesso 6). PANCHINA Pierobon, Gasparetto, Giannetti, Di Nardo. ALLENATORE Foscarini 6,5. DAL NOSTRO INVIATO ANDREA TOSI VERONA Il bel Cittadella di inizio stagione si rivede al Bentegodi dove con una prova di grande acume tattico impone al Verona uno 0-0 ben giocato, sfiorando in un paio di occasioni anche il gol. Così la squadra di Foscarini allunga su quella di Mandorlini la maledizione dei derby regionali e ancora una volta il fattore campo non si dimostra amico dei gialloblù, al quinto pareggio interno stagionale. Un passo falso che rischia di essere molto pericoloso nella corsa al secondo posto. Verona al ralenty Fin dall’inizio si capisce che per il Verona sarà dura superare un Cittadella molto coperto, ma pronto a ripartire veloce. La squadra di casa non riesce a prendere campo perché la sua manovra è lenta e Emil Hallfredsson, 28 anni (a destra), contrastato da Ferdinando Vitofrancesco, 24 anni IPP h MIGLIORE 7 PAOLUCCI (Cittadella) Finchè rimane in campo fa qualità e quantità in mediana giocando mille palloni e bloccando Jorginho. Nel finale deve lasciare per un infortunio patito nel primo tempo centrata. Poco per conquistare i tre punti e il pubblico che alla fine lancia qualche fischio. prevedibile. Jorginho viene seguito come un’ombra da Paolucci e su Hallfredsson scattano i raddoppi sistematici della folta mediana avversaria. Così i rifornimenti per le punte sono occasionali e anche Sgrigna come suggeritore non trova mai i tempi giusti. Per un’ora il Verona brancola nel buio, solo Ferrari con un tiro telefonato dà lavoro a Cordaz, che deve solo sbrigare l’ordinaria amministrazione. Mandorlini è costretto a cambi obbligati per sostituire due difensori mentre l’innesto di Martinho per lo spento Sgrigna crea più dinamismo, ma anche molta confusione. Hallfreddson prova ad alzare il ritmo, ma l’attacco fatica a girare. All’improvviso Cacia, su un rimbalzo favorevole, si trova il pallone buono per battere Cordaz, ma il portiere del Cittadella è reattivo, poi Jorginho pizzica la faccia superiore della traversa con un destro a giro da posizione de- Giacomelli show Il Vicenza è vivo 1 0 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORE Giacomelli al 1’ p.t. VICENZA (4-3-3) Bremec 7,5; Padalino 7, Gentili 6,5, Camisa 6,5, Laczko 6; Rigoni 6, Cinelli 6, Ciaramitaro 6,5; Bojinov 5 (dal 44’ s.t. Tiribocchi s.v.), Malonga 5,5 (dal 29’ s.t. Mustacchio 6), Giacomelli 7,5 (dal 18’ s.t. Bellazzini 6). PANCHINA Pinsoglio, Martinelli, Di Matteo, Corticchia. ALLENATORE Dal Canto 6,5. ASCOLI (3-5-2) Maurantonio 6,5; Prestia 5, Faisca 6, Ricci 6; Scalise 5 (dall’8’ s.t. Conocchioli 6), Russo 5,5, Loviso 6 (dal 32’ s.t. Morosini 6), Fossati 6 (dal 37’ s.t. Soncin s.v.), Pasqualini 6,5; Zaza 5, Feczesin 6. PANCHINA Gomys, Peccarisi, Colomba, Graham. ALLENATORE Silva 5,5. ARBITRO Di Bello di Brindisi 6,5. GUARDALINEE Di Francesco 6,5 – Liberti 6,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Russo (A), Padalino (V), Conocchioli (A) e Cinelli (V) per gioco scorretto. NOTE paganti 904, incasso di 6.130 euro; abbonati 5.314, quota di 22,163 euro. Tiri in porta 7-5. Tiri fuori 4-3. In fuorigioco 3-4. Angoli 9-5. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’. le reti in trasferta: in attesa di stasera è minimo stagionale (7 alla 7ª giornata) 53 Cittadella mobile Foscarini, 5 punti nel filotto di tre derby, abbandona il tridente lasciando Di Nardo, il suo attaccante più forma (6 gol nelle ultime 4 partite) in panchina. La difesa a tre regge bene chiudendo tutti gli spazi aerei, il centrocampo a cinque si muove a fisarmonica senza stonare mai. Paolucci governa il gioco da regista e interditore, i compagni scendono e salgono senza perdere un giro. Nel primo tempo Schiavon ha due belle opportunità, dapprima di testa impegna Rafael in angolo, poi spreca sparando alle stelle un contropiede importante. Il Citta copre e riparte anche nella ripresa, Ciancio e Di Carmine mantengono alta la squadra che prende un punto d’oro in ottica salvezza. ALBERTA MANTOVANI VICENZA Il Vicenza che non vince in casa dal 17 novembre e mai ha preso i tre punti sul suo campo con Dal Canto in panchina, ci mette neppure un minuto a bucare l’Ascoli. Giacomelli si beve Ricci e infila in diagonale sul primo palo Maurantonio. Per l’Ascoli è come partire con l’handicap, per il Vicenza all’ultima spiaggia è un’iniezione di fiducia. A trascinare i biancorossi di Dal Canto è uno scatenato Giacomelli, che agisce da punta di sinistra del tridente, imprendibile sul breve per Scalise e Prestia. Il ritorno in panchina di Silva non sembra produrre effetti e nemmeno il rientro di Zaza dopo la squalifica. All’Ascoli va di lusso che Malonga sciupi un colpo di testa al 16’ e soprattutto divori il 2-0 al 26’ su verticalizzazione dello scatenato Giacomelli. Per l’Ascoli, che si fa vedere in avanti solo al 26’ con una puntata di Feczesin, antici- i secondi necessari a Giacomelli per segnare la prima rete della giornata: il Vicenza già 8 volte ha segnato al primo minuto di gioco 5-0 il risultato di Empoli: è la migliore vittoria casalinga di questa stagione, come quelle ottenute dal Brescia sul Crotone e dal Sassuolo sul Cesena, entrambe il 30 dicembre © RIPRODUZIONE RISERVATA SFIDA SALVEZZA CONTRO L’ASCOLI PRIMA VITTORIA CASALINGA DI DAL CANTO VICENZA ASCOLI La Pro Vercelli 6 mette l’orgoglio Varese furioso i rigori, entrambi realizzati da Grosseto e Padova. Quella veneta era l’unica squadra che non aveva ancora avuto rigori casalinghi a favore (l’ultimo il 17 dicembre 2011) CITTADELLA (3-5-2) Cordaz 6; Sosa pato da Camisa, potrebbe essere notte fonda se il Vicenza avesse un po’ più di mira al tiro e se Maurantonio al 43’ non uscisse sui piedi del solito Giacomelli che pare Messi per come si fa beffe della difesa ascolana, ma poi non riesce a firmare la doppietta. Così il Vicenza rischia di pagare tanto spreco, ma Bremec inchioda a terra due tiri di Zaza e Feczesin. Resistenza La ripresa è più equi- librata, l’Ascoli conquista campo, minaccia un paio di volte l’ottimo Bremec, che al 29’ devia sulla traversa una bomba su punizione da 30 metri di Loviso. Il Vicenza paga la stanchezza di un gran primo tempo e in avanti produce solo una fiammata con Bojinov. Il finale è un botta e risposta con Bremec che di piede ferma Feczesin, una traversa strisciata da Pasqualini, occasioni per il raddoppio non sfruttate da Bojinov e Bellazzini. © RIPRODUZIONE RISERVATA h 7,5 il migliore GIACOMELLI (Vicenza) L’Ascoli non riesce a contenerlo, segna e distribuisce palle-gol LA SORPRESA ANNULLATO UN GOL A FERREIRA PINTO I NUMERI DELLA B 2 VERONA (4-3-1-2) Rafael 6,5; Cacciato- ARBITRO Roca di Foggia 6. GUARDALINEE Bagnoli 6 - Pegorin 6. AMMONITI Sosa (C) e Crespo (V) per gioco scorretto; Martinho (V) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 2.242, incasso di 32.863 euro; abbonati 11.564, quota di 108.732 euro. Tiri in porta 3 (con una traversa)-3. Tiri fuori 3-6. In fuorigioco 3-4. Angoli 10-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’. 4 PRO VERCELLI VARESE 2 1 PRIMO TEMPO 2-1 MARCATORI Ranellucci (PV) al 7’, Rea (V) al 43’, Borghese (PV) al 45’ p.t. Ferreira Pinto al 10’ della ripresa con Ebagua in fuorigioco che ostacola sulla linea di porta l’ultimo difensore della Pro. Polemico Castori: «Gol regolare, Ebagua era in linea sul tiro di Ferreira Pinto». PRO VERCELLI (4-3-1-2) Valentini 6; Abbate 5,5, Borghese 6,5, Ranellucci 6, Scaglia 7; Filkor 6 (dal 31’ s.t. Genevier 6), Appelt 6, Germano 6 (dal 40’ s.t. Cristiano s.v.); Scavone 6; Iemmello 6 (dal 22’ s.t. Ragatzu 6), Eusepi 5,5. PANCHINA Miranda, Rosso, Erpen, De Silvestro. ALLENATORE Braghin 6,5. VARESE (4-4-2) Bressan 6; Struna 5,5, Troest 5,5, Rea 6, Franco 5 (dal 1’ s.t. Oduamadi 5,5); Ferreira Pinto 6 (dal 24’ s.t. Tripoli 5,5), Kone 5, Filipe 6 (dal 35’ s.t. Martinetti s.v.), Zecchin 6,5; Neto Pereira 6, Ebagua 5. PANCHINA Milan, Pucino, Marino, Corti. ALLENATORE Castori 5,5. ARBITRO Pasqua di Tivoli 5,5. GUARDALINEE Manzini 6 - Peretti 5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Borghese (PV) e Rea (V) gioco scorretto. NOTE paganti 976, incasso di 12.480 euro; abbonati 1.063, quota di 6.840 euro. Tiri in porta 3-4. Tiri fuori 4-5. In fuorigioco 3-3. Angoli 6-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’. DAL NOSTRO INVIATO FRANCESCO BRAMARDO VERCELLI Il risultato che non ti aspetti. La Pro con un piede nel baratro mostra il petto e l’orgoglio e in 45’ ipnotizza un Varese irriconoscibile. A 5 giornate dalla fine Pro Vercelli e Varese guardano in casa altrui, speranze playoff e playout non sono ancora tramontate. Alla Pro disperata restano 5 partite, 2 scontri diretti contro Vicenza e Grosseto che potrebbero non bastare, e il derby con il Novara per l’onore. E l’onore è il ritornello che tiene in vita la compagine di Braghin, spuntata, falcidiata dagli infortuni, con il fiato corto, ma che ha deciso di vendere cara la pelle. Discorso opposto per il Varese, senza idee, con un solo episodio per recriminare, il gol annullato a Sorpresa Poco Varese nei primi 45’ e la Pro ne approfitta, con merito, anche se dopo il vantaggio i padroni di casa subiscono il pari nel finale di tempo prima del guizzo, 2’ dopo, di Borghese. Tre reti su palla inattiva, tre gol che arrivano a rimorchio, dalla difesa. Difensori che meritano la sufficienza piena per le conclusioni da bomber in zona gol, non senza colpe quando a loro volta tocca difendere. Tre gol con tre dormite in area e conclusioni senza marcatura. La Pro tiene il pallino del gioco, compatta e attenta, il Varese sbaglia troppo e lascia al solo Neto Pereira i pochi guizzi. La Pro passa dopo 7’, angolo di Scaglia, testa di Ranellucci che anticipa il compagno di squadra Scavone, entrambi liberi nell’area piccola. Al 25’ Germano prova da 25 metri, ma Bressan sventa in angolo. Il Varese si affaccia nella metà campo della Pro dopo la mezz’ora. Bella l’azione degli ospiti al 38’ con Ebagua che scarica su Filipe, ma Valentini salva. In due minuti il Varese trova il pari e va di nuovo sotto. Al 43’ punizione di Zecchin, Rea sul secondo palo insacca. Ancora da calcio piazzato al 45’ il vantaggio della Pro: palla di Scaglia in area e Borghese è il più lesto a deviare a rete. © RIPRODUZIONE RISERVATA h 7 il migliore SCAGLIA (Pro Vercelli) Lascia il segno quando supera la metà campo: piede ispirato, due assist BOTTA E RISPOSTA GUASTO ALLE LUCI: SECONDO TEMPO CON 10’ DI RITARDO Lanciano spreca Ternana in salvo LANCIANO TERNANA 1 1 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Turchi (L) al 37’, Ceravolo (T) al 45’ p.t. LANCIANO (4-3-3) Leali 6; Almici 5, Rosania 5, Amenta 6, Mammarella 6; Di Cecco 6 (dal 21’ s.t. Vastola 6), D’Aversa 6, Volpe 6,5; Piccolo 6,5, Falcinelli 6,5 (dal 31’ s.t. Plasmati 6), Turchi 7 (dal 27’ s.t. Falcone 6). PANCHINA Amabile, Minotti, Fofana, Scrosta. ALLENATORE Gautieri 6. TERNANA (3-5-2) Brignoli 6,5; Meccariello 6, Brosco 6,5, Ferraro 6; Bernardi 6,5, Carcuro 6, Di Deo 6, Botta 6, Vitale 7; Litteri 6 (dal 24’ s.t. Alfageme 6), Ceravolo 7. PANCHINA Ambrosi, Sinigaglia, Bencivenga, Ferrari, Ciofani, Maniero. ALLENATORE Toscano 6,5. ARBITRO Borriello di Mantova 6,5. GUARDALINEE Tegoni 6 - Alassio 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI D’Aversa (L), Bernardi (T) e Volpe (L) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.541, incasso di 15.721,00 euro; abbonati 1.335, quota di 8.301,52 euro. Tiri in porta 5-2. Tiri fuori 3-6. In fuorigioco 0-2. Angoli 7-1. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’. FIORENZO CARLINI LANCIANO (Chieti) Il Lanciano mette in campo la rabbia che la posizione in classifica determina, anche per cancellare quei bruttissimi venti minuti di Bari, ma lo fa per un solo tempo, macchiato dall’indecisione in occasione del gol del pareggio umbro. Gautieri presenta una squadra più equilibrata con i rientri di D’Aversa al posto di Minotti e Di Cecco al posto di Vastola. Sa che la Ternana ha un centrocampo molto robusto e chiede agli uomini di fascia un movimento maggiore, anche perché Vitale e Bernardi si muovono bene creando superiorità anche in fase difensiva. La partita Parte bene la Ternana che tra il 4’e il 7’ va tre volte verso la porta di Leali, con Ceravolo in due occasioni e poi con Vitale. Ma la prima vera palla gol arriva al 24’ quando Volpe trova Piccolo lanciato a rete, antici- pato in extremis da un difensore al momento del tiro, quando ormai era solo davanti al portiere. Al 31’ slalom di Vitale che supera tre avversari e tira fuori di un soffio. A sorpresa, arriva il gol del Lanciano: triangolazione perfetta Falcinelli-Piccolo-Turchi con l’esterno bravissimo a tenere la palla all’altezza giusta, con un tiro imparabile alla destra di Brignoli. La Ternana è viva e proprio nel finale di tempo trova il pareggio, attaccando ancora sulla destra della difesa del Lanciano, particolarmente vulnerabile. Ceravolo salta prima Almici e poi Rosania ed infila Leali sulla propria sinistra. La ripresa inizia con circa dieci minuti di ritardo per un problema al sistema di illuminazione del campo e con un po’ di luce sparisce anche il gioco ravvivato solo dall’episodio di un rigore prima concesso e poi trasformato in rimessa dal fondo (giustamente) su segnalazione del collaboratore di linea. © RIPRODUZIONE RISERVATA h 7 il migliore CERAVOLO (Ternana) Tante incursioni offensive e punto di riferimento per tutta la squadra MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 27 SERIE B 37a GIORNATA Caracciolo ne fa 2 Brescia da playoff Il Grosseto lotta ma retrocede in Prima divisione BRESCIA GROSSETO 3 1 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI And. Caracciolo (B) al 45’ p.t.; Scaglia (B) al 6’, And. Caracciolo (B) al 9’, Delvecchio (G) su rigore al 21’ s.t. BRESCIA (4-3-3) Arcari 6,5; Zambelli 7, Ant. Caracciolo 6, Caldirola 6, Daprelà s.v. (dal 13’ p.t. Lasik 6); Rossi 6,5, Budel 6,5, Finazzi 6; Scaglia 7,5, And. Caracciolo 7,5 (dal 35’ s.t. Picci s.v.), Corvia 7 (dal 26’ s.t. Benali 6). PANCHINA Russo, Rosso, Mitrovic, Welbeck. ALLENATORE Calori 7. Breve paura Ma il delirio bresciano traballa dal 21’, ovvero da quando Delvecchio realizza il rigore concesso giustamente per fallo di Antonio Caracciolo su Piovaccari. Il Grosseto ha un sussulto, il Brescia si chiude troppo. E 8 minuti do- GROSSETO (4-3-3) Lanni 5,5; Feltscher 5, Padella 5, Biraschi 5,5, Calderoni 6; Mandorlini 5 (dal 22’ s.t. Som 6), Jadid 5 (dal 1’ s.t. Brugman 5), Delvecchio 6; Soddimo 5,5 (dall’11’ s.t. Coulibaly 6), Piovaccari 6, Mancino 6. PANCHINA Franza, Obodo, Giovio, Cosenza. ALLENATORE Moriero 5. ARBITRO Manganiello di Pinerolo 6. GUARDALINEE Fiorito 6 – Ceccarelli 6. AMMONITI Ant. Caracciolo (B) e Calderoni (G) per gioco scorretto. NOTE paganti 4.000 circa, incasso non comunicato; abbonati 3.828, quota non comunicata. Tiri in porta 7-4. Tiri fuori 8-5. In fuorigioco 1-3. Angoli 3-1. Recuperi: p.t. 4’, s.t. 3’. DAL NOSTRO INVIATO MATTEO BREGA BRESCIA Nove minuti effettivi per prendersi i playoff, nove minuti effettivi perché l’aritmetica soffochi le speranze del Grosseto che da ieri sera è retrocesso in Lega Pro dove manca dal 2007. Il Brescia supera 3-1 i toscani tra il tramonto del primo tempo e l’alba del secondo. Tre punti che sommati ai rallentamenti di Varese e Verona posizionano qualità delle giocate di Budel, Scaglia e Zambelli, quest’ultimo spostato a sinistra dopo l’ingresso di Lasik. Caldirola alla mezzora sbaglia da due metri, dalla distanza invece falliscono Zambelli, Andrea Caracciolo e Corvia. Nessun rimpianto solo perché al 45’ proprio Caracciolo, dopo aver scambiato con il compagno, deposita in rete. Il vantaggio bresciano spegne il Grosseto che appena rientrato in campo incassa altri due colpi. Prima il mancino magnifico di Scaglia che cerca e trova quell’angolino. Poi, trascorsi 3’, ecco il secondo centro di Andrea Caracciolo servito da Rossi. L’Airone non segnava una doppietta da sei mesi (a Novara). h 7,5 il migliore SCAGLIA (Brescia) Il mancino all’incrocio è di straordinaria bellezza, Utile il lavoro di raccordo Andrea Caracciolo, 31 anni, esulta dopo la doppietta: è arrivato a 10 gol in questo campionato nei playoff la squadra di Calori, che sabato andrà proprio al Bentegodi. La partita La tensione delle partite «semplici» colpisce il Brescia in avvio di serata. Senza fluidità, è il Grosseto a farsi più pericoloso con Mancino e Jadid. Poi, aggiustato il sistema nervoso di Andrea Caracciolo, che si becca con Padella, e sostituito Daprelà (problema alla caviglia sinistra), il Brescia svolta. Il baricentro sale, come la LAPRESSE po lo stesso Piovaccari segnerebbe il 2-3 se non fosse fermato in fuorigioco dubbio da Ceccarelli. I toscani si fermano, non reagiscono più. Da oggi si deve pensare al futuro in Lega Pro con il presidente Camilli che ha annunciato di nuovo: «Se la situazione resterà questa, il Grosseto ripartirà dalla D senza fallire. La società è sana e io la regalo». Il Brescia invece si regala un posticipo dal sapore di playoff a Verona. LEGA PRO IL GIUDICE SPORTIVO Rimini: 4 giornate a D’Angelo E le dimissioni sono rientrate FIRENZE Il giudice sportivo della Lega Pro ha squalificato 43 giocatori (20 di Prima divisione, 23 di Seconda) dei quali tre del Latina. Grossa ammenda all' Avellino per cori razzisti, quattro giornate all'allenatore Luca D'Angelo del Rimini, che dopo la gara si era poi dimesso: ieri però la società l’ha convinto ed è tornato al suo posto, anche se con questa squalifica dovrà trascorrere le ultime quattro giornate in tribuna. Ecco il dettaglio dei provvedimenti. Prima Divisione Giocatori espul- si: due giornate a Martini (Cuneo), Gemignani (Viareggio) e Riva (Tritium); una a Belfasti (Gubbio) e Kolawole (Latina). Non espulsi: una giornata a Blanchard e Cesaretti (Frosinone), Migliaccio (Andria), Mengoni (Benevento), Giovinco (Viareggio), Nunzella e Soligo (Paganese), Favasuli e Mingazzini (Pisa), Innocenti (Andria), Di Quinzio (Cuneo), Tarana (Feralpi Salò), Barraco e Bruscagin (Latina) e Casiraghi (Tritium). Allenatori: una giornata a Auteri (Nocerina). Ammende: 6.500 euro Avellino (cori razzisti verso un giocatore del Latina; fumogeni e un petardo; striscione offensivo verso i tifosi del Latina), 1.500 Andria. Seconda Divisione Giocatori espulsi: due giornate a Gomes (Aprilia) e Gurma (Gavorrano); una a Ghosheh (Bassano), PRIMA DIVISIONE Il Trapani rischia dal San Marino Lecce, c’è il Salò Luca D’Angelo, 41 anni ADRIAPRESS Di Giusto (Borgo a Buggiano), Evangelisti (Forlì), Buscaroli (Giacomense) e Gentile (Valle d’Aosta). Non espulsi: una giornata a Emiliano (Valle d’Aosta), Franceschini e Vicari (Hinterreggio), Ruffini e Sandrini (Castiglione), Sozzi (Forlì), Adobati (Renate), Marconi (Savona), Menassi (Alessandria), Cozzolino (Pro Patria), Romano (Fondi), Bini (Mantova), Puccio (Monza), Gasperoni e Spighi (Rimini) e Battaglia (Venezia). Allenatori: quattro giornate a D'Angelo (Rimini) «perché al termine della gara colpiva un calciatore della squadra avversaria (Fanucchi dell’Alessandria, ndr) con un pugno al volto, provocandogli ematoma e causando un principio di colluttazione»; due a Buso (Gavorrano), che dopo la partita è stato esonerato. Medici: due giornate a Tarsi (Gavorrano). Ammende: 2.000 euro Rimini, 1.000 Fano. © RIPRODUZIONE RISERVATA Questa la situazione nei due gironi di Prima divisione e le gare del prossimo turno: GIRONE A La situazione dopo 30 giornate: Trapani p. 56; Lecce 54; Carpi 47; Entella* e Alto Adige 46; San Marino 42; AlbinoLeffe (-6) 40; Cremonese (-1) e Feralpi Salò 39; Pavia* 37; Lumezzane 36; Cuneo* 31; Portogruaro (-1) 30; Como (-1) 29; Reggiana 25; Tritium 18; Treviso* (-1) 14. (*deve ancora riposare). Così domenica 21 (ore 15): Alto Adige-Entella (1-1); Carpi-Cuneo (0-0); Como-Lumezzane (1-1); Lecce-Feralpi Salò (0-4); PaviaAlbinoLeffe (0-0, su Rai Sport 1); Portogruaro-Reggiana (1-2); San Marino-Trapani (0-4); TritiumCremonese (0-5); riposa Treviso. GIRONE B La situazione dopo 27 giornate: Avellino p. 54; Perugia (-1) 52; Latina (-1) 49; Nocerina 47; Pisa 43; Benevento 42; Frosinone (-1) 39; Paganese 38; Catanzaro, Gubbio e Prato 33; Viareggio 30; Andria (-2) 29; Carrarese e Barletta 20; Sorrento 17. Domenica c’è l’ultima sosta, si riparte domenica 28 (ore 15): Avellino-Andria (2-0); Benevento-Nocerina (2-3); Carrarese-Barletta (2-2); Gubbio-Latina (0-2); PaganeseFrosinone (2-2); Prato-Pisa (1-1); Sorrento-Catanzaro (0-1); Viareggio-Perugia (1-4). CRISI TERAMO Luciano Campitelli, presidente del Teramo (Seconda), ha annunciato le sue dimissioni a fine stagione. © RIPRODUZIONE RISERVATA y IL PRIMO VERDETTO E’ arrivato il primo verdetto stagionale in Serie B dopo 37 giornate. Il Grosseto, staccato di 17 punti dal quartultimo posto a 5 giornate dalla fine, è aritmeticamente retrocesso in Prima divisione dopo 6 stagioni in questo torneo S GLI ALTRI Per quello che invece riguarda le altre due retrocessioni dirette, bisogna ancora aspettare visto che sia il Vicenza (-5) che la Pro Vercelli (-9), dopo queste vittorie, hanno ridotto il loro distacco dalla zona-playout IL POSTICIPO STASERA, INIZIO ORE 20.45 E’ gran Livorno-Novara Nicola chiede 13 punti Aglietti vede un record FORESI-MADDALUNO La 37a giornata si completa stasera con Livorno-Novara (ore 20.45, and. 