Nr. ……. di prot. Luogo ……, ………… OGGETTO: Comunicazione di
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Nr. ……. di prot. Luogo ……, ………… OGGETTO: Comunicazione di
Timbro Comando Nr. ……. di prot. Luogo ……, ………… OGGETTO: Comunicazione di notizia di reato ai sensi dell’art.347 c.p.p. relativa alla denuncia in stato di libertà di:Persona sottoposta Generalità indagato ad indagini Perché ritenuto responsabile della violazione di cui all’art.385 C.P., Ipotesi di reato perché essendo sottoposta agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico presso il suo domicilio, giusto provvedimento del Tribunale di ……. nr……….. RGNR e nr…….RGGIP, immotivatamente si allontanava dal raggio di azione del ricevitore, così sottraendosi alla esecuzione della misura restrittiva della libertà adottata a fini cautelari nei suoi confronti con il citato provvedimento. Stato Persona offesa Evento accertato in …………… il ………….. Data e luogo consumazione reato Si riserva di nominarlo/d’Ufficio/di Fiducia del foro di ………... Difensore Presso il proprio domicilio ubicato in……. Presso lo studio del Domicilio eletto difensore ubicato in ………………… ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI PRESSO IL TRIBUNALE AL TRIBUNALE DI Sezione GIP/GUP Rif.ord. nr. ………. ………….. E, per competenza:AL COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI Nucleo Investigativo-Centrale Operativa …………… Il Tribunale di ……… con ordinanza nr………….. datata …………. sostituiva alla nominata in oggetto, la misura cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari presso la sua abitazione sita in via …………. Del Comune di………… con braccialetto elettronico, a norma dell’art.275 bis c.p.p. e D.M. 02.02.2001. Con la stessa ordinanza gli veniva imposto di osservare tutte le prescrizioni attinenti il dispositivo di controllo. Alle ore ……. circa del ……….., la C.O. del comando Provinciale di ……….., deputata al controllo e al monitoraggio dei dispositivi (braccialetto elettronico) installati in ambito provinciale, operando nell’arco delle 24 ore senza soluzione di continuità, inviava la pattuglia automontata di questo nucleo, costituita dal …………………., presso l’abitazione della nominata, in quanto il sistema di rilevazione del dispositivo del braccialetto elettronico aveva segnalato, l’uscita del segnale dal raggio d’azione del ricevitore. Gli operanti, si recavano presso l’abitazione della nominata in oggetto, ed ivi rilevavano, all’interno della propria abitazione, la presenza della nominata in oggetto. Immediati accertamenti consentivano di appurare che i dispositivi di controllo (ricevitore e trasmettitore), non risultavano essere danneggiati o manomessi. Al fine di verificare la funzionalità dell’impianto, veniva contattata telefonicamente la C.O. del Comando Provinciale di ………… e invitato l’Operatore di turno a comunicare l’eventuale attivazione del segnale, contestualmente veniva invitato il nominata in oggetto ad uscire dalla propria abitazione, la prova effettuata consentiva di accertare che il braccialetto elettronico entrava in funzione immediatamente dopo che il prevenuto varcava la soglia di uscita della porta della propria abitazione. Giova evidenziare che i tecnici Telecom Italia, all’atto dell’istallazione del braccialetto elettronico, regolano il segnale della centralina facendolo collimare con il perimetro dell’abitazione del detenuto; questo significa che, poiché la comunicazione tra braccialetto elettronico e il ricevitore avviene esclusivamente nell’area all’interno della quale il sorvegliato deve soggiornare, l’individuo è controllato soltanto quando si trova in questa area. Il colloquio tra i due componenti del dispositivo (ricevitore e trasmettitore) è continuo per rilevare immediati eventuali anomalie, in questo modo la persona è controllata in maniera costante. Si evidenzia che il ricevitore è alimentato dalla rete elettrica dell’abitazione, ma è dotato di una batteria tampone in modo che possa funzionare anche in caso di interruzioni di corrente. Rilevato che per attivarsi l’allarme, diretto al terminale installato presso la C.O. del comando Provinciale Carabinieri di ………., il detenuto deve sicuramente muoversi fuori il perimetro prestabilito, o comunque rimuovere o danneggiare il dispositivo applicato alla caviglia o la centralina, Atteso che la prevenuta si è sicuramente allontanato dalla propria abitazione, così come dimostrato dalla prova fatta eseguire dagli operanti. Per quanto precede, visto che i dispositivi non risultavano essere danneggiati o manomessi, è facile presumere che il nominato in oggetto si sia allontanato arbitrariamente, anche se per un breve periodo dalla propria abitazione. Rilevato che integra gli estremi del delitto di evasione il solo fatto che l'imputato agli arresti domiciliari esca dalla casa nella quale si trovi ristretto - non importa per quanto tempo e con quale destinazione -, perché la ratio dell'incriminazione risiede nella necessità che egli non si sottragga alla costante possibilità di controllo da parte della polizia giudiziaria, (cfr. Cass. pen., sez. VI, 30.8.93 n. 8245). Si tratta, infatti, di reato istantaneo ad effetti permanenti, i cui effetti cessano quando l'evaso torna nel luogo dal quale non avrebbe dovuto allontanarsi, interrompendo in tal modo l'elusione del controllo da parte dell'autorità vigilante. (cf. Cass. Pen 25976/2010). Anche sotto il profilo dell'elemento soggettivo, va osservato che il dolo del reato di evasione per abbandono del luogo degli arresti domiciliari è generico, essendo necessaria e sufficiente - in assenza di autorizzazione - la volontà di allontanamento nella consapevolezza del provvedimento restrittivo a proprio carico, non rivestendo alcuna importanza lo scopo che l'agente si propone con la sua azione. ( cfr. Cass. pen., sez. VI, 5.7.2000 n. 7842 e sez. VI, 08.05.20120 n. 19218). A parere di quest’ufficio risulta sicuramente comprovata la realizzazione da parte del nominato in oggetto di una condotta integrante tutti gli elementi costituitivi del reato per il quale si procede. Per quanto precede si richiede di vagliare la possibilità, ai sensi degli artt..276 e .299 c.p.p., di sostituire al nominato in oggetto, la misura degli arresti domiciliare con una più affittiva essendosi il nominato in oggetto dimostrato del tutto indifferente all’osservanza degli obblighi impostigli Ritenendo che la condotta posta in essere dal nominato in oggetto integri gli estremi della violazione di cui all'oggetto, si deferisce alla S.V.Ill.ma. La C.O. del Comando Provinciale Carabinieri di ……… è pregata di trasmettere all’A.G. procedente e qui per corredo atti, la stampa del registro degli eventi, relativo al dispositivo di controllo -gestione degli allarmi- rilevati dal ricevitore e dal sistema informatico del dispositivo applicato al nominato in oggetto. Si allega:ordinanza arresti domiciliari relazione di servizio. Il Comandante