Scheda D - Proposte elementari 3

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Scheda D - Proposte elementari 3
AVVENTO CARITAS 2011
Catechismo delle elementari classe 3°, 4°, 5°
SCHEDA D
Motivazioni: Il Papa quest’anno ha indetto l’anno della fede, parallelamente nella nostra Diocesi viene proposta come
figura guida per tutto l’anno Abramo.La Caritas diocesana è partita da questi due elementi per costruire un progetto che
potesse valorizzare la tematica della carità. Tale intento deve essere realizzato partendo già dai bambini più piccoli con
l’aiuto e la collaborazione attiva delle loro famiglie, delle parrocchie, dei catechisti, degli educatori, del parroco, ecc.
Facciamo tutti parte della stessa chiesa che cammina nella sequela del Signore.
Obiettivi: L’obiettivo principale è quello di avvicinare i bambini al concetto di carità, di prossimità. Il mondo di oggi è
sempre più un luogo dove i bambini incontrano altri bambini che provengono da culture, ceti sociali, religioni, ecc.
differenti. Si vuole arrivare a far capire l’importanza di ogni singola persona, di ogni singolo bambino
indipendentemente dalle sue caratteristiche e dalla sua condizione economica. Si vuole aiutare a capire che se un
individuo ha bisogno siamo chiamati ad un atteggiamento empatico e dobbiamo cercare di aiutare la persona in
difficoltà.
Attività: il progetto che abbiamo pensato è scandito in diverse fasi. Il progetto può essere svolto nella sua
interezza oppure i catechisti possono decidere di utilizzare solo alcune delle attività proposte, oppure cambiarne
l’ordine, a seconda delle esigenze.
Le fasi del progetto sono le seguenti:
1) La storia di Abramo
2) La risposta dei bambini
3) Attività dell’albero
4) L’album dei ricordi
1) LA STORIA DI ABRAMO
Segno visivo nell’aula di catechismo: un cestino con del pane
Il Vescovo ha scelto come personaggio biblico di quest’anno Abramo. Abramo è una figura importante che può
affascinare anche i bambini, anche attraverso delle teatralizzazioni, delle narrazioni, delle produzioni di disegni, ecc. In
modo particolare consigliamo di lavorare sul brano delle querce di Mamre che riprende molto bene il concetto
dell’attenzione all’altro, del mettersi al suo posto (empatia), ecc. Riportiamo qui di seguito il passo biblico:
Conferma della nascita d'Isacco
Eb 13:2 (Ge 21:1-7; 2R 4:12-17) Gv 14:23
18:1 Il SIGNORE apparve ad Abraamo alle querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della sua tenda nell'ora
più calda del giorno. 2 Abraamo alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano davanti a lui. Come li ebbe visti, corse loro
incontro dall'ingresso della tenda, si prostrò fino a terra e disse: 3 «Ti prego, mio Signore, se ho trovato grazia ai tuoi
occhi, non passar oltre senza fermarti dal tuo servo! 4 Lasciate che si porti un po' d'acqua, lavatevi i piedi e riposatevi
sotto quest'albero. 5 Io andrò a prendere del pane e vi ristorerete; poi continuerete il vostro cammino; poiché è per
questo che siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa' pure come hai detto». 6 Allora Abraamo andò in fretta
nella tenda da Sara e le disse: «Prendi subito tre misure di fior di farina, impastala e fa' delle focacce». 7 Poi Abraamo
corse alla mandria, prese un vitello tenero e buono e lo diede a un suo servo, il quale si affrettò a prepararlo. 8 Prese del
burro, del latte e il vitello che era stato preparato, e li pose davanti a loro. Egli se ne stette in piedi presso di loro, sotto
l'albero, e quelli mangiarono.
9 Poi essi gli dissero: «Dov'è Sara, tua moglie?» Ed egli rispose: «È là nella tenda». 10 E l'altro: «Tornerò certamente
da te fra un anno; allora Sara, tua moglie, avrà un figlio». Sara intanto stava ad ascoltare all'ingresso della tenda, che era
dietro di lui.11 Abraamo e Sara erano vecchi, ben avanti negli anni, e Sara non aveva più i corsi ordinari delle donne.