0-1). Sfida fondamentale tra chi deve mantenere il secondo posto e chi non può perdere terreno nella corsa verso gli (eventuali) playoff. Qui Livorno Nicola è categorico: «Da qui alla fine dovremo fare 13 o 14 punti. Non sarà facile ma questa squadra ha dimostrato di avere le qualità per ottenere qualsiasi risultato e leggere la partita. E proprio questo sarà fondamentale contro un Novara lanciatissimo. Noi dovremo essere bravi a capire quando sarà il caso di spingere o di essere più attendisti. Siamo un bel gruppo ed anche le manifestazioni in ricordo di Piermario Morosini (stasera il Livorno avrà una maglia dedicata a lui, ndr), ci hanno unito ancor di più». Squalificati Gentsoglou. Diffidati Mazzoni, Salviato, Gemiti e Dionisi. Qui Novara La squadra di Agliet- ti insegue un successo per eguagliare la striscia record dell’anno della promozione: 13 risultati utili consecutivi (10 vittorie e 3 pareggi). Gli azzurri sono arrivati a 12 (con 9 vittorie, delle quali le ultime 6 consecutive) e Aglietti sembra intenzionato ad affidarsi all’esperienza di Colombo, al rientro dopo l’in- LIVORNO NOVARA LIVORNO (3-4-1-2) 1 MAZZONI 4 BERNARDINI 27 EMERSON 5 DECARLI 28 SCHIATTARELLA 10 LUCI 23 DUNCAN 11 LAMBRUGHI 7 BELINGHERI 9 PAULINHO 8 DIONISI All. NICOLA NOVARA (4-3-3) 22 BARDI 21 COLOMBO 4 LISUZZO 2 PERTICONE 7 CRESCENZI 18 MARIANINI 6 BUZZEGOLI 23 PESCE 19 GONZALEZ 11 SEFEROVIC 20 LAZZARI All. AGLIETTI PANCHINA 12 Fiorillo, 17 Ceccherini, 6 Salviato, 3 Gemiti, 24 Bigazzi, 18 Cellerino, 20 Dell'Agnello. PANCHINA 1 Kosicky, 15 Ghiringhelli, 29 Bastrini, 24 Faragò, 32 Fernandes, 9 Rubino, 25 Mehmeti. ARBITRO Irrati di Pistoia GUARDALINEE Tasso-Stallone PREZZI da 9 a 80 euro TV Sky Calcio 3 HD e B Tv fortunio, e Marianini. Ne farebbero le spese Bastrini e Fernandes. «Dobbiamo fare risultato a Livorno se vogliamo aiutare l’Empoli a salvare i playoff – attacca il tecnico – e per questo non farò alcun tipo di turnover. Quando qualche giocatore non ne avrà più lo farò riposare. Affrontiamo un grande avversario ma non abbiamo paura di nessuno». Squalificati nessuno. Diffidati Alhassan, Barusso, Bastrini, Buzzegoli, Colombo e Lazzari. © RIPRODUZIONE RISERVATA 28 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 Boston THE DAY AFTER La maratona insa 3 domande a... ALESSANDRO ORSINI ESPERTO DI TERRORISMO A LE REAZIONI S «Pochi gli indizi: l’estrema destra è un’ipotesi molto concreta» L’attentato di Boston ha molti lati oscuri. Ne abbiamo parlato con Alessandro Orsini, esperto di terrorismo, ricercatore al Mit di Boston e professore di Sociologia Politica alla Luiss di Roma 1 Secondo lei è possibile già ipotizzare la matrice dell’attentato o iniziare a fare chiarezza? «È rischioso fare delle ipotesi allo stato attuale. Sono in contatto con alcuni dei miei colleghi di Boston che non hanno dormito per cercare di dare delle risposte, ma le certezze sono poche. Il mio orientamento è non dare per scontato che si tratti di Al Qaeda. Non bisogna dimenticare la pista del terrorismo di estrema destra. Tra il 1990 e il 2008 ci sono stati 320 morti causati da quelli che gli americani chiamano gli «Hate groups», gruppi di estrema destra che predicano l’odio e vogliono punire il governo americano, colpevole, secondo loro, di averli privati delle libertà individuali. In 18 anni sono nati circa 6 mila gruppi estremisti di destra». 2 Ci sono dei punti fermi, secondo lei da cui partire? «Sicuramente la preparazione degli ordigni è stata un po’ rudimentale per cui tenderei ad escludere che dietro ci sia un gruppo di terroristi organizzati. Un’altra ipotesi, che non si può scartare, è che l’attentato sia opera di un "lupo solitario", una personalità arrabbiata che abbia deciso di fare un gesto eclatante». 3 Il luogo scelto ha una qualche valenza simbolica? «È stata scelta una manifestazione che ha un seguito internazionale per avere un’alta cassa di risonanza, ma è ancora prematuro cercare particolari letture o magari collegamenti con altre stragi americane. Dico che c’è un aspetto, oltre alla preparazione di un attentato, molto importante da analizzare, ovvero come i terroristi si siano creati la via di fuga. Ma è ancora passato poco tempo per trarre conclusioni». Daniele Vaira © RIPRODUZIONE RISERVATA Barack Obama Presidente Stati Uniti «Gli americani si rifiutano di farsi terrorizzare. Le reazioni sono state di compassione, non di paura» S Papa Francesco Il Papa è «profondamente addolorato per la notizia della perdita di vite umane a Boston. È stata una tragedia senza senso» S Lamine Diack Presidente Iaaf «Ciò che rende questo atto ancora più vile, è che le maratone sono espressione della generosità umana» DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO LOPES PEGNA BOSTON In un assiepato stanzone del Westin hotel, l’agente speciale dell’Fbi, Rick Deslauriers, in abito grigio elegantissimo, spiega che oltre alle due bombe esplose in prossimità del traguardo della Boston Marathon, non sono mai stati ritrovati altri ordigni, come sembrava in un primo momento. Il traguardo è a un centinaio di metri, ma la visuale è bloccata dalla JFK Library e da un enorme tendone bianco piantato nel cuore di Copley Square. Appeso c’è un cartello con la croce rossa e la scritta «Medical». Lunedì era zeppo Morire a 8 anni con in mano un cartello «Non fate del male» Il piccolo Martin era appena andato a mangiare un gelato col papà. Ancora sconosciuta la matrice Uno degli ordigni era stato messo in una pentola a pressione infilata in uno zaino La polizia ha ritrovato il telecomando. Saliti a tre i morti più 175 feriti di gente che aveva corso la maratona e aveva bisogno di cure. Ma poco dopo le 15, quando l’asfalto di Boylston street si è intriso di sangue, si era trasformato in un ospedale da campo di battaglia. Nessuno può vedere. A protezione della zona ci sono le autoblindo dell’esercito e drappelli di soldati con la mimetica delle campagne di Iraq e Afghanistan. Tutto sigillato. Ogni tanto qualche Suv nero dai vetri scuri accende sirena e lampeggiante e sgomma via. Passano camion dei pompieri, mentre Swat armati fino ai denti presidiano le lobby degli alberghi nei dintorni. Nel quadrilatero compreso fra Stuart e Newbury street, pare territorio LE SQUADRE PRO’ LOCALI RASK (BRUINS): «TORNIAMO SUL GHIACCIO PER PORTARE UN PO’ DI GIOIA» «Si è visto lo spirito dei bostoniani» S Paula Radcliffe Primatista maratona «Ci sono veramente delle persone così malate che possono fare delle cose del genere?» Rivers, coach dei Celtics: «Ma fa male, ti senti ferito dentro». E c’è chi si arruola di nuovo MASSIMO ORIANI L’impatto l’hanno sentito tutti, vicini e lontani. Compreso chi chiama Boston casa solo perché tappa di una carriera che l’ha portato nella città sinonimo di vittoria, si parli di basket coi Celtics (17 volte campioni Nba, l’ultima volta nel 2008), baseball con i Red Sox (trionfo nelle World Se- ries del 2004 dopo 86 anni d’astinenza e bis nel 2007), football coi Patriots (3 Super Bowl in 4 anni tra 2002 e 2005), o hockey ghiaccio coi Bruins (6 Stanley Cup, compresa quella del 2011). «Sono arrabbiato — raccontava ieri David Ortiz, il dominicano dei Sox — Chi ha compiuto questo gesto è un folle». Doc Rivers, tecnico dei Celtics, come ogni anno dopo l’allenamento si stava recando downtown per assistere all’arrivo della maratona. «Ero appena uscito da un tunnel quando sono esplose le bombe — racconta — Penso che lo spirito mostrato dai bostoniani è stato incredibile. Ma fa male, ti senti feri- to dentro». Shavlik Randolph, centro di riserva, concorda: «E’ uno di quei giorni che passeranno alla storia per i motivi sbagliati. Poteva capitare a chiunque di noi di trovarsi lì in quel momento. Non ci resta che pregare per le vittime». Ghiaccio I Bruins torneranno sul ghiaccio stanotte, contro Buffalo. In porta, il finlandese Tukka Rask, che racconta: «Mi ero appena svegliato dal mio pisolino pomeridiano e ho visto il caos, non sapevo cosa pensare. Giocheremo a hockey cercando di portare un po’ di gioia alla città». Joe Andruzzi, ex difensore Doc Rivers, 51 anni, tecnico dei Boston Celtics REUTERS dei Patriots, è stato tra i primi a prestare soccorso ai feriti. Non è nuovo a momenti drammatici come quelli di lunedì. Ha infatti tre fratelli che di mestiere fanno i pompieri e che l’11 settembre 2001 erano di servizio a Manhattan. Fortunatamente tutti e tre ne uscirono indenni. «La maratona dovrebbe regalarci storie incredibili di perseveranza — spiegava l’ex uomo di linea — sfide personali. E invece si è trasformato in tragedia. Vorrei però che l’attenzione restasse concentrata sui veri eroi, non su di me, sui medici che hanno salvato vite, su chiunque ha dato una mano, incurante per la propria incolumità». Dan- MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 LA STATISTICA Le bombe esplose nel clou degli arrivi Il grafico che vi mostriamo avvalora la tesi di un attentato programmato da parte di chi ha fatto scoppiare le due bombe. Mostra che il momento di massimo passaggio di corridori sulla linea del traguardo, sia l’anno scorso sia nelle precedenti edizioni della maratona di Boston, corrisponde alle 4 ore dalla partenza. Guarda caso il momento delle due deflagrazioni. Le partenze da Hopkinton erano programmate in più onde: alle 9.35 elite donne, 10 elite uomini, 10.20 prima onda amatori, 10.40 seconda onda amatori. Il tempo immortalato sul display al momento del primo scoppio è di 4h09’ e corrisponde agli arrivati della terza onda, cioè alle 14.49 circa di Boston. L’eventuale attentatore ha scelto il momento con il maggior numero di familiari di maratoneti in zona traguardo. IL CLUB «BOSTONIANO» La Roma è in lutto Pallotta «sconvolto» MILANO (ma.cec.) La squadra più bostoniana d’Italia è rimasta ammutolita. Difficile in queste ore, infatti, scalfire l’amarezza della Roma, che ha come presidente il bostoniano James Pallotta, da meno di un anno numero uno del club al posto di Tom DiBenedetto, anche lui nato nella capitale del nguinata di guerra. Ma al di là del cordone di ringhiere, la città pare essere tornata alla normalità: strade affollate, taxi e metropolitana che garantiscono una regolare circolazione. Sopravvissuti In giro s’incon- trano decine di maratoneti. Li riconosci perché vestono la giacca giallo azzurra, la divisa consegnata a chiunque si sia cimentato lunedì sulle colline della più antica maratona del mondo. Proprio come una congrega di superstiti non vedono l’ora di raccontarti come si siano salvati. Storie che si ripetono. Una coppia del South Carolina si tiene costantemente per mano e Strazio Martin Richard, otto anni, una delle vittime accertate, con il cartello che ha poi portato alla maratona AP lui ti spiega il perché: «Durante la corsa ci eravamo persi e non sapevamo come ritrovarci: il nostro hotel era stato evacuato. Ci siamo incrociati al limite della zona proibita. Ora, non la mollo un attimo». sa di un infortunio non aveva potuto correre, con la madre, rimasta gravemente ferita alla testa, e con la sorellina, che ha subito l’amputazione di una gamba. Intanto, è stata identificata la seconda vittima: Krysle Campbell, una ragazza di 29 anni. Dentro al Westin si alternano al microfono il Governatore del Massachusetts, Deval Patrick, e il commissioner della polizia, Ed Davis. Fanno un appello alla popolazione: «Ci sono centinaia di video e foto sull’accaduto. Fatecele avere, potrebbero esserci indizi importanti». Chi è stato? Perché? Sono le domande che non hanno ancora una risposta. Non ce l’ha neppure il presidente Barack Obama, che nel suo secondo intervento in meno di 24 ore, rimane vago: «E’ un atto di terrorismo, ma non sappiamo se di matrice interna o straniera. O forse il frutto di una mente malata». Shock sui giornali «Maratona terrore» BOSTON GLOBE Massachusetts. Dagli Stati Uniti giungono notizie che raccontano di un Pallotta «sconvolto», così come alcuni dei suoi più stretti collaboratori «romanisti», Sean Barror, Shergul Arshad e Mark Pannes. Il filo diretto con la dirigenza italiana è stato ovviamente costante e così ieri su Twitter la Roma ha porto subito «le condoglianze e alle famiglie delle vittime», mentre l’allenatore Andreazzoli ha dedicato un pensiero all’attentato. «Non c’è un atto più LA GAZZETTA DELLO SPORT 29 vile di quello terroristico. Credo sia difficile trovare aggettivi, ti lascia amarezza e ti dà insicurezza sul futuro di ognuno di noi». Oltre allo statunitense Bradley, anche Pjanic, via Facebook, ha sentito di dover dire qualcosa: «Il mio pensiero va alle vittime di Boston. È terribile ciò che è successo». Proprio vero. Per questo la Roma sta già mettendo in cantiere alcune iniziative per esprimere concreta solidarietà alle famiglie delle vittime. Londra ci sarà «Abbiamo l’esperienza dei Giochi» La maratona è in programma domenica Le prove generali della sicurezza oggi per il funerale di Margaret Thatcher Terrore e rabbia nel giornale di Boston, ma pure speranza: «Nello shock, una grande corsa ad aiutare gli altri» «Torna il terrore» USA TODAY La paura Invece, Dan del Michi- gan si sfoga con voce incrinata: «Al momento dello scoppio, non ero ancora arrivato. Sapevo che mia moglie era in tribuna, ma poi con sollievo ho scoperto che stava su quella dall’altra parte della strada». Chi stava dalla parte sbagliata è stato molto meno fortunato. La maggior parte degli oltre 175 feriti (9 bambini) e delle tre vittime si trovavano sul lato opposto di Copley. Molti di loro sono arrivati negli ospedali cittadini con gli arti inferiori amputati e gravi danni vascolari e ossei. Su Cnn compare il marito della pediatra che ha cercato di salvare la vita al bimbo di 8 anni, Martin Richard: «Mia moglie ha fatto tutto il possibile, poi ha dovuto arrendersi», dice abbassando gli occhi. Martin lo hanno fotografato pochi istanti prima di morire con un cartello in mano: «Non fate del male alla gente». Era appena andato a mangiare un gelato con il papà, che a cau- NEGLI ALTRI SPORT ny Amendola, fresco di firma coi Patriots, ha invece fatto una promessa su Twitter: «Per ogni pallone che catturerò — ha scritto il ricevitore — donerò 100 dollari alle famiglie colpite e 200 per ogni ovale che invece mi lascerò sfuggire dalle mani». Marine C’è anche chi ha deciso di tornare a combattere in prima linea per difendere gli Stati Uniti, abbandonando una possibile carriera Nfl. E’ il caso di Brandon O’Brien, ex Marine, uscito quest’anno da Montana State e sino a ieri in cerca di un contratto con i pro’. Secondo l’agente, la strage di Boston «ha lasciato un profondo solco nel suo cuore», spingendolo ad arruolarsi nuovamente. Fermatevi un attimo a riflettere su questa frase. L’America è questa. © RIPRODUZIONE RISERVATA Più controlli in tutte le gare negli Stati Uniti Ieri a Boston è stata annullata la partita di Nba tra Celtics e Indiana Pacers. Non sarà recuperata perché ininfluente per le classifiche. Dopo il rinvio di lunedì sera di Boston Ottawa (hockey, si recupera domenica), i Bruins torneranno sul ghiaccio stanotte con Buffalo. Rafforzate le misure di sicurezza: a Brooklyn, gli spettatori di Nets Washington Wizards hanno dovuto attendere lungamente in fila per i controlli a vestiti e borse. Misure straordinarie anche per il Kentucky Derby del 4 maggio e per la 500 miglia di Indianapolis del 26. A Londra appaiono i primi cartelli per la maratona di domenica LAPRESSE Il telecomando Le autorità sem- brano aver stabilito che uno degli ordigni, probabilmente rudimentale, era compresso dentro una pentola a pressione infilata in uno zaino e, ora, avrebbero rinvenuto il telecomando usato per innescarlo. Sugli ultimi 400 metri di Boylston street, che arrivano dritti alla finish line, sono ancora depositate montagne di cartacce e i cestini della spazzatura devono essere svuotati. E’ il «crime scene», il luogo del crimine, che rimarrà intatto fin quando non sarà stato setacciato centimetro dopo centimetro. Ammassati lungo la transenna che chiude la strada della disgrazia ci sono dei mazzi di fiori. Mentre un poliziotto abbronzato e con gli occhiali da sole sorveglia immobile come una sentinella. DAL NOSTRO CORRISPONDENTE STEFANO BOLDRINI LONDRA Il quotidiano nazionale punta su un nervo scoperto: «Torna il terrore». «La tranquillità post 11 settembre? Finita» «Orrore sulla corsa» L’ÉQUIPE © RIPRODUZIONE RISERVATA IL COMMENTO di FAUSTO NARDUCCI a pagina 23 & Gazzetta.it I VIDEO E LE FOTO DELLE ESPLOSIONI E DEI PRIMI SOCCORSI Sul nostro sito aggiornamenti continui sui tragici fatti di Boston e sulle indagini per trovare i colpevoli: i video raccontano il momento delle esplosioni alla Maratona. Guardate il filmato dalla linea d’arrivo, quello amatoriale registrato in quei convulsi momenti, e quello che racconta i difficili minuti dei primi soccorsi. E poi tutte le immagini che hanno sconvolto l’America e il mondo nelle fotogallery di Gazzetta.it: le esplosioni, i feriti, i soccorsi, il terrore. Il quotidiano francese scrive di «Orrore sulla corsa». La fotografia mostra i soccorsi dopo il primo scoppio mentre esplode la seconda bomba «Chicago Celtics» CHICAGO TRIBUNE Il Chicago Tribune solidarizza con Boston facendo propri i nomi delle squadre: «Siamo i Chicago Red Sox, Celtics, Bruins, Patriots, Revolution» Per sport, per non piegarsi al terrorismo, per orgoglio e per denaro. Tanti buoni motivi per confermare la maratona di Londra, in programma domenica prossima, con 36 mila iscritti, un percorso che toccherà i luoghi simbolo della capitale britannica (partenza da Greenwich Park, si costeggeranno Tower Bridge, Parlamento e Big Ben, arrivo a Buckingham Palace) e una città blindata, già provata oggi dai funerali dell’ex premier Thatcher, con 4 mila poliziotti che cercheranno di proteggere la regina Elisabetta, il primo ministro David Cameron e duemila rappresentanti politici di tutto il mondo. Alla maratona di Londra sarà invece presente sul palco, alla premiazione, il principe William, che, scherzando, nel 2012, aveva annunciato la sua partecipazione alla gara. Prima di partire, saranno osservati 30 secondi di silenzio. Nessun dubbio La manifestazione di domenica prossima non è stata in dubbio neppure per un secondo: mentre nelle tv scorrevano le immagini delle bombe di Boston, autorità e organizzatori si affrettavano a confermare lo svolgimento della maratona londinese, specificando però che «i piani della sicurezza saranno rivisti». La Gran Bretagna è il secondo Paese obiettivo del terrorismo internazionale. Londra fu ferita il 7 luglio 2005 dagli attentati alla metropolitana che provocarono 56 morti. Sarà messa in campo l’esperienza di questi anni, su tutti l’Olimpiade del 2012. Christine Jones, comandante della polizia metropolitana, responsabile oggi anche della security ai funerali della Thatcher, dice: «La maratona si svolgerà regolarmente. La nostra polizia è ben addestrata per gestire eventi così importanti». Nick Bitel, direttore della maratona di Londra, promette: «Cercheremo di garantire la massima sicurezza». Il sindaco Boris Johnson annuncia: «Siamo pronti a mettere a disposizione più agenti». Più retorico il ministro dello sport, Hugh Robertson: «Correre è il miglior modo per esprimere la nostra solidarietà a Boston». Affari e orgoglio Ma si gareggia anche per denaro: cancellare un evento come questo significa bruciare milioni di sterline. Solo la natura può sconvolgere il copione: l’uragano ha fatto annullare nel 2012 la maratona di New York. In ballo, oltre Il ministro dello sport: «Correre è il modo migliore per essere solidali con Boston» al business degli sponsor, gli introiti per alberghi, compagnie aeree e strutture turistiche in generale. Lo spirito affaristico è sostenuto però dal tradizionale orgoglio britannico: mai piegarsi di fronte al terrorismo. I funerali della Thatcher saranno stamane una prova generale, anche se controllare 42 km di strade è ben più impegnativo, ma bisogna farsene una ragione: dopo Boston, le misure di sicurezza alle maratone saranno rinforzate ovunque. Scotland Yard ha tre incubi per oggi: dissidenti dell’Ira, Al-Qaeda e anarchici di sinistra. La maratona di Londra restringe al terrorismo di matrice islamica il pericolo-attentati, ma basta e avanza per una lunga vigilia con il codice rosso. © RIPRODUZIONE RISERVATA Milano Via Solferino, 22 tel.02/6282.7555 - 02/6282.7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale inserite in queste pagine devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03). ADDETTO contabilità fornitori pluriennale esperienza, AS/400 - Word, Excel offresi preferibilmente zona Milano sud per tempo indeterminato. 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Erano 91 gli spagnoli iscritti alla maratona. Fabrizio Dembech (accompa- Boston, 15 aprile: la prima bomba è appena esplosa e i feriti sono a terra in un mare di sangue ANSA «Ero felice a una corsa Mi sono sentito in Iraq» Le testimonianze dalla gara di corridori e operatori italiani «Torneremo per sentirci liberi e per stare vicino a Boston» Fulvio Massini (preparatore e accompagnatore Born to run, Firenze) «Paura? Chi era stato a pochi passi dall’esplosione si era spaventato ma quel che è successo dopo è stato incredibile. La polizia ha bloccato tutto, messo in sicurezza la zona. La mattina dopo siamo andati a correre... è stato un modo per scaricare la grande rabbia: era una festa straordinaria, e ci torneremo». Marco Colombo (runner, Gar- bagnate Milanese) «Ero appena rientrato in hotel, a due pas- La Storia « Volevano colpire l’entusiasmo di chi corre e fa il tifo. Il "popolo" reagisca come sa GABRIELE ROSA TECNICO E MANAGER si. In un attimo è stato un caos di sirene. Sono sceso insieme agli altri per cercare quelli del nostro gruppo. Sono stati attimi di grande paura ora c’è delusione: Boston è fantastica e in un attimo sembrava catapultata all’11 settembre». Luca Rossetti (runner e im- prenditore, Milano) «Non ho corso rischi, mi hanno fermato al 41˚ chilometro. Poi ci hanno chiusi in hotel sin dopo le 20 per verificare ogni angolo. E il giorno dopo la zona è ancora bloccata, ed è strano vedere i tavolini pieni di cose da bere e da mangiare, ma senza gente. La zona è come congelata a un attimo dopo l’esplosione. Pensare che il giorno prima ero proprio nel negozio di fronte al quale è esploso il primo ordigno...». Luca De Luca (runner, Milano) «Ero in hotel e non ho capito subito che cosa stava succedendo, poi ho soltanto cercato di capire dove fossero i miei amici». Marco Benatoff (studente e spettatore) «Ero al penultimo miglio, dove è stata fermata la corsa. Vedevo maratoneti che piangevano al telefono, so di chi è corso in ospedale a donare sangue. Qui ora stanno organizzando una marcia, dal college a Copley per onorare la corsa e le vittime». Adriana Calabrese (runner, av- vocato Milano) «Siamo stati fermati molto lontani dalle bombe e si sono occupati di noi con grande organizzazione. Sono rientrata in hotel alle 20 ma senza problemi in una giornata straziante e terribile». Davide Caparini (runner e parlamentare, Brescia) «Merito di un crampo se non ero nella zona delle esplosioni. Una cosa è sicura: tornerò qui, perché nessuno può limitare la mia libertà, nessun criminale può condizionare la nostra vita e perché bisogna stare vicini a Boston che più di tutte significa festa, charity, tradizione». Gabriele Rosa (tecnico e mana- Sicurezza in Russia La Russia, che ospiterà diverse manifestazioni dai Mondiali di atletica a Mosca dal 10 al 18 agosto, sino alla Coppa del Mondo di calcio 2018 passando per l’Olimpiade di Sochi 2014 ha rassicurato sui suoi livelli di sicurezza, già si era al massimo per i Giochi vista la vicinanza con la Cecenia, regione musulmana teatro di dure repressioni il campione Bordin: «Hanno distrutto il senso della maratona» PIERANGELO MOLINARO «Per me Boston è una città speciale, non solo per la vittoria nel 1990, ma là gettai le basi per il successo olimpico. Ci sono tornato nel 2010 per celebrare i 20 anni dall’impresa. Ho corso da amatore ed ho rivissuto le spesse emozioni». Per Gelindo Bordin le bombe che hanno squassato lunedì la maratona sono state uno shock. «Stavo seguendo sul web Juve-Lazio e lì mi è arrivata la notizia. Terribile. Poi le telefonate. Non avrei mai pensato che si potesse arrivare a tanto, continuo a pensare che l’autore sia un fanatico locale, un pazzo. Ma chi voleva colpire? Boston è un simbolo forte, era una giornata di festa. Se vai a toccare uno sport come questo, a uccidere la gente comune... Non sono un sentimentale, ma Gelindo Bordin, ora 53enne, nella marato- fotografato alla maratona di Boston na non corre nel 2010 in occasione del ventennale denaro, è so- della sua vittoria COLOMBO lo per i primi al traguardo non chi ha raggiunto il traguardo nel momento in cui hanno deciso di fare brillare gli ordigni. E’ un segnale davvero negativo». I ricordi Su questa strada Bordin, che ora ha 54 anni ed è un apprezzato manager, ha vissuto un momento fra i più esaltati della sua carriera. Di fronte al punto dell’esplosione del primo ordigno venne incoronato con l’alloro dall’allora governatore Dukakis. «Mi ha fatto impressione il luogo dell’esplosione della seconda bomba — racconta —: è all’altezza del ristorante italiano dove quella sera del 16 aprile 1990 con l’allenatore Gigliotti, il fisioterapista, il dottore ed i due giornalisti italiani presenti a Boston andammo a celebrare la vittoria». ger, Brescia) «Hanno voluto colpire una corsa che in 117 anni non era mai stata interrotta, neppure in occasione dei conflitti mondiali. Questi assassini volevano colpire l’entusiasmo che si respira sia fra chi corre sia fra chi fa il tifo. Mi aspetto che già a Londra, domenica, il nostro "popolo" reagisca come sa. Noi, io e i miei atleti siamo pronti a fare la nostra parte perché la gente e lo sport vinca su odio e violenza». Il futuro Di certo dopo questo attentato non sarà facile per le prossime maratone. «Quelle bombe hanno distrutto l’essenza della gara, hanno infangato il messaggio positivo che questa festa di strada comporta. La maratona è libertà, è voglia di stare insieme di dividere la fatica e l’impresa di percorrere i 42 chilometri. Ma chi può assicurare sicurezza su un percorso così grande? Nessuno. Correre o assistere... Non si può partecipare con la stessa serenità, la gente non si sente protetta. Ci vorrà molto tempo per rimarginare questa ferita». © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Il papà che spinge il figlio, i simboli nella foto dinaria che lunedì scorso, sulla linea, di partenza gli organizzatori avevano inaugurato una loro statua. Perchè restino per sempre lì. Dove Dick e Rick Hoyt si sono presentati al via per la prima volta nel 1984. E dove continuano a correre, anche se Dick ormai ha 72 anni. MARIO SALVINI In questa foto si vedono benissimo, in alto sulla sinistra: Rick sulla sua carrozzina, Dick dietro a spingere. Come sempre. Come avveniva per la 31ª volta alla Maratona di Boston. Di cui padre e figlio sono da anni uno dei simboli. E in cui domenica, per un incredibile fatalità, sono arrivati sul traguardo esattamente al momento delle esplosioni. Restando per fortuna incolumi. La loro storia è talmente straor- Prego per tutti quelli che sono a Boston... questa pazzia continua... in spogliatoio si è parlato della maratona. Spero tutti stiano bene y Tre palloncini gialli volano via dopo la prima esplosione. Tre quanti i morti contati nelle prime ore dopo l’attentato di Boston. Una bomba tra la folla è sempre un atto vigliacco, questa se possibile lo è di più. La Boston Marathon non è come New York, non ci sono tremila italiani a correre, lunedì erano 227. Ecco i racconti di alcuni di loro. Marco Cincolà (runner, San Benedetto del Tronto) «Non ho avuto neppure il tempo di prendere la medaglia che ho sentito la prima esplosione. Avevo appena visto Fabrizio chiamarmi per la foto ricordo... Il mio primo pensiero? Cercare mia moglie: era dove ci eravamo detti, per fortuna dall’altra parte rispetto all’attentato». 31 CINGUETTII DA BOSTON MANLIO GASPAROTTO operazionegasparotto.gazzetta.it twitter @manliogas gnatore Terramia, Reggio Emilia) «Ero sul traguardo, sono sempre lì per far le foto a chi corre con noi. E’ stato impressionante vedermi sfilare davanti le barelle con i feriti e con gente che lottava per sopravvivere. Ero a una corsa, in un attimo mi sono sentito in Iraq. E quasi non riuscivo a parlare». LA GAZZETTA DELLO SPORT 1078 gare Ne aveva solo 22 anni 4h09’43", l’attimo delle esplosioni: Dick e Rick in vista del traguardo quando è nato Rick. E gli dissero che sarebbe rimasto come un vegetale. Lui e sua moglie non ci hanno mai creduto. Rick ha imparato a leggere, a comunicare. Si è laureato. E un gior- no gli ha chiesto di fare insieme una corsa benefica di 5 miglia. Al ritorno gli ha detto: «Papà, quando corriamo mi sembra di non essere handicappato». Da allora Dick si è allenato spingendo sacchi di cemento sulla carrozzina, mentre Rick era a scuola. E hanno corso insieme. In tutto 1078 gare, tra cui 70 maratone, 31 solo a Boston. Dove dal 1984 hanno saltato solo un paio di volte, anche perché nel 2002 Dick ha avuto un infarto. Nel 1992 (Dick aveva 52 anni) hanno fatto il coast to coast de- gli Stati Uniti in bicicletta: 3735 miglia (6009 km) in 45 giorni. E poi si sono dati al triathlon. Compreso l’Iron Man a cui hanno partecipato 6 volte: 3.86 km a nuoto, Rick su un canotto legato alle spalle di Dick, poi 180 km in bici, quindi la maratona. Domenica notte questa maledetta foto ha fatto temere migliaia di loro sostenitori in tutto il mondo. Poi è arrivato il tweet di Brad Lumb. «Mio zio e mio cugino erano sul traguardo al momento delle esplosioni. Ma stanno bene». © RIPRODUZIONE RISERVATA 32 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 FORMULA 1 VERSO IL GP BAHRAIN Spirito Ferrari «Il Cavallino è più di una squadra in tutto il mondo» De la Rosa «Alonso tra i migliori della storia Da terzo pilota ho capito cos’è Maranello» DAL NOSTRO INVIATO LUIGI PERNA SHANGHAI (Cina) «Mas que un equipo», più di una squadra. In tre mesi Pe dro De la Rosa è già entrato nello spirito Ferrari. La defini zione, che somiglia allo slogan del Barcellona, «Mas que un club», l’ha coniata lui. «Però il Barcellona è più di un club in Spagna. La Ferrari è più di una squadra nel mondo. C’è una bella differenza», sottolinea il collaudatore spagnolo grande amico di Fernando Alonso. Perché la rossa è speciale? «Tutto quello che succede alla Ferrari ha una ripercussione mondiale molto, molto mag giore che in qualsiasi altro te am di F.1. L’ho sperimentato nel primo test a Jerez, quando avemmo un problema e la vet tura prese fuoco. Era un nor male giorno di test invernale, quando si fanno esperimenti, fosse successo con un’altra squadra non avrebbe avuto eco, invece ne parlarono anche i telegiornali in Spagna». Se lo aspettava? «Mi ha sorpreso moltissimo. Ed è fantastico, dimostra che l’eccezionalità Ferrari non è una leggenda metropolitana». Orgoglioso di esser qui? «Essere vestito di rosso è un or goglio per qualsiasi pilota. So no certo che chiunque vorreb be viverlo a un certo punto del 20 anni DI CARRIERA 36 DERBy la carriera. Sto anche imparan do l’italiano». È passione o ossessione? Che cosa le ha detto Alonso quando stava arrivando? Fatica a stargli dietro negli al lenamenti? «Non abbiamo parlato del fat to che sarei potuto venire qui. Quando ho firmato, a gennaio, la notte ho ricevuto un mes saggio sul telefonino che dice va: “Vedrai come questa è la migliore squadra”. Basta. Non me lo dimenticherò mai». «È dura, anche se non ci siamo mai confrontati in un test “a morire”. Io ho un livello simile, mi alleno parecchio, non è un caso che a 42 anni sia ancora in F.1. Entrambi facciamo bici. Lui è più talentuoso a basket e calcio. Però una cosa è certa: con Fernando si può giocare solo allo sport dove lui ti batte. Se giochi meglio tu, non vuole sfidarti. Penso di poterlo batte re a squash e per questo lui con me non vuole mai giocare». Chi è Fernando Alonso? «Come persona un autentico motivatore. Molto affettuoso con la sua gente e un buon amico. Come pilota, per me è uno dei più forti della storia. Molti, a mio giudizio, non se ne rendono conto. Io l’ho se guito dai tempi del kart e già faceva miracoli con materiale molto modesto». «Passione». E a carte? «Gli piacciono molto i giochi di Felipe Massa, Pedro De la Rosa, Fernando Alonso e Marc Gené. Sotto, ancora De la Rosa, 32 COLOMBO prestigio ed è un buon mago, è molto abile. Io però non mi so no mai cimentato. Non c’è partita». Le parla mai dei rivali? «Mai. Delle macchine rivali in vece sì». La sua qualità più speciale? «Ne ha due. La prima è il ta lento naturale, innato, ad adattarsi quando le con dizioni cambiano. Quan do piove, quando le gom me si consumano... si adatta come un camale onte. Incredibile. La se conda è che pensa tutto il giorno alle macchine. Anche quando a sera si va a cena. Mi affascina perché tutto il giorno parliamo di un solo tema, le corse, siamo monotematici. Lo dice anche mia mo glie che con me si può parlare solo di quello». 227 GOL IN SERIE A Scarpa d’oro 2007 671 PRESENZE CON LA ROMA All’epoca della Spy Story Fer rariMcLaren furono pubbli cate email fra di voi che su scitarono sospetti. Come giudica oggi quella vicen da? «Tutto il mondo della F.1 sa che quella storia non ri guardava i piloti. Non sa pevamo niente. Scrissi a Fernando solo quello che avevo sentito dire in squadra. Se poi alcune persone della McLaren avevano in formazioni in più, né io né Fernan do potevamo sa perlo». 153 ASSIST 15 ANNI DA CAPITANO Quanto è utile alla Ferrari la sua esperienza al simulatore? «Vengo a rinforzare un gruppo già fortissimo, con Bertolini e Rigon. Disgraziatamente, da quando non sono più ammessi i test durante la stagione, il si mulatore è diventato il solo modo per accelerare lo svilup po. Perciò è importante che il nostro diventi il migliore. L’obiettivo è accorciare la di stanza tra la realtà della pista e quella virtuale. Quando ci rie sci, hai la fiducia di poter pro vare modifiche che poi saran no efficaci. Serve l’esperienza del pilota e la capacità degli in gegneri di tradurla». La F138 è da Mondiale? «È una buona base. Tuttavia ci sono delle macchine migliori, così dobbiamo essere più velo ci nello sviluppo per riuscire a vincere il titolo». © RIPRODUZIONE RISERVATA clic “MÈS QUE UN CLUB” È IL MOTTOSLOGAN DEL BARCELLONA “Més que un club” è il motto dell’FC Barcellona che campeggia anche sulle gradinate del Camp Nou. Traducibile in “ben più di un club”, rappresenta la volontà della società e dei tifosi blaugrana di considerare gli undici di Tito Vilanova non solo una squadra di calcio, ma il simbolo di una città e di una regione, la Catalogna, che possono vantare una propria lingua, un’ identità e un patrimonio storico e artistico molto forte. MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 d HA DETTO S sulla rossa «Tutto quello che succede alla Ferrari ha una rilevanza mondiale. Una cosa che non succede in nessun altro team di F.1» y LA TECNICA COME CAMBIA LA ROSSA Le nuove prese freni adesso aiutano la F138 a fare subito il tempo I cestelli aperti ispirati dalla McLaren mandano immediatamente in temperatura gli pneumatici anteriori S su Alonso «Fernando è un grande motivatore, molto affettuoso con il suo team. E’ un amico e, per me, uno dei piloti più grandi della storia» S sulla passione «Fernando pensa tutto il giorno alle macchine. Ha un talento naturale, ma è anche un camaleonte, si adatta a tutto» ECCLESTONE È SICURO «I manifestanti del Bahrain non vogliono colpire la F.1» In Bahrain la F.1 non corre rischi. A dirlo, in un’intervista al Mirror, è Bernie Ecclestone, sicuro che i disordini per avere più democrazia non influiranno sul GP. «Non credo che la gente in Bahrain sia cattiva – dichiara il boss F.1 né che vogliano cercare di colpire il nostro sport. Noi siamo terribilmente egoisti: vogliamo andare lì, fare una bella gara e ripartire. Non vogliamo avere problemi, vedere la gente discutere e combattere su argomenti che non comprendiamo. L’anno scorso parlai con alcuni manifestanti e con rappresentanti del governo: è stato davvero arduo capire chi avesse ragione o torto». A Londra, 20 parlamentari del gruppo bipartisan «Democrazia in Bahrain» chiedono in una lettera di cancellare un GP che si corre «fra le più atroci violazioni dei diritti umani», mentre Anonymous in un video accusa Ecclestone di complicità nelle violazioni dei diritti umani e minaccia di cancellare dal web la F.1. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il raddoppio dei “tagli” (1) sulla paratia laterale (2) modificata. I flap rialzati (3) e le mini paratie intermedie PIOLA GIORGIO PIOLA È una Ferrari che è di ventata punto di riferimento per gli avversari quella che si presenta in Bahrain dopo la vittoria di Fernando Alonso. Non solo sul piano sportivo ma soprattutto su quello tec nico e il motivo di questa nuo va piacevole situazione risie de nella buona correlazione finalmente raggiunta da Ma ranello fra lo sviluppo studia to nelle simulazioni e in galle ria del vento e il responso del la pista. In Cina è stato intro dotto un vero e proprio pacchetto aerodinamico che ha interessato tutti i punti del la monoposto. Lo elenchiamo telegraficamente: nuovo alet tone anteriore (in tutte le sue componenti e non solo nella evidente modifica della para tia laterale), deviatori di flus so sotto il telaio, deviatori ver ticali ai lati delle fiancate, rad doppio di appendici nella par te bassa del fondo ai lati delle fiancate, affinamento aerodi namico e meccanico degli sca richi, prese dei freni posteriori e diffusore (un mix delle due ultime versioni utilizzate). Cestelli Merita una nota a par te la nuova filosofia delle pre se dei freni anteriori collauda ta a Barcellona, schierata in gara a Melbourne e riutilizza ta a Shanghai. Segue la moda delle McLaren, ripresa da molte altre squadre, di aprire al centro i cestelli per inviare aria calda all’interno dei cer chi e permettere di mandare prima in temperatura le gom me anteriori: cosa verificatasi puntualmente in gara nel giro strepitoso di rientro di Alonso dopo il cambio gomme. Venerdì Ore 910.30 libere 1, ore 13 14.30 libere 2 diretta su Sky Sport F1/HD. 13.30 sintesi libere 1 su Rai Sport 1; 22.30 sintesi libere 2 su Rai Sport 1. Sabato Ore 1011 libere 3 diretta su Sky SportF.1/HD, ore 13 qualifiche diretta su Sky Sport 1; ore 17.50 differita qualifiche su Rai Sport 1 sintesi. S Domenica Ore 14 gara diretta su Sky Sport F1/HD. Ore 21 differita su Rai1/HD. Un po’ alla volta, i piloti raggiungendo un’America an cora scossa per l’attentato di Boston. Domenica si corre ad Austin la prima gara della Mo toGP sul nuovissimo e bellissi mo, Circuit of the Americas, ma l’atmosfera non sarà di fe sta pura. A 10 giorni dalla not te del Qatar, saranno comun que molti gli argomenti sul banco: la Honda che aveva Seb Vettel controlla l’usura delle gomme COLOMBO Caldo e sabbia: la sfida Pirelli entra nel vivo DAL NOSTRO INVIATO ANDREA CREMONESI SHANGHAI Paul Hembery, il capo Pirelli Motorsport, mette le mani avanti: «Quella del Bahrain è una delle piste più impegnative per le gomme». Due le ragioni: il gran caldo, l’asfalto bollente e la sabbia, che lo rende più abrasivo. «Ci aspettia mo almeno 3 soste», dice il tecnico britannico. «Dall’esperienza prevedo che ci sarà spazio per diverse strategie, consentendo anche a chi non si sarà qualificato bene di recuperare». Strategia Da queste premesse il GP di domenica sarà di nuovo una gara con il principale obietti vo di preservare il maggior numero di gomme per il GP, anche sacrificando la qualificazione. Se ne era già discusso qui: se sia stato giusto per alimentare l’interesse, attribuire maggior pote re agli strateghi riuniti nei loro garage virtuali di Maranello o Milton Keynes. E, anche, se fosse giusto che l’ordine d’arrivo fosse influenzato o addirittura determinato dalle mescole portate a un GP, piuttosto che dalla competitività della monoposto e dell’abilità del pilota. Politica Il fronte dei team è spaccato. Meglio solo la Red Bull, che si considera la più danneggiata, ha avanzato critiche, mentre gli altri cercano di sfruttare la situazione. In un momento delicato: a fine anno scade l’accordo triennale con la Pi relli. E mentre Bernie Ecclestone, forse frenato dalla mancanza del Patto della Concordia, non spinge le trattative, la Fia pensa a un bando. In tanto la Pirelli è pronta a fornire dal GP di Spa gna un treno di gomme in più al venerdì per far provare i terzi o giovani piloti ed è aperta a tra sferire nel prossimo inverno delle sessioni da Barcellona, considerata inadeguata a valutare la consistenza delle gomme al Bahrain (condi zioni permettendo), in Qatar o Abu Dhabi, Scenario Intanto dopo aver visto all’opera tutte e 4 le mescole sembra di capire (per il momento) quale sia lo scenario questo: la Red Bull e la Mer cedes si trovano a loro agio con le medie e le dure (impiegate in abbinata in Malesia) ma sof frono un eccesso di degrado con le extra soffici e le soffici(le prime sono state usate in Australia, le seconde hanno debuttato in Cina) che si adat tano molto bene a Ferrari e Lotus. Il fatto che si usino le due mescole più dure, renderà il con fronto ancora più interessante. . © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Taccuino Rossi e la Yamaha in difesa ad Austin dominato i test di marzo con Marc Marquez sarà ancora in vantaggio e soprattutto il roo kie spagnolo riuscirà a vince re la sua prima gara in Moto GP? E la Yamaha dominatrice di Losail, in che forma si pre senterà su una pista che per caratteristiche tecniche non le si addice? «Austin non sarà una gara facile, ma il podio in Qatar ci darà una motivazione in più anticipa Valentino Rossi . La conformazione è speciale. Ci sono molti cambi di pendenza e la prima stacca ta in salita è molto tecnica». Il suo compagno, e leader irida to, Jorge Lorenzo promette battaglia: «Dovremo cambia re mentalità. Nel lungo rettili S Classifiche Piloti: 1. Vettel 52 punti 2. Raikkonen 49 3. Alonso 43 MOTOMONDIALE DOMENICA SI CORRE IN TEXAS «Contro la Honda non sarà facile». Del Torchio in Germania per l’addio alla Ducati GOMME MEDIE E DURE A SAKHIR S Programma GP lungo 57 giri Domenica si corre sul circuito di Sakhir (5412 m) il GP del Bahrain. Previsti 57 giri pari a km 308,238. Questi gli orari italiani (1 ora rispetto al Bahrain) S S sul suo ruolo «Senza la possibilità di ulteriori test, la simulazione è cruciale. L’obiettivo è ridurre il gap tra realtà virtuale e reale» 33 GARA ALLE 14 S II cestelli aperti mandano prima in temperatura le gomme PIOLA LA GAZZETTA DELLO SPORT Lüthi recupera dalla frattura Thomas Lüthi ha recuperato dalla frattura mul tipla al gomito destro (riportata a Valencia) e sarà al via del GP, in sella alla sua Suter, a Austin (Texas) 64 giorni dopo l’incidente. neo e le tante curve in prima servono accelerazione e grip. Dovremo lavorare duro per te nere testa alla Honda». Per contro, la Ducati correrà sulla difensiva. «Non avendo provato con la MotoGP spie ga Dovizioso per noi almeno all’inizio sarà più difficile. In ogni modo mi entusiasma l’idea di girare su una nuova pista». Sempre a proposito della rossa, ieri a Jerez Miche le Pirro ha portato in pista il prototipo con il nuovo telaio che userà al GP di Spagna. Mentre l’a.d. Gabriele Del Tor chio, in procinto di passare al l’Alitalia, è volato in Germania per rassegnare le dimissioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA MOTO2 DESERT CHALLENGE 2013 Coma trionfa ad Abu Dhabi Marc Coma (Ktm), che non ha corso la Dakar per problemi fisici, ha vinto davanti a Paulo Goncalves (Speedbrain) l’Abu Dhabi Desert Challenge, gara d’apertura del Mondiale Cross Country Rally. A POMPOSA Del Bianco vince il Vespa Classic Valentino Rossi, 34 anni, in azione a Losail ANSA (d.a.) Domenica si è corsa a Pomposa la prima gara dell’Italian Cup 2013. I vincitori: Trofeo Scooter Vespa Classic 135 Alessandro Del Bianco; 70 Open Matteo Tagliaferri; 94 Open Simone Bartolini; 70 Ama tori Luca Zanni; 70 Monomarca Carlo Gurrieri; Pit Bike Gianluca Cuttitta. 