12 Sara rise dentro di sé, dicendo: «Vecchia come sono, dovrei avere tali piaceri? Anche il mio signore è vecchio!»
13 Il SIGNORE disse ad Abraamo: «Perché mai ha riso Sara, dicendo: "Partorirei io per davvero, vecchia come sono?"
14 Vi è forse qualcosa che sia troppo difficile per il SIGNORE? Al tempo fissato, l'anno prossimo, tornerò e Sara avrà
un figlio». 15 Allora Sara negò, dicendo: «Non ho riso»; perché ebbe paura. Ma egli disse: «Invece hai riso!»
Vi segnaliamo il passo parallelo che viene segnalato: Eb 13:2 “non dimenticate l’ospitalità; perché alcuni praticandola,
senza saperlo, hanno ospitato angeli”
2) RISPOSTA DEI BAMBINI
Segno visivo nell’aula di catechismo: una carta da lettere su un leggio
Le catechiste condividono con i bambini che Abramo ha accolto la relazione con i tre visitatori, per lui queste persone
erano importantissime come Dio. Ha fatto di tutto per essere gentile e questo ha permesso a lui di sapere che in futuro
avrebbe avuto un bambino. Così come ha fatto Abramo siamo chiamati a fare anche noi. Sarebbe bello se sfruttassimo
questo Natale per consolidare o costruire tante relazioni, considerare le persone che ci circondano importanti come Dio.
Ci sono tanti modi per far ciò, uno di questi è scrivere delle lettere. A chi si possono scrivere queste lettere?
1) La lettera di auguri di buon Natale ai propri genitori
2) La lettera di auguri di buon Natale ad altre persone che i bambini individuano (nonni, parenti, amici, ecc.)
3) La lettera di buon Natale che si scambiano tra i compagni della classe di catechismo (ovviamente tutto guidato dalla
catechista che decide le coppie per non escludere nessuno).
4) La lettera a Dio (visto che va di moda solo quella a Babbo Natale), dove ci si impegna a crescere con cuore più
buono e dove ogni bambino “scrive” (dicendolo alla catechista) delle promesse (es. farò i compiti senza brontolare,
ecc.). Uno strumento utile per questa attività potrebbe essere la canzone “Caro Gesù ti scrivo” (di cui all’ALLEGATO
1) riportiamo il testo e il video della canzone può essere facilmente reperibile su internet.
6) La lettera a un bimbo povero (VEDERE PAGINE SUCCESSIVE DEL PRESENTE PROGETTO)
7) ecc.
Lo sforzo che fa Abramo non lo si concretizza solo scrivendo delle lettere ma anche in altri modi, vediamo quali:
1) Le buste che vi chiediamo di usare non sono buste normali ma si può dire ai bambini che sono speciali. Non sono
come le nostre bianche e lisce, sono fatte con un materiale speciale che si chiama “papier antaimoro” (ALLEGATO 2 e
sito www.caritasreggiana.it) e vengono da un paese lontano lontano che si chiama Madagascar (vedere sito
www.caritasreggiana.it) che si trova in Africa. Si fa presente che il Madagascar è uno dei paesi più poveri al mondo.
Queste buste vengono fatte da delle famiglie povere che in questo modo riescono a mantenersi. La cooperativa Ravinala
(ALLEGATO 3 e sito www.caritasreggiana.it) si preoccupa di andare da queste famiglie, prendere le buste e poi
portarle in Italia per venderle. Quindi si può spiegare ai bambini che anche l’utilizzo di questo tipo di busta è un modo
per essere accoglienti, per voler bene a delle altre persone che sono meno fortunate di noi. Poi si legge la storia del
figlio di un artigiano di RTM che produce queste buste (ALLEGATO 4). Vi può essere anche l’opportunità di
chiamare un testimone che è stato in Madagascar per descrivere meglio e in modo più affascinante il paese africano (ci
si può rivolgere al Centro Missionario Diocesano tel. 0522/436840). Un’avvertenza: il materiale con cui è fatto questa
busta è molto particolare e non va bene tutti i tipi di pennerelli o altro (tempere, ecc.). Il nostro consiglio è quello di fare
tutto il lavoro su un foglio di carta normale della grandezza della busta da inserire all’interno.