34 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 CICLISMO GIRO DEL TRENTINO IN AUSTRIA festaSky a Lienz Bradley Wiggins, 32, festeggia sul podio con i compagni; a destra il trenino Sky che il re del Tour (nel tondo) ha pilotato al successo a 55,174 di media sull’Astana di Nibali e la Lampre di Scarponi LUCA BETTINI Wiggins fa paura Ritmo dance da 55 orari Resiste solo Nibali: 13” Cronosquadre, primo avviso da Giro. Show dell’inglese pure sul podio: butta a terra lo spumante. Oggi duro arrivo in salita DAL NOSTRO INVIATO CIRO SCOGNAMIGLIO twitter@cirogazzetta LIENZ (Austria) Un avviso forte e chiaro ai naviganti, o qualcosa di mol to simile. Bradley Wiggins c’è. È stato lui, campione olimpico della cronometro, a trascinare il team Sky alla vittoria nella cronosquadre pomeridiana di ieri al Giro del Trentino. L’ha fatto a oltre 55 di media (su 14 km pianeggianti) con delle «trenate» impressionanti so prattutto nella seconda parte: un marchio di fabbrica che conta di rimostrare il 5 mag gio a Ischia quando il Giro d’Italia proporrà lo stesso eser cizio. «Sono felice per me e per il team. Questa è una vittoria che conta», ha detto Sir Brad ley. Nibali, con l’Astana, si è co munque difeso bene: 2° a 13”. E oggi il secondo piatto del me nu prevede il Gpm di Passo La vazè (tetto della corsa a 1.808 metri) e il temuto arrivo in sa lita di Vetriolo Terme (13,5 km al 7,6%). Chissà se vedremo il Gazzetta.it SEGUITE DALLE 14 LA DIRETTA TWITTER DI TRENTINO E FRECCIA Grande ciclismo sul nostro sito. Oltre a video e interviste, oggi dalle 14 potete seguire la diretta twitter della 2ª tappa del Giro del Trentino e della Freccia Vallone in Belgio. primo faccia a faccia del 2013 tra i due in salita. do, che della crono è il tricolo re in carica e ieri ha fatto in pieno la sua parte. Anche Ni bali ha qui al fianco i suoi fede lissimi (Agnoli e Vanotti, ma anche Tiralongo e Kessiakoff, che a crono non è male: al Giro ci sarà). Ed è stata buona pure la prova della Lampre di Scar poni, 3° a 16”. Non può sorri dere invece la Bmc di Evans (al via in 6 e con Pinotti al rientro dopo l’infortunio): 49” di ritar do. Idem (ritardo e bilancio) la Cannondale di Basso (partiti in 7), solo 2” meglio del team sudafricano MtnQhubeka. Bilancio «Giudico molto positi Tattica Sky non affronterà le prime montagne con la re sponsabilità del primato. La semitappa in linea del matti no, infatti, aveva avuto un an damento imprevedibile: via li bera a una fuga, reazione nulla del gruppo e vittoria al più fa moso degli 8 coraggiosi, il francese Bouet, sul giovane ce co Cerny (che oggi riparte in maglia di leader). Inciso: a Bouet resta per ora una dote importante di 6’ sui big. Invece al pomeriggio è stata tutt’altra musica. Le gerarchie sono sta te rispettate. Qui, assieme a Wiggins, Sky ha portato altri 5 uomini che faranno parte della squadra per il Giro: Knees, Zandio, Pate, Siutsou e Catal Brad lancia lo spumante, ma la bottiglia non si rompe BETTINI va la prova della mia squadra – analizza Nibali –. Una crono squadre così era difficile per noi. Veloce, uno sforzo violento e corto. Aru poi era in pratica alla prima esperienza, ma i meccanismi hanno funzionato bene. Sky qui ha più passisti ri spetto a noi, però il distacco l’abbiamo accumulato in prati ca solo negli ultimi 3 km». La ri balta, in ogni caso, se l’è presa Wiggins, che nel bene e nel ma le si è confermato un personag gio. Fin dal mattino, quando il re del Tour 2012 non ha preso troppo bene (e non l’ha nasco sto) il fatto che fosse stato tirato per un braccio nella zona del fo glio firma da chi voleva regi strare qualche sua dichiarazio ne. E pure sul podio della cro nosquadre non è stato banale, urlando di gioia e buttando la bottiglia di spumante a terra (ma senza romperla). Poi qual che frase celebre che in poche ore ha già fatto la gioia di inter net: «Le corse di ciclismo le vo gliamo vincere tutti, così come tutti vogliamo essere capaci di ballare a una festa il moonwalk (il celebre passo di danza di Mi chael Jackson, ndr). Ma non 49” Il distacco di Basso Male la Cannondale di Basso: ha fatto meglio della Mtn (team sudafricano) di soli 2” sempre è possibile». Sull’analisi della giornata poi forse non va preso in senso letterale: «Al mattino mi sentivo in un modo atroce. Mi stavo quasi ritirando! Così, è molto piacevole finire la giornata con una vittoria. Non voglio dire che sia stata una sor presa assoluta, ma in una cro nosquadre tante cose possono andare storte. Il successo è da considerarsi come una specie di bonus». E scappa via: per essere la prima prova tecnica di Giro d’Italia, non c’è male. © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 35 A Il Muro chiama Rodriguez GLI ALTRI RIVALI S Philippe Gilbert 30 anni, belga della Bmc, iridato 2012, ha vinto la Freccia Vallone due anni fa battendo proprio Rodriguez S la guida A Bouet la tappa in linea Maglia al ceco Cerny, 19 anni E i big sono a più di 6 minuti Josef Cerny, proprio come la stella dell’hockey su ghiaccio capace di vincere 3 medaglie olimpiche tra gli anni 60 e 70. Ma non sono parenti. Il Josef Cerny che pedala è un ragazzo ceco che compirà 20 anni a maggio e intanto è in testa una sorpresissima al Giro del Trentino. E’ il più giovane e la cosa chiama un’altra curiosità: corre per la polacca CCCPolsat di Davide Rebellin, che potrebbe essere suo padre (classe 1971, il più vecchio). «E pensare che un paio d’anni fa volevo smettere. Adesso mi godo questo primato, anche perché non so quanto durerà...». ARRIVO SEMITAPPA IN LINEA: 1. Maxime BOUET (Fra, Ag2r) 128,5 km in 2.48’59”, media 45,262; 2. Cerny (Cec); 3. Rodriguez (Col); 4. Dal Santo a 39”; 5. Moyano (Arg); 6. Ko chetkon (Rus); 7. Van Rensburg (Saf) a 41”; 8. Xu (Cin) a 1’11”; 9. Battaglin a 6’51”; 26. Evans (Aus); 40. Wiggins (Gb); 45. Scarponi; 57. Nibali; 79. Basso. CLASSIFICA CRONOSQUADRE: 1. SKY (Gb) 14,1 km in 15’20”, media 55,174; 2. Astana (Kaz) a 13”; 3. LampreMerida a 16”; 4. NetApp (Ger) a 24”; 5. Europcar (Fra) a 35”; 6. Bar dianiCsf; 7. Fantini a 39”; 8. Androni a 44”; 9. Bmc (Usa) a 49”; 10. Cannondale; 12. CCC (Pol) a 52”; 15. Ag2r (Fra) a 1’05”. CLASSIFICA GENERALE: 1. Josef CERNY (Cec, CCC Polsat) 142,6 km in 3.05’07”, media 46, 203; 2. Bouet (Fra) a 11”; 3. Rodriguez (Col) a 16”; 4. Van Rensburg (Saf) a 44”; 5. Ko chetkov (Rus) a 49”; 6. Moyano (Arg) a 50”; 7. Dal Santo a 59”; 12. Wiggins (Gb) a 6’03”; 13. Cataldo; 17. Nibali a 6’16”; 24. Scarponi a 6’19”; 48. Pellizotti a 6’47”; 52. Evans (Aus) a 6’52”; 56. Basso. OGGI: 2a tappa, Sillian (Aut)Vetriolo Terme (arrivo in salita), 224 km. In tv: diretta RaiSport 2 ed Eurosport dalle 13 Peter Sagan 23 anni, slovacco della Cannondale, 1° all’ultima Gand Wevelgem, 7 giorni fa ha battuto Gilbert alla Freccia del Brabante S Alberto Contador 30 anni, spagnolo della Saxo, alla Freccia Vallone è stato terzo nell’edizione del 2010 dietro a Gilbert e Rodriguez S Josef Cerny, 19 anni, della CCC Polsat BETTINI Diego Ulissi 23 anni, livornese della LampreMerida, lo scorso anno chiuse al 9° posto subito dietro a Vincenzo Nibali, a 9” da Joaquin Rodriguez E c’è Gilbert che scalpita Freccia Vallone Lo spagnolo, re 2012 , non è al meglio per la caduta all’Amstel. Il belga e la maledizione della maglia iridata DAL NOSTRO INVIATO MARCO PASTONESI BINCHE (Belgio) la guida Il Muro, il Muro con la M maiuscola e per eccellenza, senza bisogno di specificare al tro, è quello di Huy. Qui si vive il ciclismo come una religione. Non a caso il Muro di Huy è l’antico Chemin des chapelles, il sentiero delle cappelle calpe stato dai pellegrini, un’ascen sione da 83 a 204 metri in altez za, 1300 metri al 9,3%, di cui 900 all’11,6%, con punte che fi no al 2122%. Secondo i pelle grini, su quel sentiero si saliva in paradiso. Secondo i corrido ri, a salire in paradiso è uno so lo, il vincitore, tutti gli altri sa lendo scendono all’inferno. In fatti, il Muro di Huy è anche un muro del pianto: il primo lacri ma di felicità, tutti gli altri di ri morsi e dispiaceri. Si scala tre volte Ci sono pure Moser, Cunego e Nocentini La Freccia Vallone parte da Binche alle 11.50, arrivo a Huy dopo 205 km previ sto fra le 16.50 (media 43 km/h) e le 17.20 (media 39 km/h). In programma dodici salite con il Muro (1,3 km al 9,3% di pendenza media e punte del 22%), che si ripete 2 volte prima dell’arrivo. La vittoria di Joaquin Rodriguez, 33 anni, alla Freccia 2012 BETTINI Per freeclimber Il Muro di Huy è la Freccia Vallone: 203,7 km di rincorsa, 1300 metri di volata. Una volata verticale. Uno sprint da freeclimber: niente chiodi, niente corda, ma arrampicata li bera. Uno sprint eterno, mozza fiato, fuorisoglia. Uno sprint in cui si pedala con gambe e brac cia, cuore e anima, e con i sogni di quando si era bambini, e con i dubbi di quando si è grandi, grandi nel senso dell’età e forse anche del valore. Perché il Muro di Huy insinua dubbi, spalanca interrogativi, scrive ciclismo. Stavolta si comincia da Binche (e non da Charleroi), ma cambia poco. Prima parte più lineare, seconda più spigolosa, 12 salite da un minimo di 1 km a un mas simo di 2,7, da una pendenza media dolce di 3,5% a una mas sima dolorosa di 9,3, che poi è proprio il Muro, tre passaggi sul Muro, il primo dopo 108,5 km, studiando la lezione, il secondo dopo 173,5 km, ripassando la le zione, il terzo all’arrivo, uno che la lezione la impartisce, e tutti gli altri che la subiscono. Per punchers Venticinque squa dre e 200 corridori: una corsa adatta, come dicono gli inglesi, ai punchers, termine usato an che nella boxe per definire i pic chiatori. Gente da una botta e via. Gente da tutto e subito. Gente da k.o. Gente come Jo aquin Rodriguez, che qui ha vin to un anno fa: «Però la caduta all’Amstel compromette la mia gara. Ecografia e risonanza ma gnetica hanno evidenziato solo un ematoma, ma le sensazioni non sono buone, anche se oggi (ieri, ndr) mi sono allenato tre ore e alla fine stavo meglio che all’inizio». Rodriguez è l’uomo dei muri: «Sembrerà strano, ma se mi dite muro, il primo cui penso è quello di Montelupone, alla TirrenoAdriatico. Poi que sto di Huy. E poi ce ne sono tan ti, dal Muro di Sormano nel Lombardia al Muro di Aia nei Paesi Baschi. Io me la cavo per IL 17 MAGGIO Il Giro sposa Verdi BussetoRoncole, è qui la festa Il via ufficiale della 13ª tappa del Giro, Busseto Cherasco, sarà dato a Roncole Verdi davanti alla casa natale del Maestro, mentre i bambini delle elementari canteranno «Va’ Pensiero». Che atmosfera ci aspetta il 17 maggio, per il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi: ieri, con Vittorio Adorni, c’è stata la presentazione degli eventi Giro. ché peso 58 chili». E forse per ché, da ragazzo, ha fatto anche un po’ di boxe. «Il Muro di Huy si deve attaccare entro le prime 15 posizioni, altrimenti è già perso, e lo si affronta col 39x17 o an che 18, senza mai cambiare. A metà si supera la soglia, ai 150 metri si entra in asfissia». Maledizione Acciaccato Purito, il favorito diventa Philippe Gil bert. Fin qui per lui è valsa la ma ledizione della maglia iridata: a secco da settembre, in più la bef fa di podi e piazzamenti. Ma è fi ducioso: «Ogni giorno che passa sto meglio, il caldo mi aiuta, nel la Freccia e alla Liegi gioco in ca sa». Poi c’è Alberto Contador: «Due allenamenti lunghi mi hanno convinto che ho le mie possibilità, e così me le gioco». E c’è anche Peter Sagan: «I crampi all’Amstel? Colpa del primo cal do. Il Muro non fa per me, ma può succedere qualcosa, magari prima». E ci sono gli italiani: da Moser a Ulissi, da Gasparotto a Nocentini, da Cunego ai due Ca ruso. Sperando che per loro il Muro non si trasformi in una «via crucis». © RIPRODUZIONE RISERVATA LEGGI IL COMMENTO di Luca Gialanella a pagina 23 & I MIGLIORI Al via 197 corridori. Questi i migliori: 1 Rodriguez (Spa), 2 G. Caru so, 3 Kolobnev (Rus), 5 Moreno (Spa), 11 Albasini (Svi), 21 Gilbert (Bel), 31 Porte (Aus), 33 Henao (Col), 34 Ki ryienka (Bie), 38 Uran (Col), 41 A. Sch leck (Lux), 46 Monfort (Bel), 51 P. Sa gan (Svk), 53 D. Caruso, 56 Moser, 58 Ratto, 61 Kwiatkowski (Pol), 71 He sjedal (Can), 75 D. Martin (Irl), 81 Sla gter (Ola), 91 Valverde (Spa), 92 Ama dor (Crc), 95 Lastras (Spa), 97 Quinta na (Col), 98 Visconti, 101 Contador (Spa), 102 Kreuziger (Cec), 104 Roche (Irl), 111 M. Iglinskiy (Kaz), 112 Fuglsang (Dan), 113 Gasparotto, 114 Gavazzi, 141 Cunego, 146 Pietropolli, 147 Stortoni, 148 Ulissi, 152 Casar (Fra), 164 De Cler cq (Bel), 167 J. Vanendert (Bel), 177 Van Hecke (Bel), 181 Anton (Spa), 191 No centini, 193 Betancur 195 Gadret (Fra), 198 Montaguti, 201 Ospina (Col), 207 Quintero (Col), 221 De Gendt (Bel), 225 Marcato, 226. Poels (Ola), 227 Rujano (Ven), 228. Westra (Ola), 231 Barguil (Fra), 248 Vantomme (Bel). TV Diretta su Rai Sport 2 ed Eurosport dalle 15. DONNE In programma anche la Frec cia Vallone femminile, 4a prova di Cop pa del Mondo: partenza e arrivo a Huy (131,5 km): Marianne Vos punta alla cinquina, per l’Italia fari su Longo Bor ghini, Cantele, Guderzo e Luperini. ERA C.T. DAL 2009 Jalabert lascia la Nazionale francese Laurent Jalabert si è dimesso da c.t. della Nazionale francese su strada. Vittima il mese scorso di un un serio incidente mentre si allenava in bici, il 44enne ex pro’, in carica dal 2009 (ma senza risultati) ha detto di non essere nelle condizioni per continuare ad assolvere l’incarico nel migliore dei modi. L’INCHIESTA SUL MEDICO NIGRELLI I FATTI ESAMINATI VANNO DAL 1° GENNAIO 2008 AL 31 LUGLIO 2009 Processo Lampre a Mantova Intercettazioni all’esame del Gup CLAUDIO GHISALBERTI Giuseppe Saronni in as sociazione con Fabrizio Bon tempi e Maurizio Piovani, e con l’aiuto di Guido Nigrelli e Stefano Gelati, ha praticato o no doping di squadra alla Lampre? Ci risiamo, per il quarto aprile consecutivo a Mantova si discute di questo. Appuntamento stamane in Tribunale dove ci sarà l’udien za davanti al Gup. La scorsa estate, l’udienza preliminare venne rinviata per alcuni erro ri nelle notifiche agli indagati. Venne fissata una nuova udienza, l’11 dicembre, ma il «decreto terremoto» (il tribu nale non riportò nessun dan no, però Mantova era nelle cit tà colpite) ha portato a un ul teriore slittamento. Le strade Questa mattina, sperando sia la volta buona, a decidere sarà Gilberto Casa ri. Il gup nominato avrà tre possibili strade: prosciogli mento, riti alternativi (pat teggiamento o rito abbrevia to), rinvio a giudizio degli in dagati. In più, Casari troverà due «sorprese». Primo: dovrà valutare se accettare o meno l’istanza d’incidente probato rio sulle intercettazioni tele foniche (effettuate dai Cara binieri del Nas di Brescia), proposta da alcuni avvocati degli atleti. Secondo: si tro verà di fronte alla denuncia per conflitto di competenza sporta da Luca Deantoni, il legale di Guido Nigrelli. Il farmacista e Mariano Piccoli, all’epoca d.s. della Sperceni go (under 23), sarebbero ac cusati degli stessi reati e nello stesso lasso di tempo, sia in questo processo sia in quello di Padova, aperto il 12 feb Si riparte dopo due rinvii tecnici. Coinvolti Saronni, Bontempi, Piovani Ballan e Cunego Le difese: sì all’incidente probatorio sulle intercettazioni ambientali braio scorso e rinviato al 4 giugno. L’accusa La Procura della città lombarda, guidata dal pm An tonino Condorelli, sostiene che dal 1° gennaio 2008 al 31 luglio 2009 nel team la pratica del doping non solo fosse con suetudine, ma che pure venis se favorita dai dirigenti del te am. L’inchiesta, che riguarda una trentina di persone, coin volge anche massaggiatori, medici di altre squadre (Ibar gueren, della Omega Phar ma), ex ciclisti come Rasmus sen («per 12 anni ho vissuto solo di doping») e cicloama tori. L’accusa comune è di violazione dell’articolo 9 del la legge antidoping (uso e de tenzione). Per i dirigenti c’è pure la violazione dell’artico lo 110 del codice penale (con corso in reato), per gli atleti c’è la ricettazione. Ci sarebbe anche, o forse sarebbe il pun to più importante, un aspetto sportivo. La Procura antido ping del Coni, da metà aprile 2011, ha in mano tutte le car te dell’inchiesta: nel 2008, cioè all’epoca dei fatti, Ballan vinse il Mondiale e Cunego, molto amareggiato, si dovet te accontentare dell’argento. E i due erano alla Lampre. Non solo. Dopo un’operazione di rinnovamento durata dav vero poco, nella quale Roberto Damiani venne chiamato alla guida del team, tutto a livello dirigenziale è tornato all’epo ca dei fatti. «Siamo mancati nei risultati e non solo», disse Saronni, che è sempre il team manager. Piovani e Bontempi, i diesse, sono tornati in ammi raglia. Damiani è sceso ed è ri masto a piedi. © RIPRODUZIONE RISERVATA 36 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 BASKET SERIE A: IL PERSONAGGIO Essere Sani «Dall’Iran a Sassari per lo scudetto» Becirovic: «Ho vinto tanti titoli, l’ultimo nel deserto, mi manca quello italiano. Bello il basket della Dinamo» GIOVANNI DESSOLE SASSARI IL GIRO D’ITALIA LE MOLTE MAGLIE DELLO SLOVENO L’ufficialità arriva nel weekend, invade la rete mentre la Dinamo Banco di Sardegna si fa fenice nella sfida da mezzogiorno con Roma, si mescola al trascinante entusiasmo post vittoria e diventa tangibile realtà nel martedì di ripresa dei lavori. Sani Becirovic, sloveno di passaporto italiano (ha sposato una ragazza bolognese ed è padre di due bambini), guardia di 196 centimetri e assoluto protagonista dell’Europa della palla a spicchi, ieri pomeriggio ha fatto il suo ingresso nella Club House biancoblù scatenando il boato dei tifosi. Sani Boy è un giocatore di Sassari, certamente il giocatore europeo più importante che abbia mai calcato il parquet di piazzale Segni con la maglia della Dinamo. L’ex Panathinaikos è sbarcato in Sardegna lunedì e da ieri pomeriggio si allena agli ordini di Meo Sacchetti. I ragazzi Sorriso stampato sul volto, al suo fianco Becirovic ha il vice presidente della Dinamo Banco di Sardegna, Gianmario Dettori, che lo presenta parlando di un «giocatore di assoluto livello internazionale. Vogliamo giocarci le chance che il campionato ci sta riservando. Aveva altre opportunità ma ha scelto noi convinto dal progetto e dal nostro entusiasmo». Un innesto importante, che impreziosisce ulteriormente lo scacchiere di coach Sacchetti, un’arma in più sul perimetro che si sposa con il pacchetto dei piccoli biancoblù. «Anche se da lontano, ho seguito sempre con attenzione la serie A - dice Becirovic — Grande il Banco contro Roma, i cugini Diener, Bootsy Thornton, il capitano Vanuzzo e in generale tutti i ragazzi hanno fatto qualcosa di grande. Sassari gioca un basket che mi piace, il mio obiettivo è tornare in forma il prima possibile, sono passato dal deserto al mare dell’isola, ma conto di dare il mio contributo». L’Iran E proprio il deserto ira- I titoli «Dico innanzitutto gra- zie alla società del presidente Sardara che mi ha riportato in Italia — afferma il giocatore —. Nella mia bacheca ci sono tanti trofei, ci sono i titoli conquistati in Slovenia, Grecia, Russia, l’Eurolega vinta al Panathinaikos, i riconoscimenti da giocatore. Mi manca una cosa però: lo scudetto. Quando il mio agente mi ha chiamato proponendomi la soluzione Sassari non ci ho pensato tanto, abbiamo trovato l’accordo in tempi stretti perché volevo fortemente tornare in serie A. Una sfida difficile ma affasci- nante, sarà bello giocare in un palazzetto in cui c’è grande passione e la gente tifa con tutto il cuore la sua squadra». La carriera italiana di Sani Becirovic, 31 anni, 1.96: in alto a sinistra nel 2001-02 Virtus Bologna, quindi a destra nel 2004-05 a Varese, sotto nel 2005-06 alla Fortitudo Bologna, 2008-09 Roma, da gennaio 2010 Milano, 2011-12 Treviso. Ora Sassari (nella foto con coach Meo Sacchetti), sempre la Nazionale slovena CIAMILLO niano ha fatto da cornice all’ultima avventura cestistica vissuta al Petrochimi Bandar Imam Harbour dall’esterno di Maribor che sulle spalle porterà il numero 7: «Due esperienze diverse in Iran. A Teheran la vita è normale, si sta veramente bene, è un posto tranquillissimo. Al Sud invece, dove sono stato io, tutto si svolge in pieno deserto, dove c’era solo un palazzetto in cui i tifosi vanno a vedere la loro squadra. Ma è stata un’esperienza molto positiva, non me ne pento neanche un po'». Una settimana di lavoro poi un possibile esordio a Bologna dov’è stato sia alla Virtus, sia alla Fortitudo: «Giocare lì sarà per me sempre particolare — dice Sani — ma quando ti confronti con certe situazioni, soprattutto in trasferta, corri e dai il massimo, perché se ti fischiano vuol dire che sanno cosa puoi fare. Prospettiva playoff? Già da subito si gioca al meglio delle sette, figuratevi che in Iran abbiamo giocato la serie finale da cinque gare in sei giorni. Sarà tosta, ma la squadra è in ottima forma. Siamo secondi per cui saranno gli altri ad avere paura di noi». I Jazz restano in corsa. Col k.o. dei Rockets, ora L.A. battendoli finirebbe settima MASSIMO ORIANI Sino all’ultimo respiro. La vittoria di Utah in casa di Minnesota, ma anche la sconfitta di Houston a Phoenix, rimanda a stanotte, quella di chiusura della stagione regolare Nba, il verdetto sull’ultimo posto playoff a Ovest, e i piazzamenti alle spalle delle prime due. Il successo di Oklahoma City (60-21) sui Kings ha regalato ai Thunder il vantaggio campo nella Western Conference, lasciando a San Antonio (58-23), battuta dai Warriors, il 2o. Con i Jazz (43-38) ancora in corsa, i Lakers (44-37)restano col fiato sospeso, ma anche con una certezza in più: battendo i Rockets (45-36) potranno addirittura entrare nella postseason da settimi, evitando i Thunder e andando a sfidare al 1o turno gli Spurs, discretamente acciaccati (Parker non è al top con una caviglia malandata, Ginobili è ancora fermo). Perdendo e con una contemporanea vittoria di Utah a Memphis, sarebbero invece fuori. Ipotesi Houston vorrà però evi- tare l’8o posto e Durant mentre Memphis (55-26) è in lotta per il fattore campo al primo turno. E quando Lakers e Rockets scenderanno in campo, Grizzlies-Jazz sarà già finita. I gialloviola potrebbero quindi essere certi dei playoff e giocarsi uno spareggio con Houston per il 7o posto. Avendo gli scontri diretti sfavorevoli con i Nuggets (56-25), i Grizzlies sono sicuri Luis Scola, 32 anni, ala argentina di Phoenix REUTERS I NUMERI 14 Le sue squadre Becirovic ha esordito al Pivovarna Lasko, in Slovenia, nel 1997. Quindi, oltre alle 7 squadre italiane (compresa Sassari), all’Olimpia Lubiana, Krka Novo Mesto, Panathinaikos, Ankara, Cska Mosca e Petrochimi Bandar Imam Harbour. 46 La scelta al draft Nba Becirovic è stato scelto con il numero 46 nel 2003 da Denver con cui ha giocato solo le Summer League nel 2004. 4 Titoli nazionali Becirovic ha vinto il campionato sloveno nel 2001 con l’Olimpia Lubiana, due titoli in Grecia nel 2007 e 2008 con il Panathinaikos con cui ha conquistato anche l’Eurolega 2007, e quello in Iran poche settimane fa. EUROLEGA PLAYOFF Real Madrid alle Final 4 Eliminato il Maccabi Ieri si sono giocate due gare-3 dei quarti al meglio delle 5 partite. Il Real Madrid è la prima squadra a qualificarsi per le Final Four di Londra (10-12 maggio), grazie al successo in Israele sul Maccabi, già battuto due volte in Spagna. Il Panathinaikos batte il Barcellona e si porta sul 2-1. Jasikevicius ha fallito il tiro del sorpasso nei secondi finali. Intanto il giudice disciplinare dell’Eurolega ha multato Dimitris Giannakopoulos, presidente del Pana, 150.000 euro per le dichiarazioni rilasciate al termine di gara-1 a Barcellona riguardo l’imparzialità dell’ente che governa il basket di club europeo. Il giudice ha inoltre minacciato il club greco, intimandogli che ulteriori incidenti sul campo potrebbero risultare in un’esclusione dalla massima competizione continentale. Risultati: Maccabi Tel Aviv-Real Madrid 57-69 (James 18; Carroll 16, serie 0-3); Panathinaikos Atene-Barcellona 65-63 (Bramos 14; Navarro 17, serie 2-1, domani gara-4). Oggi: Caja Laboral Vitoria-Cska Mosca (20.45, SportItalia 2, serie 0-2); Efes Istanbul-Olympiacos Pireo (serie 0-2). MERCATO Mensah Bonsu a Varese: forse oggi si chiude Oggi Varese potrebbe raggiungere l’accordo col lungo Pops Mensah Bonsu, che ha risolto il contratto col Siviglia. Per il giocatore inglese di origini ghanesi aveva mostrato anche interesse Milano. SEMIFINALI DONNE Stasera (20.30), gara 2 delle semifinali donne al meglio delle 5 partite: Gesam Gas Lucca Lavezzini Parma (diretta RaiSport2, serie 1 0); Famila Schio Acqua&Sapone Umbertide (serie 1 0). Venerdì gara 3 a campi invertiti. © RIPRODUZIONE RISERVATA NBA STANOTTE SI CHIUDE LA STAGIONE REGOLARE, SABATO VIA AI PLAYOFF Utah tiene i Lakers sulla corda Ma Houston dà loro una mano 4 di finire 5 , ma possono ancora chiudere con un bilancio migliore dei Clippers (54-26), strappandogli il vantaggio campo. Denver, al momento 3a, può ancora scivolare al 4o, in caso di k.o. e vittoria dei Clippers. I Warriors (46-35) sono quasi certi del 6o posto, ma possono anche finire 7i perdendo a Portland col successo di Houston in casa allo Staples Center. A Ovest non c’è ancora un accoppiamento sicuro, mentre a Est ne conosciamo già 2: Miami (1)-Milwaukee (8) e New York(2)-Boston (7). Indiana è 3a, Brooklyn 4a. Atlanta (44-36, nella notte ha giocato con Toronto) e Chicago (44-37) si contendono la 5a piazza. Sabato via ai playoff. i Risultati: Golden State-San Antonio 116-106 (Curry 35; Neal 25); Brooklyn-Washington 106-101 (Humphries e Blatche 20; Wall 18); Detroit-Philadelphia 109-101 (Monroe 27; Wright 22); Phoenix-Houston 119-112 (Scola 26; Parsons 24); Dallas-Memphis 97-103 (Nowitzki 26; Bayless 19); Milwaukee-Denver 111-112 (Ellis 38; Lawson 26); Minnesota-Utah 80-96 (Williams 18; Jefferson 22); Oklahoma City-Sacramento 104-95 (Durant 29; Thomas 16); Charlotte-New York 106-95 (Henderson 27; Copeland 32); Cleveland-Miami 95-96 (Thompson, Irving e Waiters 16; Lewis 19); Orlando-Chicago 84-102 (Harris 20; Boozer 22, Belinelli 16). stars& stripes ANTHONY HA IL TITOLO DI CANNONIERE IN TASCA DOPO 3 ANNI DURANT ABDICA E’ molto probabile che sia Kevin Durant che Carmelo Anthony non scendano in campo stanotte per l’ultima di regular season, il cui risultato è ininfluente per entrambe le squadre di appartenenza. Quasi certo quindi che dopo 3 anni l’ala dei Thunder debba abdicare il titolo di miglior marcatore della lega. Al momento Melo ha una media di 28.7 punti a partita rispetto ai 28.1 di Durant. Che, qualora decidesse invece di giocare dovrebbe segnare 70 punti per superare l’avversario. PRIMA VOLTA DISPARI L’annullamento della partita Boston Indiana dopo l’attentato alla maratona, segna una prima volta storica nella Nba, visto che entrambe le squadre finiranno con 81 partite giocate (e non 82). CURRY A UN PASSO DA RAY Con le 7 triple (su 13) realizzate contro gli Spurs, Stephen Curry, guardia dei Warriors, si è portato a una sola dal record stagionale di Ray Allen, 269 con Seattle nel 2005 06. Stanotte può superarlo. MCGRADY AGLI SPURS San Antonio, per sostituire Stephen Jackson, tagliato nei giorni scorsi, ha firmato Tracy McGrady, reduce dal campionato cinese. MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 37 TENNIS MASTERS 1000 DI MONTECARLO Del Potro si spaventa poi torna sulla terra La rimonta contro Dolgopolov: «Sì, ho rischiato di perdere» Dimitrov scaccia i paragoni con Federer e batte Tipsarevic DAL NOSTRO INVIATO RICCARDO CRIVELLI MONTECARLO Il diavolo veste di giallo. Non c’è rivale peggiore di quel satanasso di Dolgopolov se sei al primo match dell’anno sulla terra e devi testare occhio e misura dei colpi. E infatti, nel primo set, Del Potro alias la Torre di Tandil, tifoso juventino per i comuni natali con Camoranesi, non vede palla: «Avevo bisogno di scambi lunghi per adattarmi alla superficie e invece lui giocava così veloce, rapido, senza sbagliare nulla, senza darmi ritmo». Croce e delizia L’ucraino figlio d’arte con la passione per i rally è uno show vivente e il suo tennis è spesso poesia in movimento: tre rovesci piatti e poi uno slice che frantuma gli equilibri tattici dell’avversario, il top spin di dritto che diventa d’improvviso una frustata, le smorzate deliziose, gli attacchi controtempo. Per mezz’ora, c’è un uomo solo al comando. Ma, in una trama ormai ben nota, quel mago che ti abbindola si trasforma in un lampo in un prestigiatore da due soldi. Dolgo è così, prendere o lasciare. Serve in vantaggio 4-3 nel secondo, può mettere pressione all’argentino che fatica a trovare soluzioni e invece gli regala il break con un campionario di sciocchezze assortite, tra cui un paio di palle corte che non arrivano neppure alla rete. Del Potro, perciò, può risalire abbarbicato al servizio che finalmente torna a pungere e a quel Gazzetta.it TEMPO REALE E VIDEO-INTERVISTE SUL NOSTRO SITO Ogni giorno i risultati in tempo reale, gli highlights delle partite, le interviste ai protagonisti e le foto più belle: Nadal e il principe Alberto di Monaco sono solo gli ultimi ospiti dello spazio Gazzetta. © RIPRODUZIONE RISERVATA 1 Differenza Delpo-Dolgo Ieri Del Potro ha messo a segno 89 punti, Dolgopolov 88. Vittorie di Del Potro Sulla terra l’argentino ha vinto i tornei di Kitzbuhel e Stocccrda nel 2008, Estoril nel 2011 e 2012. 2 Semifinali sulla terra Del Potro nei Masters 1000 su terra ha raggiunto le semifinali a Madrid 2009 (battuto da Federer) e Madrid 2012 (Berdych). 1 Vento dell’Est Ha respinto, alme- L’argentino Juan Martin Del Potro, 24 anni, numero 7 della classifica Atp EPA Finale di Dimitrov L’unica finale giocata in carriera da Dimitrov è quella persa all’inizio di quest’anno a Brisbane contro Andy Murray. 1 Ottavo nei Masters Dimitrov ha raggiunto gli ottavi in un Master 1000 solo a Miami nel 2012 quando perse da Tipsarevic. 31 Il bulgaro Gregor Dimitrov, 21 anni, numero 34 del mondo AFP L’ASCESA DAL 2010 14 TORNEI VINTI I NUMERI 4 dritto che fa male, affidandosi ai tanti regali (i numeri non mentono, 50 vincenti ma 47 gratuiti per l’ucraino) e senza provare a forzare, con una bella lezione di maturità. E’ un doppio fallo dell’altro, ovviamente, a spianare a Juan Martin la strada del terzo set e della partita: «Sono andato vicino a perdere — ammetterà il vincitore degli Us Open 2009 — però ho finito in condizioni migliori, mentali e fisiche, di come avevo cominciato». Un successo non banale, per le qualità dell’oppositore e per la capacità di stare ben piantato dentro un match complicato, proprio lui che più di qualche volta è stato indolente di fronte alle difficoltà: «Credo che la finale di Indian Wells (persa con Nadal, ndr) mi abbia dato ancor più consapevolezza — confessa Delpo, che non doveva neppure giocare a Montecarlo ed è stato invitato con una wild card — e mi abbia insegnato a non calare la concentrazione». no lui, il vento dell’Est, che fa volare il redivivo Gulbis (con, al solito, fior di ammiratrici in tribuna) contro un affaticato Isner e che soffia impetuoso dietro il talento di Dimitrov, capace di risalire da 4-5 e servizio Tipsarevic per prendersi il tiebreak del primo set e poi travolgere il serbo. Il problema del bulgaro classe 1991, numero 34 del mondo, al di là della fama per aver attirato le grazie della Sharapova, risiede nel paragone che si porta fin da bambino con Federer, arrivando a pensare, dicono i maligni, non solo di assomigliargli ma pure di essere forte come lui. Seguendone movenze e rovescio, l’accoppiamento non sarebbe un azzardo, però Gregor adesso respinge l’idea: «Siamo diversi, ad esempio non sono così incisivo al servizio. E comunque il paragone mi ha fatto male, io sto provando a costruire un mio stile». Cambiando allenatore e passando le cinque settimane di stop invernale al gelo della Svezia: «Non potevo fare altro che allenarmi e potenziare il fisico: ora punto ai primi 20». E senza ombre pesanti. 4 Il top di Dimitrov Dimitrov ha raggiunto il numero 31 Atp per la prima volta il 4 marzo scorso. (lu.mar.) Da sinistra Vinci, Barazzutti ed Errani ieri a Palermo MCA Ragazze super Italia terza forza LUCA MARIANANTONI La vittoria di Roberta Vinci a Katowice proietta l’Italia al terzo posto tra le nazioni più vincenti degli ultimi tre anni. Il punto di partenza di questa ascesa è il Roland Garros 2010 vinto da Francesca Schiavone. Da allora le azzurre sono diventate protagoniste: in singolare e in doppio, sulla terra e sul veloce, negli slam e in Fed Cup. Tre anni scarsi con 14 vittorie nel circuito Wta che fanno dell’Italia la terza potenza al mondo alle spalle della Russia (23 tornei vinti) e degli Stati Uniti (15, 13 della sola Serena Williams). Le azzurre hanno vinto 14 tornei: 6 con Roberta Vinci, 5 con Sara Errani, 2 con Francesca Schiavone e uno con Alberta Brianti. Ovunque Le azzurre hanno vinto ovunque: 11 vol- te sulla terra, una sull’erba, una sul cemento e una sul sintetico indoor. L’Italia si è messa alla spalle la Bielorussia di Victoria Azarenka, la Danimarca di Caroline Wozniacki e soprattutto la Repubblica Ceca, nostra prossima avversaria in Fed Cup. Spostando l’attenzione dai tornei alla classifica, le nostre rimangono al passo con i paesi leader: da quasi un anno (dal 21 maggio 2012), nessuna nazione ha mai avuto contemporaneamente più di una giocatrice tra le top ten. Nell’ultimo ranking la seconda russa in classifica è Nadia Petrova (11a) e la seconda italiana è la Vinci (12a). © RIPRODUZIONE RISERVATA ALLE SPALLE DI RUSSIA E STATI UNITI NAZIONE 2010 2011 2012 2013 TOTALE RUSSIA 6 7 6 4 23 STATI UNITI 1 2 9 3 15 ITALIA 2 4 6 2 14 BIELORUSSIA 2 3 6 2 13 DANIMARCA 5 6 2 13 REP. CECA 7 2 2 11 GERMANIA 1 3 3 1 8 POLONIA 3 3 2 8 CINA 1 2 2 1 6 BELGIO 4 1 1 6 SPAGNA 5 1 6 SLOVACCHIA 3 3 6 SERBIA 2 1 1 1 5 FRANCIA 1 2 1 4 UNGHERIA 2 1 1 4 AUSTRALIA 1 3 4 ESTONIA 1 2 3 AUSTRIA 1 1 2 SLOVENIA 1 1 2 ROMANIA 1 1 2 TAIWAN 2 2 Con una vittoria Argentina (2011), Sudafrica (2011), Gran Bretagna (2012) Olanda (2012), Svezia (2012) e Nuova Zelanda (2013). la guida DIARIO DAL PRINCIPATO DA SABATO BIGLIETTI ON LINE Oggi i 4 big in campo. E c’è anche Fognini Berdych pronto all’esordio «in casa» Anderson (2.03) batte Janowicz (2.03) Semifinale di Fed Cup contro la Repubblica Ceca Azzurre al lavoro a Palermo Oggi è il giorno dei big: scendono in campo, tutte sul Centrale, le prime quattro teste di serie. Ci sarà anche Novak Djokovic, come prevedibile: gli allenamenti di ieri, tra cui un paio di corse su e giù per le scale che portano verso i campi più alti del Country Club, hanno lasciato sensazioni positive. Torna anche Fognini, con il qualificato mancino spagnolo Ramos, con cui si è allenato qualche volta a Barcellona. Il coach di Fabio, José Perlas, dice: «Ci aspettiamo un match duro soprattutto dal punto di vista fisico, bisognerà rimanere concentrati e non perdere il filo degli scambi». Master 1000 Montecarlo (2.646.495 euro, terra). Secondo turno: Del Potro (Arg) b. Dolgopolov (Ucr) 1-6 6-4 6-3; Tsonga (Fra) b. Davydenko (Rus) 7-6 (3) 6-2; Gasquet (Fra) b. Paire (Fra) 6-1 3-6 6-1; Dimitrov (Bul) b. Tipsarevic (Ser) 7-6 (3) 6-1; Kohlschreiber (Ger) b. Andujar (Spa) 6-2 2-6 7-6 (3). Primo turno: Almagro (Spa) b. Goffin (Bel) 2-6 6-1 6-3; Wawrinka (Svi) b. Istomin (Uzb) 6-3 7-5; Monaco (Arg) b. Klizan (Slk) 6-4 6-0; Mayer (Ger) b. Balleret (Mon) 5-7 6-1 6-2; Anderson (Saf) b. Janowicz (Pol) 7-5 7-6 (9); Matosevic (Aus) b. Verdasco (Spa) 7-5 6-3; Montanes (Spa) b. Monfils (Fra) 6-2 2-6 6-4; Gulbis (Let) b. Isner (Usa) 4-6 6-2 6-3; Ramos (Spa) b. Stepanek (Cec) 6-3 6-3; Granollers (Spa) b. Hanescu (Rom) 6-7 (8) 6-3 6-1; Melzer (Aut) b. Huta Galung (Ola) 1-6 6-3 6-2. Doppio, primo turno: Marrero/Verdasco (Spa) b. FOGNINI/Mahut (FRA) 2-6 6-2 10-5; Zimonjic/Benneteau (Ser/Fra) b. SEPPI/BRACCIALI 7-6 (5) 6-2. OGGI (dalle 10.30) Centrale: Berdych (Cec) c. Granollers (Spa); Matosevic (Aus) c. Nadal; Djokovic (Ser) . Youzhny (Rus); Roger-Vasselin (Fra) c. Murray (Gb). Principi: Raonic (Can) c. Nieminen (Fin); FOGNINI c. Ramos (Spa); Melzer (Aut) c. Almagro (Spa); Gulbis (Let) c. Monaco (Arg). Campo 2: Cilic (Cro) c. Anderson (Cro); Wawrinka (Svi) c. Montanes (Spa). Campo 9: Mayer (Ger) c. Bautista Agut (Spa). IN TV Diretta Sky Sport 2 e 3. In attesa di debuttare oggi nel torneo di casa (anche lui risiede a Montecarlo), Tomas Berdych si è concesso una passeggiata al Villaggio Vip: eccolo allo stand Corona con un gadget Gazzetta. ALTI 406 cm: è l’altezza raggiunta nel match tra il sudafricano Anderson (2.03) e il polacco Janowicz (2.03), vinto dal primo. Solo Karlovic (2.08) e Isner (2.06) li superano nel circuito. WILD CARD Oltre a Monfils, Isner e Del Potro, la quarta wild card è andata a Benjamin Balleret, numero 586 del mondo, figlio di un ex tennista e cresciuto su questi campi. Ha strappato un set a Florian Mayer, anche se di lui, più dei Tomas Berdych, 27 anni risultati, si conoscono la passione per il Monaco e il film Titanic. HINGIS Martina Hingis avrebbe accettato di seguire come allenatrice per tutta la stagione sulla terra la russa Pavlyuchenkova, che ha appena vinto a Monterrey. L’ex numero uno del mondo l’aveva già allenata da Mouratoglou, ma mai a tempo pieno. Cresce la febbre per la semifinale di Fed Cup Italia Repubblica Ceca di sabato e domenica sulla terra rossa del CT Palermo. Sara Errani, Roberta Vinci, Francesca Schiavone e Flavia Pennetta si allenano da lunedì sul campo centrale del circolo di viale del Fante dove cercheranno la rivincita dell’anno scorso contro Petra Kvitova, Lucie Safarova, Klara Zakopalova e Lucie Hradecka. Per l’occasione sono state allestite tribune per 4500 spettatori, venduti 3000 abbonamenti: i tagliandi anche per le singole giornate sono ancora reperibili presso i botteghini del circolo, o sui siti online Ticketone, Vivaticket, Ticketando e Mcastore.eu. Stamane alle 10.30 è previsto un incontro tra gli studenti di alcune scuole di Palermo e le giocatrici azzurre: per i ragazzi sarà l’occasione di raccogliere autografi e scattare foto con le campionesse ammirate in televisione, le più forti di sempre del nostro tennis. Venerdì alle 12 a Villa Niscemi si terrà il sorteggio. 38 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 PALLAVOLO STASERA GARA-4 SEMIFINALE PLAYOFF Macerata ora o mai più «Niente calcoli, si vince» Henno due anni fa rimontò da 1-2 con Cuneo proprio contro la Lube. Parodi: «Adesso la pressione è più su Piacenza» MAURO GIUSTOZZI MACERATA Si può fare. E' la parola d'ordine che dal patron Giulianelli all'ultimo dei magazzinieri è risuonata in questi giorni al palas Fontescodella. La Lube guarda al passato per credere nell'impresa e non scucirsi già stasera lo scudetto dal petto. I marchigiani, in passato, sono riusciti già quattro volte nell' impresa di guadagnarsi una «bella» nei play off vincendo fuori casa dopo essersi trovati in svantaggio nella serie. Due giocatori dell'attuale organico biancorosso, però, sono stati protagonisti di una rimonta proprio a scapito dei maceratesi nella semifinale di soli due anni fa: Hubert Henno e Simone Parodi, allora a Cuneo, annullarono con la loro squadra lo svantaggio sulla Lube, poi eliminandola. Ed erano esattamente nella stessa situazione in cui è oggi Macerata, sotto 1-2 e con gara-4 in trasferta. Facile «Non trovo differenze tra l'impresa di allora e questa da compiere ora - spiega il libero francese- perché quando sei spalle al muro come noi, paradossalmente, è più semplice. Devi solo vincere o sei fuori dai giochi. Dobbiamo scendere in campo solo col pensiero della vittoria e soprattutto isolarci dal contesto che ci sarà attorno alla partita. Dovremo essere lucidi nei momenti importanti e lottare sino all'ultima palla. Non ci sono ricette particolari. Piacenza ha sinora fatto il suo e meritato di vincere. Ora tocca a noi». Simone Parodi, invece, quella semifinale la vide più da spettatore (per infortunio) che da protagonista. «Nei playoff quando sei sotto 2-1 non è mai finita -attacca il martello ligure-. Addirittura Hubert Henno, libero, 36 anni, francese, alla prima stagione a Macerata, e Simone Parodi, 26 TARANTINI DIRETTA RAI SPORT 1 Piacenza spera col tutto esaurito Kovar recupera? (m.mar. m.g.) Si va verso il tutto esaurito al PalaBanca per gara4 delle semifinali scudetto (ore 20.30, dir. Rai Sport 1, arbitri La Micela e Boris). Piacenza ha tutti a disposizione. Potrebbe essere Kovar in panchina la novità della Lube, se il ginocchio operato non farà bizze. Recuperato Stankovic dopo i crampi che l'hanno messo ko nel 5˚ set a Osimo. GIANI A VERONA Manca ancora l’ufficialità, ma sembra ormai certo che Andrea Giani il prossimo anno allenerà Verona. Sostituisce Bruno Bagnoli, sulla panchina veneta per 4 anni mi spingo a dire che un vantaggio psicologico stavolta lo abbiamo noi: o, almeno, la pressione è a metà in quanto Piacenza si gioca in casa il match point e ciò non potrà non pesare anche su di loro. Io sono fiducioso perché nelle prime due gare non si è vista la vera Lube. Singolarmente siamo andati troppo a corrente alternata. Se giocheremo tutti al massimo, pur rispettando l'avversario, possiamo farcela. Dunque andiamo in campo senza pensare troppo o fare calcoli: dico ai miei compagni giochiamo come sappiamo fino alla fine». E' una Lube che ha mostrato in questa serie degli ottimi inizi di partita cui però non c'è stato un seguito importante. «In stagione regolare -ribadisce Henno- avevamo difficoltà all'inizio. Nelle ultime due gare siamo partiti benissimo accusando poi un calo evidente e facendo grande fatica. Dobbiamo migliorare nella continuità all' interno della partita, cosa sinora venuta meno». Non pensare agli arbitri Sulle critiche agli arbitri dopo gara 3 i due biancorossi non vogliono rinfocolare velenose polemiche. «Gli errori ci possono essere stati -dice Simone Parodima una squadra come la nostra non deve arrivare a quel punto, a recriminare su errori di arbitri che, come noi giocatori, sono sotto pressione. Dobbiamo chiudere la gara quando c'è l'occasione, facendo diventare irrilevanti i loro errori». Infine lo schiacciatore ligure individua il fondamentale dove Macerata deve dare di più per vincere. «La nostra battuta può e deve fare meglio -conclude Parodi- perché è proprio dalla correlazione battuta e muro che la Copra ha avuto sinora la meglio nella serie». © RIPRODUZIONE RISERVATA 2 BELLE LUBE (m.g.) Quattro volte la Lube ha conquistato la bella in rimonta 2003/2004 QUARTI Contro Cuneo, sotto nella serie 0-2, la Lube vinse la serie 3-2 (tutte e 5 le gare al tiebreak) 2005/2006 SEMIFINALE Contro Treviso, Macerata perse sia gara-1 che gara-3 a Osimo, ma vincendo gara2 in Veneto, dove trionfò anche in gara-4. Poi però cedette la bella. 