2)La Caritas offre queste buste gratuitamente e chiede in cambio da parte dei genitori un’offerta libera per la mensa e il
dormitotorio (ALLEGATO 5 e sito www.caritasreggiana.it) solo come parametro libero e indicativo indichiamo in 3
euro il possibile contributo per ogni carta da lettere (biglietto Antaimoro). Quindi domandiamo ad ogni catechista di
raccogliere le offerte e di indirizzarle alla Caritas.
Alla fine le buste vengono divise per le varie destinazioni. La fantasia in questo caso può essere lasciata a briglia
sciolta. Per esempio le buste per i genitori potrebbero essere consegnate in un momento particolare (es. laddove viene
svolta la recita di natale), le buste per Gesù potrebbero essere consegnate in un piccolo momento di preghiera in chiesa
con il parroco, ecc.
3) ATTIVITA’ DELL’ALBERO
Segno visivo nell’aula di catechismo: la sagoma di un albero
Come attività complementare che valorizza quello delle lettere vi può essere quella denominata dell’albero. Si tratta di
costruire una sagoma di un albero (in legno o in cartone) oppure di comprare un albero piccolo vero in una serra.
Questo albero rappresenta la quercia di Mamre sotto cui Abramo ha accolto i pellegrini e ha cercato di essere gentile
con loro. A questo albero potrebbero essere attaccati lungo l’avvento le letterine che i bambini scrivono. Alla fine
dell’avvento le letterine vengono staccate e vengono consegnate ai rispettivi destinatari (genitori, compagni di
catechismo, ecc.). Le letterine rappresentano metaforicamente l’azione di attenzione verso l’altro che ha compiuto
Abramo, come Abramo ha compiuto l’atto di ospitalità così i bambini appendono all’albero la letterina. L’albero può
essere fatto uno per ogni classe di catechismo oppure uno unico.
Anche in questo caso la fantasia non ha limiti. Per esempio si può fare un albero da porre sotto l’altare in chiesa. Ogni
domenica di avvento una o più classi di catechismo possono nella processione offertoriale portare le loro letterine ed
appenderle all’albero. Alla fine dell’avvento ogni bambino riprende la sua letterina per consegnarla al destinatario.
Questo è solo un esempio di ciò che si può fare.
4) L’ALBUM DEI RICORDI
Segno visivo nell’aula di catechismo: esposizione su un leggio dell’album dei ricordi in un luogo visibile
Come attività trasversale vi può essere quella “dell’album dei ricordi”. Questa consiste in un album di foto
trasformabile in un diario di bordo all’interno del quale possono essere riportati tutti i passaggi del percorso compiuto. Il
diario di bordo può essere compilato di volta in volta con l’ausilio dei bambini, cioè decidere insieme con loro cosa
mettere. Esso descrive i singoli passaggi che vengono compiuti. Anche l’album è costruito con la carta Antaimoro e
quindi vale tutto quanto detto per le lettere e le buste, quindi anch’esso è commercializzato dalla Ravinala. Anche in
questo caso l’album è offerto dalla Caritas ma chiediamo alla parrocchia di contribuire con una donazione per sostenere
le attività caritative.
PER LA PRENOTAZIONE DELLE CARTE DA LETTERE ED EVENTUALMENTE DELL’ALBUM DI
FOTO E’ POSSIBILE UTILIZZARE L’ALLEGATO 6, PER QUALSIASI CHIARIMENTO RIVOLGERSI
ALLA
CARITAS
DIOCESANA
CHIEDENDO
DI
MATTEO
GANDINI
0522/922520
[email protected]