2008/09 SEMIFINALE Contro Piacenza, la Lube vinse gara-1, poi andò sotto 1-2. Allora come oggi gara-4 al palaBanca, e vinse Macerata (3-0). Alla bella la spuntò la Copra, poi tricolore. 2011/12 SEMIFINALE Contro Cuneo, la serie era al meglio delle 3. Cuneesi vittoriosi a Osimo, ma poi Macerata vinse in Piemonte, si prese la bella e poi anche lo scudetto. PLAYOFF DONNE GARA-1 DEI QUARTI Paura Piacenza Gran rimonta contro Pesaro Sotto 1-2, la Meijners guida la riscossa al tiebreak Villa batte Conegliano VILLA CORTESE-CONEGLIANO 3-1 (25-20, 25-21, 23-25, 25-22) MC CARNAGHI VILLA CORTESE: Rondon 2, Klineman 17, Veljkovic 16, Barun 23, C. Bosetti 8, Folie 11; Paris (L), Malagurski, Viganò 3. N.e. Rosso, Parrocchiale (L), Garzaro, Nomikou. All. Chiappafreddo. IMOCO CONEGLIANO: Camera, Barcellini 11, Barazza 12, Nikolova 15, Fiorin 16, Calloni 8; Rossetto (L), Zanotto , Agostinetto. Crozzolin. N.e. Daminato (L), Maruotti. All. Gaspari. ARBITRI: Tanasi e Piana NOTE - Spettatori 1.010. Durata set: 29’, 26’, 26’, 27’; totale 108’. Mc Carnaghi: battute sbagliate 8, vincenti 1, muri 14, seconda linea 6, errori. 28. Imoco: b.s. 6, v. 3, m. 9, s.l. 4, e. 20. CASTELLANZA (Va) (m.l.) E alla fine tutte da Mojica a festeggiare. La regista portoricana (stagione finita per una frattura al metatarso del piede destro) ha seguito il match di Villa Cortese vittoriosa 3-1 su Conegliano dalla tribuna. L'MC Carnaghi, tre volte finalista scudetto, si è aggiudicata gara-1 dei quarti (al meglio di 3) prima dominando e poi soffrendo. E' arrivato così il primo successo in stagione sulle venete. Dopo il risveglio di Conegliano la carta vincente di Chiappafreddo nel quarto è stata Viganò. Gara-2 venerdì al PalaVerde di Villorba. 3-2 PIACENZA – PESARO (25-15, 24-26, 22-25, 25-18, 15-9) REBECCHI NORDMECCANICA PIACENZA: Ferretti 1, Meijners 25, Leggeri 6, Turlea 14, Bosetti 24, Guiggi 14; Sansonna (L), Nicolini 1, Valeriano, Radenkovic. Ne: Secolo. All. Caprara KGS ROBURSPORT PESARO: Muresan 11, Manzano 16, Moreno Pino 17, Tirozzi 12, Gibbemeyer 17, Signorile 1; De Gennaro (L), Valpiani, Dekani. Ne: Lestini e Chirichella. All. Pistola ARBITRI: Prandi e Goitre NOTE - Spettatori 1250, incasso 4700. Durata set: 22’, 29’, 28’, 28’, 16’; tot. 123’. Rebecchi Nordmeccanica: battute sbagliate 8, vincenti 3, muri 15, seconda linea 12, errori 18. Kgs Robursport: b.s. 4, v. 1, m. 8, s.l. 3, e. 26. PIACENZA (m.mar.) Ci prova Pesaro a sorprendere Piacenza, e non ci riesce per un soffio. Dopo un primo set dominato, le padrone di casa probabilmente si illudono che sia tutto semplice, invece la formazione di Pistola esce dal letargo e sfrutta le amnesie di una Rebecchi Nordmeccanica a lungo in difficoltà. La Signorile utilizza bene le centrali Gibbemeyer e Manzano ricevendo risposte positive (33 punti in due). Poi, una volta sotto 2-1, la riscossa di Piacenza parte dalla Meijners, miglior marcatrice con 25 palloni messi a terra, seguita a ruota dalla Bosetti con 24. La Rebecchi Nordmeccanica cambia ritmo e le marchigiane adesso si aggrappano a gara2, che potrebbe già essere decisiva, in programma venerdì a Pesaro. STASERA Si giocano le altre due gare- dei quarti di finale (al meglio delle 3 partite): ore 20.30 Unendo Yamamay Busto Arsizio-Banca Reale Yoyogurt Giaveno; Foppapedretti Bergamo-Duck Farm Chieri. Gara-2 venerdì 19 aprile: (a Treviso) Conegliano-Villa Cortese e Pesaro-Piacenza; sabato 20 aprile Giaveno-Busto Arsizio; (a Torino) Chieri-Bergamo Eventuali gare-3 lunedì 22 e/o martedì 23. VELA AMERICA’S CUP WORLD SERIES Per Bruni è pronto un timone prima della Coppa America Prima esperienza per il palermitano «Sarà molto utile anche al mio ruolo di tattico» DAL NOSTRO INVIATO GIAN LUCA PASINI NAPOLI Francesco Checco Bruni la soddisfazione arriva a 40 anni (compiuti la settimana scorsa, qui a Napoli, durante gli allenamenti). Meglio essere al timone su Luna Rossa Pescespada, oppure tattico di Luna Rossa Piranha la barca che potrebbe vincere il circuito degli Ac45 nelle World Series che iniziano domani nel golfo? «Comunque al timone – spiega il velista palermitano con una lunga esperienza fra campagne olimpiche, Coppe America e molti titoli mondiali -. E’ la prima volta che “guido” questi catamarani e sono molto divertito e incuriosito dall'esperienza: dal punto di vista personale perché completa la mia conoscenza del multiscafo. Ma penso che mi faccia bene anche nel mio ruolo di tattico, in vista del catamarano più grande (il 72 piedi, al cambio 22 metri, che si userà in Coppa ndr) perché vedrò tante cose da una prospettiva differente. E' chiaro che non sarà facile perché non ho molte ore in questo ruolo, ma ci siamo allenati e ci sentiamo preparati». E la prossima Coppa sarà anche tattico titolare in Coppa America. «Finalmente. Anche se non ho fatto regate, Max Sirena (lo skipper, ndr) lo ha annunciato. Sono felice, mi sento pronto e sarà una bellissima Coppa America». ORE 13.45 RAI SPORT Domani il via con i primi match race E' possibile che Bruni timoni in partenza il catamarano durante le regate di Coppa questa estate a San Francisco? «Se mi verrà chiesto lo farò, ovviamente, ma Chris Draper non penso ne abbia bisogno. Nell'ultimo periodo ha fatto molta esperienza di match race e poi la partenza con questi catamarani così grandi, che si useranno in Coppa America, non è paragonabile con quella che avevamo con i vecchi monoscafi. Il prepartenza è passato da cinque a due minuti, per cui la tattica con barche tanto veloci sarà molto differente». Dopo l'attentato alla Maratona di Boston con che spirito andrete alla Coppa America? «Siamo molto rattristati e dispiaciuti quando vedi simili atrocità. Ovviamente dovremo stare con gli occhi bene Francesco «Checco» Bruni, 40 anni, palermitano CARLO BORLENGHI Se sarà il caso timonerò anche in Coppa, ma non credo che Draper ne avrà bisogno aperti, ma quando vedi episodi come quello dell'altra sera, ti rendi conto che chiunque può essere colpito. Da qualsiasi parte del mondo. Ma sia qui a Napoli che poi in estate a San Francisco avremo tanta security attorno. Ci sentiamo ben protetti». © RIPRODUZIONE RISERVATA Da domani, sono in programma a Napoli le World Series di Coppa America: domani, alle 13.45, match race con le qualifiche e i quarti di finale. Poi due regate di flotta. Venerdì: ancora quarti dei match race e altre due regate di flotta. Sabato: semifinali dei match race e altre due regate di flotta. Domenica: le finali del match race e la settima e ultima regata di flotta. La diretta delle regate è assicurata dalla Rai. Anche il sito www.gazzetta.it sta seguendo da giorni l’evento, e al termine di ogni giornata avrà le immagini salienti delle regate del giorno commentate in italiano. Questo è l’ultimo appuntamento prima della Coppa America vera e propria, che inizierà con le selezioni per gli sfidanti (Louis Vuitton Cup) il 7 luglio a San Francisco. MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 39 TUTTENOTIZIE & RISULTATI Baseball IL PRIMO NERO IN MLB Ippica TAGLIO DI CONVEGNI E RISORSE Jackie Robinson Day Intanto il film sbanca I piccoli ippodromi temono di sparire MARIO SALVINI MICHELE FERRANTE Mentre «42», il film che racconta la sua straordinaria avventura umana e sportiva, è stato il film più visto del weekend negli Usa, incassando 27.5 milioni di dollari, lunedì in tutti gli stadi della Mlb si celebrava la memoria di Jackie Robinson. Come ogni anno il 15 aprile. Anniversario del suo debutto in Major, nel 1947, con gli allora Brooklyn Dodgers. Primo nero nello sport professionistico statunitense. L’uomo che ha abbattuto le barriere, celebrato indossando il suo numero, il 42 appunto. Solo che lo veste chi vuole, così che su tutti i diamanti ci sono decine di giocatori tutti con il 42. Film Pima di Robinson, i neri erano segregati in campionati solo per loro, le Negro Leagues. Poi il baseball non più stato lo stesso (e nemmeno gli altri sport). Ma il peso del trapasso è stato tutto sulle sue spalle: gli avversari spesso lo insultavano, alcuni si rifiutavano di giocare contro di lui, tra gli stessi Dodgers c’era chi non gli parlava. E non poteva mangiare negli stessi ristoranti, né dormire negli stessi hotel dei compagni. A lui e al suo club arrivavano migliaia di lettere di minacce. Jackie non ha mai reagito a nessuna provocazione. Ha vinto le World series del 1955, ed è stato 6 vol- Il 15 aprile il «42» è di tutti te all’All Star Game. La storia è finalmente raccontata in 42, dove ad interpretarlo è Chadwick Boseman, e dove Harrison Ford è Branch Rickey, il proprietario dei Dodgers (oggi è Magic Johnson) che contro tutto e contro tutti lo ingaggiò. Da anni ormai il 42 è stati ritirato da tutti i club della Mlb. Solo i NY Yankees fanno eccezione, perché da prima che nascesse l’iniziativa il numero era di Mariano Rivera, amatissimo lanciatore panamense. Che però ha annunciato che questo sarà il suo ultimo anno. Così che nel 2014 il 42 sarà solo di Jackie Robinson. Per sempre. Salvo il 15 aprile, quando sarà di tutti © RIPRODUZIONE RISERVATA Il Coordinamento Ippodromi (Albenga, Aversa, Civitanova, Chilivani, Castelluccio, Modena, Montegiorgio, Palermo, Pontecagnano, Ravenna, Sassari e Taranto) ha presentato un ricorso al Tar contro il decreto interministeriale che prevede l’erogazione di 97 milioni in tre anni per tappare i buchi di bilancio del 2012 e pagare i premi relativi al periodo agosto-dicembre. Nel ricorso (se venisse accettato potrebbe però portare al blocco dei pagamenti in corso) si chiede l’adozione di un nuovo decreto più organico, in sostanza per evitare il dimezzamento del settore in termini di ippodromi e risorse (montepremi compreso) e in tal senso tra le piste maggiormente a rischio taglio (non inserite nelle prime fascie) ci sono quelle aderenti al Coordinamento. Solo 1000 Dimezzamento, per- ché gran parte dei 97 milioni verranno recuperati tagliando le giornate di corse, che scenderanno a meno di 1.000 nel 2015, dalle 1608 del 2012. Nel 2013 spariranno 231 giornate, nel 2014 altre 199 e nel 2015 altre 123. Il conto economico ipotizzato dal Ministero agricolo cumula ogni anno i tagli, arrivando a ipotizzare un risparmio di circa 80 milioni, buona parte dei quali ottenuti Arco GRAND PRIX Da oggi gli azzurri dell’olimpico sono a Riom (Fra) per la prima tappa del Grand Prix europeo. Senza gli olimpionici Galiazzo, Frangilli e Nespoli, il nuovo d.t. Wietse van Alten ha convocato otto atleti. Uomini: M. Mandia, Zagami, Fissore, Giori. Donne: C. Mandia, Sartori, Tonetta, Violi. Oggi la qualifica. Atletica Blake si è stirato Stop per un mese E’ più grave del previsto l’infortunio che sabato scorso ha costretto il giamaicano Johan Blake a fermarsi dopo 70 metri durante i 100 del meeting di Kingston vinti da Collins. Quello che pareva un crampo alla risonanza magnetica si è rivelato un inizio di stiramento, «che costringerà l’argento olimpico dei 100 a fermarsi per diverse settimane», come ha detto il tecnico Glen Mills. I prossimi appuntamenti di Blake avrebbero dovuto essere il 4 maggio ancora a Kingston e il 18 maggio nell’appuntamento della Diamond League a Shanghai, in Cina. Baseball Liddi super 4o fuoricampo Uno slogan utopistico? DE NARDIN col risparmio del montepremi delle giornate di corse eliminate, considerando che il costo (montepremi, funzionari ecc.) di ogni convegno di galoppo è di circa 60.000 euro che diventano 54.000 per il trotto. Ed è evidente che con mille convegni a stagione dal 2015 (in media tre a giornata) non sia possibile ipotizzare un’ippica con 44 ippodromi attivi, anzi si fatica a considerarne la metà se non immaginando un’operatività stagionale per buona parte di essi. Il resto del palinsesto verrà ovviamente completato dal massiccio ricorso all’ippica estera, con buona pace di tutti quelli che resteranno fuori dalla porta. © RIPRODUZIONE RISERVATA In Triplo A, Alex Liddi batte il 4o fuoricampo stagionale, da 3 punti al 5o inning, decisivo per la vittoria 7-3 dei suoi Tacoma Rainiers (Seattle) sui Salt Lake City Bees (Anaheim). LUTTO (m.c.) E’ morto, a 80 anni, Cesare Ravaldi, responsabile della commissione filatelica Fibs, ex tutor scolastico dell’Accademia di Tirrenia e primo presidente, nel 1954, degli Yankees di San Giovanni in Persiceto. I funerali si svolgeranno domani alle 16 nella chiesa in piazza Garibaldi, a San Giovanni in Persiceto. Boxe SCAGIONATO Un test antidroga ha scagionato il pugile indiano Vijender Singh accusato di aver assunto eroina. Nei giorni scorsi, il ministro dello Sport indiano aveva richiesto un controllo antidoping a sorpresa sul 27enne bronzo olimpico dei medi a Pechino 2008. Canoa SLALOM (a.fr.) Gli slalomisti azzurri sono a Liptovsky Mikulas, in Slovacchia, dove sabato e domenica saranno impegnati, con tutti i più forti specialisti, sul canale che ai primi di maggio ospiterà le selezioni senior e a metà luglio i mondiali junior e under 23. Football Rugby FATTI I CALENDARI Atletica IL MEETING DI LUGLIO Texas Hold’em A VENEZIA Coni IERI LA GIUNTA A ROMA Sei Nazioni ’14: via Londra dice no con Galles-Italia a Pistorius Russo cerca Una Hall of Fame il ko ai pokeristi per olimpionici Il comitato del Sei Nazioni ha pubblicato ieri il calendario per le prossime due edizioni del Torneo. Nel 2014, l’Italia esordirà sabato 1˚ febbraio alle 15.30 a Cardiff, mentre domenica 9 sarà a Parigi contro la Francia (ore 16). Prima partita in casa sabato 22 febbraio con la Scozia (ore 14.30), poi la trasferta di Dublino contro l’Irlanda (sabato 8, ore 15.30) per chiudere il 15 marzo a Roma contro l’Inghilterra (ore 13.30). Nel 2015 gli azzurri avranno invece tre partite in casa: l’esordio contro l’Irlanda, sabato 7 febbraio alle 14.30; il 4˚ turno contro la Francia, domenica 15 marzo alle 16, e l’ultimo turno contro il Galles sabato 21 alle 13.30. Trasferte sabato 14 febbraio in Inghilterra (ore 15.30) e sabato 28 in Scozia (ore 15.30). (fa.bi.) Il panorama del poker sportivo è già ampio. Ma la domanda fa l’offerta. Così ecco un nuovo torneo destinato a diventare un classico per i grandi professionisti di texas hold’em e gli appassionati pronti a sfidarli. E’ la prima edizione delle «Pokerclub live series». Si parte, al casinò Ca’ Vendramin Calergi di Venezia domani alla 19 con il day1A. Si chiude col tavolo finale lunedì 22 aprile. Uno sportivo d’eccezione terrà a battesimo il torneo venerdì per il day1B: Clemente Russo, campione del mondo dilettanti a Chicago 2007 e vice campione olimpico a Pechino 2008 e Londra 2012. «The white hope» proverà pure a sfidare al tavolo verde il gotha del poker azzurro, incluso il team di Lottomatica al completo capitanato dal nuovo acquisto, il mondiale Max Pescatori. Il main event del Poker club live series ha la qualità di essere per tutte le tasche o quasi: 550 euro d’iscrizione per sperare in un premio ben più ricco. WILKINSON FIRMA Jonny Wilkinson ha firmato ieri il prolungamento di un anno del contratto con Tolone. A 33 anni, l’apertura inglese ha giocato 21 partite del Top 14 con 369 punti, che lo rendono il miglior marcatore. Alessandro Zanni, 29 anni AP Oscar Pistorius, 26 anni LAPRESSE Gli organizzatori del meeting di Londra, che celebrerà 26 e 27 luglio, e il 28 per gli atleti disabili nello stadio olimpico nel primo anniversario di Olimpiade e Paralimpiade, hanno dichiarato che Oscar Pistorius «non sarà benvenuto». Vogliono evitare che la giornata dedicata ai disabili si trasformi in un circo mediatico attorno al sudafricano, accusato di omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp, mettendo in ombra gli altri atleti. Intanto in Sud Africa la polizia ha sequestrato 49 cellulari, 4 ufficiali e 45 privati, degli agenti che hanno lavorato sul caso di Oscar nei giorni immediatamente successivi all’omicidio di San Valentino. Non è stato reso noto il nome degli agenti coinvolti, ma si sa che i giornali hanno offerto forti somme per delle foto esclusive, sino 38.500 euro per la scatto della porta del bagno attraverso cui Pistorius ha sparato e quasi mille euro per le immagini dell’atleta amputato alle gambe dietro alle sbarre. Clemente Russo, 30 anni CALENDARIO NFL La National Football League ha annunciato ieri che domani notte (ore 2 italiane) verrà reso noto il calendario della nuova stagione, che prenderà il via il 5 settembre. Non però con la classica sfida del giovedì in casa dei campioni in carica, in questo caso i Baltimore Ravens, incapaci di risolvere un conflitto di date con gli Orioles di baseball (il cui impianto è a poche centinaia di metri di distanza da quello dei Ravens), quella stessa sera impegnati in casa contro i Chicago White Sox. 49, Forte dei Marmi 39, Breganze e Novara 32, Prato 25, Sarzana 24, Follonica e Giovinazzo 22, Trissino 18, Matera 14, Thiene 1. Ippica Trieste: 15-7-5-10-2 7a corsa - m 1660: 1 Madyson de Gloria (P.G. Michelotto) 1.15.9; 2 Melody Dechiari; 3 Ignazio; 4 Naxos; 5 Inviar; Tot.: 6,80; 2,62, 2,81, 2,47 (74,23). Quinté: n.v. Quarté: e 699,86. Tris: e 260,56. OGGI QUINTÉ A TORINO A Vinovo (inizio convegno alle 15) scegliamo Noblesseoblige Ac (7), Nedved Kyu (16), Marias (17), Oviedo Or (13), Mitico Milar (12) e Mandela (3). SI CORRE ANCHE Trotto: Firenze (15.15). Galoppo: Milano (14.30). COLPO AL MONTATO Il nostro Nenè degli Ulivi (A. Abrivard) ha vinto ieri a Cavaillon, in Francia, il Prix France Bleu Vaucluse (m 2600) al montato in 1.15. Nuoto Sudafricani sospesi per acqua verde (al.f.) Un giorno di sospensione per i campionati sudafricani di Port Elizabeth. Nonostante l’acqua della vasca di gara fosse torbida e verdastra da domenica (giorno di arrivo degli atleti e vigilia dei campionati) gli organizzatori hanno deciso soltanto ieri di sospendere la manifestazione e procedere a un’approfondita filtrazione dopo aver fatto disputare regolarmente la prima giornata di gare. Oggi si torna al programma. RUSSI (al.f.) Iniziati a Kazan i trials russi. Uomini: 400 sl Kulikov 3'50”46; 100 do Vyatchanin 53”99 (s.); 100 ra Strelnikov 1'00”60 (s.); 50 fa Konovalov 23”50 (s.). Donne: 400 mx Martynova 4'41”23. Pallanuoto World League donne: finali anticipate Le finali di World League donne a cui parteciperà il Setterosa, a Pechino, sono state anticipate dal 3-8 giugno all’1-6 giugno. E così cambiano le date dei playoff in campionato: quarti l’8 e 11 maggio, Final Four il 17 e 18. Pallavolo Eurocadetti: azzurri contro l’Austria (a.a.) Con le due sconfitte che minano le possibilità di centrare le semifinali, gli azzurrini di Andrea Tomasini ritornano in campo all’Europeo Cadetti. È fondamentale oggi a Laktasi (Bosnia) battere l’Austria alle 15 (diretta web su www.laola.tv) per cercare di entrare tra le prime sei che si qualificano al Mondiale. Classifica: Polonia 9; Austria, Belgio 6; Slovenia, Italia 3; Bosnia Erzegovina 0. IN POLONIA (a.a.) Lo Jastrzebski Wegiel di Lorenzo Bernardi, Michael Lasko (18. 57%), Matteo Martino (n.e.) e Andrea Pozzi (prep.) chiude al terzo posto il campionato, dopo il 3-1 nella serie al Bydgoszcz chiuso dopo il 3-0 (25-17 25-17 25-14). Il titolo si deciderà domenica in gara-5 con Rzeszow e Kedzierzyn Kozle in parità. Sci alpino Golf Oggi, nell’ambito di Prowinter F. Molinari in dubbio PREMIATI che si svolge alla Fiera di Bolzano, Nadia per l’Open di Spagna Fanchini e Dominik Paris, entrambi meda- Giovanni Malagò, 54 anni La Giunta Coni ieri ha nominato la Commissione che dovrà rivedere i parametri di ripartizione dei contributi alle federazioni: ne fanno parte i presidenti Buonfiglio (Canoa), Matteoli (Pesca sportiva), Giomi (Atletica), Sesti (Motonautica), Binaghi (Tennis), Di Rocco (Ciclismo), Bianchi (Triathlon), Barelli (Nuoto) e per il Coni Fabbricini, Mornati e Raymondi. Carlo Magri ha avuto la delega per i rapporti istituzionali e Matteoli ai rapporti con le federazioni non olimpiche. Il presidente del Coni Malagò ha illustrato il progetto di una «Hall of Fame» dei campioni olimpici italiani all’interno del Parco del Foro Italico, e proposto di apporre una targa celebrativa allo Stadio dei Marmi in memoria di Pietro Mennea, in attesa dell’attuazione di un museo a lui dedicato. Il segretario generale Fabbricini ha poi annunciato il Club Olimpico per Sochi 2014: ne fanno parte 34 atleti (17 uomini e 17 donne). Lo stanziamento è di 558 mila euro (16 mila ad atleta). Francesco Molinari potrebbe non partecipare all’Open di Spagna che si svolgerà al Parador El Saler, a Valencia, da venerdì a domenica prossima. «A causa di problemi alla schiena — ha postato ieri Molinari su Twitter — non sono sicuro di riuscire a giocare in Spagna questa settimana. Farò di tutto per esserci». Lo scorso anno Chicco vinse proprio il torneo spagnolo. Hockey ghiaccio Mondiale: oggi Italia con la Gran Bretagna (m.l.) L’Italia che comanda la classifica a punteggio pieno con il Kazakistan ritorna oggi sul ghiaccio della Sportarena di Budapest per la 3a giornata del Girone A ai Mondiali di Prima Divisione. Dopo la sosta, gli azzurri dovranno vedersela (ore 16) con la Gran Bretagna. Lo scivolone di lunedì davanti a 7000 spettatori dei padroni di casa dell’Ungheria superati in rimonta (da 4-1 a 4-5) ai rigori dalla Sud Corea è un mezzo favore che il Blue Team deve saper sfruttare in chiave promozione. In Top Division salgono le prime due e due punti di vantaggio sulla terza sono un piccolo tesoro, anche se rimangono da giocare i decisivi scontri diretti con magiari e kazaki. Per il c.t. Tom Pokel c’è sempre il dubbio sull’utilizzo di Scandella tenuto finora precauzionalmente a riposo per i postumi di un infortunio. Programma 3a giornata. Oggi: Corea del Sud-Giappone (12.30); Italia-Gran Bretagna (16, diretta SportItalia 2); Kazakistan-Ungheria (19.30). Classifica: Kazakistan (+8), Italia (+7) 6; Ungheria 4; Corea del Sud 2; Giappone, Gran Bretagna 0. Hockey pista ANTICIPO (m.nan) Nell’anticipo della 23a giornata Valdagno-Giovinazzo 7-1 (p.t. 3-1; reti di Nicolia, Gil, 2 Cocco, Randon, 2 Nicoletti; Fernandez ). Classifica: Valdagno 64, Viareggio 54, Bassano 52, Lodi glia d’argento in discesa agli ultimi Mondiali di Schladming, verranno premiati dal Pool Sci Italia, il consorzio delle aziende fornitrici ufficiali della Fisi. Sport invernali Coni e Torino 2006 La priorità è Cesana Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha incontrato ieri i soci della «Fondazione 20 marzo» — sindaci dei comuni olimpici, rappresentanti del Coni e delle federazioni — in vista della riunione che, domani, dovrà definire un futuro per gli impianti del post Torino 2006 in disuso. L’obbiettivo è sfruttare i fondi della legge 65/2012 per una nuova gestione delle strutture, a iniziare dalla pista di slittino e bob di Cesana. Tennis CIAO VIOLA Matteo Viola è stato eliminato al primo turno del Challenger di Santos (Bra, 35.000 dollari, terra). Il veneto, testa di serie numero 3 del torneo, è stato battuto 6-3 4-6 6-1 da Pablo Cuevas, ex top 50 uruguaiano che è tornato a giocare dopo essere stato fermo per tutto il 2012. Tiro a volo Coppa Emirati C’è Jessica Rossi Oggi scatta la seconda tappa della Coppa del Mondo 2013, a Al Ain, negli Emirati Arabi. Subito in pedana la fossa donne, con Jessica Rossi, reduce dal secondo posto ad Acapulco. Sul campo di Al Ain due anni fa l’olimpionica vinse la Coppa. Per oggi con lei il c.t. Albano Pera ha convocato Giulia Iannotti e Giulia Pintor, che torna in nazionale dopo 4 anni. Già oggi la finale. E sempre oggi le prime due serie della fossa uomini, con il debutto stagionale di Johnny Pellielo e con Erminio Frasca e Giulio Fioravanti. 40 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 ALTRI MONDI Il fatto del giorno _il voto per il Quirinale TITOLI TASSO DEL 2,25% DI GIORGIO DELL'ARTI [email protected] La Gabanelli scelta dai 5 Stelle può essere adatta per il Colle? La giornalista famosa per le sue inchieste eletta online dal Movimento. E Grillo a Bersani: «Siamo disposti a collaborare» I Cinquestelle hanno scelto come loro candidato al Quirinale, Milena Gabanelli, la brava giornalista che conduce Report la domenica in prima serata su Rai3. Grillo ha commentato: «È un bellissimo nome, che non ha mai inciuciato con i potenti. È un grande segnale che viene dal Movimento 5 Stelle». La nostra collega ieri ha detto: «Ci penso stanotte, non saprei cosa rispondere, è una cosa più grande di me. Quando pensano che tu sia all’altezza di un compito così grande si può solo essere onorati, perché è altamente gratificante. Sono assolutamente commossa e anche sopravvalutata». Grillo ha detto che, se Milena dovesse cambiare idea e non volesse più essere votata, il M5S punterebbe su Stefano Rodotà. Le cosiddette «Quirinarie» grilline, disputate ieri tra i nove nomi più votati nel primo turno della settimana scorsa (erano 10, ma Grillo si è ritirato), hanno dato il seguente risultato: 1. Gabanelli, 2. Gino Strada, 3. Stefano Rodotà, 4. Gustavo Zagrebelsky, 5. Ferdinando Imposimato, 6. Emma Bonino, 7. Giancarlo Caselli, 8. Dario Fo, 9. Romano Prodi. Non sappiamo i voti che ha preso ciascuno. Gino Strada ha già fatto sapere che non ci sta. 1Milena ha qualche chance? Ma direi nessuna. Grillo ha detto che i Cinquestelle la voteranno nei primi tre giri, quando per essere eletti ci vuole la maggioranza dei due terzi degli aventi diritto al voto. E al quarto giro? «A questo non vi rispon- 3 È veramente una grande giornalista? Milena Gabanelli, 59 anni, di Piacenza: conduce la trasmissione di inchiesta «Report», su Rai 3 ANSA « « Il Paese ha assolutamente bisogno di un governo: lo stallo è inaccettabile All’estero l’Italia appare incerta e instabile, questo non ci favorisce... ANGELO BAGNASCO PRESIDENTE DELLA CEI do, cominciate a fare i titoloni, “Mentre il Paese affonda Grillo se la prende con Tizio o con Caio”» eccetera. Le agenzie hanno battuto questa frase del comico pronunciata durante un comizio in Friuli (Grillo in questo momento è impegnato nella campagna elettorale per le elezioni regionali friulane che si terranno domenica e lunedì prossimi): «Caro Bersani, te lo dico di cuore, di tenerezza, non ti prendo più per il culo, non ti chiamo più Gargamella: siamo a disposizione, a disposizione per cambiare. Ci serve un segnale». Bisogna credergli? Questo è il problema. Bersani, criticatissimo perché nel precedente incontro con i Cinquestelle s’è lasciato sfottere senza reagire davanti all’universo mondo, vuole discutere con i grillini ma non più in diretta streaming. Alle profferte di Grillo ha fatto rispondere ufficiosamente: «La Costituzione vale per tutti. Vale il metodo dei 2/3 nelle prime votazioni. E se ognuno si vota la propria bandierina fin dalla prima votazione non si trova il candidato comune. Così non va bene». Il segretario, ricorderà, vuole far uscire il successore di Napolitano al primo colpo, coinvolgendo tutti. 2 Parliamo della Gabanelli. 59 anni, nata a Piacenza come Bersani (però Nibbiano, non Bettola), a 18 anni lascia la famiglia, che intanto s’era trasferita a Desio in Brianza, e si stabilisce a Bologna. Si mantiene con lavoretti vari (anche la hostess in Fiera, distribuiva buoni sconto), gira un documentario sul regista francese Jean Eustache e così conosce Fulvio Ottaviano, direttore della Rai emiliana. Lavoricchia, e nel 1983 bussa alla porta di Minoli, che le fa fare anticamera per cinque anni. Finalmente gira il mondo come videogiornalista sui fronti di guerra (ex Jugoslavia, Cambogia, Mozambico, Nagorno Karabah). L’avventura con Reporter, prima chiamato Professione reporter, comincia nel 1994, a mezzanotte su Rai2. A poco a poco conquisterà la prima serata su Rai3, dove è ormai inamovibile. È sposata con un professore di musica che si chiama Luigi Bottazzi. Hanno una figlia di nome Giulia. Certo. Ogni volta che arriva su un tema, sono dolori per tutti. Ha disintegrato Di Pietro, la cui carriera politica è finita dopo l’intervista della sua inviata Sabrina Giannini. Domenica scorsa è stata la volta di Alemanno. Lo strillo che annunciava il programma diceva: «Un’inchiesta che assomiglia a un film noir. Solo che è tutto vero. I subappalti per la metro C infiltrati dalle mafie; la nuova banda della Magliana che entra negli affari che contano; i mille consulenti del Comune, i debiti milionari delle municipalizzate; lo scandalo delle tangenti sui filobus. E tanti omicidi. Non è Romanzo Criminale, questa è la Roma vera degli ultimi anni». Alemanno ha annunciato querele, tattica da cui si guardano bene quasi tutti i bersagliati della giornalista. E si capisce perché: Milena certe sere racconta delle storie da urlo e il giorno dopo non succede mai niente. Conviene star zitti e contare sulla scarsa memoria degli italiani. 4 Per chi voteranno i grillini al Il ministro Vittorio Grilli LAPRESSE A ruba i Btp: 17 miliardi in due giorni Continuano ad andare a ruba i Btp Italia: l’emissione, per cui il Tesoro ha deciso di chiudere le prenotazioni con due giorni di anticipo rispetto al previsto, ha raccolto ieri poco più di 8 miliardi. Sommati ai 9 miliardi di sottoscrizioni di lunedì gli ordini complessivi raccolti (196.509 i contratti) hanno toccato i 17 miliardi di euro (17,056). Una quota inferiore di circa 1 miliardo rispetto ai 18 miliardi di euro toccati dall’emissione record di ottobre scorso. Per il nuovo titolo, che ha godimento 22 aprile 2013 con scadenza 22 aprile 2017, è stato fissato il tasso cedolare (reale) annuo definitivo del 2,25%, pagato in due cedole semestrali. Una nuova emissione (ultima per il 2013), è ora attesa per metà anno. «È un successo perché abbiamo convinto i mercati», ha commentato il ministro dell’Economia Vittorio Grilli. PER LA BANCA NOMURA Mps e i derivati: maxi-sequestro da 1,8 miliardi quarto giro? Direi Prodi, no? 5 Nella consultazione del Movimento Cinque Stelle è però arrivato ultimo. Quello che sembrava ancora ieri sera era questo: Bersani proverà a far passare Amato con i voti del Pdl, se l’incontro di oggi con Berlusconi non riserverà sorprese (l’incontro potrebbe persino non esserci). Se Amato non ce la farà nei primi tre giri, si passerà a Prodi. Sarà dura per tutti e due: il Pd è talmente spaccato che sono garantiti almeno 80 franchi tiratori chiunque sia il candidato del partito. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’inchiesta sui derivati, uno dei filoni di quella principale sul Monte dei Paschi di Siena, ha subito un’accelerazione con un decreto di sequestro per la Banca giapponese Nomura di 1,8 miliardi (88 milioni sarebbero commissioni occulte). Con il finanziamento di Nomura il Monte dei Paschi acquistò Btp italiani per 3,5 miliardi di euro. Si ipotizzano i reati di usura e truffa. Circa 14,5 milioni sono stati sequestrati, invece, agli ex vertici del Mps. Ieri la guardia di Finanza e i magistrati della procura senese sono stati alla sede della Banca d’Italia a Roma per acquisire documenti. MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 ALTRI MONDI PER IL SUO COMPLEANNO Il Papa fa gli auguri a Benedetto XVI Dopo l’incontro storico a Castel Gandolfo, ieri Papa Francesco ha fatto «una cordiale telefonata» al Papa Emerito SCONTRI DUE CONTUSI I soccorsi durante gli scontri al San Raffaele FOTOGRAMMA San Raffaele, si protesta pure sul tetto Scontri con la polizia e lavoratori sul tetto. Continua la protesta dei dipendenti dell’ospedale San Raffaele di Milano che difendono i 244 posti che l’azienda vuole tagliare, diventati un tema bollente soprattutto dopo l’arrivo di quaranta lettere di licenziamento. Ieri mattina una cinquantina di lavoratori si sono raccolti all’ingresso dell’accettazione, ma davanti alle porte erano schierati alcuni agenti. Il loro intento era quello di organizzare un presidio dentro all’ospedale «come forma di protesta, non per fermare i malati. Noi non abbiamo mai bloccato i pazienti e non lo faremo mai». Ma dipendenti e poliziotti sono arrivati allo scontro e secondo il sindacato dei lavoratori del San Raffaele ci sono stati anche due contusi. Nella confusione tredici dipendenti sono riusciti a raggiungere il tetto, per rendere la loro protesta ancora più visibile. Tra di loro anche Alessia, 37 anni, una delle prime a ricevere la comunicazione di licenziamento: «Le lettere non bastano ad allontanarci da qui. Io resto coerente: rivoterei mille volte no al referendum. Non ho ceduto al gioco del padrone». Si riferisce all’accordo proposto come alternativa ai tagli del personale e bocciato dai lavoratori. E Daniela Rottoli, coordinatrice della Rsu, lancia un appello: «Chiediamo che venga qualcuno qui dalla Regione, ci basta una persona, ma deve prendere impegni precisi». Benedetto XVI per fargli gli auguri per il suo 86˚ compleanno. Già ieri mattina il Santo Padre aveva così iniziato la celebrazione nella cappella di Santa Marta: «È il compleanno di Benedetto XVI, offriamo lui la Messa, perché il Signore sia con lui, lo conforti e gli dia molta consolazione». Allarme sindacati «Risorse per la Cig o tutti in piazza» Cgil, Cisl e Uil chiedono 2,7 miliardi per aiutare i cassintegrati. Ma la Fornero: «Niente decreti» FILIPPO CONTICELLO Tra affanni per il governo e affanni per il Quirinale, il problema sembrava quasi fuorimoda. Poi ieri gli ammortizzatori sociali sono tornati al centro del palcoscenico della politica e, ad accendere i riflettori, sono stati i sindacati. A Roma, piazza Montecitorio, eccoli in piazza per un problema urgentissimo, sollecitare il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga. Cgil, Cisl, Uil hanno unito la voce per chiedere al governo di mettere nel Documento di programmazione economica e finanziaria più denari di quelli stimati per la Cig e sono stati ricevuti dai presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso. L’incontro è stato apprezzato soprattutto da Susanna Camusso: «È un segnale di attenzione, e questo sì che è un segnale nuovo». L’appuntamento clou della giornata, poco dopo, nel faccia a faccia con le imprese e il governo, al termine del quale il ministro Elsa Fornero ha ricordato una brutta notizia: «Lo scenario di crisi e l’esperienza ci indicano che la spesa non sarà più bassa del 2012». Al tavolo è emersa la cifra totale investita l’anno scorso, 2,3 miliardi circa, più o meno in linea con quanto stimato dai sindacati: loro sostengono, comunque, la necessità di un finanziamento aggiuntivo fino a 2,7 miliardi. Unità di crisi La Fornero ha ge- lato tutti, ribadendo che il governo non farà nessun decreto per reperire quanto serve: «Non è facile trovare le risorse in questo momento, certamente non le può trovare il mini- Un momento della manifestazione di Cgil, Cisl e Uil ieri a Montecitorio ANSA Previsto lunedì o martedì il varo di un’unità di crisi tra regioni, parti sociali e governo stro del Lavoro da solo — ha aggiunto —. Smusseremo le differenze con il ministero dell’Economia, ma siamo in scadenza e non facciamo decreti». Prima la Camusso era stata piuttosto chiara al riguardo: «Questo governo ha tutti gli strumenti per riparare agli errori fatti. Le risorse per la cassintegrazione si possono prendere da spese militari, rendite finanziarie e grandi patrimoni». Con lo stesso spirito è andato alla carica il suo collega della Cisl: «Chiediamo al go- verno i soldi, e di precisare se i soldi vanno nel Def», ha detto Raffaele Bonanni. Le parole più battagliere sono, però, arrivate, dalla Uil: «Se il governo non adotterà entro maggio un provvedimento, porteremo a Roma centinaia di migliaia di persone perché l’assenza di risposte sulla cassa in deroga è inaccettabile». Sarà comunque istituita una «unità di crisi» con Monti, Grilli, le regioni e le parti sociali a Palazzo Chigi all’inizio della prossima settimana, lunedì o martedì. E per sciogliere il gelo servirà ripartire da un invito azzardato ieri dalla Fornero: «Bisogna contrastare il pessimismo, diversi istituti prevedono nella seconda metà dell’anno un briciolo di ripresa». E un briciolo di questi tempi può pesare. STAMATTINA A LONDRA Thatcher, ai funerali attesi in duemila La salma di Margaret Thatcher, avvolta in una bandiera britannica, è da ieri a Westminster, nel palazzo del A LA GAZZETTA DELLO SPORT 41 Parlamento, e qui resterà fino ai funerali solenni di oggi a Londra. Nella cattedrale di St. Paul sono attese circa 2000 persone tra cui la Regina. Per l’Italia ci sarà Mario Monti. Esclusa dagli invitati la presidente argentina Cristina Kirchner, per la rivalità sulle Falkland. scossa di 7,8 gradi L’FMI: GIÙ IL PIL ITALIANO S Tagliate le stime: disoccupati al 12% L’Italia arranca, ma è comunque sulla «strada giusta», avendo fatto la maggior parte dei «compiti»: secondo la fotografia sui nostri conti scattata dal Fmi non saranno necessarie altre manovre ma al massimo piccole correzioni. La vera emergenza, spiega il Fondo (nella foto il direttore Christine Lagarde) è la disoccupazione, che toccherà il 12%. E dopo il -2,4% del 2012, il Pil italiano si contrarrà nel 2013 dell’1,5%, ovvero 0,4 punti in meno rispetto alle stime di gennaio, per poi tornare a crescere, solo dello 0,5%, nel 2014 Violento terremoto in Iran Le vittime sono centinaia Una violenta scossa di terremoto, magnitudo 7.8 della scala Richter, ha colpito il sud-est dell’Iran, al confine con il Pakistan. L’epicentro è stato vicino alle città di Khash, Saravan e Iranshahr, tutte con almeno 50 mila abitanti, Il bilancio è ancora approssimativo, ma si temono centinaia di vittime, sarebbero 81 in Iran, mentre nelle regioni pakistane al confine le vittime sono 34, secondo le autorità di Islamabad. Il sisma, avvenuto alla profondità di ben 80 chilometri, è ritenuto il più potente nella regione da oltre 40 anni, ed è stato avvertito distintamente in tutta la regione, dalla lontana e popolosa città pakistana di Karachi (gente in strada nella foto Epa) all’India. Il governo turco ha subito offerto aiuti all’Iran. «SOLO UNA FRODE, SANZIONI IN ARRIVO» Ue sulla carne di cavallo «Non c’è rischio salute» L’Ue rassicura i consumatori e mette in guardia le aziende alimentari che li hanno truffati, non dichiarando sull’etichetta la presenza di carne di cavallo nei propri prodotti. Dall’Europa arriva, così, la conferma che «non ci sono problemi di sicurezza alimentare» nei cibi nei quali sono state scoperte dai Nas tracce di carne equina. Quanto alla presenza di fenilbutazone, antinfiammatorio nocivo per la salute umana, sia l’Autorità per la sicurezza alimentare che l’Agenzia europea dei farmaci hanno affermato che «non è preoccupan te». Alle imprese senza scrupoli invece, l’Europa manda a dire che sono in arrivo «proposte per rafforzare i controlli e sanzioni finanziarie». Insomma, lo scandalo della carne di cavallo non ha più segreti per l’Europa alla luce dei 7.259 test effettuati dagli Stati membri: 4.144 sulla presenza di Dna di carne equina in prodotti a base di carne bovina, 3.115 per ricercare tracce di fenilbutazone. È risultato contenere cavallo in quantità superiore all’1% il 4,66% dei campioni di carne etichettata come bovina analizzati in tutta l’Ue. Di questi, solo nello 0,51% sono state rinvenute tracce di fenilbutazone. Così il commissario alla salute Tonio Borg ha potuto confermare che si tratta di «una questione di frode e non di sicurezza alimentare». © RIPRODUZIONE RISERVATA notizie Tascabili L’attentato a Falcone Vicino a Catania Strage di Capaci Altri otto arresti: c’è il boss Madonia La madre gli nega i soldi per fumare E lui la strangola Dopo la vittoria di Maduro Nuova importante ondata di arresti per la strage di Capaci, in cui persero la vita il giudice Falcone, sua moglie e tre agenti della scorta. La Dia ha eseguito otto provvedimenti di custodia cautelare, tra cui quello al capomafia Salvo Madonia, già detenuto al carcere duro, così come in carcere si trovano le altre 7 persone, accusate anche di finalità terroristica: Cosimo D’Amato, Giuseppe Barranca, Cristofaro Cannella, Cosimo Lo Nigro, Giorgio Pizzo, Vittorio Tutino e Lorenzo Tinnirello. La nuova inchiesta si basata soprattutto sulle dichiarazioni dei pentiti Spatuzza e Tranchina. Non sopportava che la madre gli negasse i soldi per comprare le sigarette e che lo rimproverasse perché fumava troppo. Al culmine di una lite, nella loro casa di San Giovanni la Punta (Ct), Giorgio Coco, 25 anni, ha strozzato la madre, Maria Lucia Garra, 58 anni. I vicini di casa, la sera di sabato scorso, avevano sentito le urla, tra madre e figlio, ma hanno pensato a contrasti familiari. Il giovane ha tenuto il corpo in casa, per oltre 24 ore senza toccarlo. Lunedì ha pensato di liberarsi del cadavere: lo ha avvolto in un tappeto e l’ha messo nel cofano dell’auto per poi lasciarlo alle pendici dell’Etna. Ieri è stato arrestato È caos in Venezuela, violenze e sommosse: sette morti e 60 feriti Il dopo elezioni in Venezuela, con la vittoria di Nicolas Maduro al fotofinish (50,66% contro il 49,07%), non ha lasciato spazio solo a polemiche e alle accuse di brogli dello sfidante, Henrique Capriles. La tensione è scesa in strada e, nella notte tra lunedì e ieri, ci sono stati violenti scontri tra i manifestanti dei due schieramenti, soprattutto a Caracas. Il bilancio è di 7 morti e almeno 60 feriti, mentre le forze dell’ordine hanno arrestato 135 persone. I media governativi hanno denunciato diversi attacchi contro le sedi del Partito socialista unito del Venezuela (Psuv, il principale partito «chavista»). E i commenti hanno travalicato i confini nazionali: gli Usa Manifestanti pro Capriles protestano a Caracas EPA e la Spagna hanno chiesto il riconteggio dei voti, mentre l’Ue ha lanciato un appello perché «le autorità venezuelane considerino tutti i ricorsi contro i risultati», ma sottolineando che l’esito del voto «deve essere accettato dagli sconfitti». Ieri, però, sono proseguiti i reciproci attacchi. Maduro ha dato la colpa delle violenze agli oppositori. E Capriles ha accusato il governo di non permettere ai suoi di manifestare. Danilo Restivo lascia l’aula ANSA Il 24 aprile la sentenza Processo Claps Restivo in aula: «Sono innocente» Danilo Restivo, unico impu tato per l’omicidio di Elisa Claps, si professa innocente e in aula si rivolge al colpevole: «Costituisciti, io sono in carcere da innocente». I giudici della Corte di Assise di Appello di Salerno ora potrebbero riunirsi per il giudizio il 24 aprile. Restivo in primo grado è stato condannato a 30 anni di carcere. 42 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 ALTRI MONDI LETTERE IN 9,6 MILIONI SU RAI 1 PortoFranco Montalbano torna e sbanca ancora «La gente lo ama» A CURA DI FRANCO ARTURI Fax: 0262827917. Email: [email protected] Twitter: @arturifra Montalbano riparte col botto. Lunedì sera Rai 1 ha stravinto la prima serata inchiodando davanti alla tv 9 milioni 630mila spettatori, con uno share del 34,19%. Merito del ritorno del commissario che con l’episodio «Il sorriso di Angelica» ottiene il terzo risultato di sempre per la mitica serie tv. «Un risultato record che conferma l’affetto del pubblico verso il personaggio di Camilleri interpretato da Zingaretti», ha commentato soddisfatta Eleonora Andreatta, direttore di Rai Fiction. Antonino Cannavacciuolo, 38 anni, cuoco pluristellato. Dal 15 maggio protagonista di «Cucine da Incubo» su FoxLife Il Ramsay italiano «Salvo ristoranti con la mia stazza» Lo chef Cannavacciuolo star di Cucine da incubo format Usa che rimette in piedi locali in fallimento STEFANIA ANGELINI MILANO Carisma e metodi brutali non mancano ad entrambi. Forse, però, il Gordon Ramsay all’italiana è un po’ meno antipatico e malgrado il timore che incute la sua stazza, sembra anche avere il cuore tenero: «Quando mi arrabbio per un piatto che fa schifo o per una cucina che è un porcile, è perché voglio dare una mano alle persone in difficoltà, sull’orlo del fallimento: insomma, divento cattivo se mi affeziono...». Paro- la di Antonino Cannavacciuolo, 38 anni, il pluristellato cuoco del Relais & Châteaux Villa Crespi di Orta San Giulio (Novara), scelto dopo una selezione tra oltre 30 cuochi italiani come protagonista di Cucine da Incubo in onda dal 15 maggio su FoxLife (Sky 114). Il programma è ispirato al fortunatissimo format Kitchen Nigthmares portato al successo dallo chef inglese Gordon Ramsay (nella foto Afp). In ogni puntata, Cannavacciuolo visiterà un ristorante sull’orlo della bancarotta e con i gestori e tutto lo staff darà una « Cracco e gli altri? Il loro messaggio è sbagliato: non si diventa cuochi in poco tempo... ANTONINO CANNAVACCIUOLO SUI COLLEGHI IN TV nuova vita al locale: «Per molti questa è l’ultima spiaggia prima della chiusura. E comunque, capisco le difficoltà. Oggi come oggi non consiglierei ad un amico di aprire un ristorante nel nostro Paese: i guadagni sono troppo bassi rispetto alle tasse, il personale costa troppo FESTA DI RADIO ITALIA DA DOMANI L’ACTION MOVIE CHE FA DISCUTERE L’AMERICA Da Mengoni a Nek Concertone gratis a Milano per Expo Attacco al potere: «Un film, ma la realtà non è così diversa» Eros Ramazzotti, Zucchero, Antonello Venditti, i Negramaro, Raf, Cesare Cremonini, Alessandra Amoroso, Stadio, Fabri Fibra, Nek e Marco Mengoni: sarà questo il cartellone di «Radio Italia Live», il primo dei tre grandi concerti che segneran no il mese di maggio a Milano per gli «Expo days». Lo show, a ingresso libero, si svolgerà l’11 maggio, dalle 20, in piazza Duomo. La musica sarà uno dei linguaggi con cui gli "Expo Days" racconteranno e anticiperanno alla città i temi della prossima Esposizione Universale, come hanno fatto capire gli organizzatori. L’obiettivo sarà quello di organizzare una festa all’insegna dei giovani. E per favorire la maggior partecipazione possibile il servizio di trasporto pubblico cittadino non si fermerà: saranno 15 le linee in servizio 24 ore su 24. Ma ci saranno altre novità: sono previsti dibattiti e approfondimenti su scienza, arte, cinema, fotografia, cucina e sport. Aaron Eckhart nei panni del presidente Usa in «Attacco al potere» EMANUELE BIGI ROMA In Independence Day erano gli alieni a distruggere la Casa Bianca, in Attacco al potere diretto da Antoine Fuqua (nelle sale da domani) è un gruppo terroristico nord-coreano a "squarciarla" per rapire il presi- dente degli Stati Uniti, interpretato da Aaron Eckhart (Il cavaliere oscuro). L’intento è provocare l’esplosione di tutte le testate nucleari americane al fine di far comprendere il significato di sofferenza anche al nuovo continente. A mettere le cose a posto ci penserà un moderno McClane (il macho di Die Hard), un certo Mike Bun- e così i conti non quadrano». Ecco allora che il severissimo chef insegna come utilizzare le materie prime realizzando piatti della nostra tradizione. «Per che cosa mi sono arrabbiato di più? Per un piatto di gnocchi panna e prosciutto: non si può mettere nel menù un piatto così in un ristorante a 30 metri dal mare». Successo Il cuoco di origini campane che ha fatto la sua fortuna in Piemonte, per girare il programma ha deciso di chiudere il suo locale, in modo da non doverlo trascurare: «Ho accettato di andare in tv perché è un modo per farmi conoscere. Finora ero uno chef stimato e ora lo sono ancora di più... Al di là dei miei interessi, questo nuovo ruolo mi piace». Ma oltre al confronto col format originale («Gli anglosassoni sono meno attenti alla pulizia rispetto a noi») Cannavacciuolo non evita il paragone con gli altri programmi televisivi sulla cucina, come MasterChef (di cui sono appena partiti i casting per la versione junior): «Se ho visto Cracco? Solo le ultime puntate della seconda edizione. Mi è piaciuto, però non tollero chi illude le persone dicendo che in dieci puntate si può diventare uno chef. Essere chef significa sgobbare in cucina ogni giorno». © RIPRODUZIONE RISERVATA ning, ex membro dei servizi segreti con il volto e il fisico di Gerard Butler. Si tratta di fiction ma l’imminente minaccia della Corea del Nord agli Stati Uniti ci porta drammaticamente alla realtà: «Abbiamo cercato di raccontare una storia d’intrattenimento vicina a uno stile Anni 80 e che allo stesso tempo fosse ancorata alla contemporaneità», racconta Butler, che è anche produttore del film. «Le minacce terroristiche sono più urgenti oggi rispetto al periodo di Reagan», continua l’attore. A proposito di Reagan, non è stato lui la fonte primaria per l’attore che veste i panni del presidente Usa: «Mi sono ispirato a JFK — interviene il biondo Eckhart — il più carismatico, atletico e duro dei presidenti», Anche White House Down, il prossimo film di Roland Emmerich (Independence Day), prende di mira la Casa Bianca, non sarà un caso, «sono tempi duri quelli che viviamo — dice Butler — e nessuno è più al sicuro». Le bombe a Boston sono lì a ricordarlo. A distendere l’atmosfera ci pensa ancora Butler che racconta della sua esperienza con Muccino: «Forse faremo ancora un film insieme, stiamo pensando a qualcosa di epico. Mi piace la sua attenzione, la sua sensibilità e anche la sua quasi pazzia». C’è un altro regista italiano con cui vorrebbe lavorare? «Tornatore». © RIPRODUZIONE RISERVATA Moratti, l’Inter che non va e le critiche dei tifosi Siamo arrivati al capolinea. Presidente Moratti è ora di pensare a vendere l'Inter... Nicola De Feo Mi perdoni se mi fermo all’incipit della sua lettera, che elenca presunti o reali fallimenti stagionali. Ma è quello che conta. E che contesto in modo forte. Mi auguro che l’Inter e i suoi tifosi possano tenersi a lungo il suo presidente (lo stesso vale per Berlusconi-Milan o Agnelli-Juventus). Non c’è di meglio all’orizzonte. Davvero infantile pensare che dietro le porte di questi proprietari ci siano pazienti attese di oligarchi russi, sceicchi, magnati cinesi. Non è così. Ogni presidente, per quanto paradossale possa sembrare, ha diritto a sbagliare scelte e stagioni, a fronte, come nel nostro caso, di una passione salda, di investimenti continui, di una rappresentatività fuori discussione. Non esiste una via sicura per successi continui. D’altra parte, per esperienza so che la contestazione interna, nei casi estremi, è distruttiva e dà ai tifosi una responsabilità grande. L’unica cosa che rimprovero a Moratti è credere a Mourinho quando gli diceva che l’Inter ha tutti contro. Pura fantasia autoconsolatoria. Complotti e lealtà Un nonno in rosa Caro Franco, seguivo domenica scorsa le varie teorie sul complotto anti-Inter pro-Milan e francamente mi sembravano esagerate, frutto della frustrazione di vedere errori arbitrali insieme a gol mancati. Ben diversa era l'era Moggi con un susseguirsi di condizionamenti e di manipolazioni difficili da non vedere. Ma il sistema era stato messo in luce, puniti i colpevoli e archiviato il caso (non le polemiche ahimé). Per questo non credevo alla teoria del complotto, sia perché i limiti e le difficoltà dell'Inter quest'anno sono evidenti sia perché mi rifiuto di credere che un tale sistema di corruzione possa essere ripetuto a distanza di 5 anni. Poi domenica scorsa un giocatore del Cagliari precipita in area senza essere nemmeno sfiorato e l'arbitro nonostante le polemiche della settimana scorsa, non ha nessun esitazione nel gestire una situazione perlomeno dubbia e assegna un rigore che non c'è. E a questo punto i dubbi vengono a me. Nella stessa domenica poi Marc Webber dopo la lite precedente con il compagno di squadra riceve questo trattamento dal team: prima gli mettono talmente poca benzina da addirittura non finire Q2, poi in gara non gli montano correttamente una ruota, tanto da perderla qualche giro dopo. Tutti errori umani? Coincidenze? Esiste ancora la lealtà nello sport? Nei giorni scorsi mio padre, uno dei vostri più longevi clienti, ha visto l'alba dei 93 anni. E' lui che compra ancora oggi tutti i giorni la Gazzetta dello Sport (io ne approfitto per leggerla ormai da 50 anni). Vi trasferisco alcune cose che ci ha insegnato, e che noi (ma anche voi giornalisti) ancora troppo giovani, non possiamo sapere o non abbiamo ancora capito del calcio e della vita. - Gli arbitri sono tutti juventini o milanisti (e questo è vero). - Meazza è stato il giocatore più forte di tutti i tempi. - I rigori vanno battuti in area nel punto dove avviene il fallo. - Quando ancora non c'erano i nomi sulle maglie: per aiutare gli arbitri a riconoscere i giocatori, bisognerebbe tagliarli i capelli a zero e scrivergli il nome sulla testa pelata. - Se non hai fatto la guerra (lui è stato per 5 anni in Grecia e Albania) non capisci niente della vita e del calcio (?). - Se non hai fatto la guerra non puoi sapere cosa vuol dire avere freddo. - Se non hai fatto la guerra non puoi sapere cosa è la fame. - Se non ha fatto la guerra non capisci niente a prescindere. Vorremmo approfittare della sua rubrica per fargli gli auguri di buon compleanno da parte dei suoi figli e, sopratutto, dei 5 nipoti (tutti rigorosamente con il dna interista). Tanti Auguri Nonno Anci! Paolo Muccini Luigi, Antonello, Filippo, Giorgia, Nicolò, Davide e Gloria. Caro Paolo, continui a tenersi lontano dalle teorie complottistiche che sono quasi sempre (il quasi si riferisce nel calcio all’evento storico che lei richiama) scorciatoie mentali verso il nulla. L’alibi più comune. Il mantra della limitatezza. Esiste certamente la sfortuna che molto spesso infierisce su squadre sbagliate e in crisi per conto proprio. Certo che la lealtà esiste, ma va supportata da attenti controllori. Anche chi compete ad alto livello ogni tanto decide di imboccare quelle stesse scorciatoie, trovando sgambetti inesistenti. Ma vale per tutti ed è insito nella natura umana. Gli sportivi non sono nè meglio nè peggio di ciascuno di noi. Volentieri brindo a una persona che ha percorso tanta strada insieme a noi: mi aspetto una lettera dei suoi figli e nipoti al traguardo del secolo. Mi spiace di non poter condividere la battuta sugli arbitri, però in questi giorni di festa a «Nonno Anci» è permesso di dire tutto ciò che vuole. Su Meazza, tutti quelli della sua generazione la pensano come lui: è già tanto. Per quanto riguarda la guerra, nel rispetto (e nella riconoscenza) totale per chi c’è dovuto passare attraverso, siamo davvero tutti felicissimi di restare nell’ignoranza totale se quella è davvero l’unica via del sapere. Così avremo modo volentieri di ascoltare i racconti e le lezioni di un padre come il suo. MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 43 ALTRI MONDI Oroscopo 21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 23/7 - 23/8 24/8 - 22/9 LE PAGELLE Ariete 5,5 Toro 7,5 Gemelli 7 Cancro 8 Leone 5,5 Vergine 7+ DI ANTONIO CAPITANI Casa e famiglia vi cotognano gli zebedei. E pure il lavoro stenta. Tenete su il morale: passerà. Impedimenti fornicatori aleggiano. Nel lavoro andate a segno. Ed emergete, raccogliendo più voti che alle Quirinarie. La forma fisica migliora, voi vincete le suinarie. News economiche vi confortano. Ma non azzardare sarà comunque cosa buona e giusta. Il lavoro rompe, la fornicazione, invece, intrippa. IL MIGLIORE Lavoro, finanze e mondo privato viaggiano alla grande, il vostro fascino è in ascesa. Ogni semina è di buon auspicio, il sudombelico si fa lirico. Un cambiamento di programma aleggia, gli aiuti altrui latitano, voi siete soli. State su e non lasciate nulla di incompiuto, manco di suino. Il lavoro approda a risultati muy corposi, grazie anche ad amici e sponsor solidali. Tutto fila liscio, la fornicazione tonifica e reidrata. 23/9 - 22/10 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 22/12 - 20/1 21/1 - 19/2 20/2 - 20/3 Bilancia 5,5 Scorpione 7,5 Sagittario 6 Capricorno 6- Acquario 6- Pesci 7+ La Luna crea un cicinìn di sottovuoto negli zebedei. Facendo crollare morale e vigore, creando intralci. Pure sudombelicali. State su. Con l’entusiasmo in recupero, sfrecciate nel lavoro. Viaggi e prove di studio producono esiti ottimi, il suino inside you si ripiglicchia. I pensieri funerei attirano le sfighe e fanno emergere il Godzilla mannaro che alberga in voi. Scacciateli. La fornicazione consola. Forse. C’è uno smottamento degli zebedei: non ingigantite le sciocchezze, le cose sostanziali sono favorite. Lavoro e fornicazione compresi. Riuscite a fare così tante cose che sembrate la reincarnazione di Superman. Solo il saldo bancario sfigheggia, ma il suino in voi vola. MIKE TYSON C’è caso che oggi apriate gli occhi su cose che non avevate visto. Non fidatevi delle reazioni a caldo, però. Specie se sudombelicali. La stella della boxe degli Anni 80 e 90 nasce a Brooklyn, New York, il 30 giugno ’66. Oggi è soprattutto un attore Gazzetta.it Lo Sport in tv: in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre 3.00 IN DIRETTA SAN PAOLO ATLETICO MINEIRO Coppa Libertadores Sky Sport 1, Sky SuperCalcio CALCIO 17.30 COSTA D'AVORIO NIGERIA BASEBALL 21.30 OAKLAND ATHLETICS HOUSTON ASTROS Coppa d'Africa U17 Eurosport 2 MLB ESPN America 20.30 GHANA - CONGO Coppa d'Africa U17 Eurosport 2 1.00 20.45 LIVORNO - NOVARA Serie B MP Calcio 20.45 MANCHESTER CITY WIGAN Premier League Sky SuperCalcio, Sky Calcio 2 20.45 WEST HAM MANCHESTER UNITED Premier League Sky Sport 1, Sky Calcio 1 20.45 INTER - ROMA Ritorno semifinale Coppa Italia Rai 1 CICLISMO 20.30 COPRA ELIOR PIACENZA LUBE BANCA MARCHE MACERATA Eurosport 15.00 FRECCIA VALLONE Mondiali Div 1. Dall'Ungheria SportItalia 2 MLB ESPN America Serie A. Highlights 20.30 GESAM GAS LUCCA LAVEZZINI PARMA 10.30 ATP MONTECARLO 15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS 9.15 9.45 Da Roma SuperTennis GazzaMeteo Ieri A CURA DI ALGHERO 7 23 ANCONA 9 19 10 18 7 19 BOLOGNA 10 22 min max CIELO VENTI CAGLIARI 9 23 Sole Deboli CAMPOBASSO 7 18 Nuvolo Moderati CATANIA 8 21 FIRENZE 8 24 CALCIO: CAGLIARI INTER Serie A. Highlights 15.30 RAI OPEN Gara-3 quarti di finale. Eurolega SportItalia 2 CALCIO: LAZIO JUVENTUS Serie A. Highlights 9.30 Da Roma SuperTennis BARI 9.00 Sky Sport 2, Sky Sport 3 13.00 RAI OPEN AOSTA SKY SPORT 1 Serie A. Highlights TENNIS 20.45 CAJA LABORAL VITORIA CSKA MOSCA CALCIO: PALERMO BOLOGNA Serie A. Highlights Trento Aosta 10 19 Torino 14 23 11 24 Milano Venezia 13 23 Perugia 12 25 9 21 12 22 20 MILANO 15 22 ROMA NAPOLI 13 24 12 24 PALERMO 12 23 Agitati Nebbia Il sole oggi MILANO ROMA 9 21 POTENZA 6 16 REGGIO CALABRIA 11 23 ROMA 10 24 TORINO 14 22 14 TRENTO Tramonta Sorge Tramonta TRIESTE 6:33 20:11 6:26 19:53 14 22 VENEZIA 12 19 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI [email protected] VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti [email protected] VICEDIRETTORI Franco Arturi [email protected] Stefano Cazzetta [email protected] Ruggiero Palombo [email protected] Umberto Zapelloni [email protected] Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2013 PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni, Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Alessandro Bompieri Nel blog «Tropico del Calcio» le ultime sul calcio argentino. Juan Sebastian Veron a 38 anni è tornato ad allenarsi con l’Estudiantes, per dare una mano a una squadra dalla classifica traballante. David Trezeguet a 35 anni si opera al ginocchio sinistro: tornerà nel River fra 5 mesi www.gazzetta.it Domani Dopodomani Su tutto il Paese non ci saranno precipitazioni e il sole continuerà a farla da padrone per tutto l'arco della giornata, con valori termici sopra la media specie durante le ore diurne. Qualche nebbia in Pianura Padana fino all'alba. Al Nord dopo un mattino soleggiato da metà giornata nubi in aumento e poi rovesci o temporali specie sulle Alpi. Sul resto del Paese invece cielo sereno o poco nuvoloso, salvo locale variabilità dal pomeriggio sugli Appennini centrali. 10 19 L’Aquila 9 20 Campobasso Bari 7 18 9 Napoli Potenza 10 24 5 16 Cagliari 19 Catanzaro 13 21 7 Palermo 19 Reggio Calabria 11 22 13 23 21 Sorge Dal Principe Alberto a Tsonga, da Nadal a Monfils: i principali protagonisti del torneo di Montecarlo passano dallo stand Gazzetta al Country Club del Principato. Tutte le immagini nella fotogallery: il binomio fra la Gazzetta dello Sport e il Masters 1000 di Montecarlo si rinnova Ancona Firenze 10 PERUGIA 18.30 TENNIS: ATP MONTECARLO «Tropico»: Veron prepara il ritorno, Trezeguet si opera 12 23 15 23 L'AQUILA Mossi SKY SPORT 3 Le stelle del tennis nello stand «rosa» Show a Montecarlo Bologna Genova GENOVA Neve Aviva Premiership Il BLOG 12 25 Molto forti Calmi RUGBY: LEICESTER TIGERS LONDON WASPS LA GALLERY 9 23 Coperto Temporali Dagli Stati Uniti 2.30 Cielo da sereno o poco nuvoloso in Sicilia, al Sud e al Centro a poco o parzialmente nuvoloso in Sardegna e al Nord. Formazione di locali nebbie in Pianura Padana fino all'alba. Al più qualche breve pioggia sulle Alpi nel pomeriggio. Trieste Forti MARI 23.30 GOLF: AUGUSTA MASTERS Oggi Rovesci Pioggia SKY SPORT 2 10.45 CALCIO: MILAN - NAPOLI CALCIO: MILAN - NAPOLI CALCIO: ROMA LAZIO Serie A 10.30 CALCIO: TORINO ROMA Serie A BASKET Gara-2 semifinale Playoff A1 femminile. Rai Sport 2 2.15 Serie A. Highlights 17.00 ITALIA GRAN BRETAGNA CALCIO: MANCHESTER CITY WIGAN Premier League 10.15 CALCIO: GENOA SAMPDORIA Gara-4 semifinale Playoff. A-1 maschile ai Sport 1 Eurosport, Rai Sport 2 0.30 Serie A. Highlights HOCKEY GHIACCIO CINCINNATI REDS PHILADELPHIA PHILLIES Legenda 10.00 CALCIO: ATALANTA FIORENTINA VOLLEY 14.00 GIRO DEL TRENTINO Catania 14 21 RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti [email protected] - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.62821 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. 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COLLATERALI *con Totti L Uomo dei Record N. 1 e 12,19 - con il Mondo di Crozza N. 1 e 12,10 - con libro Pietro Mennea e 14,19 - con Motocross N. 2 e 12,19 - con Pesca Magazine N. 1 e 2,20 - con I Miti della F1 ai Raggi X N. 5 e 6,19 - con libro All Blacks La Leggenda e 14,19 - con Sub: la Magia del Mondo Sommerso N. 7 e 12,19 - con Le Grandi Battaglie N. 9 e 11,19 - con Passione Rally N. 5 e 5,19 - con Carosello N. 15 e 6,19 - con Wrestling Heroes N. 16 e 12,19 - con i mitici Bud Spencer & Terence Hill N. 16 e 11,19 - con Michel Vaillant N. 20 e 4,19 - con Cavalieri dello Zodiaco N. 23 e 11,19 - con I Love Travel N. 28 e 5,19 con Orologi Forze Armate N. 35 e 16,19 - con Calciatori Panini La Raccolta Completa N. 50 e 6,19 - con Ferrari Racing Collection N. 50 e 14,19 - con Max e 3,50 - con SportWeek e 2,90 PROMOZIONI ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero. PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 9,00; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00. 44 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 APRILE 2013